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OM
DECEMBER 2019
ISSUE N. 49 - DECEMBER 2019 - COMPLIMENTARY COPY
OMNIA MAGNA. INDULGE YOUR PASSIONS
ANDREA VARANI
MILLA EDITORE
“YOU ARE BEAUTIFUL” FARNESE GIOIELLI, ELISABETTA FRANCHI, G-SHOCK, PHILLIPS IN ASSOCIATION WITH BACS & RUSSO, GOBBI MILANO, SOTHEBY’S REAL ESTATE, LAMBORGHINI
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Amanda Baldan porta avanti la propria battaglia contro il maltrattamento degli animali e lo fa in modo creativo e incisivo organizzando uno shooting molto speciale per le sue pellicce ecologiche made in Italy. Protagoniste dello shooting 12 ragazze di Milano ed i loro animali.
FRANCESCA LOVES SICILY!
ESSERE
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“L’HEURE BLEUE” DI GOBBI MILANO
2019 OM MAGAZINE
ELISABETTA 104
testi di: Fabiana Romano
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Alice e Valentina Cavagna 47
II 23 novembre scorso, è stato battuto da Christie’s ad Hong Kong il raro orologio ore del mondo a due corone di Patek Philippe Ref. 2523 in oro rosa, per poco meno di US$ 9 milioni - diventando così l’orologio da polso più costoso mai aggiudicato in Asia. testi di: Francesca Romano photo di: Christie’s
The beauty of
Time
Nell’olimpo degli orologi da polso, pochi riescono ad avvicinarsi alla straordinaria bellezza dell’esclusivo quadrante in smalto blu di questo Patek Philippe Ref. 2523 in oro rosa. Realizzato nel 1953, questa referenza fa parte di una serie estremamente limitata di orologi da polso di cui si pensa siano stati realizzati solo sette esemplari in oro rosa. Come afferma Serena Pozzolini Gobbi: “Questo orologio è un esempio estremamente raro di Patek Philippe refernza 2523 doppia corona in oro rosa, uno dei due conosciuti per essere stato realizzato con un quadrante in smalto blu traslucido e l’unico di questi due a doppia firma Patek Philippe-Gobbi. La sua bellezza e le sue complicazioni, tra cui l’Heures Universelles, indicazione mondiale delle ore progettata e brevettata nei primi anni ’30 dal leggendario orologiaio Louis Cottier, sono indescrivibili. Sono orgogliosa che questo esemplare porti anche il nostro nome e che sia stato venduto ad una cifra così alta, rendendolo l’orologio da polso più costoso mai messo all’asta in Asia.” Un esempio, questo, di quell’Età dell’Oro quando design, artigianato e progresso tecnologico coincisero alla perfezione. Offered for auction at Christie’s in Hong Kong on 23 November, the rare two-crowned Patek Philippe Ref. 2523 in rose gold sold for just short of $US9 million - making it the most expensive wristwatch ever auctioned in Asia. In the Olympus of wristwatches, few can get close to the extraordinary beauty of this Patek Philippe Ref. 2523 unique blue enamel dial in pink gold. Made in 1953, this watch is part of an extremely limited series
testi di: Fabiana Romano photo : Glashütte Original, Fabiana Romano
of wristwatches, one of only seven to have been issued in pink gold. As Serena Possolini Gobbi says: “This watch is an extremely rare example of Patek Philippe’s 2523 double crown in rose gold, one of the two know to be fitted with a polychrome translucent blue enamel disc and the only known example to be double-signed by both Patek Philippe and by Gobbi. Its beauty and complication, including the Heures Universelles feature, a worldwide hour display designed and patented in the early 30s by legendary watchmaker Louis Cottier, are indescribable. I am proud that this model also bears our name and that it has been sold at such high price making it the most expensive wristwatch ever auctioned in Asia”. This Ref. 2523 was manufactured during a decade described by specialists as ‘the Golden Age of design, craftsmanship, and technological advancement.
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A totally Made in Sicily Christmas to celebrate the colors, the traditions and the millenary beauty and culture of the pearl of the Mediterranean! Merry Xmas!
A pochi chilometri da Dresda, storica capitale del regno di Sassonia che Herder ribattezzò la “Firenze dell’Elba”, esattamente a Glashütte, un piccolo centro nei monti metalliferi che conta poco più di 6000 anime, si trova una manifattura che, fin dal 1845 ricopre un ruolo di grande rilievo nel panorama dell’orologeria mondiale e affonda le proprie radici proprio nella tradizione orologeria sassone: Glashütte Original. Se è vero, come è vero, che l’arte dell’ingegneria tedesca è sinonimo in tutto il mondo di qualità superiore, Glashütte Original incarna perfettamente i valori del “Made in Germany” e rappresenta una perfetta espressione di precisione estrema, affidabilità e stabilità per prodotti destinati a superare la sfida del tempo. Il brand, fedele all’eredità storica, ha instaurato una cultura dell’eccellenza che continua a rappresentare il fil rouge per l’innovazione e lo sviluppo dei nuovi prodotti. La manifattura, con le sue pareti di vetro che permettono alla luce di filtrare anche nelle buie giornate invernali, ospita un sito di produzione di 10.000 metri quadrati e un affascinante mondo di esperienze - il personale di Glashütte Original vanta complessivamente oltre 5.000 anni di esperienza professionale - che ha permesso al marchio di sviluppare una serie di calibri interamente progettati e prodotti in house. A tal fine, e proprio per dare forma al futuro, ogni anno, i futuri orologiai e attrezzisti cominciano il loro difficile corso di studi alla Scuola di orologeria Alfred Helwig di Glashütte Original che si trova nell’edificio, situato nel cuore della città, che un tempo ospitava la scuola di orologeria tedesca di Glashütte, fondata nel 1878. La scuola di orologeria fa parte della rete internazionale di Scuole di orologeria “Nicolas G. Hayek”, appartenenti a Swatch Group che permette agli studenti di conseguire, alla fine del corso, sia il diploma svizzero che quello tedesco. Glashütte Original non si limita ad immaginare il tempo che verrà, ma si propone anche come guardiano del tempo passato rendendo possibile viaggiare nel tempo di Glashütte grazie al “Museo dell’orologeria tedesca di Glashütte - Nicolas G. Hayek” che, con il motto “Il fascino del tempo - Dar vita al tempo”, negli oltre 1.000 metri quadrati di spazio espositivo del Museo, presenta la storia dell’arte orologiera locale e delle industrie meccaniche di precisione dai loro esordi fino ai giorni nostri raccontato con un approccio emozionale che permette anche ai più piccini di scoprire il valore del bene più prezioso che ci è stato dato: il tempo.
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Noi abbiamo un grande privilegio: abbiamo la possibilità di parlare con un numero significativo di lettori, di raccontare storie, di sollecitare risposte, di solleticare gli animi. Ecco, questo privilegio va usato al fine di indurre le persone a pensare. E ad agire. Per questa ragione abbiamo deciso di chiudere il 2019 puntando i riflettori sui temi che ci stanno particolarmente a cuore: in primo luogo l’universo femminile. Le donne abusate, maltrattate, violentate, sfregiate con l’acido. Tutte queste donne siamo noi. E poi gli animali, esseri disponibili a dare tutto per i loro umani, e spesso traditi proprio da coloro che dovrebbero prendersene cura. Il nostro obiettivo per il 2020 è proprio questo: essere una voce forte e decisa per chi voce non ha. Si può fare. Il lusso, in fondo, è proprio poter fare ciò che si ama. Buon anno a tutti!. Quanto a me, come sempre, wish me luck! We have a great privilege: we have the opportunity to speak to a significant number of readers, to tell stories, to solicit answers, to tickle spirits. Well, this privilege should be used in order to get people to think. And to act. For this reason, we have decided to close 2019 by focusing on the things that are particularly close to our hearts: the female universe in the first place. Women abused, raped, scarred with acid. All these women are us. And then animals. They would be willing to give everything for their humans, and they are often betrayed by those who should care for them. Our 2020 is precisely this: to be a strong and decisive voice for those who do not have a voice. It can be done. Luxury, after all, is being able to do what you love. Happy New Year everyone!. As for me, as always, wish me luck!
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FRANCESCA AND OM ARE PROUD TO SUPPORT
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CO N T E N T
LOVING LEONARDO IN OCCASIONE DEI 500 ANNI DALLA MORTE DI LEONARIO IN FRANCIA, OFF-WHITE™ HA COLLABORATO CON IL MUSÉE DU LOUVRE PER LA CREAZIONE DI UNA CAPSULE COLLECTION CHE CELEBRA LA VITA E LE OPERE DELL'ARTISTA PIÙ VISIONARIO MAI ESISTITO. testi di: Fabiana Romano
Il 13 dicembre, il Musée du Louvre e Off-White hanno presentato una speciale collaborazione in onore dell'attesissima mostra "Leonardo da Vinci", in mostra al Louvre fino al 24 febbraio 2020. Per l'occasione il marchio pret-à-porterha lanciato una capsule di capi di abbigliamento che celebrano la vita e le opere dell'artista visionario, nel 500esimo anniversario della sua morte in Francia. "Sono stato affascinato da Leonardo da Vinci fin da quando ero all'ultimo anno dell'Università del Wisconsin e frequentavo un corso di arte. Non mi interessavano solo le sue opere, ma anche l'influenza che ha avuto in molte discipline oltre all'arte: la scienza, l'ingegneria, l'architettura... Per me lui è l'emblema di tutto ciò che è stato il Rinascimento", ha rivelato Virgil Abloh, fondatore e direttore artistico di Off-White. Le tipiche cifre stilistiche di Off-White, tra cui il posizionamento del logo e le frecce a diamante, si intrecciano con i dipinti storici di uno degli artisti pionieri del mondo su t-shirt e felpe con cappuccio. Tra le opere presenti all'interno della collezione troviamo "La Vergine delle Rocce", "Sant’Anna" e "La Vergine e il Bambino con
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l’Agnellino" intrecciato con i disegni iconici del maestro, compresi i suoi schizzi anatomici della forma maschile. "Voglio unire due mondi apparentamenti lontani: moda e arte. La creatività non deve essere legata ad una sola disciplina e penso che Leonardo Da Vinci sia stato il primo artista ad esprimere a pieno questo principio, e ci sto provando anche io", ha aggiunto Virgil Abloh. Per il Louvre si tratta invece di un'ottima occasione per affacciarsi su un mondo come quello della moda che solo a un occhio superficiale può sembrare distante da quello dell'arte: "Il Louvre è sempre stato un luogo di vita, di ispirazione per gli inventori di ogni epoca", ha dichiarato Adel Ziane, Direttore delle Risorse Esterne del Museo del Louvre. "Siamo molto contenti che lo sguardo di Virgil Abloh sul Palace e sulle collezioni del Louvre siano al centro del processo creativo di questo artista talentuoso e poliedrico. Collaborare con Off-White è anche un modo per noi di raggiungere una nuova audience, un modo nuovo di fare interessare queste persone al museo".
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F E AT U R E S
Roger Vivier esplora un nuovo universo. Il produttore francese di calzature di lusso, di
32 Tesla 36 You are beautidul: cover story 41 Le Village 46 Amanda Baldan 60 Gobbi Milano 70 Longines 78 Glashütte Original 88 Farnese Gioielli 94 Off White 100 Elisabetta Franchi 104 YSL 108 Ara Lumiere
proprietà del gruppo italiano Tod’s, lancia la sua prima collezione di bijoux e sceglie come testimonial la modella anglo-cipriota Sophia Hadjipanteli. Il direttore creativo Gherardo Felloni ha ripensato le fibbie rettangolari “Broche” con cristalli, ispirate alla Reggia di Versailles. La collezione è prodotta in Italia nei laboratori di proprietà del brand ed i prezzi vanno dai 230 ai 680 euro. Roger Vivier explores a new universe. The French luxury footwear manufacturer, owned by Italian group Tod’s, launches its first jewelry collection and choose Anglo-Cypriot model Sophia Hadjipanteli as a testimonial. Creative director Gherardo Felloni has rethought the rectangular crystals’ “Broche” buckles, inspired by the Palace
ROGER VIVIER 84
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of Versailles. The collection is produced in Italy in the brand’s factory. Prices range from €230 to €680.
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IN UNA SCINTILLANTE NEW YORK, L’HOTEL PLAZA È IL SIMBOLO DEL LUSSO. IMPETTITO NEL CUORE DI MANHATTANN È COSÌ SUNTUOSO DA SEMBRARE PIÙ DI UN ALBERGO. LO SCOPRE IL PICCOLO KEVIN CHE, NELLA PELLICOLA NATALIZIA “MAMMA HO RIPERSO L’AREO”, SI CONCEDE LA SUITE E TUTTI I SUOI CONFORT
testi di: Valeria Abate
Publisher’s Letter Editor’s Letter Dalla libreria di Elena A night at the theatre When in Rome.. What’s OM Gentleman’s Guide Etiquette lessons: instructions for use OMFUG: Omnia Music For Uplifting Gourmandizers Healthy & Tasty I consigli di Erbe & Salute Watch your sign Phillips in Association with Bacs & Russo Ale's corner For Connoisseurs Only The Vintage Lounge
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COVER You are beautful is the title of our cover story by Andrea Varani and featuring beautiful Kremena Dimitrova. You are beautiful is the motto women should keep in mind every day of their life without allowing anyone to put them down. You are beautiful, Ladies. Have a great 2020!
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CONTRIBUTORS
OM OMNIA MAGNA. INDULGE YOUR PASSIONS
DECEMBER 2019 | ISSUE 49 PUBLISHER Francesca Romano EDITOR-IN-CHIEF Fabiana Romano
VALERIA ABATE A double degree in Legal & Humanistic studies, Valeria is a journalist and a writer. She has published 7 books, married the love of her life and, most of all, Vittorio's proud mom!
MILENA AFFINITO
In 1987, long before the fit-craze, Milena, a professional herbalist, founded “Erbe e Salute”, Associated FEI (Federation of Italian Herbalists), which in 2018 has been awarded “Herbalist of the Year”
ALESSANDRA BERSIANI Musician, multi-instrumentalist, radio DJ, journalist, dancer, former gymnast of the Azzurri Team, Bachelor of Physical Education, Alessandra is also a watch lover and speaks four languages.
ART DIRECTOR Antonio Maria Taddeo CONTRIBUTORS Valeria Abate, Milena Affinito, Alessandra Bersiani, Alessandro Ciani, Gaetano Cimmino, Maurizio De Simone, Monia Di Bona, Francesca Favotto, Ludovica Gentile, Deborah Kern, Elena Lorusso, Valerio Michetti, Clemente Pignatti Morano, Adriana Zambon, Davide Zamblera PHOTOGRAPHERS Cover: Andrea Varani
ALESSANDRO CIANI
Born and raised in Rome, he is a major player on the international vintage watch scene since the early 80s. Now based in the Los Angeles area, he's also an expert in luxury vintage collectibles and art aficionado
GAETANO CIMMINO
He inherited his passion for watchmaking from his father, a surgeon in love with fine mechanics. After an engineering degree and 18 years as director in international companies, he felt he had to follow his path: writing about time.
MAURIZIO DE SIMONE
Born in Rome, Maurizio is a musician, biker, experimenter, traveller and collector, as well as the founder of Watchesinrome.com and has gained some 35 years of experience in the world of vintage watches
PRINTING www.grafica080.it TRANSLATIONS AB TRANSLATIONS info@abtranslations.it BRAND RELATIONS marketing@ommagazine.it SUBSCRIPTION subscribe@ommagazine.it
MONIA DI BONA
Passionate about literature, writing and travels, she holds a degree in Psychological Sciences and a master in "Galateo & Good Manners". She speaks three languages and loves to be surrounded by beauty. In all fields.
DEBORAH KERNS After 25 years in the adv industry DJ’s was obsessing over wine and food. In discovering this world she’s learned that life must be experienced and wine is a great companion
FRANCESCA FAVOTTO
Francesca writes to live and lives to write. She has a boyfriend, two cats, two dogs, and two blogs she keeps bustling in her spare time. Because there is one thing she never gets enough: words!
ELENA LORUSSO
Words' lover, books' serial devouring, writer for passion and chatterbox by vocation. She loves to define herself through the characters of the books she loves. Her fav ever? "Teresa Batista tired of War" by Jorge Amado
LUDOVICA GENTILE
She is only 13, born into art, and with a prodigious creative and visionary vein, she ia a student in love with music, poetry, painting and travelling and wants to share with OM's reaers her Millennial vision of the world.
VALERIO MICHETTI
Technical expert of Archaeological Conservation, drummer, fond of Museums, music and art in all its forms, Valerio works in the context of Rome Superintendency for Cultural Heritage and writes for passion.
OM MAGAZINE IS PROUDLY PUBLISHED FOUR TIMES A YEAR BY
Milla Editore S.r.l. cannot accept responsibility for unsolicited submissions, manuscripts and photographs. While every care is taken, prices and details are subject to change and Milla Editore S.r.l. Takes no responsibility for omissions or errors. We reserve the right to publish and edit any letters. All rights reserved. Copyright © 2019-2020 AUTORIZZAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 336/2008 DEL 19/09/08
ADRIANA ZAMBON
DAVIDE ZAMBLERA
Holding a degree in Psychology
Communications strategies. She is an
Davide is Dandyism. And vice-versa. Davide is a watch, cars, cigar, champagne, wines, food, travelling and much more lover and expert. A bon
expert of the yachting industry.
vivant with that “je ne sais quoi...”
Adriana started in big corporations but discovered she was fit for PR &
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AGAINST ARA LUMIERE IS A COLLECTIVE OF DESIGNERS BROUGHT TOGETHER BY HOTHUR FOUNDATION UNDER THE MENTORSHIP OF KULSUM SHADAB WAHAB. THIS COLLECTIVE CONSISTS OF TALENTED WOMEN WHO ARE ABOVE ALL INSPIRATIONAL WITH UNMATCHED RESILIENCE - SURVIVORS OF ACID ATTACKS. testi di: Fabiana Romano
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“ARA LUMIERE” - SEE PAGE 108
Non avete idea di quanto mi sia piaciuto lavorare a questo numero di OM. Ho avuto davvero tante soddisfazioni. Ad esempio l’aggiudicazione del top lot di Game Changers a New York, l’Urwerk Atomic Mechanical Control per 2,9 milioni di dollari. Capite cosa intendo? Un orologio indipendente che “batte” Rolex e Patek! Ho amato raccontare la storia di Elisabetta Franchi. Sono una sua cliente fin dai primi tempi e ho pianto guardando la storia di questa donna forte e fragile in TV. Sono felice ed orgogliosa di ospitare il progetto …… nelle nostre pagine in onore di tutte quelle donne, sorelle, sopravvissute ad attacchi con acido. In realtà ho amato dal profondo ogni rubrica, ogni editoriale e ogni notizia. Un grazie dal profondo del cuore, infine, ad Andrea Varani, autore della nostra bellissima cover, e a Kremena Dimitrova, sua splendida musa ed interprete. You are beautiful. Sì. Siete bellissime. Tutte voi, Donne. Anche quando vi vedete comparire qualche ruga, anche con i vostri chili di troppo,
anche con il cuore spezzato. Siete bellissime. E non permettete a nessuno, mai, di farvi dimenticare le parole di William Shakespeare: “In piedi, Signori, davanti ad una Donna!”. Buon 2020! Ad maiora! You have no clue how much I enjoyed working on this issue of OM. I had so many satisfactions! For example, the top lot of Game Changers in New York, the Urwerk Atomic Mechanical Control auctioned at 2,9 million dollars. Do you know what I mean? An independent watch that nukes Rolex and Patek! I loved telling the story of Elisabetta Franchi. I have been a client since the early days and I cried watching the story of this strong yet fragile woman on TV. I am happy and proud to host the project…. In our pages in honor of all those women, sisters, who survived acid attacks. In fact, I loved every single column, every editorial and every news. Finally, thanks from the bottom of my heart to Andrea Varani, author of our beautiful cover, and to Kremena Dimitrova, his beautiful muse and interpreter. You are beautiful. Yes. You are beautiful. All of you, Ladies. Even when you see a few wrinkles appear, even with your extra weight, even with a broken heart. You are beautiful. And do not allow anyone, ever, to make
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you forget Shakespeare’s words. “Stand up, Gentlemen, in front of a Woman!”. Happy 2020! Ad maiora!
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BERTA ISLA Javier Marías Einaudi Editore, €18.00
“Per molto tempo non avrebbe saputo dire se suo marito era suo marito”. Si alza così il sipario su Berta Isla, ultimo romanzo di Javier Marías. Si parla di sipario sì, e non a caso, perché la vicenda ha non pochi punti di contatto proprio con il teatro. Quello shakespeariano prima di tutto, Berta Isla, la protagonista femminile del romanzo, dà anche il titolo al libro, riecheggiando l’Amleto, l’Otello e tutti i protagonisti creati da Shakespeare, talmente rotondi da essere assunti anche universalmente a titolo dell’opera intera. E poi teatrale nei sentimenti e nelle vicende, nel modo in cui questi vengono raccontati e svelati, con pathos drammatico e intenso. Ma veniamo alla vicenda. Quella che ritrae una coppia, Berta Isla appunto e Tomàs Neville. Spagnoli, marito e moglie, conosciuti negli anni Sessanta, divisi da ragazzi per ragioni universitarie: Tomàs studierà in Inghilterra, un paese a cui non smetterà mai di essere legato e il motivo per cui arriverà a nascondere, la sua vera identità, fino a quando i fatti precipitano e la verità, inevitabilmente, comincerà ad emergere instillando in Berta il dubbio. Un intreccio che si svela in medias res, dall’incipit. Dove si parla di dubbio, perché Berta Isla è la storia di un matrimonio, una storia in cui niente è mai come sembra e in cui qualsiasi mito viene sfatato. Identità, realtà, fatti, pensieri, convinzioni, punti di vista, tutto potrebbe ribaltarsi da un momento all’altro. Quel che sembra paradossale, ossimorico, persino impossibile, viene sfatato e può effettivamente accadere, e non perché l’intreccio del romanzo sia semplicemente perfettamente orchestrato, ma perché così è la vita, imprevedibile e piena di intrecci. Un amalgama intenso simmetricamente garantito anche attraverso lo stile, denso, aforistico, perfetto per dar voce a protagonisti così pieni, che passa da una terza a una seconda persona a seconda del punto di vista e della prospettiva. E Marías affianca il lettore sussurrando, insinuando il dubbio anche in lui stesso, gradualmente prima, e poi con colpi di scena improvvisi che destabilizzano e spiazzano, ma che di sicuro non lasciano indifferenti. Da leggere e rileggere, perché ogni frase può avere il carattere di assolutezza, ma così non è, è solo l’ennesimo volto della verità, frammentata, imprevedibile, ma per questo mai banale.
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“For a long time she could not tell if her husband was her husband.” This raises the curtain on Berta Isla, the latest novel by Javier Marías. We talk about the curtain not by chance, because the whole affair has many touch points with the theater. Above all the Shakespearean theatre, Berta Isla, the female protagonist of the novel, also gives the title to the book, echoing Hamlet, Othello and all the protagonists created by Shakespeare, so complete as to be even universally assumed by title of the whole work. And then theatrical in the sense of the feelings and the events, in the way they are told and revealed, with dramatic and intense pathos. But let’s get to the story. The story that portrays a couple, Berta Isla and Tomàs Neville. Spaniards, husband and wife, known in the sixties, divided in their youth for university reasons: Tomàs will study in England, a country to which he will never stop being tied up and also the reason why he will come to hide, his true identity, until the events precipitate and the truth, inevitably, will begin to emerge instilling in Berta the doubt. A weave that is revealed in medias res, from the incipit. And we talk about doubt, because Berta Isla is the story of a marriage, a story in which nothing is ever as it seems and in which any myth is debunked. Identity, reality, facts, thoughts, convictions, points of view, everything could turn upside down at any moment. What seems paradoxical, ossimoric, even impossible, is debunked and can actually happen, and not because the plot of the novel is simply perfectly orchestrated, but because so is life, unpredictable and full of weaves. An intense amalgam symmetrically guaranteed also through the style, dense, aphoristic, perfect to give voice to such complete protagonists, that goes from a third to a second person depending on the point of view and perspective. And Marías flanks the reader by whispering, insinuating doubt even in himself, gradually first, and then with sudden twists that destabilize and disorient, but that certainly do not leave indifferent. To be read and reread, because each sentence can have the character of absoluteness, but it is not, it is only the umpteenth face of truth, fragmented, unpredictable, but for this reason never trivial.
JAVIER MARÍAS
Scrittore spagnolo laureato in letteratura inglese. Durante l’infanzia ha trascorso lunghi periodi negli USA. Le sue opere, sono state tradotte in oltre 30 lingue e hanno ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali.
LA FRASE “Non sempre riconosciamo le storie d’amore degli altri, nemmeno quando siamo noi l’oggetto, la meta, il fine.” 23
A night at the
THEATRE
with OM
Che cosa saresti disposto a fare per ottenere quello che hai sempre desiderato? è questa la domanda posta da Audrey II, la strana piantina presa da Seymour in un negozio cinese durante un’eclissi, e a cui Seymur non sa, o forse non vuole, dare una risposta. testi di: Ludovica Gentile
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OM è stata a teatro a vedere “La piccola bottega degli orrori” una storia ambientata a New York negli anni ‘60 che vede come protagonisti il signor Mushnick (Fabio Canino), proprietario di un negozio di fiori in cui lavorano Seymour (Giampiero Ingrassia) e Audrey (Belia Martin), la giovane collega di cui Seymour è segretamente innamorato. Quando gli affari cominciano ad andare davvero male, Audrey suggerisce di esporre in vetrina la strana piantina che possiede Seymour, presa in un negozio cinese durante un’eclissi. La pianta, soprannominata da Seymur “Audrey II” (Lorenzo Di Pietro in arte VELMA K), attira nuovi clienti, ma inizia a morire proprio quando gli affari migliorano e nulla sembra farla star meglio, finché tagliandosi accidentalmente un dito, Seymour scopre che Audrey II si nutre esclusivamente di sangue umano. Una notte, non appena Seymour chiude il negozio, Audrey II, sempre più grande, inizia a parlare e gli propone di uccidere la gente per nutrirla, promettendogli che in cambio lo farà diventare ricco e famoso. Inizialmente Seymour rifiuta, ma quando vede Audrey maltrattata da Oris Scrivello (Emiliano Geppetti), il sadico dentista con cui è fidanzata, cambia idea. Da quel momento in poi gli eventi sfuggono di mano al povero Seymour in un susseguirsi di omicidi e risate, fino ad arrivare ad un finale inaspettato. “La piccola bottega degli orrori”, musical basato sull’omonimo film del 1960 di Roger Corman, è stato prodotto per la prima volta in Italia dalla Compagnia della Rancia per la OM MAGAZINE regia di Saverio Marconi 30 anni fa.
What would you be willing to do to get what you’ve always wanted? This is the question posed by “Audrey II” - the strange plant taken by Seymour in a Chinese store during an eclipse - and to which Seymur does not know, or perhaps does not want, to give an answer. OM was at the theatre at the performance of “Little Shop of Horrors”, a piece set in New York in the 60s starring Mr. Mushnick (Fabio Canino), owner of a flower shop where Seymour (Giampiero Ingrassia) and Audrey (Belia Martin) work. Seymour is secretly in love with her. When business starts to go really bad, Audrey suggests displaying the strange plant that Seymour owns, taken in a Chinese store during an eclipse. The plant, named by Seymur “Audrey II” (Lorenzo Di Pietro aka VELMA K), attracts new customers, but begins to die just when business improves and nothing seems to make her feel better, until accidentally cutting off a finger, Seymour discovers that Audrey 2 is to be fed exclusively on human blood. One night, as soon as Seymour closes the shop, Audrey 2, starts talking and proposes to kill people to be fed, promising that in return she will make him rich and famous. Seymour initially rejects the horrific proposal, but when he sees Audrey abused by Oris Scrivello (Emiliano Geppetti), the sadistic dentist with whom she is engaged, he changes his mind. From that moment on, the events get out of hand with poor Seymour in a succession of murders and laughter, until an unexpected ending. “Little Shop of Horrors”, a musical based on the ‘60s movie by Roger Corman, was produced for the first time in Italy by the Company of Rancia for the direction of Saverio Marconi 30 years ago. DAL 3 AL 22 DICEMBRE 2019 SALA UMBERTO VIA DELLA MERCEDE, 50 - 00187 ROMA PRENOTAZIONI@SALAUMBERTO.COM
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Absolutely unmissable in the Eternal City testi di: valerio michetti
“Brucia la città nella notte, brucia il mio cuore d’amore per te”, recitava più o meno così il testo di una canzone hardcore-punk che suonavo da ragazzino, tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana... Con gli anni ho perso memoria degli autori del brano e non lo ricordo nemmeno in parte nella sua struttura musicale pur avendolo suonato spessissimo, però questo verso sì, è chiaro nella mia mente, lo ricordo bene, è ancora lì a splendere tra i laghi di petrolio della mia memoria come una fiamma eterna che non ha mai smesso di indicare a me adolescente e a me adulto quanto le passioni siano il vero carburante che ci tiene attaccati alla vita... Ed è così da sempre, anche i Romani lo sapevano, anche i Romani “ardevano di passione” ed era una cosa seria, una cosa sacra, perché col fuoco, si sa, non si scherza, anzi, il fuoco si preserva con grande attenzione e a questo compito erano assegnate le Vestali e questa fiamma eterna conservava il Tempio di Vesta a loro dedicato, come monito e come risorsa. Il Tempio è un piccolo edificio di forma circolare situato nel Foro Romano, lungo la via
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Sacra, proprio accanto alla Casa delle Vestali, a formare un unico spazio religioso denominato Atrium Vestae. Secondo la tradizione fu Numa Pompilio stesso a volere l’edificazione del Tempio quando ancora la città era concentrata quasi esclusivamente nell’area del Palatino, infatti viene ritenuta una delle più antiche costruzioni romane. La costruzione come la vediamo oggi è un rimaneggiamento di interventi successivi alla fondazione originale, ha subìto vari incendi e cambiamenti strutturali anche importanti nel corso della sua vita, però non ha mai smesso di avere la duplice funzione di conservazione del fuoco come bene di prima necessità e fondamentale importanza e anche rappresentante spirituale del focolare domestico come simbolo - contenitore - di tutti i focolari dello Stato e dei princìpi morali ad esso associati. Oggi il Tempio di Vesta non contiene più fisicamente nessun fuoco, però la sua evidenza architettonica, seppur mortificata dal trascorrere dei secoli, non ha smesso di brillare e ci rammenta con vigore che la fiamma della nostra cultura, della nostra tradizione di appartenenza, non si è affatto spenta e ancora oggi brucia la città nella notte (buia dei nostri tempi) e ancora brucia il mio cuore d’amore per te, Roma.
of the Temple when the city was still concentrated almost exclusively in the area of the Palatine, in fact it is considered one of the oldest Roman buildings. The construction as we know it today, is the result of subsequent rebuilding, and has undergone various fires and important structural changes in the course of its life, but it has never ceased to have the dual function of conservation of fire as a commodity of basic necessity and also as the spiritual representation of the home hearth as a symbol - container - of all the hearths of the state and the moral principles associated with it. Today the Temple of Vesta no longer physically contains any fire, but its architectural evidence, although mortified by the passing of the centuries, has not stopped to shine and strongly reminds us that the flame of our culture, of our traditions, is not at all extinguished and still today burns the city in the night (dark of our times) and burns my heart of love for you, Rome.
“Burn the city in the night, burn my heart of love for you,” those were more or less the lyrics of a hardcore-punk song I played as a kid, a long time ago, in a galaxy far, far away... Over the years I have lost the memory of the songwriters and I do not even remember it in part in its musical structure despite having played it very often, but this verse, it is clear in my mind, I remember it well, it is still there to shine among the oil lakes of my memoir as an eternal flame that has never stopped to indicate to me as a teenager then, and as an adult now, how passions are the real fuel that keeps us attached to life... And it has always been so, even the Romans knew it, even the Romans “burned with passion” and it was a serious thing, a sacred thing, because, you know, you do not play with fire, indeed, the sacred fire had to be kept alight with great attention and this task was assigned to the Vestals and this eternal flame was preserved in the Temple of Vesta dedicated to them, as a warning and as a resource. The Temple is a small circular footprint building located in the Roman Forum, along the Sacred Street, right next to the House of Vestals, to form a single religious space called Atrium Vestae. According to tradition it was Numa Pompilius himself who wanted the construction
“
Anche i Romani lo sapevano, anche i Romani “ardevano di passione” ed era una cosa seria, una cosa sacra, perché col fuoco, si sa, non si scherza...
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W H A T’S O M testi di: Francesca Favotto
FASHION: La giovane attivista Greta Thunberg ha portato alla ribalta la parola “sostenibilità”. Ma cosa significa esattamente? Da dizionario è la capacità dell’uomo di “soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la possibilità che le generazioni future riescano a soddisfare i propri”. Quindi, tradotto: vanno riviste non solo le modalità di produzione, ma va implementata anche l’attenzione all’ambiente. In che modo la moda e l’arte possono contribuire a quest’obiettivo? La mostra “Sustainable thinking” posa lo sguardo proprio su questi temi: artisti, fashion designer, aziende produttrici di tessuti e di filati propongono una pluralità di spunti per una progettualità in grado di impiegare le nuove tecnologie senza subirle, declinare il locale con il globale, salvaguardare il nostro ecosistema. Come? Impiegando sempre più materie organiche, riutilizzando in modo creativo i materiali e intessendo una relazione fra natura e tecnica. Fino all’8 marzo – Museo Salvatore Ferragamo, Firenze Young activist Greta Thunberg brought the word “sustainability” to the fore. But what exactly does that mean? As a dictionary is man’s ability to “satisfy the needs of the present without compromising the possibility that future generations will be able to meet their own.” So, translated: not only the way in which production is produced must be reviewed, but also the attention to the environment must be implemented. How can fashion and art contribute to this goal? The exhibition “Sustainable thinking” puts its eyes on these themes: artists, fashion designers, fabric and yarn companies propose a plurality of ideas for a design able to employ new technologies without suffering them, decline the global, safeguard our ecosystem. What? Using more and more organic materials, creatively reusing materials and weaving a relationship between nature and technique. Until March 8 – Museo Salvatore Ferragamo, Florence
ART: “GUGGENHEIM - LA COLLEZIONE THANNHAUSER DA VAN GOGH A PICASSO” Per chi ama l’arte, è davvero un’occasione da non perdere! Cinquanta capolavori dei grandi maestri impressionisti, postimpressionisti e delle avanguardie dei primi del Novecento, tutti insieme, nello stesso luogo. Si tratta della mostra “Guggenheim - La collezione Thannhauser da Van Gogh a Picasso”, la straordinaria collezione che negli anni Justin K. Thannhauser costruì per poi donarla, nel 1963, alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, che da allora la espone in modo permanente in una sezione del grande museo di New York. Tra i big name esposti vi sono: Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, PierreAuguste Renoir, Vincent van Gogh e un nucleo importante di opere di Pablo Picasso. Fino al 1° marzo – Palazzo Reale, Milano For those who love art, it’s really an opportunity not to be missed! Fifty masterpieces of the great Impressionist masters, post-impressionists and the avant-gardes of the early XXth century, all together, in the same place. This is the exhibition “Guggenheim - The Thannhauser Collection from Van Gogh to Picasso”, the extraordinary collection that over the years Justin K. Thannhauser built and then donated it, in 1963, to the Solomon R. Guggenheim Foundation, which has since then exhibited it permanently in a section of the great museum in New York. Among the big names on display: Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Edouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh and an important core of works by Pablo Picasso. Until March 1 – Palazzo Reale, Milan
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art: “Leonardo e la Madonna Litta” Questo è l’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, il Genio fiorentino. Milano, tra le diverse iniziative a lui dedicate, propone anche la mostra “Leonardo e la Madonna Litta”, un’occasione di grande importanza: al Museo Poldi Pezzoli sarà esposto eccezionalmente, per la prima volta dopo quasi trent’anni, il celebre dipinto dell’Ermitage, fra i massimi capolavori del museo nazionale russo. Insieme alla Madonna Litta verrà presentato un nucleo selezionatissimo di opere – una ventina tra dipinti e disegni di raffinata qualità – provenienti dalle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, eseguiti da Leonardo e dai suoi allievi più vicini (da Giovanni Antonio Boltraffio a Marco d’Oggiono) negli ultimi due decenni del Quattrocento, quando il Maestro viveva ed era attivo a Milano, presso la corte di Ludovico il Moro. Fino al 10 febbraio - Museo Poldi Pezzoli, Milano This is the year of the 500th anniversary of the death of Leonardo Da Vinci, the Florentine Genius. Milan, among the various initiatives dedicated to him, also proposes the exhibition “Leonardo and Madonna Litta”, an occasion of great importance: at Museo Poldi Pezzoli will be exhibited exceptionally, for the first time in almost thirty years, the famous painting of the Hermitage, among the greatest masterpieces of the Russian National Museum. Together with Madonna Litta will be presented a very selected number of works of art – about twenty paintings and drawings of fine quality – from public and private collections around the world, performed by Leonardo and his closest students (by Giovanni Antonio Boltraffio to Marco d’Oggiono) in the last two decades of the XV century, when the Master lived and worked in Milan, at the court of Ludovico il Moro. Until February 10 - Museo Poldi Pezzoli, Milan
CINEMA 60 anni e non sentirli: Barbie, la bambola più famosa e venduta al mondo, ha appena compiuto gli anni e per celebrarla, oltre a limited edition ed eventi in giro per il mondo, a maggio uscirà in tutte le sale il live action movie proprio a lei dedicato. Nei panni della protagonista la biondissima Margot Robbie, già Harley Quinn sul grande schermo, mentre la regia porterà la firma di Greta Gerwig, già specializzata in film al femminile, come “Lady Bird” e “Piccole donne”. «Sarà un film sull’inclusione e sull’empowerment femminile, molto positivo», ha dichiarato alla stampa Robbie Brenner, a capo della Mattel Films. Non vediamo l’ora di farci ispirare. A maggio in tutte le sale. 60 years young: Barbie, the most famous and sold doll in the world, has just turned 60 and to celebrate it, in addition to limited editions and events around the world, in May will be released in all theaters the live action movie dedicated to her. Featuring Barbie, the blonde Margot Robbie, already Harley Quinn on the big screen, while the movie director will be Greta Gerwig, already specialized in female movies, such as “Lady Bird” and “Little Women”. “It’s going to be a very positive film about inclusion and women’s empowerment” stated Robbie Brenner, head of Mattel Films. We can’t wait to get inspired. In May in all theaters.
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testi di: Francesca Favotto
Raccontare l’uomo e l’inventore che ha cambiato radicalmente la storia della scienza e della tecnologia: con questo obiettivo Milano ospita, fino al 29 marzo presso lo Spazio Ventura, la “Nikola Tesla Exhibition”, la mostra museo interattiva più grande al mondo fino a ora mai realizzata sullo scienziato, in collaborazione con il Nikola Tesla Museum di Belgrado. Un parco scientifico completamente interattivo, tra documenti e reperti, postazioni scientifiche interattive, ricostruzione dei luoghi di origine e riproduzioni delle macchine, ispirate ai progetti del grande inventore. In particolare, sarà possibile entrare nella riproduzione reale e fedele del laboratorio di “Colorado Springs”, dove nel 1899 Tesla si trasferì e riprodusse i famosi fulmini artificiali, oppure vedere da vicino il “Big Coil” di Tesla, ovvero la bobina che riproduce le scariche elettriche molto simili a quelle prodotte in natura. Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata alla famosa e controversa “guerra tra le correnti” tra
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Tesla e Thomas Alva Edison.
Telling the man and the inventor who has radically changed the history of science and technology: with this goal Milan hosts, until March 29 at the Ventura Space, the “Nikola Tesla Exhibition”, the largest interactive museum exhibition on the scientist ever held in the world so far, in collaboration with the Nikola Tesla Museum in Belgrade. A fully interactive scientific park, including documents and findings, interactive scientific stations, reconstruction of the places of origin and reproductions of machines, inspired by the projects of the great inventor. In particular, it will be possible to enter the real and faithful reproduction of the laboratory of “Colorado Springs”, where in 1899 Tesla moved and reproduced the famous artificial lightning, or see up close Tesla’s “Big Coil”, the coil that reproduces the electric discharges very similar to those produced in nature. A section of the exhibition will also be dedicated to the famous and controversial “War of Currents” between Tesla and Thomas Alva Edison
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I L G A L AT E O D E L
REGALO
testi di: Monia Di Bona
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Samuele Briatore è coordinatore del Corso di Alta Formazione di Galatei e Buone Maniere organizzato presso La Sapienza Università di Roma, nonché Presidente dell’Accademia Italiana Galateo. E’ appena uscito il suo libro “Le regole delle Buone Maniere ” un efficace manuale recante consigli per affascinare con eleganza. E questo può fare la differenza. In occasione della festa più importante della nostra cultura, vorremmo porre l’accento sul modo di comportarsi nei vari contesti natalizi. Partiamo dal presupposto che le buone maniere riguardano il rapporto con l’altro: è quello che Ricoeur chiama “mutuo riconoscimento”. Il dono di sè nell’amore di coppia o di amicizia è lo strumento più potente per generare nuovi legami sociali. Quando acquistiamo un oggetto, occorre pensare a chi lo riceve, tenendo presente che quel regalo ci rappresenta. Ed in questo gioco di reciprocità occorre evitare di mettere in imbarazzo le persone e ancor più di cadere nelle maglie della banalità. “Non c’è mai una seconda occasione per fare una buona impressione la prima volta” diceva Oscar Wilde. Il dono ci appartiene, fa parte della nostra vita, ma non per questo si può generalizzare. Ad esempio occorre evitare di fare regali pratici e confidenziali alle persone che si conoscono da poco. Un oggetto per la casa, un profumo per una donna oppure una cravatta per un uomo sono omaggi da riservare ad un nostro caro e ad un amico di vecchia data. Lo stesso vale per una bottiglia di vino, sebbene pregiatissima, il cui ricevente potrebbe essere astemio o talmente fornito da ritenersi offeso. Consigliato è sempre un buon libro, magari già letto, che abbia un significato per chi lo riceve. Un altro presente che non passa mai di moda è rappresentato da una pianta, se già si conosce il pollice verde della padrona di casa. Attenzione all’omaggio floreale: esiste un galateo dei fiori, il cui linguaggio cambia a seconda della cultura di appartenenza. Molto apprezzato sarà un prodotto artigianale, lasciando da parte i cibi esotici. Un buon vino, un olio della tradizione daranno un senso al vostro dono. Non enfatizzare mai il regalo, sviolinando il negozio di grido o mettendo in mostra il logo del brand modaiolo. Veramente di cattivo gusto l’ostentazione e soprattutto causa di imbarazzo. Per essere maggiormente apprezzato, il regalo deve essere accompagnato da un biglietto sobrio e gentile. Sarà molto garbato accettare un invito e far recapitare il regalo alla padrona di casa il giorno successivo. Questo per evitare l’imbarazzo agli ospiti che non hanno con sé un presente e per dare maggiormente risalto all’aspetto conviviale e non alla mercificazione dell’evento. In tutti i casi i regali verranno scartati in separata sede, partendo dal presupposto che ognuno di essi è autoreferenziale, originale e che è stato fatto il massimo nel donarlo. Il giorno dopo la padrona di casa ringrazierà tutti gli ospiti con un biglietto, anche se i vecchi galatei consigliano di non ringraziare. Il garbo fa parte di un linguaggio privato e non conoscerlo vuol dire non saper decifrare determinati codici che il buon vivere ci impone. Nell’etimo della parola reciprocità è conservato il significato di andare e venire, di dare e ritornare, di restituire ciò che si è ricevuto. Nella relazione con l’altro deve esserci la consapevolezza che si sta infrangendo una regola. Chiudiamo con la frase che è diventato il motto dell’Accademia del Galateo: “Occorre conoscere le regole per poterle infrangere.”
ETIQUETTE LESSONS: INSTRUCTIONS FOR USE
Samuele Briatore is the coordinator of the Higher Education Course of Galatei and Good Manners organized by La Sapienza University of Rome, as well as President of the Accademia Italiana Galateo. His book “The Rules of Good Manners” has just been published, an effective manual with tips to fascinate with elegance. And that can make all the difference. On the occasion of the most important holiday of our culture, we would like to emphasize the way we shoul behave in the various Christmas contexts. We assume that good manners are about the relationship with each other: it is what Ricoeur calls “mutual recognition”. The gift of one’s sake in the love of a couple or friendship is the most powerful tool for generating new social bonds. When we buy an item, we need to think about who receives it, bearing in mind that that gift represents us. And in this game of reciprocity we must avoid embarrassing people and even more so, from falling into the links of banality. “You never get a second chance to make a first impression” Oscar Wilde said. The gift belongs to us, it is part of our lives, but it is not for this reason it can be generalized. For example, you should avoid giving practical and confidential gifts to people you have recently met. An object for the house, a perfume for a woman or a tie for a man are gifts to be reserved for a loved one or a longtime friend. The same goes for a bottle of wine, although very valuable, the recipient of which could be abstaining or so supplied that he could even be offended. A good book is always recommended, even if already read, since it has a meaning for those who receive it. Another present that never goes out of fashion is represented by a plant, if you already know the green thumb of the landlady. Beware of floral tribute: there is an etiquette of flowers, the language of which changes depending on the culture. Much appreciated will be a handcrafted product, leaving aside exotic foods. A good wine, an oil of tradition will give meaning to your gift. Never emphasize the gift, slapping the shop or showing off the logo of the fashionista brand. Really tacky the ostentation and especially cause of embarrassment. To be more appreciated, the gift must be accompanied by a sober and kind greeting card. It will be very polite to accept an invitation and have the gift delivered to the landlady the next day. This is to avoid embarrassment to guests who do not have a present with them and to give more emphasis to the convivial aspect and not to the commodification of the event. In all cases the gifts will be discarded separately, assuming that each of them is self-referential, original and that the best was done in donating it. The next day the hostess will thank all the guests with a card, although the old etiquette advise not to thank. Grace is part of a private language and not knowing it means being unable to decipher certain codes that good living imposes on us. In the etymology of the word reciprocity, is preserved the meaning of coming and going, of giving and returning, of giving back what has been received. In the relationship with the other there must be an awareness that a rule is being broken. We close with the phrase that has become the motto of the Accademia Italiana Galateo: “You need to know the rules in order to break them.”
Samuele Briatore
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YOU ARE
BEAUTIFUL testi di: Francesca & Fabiana Romano photo di: Andrea Varani modella: Kremena Dimitrova
“Everyday is so wonderful Then suddenly It’s hard to breathe Now and then I get insecure From all the pain I’m so ashamed I am beautiful No matter what they say Words can’t bring me down I am beautiful In every single way Yes words can’t bring me down Oh no, so don’t you bring me down today” Christina Aguilera - Beautiful
In un numero in cui abbiamo voluto fortemente sottolineare l’impegno e la solidarietà di OM e del suo team nei confronti delle vittime di violenza, abbiamo voluto dedicare la cover dell’ultimo numero del 2019 al poetico e complesso universo femminile visto attraverso lo sguardo delicato e raffinato di Andrea Varani ed interpretato dalla bellissima Kremena Dimitrova. Toscano, anche grazie al supporto di suo padre, dai primi anni 80 Andrea Varani racconta il mondo da dietro l’obiettivo diventando non solo un famoso fotografo internazionale, ma anche un riferimento culturale e non solo nel settore della moda. Da sempre narratore della donna e delle sue tante espressioni, Andrea Varani è anche autore di Calendar2020 il calendario a sostegno della nuova campagna di raccolta fondi per contrastare la violenza di genere. Andrea Varani ha deciso di donare le immagini per la realzzazione di Calendar 2020, un vero e proprio pezzo da collezione, a Senza Veli Sulla Lingua. I ricavi della vendita del calendario saranno destinati alla tutela delle troppe donne maltrattate che si rivolgono quotidianamente all’associazione, con l’obiettivo di aprire un’impresa sociale che possa dare loro lavoro.
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In a issue in which we strongly wanted to emphasize the commitment and solidarity of OM and its team towards victims of violence, we wanted to dedicate the cover of the last issue of 2019 to the poetic and complex female universe seen through the delicate and refined look by Andrea Varani and played by the beautiful Kremena Dimitrova. Originally from Tuscany, also thanks to the support of his father, since the early 80s Andrea Varani tells the world from behind the lens of his camera becoming not only a famous international photographer, but also a cultural reference and not only in the fashion industry. Narrator of the woman and her many expressions, Andrea Varani is also the author of Calendar2020 the calendar in support of the new fundraising campaign to combat gender violence. Andrea Varani decided to donate the images for the realization of Calendar 2020, a real collector’s item, to Senza Veli Sulla Lingua. The proceeds from the sale of the calendar will be used to protect the too many abused women who turn to the association on a daily basis, with the aim of opening up a social enterprise that can give them work.
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DONNE & INNOVAZIONE
Le Village
MILANO 2.700 metri quadrati all’interno di un ex convento del XV secolo, Le Village by Crèdit Agricole è un vero e proprio ecosistema in cui le singole parti contribuiscono alla crescita del Village dando vita a un’economia circolare che trova la sua definizione nel concetto “Collaborare per innovare”. testi di: Fabiana Romano
Ad un anno dall’inaugurazione Le Village by Crédit Agricole Milano, hub dell’innovazione del Gruppo bancario in Italia, alla cui guida c’è un Sindaco donna, Gabriella Scapicchio, mostra i risultati: 28 startup residenti con una percentuale di forza lavoro femminile pari al 30%. Il Bel Paese conta più di 10mila startup iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese e di queste, quelle con a capo una donna CEO sono 1.221, pari al 12,3% del totale. .E se il primato dell’innovazione italiana va a Milano con 1.955 neoimprese (18,4%), al secondo posto compare Roma che, con 1.044 startup rappresenta il 9,8% del totale nazionale. Le due città detengono il primato numerico anche per quanto riguarda le startup al femminile e dimostrano che qualcosa è cambiato e che la presenza femminile in un segmento strategico come quello dell’innovazione è destinata a crescere. Le Village by CA Milano ha l’obiettivo di selezionare, sostenere e promuovere startup che operano principalmente ma non esclusivamente, in sette diversi ambiti definiti le “7F”: Food, Fashion, Furniture, Fintech/ Insurtech, Future Mobility, France e Farmaceutico e da luglio 2019 è anche sede del primo distretto italiano dedicato alla blockchain, nato dalla collaborazione con ICONIUM Blockchain Ventures per sostenere le giovani aziende italiane che si occupano di blockchain e contribuire allo sviluppo di tali tecnologie in tutti gli ambiti dell’economia italiana e internazionale.
One year after the inauguration of Le Village by Crédit Agricole Milano, the innovation hub of the Banking Group in Italy, led by a female Mayor, Gabriella Scapicchio, shows the results: 28 startups residing with a percentage of female workforce equal to 30%. The Bel Country has more than 10,000 startups registered in the special section of the Register of Companies and of these, those headed by a female CEO are 1,221, or 12.3% of the total. And if the primate of Italian innovation goes to Milan with 1,955 start-ups (18.4%), in second place appears Rome which, with 1,044 startups represents 9.8% of the national total. The two cities also hold the numerical primacy with regard to women’s startups and show that something has changed and that the presence of women in a strategic segment such as innovation is set to grow. Le Village by CA Milano aims to select, support and promote startups that operate mainly but not exclusively, in seven different areas defined as the “7F”: Food, Fashion, Furniture, Fintech/Insurtech, Future Mobility, France and Pharmaceuticals and from July 2019 is also home to the first Italian district dedicated to blockchain, born from the collaboration with ICONIUM Blockchain Ventures to support young Italian companies that deal with blockchain and contribute to the development of these technologies. Italian and international economy.
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Multistrumentista di estrazione classica, originaria del Sud California, Kristin Hayter, in arte Lingua Ignota, ama definire le sue composizioni come “inni per sopravvissuti”. A classically trained multi-instrumentalist, originally from Southern California, Kristin Hayter, aka Lingua Ignota, describes her music as “survivor anthems”. “Caligula”, Lingua Ignota (2019) Questo disco non è un disco comune. Questo disco è una discesa all’inferno. Undici brani di puro tormento che incalzano tra grida, partiture sinfoniche, frammenti di elettronica, percussioni stranianti, suoni distorti e commoventi cantati lirici, fino a lacerare l’anima come una sciabola rovente. Undici piccole opere che trasudano sofferenza e lasciano trapelare una radicata preparazione classica. Titoli e testi fanno da specchio alle violenze subite dall’artista nella sua vita familiare. Raccogliete il coraggio per affrontare questo lavoro e per gettarvi nelle sue fiamme infernali, sarà doloroso ma irrinunciabile.
OMFUG
testi di: alessandra bersiani
This album is not a common album. This album is a descent into hell. Eleven tracks of pure torment that go through screams, symphonic scores, electronic fragments, alienating percussions, distorted sounds and moving lyrical singing, to tear your soul like a red-hot sword. Eleven short operas that emanate suffering and reveal a deep-rooted classical grounding. Titles and lyrics are the mirror to the violence suffered by the artist in her family life. Gather your courage to face this work and plunge into its infernal flames, it will be painful but necessary.
In questo numero dedicato all’elemento fuoco, mi sono concessa una divagazione su tre modi diversi di intendere il “fuoco” in musica. Ho scelto per voi tre lavori che hanno come tema il fuoco della passione, il fuoco della dannazione e il sacro fuoco dell’arte classica. In this issue, which is dedicated to the element of fire, I allowed myself a digression on three different ways of considering “fire” in music. I have chosen for you three works whose themes are the fire of passion, the fire of damnation and the sacred fire of classical art. OMNIA MUSIC FOR UPLIFTING GOURMANDIZERS
Dopo aver raggiunto il successo come cantante del celebre gruppo rock inglese Genesis, Peter Gabriel ha intrapreso una ricca carriera solista sperimentando numerosi linguaggi musicali. After rising to fame as singer for the famous English rock band Genesis, Peter Gabriel launched a successful solo career, experimenting with several musical languages. “Passion”, Peter Gabriel (1989) Realizzato come colonna sonora per il controverso film “L’Ultima Tentazione Di Cristo” di Martin Scorsese, creando così uno dei connubi più perfetti che ci si possa aspettare tra musica e immagini, per questa perla di world music Gabriel ha scritturato svariati musicisti provenienti dal Medio Oriente e dal Nord Africa, utilizzando soprattutto strumentazione tipica di quei paesi, per ricreare un’atmosfera credibile ed incredibile. Non vi resta che chiudere gli occhi, immaginare di fare un viaggio in una terra costantemente baciata dal sole e abbandonarvi a questo capolavoro in musica.
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Created as a soundtrack for Martin Scorsese’s controversial film “The Last Temptation Of Christ”, thus creating one of the most perfect combinations one can expect between music and images, for this gem of world music Gabriel has cast several musicians coming from the Middle East and North Africa, mostly using typical instrumentation of those countries, to recreate a credible and incredible atmosphere. All you have to do is close your eyes, think of taking a trip to a land constantly kissed by OM MAGAZINE the sun, and abandon yourself to this music masterpiece.
P I C K E D M O R S E L S O N T H E T U R N TA B L E
Più importante compositore italiano della prima metà del XIX secolo e uno dei massimi operisti della storia della musica, Rossini è stato soprannominato il “Mozart italiano”, per via della sua precocità e rapidità di composizione. The most important Italian composer of the first half of the nineteenth century and one of the greatest opera composers in music history, Rossini was nicknamed “the Italian Mozart”, due to his precocity and speed of composition. “Ouvertures”, Gioacchino Rossini (1812 – 1829) Associando alla musica l’idea di “fuoco”, il primo nome che mi viene alla mente è quello di Rossini. Noto in tutto il mondo da oltre due secoli per il suo tipico “crescendo”, quello che trascina l’ascoltatore in un viaggio che inizia con melodie delicate e accattivanti per esplodere in una vera pioggia di fuochi d’artificio, le ouvertures di Rossini sono quasi opere a sé stanti e non hanno bisogno di molte presentazioni. La Gazza Ladra, Il Barbiere di Siviglia, Guglielmo Tell – giusto per rammentare la grandiosità di questo compositore – attendono solo che vi dedichiate una mezz’ora di divano per regalarvi un po’ di gioioso calore dello spirito. By combining the idea of “fire” with music, the first name that comes to my mind is Rossini’s. Known worldwide for over two centuries for his typical “crescendo”, the one that drags the listener on a journey starting with dainty and plinking melodies, to erupt into pure fireworks, Rossini’s overtures are nearly operas in their own, and do not need many presentations. The Thieving Magpie, The Barber of Seville, William Tell – just to remember the grandeur of this composer – only wait for you to dedicate yourself half an hour on the sofa, to give you a little bit of joyful warmth of the soul.
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Healthy & Tasty
RECIPE Oggi vi proponiamo la ricetta di cheesecake per la dieta chetogenica, una dieta che si occupa di produrre corpi chetonici, ovvero residui metabolici derivati dalla produzione di energia, e che prevede il consumo di una quantitĂ di carboidrati inferiore a quella prevista per soddisfare il nostro fabbisogno giornaliero. PER LA BASE: 150 g mandorle pelate 80 g burro Tritare grossolanamente le mandorle ed aggiungere il burro fatto sciogliere nel microonde. Mettere 12 pirottini di carta in altrettanti stampi da muffin.
PER LA CREMA: 250 g formaggio Philadelphia 250 ml panna da montare 5 gocce dietetic Montare tutti gli ingredienti con le fruste elettriche e dividere il composto nei 13 pirottini. Mettere su ogni cheesecake, un cucchiaino di salsa di lamponi e cospargerla
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con uno stuzzicadenti. Tenere in frigorifero per almeno 2 ore.
Per la salsa ai lamponi: 80 g lamponi 20 g eritritolo acqua q.b. In un padellino mettere tutti gli ingredienti e far bollire fino a quando i lamponi non diverranno morbidi. Colare la salsa con un colino a maglie fini e lasciar raffreddare.
Ketogenic dessert recipes offer a great alternative providing a lower amount of carbohydrates
approved
RASPBERRY KETO CHEESECAKE FOR THE CRUST:
150g peeled almonds 80g butter Roughly chop the almonds and add the butter melted in the microwave. Place 12 paper rolls in as many muffin moulds.
FOR THE FILLING:
250g Philadelphia cheese 250ml whipping cream 5 dietary drops Whisk all the ingredients with the electric whisk and divide the mixture into the 13 rolls. Put on each cheesecake, a teaspoon of raspberry sauce and sprinkle with a toothpick. Refrigerate for at least 2 hours.
FOR THE RASPBERRY SAUCE: 80g raspberries 20 g eritritol water q.b.
Put all the ingredients in a pan and boil until the raspberries become soft. Pour the sauce with a finemesh strainer and allow to cool.
MENS SANA
OM’S IDEAS AND SUGGESTIONS TO HELP YOU KEEP HEALTHY AND FIT
poppy-print stretch sports bra
Il reggiseno sportivo ‘Poppy’ di Upside è realizzato in tessuto elasticizzato che elimna il sudore e si asciuga rapidamente. Le spalline sono regolabili per una vestibilità perfetta.
The Upside’s ‘Poppy’ sports bra is made from stretch fabric that wicks away sweat and dries quickly. The straps are adjustable for a perfect fit.
vibram
Vibram Portable Performance Sole powered by Vibram Arctic Grip è la prima suola portatile ideata per ottimizzare il grip su ghiaccio bagnato, una tra le superfici più difficili da affrontare. Progettata per essere ripiegabile, è facilmente trasportabile, grazie al pratico sistema di apertura e chiusura in un unico movimento, e può essere applicata alla calzatura in caso di necessità.
Vibram Portable Performance Sole powered by Vibram Arctic Grip is the first portable sole designed to optimize grip on wet ice, one of the most difficult surfaces to tackle. Designed to be foldable, it is easily transportable, thanks to the practical opening and closing system in a single movement, and can be applied to the footwear if needed.
marea
OROLOGI PER IL FITNESS
Marea propone 7 linee differenti di orologi per il fitness, ognuna con un design esclusivo e dalle elevate performance tecniche e funzionali (€49,90)
Marea offers 7 different lines of fitness watches, each with an exclusive design and high technical and functional performance.
puma
La modella Adriana Lima ha collaborato con Puma per lanciare una capsule collection di pezzi sportivi. La collezione si ispira alla passione di Lima per la boxe e comprende una gamma di abiti e scarpe iconiche di Puma reinventate per allinearsi con la tendenza streetwear.
Model Adriana Lima has teamed up with Puma to launch a capsule collection of sports pieces. The collection is inspired by Lima’s passion for boxing and includes a range of iconic Puma dresses and shoes reinvented to align with the streetwear trend.
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Amanda Baldan porta avanti la propria battaglia contro il maltrattamento degli animali e lo fa in modo creativo e incisivo organizzando uno shooting molto speciale per le sue pellicce ecologiche made in Italy. Protagoniste dello shooting 12 ragazze di Milano ed i loro animali.
Alice e Valentina Cavagna 47
Federica Fumagalli
Amanda Baldan Amanda Baldan è un marchio italiano dedicato alla produzione di capispalla da donna in pelliccia ecologica. La produzione di Amanda Baldan viene effettuata esclusivamente in Italia al fine di creare pellicce ecologiche di altissima qualità, superando l’idea convenzionale di pelliccia grazie ad un tocco giovane e divertente. Da sempre, Amanda nutre un grande amore per gli animali che ha profondamente influenzato il suo stile di vita, dalle scelte alimentari ai prodotti di moda. L’insieme delle sue passioni per il design e per gli animali hanno confluito naturalmente in un nuovo e rivoluzionario brand. Come lei
France s
c a M ug
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stessa dice, “Credo nel valore della moda, che ai tempi di Coco Chanel ha dato alle donne il coraggio di strapparsi i corsetti di dosso e la libertà di indossare i pantaloni. Vi sprono a credere, ancora una volta, nel potere rivoluzionario dell’arte.” Amanda Baldan significa prodotti ottenuti da materiali etici, da produttori italiani, per realizzare capi di alta qualità rispettosi dei valori morali. I modelli di Amanda non rinunciano al gusto e allo stile e riscaldano gli inverni di chi li indossa. Ecco perché le pellicce ecologiche di Amanda Baldan sono all’avanguardia per l’innovazione senza rinunciare alla qualità essenziale nel suo settore di lusso.
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Amanda Baldan is an Italian brand that focuses on the production of women’s faux fur coats, founded by the eponymous designer. Amanda Baldan exclusively produces in Italy with the aim to create the highest quality eco-furs, whilst altering the conventional perception of fur with a young and fun twist. Amanda has always nurtured a deep love for animals that has profoundly influenced her lifestyle from food choices to fashion products. It was inevitable that her passion for design and animals were to be encompassed in a new, inventive brand. In her own words “believing in the value of fashion at the times of Coco Chanel, gave women the coura-
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Nicole Moellhausen Tronchetti Provera Camillia Guccione Prata
Melissa Mandelli
Ginevra Rossini
Valeria Badalamenti Sylvie M
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ge to rip off their corsets and the freedom to wear trousers. I applaud you to once again believe in art for a revolution.� Amanda Baldan stands for ethically sourced products, from Italian manufacturers, in order to deliver both a high quality and morally correct garment. Amanda’s designs do not sacrifice taste and style, and keep their wearers warm in the winter. For these reasons Amanda Baldan’s animal friendly furs are at the forefront of innovation and quality in the luxury fashion sector.
Loredana Querini
Stefania Brandimarte
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I CONSIGLI DI ERBE & SALUTE
MILENA MADDALENA AFFINITO, FOUNDER
DI STREGHE, DI ERBE E DI SCOPE VOLANTI OGGI VI PARLO DELLE HERBARIE O STREGHE: LE DONNE CHE CONOSCEVANO LA NATURA E I SUOI SEGRETI, ED ERANO IN GRADO DI CURARE LE PERSONE CON I RIMEDI VEGETALI. Andrè Laguna de Segovia, medico e farmacologo spagnolo specializzato in erboristeria, in forze alla corte reale di Carlo V e Filippo II, scriveva nel XVI secolo che in casa di una donna accusata di stregoneria e poi imprigionata venne rinvenuto “un vaso pieno di un unguento verdastro, composto di diverse erbe come la cicuta, la Belladonna, la Mandragora e il Giusquiamo”. Le erbe usate appartengono alla famiglia delle Solanacee. Molte di queste piante contengono atropina che, se assunta in quantità eccessiva, provoca allucinazioni, agitazione, euforia e delirio extrasensoriale. Atropa infatti deriva da Atropo, divinità greca che decideva della vita e della morte degli uomini. L’atropina fa parte di una classe di molecole in grado di alterare il sistema nervoso centrale: gli alcaloidi, composti vegetali che nella storia della medicina e nella farmacologia moderna, sono usati come analgesici, antimalarici, come stimolanti o come decongestionanti. Quanto alle altre piante dell’ungento verdastro, la Mandragola è stata usata come sonnifero e per dare vigore sessuale. Insieme all’atropina, l’altro alcaloide importante in questo terzetto è la scopolamina che, se assunta in quantità più massicce, o per via transdermica, è un potente anestetico capace anche di produrre euforia e di sciogliere la parlantina e per questo spesso sfruttato nella finzione come siero della verità. Sembra, infatti, che per assicurare un assorbimento rapido, questi unguenti dovessero essere applicati su superfici cutanee sottili e particolarmente vascolarizzate o ancora meglio sulle mucose. A questo proposito, nei resoconti dei processi alle streghe vi sono le descrizioni che le streghe fanno del loro volo in cui, spesso sotto tortura, veniva rivelata la procedura di applicazione dell’unguento. Prima di effettuare il volo, infatti, le cosiddette streghe applicavano sul manico di una scopa l’unguento che veniva a contatto con la mucosa genitale: in questo modo gli alcaloidi quali l’atropina e la scopolamina venivano assorbiti rapidamente attraverso la ricca vascolarizzazione delle mucose e si potevano diffondere velocemente in tutto il corpo. A parte la storia dell’unguento è opportuno ricordare che sono state le “Herbarie”, ovvero le donne che curavano con le erbe, a portare avanti nei secoli la conoscenza popolare delle proprietà terapeutiche delle piante. Le Herbarie avevano il potere della vita e della morte: erano infatti ostetriche, erano capaci di lenire il dolore perché conoscevano il papavero e anche di dare la morte come nel caso dell’Accabadora nella tradizione sarda. Nonostante la Chiesa abbia intrapreso una strenua battaglia ideologica contro le guaritrici popolari creando l’immagine negativa delle streghe, queste hanno continuato a riscuotere la fiducia del popolo per molto tempo, conservando saperi antichi e preziose ricette. In un certo senso, l’Herbaria è oggi l’Erborista, che custodisce la tradizione “magica” alla luce della scienza moderna. Lasciamelo dire: è meraviglioso pensare che in ogni donna ci sia qualche tratto di quelle antiche “curandere”! In effetti: a chi si rivolgono i figli quando stanno male? Da chi sperano di riuscire a trovare sollievo? Oggi, strega o no, la figura dell’Herbaria è stata finalmente rivalutata, io ne sono felice e volevo condividerlo con voi. Ci vediamo il prossimo anno!
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William Blake (1757-1827), «Ecate», noto anche come «The Night of Enitharmon’s Joy», 1795. Il dipinto è conservato alla Tate Gallery di Londra
Today let me speak about the Herbarie, better known as Witches: women who knew Nature and its secrets and were able to cure people with herbs. Andrè Laguna de Segovia, a Spanish doctore and pharmacologist specialized in herbalism, living at the Royal Court of Charles V and Philip II, wrote in the XVI century, that in the house of a woman accused of witchcraft and therefore imprisoned, was found a “vase full of a greenish ointment, composed of different herbs such as Hemlock, Belladonna, Mandragora and Jusquiamo”. The herbs used for the ointment belong to the Solanacee family. Many of these plants contain atropine which, if taken in massive quantities, causes hallucinations, agitation, euphoria and extrasensory delirium. Atrope, in fact, comes from Atropo, a Greek deity who decided on the life and death of men. Atropine is part of a class of molecules able of altering the central nervous system; alkaloids, plants that in the history of medicine and in modern pharmacology, are used as analgesics, antimalaria, as stimulant or a decongestant. As for as the other plants of the greenish unguent, the Mandragola was used as a sleeping pill and to give sexual vigor. Along with atropine, the other important alkaloid of this trio, is scopolamine which, if taken in massive quantities or transdermal, is a powerful anesthetic producing euphoria and dissolving the speaking and, for this reason, often exploited in fiction as truth serum. It seems that, in divinatory ceremonies, they used a particular ointment composed of plants rich in alkaloids having a psychotropic effect. The ingredients of this witch remediation include belladonna, black jusquiamo, stramonium, mandragora, cicuta and aconite. Many of these plants contain atropine, isocyanine and scopolamine, the latter – in particular – can cause effects on psychic functions if absorbed via transdermal. It seems, in fact, that to ensure rapid absorption, these ointments should be applied on a particularly vascularized skin or, even better, on mucous. In this regard, in the accounts of the witch trials, there are description that witches gave of their flight in which, often under torture, they revealed the procedure of application of the ointment. Before the flight, in fact, the so-called witches, applied on the handle of a broom, the ointment that came therefore in contact with the genital mucosa: this way, alkaloids such as atropine and scopolamine were easily absorbed through the rich vascularization of mucous and could quickly spread throughout the body. Apart from this legend, it is worth remembering that it was the “Herbarie” – which actually means women who cured with herbs – that carried forward over the centuries, the popular knowledge of the therapeutic properties of the plants. The Herbarie had the power of life and death: they were in fact midwives; they were able to soothe the pain because they knew the properties of the poppy and also to give death as in the case of Accabadora in the Sardinian tradition. Although the Church waged a strenuous ideological battle against the popular healers creating the negative image of witches, they continued to gain the trust of people for a long time, preserving ancient know-how and precious recipes. In a sense Herbaria is today’s herbalist, preserving the magical tradition in the light of modern science. It is wonderful to think that in every woman there is some trait of those ancient curanderes! But just think of it: to whom do your children turn to when they are sick? From whom do they hope to find relief? Today, witch of not witch, the figure of Herbaria has finally been re-evaluated and I am happy of this and wanted to share it with you! See you next year!
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WATCH YOUR SIGN ENJOY YOUR EDITOR’S PICK FOR EACH SIGN
GEMELLI Avete bisogno di prendervi cura di voi stessi. Siete forti, e alla fine vi renderete conto che lo siete davvero! OM CONSIGLIA:
“LCF888/04” di WH&T
CANCRO La vostra concentrazione è al massimo, niente vi procurerà
TORO
distrazioni e riuscirete a raggiungere
Sapete bene qual è
facilmente il vostro obiettivo.
la cosa giusta da fare per
OM CONSIGLIA:
impressionare qualcuno.
“AVENUE CLASSIC 20TH
Siate scherzosi e
ANNIVERSARY MOON PHASE” di
irradiate energia
HARRY WINSTON
positiva intorno a voi. OM CONSIGLIA: “LADY ARPELS PONT DES AMOUREUX JOUR” di VAN CLEEF & ARPELS
ARIETE Dicembre sarà un ottimo momento per l’amore, Sarai ottimista e positivo e sarai di nuovo forte nelle relazioni sociali. OM CONSIGLIA: REF. 7234A CALATRAVA PILOT TRAVEL TIME SINGAPORE 2019 SPECIAL
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EDITION di PATEK PHILIPPE
SCORPIONE Sarai in grado di assorbire informazioni anche la sera tardi, senza avvertire stanchezza. La tua mente sarà concentrata e nessun ostacolo sarà insormontabile, per te. OM CONSIGLIA: “AMADÉO FLEURIER POPPIES” di BOVET 1822
BILANCIA LEONE Avete un sacco di energia; cercate
Potete rallentare un po’ il ritmo. Non avete la pressione del tempo o una scadenza, perciò fatene buon uso. Non c’è niente di peggio che iniziare la giornata di fretta.
di fare qualcosa per il vostro corpo attraverso gli sport. Vedrete che vi sentirete meglio!
OM CONSIGLIA: DOLCEVITA « ELEGANCE CELEBRATION LIMITED EDITION» di LONGINES
OM CONSIGLIA: “101 FEUILLE WATCH” di JAEGERLECOULTRE
VERGINE Al momento yin e yang sono in equilibrio, irraggiate energia positiva. Cucinatevi una cena deliziosa. Ve la siete meritata. OM CONSIGLIA:“AIKON AUTOMATIC CHRONOGRAPH FINE WATCH CLUB EDITION” di MAURICE LACROIX
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CAPRICORNO In questo periodo vorrai rimanere dignitoso in ogni situazione. Ecco perché eviti di mostrare pubblicamente affetto o di manifestare di essere stato ferito. La tua visione del mondo sarà molto realistica! OM CONSIGLIA: “HERITAGE SMALL SECOND LIMITED EDITION 38” di MONTBLANC
SAGITTARIO In questo periodo il tuo umore sarà positivo e ottimista. Il tuo comportamento in società sarà sofisticato! OM CONSIGLIA: MILLENARY FROSTED GOLD PHILOSOPHIQUE di AUDEMARS PIGUET
PESCI Le relazioni interpersonali potrebbero scricchiolare un po’. Se vi accorgete di un errore commesso dal vostro capo, non fateglielo notare davanti a tutti, diteglielo poi in privato. OM SUGGESTS: “EL PRIMERO A386 REVIVAL
ACQUARIO
YELLOW GOLD” di ZENITH
Le stelle sono nella posizione sbagliata. Evitate le situazioni complicate, sia al lavoro che a casa, così come nella vostra vita amorosa. OM CONSIGLIA: MAESTRO QUETZALCÓATL di CHRISTOPHE CLARET
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ULYSSE NARDIN L’amicizia tra Alessia Zecchini, campionessa del mondo free diver, e Ulysse Nardin è fonte di grande soddisfazione per lei. “Da Ulysse Nardin sono devoti alla conservazione del mondo degli oceani proprio come lo sono io, per me è il brand migliore al mondo.” Alessia, campionessa del mondo free diver, è la prima donna ad unirsi alla famiglia di avventurieri “ULYSSE”.
Alessia’s budding friendship with Ulysse Nardin is a great source of satisfaction for her. “At Ulysse Nardin they are as devoted to the conservation of the world’s oceans as I am - it is the best brand in the world in my opinion”. Alessia, free diver world champion is the first female to join the “ULYSSE” family of adventurers.
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“GAME CHANGERS” I N TH E N A M E O F
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testi di: Fabiana Romano photo di: Phillips in A ssociation with Bacs & Russo
orse ricorderete che fino ad una decina di anni fa OM era una rivista dedicata solo all’orologeria vintage. Quando cominciai ad affiancare Francesca, mi dedicai all’introduzione di orologi contemporanei, anche se – un
po’ per il mio modo di concepire l’arte, un po’ perché credo che una rivista come la nostra debba essere lo strumento per dare voce a chi non può farlo da sé – mi concentrai sugli orologiai indipendenti. Il primo orologio che proposi a Francesca per la pubblicazione fu un’edizione limitata di soli 12 pezzi venduti a 1,2 milioni di dollari e caratterizzato da una cassa in oro rosa e grigio che si apre e si chiude a fisarmonica: Opera di Manufacture Royale. Certo, se poi hai la fortuna di incontrare – come primo orologiaio indipendente – F.P. Journe, innamorarsi della bella orologeria diventa una facile conseguenza. Da quel momento in poi, quindi, l’orologeria indipendente è diventata un po’ una caratteristica di OM, che ha affiancato gli orologiai nelle loro intraprese, incluso il GTE, un’esibizione che in molti hanno dimenticato, che aveva l’intento ambizioso di racchiudere le nuove generazioni di orologiai sotto uno stesso tetto per presentare le proprie tecnologie innovative e i loro design d’avanguardia: da Antoine Preziuso a Cabestan, da Badollet a MCT. Sempre così ho conosciuto Ludovic Ballouard prima ancora che collaborasse con Harry Winston per lo sviluppo di OPUS XIII, Kari Voutilainen nell’anno in cui ha presentato il Vingt-8, il primo orologio a possedere due ruote dello scappamento che danno un impulso diretto al bilanciere, e Mika Rissanen, l’orologiaio specializzato in grandi complicazioni, la mente dietro l’oscillatore armonico di Rudis Sylva. Devo ammettere che i miei grandi entusiasmi nei confronti dell’orologeria indipendente venivano regolarmente intiepiditi dagli esperti del mercato vintage, assolutamente impermeabili alla mia teoria che “gli orologi di oggi sono i vintage di domani”. Tutti, tranne Aurel Bacs. Aurel era l’unico che vedevo tra gli stand del GTE o dell’AHCI a Baselworld quindi non è stata una sorpresa che a portare un orologio indipendente ad aggiudicarsi il ruolo di top lot in un’asta perfetta, sia stato proprio lui. “Game Changers”, la seconda White
di dollari e che riesce a coniugare un movimento meccanico con le prestazioni di un oscillatore al quarzo piezoelettrico. Per far ciò, però, Félix Baumgartner & Martin Frei si sono fatti ispirare dai grandi maestri della storia dell’orologeria, ed in particolare da quello che è considerato probabilmente l’orologio più complicato al mondo: la Pendule Sympathique di AbrahamLouis Breguet, un meccanismo complesso attraverso il quale l’orologio a pendolo ricarica e sincronizza l’orologio da tasca che può essere ospitato nella sommità della cassa. Ma Félix e Martin non potevano semplicemente riproporre l’invenzione di Breguet di 220 anni prima quindi hanno pensato di realizzare il master clock più accurato di sempre, ovvero l’orologio atomico la cui precisione garantisce la perdita di circa un secondo ogni 317 anni ed interagisce con l’orologio meccanico in tre modi: la prima operazione, la più impegnativa tecnicamente, comporta la regolazione della frequenza, la seconda la sincronizzazione dei minuti e dei secondi dell’orologio meccanico con quello atomico, e la terza, la più semplice, il riavvolgimento dei suoi due bariletti per complessivi 4 giorni di riserva di carica. Per giungere a questo risultato eccezionale, sono stati necessari quasi dieci anni di ricerca e sviluppo sia tecnico che di design. Ci si potrebbe chiedere a cosa serva questa precisione atomica visto che non è percepibile ad occhio umano e nessuno di noi sarà qui tra 317 anni per appurare se l’orologio perda, o meno, un secondo. Ecco, è essenzialmente questo il motivo per cui credo che il futuro del collezionismo e del mercato vintage sia nelle mani degli indipendenti. Indubbiamente alcuni marchi continueranno ad avere quotazioni importanti, ma – facciamoci caso – non vale per tutta la produzione, bensì solo per alcune specifiche referenze. Per gli orologiai indipendenti, la cui produzione annua, a volte, non arriva nemmeno alle cento unità, ogni singolo orologio è una limited edition. Il risultato di vendita di questo orologio così futuristico è una vittoria per Urwerk e per le manifatture indipendenti, ma è anche l’incoronazione definitiva di Phillips in Association with Bacs & Russo come casa d’asta audace,
Glove Sale di Phillips in Association with Bacs & Russo durante
visionaria ma – soprattutto – promotrice di un’indiscussa ed
questo 2019 dopo “Sports” ad Hong Kong, è anche la prima
indiscutibile alta orologeria che varca, attraverso il savoir faire
asta USA che vede cinque orologi essere aggiudicati per più di 1
orologiero, la barriera del tempo e del concetto di vintage. Nel
milione di dollari per un risultato complessivo di $20.169.875 con
mio piccolo, invece, è una vittoria anche per OM, per essere
soli 74 lotti. Ma torniamo al top lot. L’Urwerk Atomic Mechanical
sempre stata dalla parte dell’orologeria d’eccellenza, quella fatta
Control è un orologio ibrido che è stato aggiudicato a 2,9 milioni
bene, a dispetto del potere del brand.
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ou may remember that until a decade ago, OM was a magazine dedicated only to vintage watches. When I joined Francesca, I worked on the introduction of contemporary watches, although - both for my way of conceiving art and because I believe that a magazine like ours should be the tool to
give voice to those who can’t speak for themselves - I focused on independent watchmaking. The first watch I proposed to Francesca for publication, was a limited edition of only 12 pieces sold for 1,2 million dollars featuring a rose and grey gold case that opens and closes accordingly: Opera by Manufacture Royale. If you are also lucky enough to meet, as the first independent watchmaker, F.P. Journe, falling in love with beautiful watchmaking is an easy consequence. From that moment on, independent watchmaking has become a feature of OM, which flanked the watchmakers in their initiatives, including the GTE, an exhibition that many have
Marlon Brando’s personal 1972 Rolex GMT-Master Ref. 1675 sold for $1,952,000
forgotten, which had the ambitious intention of enclosing the new generations of watchmakers under one roof to showcase their innovative technologies and cutting-edge design: from Antoine Preziuso to Cabesan, from Badollet to MCT. I met Ludovic Ballouard before he collaborated with Harry Winston on the development of OPUS XIII, Kari Voutilainen in the year he presented the Vingt-8, the first watch to have two escapement wheels to give a direct impulse to the balance through the impulse roller/jewel, and Mika Rissanen, the watchmaker who specializes in great complications, the mind behind Rudis Sylva’s harmonic oscillator. I must admit that my great enthusiasm for independent watchmaking was regularly warmed up by the experts of the vintage market, absolutely impervious to my theory that “today’s watches are the vintages of tomorrow”. Everyone except Aurel Bacs. Aurel was the only one I saw walking around the booths of GTE or the AHCI at Baselworld’s and it was no surprise to me that he was the one who brought an independent watch to be the top lot in a perfect auction. “Game Changers” Phillips in Association with Bacs & Russo’s second White Glove Sale during 2019 after “Sports” in Hong Kong, was also the first US auction with actually five watches that sold for more than $1 million for an overall result of $20,169,875 dollars for the sale of 74 lots. But
Jack Nicklaus’ yellow gold Rolex DayDate Ref. 1803 achieved a price of $1.22 million
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let’s go back to the top lot. The Urwerk Atomic Mechanical Control is a hybrid watch auctioned at 2,9 million dollars and
that combines a mechanical movement with the performance of a piezoelectric quartz oscillator. To get to this result, Félix Baumgartner & Martin Frei were inspired by the great masters of time, and in particular by what it is probably considered to be the most complicated watch in the whole world: the Pendule Sympathique by Abraham-Louis Breguet a complex mechanism through which a precision pendulum clock mechanically winds and set the correct time on a pocket watch, when placed into a dedicated seat on the clock. But Félix and Martin couldn’t just reproduce Breguet’s invention of 220 years earlier so they decided to build the most accurate master clock ever, the atomic clock accurate to within one second every 317 years, which interacts with the mechanical watch in three ways: the first operation, the most challenging technically, involves regulating the rate of the watch, the second operation synchronizes the minutes and seconds display of the watch with that of the atomic clock and the third, the most straightforward operation in this ultra-complex assembly, winds the two barrels for a total of 4 days power reserve. To achieve this exceptional result, it took almost ten years of research and development both from a technical
Urwerk Atomic Mechanical Control (AMC) sold for $2.9 million
vintage markets, is in the hands of independents.
“The unprecedented success of tonight’s sale is a testament to the ever-growing community of discerning watch enthusiasts, who responded enthusiastically to the meticulously curated sale of 74 lots. It was an absolute pleasure and privilege to preside over this record-breaking auction.”
Undoubtedly some brands will continue to achieve
Aurel Bacs
and design point of view. One might wonder what this atomic precision is for since it is not perceptible to the human eye and none of us will be here in 317 years to see if the watch is accurate to within one second or not. So, that’s essentially why I believe that the future of collecting, as well as that of the
important results but, let’s face it, if doesn’t and won’t apply to all production, but only to specific references. For independent watchmakers, whose annual production sometimes does not even reach a hundred units, every single watch is a limited edition. Selling this futuristic watch at auction, considered one of the most important horological pieces of recent years, is a victory for Urwerk as well as for independent manufacturers, but it is also the definitive coronation of Phillips in Association with Bacs & Russo as bold, visionary and, above all, as promoter of undisputed and indisputable high-end watchmaking that crosses, though savoir-faire, the barrier of time and the concept of vintage itself. As far as I am concerned, it is also a victory for OM, for having always been on the side of excellent watchmaking in spite of the power of the brand.
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“L’HEURE BLEUE” DI GOBBI MILANO II 23 novembre scorso, è stato battuto da Christie’s ad Hong Kong il raro orologio ore del mondo a due corone di Patek Philippe Ref. 2523 in oro rosa, per poco meno di US$ 9 milioni - diventando così l’orologio da polso più costoso mai aggiudicato in Asia. testi di: Francesca Romano photo di: Christie’s
Nell’olimpo degli orologi da polso, pochi riescono ad avvicinarsi alla straordinaria bellezza dell’esclusivo quadrante in smalto blu di questo Patek Philippe Ref. 2523 in oro rosa. Realizzato nel 1953, questa referenza fa parte di una serie estremamente limitata di orologi da polso di cui si pensa siano stati realizzati solo sette esemplari in oro rosa. Come afferma Serena Pozzolini Gobbi: “Questo orologio è un esempio estremamente raro di Patek Philippe refernza 2523 doppia corona in oro rosa, uno dei due conosciuti per essere stato realizzato con un quadrante in smalto blu traslucido e l’unico di questi due a doppia firma Patek Philippe-Gobbi. La sua bellezza e le sue complicazioni, tra cui l’Heures Universelles, indicazione mondiale delle ore progettata e brevettata nei primi anni ’30 dal leggendario orologiaio Louis Cottier, sono indescrivibili. Sono orgogliosa che questo esemplare porti anche il nostro nome e che sia stato venduto ad una cifra così alta, rendendolo l’orologio da polso più costoso mai messo all’asta in Asia.” Un esempio, questo, di quell’Età dell’Oro quando design, artigianato e progresso tecnologico coincisero alla perfezione. Offered for auction at Christie’s in Hong Kong on 23 November, the rare two-crowned Patek Philippe Ref. 2523 in rose gold sold for just short of $US9 million - making it the most expensive wristwatch ever auctioned in Asia. In the Olympus of wristwatches, few can get close to the extraordinary beauty of this Patek Philippe Ref. 2523 unique blue enamel dial in pink gold. Made in 1953, this watch is part of an extremely limited series of wristwatches, one of only seven to have been issued in pink gold. As Serena Possolini Gobbi says: “This watch is an extremely rare example of Patek Philippe’s 2523 double crown in rose gold, one of the two know to be fitted with a polychrome translucent blue enamel disc and the only known example to be double-signed by both Patek Philippe and by Gobbi. Its beauty and complication, including the Heures Universelles feature, a worldwide hour display designed and patented in the early 30s by legendary watchmaker Louis Cottier, are indescribable. I am proud that this model also bears our name and that it has been sold at such high price making it the most expensive wristwatch ever auctioned in Asia”. This Ref. 2523 was manufactured during a decade described by specialists as ‘the Golden Age of design, craftsmanship, and technological advancement.
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NEW YORK È LA NUOVA GINEVRA? testi di: Alessandro Ciani
Da sempre cerco di assistere a quante più aste internazionali mi sia possibile e raccomando ad ogni collezionista serio di fare altrettanto. Vi viene offerta l’opportunità di poter esaminare personalmente un infinita varietà di orologi, compresi i più rari ed importanti: e questo necessario per poter sviluppare la funzione di “comprendere” un orologio, “sentire” se si tratti di un esemplare più o meno bello, valido, o invece meno convincente. Devo ammettere che, dopo anni di assidua ripetizione dello stesso esercizio, per me sta cominciando a perdere un pochino della sua iniziale energia: anno dopo anno il costante ripetersi degli stessi scenari principalmente Ginevra, Hong Kong e New York - ha gradualmente reso l’esperienza un po’ ripetitiva. Mi sono tuttavia divertito più del solito quest’ultima volta a New York, e ho pensato di condividere un paio di riflessioni su alcuni eventi che hanno avuto luogo in questa circostanza. Per cominciare, devo dire che New York ha tradizionalmente rappresentato la destinazione meno attraente delle consuete tre a causa degli imprevedibili risultati delle vendite e della generalmente scarsa energia in sala: sicuramente una buona location per “strappare” qualche buon affare, ma di certo anche la meno divertente per quanto riguarda lo “show” in asta. D’altro canto, Ginevra è sicuramente un posto poco divertente in cui passare un paio di giorni, soprattutto confronto a New York, e Hong Kong la destinazione logistica e meno raggiungibile per i visitatori occidentali. Se però aggiungiamo l’energia di una sala gremita al contesto di New York, ecco profilarsi un potenziale vincitore assoluto: esattamente quello che è accaduto questa volta. Intanto, vorrei suggerire che l’epicentro dell’ interesse per gli orologi d’epoca si sia spostato negli ultimi decenni, rendendo il terreno del mercato USA molto più fertile: New York non rappresenta più una fermata lontana dal centro dell’azione nel mercato delle aste internazionali. Inoltre, come ho già suggerito, New York è sicuramente una destinazione di gran lunga preferibile a Ginevra, da un punto di vista turistico. Infine, c’è un nuovo, genuino interesse in America per questo mondo, e gli eventi riguardanti l’orologeria attraggono un maggiore numero di collezionisti privati creando un sempre più interessante contesto sociale intorno agli eventi stessi. Io ho finito per comprare un paio di orologi dalla Sotheby’s - e ad un prezzo anche piuttosto sostenuto - ma sono di fatto rimasto molto colpito da come la Phillips sia riuscita a totalizzare più di $ 20.000.000 con soli settantacinque lotti: solo tre o quattro anni fa ce ne volevano quattrocentocinquanta, a Ginevra! Qualcuno potrebbe obbiettare che vi erano tre top-lots - il 1675 di Marlon Brando, il 1803 di Jack Niklaus e l’Urwerk AMC - che hanno contribuito in modo importante al risultato, ed è vero. Ma è anche vero che togliendo questi tre orologi dalla lista dei venduti, i rimanenti settantadue hanno comunque totalizzato uno straordinario $ 14.297.875. Mi è anche piaciuto molto il dibattito con Jack Nicklaus e Petra Brando Fischer, un momento di cultura, apprendimento e note positive grazie ai progetti di beneficenza che sono stati oggetto degli argomenti discussi. E, naturalmente, mi è piaciuta molto l’energia di una sala di vendita piena quale non ero davvero preparato a vedere a New York. Secondo me l’idea di organizzare un dibattito - o un altro evento educativo - nel contesto di una vendita all’asta è un’idea eccellente che sposa le esigenze del mercato che sarà. Sempre di più, il collezionista impegnato non è interessato solamente ad aggiungere un pezzo alla propria collezione, ma anche ad assorbire la conoscenza che deriva dal capire l’oggetto. Infine, un commento sugli orologi appartenuti a personaggi famosi che ottengono risultati da record in asta. Per quanto ritenga si tratti solo di una coincidenza, sembrerebbe esserci una sorta di costante nei risultati ottenuti da questi lotti: in effetti il Daytona di Paul Newman, il Day-Date di Jack Nicklaus ed il GMT-Master di Marlon Brando sono stati tutti venduti per quasi esattamente cento volte il loro prezzo di mercato senza la loro celebre provenienza. Con la sola eccezione del Longines di Einstein venduto a quasi $ 600.0000 e lo Zenith di Ghandi che ne ha raggiunto $ 1.800.000 - circa mille volte il loro “normale” prezzo di mercato - gli orologi appartenuti alle celebrità non hanno di norma mai ottenuto in passato risultati particolarmente importanti. Spero questo possa offrire uno spunto di consolazione alla leggenda del golf Jack Nicklaus il quale - stando a quanto riportato da CNBC Golf Channel - aveva delle aspettative di gran lunga superiori ed è rimasto un pochino deluso - secondo Forbes Magazine - dai $ 1,220,000 realizzati in asta dal suo orologio. Per quanto avremmo tutti auspicato un risultato dieci volte superiore, dato che i proventi della vendita erano predestinati alla Nicklaus Children’s Health Foundation, un ente benefico che collabora con diversi ospedali pediatrici attraverso gli Stati Uniti per combattere le patologie infantili. Dovrebbe essere tuttavia compreso che quello ottenuto è comunque un risultato senza precedenti per un orologio di questo genere, qualcosa di cui Mr. Nicklaus può essere assolutamente orgoglioso.
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I try to attend as many international actions as possible, and recommend that all serious collectors do too. They offer the opportunity to personally inspect all kinds of watches, including some of the world’s rarest and most important: this makes them the ultimate gym to build a “watch understanding” muscle, that ability to “feel” if a watch is good or bad, beautiful or not so nice. Of course, after decades of repeating the same exercise, I have to admit it has turned into a routine that has lost a little of its original thrill: year after year, the unchanging setting of all the locations I have visited multiple times - mainly Geneva, Hong Kong and New York - has slowly made the experience feel sort of repetitive. I did, however, have a pretty good time this last time in New York, and figured I would share a couple of thoughts regarding this particular event. First off, I will admit that New York has been for years my least favorite of the three key locations because of the unpredictable outcomes of the sales and the generally low energy in the rooms: a good place to “steal” a few good deals, but definitely not the most fun auctions to attend. On the other hand, Geneva is certainly the least fun place to spend a few days compared to the Big Apple and Hong Kong, that is instead the logistically least accessible destination for western participants. If you add auction action to the New York scene you have a winner, and that is actually what happened this time. For starters, I think the epicenter of the vintage world scene has significantly shifted in the last decade, making the US a much more fertile terrain for this market: New York is apparently no longer an off-route destination for the auction business. Then, as I just suggested, New York is also a more fun destination than Geneva hands down, from a touristic perspective: something worth considering. Finally, there is a fresh, genuine interest for vintage watches in America right now, and horological related events attract a higher number of private collectors, which lays the ground to allow an interesting social environment around the events. I ended up buying only a couple of watches from Sotheby’s - at the high end of their possible market price, too - but was actually really intrigued by how Phillips managed to score over $ 20M with only seventy-five lots: it used to take four hundred and fifty to score such numbers only two or four years ago in Geneva! Some may suggest that three of the lots offered for sale - namely the Marlon Brando GMT 1675, the Nicklaus 1803 and the Urwerk AMC - were predestined to score a high number, and that would be correct. However, even taking these three off the results grid, the remaining 72 lots still totaled a whopping $ 14,297,875. I also appreciated the panel with Jack Nicklaus and Petra Brando Fischer, a moment of culture, education and positive notes thanks to the charity projects involved. And, of course, I enjoyed the energy of a packed room like I was definitely not used to see in New York. I think the idea of hosting a panel - or any other educational experience- as part of an auction event is actually a winner that totally meets the new rules of what’s going to be the future market. More and more, the educated collector is not just interested in harvesting a new piece for his collection, but also in absorbing the knowledge that comes with understanding it. Lastly, a note on the record breaking formerly celebrity owned watches. Although I think this is purely accidental, a pattern seems to be taking shape around the selling price of such lots: in fact, Paul Newman’s Daytona, Nicholson’s Day-Date and Brando’s GMT all sold for exactly one hundred times what would be their market value without the egregious provenance. With the only exception of Einstein’s Longines that sold for almost $ 600,000 and Gandhi’s Zenith that brought $ 1,800,000 - about one thousand times their market value - celebrity owned watches have no prior history of bringing particularly high prices. I hope this can be of some consolation to golf legend Jack Nicklaus who had - standing to NBC’s golf channel -very high expectations and was apparently a little disappointed - standing to Forbes Magazine- with the $ 1,220,000 his watch sold for in auction. We all wish it brought ten times as much, given that the proceeds were donated to the Nicklaus Children’s Health Care Foundation, which works with pediatric hospitals across the U.S. to fight childhood illness.However, it should be understood that this is an unprecedented result for this kind of watch, something for which Mr. Nicklaus would have the right to be very proud of.
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ROLLS ROYCE
CORNICHE COUPÉ
FROM: ‘THE GOLDEN AGE GARAGE’ BY PAUL WHITE. FOR INFO & RESERVATIONS: INFO@OMMAGAZINE.IT
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Il design davvero eccezionale non invecchia mai. La Corniche Coupé di Rolls-Royce fu introdotta nel 1970 come una variante convertibile della famosa Silver Shadow, e rimase in produzione per ben 25 anni. Ogni pezzo è stato costruito su ordinazione del singolo cliente presso le carrozzerie Mulliner Park Ward di Rolls-Royce a Londra, impiegando più di un mese per essere fabbricata a mano con uno standard davvero eccellente. Con ul suo stile intramontabile, la Corniche Coupé era altrettanto desiderabile alla fine di quei 25 anni come lo era all’inizio. L’auto in queste pagine è tra le uniche due Corniche Coupè LHD costruite con una piccola variante hard top. Era un magnifico status symbol, a significare il superbo gusto e il successo del suo proprietario, che gli ha permesso di godersi le cose più belle della vita.
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Truly great design never grows old. RollsRoyce’s Corniche Coupé was introduced in 1970 as a convertible variant of the popular Silver Shadow, and it would remain in production for a remarkable 25 years. Each was built to individual customer order at Rolls-Royce’s Mulliner Park Ward coachworks in London, taking over a month to handcraft to magnificent standards. Not just longlived, the Corniche Coupe was also as desirable at the end of those 25 years as it was at the beginning. The car in these pages is among the only two Corniche Coupè LHD built with a small hard top variant. It was a magnificent rolling status symbol, signifying its owner’s superb taste and success, which allowed him to enjoy the greater things in life.
INSERITA NEL LISTINO UFFICIALE ROLLS-ROYCE COL NOME DI CORNICHE FHC (FIXED HEAD COUPÉ) E ASSEMBLATA DALLA MULLINER PARK WARD, LA NUOVA COUPÉ VENNE SUBITO AFFIANCATA DALLA VERSIONE CABRIOLET A 4 POSTI, DENOMINATA CORNICHE DHC (DROP-HEAD COUPÉ).
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THE VINTAGE LOUNGE
THE OMAN KHANJAR testi di: Maurizio De Simone
È abitudine del sultano dell’Oman, S.M.Qaboos Bin Said al Said, omaggiare gli ospiti che gli fanno visita o i capi di Stato ed alti dignitari che lui stesso visita nei suoi numerosi viaggi, con importanti orologi, recanti o la sua firma o il simbolo del suo Paese: il Kanjar, spada tradizionale indossata da tutti i suoi sudditi durante le cerimonie religiose o familiari. Considerando che S.M. Qaboos è, nel mondo intero, il capo di stato da più tempo al potere, si può immaginare facilmente quanto siano ricercati dai collezionisti, gli orologi recanti i simboli dell’Oman, creati fin dal 1970. Così, i rari Rolex Daytona degli anni 70/80, i Patek Philippe Nautilus, i Royal Oak di Audemars Piguet, recanti i simboli Oman, sono tra gli indiscussi top lots delle aste orologiere e gli highlights degli stock dei mercanti più importanti del panorama vintage internazionale. Qui possiamo vedere alcuni esempi, come il Rolex Daytona ref. 6263 con un bellissimo e rarissimo Khanjar verde, (solo due o tre esemplari conosciuti in questa configurazione di quadrante), o il Rolex Day Date in oro bianco ref. 1803, oppure il Royal Oak seriale A. Il Submariner della Rolex in oro, ref. 1680, con Khanjar verde, anch’esso conosciuto in pochissimi esemplari. Considerando il momento fantastico che stanno vivendo i Royal Oak di Audemars Piguet, soprattutto i vintage Jumbo, ecco un esemplare seriale A della ref. 5402, un numero di differenza con un suo gemello apparso anni fa in asta. Con i recenti risultati di vendita degli orologi recanti i simboli Oman siamo sicuri che il futuro sicuramente riserverà grandi sorprese e grandi soddisfazioni ai pochi fortunati collezionisti stregati dalla “Khanjarmania”
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It is customary of the Sultan of Oman, S.M. Qaboos Bin Said al Said, to pay homage to the guests who visit him or the heads of State and high dignitaries that he visits himself in his many trips, with important watches bearing either his signature or the symbol of his country: the Kanjar, a traditional sword worn by all his subjects during both religious or family ceremonies. Considering that S.M. Qaboos is, throughout the world, the longest ruling head of state, one can easily imagine how much collectors look for watches bearing the symbols of Oman, dating back 1970. Thus, the rare Rolex Daytona of the 70s/80s, the Patek Philippe Nautilus, the Royal Oaks of Audemars Piguet bearing the Oman symbols, are among the undisputed top lots of watch auctions and highlights of the stocks of the most important merchants of the international vintage scene. Here we can see some examples such as the Rolex Daytona ref. 6263 with a beautiful and very rare green Khanjar (only two or three known specimens in this dial configuration) or the Rolex Day Date in white gold ref. 1803, or the Royal Oak Serial A. Rolex Submariner in gold ref. 1680 with green Khanjar, also known in very few specimens. Considering the fantastic time that Audemars Piguet’s Royal Oaks are experiencing, especially the vintage Jumbo, here is a serial A specimen reg 5402, a number difference with one of his twins appeared years ago at auction. With the recent sales results of the watches bearing the Oman symbols we are sure that the future will surely bring great surprises and great satisfactions to the few lucky collectors bewitched by the “Khanjarmania”.
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L’ESSENZA DEL TEMPO photo courtey: Longines
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Original piece from 1938
Con The Longines Heritage Military 1938, Longines rivisita un orologio militare del periodo interbellico dal design sobrio ed intramontabile che ospita un calibro meccanico a carica manuale. Omaggio all’anno di produzione del modello cui s’ispira, The Longines Heritage Military è numerato e limitato a 1.938 esemplari. La forma della cassa è tipica degli anni ‘30 con raffinati dettagli che ricordano il modello originale, come la lunetta bisellata e la corona a forma di “riccio di mare” con zigrinature che garantiscono una migliore presa. Il quadrante nero opaco è essenziale e perfettamente leggibile mentre le lancette a “bastone” e gli 11 numeri arabi color crema sono rivestiti con Super-LumiNova® e garantiscono una perfetta leggibilità in qualsiasi condizione, qualità fondamentale per un orologio militare. L’elegante quadrante e i piccoli secondi a ore 6 sono finemente delimitati da una decorazione “chemin de fer”, anch’essa caratteristica dell’epoca. The Longines Heritage Military 1938 è proposto con un cinturino in pelle invecchiata antracite e un cinturino tipo NATO in pelle color cognac, facilmente intercambiabili grazie allo strumento fornito unitamente all’orologio. With The Longines Heritage Military 1938, Longines revisits a military watch from the Interwar period featuring a timeless, understated design and housing a hand-wound mechanical calibre. In a tribute to the year of production of the model that inspired it, The Longines Heritage Military is numbered and limited to 1938 pieces. The shape of case is typical of the 1930s with attractive details reminiscent of the original model, such as the bevelled bezel and its ribbed “sea urchin”-shaped crown which guarantees easy adjustment. The matte black dial is perfectly easy-to-read while the “baton”-style hands and 11 creamcoloured Arabic numerals coated with Super-LumiNova® enable an excellent visibility of the time in any condition, an essential quality for a military watch. The elegant dial and small seconds, at 6 o’clock, are finely edged by an elegant “railway-track” decoration characteristic of the time. The Longines Heritage Military 1938 is available with a patinated charcoal grey leather strap and a cognac-coloured NATO-style leather strap. A tool included in the case makes it easy to interchange them.
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T H E PL A Z A : T H E X M A S PL ACE IN UNA SCINTILLANTE NEW YORK, L’HOTEL PLAZA È IL SIMBOLO DEL LUSSO. IMPETTITO NEL CUORE DI MANHATTANN È COSÌ SUNTUOSO DA SEMBRARE PIÙ DI UN ALBERGO. LO SCOPRE IL PICCOLO KEVIN CHE, NELLA PELLICOLA NATALIZIA “MAMMA HO RIPERSO L’AREO”, SI CONCEDE LA SUITE E TUTTI I SUOI CONFORT
testi di: Valeria Abate
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SEEN ON SCREEN
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ioiello della Grand Army Plaza, da cui prende il nome, con i suoi 76 metri di altezza e 120 di larghezza, l’Hotel Plaza di New York svetta sul lato ovest del Central Park nel cuore di Manhattan. Simbolo del lusso per antonomasia, fin dal giorno della sua inaugurazione, con quel suo aspetto austero riferibile all’architettura rinascimentale nord-europea, il Plaza è in sintonia con la moda newyorchese tipica dell’architettura residenziale di inizio Novecento. Progettato da Henry Janeway Hardenbergh, aprì al pubblico il primo ottobre del 1907 e da allora ha dato il benvenuto agli ospiti di tutto il mondo per godersi la sua magia nel castello di Central Park South per più di 100 anni. La sua imponente struttura non passa certo inosservata a chi si trova immerso nel viavai di auto e pedoni tra la Fifth Avenue e la 59th Street… E nemmeno il piccolo Kevin McCallister, nel suo secondo Natale lontano dalla famiglia che si imbarca su un aereo diverso dal suo, riesce a resistere al fascino di un hotel diventato monumento, vero e proprio simbolo di quel mondo lussuoso che si lascia desiderare. Giunto inconsapevolmente a New York, mentre i genitori sbarcati a Miami contattano la polizia per le ricerche, Kevin non si spaventa e dà inizio alle sue avventurose vacanze, complice la carta di credito del padre rimasta a lui con la quale, per cominciare, prenota una lussuosa camera all’Hotel Plaza. Sarà proprio la carta di credito del padre, usata per saldare ogni debito al concierge dell’hotel, a permettere alla famiglia McCallister di ricongiungersi con il figlio più piccolo e trascorrere la notte della vigilia di Natale come ospiti del Plaza che, nella sua veste più luminosa e bella, regala sogni e magia a chiunque trascorra lì del tempo
Jewel of the Grand Army Plaza, from which it takes its name, with its 76 meters high and 120 meters wide, the Hotel Plaza in New York stands on the west side of Central Park in the heart of Manhattan. Symbol of quintessential luxury, since the day of its inauguration, with its austere appearance referring to the NorthEuropean Renaissance architecture, the Plaza is in tune with the New York fashion typical of the early residential architecture of the XX century. Designed by Henry Janeway Hardenbergh, it opened to the public on October 1, 1907 and has since then welcomed guests from around the world to enjoy its magic in Central Park South for more than 100 years. Its imposing structure certainly does not go unnoticed by those who find themselves immersed in the comings and goings of cars and pedestrians between 5th Avenue and 59th Street... And not even little Kevin McCallister, on his second Christmas away from home whom embarks on a plane other than his own, can resist the charm of a hotel that has become a monument, a true symbol of that luxurious world to be desired. Unknowingly arrived in New York, while his parents landed in Miami, Kevin is not frightened and begins his adventurous vacation, thanks to his father’s credit card, with which, to begin with, he books a luxurious room at the Plaza Hotel. It will be the father’s credit card, used to pay off any debt to the hotel’s concierge, that will allow the McCallister family to be reunited with their youngest son and spend Christmas Eve as guests of the Plaza who, in his brighter and more beautiful version, gives dreams and magic to anyone who spends time there
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IN THE WINDOW THE COOLEST GIFT ON THE LIST scelti per voi da: francesca romano
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OMEGA Per questo modello Speedmaster da 38 mm in acciaio e oro giallo 18ct, la lunetta doppia si divide tra un cerchio di luminosi diamanti e l’iconica scala tachimetrica su un anello in alluminio verde.
HERMES Cape Cod si adorna di un cinturino a doppio giro con motivo Chaîne d’Ancre, che sottolinea l’ispirazione originaria dell’orologio. Il cinturino a doppio giro, concepito in origine da Martin Margiela nel 1998, è proposto in quattro tinte.
Cape Cod is adorned with a double-lap strap with the Chaîne d’Ancre motif, which emphasizes the original inspiration of the watch. The double-lap strap, originally designed by Martin Margiela in 1998, is offered in four colors. www.hermes.com
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CHARLES ZUBER Lanciata nel cuore dell’estate durante il Bellerive 2019 Festival,
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la collezione di alta joaillerie Pomander del marchio ginevrino
RALPH LAUREN POLO Ralph Lauren celebra la nuova Polo Bear Watch Collection attingendo alla storia di tre orsi iconici, ognuno dei quali rappresenta una sfaccettatura diversa dello
2019 MAGAZINE stileOM distintivo dello stilista.
Charles Zuber trascende la memoria di un artigiano d’eccezione
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EDOX Un misterioso disegno trovato negli archivi ha riacceso un mistero decennale. Lo schizzo
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MARCO BICEGO I gioielli Made in Italy della collezione Lunaria sono foglie d’oro giallo 18 ct incise con la tecnica del Bulino. Celebrazione della natura e della leggerezza sono un
di un orologio perduto
inno alla quintessenza dell’eterno
da tempo, lo SkyDiver,
femminino.
e una nota: “1973. Produzione speciale in edizione rigorosamente limitata.” Ora Edox lancia un nuovo SkyDiver in edizione limitata di 555 pezzi, in omaggio ai suoi 135 anni di storia.
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EBERHARD & CO. “1887” è animato dal calibro EB140 a carica manuale si caratterizza per il logo sul quadrante che fa parte del patrimonio storico ed è documentato negli archivi di inizio ‘900 e per i cinturini
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frutto di inedita collaborazione con il prestigioso cravattificio ULTURALE, uno dei più noti ambasciatori della storica tradizione sartoriale napoletana.
NANIS Le collezioni NANIS raccontano un gioiello contemporaneo, leggero, pratico e versatile per adattarsi allo stile e alla personalità della donna di oggi. “DANCING IN THE RAIN” si compone di boule di acquamarina, pezzi di cielo e di mare da indossare.
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CHARRIOL Femminile ed elegante, l’orologio TWIST interpreta l’estetica divertente e l’artigianalità della maison con il suo cinturino in acciaio inox che avvolge con eleganza il polso impreziosito da finali in oro rosa recanti l’iconica “C” della maison.
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TOMASZ DONOCIK I “croco cufflinks” del pluripremiato artista inglese sono in oro 18k e 4ct di smeraldi. Realizzati on demand, sono una
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creazione artistica da indossare
The beauty of
Time testi di: Fabiana Romano photo : Glashütte Original, Fabiana Romano
A pochi chilometri da Dresda, storica capitale del regno di Sassonia che Herder ribattezzò la “Firenze dell’Elba”, esattamente a Glashütte, un piccolo centro nei monti metalliferi che conta poco più di 6000 anime, si trova una manifattura che, fin dal 1845 ricopre un ruolo di grande rilievo nel panorama dell’orologeria mondiale e affonda le proprie radici proprio nella tradizione orologeria sassone: Glashütte Original. Se è vero, come è vero, che l’arte dell’ingegneria tedesca è sinonimo in tutto il mondo di qualità superiore, Glashütte Original incarna perfettamente i valori del “Made in Germany” e rappresenta una perfetta espressione di precisione estrema, affidabilità e stabilità per prodotti destinati a superare la sfida del tempo. Il brand, fedele all’eredità storica, ha instaurato una cultura dell’eccellenza che continua a rappresentare il fil rouge per l’innovazione e lo sviluppo dei nuovi prodotti. La manifattura, con le sue pareti di vetro che permettono alla luce di filtrare anche nelle buie giornate invernali, ospita un sito di produzione di 10.000 metri quadrati e un affascinante mondo di esperienze - il personale di Glashütte Original vanta complessivamente oltre 5.000 anni di esperienza professionale - che ha permesso al marchio di sviluppare una serie di calibri interamente progettati e prodotti in house. A tal fine, e proprio per dare forma al futuro, ogni anno, i futuri orologiai e attrezzisti cominciano il loro difficile corso di studi alla Scuola di orologeria Alfred Helwig di Glashütte Original che si trova nell’edificio, situato nel cuore della città, che un tempo ospitava la scuola di orologeria tedesca di Glashütte, fondata nel 1878. La scuola di orologeria fa parte della rete internazionale di Scuole di orologeria “Nicolas G. Hayek”, appartenenti a Swatch Group che permette agli studenti di conseguire, alla fine del corso, sia il diploma svizzero che quello tedesco. Glashütte Original non si limita ad immaginare il tempo che verrà, ma si propone anche come guardiano del tempo passato rendendo possibile viaggiare nel tempo di Glashütte grazie al “Museo dell’orologeria tedesca di Glashütte - Nicolas G. Hayek” che, con il motto “Il fascino del tempo - Dar vita al tempo”, negli oltre 1.000 metri quadrati di spazio espositivo del Museo, presenta la storia dell’arte orologiera locale e delle industrie meccaniche di precisione dai loro esordi fino ai giorni nostri raccontato con un approccio emozionale che permette anche ai più piccini di scoprire il valore del bene più prezioso che ci è stato dato: il tempo.
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A few kilometres from Dresden, the historic capital of the kingdom of Saxony that Herder renamed the “Florence of Elba”, exactly in Glashütte, a small town in the metal mountains that counts just over 6000 souls, there is a factory that, since 1845, has played a role of great importance in the world watchmaking scene and has its roots in the Saxon watchmaking tradition: Glashütte Original. If it is true, as it is true, that the art of German engineering is synonymous with the world of superior quality, Glashütte Original perfectly embodies the values of “Made in Germany” and represents a perfect expression of extreme precision, reliability and stability products that are destined to overcome the challenge of time. The brand, true to its historical heritage, has established a culture of excellence that continues to be the common thread for innovation and development of new products. The manufacture, with its glass walls that allow light to filter even on the dark winter days, houses a production site of 10,000 square meters and a fascinating world of experiences - the staff of Glashütte Original
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boasts a total of over 5,000 years of professional experience - which has allowed the brand to develop a series of fully designed calibers and in-house products. With this aim, and precisely to shape the future, every year, future watchmakers and toolmakers begin their difficult course of study at the Alfred Helwig School of Watchmaking in Glashütte Original which is located in the building, right in the heart of the city, which once housed the German watchmaking school in Glashütte, founded in 1878. The watchmaking school is part of the international network of “Nicolas G. Hayek” watch schools, belonging to Swatch Group that allows students to achieve both the Swiss and German diplomas at the end of the course. Glashütte Original is not limited to imagining the time that will come, but also proposes itself as a guardian of the past time making it possible to travel through the time of Glashütte thanks to the “German Watch Museum of Glashütte - Nicolas G. Hayek” which, with the motto “The charm of time - Give life to time”, in the more than 1,000 square meters of exhibition space of the Museum, presents the history of local watchmaking art and precision mechanical industries from their beginnings to the present days told with an emotional approach that also allows the little ones to discover the value of the most precious asset that has been given to us: time.
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disCOMMON : OBSERVING WATCHMAKING FROM A DIFFERENT PERSPECTIVE
testi di: Gaetano Cimmino photo courtey: Casio
I
l desiderio di collezionare orologi e possedere l’ultimo modello del marchio preferito non è un fenomeno nuovo; è da anni oggetto di case study da parte di business school e istituti finanziari, alla continua ricerca di nuovi trend di mercato e solide forme di investimento, rispettivamente. Contrariamente a quanto si pensi però, la passione non riguarda
esclusivamente gli orologi meccanici ma si è allargata ad altre categorie di prodotto. Come un moderno accessorio che sfugge ad ogni classificazione ed ha creato una nicchia, il G-Shock sintetizza wearable tech, orologeria e design come nessun altro prodotto a rapida obsolescenza riesce oggi a fare. Nato dall’idea e dalla matita di un ingegnere di Casio con il pallino per l’orologio digitale virtualmente indistruttibile, la collezione G-Shock ha superato ogni più rosea aspettativa, passando rapidamente dal polso del leggendario Team Six dei Navy Seal, a quello di star dello show business che lo mostrano con lo stesso orgoglio con cui indossano un Daytona, alimentando la passione di folte community i cui adepti provengono da ogni settore, classe sociale ed età, complice il prezzo decisamente più accessibile rispetto al più economico orologio di lusso. Come in una community che sia degna di tale nome, gli adepti si incontrano periodicamente nelle boutique monomarca sparse tra Europa e resto del mondo, durante eventi dedicati, in cui scambiano idee e condividono l’ultima serie limitata appena acquistata. Quelle di Londra e SOHO, a New York, sono in continuo fermento e non è raro incontrare un colletto bianco che orgogliosamente indossa il suo MudMaster, in abito scuro e sneakers, e lo mostra ad un giovane millennial al primo anno di università. Tecnologico, ricco di funzioni, praticamente indistruttibile (qualche collega americano è dovuto ricorrere a tecniche da tortura pur di riuscire a romperlo), è oggetto del desiderio, come nel caso del G-Shock DW-6900 McDonalds Big Mac, realizzato in collaborazione con la più famosa catena di fast food al mondo e che Casio ha lanciato attraverso una operazione degna della migliore strategia di “guerrilla marketing”. Lo mangio o lo indosso? È questo ciò che pensi quando vedi per la prima volta la confezione a forma di Big Burger, che fa tanto “Milano anni ‘80” e “Paninaro”. Dal Consumer Food a musica e moda, il passo è stato breve: il G-Shock GWG-1000MH Maharishi Mudmaster Limited Edition, più sofisticato del DW-6900 McDonalds, è stato concepito in collaborazione con il noto marchio di streetwear londinese, diventando un modello cult, la cui richiesta di mercato, mentre scrivo, ha superato i 2.500 dollari di quotazione, a fronte di un
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listino di circa 1000, al momento del lancio.
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disCOMMON
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The desire of collecting watches and to own the latest model of the favorite brand is not a new phenomenon; it has been the subject of several business schools’ case studies as well as financial institutions for years, respectively constantly looking for new market trends and solid forms of investments. Contrary to popular view, however, the collection passion does not only relate to mechanical watches, but has expanded to other categories as well. Like a modern accessory that escapes any classification and has created a niche, the G-Shock synthesizes wearable tech, watchmaking and design like no other fast-obsolete product can do today. Born from the idea and pencil of a Casio engineer obsessed with making a virtually indestructible digital watch. The G-Shock collection has exceeded all expectations, quickly moving from the wrist of the legendary SEAL Team Six to that of show business starts who show it with the same pride with which they wear a Daytona, fueling the passion of large communities
whose followers come from every sector, social class and age, thanks to the price – decidedly more affordable than the cheapest luxury watch. As in a community worthy of this name, followers meet periodically in mono-brand boutique scattered between Europe and the rest of the world, during dedicated events where they exchange ideas and share the latest purchased limited series. Those in London and Soho, in New York, are constantly buzzing and it is not uncommon to meet a white collar proudly wearing his MudMaster, in dark suit and sneakers, and showing it to millennials in their first year of college. Technological, with many features, practically indestructible (some American colleagues had to resort to torture techniques in order to break it!) it is the object of desire, as in the case of the G-Shock DW-6900 McDonalds Big Mac, made in collaboration with the most famous fast food chain in the world and that Casio launched though an operation worth of the best “guerrilla marketing” strategies. Do I eat it or do I wear it? This is what you think when you first see the Big Burger – shaped packaging, which reminds Milan’s 80’s “Paninari”. From consumer food to music and fashion, the step was short: The G-Shock GWG-1000MH Maharishi Mudmaster Limited Edition, more sophisticated than the DW-6900. McDonald’s was conceived in collaboration with the well-known London streetwear brand, becoming a cult model, whose market request – as I write – has exceeded 2,500 dollars, compared to a retail price of about 1,000 the moment it was first launched
Roger Vivier esplora un nuovo universo. Il produttore francese di calzature di lusso, di proprietà del gruppo italiano Tod’s, lancia la sua prima collezione di bijoux e sceglie come testimonial la modella anglo-cipriota Sophia Hadjipanteli. Il direttore creativo Gherardo Felloni ha ripensato le fibbie rettangolari “Broche” con cristalli, ispirate alla Reggia di Versailles. La collezione è prodotta in Italia nei laboratori di proprietà del brand ed i prezzi vanno dai 230 ai 680 euro. Roger Vivier explores a new universe. The French luxury footwear manufacturer, owned by Italian group Tod’s, launches its first jewelry collection and choose Anglo-Cypriot model Sophia Hadjipanteli as a testimonial. Creative director Gherardo Felloni has rethought the rectangular crystals’ “Broche” buckles, inspired by the Palace
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of Versailles. The collection is produced in Italy in the brand’s factory. Prices range from €230 to €680.
KENNETH JAY LANE Koi Fish Brooch €190
ROSANTICA Linear earrings €185
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Africa Gold Boules bracelet €2.140
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THE PERFECTION of
giving back testi di: Fabiana Romano photo: Farnese Gioielli
Barbara Polli mi accoglie nel salotto dello showroom che si affaccia su Piazza di Spagna, uno dei luoghi più belli al mondo, e mi coccola con un ottimo caffè servito in una preziosa tazzina di porcellana e con una selezione di cioccolata che riporta il marchio della maison. La vita mi ha insegnato quanto i particolari siano davvero l’essenza della stessa e tutto, fin dal primo istante, mi ha dato la misura di quanto amore e devozione c’è nella realizzazione di questi gioielli che, non sono solo opere d’arte, ma un vero salto di paradigma nell’oreficeria internazionale. Farnese Gioielli ha il pregio di aver trasformato l’alta gioielleria, per sua natura statica, in un concetto dinamico corredato da mutevolezza e solidità, due concetti che rimandano all’universo femminile, ma che rappresentano anche l’identità stilistica forte della maison che esprime compiutamente la sintesi tra la grande capacità ingegneristica italiana e la raffinata tradizione orafa Valenzana. I gioielli Farnese, infatti, sono intercambiabili ed in grado di declinarsi in pochi istanti nella più compiuta rappresentaizone dello stato d’animo e della personalità della donna che li sta indossando, proprio nel preciso momento in cui lo fa. Come si riesce ad ottenere questa metamorfosi? Grazie ad un brevetto registrato in 70 Paesi caratterizzato da una struttura semirigida in una misura universale disponibile sia in oro bianco che in oro giallo, personalizzabile attraverso gli Spine nel proprio colore preferito: White con diamanti top color D, Green con smeraldi colombiani, Red con rubini birmani, Blue con zaffiri provenienti dallo Sri Lanka e Black con diamanti neri. Nel mondo di Farnese Gioielli, così attento alla sensibilità femminile, non poteva non esserci spazio per chi è meno fortunato. Con “Share Your Smile Collection” Farnese lancia una linea di gioielli in argento il cui ricavato sarà devoluto in parte alla Fondazione Operation Smile Italia Onlus per il sostegno di bambini affetti da labiopalatoschisi. La collezione, che comprende anelli, orecchini e bracciali, mantiene lo stesso concept dell’alta gioielleria, ovvero la trasformazione da oggetto statico a dinamico grazie ai moduli universali realizzati a mano in Italia in argento 925 e personalizzabili con diversi “Smile”, fascette decorative realizzate con pregiati pellami italiani ipoallergenici disponibili in diverse colorazioni. La “Share Your Smile Collection” comprende anche un anello da uomo con 2 Smile intercambiabili in color nero e verde miliare. Ma l’impegno di Farnese Gioielli nel sociale non finisce qui: la Maison supporta la NEVER GIVE UP, la onlus che combatte anoressia e bulimia, due mali che in Italia coinvolgono 2.665.000 adolescenti e rappresentano la prima causa di morte tra questi. L’incontro con Barbara Polli è stato solo l’inizio di un percorso che OM intende compiere al fianco di un’azienda che non solo rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, ma un esempio di azienda etica che fa del “give back” un momento imprescindibile della sua esistenza.
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Barbara Polli
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arbara Polli greets me in the living room of the showroom overlooking Piazza di Spagna, one of the most beautiful places in the world, and pampers me with a great coffee served in a precious porcelain cup and with a selection of chocolate that bears the brand of the maison. Life has taught me how details really are the essence of it and everything, from the very first moment, has given me the measure of how much love and devotion there is in the realization of these jewels that are, not only works of art, but a real paradigm shift in the international goldsmiths. Farnese Gioielli has the merit of having transformed high jewelry, by its nature static, into a dynamic concept accompanied by changeability and solidity, two concepts that refer to the female universe, but which also represent the strong stylistic identity of the maison that fully expresses the synthesis between the great Italian engineering capacity and the refined Valenza’s goldsmith tradition. The Farnese jewels, in fact, are interchangeable and able to decline in a few moments in the most accomplished representation of the mood and personality of the woman who is wearing them, at the very moment that she does so. How do you achieve this metamorphosis? Thanks to a patent registered in 70 countries characterized by a semirigid structure in a universal measure available in both white and yellow gold, customizable through the Spines in her favorite color: White with D-colored top diamonds, Green with Colombian emeralds, Red with Burmese rubies, Blue with sapphires from Sri Lanka and Black with black diamonds. In the world of Farnese Gioielli, so attentive to female sensitivity, there could not be no room for those who are less fortunate. With “Share Your Smile Collection”
Farnese launches a line of silver jewelry whose proceeds will be partly donated to the Foundation Operation Smile Italia Onlus for the support of children suffering from cleft-sided labiopalatoses. The collection, which includes rings, earrings and bracelets, maintains the same concept of the high jewelry one, that is, the transformation from static to dynamic object thanks to the universal modules handmade in Italy in silver 925 and customizable with several “Smile”, decorative bands made with fine Italian hypoallergenic leathers available in different colors. The “Share Your Smile Collection” also includes a men’s ring with 2 interchangeable Smiles in black and military green. But Farnese Gioielli’s commitment to social does not end here: the maison also supports NEVER GIVE UP, the non-profit organization fighting anorexia and bulimia, two evils that in Italy involve 2,665,000 adolescents and represent the leading cause of death among them. The meeting with Barbara Polli was only the beginning of a journey that OM intends to take alongside a company that not only represents an excellence of Made in Italy, but an example of an ethical company that makes “giving back” an essential moment of its existence.
Share Your Smile Collection
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FILIER A SOSTENIBILE Nel 1938 Mario Re Depaolini fonda a Parabiago il Calzificio Re Deapolini, storicamente noto come Rede. Nel 2017 il Calzificio Re Depaolini è stato certificato idoneo per il GLOBAL ORGANIC TEXTILE STANDARD dall’Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale.
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EDITOR 'S PICK
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CL ASSIC ICON Nato al Cairo, prodotto in Gran Bretagna da Clarks nel 1950. Il fascino senza tempo di Clarks Desert Boot ha resistito per oltre 65 anni e nel 2009 sono state annoverate tra le 50 scarpe che hanno cambiato il mondo dal Museo del Design. €140
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Champagne Bollinger ha incaricato il designer Eric Berthes di reinventare la navetta spaziale di Moonraker: realizzato in peltro e legno racchiude un secchiello per il ghiaccio in cristallo Saint Louis e una magnum di Bollinger 2007, l’annata Bond per eccellenza. Edizione limitata a 407 copie.
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LOVING LEONARDO IN OCCASIONE DEI 500 ANNI DALLA MORTE DI LEONARIO IN FRANCIA, OFF-WHITE™ HA COLLABORATO CON IL MUSÉE DU LOUVRE PER LA CREAZIONE DI UNA CAPSULE COLLECTION CHE CELEBRA LA VITA E LE OPERE DELL'ARTISTA PIÙ VISIONARIO MAI ESISTITO. testi di: Fabiana Romano
Il 13 dicembre, il Musée du Louvre e Off-White hanno presentato una speciale collaborazione in onore dell'attesissima mostra "Leonardo da Vinci", in mostra al Louvre fino al 24 febbraio 2020. Per l'occasione il marchio pret-à-porterha lanciato una capsule di capi di abbigliamento che celebrano la vita e le opere dell'artista visionario, nel 500esimo anniversario della sua morte in Francia. "Sono stato affascinato da Leonardo da Vinci fin da quando ero all'ultimo anno dell'Università del Wisconsin e frequentavo un corso di arte. Non mi interessavano solo le sue opere, ma anche l'influenza che ha avuto in molte discipline oltre all'arte: la scienza, l'ingegneria, l'architettura... Per me lui è l'emblema di tutto ciò che è stato il Rinascimento", ha rivelato Virgil Abloh, fondatore e direttore artistico di Off-White. Le tipiche cifre stilistiche di Off-White, tra cui il posizionamento del logo e le frecce a diamante, si intrecciano con i dipinti storici di uno degli artisti pionieri del mondo su t-shirt e felpe con cappuccio. Tra le opere presenti all'interno della collezione troviamo "La Vergine delle Rocce", "Sant’Anna" e "La Vergine e il Bambino con
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l’Agnellino" intrecciato con i disegni iconici del maestro, compresi i suoi schizzi anatomici della forma maschile. "Voglio unire due mondi apparentamenti lontani: moda e arte. La creatività non deve essere legata ad una sola disciplina e penso che Leonardo Da Vinci sia stato il primo artista ad esprimere a pieno questo principio, e ci sto provando anche io", ha aggiunto Virgil Abloh. Per il Louvre si tratta invece di un'ottima occasione per affacciarsi su un mondo come quello della moda che solo a un occhio superficiale può sembrare distante da quello dell'arte: "Il Louvre è sempre stato un luogo di vita, di ispirazione per gli inventori di ogni epoca", ha dichiarato Adel Ziane, Direttore delle Risorse Esterne del Museo del Louvre. "Siamo molto contenti che lo sguardo di Virgil Abloh sul Palace e sulle collezioni del Louvre siano al centro del processo creativo di questo artista talentuoso e poliedrico. Collaborare con Off-White è anche un modo per noi di raggiungere una nuova audience, un modo nuovo di fare interessare queste persone al museo".
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Commemorating the show that marks the 500year anniversary of da Vinci’s death in France, OffWhite™ has partnered with the Musée du Louvre for a capsule collection that celebrates the life and works of the visionary artist. On December 13, the Musée du Louvre and Off-White c/o Virgil Abloh reveal a special collaboration in honor of the much anticipated “Leonardo da Vinci” exhibition, on display at the Louvre until February 24, 2020. To mark the occasion the ready-to-wear brand is releasing a capsule of clothing items celebrating the life and works of the visionary artist, on the 500th anniversary of his death in France. “I was fascinated with Da Vinci early on – I was in my senior year at Wisconsin, taking an art class. I was super interested not only by his artworks but also by the influence he had in many disciplines besides art: science, engineering, architecture… To me, he symbolizes everything the Renaissance was,” said Virgil Abloh, founder and artistic director of Off-White. Typical Off-White markings, including logo placement and diamond arrows, are intertwined with the storied paintings of one of the world’s pioneering artists on an offering of t-shirts and hoodies. Among the featured works within the capsule are The Virgin of the Rocks, and Saint Anne, the Virgin Mary, and the Infant Jesus Playing with a Lamb, woven with the master’s iconic drawings, including his anatomical sketches of the male form. I want to crash together these two worlds that are seemingly different: fashion and high art. I think you can be interested in expressing yourself through more than one practice and that creativity does not have to be tied to just one discipline. I think that Leonardo da Vinci was maybe the first artist to live by that principle, and I am trying to as well,” added Virgil Abloh. For the Louvre,
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“You can be interested in expressing yourself through more than one practice and creativity does not have to be tied to just one discipline”
however, it is an excellent opportunity to look at a world like that of fashion that only to superficial eye can seem distant from that of art: "The Louvre has always been a place of life, of inspiration for the creators of each era", said Adel Ziane, Director of External Relations, Musée du Louvre. "We are thrilled to see how the palace and museum collections have inspired Virgil Abloh. Our collaboration with Off-White and this multitalented artist also gives us the opportunity to reach out to a new audience and encourage them to take interest in the museum."
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X mas LIST
SCELTA DI PASSIONE Nel regno Les Bourdelles Des Garçons, eleganza è la scelta di seguire per sempre le proprie passioni in un mondo che corre misterioso e fugace.
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ESSERE
ELISABETTA testi di: Fabiana Romano
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n occasione del ventesimo anniversario del brand, Elisabetta Franchi racconta il percorso che ha portato una bambina piena di sogni a diventare una stilista ed imprenditrice di successo attraverso un docu-reality che ripercorre un cammino fatto di sacrifici, disciplina, duro lavoro e grandi soddisfazioni. Quella di Elisabetta Franchi è la storia di una donna che è riuscita a conquistare l’universo femminile
sia attraverso le sue creazioni che con i valori che rappresentano il suo brand. L'impegno animalista e l’amore verso la famiglia sono i capisaldi che trovano piena espressione nella sua attività lavorativa, ma anche nelle sue più piccole azioni quotidiane. Da sempre attiva in prima persona nella difesa dei diritti degli animali, a partire dall’adesione al FUR FREE RETAIL PROGRAM della LAV, che ha segnato, tra il 2012 e il 2013, l’eliminazione della pelliccia animale dalle sue collezioni, seguita da quella della piuma d’oca e della lana d’angora, la designer ha dato vita alla FONDAZIONE ELISABETTA FRANCHI proprio per dare voce a chi non ne ha. Elisabetta Franchi ha intrapreso un percorso di tutela degli animali sempre più ambizioso, come dimostrato anche dalla costruzione e
“Non abbiamo bisogno di indossare una pelliccia per la nostra vanità”
finanziamento dell’Island Dog Village EF, un’oasi di salvezza e centro di accoglienza nel Nord della Cina per i cani sottoposti alle barbarie del Festival dello Yulin e che vede come obiettivo principale, entro la fine del 2019, la costruzione di un rifugio per gli animali a Forlì, con la funzione di accogliere cani di strada, dando loro una casa, delle cure e successivamente una famiglia. Ad ispirare Elisabetta Franchi la speranza che tutto è possibile e che al successo si può arrivare, ma solo attraverso una fortissimo impegno e passione. Da qui il motto
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“SE VUOI PUOI!” che contraddistingue da sempre la sua vita.
FASHION - PROFILE
On the occasion of the 20th anniversary of the brand, Elisabetta Franchi recounts the journey that led a child full of dreams to become a successful fashion designer and entrepreneur through a docu-reality that depicts the intense journey made of sacrifices, discipline and enormous satisfactions too. That of Elisabetta Franchi is the story of a woman who has managed to conquer the feminine universe not only with her creations but also through the values that represent her brand. Animal commitment and love for the family are the keystones that find full expression in her work, but also in her smallest daily actions. Always active in the defence of animal rights starting with the membership in the FUR FREE RETAIL PROGRAMME created by LAV, which between 2012 and 2013, led to the elimination of animal fur from its collections, followed by goose down and angora wool, the designer has given birth to the ELISABETTA FRANCHI FOUNDATION with a mission, "giving voice to those who don't have one". Elisabetta Franchi has embarked on an increasingly ambitious path of animal protection, as demonstrated by the construction and financing of the Island Dog Village EF, an oasis of safety and refuge in the north of China for dogs subjected to the barbarities of the Yulin Festival but her major project will be the construction of an animal shelter in Forlì by the end of 2019 to offer stray and mistreated dogs a home, treatment and later a family. To inspire Elisabetta Franchi the hope that all is possible and that the success can be reached, but only through strong dedication and passion. Hence, the motto that distinguishes her work and life:“YOU CAN HAVE IT IF YOU WANT IT!”.
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testi di: Fabiana Romano
Era il 1988 e per la collezione Haute Couture P/E di quell'anno, Yves Saint Laurent decise di celebrare i grandi maestri dell'arte. A Parigi, in occasione della settimana della moda, la top model Naomi Campbell uscì sulla passerella con un completo composto da una gonna di crepe di seta e una giacca girasole ricamata. Un omaggio dello stilista alla creatività e al genio di Vincent Van Gogh di cui era appassionato collezionista. Una giacca considerata iconica dagli appassionati di moda e di arte che è stata battuta all'asta da Christie's il 27 novembre scorso, con una stima iniziale tra gli 80 ed i 120 mila euro ed aggiudicata dal museo della National Gallery of Victoria di Melbourne, in Australia, per la cifra record di 382 mila euro. Il pezzo originale con cui sfilò Naomi Campbell, invece, è esposto in una teca al museo Yves Saint Laurent a Parigi. La giacca fu realizzata da Maison Lesage, azienda specializzata in ricami couture, che aveva impiegato oltre 600 ore per portare a compimento la creazione ricamata a mano con perle di vetro e paillettes, e di cui esistono solo 4 esemplari. “La mia intenzione non era di misurarmi con i maestri, al massimo di avvicinarmi a loro e di imparare dal loro genio”, dichiarò Yves Saint Laurent in una mostra del 2004 dedicata al dialogo tra le arti. L'unicità delle creazioni del famoso stilista algerino, scomparso nel 2008, non sbiadisce con il tempo e anzi sembra acquisire fascino e prestigio. Un uomo ossessionato dalla moda ma anche dall'arte che nel corso della sua vita, insieme al compagno Pierre Bergé, raccolse una collezione di circa 730 opere d'arte, tra cui quadri di Picasso, Van Gogh, Matisse, Mondrian, Goya, sculture, reperti archeologici e oggetti di arredamento. Una collezione stupefacente di opere d'arte che venne messa all'asta nel 2009 dopo la morte dello stilista per volere del compagno Pierre Bergé. La vendita delle opere d'arte ottenne un incasso complessivo che superò i 342 milioni di euro, in parte utilizzati per la ricerca sull'AIDS.
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It was 1988 and for the SS1988 Haute Couture collection, Yves Saint Laurent decided to celebrate the great masters of art. In Paris, during the Fashion Week, supermodel Naomi Campbell stepped out on the catwalk in a silk crepe skirt and embroidered sunflower jacket. A designer's homage to the creativity and genius of Vincent Van Gogh, of which he was a passionate collector. A jacket considered iconic by fashion and art enthusiasts that was auctioned at Christie's last November 27, with an initial estimate of between 80 and 120 thousand euros and awarded by the national Gallery of Victoria museum in Melbourne, Australia, for a record sum of 382 thousand euros. Naomi Campbell's original piece is on display in at the Yves Saint Laurent museum in Paris. The jacket was made by Maison Lesage, a company specializing in couture embroidery, which had taken over 600 hours to complete the hand-embroidered creation with glass beads and sequins, and of which there are only 4 pieces. "My intention was not to compete with the masters, but to approach them and to learn from their genius," Yves Saint Laurent declared during a 2004 exhibition dedicated to dialogue between the arts. The uniqueness of the creations of the famous Algerian designer, who died in 2008, does not fade with time and indeed seems to acquire charm and prestige. A man obsessed with fashion but also by art whom in the course of his life, together with his partner Pierre BergĂŠ, built up a collection of about 730 works of art, including paintings by Picasso, Van Gogh, Matisse, Mondrian, Goya, sculptures, archaeological finds and pieces of furniture. An amazing collection of artworks that was auctioned in 2009 after the death of the designer at the behest of his partner Pierre BergĂŠ. The sale of the artworks received a total of over 342 million euros, partly used for AIDS research.
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V I O L E N C E
AGAINST
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ARA LUMIERE IS A COLLECTIVE OF DESIGNERS BROUGHT TOGETHER BY HOTHUR FOUNDATION UNDER THE MENTORSHIP OF KULSUM SHADAB WAHAB. THIS COLLECTIVE CONSISTS OF TALENTED WOMEN WHO ARE ABOVE ALL INSPIRATIONAL WITH UNMATCHED RESILIENCE - SURVIVORS OF ACID ATTACKS. testi di: Fabiana Romano
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Kulsum Shadab Wahab Ara Lumiere è un progetto costituito da un collettivo di designer, istituito dalla ONG Hothur Foundation sotto la guida di Kulsum Shadab Wahab. Questo collettivo si compone di donne talentuose che sono soprattutto d’ispirazione per la loro incomparabile resilienza, in quanto sopravvissute ad aggressioni con acidi. L’ethos del brand è che cose incredibilmente belle e preziose possono nascere dalle condizioni più difficili. Le designer di Ara Lumiere realizzano a mano splendidi accessori per capelli i cui profitti sono al 100% destinati alla riabilitazione delle donne vittime di aggressioni con acido, aiutandole così a portare speranza nelle loro vite. Ara Lumiere ha vinto il prestigioso premio di Camera Moda durante la settimana della moda donna di febbraio 2019 e il Taomoda Award a luglio 2019. La mission è quella di portare le battaglie di queste donne, ma ancor di più il loro trionfo, sotto le luci dei riflettori, e rendere la moda uno spazio più inclusivo, La vittoria sulla violenza è il messaggio chiave di Ara Lumiere che dà la possibilità alle vittime degli attacchi di acido di creare splendidi accessori. Ogni stagione il brand si concentra su un’idea metaforicamente provocatoria per incoraggiare e promuovere dialoghi di non violenza. La collezione della passata stagione, ‘Renaissance De La Fleur’, rappresentava fiori caduti come metafora della mission del marchio di dare nuova vita alle sopravvissute. Il fotografo Bjorn Wallander ha catturato con sensibilità l’evidenza dell’incomprensibile resilienza delle sopravvissute attraverso una serie di ritratti.
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“Ara Lumiere è un progetto costituito da un collettivo di designer che si compone di donne talentuose che sono soprattutto d’ispirazione per la loro incomparabile resilienza, in quanto sopravvissute ad aggressioni con acidi”
Ara Lumiere is located at 10 Corso Como in Milan. The project produces hair ornaments, helping these women bring hope into their lives with a 100% proceeds going back to the women for their rehabilitation. Ara lumiere won the prestigious Camera Moda Award at the Milan fashion week Feb 2019 and the TAOMODA AWARD JULY 2019. It is our vision to bring their struggles, but more importantly their triumph to the forefront by bringing them into our mainstream conversations. It is our endeavor to make fashion a more inclusive space, and through Ara Lumiere build dialogues for them. Victory over violence is the key message of Ara Lumiere that empowers acid attack survivors to create exquisite accessories. Each season the brand focuses on a sensitive,
metaphor that is intrinsically linked with the aim of the
metaphorically thought provoking concept to
brand to “give new life to the Survivors”. Photographer
foster and promote dialogues of non-violence.
Bjorn Wallander sensitively captures the evidence of
The previous season’s collection, ‘Renaissance
incomprehensible resilience of the survivors through a
De La Fleur’ incorporated fallen flora as a
series of six portraits.
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MONTBLANC EXPLORER
Gli esploratori lo sanno: le avventure non conoscono limiti. Dopo Legend ed Emblem, Montblanc lancia una fragranza inedita, che rende omaggio a un tema che appartiene al DNA del brand: l’esplorazione. Per creare Montblanc Explorer, hanno unito la loro esperienza tre eccezionali talenti di Givaudan: Jordi Fernandez, Antoine Maisondieu e Olivier Pescheux. Realizzata da John Balsom, fotografo specializzato nel ritrarre personaggi maschili di fama, la campagna pubblicitaria evoca sia lo splendore di paesaggi inesplorati che la vera natura dell’uomo. Explorers know this: adventures know no bounds. After Legend and Emblem, Montblanc launches a new fragrance, which pays homage to a theme that belongs to the brand’s DNA: exploration. To create Montblanc Explorer, three outstanding Givaudan talents combined their experience: Jordi Fernandez, Antoine Maisondieu and Olivier Pescheux. Created by John Balsom, a photographer specializing in portraying famous male characters, the advertising campaign evokes both the splendor of unexplored landscapes and the true nature of man.
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WOMAN Your beauty editor’s pick
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COMME DES GARÇONS Grace, Eau de Toilette 100ml - €139
MAISON MARGIELA By the Fireplace Fragrance 100ml - €120
KILIAN Good Girl Gone Bad by Kilian Mini Fragrance Carafe 250ml - €830
MASQUE MILANO Love Kills Eau De Parfum 35ml - €138
GIORGIO ARMANI Prive Pivoine Suzhou Eau de Toilette 100ml - €167
HOUBIGANT Quelques Fleurs Royale Eau De Parfum 100 ml - €185
GUERLAIN Champs Élisées Eau de Parfum 30ml - €305
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UN BAGNO DI CULTURA 118
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JANE AUSTEN CENTRE
testi di: Fabiana Romano
Ad un’ora e mezza di treno da Londra, tra le dolci colline del Somerset e la splendida Bristol, i palazzi in stile neoclassico del centro e la ricca storia di Bath - graziosa cittadina sulle rive del fiume Avon - attraggono turisti non solo dal Regno Unito, ma da tutto il mondo. Il sito di maggiore interesse, che rende celebre Bath e a cui la cittadina deve il nome, sono le antiche terme romane, alimentate dall’unica sorgente termale naturale presente nel Regno Unito. La splendida struttura, che è possibile visitare ancora oggi, fu costruita dai Romani nel 75 d.C, sotto il dominio dell’imperatore Vespasiano. Venne realizzato un complesso termale con calidarium, tepidarium e frigidarium ed un tempio dedicato alla dea Sulis celtica, poi identificata anche con la dea Minerva. E se attualmente è solo possibile visitare le antiche Aquae Sulis romane, si può invece continuare a beneficiare delle proprietà delle acque termali della sorgente di Bath nel moderno centro termale con piscina panoramica che garantisce una vista speciale sull’Abbazia e sul centro storico. Bath è anche la città dove Jane Austen visse dal 1801 al 1805 e dove ambientò Northanger Abbey e Persuasion, che catturano l’immagine di una cittadina georgiana unica. Per seguire le orme di Jane Austen e del suo elegante periodo storico si può visitare il Jane Austen Centre e partecipare al Jane Austen Festival, che ha luogo ogni anno a settembre. Grazie agli straordinari esempi di architettura georgiana, Bath è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. Imperdibili sono il magnifico centro residenziale di Royal Crescent, l’Abbazia di Bath, prestigiosa chiesa in stile gotico risalente al XV secolo, nota per la facciata su cui sono scolpiti degli angeli che si arrampicano lungo una scala, il Pulteney Bridge, edificato nel 1774 ed impreziosito dalla Pulteney Weir, una diga costruita nel 1972 che, formando una spumeggiante cascata a forma di “V” è diventata una delle attrazioni più famose della città. Da visitare anche il Holburne Museum, situato in un lussuoso hotel del XVIII secolo, che ospita una collezione di oltre 2.000 opere d’arte appartenute a Sir William Holburne, un ricco residente di Bath. Last but not least, non si può rinunciare alla più tipica tradizione britannica dell’Afternoon Tea, nell’elegante atmosfera georgiana del Pump Room Restaurant, il prestigioso locale situato accanto alle Terme Romane e che consente ancora di bere l’acqua termale, proprio come succedeva un tempo ai suoi antichi visitatori. Per chi come me ha studiato a Bath durante l’adolescenza, resta anche il ricordo delle serate in discoteca, delle birre che non avremmo dovuto bere e che invece abbiamo bevuto al Coeur de Lion, il più piccolo pub di Bath (e forse del mondo!) dei pomeriggi passati a mangiare pandolce al Sally Lunn’s, uno strano incrocio tra attrazione turistica, ristorante e museo, ubicato nella più antica casa di Bath risalente al 1482, o l’essere soccorsa dalla nonna di Curt Smith mentre aspetti il bus sotto una pioggia torrenziale. Bath è una tappa imperdibile per fare un salto nel passato e vedere un’Inghilterra diversa da quello londinese, quell’Inghilterra sognata e che mi aveva spinta ad andare a studiare lì, dove la storia passeggia a braccetto con il domani che verrà.
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PULTENEY BRIDGE
ROYAL CRESCENT
THE HOLBURNE MUSEUM
ABBAZIA DI BATH THE PUMP ROOM RESTAURANT
An hour and a half by train from London, between the rolling hills of Somerset and beautiful Bristol, the neoclassical palaces of the centre and the rich history of Bath - a pretty town on the banks of the River Avon - attract tourists not only from the UK, but from all over the world. The site of greatest interest, which makes Bath famous and to which it is named, are the ancient Roman baths, powered by the only natural thermal spring in the UK.The beautiful structure, which can still be visited, was built by the Romans in 75 b.C., under Emperor Vespasian. A spa complex with calidarium, tepidarium and frigidarium and a temple dedicated to the Celtic goddess Sulis was built, later identified with the goddess Minerva. And if you can currently only visit the ancient Roman Aquae Sulis, you can still benefit from the thermal properties of the Bath spring in the modern spa with a rooftop pool that guarantees a special view of the Abbey and on the old town. Bath is also the town where Jane Austen lived from 1801 to 1805 and where she set Northanger Abbey and Persuasion, which capture the image of a unique Georgian town. To follow the footsteps of Jane Austen and her elegant historical period you can visit the Jane Austen Centre and participate in the Jane Austen Festival, which takes place every year in September. Thanks to extraordinary examples of Georgian architecture, Bath has been declared a UNESCO World Heritage Site. The magnificent residential centre of Royal Crescent, Bath Abbey, a prestigious 15th-century Gothic church, known for its facade of angels climbing a ladder, the Pulteney Bridge, built in the 1774 and embellished by the Pulteney Weir, a dam built in 1972 that, forming a sparkling waterfall in the shape of a “V” has become one of the most famous attractions. Also worth a visit is the Holburne Museum, located in a luxurious 18th-century hotel, which houses a collection of more than 2,000 works of art that belonged to Sir William Holburne, a wealthy Bath resident. Last but not least, you can’t give up the more typical British tradition of Afternoon Tea, in the elegant Georgian atmosphere of The Pump Room Restaurant, the prestigious place located next to the Roman Baths that still allows to drink the thermal water, just as it used to be to its ancient visitors. For those like me who studied in Bath during their teenage years, there is also the memory of disco nights, beers that we should not have drunk and that instead we drank at Coeur de Lion, the smallest pub in Bath (and perhaps in the world!) of the afternoons spent eating bun (still baked to a secret recipe) at Sally Lunn’s, something between tourist attraction, restaurant and museum, located in Bath’s oldest house dating back to 1482, or being rescued by Curt Smith’s grandmother while waiting for the bus in torrential rain. Bath is an unmissable stop to take a leap into the past and see an England different from the one in London, that England 121 dreamed up and that had pushed me to go and study there, where history walks arm in arm with the tomorrow that will come.
WHAT TO DRINK
GOURME T TA L K
the lust of the Season
Spirits reccomendations for the Holiday Season Branca si prepara a festeggiare il Natale con un’esclusiva limited edition che porta sotto l’albero quattro vivacissime confezioni con quattro ricette iconiche di FernetBranca. Ogni latta è stata dedicata ad una ricetta che viene riportata nel leaflet interno in modo da poter realizzare con facilità i propri cocktail delle feste. Branca is preparing to celebrate Christmas with an exclusive limited edition that brings under the tree four lively packs with four iconic recipes by Fernet-Branca. Each tin has been dedicated to a recipe that is reported in the inside leaflet so that you can easily make your own party cocktails.
Nuova Limited Edition Keglevich per Natale
P
er rendere omaggio ad uno dei periodi dell’anno in cui brindare è un must, Keglevich ha realizzato una Keglevich Dry in edizione limitata, sia nel liquido che nella bottiglia e che rende omaggio alla Polonia, il paese dove affondano le origini stesse della vodka. To pay tribute to one of the times of the year when toasting is a must, Keglevich has created a limited edition Keglevich Dry, both in the liquid and bottle and that pays homage to Poland, the country where the origins of vodka are rooted.
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A tutto gusto Nel caratteristico Rione Monti a Roma in Via Urbana 31 apre Marì – Maritozzi Dolci e salati – nuovo punto di riferimento per il pane dei sette colli, un pane antico legato alla storia di Roma originariamente costruita su sette colli. Marì è un piccolo locale per grandi appassionati di buon cibo che celebra i maritozzi. Omaggio a un prodotto tradizionale che diventa il punto di partenza di sperimentazioni e contaminazioni con le tante culture gastronomiche italiane e internazionali.
In the quaint Monti ward in Rome in Via Urbana 31 opens Marì – Sweet and salty Maritozzi – a new reference point for the bread of the seven hills, an ancient bread linked to the history of Rome originally built on seven hills. Marì is a small place for great fans of good food that celebrates the “maritozzi”. Tribute to a traditional product that becomes the starting point of experimentation and contamination with the many Italian and international gastronomic cultures.
CHRISTMAS SUGGESTIONS OM APPROVED
ARS ITALICA,
Casina Valadier
Caviale Da Vinci 10gr. €20,00
Proprietà della famiglia Montefusco, Casina Valadier rappresenta un angolo di raffinata quiete e relax e, dalla terrazza e dalle sale del ristorante Vista, abbraccia con lo sguardo il panorama mozzafiato della città eterna, coccolando gli ospiti e rendendoli protagonisti di indimenticabili “Vacanze Romane”
Owned by the Montefusco family, Casina Valadier represents a corner of refined quiet and relaxation and, from the terrace and halls of the Vista restaurant, embraces with the gaze the breathtaking panorama of the eternal city, pampering guests and making them protagonists of unforgettable “Roman Holiday”.
PORTINARO,
ALAJMO La collezione 2019 dei lievitati Alajmo racchiude tutta la passione, la filosofia e l’esperienza di Massimiliano e dei suoi chef. La scelta degli abbinamenti è frutto di ricerche e sperimentazioni che hanno come comune denominatore l’espressione del Gusto. Alajmo’s 2019 collection encompasses all the passion, philosophy and experience of Massimiliano and his chefs. The choice of combinations is the result of research and experimentation that have as a common denominator the expression of Taste.
Krumiri in latta 300gr. €17,90
HALLMARK,
Countdown to Xmas Tea €13,90
PASTICCERIA MARTESANA
Made in Sicily
Giunta alla terza generazione, l’azienda dolciaria Fiasconaro, nata nel 1953 a Castelbuono, nel cuore del parco delle Madonie, in provincia di Palermo, è un’eccellenza del made in Italy, con un fatturato di oltre 18 milioni di euro e una crescita del 20% su tutti i principali mercati. Fiasconaro è totalmente made in Sicily.
Now in its third generation, the confectionery company Fiasconaro, founded in 1953 in Castelbuono, in the heart of the park of Madonie, in the province of Palermo, is an excellence of Made in Italy, with a turnover of more than 18 million euros and a growth of 20% on all main markets. Fiasconaro is totally made in Sicily.
DOGLIANI,
Babà al Rhum 300gr. €14,80
GALUP,
Non c’è Natale senza panettone e soprattutto senza i lievitati che Enzo Santoro e la squadra di pastry chef di Pasticceria Martesana sfornano da cinque decenni a Milano. La linea di panettoni si arricchisce di novità senza dimenticare i successi degli anni passati, diventati veri e propri “cult” ed attesissimi da pastrylover. There is no Christmas without panettone and especially without the yeasts that Enzo Santoro and the team of pastry chefs of Pasticceria Martesana have been churning out for five decades in Milan. The offer of panettones is enriched with novelty without forgetting the successes of past years, which have become a real “cult” absolutely highly anticipated by pastrylover.
Gran Galup
gr.1000 €19,90
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THE REBIRT V testi di: D.J Kerns
Mentre inauguriamo la stagione natalizia e ci prepariamo
As we usher in the holidays and prepare to celebrate with
a festeggiare con famiglia ed amici, dobbiamo pensare al
family and friends, we all need to think about the food and
cibo e alle bevande che serviremo. È questo il momento di
drinks we will be serving. Now is the time to revisit your cellar,
rivisitare la cantina e di rifornire il bar con i liquori preferiti e dato che la stagione è divertente, l’ideale è sorprendere gli ospiti con libagioni innovative. Quindi facciamo uscire il vermout dalle retrovie e mettiamolo al centro della scena. Il Vermout è di fatto un vino rosso o bianco a basso tasso alcolico aromatizzato con Artemisia, spezie, erba
and to stock your bar with your favorite spirits. Because the season is at fun, surprise your guests with a different libation. Bring the vermouth from behind the shelf and give it center stage. Vermouth is a fortified wine. It is made with a low alcohol red or white wine and fortified with a neutral
e fiori a cui si aggiungono alcol etilico e zucchero dando
spirit to which is added botanicals like roots, bark, bitters or
a ciascuno un profilo dal sapore unico. Il vermout rosso
spices giving each one a unique flavor profile. Red vermouth
è dolce con fino al 14% di zucchero residuo mentre il
is sweet with up to 14% residual sugar. White vermouth is
bianco è asciutto. Il vermout, italiano della parola tedesca
dry with only a hint of residual sugar. Vermouth, German for
Wermut per indicare Artemisia Absinthium botanico
wormwood, the Artemisia Absinthium a traditional medicinal
medicinale, affonda le sue radici nell’antica Cina dove l’alcol era intriso di erbe e spezie per scopi medicinali. Ma fu Antonio Benedetto Carpano che, nel 1796, prendendo spunto dai vini speziati di epoca greca e romana e dagli infusi nati in Italia nel 1500, in una bottega di piazza Castello a Torino addizionò del Moscato di Canelli con spezie ed erbe. Bisogna poi arrivare al 19° secolo perchè i
botanical, traces its roots to ancient China where alcohol was steeped with herbs and spices for medicinal purposes. But it was Antonio Benedetto Carpano who, in 1796, taking inspiration from the spicy wines of the Greek and Roman era and the infusions born in Italy in 1500, in a workshop in Piazza Castello in Turin added the Moscato di Canelli with
francesi cominciassero a produrre il vermouth bianco più
spices and herbs. It wouldn’t be until the 19th century that
leggero e secco. La maggior parte di noi usa il vermout per
the French would begin producing the lighter and drier white
valorizzare cocktail classici come il Martini e il Negroni,
vermouth. Most of us use vermouth to enhance some of the
ma i vermout sono così interessanti e complessi da poter
classic cocktails like the Martini and Negroni, but vermouths
essere gustati anche da soli. Ottimo con ghiaccio o con
are interesting and complex and able to stand alone. Great on
una spruzzata di acqua frizzante come uno spritz. Il loro diverso livello di amarezza e di acidità li rende una scelta ideale insieme a ricchi antipasti o pasti molto corposi. Una buccia d’arancia o limone, li rende festosi e detergenti per il palato. Aggiungi alcuni di questi vermout memorabili al tuo bar; Formula Antica, Martini e Rossi, Dolin o Noilly
ice or with a splash of sparkling water as a spritz. Their level of bitterness and acid make them an ideal choice alongside rich holiday appetizers or meals. With just a twist of orange or lemon peel, they are festive and palate cleansing. Add some of these memorable vermouths to your bar; Antica Formula,
Prat e diventa l’ospite noto per introdurre i tuoi amici e
Martini and Rossi, Dolin or Noilly Prat. Be the host known for
familiari a qualcosa di vecchio che è nuovo di nuovo. Ora
introducing your friends and family to something old that is
rompete il ghiaccio e iniziate a creare!
new again. Now break out the ice cubs and start creating!
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RISE YOUR GL ASS
TH OF V ER MOUTH
In bars all over the world, it is one of the products that identifies with Italy. We are talking about vermouth, and sorry for the French, also producers of this type of fortified wine, but Italian vermouth is iconic, almost mythical 125
Graham Baba Architects combine opulent furnishings and finishes and create an eccentric ambience with cabinet curiosities in Seattle’s Deep Dive bar. Photos: Haris Kenjar
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DESIGN-ABLE 2019 OM MAGAZINE
1
3
1. FERRUCCIO LAVIANI, ‘W’ HOLE CHEST OF DRAWERS 2. BOATTOMARTINOSTUDIO - AUDREY M POLTRONA 3. MAURIZIO GALANTE , TAL LANCMAN - NARCISSE 4. GUBI OLSEN - GRAND PIANO SOFA 5. ESIGO - CARRELLO PORTABOTTIGLIE 6. VALAISIN GRÖNLUND - BARREL TABLE LAMP 7. LUCIE KOLDOVÁ - CHIPS LOUNGE CHAIR 8. LENTO - LILLUS VOLLEY | LOUNGE CHAIR
2
Objects of
DESIRE
4
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Le forme, i colori e le ispirazioni dell’interior design giocano con la mescolanza di stili e coniugano sapientemente sacro e profano per un arredamento sempre più personalizzato. E personalizzabile.
7 6 8 127
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LAMBORGHINI XMAS DRIVE
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2019 OM MAGAZINE
È partito dalla sede storica della
Starting from Automobili
Casa del Toro a Sant’Agata
Lamborghini’s historic headquarters
Bolognese il Lamborghini Christmas
in Sant’Agata Bolognese, the
Drive 2019, un viaggio natalizi
Lamborghini Christmas Drive 2019
di tutti i modelli della gamma Aventador SVJ, Hiracam EVO e Urus, con destinazione Brunico e Plan de Corones. Un viaggio esperienziale a bordo di dieci Lamborghini lungo le sfidanti e panormiche strade di montagna fino alla cima di Plan de Corones a 2.275 mt di altitudine. Il viaggio chiude un 2019 straordinario ed importante: vendite, fatturato e redditività hanno raggiunto livelli senza precendenti nella storia del marchio. Per il 2019 sono oltre 8.000 le Lamborghini consegnate in tutto il mondo contro le 5.750 unità vendute nel 2018. Una crescita
headed towards the destination of Brunico and the Plan de Corones, with the full range of Lamborghini models in convoy: Aventador SVJ, Huracán Evo, and Urus. The experiential journey aboard ten Lamborghinis wound along the challenging and scenic mountain roads of the Alto Adige region up to the top of Plan de Corones, at 2275 meters altitude. The journey concludes an extraordinary and important 2019: sales, turnover and profitability reached unprecedented levels in the brand’s history. In 2019, more than 8,000 cars have been delivered worldwide, compared to the 5,750 units sold in 2018. This growth was
resa possibile grazie a Urus, che ha
made possible thanks to Urus, with
conquistato il 70% di nuovi clienti.
over 70% of customers new to the
Importanti anche le vittorie nel
brand. Important milestones were also
Motorsport: Lamborghini è stata
reached in motorsport: Lamborghini
l’unica azienda al mondo ad aver
was the world’s only car manufacturer
raccolto, nel 2018 e 2019, la doppia
to capture, in 2018 and 2019, the
vittoria alla 24 ore di Daytona e alla
double victory at the 24 Hours of
12 Ore di Sebring.
Daytona and the 12 Hours of Sebring.
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BLACK
ARROW
IN “ON ANY SUNDAY”, IL DOCUFILM SULLE LEGGENDE DEL MOTOCICLISMO USA DI FINE ANNI ‘60, LA HUSQVARNA 400 CROSS GUIDATA DA STEVE MCQUEEN - MR. COOL PER I FAN - È PROTAGONISTA DI QUELLO CHE, PER OGNI AMANTE DEL MOTOCICLISMO, È UN CULT MOVIE. LA CASA SVEDESE CI PRESENTA L’ULTIMA ARRIVATA IN CASA HUSQVARNA: LA “FRECCIA NERA”. testi di: Davide Zamblera
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Per dirla come gli Husky Boys: “Simple. Progressive“. Slogan che in realtà racconta della Vitpilen 701 anche qualcosa in più: pulizia e semplicità del design svedese e motore austriaco. Sembra uno scioglilingua, Svartpilen è un nome insolito, e se vi state chiedendo se in realtà significhi qualcosa, ebbene la risposta è sì. In svedese infatti, significa “Freccia Nera” e la SVARTPILEN 701 è l’ultima aggiunta alla pionieristica gamma di moto VITPILEN e SVARTPILEN. Caratterizzata da un design elegante e ispirato a i binari piatti, la SVARTPILEN 701 è costruita intorno ad un potente motore monocilindrico che offre prestazioni eccezionali di 75CV e 72.0 Nm. I piloti della SVARTPILEN 701 hanno l’opportunità di personalizzare la loro moto con un gamma aggiuntiva dedicata di parti originali. Husqvarna Motorcycles offre infatti anche una vasta gamma di attrezzi per la manutenzion e anche accessori, progettati per soddisfare lo stile e le esigenze dei motociclisti moderni.
Svartpilen doesn’t exactly roll of the tongue. It’s an unusual name, and if you wonder if it actually means something, it does. In Swedish it means “black arrow” and the SVARTPILEN 701 is the latest addition to the pioneering VITPILEN and SVARTPILEN motorcycle range. Featuring a sleek, flat-track inspired design, the SVARTPILEN 701 is built around a powerful singlecylinder engine that offers an outstanding performance of 75 hp and 72.0 Nm. SVARTPILEN 701 riders have the opportunity to personalise their motorcycle with a dedicated additional range of original parts. Husqvarna Motorcycles also offer an extensive line-up of riding gear and accessories, designed to suit the style and needs of
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modern-day motorcyclists. 2019 OM MAGAZINE
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OCEAN GUARDIANS
GRANDE S10, AMMIRAGLIA DELLA COLLEZIONE S, CON I SUOI QUASI 29 METRI È LO YACHT PIÙ GRANDE CHE AZIMUT ABBIA MAI PORTATO AL SALONE NAUTICO INTERNAZIONALE DI DÜSSELDORF GRANDE S10, FLAGSHIP OF THE S COLLECTION, WITH ITS ALMOST 29 METERS IS THE LARGEST YACHT THAT AZIMUT HAS EVER BROUGHT TO THE INTERNATIONAL BOAT SHOW IN DUSSELDORF 136
2019 OM MAGAZINE
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testi di: Adriana Zambon
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Reduce dall’incoronazione, per la ventesima
Reduced by the coronation, for the 20 th time,
volta, di primo costruttore di superyacht al
as the world’s first superyacht builder, Azimut
mondo, Azimut Yachts si affaccia al 2020 con
Yachts faces 2020 with leading programs. At
programmi da leader. Al Boot 2020, il Salone
Boot 2020, the International Boat Show in
Nautico Internazionale di Düsseldorf in calendario
Dusseldorf scheduled from 18 to 26 January, the
dal 18 al 26 gennaio, il Cantiere si presenterà
Shipyard will be present with six boats for a total
con sei barche per un totale di oltre 120 metri
of more than 120 meters in total length. These
di lunghezza totale. Tra queste Grande S10,
include the Grande S10, flagship of the S Collec-
ammiraglia della Collezione S, che con i suoi
tion, which with its almost 29 meters will be the
quasi 29 metri sarà lo yacht più grande che il
largest yacht the brand has ever brought to the
brand abbia mai portato al Boot. Azimut Grande
Boot. Azimut Grande S10, novelty of the year
S10, novità dell’anno in casa Azimut, è stata
in the Azimut collection, was a real star during
una vera stella durante i saloni di settembre in
the September shows on the French Riviera for
Costa Azzurra per i contenuti tecnologici e per il
technological content and design of great charm,
design di grande fascino, uscito dalle matite degli
coming out of the pencils of the inspired Alberto
ispiratissimi Alberto Mancini per le linee esterne e
Mancini for the external lines and Francesco
Francesco Guida per gli interni. Il progetto, unico
Guida for the interiors. The project, unique in
nel panorama nautico, richiama la filosofia di una
the nautical landscape, recalls the philosophy of
villa moderna e raffinata affacciata sul mare, con
a modern and refined villa overlooking the sea,
accenni al car design e al contempo all’eleganza
with hints of car design and at the same time the
classica dei megasailer.
classic elegance of megasailers.
2019 OM MAGAZINE
S10 è una proposta che esplora il significato di un design contemporaneo attraverso valori imprescindibili radicati nella sua storia
S10 is an exciting journey to discover stylistic contaminations, unusual and innovative materials that come from various worlds and from different cultures that merge seeking in their diversity a stylistic balance that moves from classic to contemporary 139
LUXURY PROPERTIES
“Monumentali, in pietra, per riscaldare uno o più ambienti di una grande villa. Ma anche altamente tecnologici e, sempre più spesso, elementi decorativi di moderni loft metropolitani.” Di qualunque natura siano, è innegabile che la fiamma accesa di camino riesca a infondere atmosfera e armonia ad ogni tipo di soluzione abitativa. Affiancare un cliente nella ricerca di una casa da acquistare, significa garantirgli un ventaglio di proposte tutte in linea con i suoi desiderata. E in questo Italy Sotheby’s International Realty si distingue per competenza e professionalità, anche quando si tratta di soddisfare specifiche richieste. Come, ad esempio, la presenza di uno o più camini all’interno di un’abitazione. Superata infatti l’antica funzione di essere l’unica fonte di riscaldamento all’interno di un immobile, hanno oggi conquistato l’attenzione di interior designer, diventando protagonisti della progettazione testi di: Clemente Pignatti Morano Managing Partner Italy Sotheby’s International Realty
con linee essenziali e minimaliste, aperture bifacciali e soluzioni aeree, per aprire lo spazio domestico a inedite configurazioni. In questo senso, le proposte nel portfolio di Italy Sotheby’s International Realty sono numerose e di assoluto effetto. Camini classici e statuari, come nel caso di un suggestivo e riservato chalet a Courmayer ai piedi del Monte Bianco, o di un’azienda agricola nel cuore della campagna pisana. Ma anche moderni, come la struttura high tech che domina la sala centrale di uno chalet ad Alagna, alle pendici del Monte Rosa, o il più scenografico camino con vista sulle Dolomiti, posizionato all’interno di alcuni appartamenti e penthouse a San Cassiano in Badia. www.italy-sothebysrealty.com
ALAGNA
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2019 OM MAGAZINE
CHALET MONTE BIANCO
PISA
Monumental, made out of stone, to warm one or more rooms of a large villa. But also high-tech and, increasingly, decorative elements of modern metropolitan lofts. Whatever their nature, it is undeniable that the burning flame of chimney manages to infuse atmosphere and harmony to any kind of housing solution. Supporting a customer in the search for a home to buy, means guaranteeing him a range of proposals all in line with his wishes. And in this, Italy Sotheby’s International Realty stands out for competence and professionalism, even when it comes to meeting specific requests. Such as the presence of one or more fireplaces inside a dwelling. In fact, having overcome the ancient function of being the only source of heating inside a property, they have now won the attention of interior designers, becoming protagonists of the design with essential and minimalist lines, two-faced openings and aerial solutions, to open the home space to new configurations. In this sense, the proposals in the portfolio of Italy Sotheby’s International Realty are numerous and of absolute effect. Classic and statuesque fireplaces, as in the case of a charming and reserved chalet in Courmayer at the foot of Mont Blanc, or a farm in the heart of the Pisa countryside. But also modern, such as the high-tech structure that dominates the central hall of a chalet in Alagna, on the slopes of Monte Rosa, or the more scenic fireplace overlooking the Dolomites, located inside some apartments and penthouses in San Cassiano in Badia.
CIMA FANIS - DOLOMITI
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LUXURY LISTINGS The latest news from international realtors all around the globe
È in vendita la straordinaria villa di Pinocchio, Villa Garzoni, a Collodi Nel cuore di un borgo medievale risalente al 1100, una magnifica villa d’epoca risalente al XIV secolo, collocata in una posizione dominante e panoramica. Il parco, imponente e rigoglioso e con una struttura simmetrica è stato sviluppato nel 1600 e arricchito con labirinti, statue, scale e piccole fontane. Il parco è stato progettato dal padre di Carlo Lorenzini (meglio conosciuto come Collodi, che ha deciso di ambientare qui la sua opera più famosa, Pinocchio). La proprietà ha ospitato, nel corso dei secoli, persone come Ferdinando d’Austria, Anna de’ Medici e Napoleone Bonaparte. OM MAGAZINE
In the heart of a medieval hamlet dating back to 1100, magnificent period villa dating back to XIV Century, placed in a dominating and panoramic position.The park, impressive and luxuriant and with a symmetrical structure was developed in 1600 and enriched with labyrinths, statues, staircases and small fountains. The park has been designed by the father of Carlo Lorenzini (better known as Collodi, who decided to set here his most famous work, Pinocchio). The property has accommodated, over the centuries, people like Ferdinando d’Austria, Anna de’ Medici and Napoleone Bonaparte.
CAPRI In posizione strategica ai due golfi, raggiungibile sia a piedi attraverso una comoda scalinata con una passeggiata di dieci minuti dalla famosa piazzetta, sia in auto da un secondo accesso. La villa è una ala indipendente di una villa storica in tipico stile architettonico caprese del 1900, immersa nel verde del suo giardino privato arricchito da piante di limoni, cespugli di rose e di lavanda e sovrastante l’isola di Capri. Prezzo: €3.900.000 In a strategic position to two gulfs, reachable either on foot via a comfortable staircase with a ten minute walk from the famous “piazzetta”, or by car from a second access. This property is an independent wing of a historic villa in the typical architectural style of Capri back to 1900, surrounded in the greenesh of its private garden rich of lemon trees, rose bushes, lavender, rosemary and overlooking island of Capri.
ROMA
Nel cuore di Roma,in una delle location più ambite e conosciute al mondo, Piazza dell’Ara Coeli, tra la maestosa Piazza Venezia e alle spalle del teatro Marcello, un prestigioso appartamento in vendita. In un palazzo d’epoca di quattro piani dotato di portiere, ascensore e box auto.. Prezzo: €5.700.000 In the heart of Rome, in one of the most coveted and well-known locations in the world, Piazza del Ara Coeli, between the majestic Piazza Venezia and behind the Marcello theatre, a prestigious apartment for sale.In a four-story period building with a doorman, elevator and car garage. 143
DREAM BIG
Piazza Navona, Roma In uno dei quartieri più antichi e prestigiosi del centro storico di Roma, Rione Parione, a pochi passi da piazza Navona, lussuosa dimora di circa 750 mq (oltre annessi) con ampio terrazzo ed altana, all’interno di un Palazzo gentilizio del 1600 dotato di magnifica scala monumentale, ascensore e corte interna con giardino. Completano la proprietà un’ampia mansarda con zona di servizio, due posti auto, appartamento del portiere. Possibilità di acquistare a parte i negozi su strada e un altro posto macchina. All’attico, che occupa l’intero piano del Palazzo, si accede tramite una scala monumentale in un ampio ingresso di alta rappresentanza compreso di un grande affaccio sugli alberi della corte interna. L’immobile si presta come residenza di altissima rappresentanza e gode di una posizione che ne tutela la privacy. OM MAGAZINE
A luxurious 17th century penthouse in a Roman Palazzo located in one of the most prestigious districts of the historic center of Rome. Just a few steps away from Piazza Navona, the palace, characterized by a beautiful entrance and courtyard with trees, has a monumental staircase which leads to the penthouse. From its large terrace and altana it is possible to admire a typical roman skyline with a particular view on the dome of Sant Agnese in Agone. The property comprises a large attic with service area, 2 parking spaces, a concierge’s apartment. Possibility to buy shops separately. The penthouse, which occupies the entire floor of the palace, is accessed via a monumental staircase. The stunning entrance of the house shows the magnificence of the property and overlooks the tall trees of the inner courtyard. The property is perfect as a residence of extremely high standing and enjoys a location that gives particular privacy.
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