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Ctu e periti, tempo di bilanci per la commissione dell’onb
di Stefania Papa *
Ètempo di bilanci per la Commissione permanente CTU e Periti dell’Ordine nazionale dei Biologi, impegnata a tutto campo, fin dal giorno del suo insediamento (è stata costituita con atto deliberativo n. 142 del 27 luglio 2018), nel valutare i requisiti per l’iscrizione dei Biologi nella speciale sezione dedicata ai Periti e ai Consulenti tecnici d’ufficio e rispondere ai criteri dettati dalla riforma giudiziaria.
Chiara la mission. E ben nota da tempo: garantire e rendere, in prospettiva, sempre più efficienti le varie fasi del dibattimento grazie al contributo - laddove necessario, s’intende - dei Biologi, quali consulenti autorizzati e pronti a prestare la loro opera fianco a fianco con i giudici, ciascuno nell’ambito delle proprie “speciali competenze” così come richiesto dalla riforma degli esercenti le Professioni sanitarie (legge Gelli Bianco) e, ancor prima, dall’art.15 delle disposizioni di attuazione del Codice di procedura civile e dall’art. 69 delle disposizioni di attuazione del Codice penale. Il tutto, ovviamente, alla luce di quanto, di volta in volta, richiesto, nelle diverse modalità operative, dai vari protocolli sottoscritti, via via, con i tribunali d’Italia. Un lavoro, quello della Commissione, da cui si evince l’alta competenza tecnico giuridica dei propri componenti e della materia trattata.
È nato da qui, d’altronde, il varo del nuovo Regolamento per l’iscrizione agli Albi dei Consulenti Tecnici di Ufficio e dei Periti presso le numerose procure del Belpaese approvato poi dal Consiglio dell’ente
* Consigliere dell’Onb, delegata nazionale per l’igiene e la sicurezza alimentare, delegata nazionale per le regioni Toscana e Umbria
CTU E PERITI, TEMPO DI BILANCI PER LA COMMISSIONE DELL’ONB Un gruppo di lavoro che valuta i requisiti per l’iscrizione dei Biologi nella speciale sezione dedicata alle consulenze giudiziarie
© Mariia Boiko/www.shutterstock.com
di via Icilio. Un primo fondamentale passo cui è seguita, a ruota, la fase delle singole sottoscrizioni dei protocolli d’intesa con i tribunali d’Italia. Un’attività serrata, che ha portato i rappresentanti dell’ONB nelle principali procure del Paese, da Nord a Sud della Penisola: Firenze, Catanzaro, Sondrio, Arezzo. E poi Cosenza, Napoli, Bari, Paola, Pesaro (e presto seguiranno Monza e Grosseto) solo per citare i “patti” più recenti.
A tal proposito, giova sottolineare come la Commissione Ctu abbia condotto e stia conducendo un’importante riforma in materia di ordinamento e come sempre più numerosi siano i tavoli tecnici “aperti” presso le varie procure d’Italia, per chiarire ed inserire le “speciali competenze” dei Biologi, declinate nelle diverse aree della loro professione (così come specifiLa commissione è stata costituita con atto deliberativo n. 142 del 27 luglio 2018 cato dall’art. 3 della legge istitutiva), nel lavoro di “supporto” dei magistrati. A gennaio, tra l’altro, al termine di un breve rodaggio interno, è partito il nuovo sistema operativo per la gestione della revisione degli albi CTU (o l’inserimento di nuove candidature) oggetto, questi ultimi, di un ulteriore adeguamento ai nuovi criteri che ciascun tribunale sta adottando (o ha già adottato) al fine di premiare, appunto, la “speciale competenza” scelta dal giudice di turno sulla scorta dell’oggetto del dibattimento. Il tutto, è sempre bene sottolinearlo, solo per poter rendere alla giustizia ed al cittadino in particolare, il migliore aiuto possibile.
Un ausilio, s’intende, che non sia più solo appannaggio di saperi teorici ma di competenze reali e concrete, esercitate
Si tratta di un elenco di biologi che potranno prestare la loro opera al fianco dei giudici e soprattutto “verificate” direttamente sul campo. Ed è anche da qui, da questa mera esigenza che, grazie allo sforzo profuso dalla Commissione Ctu e dal Consiglio dell’Ordine stesso, sono stati messi in campo e organizzati convegni e corsi professionalizzanti in grado di garantire agli iscritti all’ONB non solo un’adeguata formazione in ambito tecnico-giudiziario ma anche i requisiti che sono poi necessari alla loro permanenza in quegli stessi Albi.Perché da soli, è risaputo, titoli di studio e specializzazioni non possono bastare. Ma occorre esperienza, professionalità maturata sul campo, aggiornamento professionale costante e continuo, per rendere CTU e periti i più validi collaboratori delle toghe.
L’ultimo percorso didattico, in particolare, reso noto (e consigliato) dalla stessa commissione dell’Ordine, è stato programmato per il 28 e il 29 maggio prossimi, in una cornice d’eccezione: il Palais des Papes di Avignone, in Francia. Si tratta, appunto, di un convegno franco-italiano, organizzato dal tribunale di Avignone e dal collegio dei periti giudiziari di Nimes, dal titolo significativo: “Sguardi incrociati sulla dematerializzazione delle perizie giudiziarie”. L’evento internazionale, allestito con il patrocinio del primo Presidente e della Procura generale alla Corte di appello di Nimes e dei presidenti dei Tribunali di Firenze e Siena, durerà due giorni e fornirà anche l’occasione per affrontare la figura del “perito giudiziario di fronte alla cybercriminalità”. Un percorso, come si vede, studiato ad hoc (questo come i tanti altri che nel frattempo sono stati organizzati direttamente dall’Ordine) anche per valorizzare la “speciale competenza” dei Biologi, laddove essi possono essere chiamati ad offrire la propria consulenza nelle differenti fasi del dibattimento.
Perché, è sempre bene sottolinearlo, forte di tali requisiti e con il peso della sua conosenza, il biologo forense, oltre a fornire un valido ausilio al magistrato, potrà anche agevolare l’accertamento della giustizia accorciando altresì i tempi dei procedimenti (laddove, ovviamente, il caso avrà consentito al CTU di turno di fare la sua parte per il raggiungimento della conciliazione). Infine, va ribadito ancora l’enorme contributo fornito dalla Commissione dell’ONB nella creazione del fascicolo elettronico tramite la messa a punto di un software utile a favorire la revisione degli albi CTU su richiesta dei tribunali, nella periodicità prevista dalla legge anche attraverso la creazione di un elenco di revisori qualificati. Info: https://www.onb.it/ctu-e-periti/