Terry Davies | Gres

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Casanova, storico showroom di arredo contemporaneo, s’inserisce in questo contesto inagurando il suo spazio con un ciclo di iniziative che prenderà il via con la presentazione di originali oggetti in gres e in ceramica dell’artista italo-inglese Terry Davies, che si prestano magnificamente al connubio con gli allestimenti di Casanova. Il luminoso loft di Viale Toselli è un palcoscenico di eccellenza dove esporre dipinti, sculture e oggetti d’arte valorizzati anche grazie all’attento e sapiente inserimento con gli arredi contemporanei in esposizione, creando un eccellente connubio tra arte e design. Già in precedenza, l’artista Carlo Pizzichini ha esposto le sue opere negli ambienti di Casanova realizzando con la Valcucine un armadio decorate da una sua opera. I proprietari di Casanova, Riccardo Mazzi e Roberto Cinci, in collaborazione con l’Associazione Culturale Officina delle Arti Siena, intendono rendere il loro spazio aperto a qualsiasi attività culturale con esposizioni di arte, fotografia, video, design, concerti, presentazioni di libri, teatro e molti altri eventi.

PROGRAMMA DELLE ESPOSIZIONI 2014 12 aprile 2014. Inaugurerà il ciclo Terry Davies, artista inglese, toscano di adozione. Ha lavorato per Armani Casa ed è conosciuto per le sue ceramiche a “pelle di elefante”. 6 giugno 2014. “La forma Helvetica”, collettiva di 10 artisti che presenteranno dipinti e sculture realizzati in alcuni workshop tra Italia e Svizzera. Un gruppo di esperienze eterogenee legate a tecniche e sensibilità diverse che affondano nelle medesime radici. 6 settembre 2014. Il giovane artista cinese Ma Chao, studente dell’Accademia di Firenze nel corso di Pittura di Carlo Pizzichini presenterà dei ritratti ad olio su tela, curiosa interpretazione contemporanea e “vivente” del tradizionale “esercito di terracotta”.

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Altri appuntamenti 2014 06/06 | 25/08 “LA FORMA HELVETICA” Ada Grüebler-Tribò | Babs Ernst Barbara Wolfart | Claudia Bitzer Elisabeth Hübscher | Heidi Boros Lolita Rud von Rohr | Marianne Huber Donati Patrizia Merendino-Aleardi | Walter Windmöller 06/09 | 25/11 MA CHAO orari di apertura 09.00/13.00 | 15.30/19.00 chiuso la domenica TERRY DAVIES Via Pino Scarpeto 73 50052 Certaldo | Florence (Italy) Ph. +39 0571 669689

Casanova viale Toselli 25 | Siena t. 0577 280993 | info@casanova-siena.it www.casanova-siena.it www.facebook.com/casanova.siena www.officinadelleartisiena.net www.facebook.com/officinadelleartisiena www.belluccidesign.it www.facebook.com/Belluccidesign

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FOTO: BRUNO BRUCHI

12/04 | 25/05 CASANOVA VIALE TOSELLI 25 SIENA OPENING 12/04 ORE 18.00-22.30

e il tempo delle vacche grasse produce spesso il predominio e l’arricchimento anche culturale di pochi, confidiamo in quello delle “magre” per far sì che, chi ha profonde motivazioni, volontà vera e credo nell’onestà del proprio operato, possa in qualche maniera lasciare un segno (artistico), compiere un avvicinamento all’arte, far opera di educazione alla bellezza da condividere con gli altri, siano essi amici, appassionati, visitatori o turisti. Certo, la “magrezza” in questione è quella “necessità” che molti hanno di realizzare eventi culturali, visto che probabilmente ciò che offrono le istituzioni oggi non è ritenuto sufficiente a colmare quella sete di conoscenza, di aggregazione ed il piacere di stare insieme. Per cui spesso tali manifestazioni sono proposte, organizzate e magistralmente messe in opera da privati o associazioni. Nel panorama senese molte forze si stanno impegnando a proporre una vasta offerta culturale: privati cittadini offrono i propri spazi abitativi per interessanti esposizioni; singoli artisti danno il loro contributo, spesso a titolo gratuito per la creazione di eventi; Gallerie e associazioni si impegnano a realizzare interessanti attività artistico-culturali. Vogliamo citarne alcune come la Galleria Zak, la Galleria Fuori Campo, la Inneroom, la Libreria Becarelli con il suo ciclo di incontri sul Postmoderno, l’Art Institute e le sue conferenze sull’arte in via Tommaso Pendola, l’Associazione Un Tubo con serate di jazz ed esposizioni di giovani artisti, lo spazio In-Quadro, il Punto Einaudi con piccole ma curiose iniziative culturali e le contrade senesi, che oltre alla loro attività editoriale, recentemente sopportano il carico di iniziative di grandissimo spessore culturale come il Premio Arte dei Vasai (realizzato insieme all’associazione Arte dei Vasai Onlus della Nobile Contrada del Nicchio e all’Associazione Officina delle Arti) che si svolge da diversi anni con un’esposizione collettiva di artisti ceramisti internazionali. Quest’anno, il 2 maggio, nell’Ex-Caserma Santa Chiara, saranno esposte le opere di 72 artisti nella rassegna “Epifania del sacro:artisti d’oriente e d’occidente” e il premio alla carriera verrà assegnato ad Adriano Leverone.


Terry Davies inizia il suo apprendistato alla fine degli anni ’70 in un laboratorio inglese che seguiva la tradizione di Bernard Leach. Il passaggio da torniante ad artigiano-artista ha richiesto molti anni di apprendistato e molti viaggi di formazione per il mondo. Lo hanno portato dal villaggio dei ceramisti di La Borne, in Francia, dove ha imparato la cottura con il forno a legna, all’Australia, Nuova Zelanda, sud-est asiatico, al Giappone, America Latina ed infine in Italia, in Toscana, dove abita e lavora. È arrivato in Italia nel 1998 dove ha lavorato per un periodo alla scuola di ceramica La Meridiana. Successivamente ha aperto un suo laboratorio nella campagna di Certaldo diventando un artista-artigiano esperto nella lavorazione del grès, una ceramica cotta a 1300 gradi. Frequenta festival di ceramica nel nord Europa ed espone le sue opere nelle collezioni permanenti di prestigiosi musei della ceramica come quello di Monaco di Baviera e Montelupo Fiorentino. È spesso invitato a fiere ed esposizioni per realizzare uno spettacolo-installazione con forni sperimentali costruiti con bottiglie di vetro. L’idea del forno a legna realizzato con bottiglie di vetro è nata insieme al maestro e ceramista Alberto Cavallini, recentemente scomparso. La produzione di Davies si identifica soprattutto con la tecnica da lui stesso sviluppata molti anni fa in Inghilterra: la “pelle d’elefante”. Sono per lo più oggetti realizzati al tornio con un complesso processo di frattura della superficie esterna in modo da creare delle crepe naturali che assomigliano alla terra bruciata dal sole. La lavorazione finale prima della seconda cottura è a base di ceneri ed ossidi che dopo cotti hanno un piacevole colore naturale.


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