Ambiente
I FRAGILI GHIACCIAI DEL PIANETA È allarme in tutto il mondo per crolli e ritiri di tonnellate delle nostre riserve di acqua
V
isualizzate per un attimo, dall’alto, la mappa dell’Europa. Concentratevi su tutta la superficie dell’intero Regno Unito, e immaginate che sia una enorme lastra di ghiaccio spessa almeno 100 metri: ecco, quella è più è meno la quantità di tonnellate di ghiaccio dei ghiacciai che abbiamo perso negli ultimi vent’anni. Una fotografia che può dare l’idea dell’enorme problema che abbiamo: i ghiacciai, le nostre riserve d’acqua più preziose, fondamentali negli equilibri di tantissimi ecosistemi, sono sempre più fragili, neri, decadenti e pronti a crollare. Vale per tutto il mondo. Da quelli attentamente monitorati nelle nostre Alpi, come il ghiacciaio della Marmolada che si stima possa scomparire in appena 15 anni, a quelli delle Ande cilene e peruviane a rischio crolli, ma anche in Nord America e soprattutto ai poli e soprattutto in Artico e in Antartide, dove lo scioglimento della calotta potrebbe innescare scenari futuri che oggi ci appaiono fantascienza, ma che purtroppo sono già realtà. Influenzati e impattati dal surriscaldamento globale accelerato dall’uomo, i ghiacciai del mondo sono oggi in estrema sofferenza. Aumenta la velocità con cui la Terra perde ghiaccio: da 0,8 trilioni di tonnellate all’anno negli anni ‘90 a 1,3 trilioni di tonnellate all’anno nel 2017, dice ad esempio uno studio apparso su The Cryosphere, in cui si stima
70 Il Giornale dei Biologi | Febbraio 2021
che tra il 1994 e il 2017 siano andate perse 28 trilioni di tonnellate di ghiaccio, pari appunto a una superficie come quella del Regno Unito. Finora, in molti casi, i ghiacciai si sono ritirati in maniera silenziosa, ma a volte i crolli e le condizioni di fragilità di enormi masse di ghiaccio - quando dovrebbero sempre essere al centro delle nostre attenzioni - fanno ancor più notizia perchè purtroppo causano anche vittime. È accaduto di recente, il 7 febbraio, in India, dove dalla catena montuosa dell’Himalaya, già più volte additata come a rischio crolli, è venuto giù un enorme pezzo di ghiaccio e roccia, che ha trascinato a valle detriti, ingrossato fiumi che sono poi esondati e travolto due impianti idroelettrici di dighe in costruzione. Il risultato è stato tragico: almeno una cinquantina di morti accertati a metà febbraio e ancora 150 dispersi da trovare. La correlazione diretta fra cambiamenti climatici e distacco del ghiacciaio è ancora da accertare in pieno, ma è indubbio che l’aumento delle temperature, con un 2020 al pari del 2016 fra gli anni più caldi di sempre, abbia inciso sulle dinamiche del ghiaccio. Così come è indubbio, lo provano studi anche recenti del 2019, che quella zona fosse soggetta a rischi di cui le autorità indiane erano state avvertite. Allo stesso tempo, affermano varie ricerche, è un dato di fatto che in meno di un quarto di secolo il tasso di perdita dei ghiacciai del mondo è aumentato del