Minorca Talaiotica

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PREISTORIA DI MINORCA Le prime tracce della presenza umana risalgono al 2100 a.C. Da

La presenza del fuoco come elemento rituale e simbolico si ritrova

quel momento, fino all’arrivo dei romani, avvenuto nel 123 a. C., la

all’interno di questi monumenti.

Preistoria insulare attraversa diverse fasi. Tra gli edifici più

Nei villaggi si costruivano case circolari. La superficie era di circa

emblematici ed esclusivi di Minorca troviamo le “navetas”,

75 - 79 m2. La casa più monumentale nota è quella del Círculo

monumenti funebri collettivi, che raccoglievano fino a cento

Cartailhac del II secolo a.C. presso la località di Torre d'en Galmés

individui con i loro corredi, ne è un esempio la tomba di Es Tudons

(Alaior). All’interno vi cucinavano, tessevano, elaboravano

(Ciutadella) con resti risalenti soprattutto al secolo IX a.C. Tra il

formaggi, macinavano, ecc. Le case erano formate da un cortile

1000 ed il 700 a.C. furono creati i “talaiots”, torri a forma di

centrale, delle stanze con porte chiudibili, un focolaio e una

tronco di cono costruite in pietra a secco. La loro funzione

dispensa. Erano costruite con grandi pietre e con un rivestimento

principale era di avvistamento, ossia di predominio visivo sul

fatto di tronchi di legno, terra e piccole pietre. L’edificio adiacente

territorio circostante, oltre a fungere da elemento di coesione

a uno dei due lati delle case è oggi noto come sala ipostila ed era

sociale della comunità che viveva nei dintorni. In quest’epoca,

ricoperta da grandi blocchi di pietre incrociati tra loro e a loro volta

detta Periodo Talaiotico, furono scavate grotte per la sepoltura

sostenuti da colonne. Fungevano da magazzino.

sulle scogliere di cale e burroni, di cui troviamo un esempio a

Gli abitanti dell’isola fabbricavano le loro ceramiche a mano con

Calescoves (Alaior). Le grotte più antiche sono a pianta circolare o

forni rudimentali e fabbricavano anche utensili e strumenti di

ovale, caratterizzate da dimensioni ridotte e si trovano in punti

bronzo, non usavano, invece, monete per gli scambi commerciali e

sopraelevati di difficile accesso. A partire dal 650 a. C. inizia il

non ci hanno lasciato nessuna prova grafica o pittorica. Non

Periodo Post-Talaiotico. Si costruisce in questo periodo l’edificio

apprezzavano l’oro e l’argento poiché i loro oggetti più preziosi sono

più originale ed esclusivo di Minorca: i santuari di “taula”. Si tratta

in bronzo e in ferro. Ebbero importanti contatti commerciali con

di recinti a forma di ferro di cavallo con la facciata concava.

l’Europa Centrale nell’epoca più antica e più tardi con le città

All’interno si praticavano riti legati alla fecondità della terra e delle

commerciali del Mediterraneo.

persone e si eseguivano sacrifici di animali domestici, libagioni con vino e la rottura simbolica delle anfore.


CHAPTER 2

PREHISTORIC SETTLEMENTS


VILLAGGIO TALAIOTICO DI BINISSAFULLET 3


Ubicazione: Carretera Sant Lluís - Binissafúller Località: Sant Lluís Titolare: Privato Parcheggio: Non abilitato

39º50'46,08' N 4º14'04,16'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI BINISSAFULLET

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI BINISSAFULLET

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI BINISSAFULLET

Binissafullet è un villaggio talaiotico di piccole dimensioni, all’ombra degli ulivi, molto interessante per via della varietà di resti che conserva. In mezzo al recinto si trova un talaiot a pianta circolare, e a Est, rispetto ad esso, si possono osservare i resti di una sala ipostila, mentre a Sud Ovest si trova il recinto di taula, nella posizione originale, grazie alla restaurazione effettuata nel 1992, anno in cui fu compiuto anche lo scavo archeologico dell’edificio. Con questa indagine all’interno del recinto sono stati recuperati i resti di numerose anfore puniche che trasportavano il vino all’isola e sono stati rinvenuti anche resti ossei di agnelli giovani e capretti, insieme a un gran falò, tutti elementi che facevano parte dei riti celebrati verso il IV-III secolo a.C.

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TALAIOT DI TREBALÚGER 7


Ubicazione: Urbanizzazione di Trebalúger. Carretera Es Castell - Sant Lluís Località: Es Castell Titolare e gestione: Privato Parcheggio: Non abilitato

39º51'21,00'' N 4º16'28,93'' E

TALAIOT DI TREBALÚGER 8


TALAIOT DI TREBALÚGER

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TALAIOT DI TREBALÚGER

Insediamento risalente all’epoca talaiotica (1000 - 700 a.C.) di cui spicca il talaiot, per via delle dimensioni spettacolari, infatti, la parte più ampia misura 28 metri di diametro. A pianta ellittica, venne costruito su un rilievo roccioso del terreno, su cui vi era un edificio precedente, appartenente al periodo naviforme, datato 1350 a.C., al cui interno si conservano le basi delle colonne. Sulla parte frontale del monumento, nei pressi dell’entrata, si osservano i resti di una rampa che consentiva l’accesso alla parte superiore del talaiot. Attorno si possono ammirare le mura di una struttura poligonale, anch’essa dell’epoca talaiotica, che ha subito l’azione di un forno di calce ubicato sopra la struttura.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TREPUCÓ 11


Location: Camí de Gràcia - Trepucó Town: Maó Owned by: Consell Insular de Menorca (Government of Menorca) and Maó City Council Managed by: Fundació Destí Menorca. Telephone: 902 929 015 Website: www.menorca.es Parking: Available

39º52'25,83'' N 4º15'57,94'' E DA NON PERDERE

VILLAGGIO TALAIOTICO DI TREPUCÓ

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TREPUCÓ

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TREPUCÓ TALAYOTIC SETTLEMENT

Il villaggio di Trepucó è uno dei più grandi dell’isola, dato che si estende su un’area di circa 49.240 m2. Attualmente si conserva solo una piccola parte dell’insediamento: i due talaiots, che sono gli edifici più antichi (1000 - 700 a. C.), ed il resto, ossia, parti della muraglia, due torri quadrate sulle mura di Ovest, il recinto di taula e alcuni resti di abitazioni, dell’epoca post-talaiotica (650 -123 a. C.). Il recinto di taula è uno dei più monumentali dell’isola, nonostante sia stato oggetto di un intervento di consolidamento, oggi considerato poco azzeccato. Si tratta di uno dei giacimenti scavati nel 1930 da Margaret Murray, archeologa britannica, pioniera nella ricerca scientifica della Preistoria di Minorca. Le case sono perfettamente visibili sulla parte Ovest del villaggio grazie agli scavi effettuati qualche anno fa’. Si tratta di case a più nuclei con un cortile centrale e varie stanze periferiche. Nel villaggio si possono, pertanto, differenziare una zona comune (tra il talaiot grande e la taula) e un’area di spazi domestici. 14


TREPUCÓ TALAYOTIC SETTLEMENT

L’abbandono improvviso delle case situate vicino al talaiot minore ha fatto sì che al momento dello scavo archeologico emergessero utensili domestici meravigliosamente conservati, oggi esposti nel Museo di Minorca. Il talaiot più grande e la taula si trovano al centro di una fortificazione con pianta a stella costruita nel XVIII secolo.

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CASA TALAIOTICA DI BINIPARRATXET PETIT 16


Ubicazione: Giardini dell’Aeroporto di Minorca. Carretera de Sant Climent Località: Maó Titolare e Gestione: AENA Parcheggio: Abilitato

39º51'56,89'' N 4º13'41,45'' E

CASA TALAIOTICA DI BINIPARRATXET PETIT

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CASA TALAIOTICA DI BINIPARRATXET PETIT

Una delle peculiarità di questo monumento risiede nel fatto che nell’anno 1995 è stato spostato e ricostruito per via dei lavori di ampliamento della pista di atterraggio dell’aeroporto di Minorca, promossi e patrocinati da AENA (Aeroporti Spagnole e Navigazione Aerea). L’origine è il villaggio talaiotico di Biniparratxet Petit, a Sud Est dell’isola, nel municipio di Sant Lluís. Attualmente si può visitare nei giardini del recinto aeroportuale. Si tratta di una tipica casa del periodo post-talaiotico, in ottimo stato di conservazione, appartenente all’ultima fase della Preistoria insulare. È strutturata a partire da un cortile centrale con 5 colonne che si distribuiscono in una serie di spazi domestici caratterizzati da varie funzionalità: area di manipolazione di alimenti, magazzini e sistemi di raccolta idrica. In effetti, nel suolo di questo cortile si trovano depositi per lo stoccaggio idrico e resti del focolaio. 18


CASA TALAIOTICA DI BINIPARRATXET PETIT

Si accede alla casa mediante la porta con architrave, collocata nel momento in cui il monumento è stato spostato.

Il trasferimento

comprende anche l’edificio adiacente a questo tipo di case, noto con il nome di sala ipostila, che consiste in un recinto ricoperto da grandi lastre di pietra appoggiate su colonne, di cui ora si conservano ancora quattro blocchi ed una colonna monolitica. Gli scavi archeologici hanno determinato che la casa è stata abbandonata nel I secolo a.C. ed è stata poi riutilizzata nell’epoca medievale islamica.

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TALAIOT DI TORELLÓ 20


Ubicazione: Carretera Maó - Sant Climent Località: Maó Titolare: Privato Parcheggio: Abilitato

39º52'51,51'' N 4º13'13,76'' E

TALAIOT DI TORELLÓ

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TALAIOT DI TORELLÓ

Il villaggio di Torelló era uno dei più estesi del confine municipale di Maó. È noto soprattutto per lo spettacolare talaiot (detto talaiot di Torellonet Vell), che conserva sulla parte superiore un portale con architrave che risale al periodo talaiotico (1000 - 700 a. C). Sfortunatamente la struttura è stata intaccata dal vertice geodetico e dalle luci aeroportuali ubicate sopra la piattaforma. Con gli scavi, avvenuti negli anni '80, sono stati rinvenuti lucernari romani dell’epoca imperiale e resti di ceramica di sottili pareti, anch’essi romani. Tra tutte le strutture identificate nel villaggio, è necessario rilevare la presenza di un altro talaiot (dalle dimensioni molto più ridotte), nonché le fondamenta di alcune case, un paio di grotte artificiali ed infine un sistema di raccolta idrica composto da cisterne e canali. 22


TALAIOT DI CORNIA NOU 23


Ubicazione: Camí Vell de Sant Climente (entrata dalla via Cumióla, POIMA) Località: Maó Titolare: Privato Parcheggio: Non abilitato

39º52'54,20'' N 4º14'01,08'' E

TALAIOT DI CORNIA NOU 24


TALAIOT DI CORNIA NOU

Cornia Nou è un villaggio talaiotico (1000 - 750 a. C) che conserva in buone condizioni due talaiots di diversa tipologia. Il più spettacolare ed antico, con pianta circolare, di circa 26 metri di diametro spicca per la sua monumentalità. Ha un edificio sulla facciata, cui si accede a livello del pavimento e all’interno vi è un corridoio che sale fino all’altezza di una scalinata che arriva alla piattaforma superiore del talaiot. L’altro talaiot è notevolmente minore e presenta la peculiarità di avere un corridoio coperto con blocchi che lo attraversano diametralmente ed è strutturato con una muraglia. Durante gli scavi, avvenuti nel 2007, sono stati rinvenuti resti di un complesso di ceramica risalente all’epoca post-talaiotica del III secolo a.C. Inoltre, nei pressi del giacimento si trova un’importante necropoli islamica composta da fosse scavate nella roccia, caratteristica che confermerebbe l’ipotesi che afferma che i villaggi rurali dell’epoca mussulmana sarebbero stati costruiti su insediamenti talaiotici.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI SA TORRETA DE TRAMUNTANA

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Ubicazione: Finca de Sa Torreta. Parco Naturale di S'Albufera des Grau Località: Maó Titolare: Privato Parcheggio: Non abilitato

39º57'58,84'' N 4º14''33,99'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI SA TORRETA DE TRAMUNTANA

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI SA TORRETA DE TRAMUNTANA

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI SA TORRETA DE TRAMUNTANA

Si tratta di uno dei pochi villaggi talaiotici identificati sulla costa settentrionale di Minorca. Ubicato in un paesaggio naturale magnifico. Si conservano il talaiot, terrazzato, il recinto della taula ed i resti di varie abitazioni. Rispetto ad altri, il recinto di taula presenta dimensioni molto ridotte. La taula è rimasta intatta, alcune colonne sono ancora in piedi e parte della facciata è in buone condizioni. Fu scavato verso il 1930 da Margaret Murray, archeologa britannica pioniera nella ricerca scientifica della Preistoria di Minorca, che documentò gli elementi caratteristici del rito che si celebrava in questi recinti, nel periodo posttalaiotico (650 - 123 a.C.): falò, resti di ossa di agnelli e capretti giovani e anfore per il vino. 29


VILLAGGIO TALAIOTICO DI SA TORRETA DE TRAMUNTANA

Proprio dietro al recinto fu costruito il talaiot a pianta ovale, in cima alla parte più alta del villaggio, che è pertanto dotato di un eccezionale predominio visivo del territorio. Affianco ad entrambe le strutture sono stati ritrovati i resti di almeno quattro spazi destinati all’uso domestico. Nei pressi del villaggio, verso la spiaggia, si possono vedere resti di una tomba molto più antica, denominata sepolcro a triplo paramento, risalente al periodo compreso tra l’anno 1600 e 1300 a.C.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TALATÍ DE DALT

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Ubicazione: Carretera Maó - Ciutadella, km. 4 Località: Maó Titolare e Gestione: Privato Parcheggio: Abilitato

39º53'36,89'' N 4º13'00,11'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI TALATÍ DE DALT

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TALATÍ DE DALT

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TALATÍ DE DALT

Talatí de Dalt è uno dei villaggi preistorici più notevoli dell’isola. Conserva vari monumenti: un talaiot a pianta ellittica e a forma di tronco di cono, il recinto della taula, un settore di abitazioni o case e alcune grotte. Il recinto di taula di Talatí de Dalt è uno dei più monumentali e belli di Minorca ed ha un’impostazione speciale, dato che vi è una colonna, con relativo capitello, che si appoggia sul lato della T centrale, probabilmente perché caduti entrambi accidentalmente. Negli anni '60, nello scorso secolo, è stato eseguito uno scavo archeologico che ha documentato gli elementi caratteristici del rito che si celebrava in questi recinti nel periodo post-talaiotico (650 - 123 a. C.): falò, resti di ossa di agnelli e capretti giovani, nonché anfore per il vino. 34


VILLAGGIO TALAIOTICO DI TALATÍ DE DALT

Un altro elemento da sottolineare del villaggio è il complesso di case dello stesso periodo, che conservano il tetto di lastre di pietra disposte a forma di raggi e sostenute da colonne. L’uso risale al II secolo a.C.

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SO NA CAÇANA 36


Ubicazione: Carretera de Torralba. Cala'n Porter - Alaior Località: Alaior Titolare e Gestione: Privato Parcheggio: Abilitato

39º53'08,84'' N 4º09'41,31'' E

SO NA CAÇANA

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SO NA CAÇANA

Insediamento dell’epoca talaiotica (1000 - 700 a. C.) che resiste fino alla conquista romana, in cui si trovano addirittura dieci strutture monumentali. Inizialmente era stato identificato come villaggio, ma grazie ai lavori degli scavi archeologici sono stati rinvenuti tre recinti di taula e, pertanto, è oggi considerato piuttosto come un santuario-centro cerimoniale che doveva corrispondere a più di una comunità. All’interno del complesso spiccano il monumento centrale, il cui portale d’accesso venne chiuso nel I secolo a.C. ed il recinto di taula situato sul lato Ovest. Si tratta di una taula il cui capitello non si è conservato e che presenta la peculiarità di avere, sulla parte posteriore, una lesena. Sono inoltre da rilevare delle nicchie insite nel muro perimetrale. Lo scavo archeologico eseguito all’interno documentò gli elementi caratteristici nei riti che si tenevano in questi recinti. Nella zona è stata trovata anche una necropoli, formata da due grotte naturali e tre ipogei.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRALBA D'EN SALORT

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Ubicazione: Carretera de Torralba. Cala'n Porter - Alaior Località: Alaior Titolare e Gestione: Fundació Illes Balears Telefono: +34 971 760 646 Sito web: www.fundacioillesbalears.com Parcheggio: Abilitato

39º54'44,36'' N 4º09'52,00'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRALBA D'EN SALORT

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRALBA D'EN SALORT

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRALBA D'EN SALORT

Villaggio preistorico la cui origine risale al periodo naviforme (1700 1400 a.C.) di cui si conservano le fondamenta di una capanna circolare. Spiccano due talaiots, il recinto di taula, una sala ipostila, alcune grotte scavate nel sottosuolo e altri resti costruttivi che danno vita ai vari spazi dell’abitazione.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRALBA D'EN SALORT

La taula ed il recinto sono uno tra gli esempi più belli e monumentali dell’isola. Si tratta di un edificio destinato al culto, risalente agli inizi del IV – III secolo a. C. e che si è mantenuto intatto fino al II secolo d.C. La pianta ha forma di ferro di cavallo, con spazi interni ben differenziati, e la taula, la T propriamente detta, costruita con due grandi blocchi di pietra, uno verticale e uno orizzontale, magnificamente elaborati, misura quasi 4 metri d’altezza. Durante le campagne di scavi sono stati rinvenuti resti di un focolaio, di anfore vinarie e tracce del consumo di capretti e agnelli giovani accanto ad altri oggetti rituali come un altare, una rappresentazione della divinità punica Tanit in terracotta, la figura di bronzo di un toro e gli zoccoli, anch’essi in bronzo, di una figura di cavallo. Questi oggetti sono esposti nel Museo di Minorca e sono gli elementi che maggiormente confermano l’idea che il recinto di taula era effettivamente dedicato al culto. Il momento del massimo splendore del villaggio avvenne durante l’espansione commerciale punica, verso il I secolo a. C. 43


VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

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Ubicazione: Carretera Alaior - Son Bou Località: Alaior Titolare: Ministero della Cultura Gestione: Fundació Destí Menorca Telefono: +34 902 929 015 Sito web: www.menorca.es Parcheggio: Abilitato

39º54'11,14'' N 4º06'56,73'' E DA NON PERDERE

VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

Torre den Galmés è il villaggio più grande di Minorca, con un’estensione pari a 66.240 m2. L’ubicazione, in cima a una collina lo rende molto adatto a mantenere il controllo territoriale di buona parte della costa Sud dell’isola. Cronologicamente, durò dal periodo naviforme (1700-1400 a.C.), di cui si conserva un ipogeo nei pressi della zona di raccolta d’acqua, fino alla tarda epoca romana, sebbene siano stati rinvenuti anche resti di epoca islamica (XII secolo d. C). 46


VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

Si compone di una zona pubblica, in cui si trovano i tre talaiots (1000 700 a.C.) situati in cima alla collina e il recinto di taula vicino al talaiot centrale, risalente al periodo post-talaiotico (650 - 123 a.C.). Il capitello di quest’ultima fu riutilizzato come tomba in tarda epoca romana o medievale. Durante gli scavi archeologici del 1974 fu scoperta una figura egiziana di bronzo del Dio Imhotep, che si può oggi ammirare nel Museo di Minorca, insieme ad altri oggetti rituali rinvenuti nel recinto. Il commercio di questa figura risale al IV – III secolo a.C. 48


VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRE D'EN GALMÉS

Sul versante meridionale della collina s’innalzano le case dello stesso periodo, che sono circolari e suddivise tra loro da mura radiali che convergono in un cortile centrale con cisterna. Affianco ad ogni casa vi sono edifici adiacenti, che conservano il rivestimento di lastre di pietra, sostenute da colonne, che venivano utilizzati come magazzini o dispense. La casa più monumentale è quella nota con il nome di Círculo Cartailhac risalente al II secolo a.C. il cui scavo archeologico venne eseguito nell’anno 2008. Infine, troviamo un sistema di raccolta di acqua piovana formato da cisterne o depositi di varie misure, scavati nella roccia. Il complesso del villaggio doveva essere circondato da mura con una parete che collegava le case tra loro, sulla base di una pianta irregolare.

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TALAIOT DI TALAIOT DI BINICODRELL DE DARRERA

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Ubicazione: Finca Binicodrell de Darrera. Camí de Sa Malagarba Località: Es Mig jorn Gran Titolare: Privato Parcheggio: Abilitato

39º56'39,70'' N 4º02'47,27'' E

TALAIOT DI BINICODRELL DE DARRERA

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TALAIOT DI BINICODRELL DE DARRERA

Secondo fonti bibliografiche antiche, Binicodrell fu un villaggio talaiotico (1000 - 700 a.C.) dalle grandi dimensioni. Attualmente, dell’antico villaggio sono rimasti solo due talaiot, di cui quello settentrionale si conserva meglio e presenta una rampa di accesso all’interno a forma di zig-zag, sebbene gli studiosi discutano sul fatto che tale rampa sia o meno coetanea alla costruzione del talaiot. Il talaiot meridionale è invece piuttosto logoro. Sulla superficie si trovano frammenti di ceramiche di varie epoche: talaiotica, tardo-punica, romana ed islamica. Inoltre all’interno dell’ambiente protetto del giacimento c’è una necropoli.

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VILLAGGIO DI STRUTTURE NAVIFORMI DI SON MERCER DE BAIX

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Ubicazione: Finca Binigaus Nou. Carretera Ferreries - Es Mig jorn Gran Località: Es Mig jorn Gran Titolare: Privato Parcheggio: Non abilitato

39º57'17,04'' N 4º00'20,41'' E

VILLAGGIO DI STRUTTURE NAVIFORMI DI SON MERCER DE BAIX 55


VILLAGGIO DI STRUTTURE NAVIFORMI DI SON MERCER DE BAIX

Villaggio composto da un complesso di navetas ad una stanza, dette anche naviformi, che danno il nome ad un lungo periodo della Preistoria insulare (1700 -1400 a.C.). Sono state identificate sette unità di due tipi diversi, cinque con pianta a forma di ferro di cavallo e due a pianta quadrata. Sebbene la maggior parte sia di dimensioni ridotte, il villaggio è spettacolare per l’ubicazione strategica sul precipizio di Son Fideu e per uno dei suoi edifici, e cioè la Cova des Moro. Si tratta di un villaggio che si è mantenuto grazie allo sfruttamento del dirupo. Che a sua volta fungeva da comunicazione con il mare. La Cova des Moro è l’unica struttura naviforme nota che ha conservato i rivestimenti di lastre di pietre orizzontali sostenute da tre colonne. Il paramento esterno spicca per la simmetricità della struttura, costruita con pietre ben squadrate. Generalmente il rivestimento di questo tipo di costruzioni era di legno, fango e rami e pertanto non resistente al passaggio del tempo. In questo caso si conserva la parte della tettoia, restaurata nell’anno 2002, dopo aver subito un crollo alla fine degli anni ’90. 56


VILLAGGIO DI STRUTTURE NAVIFORMI DI SON MERCER DE BAIX

Quando il villaggio fu sottoposto agli scavi, venne identificato un complesso variegato di oggetti di bronzo che possono essere oggi ammirati nel Museo di Minorca, in particolare si tratta di un piccolo lingotto, scorie, uno scalpello ed un braccialetto, che indicano che si eseguiva la metallurgia del bronzo.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRETRENCADA

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Ubicazione: Carretera Maó - Ciutadella, km 39 Località: Ciutadella Titolare: Privato Parcheggio: Abilitato

39º59'10,06'' N 3º55'26,11'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRETRENCADA 59


VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRETRENCADA

Torretrencada è un villaggio talaiotico (1000 - 700 a.C.) che resiste fino alla conquista romana nel 123 a.C. e del quale si conservano vari monumenti, come ad esempio il talaiot, alcune grotte artificiali sepolcrali scavate nel sottosuolo roccioso e delle tombe scavate nella roccia, probabilmente dell’Alto Medioevo. La taula è una delle più belle dell’isola, con una colonna di rinforzo sulla parte posteriore, anche se si conserva solamente un tratto del muro che la circondava, al di sotto della moderna parete a secco. Si tratta di un recinto dell’epoca post talaiotica (650 - 123 a.C.) destinato alla celebrazione dei riti della comunità.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRELLAFUDA

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Ubicazione: Carretera Maó - Ciutadella, km 37 Località: Ciutadella Titolare: Privato Parcheggio: Abilitato

39º59'58,24'' N 3º55'28,92'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRELLAFUDA 62


VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRELLAFUDA

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRELLAFUDA

Torrellafuda è un villaggio talaiotico (1000 - 700 a.C.) di grande bellezza paesaggistica dato che si trova vicino ad ampie zone di pascoli e all’ombra di un piccolo querceto che gli dona un’atmosfera speciale. La visita costituisce una gradevole passeggiata in cui è possibile contemplare vari monumenti. Un talaiot circolare si trova sul punto più alto del terreno occupato dall'insediamento, che doveva essere completamente circondato da una muraglia di cui si conservano alcuni pezzi di altezza considerevole. Dell’epoca post-talaiotica (650 - 123 a.C.) è il recinto di taula ricoperto da querce. La colonna ed il capitello sono crollati e i frammenti sono sparsi per terra, ma si conserva una monumentale lesena nella posizione originale. Negli anni ’60, nello scorso secolo, fu oggetto di uno scavo archeologico parziale che stabilì che l’ultima fase di utilizzo risaliva al I secolo d.C.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI TORRELLAFUDA

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI MONTEFÍ 66


Ubicazione: Camí Vell. Ronda Sur Località: Ciutadella Titolare e Gestione: Consell Insular de Menorca Parcheggio: Abilitato

40º00'15,15'' N 3º51'45,53'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI MONTEFÍ 67


VILLAGGIO TALAIOTICO DI MONTEFÍ

Montefí è un villaggio talaiotico (1000 - 700 a.C.) che resiste fino alla conquista romana nel 123 a.C., sebbene sembri che il luogo fosse stato occupato in fasi precendenti della Preistoria insulare. Doveva essere uno dei villaggi più grandi tra quelli situati nei pressi del porto di Ciutadella. Attualmente si conservano ancora tre talaiots, ognuno caratterizzato da una particolarità architettonica. Si possono visitare anche alcune grotte artificiali sotterranee che facevano parte di una necropoli di grande estensione. Durante la realizzazione dei lavori della Ronda Sur, nell’anno 2005, sono stati scoperti i resti di un’area di stoccaggio dell’epoca posttalaiotica (650 - 123 a.C.) formata da cisterne, depositi e canali scavati nella roccia. Vicino al talaiot dell’entrata vi è un "pont de bestiar", costruzione etnologica del XIX secolo vincolata allo sfruttamento del bestiame ovino.

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI SON CATLAR 69


Ubicazione: Carretera Ciutadella - Son Saura Località: Ciutadella Titolare e Gestione: Privato Parcheggio: Abilitato

39º57'07,38'' N 3º52'26,91'' E

VILLAGGIO TALAIOTICO DI SON CATLAR 70


VILLAGGIO TALAIOTICO DI SON CATLAR

Son Catlar è un grande villaggio talaiotico (1000 - 700 a.C.) che occupa un’area di 42.420 m2 e che è rimasto intatto fino alla conquista romana, avvenuta nel 123 a.C. Gli edifici più antichi visibili sono i talaiots, tutti a pianta circolare, ubicati sui punti più elevati dell’insediamento e che presentano peculiarità architettoniche. Una muraglia ciclopica risalente all’epoca post-talaiotica (650 - 123 a.C.) con una lunghezza totale di quasi 900 metri chiude tutto il perimetro e, insieme ai talaiots, cui è vincolata, costituisce l’elemento più monumentale del villaggio. Si tratta dell’unica muraglia preistorica completamente conservata, in cui spicca il sistema costruttivo talaiotico e quello delle posteriori torri quadrate adiacenti. 71


VILLAGGIO TALAIOTICO DI SON CATLAR

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VILLAGGIO TALAIOTICO DI SON CATLAR

Il recinto di taula è della stessa epoca ed ha grandi dimensioni, ma la T è troncata e non conserva il capitello. La taula è stata parzialmente scavata nel 1923, sebbene i risultati di quell’intervento non siano noti. All’interno del villaggio si trovano le fondamenta di una grande quantità di case, nascoste sotto la vegetazione. Infine, lungo il sentiero che circonda la muraglia, nel settore occidentale, si può ammirare un monumento monolitico con un’incisione antropomorfa.

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CAPITOLO 3 MONUMENTI FUNEBRI


NECROPOLI DI CALESCOVES 75


Ubicazione: Carretera Sant Climent - Cala'n Porter Località: Alaior Titolare: Privato Parcheggio: Abilitato (si accede a piedi)

39º51'53,49'' N 4º08'48,70'' E

NECROPOLI DI CALESCOVES

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NECROPOLI DI CALESCOVES

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NECROPOLI DI CALESCOVES

Necropoli preistorica molto emblematica e spettacolare, sia dal punto di vista dell’ambito naturale in cui è ubicata, sia per la grande quantità di tombe raccolte. Si tratta di un complesso di cavità scavate nella roccia delle pareti dei dirupi e della costa (circa 90 approssimativamente), che le varie comunità hanno utilizzato per seppellire i loro morti. Sono stati rilevati vari tipi di grotte. Tale necropoli fu usata per circa 1000 anni, tra l'XI secolo a.C e l’epoca della conquista romana inoltrata. 78


NECROPOLI DI CALESCOVES

In epoca romana, nonostante non avesse più la funzione di necropoli, una serie di iscrizioni sulle pareti delle grotte ne testimonia il valore come luogo di pellegrinaggio, come si può rilevare nella famosa Cova deis Jurats. Inoltre, Calescoves è stata un’importante fonda, soprattutto tra il IV a.C. e VI secolo d.C., dove arrivavano imbarcazioni delle principali potenze commerciali del Mediterraneo.

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NAVETAS DI RAFAL RUBÍ 80


Ubicazione: Camí de Rafal Rubí. Carretera Maó - Alaior Località: Alaior Titolare: Privato Parcheggio: Non abilitato

39º54'28,49'' N 4º11'27,27'' E

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NAVETAS DI RAFAL RUBÍ

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NAVETAS DI RAFAL RUBÍ

Le navetas di Rafal Rubí sono due tombe dello stesso tipo della naveta des Tudons, ma dalle dimensioni più ridotte e con la peculiarità di essere molto vicine tra loro. Si tratta di tombe collettive con una lastra perforata di accesso alla camera interna, divisa su due livelli. Delle due navetas, quella che è conservata meglio è la naveta orientale, di cui fu restaurata la facciata alla fine degli anni ’60 dello scorso secolo, quando vi fu uno scavo archeologico in cui vennero scoperti i corredi funebri: oggetti di ceramica e ciondoli di bronzo a forma di lacrima biconica ed un frammento di collane tipo torque. La naveta occidentale fu sottoposta a scavi nel 1977 e in quell’occasione sono stati ritrovati resti degli individui nella camera superiore, risalenti all'anno 904 a.C. Gli oggetti recuperati sono esposti nel Museo di Minorca.

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NAVETAS DI BINIAC - L'ARGENTINA 84


Ubicazione: Urbanizzazione L'Argentina. Carretera Maó - Alaior Località: Alaior Titolare e Gestione: Comune di Alaior Parcheggio: Non abilitato

39º54'55,96'' N 4º10'42,77'' E

NAVETAS DI BINIAC L'ARGENTINA

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NAVETAS DI BINIAC - L'ARGENTINA

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NAVETAS DI BINIAC - L'ARGENTINA

A Biniac si conservano due navetas sepolcrali a pianta circolare utilizzate verso il 1400 a.C, precedenti rispetto alle altre navetas di pianta allungata, come la naveta des Tudons e le navetas di Rafal Rubí. La naveta occidentale venne costruita sulla roccia madre e dispone di una sola camera a pianta ovale cui si accedeva mediante una lastra perforata. All’interno sono state rinvenute varie lastre cadute. La naveta orientale, anch’essa a camera ovale, presenta il paramento del versante Sud coperto da pietra a secco, aggiunta in epoca moderna.

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NAVETA DES TUDONS 88


Ubicazione: Carretera Maó - Ciutadella, km 40 Località: Ciutadella Titolare: Privato Gestione: Fundació Destí Menorca Telefono: +34 902 929 015 Sito web: www.menorca.es Parcheggio: Abilitato

40º00'22,77'' N 3º53'36,39'' E DA NON PERDERE

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NAVETA DES TUDONS

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NAVETA DES TUDONS

La naveta des Tudons è il monumento funebre più famoso di Minorca e si tratta di un tipo di tomba che si trova solo sull’isola. È costruito con una tecnica ciclopica, ossia con pietre di dimensioni medie incastrate a secco, senza malta. Durante gli scavi archeologici eseguiti nel decennio degli anni ’60, nel secolo scorso, con la partecipazione dell’archeologa di Minorca Maria Lluïsa Serra, sono stati rinvenuti scheletri alla rinfusa, di un centinaio di individui di entrambi i sessi e di tutte le età, gran parte dei quali risalenti al IX secolo a.C.

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NAVETA DES TUDONS

Vista della camera superiore della naveta, dove si possono ammirare i vari tipi di pietra utilizzati nella costruzione: più piccole e regolari per le pareti e grandi lastre piatte per il rivestimento e il pavimento del primo piano. Dettaglio dei fori formatisi con il passare del tempo sul rivestimento della naveta, costruita con lastre piatte. Interno della naveta. Si può osservare la suddivisione su due livelli separati da lastre.

Veduta della porta d’ingresso dall’interno della camera inferiore. È possibile osservare le lastre che separano in due piani.

Alcuni oggetti del corredo funebre rinvenuti nella naveta durante lo scavo archeologico. Sono esposti nel Museo di Minorca, presso Maó. 92


NAVETA DES TUDONS

I corpi, per quanto alla rinfusa, erano accompagnati dai corredi personali con cui erano stati sepolti: braccialetti di bronzo, bottoni d’osso e qualche arma di bronzo. Inoltre sono state rinvenute pentoline, bicchieri di ceramica e un tappo in osso decorato, che facevano parte di un astuccio, in cui erano risposti i capelli di alcuni defunti. Questo tipo di rituale funebre è il più tipico di quest’epoca. La forma, che ricorda una nave al rovescio, è ciò che ha dato il nome di naveta al monumento. L’entrata presenta un piccolo corridoio che porta alla camera superiore e a una seconda porta che conduce alla zona inferiore. Il piano intermedio e il rivestimento superiore sono costruiti con grandi lastre che agiscono da travi. Non si può entrare, né salire alla parte superiore della naveta per motivi di sicurezza e di conservazione del monumento. 93


NAVETA DES TUDONS

FOLCLORE DI MINORCA

Ogni giorno lavoravano instancabilmente alle loro creazioni: uno

Sulla vita rurale

essere state ben lavorate, erano da lui disposte sulla struttura per

afferrando il trivello e l’altro sollevando e trasportando pietre che, dopo costruire la nave. Ogni volta che il ragazzo della naveta passava vicino al pozzo nei suoi viaggi per trasportare le pietre, chiedeva al rivale come andavano i

La naveta des Tudons e Il pozzo di S'Amador.

lavori. Quando si accingeva a trasportare l’ultima pietra, non vide

Una giovane era corteggiata da due coraggiosi innamorati, ed erano

l’amico e rivale. Si affacciò sull'imboccatura del pozzo e fece la solita

così galanti che la giovane non sapeva chi scegliere tra i due e la sua

domanda, il ragazzo del pozzo, da giù, gli rispose che aveva appena

indecisione non faceva altro che complicare di più le cose. E loro per

trovato l’acqua. Una vampata di gelosia selvaggia accecò il ragazzo della

aiutarla a decidersi, accordarono di compiere un’impresa degna di ammiratori così ferventi e di una giovane così bella: uno dei due avrebbe creato una naveta di pietra, con parti intagliate e squadrate, sulla pianura di Tudons; e l’altro, lì vicino, avrebbe creato con un trivello un pozzo per trovare l’acqua. Chi prima avrebbe terminato l’opera si sarebbe sposato con la giovane. Creare una naveta di pietra, come quella di Es Tudons, è davvero

naveta che, furioso, lanciò nel pozzo la pietra che trasportava. Quella sera, a casa della giovane, comparve un solo pretendente, quello della naveta. L’innamorato che era mancato a casa della giovane fu ritrovato, il giorno dopo, morto all’interno del pozzo, schiacciato da una pietra squadrata. Il giovane della naveta non fu mai più visto. La naveta rimase incompleta: mancava una pietra. Il pozzo ancor oggi conosciuto come il Pozzo del Trivello o degli

un’impresa da giganti, e scavare un pozzo con un trivello, e per giunta in

Innamorati, mostra all’interno dell’ampio tunnel strie a forma di spirale,

quei paraggi dei confini di Ciutadella, in cui la roccia è così dura e

scavate nella roccia, come se fossero state create da un trivello da

l’acqua così profonda, denota di certo grande valore e coraggio. I due

giganti. Si trova in mezzo a Ses Arenes, Son Quart e Ses Angoixes.

pretendenti, da buoni amici, sebbene fossero ossessionati ognuno dai propri compiti, ogni notte trascorrevano la notte affianco alla giovane.

Francesc Camps i Mercadal 94


IPOGEO TORRE DEL RAM 95


Ubicazione: Urbanizzazione Cala’n Blanes (incrocio via Tramuntana - via Gregal). Ronda Norte. Carretera de Torre del Ram Località: Ciutadella Titolare e Gestione: Comune di Ciutadella Parcheggio: Non abilitato (si può parcheggiare lungo le strade dell’urbanizzazione)

40º00'22,77'' N 3º53'36,39'' E

IPOGEO TORRE DEL RAM 96


IPOGEO TORRE DEL RAM

Un ipogeo è una costruzione sotterranea, scavata nella roccia o nel sottosuolo, creata allo scopo di fungere da luogo di sepoltura. Nella Torre del Ram troviamo un ipogeo a pianta allungata, che è uno dei tipi di tomba utilizzati durante il periodo naviforme (1700 - 1400 a.C.). La camera ha circa 9 metri di lunghezza con una panca che s’innalza dal pavimento lungo tutto il perimetro. Vi si accede da un corridoio terrazzato. Sulle pareti interne dell'ipogeo sono state ritrovate un paio di incisioni che rappresentano schematicamente delle imbarcazioni ed altre figure non ancora identificate. 97


NECROPOLI DI CALA MORELL 98


Ubicazione: Urbanizzazione Cala Morell. Ronda Norte Località: Ciutadella Titolare e Gestione: Comune di Ciutadella e Consell Insular de Menorca Parcheggio: Abilitato

40º02'59,07'' N 3º52'56,04'' E

NECROPOLI DI CALA MORELL

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NECROPOLI DI CALA MORELL

Cala Morell è un piccolo porto naturale sulla costa settentrionale di Ciutadella, dove si trova una necropoli di grande bellezza. Un complesso con quattordici grotte scavate artificialmente nella roccia con un piccolo dirupo, che da vita ad uno dei più spettacolari cimiteri preistorici dell’isola. Fu utilizzato come cimitero sin dall’epoca naviforme (1700 a.C.) e fino al Il secolo d.C. 100


NECROPOLI DI CALA MORELL

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NECROPOLI DI CALA MORELL

Le grotte più antiche sono piccole e a pianta circolare con tetto semisferico, mentre le più recenti sono anche quelle più grandi e monumentali. Imitano le case circolari dell’epoca post-talaiotica (650 123 a.C.) con spazi ben differenziati per mezzo di lesene, scaloni e colonne. Alcune strutture hanno piccoli cortili dinanzi all’accesso. La grotta più spettacolare di tutte presenta motivi architettonici classici a rilievo sulla facciata.

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CAPITOLO 4 MUSEI


MUSEO DI MINORCA 104


Ubicazione: Pla des Monestir Località: Maó Titolare e Gestione: Governo Isole Baleari Telefono: +34 971 35 09 55 Parcheggio: Non abilitato

39º53'27,88'' N 4º15'39,78'' E

MUSEO DI MINORCA 105


MUSEO DI MINORCA

Museo di carattere generale che mostra la storia dell’occupazione umana a Minorca, mediante beni mobili. Spiccano le sale dedicate alla preistoria, alla storia antica ed alla Minorca del XVIII secolo. Nelle sale della Preistoria sono esposti i ritrovamenti piÚ importanti degli scavi archeologici effettuati a Minorca, tra cui spiccano figure di bronzo trovate nei recinti di taula, corredi funebri delle principali tombe, nonchÊ utensili domestici. 106


MUSEO DI MINORCA

Si può inoltre ammirare una sala dedicata ai mestieri tradizionali di Minorca ed una magnifica collezione di dipinti e ritratti del XVIII e XIX secolo.Le sale sono alloggiate sullo spazio di un’abitazione dei monaci francescani, all’interno di un delicato chiostro del XVIII secolo.

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MUSEO MUNICIPALE DI CIUTADELLA 108


Ubicazione: Pla de Sa Font Località: Ciutadella Titolare e Gestione: Comune di Ciutadella Telefono: +34 971 380 297 Sito web: www.ciutadella.org/museo Parcheggio: Non abilitato

40º00'16,51'' N 3º50'16,46'' E

MUSEO MUNICIPALE DI CIUTADELLA 109


MUSEO MUNICIPALE DI CIUTADELLA

Museo dalla tematica generale con un’esposizione permanente sulla storia di Ciutadella, dall’epoca preistorica fino a quella mussulmana. Periodicamente vi si organizzano piccole esposizioni temporanee per mostrare diversi periodi storici non riportati nell’esposizione permanente, aspetti di antropologia o le nuove acquisizioni o collezioni che arrivano al museo. Va sottolineato che il Museo Municipale di Ciutadella è depositario di tutto il materiale archeologico recuperato negli scavi effettuati nei confini municipali, tra i quali si annoverano gli scavi di Cova des Càrritx, Cova des Mussol, nonché quelli dell’archeologia urbana della città. 110


MUSEO MUNICIPALE DI CIUTADELLA

Questa istituzione offre, inoltre, visite guidate e una serie di laboratori didattici per gli studenti.

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Minorca talaiotica ohDigital © 2013 www.ohdigital.cat

Questo libro non potrà essere riprodotto, né parzialmente, né totalmente, con nessun metodo, compresi la reprografia e il trattamento informatizzato, senza previa autorizzazione da parte dei titolari del copyright. Tutti i diritti riservati in tutti i paesi. 112


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