1 minute read

resistere ai cambiamenti climatici tutto il settore immobiliare dovrà adattarsi in 20 anni»

> Il resoconto dell’ultimo MIPIM di Cannes: ecco di cosa si è discusso.

si è discusso anche di embodied carbon all’ultimo MIPIM di Cannes, evento annuale che si conferma come la principale iniziativa internazionale del panorama del real estate. Il WBCSD e la società di consulenza globale per lo sviluppo sostenibile Arup, per l’occasione, hanno presentato il rapporto Netzero buildings: Riduzione delle emissioni da costruzione oggi con il quale hanno incoraggiato gli operatori del settore a spostare l’attenzione dall’efficienza energetica all’energia incorporata e ad agire senza attendere grandi innovazioni, avendo già a disposizione le soluzioni necessarie per iniziare immediatamente a dimezzare le emissioni di carbonio incorporato.

Advertisement

Della stessa opinione anche il professore statunitense

Jeremy Rifkin che ha aperto i lavori della mostra al Palais des Festivals, sottolineando l’urgenza di un cambiamento radicale del mondo delle costruzioni e i nuovi passi da intraprendere per la strada del Net Zero. Particolarmente urgente, secondo il relatore che ha esordito tuonando «tu che sei seduto qui hai l’opportunità di cambiare le cose, l’intera impronta immobiliare mondiale dovrà essere modificata nei prossimi 20 o 30 anni», il passaggio da un approccio lineare a uno circolare che, in ottica più moderna, consiste nell’intraprendere azioni anche per la riduzione della CO2 immagazzinata esaminata in questo numero. Nel nostro Paese la trattazione di questo argomento è ancora agli albori e consiste, come abbiamo visto, nel rivedere tutte le fasi che interessano la costruzione: dall’approvvigionamento delle materie prime alla costruzione dell’opera, fino alla sua dismissione e il riciclo dei materiali. È quindi evidente quanto siano importanti proprio le prime fasi di un progetto per diminuire le risorse energetiche necessarie alla sua realizzazione, ma al momento meno dell’1% dei progetti edilizi calcola e segnala la propria impronta di carbonio completa. Informare, formare ed educare è stato così il mantra promosso dalla mostra per aiutare il processo decisionale. Spinge nella stessa direzione anche l’Europa che, con il pacchetto Fit for 55, apre una nuova sfida di decarbonizzazione che riguarda: i materiali edilizi e gli edifici. Accanto all’UE i leader della sostenibilità - a cominciare dal New European Bauhaus - stanno rivolgendo sempre più la loro attenzione a questa fase utilizzando un approccio basato sul carbonio per tutta la vita, collettivamente noto come WLC - Whole

Life Carbon -, in cui vengono privilegiati soprattutto i materiali rinnovabili, considerato che estraiamo più di quello che riutilizziamo. Accanto a questi: legno, sughero, canapa e paglia - da valutare secondo il contesto e le esigenze di progetto -, devono tornare a far parte del mondo edilizio e trovare una più vasta applicazione.

DAL 1986

This article is from: