Numero 18 Anno 2015

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Numero 18/2015 - Anno 5

I L R E D UC E

L'incredibile storia di Imolo Martini, 93 anni, sopravvissuto ai campi di lavoro nazisti e alla strage di Ribolla. "Salvo per dieci metri" pagine 4-6 In primo piano La Smith vuole abbandonare Volterra, la lotta dei lavoratori pagine 2-3 Scuola: la protesta anti Ddl e la mobilitazione dei prèsidi pagine 8-10 Querelle del Primo maggio a Fucecchio, "ha ragione la Cgil" pagine 12-13 Fulvio Farnesi nuovo presidente di Federconsumatori Toscana pagina 16

La Newsletter settimanale

11-05-2015


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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Mirko Lami

(Segreteria Cgil Toscana)

Il caso Smith: la battaglia da fare, le soluzioni da proporre Fatte le dovute proporzioni, sto rivivendo le stesse angosce e le

tutti i temi. Nel frattempo, il Governatore della Toscana Rossi ha

stesse preoccupazioni sperimentate alla Lucchini di Piombino o alla

deciso di mettere in pianta stabile un ufficio di Presidenza nel Comune

TRW di Livorno. L'unica differenza è che qui l'azienda non è fallita, né

di Volterra proprio per essere più vicino alla vertenza, ed ha chiesto un

si occupa di automotive, ma di strumenti per il petrolio.

incontro al Ministro dello Sviluppo Economico Guidi anche per

Sono a Saline di Volterra, in una gremita assemblea di lavoratori della

sviscerare il motivo vero che sta portando la Smith a fare questa

Smith, una fabbrica che produce, per tutto il mondo, punte e scalpelli

scelta, dato che nel luglio 2014 è stato siglato un protocollo di intesa

per la perforazione del terreno per estrarre petrolio. Lo sguardo dei

che ­ attraverso finanze pubbliche ­ apriva un percorso che riguardava

lavoratori è tra lo sbigottito e il rabbioso, perché a quella fabbrica

l'accompagnamento ad investimenti e formazione. Durante gli incontri

hanno dato il meglio di loro stessi anche quando costruirono gli

dei prossimi giorni, come sindacato dovremo capire ­ e se necessario

scalpelli per sfondare quel terreno che teneva intrappolati i minatori

far sentire la nostra voce ­ la situazione rispetto all'apertura di

cileni nel 2010. Sì, quei minatori furono salvati dal lavoro fatto dai

ammortizzatori sociali, alla tutela dei lavoratori, del posto di lavoro e

lavoratori di Saline di Volterra. I lavoratori della Smith hanno in media

del comprensorio. E come aprire una discussione sull'abbattimento

tra i 35 e i 40 anni, quindi progettano un futuro, creandosi una famiglia

delle tariffe del costo energetico, proprio per trovare il tempo di far

e aprendo mutui. Questa azienda ha lavorato a pieno regime fino a

cambiare idea alla Smith o di cercare altri imprenditori del settore

poco tempo fa. Hanno chiesto ai lavoratori straordinari e produzioni ad

interessati a rilevare quella fabbrica.

alti ritmi. Poi, dopo oscillazioni del petrolio, è arrivato un breve periodo

A mio avviso però manca qualcosa di importante per tutelare al meglio

di cassa integrazione, e il rientro per una importante commessa per il

i lavoratori. Come ho detto alla riunione del Consiglio Comunale di

Venezuela. Lunedì 27 aprile la doccia gelata. L'amministratore

venerdì scorso, tenutosi a Volterra in un bellissimo teatro strapieno di

delegato comunica alle organizzazioni sindacali che nel giro di un'ora

persone, proporrei ai nostri politici di varare una legge che impedisca

avrebbero consegnato le lettere di mobilità ai 193 lavoratori.

ad aziende come la Smith, che a luglio ha siglato un'intesa con la

La Smith intende chiudere non per portare le produzioni in Cina (come

Regione Toscana, di portar via i macchinari presenti in fabbrica, per il

spesso ci sentiamo dichiarare) ma per portarle in Usa e Canada, con

semplice motivo che gli accordi vanno rispettati e non si capisce

la scusa che il prezzo del greggio è ai minimi storici (la benzina al

perché a rispettarli debbano essere sempre i lavoratori e non le

distributore no, ma il greggio sì) quando tutti sanno bene che, presto,

aziende che decidono di chiudere, portarsi via tutto ed andarsene.

il prezzo salirà di nuovo. E' chiaro che questa scelta apre un dramma

Avere i macchinari in fabbrica significherebbe dare la possibilità ad

tra i lavoratori e mette in crisi il sistema sociale di un territorio dove

altri imprenditori di investire nel capitale umano e la professionalità

vivono circa 20mila persone a cui vanno a sparire circa 400mila euro

che c'è.

al mese di stipendi provenienti dalla Smith. Nell'incontro avvenuto in

La CGIL Toscana seguirà costantemente e da vicino la vertenza di

Confindustria a Pisa tra organizzazioni sindacali e azienda, c'è stato

una fabbrica che da oltre 50 anni si trova sul territorio, nella speranza

un niente di fatto se non l'impegno da parte dell'AD di portare al

che tutti restino come oggi, perché l'unità tra lavoratori, sindacato e

Consiglio di Amministrazione la proposta del sindacato che chiede di

istituzioni è un valore importante per provare a salvare il lavoro e la

sospendere le lettere di mobilità per aprire un tavolo di confronto su

dignità delle persone.

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Saline di Volterra "Non permetteremo 193 licenziamenti No alla irresponsabilità sociale"

GUARDA IL VIDEO Il presidio sotto Confindustria a Pisa, l'incontro con l'azoenda, l'assemblea col Governatore Enrico Rossi: la battaglia dei lavoratori della Smith di Saline di Volterra non conosce soste. I sindacati confederali hanno preso da subito una posizione unitaria sul licenziamento dei 193 lavoratori della Smith di Saline: “CGIL, CISL, UIL congiuntamente a FIM, FIOM e UILM di Pisa”, scrivono, “confermano il proprio giudizio di irricevibilità, rispetto ad una ipotesi di questa natura”. Gli elementi di valutazione che stanno alla base di questo giudizio, sono molteplici: “Il gruppo di cui la SMITH BITS fa parte, non versa in particolari difficoltà economico/finanziarie e, la decisione assunta per lo stabilimento di Saline (e non solo) è finalizzata a salvaguardare i profitti a livello Internazionale. Va da sé, l’inaccettabilità di un provvedimento che sacrifica le prospettive di lavoro e di vita di centinaia di persone, sull’altare del profitto”. Parlano piuttosto di potenzialità, professionalità e prodotti “che potrebbero costituire le premesse per la prospettiva di una realtà produttiva, sicuramente competitiva”. Le ragioni della Smith, aggiungono, “appaiono, oltreché ciniche, eccessivamente

frettolose e non del tutto attendibili. È vero, infatti, che il mercato dell’estrazione petrolifera sta attraversando un lungo momento di stallo ma, al contrario di quanto asserito dai vertici aziendali, autorevoli esperti ed osservatori dell’economia globale legata alle fonti energetiche, ne prevedono una solida ripresa nel medio periodo”. Infine, “l’atteggiamento di disimpegno dell’azienda, è inversamente proporzionale alla storia ormai cinquantennale di una moltitudine di persone e di un intero territorio che, attraverso l’impegno, le capacità e le disponibilità hanno contribuito in maniera determinante ai successi commerciali di primo rilievo mondiale dell’azienda, nel florido e redditizio mercato delle estrazioni petrolifere”. Un vicenda, dicono, che “delinea un tratto di irresponsabilità sociale dell’azienda, che le sigle sindacali intendono tenacemente contrastare”. Con i lavoratori “è stata condivisa la posizione di netto rifiuto della logica aziendale di chiusura della fabbrica, con loro sono state decise le ulteriori iniziative di lotta a difesa del posto di lavoro e delle prospettive produttive dell’azienda stessa”. Viene quindi vista favorevolmente la “più che apprezzabile la tenuta unitaria delle Istituzioni ai vari livelli, non ultima la decisione del Presidente della Regione di partecipare all’assemblea con sciopero dei lavoratori, nella quale ha annunciato di voler insediare a Volterra, quale segno di presenza vigile sull’intera vicenda, un ufficio di Presidenza della Regione Toscana”. La Regione ("non lasceremo che le logiche di un capitalismo cinico lascino per la strada, impoverendola, un’intera area della Toscana") convocherà l’azienda con l’intenzione di aprire un confronto per la sospensione delle procedure di mobilità avviate e l’attivazione degli ammortizzatori sociali più appropriati tenendo nel frattempo attiva la produzione.

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La storia Imolo Martini, "il reduce". Scampato ai nazisti e alla strage di Ribolla A Roccastrada tutti lo

maialini un po' ci resistevano, dunque l'ingegnere disse

chiamano

reduce".

che se ci resistevano i maialini d'India allora dovevano

Sopravvissuto ai campi

resisterci anche gli uomini. E poi successe quello che

di

successe. Proteste? Si facevano, anche se con gli

"il

lavoro

nazisti,

sopravvissuto alla strage

scioperi

di Ribolla, dove nel 1954

licenziamento e poi come si sfamavano i figli? Io ne avevo

persero

quattro, ma ho sempre fatto tutti gli scioperi, nemmeno

minatori

la

vita

43 per

si

doveva

stare

attenti,

si

rischiava

il

un'ora ho saltato".

un'esplosione di gas e lui

Quella di Ribolla è la maggiore strage mineraria sul lavoro

si salvò per dieci metri. È

del secondo dopoguerra in Italia: ai funerali delle vittime

la storia incredibile di

parteciparono 50mila persone tra cui Giuseppe di Vittorio.

Imolo Martini, 93 anni,

Ma Imolo si è imbattuto anche in un'altra tragedia del

professione minatore e leggenda vivente. Quel maledetto

novecento. A poco più di venti anni, militare di stanza a

4 maggio, ancora oggi commemorato ogni anno, Imolo se

Cuneo, fu deportato dai nazisti nei campi di lavoro

lo ricorda bene.

tedeschi.

"Io mi sono salvato per dieci metri, se fossi stato dieci

"Ero alla stazione, aspettavo che partisse un treno da

metri avanti non sarei qui ora, sarei polvere e basta. Quel

Cuneo, invece tutto a un tratto entrano i tedeschi, 'Raus',

giorno a Ribolla lo scoppio è stato alle otto e dieci, a un

e ci fanno stendere tutti a terra. Ci chiusero dentro il treno,

tratto si sente un boato. Con me c'era un collega, più

quando riaprirono le porte non ci si intendeva più a

esperto, gli chiesi cosa fosse successo. Lui mi guardò

parlare: eravamo già in Germania. Nei campi mi ridussi a

negli occhi e mi disse: 'Te ne accorgerai tra un quarto

pesare 55 chili. La vita era dura, quando ti dicevano di

d'ora di cosa è successo...'. E infatti poco dopo iniziò a

andare dovevi farlo, e se cadevi per terra dallo

passare gente correndo e gridando: 'Sono tutti morti, sono

sfinimento... Ti sparavano. E guai se provavi a soccorrere

tutti morti...'. E allora prima si scappò, poi si iniziò a

un compagno in difficoltà. Io una volta mi azzardai a farlo,

guardarci intorno, 'ma dove è tizio, dove è caio"..., si tornò

mi dettero una terribile pedata nel sedere".

in miniera. Mi sono morti a dieci metri di distanza, dieci

Dietro il sorriso di Imolo, ci sono tante cicatrici. E

metri sono pochi, e a volte basta anche un metro. Io il

nonostante i decenni passati, dimenticare è impossibile.

giorno dopo ritornai a cavare i morti".

"Io a volte passo le nottate in bianco anche ora. Quando

Nella miniera, sindacati e lavoratori si mobilitavano spesso

sogno il giorno dello scoppio a Ribolla, la notte non dormo

per lanciare allarmi sulla sicurezza sul lavoro. E con la

più. A raccontarlo è una cosa, ma ad averlo vissuto...".

controparte la vita non era semplice, soprattutto per gli

Nel processo per la strage di ribolla non è stata emessa

iscritti al Pci e alla CGIL. Un esempio su tutti: l'aneddoto

alcuna condanna, tra la difficoltà delle indagini e alcuni

del maialino d'india.

risarcimenti alle famiglie. Oggi, in provincia di Grosseto

"Siccome si reclamava che i lavori erano parecchio caldi e

negli ultimi cinque mesi si sono contati cinque morti sul

duri e che in miniera non ci si resisteva, l'ingegnere che

lavoro. Da quel 4 maggio 1954 a Ribolla fino ad ora, di

dirigeva le attività mise là sotto dei maialini d'India in una

strada da percorrere per la sicurezza sul lavoro ce n'è

gabbietta. Ora ci si ride ma a ripensarci... Insomma, questi

ancora tanta.

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La storia "Mi sono salvato dalla mattanza per 10 metri. Le mie notti in bianco"

GUARDA IL VIDEO

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La storia Ribolla: il monumento ai minatori e quello ai caduti della strage

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Grosseto

Ben 5 morti sul lavoro in 5 mesi Renzetti: "Con la crisi meno sicurezza"

«Cinque morti sul lavoro cinque mesi – dichiara il segretario della Camera del lavoro, Claudio Renzetti ­ sono un’enormità che nessuno può minimizzare. il 6 maggio hanno perso la vita altre due persone a poche ore di tempo l’una dall’altra, e di fronte a un evento simile la prima cosa è esprimere cordoglio e partecipazione ai familiari. Tuttavia non posso non fare due ordini di considerazioni. La prima è che a fronte di una diminuzione del lavoro durante la crisi, in tre anni più che dimezzati i posti di lavoro in edilizia, i morti sono in aumento. E questo dovrebbe far aprire una riflessione sul valore dei diritti e della sicurezza in tempo di crisi. Nell’ambito della commemorazione della strage di Ribolla con Comune di Roccastrada e Amnil, abbiamo parlato di morti bianche e infortuni. Constatando che c’è un filo rosso fra il periodo del Boom economico, quando la vita dei lavoratori valeva poco perché bisognava guadagnare, e questi tempi bui in cui il lavoro è un bene scarso, e pur di averlo si accetta di rischiare la vita. Quel filo sono le morti sul lavoro. Nel ’54 i padroni delle miniere venivano assolti perché il fatto non sussisteva, mentre oggi queste tragedie si liquidano con due giornate sulla cronaca locale, e poi vengono archiviate come fatalità. La seconda

considerazione è ancora più amara. A quanti anche in queste ultime settimane hanno fatto e fanno demagogia spicciola sugli extracomunitari, assimilandoli a delinquenti e ghettizzandoli al ruolo di problema della nostra comunità, vorrei ricordare che tre dei cinque morti che in questa provincia abbiamo pianto erano proprio lavoratori stranieri. Gente per bene che faceva lavori faticosi, che lavorava in regola pagando e tasse e che era venuta nel nostro Paese per conquistarsi il diritto a una vita dignitosa. Sono morti in due cantieri edili e in una delle nostre macchie. Sono morti sul lavoro come molti loro colleghi italiani, perché la morte non guarda il passaporto. Riflettiamo sull’apporto che queste persone alla nostra economia, ma anche alla nostra società. E cerchino, certi personaggi, di avere uno sguardo più umano sulla realtà che li circonda». LA NOTA DI CGIL E FILLEA SIENA "Difficile non apparire retorici quando ci si trova a commentare l’ennesima tragedia. Di fronte ad un lavoratore di 41 anni che muore sul lavoro c’è solo una triste amarezza, l’impotenza dimostrata negli anni di non riuscire ad invertire una tendenza che appare come insanabile. Noi non ci vogliamo arrendere, non ci dobbiamo rassegnare al fatto che sia un evento inevitabile. La cultura della sicurezza ed il rispetto delle regole si scontrano con la realtà della crisi, che fa accettare condizioni di lavoro impossibili e forti ribassi nei preventivi e sugli appalti, che poi diventano ingestibili. Se a ciò sommiamo la sempre maggiore indisponibilità di risorse per gli organismi ispettivi, ci troviamo a combattere da soli contro un esercito intero. Invece è necessario tutti facciano la loro parte", dicono Cgil e Fillea Siena.

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Scuola

Caro sindaco Nardella, come puoi dire che questa istruzione è di tutti? Ecco la lettera che un

destinati al licenziamento?

insegnante di lettere

Può infine essere veramente di tutti un sistema scolastico che non

della scuola media

intende generalizzare la scuola dell'Infanzia, bensì esternalizzare

inferiore di Campi e San

il servizio al privato sociale?

Donnino, Emanuele

Coloro che il 5 maggio hanno incrociato le braccia – compiendo il

Rossi, 40 anni, iscritto

sacrificio più grande che un lavoratore possa compiere – lo hanno

alla Cgil e uno di quelli

fatto proprio perché la scuola italiana non smetta di essere di tutti

che è andato a

e continui a restare fedele all'impegno che la Costituzione le

manifestare a Roma nel

attribuisce: essere partecipata, democratica, cooperativa, solidale,

giorno dello sciopero, ha

di tutti e di ciascuno, degli insegnanti e dei ragazzi, dei Dirigenti e

indirizzato al sindaco di Firenze Dario Nardella.

delle famiglie, dei più bravi e dei meno bravi... Quindi per noi tutto va bene, non ci sono cose da cambiare e

Caro Sindaco Nardella,

siamo davvero i paladini dell'immobilismo, come il Sindaco ha

Il giorno in cui più dell'80% dei lavoratori della scuola ha

sostenuto? Ebbene: siamo pronti ad un confronto pubblico e

incrociato le braccia lei, sindaco di Firenze Nardella, non ha

trasparente sui nostri progetti di riforma e sui cambiamenti da

saputo esprimere di meglio che questi concetti: “la scuola è di

introdurre affinché la scuola sia messa nelle condizioni migliori

tutti, non solo di chi sciopera” e “questo sciopero è un atto

per affrontare tutte le sfide educative. Se Lei avrà la pazienza e

politico”.

l'onestà intellettuale di ascoltare le nostre proposte, potrà

Abbiamo troppo rispetto nei Suoi confronti per non concederLe di

riscontrare che la nostra idea di scuola è ampia, fondata,

essere incappato in una leggerezza, forse non avendo Lei avuto

documentata e seria.

contezza delle dimensioni storiche della protesta; vogliamo però

E – ne siamo convinti – può anche contribuire a portare l'Italia

prendere sul serio le Sue parole e dedicare loro l'attenzione che

fuori dalle secche in cui si trova imprigionata da ormai troppi anni.

meritano.

Lo sciopero come atto politico, ha detto. Ebbene, forse non era la

La scuola è di tutti, diceva. Riflettiamoci: può essere di tutti la

Sua intenzione, ma Lei ha reso onore ai lavoratori in sciopero e

scuola nei confronti della quale si dice che lo Stato non potrà più

alle organizzazioni sindacali che hanno indetto la protesta: come

garantire il fabbisogno necessario? Può essere di tutti la scuola in

sicuramente condividerà, la politica intesa come partecipazione

cui, invece che l'autonomia garantita dalla Costituzione, si vuole

«all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese» (art.

introdurre la discrezionalità nella scelta dei docenti e quindi

3 della Costituzione) è una delle forme più nobili di

inevitabilmente sottoporli al rischio di condizionamento? In cui

manifestazione della persona e, come ha scritto il nostro

l'autonomia finanziaria degli istituti risiederà nell'estratto conto

concittadino Lorenzo Milani, è l'esperienza di “sortire insieme dai

delle famiglie degli alunni e nella loro disponibilità a foraggiarli, in

problemi”, il che significa solidarietà, coesione sociale,

cui il Dirigente dovrà assomigliare sempre più a un amministratore

cittadinanza.

delegato sul modello delle scuole americane e quindi la scuola

Il 5 maggio centinaia di migliaia di lavoratori hanno affermato con

andare verso un modello di tipo privatistico? Può essere di tutti la

generosità questi valori; ci aspettiamo che tali valori caratterizzino

scuola nella quale i lavoratori che svolgono i medesimi ruoli sono

con nettezza e in modo inequivocabile anche l'attuale classe

suddivisi tra stabilizzati e precari, precari di serie A, B e C, precari

dirigente, di cui Lei è autorevole esponente.

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Scuola

Il successo della manifestazione del 5 Ma il summit col Pd delude i sindacati La buona scuola il L'INCONTRO DEI SINDACATI COL PD 5 maggio oggi era in piazza, in sette Il lungo incontro con gli esponenti del Pd non città, dove si sono soddisfa i sindacati. Si è il 7 maggio un vertice al ritrovati docenti, Nazareno, dopo lo sciopero generale della scuola del dirigenti, 5 maggio che ha riempito le piazze. I sindacati personale Ata, giudicano positivamente la disponibilità dei genitori, studenti, democratici al confronto, ma non hanno registrato la raccolti intorno ai volontà di cambiare l'impianto del ddl, riferiscono alla sindacati più fine della riunione. "Pur apprezzando la disponibilità rappresentativi al confronto, non abbiamo registrato alcuna volontà dopo avere chiuso di cambiare l’impianto del disegno di legge. le scuole per Soprattutto sugli aspetti che noi riteniamo più sciopero. Volti importanti, tra cui assunzioni dei precari, funzioni dei sorridenti di chi ama il proprio lavoro e di chi spera dirigenti scolastici, rinnovo del contratto nazionale e che lo studio gli dia delle chance, questo abbiamo ruolo della contrattazione". Così Domenico Pantaleo, visto in piazza, l’allegria di chi crede che cambiare è segretario generale della Flc Cgil, al termine possibile, di chi ha molto da dire e pretende più dell'incontro. "Francamente, dopo il riuscitissimo ascolto. In piazza il mondo della scuola ha portato la sciopero e le grandi manifestazioni del 5 maggio, ci passione, l’orgoglio, la competenza con cui affronta saremmo aspettati qualcosa di più". LEGGI TUTTO le mille difficoltà quotidiane, mai risolte da presunte ROMA riforme che si inseguono da più di 10 anni e si sono risolte in tagli, abbandono, precariato, incertezze e confusione. È strano che il presidente del consiglio e la ministra dell’istruzione non capiscano le ragioni di questo sciopero. Se guardassero bene i filmati delle manifestazioni vedrebbero l’anima della scuola che si è opposta a un provvedimento di legge senz’anima. “La scuola non è più disposta a essere presa in giro”, ha detto il segretario generale della FLC CGIL, Pantaleo, a Roma, “se vogliono davvero assumere 100 mila precari, facciano subito un decreto d’urgenza, altrimenti sono chiacchiere, e si discuta di CAMUSSO ATTACCA IL DDL più nel merito della riforma”. Anche sugli stanziamenti PANTALEO REPLICA ALLA BOSCHI a favore della scuola di cui parla il Governo Pantaleo esprime dubbi: “Nel Def di soldi per la scuola non ce ne sono”. LEGGI TUTTO LEGGI TUTTO n. 18 - 11 maggio 2015


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Scuola

I Dirigenti Scolastici "beffati" vedono Renzi e Rossi. Si apre uno spiraglio

Un incontro decisamente inaspettato. Ma molto, molto gradito. I presidi beffati dal concorsone, venerdì in presidio con l’Flc­Cgil davanti alla Regione Toscana, hanno potuto incontrare il premier Matteo Renzi che, come riferisce il dirigente Gabriele Marini di Castelfiorentino, “ci ha assicurato che si impegnerà a trovare una soluzione per la nostra tanto assurda quanto intricata vicenda”. “Chi ha sbagliato deve pagare. Chi non ha sbagliato deve restare”. E giù la ola per i dirigenti. Tra loro, Marco Poli di San Casciano Val di Pesa, Gabriele Marini di Castelfiorentino, Annarita Fasulo del tecnico Peano

di Firenze, Giorgio Fazio dell’Elba e Patrizia Farsetti di Barga (Lucca). Presidi che inizialmente avevano superato il concorso che, in parte annullato dal Consiglio di Stato per un vizio formale, ha poi visto la ricorrezione degli scritti. E qui è scoppiata la bomba. Sedici dirigenti già in carica sono stati bocciati. “Stiamo vivendo un incubo – dice Fasulo ­. Rientrare nei primi 112 del concorso e poi essere scaraventati fuori per errori non nostri è davvero il colmo. Insieme ai colleghi sono comunque pronta alla battaglia legale. A seguirci è un collegio di avvocati. Se la questione non sarà risolta, colpiremo da tutte le parti”. “Serve un provvedimento governativo ad hoc – ribadisce il segretario regionale Flc­Cgil Alessandro Rapezzi ­. La politica adesso sembra comunque che si stia muovendo seriamente. E quindi iniziamo a nutrire delle speranze”. Tra l’altro, martedì l’assessore regionale Bobbio incontrerà il ministro Giannini. L'EMENDAMENTO IN COMMISSIONE La VII Commissione (Cultura, Scienza, Istruzione) della Camera, ieri mattina, "ha approvato un emendamento risolutivo della questione dei dirigenti scolastici toscani vincitori di concorso parzialmente annullato dal Consiglio di Stato per un vizio di forma". Lo rende noto, dopo averlo appreso dall'onorevole Maria Grazia Rocchi, componente della stessa commissione, l'assessore toscano all'istruzione Emmanuele Bobbio esprimendo "comprensibile soddisfazione". Sulla vicenda venerdì, presso la presidenza della Regione Toscana in piazza Duomo a Firenze, i "dirigenti nel limbo", così sono stati definiti gli oltre 100 presidi, hanno avuto un incontro con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi ed Enrico Rossi. LEGGI TUTTO

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L'appello Cgil "La sanità toscana guardi ai cittadini non alle offerte delle aziende" Neppuure a noi sfuggono i problemi di sostenibilità del sistema legati al costante definanziamento del SSN, ma proprio per questo riteniamo di non voler consegnare il governo dello stesso ad altri se non a chi dovrebbe agire nell'interesse generale. Siamo convinti debbano essere abbattuti gli sprechi dove si manifestano, si debbano ridurre la discrezionalità e non si possa difendere un modello che duplica e moltiplica le funzioni dei primariati. Così come siamo convinti che sarebbe utile discutere su come organizzare al meglio il lavoro, a partire dalla diagnostica e dalla specialistica e siamo altresì convinti

L'appello di Fp, Spi e Cgil Toscana: Con la campagna elettorale si è aperto un monologo di alcuni candidati sulla sanità toscana. Tra questi c'è chi si spinge arditamente persino a ridisegnare il modello della sanità toscana guardando più dal versante dell'offerta e del bisogno delle aziende, cooperative e non, più che a quello della domanda e dei bisogni dei cittadini. Men che mai guardando alle potenzialità del sistema con i suoi oltre 50000 lavoratori che vi operano con professionalità, dedizione e attaccamento alla cosa pubblica garantendo la qualità del nostro sistema sanitario che, nonostante tutte le criticità esistenti, rappresenta uno dei migliori sistemi di questo continente. Basta prendere in mano le classifiche sui Lea uscite qualche mese fa. Anche noi siamo convinti che la sanità toscana vada migliorata perchè dobbiamo dare risposte a liste di attesa infinite, sanità territoriale ancora non adeguata alla presa in carico delle cronicità e che produce pronto soccorsi ingolfati, mancanza di posti di cure intermendie per la lungo degenza, personale insufficiente a garantire gli standard assistenziali a sempre maggiore intensità. Tutto questo non c'entra niente con chi allude all'indebolimento della sanità pubblica, ad un minore universalismo dove i principi di solidarietà ed equità si riducono per lasciar spazio alla maggiore discrezionalità.

che si possano trovare forme di sussidiarietà integrativa che diano opportunità non solo ai lavoratori di alcune aziende tutelati dai contratti nazionali e aziendali ma anche ai pensionati, ai lavoratori pubblici e ai tanti lavoratori precari che non hanno forme di sanità integrativa. Nel momento in cui le differenze, le disuguaglianze crescono, dove un numero sempre maggiore di Toscani non si cura perchè non ha soldi per farlo, quando la formula strisciante dei ticket ha di fatto escluso dai LEA parte della specialistica ambulatoriale, c'è bisogno di una verifica sulla destinazione e sull'utilizzo delle risorse, per la parte sanitaria e per quella sociale. C'è bisogno di maggiore omogeneità e accessibilità per tutti ai servizi, non certo di mutue private e di voucher discrezionali che ci riportano ad epoche passate fatte di maggiori differenziazioni nella garanzia del diritto alla salute e alla assistenza. Queste sono le sfide sulle quali il sindacato è pronto a confrontarsi sapendo che la soluzione non può essere più privato e meno pubblico, anzi perfettamente l'opposto. Se si vuole riproppore un'anacronistica contrapposizione tra pubblico e privato e terzo settore sbaglia Regione, perchè questa non c'è mai stata; se si pensa di sostenere il privato con i soldi del pubblico sbaglia politica perchè come dice la nostra Costituzione la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della

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collettività.


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Il caso

Primo maggio, Festa dei lavoratori (Pd di Fucecchio permettendo) di MAURIZIO BROTINI (segreteria Cgil Toscana)

rappresentare. Che questo sia chiaro. Se Amministratori locali e gruppi dirigenti di partiti di Governo, in questo caso del PD di Fucecchio, si permettono non solo di contestare in piazza i Comizi del 1° Maggio ma si arrogano e ribadiscono ­ anche a freddo ­ la pretesa di decidere loro cosa sia

A chi appartiene la giornata del

lecito dire o non dire rispetto alle azioni del Governo da parte delle

1° Maggio, Festa del Lavoro?

Organizzazioni Sindacali, manifestano scarsa conoscenza storica,

Giornata di Festa e di Lotta, in

scarsa sensibilità democratica ed una pulsione censoria deprecabile

questa lunga fase soprattutto

rispetto al pluralismo delle idee e delle opinioni. Anche nella piazza del

di lotta. Di lotta per il lavoro e

1° Maggio a Empoli si sono infatti manifestate, seppur con modi

per i diritti di chi lavora. Di lotta

diversi, le stesse dinamiche, gli stessi atteggiamenti, le stesse pulsioni.

contro le politiche economiche e sociali di questo Governo, presieduto

E’ utile probabilmente ricordare che l'Empolese­Valdelsa ha una

dal Segretario del PD Matteo Renzi, culminate con l'abolizione

doppia specificità: un territorio con un altissimo tasso di renzismo

dell'articolo 18, architrave dello Statuto dei Lavoratori, simbolo della

all’interno del PD dopo esser stato robustamente bersaniano

libertà e dignità del lavoro.

(interessante terreno di applicazione della categoria politica del

La domanda potrebbe apparire banale e finanche oziosa ma, vista la

trasformismo delle classi dirigenti sulla scorta delle riflessioni di

contestazione da parte del gruppo dirigente del PD di Fucecchio del

Gramsci), luogo di provenienza di parte significativa del potere

Comizio del 1° Maggio tenuto dalla CGIL, forse non inutile. Appartiene

renziano, regionale e nazionale e, contemporaneamente, territorio con

forse ad un Partito, in questo caso al PD? Appartiene forse alle

un altissimo tasso percentuale di adesione alla CGIL da parte di

Istituzioni, in questo caso al Sindaco del paese che ha dato i natali a

lavoratori attivi e pensionati. Una CGIL di zona che traduce

Giuseppe Montanelli, triunviro assieme al Guerrazzi ed al Mazzoni nel

coerentemente e con passione le analisi, i giudizi e le iniziative

governo provvisorio toscano dopo la fuga del Granduca?

dell’organizzazione a livello pubblico e di massa, tra i lavoratori ed i

No. Il 1° Maggio appartiene al movimento operaio, alla fitta schiera dei

cittadini, chiamando la sfera della politica a misurarsi sulle proprie

lavoratori (nella sua molteplice e storicamente determinata

autonome proposte.

manifestazione di occupati, disoccupati, esodati, precari, flessibili,

Si tratta dunque di un deprecabile incidente non pienamente compreso

falsamente autonomi e financo partite iva).

nella sua portata da parte di chi lo ha compiuto o si è in presenza di

Tutti gli altri sono ospiti. Graditi se del movimento del lavoro

spie e segnali di qualcosa di più profondo? Il trasformismo corre forse il

rappresentano coerentemente bisogni, valori, vicinanza nelle lotte e

rischio di incrociare un’altra categoria gramsciana come quella del

riconoscimento del ruolo progressivo svolto dalle Organizzazioni

sovversivismo delle classi dominanti?

Sindacali. Inopportuni in caso contrario. E finché le Organizzazioni

Se questa fosse una manifestazione sostanziale della trasformazione

Sindacali avranno il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici sono loro

in atto del partito di Matteo Renzi nel costituendo Partito della Nazione

le interpreti del 1° Maggio. Interpreti e portavoci, perché il movimento

ci sarebbe da essere sinceramente preoccupati. Per parte nostra, con

del lavoratori è cosa ben più ampia delle singole Organizzazioni

intelligenza e passione, con garbo e determinazione, continueremo a

Sindacali, anche della stessa CGIL, che pur ne organizza la maggior

dire ed a fare nell'interesse di chi rappresentiamo, della parte migliore

parte. E se il 1° Maggio appartiene ai lavoratori ed alle lavoratrici solo

di questo Paese, per una prospettiva di progresso che come sempre ­

a loro spetta il diritto di contestare, eventualmente, nei Comizi e nelle

e la nostra storia lo dimostra ­ parla e si rivolge all’intero Paese. A testa

piazze l'operato e gli interventi di chi li rappresenta o dovrebbe

alta e schiena dritta. Perché noi siamo la CGIL.

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Il caso

Il sondaggio su gonews.it: per l'80% nella querelle ha ragione la Cgil eloquente (su 749 votanti): per oltre l'80% ha ragione la Cgil. L'INCONTRO DI SABATO 16 MAGGIO

Querelle sul Primo maggio a Fucecchio: il sindacalista della Cgil Maurizio Brotini parla dal palco e critica aspramente le politiche del Governo Renzi. Da sotto il Pd manifesta malumore e nasce un acceso confronto con tanto di strascichi anche per i giorni successivi. Il sito locale gonews.it ha aperto una consultazione con scadenza lunedì 11 maggio alle 13. La domanda era: Primo maggio, chi aveva più ragione su lavoro e riforme? Il Pd o la Cgil? Risultato

Già poco dopo la querelle, si parlava di un incontro pubblico tra il Pd e Brotini sul Jobs Act. E l'incontro ci sarà sabato 16 maggio alle 16 presso la Fondazione "I care" di Fucecchio, via I settembre 43/a. Brotini dibatterà con il segretario regionale del Pd Dario Parrini (modera Alessandra Nespeca, giornalista), e non con quello del Pd di Fucecchio che lo aveva contestato il Primo maggio. Cosa, questa, che stimola una riflessione a Stefano Santini (Filctem Cgil Livorno): "Un tempo era impensabile per un cavaliere che avesse lanciato la sfida, gettando il guanto, non presentarsi a difendere il proprio onore. Sarebbe stata un'onta che lo avrebbe confinato ai margini della società marchiato di codardia. Certo, questo nel XV secolo. Oggi, fortunatamente, le sfide si lanciano in altro modo e la propria posizione si difende democraticamente, argomentando. Il 'guanto' fu lanciato il primo maggio da Leonardo Bertini, seg. del PD di Fucecchio, contestando con un gruppo di pdini, Maurizio Brotini della CGIL che interveniva dal palco. Sfida accettata dal seg. reg. della CGIL che invitò ad un confronto pubblico il segretario del PD locale. Leggo che il confronto ci sarà, democraticamente e pubblicamente, Maurizio Brotini sarà presente: Leonardo Bertini, seg. del PD, il contestatore, no! Probabilmente nel PD vigono regole e modalità particolari, uno fischia e l'altro parla. Bertini parrebbe bravo a fischiare, per il resto ci pensa Parrini, l'onorevole Dario Parrini. Come quelli che andavano in coppia perché uno sapeva leggere e l'altro scrivere".

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Prato

"Salviamo la salute": una petizione per migliorare le strutture locali

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La vertenza

I mille dipendenti toscani di Cna faranno sciopero il 22 maggio

Il 7 maggio si è tenuto al Dopolavoro ferroviario a Firenze l’Attivo delle Delegate e dei Delegati e dei Lavoratori CNA della Toscana. Erano presenti oltre 150 persone, provenienti da tutte le province per decidere il percorso di contrasto alla volontà di CNA di disapplicare il vigente Contratto Nazionale del terziario, per procedere unilateralmente con l’applicazione del Contratto delle Comunicazioni Artigiane. Tante le voci che si sono espresse contro la direzione aziendale, accusata di atteggiamenti “padronali”, oramai lontani dalla storia e dai valori della CNA. Le Organizzazioni Sindacali Filcams CGIL. Fisascat CISL e Uiltucs UIL, hanno fatto il resoconto degli incontri con la direzione, sottolineando come ci sia la disponibilità ad affrontare tutte le problematiche

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presenti, anche economiche, ma ribadendo la richiesta del rispetto della professionalità del valore del lavoro dei dipendenti, che passa attraverso il riconoscimento del CCNL Terziario. Queste le decisioni assunte e votate all’unanimità dall’Assemblea: ­ richiesta di attivazione di un tavolo di confronto a livello nazionale con OO.SS. e CNA nazionale. I confronti territoriali in corso nelle varie province saranno ricondotti ad un livello di confronto regionale, confermando la disponibilità ad individuare, a quel livello, le soluzioni ai problemi posti ­ Individuazione della data di VENERDI’ 22 MAGGIO 2015 per lo SCIOPERO GENERALE DI TUTTI I MILLE DIPENDENTI CNA della Toscana per l’intera giornata di lavoro, con MANIFESTAZIONE. Queste le parole d’ordine uscite dall’Attivo: “Scioperiamo per il Contratto e per il rispetto della nostra professionalità”. “NO A DISDETTE E ARRETRAMENTI, SI' AL RISPETTO DEI DIRITTI ACQUISITI! VOGLIAMO IL MANTENIMENTO DEL CONTRATTO NAZIONALE DEL TERZIARIO.

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L'elezione Fulvio Farnesi, già dirigente Caaf, diventa presidente Federconsumatori accorpamento societario che sta dando risultati positivi: i servizi vengono erogati ovunque allo stesso modo, c'è un unico sistema tariffario, si fanno economie di scale e gli stessi processi formativi in tutta la regione”. Ora, l'impegno in Federconsumatori Toscana. “Le linee di lavoro di Federconsumatori Toscana sono quattro: il sistema delle tutele, il sistema dei diritti, il tema della territorialità ­ l'obiettivo è allargare e diffondere gli accessi alla struttura ­ e quello delle risorse, che ci sforzeremo di ottenere col consenso e il rapporto coi cittadini utenti e consumatori”, spiega Farnesi, che aggiunge: “In Toscana siamo la più grande associazione di consumatori: è un impegno sempre più grande, oggi le persone vanno assistite a tutto tondo, dal luogo di lavoro alla vita quotidiana fino al fisco, ai servizi e anche il rapporto coi fornitori”.

Fulvio Farnesi è il nuovo presidente di Federconsumatori toscana, e succede al dimissionario Giuseppe Minigrilli. L'elezione è avvenuta il 24 aprile scorso, nella sede di Cgil Toscana in via Pier Capponi 7 a Firenze, nel corso del Direttivo dell'organizzazione, alla presenza del presidente nazionale Rosario Trefiletti e del segretario generale di Cgil Toscana Alessio Gramolati. Nell'occasione, è stato eletto anche l'Ufficio di presidenza di Federconsumatori Toscana che sarà composto dallo stesso Minigrilli (ringraziato dal Direttivo per “l'importante lavoro svolto”), Giuseppe Notaro e Pietro Ferrari. Farnesi si accinge ora a lasciare l'attuale incarico di amministratore delegato del Caaf Cgil Toscana: “E' stata un'esperienza bellissima, in quattro anni abbiamo portato in fondo il processo di

LIVORNO

ACCORDO DI PROGRAMMA FIRMATO: IL COMMENTO DI STRAZZULLO

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Il seminario Analisi dello sfruttamento del lavoro dei migranti nella zona fiorentina

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L'incontro Sindacato, UniversitĂ e politica a discutere degli effetti del Jobs Act

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Pisa Al via la terza edizione della settimana della Legalità Diritti A Sinistra – UdU e Rete

#MENSA&LEGALITÀ

degli studenti Medi Pisa, e una

Martedì 12 Maggio Circolo Alhambra Via E. Fermi, 27 Pisa

rete di più associazioni che

ore17:00

operano sul territorio quali ARCI,

Incontro Gruppi di Acquisto Solidale provincia di Pisa con

Libera, Ora Legale, ANPI, CGIL

Associazione Fior di Corleone. interviene Maurizio Pascucci

Pisa, Associazione Fior di

#CULTURA&LEGALITÀ

Corleone, Fondazione

Martedì 12 Maggio Circolo Alhambra Via E. Fermi, 27 Pisa ore

Caponnetto, Associazione

18:30. La proposta di legge CGIL sugli appalti. interverranno:

Metarock e con il patrocinio del

Daniela Fabbrini CGIL Pisa, Caterina Ballanti FILCAMS CGIL

Comune di Pisa, dell’Azienda

Pisa

Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e della Consulta

#CINEMA&LEGALITÀ

Provinciale Degli Studenti Di

Mercoledì 13 Maggio Cinema Lanteri ore 19:30

Pisa, hanno deciso di organizzare la terza edizione de "La

La Trattativa di Sabina Guzzanti

settimana della legalità", un evento volto alla sensibilizzazione sui temi dell’antimafia sociale, della giustizia sociale, della legalità

#CULTURA&LEGALITÀ

democratica e del riutilizzo dei beni confiscati ai mafiosi. Durante

Giovedì 14 Maggio Auditorium di via Silvio Pellico Pisa ore 10:30

l’iniziativa abbiamo deciso di approfondire alcuni temi attraverso

Mettiamoci in gioco . Saluti istituzionali del Comune di Pisa.

conferenze con persone che potranno testimoniare il loro

Interverranno: Matteo Iori, Giovanni Mascellani

impegno quotidiano nella lotta contro le mafie. Le conferenze si

Giovedì 14 Maggio Circolo ARCI Alhambra Via E. Fermi, 27 Pisa

terranno in spazi universitari, scuole e Circoli ARCI per garantire

ore 17:30. Il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e

la più ampia partecipazione possibile. Durante questa settimana

Rifugiati a Pisa e Cascina Interverranno Sandra Capuzzi

sarà organizzata la proiezione del film “La Trattativa” di Sabina

Presidente Società della Salute Pisana e assessore Politiche

Guzzanti garantendo l’accesso gratuito a tutti gli studenti e

Sociali Comune di Pisa, Simone Ferretti Responsabile

cittadini pisani. Seguendo le parole di Paolo Borsellino: “Parlate

immigrazione ARCI Toscana, Mellea Ferdinando assessore

di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però

Politiche Sociali Comune di Cascina . Modera Stefania Bozzi

parlatene” cercheremo di portare il nostro contributo al dibattito

ARCI Comitato di Pisa

nella nostra città sui temi della legalità e della lotto alle mafie. #MENSA&LEGALITÀ IL PROGRAMMA

Venerdì 15 Maggio Mensa Universitaria via Martiri Pisa Ore 12:00 Pranzo con i prodotti della Associazione Fior di Corleone

#CULTURA&LEGALITÀ

#CULTURA&LEGALITÀ

Lunedì 11 Maggio Polo Carmignani Aula 1 ore 17:30

Venerdì 15 Maggio Aula Multimediale Palazzo Ricci Ore 18:00

Terra dei fuochi: interverranno Don Maurizio Patriciello , Renato

Presentazione del libro con Andrea Pertici: " APPARTIENE AL

Scalia ­ Fondazione Caponnetto. Modera Giovanni Callori Di

POPOLO "

Vignale

Come restituire la sovranità ai cittadini, Melampo Editore

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'ANGOLO SPI La legalità è giovane: studenti aretini contro le mafie Intervista a Giuseppe Selvi (Spi Arezzo) GUARDA IL VIDEO

LO STUDIO Ires analizza l'economia dell'area fiorentina Il calo dell'occupazione e l'esigenza di crescita

GUARDA IL VIDEO

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La rubrica MALATTIA PROFESSIONALE: PRESCRIZIONE, DECORRENZA E CONSAPEVOLEZZA Il termine di prescrizione di cui all’art. 112 del D.P.R.

domanda

n. 1124 del 1965, entro il quale il lavoratore deve

riconoscimento

denunciare la malattia professionale all’INAIL (pari a

malattia ­ un tumore ­ che asseriva di aver contratto

tre anni oltre 150 giorni di sospensione dovuti al

nell’esercizio e a causa della sua attività lavorativa

procedimento amministrativo), decorre dal momento

presso un nosocomio. I giudici, infatti, ritenevano che

in

circa

il diritto fosse estinto per prescrizione ex art. 112 del

l’esistenza della malattia, nonché della sua origine

T.U. n. 1124/1965, essendo decorsi più di tre anni e

professionale e del suo grado invalidante. Tale

150 giorni tra l’intervento chirurgico (febbraio 1993) e

consapevolezza deve essere desumibile da eventi

la

oggettivi ed esterni alla persona dell’assicurato, che

professionale all’INAIL (giugno 2008). Ritenevano

costituiscono fatto noto, ai sensi degli artt. 2727 e

infatti che, per la professione svolta dall’assicurato,

2729 c.c..

questi fosse certamente in grado conoscere la natura

Ciò è quanto affermato dalla Suprema Corte, con

professionale della malattia e lo stato di inabilità

sentenza n. 2022/2015 depositata il 4 febbraio.

indennizzabile già al momento dell’operazione. La

cui

il

lavoratore

ha

consapevolezza

Il caso ha riguardato un tecnico di radiologia che si era visto rigettare nei primi due gradi di giudizio la

proposta

al

della

presentazione

fine

natura

della

di

ottenere

professionale

domanda

di

il

della

malattia

Cassazione ha confermato le pronunce di merito, rigettando il ricorso. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

Pensioni e sentenza della Consulta: a caccia di soluzioni, Ue alla finestra che da Bruxelles è trapelata la notizia della possibile messa sotto "monitoraggio" dell'Italia. Il segretario generale dello Spi Cgil, Carla Cantone, è intervenuta nei giorni scorsi ai microfoni di Radio Anch'io. "La sentenza deve essere applicata immediatamente ­ ha detto ­. Siamo disponibili a ragionare con il governo sulle modalità e sulle tempistiche della restituzione degli arretrati”. “La sentenza si applica, poi si può discutere delle risorse”, ha detto invece il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, all'agenzia Dire. Sulle diverse ipotesi di soluzione ha anche parlato il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan. Al massimo potrà essere sfruttato il tesoretto da 1,6 miliardi, già previsto proprio nel quadro programmatico. Ma per il resto si dovrà guardare ad altre forme di copertura. Come più volte ribadito dal ministro, il governo tenterà comunque di minimizzare al massimo l'impatto sui conti pubblici che dovrebbe essere di molto inferiore anche alle ipotesi finora circolate di 4­5 miliardi. LEGGI TUTTO

La questione delle pensioni sul tavolo del governo. Dopo la sentenza della Corte costituzionale sul blocco delle indicizzazioni delle pensioni, infatti, l'esecutivo si prepara al varo di un provvedimento d’urgenza per applicare la sentenza. Secondo gli analisti, sarà con ogni probabilità un decreto legge da presentare entro la settimana. Martedì 12 maggio in commissione Bilancio al Senato ci saranno le comunicazioni del Governo in relazione agli effetti della sentenza. Ma sulla vicenda pensioni ci sono IL VADEMECUM anche gli occhi dell'Europa. Dalla Commissione europea è infatti arrivato un primo via libera. Bruxelles ha annunciato però l’avvio di un nuovo controllo ancora più stretto sui conti pubblici italiani visto il rischio concreto dello sforamento del tetto del deficit proprio a causa della sentnza costituzionale che è piombata a sorpresa sul faticoso percorso di risanamento. Il deficit 2015 dovrà restare quest'anno al 2,6%, l'obiettivo programmatico indicato nel Def. La soluzione sulle pensioni non potrà infatti avere P.A., UNA GUIDA DIGITALE impatto sugli impegni presi poco meno di un mese fa PER I NEOLETTI NELLE RSU in materia di conti pubblici. La garanzia assoluta del rispetto dei parametri è arrivata direttamente da fonti LEGGI TUTTO del ministero dell'Economia citate dall'Ansa, dopo

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana DINAMICHE

MONDINE

IN CAMPO:

E RETORICHE DI UN LAVORO DEL NOVECENTO

Autrice: Barbara Imbergamo (il libro ha vinto il premio Gisa Giani 2014) Parole chiave: Mondine ­ lavoro delle donne ­ lotte sociali ­ storia. Casa editrice: Editpress. Pubblicato nel: 2014 Pagine: 293. ISBN: 978­88­97826­51­4 La vita, il lavoro, le lotte delle mondine tra la fine dell’Ottocento e i primi anni Sessanta. La storia di una delle figure più note del mondo del lavoro contemporaneo indagata nel periodo in cui quel lavoro ebbe carattere nettamente femminile e dimensione di massa. Lo sguardo è attento a rintracciare continuità e discontinuità, a ricostruire le fasi attraverso le quali poverissime braccianti divennero lavoratrici rispettate e consapevoli dei propri diritti.

LA

FORZA DELLE DONNE:

1970­2014

Autore: Felice Bifulco (prefazione di Susanna Camusso). Parole chiave: donne ­ storia ­ lotte sociali ­ vertenze ­ sindacali ­ catalogo mostra Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: 2015. Pagine: 127. ISBN: / Si raccontano le lotte delle donne di Firenze e provincia dalla fine degli anni ’60 ai giorni nostri. Il lavoro ripercorre le tappe fondamentali della crescita civile, culturale, sociale dell’intera comunità fiorentina. Le donne sono state le più determinate, andando sempre fino in fondo alla soluzione dei problemi. La battaglia sull’aborto, per esempio, è durata parecchi anni, quella contro la violenza sessuale, iniziata nel 1979, si è conclusa solo nel 1996 con l’abolizione della norma prevista dal Codice Rocco. Ci si sofferma a lungo sulla cronaca delle lotte sindacali nelle fabbriche a forte presenza femminile.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... In Sardegna a Budoni in pullman dalla Toscana (a prezzi invidiabili)

DAL 29 MAGGIO AL 5 GIUGNO AL COSTO DI 380 EURO (Soggiorno mare in Sardegna partendo comodamente da Firenze, Prato, Pistoia, Agliana, Campi Bisenzio con pullman Gran Turismo. Traghetto da Livorno a Olbia andata e ritorno e trasferimento in bus all'hotel Club Eurovillage di Budoni. Trattamento pensione completa con bevande incluse ai pasti, servizio spiaggia, animazione e accompagnatore durante tutto il soggiorno.viaggi in pullma, hotel 4 stelle mezza pensione, accompagnatore, assicurazioni. Accumulo punti Coop: un euro speso corrisponde a un punto sulla tessera Coop) 1° GIORNO: TOSCANA / SARDEGNA

Ritrovo dei partecipanti nei luoghi convenuti in orari da definire, sistemazione in pullman e partenza per il porto di Livorno. Imbarco e passaggio traghetto per la Sardegna. Pranzo libero. Sbarco e trasferimento nella zona di Budoni. Arrivo, sistemazione nelle camere, cena, animazione e pernottamento. DAL 2° AL 7°GIORNO: BUDONI EUROVILLAGE Pensione completa. Intere giornate a disposizione per relax o attività individuali. Serate di animazione. 8°GIORNO: SARDEGNA / TOSCANA Prima colazione e pranzo con cestino fornito dall’ hotel. Trasferimento al porto, imbarco e partenza del traghetto per Livorno. Sbarco, sistemazione in pullman e rientro alle sedi di partenza in serata. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO

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In breve

Ceramiche Pecchioli, manifestazioni d'interesse L'appello di Cgil Mugello e Filctem Firenze Dicono Paolo Aglietti e Alessandro Picchioni (Cgil Mugello e Filctem Firenze): "Il 12 maggio, scade il temine per la presentazione agli organi della Curatela del Fallimento Ceramiche Pecchioli delle Manifestazioni d'Interesse per rilevare marchio ed attività della storica Manifattura di Borgo San Lorenzo. Siamo certi del fatto che alcune proposte verranno presentate: un marchio così importante legato ad una produzione artistica strettamente connessa ed intrecciata al Mugello rappresenta un valore aggiunto da non disperdere e da proteggere. Si ritiene essenziale per l'insieme del territorio e per gli interessi che rappresentiamo che il Tribunale nell'esaminare le manifestazioni d'interesse tenga nella massima considerazione e privilegi proposte e piani industriali che prefigurino la ripresa dell'attività manifatturiera a Borgo San Lorenzo, la salvaguardia occupazionale delle professionalità esistenti, la riattivazione commerciale del marchio. Affinché tutto questo si possa realizzare sono indispensabili tempi rapidi per il riavvio dell'attività produttiva". LEGGI TUTTO

Ispezione agli uffici giudiziari di Siena ma il personale è in ferie. La Fp: "Il re è nudo" Dice la Fp Cgil di Siena: "“Il re è nudo”. Questo ci verrebbe da dire dopo aver visitato gli Uffici giudiziari questa mattina. Non credevamo possibile che durante un'ispezione ministeriale programmata (iniziata il 5 maggio), l'unico rappresentante legale, il Presidente Bilancetti, si fosse messo in ferie. Non credevamo possibile che dopo le nostre richieste di un incontro su tutto ciò che non va in Tribunale, inviate anche alla Corte di Appello di Firenze, di trovarci di fronte ad una porta chiusa, ad una stanza vuota. Abbiamo parlato informalmente con un ispettore ministeriale confrontandosi sui dubbi reciproci, ma nonostante le perplessità espresse data la mancanza di un referente ci auspichiamo che l'ispezione continui e non si fermi. E’ necessario far emergere chi in questi anni ha lavorato bene, nonostante la mancanza di dirigenti e la carenza del 46% del personale necessario, e nonostante il fallimento della nuova geografia giudiziaria. Chiediamo inoltre che si faccia chiarezza sulla posizione del Presidente Bilancetti, se davvero abbia presentato le proprie dimissioni, andando in pensione a partire dal 20 maggio prossimo, facendo precedere questa sua decisione dalla richiesta di ferie. Vogliamo che venga eliminato ogni dubbio sul fatto che si potrebbe pensare che accettare l'incarico di Presidente del Tribunale di Siena sia stata solo una decisione di comodo". LEGGI TUTTO

"Salviamo la Croce Rossa": oggi a Roma manifestazione contro la privatizzazione Salviamo la Croce Rossa Italiana. Dietro queste parole Fp­Cgil Cisl­Fp Uil­Pa Fialp­Cisal hanno promosso per lunedì 11 maggio a Roma una manifestazione nazionale davanti alla sede del Ministero della Salute in Lungotevere Ripa 1 alle ore 15. Al centro della protesta un processo di privatizzazione che mette a rischio servizi e posti di lavoro, e la mancata riorganizzazione della Croce Rossa. I sindacati, infatti, dopo l'incontro del 29 aprile scorso con il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, primo risultato della mobilitazione, rivendicano la necessità di aprire un tavolo di discussione con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, sul dl 178/12. "In particolare su alcuni punti irrisolti del decreto che, da un lato, impediscono un corretto svolgimento del tavolo sulla mobilità aperto presso il dipartimento della Funzione Pubblica e, dall'altro, evidenziano alcune lacune e contraddizioni anche sulla corretta attribuzione di funzioni alla Cri". "Bisogna salvaguardare ­ concludono i sindacati ­ i servizi cruciali offerti dalla Croce Rossa. Non vanno penalizzati salari e occupazione dei lavoratori e non si può lasciare questi ultimi nell'incertezza sulle loro prospettive professionali. Motivi per i quali i sindacati proseguono nella mobilitazione, segnando un ulteriore passaggio con la manifestazione nazionale di lunedì 11 maggio a Roma". LEGGI TUTTO

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