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In Questo Numero Direttore Responsabile Cronaca Nazionale Cronaca Marchigiana Cronaca Lombarda Oroscopo del Mese Cronaca Laziale Cronaca Calabrese Cronaca Siciliana Foto giallo romanzo Il Professionista Annunci gratuiti La cucina e cruciverba
Pag. 4 Pag. 5 Da pag. 6 a 11 Pag. 12 a 15 Pag. 13 Pag. 15 Pag. 15 Pag. 16 - 17 Pag. 18 a 24 Pag. 26 Pag. 27 - 28 Pag. 30 Per le prossime elezioni politiche ed amministrative.... SIAMO ARRIVATI!!!
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Editoriale
.....IMPRENDITORI, AdDIO!!!
Nel nostro Paese oggi la situazione eco-
nomica è davvero drammatica, le imprese sono costrette a chiudere o ad emigrare all’estero. I dati economici dimostrano come nel mercato italiano i fatturati siano sempre più bassi causati da un calo dei consumi e nello stesso tempo vi è una forte pressione fiscale. Quali prospettive? Quando e soprattutto come si uscirà dalla crisi? Ci sarà una ripresa economica? Molti, ed io per primo, pensiamo che la colpa sia dell’euro. La crisi sembrerebbe irreversibile. Questa crisi che ha coinvolto e continua a coinvolgere quasi tutti i settori mette in pericolo la sopravvivenza di numerose imprese soprattutto le medie e le piccole. La situazione preoccupa gli imprenditori, i quali sono in difficoltà nel gestire la situazione di crisi in cui sono costretti, trovandosi ad un bivio, da un lato abbattere i costi e di conseguenza non ricercare nuove forze lavoro, dall’altro, dovrebbero investire per adottare eventuali strategie migliorative. La domanda frequente che gli imprenditori oggi si pongono sono se pagare le tasse o i propri dipendenti. Ed i sindacati? Dovrebbero avere un ruolo per migliorare la produttività e la competitività del sistema, sostenendo anche gli imprenditori che sono i pilastri della nostra economia. Va bene tutelare i lavoratori, battersi per i salari più alti, ma se non si aiutano gli
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imprenditori dove saranno i lavoratori? Chi li assumerà? Tutte le aziende o per lo meno le medie- piccole sono costrette a licenziare, tagliare e ricorrere alla cassa integrazione per pagare le tasse. Lo scenario sarebbe ancora più tragico, chiusura delle imprese, mancanza di forza lavoro, quale sarebbe quindi il ruolo dei sindacati senza lavoratori? Un appello a tutti i sindacati di qualsiasi schieramento politico a cercare intese per migliorare la condizione dei lavoratori ma che siano volte a tutelare gli imprenditori in modo da metterli in condizione di poter offrire lavoro e guadagnare, a beneficio dell’economia dell’intero Paese. Oggi un piccolo imprenditore che ha un introito di 10.000 euro mensile, ne spende 5.000 per pagare 2 impiegati, tra stipendi e contributi, pagato l’affitto e le utenze, pagate le tasse ed i costi d’azienda non rimane nessun guadagno e addirittura è anche in perdita. Imprese che non ce la fanno più perché stretti dalla morsa dei costi da sostenere, dalle tasse e dalla crisi, sono costrette a cessare l’attività o fallire o addirittura ad arrivare a gesti estremi come i suicidi, di cui sono piene le cronache. In questo quadro così tragico anche le banche contribuiscono a creare disagi agli imprenditori i quali hanno grosse difficoltà ad accedere al canale del credito. Chiedere un finanziamento oggi, ottenere linee di credito per investire o far fronte ai costi, è impossibile, eppure così importante per l’imprenditore in questa fase critica, il quale senza il sostegno delle banche affonda sempre più. Nicola Cinolo
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Cronaca Nazionale
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Siamo esterrefatti...“Diffamazioni...?”
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Quanti cittadini hanno presentato querele (e molto più gravi) e sono tutte archiviate o in giacenza? Riportiamo integralmente i commenti di tutti noi giornalisti
“Sallusti in galera, i delinquenti fuori. Vergogna: 14 mesi di cella”. Con questo titolo il ‘Giornale’ dà notizia della sentenza definitiva emessa ieri dalla Corte di Cassazione sul suo direttore Alessandro Sallusti, condannato per il reato di diffamazione, che nel suo editoriale titola con toni forti: “In Italia più che gli euro mancano le palle” e annuncia le sue dimissioni e le intenzioni di non accettare misure alternative al carcere né un’eventuale grazia dal Quirinale e di chiedere che gli venga tolta la scorta. La prima pagina del ‘Giornale’ ospita poi gli interventi dell’editore Paolo Berlusconi - “Non posso accettare le dimissioni” - dell’editorialista Vittorio Feltri - “Ma i colpevoli da punire sono i giudici” - del direttore del ‘Corriere della sera’ Ferruccio de Bortoli - “Una sentenza pericolosa per la democrazia” - e i commenti di Mario Cervi - “Ora sarà difficile fidarsi ancora del nostro diritto” di Paolo Guzzanti - “Chiederò io la grazia al posto suo” - e di Vittorio Sgarbi - “Così è ufficiale: avere un’opinione è diventato reato”. Nel suo articolo di fondo, Sallusti scrive: “Fa un certo effetto sapere di dover andare in carcere. Ma non è questo il problema, non il mio. In un Paese dove più che gli euro mancano le palle, non voglio concedere nessuna via d’uscita a chi ha partecipato a questa porcata. Non ho accettato trattative private con un magistrato, il querelante, che era disponibile a lasciarmi libero in cambio di un pugno di euro, prassi squallida e umiliante più per lui, custode di giustizia, che per me”. Prosegue Sallusti: “Non accetto ora di evitare la cella chiedendo la pena alternativa dell’affidamento ai servizi sociali, per sottopormi a un piano di rieducazione. Non chiederò la grazia a Napolitano, perché nel suo settennato nulla ha fatto di serio e concreto per arginare quella magistratura politicizzata che con odio e bava alla bocca si è scagliata contro chiunque passasse dalle parti del centrodestra e che ora vuole fare pulizia anche nei giornali non allineati alle loro tesi”. Quanto al ministro della Giustizia Paola Severino, per Sallusti “dovrà ora chiedersi se per caso non è colma la misura della giustizia spettacolo degli Ingroia e dei suoi piccoli imitatori in cerca di fama. Stamane - annuncia il direttore del ‘Giornale’ - scriverò al prefetto di Milano per annunciargli che rinuncio alla scorta che da due anni mi protegge notte e giorno da concrete e reiterate minacce: non posso accettare - spiega Sallusti - che una parte dello Stato, il ministero dell’Interno, spenda soldi pubblici per tutelare una persona che un’altra parte dello Stato, la magistratura, considera in sentenza definitiva soggetto socialmente pericioloso”. Infine, ai lettori Sallusti comunica: “Mi dimetto, con enorme sofferenza, da direttore responsabile del ‘Giornale’, per rispetto ai lettori e ai colleghi. Il foglio delle libertà non può essere guidato da una persona non più libera di esprimere ogni giorno e fino in fondo il proprio pensiero perché fisicamente in carcere o sotto schiaffo da parte di persone intellettualmente disoneste, che possono in ogni momento far scattare le manette a loro piacimento”. Corruzione, Rao: se serve il governo metta la fiducia sul Ddl “Se permane uno stato di con-
trapposizione e di immobilismo il ministro faccia le modifiche che riterrà necessario fare e ponga la questione di fiducia, così il Senato voterà e si vedrà chi vuole il Ddl anti corruzione e chi no”. Lo dice, al ‘Messaggero’, Roberto Rao. “Frattini ha avanzato una proposta condivisibile, il sequestro dei beni frutto della corruzione. Alcuni magistrati mi dicono che è possibile”, aggiunge tra l’altro il capogruppo dell’Udc in commissione Giustizia della Camera.
La redazione di Nuova Idea
Da parte della redazione di Nuova Idea, di tutti i nostri collaboratori esterni ed in primis dal nostro Direttore Responsabile esprimiamo tutta la nostra solidarietà a te Sallusti.Vogliamo dire anche la nostra rivolgendoci al Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti Enzo Iacopino, oltre a tutti i cittadini italiani (tanti) che sono stati vittime del reato di diffamazione ed hanno esposto regolari querele ferme in giacenza in Tribunale o addirittura archiviate. Il Direttore di questo giornale da due anni ha denunciato un commercialista per distrazione, manomissioni di documentazione di una società ed a tutt’oggi non si ha notizia di archiviazione o prosecuzione delle indagini. La stessa rivista “Nuova Idea” è stata diffamata, minacciata con lettere anonime, ha ricevuto anche le minacce di interruzione della distribuzione (essendo una rivista free press) del giornale, nei nostri uffici, alla presenza di molti testimoni con parole offensive, oltraggiose ed addirittura chiamandoci ladri. Verrà presentata querela ma a noi che non siamo Magistrati quanto tempo ci vorrà perchè possa seguire il suo iter? Abbiamo anche depositato una citazione in Tribunale per fuga di gas all’interno degli uffici, il Giudice senza disporre una consulenza ha deciso che non vi erano le prove dell’esistenza di una situazione di pericolo, poi invece esistenti. Dovevamo saltare per aria? Quindi illustrissimo Presidente dell’Ordine dei Giornalisti e carissimo (scusaci per il carissimo) Sallusti siamo solidali con te. Facciamo qualcosa di concreto per la salvaguardia e la tutela della libertà di stampa. Siamo stati autorizzati dal nostro Direttore Responsabile. Articolo di tutta la redazione di “Nuova Idea”
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Cronaca Marchigiana
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Montefelicino: coltivava marijuana in casa L’orto fai da te
Non si sa se per necessità o se va di moda, ma sono sempre più
e sequestrando tutto il materiale che serviva per la coltivazione, le persone che decidono di fare un piccolo orto il confezionamento e la suddivisione della sul proprio balcone. Nulla di strano, se non fosse marijuana che sarebbe sicuramente stata che qualcuno, invece di seminare piante aromatispacciata nei comuni di Montefelcino, di che, pomodori, peperoncini etc... coltiva canapa Fossombrone e Isola del Piano. Più tragica indiana, meglio conosciuta come “marijuana”. è invece la sorte toccata il 14 settembre ad Così ha fatto un giovane di Montefelcino, proEmanuele Smacchi, un ragazzo di 23 anni, vincia di Pesaro-Urbino, di 24 anni incensurato, trovato dalla madre, senza vita, riverso sul che ha trasformato una stanza della propria abitapavimento della sua abitazione ad Acquazione, in una vera e propria serra adibita alla prolagna (PU), con ancora la siringa sporca di duzione, per poi essere messa sul mercato, della sangue che giaceva accanto al suo corpo. sostanza stupefacente. Addirittura la “serra” era Tutto lascia supporre che a provocare la dotata di lampade alogene montate su pannelmorte del giovane sia stata un’overdose fali d’alluminio per ricreare l’habitat perfetto per tale, che come sappiamo, ormai la droga è far crescere la piantine. Grazie agli appostamenil cancro della nostra società e non riguarda Pianta di marijuana ti e al pronto intervento della squadra mobile di solo i grandi, ma si sta diffondendo sempre Pesaro e alla collaborazione del commissariato di Urbino, con un più prepotentemente tra i più giovani incrementando gli affari della blitz, sono entrati nell’abitazione del ragazzo traendolo agli arresti mala vita a discapito dei nostri figli. Barbara Larocca
Cronaca Marchigiana
SETTE ANNI DI GARANZIA ( SEVEN YEARS WARRANTY )
Arriva la seconda generazione della prima auto al mondo garantita per ben 7 anni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Kia commercializza in Italia l’auto che ha segnato un nuovo modo di concepire la sicurezza e la manutenzione di un auto: questa vettura che oggi come allora dà 7 anni di garanzia è la Ceed. La berlina coreana, prima Kia e prima auto ad essere garantita per ben 7 anni, è equipaggiata con 2 motori a benzina (1400 da 100 cv, 1600 da 135 cv) e un motore turbodiesel CRDI 1600 da 110 o 128 cv, negli allestimenti Active, Cool, Class, Platinum. Esternamente la vettura orientale si presenta come un mezzo dalle linee aggressive, più lunga di 5 cm rispetto alla precedente serie, elegante e raffinata nelle forme compatte. Molto bello e grintoso è il frontale con il cofano spiovente che viene incorniciato dai gruppi ottici affusolati che integrano luci
diurne a led, fari che seguono la linea del cofano verso i montanti e il parabrezza anteriore, mentre graziosa ed elegante è la mascherina rettangolare con la cornice cromata. Posteriormente abbiamo una coda sportiva e slanciata grazie alle linee curve della parte finale della Ceed che alleggeriscono il corpo vettura e alla forma dinamica dei gruppi ottici che creano movimento. Salendo a bordo della Ceed ci si trova dentro un abitacolo curatissimo, quasi da ammiraglia, con una qualità costruttiva e una cura dei dettagli quasi
maniacale. Guardando nel dettaglio la consolle centrale è completa e con i comandi radio e clima e quelli del navigatore (optional) disposti ergonomicamente e con i pulsanti intuitivi nell’uso. Sportivo è il quadro strumenti con i tunnel dei quadranti intersecati ed elegantemente bordati da cromature argentate. Ed ora il momento del test drive: la Kia Ceed provata è stata la 1600 CRDI 128 cv Platinum da 24.850 €. La Ceed si rinnova profondamente diventando ancor più europea nelle forme e nelle caratteristiche rispetto alla precedente generazione con cui, oltre a condividere il nome, condivide l’essere auto da 7 anni di garanzia. Su strada la Ceed è un’auto comoda e confortevole, facile da guidare, ha uno sterzo leggero e un cambio dagli innesti pronti e rapidi, maneggevole in manovra. Tutto questo è sicuramente merito degli ingegneri di casa Kia che hanno compiuto un evoluzione europea su questo prodotto, ma anche grazie al cuore pulsante di quest’auto: il motore. Il motore che equipaggia la Ceed guidata è il 1600 Turbodiesel Common Rail da 128 cv, che garantisce ottime prestazioni, potenza e brillantezza senza dimenticare l’elasticità, unendole a consumi e costi di gestione davvero bassi. Infine il listino prezzi: si va da 16.400 € della 1400 Active per arrivare a 22150 € della 1.600 Platinum (Benzina), si va da 19950 € della 1600 CRDI 110 cv Cool per arrivare a 23850 € della 1600 CRDi 128 cv Platinum (Diesel). Bruno Allevi
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I PROBLEMI DEL CUOIO CAPELLUTO
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Secondo alcuni sondaggi, una persona su tre in Italia, soffre di problemi di pelle, in particolare del cuoio capelluto. Ci siamo rivolti a Laura Giaro acconciature per saperne qualcosa in più, visto che dopo il recente rinnovo del proprio locale e dopo continui corsi di aggiornamenti periodici seguiti a Roma con la Fisiocosmesi, ha cominciato anche a trattare questo tipo di problema. QUALI SONO LE PIÙ COMUNI AFFEZIONI DEL CUOIO CAPELLUTO?
Tramite una microcamera, collegata ad uno schermo, si passa sulla cute del cliente che può vedere con i propri occhi la situazione dell’ epidermide e rendersi conto del proprio stato.
DA COSA SONO CAUSATE QUESTE ANOMALIE DEL SEBO?
Le più diffuse anomalie sono: la dermatite seborroica, psoriasi, iperidrosi, cute secca o grassa etc… CHE TIPO DI SINTOMI COMPORTANO? Possono comportare un forte prurito, forfora e squame persistenti, bruciore, perdita dei capelli e quant’altro.
IN CHE MANIERA SI INTERVIENE PER ALLEVIARE I SINTOMI?
Innanzitutto è fondamentale fare una diagnosi accurata del cuoio capelluto, capire qual’è il tipo di problema e agire in maniera adeguata con i prodotti giusti.
QUALI STRUMENTI UTILIZZI PER LA DIAGNOSI?
re, migliorare, alleviare i sintomi e a fare stare meglio i nostri clienti in modo che siano soddisfatti del metodo che utilizziamo.
OFFRITE ANCHE ALTRI SERVIZI?
Sono le conseguenze dell’inquinamento, cattiva igiene causata dagli shampoo, balsami, colori, troppo aggressivi, dello stress, dell’acqua del mare, dell’alimentazione etc… queste sono alcune delle cause che indeboliscono il cuoio capelluto. (Epidermide)
QUALI PRODOTTI UTILIZZATE PER MIGLIORARE E ALLEVIARE QUESTI DISTURBI?
Utilizziamo prodotti esclusivamente della Fisiocosmesi, un marchio che usa solamente ingredienti naturali, una linea completa creata appositamente per il benessere della pelle e dei capelli, sono prodotti di qualità che agiscono in profondità.
QUAL’ È L’OBBIETTIVO CHE VOLETE RAGGIUNGERE?
Noi puntiamo a una buona igiene della cute, a migliorare la micro circolazione, calmare la ghiandola sebacea sudoripara, insomma tratta-
Certo! Facciamo la ricostruzione naturale della lunghezza del capello, la colorazione tridimensionale, tagli personalizzati, total look , ci teniamo che i nostri clienti siano soddisfatti. Proprio per questo partecipiamo continuamene ai corsi di aggiornamento sia per autunno -inverno che per primavera- estate. Quindi vi aspettiamo numerosi, non sottovalutate i sintomi della cute, ma venite da noi che vi aiuteremo a stare meglio! E’ gradita prenotazione 0721-725255 cell. 3286954381 Visitate la nostra pagina su Facebook: Laura Giaro Acconciature. Barbara Larocca
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PESARO: L’ARTIGIANATO ALLA FIERA DI S. NICOLA ALLA RISCOPERTA DEGLI ANTICHI MESTIERI
Domenica
9 settembre è stato il primo giorno della fiera di S.Nicola, appuntamento annuale che quest’anno è durato un giorno in più rispetto agli anni passati, 4 giorni invece di 3. Un lungo tappeto rosso, in segno di benvenuto, ha accolto i numerosi visitatori che immancabilmente hanno girato tra le bancarelle colorate e varie, dall’abbigliamento alle calzature, dai dolci all’aglio e cipolle, dai prosciutti e formaggi alle varie tipologie di mieli, dalle borse ai cappelli... insomma c’era proprio di tutto!!! Tra le novità, per la felicità dei bambini, è stata allestita in viale Trieste, un’ area totalmente adibita ai giochi per i bimbi; in viale Zara invece, a portare allegria, c’era un’area dedicata alla musica e agli spettacoli con animatori, scuole di danza e ginnastica ritmica. Per non parlare poi delle degustazioni di prodotti tipici, mortadelle, prosciutti, panini con porchetta e quant’altro e nei dintorni della palla del pomodoro in bella vista, c’erano le ban-
carelle che vendevano collane d’aglio e cipolla. Ma la cosa che più ha incuriosito i visitatori, che si fermavano a guardare affascinati, erano le bancarelle degli artigiani, dal fabbro che lavorava il ferro con fuoco e martello, al vasaio che da una pallina di argilla messa sul tornio e con l’abilità delle sue mani, come per magia, dava forma a vasi, piatti e altri oggetti; il vetraio che allungava o accorciava il vetro mettendolo sulla fiamma dandogli le sembianze più svariate, al falegname che intagliava e lavorava il legno a mano come si faceva una volta. E per chiudere in bellezza non potevano mancare i fuochi pirotecnici, che come sempre, hanno lasciato i visitatori a naso in su e bocca aperta ad ammirare le danze di luci che piroettavano nel cielo a ritmo di musica. Tutto ciò si deve al sindaco Ceriscioli e all’assessore al turismo Enzo Belloni. Arrivederci alla fiera del prossimo anno! Barbara Larocca
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CROCE ROSSA ITALIANA....CONOSCIAMOLA MEGLIO!!! INTERVISTA AL PRESIDENTE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA, CAV. RAG. CLAUDIO CONTINI
Italia…..crisi, tagli, tasse, arresti, condanne, morti, omicidi,…..ma anche opere buone, notizie positve che purtroppo vengono offuscate da questo vortice negativo che aleggia ultimamente nella nostra bella Italia!!Pensiamo, per una volta e tra queste righe, vogliamo elogiare ciò che fa grande un Paese come il nostro, parliamo delle innumerevoli attività e servizi che svolgono ogni giorno i VOLONTARI di qualsiasi ente sociale e luogo. Abbiamo deciso e ne siamo orgogliosi di aver intervistato il Presidente della C.R.I. di Fossombrone, una realtà vicina, una testimonianza tangibile, a portata della nostra quotidianità e appurata con i nostri occhi…Il 26 settembre, partiamo per raggiungere la sede della C.R.I…arrivati sul posto notiamo già i volontari alle prese con le rispettive attività, pronti e indaffarati a svolgere il proprio lavoro. Incontriamo il Presidente, se non che Cavalier Ragioniere Claudio Contini. Una persona simpatica, un uomo disponibile e aperto a rispondere ad ogni nostra domanda, un uomo alla “mano”, che ci accoglie con un sorriso ed una stretta di mano e ci fa accomodare in quello che è il suo ufficio, ma che ci anticipa immediatamente: “io qui non ci sto mai”…. si proprio così, ha notevolmente ragione!!! Il Presidente è parte integrante dei lavori, il Presidente è un LAVORATORE, il Presidente si rimbocca le maniche e attivamente contribuisce ai servizi.A farci compagnia in questa magnifica giornata c’è anche il nostro direttore, il sig. Cinolo, che ha voluto lasciare per qualche ora i suoi numerevoli impegni, per affiancarci e dare un valore aggiunto all’incontro con una persona che fa solo del bene alla popolazione. Ci sediamo e iniziamo la nostra “chiacchierata”… DA QUANTO TEMPO ESISTE IL COMITATO LOCALE Le componenti sono divise in 4 gruppi civili e 2 militari. Ogni sotDELLA CROCE ROSSA A FOSSOMBRONE? to gruppo ha un commissario o ispettore che ha solo rapporti con l’interno, cioè con i volontari e gestisce le loro attività.” SAPPIAMO CHE NEL 2009 GLI È STATO CONFERITO IL PREMIO COME “FIGLIO ILLUSTRE DI FOSSOMBRONE”. E’ VERO?
“Il comitato ha iniziato la sua attività a gennaio del 91, poi a giugno dello stesso anno si è formato il primo gruppo di volontari e a settembre viene riconosciuto a livello nazionale. Inizialmente eravamo sotto la giurisdizione di Urbino, poi siamo divenuti autonomi e sotto di noi abbiamo accorpato Cagli, che a sua volta con il passare del tempo è diventata autonoma. Nel 97 si è fondata la C.R.I di Pergola che fu il primo gruppo, poi divenne delegazione di Fossombrone e nel 2001, anche Pergola divenne autonoma. Ricordo che la C.R.I. è un ente pubblico. Contiamo su un enorme parco mezzi con ambulanze, mezzi di trasporto e mezzi utilizzati dalla protezione civile e un eliporto utilizzabile sia nelle ore notturne che diurne.” COME È NATA E COME SI È EVOLUTA NEL TEMPO?
“Si, verissimo. Il motivo principale è stato proprio per il mio impegno, dedicando molto tempo al volontariato. La bravura di un individuo è saper coinvolgere i propri collaboratori.” A PROPOSITO DI CIÒ, COME CERCA DI COINVOLGERE I VOLONTARI, SOPRATTUTTO GIOVANI NELL’IMPEGNO CON LA CROCE ROSSA?
“Nulla di impossibile, cerco di responsabilizzare ogni volontario nel suo voler fare, nel suo voler dare qualcosa per la società. Ad ogni incarico, vedere che la croce rossa o la protezione civile a Fossombrone è tenuta in una certa considerazione, non può che Segue a pag 10 darci soddisfazioni. “La C.R.I. è nata sotto la spinta del primario dell’ospedale di Fossombrone, successivamente le redini vennero prese da Mario Cardilli, un illustre giornalista scomparso nell’agosto del 2011.” DA QUANTO TEMPO LEI È PRESIDENTE? “Sono entrato in C.R.I. nel 92, poi nel 93 sono stato ispettore dei volontari e dal 94 sono commissario del comitato. Fino al 2002 sono stato sia ispettore che presidente, poi con l’entrata in vigore della nuova normativa, ove i due ruoli erano incompatibili, ho rinunciato all’ispettorato e sono rimasto come presidente.” COME È STRUTTURATA LA CRI? “La struttura della croce rossa è un po’ anomala. C’è un presidente o commissario con un consiglio che gestisce le attività di croce rossa. Poi ci sono i responsabili delle 6 componenti, detti ispettori.
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Facciamo parte di varie commissioni comunali, siamo presenti nel c.o.c. comunale (centro operativo comunale), puntualmente interveniamo ad ogni chiamata, siamo sempre pronti ad intervenire ogni occasione e questo fa si che la cittadinanza ci apprezzi. “Durante l’ inertvista, tra una risposta e l’altra, il direttore della rivista interviene facendo una domanda sull’ ospedale di Fossombrone. Una questione che ultimamente è sulla bocca di tutti, è in continuo subbuglio, con vari interrogativi: chiusura totale, riduzione dei reparti, trasferimento e quant’altro… VOI DELLA CROCE ROSSA NON POTETE FARE NULLA?
“Il presidente, con fermezza risponde: “No, non siamo mai entrati in merito sulla questione ospedale perché non possiamo, noi siamo autonomi. Da cittadino però posso darvi un mio parere personale che non riguarda la mia carica di presidente nella croce rossa. Ho sempre sostenuto, che per me, Fossombrone avrebbe bisogno di un reparto di pronto soccorso efficiente, il che vuol dire salvare la vita alla cittadinanza. E’ vero che per un anziano può essere un problema andare a Fano, ma allora agevoliamoli nei trasporti. La cosa più importante è salvare la vita ad una persona. Vedo Fossombrone più come un pronto soccorso.” SE L’OSPEDALE DOVESSE CHIUDERE, COSA CAMBIEREBBE PER VOI?
“Non cambierebbe nulla. Anzi, quando vi erano tutti i reparti aperti, i nostri viaggi con la C.R.I. erano molto limitati. Adesso, con la chiusura di alcuni servizi, si deve raggiungere Fano e questo comporta un aumento di utilizzo di ambulanze. Questo servizio
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lo svolgiamo sia noi che la POTES, quindi quando questi ultimi sono assenti, sta a noi a dover ricoprire la loro assenza e sostituirli, quindi il nostro lavoro adesso è maggiore.”Dopo questa parentesi, continuiamo con la scoperta della croce rossa.. QUALI SONO LE INIZIATIVE E PROGETTI DEL COMITATO?
Le nostre iniziative sono quotidiane: garantiamo ogni giorno il trasporto infermi con l’ospedale e facciamo ogni fine settimana servizio di 118, assistiamo da 20 anni 35 famiglie e ogni mese portiamo loro viveri per tutto il mese. Andiamo alla casa di riposo e tra gli ulteriori servizi offerti, tutti i giorni trasportiamo acqua potabile a due depositi in campagna per alimentare l’acquedotto da Montaalto Tarugo fino ai Cappuccini. Svolgiamo il servizio antincendio estivo, antincendio nelle manifestazioni al posto dei vigili del fuoco e antincendio boschivo.” QUALE È LA ZONA DI COMPETENZA DELLA PROTEZIONE CIVILE?
“Abbiamo sotto la nostra giurisdizione i 12 comuni appartenenti alla comunità montana da Calcinelli a San Giorgio, escludendo Lucrezia che fa parte della competenza di Fano.” NEL PERIODO DELLA NEVE VI SIETE CONTRADDISTINTI NELLA REGIONE, COME LO AVETE AFFRONTATO? “In effetti la C.R.I. di Fossombrone è stata la prima a livello marchigiano nell’attivita di protezione civile, proprio per il lavoro svolto durante il nevone. I nostri mezzi sono considerati come i più efficienti in senso assoluto della provincia di Pesaro. Durante
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quel periodo, i nostri operatori hanno lavorato 24 ore su 24, abbiamo portato cibo, prelevato anziani, dato soccorso alla popolazione e dato assistenza a tutte quelle persone abitanti delle colline circostanti trovatesi in gravi difficoltà, anziani che vivono in case disagiate peggiori di quelle del terzo mondo. La dimostrazione più grossa è che dopo tutto questo, abbiamo ricevuto offerte di denaro dalle popolazioni a nostra insaputa.” TRA I VARI E INNUMEREVOLI INTERVENTI SVOLTI C’È UN EPISODIO CHE RICORDA IN MODO PARTICOLARE?
“Un episodio che ricordo a livello personale, che mi è rimasto impresso e che custodisco nel cuore è stato quando ho prestato servizio nel terremoto Umbria-Marche a Fabriano. In quell’occasione ero responsabile al ricovero anziani che era stato trasferito in un asilo. Alcune nonne sono state eccezionali; l’anziano e il bambino sono le persone pià tenere che esistono al mondo. Dicevo, queste nonne portate in un luogo a loro sconosciuto si trovavano completamente spaesate, abbandonare il loro luogo abituale, i loro spazi, le loro camerette, le aveva completamente disorientate. Ricordo una nonna in particolare che lavava, vestiva, spogliava in continuazione quella che per lei era sua figlia, cioè una bambola. Questo è uno dei ricordi che ti rimangono dentro per tutta la vita, a prescindere dalle attestazioni che comunque fanno piacere”. L’ultima domanda che poniamo al sig. Contini è:
a ativ
VUOLE FARE UN APPELLO APPROFITTANDONE DELLA RIVISTA?
“Fare appelli è inutile”, ci risponde, e poi continua: “I ragazzi e le persone di media età si avvicinano alla croce rossa perché vedono cosa facciamo. Se l’appello nasce dal tuo comportamento credo sia la dimostrazione migliore. Ad esempio, per la costruzione di questa sede, noi come croce rossa non abbiamo speso un euro. Non ho mai chiesto un soldo, ho chiesto i beni provenienti dalle attività imprenditoriali: al falegname le porte, al negozio di mattonelle il pavimento, ecc.... Abbiamo realizzato questa sede, che forse è la migliore delle Marche, solo con la forza e con l’opera della città di Fossombrone e soprattutto con la volontà dei miei 110 ragazzi. Tutti volontari.” Cosa dobbiamo aggiungere dopo queste stupende parole, dopo aver avuto l’onore di conoscere una persona come Claudio Contini, che insieme alla sua “squadra”, svolge e dedica gran parte della propria vita al prossimo?....Crediamo non ci sia altro da aggiungere, se non che di queste persone, di questi volontari, il nostro Paese ne ha veramente bisogno!!!! Dovremmo essere un po’ più VOLONTARI e meno EGOISTI!! Fotoreporter Massimo Bastianelli Inviata Patrizia Formaro
Le attrezzature della C.R.I.
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ao Sal
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Sala riunione
Eliporto
Mezzo antincendio Moduli antincendio
Trattore con semi rimorchio
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Cronaca Lombarda
CORRIERI DELLA DROGA... CON ANNUNCI SUL GIORNALE
“Ti piace viaggiare dal Sudamerica? Hai passaporto in regola? Vorresti trasportare gioielli o lana? E’ il lavoro che fa per te”. Così, ignari corrieri di coca, erano reclutati da un’organizzazione di criminali smantellata dalla polizia. Il corriere per la droga? Lo trovi con un semplice annuncio: “Cerchiamo ragazzi tra i 22 e i 35 anni per viaggiare in Sudamerica (Argentina, Bolivia, Perù, Ecuador) per il trasporto di gioielli e tessuti di lana di alpaca. Requisiti: passaporto aggiornato e tanta voglia di avventura. Tutte le spese sono coperte da noi. Inviaci una mail”. Un annuncio irresistibile, pubblicato su internet e sui giornali, in cui si offriva in sostanza un lavoro e la possibilità di viaggiare gratis, era il modo con cui l’organizzazione di trafficanti di cocaina sgominata oggi da un’operazione a Milano, reclutava i suoi corrieri ‘ciechi’ ovvero ignari di trasportare droga. E’ uno dei particolari emersi dalle indagini, che hanno portato alle 41 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Milano nei confronti di altrettante persone coinvolte nel traffico internazionale di cocaina che dal Sudamerica arrivava a Milano. Martedì la Squadra mobile di Milano, ne ha eseguite 27, concludendo di fatto un’indagine iniziata nel novembre 2009 che ha portato a smantellare un’organizzazione capace di importare la droga sul territorio italiano (da 1 a 8 chili a viaggio) e di rivenderla anche al dettaglio. Gli indagati (di cui tre quarti italiani, gli altri sono sudamericani) devono rispondere, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Le modalità d’importazione erano due: via mare e via aerea. Per la prima occultavano lo stupefacente su navi che percorrevano la tratta da Colombia o Perù al porto Vado Ligure. Più ingegnosi i sistemi per via aerea, con l’utilizzo di ovulatori (corrieri che ingeriscono piccoli contenitori pieni di droga), pacchi postali, oppure “corrieri ciechi”. Erano proprio persone che non erano a conoscenza del contenuto del loro bagaglio, reclutate tramite
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annunci. Nella rete sono caduti sudamericani e italiani, tra cui anche studenti, che con dieci viaggi al mese riuscivano a guadagnare anche 2mila euro. A capo della banda c’era Giuseppe M., di 29 anni, calabrese ma residente a Buccinasco (Milano). Pregiudicato e con parentele legate al mondo della criminalità organizzata, gestiva l’importazione e la commercializzazione su tutto il territorio di Milano e dell’hinterland. Si stima che in un solo anno il gruppo abbia portato oltre 15 chili di cocaina e guadagnato centinaia di migliaia di euro che poi reinvestiva nell’acquisto di immobili. Per questo sono state svolte anche indagini patrimoniali sugli arrestati, ai quali sono state sequestrate preventivamente 3 autovetture e 6 immobili tra Bubbiano, Cesano Boscone e Milano. Durante le indagini, coordinate della Dda di Milano, sono state scoperte anche una decina di armi tra fucili e pistole semiautomatiche. Charlie Cinolo
OROSCOPO DEL MESE
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Ottobre si annuncia come un mese favorevole per parecchie questioni. Dovrai, però, mettere in conto soltanto qualche lieve fastidio al principio e alla fine del mese. Battibecchi in famiglia o con gli amici, tensioni con il partner o con i figli. Insomma, nulla di nuovo: lo sai, c’è gente che non cambierà mai! Le stelle però vogliono spronarti a darti da fare, ad impegnarti, a metterti in moto nei settori che ti stanno più a cuore. Avrai configurazioni positive, quindi sfruttale per impostare una buona strategia, per raggiungere gli obbiettivi che ti stanno a cuore.
Ariete
Ottobre si annuncia come un percorso ad ostacoli. Passato il nervosismo targato Marte in Scorpione, ecco che arrivano Saturno e Mercurio nello stesso segno quasi contemporaneamente, pronti a riattizzare il fuoco che cova sotto la cenere. A rischio i rapporti familiari già messi a dura prova, le relazioni amicali incerte, gli amori insoddisfatti. Serve chiarezza: prima di tutto con te stesso. Chiediti che cosa vuoi, prima di procedere con le grandi pulizie!
Toro
Sarai colmo di una grande voglia di fare, di disfare, di agire per concludere o iniziare certi progetti. Il cielo sarà caratterizzato da un notevole alleggerimento, con Saturno che scivola dal tuo segno, e potrai approfittare della grinta che ti infonde Marte in Sagittario e della fortuna di Giove. Ci sono tensioni in sospeso? È un buon momento per chiarire in famiglia, con gli amici, con chi hai un conto in sospeso. Avrai delle grandi sorprese!
Le numerose novità del cielo di ottobre ti riguarderanno in prima persona, caro amico. Il 5 sia Mercurio che Saturno traslocano nel tuo segno. Se il primo è un transito veloce ( ma ricco di vantaggi), il secondo durerà qualche anno, quindi le conseguenze saranno spalmate su di un arco temporale più ampio. Per questo mese, potresti ricevere ottime notizie che riguardano famiglia o amici. C’è aria di stabilità nella tua vita, in parecchi ambiti. rio
itta Sag
Vergine
Mercurio e Saturno incombono e ti stai preoccupando per i rapporti familiari e le relazioni in genere? Non temere: subito dopo l’ingresso di questi due pianeti nel segno dello Scorpione, avverrà il passaggio di Marte in Sagittario, a te favorevole! I problemi ci saranno, ma avrai anche la grinta per risolverli e per affrontarli al meglio delle tue energie. Sì, il gioco si farà duro, ma tu sei attrezzato per ogni evenienza.
Ti aspetta un principio di autunno frizzante. Che tu sia timido o sfacciato, farai amicizia più facilmente, e potrai migliorare la tua vita sociale. Ci sarà tanto divertimento, la conoscenza di nuove persone, riacquisterai maggiore serenità. Il tuo ruolo, in famiglia o tra gli amici, acquisterà maggiore importanza: sarai sinonimo di affidabilità e di buon senso. Merito di Mercurio e Saturno in ottimo aspetto e del tuo carattere che è come il vino: invecchiando migliora!
Bilancia
cro
Leone
n Ca
Lascia i problemi nel passato con una scrollata di spalle: ottobre ti annuncia una ripresa fenomenale per parecchi settori. Buona parte del mese scorrerà facilmente. Tu sarai più sereno, chi ti circonda anche (o quasi… Nessuno è perfetto troppo a lungo!). I momenti brutti trascorsi in precedenza adesso ti sembrano lontani, le discussioni con chi ami quasi prive di senso. È un buon periodo quindi per riallacciare i rapporti con persone che avevi perso di vista, per chiedere scusa o perdonare qualcuno che ti sta a cuore.
Scorpione
Gemelli
Mese un po’ complicato per le relazioni interpersonali! Marte diventa ostile verso il 7, preceduto da Venere che entra in aspetto teso dal segno della Vergine. In famiglia o con il partner, preparati a veder sorgere tensioni e nervosismo. I rapporti stretti ti faranno male come un paio di scarpe nuove. Sarai nervoso e pungente, e molto spesso, anche se non te ne accorgi, le reazioni esasperate che raccoglierai saranno dovute ai tuoi atteggiamenti. Come dire che molte situazioni potrai evitarle… Ci saranno anche questioni che non dipendono dalla tua volontà, purtroppo. Impara a distinguerle.
Marte in Sagittario e Urano in Ariete ti renderanno vispo per tutto il tempo! Sarà un mese piacevole per le amicizie, mentre per quanto riguarda la vita familiare dovrai mettere in conto qualche momento di tensione. Come sempre, vero? Non prendertela: i primi e gli ultimi giorni di ottobre saranno i migliori per chiarire e affrontare anche gli argomenti più scottanti. E se non dovesse funzionare… Ci sono sempre gli amici per uscire e divertirti.
L’ingresso di Mercurio e Saturno nel segno dello Scorpione per te rappresenteranno l’inizio della svolta. Non aspettarti però un cambiamento drastico proprio il giorno 5, quando avverrà questo passaggio. Dovrai dare tempo alle novità di apparire, a te di saperle accogliere e mettere a frutto. Intanto, ottobre sarà vivace per le amicizie, la vita sociale, le novità. Grandi cambiamenti in famiglia in arrivo.
Capricorno
Mese piuttosto vivace! Sarai frizzante, avrai voglia di nuove amicizie, di farti avanti in ambito sociale. Mercurio ti rende pimpante e allegro, avrai la battuta pronta e in qualche caso fin troppo pronta... Marte in Sagittario dal giorno 7 in poi segnala qualche problema in famiglia, probabili disaccordi con gli amici, qualcosa insomma che ti farà irritare. Avrai però l’astuzia necessaria per venirne fuori senza problemi. Ricordati però di non farti trascinare dall’ira: è sempre una cattiva consigliera.
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Pesci
Acquario
Ottobre non si annuncia come un mese facilissimo. Passato il nervosismo targato Marte in Scorpione, ecco che arrivano Saturno e Mercurio nello stesso segno quasi contemporaneamente, pronti a complicarti la vita familiare e sociale con mille problemi e incomprensioni! Ti converrà essere chiaro e ribadire tutto: perché è da un fraintendimento che potresti ritrovarti invischiato in polemiche infinite. Dovrai solo essere paziente, caro amico, e sorvolare sulle meschinità di persone che non hanno una vita propria!
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Cronaca Lombarda
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DISABILI COMPRATI A 30 EURO E COSTRETTI A MENDICARE
MILANO - Sfruttavano disabili e mutilati romeni costringendoli a chiedere l'elemosina in giro per Milano, alle fermate delle metropolitane o ai semafori. Trattati come schiavi per impietosire i passanti, i malcapitati dovevano poi consegnare tutti i soldi che riuscivano a guadagnare. E, come se non bastasse, ogni loro movimento veniva controllato dai criminali, con intercettazioni e pedinamenti. DISABILI COMPRATI IN ROMANIA - I disabili, anche mentali, di età compresa tra i 20 e i 75 anni, venivano "comprati" in Romania per pochi euro, dalle famiglie più povere e indigenti del paese. ARRESTI - Due degli sfruttatori, anch'essi romeni, sono stati arrestati dagli agenti della Polizia locale di Milano che, alla fine di una complessa indagine durata quasi un anno, con un blitz in zona Bisceglie, nel capoluogo lombardo, sono riusciti a liberare
32 vittime che vivevano in condizioni veramente terribili. Su altri membri della banda, al momento ricercati (sono state emesse 12 ordinanze di custodia cautelare) pendono le accuse di tratta e riduzione in schiavitù nei confronti di portatori di handicap e di associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità. UN GIRO D'AFFARI MILIONARIO - I trafficanti di disabili versavano alle famiglie delle vittime tra i 30 e i 50 euro per "comprare" letteralmente i portatori di handicap che, con la falsa promessa di un onesto lavoro nei campi di pomodori spagnoli, venivano portati in Italia dove chiedendo la carità per strada, rendevano anche fino a 60mila euro al giorno, per un giro di affari di diversi milioni di euro all'anno. Le 32 vittime liberate dai vigili milanesi sono state accolte in una struttura d'emergenza della Protezione civile comunale che fornisce loro la necessaria assistenza in collaborazione con i servizi sociali. Christian Cinolo
Cronaca Lombarda
IL MARE DI VELENI FA PAURA: A RAPPORTO DAL MINISTRO Provincia e Comune
convocati a Roma per il progetto di messa in sicurezza. L’assessore Grandi: «Il caso Ilva ha smosso le acque, dobbiamo fare in fretta». Polo chimico inquinamento bonifiche. Come la falda che s’alza e s’abbassa, così la curva del dibattito sull’inquinamento procede a singhiozzo. Allarme e silenzio. Ora è paura, amplificata dal clamore del caso Ilva, giù a Taranto. L’undicesima campagna di monitoraggio Arpa è al palo, rallentata dalla resistenza di alcune aziende. I primi dati, però, alimentano rabbia e timori: il surnatante dilaga. Il mare di veleni che scorre sotto il polo chimico torna a ingrossarsi e minaccia d’inquinare l’acqua dei laghi. Una macchia larga 250mila metri quadrati, profonda fino a due metri.
Dal novembre del 2008 ne sono stati risucchiati 716 metri cubi (“emunti” è il termine tecnico). Troppo poco. E ora che si fa con questa miscela di idrocarburi? A domanda risponde l’assessore provinciale Alberto Grandi, che apre subito l’agenda: il 5 settembre gli enti locali sono stati convocati dal ministero dell’Ambiente. Buon segno. «L’andamento del surnatante dipende in larga misura dall’andamento della falda ripete l’assessore - quando il livello si abbassa la concentrazione aumenta, quando si alza c’è l’effetto mascheramento. Detto questo, è evidente che gli attuali sistemi di emungimento non sono sufficienti. La stessa Arpa sollecita l’impiego di tecnologie altre, più efficaci. Noi proponiamo di trasformare i piezometri in pozzi di emungimento, soluzione sostenibile anche dal punto di vista economico». D’accordo, ma a ragionare di testa e di pancia viene da chiedersi: possibile che dopo tutti questi anni di monitoraggi si sia
ancora allo stesso punto? «Io sono assessore da poco più di un anno - frena Grandi - Quello che posso dire è che fino ad oggi i metodi d’intervento sono stati insufficienti, l’accordo di programma si è incagliato in una serie di ostacoli giuridici ed economici, le imprese non hanno alcuna intenzione di sottoscriverlo e di soldi pubblici non ce ne sono. Bisogna percorrere una strada diversa». Quale? «A settembre siamo stati convocati dal ministero, all’ordine del giorno c’è l’assoggettabilità alla Via (valutazione d’impatto ambientale, ndr) del progetto di messa in sicurezza e bonifica Sogesid, ma sarà la sede giusta per affrontare anche il problema del trattamento del surnatante. Non voglio prendermi meriti, però è la prima volta che il ministero ci chiama». Il “merito” è anche del polverone di Taranto: «Il caso Ilva ha smosso le acque - conferma Grandi - noi possiamo lavorare con più serenità, ma non abbiamo tanto tempo e se interviene la magistratura, poi non ce n’è più per nessuno». L’ex assessore (e attuale responsabile ambiente del Psi) Giorgio Rebuschi è per un approccio più energico con il ministero: «Dobbiamo metterlo all’angolo richiamandolo alle sue responsabilità, che fine ha fatto il progetto definitivo per la messa in sicurezza dell’area Ies–Belleli? Il ministero ha il dovere d’intervenire». Cristiano Colli
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Cronaca Lombarda
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MILANO DA BERE O MILANO VIOLENTA ?
Milano, la grande Milano, capitale morale ed economica d’Italia, Milano da bere, la Milano piena di entusiasmo, la Milano dei “cummenda”, ma dove è finita questa Milano? Gli episodi di scatenata violenza di questi giorni fanno pensare a come sia cambiata la Milano di pochi anni fa. Non entro in merito ai fatti delittuosi, marito e moglie uccisi in strada, in pieno centro e pieno di passanti, lei con la figlioletta in braccio, oppure spari da una macchina in Via Padova, ma vedo una recrudescenza della violenza, in questo momento, come non succedeva a Milano da tanti anni. Si infiammano gli animi e la politica: Solo un anno fa la sinistra ha cacciato dalle strade milanesi i militari con lo slogan ‘Milano non è Beirut’, dopo dodici mesi si
vedono i risultati della politica sull’insicurezza di Pisapia. Il Sindaco Pisapia: “C’è un livello di criminalità organizzata contro il quale stiamo lavorando”. Gli fa eco il vicepresidente del Consiglio Comunale De Corato: “A Milano siamo al Far West”. Numerose le critiche mosse all’operato della giunta di Pisapia. “Da subito tornino i militari per le strade. Non certo la panacea, ma indubbiamente uno strumento di presidio del territorio il cui mancato utilizzo è un grave errore che il sindaco Pisapia deve riconoscere”. Il problema della sicurezza è sempre stato visto a Milano come prioritario e certamente la politica attuale milanese, preferisce gli ecopass senza pensare anche all’aspetto che tanti commercianti denunciano, invece della reale sicurezza dei cittadini. Sarebbe lunga la lista delle lamentele nei confronti della giunta Pisapia, ma fino a quando si dovrà sopportare questa inefficienza? Salvatore M. Loprete
Cronaca Laziale
SPACCIO DI COCAINA, ARRESTATO IL DIRETTORE DELLE POSTE DEL SENATO ROMA - Il direttore dell’ufficio delle Poste del Senato è stato ar-
restato dai carabinieri per spaccio di cocaina. L’uomo è ritenuto il braccio destro di un boss albanese che gestiva i pusher (gli spacciatori) nella parte sud dell’hinterland di Roma. Orlando Ranaldi, di 53 anni originario di Olevano Romano, è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Valmontone nell’ambito di un’ operazione anti-droga nell’hinterland sud della Capitale: con lui in manette altre nove persone tra italiani e albanesi. Tra le persone finite in manette ci sono anche un vigile urbano del Comune di Valmontone, Stefano Gallo, e un autista della Cotral, Alessandro Mele. Il dirigente dell’ufficio postale del Senato arrestato per spaccio, Orlando Ranaldi, ritirava la droga assieme ad altri complici a Roma, rifornendosi da un boss albanese. Poi la vendeva nell’hinterland per conto dell’organizzazione. E’ quanto emerso dall’operazione dei carabinieri di Valmontone, che ha messo in luce un’alleanza italo-albanese per il rifornimento e lo spaccio di cocaina nel territo-
rio della provincia a sud della Capitale. A seguito dell’operazione, che ha portato complessivamente all’arresto di tre cittadini albanesi e sette italiani, sei persone sono finite in carcere e quattro agli arresti domiciliari. Sono tuttora in corso decine di perquisizioni nei confronti di altre persone, possibili complici della banda. Durante l’attività di indagine, che è durata circa sette mesi, erano state arrestate diverse persone in flagranza di reato e sequestrata cocaina per centinaia di dosi. inviato: Massimo Bastianelli
Cronaca Calabrese
UNDICI DIPENDENTI COMUNALI ARRESTATI PER ASSENTEISMO IN CALABRIA
Undici persone, tra cui 5 donne, sono state
arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza, con l'accusa di truffa aggravata e continuata in danno ai danni del Comune di Pedace. Le undici persone, tutte finite agli arresti domiciliari, sono accusate di assenteismo dal luogo di lavoro. I carabinieri del comando compagnia di Rogliano in collaborazione con quelli del comando provinciale, hanno infatti scoperto che le 11 persone coinvolte in questa inchiesta la mattina non andavano a lavorare; una sola persona, a turno, si recava presso gli uffici comunali per timbrare il cartellino delle presenza per tutti quanti. Le indagini partite a gennaio scorso hanno preso il via dopo una segnalazione dei cittadini del comune di Pedace, che si lamentavano delle lunghe file agli uffici comunali, e di pratiche
che giacevano mesi e mesi sui tavoli degli impiegati restando inevase. I militari dell'Arma cosi hanno iniziato un lavoro di intelligence iniziando a pedinare e controllare i dipendenti comunali. Cosi alcuni sono stati pescati al supermercato, altri a passeggio nei comuni adiacenti, altri ancora passeggiavano per strada senza una meta prestabilita. Gli 11 dipendenti non si limitavano solo al lavoro ordinario: con lo stesso mezzo della timbratura “uno per tutti” facevano anche il lavoro di straordinario, pesando sempre più sulle casse comunali. L'amministrazione comunale di Pedace, sebbene informata di questa situazione, non aveva mai preso provvedimenti a carico dei dipendenti, e soprattutto non esercitava il controllo che invece avrebbe dovuto mettere in atto. inviato: Elio Maggio
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Cronaca Siciliana
PALERMO SOTTO ASSEDIO
Sit/in a singhiozzo, blocchi stradali, occupazione dei binari ferroviari, rifiuti rovesciati per le strade... bloccato anche l’ingresso al Porto! E’ caos nelle ultime ore a Palermo. Sono 1.805 i dipendenti ‘Gesip’, la società partecipata del Comune di Palermo che gestisce i Servizi in città (pulizia, cura del verde, cimiteriali, custodia), in astensione forzata dal lavoro. Lavoratori senza stipendi dall’1 settembre per la mancata proroga contrattuale, poiché il Governo non ha erogato i 5 milioni di Euro assegnati all’Azienda palermitana, secondo un’ordinanza della Protezione Civile... che avrebbe garantito il proseguo delle attività. Per altri 30 giorni. Soltanto. Fumata nera del Governo. Palermo in ginocchio. La città è letteralmente presa in ostaggio dagli operai Gesip da sabato scorso. Una protesta che mette da parte i Sindacati confederali, con l’usurpazione dello ‘scettro del comando’ da parte di frange facinorose. Il caos non risparmia niente e nessuno. Sotto scacco anche la Cattedrale della città. Un dormitorio! I manifestanti hanno piazzato materassi ovunque. Anche sotto i confessionali. C’è perfino chi mangia sdraiato sui banchi della Chiesa. Chi gioca a carte. Chi esagera! Rigurgiti di disperazione. Blocchi stradali nell’intero quadrilatero compreso tra il centro storico e il porto... senza autorizzazioni, senza regole. La rivolta impazza. Servizi interrotti. Gli elicotteri della Polizia sorvolano la città. Continui gli
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interventi delle forze dell’ordine per sgomberare le strade e ‘aiutare’ la circolazione. Vani gli appelli del sindaco Leoluca Orlando ‘Rispettate Palermo. Non create altri disagi ai cittadini! Il corteo urlante nelle ultime ore ha raggiunto la sede della Presidenza della Regione Siciliana ed è proseguito ‘contromano’ verso il Tribunale della città, tra slogan contro il premier. Figli di una crisi minore? si urla da più parti. Un impiegato tenta il suicidio. Un altro... arrestato. Quel che è certo... domani 17 settembre, il Sindaco Orlando sarà di nuovo a Roma dove è prevista la convocazione di un Tavolo istituzionale permanente sulla ‘Riorganizzazione delle Partecipate del Comune’, durante il quale si dovrà affrontare tra l’altro il tema degli ammortizzatori sociali per i lavoratori Gesip… da applicare fino alla data di cessazione delle attività della Società, fissata al 31 dicembre. Le misure più plausibili sembrano la ‘cassa integrazione’ o i ‘contratti di solidarietà difensivi’ che consentono la riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione pur mantenendo i livelli occupazionali. Il Sindaco ha già convocato le Organizzazioni sindacali per discutere della Vertenza. Mentre i lavoratori attendono risposte sulle scale di Piazza Pretoria. Mentre i turisti fotografano la città e la ‘Fontana della Vergogna’... Di fronte al Palazzo del Comune. Marzia Bencivinni
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Cronaca Siciliana
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IN SICILIA AI GRUPPI CONSILIARI VANNO DODICI MILIONI DI EURO L’ANNO Anche nel bel mezzo dello scandalo Fiorito, “er batman” di Ana-
gni, la regione Sicilia si distingue. Dodici milioni di euro l’anno è la cifra che spetta ai gruppi parlamentari dell’assemblea regionale. Il bilancio annuale della regione “più sprecona d’Italia” è pari a circa 170 milioni. Dei quali all’incirca il 7% vengono riservati ai gruppi parlamentari regionali per le «spese di funzionamento». Una cifra superiore a quella che i consigli regionali della Sardegna (6 milioni), del Piemonte (7,5milioni), e del Lazio (5,4 milioni) riservano ai gruppi. Spieghiamo meglio cosa succede in Sicilia. Ogni singolo deputato riceve mensilmente 4.178 euro per l’attività politica: una somma con la quale paga portaborse, consulenti, cene, regali e feste. Il gruppo parlamentare riceve una quota pari a 3.750 per ciascun deputato. Il 70% di questa quota serve per pagare il personale del gruppo parlamentare, una parte va ad attività “varie”, come ad esempio il supporto informatico o la cancelleria, la restante viene a formare “una sorta di tesoretto del gruppo”. Al primo posto nella graduatoria dei trasferimenti ai gruppi c’è il Partito democratico, che conta 27 deputati, ed è il gruppo con il maggior numero di deputati dell’Assemblea regionale. Nel 2011, stando al tesoriere Maurizio Ferrara, il gruppo Pd all’Ars ha ricevuto «finanziamenti per 2 milioni 245 mila euro». Il 70% di questa somma è andata al personale e al Tfr. Mentre «500/600 mila euro li abbiamo messi da parte», continua Ferrara con Linkiesta. E il resto del finanziamento, circa 200 mila euro, sono stati spesi per «iniziative territoriali» ed «attività varie». Ad esempio, il capogruppo del Pd Antonello Cracolici «essendo capogruppo prende 1.500 euro in più al mese». Stesso discorso vale i due vicecapogruppo che aggiungono allo stipendio mensile «1000 euro in più». E per il segretario d’aula, al quale spettano altre «700 euro». «La cifra ricevuta è enorme per questo motivo ho preferito contenere le spese», spiega Ferrara a Linkiesta. Il gruppo del partito dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, ci riferiamo all’Mpa, ha ottenuto contributi per 1,2 milioni di euro. Anche nel caso dell’Mpa la percentuale maggiore del finanziamento è stata riservata al personale. Negli ultimi cinque mesi, (soltanto) 264.604,42 euro sono andati al personale. «I dipendenti a tempo indeterminato sono quattordici. E voglio puntualizzare che durante il periodo nel quale io sono stato capogruppo, non è stato assunto
nessun nuovo dipendente», precisa Nicola D’Agostino, capogruppo all’Ars dell’Mpa. Le altre spese del gruppo riguardano il «funzionamento», ove per «funzionamento» si intende «le somme che utilizziamo per l’ordinaria amministrazione, per le auto del gruppo, per le bollette». Come rivela il sito di informazione LiveSicilia, «le auto in particolare sono due Audi, prese in leasing». Altri 40 mila sono stati spesi in convegni e conferenze, e all’incirca 140 mila euro rappresentano la voce “Storno contributo Ars spese per l'esercizio del mandato parlamentare”. Ovvero la spesa riservata ai cosiddetti “portaborse”. Ma in rapporto al numero di deputati e alle spese sostenute il gruppo “più sprecone” è quello di Pierferdinando Casini. Stando a quanto riporta LiveSicilia, «il bilancio del gruppo parlamentare dell'Udc dal primo gennaio al 31 agosto di quest’anno è pesato più di seicentomila euro». Per essere precisi, nei primi otto mesi dell’anno 2012, il gruppo Udc ha ricevuto 654.930 euro, e ne ha spesi 633.762. E, come nei casi sopra riportati, la spesa maggiore è sempre quella del personale. Quasi metà dell’intero bilancio annuale, all’incirca 300 mila euro, viene riservata al personale. All’interno del gruppo lavorano dieci dipendenti (sette a tempo indeterminato) e cinque collaboratori co.co.pro. Per iniziative elettorali, convegni, pubblicità e rappresentanza, l’Udc ha speso 54.085 euro: 8.309 euro per affitto sale, 8.296 euro per promo-pubblicità e 26.322 per eventi copromossi. Fra le voci vi è anche “attività di supporto deputati” pari a 200.600,64 euro. E dal gruppo Udc precisano: «Per completezza d'informazione va precisato che la somma indicata come "attività dei deputati" (c.d. portaborse) è una voce di rimborso destinata ai deputati e per il gruppo parlamentare costituisce una semplice "partita di giro" (come si può peraltro notare dalla corrispondenza fra la somma in entrata e quella in uscita). La rendicontazione della stessa spesa viene resa dal deputato direttamente all'amministrazione dell'ARS e non al gruppo di appartenenza». E il Pdl? Linkiesta ha contattato telefonicamente il gruppo all’Ars del Pdl, chiedendo il bilancio, ma non ha ottenuto alcun dato perché «come abbiamo detto ad altri giornalisti - riferiscono dal gruppo Pdl Ars - per questa settimana mancava l’amministratrice del gruppo Margherita Messina». Un caso? inviato: Claudio Vincinguerra
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GIALLO
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ROMANZO
"Operazione antidroga"
RIASSUNTO PUNTATE PRECEDENTI I° PUNTATA
La Vice Ispettrice ANNA SPARTO, fu convocata dal suo superiore, l’Ispettore CARLO RIZZO, che le comunicò di essere stata scelta per un’importante missione di droga: dovrà presentarsi urgentemente dal Questore CLAUDIO BRITTO. La stessa chiese perché proprio lei e il Questore le rispose che era stata scelta poiché molto famosa nell’eseguire le indagini pericolose. SPARTO, doveva essere fornita di documenti falsi e di una quantità enorme di denaro per ricoprire la nuova carica. Uno specialista glieli procurò. Si diresse alla redazione del giornale in cerca dell’editore CHARLIE IDEA, per la falsificazione della propria identità lavorativa. Con modi molto ortodossi, riuscì a convincere l’editore ad assumerla nella sua redazione. Nell’uscire dall’ufficio, lasciò una commissione all’usciere: rintracciare WALTER CARRASCO, noto personaggio della malavita…
II° PUNTATA
La Vice Ispettrice, uscita dalla redazione del giornale, si incamminò verso l’Hotel Corallo, dove soggiornava. Giunta in hotel, il portiere le comunicò che l’Ispettore MAURIZIO ROSSELLI, addetto all’immigrazione e al controllo degli stranieri, la stava aspettando. I due iniziarono una conversazione ove entrambi controllarono a vicenda i propri documenti. Dopo essersi salutati, SPARTO rimase nel salotto dell’hotel a pensare alle sue cose. La mattina seguente WALTER CARRASCO arrivò al ristorante Baci da Fano, sedutosi al tavolo, attese la Vice Ispettrice che si presentò puntuale come da accordi. Iniziarono a mangiare e a discutere sul motivo del loro incontro. SPARTO dopo aver parlato a lungo chiese esplicitamente a CARRASCO di aiutarla nella sua impresa… Improvvisamente nel locale entrò un uomo, l’Ispettore di polizia TOMMASO GIORDANI ...
III° PUNTATA
L’uscita del nuovo numero della rivista, riportava una strana lettera indirizzata al Direttore che annunciava il prelevamento in quattro banche di un’ingente somma di denaro a scopo di beneficenza. La cosa ancora più strana, che lasciò i lettori stupiti, era la risposta del cronista dove invitava “quel tizio” a recarsi in redazione per un’intervista. Il Tenente SARA TICINO e il Sergente MONICA SPADA, lessero quella lettera e in concomitanza, sul quotidiano, vi era un articolo che annunciava il furto in quattro istituti di credito. Sedute nel loro ufficio, iniziarono a porsi domande e interrogativi sulla questione, quando decisero di andare a parlare con la Redattrice-Capo. Giuntevi, chiesero spiegazioni e BERRI comunicò loro che l’Editore aveva assunto una nuova cronista ANNA SPARTO. Le due funzionarie andarono a conoscere questa nuova giornalista. Dopo un lungo dialogo e dopo essersi tolte alcuni dubbi circa il furto delle banche, SPARTO chiese loro di darle fiducia e di collaborare con lei.
IV° PUNTATA
La Vice Ispettrice SPARTO, dopo essersi recata negli archivi della redazione in cerca delle edizioni precedenti del giornale e aver incontrato BERRI, la quale le comunicò che da quel momento in avanti doveva fare riferimento al suo Vice Capo-Redattore ANTONIO, si diresse nel suo ufficio, dove ad attenderla, vi era proprio lui, ANTONIO. Si presentarono, si conobbero, dopo di che passarono a un discorso serio ma fatto anche di tanti interrogativi. La Vice Ispettrice iniziò con le sue furbesche domande fino a portare ANTONIO su un discorso ben preciso: il furto delle quattro banche! ANNA chiese di essere aiutata a inserirsi in determinati ambienti senza però destare sospetti e chiese informazioni circa i proprietari di quattro locali, che stranamente non furono presi in considerazione dalla polizia. Perché? Quale era il motivo? ANTONIO rispose che il titolare era un certo FABIO BALDI, uomo distinto e raffinato. I due, alla fine della loro conversazione, si fissarono un appuntamento alle dieci di sera davanti al portone della redazione per recarsi a uno dei locali…
V° PUNTATA
Si incontrarono e si incamminarono verso il locale maggiormente frequentato e il più conosciuto. Arrivati all’ingresso chiesero del sig. FABIO BALDI e dissero che lo avrebbero aspettato al bancone del bar. In attesa del proprietario, ANTONIO, fece notare a SPARTO, che in quell’occasione era una sua “redattrice”, un tavolo con quattro persone sedute; questi ultimi facevano parte del personale delle quattro banche rapinate. SPARTO, dopo aver parlato con il suo amico ANTONIO, si recò ad una cabina telefonica per chiamare il Tenente SARA TICINO e informarsi circa l’indagine in corso sul furto alle banche, dopodiché tornò da ANTONIO al bar. Da lì a poco li raggiunse BALDI, si presentò ma si trattenne ben poco dicendo che non poteva trascurare i suoi “ospiti”. SPARTO, molto attenta e dubbiosa di ciò che i suoi occhi vedevano nel locale, si insospettì quando notò che da una porta posta in fondo al salone, entravano alcuni personaggi ma non vi facevano più ritorno e decise di approfondire la questione. Salutato ANTONIO, con aria indifferente raggiunse la porta, spinse il battente e superò la soglia. Si trovò in un vasto atrio scarsamente illuminato con un lungo corridoio da una parte e dall’altra parte si trovava la toilette. La “redattrice”, intenzionata a scoprire decise di incamminarsi lungo quel corridoio, ma all’udire di voci provenienti dall’aprirsi di quella porta, si nascose in bagno e riconobbe subito chi erano quei due uomini: uno era FABIO BALDI, l’altro TOMMASO GIORDANI, ispettore di polizia…
"Operazione antidroga" Sesta Puntata
Soggetto, Sceneggiatura e Regia NICOLA CINOLO
Produzione
WORLD SHOW
Segretario di Edizione GIACOMO AGOSTINI
Personaggi ed Interpreti
Fotografo
Vice Ispettrice (Anna Sparto)
Ispettore di Polizia (Tommaso Giordani)
Impaginazione
Vice Capo Redattore (Antonio)
Titolare locale (Fabio Baldi)
Dialoghi
Redattrice
MASSIMO BASTIANELLI GIACOMO AGOSTINI NICOLA CINOLO
PATRIZIA FORMARO
AUGUSTO GIORGETTI BARBARA LAROCCA
FILIPPO ALESSANDRINI AUGUSTO MARTELLI
Gangstar (Walter Carrasco)
MICHELE AFFERRANTE
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GIALLO
Giordani sembrava eccitato. Borbottava parole incomprensibili Il volto dell’Ispettore di polizia assunse una e agitava le mani. D’un tratto Baldi si girò verso di lui e disse espressione minacciosa. Egli si accostò a Baldi e picchiettando con il dito sul petto, ribatté con seccamente: voce dura:
A me non interessano i vostri affari! Regolatevi come meglio credete e non sollevate difficoltà ad ogni passo!
Non parlate con questo tono “A me”. Capito?
Si allontanarono, oltrepassarono la porta del salone, e Sparto non udì altro. Rimasta sola con i propri pensieri, Sparto si chiese chi poteva essere il “tipo” che Giordani doveva identificare, e finì per convincersi che si Baldi, uomo avveduto, voleva certamente sapere chi trattava proprio… fossero gli “ospiti” del locale, adesso, non l’avrebbero trovata, e si sarebbero rivolti a Antonio. Chissà di se stessa. come se la sarebbe cavata, il vice capo redattore… Sparto manovrò a lungo la maniglia. Dalla scrivania prese un tagliacarte appuntito e fece scattare la serratura. Non trovò nulla che le potesse interessare ed avendo visto un’altra porta prese il taglia carte ed entrò in un corridoio lungo pieno di armadi.
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Alla luce tremolante dell’accendino vide un armadio con molte ante.
Baldi non perse l’abituale compostezza ne parve impressionato.
Siamo nervosi entrambi. Suvvia, venite e osservate quel tipo con attenzione. Ditemi se lo conoscete, poi penseremo al da farsi. Sparto non si concesse il lusso di perdere tempo a preoccuparsi. Tornò indietro. Giunta in superficie, apri una porta, si infilò all’interno. Si accorse di trovarsi in un ufficio modestamente ammobiliato con una vecchia scrivania.
Sparto cominciò ad armeggiare con il tagliacarte per aprire lo sportello. Che cosa poteva contenere?
Saltata la serratura si spalancò di colpo, ....Non ebbe il tempo di che... scansarsi, qualcosa di pesante le rovinò addosso. Quando fece per aprirne uno costatò che essi gli resisteva. Questo particolare stuzzicò immediatamente la sua curiosità.
Il primo istinto di Sparto fu quello di soccorrere la disgraziata, ma le ci volle ben poco per capire che ormai non c’era più niente da fare.
Quelle braccia rigide, quell’ammasso di abiti e di lunghi capelli profumati, erano appartenuti a una donna viva, che adesso era soltanto un povero manichino senz’anima. Qualcuno ti vendicherà, prima o poi. Chi aveva commesso il Per adesso perdonami se ti lascio al delitto si sarebbe accortuo destino. to, a causa della serratura spezzata, che un estraneo era al corrente della cosa, Ansante, si e se avesse collegato la asciugò il supresenza della nuova dore cercando “ospite” nel locale alla di riprendere scoperta del cadavere non fiato e rivolse avrebbe più dato tregua un pensiero alla “giornalista” per tutdesolato alla to il resto dei suoi giorni. morta.
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Settembre 2012 Aprì una di esse, l’ambiente nel quale venne a trovarsi era ben diverso di quello del pian terreno.
Sparto si in camminò in un corridoio dove vi erano altre porte Sentì dei rumori e un vociare continuativo.
Il locale in basso era solo la facciata rispettabile che mascherava la realtà. Dietro la facciata, come sempre...
Tavoli da roulette probabilmente truccati occupavano il centro di due vasti saloni e una piccola folla si accalcava attorno ad essi puntando forti somme.......
...Mentre un pubblico più ristretto e selezionato sedeva ai tavoli del baccart e che- ...che circolavano tra min-de-fer. Anche quassù il sesso debole era rappresentato, ma il tipo di donne.... i clienti non aveva nulla di dignitoso. Sparto decise di tornare indietro in fretta. Sparto seppe mascherare alla perfezione il suo disappunto e salutò cordialmente. Salve, signor Baldi! E’ divertente qui da voi.
Ma aveva percorso solo pochi passi che fu costretta a fermarsi. Due uomini sbarravano il suo pas- Il vostro amico Antonio era in pensiero, non sapeva spiegarsaggio e non sembrava che volessero togliersi di mezzo. Erano Baldi e Giordani. si la vostra improvvisa scomparsa. Neanche io, per la verità.
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Gentile, da parte vostra, di preoccuparvi. Dovevate immaginare che sarei salita quassù.
Perché avrei dovuto pensarlo?
Io sono molto informata sulle abitudini dei locali privati della città. Credo però che quando si frequenta un circolo come il vostro, si finisce sempre per finire qui. Non dimenticate che sono giovane e che mi piace divertirmi.
Capisco. Il guaio è, signora Sparto, che questa parte del locale è rigorosamente riservata ai soci. Non vorrete mandarmi via sul più bello!
Baldi la scrutò con un’espressione di incertezza e di diffidenza, e Sparto continuò: Giordani, mettete voi una buona parola!
Oh! Vedo che non vi rammentate di me!
Non vi ho mai visto in vita mia.
Mi conoscete? In un certo senso è vero, materialmente non mi avete mai visto. Non abbiamo neppure avuto contatti diretti, però nel ’91 fui trascinata anch’io nel fallimento della Frisco Ltd., e voi conduceste le indagini….
Tommaso Giordani arrossì e strinse le labbra. Il ricordo di quei fatti non gli faceva piacere. Chiedendo con voce malsicura: Da che parte stavate, voi, in quell’occasione?
Dalla parte giusta, naturalmente, come voi! L’ispettore sospirò, sollevato, e Baldi fissò Sparto con rinnovato interesse.
Si, dato che siete già qui. Ma sarà meglio regolarizzare la vostra posizione. Uno di questi giorni vi manderò una tessera di socio al vostro ufficio.
Avete fatto sempre del giornalismo? Troppo cortese. Grazie.
Ho fatto un po’ di tutto, e sono andata dovunque ci fosse da guadagnare. Ma parliamo d’altro: mi permettete di restare?
Non c’è di che. Arrivederci, e buon divertimento
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I due si allontanarono, e Sparto raggiunse il locale, che era quasi vuoto, per cercare Antonio. Nell’attraversare assunse un aria indifferente, e diede un occhiata in giro, non vide traccia di Antonio.
Ma non aveva ancora oltrepassato la piazzetta che uno strano rumore colpì il suo orecchio. Come lo schiocco di una frusta, e subito dopo qualcosa fischiò ad un palmo dal suo viso. Con un salto Sparto cercò scampo dietro il più vicino lampione.
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Quando sentì che i suoi piedi cavalcavano il marciapiede, Sparto trasse un sospiro di sollievo. Si avviò, e i suoi passi eccheggiarono nel silenzio notturno. Sapeva che all’angolo di via Roma e la stazione c’era un posteggio di taxi e voleva raggiungerlo al più presto. Ma illuminata com’era capì che avrebbe offerto un più facile bersaglio. Si guardò attorno febbrilmente, pronta a spiccare un altro balzo, ma non scorse nulla dietro cui ripararsi.
Il colpo era partito da una pistola D’improvviso, qualcuno sbucò dalla viuzza che costeggiava…Era una Mi fa piacere vedervi, Carrasco munita di silenziatore poiché non figura famigliare, e Sparto aguzzò la vista per individuarla. Una voce si era udita detonazione; risonò chiara e tranquilla:
comunque non ci fu un secondo sparo, e Sparto rimase in guardinga attesa piegandosi sulle ginocchia e cercando di andare ad appiattirsi contro un muro.
Venite fuori signora Sparto, il pericolo è passato Carrasco, il messicano. Aveva l’aria soddisfatta, e un largo sorriso gli illuminava la faccia.
Ho ricevuto la vostra telefonata e mi sono messo di fazione. Vi ho visto entrare e uscire. Quel tizio che vi ha sparato era venuto fuori da una porta laterale. Ma quando mi ha visto arrivare correndo, col coltello in mano, è rientrato al precipizio.
Lo avete riconosciuto?
Ma si! E’ un ragazzo innocuo. Fa il pistolero e deve eseguire gli ordini che gli danno, ma non c’è ombra di malvagità nel suo cuore. Si chiama Vekas.
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Lui?! Lo conosco. Ho avuto una visita nel mio ufficio. Aveva perduto un cane al quale era particolarmente affezionato, poverino.
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Sparto e Antonio si rividero la mattina successiva.
Vogliamo andare?
Andiamo
Si incontrarono casualmente davanti “Laura Giaro” parucchiera e si misero a chiacchierare.
Arrivati al giornale, la segretaria della redazione dove i due lavorarono si fece avanti per informarli di poter andare immediatamente dal direttore.
Sono andato via senza aspettarvi, stanotte perché temevo di intralciare i vostri movimenti. Avete trovato quello che cercavate, ammesso che cercaste qualche cosa?
Si, Antonio. Più di quanto potessi aspettarmi.
Prima di varcare la soglia Antonio fermò Sparto per dirgli.... Non direte mai al direttore che…che… Siamo amici, vero?
Avete passato qualche notizia a un giornale concorrente?
Ma certo! Perche?
No di sicuro.
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La giornata trascorse veloce tra mille occupazioni e Sparto ebbe il suo da fare per telefonare al tenente Ticino, a Walter Carrasco, ed altre persone non meglio identificate. Stava rientrando al giornale con netta sensazione di essere pedinata, ma non diede importanza alla cosa. In una occasione gli parve anche di aver visto Vekas, il “pistolero” che l’aveva pistolettata la notte avanti, ma sapendo che il messicano faceva buona guardia, non se ne preoccupò.
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Alle cinque del pomeriggio, quando il lavoro redazionale terminò, era già buio, e Sparto usciva in compagnia di Antonio. Prima di varcare il portone, Sparto fu chiamata dal vecchio archivista che era emerso dagli archivi sotterranei e si fermò a salutarla e a scambiare due parole con lei.
Prego
Il vice capo redattore Antonio intanto si era avviato lentamente verso l’esterno.
Grazie...Ti raggiungo subito
Sparto di scatto corse fuori, ma come uscì sul marciapiede un uomo giaceva esamine a terra…Era il vice capo redattore Antonio. Era stato colpito in pieno dalla sventagliata di proiettili ed era in un lago di sangue.
Sparto e il vecchio archivista sentirono una raffica di mitra e uno stridore di gomme. Sparto strinse i pugni e si girò intorno urlando.
Walter Carrasco sbucò e andò incontro a Sparto, afferrandola per un braccio e trascinandola da una parte.
No, niente. Ma…Era necessario? Noi sappiamo chi è stato. Vekas?
Noooooooooooo!!
Mi dispiace padrona…
Non è colpa vostra. Avete veduto niente?
Fine sesta puntata
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Il Professionista
I CONSIGLI DEL PROFESSIONISTA
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Cari lettori, In questa pagina riservata e dedicata al professionista, avrete l’opportunità di formulare quesiti di vario genere e di raccontare episodi di vita quotidiana dai possibili risvolti “legali”. Sarò a vostra disposizione nell’offrirvi ogni possibile soluzione a problematiche inerenti il diritto civile, penale e amministrativo, affrontando, caso per caso, l’analisi delle questioni e delle tematiche ad esse sottese. Potrete sollevare i Vostri dubbi e formulare i Vostri quesiti scrivendo alla mail: professionista@nuovaidea.eu oppure collegandovi al sito della rivista www.nuovaidea.eu. Resto in attesa di leggerVi presto, Virginia Bencivinni professionista@nuovaidea.eu
DANNI E RESPONSABILITA’ CIVILE DEI COMUNI
Chi non ha mai subito un danno per una caduta causata da una buca sulla strada o dalla presenza di oggetti insidiosi? In alcuni casi si potrebbe configurare una responsabilità della Pubblica Amministrazione. In questo numero verrà trattato, a grandi linee, il tema del risarcimento danni richiesto ai Comuni per gli incidenti verificatesi a causa dei dissesti sulle strade e dovuti a cattiva o mancata manutenzione. La materia è molto complessa ed in continua evoluzione, è fondamentale stabilire per configurare la responsabilità dell’amministrazione, quale sia la norma del codice civile da applicare. L’art. 2043 c.c. per il quale qualunque fatto che causa un danno obbliga colui che lo ha commesso a risarcirlo ed in tal caso spetta al danneggiato provare la colpa del Comune, assumendo che la buca non essendo visibile rappresentava un pericolo occulto. L’art. 2051 c. c. per il quale ciascuno è responsabile delle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito, in tal caso essendo il Comune obbligato a custodire le strade, è responsabile dei danni causati. Occorre specificare che l’obbligo di custodia sussiste se vi è il potere di controllare la cosa, il potere di modificare la situazione di pericolo ed il potere di escludere qualsiasi terzo dall’ingerenza sulla cosa nel momento in cui si è prodotto il danno. La giurisprudenza negli ultimi anni si è orientata per la configurazione
della responsabilità ex art. 2051 c.c. ma si impone una attenta valutazione caso per caso. Per tali motivi, prima di iniziare una causa per il l risarcimento dei danni è necessario rivolgersi sempre ad un legale il quale dovrà analizzare i fatti per verificare le prove e le condizioni dell’azione. La domanda di risarcimento va sempre rivolta al Comune o all’ente che gestisce la strada, i quali poi potranno chiamare in causa le ditte che hanno l’obbligo di custodia. Avvocato Virginia Bencivinni
TECNICHE DI CONCENTRAZIONE ESERCIZI PRATICI 3° Puntata
Parliamo oggi di come fare a migliorare
la propria concentrazione. La concentrazione è lo stato mentale in cui la mente usa la maggior parte delle sue abilità per svolgere un determinato compito. Quando la mente è concentrata su qualcosa gli altri stimoli vengono ignorati in proporzione all’intensità della concentrazione stessa. L’intensità della nostra concentrazione quando svolgiamo un compito varia a seconda dell’interesse che abbiamo nel fare una determinata cosa. Ad esempio, ci sarà capitato spesso quando studiamo una materia che non ci piace o che non ci interessa, di impiegare ore anche solo per leggere il testo. Mentre se leggiamo un romanzo praticamente lo “divoriamo” senza nemmeno renderci conto di quello che accade intorno a noi. Per fortuna, come per molte altre cose, come la capacità di memorizzazione, la capacità di concentrazione può essere sviluppata e allenata. La concentrazione è un’ abilità che permette all’uomo di vivere la sua vita utilizzando nel modo migliore le sue possibilità. Chi è capace di concentrarsi è in grado di valutare tutti gli elementi di un problema e di arrivare con più facilità alla sua conclusione. Colui che non è in grado di concen-
trarsi avrà sempre la mente dispersa in mille correnti di pensiero ed affronterà i problemi quotidiani con meno sicurezza e meno probabilità di trovare una soluzione radicale. Troverai qui di seguito un esercizio pratico da applicare almeno una volta al giorno, per un mese. Esercizio: 1 ) Scegli un posto tranquillo dove per 15/20 minuti non ti vengano a disturbare. 2 ) Siedi su una sedia in posizione comoda, con la spina dorsale diritta e la testa in buon equilibrio sul collo. 3 ) Fa’ alcuni respiri profondi come quando si tira un sospiro di sollievo. 4 ) Chiudi gli occhi. 5 ) Concentra la tua respirazione sull’addome, come quella dei bambini (puoi provare appoggiando una mano sulla pancia, se l’addome si alza e si abbassa vuol dire che la tua respirazione è corretta). 6 ) Continua a respirare normalmente, cerca di seguire l’aria che entra durante tutto il suo percorso dalle narici ai polmoni, immaginando aria bianca, pulita che entra durante l’inspirazione e aria scura che esce in fase di espirazione. 7 ) Prosegui per 15/20 minuti, poi stirati ed apri gli occhi lentamente. Prof. Salvatore Maria Loprete
Nazionale
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INCONTRI PER LUI
LORETTA, 29 anni, laureata. Sono uno spirito libero quindi quello che cerco non è una storia vincolante e opprimente, ma piuttosto una relazione coinvolgente che rispetti le necessità di entrambi. Il piacere di stare insieme è in base alla qualità del tempo trascorso insieme, per cui se le tue idee rispecchiano un po’ le mie non perdere tempo, hai trovato la persona giusta… Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Inizio qui la mia avventura che spero
porti alla conoscenza di un uomo interessante, simpatico e soprattutto amante della vita sana e tranquilla, come me. Sono sempre me stessa, non cambierei assolutamente nulla di me, amo i miei pregi come i miei difetti. Vorrei un rapporto fatto di amicizia e amore, di passione e comprensione. ORIELLA 31 anni, infermiera. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Ho 32 anni, sono di bell’aspetto, simpatica e spiritosa ma anche molto timida. E proprio a causa di questa mia timidezza che ho problemi ad uscire con gli uomini. Se anche tu sei una persona riservata e capisci la mia difficoltà contattami… ti sto aspettando! MICHELA. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Sono una donna divorziata di 39 anni, vivo sola e non ho figli, mi ritengo una donna piacente, snella, caratterialmente allegra, aperta, sincera (forse troppo), comprensiva e sempre pronta ad ascoltare. Mi piace tenermi occupata, fare sport, cucinare, leggere, visitare mostre e musei. Adoro ovviamente viaggiare, anche solo per un fine settimana. Cerco un uomo dolce, appassionato e romantico, max 50 anni, con il quale vivere una bella storia d’amore. ANCILLA. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Mi sono trasferita da poco, per lavoro nella provincia di Pesaro. Ho un fisico mediterraneo e una discreta personalità... Cerco un uomo che sia ironico e divertente e che mi sappia far ridere, max 50enne. Mi chiamo TULLIA, sono un’insegnante e ho 40 anni. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Mi presento: finché abbiamo ricordi, il passato dura. Finché abbiamo speranze, il futuro attende. Finché ci sono persone come me e come te, il presente vale la pena d’esser vissuto.... FABIOLA 42 anni, impiegata, occhi verdi, capelli rossi, segno zodiacale leone. Chiamami per un caffè… Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Vedova da tanti anni, sono una donna seria e onesta, semplice e sensibile, adoro stare con i miei nipotini ma sento che ora non mi basta più. Ho bisogno di una compagnia tutta mia, se sei serio, affidabile e onesto telefonami… MARIANGELA 44 anni. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Ciao, mi chiamo SONIA, ho 51 e sono vedova. Il destino ha voluto che io rimanessi sola ma tale situazione purtroppo non fa per me. Sono una persona espansiva e socievole, dolce, curata e premurosa. Ho rispetto delle persone e soprattutto non le sottovaluto mai. Mi piacerebbe innamorarmi di nuovo, il solo pensiero mi fa battere forte il cuore. Sono una bella signora nell’aspetto e nell’animo, creiamoci un nostro spazio da condividere poi con il mondo, la vita è da vivere…… ti aspetto. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
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28 N U O V A D E A Sono una signora molto in forma e molto giovanile, in barba agli anni che avanzano... ho molti interessi, dal volontariato all’arte. Vorrei incontrare un uomo con cui condividere il tempo libero, un compagno di avventure con cui costruire qualcosa di solido, una persona simpatica e affidabile. MOANA 55 anni. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 SILVIA 60 anni. Sono una giovane nonna in salute e piena di vita. Il mio lavoro e mia nipote mi aiutano a mantenermi in ottima forma. Sono vedova da 11 anni, vivo sola. Amo viaggiare, leggere e cucinare per amici e parenti. Mi piacerebbe fare nuove amicizie... contattatemi.... Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Se mi guardo allo specchio vedo una bella persona, di sani principi, buona, generosa, altruista e soprattutto rispettosa. Dalla vita ho avuto tanto sia dalla famiglia che dal lavoro, sono un medico in pensione e sono vedova. Nonostante tutto però a volte la solitudine prende il sopravvento e il desiderio della compagnia di un uomo, l’abbraccio di un compagno, una parola di chi ti sa capire è quello che mi manca. Se puoi darmi questo allora vale sicuramente la pena conoscerti e non sarò certo io a tirarmi indietro….. DALILA, 65 anni. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Voglio ripartire da zero: tradimenti e delusioni lasciati alle spalle… adesso è il mio momento! Non voglio un’avventura, non cerco un uomo dalle mille virtù. Quando si ama, la semplicità ed i gesti più naturali possono creare un’intesa senza paragoni. Lasciamo che le nostre anime e passioni seguano i sentimenti… non forziamo il futuro, facciamolo accadere in modo naturale: sarà molto molto appagante…. ILARIA, 46 anni, affermata libera professionista. Club Amicizia & Amore tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 VENERINA, 63 anni, pensionata (finalmente!). Ho lavorato tanto in vita mia e le mie mani ne sono la prova. Vedere però dove sono arrivata mi riempie il cuore di soddisfazione. Sono una persona felice e serena, provata dalla vita ma anche contenta di ciò che essa mi ha dato e mi ha fatto diventare. Mi piacerebbe conoscere un uomo speciale, che mi porti a ballare, a mangiare una pizza, al cinema, al mare, in montagna. Insomma, vorrei godermi un po’ tutto ciò che fino ad oggi non ho potuto. E perché non farlo insieme con te? Sono sicura che sarebbe molto piacevole….. Club Amicizia & Amore tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 SARA, moldava, 58 anni, bella donna, laureata, seria, colta. Cerca un uomo di seri principi, non ama falsità e furbizia, le piacciono tenerezza, dialogo e reciproca comprensione. Chiamala, sta aspettando te! Club Amicizia & Amore
Nazionale tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Ho iniziato a uscire con le amiche, ho ripreso un po’ le mie vecchie abitudini e ho imparato a stare più da sola. Non è una sensazione bella come quando hai un compagno affianco, ma ci si può comunque adattare senza grossi traumi. Resta comunque il fatto che la vita a due per me è un obiettivo prioritario, e per riuscirci vorrei incontrare un uomo che abbia due caratteristiche fondamentali: la capacità di rispettare il prossimo, e il “confronto personale” come desiderio. Il resto verrà da sé.. LUCIA 60 anni. Club Amicizia & Amore tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
PER LEI
Ciao, mi chiamo GIACOMO, ho 30 anni e sono un addestratore cinofilo. Perché cerco una compagna? Sicuramente per una seria ed appagante relazione d’amore, di certo non per un’avventura. Cosa penso dell’amore? E’ l’unica emozione viva e vera che io conosca…… ti aspetto… Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 GIUSEPPE, 32 anni, designer. Sono un ragazzo piacente, moro con gli occhi scuri e con un sorriso malizioso. Amo la musica e tutto ciò che la circonda, il mio lavoro è l’arte, la bellezza. Cerco una ragazza che come me sia estroversa, solare, che abbia voglia di esprimere le proprie emozioni e che le voglia condividere con me. Deve essere curiosa e soprattutto esprimere gioia con il suo sorriso. Se pensi di essere quella giusta allora contattami…. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Non so perché ma trovo sempre due tipi di ragazze: o la sostituta di una pseudo mamma convinta di dovermi dire tutto quello che devo fare, oppure la trasgressiva e maschile “donna” che se non si ubriaca o esagera in tutto non è soddisfatta… Esiste qualcosa di più “normale”? Bene, cerco proprio quello, la semplicità….. GIULIO, 36 anni, architetto. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
allora contattami….sono quello giusto per te! EMILIO 42 anni, infermiere, divorziato. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 ANDREA, scorpione, 46 anni. Sono divorziato e la mia precedente storia non mi ha regalato figli. Amo il mio lavoro (sono nel settore della sanità), la vita all’aria aperta, le serate in compagnia degli amici. Cerco una donna più o meno dell’età mia, con cui passare delle piacevoli serate di fronte ad un bicchiere di buon vino; una donna che abbia voglia di viaggiare e di conoscere il mondo. Una persona che desideri diventare la mia compagna….se hai voglia di conoscermi, non esitare, chiamami! Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Se anche tu pensi che l’amore possa essere vissuto con dolcezza e serenità; se credi che in una storia sia fondamentale la fiducia, il rispetto e la sincerità, allora sono quello giusto per te. Sono separato da quattro anni e sono alla ricerca di una donna che abbia una visione dell’amore simile alla mia, chissà che non trovi quella giusta! EMIDIO, 50 anni, impiegato postale, alto, moro, simpatico. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 Il rapporto a due è per me una promessa. Una donna deve essere conquistata ogni giorno, senza mai dare nulla per scontato. Credo nell’amore vero, quello che fa battere il cuore. Sono ELIA ed ho 55 anni, divorziato, con due figli che vivono in un’altra città con la mia ex compagna. Accanto a me cerco una persona educata, gentile e sincera….sei tu? Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632 GUIDO, 60 anni vedovo, dentista. Quest’uomo ama il proprio lavoro, trascorre i momenti liberi con i propri amici, adora leggere e il cinema. Preferisce dimostrare i propri sentimenti con i gesti piuttosto che con le parole. Cerca una signora dolce, gentile ed onesta che abbia voglia di iniziare un cammino ricco di serenità! Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
Se hai voglia di incontrare un ragazzo sportivo, amante del mare e della montagna, delle passeggiate e del footing, spensierato, allegro e divertente…. allora sono quello giusto per te. Mi chiamo MANUEL ed ho 38 anni, lavoro in banca e sono indipendente. Cerco una ragazza con la quale condividere il mio tempo libero e chissà che una bella amicizia si trasformi presto in una storia d’amore…. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
L’amore è una cosa meravigliosa, che deve essere vissuto in due. La mia giornata scorre serena tra il lavoro, lo sport, gli amici. Manca solo una compagna, una donna creativa, intraprendente, spiritosa. Una donna di circa 50/60 anni, libera da impegni domestici, che abbia tempo per uscire, conoscerci, viaggiare! Il mio nome è DIEGO, e sono un ex commerciante di abbigliamento di 66 anni. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
Ho sempre creduto nell’amore e nell’affetto sincero che può essere costruito con una compagna. Nonostante qualche delusione voglio comunque continuare a crederci….basta solo attendere la persona giusta. Se sei spiritosa, intelligente e curiosa ed hai tra i 35 e i 45 anni,
LUCIANO, 70 anni, avvocato in pensione. Sono vedovo ormai da molti anni, ma ancora non si è spenta in me la voglia di vivere e di condividere magici momenti con un’altra persona. I miei figli sono ormai grandi e vivono fuori,
Settembre 2012 quindi sono libero di gestirmi una relazione nel migliore dei modi possibili. Cerco una donna non troppo più giovane di me, acculturata e dal fare gentile e affabile. Club Amicizia & Amore, tel. 0721.580183 Cell. 348.6986632
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Settembre 2012
N U O V A D E A 29
CUCINA La ricetta del mese
30 N U O V A D E A
Preparazione
Pollo alla birra
Spellare i pezzi di pollo, sciacquarli sotto acqua corrente e tamponarli con carta da cucina. Pulire i funghi eliminando la parte terrosa del gambo con le radichette, sciacquarli brevemente sotto acqua corrente ed affettarli. Spellare le cipolline. Pelare e tritare finemente lo scalogno.Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle con la mezzaluna su un tagliere. In una capace padella antiaderente scalare l’olio assieme agli spicchi d’aglio spellati e schiacciati con i denti di una forchetta. Farli ben rosolare quindi toglierli ed unire il pollo. Farlo uniformemente colorire, quindi unire le cipolline. Proseguire per qualche minuto la cottura, quindi unire lo scalogno tritato ed i funghi. Amalgamare tutti gli ingredienti mescolando continuamente e cuocere a fiamma media per 4-5 minuti. Cospargere con la farina fatta scendere uniformemente da un setaccio, girare e bagnare con la birra. Lasciar riprendere il bollore, unire un pizzico di sale, quindi proseguire la cottura a fiamma bassa, coperto, per 30 minuti. Verso la fine della cottura scoperchiare, far evaporare eventuale liquido in eccesso, regolare di sale, cospargere con una grattugiata di pepe, prezzemolo tritato e servire.
Settembre 2012
Ingredienti 2 persone - 350 Kcal a porzione - difficoltà facile - pronta in 1 ora e ½ - ricetta light
½ Kg di pollo in pezzi - 150 g di funghi misti 200 g di cipolline borrettane - 1 scalogno - prezzemolo - 2 cucchiai d’olio extravergine di oliva - 4 spicchi d’aglio - 1 cucchiaio di farina - 150 ml di birra - sale - pepe
Bucatini al ragù di pesce spada
Ingredienti 6 persone - 400 Kcal Preparazione a porzione - difficoltà media - pronta in Lavare le patate e lessarle per 30 minuti in acqua bollente salata, oppure cuocerle per 40 minuti a vapore. Nel frattempo preparare i funghi. Togliere dai funghi la radichetta terrosa, quindi sciacquarli brevemente sotto acqua fresca corrente per 2 ore eliminare i residui di terra. Affettarli o tagliarli a cubetti. Spellare la cipolla e tritala finemente. Mettere in una padella l’olio, 500 g di patate a pasta gialla - 200 g di funghi porcini - 1 piccola cipolla bionda - 1 cucchiaio d’olio extravergine di oliva - sale - pepe - 3 o 4 rametti di prezzemolo - 120 ml di latte parzialmente scremato - 70 g di Parmigiano Reggiano grattugiato - besciamella preparata con 600 ml di latte - burro per la pirofila - 250 g di cannelloni all’uovo
la cipolla tritata e portarla sul fuoco. Farlo rosolare dolcemente fintanto che non si sarà ben dorata, quindi unire i funghi, farli insaporire per un paio di minuti, unire un pizzico di sale, una grattugiata di pepe e cuocere per 4-5 minuti a fiamma media coperto. Lavare il prezzemolo, selezionarne le foglie e tritarle finemente con la mezzaluna su un tagliere. Quando le patate sono cotte pelarle e passarle al passapatate in una ciotola. Unire il latte e mescolare fino ad ottenere una crema. Unire un pizzico di sale, più abbondante se si sono cotte le patate a vapore, il prezzemolo tritato e il Parmigiano, tenendone da parte una manciata. Mescolare bene, quindi unire i funghi ed incorporarli. Preparare la besciamella. Imburrare una pirofila rettangolare di 30x20 centimetri e versarvi un paio di mestoli di besciamella. Livellarla con un cucchiaio in uno strato uniforme e disporvi i cannelloni man mano che si farciscono con il ripieno di funghi e patate. Il ripieno è abbastanza morbido e i cannelloni si farciscono facilmente aiutandosi con un piccolo cucchiaino. Quando tutti i cannelloni farciti sono stati disposti nella pirofila coprirli con la restante besciamella, spargendola bene. Cospargere con il Parmigiano grattugiato tenuto da parte, quindi coprire con la stagnola. Infornare nel forno preriscaldato a 200° C per 20 minuti, quindi togliere la stagnola e cuocere per altri 20 minuti. Attendere 5-10 minuti prima di servire. Rompicapo: Se D vedesse davanti a sè 2 maglie rosse, sarebbe certo che la sua maglia è blù o viceversa se vedesse due maglie blù sarebbe sicuro che la sua sia rossa. Ma D non risponde... quindi C attende un minuto per essere sicuro che D non sia “distratto” e poi ne deduce che D non può rispondere perchè ha davanti a sè due maglie di colore diverso. Perciò se B ha la maglia blù, C deve avere una maglia rossa!
Un contadino deve attraversare un fiume portando con sé un lupo una capra ed un grosso cavolo, ma dispone solamente di una barca così piccola da poter contenere solo lui ed uno solo degli elementi da trasportare. Se lasciato solo il lupo mangia la capra e questa, se lasciata sola, mangia il cavolo. Come dovrà fare per far attraversare il fiume a lupo, capra e cavolo, evitando che uno di questi venga mangiato?
Rompicapo 1
ORIZZONTALI: 1.Robinia 7. O 12. Dà il via alla ripresa cinematografica 16. Somministrazione illegale di farmaci o droghe ad atleti per migliorarne le prestazioni 17. La città del palio 18. Adesivo 19. Il gas per i dirigibili 20. Accumulo di pigmenti biliari nel sangue 22. Attoniti, sbalorditi 23. Si dice a sette e mezzo 24. Unità di misura per pietre preziose 25. Scaturito, originato 26. L’inizio del sonno 27. Città della Basilicata 28. Libera manifestazione di sentimenti 29. La fine del volo 30. Lo scultore greco del Discobolo 31. Somaro 32. Corpo Italiano di Liberazione 33. Battibecco 34. Zeus le si presentò sotto forma di pioggia d’oro 35. Prefisso per metà 36. Consistente come l’uovo bollito 37. Scandaglio acustico 39. Misura inglese di superficie 40. La Magli antro-pologa 41. Provincia della Repubblica Sudafricana che ha per capoluogo Pietermaritzburg 42. Segue Di nel cognome del protagonista di “Titanic” 45. Fra Alcide e Gasperi, fra Charles e Gaulle 46. In posizione inferiore 47. Albigese 48. Però 49. Fiume della Lombardia, affluente di sinistra dell’Adda 50. Antica danza eseguita da più persone in cerchio 51. E’ grasso a Londra 52. Si dice sollevando i calici 54. Il Vecchio storico e naturalista latino 55. Il giorno appena trascorso 56. Giaciglio sospeso da giardino 57. Viaggiano su rotaie 58. Città della Bosnia Erzegovina sul fiume Neretva 60. L’Urbe 61. Fernando poeta portoghese 62. Monte toscano ricco di cinabro. VERTICALI: 1. Ora 2. Erudito 3. Genere di piante cui appartengono il sedano e il prezzemolo 4. Comitato Internazionale Olimpico 5. La quarta preposizione 6. Benestante 7. Intralciare, impedire 8. La Rondanini di Michelangelo 9. Dà spadone 10. Il primo numero naturale 11. Mezza rapa 12. Spesa necessaria per acquistare un bene 13. Altro nome di Troia 14. Stop 15. Cinque fratelli patrioti italiani 18. Nave o aereo da carico 21. La P che spara 22. Un Pat della canzone 24. Costose o amate 25. Aperture sui capi dei cetacei 27. Leggenda 28. Servizio Sanitario Nazionale 29. Fango, melma 30. Il re dalle orecchie d’asino 31. Fiume svizzero 32. Candela votiva 33. Si aggiunge al 30. nella massima votazione per un esame universitario 34. Il simbolo del decalitro 35. Voce onomatopeica ripetuta per scacciare i polli 36. Motocarrozzetta 37. Tessuto di cotone lucido che imita la seta 38. Capo della costa spagnola mediterranea 39. Acconto 41. Macchina per il sollevamento di liquidi 42. Regione delle Alpi Orientali 43. Una colomba a Madrid 44. Castigat ridendo mores 46. Arida o magra 47. Il primo fratricida 48. Fu pugnalato a morte da Charlotte Corday 49. Società Nazionale Metanodotti 50. Comune della Val di Non 51. Formaggio greco 53. Infimo o profondo 54. Progressive Restraint System 55. Sorella e moglie di Osiri 57. Si beve caldo e freddo 59. Onde Medie
Soluzione N°13
Cruciverba
Simone compie 11 anni l’11 Novembre 2011, la mattina del suo compleanno alle 11 di mattina ha deciso di dividere la torta in 11 parti. Il nonno Carlo sostiene che è possibile ottenere 11 fette di torta con soli 4 tagli. Come deve fare Simone? Soluzione cruciverba (N°13)
Settembre 2012
Tel. 0721 1797261 / 0721 580548 Fax 0721 1797346 / 0721 580549
N U O V A D E A 31
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32 N U O V A D E A
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A V RA 2 O 1 U T U 20 N R E E R P MB A E T T SE
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