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PRIMAVERA DELLA GINNASTICA AZZURRA

Primo storico oro per l’Italia ai Campionati europei nel concorso a squadre maschile. Argento per le azzurre

Le prime volte hanno sempre un sapore speciale. E così è stato anche per l’Italia della ginnastica artistica, che ad Antalya (Turchia) ha vinto per la prima volta nella storia la medaglia d’oro ai Campionati europei nel concorso a squadre maschile. Gli azzurri Marco Lodadio, Yumin Abbadini, Lorenzo Casati, Marco Macchiati e Marco Levantesi hanno infatti preceduto i padroni di casa della Turchia e la Gran Bretagna, rispettivamente argento e bronzo, centrando un traguardo storico per la ginnastica italiana.

Assente la Russia olimpionico a

Tokyo, i ginnasti italiani si sono imposti in una gara di livello comunque molto elevato chiudendo a 249.526 punti, con un bel margine sui turchi (248.262) e sui britannici (246.961). Guidati dal direttore tecnico Giuseppe Cocciaro e dal capo delegazione Andrea Facci, con i tecnici Luigi Ricchini, Marco Fortuna e Alberto Busnari, l’Italia già quarta al mondo ai mondiali di Liverpool sale di un gradino a livello continentale, dopo l’argento a Monaco di Baviera. “Dedichiamo questo successo storico ai nostri compagni rimasti a casa, in modo particolare Nicola Bartolini che per un infortunio dell’ultimo secondo non è potuto partire. E adesso facciamo il tifo per le ragazze” hanno dichiarato gli azzurri dopo il trionfo. “Non potevamo dirlo ma sapevamo di essere forti e di poter vincere l’oro. C’eravamo andati vicini altre volte. I ragazzi oggi sono stati straordinari. Puntiamo ai Mondiali di Anversa per strappare il biglietto di squadra alle Olimpiadi che manca dal 2012”le parole del direttore tecnico Giuseppe Cocciaro. Argento individuale invece per Carlo Macchini nella sbarra ad appena 0.033 punti da Tin Srbic.

In campo femminile, la medaglia d’oro è arrivata da Alice D’Amato, trionfatrice alle parallele asimmetriche con 14,466 punti, davanti alla britannica Rebecca Downie e alla tedesca elisabeth Seitz. Tre le medaglie d’argento, inaugurate dal secondo posto nel concorso a squadre. Qui Angela Andreoli, Alice e Asia D’Amato, Manila Esposito e Giorgia Villa si sono dovute arrendere alla Gran Bretagna trascinata da Jessica Gadirova, trionfatrice poi anche nel concorso individuale e nel corpo libero. Le azzurre hanno sommato 161,629 punti, distanti sia dalle britanniche (164,428) ma al contempo più forti delle olandesi (158,896). Argento anche per Asia

D’Amato nel volteggio con 13,600 punti, a 0,200 dalla francese Coline Devillard, sia per Manila Esposito alla trave con 13,700 punti, a 0,100 da Sanne Wevers dei Paesi Bassi.

Completa il bottino dell’Italia il bronzo di Alice D’Amato, preceduta nel concorso individuale dalla reginetta Gadirova e dall’ungherese Zsófia Kovács. Intanto cresce bene la nazionale junior, che ha sempre ad Antalya ha chiuso seconda nel medagliere, con 11 medaglie, alle spalle del Giappone: a vestirsi d’oro sono state la modenese Caterina Gaddi, figlia d’arte, magistrale nel concorso generale individuale, il 16nne marchigiano Tommaso Brugnami, esemplare sui due salti del volteggio, e la sorprendente 13enne vercellese Giulia Perotti nel cor-

Chi segue il calcio nella sua espressione base, la categoria Pulcini, avrà avuto modo di notare la modalità dell’auto-arbitraggi: i piccoli calciatori che giocano una gara sono anche gli arbitri della stessa, mediati e supportati in particolari situazioni dal dirigente-arbitro e dai tecnici responsabili delle squadre contendenti. Obiettivi della Federcalcio, che ha messo in pratica un’idea di Gianni Rivera: stimolare l’auto-organizzazione; conoscere e applicare correttamente il regolamento di gioco; creare un clima positivo; educare ed insegnare, giocando.

A inizio primavera, all’autoarbitraggio si è aggiunta un’altra interessante esperienza educativa e di apprendimento: l’autogestione. Ovvero: in campo senza allenatore, perlomeno in campo. E i piccoli atleti chiamati a prendere decisioni su come disporsi in campo, sui cambi da effettuare e su come gestire i momenti più delicati delle partite, riguardanti nello specifico formazioni Under 12 e Under 10. L’iniziativa è stata della Juventus, nel corso del primo “Torneo dello Stretto - Juventus Academy Italia” che si è svolto all’inizio della primavera a Messina. Da un’idea del responsabile tecnico dell’attività di base del club, Paolo De Ceglie, ex calciatore della prima squadra ai tempi di Conte allenatore, le squadre sono dunque scese in campo senza il tradizionale supporto tecnico: gli allenatori (Niello per l’Under 12 e Battaglia per l’Under 10) hanno assistito agli incontri dalla tribuna insieme ai genitori.

La necessità di prendere decisioni in autonomia ha permesso alle due squadre e ai singoli giocatori di sviluppare un senso di responsabilità applicato alla manifestazione e valorizzare la leadership interna al gruppo. Del resto, la crescita dei giovani atleti anche sul piano gestionale e dell’autodisciplina rientra fra gli obiettivi prefissati dal club a livello

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