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L’IMMERSIONE

Le inondazioni danneggiano le città costiere, come riportato dall’IPCC. La Commissione Europea ha dichiarato che le aree urbane, esposte alle inondazioni e all’erosione, sono spesso mal equipaggiate per adattarsi ai cambiamenti climatici. La ricerca si concentra sulla strada litoranea costiera portoghese, la parte più vulnerabile alle inondazioni, dove persistono sistemi fissi e flessibili che si interfacciano con la città consolidata. L’obiettivo è comprendere, attraverso l’analisi morfologica, le caratteristiche degli elementi che compongono il margine delle città portoghesi, esercizio necessario per la progettazione delle misure di adattamento.*

a vulnerabilità1 delle aree urbane costiere alle inondazioni, causate dal cambiamento climatico, è elevata. A causa dell’imprevedibilità degli effetti dell’innalzamento del livello del mare sulle coste, in quanto non uniformi e poiché variano notevolmente da regione a regione e su una serie di scale temporali (Nicholls et al., 2010), sono esposti ogni anno milioni di persone e migliaia di miliardi di dollari di beni su scala globale (Hallegatte et al., 2011; Hanson et al., 2011).

Focus della ricerca sono gli insediamenti urbani presenti sul litorale portoghese che si estende per 943 km, ed è il maggiormente esposto nell’Unione Europea, agli effetti dell’innalzamento del livello medio del mare.

Si stima che le aree colpite saranno 903,1 km2 nel 2050, esponendo 59.530 edifici e 145.550 residenti; dato che aumenta a 1.146 km2 (le aree a delta del fiume sono incluse nella stima) con 82.000 edifici e 224.830 residenti nel 2100 (Antunes et al., 2019).

Il dato si aggrava in quanto nella zona costiera si trovano la maggior parte delle grandi città dove vive circa il 70% della popolazione nazionale, il dato aumenta fino all’80% nei mesi estivi, soprattutto nella regione dell’Algarve (Sud del Portogallo) a causa del turismo. Inoltre le principali attività economiche del Paese si trovano lungo la costa e contribuiscono a circa l’85% del prodotto interno lordo (PIL) nazionale (Andrade et al., 2002).

Il paesaggio costiero portoghese, oggi vulnerabile, ha subito negli anni successive e differenti trasformazioni urbane che hanno concorso a renderlo un sistema complesso, in cui persistono elementi fissi – architettonici, patrimoniali, religiosi, ma anche infrastrutturali – e flessibili – allestimenti temporanei per il tempo libero – che si interfacciano con la città storica e moderna.

Lo stretto rapporto con il mare ha contribuito a definire l’immagine di questo territorio, che dal XIX secolo è stato considerato abitabile, e la formazione dell’elemento urbano della seashore street. Questa è uno spazio urbano lineare, da un lato limitato dagli edifici e dall’altro aperto verso l’oceano, dove si

01. Localizzazione Territoriale. Territorial localisation. Francesca Dal Cin

Il litorale dinanzi all’innalzamento del livello medio del mare

Analisi morfologica delle città Portoghesi in riva al mare

Seashore street facing average sea level rise.Morphological analysis of Portu-

guese waterfront cities’ edge As reported by the IPCC, flooding damage coastal cities . The European Commission stated that the urban areas, exposed to flooding and erosion, are often not equipped for adapting to climate change. The research focuses on the Portuguese seashore street, which is the most vulnerable part to flooding, where fixed and flexible systems that interface with the consolidated city persist. The aim is, through morphological analysis, to define and organise the characteristics of each element that composes the Portuguese cities’ edge, necessary to design the adaptation measures.*

he vulnerability1 of coastal urban areas to flooding caused by climate change is high. Due to the unpredictable effects of sea level rise on the coast, as they are uneven and vary greatly from region to region and on a number of time scales (Nicholls et al., 2010), millions of people and thousands of billions of dollars of goods are exposed each year on a global scale. (Hallegatte et al., 2011; Hanson et al., 2011).

The focus of the research is on the urban settlements of the Portuguese coast, which extends for 943 km and is the most exposed, in the European Union, to the effects of the rise in average sea level.

It is estimated that the affected areas will be 903.1 km2 in 2050, exposing 59,530 buildings and 145,550 residents; as it increases to 1,146 km2 (river delta areas are included in the estimate) with 82,000 buildings and 224,830 residents in 2100 (Antunes et al., 2019).

This data is aggravated by the fact that in the coastal area are located most of the large cities and where about 70% of the national population lives, the figure increases to 80% in the summer months, especially in the Algarve region (South of Portugal) due to tourism. In addition, the main economic activities of the country are located along the coast and contribute to about 85% of the national gross domestic product (GDP) (Andrade et al., 2002).

The Portuguese coastal landscape, today vulnerable, has undergone various urban transformations throughout the years that have contributed to making it a complex system, in which fixed elements – architectural, patrimonial, religious, but also infrastructural – and flexible – temporary installations for the free time – that interface with the historical and modern city, persist.

The close relationship with the sea has helped to define the image of this territory, which has been considered uninhabitable since the 19th century, and the formation of the urban element of seashore street. The seashore street is a linear urban space, on the one hand limited by buildings and on the other open towards the ocean, where spaces of aggregation such as squares and open spaces develop. Over the years there have been different forms of use of this space between the city and the water: from fishing to port activity, until today, when it is more characterized as a leisure space and tourist place.

In the article two coastal cities, Cascais and Sesimbra (img. 01), are analyzed through the elementary decomposition of the elements that characterize their seashore street space (img. 02-03). The methodological approach proposed for the characterization of seashore street considers the knowledge of the site and its evolution necessary to understand the future evolutionary dynamics (Proença, 2018).

The process of formation of the seashore streets in Cascais and Sesimbra begins through the simple regularization of the coastal territory. In the first phase of occupation, to protect the inhabited nucleus from the dangers that came from the sea, such as piracy phenomena, several defensive elements, such as walls and fortresses, were built. The fortress of Sesimbra was built in 1568/1570 and the one in Cascais in 1642. Various systems of articulation between the city and the water such as ramps, stairs, piers or quays used for fishing activities were built in the free space between the city and the water. The beach, in fact, was the backdrop of the city and was used as a warehouse for boats, a place for drying fish and sewing nets.

With the construction of the seashore street, which began in 1899 in Cascais and in 1934 in Sesimbra, the city’s scene began to be rethought; the public space became a place for walking and staying. In fact, for example, it is documented that the seafront of Sesimbra had Art Nouveau street furniture, fixed artefacts (benches and street lamps) and furniture (kiosks), until the storm of 1941 that destroyed the coast. Until the 1960s, together with the seashore street, infrastructure elements for fishing and port activities, such as the quay and pier, coexisted and were demolished to make room for tourist activity.

02. Cascais, Evoluzione morfologica. Cascais, Morphological Evolution. Francesca Dal Cin & formaurbis LAB

sviluppano spazi di aggregazione come piazze e spazi aperti. Negli anni si sono susseguite differenti forme di utilizzo di questo spazio tra la città e l’acqua: dalla pesca all’attività portuale, oggi invece è maggiormente caratterizzato come spazio di svago e luogo turistico.

Nell’articolo sono analizzate due città costiere, Cascais e Sesimbra (img. 01), attraverso la scomposizione elementare degli elementi che ne caratterizzano lo spazio della seashore street (img. 02-03). L’approccio metodologico proposto per la caratterizzazione delle seashore street considera necessaria la conoscenza del sito e la sua evoluzione per comprendere le dinamiche evolutive future (Proença, 2018).

Il processo di formazione della seashore streets in Cascais e in Sesimbra, inizia attraverso la semplice regolarizzazione del territorio costiero. Nella prima fase di occupazione per proteggere il nucleo abitato dai pericoli che provenivano dal mare, quali fenomeni di pirateria, furono costruiti diversi elementi difensivi quali mura e fortezze. La fortezza di Sesimbra fu costruita nel 1568/1570 e quella di Cascais nel 1642.

Diversi sistemi di articolazione tra la città e l’acqua quali rampe, scale, moli o banchine che servivano all’attività della pesca furono costruiti nello spazio libero tra la città e l’acqua. La spiaggia, infatti, era il retroscena della città ed era utilizzato come magazzino per le barche, luogo per l’essicazione del pesce e la ricucitura delle reti.

Con la costruzione della seashore street, iniziata nel 1899 a Cascais e nel 1934 a Sesimbra, si inizia a ripensare la scena della città; lo spazio pubblico diviene luogo di passeggio e di permanenza. Infatti, per esempio, è documentato che sul lungomare di Sesimbra fossero presenti arredi urbani liberty, manufatti fissi (panchine e lampioni) e mobili (chioschi), sino alla tempesta del 1941 che distrusse il litorale. Fino agli anni ’60 del 900 coesistevano, insieme alla seashore street, elementi infrastrutturali per la pesca e le attività portuali, quali banchina e molo, che furono demoliti per fare spazio all’attività turistica.

Lo spazio urbano consolidato della seashore street, oggi, a causa dell’innalzamento del livello medio del mare necessita di interventi di adattamento urbani efficaci per impedire l’allagamento, come previsto nello scenario 20502 .

Come si evince dalle piante e dalle sezioni sia nel caso di Cascais che di Sesimbra, lo spazio urbano che verrà colpito dall’innalzamento del livello medio del mare non sarà limitato esclusivamente allo spazio pubblico della seashore street bensì l’allagamento comporterà maggiori vulnerabilità agli edifici prossimi della linea d’acqua. L’esercizio necessario della scomposizione degli elementi, nello spazio tra la città e il mare, è fondamentale per comprendere le relazioni spaziali e le dinamiche delle forme (Caniggia, 1963, p. 46) che compongono il sistema urbano complesso (Rossi, 1964, p. 60). La leggibilità costruita a partire dalla memoria morfologica e morfogenetica degli elementi che compongono la città è un valore della sua forma (Proença S. B., 2014, p. 34) che permette di delineare nuove regole per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

L’adattamento dei sistemi urbani richiede la modifica strutturata della dimensione spaziale (Biesbroek, 2009) e legislativa in modo coordinato con le pratiche del governo del territorio di carattere ordinario, tutto ciò è possibile attraverso la conoscenza del territorio e degli eventi climatici (Maragno, 2020).

La lettura della vulnerabilità dei territori costieri colpiti dalle inondazioni richiede dati e informazioni che molte volte risultano incompleti, l’utilizzo dell’analisi morfologica può fornire ai pianificatori e progettisti strumenti utili a definire misure di adattamento urbane efficaci.*

04. Cascais e Sesimbra, scenario 2019 – 2050 SLR. Cascais and Sesimbra, scenario 2019 - 2050 SLR. Francesca Dal Cin & formaurbis LAB

The consolidated urban space of the seashore street, today, due to the rise in the average sea level requires effective urban adaptation measures to prevent flooding, as foreseen in the 2050 scenario2. As can be seen from the plans and sections in the case of both Cascais and Sesimbra, the urban space that will be affected by the rise in average sea level will not be limited exclusively to the public space on the seashore street, but the flooding will lead to greater vulnerability to the buildings next to the water line.

The necessary exercise of decomposition of the elements, in the space between the city and the sea, is fundamental to understand the spatial relationships and dynamics of forms (Caniggia, 1963, p. 46) that make up the complex urban system. (Rossi, 1964, p. 60) The legibility built from the morphological and morphogenetic memory of the elements that make up the city is a value of its form (Proença, 2014, p. 34) that allows to outline new rules for adaptation to climate change.

The adaptation of urban systems requires the structured modification of the spatial dimension (Biesbroek, 2009) and the legislative dimension in a coordinated way with the practices of ordinary territorial government, all this is possible through knowledge of the territory and climate events (Maragno, 2020).

Reading the vulnerability of coastal areas affected by flooding requires data and information that are often incomplete, the use of morphological analysis can provide planners and designers with useful tools to define effective urban adaptation measures.*

NOTE 1 – Secondo la definizione dell’IPCC (1995), la vulnerabilità di un territorio ai cambiamenti climatici è misurata dal danno potenziale che può essere prodotto e dal grado di modifica del sistema. According to the IPCC definition (1995), the vulnerability of a territory to climate change is measured by the potential damage that can be produced and the degree of system change. 2 – Negli scenari illustrati nelle immagini 02, 03, 04, il livello +5 metri d’altezza (dipendente dalla combinazione di differenti fattori, quali la proiezione dell’innalzamento del livello del mare, le tempeste, le inondazioni improvvise, gli effetti del ciclo delle maree e l’ondulazione) è condizionato dalle informazioni topografiche disponibili ed è stato precedentemente testato dal team di ricerca del progetto “Urbanized Estuaries and Deltas. In search for a comprehensive planning and governance. The Lisbon case”. In the scenarios shown in images 02, 03, 04, the level +5 meters (depending on the combination of different factors, such as sea level rise projection, storms, flash floods, tidal cycle effects and ripple) is conditioned by the available topographic information and has been previously tested by the research team of the project “Urbanized Estuaries and Deltas. In search for a comprehensive planning and governance. The Lisbon case”.

BIBLIOGRAFIA - Antunes, C., Rocha, C., Catita, C. (2019), “Coastal flood assessment due to sea level rise and extreme storm events: A case study of the atlantic coast of Portugal’s mainland” in “Geosciences”, n. 9(5), pp. 6-8. - Biesbroek, G.R., Swart, R.J., Van Der Knaap, W.G. (2009), “The mitigation–adaptation dichotomy and the role of spatial planning” in “Habitat Int”, n. 33, pp. 230-237. - Caniggia, G. (1963), “Lettura di una città: Como”, Centro Studi Storia Urbanistica. - Hallegatte, S., Ranger, N., Mestre, O., Dumas, P., Corfee-Morlot, J., Herweijer, C., & Wood, R. M. (2011), “Assessing climate change impacts, sea level rise and storm surge risk in port cities: A case study on Copenhagen” in “Climatic Change”, n. 104(1), pp. 113-137. - Hanson, S., Nicholls, R., Ranger, N., Hallegatte, S., CorfeeMorlot, J., Herweijer, C., Chateau, J. (2010), “A global ranking of port cities with high exposure to climate extremes” in “Climatic Change”, n. 104, pp. 89-111, documento disponibile su https://doi. org/10.1007/s10584-010-9977-4 (ultimo accesso luglio 2020). - IPCC (1996), “Climate Change 1995: A report of the Intergovernmental Panel on Climate Change” in “Environmental Science & Technology”, n. 48(8), pp. 4596-4603. - Maragno, D. (2020), “Le città e il cambiamento climatico: strategie possibili”, in “Dialoghi urbani”, rivista online del gruppo Città & Territorio dell’Unione Culturale, documento disponibile su https://www.unioneculturale.org/2020/09/dialoghi-urbani/ (ultimo accesso luglio 2020). - Nicholls, R.J. (2010), “Impacts and responses to sea-level rise” in Church, J.A., Woodworth, P.L., Aarup, T., and Wilson, W.S., “Sea-level Rise and Variability”, Wiley-Blackwell, Chichester, United Kingdom, pp.17-43. - Proença, S.B. (2014), “A resistência da forma urbana. A persistência dos traços na forma da cidade. Em O Tempo e a Forma” in “Cadernos Murb Morfologia Urbana”, pp. 33-49. - Proença, S.B. (2018), “Reading and interpreting Portuguese Atlantic seashore streets in sea level rise context. Transitional Streets” in “Narrating Stories of Convivial” Streets, pp. 1-8. - Rossi, A. (1964), “Considerazioni sulla morfologia urbana e la tipologia edilizia”, pp. 59-69, in Caja M., Malcovati S. (2010), “Tipologia architettonica e morfologia urbana”, Lampi di Stampa, Cologno Monzese. - Viganò, P. (1999), “La città elementare”, SKIRA, Milano.

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