Numero 25 Anno 2015

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Numero 25/2015 - Anno 5

"LE NOSTRE SFIDE"

La collegialitĂ e il dialogo interni. I rapporti con la Regione, la Grecia, Carrefour, il Jobs Act: la prima uscita pubblica della neosegretaria Dalida Angelini pagine 3-5

In primo piano Ikea, nuovo sciopero. "GiĂš le mani dall'integrativo" pagine 6-7 Da stasera a domenica, gran finale di Cgil Incontri a Serravalle pagine 8-11 "Ma la notte no": Gozzani contro le aperture Carrefour h24 pagina 12 Il 18 luglio manifestazione nazionale dei lavoratori edili pagine 15-16

La Newsletter settimanale

09-07-2015


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O I G G @ M CG I L T OS C A N A

Editoriale di Maurizio Brotini (Segreteria Cgil Toscana)

Dalla Grecia parte la lotta per un'alternativa all'austerità La vittoria del NO nel referendum contro le politiche dell'austerità promosso dal Governo di Tzipras procura in ogni sincero democratico un moto ed una sensazione di godimento. Perché torna finalmente la grande politica in Europa, ovvero la possibilità di scegliere tra opzioni politico­sociali nettamente e radicalmente alternative, di destra e/o tecnocratiche e/o populiste o fattivamente e credibilmente di sinistra. Di sinistra, rilanciando gli interessi ed i bisogni delle masse popolari e lavoratrici, di sinistra per il ruolo dello stato sociale, di sinistra per un rinnovato intervento pubblico in economia, di sinistra perché chi più ha più paghi. Di sinistra e di governo. Di sinistra ed europeista, ma di una Europa che ritrovi le sue radici sociali ed il suo compromesso dinamico tra capitale e lavoro, basato sullo stato sociale, ruolo delle organizzazioni sindacali, economia mista e partiti che rappresentino il lavoro. Come CGIL abbiamo giustamente sostenuto gli sforzi del Governo greco per cambiare radicalmente le politiche economiche e sociali che hanno condotto la Grecia in una situazione insostenibile socialmente ed economicamente. Così come abbiamo condannato gli inaccettabili interventi tesi a cambiare il Governo che gli elettori greci si sono liberamente dati (attraverso libere maggioranze parlamentari): la partita che si è giocata non è economica, visto l'ordine di grandezza delle cifre in questione, ma squisitamente politica. E non parlava solo alla Grecia, ma a tutta l'Europa, a tutti i popoli europei: non c'è alternativa alle politiche recessive, antipopolari ed autoritarie dei governi conservatori o delle larghe

intese. Questo sarebbe stato il messaggio se avesse vinto il SI'. Invece l'alternativa c'è. Di sinistra ed europeista, del lavoro e di progresso. E dalla Grecia può diffondersi in Spagna ed in Italia, ed attraverso di esse per tutta l'Europa. Se i Governi europei, conservatori e delle grandi intese, non si mostreranno adeguati a rilanciare su basi alternative a quelle dell'austerità l'Unione Europea la Grecia potrebbe cambiare i propri referenti geopolitici e stipulare accordi sempre più stringenti con i Paesi del BRICS, Russia e Cina in testa. Se l'Europa unita era stata pensata anche come antidoto alle guerre che hanno profondamente segnato il nostro continente, l'ottusità delle classi dirigenti conservatrici corre il rischio di riportare la guerra guerreggiata tra noi (ed un tragico antecedente è costituito dalla guerra nella ex­Yugoslavia). Assistiamo inoltre ad una probabilmente irreversibile crisi di senso dei partiti del socialismo europeo ed alla necessaria ridefinizione delle grandi famiglie politiche dell'Europa. E sarà un bene. Come CGIL, e più complessivamente come sindacato europeo, dobbiamo fare ogni sforzo perché si riapra la trattativa e che si raggiunga un accordo sostenibile politicamente e socialmente dal Governo e dal popolo greco. E lo faremo. Perché i rischi e gli scenari più foschi non sono affatto scongiurati. Ed il Governo italiano è chiamato ad una iniziativa all'altezza della fase storica che stiamo e potremmo vivere. Una fase storica il cui segno non è stato ancora compiutamente scritto.

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Il nuovo corso

Angelini si presenta alla stampa: la Regione, l'Europa, il lavoro presidente Enrico Rossi dice che il lavoro sarà la sua ossessione e si è tenuto le deleghe sul tema? Bene, anche per noi il lavoro è sempre stato una priorità, in questi anni il sistema toscano ha retto, noi siamo sempre stati ai tavoli. E' stato evocato il modello tedesco? E' un po' generico parlare di modello tedesco: a me piacerebbe un giorno capire quando va bene e quando va meno bene. Dispiace che abbiamo appreso dai giornali le linee di riforma del neoassessore alla Sanità, dal Cup al provato sociale. Singolare scoprirle sulla stampa senza prima un minimo di confronto, si tratta di un settore e di un tema importantissimi. Non è bello neanche per un lavoratore scoprire il proprio futuro leggendo un giornale. Prima facevi un confronto e dicevi quali erano i problemi, oggi leggi le presunte soluzioni ai problemi sul giornale, mi auguro sia stato

GUARDA IL VIDEO “Ci sarà un grande lavoro da svolgere, e coinvolgerò tutti: voglio una squadra, no alla persona sola al comando. In Cgil servono collegialità, dialogo, pazienza. E' la mia storia. Probabilmente ci sarà qualche riunione in meno e qualche assemblea coi lavoratori in più, perché sono i problemi dei lavoratori la cosa più importante e il rischio da evitare da parte dei dirigenti sindacali, man mano che salgono di grado rispetto alla responsabilità, è dimenticarsi quelli che sono i problemi reali delle persone che incrociano tutti i giorni nel luogo di lavoro”: così Dalida Angelini, neosegretaria generale della Cgil Toscana, ha spiegato in conferenza stampa (presso la sede della Cgil Toscana a Firenze) come affronterà la nuova sfida. E' la prima volta che una donna arriva al vertice della Cgil Toscana (è stata eletta lo scorso 2 luglio dal Direttivo regionale, succedendo ad Alessio Gramolati): “Un grande orgoglio e un bel messaggio della nostra organizzazione, ma sono in ottima compagnia: in Toscana abbiamo donne al vertice delle categorie e della Camere del lavoro”. Tra i temi toccati, il caso Grecia: “Spesso sul tema delle democrazia si cercano scorciatoie, da là ci è arrivata una lezione, al di là dei risultati. C'è un'Europa della finanza, che vediamo in queste settimane, e un'Europa dei popoli, che vorremmo. E dalla Toscana, terra di democrazia, vogliamo lanciare un appello ai sindacati europei, alla vigilia del Congresso CES, per un forum di riflessione su austerità, erosione dei diritti, disoccupazione, per arrivare a risposte e proposte unitarie a favore di crescita, sviluppo, lavoro”. Angelini ha parlato anche dei rapporti con la Regione Toscana: “Il

solo un errore. Chiediamo confronto, noi siamo pronti a discutere”. Non è mancato un commento sulle politiche del lavoro del Governo: “Non è per il Jobs Act, possiamo dimostrare con i nostri dati che l'incremento di eventuali assunzioni deriva molto dalla defiscalizzazione. Il contratto a tutele crescenti è semplicemente un contratto a tempo determinato più lungo. Avrebbe avuto un senso, il contratto a tutele crescenti, se arrivando in fondo ai 36 mesi l'azienda avesse dovuto riconsegnare gli sgravi: sarebbe stato un modo perché le aziende facessero scelte vere. Inoltre non si utilizza più il contratto a tempo determinato per il lavoratore stagionale, ma il voucher, che è una forma che non garantisce una serie di tutele e dà flessibilità maggiore. Noi come sindacati dovremo fare di più per i precari”. Infine, la segretaria generale ha affrontato la questione dei supermercati Carrefour aperti anche la notte (è partito l'esperimento a Massa): “C'è un modello in crisi, quello della grande distribuzione. Servirebbe fare una riflessione sul modello di sviluppo, di come vogliamo vivere e consumare nelle nostre città. La Toscana aveva una legge regionale che regolava le aperture nei festivi, poi il decreto del governo Monti ha liberalizzato. Carrefour dà una risposta sbagliata, alla quale come sindacati ci stiamo opponendo. A fronte del fatto che i soldi non ci sono e le persone comprano diversamente, non si può pensare di aprire per 24 ore. Come è un errore culturale tenere aperti in 52 domeniche. Le famiglie delle lavoratrici, poi, restano senza momenti di incontro, e questo diventa un problema anche sociale”.

LA RASSEGNA STAMPA COMPLETA

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Il nuovo corso

I due servizi del Tg3 Toscana "Ecco tutte le sfide che ci attendono"

Rai Tre, tg Toscana delle 13 del 7 luglio IL VIDEO 足 CLICCA QUI (da 6'43'' 足 a 12',23'')

I MEDIA

"IL SINDACATO? UNITO E COLLEGIALE" L'ARTICOLO DI RASSEGNA.IT LEGGI TUTTO L'INTERVISTA A RADIO ARTICOLO 1 ASCOLTA Rai Tre, tg Toscana delle 13 del 7 luglio IL VIDEO 足 CLICCA QUI (da 7',37'' a 9',29'') n. 25 - 9 luglio 2015


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Il nuovo corso

Cambio della guardia in Cgil Toscana L'analisi del Sole 24 Ore Toscana Lo scorso 2 luglio 2015 si è chiusa l'era di

lavoratori e imprenditori», ammonisce Giuseppe Baccioli, presidente di Assindustria a Massa

Alessio Gramolati alla guida della Cgil Toscana.

Carrara, che mette in guardia contro il ricorso a «stereotipi da vecchia guardia» come «il

Col voto del direttivo ne prenderà il posto Dalida

conflitto col padrone», e invita a superare il primato dei contratti collettivi in favore di una

Angelini, prima donna a guidare il sindacato

contrattazione aziendale che tenga maggiormente conto delle singole realtà produttive.

toscano più forte (oltre 530mila iscritti). Ma cosa

Baccioli trova una sponda nel segretario regionale della Cisl Toscana, Riccardo Cerza, che

lascia Gramolati dopo otto anni, e ottantamila

da tempo sostiene la necessità di potenziare la contrattazione di secondo livello: «Abbiamo

accordi difensivi contro le crisi che dal 2007

belle aziende, una bella filiera, esportiamo tanto, ma soffriamo di bassa produttività. Per

hanno flagellato le imprese della regione? Si

alzarla dobbiamo investire sul fattore umano: se si fa questo bisogna cambiare paradigma,

può dire che la leadership di Gramolati,

abbandonare la logica del conflitto e abbracciare una logica partecipativa». Con la

orientata al dialogo più che al conflitto, abbia

partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori alla governance dell'azienda, secondo il

contribuito

al

modello tedesco più volte evocato in questi anni. Il tema della produttività, avvertono in Cgil,

toscano"

delle

consolidarsi relazioni

di

un

"modello E

si può tuttavia rivelare una trappola: perché se grazie anche al lavoro fatto dai sindacati ci

soprattutto, esiste davvero un modello toscano

industriali?

sono stati relativamente pochi licenziamenti negli anni della crisi, 21mila contro i 265mila che

virtuoso, capace di conciliare la prosperità delle

hanno beneficiato di ammortizzatori sociali e talvolta felici esiti di ricollocazione o

imprese con il benessere dei lavoratori, contro

reindustrializzazione, in una fase di stabilità della produzione e calo della produttività si deve

lo spettro della jobless recovery che si aggira di

davvero arrivare a licenziare per aumentare la produttività, o piuttosto ragionare in termini di

questi tempi? Proviamo a mettere a fuoco alcuni caratteri peculiari del modello toscano.

modernizzazione della Toscana, partendo dalla logistica e dalle nuove filiere industriali, in un

Dialogo anziché conflitto come modo di porsi di fronte alla controparte, nella maggior parte

contesto dove cresce il peso delle multinazionali? Già, le multinazionali. Che apprezzano la

dei casi. Spirito unitario con gli altri sindacati confederali, anche quando fuori dalla Toscana i

capacità di dialogo dei sindacati, e li invitano ad abbracciare la complessità delle ragioni delle

rapporti fra Cgil, Cisl e Uil non erano semplici. Capacità di mettere in campo, grazie alle due

grandi aziende per comprendere la loro cultura. «Visto che come multinazionali stiamo

caratteristiche citate e alla scelta di lavorare insieme alle istituzioni, soluzioni efficaci per

lavorando per aumentare i fattori di attrattività del territorio – afferma Fabrizio Monsani, alla

favorire la continuità produttiva laddove possibile, o almeno assicurare ai lavoratori una

guida del comitato multinazionali di Confindustria Toscana – sia per nuovi investimenti che

dotazione di ammortizzatori sociali sufficiente. Ma anche disponibilità a studiare strategie

per consolidare quelli esistenti, ritengo che il sindacato debba essere esso stesso un ulteriore

innovative. Il modello prevalente, che ha incontrato il consenso degli imprenditori e la

fattore di attrattività». Un fattore capace di favorire il legame delle multinazionali col territorio,

convinta condivisione delle istituzioni. «Non so se si possa parlare addirittura di ‘modello

sebbene questo si formi più in base alle competenze professionali reperibili che non alle

toscano', ma di sicuro la nostra esperienza porta a dare un giudizio sostanzialmente positivo,

relazioni industriali. Se il mondo cambia, questo è il ragionamento dal lato dell'impresa, anche

soprattutto per quanto riguarda gli aspetti della trasparenza e del rispetto del principio di

il sindacato deve abbandonare i residui di approccio ideologico. «Dobbiamo auspicare che le

realtà, in modo assolutamente reciproco», afferma Vincenzo Manes, che da patron di Kme

relazioni sindacali si adeguino ai nuovi modelli di sviluppo», afferma Alberto Ricci, presidente

nel 2013 ha siglato con i sindacati un accordo assolutamente innovativo, ispirato ai principi

di Confindustria Livorno, secondo cui dalla crisi «sono uscite meglio le realtà dove c'era

del modello tedesco, con una parte del salario legata ai risultati dell'azienda, avendo come

anche capacità di dialogo maggiore, quando le due parti hanno anteposto il benessere

obiettivi la difesa della redditività dell'impresa e la salvaguardia massima possibile

dell'industria agli egoismi personali». Il caso di Piombino, giunta all'accordo di programma al

dell'occupazione. Non è un caso che Kme abbia in Germania importanti insediamenti

Ministero dopo mesi di tensione, può essere un modello da ripetere sia per l'impegno del

produttivi. «Il contesto globale non ha aiutato, mettendoci di fronte a notevoli difficoltà –

sindacato, sia per il rapporto costante con le istituzioni in veste di facilitatori: «E' la riprova che

sottolinea Manes – che però abbiamo saputo affrontare proprio grazie alla condivisione di

il territorio ha ancora capacità attrattive», dice Ricci. «Dove la crisi riguarda una grande

quei principi». Se la difesa dell'occupazione è mission tradizionale per il sindacato, la sfida

industria o comunque è di rilevanza maggiore, noi l'abbiamo portata in Regione», rivendica a

della produttività e della modernizzazione sembra imporre un cambio di paradigma rispetto al

sua volta Francesca Cantini, segretaria generale della Uil Toscana. Una donna, proprio come

passato. «Va rimosso il meccanismo culturale che vede un rapporto antagonistico tra

Dalida Angelini.

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Lo sciopero La protesta alza il tiro: sabato secondo stop dei lavoratori Ikea

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Lo sciopero "No al lavoro nei festivi, gi첫 le mani dal nostro contratto integrativo"

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Cgil Incontri Serravalle Pistoiese: i video dei dibattiti della prima settimana CONTRATTAZIONE, SALARIO MINIMO: STRATEGIA SINDACALE EUROPEA ­ Fausto Durante, Coordinatore Area politiche europee e internazionali CGIL nazionale ­ Luca Visentini, Segretario C onfederazione Europea dei Sindacati ­ Josef Stredula, Presidente CMKOS, Repubblica Ceca ­ Gyorgy Karoli, Segretario Internazionale MSZOSZ, Ungheria ­ Adam Rogalewski, Dipartimento Internazionale OPZZ, Polonia ­ Andreja Poie, Segretaria per le politiche economiche ZSSS, Slovenia GUARDA IL VIDEO

LAVORATORI E SINDACATI PER UNA NUOVA EUROPA SOCIALE ­ Susanna Camusso, Segretario Generale CGIL ­ Ignacio Fernàndez Toxo, Presidente CES e Segretario Generale CC.OO. Spagna ­ Reiner Hoffmann, Presidente DGB Germania ­ Owen Tudor, Responsabile delle Relazioni europee ed internazionali TUC Regno Unito ­ Fausto Durante, Coordinatore Area politiche europee e internazionali CGIL GUARDA IL VIDEO

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Cgil Incontri La musica, le parole, la tavola Quelle sere d'estate alla rocca

EUROPA, IL CONFRONTO CAMUSSO足GENTILONI GUARDA IL VIDEO LEGGI L'ARTICOLO

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Cgil Incontri Oggi protagonista è il Coordinamento disabilità. Poi tributo a Lucio Dalla Oggi a Cgil Incontri nella rocca di Serravalle Pistoiese, nello Spazio Incontri sarà presentato il libro "From cure to care ­ La realtà dell'utopia di Adriano Milani Comparetti" di Mariana Spaducci. L'iniziativa è organizzata dal Coordfinamento disabilità. Saranno presenti l'autrice del libro (insegnante fiorentina), Adriano Turi (Coordinamento disabilità Cgil Toscana), Tiziano Storai (Coordinamento disabilità Cgil Pistoia), Luana Collacchioni (Università di Firenze), Mariana Piccioli (insegnante di sostegno pistoiese), Nina Daita (Coordinamento disabilità Cgil Nazionale). IL CONCERTO Palco Centrale ore 21.30 ISKRA MENARINI in Ciao Lucio Concerto Tributo a Lucio Dalla

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Cgil Incontri La serata dedicata al Burkina Faso e la chiusura con il grande jazz

Gli spettacoli, tutti a INGRESSO LIBERO, sono curati da Icompany

OGNI GIORNO Libreria, Angolo della SolidarietĂ e della LegalitĂ , Ristorante, Pizzeria, Pasticceria, Bar, Enoteca

Ulteriori informazioni e aggiornamenti del programma sono disponibili sul sito www.cgilincontri.it

Servizio di BUS NAVETTA giorni e orari consultabili sul sito www.cgilincontri.it

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Massa

"Ma la notte no": continua la lotta contro le aperture h24 di Carrefour L'INTERVENTO

efficace e gratificante. Alla domanda: cosa proponiamo per creare posti

DI PAOLO GOZZANI

di lavoro? Intanto preciserei che in questi anni i sindacati hanno fatto

(segretario generale

centinai di migliaia di accordi e salvato tantissimi posti di lavoro e non

Cgil Massa Carrara)

chiacchiere. Il lavoro si crea con investimenti pubblici e privati, per

E' decisamente triste leggere sulla

corruzione, bisogna combattere il lavoro nero, bisogna fare politiche che

Cronaca di Massa che la spesa di

superino il Patto di stabilità, fare Politiche Industriali abbassando il costo

notte è decollata, che tutti siamo

dell'energia, favorendo l'istruzione, la cultura, la formazione per

clienti, che i dipendenti sono

competere sulla qualità. La responsabilità del fatto che le imprese non

abbassare le tasse bisogna fare una lotta drastica all'evasione e alla

favorevoli all'apertura giorno e notte. Un'analisi molto superficiale che

vengono ad investire e non vi è sviluppo, che crea posti di lavoro, non è

conclude: i sindacati dovrebbero parlare meno e proporre altro per

del sindacato che cerca di tutelare diritti e dignità, ma è della politica e

creare posti di lavoro. Vorrei partire con alcune considerazioni lette sulla

della parte miope del sistema delle Imprese. La Carrefour,

Cronaca di Massa. La Confartigianato denuncia le difficoltà gravissime

multinazionale francese, non adotta l'h24 in Francia, forse perché non vi

delle imprese, elencando le chiusure e sostenendo che i problemi reali

è un arretramento della democrazia come nel nostro Paese.

per il territorio sono l'occupazione, la serenità delle famiglie, la tutela e la reale valorizzazione del territorio e delle aziende, ed io, condividendo questa analisi, aggiungerei anche i lavoratori. Parlo del mio territorio conoscendolo meglio, la crisi ha prodotto circa 5000 posti di lavoro in meno, è aumentato allo stesso tempo il numero dei lavoratori pur occupati ma più poveri, e la classe media che si è sempre di più assottigliata. Credo che di questo si dovrebbe occupare maggiormente la politica, le istituzioni e ogni organizzatore della democrazia, perché essere classe media non vuol dire esclusivamente una categoria economica, ma un certo tipo di qualità di vita, una buona condizione psicologica basata sulla tranquillità d'animo, la possibilità di vivere degnamente oggi potendo programmare anche un futuro sereno. Non si può calcolare la qualità della vita avendo esclusivamente un reddito a qualsiasi costo. I giovani delle agenzie interinali, dei voucher, delle cooperative o in somministrazione vivono sulle spalle dei vecchi. Una società di diseguaglianze, ingiusta, con una ricchezza sempre più concentrata, con un declino dello stato sociale, con una società sempre più frammentata che crea individui deboli e soli, chi sostiene che lavorare il giorno e la notte in un supermercato sia bello, utile addirittura che sia un momento di festa, favorisce questo modello di società che invece secondo noi è insostenibile. Noi crediamo invece che un sistemo si regga se i lavoratori non si sentono usati o ricattati, ma stimati perché il loro impegno sia sempre più

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Carrara

Nuova agitazione dei cavatori "Il marmo sia un bene comune"

GUARDA IL VIDEO Lavoratori del marmo in corteo lunedĂŹ a Carrara per chiedere la riapertura delle trattative sul contratto integrativo. Circa 400 marmisti hanno sfilato dalla sede di Assindustria di Carrara fino al municipio dove i rappresentanti delle organizzazioni sindacali (la manifestazione unitaria ha visto assieme Confederali e Cobas) hanno tenuto un breve comizio sottolineando che le richieste dei lavoratori sono legittimate dai super fatturati delle aziende del settore lapideo. L'indomani altro sciopero (il quinto dopo la L'ALLARME rottura del tavolo delle trattative lo scorso maggio) col blocco della strada dei marmi.

LA FILT TOSCANA: "IL GOVERNO REGALA IL PORTO A LA SPEZIA" LEGGI TUTTO

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Arezzo

Quelle della Cantarelli e quelle ragioni da vendere

Intervento di ALESSANDRO MUGNAI (segr.gen. Camera lavoro Arezzo) Quelle della Cantarelli sono Lavoratrici e (in minoranza numerica) Lavoratori che da anni producono il fior fiore della moda. I vestiti della Cantarelli sono sempre stati “signor vestiti“. Mani d’oro, indispensabili per un’azienda che ha sempre ricercato e proposto un prodotto di buona qualità. Crisi, scelte sbagliate, scarso orientamento hanno messo quest’azienda con le spalle al muro, da molti anni. E’ “vecchia” la crisi della Cantarelli e il primo giro, per la Filctem CGIL, tocco’ a me. Assemblee dure e duri scontri, le maestranze della Cantarelli sono “toste” ma hanno una grande considerazione e attaccamento al lavoro, a quel lavoro direi! Negli anni sono state in grado di assicurare sempre non solo il prodotto ma anche mantenere il buon livello di quel prodotto. Lo hanno assicurato pur con tutte le tare aziendali e i cambiamenti continui di mercato ed esigenze organizzative. Le lavoratrici della Cantarelli non sono nuove ai tagli di organico, di salario e di condizioni di lavoro. Senza dimenticarci che gli stipendi della “moda” sono bassi e che molte di loro possono fare affidamento solo con quel salario.

Tornare all’arrembaggio con ulteriori tagli di salario, se pur per scongiurare il definitivo collasso produttivo, avrebbe un impatto enorme per chi rimarrebbe, mentre per chi dovrebbe andarsene sarebbe indispensabile che il principio non fosse solo in mano all’azienda. Una discrezionalità quella, che non può essere lasciata solo ai “padroni”, dato che conosciamo bene i motivi di licenziamento “tecnico produttivi“. Dalla vertenza Cantarelli l’obiettivo deve essere uscirne “meno rotti” o tutti o nessuno, sui criteri di scelta e i superminimi, mi sento di dire, abbiamo ragione noi, altre teorie son sciocchezze. Dobbiamo evitare che questa crisi (non solo nazionale) e la cultura di arroganza, che oggi impera in Italia, non diventi sovente padrona. Quindi, quelle della Cantarelli hanno ragione da vendere: non accettiamo ricatti né morali e né contrattuali, le trattative si fanno in due come in due si trovano le soluzioni.

VOLTERRA

LA RASSEGNA TEATRALE DEDICATA AI LAVORATORI SMITH

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La manifestazione Sabato 18 luglio scendono in piazza a Roma i lavoratori dell'edilizia Pensioni per i lavori più usuranti come muratori e cavatori: il primo appuntamento per questa battaglia di Fillea­Cgil è domani 10 luglio a Marina di Carrara alle 9,30 nella sala congressi del centro direzionale della Fiera Internazionale Marmi e Macchine. I delegati sindacali delle due provincie di Lucca e Massa Carrara organizzano unitariamente un`iniziativa con la partecipazione del segretario nazionale della Fillea­Cgil Walter Schiavellache ha fatto diventare questa richiesta una vertenza nazionale. LEGGI TUTTO

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La manifestazione La piattaforma: pensioni, sicurezza, lotta al lavoro nero, investimenti

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Artigianato/1 Un buono sui libri scolastici per i figli dei lavoratori (da Ebret)

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Artigianato/2 San.Arti, dalla sanità integrativa alla maternità: scopri le occasioni

Lavoratrice, lavoratore lo sai che con San.Arti se hai un contratto da artigiano nei seguenti comparti: dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; dell’Area Chimica/Ceramica; dell’Area Legno/Lapidei; Alimentare e della Panificazione; Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile/Moda hai come diritto contrattuale l'accesso alle prestazioni della sanità integrativa la quale ti rimborsa i tickets sanitari o ti consente di avvalerti di strutture sanitarie convenzionate a carico

del fondo? Lo sai che hai diritto ad una visita odontoiatrica gratuita all'anno ed anche ad un check up? Lo sai che dopo il 50° anno di età hai diritto ad una serie di esami per la prevenzione personalizzati per uomini e donne? Lo sai che hai a disposizione un pacchetto maternità del valore di 1000 euro? Se non sai tutto ciò e vuoi saperne di più, o lo sai ma non sai come fare a beneficiare di tutto ciò, rivolgiti presso la sede della CGIL della tua zona. LEGGI TUTTO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube FIRENZE Sciopero dei dipendenti Telecom Intervista a Samuele Falossi (Slc Cgil) GUARDA IL VIDEO

L'ANGOLO SPI "Tutelare le pensioni" Mobilitazione anche in Toscana Intervista a Mario Batistini (Cgil Firenze) e Giovanni Cortese (Fnp Cisl)

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La rubrica L'UMILIAZIONE DEL LAVORATORE COSTITUISCE MOBBING E’ correttamente accertata l’esistenza del mobbing per violazione dell’art. 2087 c.c.,

Allo stesso tempo, però, l’estromissione del lavoratore dal proprio ambiente di lavoro

nel caso di un lavoratore che abbia subito la sottrazione delle mansioni, la

non può in alcun modo rientrare tra i poteri che il nostro ordinamento riconosce al

conseguente emarginazione, lo spostamento senza plausibili ragioni da un ufficio ad

datore di lavoro nei confronti dei propri dipendenti. Nel caso de quo, la ricorrente era

un altro, l’umiliazione di essere subordinato a quello che prima era un proprio

stata estromessa dalle mansioni, per provvedimento di un superiore gerarchico, senza

sottoposto, l’assegnazione ad un ufficio aperto al pubblico senza possibilità di poter

che il datore di lavoro (il Comune) si fosse attivato a tutela della dipendente. Il

lavorare, cosi rendendo ancora più cocente la propria umiliazione. Ciò è quanto è

Comune non può essere esonerato dal danno arrecato alla lavoratrice, giacché la

stato recentemente affermato dalla Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n.

circostanza che la condotta di mobbing provenga da altro dipendente in posizione di

10037 del 15.5.2015. Con il termine mobbing, si indicano una serie di comportamenti

supremazia gerarchica rispetto alla vittima, non vale ad escludere la responsabilità del

molesti, sia fisici che verbali, realizzati contro una persona, specie nell’ambito

datore di lavoro su cui incombono gli obblighi di cui all’art. 2049 c.c., ove questo sia

lavorativo, tale da impedirgli un regolare e tranquillo svolgimento delle proprie funzioni

rimasto colpevolmente inerte alla rimozione del fatto lesivo. Il datore di lavoro, infatti,

lavorative. Il caso in commento riguarda un Comune condannato a risarcire il danno

una volta a conoscenza della situazione ha l’obbligo di intervenire immediatamente

alla salute e professionale arrecato ad una lavoratrice, causato dal comportamento

per far cessare la situazione e tutelare la propria lavoratrice. Il Comune è stato,

mobbizzante concretizzatosi, come già detto, nella sottrazione delle mansioni, nella

dunque, riconosciuto responsabile della condotta perpetrata dal proprio dipendente,

conseguente emarginazione, nello spostamento senza plausibili ragioni da un ufficio

superiore gerarchico, nei confronti della vittima. Il principio di diritto espresso dalla

all’altro e nell’umiliazione di essere subordinati a quello che prima era un proprio

Suprema Corte è il seguente: “la circostanza che la condotta di mobbing provenga da

sottoposto. Come è stato più volte sostenuto dalla giurisprudenza di legittimità (tra le

un altro dipendente in posizione di supremazia gerarchica rispetto alla vittima, non

tante Cass. SS.UU. 6572/2006), il demansionamento non può individuarsi nella mera

vale ad escludere la responsabilità del datore di lavoro su cui incombono gli obblighi di

revoca

pari,

cui all’art. 2049 c.c., ove questo sia rimasto colpevolmente inerte alla rimozione del

nell’assegnazione del lavoratore a mansioni diverse, purché equivalenti a quelle svolte

fatto lesivo”. Anche la mera condotta di tolleranza nei confronti del comportamento dei

in precedenza. Tali ipotesi, infatti, rientrerebbero nello ius variandi dal datore di lavoro

propri dirigenti o, in ogni caso, dei soggetti preposti all’organizzazione degli uffici è di

e sarebbero pienamente legittime ai sensi dell’art. 41 Cost. e dell’art. 2094 cod. civ..

se idonea ad integrare la responsabilità in solido. LEGGI TUTTO

di

un

incarico,

seppure

prestigioso

e

remunerativo,

né,

del

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

Pensioni da fame per due milioni di pensionati. Camusso boccia Boeri base dei contributi versati. Questo un altro passaggio del Rapporto. Circa l'8,3% delle pensioni è stato liquidato con il sistema misto. La gestione separata ha il 100% delle pensioni liquidate con il contributivo. Poi il capitolo ispezioni. L'Inps ha effettuato nel 2014 oltre 58.000 ispezioni nelle aziende, registrando irregolarità nell'81% dei casi (oltre 47.000). Si è ridotto il numero delle ispezioni rispetto al 2013 (­19,2%) ma i controlli sono stati più mirati portando a un accertamento lordo, comprese le prestazioni indebite annullate) per 1,3 miliardi (+5,8% sul 2013). Nel complesso sono stati scoperti oltre 77.000 lavoratori in posizione irregolare (erano 86.499 nel 2013). "Le

GUARDA IL VIDEO (la protesta dei pensionati all'Inps di Siena)

regole del sistema contributivo consentono una certa flessibilità in uscita". Lo ha detto il presidente dell'Inps Tito Boeri.

I pensionati con un reddito da pensione sotto i 1.000 euro sono

"Flessibilità sostenibile ­ a suo avviso ­ significa che chi va in

6,6 milioni. Si tratta del 42,5% del totale. 1,9 milioni di persone

pensione prima deve spalmare il montante contributivo su più

non superano nemmeno la soglia dei 500 euro. E' quanto

mesi rispetto a chi va in pensione più tardi". E ancora:

emerge del Rapporto annuale dell'Inps, presentato ieri. Nella

"Crediamo sia giusto chiedere a chi ha redditi pensionistici

ripartizione dei redditi pensionistici per classe di importo, si

elevati in virtù di trattamenti molto più vantaggiosi di quelli di cui

legge nel rapporto, si rileva che il 42,5% dei soggetti (pari a oltre

godranno

6,6 milioni) assorbe circa il 18,9% della spesa annua

finanziamento di uscite verso le pensioni più flessibili". La Cgil

complessiva per un totale di oltre 50 miliardi di euro, ricevendo

ha subito bocciato la proposta. LEGGI TUTTO

una o più prestazioni d'importo medio mensile inferiore a 707 euro lordi mensili. Tra questi, il 12,1% pari a circa 1,9 milioni e'

i

pensionati

del

domani,

un

contributo

SCUOLA

al di sotto dei 300 euro. La quota di beneficiari che ottiene pensioni comprese tra 1.000 e 1.500 euro e' del 23,5% oltre 3,6 milioni per il 22% di spesa annua (59 miliardi), mentre un ulteriore 17,2% di beneficiari (circa 2,7 milioni di persone) percepisce redditi compresi tra 1.500 e 2.000 euro mensili, pari al 22,2% della spesa (oltre 59 miliardi). Nel 2014 l'Inps ha avuto un risultato economico di esercizio negativo per 12,7 miliardi e un disavanzo finanziario di competenza di 7,8 miliardi. L'Istituto spiega che la sostenibilità del sistema di sicurezza sociale comunque "non è a rischio". Il patrimonio netto è salito da 9.028 a 17.952 mld grazie al ripianamento dei debiti verso lo Stato

LA RIFORMA E' DIVENTATA LEGGE PANTALEO: "LA PROTESTA CONTINUA"

dell'ex Inpdap di 21,7 miliardi. Oltre 9 pensioni su 10 degli ex dipendenti privati sono state liquidate con il sistema retributivo, a fronte di meno dell'1% con il sistema contributivo, ovvero sulla

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana MIGRANTI

E TERRITORI:

LAVORO

DIRITTI ACCOGLIENZA

A cura di: Marco Omizzolo, Pina Sodano. Parole chiave: terzo settore ­ politiche sociali ­ Immigrazione ­ famiglia ­ asilo politico. Casa editrice: Ediesse Pubblicato in: aprile 2015. Pagine: 472. ISBN: 978­88­230­1945­4 "Migranti e territori" è una collettanea di ricerche condotte da docenti universitari, italiani e stranieri, ricercatori, giornalisti, funzionari pubblici e qualificati rappresentanti del Terzo Settore, che, con rigore metodologico e chiarezza espositiva, analizzano alcuni aspetti di particolare rilievo e attualità delle migrazioni contemporanee. Si tratta di indagini e ricerche aventi ad oggetto temi di grande complessità come il lavoro, i diritti, l’identità, i servizi sociali, l’accoglienza, le diaspore. Ampia è pertanto l’articolazione delle relative indagini.

PERIPEZIE,

IL

CAMMINO DELLA DIGNITÀ

FASCINO, MANIPOLAZIONI DI UNA PAROLA

Autore: Nicola Casaburi (prefazione di Gianfranco Bettin). Parole chiave: politica ­ filosofia ­ diritti ­ dignità ­ Costituzione ­ cittadinanza. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: marzo 2015. Pagine: 205. ISBN: 978­88­230­1940­9 Una piccola enciclopedia sulla parola “dignità”, dall’Antica Grecia a oggi. Oggi la parola “dignità” rischia di assumere una funzione “cosmetica”. Di fronte a tale scempio semantico e culturale non resta che mettersi a ripercorre la storia di questa parola, attraverso i terreni della storia, della filosofia, della politica, della letteratura, della religione e del diritto. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale: così recita l’articolo 3 della nostra Costituzione. Eppure nella Atene antica il termine nulla aveva a che fare con il campo dei diritti personali da tutelare.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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(viaggio in pullman con partenza da città toscane, hotel 3 stelle pensione completa, visite guidate, navigazione lago Worth, accompagnatore, ogni euro speso vale un punto Coop) La Carinzia è una regione dell’Austria meridionale, ricca di storia, castelli e monumenti, perfetta per chi ha voglia di un bagno di natura tra monti e laghi. 1° GIORNO: TOSCANA / CARINZIA Ritrovo dei partecipanti nei luoghi convenuti in orari da definire. Sistemazione in pullman e partenza in

2° GIORNO: CASTELLO DI HOCHOSTERWITZ Prima colazione in hotel. Partenza per l’escursione alla rocca di Hochosterwitz dove si visiterà il castello medievale, uno dei più suggestivi della Carinzia, situato su una roccia dolomitica all'altezza di 130 m. Particolarissimo l'accesso al castello tramite avveniristico ascensore. Pranzo nel corso d'escursione. Nel pomeriggio visita alla cittadina di Friesach, anche essa cinta da fortificazioni medievali e da un grande fossato. Spostamento verso il paese di GURK. Visita del Duomo, uno dei più importanti esempi di stile romanico europeo. Al termine rientro in hotel. Cena e pernottamento in hotel. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO

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In breve

Beffa nei 730 per il pasticcio dei rimborsi Slitteranno a settembre per 200mila toscani Vacanze "al verde" per 200.000 toscani: il rimborso Irpef slitta a settembre. Tra le tante novità del Fisco 2015 ce n'è una che sicuramente farà infuriare molti contribuenti. Circa 200mila cittadini toscani rischiano di andare in ferie (o a questo punto di non andarci affatto) senza il tanto atteso conguaglio in busta paga. Colpa di un decreto del Consiglio dei ministri che qualche giorno fa ha prorogato al 23 luglio il termine per l'invio dei 730. Una proroga, si badi bene, che non va in aiuto di quei pochi cittadini che hanno scelto la complicata strada del fai­da­te sperimentando le mancanze del nuovo 730 precompilato, ma che invece è rivolta alla stragrande maggioranza dei contribuenti che ha preferito rivolgersi (pagando) agli intermediari abilitati: Caf, commercialisti, consulenti del lavoro. Ebbene, questi ultimi hanno dovuto inviare l'80% dei modelli loro affidati entro ieri, mentre per il restante 20% avranno tempo fino al 23. Una data, quest’ultima, che non consente ai datori di lavoro di contabilizzare il rimborso nella busta di luglio. LEGGI TUTTO

Sol Piombino, arriva l'ok al secondo anno di Cassa Filctem e Cgil: "Raggiunto obiettivo fondamentale" Il 6 luglio al ministero del Lavoro è stata firmata la proroga di un anno di cassa integrazione per i lavoratori della Sol. La Filctem Cgil esprime soddisfazione per il risultato, arrivato dopo lo sciopero della fame dei segretari Stefano Santini e Fabrizio Musto. «Dopo la vicenda della Sol ­ dice una nota della Cgil provinciale ­ è stato presentato un emendamento che prevede la cessazione del pagamento delle cig solo in caso di cessazione definitiva dell`attività e prevede 20 milioni di euro per coprire il secondo anno di cig per tutti i lavoratori italiani che erano nelle condizioni dei lavoratori Sol. «Ci fa piacere ­ afferma Musto ­ che la nostra iniziativa favorisca altri lavoratori e abbia visto l`impegno di molti soggetti per il raggiungimento di un obiettivo fondamentale». «La norma che sospendeva le cig non siglate a Roma era assurda e ingiusta ­ dice Maurizio Strazzullo, segretario generale della Cgil ­ siamo molto felici che l`iniziativa intrapresa per la Sol abbia avuto un`eco così ampia». «Grande felicità per i lavoratori della Sol è stata espressa da Silvia Velo, che ha appreso la notizia durante una missione a New York. «Avevamo preso un impegno ­ ha detto Velo ­ e grazie all`intervento del Ministro Poletti, è stata risolta una vicenda paradossale. E' un bel giorno perché restituiamo serenità ai lavoratori e alle loro famiglie". LEGGI TUTTO

Mafia e beni confiscati, appello di Silvestri: "Non equiparare amministratore e curatore" E' profondamente sbagliato equiparare, come fa lo schema di decreto licenziato dal Governo, l'amministratore giudiziario al curatore fallimentare. A sostenerlo è Luciano Silvestri, dirigente nazionale della CGIL con delega alla legalità, anima della campagna per salvare dal fallimento le aziende sequestrate. "Questa è una grande preoccupazione, il punto debole del decreto ­ spiega il sindacalista ­ il curatore fallimentare ha una missione più semplice dell'amministratore; quest'ultimo deve occuparsi del rilancio dell'impresa, dei lavoratori e di mille altri aspetti". La comparazione delle due figure, per il sindacalista, è sbagliata anche anche sul piano politico: "bisogna uscire dalla logica che chi gestisce ha la cultura del curatore fallimentare, è invece un manager". E qualora l'amministratore giudiziario non abbia i requisiti per essere una manager "vanno previste delle figure che lo affianchino nel gestire al meglio una impresa". Per il resto, Silvestri condivide la volontà del Governo di normare la materia: "è un aspetto ­ sottolinea ­ che è stato più volte sollecitato dal sindacato. In generale, vanno fissati dei tetti per i compensi da dare agli amministratori giudiziari e bisogna stabilire la quantità di beni che ognuno può amministrare, proprio perchè gestire beni confiscati è complicato. Ci vogliono però scelte equilibrate". LEGGI TUTTO

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