Numero 42 Anno 2015

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Numero 42/2015 - Anno 5

L A F OR Z A Sabato a Roma manifestazione unitaria dei lavoratori dei servizi pubblici 30 pullman e oltre 1.500 persone dalla Toscana per il Contratto nazionale pagine 2-3 In primo piano In Maremma c'è il caporalato: i dati shock della Cgil di Grosseto pagina 4 Nuovo morto sul lavoro nelle cave, lo sciopero e il cordoglio Cgil pagina 5 Oggi la giornata contro la violenza sulle donne pagina 13 Rinnovo Rsu e Rls in Ferrovie, 6mila toscani chiamati al voto pagina 22

La Newsletter settimanale

25-11-2015


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Editoriale di Alice D'Ercole e Alessandro Rapezzi

(segretari generali Fp Cgil Toscana e Flc Cgil Toscana)

E' in gioco il Contratto nazionale come autorità salariale I lavoratori dei servizi pubblici della Toscana sabato 28 novembre saranno in piazza a manifestare per il diritto al rinnovo del Contratto nazionale. Sono circa 30 i pullman in partenza dalla nostra regione che porteranno a Roma oltre 1500 lavoratrici e lavoratori pubblici. Il Governo stanzia nella Legge di Stabilità poco meno di 300 milioni per il rinnovo dei contratti di 3 milioni e 200mila lavoratori: un rinnovo che, se le norme non cambieranno, sarà di pochi euro al mese. Una miseria che dimostra come il datore di lavoro più importante del Paese (ovvero lo Stato) non valorizza i propri dipendenti che quotidiamente. con professionalità e dedizione, lavorano al servizio dei cittadini, a garanzia dei diritti di ciascuno. E lo fa nonostante la Corte Costituzionale abbia detto che il rinnovo del Contratto è un diritto. Se il Contratto poi, come emerge dalle dichiarazioni della Ministra, sarà erogato non su incrementi stipendiali ma su un non definito e fumoso processo di valutazione di performance, allora la destrutturazione del Contratto nazionale è completa. E' definitivamente messo in discussione il ruolo del CCNL quale autorità salariale nel Paese. La posta in gioco è alta, per tutto il mondo del lavoro e per il Paese: è in gioco il valore del Contratto nazionale, è in gioco la dignità del lavoro pubblico e quindi dei servizi che garantisce.

La Legge di Stabilità, in continuità con le precedenti manovre, scardina la struttura del nostro Paese: riduce, impoversice e destruttura i servizi attraverso un costante e progressivo definanziamento. Ipotizziamo che si riduca la tassazione: ma quale è il prezzo di questa riduzione? Purtroppo minori e peggiori servizi universali per i cittadini, basta vedere il mancato finanziamento per 2 miliardi del fondo sanitario nazionale. Un Paese che cambia pelle, che rompe il patto di solidarietà su cui si è retto dal dopoguerra ad oggi ­ in cui il sistema di tassazione generale garantiva equità e universalità di accesso ai servizi pubblici ­ per trasformarsi in un Paese in cui chi ha di più avrà più diritti e chi ha meno sarà destinato a non poter accedere ai servizi. Un paese più diseguale, dove la valorizzazione del lavoro pubblico venuta meno mette in discussione lo stesso concetto di democrazia. Per tutto questo saremo in piazza il 28 novembre, per riaffermare valori di giustizia e equità universali: il terrorismo, ad esempio, si combatte con politiche internazionali giuste, senza l'uso sconsiderato della violenza e della guerra che genera purtroppo solo ulteriore violenza e guerra. In piazza per dire che la paura non può impedire la rivendicazione di princìpi e valori giusti, unica vera soluzione alle condizioni di vita di una parte di questo nostro mondo globalizzato.

n. 42 - 25 novembre 2015


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La manifestazione Pubblico: sabato in piazza a Roma con oltre 1.500 lavoratori toscani

Rinnovare il contratto nazionale, scaduto da oltre sei anni. Stanziare risorse adeguate nella legge di Stabilità per i contratti pubblici, ben oltre la 'mancia' proposta dal governo. Liberare dai vincoli la contrattazione decentrata, la sola via per migliorare l'organizzazione del lavoro e la qualità dei servizi pubblici. Valorizzare il lavoro pubblico e i servizi pubblici, contro le scelte sbagliate del governo e contro i tagli che riducono i diritti di tutti. Rivendicare risposte per i precari e per l'occupazione tutta, a partire dal contrasto alle nuove e intollerabili misure che bloccano il turn over. Per la pace, ovunque nel mondo, contro il terrorismo, la guerra e la paura. Sono queste in sintesi le ragioni della manifestazione indetta dalle federazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Confsal e Gilda per sabato 28 novembre a Roma. Oltre 20 sigle in rappresentanza di scuola, sanità, funzioni centrali, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università, ricerca, afam e privato sociale, manifesteranno sabato da piazza della Repubblica a piazza Madonna di Loreto a Roma, dietro le parole "Pubblico6Tu, ContrattoSubito". Migliaia di lavoratori da tutto il paese sfileranno lungo le vie della Capitale a partire da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, fino a Piazza Venezia nelle

cui vicinanze sarà allestito il palco per i comizi. Una giornata di mobilitazione per lanciare un messaggio al governo: se davvero vuol cambiare il paese non può lasciare i settori e servizi pubblici a un destino di abbandono. Una tendenza da invertire attraverso il contratto, e non con le imposizioni legislative: la sola via per un cambiamento positivo. Quindi, risposte sul lavoro attraverso il contratto e, per questa via, la garanzia di migliori servizi ai cittadini. Sabato 28 novembre a Roma sarà una tappa della mobilitazione per il rinnovo dei contratti pubblici: si andrà avanti, infatti, fino a che non ci saranno le risposte che le lavoratrici e i lavoratori, così come le cittadine e i cittadini, si aspettano e meritano. Sigle ­ Le sigle promotrici della manifestazione sono: Fp Cgil ­ Flc Cgil ­ Uil Pa ­ Uil Fpl ­ Uil Scuola ­ Uil Rua ­ Cisl Fp ­ Cisl Scuola ­ Cisl Fns ­ Cisl Fir ­ Cisl Università ­ Fgu Gilda Unams ­ Nursind ­ Flp ­ Confsal Snals (Scuola, Ricerca, Afam) ­ Confsal Fials ­ Confsal Anpo Medici ­ Confsal Unsa ­ Confsal Salfi ­ Confsal Parastato ­ Confsal Fenal ­ Confsal Vigili del Fuoco ­ Confsal Snals­Cisapuni ­ Confsal Privato Sociale Percorso ­ Il percorso della manifestazione prevede la partenza da Piazza della Repubblica, dove alle ore 12 è previsto il concentramento, per poi proseguire verso Piazza dei Cinquecento, via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Madonna di Loreto (adiacente piazza Venezia) Web e social ­ La manifestazione sarà seguita in diretta da www.radioarticolo1.it a partire dalle ore 12, sui social (da Facebook a Twitter) gli hashtag di riferimento sono: #contrattosubito, #28nov e #pubblico6tu.

SERENA SORRENTINO: "SARA' UNA GRANDE GIORNATA"

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Grosseto

Caporalato, indagine shock Cgil: oltre 3mila i lavoratori coinvolti

GUARDA IL VIDEO (dal minuto 4 e 24 secondi) Dopo la denuncia della stampa arriva quella della Cgil. Il caporalato in provincia di Grosseto è un fenomeno molto più preoccupante di quanto si poteva pensare. Il sindacato in collaborazione con la categoria Flai (federazione lavoratori agricoltura) ha lavorato in queste settimane per raccogliere dati e fotografare la situazione. I numeri che sono emersi raccontano di un’emergenza assoluta. Sono oltre 3000 i lavoratori coinvolti in questo vero e proprio “business”: più della metà sono impiegati nella raccolta dell’uva in Maremma, il resto invece parte da qui per altre province. Dal rapporto sul caporalato è emerso che nelle aziende vitivinicole vengono impiegati soprattutto immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia, lavoratori che in estate si trovano a fare i venditori sulle spiagge del litorale del Lazio e della Campania e a fine stagione si spostano per venire in Maremma. «Vogliamo tenere alta l’attenzione su questo fenomeno – ha detto il segretario provinciale della Cgil Claudio Renzetti, accanto a Monica Pagni della segreteria di Cgil Toscana – perché dopo il sensazionalismo di queste settimane si rischia che su questo particolare

fenomeno ritorni l’ombra». I dati sono molto preoccupanti. La vita di questi lavoratori è al limite della sopravvivenza. Lavorano, quasi sempre in nero, per 40 euro al giorno, anche per dieci ore di lavoro. A questi soldi poi devono essere tolti 5 euro per il trasporto con il pulmino sul luogo di lavoro, 1 euro e 50 per la bottiglia d’acqua, 3,5 per il panino e circa 200 euro al mese per l’alloggio, spesso fatiscente. Sì perché i lavoratori che sono caduti nella trappola dei caporali non possono portarsi neanche il cibo o l’acqua a lavoro, ma devono acquistarlo da chi li ha ingaggiati. «È una sorta di schiavitù» dice Renzetti. «Non sappiamo perché si sia scelta la nostra provincia come base anche per altri territori della Toscana – aggiunge – ma la situazione è molto grave e al di là dei caporali dobbiamo capire chi ci sia dietro a questo fenomeno». Anche i controlli effettuati sulle varie aziende hanno confermato che il caporalato è una vera piaga. «Sono stati eseguiti circa 337 controlli – spiega ancora Renzetti – e sono stati 314 i casi irregolari riscontrati». La fotografia del fenomeno è dunque chiara, ma la Cgil non si limita soltanto alla denuncia. Cerca anche vie di uscite. Per questo le proposte del sindacato sono state girate a Luca sani, presidente della commissione Agricoltura della Camera, e a Leonardo Marras, capogruppo Pd in consiglio regionale. Entrambi hanno partecipato alla giornata di approfondimento organizzata dalla Cgil a Grosseto durante la quale è stato presentato il rapporto sul caporalato (da ilgiunco.net).

LE CONTROMISURE: ARRIVA IL DDL PER LA FLAI E' "UN PASSO AVANTI"

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Carrara

Altro morto sul lavoro nelle cave Lo sciopero, il cordoglio dalla Cgil

Tragedia in cava, nel bacino di Calocara. Un operaio di 46 anni è morto lunedì a causa della ferita riportata da una perlina di filo diamantato che si è staccata e lo ha colpito alla testa. L'uomo, Nicola Mazzucchelli, è morto sul colpo nonostante i compagni di lavoro abbiano provato in tutti i modi a soccorrerlo. Nicola Mazzucchelli era padre di quattro figli e abitava a Miseglia, il paese che si trova poco sotto le Cave Calocara dove ha perso la vita. Era considerato uno dei più esperti e il padre, ora in pensione, era il capo cava. Martedì mattina il pm di turno, Alberto Dello Iacono ha disposto l'esame esterno sulla salma e dopo dovrebbe essere svolta anche l'autopsia. Una tragedia che ha fermato il lavoro in tutti i bacini delle Apuane. È la seconda vittima a distanza di pochi mesi, la terza nel 2015. Il sindaco Angelo Zubbani ha espresso lo sconcerto per una tragedia sul lavoro che ha colpito l'intera comunità: "Sono sotto choc". Le Segreterie Provinciali di Fillea­Cgil, Filca­Cisl e Feneal­Uil di Massa Carrara, nell’esprimere il più sentito cordoglio alla famiglia del lavoratore, hanno proclamato 24 ore di sciopero per ieri, martedi 24

novembre, di tutto il settore del marmo (adesione al 100% a monte e all'80% a valle). Dicono i sindacati: "L’ennesima tragedia ci dice che non deve mai calare il livello di attenzione su una questione troppo importante, la sicurezza. Basta sensibilizzare e far crescere il senso di rispetto nei confronti di un lavoro pericoloso come questo? Alla luce degli infortuni che ci sono stati negli ultimi probabilmente bisogna fare di più. Lavorare meno e meglio rispettando le norme attualmente in vigore che eppure ci sono ma vengono eluse. Non ci possiamo rassegnare a queste tragedie". Ha detto Dalida Angelini (segretaria generale Cgil Toscana): "A Carrara ancora un morto sul lavoro, cordoglio e vicinanza alla famiglia, ma in Toscana sono troppi i morti sul lavoro, non è possibile andare a lavoro e non tornare più a casa. A queste tragedie nessuno può rassegnarsi, è' necessario far crescere l'attenzione ed il rispetto al lavoro insieme ad una cultura della sicurezza che non faccia mai calare il livello di attenzione". La CGIL e la Fillea\CGIL di Lucca esprimono "solidarietà alla CGIL ed alla Fillea\CGIL di Massa Carrara ed ai familiari del lavoratore rimasto ieri vittima di un drammatico incidente mortale in cava. Vogliamo ribadire con forza, che non si può continuare a morire di lavoro giustificando questi eventi come derivanti dal fato. Viviamo con preoccupazione il diffondersi nel paese, di un clima di indifferenza e rassegnazione inaccettabili, nei confronti degli incidenti sul lavoro. Nelle situazioni di crisi, la sicurezza dei lavoratori è messa a repentaglio, minore formazione, ritmi di lavoro incessanti, timori di perdita del lavoro, portano ad un incremento degli incidenti lavorativi. Siamo al fianco dei compagni di Massa Carrara, per ogni genere di iniziativa che sarà intrapresa".

n. 42 - 25 novembre 2015


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Il seminario "Lavoro e lavori": così Jobs Act e Legge di Stabilità hanno inciso

GUARDA IL VIDEO Il cavatore costretto a lavorare fino a 67 anni perché prima non può più andare in pensione; il poliziotto che per via dei tagli al comparto si sente impreparato ad affrontare le nuove terribili sfide del terrorismo; la lavoratrice straniera stagionale nel turismo penalizzata dalla nuova Naspi; il lavoratore dei Centri Impiego che non sa cosa farà e per chi; la Partita Iva; il metalmeccanico: sono solo alcune figure che sono intervenute al seminario aperto “Lavoro e lavori ­ Legge di Stabilità, Jobs Act, Nuovo Statuto dei lavoratori e altro ancora”, organizzato dalla Cgil Toscana, che si è tenuto giovedì 19 novembre dalle 9,30 all'Istituto Stensen di Firenze (viale don Minzoni, 25). “Vogliamo dare uno spaccato delle conseguenze sul lavoro e sui lavoratori del Jobs Act e della Legge di Stabilità, conseguenze che hanno aperto prospettive molto negative. Il sindacato può opporsi, con la mobilitazione e la contrattazione”, spiega Daniele Quiriconi (segreteria Cgil Toscana), che ha

introdotto i lavori. Dopo di lui, è intervenuto ­ tra le testimonianze dei lavoratori ­ Giovanni Orlandini (docente di Diritto del lavoro all'Università di Siena). Ha concluso i lavori (coordinati da Monica Stelloni del Dipartimento Mercato del lavoro di Cgil Toscana) Gianna Fracassi della segreteria della Cgil nazionale.

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Il cavatore versiliese Sauro Mattei: "Si lavora per vivere non per morire o ammalarsi" GUARDA L'INTERVENTO


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La serata

Il modello economico e sociale della Toscana "in onda" a Vie Nuove

"Lavoro, sindacato, società in Toscana ­ Dalla fine delle Partecipazioni statali all’industria 4.0" Il Circolo Vie Nuove di Firenze, in collaborazione con Toscana24­Il Sole 24 Ore e RTV38, ha organizzato venerdì scorso una serata­incontro (andata in diretta su RTV38) con molti dei protagonisti che in questo quarto di secolo hanno contribuito a consolidare un modello economico e sociale toscano, nelle relazioni industriali come nel governo del territorio. La crisi, per quanto lunga e difficile, non ha lasciato solo macerie. Mentre si consolidano i primi, timidi segnali di ripresa, è possibile tentare una lettura sui cambiamenti che hanno caratterizzato il mondo del lavoro e della produzione, a partire dall’avvio delle privatizzazioni nei primi anni Novanta. Ilaria Ciuti e Cesare Peruzzi hanno intervistato Alessio Gramolati, con Dalida Angelini, Leonardo Bassilichi, Vincenzo Bonelli, Stefano Casini Benvenuti, Vannino Chiti, Paola Galgani, Luciano Guerrieri, Antonella Mansi, Gianluca Mengozzi, Fabrizio Monsani, Tomaso Montanari, Luciano Nebbia, Sara Nocentini e Marco Tognetti. Ha condotto Francesco Selvi, Direttore di RTV38. n. 42 - 25 novembre 2015


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Il commento

Gramolati al sito di Toscana 24 "Coesione sociale per l'innovazione" Questa disordinata trasformazione ci consegna un quadro nuovo rispetto a quanto accaduto dall'inizio della crisi ad oggi. Abbiamo infatti perso il 25% di capacità produttiva, di capacità di fare impresa e tante professionalità preziose. Ci siamo indeboliti nelle relazioni internazionali. Nonostante ciò, grazie a chi ha saputo reagire, manteniamo una capacità di generare valore aggiunto superiore alla Francia e competenze professionali e creatività pari o superiori alle migliori eccellenze internazionali. Tutto ciò può rappresentare le basi per cogliere le nuove sfide. Non solo nella grande manifattura con la diffusione del "just in time" (jit) e del "just in sequence" (jis) ­ che

di ALESSIO GRAMOLATI (Resp. Coord. politiche industriali Cgil nazionale)

diffonderanno modelli organizzativi più flessibili, orientati alla qualità e alla responsabilità, anziché quelli rigidi fondati sul comando e il controllo ­ ma nell'intero sistema produttivo perché si affermerà, da un

Negli ultimi 20 anni gli assetti societari e la proprietà delle realtà produttive del Paese sono andati sempre più a modificarsi. Al tradizionale turnover imprenditoriale e al complesso risiko giocato anche dalle banche negli assetti del capitalismo italiano e con l'uscita dello Stato da importanti settori industriali e dei servizi si sono aggiunti fenomeni e processi nuovi. Dapprima la stagione del cosiddetto capitalismo discrezionale (Enrico Cuccia) è stata sostituita con quello di relazione. Questo è accaduto durante il periodo delle privatizzazioni ed ha visto promuovere capitani d'industria abili nell'intercettare risorse bancarie, piuttosto che mobilitare capitali privati. Successivamente, con la crescita dei processi di internalizzazione, abbiamo visto aumentare un'iniziativa d'acquisizione delle nostre eccellenze produttive da parte di gruppi multinazionali e di capitali esteri.

lato una crescente domanda di prodotti e processi concepiti per rispondere ai temi di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica (la conferenza sul clima di Parigi segnerà una tappa importante di questo processo); dall'altro, ci misureremo con l'avvento di "IoT" l'internet delle cose, che qualcuno indica già come una nuova rivoluzione industriale: l'industria 4.0 appunto, un'opportunità anche per le piccole e medie imprese innovative che sapranno mettersi in rete. Certo questa sfida potremo coglierla se sapremo costruire un ambiente favorevole a questa innovazione, superando errori e difetti del nostro sistema, l'arretratezza infrastrutturale dei trasporti, della logistica e dei servizi innovativi, figlia anche di privatizzazioni sbagliate. Se sapremo mobilitare risorse pubbliche e private negli investimenti e se si arresterà la caduta imprenditoriale e manageriale che non vede neppure un italiano ai vertici di una grande

Ed infine il combinato disposto tra crisi, bassa capitalizzazione delle nostre aziende e modifica del diritto fallimentare ha portato ad una sensibile crescita dei passaggi di mano nelle imprese segnate da sofferenze bancarie ma con asset appetibili. I tratti comuni tra questi diversi fenomeni sono essenzialmente tre. Il primo consiste in una crescita esponenziale del fenomeno. Il secondo: l'assoluta spontaneità dei processi, in quanto si consumano nella più totale assenza di un disegno di politica e di strategia industriale. Il terzo: la scarsa propensione del capitalismo nazionale all'investimento produttivo, essendo più orientato alla rendita e a mercati protetti.

multinazionale. Ma anche se sapremo dare risposte formative adeguate nel lavoro e nella scuola. Perché è a partire dalla "conoscenza" che si deciderà quale sarà il nostro ruolo nella quarta rivoluzione industriale e se si potrà ridare al Paese il "rango" che merita nell'industria internazionale.Per fare tutte questo serve una strategia e una politica industriale che si realizzi coinvolgendo il Paese a partire dalle parti sociali. Perché la coesione sociale è da sempre l'ambiente più favorevole all'innovazione e proprio per questo la Toscana può contare su questo valore aggiunto. E allora proviamo, si può!

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L'intervento L'importanza del Protocollo per la sicurezza nei porti toscani di ROBERTO BARDI (Dipartimento sicurezza Cgil Toscana) La sottoscrizione del Protocollo per la pianificazione degli interventi sulla sicurezza del lavoro nei porti di Carrara, Livorno e Piombino rappresenta un risultato importante, conseguito dalla iniziativa della CGIL e dalla FILT della Toscana. Un risultato non scontato se solo consideriamo che dalla scadenza del primo

della sicurezza delle imprese e dei lavoratori nelle attività

Protocollo nel giugno 2012 sono occorsi ben tre anni per

portuali

il suo rinnovo. Il 30 di giugno si è raggiunto l’accordo sul

­ Accrescere i livelli di formazione dei lavoratori e degli

testo tra i soggetti firmatari, Regione Toscana, Autorità

operatori in materia di sicurezza

portuali,Comuni, INAIL, INPS, ASL, Associazioni Datoriali,

­ Rendere più efficace l'attività di indirizzo, prevenzione, e

CGIL, CISL, UIL, FILT, FIT, UIL: il testo ha poi seguito

controllo degli enti a ciò preposti, anche attraverso

l’iter istituzionale di approvazione, dal Comitato ex art. 7

specifici accordi o programmi operativi e attraverso

fino all’approvazione in Giunta del giorno 9 di questo

modalità di continuo interscambio con le imprese ed i

mese. Vorrei evidenziare che in questo tempo, mentre nei

lavoratori e le loro rappresentanze

porti gli Rls di sito continuavano il loro lavoro, sono stati

­ Sostenere i Rappresentanti dei Lavoratori per la

respinti gli attacchi di chi voleva metterne in discussione il

Sicurezza (RLS) aziendali, valorizzandone il ruolo tramite

ruolo puntando a consolidare il protocollo scaduto, e

la collaborazione con gli RLSS.

proponendone un aggiornamento in ragione delle novità

­ Elevare stabilmente i livelli di sicurezza del lavoro nei

intervenute e dei problemi di operatività che si erano

porti attraverso la prosecuzione del metodo della

incontrati. E’ evidente che il fulcro sta nel perseguire

concertazione tra le parti sociali, e della collaborazione

l’obiettivo di elevare in modo strutturale e permanente i

tra le istituzioni e gli enti preposti alla prevenzione e al

livelli di sicurezza nelle attività portuali, obiettivo che

controllo ai fini della realizzazione di procedure ed azioni

passa nella riaffermazione del ruolo degli Rls di sito, della

condivise ed appropriate

loro agibilità, delle istituzioni a fare azioni organiche e

­ Rendere più efficaci le azioni formative, informative e

congiunte di prevenzione, delle imprese a essere soggetti

regolamentari tese ed affermare il rispetto individuale e

attivi nella prevenzione.

collettivo di disposizioni e comportamenti coerenti con la

Il diritto alla salute e alla sicurezza dei lavoratori nei porti

sicurezza del lavoro. Nell'ambito delle attività degli Rlss si

costituisce un impegno di natura prioritaria che si esplica

prevede un coordinamento degli stessi a livello regionale

attraverso la condivisone dei seguenti obiettivi:

convocato trimestralmente.

­ Accrescere complessivamente la cultura e la pratica

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La battaglia Inca e Caaf falcidiati dai tagli Selfie, petizione e mobilitazione

Manda un twitter a Renzi: #PiùTagliMenoDiritti. E' l'invito dell'Inca alle cittadine e i cittadini che non vogliono

media, offre agli autenti la possibilità di richiedere

rinunciare all'assistenza gratuita previdenziale e socio

informazioni su specifici argomenti e situazioni oltre alla

assistenziale

possibilità di richiedere un contatto diretto con l'ufficio INCA

offerta

dai

Patronati,

duramente

compromessa dalla riduzione delle risorse ad essi destinati prevista nella legge di Stabilità. Anche se il Senato ha ridotto il taglio da 48 a 28 milioni di euro, per l'Inca resta

più vicino. IL LINK LA BATTAGLIA DEI CAAF

ancora forte la preoccupazione rispetto alle conseguenze che inevitabilmente ricadrebbero sulla tenuta dell'unica

Prosegue

rete di solidarietà vicina alle persone.

campagna in difesa

LA CAMPAGNA "SELFIE"

la dei

Caf, i centri di assistenza

Evitare che vengano intaccate le tutele previdenziali e

fiscale.

socio­assistenziali garantite gratuitamente dai patronati ed

La

impedire il licenziamento di migliaia di operatori: sono

legge

questi gli obiettivi della campagna “#iocimettolafaccia

stabilità

#xidiritti”, lanciata sul sito www.tituteliamo.it dai Patronati

governo, che

d’Italia (Acli, Inas, Inca e Ital).

è

L’iniziativa mira a coinvolgere tutti i cittadini, che potranno postare i loro selfie a sostegno della richiesta di annullare i tagli previsti dalla Legge di stabilità..

di del ora

all’esame del Senato, prevede infatti un taglio ai finanziamenti dei compensi ministeriali ai Caf di 40 milioni nel 2016, 70 milioni per il 2017 e per il 2018 e 100 milioni dal 2019. "E’ un vero e proprio attacco all’attività di tutela

IL NUOVO SITO DI INCA TOSCANA

sociale svolta da questi nei confronti dei cittadini". E' da oggi online il nuovo sito dell'INCA Toscana! Oltre ad una nuova veste grafica molto gradevole e intuitiva, il sito

FIRMA LA PETIZIONE CONTRO I TAGLI

offre nuove funzionalità che facilitano la navigazione e la condivisione delle notizie attreverso i principali social

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IL LINK


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La nota

Le occupazioni nelle scuole di Firenze, la coerenza e la legalità

di PAOLA PISANO (segretaria generale Flc Cgil Firenze) Nuova occupazione, nuovo epilogo, sicuramente di esemplare rigore. I cultori delle punizioni severe sono stati accontentati, finalmente: sgombero forzato e denunce degli occupanti. L'azione è davvero illegale: blocco della didattica ed interruzione di pubblico servizio. Giustificare la violazione delle regole? Giammai! Certo il metodo non può essere condiviso, ma le ragioni dei ragazzi? Cosa li può aver spinti a questa forte reazione? Il rispetto del rito annuale delle occupazioni, o c'è dell'altro? Cosa chiedono questi studenti? Coerenza e legalità, che loro traducono con parole semplici: ascolto, trasparenza, partecipazione e condivisione delle scelte che li riguardano. Ma allora, nessuno si chiede se la scuola è davvero un luogo di legalità ed azioni legittime? Certamente l'unico pensiero ora è punire duramente i

trasgressori, sanzioni esemplari per evitare emulazioni. Ma che dire, invece, di una scuola che da qualche anno è pervasa da un'illegittimità diffusa, provocata da un'errata interpretazione di norme dettate solo dalla logica del risparmio? Che dire della quotidiana violazione del diritto allo studio degli studenti, quando vengono lasciati anche per molti giorni (addirittura mesi) senza supplenti? Che dire della costante violazione delle norme sulla sicurezza con sovraffollamento di aule oltre i limiti previsti? Che dire di acquisti informatici con spese considerevoli senza essere passati dalle delibere degli organi collegiali che avrebbero dovuto approvarne l'utilizzo? Che dire delle richieste alle famiglie di contributi cosiddetti "volontari" che diventano obbligatori, pena la negazione di diritti fondamentali come l'accesso al registro elettronico? Che dire dell'uso "discutibile" dei locali scolastici quando si svendono a privati senza trasparenza nelle decisioni e nell'uso dei fondi che se ne ricavano? Che dire di attività di laboratorio non svolte a causa di classi troppo numerose e quindi ingestibili in quegli ambienti? Tutto normale? O qualcuno dovrebbe rispondere di questa mancanza di coerenza tra ciò che si pretende dagli studenti e i comportamenti dell'Istituzione Scuola? Cosa rispondere ai ragazzi che hanno trasgredito le norme per riuscire ad ottenere ascolto ed essere coinvolti nelle scelte che li riguardano? Di certo questi giovani si assumeranno le loro responsabilità ma un'ultima domanda è d'obbligo: chi richiamerà i sanzionatori alle loro responsabilità?

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Servizi Acqua e gas, l'11 dicembre convegno E il 10 c'è lo sciopero dei gasisti LO STOP NELLE AZIENDE GAS Il 10 dicembre 2015 si fermeranno i lavoratori delle aziende del gas di tutta la Toscana. Filctem­ Cgil, Femca­Cisl e Uiltec­ Uil Toscana hanno infatti proclamato l’iniziativa di mobilitazione in tutta la regione per chiedere alle istituzioni di governo locale e nazionale, e alle aziende del settore, di dare risposta ai problemi riguardanti le garanzie occupazionali, la gestione del rapporto di lavoro e a quelli di natura previdenziale che i lavoratori del gas si troveranno ad affrontare nelle prossime settimane, e che hanno già interessato i “gasisti” di Prato passati dal Grupo Estra a Toscana Energia. Infatti, si legge anche nel verbale del tentativo di raffreddamento svolto presso la Prefettura di Firenze in qualità di Ente coordinatore delle Prefetture della Toscana, le categorie regionali di Cgil Cisl Uil hanno più volte manifestato “motivi di preoccupazione". LEGGI TUTTO

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La ricorrenza Oggi Giornata contro la violenza alle donne: tante iniziative in Toscana

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Marcia per il clima domenica a Roma Dalla Toscana si parte con la Uisp

Marcia Globale per il Clima: cancellato l’evento di Parigi ma 50 grandi manifestazioni sono programmate in tutto il mondo il 28 e 29 novembre, alla vigilia dell’apertura della Conferenza sul clima di Parigi, per chiedere di arrivare finalmente a un accordo vincolante che fermi i cambiamenti climatici. A Roma, la Marcia Globale per il Clima è organizzata dalla Coalizione italiana clima, che conferma l’appuntamento del 29 novembre e invita tutti alla partecipazione. In marcia per il clima e per la pace: partenza alle 14 da Piazza Farnese per raggiungere via dei Fori imperiali dove si terrà poi un concerto. Sul palco si alterneranno numerosi artisti e testimonial. Quanto alla Toscana, il Comitato regionale della UISP

metterà a disposizione un pullman che partirà da Firenze alle ore 9:00 nei pressi dell'OBIHALL Lungarno Aldo Moro (zona Firenze Sud) con rientro da Roma dai Fori Imperiali non oltre le ore 18:00 e arrivo a Firenze previsto per le ore 22:00. Chi volesse usufruire del pullman è pregato di comunicarlo entro e non oltre le ore 13:00 di giovedì 26 novembre alla Segreteria del Comitato regionale UISP email toscana@uisp.it tel . 0550125623. Il contributo richiesto è di € 15,00 a persona. UISP ci informa inoltre che se non fosse raggiunto un numero congruo di adesioni la trasferta sarà organizzata con altri mezzi di trasporto. LEGGI TUTTO

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L'incontro La Cgil al tempo del Governo Renzi "Riflessioni, proposte, mobilitazioni"

PERMESSI SOGGIORNO: SEDI CGIL ATTIVATE PER I RIMBORSI

A seguito di un ricorso presentato dalla CGIL Nazionale, la Corte di Giustizia Europea ha emesso una importante sentenza contro la discriminazione nei confronti degli stranieri. L'organo di giustizia europeo ha definito il contributo aggiuntivo da 80 a 200 euro, che dal 2012 è richiesto in Italia per il rilascio e rinnovo del Permesso di Soggiorno (decreto 304/20011), sproporzionato e di ostacolo alle finalità di integrazione e accesso ai diritti da parte dei cittadini stranieri previste dalle norme europee. LEGGI TUTTO

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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil che ai testi con i quali gli altri evangelisti raccontano la stessa storia. Osservato con attenzione e ascoltato con abbandono, diventa una miniera di scoperte sorprendenti, che riportano il Cristianesimo alla sua primitiva potenza componendo il ritratto di un enigmatico eroe solitario, il cui sacrificio ancora oggi rappresenta un paradosso: c'è bisogno della morte di un innocente per potersi liberare del proprio nulla. PREZZO INTERO €17,20 PREZZO RISERVATO €12

Giovedì 26 novembre ore 21.00: Teatro Metastasio Stabile della Toscana, in collaborazione con Fosforo, presenta Sandro Veronesi in Non dirlo ­ Il Vangelo di Marco, monologo di Sandro Veronesi tratto dall’omonimo libro pubblicato da Bompiani. Questa non è una storia classica, non è composta né scritta in modo classico: qui si sta parlando di un rivoluzionario, un personaggio che è venuto a rivoltare il mondo, e Marco capisce che deve rivoluzionare anche il racconto. “Non dirlo” è l’ordine che Gesù fa seguire a ogni miracolo che compie, la chiave del segreto di personalità che costituisce la trama della sua avventura terrena. Il Vangelo di Marco è il Vangelo d’azione, il primo, il più breve, il più imperscrutabile, quello in cui il segreto non si scioglie nemmeno alla fine. Sandro Veronesi spreme fino all’ultima stilla il succo segreto di questo testo e lo propone al pubblico nella sua scintillante modernità. Scritto a Roma per i romani, il Vangelo di Marco è, nel racconto di Veronesi, una raffinata macchina da conversione, sintonizzata sull’immaginario dei suoi destinatari e per questo più simile ai film di Tarantino

Sabato 28 novembre ore 21.00: Fondazione Sipario Toscana onlus ­ La Città del Teatro, in collaborazione con Unicoop Firenze, presenta Katia Beni e Anna Meacci in Scoop! di Katia Beni e Anna Meacci (coordinamento drammaturgico Donatella Diamanti, regia Letizia Pardi ). Una donna molto sola e una molto circondata. Una snob col carrello vuoto e una barbona col carrello pieno. Un maniaco della solidarietà e un senegalese stressato. Una cliente nervosa e una commessa paziente. Una cliente paziente e una commessa nervosa. E il supermercato come arena in cui questo spaccato di umanità dovrebbe transitare, come si conviene ai non luoghi, senza alcun tratto distintivo… Ma siamo sicuri che sia proprio così? Katia Beni e Anna Meacci, attraverso la loro dissacrante comicità, mettono in gioco e in scena loro stesse, a dimostrare che il mondo è vario sempre e comunque, ma perché possa essere anche bello serve un po’ di impegno. Ed è questo il loro Scoop. PREZZO INTERO €23 PREZZO RISERVATO €17 Info: Biglietteria tel.055/362067, fax 055/331108, mail biglietteria@teatropuccini.it

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L'appuntamento

"Badanti e badati": istituzioni e sindacato sull'assistenza anziani

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Artigianato San.Arti, dalla sanità integrativa alla maternità: scopri le occasioni

Lavoratrice, lavoratore lo sai che con San.Arti se hai un contratto da artigiano nei seguenti comparti: dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; dell’Area Chimica/Ceramica; dell’Area Legno/Lapidei; Alimentare e della Panificazione; Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile/Moda hai come diritto contrattuale l'accesso alle prestazioni della sanità integrativa la quale ti rimborsa i tickets sanitari o ti consente di avvalerti di strutture sanitarie convenzionate a carico

del fondo? Lo sai che hai diritto ad una visita odontoiatrica gratuita all'anno ed anche ad un check up? Lo sai che dopo il 50° anno di età hai diritto ad una serie di esami per la prevenzione personalizzati per uomini e donne? Lo sai che hai a disposizione un pacchetto maternità del valore di 1000 euro? Se non sai tutto ciò e vuoi saperne di più, o lo sai ma non sai come fare a beneficiare di tutto ciò, rivolgiti presso la sede della CGIL della tua zona. LEGGI TUTTO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA PROTESTA Maison Cavalli, lavoratori contro gli esuberi al personale Intervista a Bernardo Marasco (Filctem Cgil Firenze) GUARDA IL VIDEO

FIRENZE Giornata di mobilitazione per l'Ateneo Gilbert (Flc): "Chiediamo una UniversitĂ pubblica"

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL FOCUS Ires racconta l'economia toscana degli ultimi 9 mesi Quiriconi e Giovagnoli: "Code velenose della crisi" GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI Riunione del Direttivo dei pensionati Cgil toscani Analisi e timori delle misure in Legge di StabilitĂ

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La rubrica LA COLLABORATRICE DOMESTICA E' LICENZIABILE IN GRAVIDANZA Una lavoratrice, che aveva prestato opera di lavoro subordinato come

non richiamato dalla disciplina specifica del lavoro domestico. Dunque, non

collaboratrice domestica (in qualità di domestica e baby sitter) impugnava il

essendo per legge vietato licenziare la lavoratrice domestica in stato di

licenziamento che le era stato irrogato durante la gravidanza ritenendolo

gravidanza, il recesso da parte del datore di lavoro non può essere

nullo e discriminatorio. Sia in primo grado che in grado di appello, la

considerato, almeno di per sé, illecito o discriminatorio. La lavoratrice

lavoratrice si vedeva rigettare la domanda, intesa peraltro ad ottenere la

licenziata avrà diritto solo all’indennità sostitutiva del preavviso, in caso di

condanna del datore di lavoro a pagarle la retribuzione maturata dalla data

licenziamento in tronco, e all’indennità di maternità (secondo l’art. 24, commi

del licenziamento in poi.

1° e 4° D.lgs. 151/2001) qualora sussistano le condizioni, così come già

La Suprema Corte di Cassazione, chiamata a pronunciarsi sul caso, con

affermato dalla stessa Cassazione con sentenza n. 21121 del 2.9.2009.

sentenza n. 17433 del 2.9.2015 ha dichiarato che nel rapporto di lavoro

Pertanto, le tutele previste per le lavoratrici madri, nel settore domestico,

domestico il licenziamento della lavoratrice in gravidanza non è di per sé né

sono rappresentate dagli artt. 16, 17 e 22 del D.lgs 151/2001, ai sensi delle

illegittimo, né nullo, né discriminatorio. Come noto, l’art. 54 del d.lgs.

quali è vietato adibire al lavoro le donne durante il periodo di astensione

151/2001 sancisce la nullità del licenziamento intimato alla lavoratrice

obbligatoria (da i due mesi precedenti la data presunta del parto, ai tre mesi

dall’inizio della gestazione fino al compimento del primo anno d’età del

successivi, con eventuali estensioni del divieto in casi particolari) ed è

bambino, anche a prescindere dalla circostanza che la gravidanza sia nota

attribuita alle stesse l’indennità giornaliera pari all’80% della retribuzione per

al datore di lavoro. La Corte di Cassazione, in motivazione, ha spiegato però

tutto il periodo del congedo di maternità (il quale dovrà essere computato

che in base all’art. 62, co. 1, del D.lgs. 151/2001 “alle lavoratrici addette ai

nell’anzianità di servizio a tutti gli effetti, compresi quelli relativi alla

servizi domestici e familiari si applicano le norme relative al congedo di

tredicesima mensilità, alla gratifica natalizia e alle ferie). Non vi è dunque

maternità e le disposizioni di cui agli articoli 6, co. 3°, 16, 17, 22, commi 3° e

alcun regime di stabilità del posto di lavoro, a differenza di quanto previsto

6°, ivi compreso il relativo trattamento economico e normativo”, con

dalla disciplina generale.

esclusione, pertanto, del divieto di licenziamento di cui al predetto art. 54,

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a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

Rinnovo per Rsu e Rls di Ferrovie Chiamati al voto 6mila toscani nelle ferrovie pretendendo che esso sia rispettato e valorizzato. Significa anche la certezza che saranno impegnati con determinazione a costruire, con l’azione sindacale, una nuova unità fra i lavoratori”. In questi pochi giorni che mancano all’apertura dei seggi dobbiamo sviluppare il massimo dello sforzo per portare al voto il maggior numero possibile di ferrovieri. Un’alta partecipazione al voto e un’alta percentuale di voti alla Cgil, infatti, sposterà i rapporti di forza nelle aziende del Gruppo, e potrà dare una spinta decisiva al cambiamento ed al miglioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori”. Il saluto della Cgil Toscana ai candidati è stato portato dalla segretaria generale Dalida Angelini: "Grazie per avere scelto di impegnarvi con la Cgil ­ ha detto intervenendo ­, grazie per la vostra disponibilità". LEGGI TUTTO Dal 24 novembre fino a venerdì 27 si tengono le elezioni di Rsu

(Rappresentanze

sindacali

unitarie)

e

Rls

LA PRIVATIZZAZIONE

(Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) nel Gruppo Fs. I circa 60 mila lavoratori e lavoratrici di RFI, Trenitalia, Italferr,

Nasso (Filt Cgil nazionale): "La privatizzazione di Ferrovie è

Ferservizi, FS, Sistemi Urbani, Italcertifer sono chiamati ad

solo per fare cassa in fretta? Troppa confusione e i tanti

eleggere, dopo undici anni, in 296 collegi elettorali, 1295

annunci sono motivo di preoccupazione". LEGGI TUTTO

componenti Rsu e 473 Rls. Nei giorni scorsi in diverse regioni italiane la Filt Cgil ha presentato i suoi candidati. Oltre 100

LA FIRMA

candidati Filt Cgil in lista nelle elezioni per il rinnovo delle Rsu e dei Rls del Gruppo Fs si sono ritrovati a Firenze nei locali della Camera del Lavoro in Borgo de’ Greci. Una occasione per conoscersi e per confrontarsi per meglio affrontare i pochi giorni che mancano a questo appuntamento e che arriva ben 11 anni dopo l’ultimo rinnovo. In Toscana sono circa 6mila gli aventi diritto al voto che dovranno eleggere 125 delegati Rsu e 46 delegati Rls. La Filt Cgil in Toscana ha presentato liste in 31collegi,

complessivamente

sono

sono

in

corsa

137

candidati Rsu e 54 candidati Rls. ” Votare e scegliere i delegati dai luoghi di lavoro significa voler migliorare il lavoro, le condizioni di lavoro ed anche il sindacato”: così Marco Chellini, segretario regionale Filt, introducendo i lavori dell’assemblea. “Un voto agli uomini e alle donne della Cgil,

CEMENTO­INDUSTRIA, IPOTESI DI ACCORDO RINNOVO CCLN

ha continuato, significa scegliere chi chi conosce il lavoro

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana GLI

APPALTI PUBBLICI DI SERVIZI

A cura di: Veronica De Nisi. Parole chiave: appalti ­ servizi pubblici ­ legislazione. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: giugno 2015 Pagine: 151. ISBN: 9788823019690 I frequenti episodi di cronaca hanno reso immediata, nell’opinione pubblica, l’associazione tra appalti pubblici e corruzione, infiltrazioni criminali, scarsa efficienza e proliferazione del lavoro nero, quest’ultimo in particolare nei servizi. Per una corretta interpretazione del fenomeno, per una valutazione dei costi e rischi economici e sociali connessi, per un’individuazione efficace degli interventi da attuare in risposta, sembra necessario conoscere l’articolata disciplina che regolamenta gli acquisti pubblici. Il presente volume vuole fornire al lettore uno strumento con cui districarsi all’interno del labirinto normativo.

A NORD, A SUD DEL MEDITERRANEO ALLA RICERCA DEL SENSO PERDUTO Autrice: Marcella Delle Donne (prefazione di Alessandra Broccolini) Parole chiave: migrazioni economico­politiche ­ poesie ­ Paesi Mediterranei. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: giugno 2015 Pagine: 185. ISBN: 9788823019799 A Nord e a Sud del Mediterraneo ci conduce il percorso dell'autrice. Charlie Hebdo segna a Nord una tragica frattura. A Sud irrompe il silenzio urlato di un'umanità negata. Uomini, donne, bambini, soldati e civili vittime di guerre, violenze e discriminazioni, dalla Palestina alla Slovenia, dal Ruanda ai rom, ai curdi, avanti e indietro nel tempo: dal "lutto rimosso" delle violenze sugli ebrei romani, a quel "cimitero chiamato Mediterraneo" dei naufraghi di oggi.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... Danimarca e Norvegia, alla scoperta delle mitiche terre dei vichinghi

DAL 4 ALL'8 DICEMBRE A PARTIRE DA 590 EURO (volo da Firenze via Roma, hotel 3­4 stelle a mezza pensione, accompaganore, visite, assicurazioni) 1° GIORNO: FIRENZE/BUCAREST Ritrovo dei partecipanti direttamente in aeroporto a Firenze. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea Alitalia via Roma. Arrivo

all’aeroporto di Bucarest ed incontro con la guida che accompagnerà il gruppo per tutta del centro storico. 3° GIORNO: SIBIU/BRAN/BRASOV Prima colazione in hotel partenza per Bran. Visita del in epoche successive. Alla fine della visita del castello, partenza per Brasov. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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In viaggio con... Il tour nelle perle del Caribe: Antille e Repubblica Dominicana

DAL 4 ALL'8 DICEMBRE A PARTIRE DA 590 EURO (volo da Firenze via Roma, hotel 3­4 stelle a mezza pensione, accompaganore, visite, assicurazioni) 1° GIORNO: FIRENZE/BUCAREST Ritrovo dei partecipanti direttamente in aeroporto a Firenze. Disbrigo delle formalità d’imbarco e partenza con volo di linea Alitalia via Roma. Arrivo

all’aeroporto di Bucarest ed incontro con la guida che accompagnerà il gruppo per tutta del centro storico. 3° GIORNO: SIBIU/BRAN/BRASOV Prima colazione in hotel partenza per Bran. Visita del in epoche successive. Alla fine della visita del castello, partenza per Brasov. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

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In breve

Vertenza Serlog: inizia la mobilitazione di tutti i lavoratori della Raffineria Eni di Stagno Oggi i lavoratori ex Serlog sono in sciopero a causa dei posti di lavoro persi nel cambio appalto del comparto logistica della Raffineria Eni Livorno, vinto dalla I.S.S. Palumbo, azienda partecipata dal noto imprenditore cittadino. Una trattativa lunga e difficile ha visto protagonista la categoria dei trasporti CGIL che rappresenta i lavoratori ex Serlog “Prima che Serlog perdesse l’appalto i 25 lavoratori erano già in regime di solidarietà – chiarisce Giuseppe Gucciardo, responsabile del settore merci e logistica della Filt Cgil provincia di Livorno – ma le proposte dell’azienda che ha vinto l’appalto sul riassetto del servizio sono risultate da subito irricevibili”. Organico ridotto della metà e cambio di contratto, con il passaggio dal CCNL della logistica al multiservizi “La trattativa è stata accompagnata da diverse mobilitazioni dei lavoratori – prosegue Gucciardo – e il tavolo di trattativa si è irrimediabilmente rotto quando l’azienda che ha vinto l’appalto ha unilateralmente convocato i lavoratori a uno a uno, violando le corrette relazioni sindacali e lasciando a casa 7 lavoratori”. LEGGI TUTTO

Sav Sansepolcro, l'allarme della Flai: "Accordi non rispettati, cresce la rabbia dei lavoratori" “La situazione alla Sav di Sansepolcro si sta aggravando di giorno in giorno ­ commenta Luca Gabrielli, dirigente Flai e responsabile Cgil della zona Valtiberina ­. I lavoratori stanno dimostrando maturità e pazienza: dopo l’ultimo incontro con l’azienda, una soluzione logica sarebbe stata quella di dire semplicemente basta e bloccare le attività. L’azienda non sta dimostrando eguale senso di responsabilità e ripete lo stesso ragionamento in maniera ormai monotona e ossessiva: il costo del lavoro è troppo alto, deve essere tagliato il personale e ridotto il salario. Per di più conferma di non avere alcuna fiducia nei lavoratori e non rispetta gli accordi sul pagamento di salari e Tfr. E se tutto questo non fosse sufficiente, genera il sospetto che una parte dei soldi dei lavoratori venga reimpiegata nelle attività aziendali”. Gabrielli ripercorre le ultime fasi di questa intricata vertenza sindacale. “Al momento dell’insediamento della nuova proprietà, i dipendenti Sav a libro paga erano 17. Tra dimissioni, licenziamenti impugnati come illegittimi, fuoriuscite conciliate con accordo, pensionamento ed altro oggi siamo scesi a 12. Due dipendenti, ormai fuori dall'azienda, non hanno ancora percepito il Tfr e gli altri solo il 50% di quanto concordato. Si tratta di un Tfr a costo zero per la società, visto che era stato accumulato in un fondo specifico. LEGGI TUTTO

Livorno, venerdì scorso lo sciopero in Aamps I sindacati: "Assumere i precari e ricapitalizzare" Venerdì scorso c'è stato lo sciopero dei lavoratori di Aamps (l'azienda di igiene ambientale interamente di proprietà del Comune in grave crisi per un buco di oltre 20 milioni di euro dovuto al mancato pagamento della vecchia Tia che risale agli anni scorsi): dalle 8 alle 18 c'è stato un presidio davanti al Comune (con corteo) «per chiedere – hanno detto i sindacati – la stabilizzazione dei 40 precari e la garanzia della continuità aziendale, in quanto l'approvazione del bilancio, da sola, non è sufficiente a scongiurare il fallimento». «Se non saranno immessi capitali – lancia l’sos Giovanni Golino (Fp Cgil) – al momento le risorse non sono sufficienti neanche per erogare gli stipendi di dicembre». I lavoratori dopo avere percorso le vie del centro hanno raggiunto Palazzo Civico dove era in corso la commissione consiliare con l'audizione dei sindaci revisori dell'azienda. Dopo l'approvazione del bilancio consuntivo 2014 (sul quale i revisori hanno espresso parere negativo) il Comune deve trovare dieci milioni per ricapitalizzare l'azienda. Questo entro il 2 dicembre per scongiurare il peggio. La giunta del sindaco 5 Stelle Filippo Nogarin deve cercare i soldi tra le pieghe del bilancio. Ma la strada dei tagli lacrime e sangue pare l'unica percorribile. Il rischio è che la mannaia colpisca i servizi sociali, ma i lavoratori sono contrari. LEGGI TUTTO

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