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Numero 17/2015 - Anno 5
L A P R OT E S T A F A S C UOL A Domani prof e studenti a Roma: sciopero generale. Le voci toscane pagine 6-9
In primo piano Il Primo maggio a Carrara: il premio "Cavalli" e il concertone pagine 2-5 Ribolla, 61 anni dalla strage. Le commemorazioni grossetane pagina 10 Lucchini Piombino, Cevital riassume tutti. La Cgil: "Passo avanti" pagina 11 Legge sugli appalti, la Cgil consegna le firme alla Camera pagina 22
La Newsletter settimanale
04-05-2015
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Editoriale di Tomaso Montanari
(Università di Napoli, giuria "Cavalli del lavoro")
Cavalli si nasce La prima cosa che mi è venuta in mente quando Alessio Gramolati mi ha chiesto di far
fondamentali su cui poggia la Repubblica, ma ha interpretato in modo perfetto il senso più
parte della giuria dei Cavalli del Lavoro di quest'anno è stata una famosa poesia di Bertold
profondo della Repubblica fondata sul lavoro. Come ha ben chiarito il costituzionalista
Brecht, Tebe dalle Sette Porte:
Massimo Luciani, fondare la Repubblica sul lavoro, e cioè sull'unica forma di redenzione
Tebe dalle Sette Porte, chi la costruì? / Ci sono i nomi dei re, dentro i libri. / Son stati i re a
dal bisogno che accomuna gli esseri umani, vuol dire fondare la Repubblica su un dato
strascicarli, quei blocchi di pietra? / Babilonia distrutta tante volte, / chi altrettante la
profondamente egualitario e universale, sulla persona umana a tutto tondo, e sul suo
riedificò ? In quali case, / di Lima lucente d’ oro, abitavano i costruttori? / Dove andarono,
«pieno sviluppo» (art. 3). Per rappresentare i lavoratori devo rappresentare la persona tutta
la sera che fu terminata la Grande Muraglia, / i muratori? Roma la grande / è piena d’ archi
intera: con la sua salute fisica e mentale, che salvo se salvo il paesaggio, l'ambiente, il
di trionfo. Su chi / trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio / aveva solo palazzi per i suoi
territorio, l'aria, l'acqua, le montagne. Non c'è da una parte il lavoro, dall'altra
abitanti? Anche nella favolosa Atlantide, / la notte che il mare li inghiottì, affogavano
l'ambientalismo: semmai da una parte la persona umana, dall'altra la brutale ricerca di
urlando / aiuto ai loro schiavi. / Il giovane Alessandro conquistò l’ India / da solo? / Cesare
profitto senza utilità sociale. Così come non c'è da una parte l'etica, e dall'altra la politica:
sconfisse i Galli. / Non aveva con sé nemmeno un cuoco? / Filippo di Spagna pianse
ed è questo che ci ricorda il premio assegnato a Giusy Nicolini, che fa più politica a
quando la flotta / gli fu affondata. Nessun altro pianse? / Federico II vinse la guerra dei
Lampedusa che tutto il Governo a Roma. 'Lavoratore', dunque, nel linguaggio della
Sette Anni. Chi / oltre a lui l’ ha vinta? / Una vittoria ogni pagina. / Chi cucinò la cena della
Costituzione è un modo più preciso per dire 'cittadino' a tutto tondo. Dire che «l'Italia è una
vittoria? / Ogni dieci anni un grand’ uomo. / Chi ne pagò le spese? / Quante vicende, /
Repubblica democratica fondata sul lavoro» significa chiarire fin dall'inizio qual è il Paese
tante domande.
che la Costituzione progetta. Un Paese in cui la democrazia è indissolubilmente,
Certo Cesare fu un gran cavaliere: ma qua – oggi: per un giorno almeno – ci sta a cuore il
geneticamente, legata al lavoro. E cioè un Paese in cui l'interesse generale – e la volontà e
suo cuoco. Uno splendido cavallo del lavoro ante litteram. E davvero questa poesia
la forza politica di attuarlo – si determinano attraverso «l'effettiva partecipazione di tutti i
potrebbe essere il manifesto ufficiale del Premio Cavalli del Lavoro. Perché essa parla dei
lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese» – e queste sono
nomi e delle storie, pur così diverse, che oggi sono simboleggiate da coloro che sono
parole dell'articolo 3. Il fondamento della democrazia italiana. Cioè non un problema di
premiati: così diversi, eppure così uguali. Forse perché – direbbe un illustre membro della
parte (delle parti sociali), ma la condizione essenziale, vitale, della democrazia italiana.
giuria e grande amico del Premio, Sergio Staino – cavalli si nasce. Il concerto e la
Tutta la Costituzione, infatti, è intessuta da un numero straordinario di riferimenti espliciti al
premiazione avrebbero dovuto tenersi nella cosiddetta Cava di Michelangelo, a Torano. Ma
lavoro e ai lavoratori E qua non sarà inutile ricordare che nello Statuto Albertino la parola
chi li «trascinò quei sassi»? Non Michelangelo, no. Né tantomeno i suoi committenti,
'lavoro' non ricorre nemmeno una volta: ecco la rivoluzione. Perché mentre lo Statuto del
fossero Giulio II o Clemente VII. Furono migliaia di operai senza volto e senza nome, che
Regno d'Italia si fondava sulla proprietà privata come valore assoluto e metro di ogni altro
nessuna storia potrà mai farci davvero conoscere. E sono senza nome i cavatori che
valore, la Costituzione della Repubblica fonda sul lavoro l'Italia da ricostruire. Fin dal suo
ancora oggi si cimentano con la montagna, in cima alle Alpi Apuane. Le tossine della
primo articolo, la nostra Costituzione è – usiamo, a Firenze, le parole di Piero Calamandrei
propaganda e della menzogna che hanno avvelenato il dibattito pubblico sull'eccellente
– la promessa di una rivoluzione. La Carta non sancisce un nuovo ordine scaturito da una
Piano del Paesaggio toscano costruito dall'assessore regionale Anna Marson hanno
rivoluzione avvenuta (perché la rivoluzione non è avvenuta), ma è – sono ancora parole di
provato a dirci che la tutela dell'ambiente e della salute sarebbe stata incompatibile con il
Calamandrei – «una polemica contro il presente, contro la società presente. Dà un giudizio,
loro lavoro. Ma questa è – ancora una volta – la storia scritta dai cavalieri: non quella
la Costituzione, un giudizio polemico, un giudizio negativo contro l’ordinamento sociale
vissuta dai cavalli. Perché nell'istinto del cavallo c'è la percezione della realtà. E la realtà è
attuale, che bisogna modificare attraverso questo strumento di legalità, di trasformazione
che non si può scegliere tra lavoro e salute o tra lavoro e ambiente: perché sarebbe come
graduale, che la Costituzione ha messo a disposizione dei cittadini italiani». Ecco, anche il
scegliere tra essere un lavoratore ed essere un uomo, o una donna. Sostenendo il Piano
Premio Cavalli del Lavoro, e la sua celebrazione a Carrara, dà un giudizio contro
del Paesaggio, la CGIL toscana non ha solo mostrato la strumentalità di chi cerca di
l’ordinamento sociale attuale. E, soprattutto, prova a costruire il metro con cui vorremmo
opporre l'articolo 1 all'articolo 9 della Costituzione facendo implodere il sistema dei principi
costruirne un altro: a misura di cavalli, non di cavalieri.
n. 17 - 04 maggio 2015
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La Festa del lavoro
A Carrara Fiere per il premio e il concerto dei Club Tenco
GUARDA IL VIDEO Niente cave per via del maltempo, il Primo maggio di Cgil Toscana (insieme alle Camere del lavoro di Lucca e Massa Carrara, con Unicoop Tirreno e Unicoop Firenze, Cft, UnipolSai, Arci Toscana e il patrocinio del Comune di Carrara) si è spostato al padiglione E della Fiera di Marina di Carrara. Tantissima gente, merenda con prodotti locali, la premiazione dei Cavalli del lavoro e il suggestivo concerto dei Club tenco. Sul palco, a fare da presentatore, Sergio Staino. Che lascia subito la parola ad Alessio Gramolati: "Buon primo maggio a tutti, la festa più bella di tutte, per l'umanità e la bellezza del lavoro. Ogni anno si premiano i cavalieri del lavoro, noi da due anni premiamo i cavalli del lavoro, quelli che stanno sotto ma fanno fare strada ai diritti e al lavoro". La prima premiata è Cecilia batignani, speciale atleta massese: "Ringrazio la CGIL e chi adotta i campioni toscani per le special olympics". Paolo Gozzani (segretario generale CGIL massa Carrara) le dice: "Ceci ti vogliamo tutti bene, continua così”. Poi è la volta di Silvana Scalia (FIOM Tecnol Barberino
Mugello), in prima fila nelle battaglie per salvare la sua azienda: "Grazie, continuerò con questa dedizione". In seguito, ecco Luana Marchi, pensionata di Unicoop Tirreno: "Ho sempre amato il mio lavoro, quando sono andata in pensione è stato il mio giorno più triste", ammette. Tra i premiati c'è anche la Rsu Cgil dei Cantieri navali Pisa, da 4 anni in assemblea permanente: "Dedichiamo questo premio ai nostri colleghi, ora per la nostra vertenza si apre una speranza, mai arrendersi". Infatti i Cantieri di Pisa hanno appena cambiato proprietà e passando a Mondo Marine spa, l'azienda nautica di Savona che si è aggiudicata il bando pubblico del tribunale di La Spezia, nell'ambito della procedura concorsuale del gruppo Baglietto. Salvi i 33 dipendenti dello stabilimento pisano. Il quinto “Cavallo” va alla cooperativa fiorentina Le mele di newton per il progetto SenzaSpreco che combatte lo spreco di cibo: "Noi il lavoro stiamo provando a inventarcelo, nel rispetto di certi valori. Vogliamo fare impresa con attenzione al sociale. Questo premio ci dà coraggio”. Infine, il Premio speciale Cavallo del lavoro finisce al sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini (che si prende la standing ovation del Carrara fiere) per le sue battaglie per l'ambiente e l'accoglienza: "Sono commossa dal vostro affetto, voi avete dimostrato che come noi non avete paura delle persone che arrivano dal mare. Ci vuole tanto coraggio. È un momento difficile, è importante la nostra testimonianza, il Mediterraneo sta diventando la tomba della nostra civiltà, se manca la solidarietà non c'è civiltà. Noi ci sentiamo sulla stessa barca dei migranti, non va chiuso il mare. Non dimenticate Lampedusa, il mediterraneo non è un problema ma un luogo dove fondare una idea diversa di europa e sviluppo". LEGGI LE SCHEDE DEI PREMIATI
n. 17 - 04 maggio 2015
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La Festa del lavoro
I premiati: Batignani, Scalia, Marchi, la Rsu pisana, la start up e Nicolini
n. 17 - 04 maggio 2015
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La Festa del lavoro
L'orgoglio dei militanti e la gioia di stare insieme nel giorno pi첫 bello
FUCECCHIO
IL PD CONTESTA IL COMIZIO DELLA CGIL SOLIDARIETA' AL SINDACATO LEGGI TUTTO
n. 17 - 04 maggio 2015
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Scuola
Domani sarà sciopero generale Migliaia di toscani a Roma Palazzo Chigi, perché dal mondo della scuola arriveranno diverse proposte”, spiegano Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals della Toscana. INTERVISTA A CAMUSSO "LA RIFORMA PRIVILEGIA I RICCHI E DIVIDE I PRECARI"
IL VIDEO DELLA FIACCOLATA A FIRENZE Decine di pullman, treni, pulmini e anche auto private: migliaia di toscani (studenti, insegnanti, lavoratori Ata, sindacalisti) sono attesi a Roma domani mercoledì 5 maggio per lo sciopero generale indetto da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda e Snals. Secondo le stime del sindacato, domani circa il 70% delle scuole toscane potrebbero rimanere chiuse. A Roma l'appuntamento è in piazza della Repubblica alle 9,30, poi ci sarà il corteo con arrivo e comizio conclusivo in piazza del Popolo. I sindacati scenderanno in piazza per ribadire l'urgenza di assumere il personale precario, che da anni garantisce il regolare funzionamento della scuola, su tutti i posti vacanti, ma anche per richiamare l’attenzione del Parlamento e di tutto il Paese al grave rischio che si correrebbe approvando il ddl del governo così com’è o lasciando addirittura, ipotesi ancor più nefasta, che si andasse verso il decreto d’urgenza su tutte le materie contenute. “Manifestiamo non per evitare provvedimenti sulla scuola, ma per avere provvedimenti giusti e non sbagliati. Il premier Renzi ha detto che è pronto ad ascoltare: ecco, allora domani apra le orecchie e spalanchi le finestre di
(da repubblica.it) Camusso, ma non è paradossale uno sciopero della scuola contro una riforma che prevede 100 mila assunzioni di precari? "Ma secondo lei risponde il segretario generale della Cgil un sindacato può scioperare contro delle assunzioni? La verità è che il governo non è in condizioni di farle per l'inizio dell'anno. E ha posto criteri assai discutibili che dividono in modo arbitrario i precari". Non è che protestate contro una legge che vi ha tagliato fuori, che ha ignorato il tradizionale potere di veto dei sindacati? "Francamente mi paiono argomenti vecchi e strumentali. Le cose sono assai più serie. Questa è una riforma che lede il diritto costituzionale della libertà di insegnamento, che affida a un singolo, il dirigente scolastico come si chiama oggi il preside, la totale discrezionalità su chi debba insegnare o meno. Non è quello che prevede la nostra Carta Costituzionale". Lei pensa che sia una riforma di impianto autoritario? "Emerge una scuola che non ha più una funzione di carattere generale, che non punta più a formare cittadini con spirito critico. È una scuola elitaria, non di tutti". LEGGI TUTTO
n. 17 - 04 maggio 2015
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Scuola
Anche gli studenti manifestano coi lavoratori: "Riguarda anche noi"
Da piazza Santi Apostoli a Roma il 18 aprile è stato indetto per il 5 maggio uno sciopero generale dei lavoratori della scuola dai sindacati confederali della scuola FLCCGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, SNALS CONFSAL E GILDA, contro la riforma della scuola che il Governo Renzi sta portando avanti. Anche gli studenti, diretti interessati dell'approvazione di questa riforma, scenderanno in piazza al fianco dei lavoratori, come parte attiva di chi la scuola la vive ogni giorno. Il portavoce nazionale della Rete degli Studenti Medi, Alberto Irone, dichiara: "Gli studenti medi saranno al fianco dei lavoratori in questo sciopero generale, perché tutto il mondo della scuola si deve unire contro le
politiche di un Governo che, con il DDL Buona Scuola, trasformerà la scuola italiana in un luogo autoritario e aumenterà le diseguaglianze. Dobbiamo combattere quest'idea di una scuola volta alla competizione e alla selezione, finanziata dai privati e gestita da un presidemanager che limita la libertà di docenti, personale, studenti e famiglie e ferisce mortalmente l'idea di una scuola inclusiva e capace di essere il motore dello sviluppo del Paese inteso come uguaglianza possibilità di realizzazione dei cittadini." Prosegue Giammarco Manfreda della Rete degli studenti Medi Toscana : ''Anche noi saremo al fianco dei lavoratori della scuola il 5 Maggio a Roma,impegnandoci a far capire l'importanza di tale data agli studenti toscani. Riteniamo necessario ripartire dalla scuola e dall'Istruzione pubblica, e da misure per il diritto allo studio che rendano la scuola accessibile a tutti!". Prosegue il coordinatore: '' Abbiamo partecipato a tutte le loro finte consultazioni,ascoltando gli studenti della nostra Provincia e avanzando molte proposte a livello nazionale,prima e dopo la presentazione di questo DDL, ma i lavoratori e gli studenti di questo Paese, ancora una volta, sono rimasti inascoltati. Siamo stufi di non essere ascoltati, gli studenti vivono in prima linea il disagio che di anno in anno il Governo ha causato all'Istruzione pubblica. E' arrivato il tempo di mobilitarci tutti insieme e dimostrare che la scuola buona per davvero è un'altra: vogliamo più democrazia per realizzare davvero l'autonomia scolastica, chiediamo che la priorità assoluta sia garantire il Diritto allo Studio e che la scuola diventi il più forte strumento di lotta alla diseguaglianza. Tutti in piazza il 5 maggio, lavoratori e studenti, per una scuola pubblica, libera, inclusiva e democratica capace di cambiare davvero il Paese".
n. 17 - 04 maggio 2015
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Scuola
Noi, Dirigenti Scolastici tra "coloro che son sospesi" di GABRIELE
pur continuando a lavorare ogni giorno nelle scuole, vivono
MARINI
psicologicamente lo status di “coloro che son sospesi”, la questione va
(Dirigente Scolastico
affrontata per i temi che pone: la certezza del diritto e la meritocrazia,
Istituto Comprensivo
due parole che rischiano di rimanere svuotate di senso se non si trova
Castelfiorentino)
una soluzione positiva per far uscire i dirigenti e le scuole dall’impasse in
L’8 maggio ore 12 presso la
percorso accidentato del concorso, pone in modo evidente che ciò che è
sede della Regione Toscana,
capitato ai dirigenti scolastici toscani potrebbe ripetersi altre volte,
Firenze – Piazza Duomo, ci
impedendo uno svolgimento fluido e senza intoppi dei concorsi pubblici.
cui si trovano adesso. La certezza del diritto, lesa da tale incredibile
sarà un presidio a sostegno dei
Se si introietta la convinzione che basta candidarsi a partecipare ad un
sedici dirigenti scolastici che,
concorso tanto poi con un ricorso si fa saltare tutto, in Italia sarà impresa
pur vincitori di un concorso ordinario e in servizio da tre anni nelle scuole
ardua bandire concorsi pubblici.
come d.s., non sono stati ammessi alla prova orale della rinnovazione
Pone inoltre, il tema della certezza del diritto, la questione dell’interesse
del concorso. In quella circostanza saranno anche consegnate al
pubblico, della tenuta delle scuole, poste da questa storia nell’incapacità
Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, migliaia di firme,
di conoscere il loro futuro prossimo, quello che si staglia a all’orizzonte
raccolte dalle comunità professionali, scolastiche e territoriale dei territori
del dopo il 31 agosto, data entro la quale, se non si trova una soluzione
coinvolti direttamente da questa vicenda e un po’ in tutte le zone delle
positiva, i dirigenti scolastici verranno nella migliore delle ipotesi restituiti
Toscana perché la Regione si faccia carico presso il Governo di trovare
ai ruoli precedenti di docenti. Altro argomento è la meritocrazia, spesso,
una soluzione positiva. Tale vicenda, oramai nota, si può riassumere in
forse troppe volte, evocata. Ma è meritocratico uno Stato che non
poche battute: nella sostituzione del Presidente della commissione
riconosce il “know how” maturato nei tre anni svolti da dirigenti scolastici
nominata per il concorso a ruolo di dirigente scolastico, in seguito alle
che hanno in questi anni profuso impegno e investito risorse personali
sue dimissioni per motivi personali, da parte dell’Ufficio Scolastico
ed energie nelle istituzioni scolastiche assegnate? Ecco perché le
Regionale non si seguì una procedura formalmente ineccepibile, non si
comunità si muovono! In gioco ci sono questioni delicate e complesse,
inviò un fax o email per individuare chi sostituisse il Presidente, tanto
come sopra richiamate, e in più ci sente, da parte delle comunità, con la
che il Consiglio di Stato ha ravveduto un vizio formale. Si è dovuto
spada di Damocle dell’interruzione di un percorso, costruito assieme ai
pertanto procedere alla rinnovazione della procedura al fine di superare
dirigenti scolastici, e con il rischio imminente e concreto di veder andare
il vizio formale: i dirigenti scolastici corretti dalla commissione originaria
nuovamente a reggenza le proprie scuole. I posti infatti, nonostante la
hanno dovuto e dovranno ripetere l’orale, coloro che sono stati corretti
rinnovazione, sono di più rispetto al numero di coloro che usciranno
dalla commissione con il presidente sostituito hanno visto ricorretti i
vincitori da questa ripetuta tornata concorsuale. Una cinquantina di sedi
propri elaborati. Ecco, grazie alla ricorrezione, metà di loro non sono
rimarrà vacante; proprio per questo la vicenda dei 16 dirigenti scolastici,
stati ammessi all’orale, nonostante la commissione, nominata dal
vincitori di un concorso e con tre anni di servizio alle spalle, non
Ministero dell’Istruzione per effettuare la rinnovazione, abbia utilizzato la
ammessi alla prova orale dalla rinnovazione del concorso, ha del
stessa griglia di valutazione. Tale situazione ha dell’incredibile, ha tutto
paradossale. Proprio per questo è importante essere presenti al sitin
un sapore kafkiano; purtroppo è successo quello che tutti paventavano
dell’8 maggio alle ore 12 presso la sede della Regione Toscana, a
ma immaginavano non potesse accadere. Oltre che per la vicenda
Firenze in Piazza Duomo; è importante partecipare e far partecipare, è
personale, che non fa star sereni i dirigenti scolastici in questione che,
una questione di civiltà.
n. 17 - 04 maggio 2015
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Scuola
Tanti motivi per mobilitarsi e tante proposte da ascoltare di ALESSANDRO
rapporto di lavoro pubblico, con un uso massivo della delega al Governo, privando il
RAPEZZI
sindacato del proprio ruolo di intermediazione, togliendo allo Stato il ruolo di terzieta' che
(Segretario generale
dovrebbe essergli proprio. Gravissimo che con l'uso spregiudicato della fiducia, il compito
Flc Cgil Toscana)
della rilegificazione se lo assume il governo stesso, ridimensionando un ruolo proprio del Parlamento.
In questi giorni trovo persone che mi chiedono perché
Questi alcuni dei punti di contrasto del DDL, provvedimento che sappiamo già essere stato
lo sciopero generale nella scuola, proprio in presenza di
modificato in commissione, ma nessuno sa come, perché testi non ne girano: per questo il
un Governo che con una inversione di tendenza rilancia
sindacato non può aspettare, per questo il sindacato ha unito le proprie forze, per questo
gli investimenti in istruzione, assume i precari, con una
dalla scuola deve partire un messaggio che parla all'intera società, a tutto il mondo del lavoro,
situazione del Paese così complicata. Proviamo allora a spiegare perché.
rispetto al problema democratico che stiamo vivendo. Il 5 maggio si prevede una massiccia
I 100.000 precari di cui si annuncia l'assunzione in realtà sono un atto dovuto. Infatti oggi e
chiusura delle scuole, quasi 20 pulman partiranno dalla Toscana per Roma dove si svolgerà
oramai da anni sono oltre 100.000 i precari che garantiscono il funzionamento della scuola, si
una delle 5 manifestazioni nazionali: ci aspettiamo anche una importante partecipazione dei
tratta quindi di stabilizzare ciò che oggi è precario, si tratta di coprire in maniera stabile tutti
genitori, degli studenti, del mondo del lavoro, perché la scuola e' di tutti, perché l'istruzione è
quei posti che l'amministrazione in questi anni ha continuato a lasciare vuoti, a partire dai
il principale investimento su cui il Paese deve investire per uscire dalla crisi.
posti sul sostegno. Si tratta di far diventare ordinaria una spesa che ad oggi e' considerata
8 maggio presidio davanti la regione per i dirigenti scolastici non ammessi agli orali del
straordinaria. Questa posizione non è rivendicata solo da noi ma è affermata dalla corte di
concorso. Non finisce l'assurda vicenda del concorso per dirigenti scolastici della Toscana:
giustizia europea che intima l'Italia di smettere di usare il precariato per coprire lavoro stabile
dopo tre anni si procede per effetto di un assurdo accanimento giuridico su errori
nel pubblico impiego. Rifiutiamo che il Governo si assuma un merito che in realtà e' un
dell'amministrazione stessa nello svolgimento del concorso, ad una parziale rinnovazione
dovere: lo riconosce lo stesso governo quando nel DDL all'art. 12 proibisce che una volta
della procedura. Come noto 110 dirigenti scolastici sono in servizio da quasi tre anni, 16 di
fatte le assunzioni si possa continuare ad assumere per le supplenze personale con oltre 36
loro non sono stati ammessi a questa seconda ricorrezione: noi avevamo chiesto un altro
mesi di lavoro e si istituisce un fondo per pagare i danni di eventuali cause fatte proprio da
modo di gestire questa vicenda, ma l'amministrazione ha affrontato in maniera burocratica la
questo personale... Pazzesco si preferisce pagare danni piuttosto che assumere chi lo ha
vicenda con le conseguenze che vediamo. Su questa seconda procedura si stanno
meritato sul campo!
rinnovando procedure legali che potrebbero nuovamente interdire il concorso, a cui si
Ma comunque si investe denaro, dicono alcuni. La legge di stabilità per il 2015 prevede un
aggiungono le richieste danni che ammontano a diversi milioni di euro, vista l'incolpevolezza
investimento di un miliardo di euro nelle assunzioni: come ho spiegato prima lo stato già
dei candidati che hanno partecipato a tutto questo. Al danno alle persone, Rimarchiamo
spende quei soldi, ma comunque nella legge di stabilità 500 milioni di quel miliardo vengono
anche il danno pubblico di tutta questa vicenda: l'incertezza sulla dirigenza di 110 comunità
recuperati tagliando 2020 posti sull'organico degli Ata, non si potrà più fare supplenze sul
scolastica dove da tre anni lavorano i colleghi, le oltre 100 scuole prive di dirigente perché,
personale di segreteria e sui collaboratori scolastici, ed altri piccoli artifici. Lo stesso DDL non
col concorso bloccato, non si può procedere a nuove nomine, mi sembrano motivi sufficienti
prevede investimenti su quella tipologia di personale. Non possiamo pensare che mentre si
per inserire il tema della dirigenza scolastica nelle emergenze della scuola Toscana, altro che
stabilizza una parte del precariato storico, si espella il personale ATa e si riduca quel servizio.
"buona scuola"! Per tutto questo l'8 maggio la Flc cgil organizza un presidio alle ore 12.00
il ruolo del Dirigente Scolastico disegnato nel DDL snatura completamente il concetto di
davanti al palazzo della presidenza della regione, in piazza duomo: saranno presenti le
Comunità Scolastica che ha caratterizzato la scuola dai Decreti Delegati in poi. Si trasforma
comunità e gli EE.ll. dei dirigenti non ammessi agli orali, che consegneranno le firme di
la scuola in una sorta di Azienda e la si gestisce in maniera manageriale, dimenticandosi
sostegno al presidente della regione, in maniera che le possa consegnare al Ministro come
quali sono gli obiettivi di efficacia ed i efficenza del servizio scolastico pubblico: formare
testimonianza della qualità del lavoro s volto fino ad oggi. Ci aspettiamo anche di conoscere
cittadini consapevoli in grado di stare in questa Europa ed in questa società tecnologica. Si
l'esito dell'intervento del presidente della regione e del presidente dell'anca Toscana sul
perdono di vista gli obiettivi costituzionali e si privilegia la gerarchizzazione della scuola.
ministro su tale questione. Saranno presenti delegazioni da Cortona, Montevarchi, San
con questo DDL finisce il contratto di lavoro del personale scolastico: si rilegifica sul
Casciano, Castelfiorentino, porto azzurro, Barga, eccetera.
n. 17 - 04 maggio 2015
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Grosseto
61 anni dalla strage dei minatori a Ribolla: le commemorazioni
Il 4 maggio del 1954, a Ribolla, le famiglie furono svegliate da un lungo lamento. La sirena delle tragedie suonò a lungo, quasi a sottolineare che laggiù, nel pozzo Camorra, in fondo alle gallerie che attraversavano il sottosuolo era successo qualcosa di eccezionale. Morirono 43 minatori squarciati dall'esplosione di un gas tremendo, il grisou, che si forma nelle coltivazioni di lignite. Da allora "ai bordi di una breve pianura ondulata" come scrissero Bianciardi e Cassola, si cerca di dimenticare il dolore e ricordare la fatica di un lavoro tremendo, la contraddizione di chi è morto per conquistare un futuro. Quest'anno, dopo 61 anni sarà un giovane sindaco, Francesco Limatola, di origine meridionale come tanti operai che hanno lavorato a Ribolla, che l'hanno fatta nascere e sviluppare, a guidare le cerimonie de “La miniera a memoria”. Da oggi, giorno della tragedia, a domenica 31 maggio tanti appuntamenti per ricordare il passato minerario di questo territorio. La manifestazione, promossa dal Comune di Roccastrada con l’adesione di Coeso SdS Grosseto, Parco Tecnologico Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane, Provincia di Grosseto, Regione Toscana, Fondazione Bianciardi, e la partecipazione dell’associazionismo locale
10
animeranno i luoghi simbolo del villaggio minerario, proponendo momenti di riflessioni sui diritti dei lavoratori. Un ricco calendario di appuntamenti con l’obiettivo di commemorare il più tragico evento della storia mineraria italiana e dare nuovo impulso al recupero della memoria storica, è per questo che quest'anno sono stati coinvolti il più possibile gli studenti delle scuole del territorio; saranno loro che una volta conosciuti i fatti, dovranno mantenere viva la memoria di quegli avvenimenti e di quei morti. “Per la commemorazione della tragedia della miniera di Ribolla, ogni anno l'amministrazione comunale di Roccastrada cerca di presentare un calendario di eventi significativi, anche noi abbiamo voluto proseguire su questa strada spiega il sindaco Francesco Limatola , perché siamo convinti che la conservazione della memoria sia fondamentale per la costruzione dell'identità di una popolazione e perché crediamo che i tempi che viviamo richiedano una coscienza condivisa solidale e attenta ai diritti dei lavoratori”. “La miniera a memoria” è iniziata oggi, giorno della ricorrenza della tragedia, alle 10:00 al Monumento al minatore per la deposizione della corona commemorativa, alla presenza delle autorità, del Segretario generale della CGIL Regionale Toscana Alessio Gramolati, del vescovo di Grosseto e dei bambini della scuola secondaria di 1° grado di Ribolla. L'iniziativa è proseguita al Pozzo Camorra con la deposizione delle corone e la Messa all’aperto. Alle 13.00 c'è stato il pranzo sociale agli impianti sportivi, organizzato da CGIL ed AUSER. Alle 15.30 all'ex Cinema Porta del Parco si è aperta la mostra “Disegni ed opere dai mondi della miniera”, realizzata dai ragazzi della scuola e a seguire c'è stata la presentazione del plastico della miniera di Ribolla a cura di Andrea e Simone Luschi.
n. 17 - 04 maggio 2015
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Piombino Lucchini, Cevital riassumerà tutti La Cgil: "Un grande risultato" necessarie per realizzare l'impianto agroalimentare nell'area della vecchia acciaieria. Il verbale di riunione dovrà trasformarsi in un accordo vero e proprio, da firmare in sede governativa. Cevital consegnerà il Piano industriale al ministero dello Sviluppo economico nel corso di questa settimana o al massimo in quella successiva. "Con il verbale d'incontro tra sindacato e azienda per la vertenza Lucchini si è fatto un altro importante passo avanti che riduce le ansie di tanti lavoratori e di tante famiglie": così Alessio Gramolati, segretario generale di Cgil Toscana. Che aggiunge: "E' il risultato di una vertenza e di una trattativa lunga e complessa che il sindacato sta portando avanti con responsabilità, in un clima di rispetto reciproco tra le parti ma anche con la giusta determinazione e fermezza. Questo risultato è la migliore risposta a coloro che in questi giorni hanno polemizzato con le lotte dei lavoratori: è grazie a queste che si raggiungono questi obiettivi. Tant'è che è proprio per una lotta che si festeggia il Primo Maggio".
Ammortizzatori sociali per tutti i dipendenti ex Lucchini che, con modalità e cadenza ancora da chiarire, saranno comunque riassunti nella holding Cevital (quindi indifferentemente in siderurgia, agroalimentare o logistica) entro l'inizio del 2017. E' questo il contenuto del verbale di riunione firmato nel cuore della notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 dai rappresentanti della società algerina (presente all'amministratore delegato Farid Tidjani) e dai sindacati, richiamati nella tarda serata di mercoledì dopo la rottura delle trattative avvenuta nel FIRENZE pomeriggio. In sostanza viene salvata l'ipotesi che Fim, Fiom e Uilm avevano formulato per salvare la tesi del "tutti dentro o niente accordo", che lascia comunque ancora nell'incertezza sul numero esatto dei lavoratori che prevedibilmente dal primo giugno saranno impiegati subito in fabbrica, mentre 1860 pare comunque il numero di quelli che verranno subito riassunti direttamente da Cevital. Per gli altri, ai quali viene comunque garantita la riassunzione all'inizio del 2017, ci sarà cassa integrazione MUSEI, NIDIL CGIL: "TUTELARE ANCHE all'interno dell'amministrazione straordinaria Lucchini, LE OPERATRICI DIDATTICHE" che sarà con ogni probabilità prorogata di un anno sino alla fine del 2016, con la possibilità di essere LEGGI TUTTO impiegati nelle attività di bonifica che si renderanno
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Pistoia A Larciano-Lamporecchio apre una nuova sede Cgil, Spi, Caaf e Inca
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Prato
"Salviamo la salute": una petizione per migliorare le strutture locali
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L'appuntamento
"Io lavoro. Femminile presente" Dibattito con Anna Maria Romano
Il 5 maggio 2015 dalle 17.00 alle 20.30 si terrà a Firenze presso lo Spazio Alfieri (Via dell’Ulivo, 6) “Io lavoro. Femminile presente”, la discussione con aperitivo promossa da Sara Nocentini, assessora a cultura, turismo e commercio della Regione Toscana. L’incontro ha l’obiettivo di confrontarsi sulla presenza femminile nel lavoro. Un gruppo di donne in rappresentanza di varie tipologie di lavoro (lavoratrici dipendenti, freelance, partite Iva) discuterà sulle scelte e sulle reazioni femminili ad un mondo professionale ancora rigido rispetto alle loro esigenze, spesso discriminante e iniquo nella valorizzazione economica e di progressione nelle mansioni di vertice e sulle difficoltà condivise di conciliazione dei tempi. Si parlerà anche delle nuove soluzioni facilitate dal web, del newtworking, delle reti di supporto e delle esperienze di lavoro auronomo che molte donne intraprendono per dare una svolta ad una condizione lavorativa , cercando da sè, in un mondo del lavoro escludente e precario, la possibilità di programmare i progetti di vita e di valorizzare la propria professionalità. Per dare voce alle varie esperienze e realtà individuali, ogni partecipante potrà raccontarsi in 3 minuti, proporre un’idea o un problema. Uno spazio gratuito babysitter agevolerà la presenza
delle mamme e dei papà e l’aperitivo finale creerà un momento di socialità per facilitare nuovi contatti. “Io lavoro. Femminile presente” nasce dall’esperienza del blog Incursioni nel Palazzo (www.saranocentini.it) che condivide in rete l’esperienza come amministratrice di Sara Nocentini e ospita esperienze, riflessioni e contributi di vari rappresentanti della società civile. In soli 3 mesi di attività ha visto crescere esponenzialmente le visite da tutta Italia e i guest post, affermandosi come esempio interessante e qualificato di blog multiautore. PROGRAMMA DELL’INCONTRO Parteciperanno al dibattito insieme a Sara Nocentini, moderate dall’attrice Daniela Morozzi: Irene Biemmi, ricercatrice e formatrice esperta di pedagogia di genere e delle pari opportunità Chiara Brilli, giornalista di ControradioPopolare Network e vicedirettrice di Radio Cora Miriam Caporali, viticultrice titolare della Tenuta Valdipiatta e componente del consiglio d’amministrazione del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano Gioia Gottini, fondatrice della Rete al Femminile, il primo network italiano per donne che lavorano in proprio e si sostengono a vicenda Barbara Imbergamo, imprenditrice, socia di Sociolab e di ACTA, l’associazione dei e delle freelance consulenti del terziario avanzato Anna Maria Romano, segretaria generale della FISAC (Federazione Italiana Sindacato Assicurazione Credito) CGIL Toscana e coordinatrice Donne CGIL della Regione Toscana LEGGI L'INTERVISTA AD ANNA MARIA ROMANO
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Massa
Pignone, in 80 passano ad altra ditta: è sciopero. "Li vogliono licenziabili" subito riassunti dalla ditta subentrante. L`appalto di questo ramo di attività di Pignone è passato al Consorzio Toscana Logistica con sede a Firenze, che ha a sua volta "girato" l`appalto prima affidato a Tva a una terza azienda, la Fc Imballaggi di Benevento. Ed è questa l`azienda, spiega ancora il segretario della Fillea, che si è impegnata a riassumere queste maestranze. Con qualche garanzia in meno, però. In sostanza, accettando il nuovo contratto proposto dalla ditta subentrante, gli operai non avrebbe ro più la tutela dell`articolo 18 (abolito per i neo assunti) e sarebbero dunque più facilmente licenziabili. LEGGI TUTTO
Sciopero e presidio davanti ai cancelli di Nuovo Pignone. Nella fabbrica che "tira", investe e assume non tutto fila liscio e un`ottantina di lavoratori dell`indotto sale sulle barricate della protesta per dire no a un cambio di appalto che mette in pericolo i loro MAGGIO MUSICALE, LA CGIL: diritti e anche una parte della loro busta paga. Con la "PRONTI A STOP SCIOPERO SE..." "complicità" del Jobs Act, ossia delle nuove norme sul lavoro varate dal governo Renzi. Si tratta dei lavoratori che si occupano della fase di imballaggio dei macchinari prodotti da PignoneGe Oil&Gas, dipendenti che stanno per essere trasferiti, "imballati" si po trebbe dire, da una ditta all`altra in un gioco di alternarsi di subappalti in cui non è facile orientarsi. Ma con un effetto concreto per i lavoratori: la cancellazione (o il tentativo di cancellazione) dei diritti acquisiti e un sensibile taglio alla retribuzione: si La Slc Cgil è disponibilie a sospendere l'agitazione al parla di 6070 euro al mese almeno. Da qui la Maggio musicale fiorentino, che ha costretto il teatro ad protesta e lo sciopero, a cui è seguito un lungo inaugurare il festival con "Fidelio" in forma semiscenica, incontro fra le parti per cercare di trovare un accordo. se il sovrintendente Francesco Bianchi accorderà una Ricostruisce Roberto Venturini, segretario della Fillea proroga alla trattativa per l'uscita di 50 lavoratori in Cgil: questi operai, 50 circa con contratto a tempo esubero destinati a passare a Ales, la società controllata indeterminato, gli altri 30 a tempo determinato, quasi dal Mibact. Nell'incontro del 30 aprile, spiega il sindacato tutti di Massa o della provincia, erano alle in una nota, le proposte di Slc Cgil non sono state prese in dipendenze di una ditta di Caserta, la Tva Imballag gi Srl. di Marcianise (Caserta), con filiale in via considerazione dalla Fondazione "a fronte del permanere Dorsale a Massa. Tva è poi uscita dall`appalto e i dello stato di agitazione e delle relative iniziative messe in campo dall'organizzazione sindacale". LEGGI TUTTO lavoratori sono stati tutti licenziati, ma per essere n. 17 - 04 maggio 2015
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L'incontro Analisi dello sfruttamento del lavoro dei migranti nella zona fiorentina
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Empoli MercoledĂŹ si discutono gli effetti delle riforme su lavoro e salute
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Cinema E' in corso la rassegna della Filcams sul lavoro all'Alfieri di Firenze Anche quest’anno insieme ad Anemìc, la Filcams CGIL di Firenze e della Toscana danno vita alla Rassegna Cinematografica “CIAK SUL LAVORO”, nella convinzione che di lavoro si debba parlare utilizzando tutti i linguaggi, compresi quelli artistici e culturali che nel Cinema trovano la propria sintesi. Parlare di lavoro al tempo del Jobs Act è per il Sindacato, per la Filcams CGIL, essenziale per far emergere le mistificazioni che questa falsa riforma contiene. Parlare del Jobs Act vuol dire parlare della precarietà che aumenta e non diminuisce, delle differenze tra lavoratori che si moltiplicano, dell’attacco alla dignità dei lavoratori che potranno, con queste nuove “vecchie” norme, essere video controllati, demansionati, e licenziati senza un giusto motivo. Di questo vogliamo parlare, per far conoscere e provare a modificare queste norme sbagliate, facendo proposte concrete per mettere davvero al centro il lavoro e le persone, i giovani, le donne, i precari, i pensionati. La Filcams rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori del commercio, degli appalti, delle pulizie, dei servizi, del turismo, settori che più di altri subiscono la crisi perché più deboli e precari; ogni giorno proviamo a sostenerli, a non lasciarli soli difendendo e tutelando il lavoro, perché il lavoro è realizzazione e riconoscimento, e un lavoro senza diritti, un lavoro a qualsiasi condizione, non ha dignità, non ha libertà. Le storie dei film di quest’anno parlano anche di questo, parlano del lavoro delle donne messo in discussione, non riconosciuto; del lavoro che non finisce perché la pensione è sempre più un miraggio; del lavoro conteso, senza solidarietà, che divide e contrappone gli uni agli altri, e ne parlano con il linguaggio dell’Arte e della Cultura, con le grandi professionalità di registi e attori e con i talenti che il cinema italiano possiede. La Filcams CGIL attraverso il sostegno a questa rassegna cinematografica, prova a parlare di lavoro in modo non convenzionale, nuovo e diverso, aperto, convinta che il Cinema, i personaggi, le storie raccontate possano informare, far comprendere, acquisire consapevolezza per riflettere ed agire. Cinzia Bernardini (Filcams Cgil Toscana)
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Volterra
La multinazionale Smith chiude e se ne va, 200 persone in mobilità
E' stato un Primo maggio molto più amaro dei baccelli che insieme a una fetta di prosciutto e un bicchiere di vino accompagnano le risa e le discussioni dei lavoratori durante il loro giorno. A Saline di Volterra c’è poco da festeggiare ma le tute blu con la scritta Smith Bits sbiadita da troppe lavatrici non sono ancora smesse di dosso. Anzi hanno girato per i vari cortei tra Pomarance e Volterra più vive e presenti che mai. Forse sarà l’ultima volta che i lavoratori dell’azienda le indosseranno ma prima di togliersele una volta per tutte, gli uomini e le donne della Smith vogliono assicurarsi di aver fatto il possibile per non perdere il posto. Proprio loro, che fino a una decina di anni fa insegnavano ai texani come si costruiscono le punte per estrarre il petrolio e che quando, nel 2010, trentatré minatori cileni furono inghiottiti a 700 metri di profondità costruirono una super punta che venne inviata dall’altra parte del mondo. In quel pacco spedito da Saline c’era anche un foglio con su scritto "fai il tuo lavoro". Ma oggi che i minatori cileni hanno ritrovato la luce, ironia della sorte, è proprio il lavoro
che rischia di scomparire a Saline. In questa frazione operaia fiorita lungo una lingua d’asfalto che si arrampica sulla nobile Volterra si respirano zaffate di ansia. Per comprendere la portata di una possibile chiusura bisogna rapportarsi al territorio. In Alta Val di Cecina vivono circa 20.000 persone, di queste 200 sono impiegate direttamente in Smith. «In gioco non ci sono solo i posti in azienda ma anche tutto l’indotto; da chi trasporta le punte che realizziamo alla ditta che ci noleggia le macchine del caffè dice Angelo Tani, un dipendente se chiude la fabbrica si crea un domino che farà cadere molte altre realtà più piccole». Davanti allo stabilimento dove piantate su un prato verde sventolano le bandiere italiana, europea e americana non si fanno le conte per la macchinata verso il mare o al Masso delle Fanciulle sul Cecina ma si segnano i posti per il pullman. «Ci stiamo preparando dice Andrea Pagni, Rsu aziendale non pensiamo neanche al Primo maggio, anzi non lo calcoliamo, per noi non esiste festa ora. Stiamo organizzando il viaggio verso Pisa di martedì per salvarlo, il lavoro». Quel giorno le rappresentanze sindacali si incontreranno con l’amministratore delegato di Smith e già si sta mobilitando tutta Saline e il comprensorio. Sì, perché nella frazione ai piedi di Volterra c’è chi lavora in Smith magari accanto al fratello o al cognato e se cade l’azienda sprofonda tutta la famiglia. Inoltre, la maggior parte dei lavoratori ha superato i quarant’anni e si trova a convivere con la paura di non trovare più un’occupazione. Tania Carmignani è una delle poche donne all’interno dello stabilimento. «Sono inquadrata come segretaria ma, visto che ho un diploma faccio anche l’infermiera dice il Primo maggio andavo al mare quest’anno, invece, sono restata davanti alla fabbrica e in corteo». LEGGI TUTTO
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'ANGOLO SPI/1 Bocciature per il Def del Governo "Vanno trovate soluzioni anche per la nostra gente" GUARDA IL VIDEO
L'ANGOLO SPI/2 "Come migliorare il sindacato" Verso la Conferenza d'organizzazione toscana
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La rubrica IL LICENZIAMENTO DEL LAVORATORE INCARCERATO Con la recente sentenza del 19.12.2014 n. 26954, la Corte di Cassazione
lavoratore, stante la loro (temporanea) impossibilità. Nel caso in esame,
prende in esame la fattispecie del licenziamento del lavoratore incarcerato per
tuttavia, ad avviso dei giudicanti, non si poteva ritenere che tale interesse
condotte estranee al rapporto di lavoro, offrendo alcuni interessanti spunti di
fosse venuto meno, per due ragioni. Anzitutto perché l’azienda non lo aveva
riflessione. Nel caso in esame, un lavoratore con mansioni di guardiano era
espressamente invocato: essa, infatti, aveva comminato un licenziamento per
stato sottoposto a custodia cautelare in carcere, in attesa di essere giudicato
ragioni soggettive (cioè disciplinari) e non oggettive. Per altro verso,
per taluni reati di cui era accusato. La datrice di lavoro, pur tempestivamente
altrettanto insussistente doveva ritenersi l’inadempimento contestato al
avvisata dal difensore del lavoratore circa la temporanea impossibilità di
lavoratore. Secondo la Corte, infatti, le assenze del lavoratore dovute alla
rendere la prestazione lavorativa, comminava licenziamento per assenza
detenzione non possono considerarsi “ingiustificate” e non configurano una
ingiustificata. Nella motivazione del licenziamento l’azienda specificava che,
sua responsabilità per violazione dei principi generali di correttezza e buona
data l’incertezza della durata dell’assenza (poiché la custodia cautelare non
fede. Non si può tuttavia fare a meno di osservare come l’esito della
aveva un termine finale), aveva bisogno di sostituire il lavoratore, procedendo
controversia citata risenta della discutibile scelta del datore di lavoro di
ad una nuova assunzione, per non lasciare scoperto nessun turno di lavoro.
comminare licenziamento per l’assenza ingiustificata (peraltro inesistente) del
Conformandosi alle decisioni del Tribunale e della Corte d’Appello, anche la
lavoratore. La commissione di un fatto costituente reato, pur se avvenuta al
Cassazione ha dichiarato illegittimo il licenziamento. Le decisioni dei giudici di
di fuori dell’orario di lavoro, infatti, può essere ritenuta suscettibile di
merito si fondavano sull’assunto – che la Suprema Corte ha dichiarato di
determinare il venir meno del rapporto fiduciario del datore di lavoro nei
condividere secondo cui la carcerazione preventiva del lavoratore per fatti
confronti del lavoratore (specie quando quest’ultimo svolga mansioni che
estranei al rapporto di lavoro non costituisce inadempimento del lavoratore ai
richiedono particolare affidamento e il reato sia di particolare gravità) e
suoi doveri contrattuali, ma integra, semmai, un fatto oggettivo suscettibile di
conseguentemente fondare un legittimo licenziamento per giusta causa.
far venir meno l’interesse del datore di lavoro a ricevere le prestazioni del
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a cura dello Studio Rusconi
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NonSoloToscana
Legge sugli appalti, la Cgil consegna le firme alla Camera la penisola. Un impegno straordinario messo in campo dalla Cgil, che in questi mesi ha organizzato centinaia di iniziative, banchetti e dibattiti. Gli appalti e i sub appalti pubblici e privati dei diversi settori, da quello delle forniture e dei servizi a quello delle costruzioni, ricoprono un segmento produttivo importante: quelli pubblici da soli rappresentano più del 15% del Pil nazionale. I lavoratori impiegati sono oltre 3,5 milioni, spesso sono costretti a fare i conti con la mancanza di tutele adeguate e di diritti e con condizioni di illegalità. La proposta della Cgil fa leva su tre punti principali: affermare una tutela reale dei trattamenti di questi lavoratori, messi in discussione da più provvedimenti legislativi negli ultimi due anni; contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, incentrata sulla riduzione dei costi e non su capacità imprenditoriali e qualità del lavoro; consolidare ed estendere la clausola sociale per il mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto. LEGGI TUTTO
La Cgil ha consegnato oggi (4 maggio) alla Camera dei deputati le firme raccolte per la proposta di legge di iniziativa popolare per la riscrittura delle norme in materia di appalti pubblici e privati. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, accompagnata dal segretario confederale Franco Martini, ha incontrato il Presidente della Camera Laura Boldrini per illustrare i contenuti della proposta. “Le motivazioni di questa iniziativa della Cgil nelle parole del segretario confederale, Franco Martini. “La PENSIONI parola appalti spiega il dirigente sindacale è troppo spesso legata al termine malaffare, ma dietro la 'corruttela' ci sono centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che pagano il prezzo più alto di questa deriva. Gli appalti sono infatti prevalentemente sinonimo di lavoro povero, destrutturazione del ciclo produttivo, di sfruttamento del lavoro, di assenza di diritti, di inquinamento dell’economia. Elementi che impongono una politica diversa”. La consegna avviene al termine della raccolta firme promossa SENTENZA CONSULTA, LO SPI: dalla Cgil con lo slogan "Gli appalti sono il nostro "ORA FARE UN PO' GIUSTIZIA" lavoro, i diritti non sono in appalto", una campagna itinerante lanciata sei mesi fa e che si è conclusa il LEGGI TUTTO 30 aprile, dopo aver percorso in lungo e il largo tutta
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana I
NOSTRI GRANAI:
GLI
ARCHIVI STORICI,
LE BIBLIOTECHE E I CENTRI DI DOCUMENTAZIONE DELLA
CGIL
A cura di: Elisa Castellano (postfazione di Carlo Ghezzi). Parole chiave: sindacato Novecento memoria documentazione Cgil archivi Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: 2015 Pagine: 253. ISBN: 9788823019522 Gli archivi storici, le biblioteche e i centri di documentazione della CGIL sparsi in tutto il territorio nazionale non sono musei e non si limitano a proporre il «patrimonio culturale» della Confederazione, ma sono contemporaneamente istituzioni di cultura e di garanzia che contribuiscono al benessere locale. Fondare e sostenere archivi storici, biblioteche e centri di documentazione è come ammassare riserve per affrontare il «duro inverno» del pensiero.
IL
CAMPO DI SEGALA
Autore: Guido Stabile. Parole chiave: racconti biografia Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: febbraio 2015. Pagine: 110. ISBN: 9788823019485 In questo libro si mescolano memoria, racconto, incontro, momenti di autobiografia, pause emotive, viaggio alla ricerca di un accordo tra la speranza e l’umiliata certezza dell’impotenza e della natura umana. La scrittura conduce una silenziosa e insopprimibile battaglia: chi si trova lontano dalla sua poesia vive desiderando il ritorno, là dove un uomo diviene tutto, diviene pietra, diviene fiore.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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In viaggio con... Praga 2x1: il gioiello dell'Est in cinque giorni indimenticabili
DAL 13 AL 17 MAGGIO AL COSTO DI 420 EURO (viaggi in pullma, hotel 4 stelle mezza pensione, accompagnatore, assicurazioni. Accumulo punti Coop: un euro speso corrisponde a un punto sulla tessera Coop) 1° GIORNO: FIRENZE / PRAGA Viaggio in pullman Gran Turismo da Firenze, Prato, Pistoia e tantissime altre città toscane destinazione Praga. Al mattino ritrovo dei partecipanti e partenza per Praga, pranzo libero lungo il percorso. Arrivo e sistemazione in hotel per la cena e pernottamento. 2° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Tempo a disposizione per la visita
facoltativa della città: Piazza Venceslao, l’Orologio astronomico, la Cattedrale di San Vito, la Chiesa di Nostra Signora, il Ponte Carlo, il Quartiere Ebraico e Sinagoga. Rientro in hotel per cena e pernottamento. 3° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Tempo a disposizione per la visita facoltativa al Castello e Mala Strana. Al termine rientro in hotel per la cena ed il pernottamento 4° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Tempo a disposizione per andare alla scoperta dei dintorni della città in particolare si consiglia la visita al Castello di Konopiste, voluto da Carlo IV per custodire i gioielli della corona. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
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In viaggio con... La tua vacanza ideale? La puoi scoprire spedendo un semplice sms
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50
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In breve
Mercatone Uno, sì alla Cassa integrazione per i lavoratori durante la procedura Segnali confortanti dalle prime indiscrezioni dell`amministrazione straordinaria della «Mercatone Uno» che riaccendono la speranze di lavoratrici e lavoratori che hanno vissuto nella paura di perdere il posto di lavoro, «Scongiurato il fallimento, ora un nuovo passo per i lavoratori coinvolti nella vertenza Mercatone tino: si terrà infatti alla fine della prossima settimana al Ministero del lavoro un incontro sulla situazione del gruppo» ha spiegato la parlamentare Pd Raffaella Mariani, che sta seguendo la vicenda dell`azienda attualmente in amministrazione straordinaria. «Pare sia emersa dice Massimo Dinelli di FilcamsCgil la possibilità dell`attivazione della cassa integrazione straordinaria che dovrebbe accompagnare i lavoratori per tutta la durata della procedura siano essi in attività lavorativa ridotta o in sospensione a zero ore. Questo è l`elemento essenziale». Nelle scorse settimane, numerose sono state le mobilitazioni dei lavoratori Mercatone Uno, sia in Toscana che a livello nazionale. LEGGI TUTTO
San Miniato (Pisa): Cuoiodepur-sindacati, si rompe il tavolo di trattativa. Indetto stato di agitazione La vertenza a Cuoiodepur spa, consorzio di San Miniato che si occupa della depurazione delle acque per le concede della riva destra dell`Arno, si sposta sul piano provinciale. La società misto pubblicoprivata ha avviato la procedura di mobilità per nove dei 29 dipendenti. Ieri mattina c`è stato un nuovo incontro con i sindacati dove il possibile accordo non è stato raggiunto e il tavolo si è rotto. Al termine dell`incontro Loris Mainardi della Camera del Lavoro di Santa Croce ha detto: «Via allo stato di agitazione che, pur nel rispetto delle leggi vigenti in materia di azienda che svolgono un servizio pubblico, siamo pronti a portare al blocco dell`impianto». MA DOV`É che la trattativa si è rotta. Fondamentalmente sui livelli. Cuoiodepur chiedeva l`abbassamento di un livello per un gruppo di dipendenti per lo più del settore tecnicoamministrativi e l`abolizione dei supenninimi, in cambio avrebbe ritirato i licenziamenti. «I livelli non si toccano ha replicato Mainardi Perché oggi riguarda solo un gruppo, domani si passa ad altro. Questo no, non lo possiamo concedere. Eravano pronti invece a trattare sui "premi" (i superminimi): congelamento per un periodo da stabilirsi a condizione del ritorno in azienda di servizi esternalizzati. Secondo noi dovrebbero essere reintemalizzati tutti i servizi in modo da abbattere i costi delle consulenze». LEGGI TUTTO
Camaiore, corsa contro il tempo per trovare manifestazioni di interesse per la Pardini Dice Nicola Riva della Fiom di Lucca: "Incontro utile quello avvenuto giovedì scorso in Prefettura alla presenza del Vice Prefetto De Lucia, il sindaco di Camaiore Del Dotto, l’azienda nelle persone di Diletta e Francesca Pardini, quest’ultima in veste di liquidatore della Oreste Pardini srl; all’incontro erano naturalmente presenti i delegati sindacali dei lavoratori e i rappresentanti della Fiom Provinciale. La proprietà ha voluto nuovamente ribadire la propria volontà di condurre alla cessazione le attività di Via Sterpi ma, durante l’incontro è emersa la possibilità di attivare un percorso nei tempi possibili di cessione dell’attività della sede storica legata alla cessione anche delle aree di pregio da essa occupate. Questo passo, può rappresentare a nostro avviso ma è anche opinione dell’amministrazione comunale una novità positiva che potrebbe aprire una nuova prospettiva ed un rinnovato interesse imprenditoriale a proseguire l’attività e garantire l’occupazione ai 22 lavoratori che vi operano. Registriamo quindi un passo avanti che avviene in presenza di un percorso impervio che dovrà andare avanti a tappe forzate essendo il tempo oggi il nostro maggior avversario dettato dalle procedure amministrative avviate dalla proprietà. Si avvia quindi il confronto presso la sede istituzionale del Comune di Camaiore con il supporto determinante del Sindaco". LEGGI TUTTO
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