Montagna in Fiera 2017

29a EDIZIONE

MONTAGNA IN FIERA CASTIGLIONE DEI PEPOLI 25 / 26 / 27 AGOSTO 2017

comune di Castiglione dei Pepoli

nione dei comuni

ppennino bolognese

Montagna in Fiera ringrazia gli sponsor, gli espositori, gli inserzionisti, le associazioni di categoria con le imprese da esse rappresentate, le associazioni di volontariato, gli uffici e il personale comunale, oltre a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione della fiera. per leggere la storia della nascita e lo sviluppo della manifestazione VISITA IL SITO WEB DEL COMUNE www.comune.castiglionedeipepoli.bo.it O SEGUICI SU FACEBOOK

Montagna in Fiera Comune di Castiglione dei Pepoli 2

ASSOCIAZIONE MONTAGNA IN FIERA PRESIDENTE Tommaso Tarabusi REFERENTE AREA FIERA Sonia Villani REFERENTE MERCATO Ferdinando Pasqui REFERENTI PUBBLICITÀ Arianna Tortelli Tatiana Buffolino Stefano Montiglioni Federica Giardini Andrea Giannerini ORGANIZZAZIONE EVENTI Ass.ne Culturale AlterEgo

La montagna in fiera nasce nel 1989, dal 2003 il comitato Montagna in Fiera si è rifondato come associazione composta dal Comune di Castiglione dei Pepoli, la Pro Loco e le associazioni di categoria ASCOM, CNA e Confartigianato.

REDAZIONE E ORGANIZZAZIONE Comitato Montagna in fiera PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE Francesco Buffolino FOTOGRAFIA DI COPERTINA Giampaolo Bacchetti STAMPATO DA: Flyeralarm Srl L’ass.ne Montagna in Fiera rimane a disposizione di eventuali aventi diritto dei materiali fotografici utilizzati che non è stato possibile identificare e rintracciare.

MONTAGNA IN FIERA 2017 TORNANO LE ARTI CIRCENSI, ARTI DI STRADA ED ALTRE SORPRESE L’edizione numero 29 della storica fiera di Castiglione dei Pepoli dopo alcune novità introdotte nel 2016 propone per il nuovo anno una importante programmazione artistica in collaborazione con ArterEgo. La fiera è un momento di aggregazione e

L’idea è creare una rete sociale, culturale e artistica tra i comuni dell’Appenino tosco-emiliano. I comuni di Monghidoro, San Benedetto Val di Sambro, Marzabotto, Camugnano hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa continuando ad allargare la rete di coinvolgimento verso

come tale il pubblico partecipante deve essere coinvolto durante tutta la durata dell’evento da spettacoli, musica, arte e tradizione.

Da quest’anno Montagna in Fiera insieme ad Arterego intende lanciare un nuova iniziativa estiva in cui coinvolgere il comune di Castiglione dei Pepoli, cogliendo l’occasione per fare confluire l’evento in un progetto più ampio: Appenini in Circo.

altre realtà. Perché tanta risposta positiva?

Da sempre circo e arte di strada sono considerate arti “popolari” per il coinvolgimento diretto che avvicina il pubblico non solo all’artista, ma all’evento stesso e ai luoghi in cui si svolge. Le arti circensi e le occasioni di festa, inoltre, sono storicamente collegati e associati a convivialità, musica e multidisciplinarietà.

TOMMASO TARABUSI presidente comitato montagna in fiera 3

SPE TTA CO LI

Da sempre circo e arte di strada sono considerate arti “popolari” per il coinvolgimento diretto che avvicina il pubblico non solo all’artista, ma all’evento stesso e ai luoghi in cui si svolge. Le arti circensi e le occasioni di festa, inoltre, sono storicamente collegati e associati a convivialità, musica e multidisciplinarità.

Nata nel 2005, Arterego è un’associazione culturale senza scopo di lucro dedita alla promozione e allo sviluppo di attività di animazione e di spettacolo concernenti arti circensi e di strada, dalla giocoleria alle discipline acrobatiche, dal teatro comico alle animazioni di gruppo o di contatto, in ambito culturale, ricreativo e sociale. Arterego lavora sul territorio emilianoromagnolo da oltre dieci anni costruendo un network di relazioni con altri enti e realtà associative attraverso l’organizzazione di rassegne continuative sul territorio della provincia di Bologna.

Da quest’anno Arterego intende lanciare un nuova iniziativa estiva: Appennini in Circo, lo scopo è creare una rete sociale, culturale e artistica tra i comuni dell’appenino tosco-emiliano.

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Montagna in Fiera 2017

VENERDI’

SABATO

DOMENICA

VEN | ORE 18:00 | LE DOCCE

SAB | ORE 10:30 | P.ZZA LIBERTÀ

DOM | ORE 10:30 | PIAZZA LIBERTÀ

CIRCO CONTEMPORANEO

LABORATORIO

LABORATORIO

INDACO CIRCUS

PICCOLO CIRCO

PICCOLO CIRCO

VEN | ORE 19:00 | LA TORRETTA

SAB | ORE 12:30 | LE DOCCE

DOM | ORE 11:30 | LA TORRETTA

GIOCOLERIA E EQUILIBRISMI

TEATRO DI FIGURA

GIOCOLERIA COMICA

GERACIRCUS

VEN | ORE 21:00 | PIAZZA

LANNUTTI E CORBO

VARIETÀ COMICO ACROBATICO

OFFICINE DUENDE SAB | ORE 16:30 | LE DOCCE

DOM | ORE 12:30 | LE DOCCE

MUSICA AFRO-BRASILIANA

TEATRO DI FIGURA

MARAKATIMBA

DOM | ORE 17:00 | LA TORRETTA

TEATRO DI FIGURA

HULA HOOP E VERTICALI

OFFICINE DUENDE

CIRCO CONTEMPORANEO

SAB | ORE 17:30 | LE DOCCE

GERACIRCUS

GIOCOLERIA E EQUILIBRISMI SAB | ORE 18:30 | LA TORRETTA

MR. SACHA

GIOCOLERIA COMICA SAB | ORE 19:30 | LE DOCCE

EXTRA

LINDA VELLAR

VEN. SAB. DOM | ITINERANTE

MARAKATIMBA

LE SGAMBATE

TRAMPOLIERI ITINERANTI VENERDÌ | ORE 18:00 | OFFICINA15

ArtOff: GIUSEPPE BARTOLOMEI

INAUGURAZIONE MOSTRA D’ARTE SABATO | ORE 14:00 | LA TORRETTA

FERRATURA DEL CAVALLO

dimostrazione pratica di ferratura del cavallo con ferri forgiati a cura del maestro Paolo Papini

OFFICINE DUENDE

SAB | ORE 17:00 | PIAZZA LIBERTÀ

VEN | ORE 22:00 | LE DOCCE

INDACO CIRCUS

MR. SACHA

HULA HOOP E VERTICALI SAB | ORE 20:00 | LA TORRETTA MUSICA AFRO-BRASILIANA SAB | ORE 20:30 | LE DOCCE

LINDA VELLAR

DOM | ORE 17:30 | LE DOCCE

ANDREA MONTEVECCHI CLOWN MUSICISTA

DOM | ORE 18:00 | LA TORRETTA

MISTER FUNNY MOMENTS HULA HOOP E VERTICALI

DOM | ORE 18:30 | LE DOCCE

GAMBEINSPALLA BOLLE SAPONE, CLOWN

DOM | ORE 20:00 | LE DOCCE

SHEZAN

MAGIA, FACHIRISMI DOM | ORE 21:30 | PIAZZA LIBERTÀ

MR SACHA

CIRCO INZIR

SAB | ORE 21:00 | PIAZZA LIBERTÀ

DOM | ORE 21:00 e 22:30 | PIAZZA

GIOCOLERIA E EQUILIBRISMI

FEKAT CIRCUS

ACROBAZIA, CONTORSIONI SAB | ORE 22:00 | LE DOCCE

LINDA VELLAR

HULA HOOP E VERTICALI SAB | ORE 22:30 | PIAZZA LIBERTÀ

MARAKATIMBA

MUSICA AFRO-BRASILIANA

CIRCO CONTEMPORANEO

TRIO MEDINSUD MUSICA POPOLARE

DOM | ORE 23:00 | PIAZZA LIBERTÀ

CONNESIONI FUNAMBOLO

DOM | ORE 23:30 | PIAZZA LIBERTÀ

FIRE SHOW FUOCO E DANZA

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INDACO CIRCUS MANO A MANO E’ una compagnia di circo contemporaneo dove l’acrobatica, la giocoleria ed il verticalismo si fondono in uno show adatto a tutti i tipi di pubblico.

GERACIRCUS GIOCOLERIA E EQUILIBRISMI Una grossa corda viene utilizzata nei modi più impensati e grazie anche all’aiuto del pubblico Mr Gera concluderà con un’equilibrio molto precario!

LANNUTTI E CORBO VARIETÀ COMICO ACROBATICO All’inCirco Varietà è un crescendo pirotecnico di comicità, magia, acrobazia, poesia e follia. Uno spettacolo d’arte varia a cavallo tra il circo teatro e il cabaret.

OFFICINE DUENDE TEATRO DI FIGURA Sperimentazione costante tramite burattini e puppets, creano una miscela di linguaggi e immagini rappresentativa della propria visione del mondo.

MR SACHA GIOCOLERIA COMICA E’ uno spettacolo dove giocoleria, acrobatica e idiozia si uniscono nella ricerca delle caratteristiche che caratterizzano un vero uomo, in un continuo di gag.

LINDA VELLAR HULA HOOP E VERTICALI “HOOPnosis” è un rituale di reminiscenza corporale.

Tra ipnosi e prese acrobatiche che non avreste mai immaginato di poter fare prima.

FEKAT CIRCUS ACROBAZIA, GIOCOLERIA, CONTORSIONI La compagnia Etiope ed il suo circo diffondono il ritmo intenso delle danze tradizionali, riempiendo le strade di novità, trasformando ogni avversità in sogno creativo.

ANDREA MONTEVECCHI CLOWN MUSICISTA

Clown, giocoleria, musica dal vivo ed equilibrismo si fondono in un mix di imprevisti e interazioni con il pubblico diventando essi parti integranti dello spettacolo.

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FOTO: Giampaolo Bacchetti

TRIO MEDINSUD MUSICA POPOLARE Dal Cafè Chantant, la canzone-cabaret in voga a Napoli a inizio secolo, passando per la canzone popolare d’autore fino alle tarantelle e pizziche del Sud, un concerto su un filo teso fra tradizione e innovazione.

Montagna in Fiera 2017

MISTER FUNNY MOMENTS FUOCO COMICO

Grazie ai suoi fidati bastoni, la sua tanica di petrolio e ad una provvidenziale scintilla é pronto ad incendiarsi ed intrattenere il pubblico!

GAMBEINSPALLA TEATRO BOLLE SAPONE, CLOWN

Un carretto d’altri tempi, uno strano attore, mimo, clown, vi mostrerà il suo mondo.

Con il naso all’insù potrete ammirare queste anime volanti trasformarsi in volo libero…le bolle di sapone.

SHEZAN MAGIA, FACHIRISMI Un genio decisamente bizzarro, senza lampada e senza padrone, abita ora in una piccola teiera e gira il mondo alla ricerca del fantomatico strofinatore… per ottenere la libertà, dovrà convincere il pubblico che lui è davvero un genio e lo farà mostrando effetti e numeri unici al mondo.

CONNESSIONI FUNAMBOLO Ogni superficie verticale può diventare un terreno di gioco per una camminata in orizzontale, un ponte fatto di pochi millimetri d’acciaio e un funambolo sospeso ad attraversarlo. Torri, edifici, palazzi, sponde di fiumi sono connessi per creare un nuovo spazio in cui avanzare. Ogni ambiente urbano trova nuova arte nell’intensità della performance circense.

Gli edifici, la musica elettronica eseguita dal vivo portano lo spettatore in una dimensione altra a metà tra l’antico e il moderno, tra il sogno e la realtà.

MARAKATIMBA MUSICA AFRO-BRASILIANA Un ensemble giocoso, divertente, colorato e conviviale che fa rivivere le atmosfere del carnevale brasiliano, promuove la cultura del sorriso e porta un messaggio di pace, dialogo e scambio tra luoghi e culture diverse.

CIRCO INZIR CIRCO CONTEMPORANEO Circo Inzir nasce dalla volontà di un collettivo di artisti di portare spettacoli in zone del mondo dove la vita si complica a causa di povertà, guerre e sfruttamento.

FIRE SHOW FUOCO E DANZA

PICCOLO CIRCO LABORATORIO

Grande spettacolo di fuoco con effetti pirotecnici, magie infuocate e danze romantiche chiuderanno la 29esima edizione di Montagna in Fiera.

Lo spettacolo fonde i virtuosismi di fuoco performativo con la capacità di intrattenere il pubblico attraverso un coinvolgimento inusuale e di grande effetto.

Si respirerà un’atmosfera retrò in bianco e nero, con passi di swing acrobatico e incantati da romantiche passeggiate sotto piogge scintillanti.

“Il grande vantaggio del giocare col fuoco è che non ci si scotta mai. Sono solo coloro che non sanno giocarci che si bruciano del tutto.”

Oscar Wilde

Il Piccolo Circo è un laboratorio di espressione e movimento adatto a tutti, bambini ragazzi, maschi e femmine, dove poter provare varie discipline circensi.

LE SGAMBATE TRAMPOLIERI Avete presente quando qualcuno si fa bello per le occasioni importanti? E’ così che fanno Agnese e Rossella: si riempiono di colori e scendono in strada diventando alte più di due metri!

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ABBIGLIAMENTO

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Montagna in Fiera 2017

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Montagna in Fiera 2017 Castiglionesi Famosi nel mondo

GIUSEPPE BARTOLOMEI

Castiglione dei Pepoli, 04 luglio 1946 - 26 agosto 1995

Meditazione – bronzo, h 30 cm

Nel 1966 si diploma all’Istituto Statale d’Arte di Bologna e nel 1968 termina il biennio di Magistero d’ Arte di Firenze. In 28 anni di attività ha prodotto centinaia di opere pittoriche ad olio, alcune a tempera, si è misurato con la scultura, con il design industriale, con il fumetto. Ha partecipato a rassegne nazionali, a mostre collettive, ha tenuto mostre personali: le sue opere fanno parte di collezioni private in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Giappone. Fra le ultime sculture, un angelo in bronzo 600x300. Ha creato tutte le scenografie per gli spettacoli dell’Associazione SIPARIO CASTIGLIONESE, tra cui “Rigoletto” e “Traviata”. Suo è il Logo di Sipario riprodotto nella linea grafica. E’ scomparso a soli 49 anni il 26 agosto 1995.

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Occhi e coscienze che cercano le origini e le radici di una memoria storica sono l’essenza e devono essere la pretesa consapevole di generazioni giovani e di generazioni passate, entrambe volte alla ricerca e alla valorizzazione della storia.

Nella storia artistico - culturale di Castiglione dei Pepoli diviene doveroso allora abbandonarsi alla scoperta per i più giovani e alla riscoperta per tutti di un talento affermato come quello dell’artista Giuseppe Bartolomei.

Poliedrico, instancabile ma soprattutto appassionato e umile, un esempio per molti giovani conterranei, nato proprio tra i profili e le sinuosità castiglionesi nel 1946 e lasciatoci prematuramente nel 1995, si diplomò nel 1966 presso l’Istituto Statale d’Arte di Bologna e nel 1968 terminò il biennio di Magistero d’Arte di Firenze. In ventotto anni di carriera e di studio, ci ha lasciato centinaia di opere pittoriche ad olio o tempera, ma non solo, la sua versatilità ha infatti permesso all’artista di cimentarsi anche in scultura, design, fumetto e scenografia.

La preziosità di Giuseppe Bartolomei infatti risiede proprio in quella contemporaneità stretta che permette ai giovani artisti di oggi di slittare, viaggiare, esplorare tra e nelle più differenti discipline. Trasversalità, poliedricità e un’irrefrenabile voglia di essere altrove, di sognare, lontani, più forti della paura. I dipinti, le sculture, i disegni, ogni segno artistico di Bartolomei è intriso e fedele a quella corrente avanguardistica tanto amata e che mai lo ha abbandonato nella propria cifra stilistica: il surrealismo.

Un surrealismo “glocale” (tra il globale e il locale) quello di Bartolomei, così attento e studioso verso la storia dell’arte, così ricco 14

“Due mani che si cercano sono l’essenza di tutto il domani” — André Breton

Promiscuità – olio su tela, cm 50x70, 1986 – coll. privata

L’orologio – olio su tela, cm 100x160, 1993 – coll. privata

Montagna in Fiera 2017

di riferimenti culturali e artistici, l’artista ha guardato e attinto sia dai grandi maestri classici e dell’avanguardia che ai propri giardini, i propri sentimenti, le proprie emozioni. Le sue opere l’hanno portato oltre l’Appennino, in numerose mostre personali e collettive, in collezioni internazionali tra l’Italia, la Francia, la Svizzera, la Germania, gli Stati Uniti, il Giappone.

Una volta entrati nel viaggio lungo un sogno, lungo una vita di Giuseppe Bartolomei ci si accorge di far parte di un universo possibile, stravagante, colorato, soffuso, onirico, illuminante, cangiante e appassionante.

Come piccoli teatri di posa, dai fondali scuri emergono forme seducenti, tra figure muliebri, nastri di tessuti e dettagli animali, la drammaturgia di Bartolomei dona potenti atti di visione immaginifica.

E’ impossibile non captare una forza espressiva folgorante, intensa, vibrante, nelle pennellate, nella scelta dei soggetti, nei titoli stessi, kafkiani, poetici, puntuali. Una puntualità con una realtà altra, imprecisa, irregolare, fedele ad una sensitività acuta e brillante.

Che siano esse teste di medusa rivisitate e urlanti, oche diafane e marmoree, conchiglie antropomorfe, profili piumati a metà tra l’umano e l’animale, le metamorfosi sono incessanti e urgenti. Indispensabili.

Bartolomei nelle sue opere ha attraversato temi come la memoria e il tempo nell’inganno dell’arte, filtrandoli sotto il segno eterno del poetare, unico verbo del sogno. testo di: Federica Fiumelli

Per Sempre – olio su tela, cm 100x90, 1989

#ArtOff GIUSEPPE BARTOLOMEI

una mostra delle opere dell’artista Castiglionese si terrà presso l’associazione culturale Officina15, grazie anche al contributo e alla collaborazione di molti amici e compaesani Castiglionesi.

INAUGURAZIONE VENERDÌ 25/08 ORE 18:30 Centro di Cultura Paolo Guidotti via Aldo Moro, 31 - Castiglione P. piano seminterrato INGRESSO LIBERO

FOTO: Giampaolo Bacchetti

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CHIESA VECCHIA cenni storici

O madre preghiam clemenza al gran in tal casson al pan in tla cardenzia

Chiesa Parrocchiale dedicata a San Lorenzo fino al 1575, cominciò ad essere chiamata Chiesa “Vecchia” dal momento in cui nel paese fu eretto l’Oratorio della Compagnia Laicale della Madonna della Misericordia, dedicato al medesimo santo. Alcuni scritti testimoniano che fino al 1622 entrambe portavano lo stesso nome e celebravano la medesima festa.

Conosciuta come Chiesa della Madonna della Consolazione o del 16

Carmine o della Cintura perché vi si venerava una sacra icone raffigurante la Donna Consolatrice con il Pargolo in braccio, era anche detta della Madonna del Lago o della Rondine perché nei pressi dello stabile si trovava un laghetto e il Bambino dell’immagine reggeva in mano una rondine. I documenti del Monastero di Santa Maria di Montepiano (1000-1200) che fanno riferimento a questo stabile, riportano che la Chiesa fu

costruita in una terra con castagneto “traflumen” (oltrefiume). I caratteri architettonici permettono di far risalire la struttura romanica all’anno Mille. Secondo una cronaca i vecchi avevano sentito dire da altri vecchi che questa Chiesa era compagna di quelle costruite dalla morte di Cristo in poi. All’interno la struttura era ricca di affreschi, alcuni dei quali databili intorno al 1610, come quello raffigurante San Carlo, beatificato in quegli anni. A metà del ‘600 fu demolita per guasti irreparabili. L’architetto senza laurea Lorenzo Simoncini fu incaricato del progetto. I finanziamenti vennero dagli abitanti, tutti quanti avessero fede e braccia.

Si dice che ogni giorno di festa, durante le processioni, uomini

Montagna in Fiera 2017

FONTANA LE DOCCIE cenni storici

donne e bambini portassero un sasso per costruire. Il fabbricato fu iniziato nel 1650, cinque anni dopo si giunse al tetto. La costruzione, compresa la guglia, era alta 24 metri. Le due cappelle laterali erano dedicate a Santa Lucia e Sant’Antonio daPadova. Le colonne con cornici e capitelli furono realizzate dal muratore milanese Angiolo Brigola, mentre il campanile fu opera dei mastri Fedele Porcheti, Giovanni e Antonio Martinelli. Nel 1979 alcuni lavori di scavo hanno riportato alla luce due camere sotterranee adibite probabilmente a tombe comuni.

Oggi all’interno della Chiesa sono presenti un Altare Maggiore e altre due cappelle laterali dedicate a SS. Annunziata e San Giuseppe. Il complesso costruito in età barocca non presenta i caratteri tipici di quell’epoca. Nel 1931-32 gli interventi decorativi del Rivani e del Mazzanti, ancora esistenti, richiamano un falso Rinascimento su una struttura non rinascimentale. Nei pressi della Chiesa si trova l’omonimo parco, dove i castagni secolari animano lo scenario.

Montagna in Fiera 2017

Nel Sagrato della Chiesa di San Lorenzo si trova la fontana detta delle “Docce”, di epoca barocca secentesca. Un tempo rinomata per l’acqua limpidissima e fresca che scaturiva alla temperatura ottimale di 7/8 ° C., era un punto di riferimento per gli assetati viandanti che vi si fermavano a bere. Oggi non è consigliabile farlo ma la fontana resta a ricordare le donne che un tempo attingevano acqua con i loro recipienti.

FOTO STORICHE: Foto Ottica Montiglioni

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FOTO: Giampaolo Bacchetti

MUSEO STORICO DEL TERRITORIO CASTIGLIONESE IL MUSEO È VISITABILE LA DOMENICA DALLE ORE 15 ALLE 18

Il Centro di Cultura “Paolo Guidotti”, a Castiglione dei Pepoli, comprende la biblioteca comunale, spazi destinati ai giovani e un polo culturale, composto dalla “Sala della Terra” (Centro visita del Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone) e da sale espositive.

SALA DELLA TERRA: raccoglie i materiali di natura geologica dell’Alto Appennino Bolognese (fossili e minerali) ARCHEOLOGIA: sala dedicata agli oggetti e all’insediamento umano sul territorio dall’Età medievale all’Età contemporanea.

LAVORAZIONI TRADIZIONALI DELL’APPENNINO: spazio dedicato alla vita e agli oggetti degli abitanti dell’alta montagna bolognese.

MEMORIALE DI GUERRA SUDAFRICANO: sala che presenta reperti e documenti relativi al passaggio del fronte nei territori dell’Appennino; particolare attenzione è data alla VI Divisione Corazzata Sudafricana, che liberò Castiglione dei Pepoli nel settembre 1944.

FERROVIA DIRETTISSIMA BOLOGNA-FIRENZE: spazi dedicati alla costruzione di questa grande opera e alla vita degli operai che lavorarono alla realizzazione della Grande Galleria dell’Appennino (cantieri di Ca’ di Landino).

L’OTTOCENTO CASTIGLIONESE: nel corridoio centrale sono raccolti oggetti e immagini della vita castiglionese a cavallo tra Ottocento e Novecento (turismo, bacino del Brasimone, Colonie Scolastiche Bolognesi…)

Informazioni aggiornate si possono reperire alla pagina facebook www.facebook.com/centroguidotti

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CASTIGLIONE DEI PEPOLI 7

ALTITUDINE 691 m s.l.m.

SUPERFICIE 65,76 km² ABITANTI 5.648 20

Fermata Navetta Parcheggi Zona fiera Spettacoli Luna Park

Il Comune di Castiglione dei Pepoli offre davvero un’ampia scelta di servizi alla persona ●● ASILO NIDO a Castiglione dei Pepoli ●● SCUOLE DELL’INFANZIA (MATERNA) a Castiglione dei Pepoli, Baragazza e Lagaro ●● SCUOLE PRIMARIA (ELEMENTARI) a Castiglione dei Pepoli, Baragazza e Lagaro ●● SCUOLE SECONDARIA (MEDIE) a Castiglione dei Pepoli e Lagaro ●● ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE ISICAST, Caduti della Direttissima indirizzo: Liceo Scientifico indirizzo: Amministrazione Finanza e Marketing indirizzo: Manutenzione e Assistenza Tecnica indirizzo: Servizi Commerciali ●● CASA DI CURA prof. Nobili ●● CASA DELLA SALUTE (poliambulatorio) ●● CENTRO SOCIO RIABILITATIVO diurno per disabili ●● CASA RESIDENZA ANZIANI ‘Colonie Dallolio’

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Municipio Polizia Municipale Carabinieri Poste U.R.P. C.G. Forestale Ospedale, pronto soccorso Farmacia Chiesa S.Lorenzo Palapepoli Piscina Il Giardinetto Centro di Cultura P.G.

●● CASA DI RIPOSO ‘Villa del Sole’ di Roncobilaccio ●● FARMACIE a Castiglione, Baragazza e Lagaro

SERVIZIO NAVETTA GRATUITO per i giorni di venerdì, sabato e domenica sarà disponibile il servizio navetta bus gratuito per garantire un comodo accesso anche dai parcheggi più decentrati.

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OSPITALITÀ MONTAGNA IN FIERA CONSIGLIA

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Montagna in Fiera 2017

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Montagna in Fiera 2017

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DURANTE LA FIERA LA NOSTRA GASTRONOMIA VI STUPIRÀ 26

ZUCCHERINO DI CASTIGLIONE PICCOLO FIORE DI UN’ANTICA CIVILTA’ MONTANARA

Foto: Francesco Buffolino

Dal 2016 lo Zuccherino Montanaro Castiglionese è diventato prodotto a marchio De.Co.

Il marchio De.C.O. (Denominazione Comunale di Origine) è un marchio disciplinato dai comuni che hanno in questo modo la possibilità di valorizzare le attività agroalimentari e artigianali caratteristiche del territorio.

La Denominazione Comunale non è un marchio di qualità, ma la carta d’identità di un prodotto, un’attestazione che lega in maniera anagrafica un prodotto al luogo storico di origine.

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Foto: Francesco Buffolino

Lo zuccherino di Castiglione nasce in una borgata antica di Castiglione dei Pepoli, “Il Corniolo”. La sua forma tonda assomiglia alla fede nuziale.

zucchero era pronto per essere usato.

Il grande paiolo di rame che le donne portavano insieme agli altri ingredienti ed agli attrezzi era pronto e nel suo interno venivano messi La pasta del piccolo dolce, come dice gli zuccherini e versato lo zucchero, il la ricetta, veniva preparata e cotta mesdone (manico leggero di ornello) in forno. Essenziali sono i semi di serviva per muoverli lentamente e anice nell’impasto, i famosi anicini. per candirli lo muovevano con una La cosa però più importante è la abile e sapiente manualità. canditura dello zuccherino, la famosa “incandidura” (detta in dialetto), Ida, Maria, Iolanda, Angiolina, che lo avvolge dolcemente di zucche- Teresina e Emma rideranno contente ro come un leggero velo. scuotendo la testa vedendosi famose “L’incandidura” è l’operazione più pasticcere su un depliant fieristico, difficile, lo zucchero che viene porta- ma il ricordo rimane in loro to in ebollizione nell’apposito tegame memoria. deve raggiungere i gradi utili per

l’uso e le donne guardando il tegame Oggi commercializzato e venduto dicevano “ecco la croce!” quando lo da molti è un po’ cambiato come tutto nelle nostre montagne, tuttavia rimane sempre buono e invitante grazie all’abilità professionale dei nostri pasticceri, ma la forma e il ricordo restano in lui come un passato remoto sempre però presente. testo a cura di: Umberto Nobili Il tipico paiolo di una volta, foto: Umberto Nobili

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Foto: Francesco Buffolino

Montagna in Fiera 2017 DAL 1882

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Montagna in Fiera 2017

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UNA PASSEGGIATA NEI BOSCHI Foto: Giampaolo Bacchetti

Itinerario di una giornata Castiglione dei Pepoli – via Piana – Bacino del Brasimone Passo San Giuseppe – Paso della Pianaccia – Croce di Geppe – Monte Calvi Ritorno Subito fuori dal centro storico di Castiglione, all’altezza del Fosso della Chiesa Vecchia, alla nostra sinistra imbocchiamo una stradicciola che nel castagneto ci porta ad un sentiero CAI contrassegnato dal n. 001. Procedendo nella fitta boscaglia di latifoglie oltrepassiamo la borgata delle Roncacce, in territorio di Camugnano, quindi in Ortedé, per arrivare in poco più di mezz’ora al Bacino del Brasimone. A metà del percorso ci offre una sosta rinfrescante la sorgente del Palazzaccio.

All’ombra dei castagni secolari guadagniamo quota, passando dai 700 metri di Castiglione agli 850 del Bacino. Con una piccola deviazione sulla tabella di marcia, possiamo fare una sosta sulle rive del lago.

Il tragitto riprende a sinistra della diga delle Scalere.

L’imbocco è proprio sulla strada, a fianco di una fontana, dove il percorso diventa più impegnativo, le salite richiedono un certo allenamento (o solo un po’ di calma). Arriviamo a una casa colonica in rovina, la cosidetta Cascina di Sopra (910 mt.). si continua a 34

salire, su sentieri e su strade, fino al monumento verde di Pian Coloré dove zampilla la fontana della Faggeta. Dopo un’ora circa ci imbattiamo in un pilastrino devozionale che segnala il passo di San Giuseppe, vicino a quota mille metri. Passiamo il Giovo, finchè alla nostra sinistra, dopo l’attraversamento di Rio Torto, compare il Sasso Bibbio. Approdiamo al Monte della Scoperta (1278 mt.) una delle cime più alte, superato solo da il Monte Calvi (1283 mt.). Scendiamo verso sud fino a toccare il confine tosco-emiliano per un tratto, segnalato da cippi in pietra con gli stemmi del papato e del Granducato di Toscana. Qui il sentiero del Cai immette per un chilometro nello 00, numero usato per indicare lo spartiacque tra le due regioni. Compare anche il triangolo della Gea, la Grande Escursione Appenninica, 425 chilometri di sentieri percorribili in 25 tappe. Con una devizione a destra ritorniamo sulla nostra pista per approdare al Passo della Pianaccia e alla Croce di Geppe.

Montagna in Fiera 2017

immagine esplicativa, non è una mappa

Da questo punto si gode della vista sulle valli del Brasimone e del Limentra di Treppio. Per continuare verso la cime dei Cornacchioni, ci sono due possibilità. Il consiglio è imboccare il sentiero che snodandosi tra rocce e faggi, arriva a costeggiare una pineta, realizzato dalla Cooperativa dei Laghi.

In alternativa c’è il sentiro del crinale, impervio e difficile accesso è semichiuso da una barriera di rovi e cespugli spinosi. È stato tracciato dagli animali.

Tutta la zona faunistica è così, può capitare d’imbattersi in qualche cervo, capriolo o muflone, tanto per citare gli inquilini di grossa taglia.

Foto: Giampaolo Bacchetti

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FOTO: Giampaolo Bacchetti

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Foto: Giampaolo Bacchetti

Montagna in Fiera 2017