Fondo ASIM - ASIMinforma #08 ottobre 2020 - Speciale AIRC

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ottobre

RIVISTA INFORMATIVA DEL

Speciale Fondo ASIM al fianco di AIRC

COMBATTIAMO I TUMORI FEMMINILI AL FIANCO DI AIRC


Rivista informativa del Fondo ASIM iscritta al tribunale di Roma al n. 148/2018 del 09/08/18

INFORMAZIONI E CONTATTI FONDO ASIM - FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA DEL SETTORE DELLE IMPRESE ESERCENTI SERVIZI DI PULIZIA, SERVIZI INTEGRATI/MULTISERVIZI

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ANIP - Confindustria, Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi, Unionservizi - Confapi, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltrasporti - Uil

Per qualsiasi informazione potete contattarci dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle ore 14:30 alle 16:30 ai seguenti recapiti: Indirizzo: Via dei Mille 56 – 00185 Roma

Tel: 0644341265 Fax: 0649386920

Presidente

Marco Verzari

Email: info@fondoasim.it PEC: asim@pec.fondoasim.it

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Cinzia Bernardini, Giovanni Dalò, Fabrizio Ferrari, Elena Maria Vanelli, Marco Verzari, Sergio Tarabù, Lorenzo Mattioli, Barbara Fiorucci, Andrea Laguardia, Antonio Ambrosio, Nicola Antonio Ascalone, Vincenzo Elifani

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Responsabile

Augusto Monachesi

Collegio Revisori dei Conti

Francesca Capecci (Presidente), Pietro Mastrapasqua, Giovanni Reale

Fondo ASIM

Fondo ASIM

Per le richieste di rimborso dei ticket del Servizio Sanitario Nazionale potete contattarci dal lunedì al venerdì dalle ore 10:30 alle 13:00 e dalle ore 14:00 alle 16:00 al numero 0694329170.

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LE PRESTAZIONI DEL PIANO SANITARIO SONO GARANTITE DA:

LO STAFF DEL FONDO ASIM

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AUGUSTO MONACHESI

Ricerca: una parola sola che racchiude un mondo intero

MARCO VERZARI

ASIM INFORMA Trimestrale informativo del Fondo ASIM

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SEDE Via dei Mille, 56 00185 Roma Tel: 0644341265 Fax: 0649386920 asiminforma@fondoasim.it

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Intervento 13 ottobre 2020 Istituto Nazionale Tumori Regina Elena-IFO di Roma

LORENZO MATTIOLI

DIRETTORE RESPONSABILE Alberto Sava

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Intervento 13 ottobre 2020 Istituto Nazionale Tumori Regina Elena-IFO di Roma

COORDINAMENTO EDITORIALE Augusto Monachesi Simone Carusi

LA BORSA DI STUDIO “FONDO ASIM”•••••••••10

REDAZIONE Fondo ASIM e Open-Box S.r.l. EDITORE Fondo ASIM Fondo di assistenza sanitaria integrativa per i dipendenti delle imprese esercenti servizi di pulizia e servizi integrati/multiservizi Via dei Mille, 56 00185 Roma C.F. 97776290583 Tel: 0644341265 Fax: 0649386920 www.fondoasim.it info@fondoasim.it

INTERVISTA A PIERA TOCCI, TITOLARE DELLA BORSA DI STUDIO “FONDO ASIM”•••••••••••••••12

PROGETTO GRAFICO E FOTO Open-Box S.r.l. Sesta Strada Poggilupi, 343 52028 Terranuova Bracciolini (AR) www.open-box.it STAMPA Litograf Editor S.r.l. Via Carlo Marx, 10 06011 Città di Castello (PG) www.litografeditor.it Iscritto al tribunale di Roma al n. 148/2018 del 09/08/2018

TESTIMONIANZA: IL NASTRO ROSA •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••14

Questo numero è stato chiuso in redazione in data 26 ottobre 2020

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Speciale Fondo ASIM al fianco di AIRC

RICERCA: UNA PAROLA SOLA CHE RACCHIUDE UN MONDO INTERO

Anche quest’anno ottobre si è tinto di un colore simbolo di concretezza, determinazione e voglia di cambiamento: il rosa. Dedicati alla salute delle donne, questi trentuno giorni vogliono affermare e ribadire quanto la ricerca e la prevenzione siano essenziali nella lotta ai tumori femminili che, purtroppo, colpiscono migliaia di donne ogni anno. Noi di Fondo ASIM abbiamo deciso di camminare al fianco delle donne. Dal 2019 abbiamo scelto, infatti, di diventare ambasciatori di AIRC, promuovendo l’iniziativa Impresa Contro il Cancro, e di finanziare una borsa di studio sul carcinoma ovarico sieroso ad alto grado, una malattia che colpisce ogni anno oltre 5.200 donne in Italia e poco meno di 300 mila nel mondo.

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Per questo motivo martedì 13 ottobre 2020 ho avuto il piacere, insieme al Presidente Marco Verzari, al Vice Presidente Lorenzo Mattioli, alla collega Veena Olimpieri, in rappresentanza di tutto lo staff del Fondo, e alla nostra agenzia di comunicazione Openbox, che ci ha supportato nella messa in atto del progetto, di prendere parte a un evento organizzato presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena-IFO di Roma e di conoscere ancora meglio la Dottoressa Piera Tocci, titolare della borsa di studio intitolata al Fondo ASIM. Un momento di incontro importante iniziato con una calorosa accoglienza da parte del Professore Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico IRE, della Dottoressa Anna Bagnato, Responsabile UOSD Modelli Preclinici


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e nuovi agenti terapeutici, della Dottoressa Piera Tocci, Ricercatrice UOSD Modelli Preclinici e nuovi agenti terapeutici, nonché titolare della borsa di studio, e della Responsabile Comunicazione Stampa e Relazioni esterne Lorella Salce. L’evento si è svolto presso il Centro Congressi Multimediale IFO e ha visto intervenire non solo il Professor Ciliberto, che ci ha illustrato come è organizzato il Centro, come funziona e come si sviluppa, ma anche la Dottoressa Bagnato che ha approfondito e spiegato i tipi di studi che vengono svolti presso il laboratorio che dirige con passione e determinazione, fornendo dettagli molto utili a capire il grande lavoro che c’è dietro ogni singolo traguardo raggiunto.

L’evento si è concluso con una visita ai laboratori di ricerca IRE. Accolti in un meraviglioso open space circolare, conoscere da vicino alcune delle migliori menti della ricerca è stato indimenticabile. Emozioni, messaggi importanti e punti di vista avvincenti ci hanno permesso di entrare in contatto stretto con il mondo della ricerca e di conoscere persone speciali che, come noi di Fondo ASIM, vogliono fare, davvero, la differenza.

AUGUSTO MONACHESI

Responsabile Fondo ASIM

Grande è stato il piacere di conoscere ancora meglio la Dottoressa Piera Tocci che nel suo intervento ha raccontato le importanti scoperte raggiunte sul tumore ovarico. È stata determinata per esempio l’esistenza di «relazioni pericolose» fra tre proteine che risultano essenziali per la crescita di questa neoplasia. Ma non solo. Ha raccontato delle metodologie adottate e della grande sinergia che esiste tra colleghi/ricercatori, mossi da un unico grande obiettivo: aggiungere sempre più tasselli a un puzzle così complesso e alle volte difficile da definire. Nell’arco della mattinata sono intervenuti anche il Presidente di Fondo ASIM Marco Verzari e il Vice Presidente Lorenzo Mattioli. Entrambi hanno ribadito con forza e determinazione l’importanza del lavoro svolto dalla ricerca e la necessità di investire sempre più risorse in questo campo. Essenziale per il futuro in salute di tutti. Una giornata ricca di spunti e che ha permesso a molti di capire ancora di più le motivazioni che hanno spinto la Dottoressa Piera Tocci a focalizzare la sua attenzione sullo studio di questo tipo di tumore. Come racconta lei stessa sono state la passione per la biologia prima e la voglia di dare il suo contributo nell’identificazione di nuove strategie terapuetiche poi, ad averla portata a scegliere di lavorare nella ricerca.

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Dietro ai tumori femminili ci sono tante storie, molte donne, lavoratrici, tutte diverse. E poi ci sono loro, i ricercatori, e i rispettivi progetti di ricerca, che con i loro studi e il loro lavoro garantiscono il progresso sociale. Questi i temi rimarcati nel discorso del Presidente di Fondo ASIM, Marco Verzari, in occasione dell’incontro presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena-IFO di Roma del 13 ottobre 2020. Di seguito riportiamo il testo integrale dell’intervento.

Voglio ringraziarvi per l’invito, che ho accolto con piacere. Questa occasione capita proprio in ottobre che è il mese della sensibilizzazione sul tumore al seno. È un’occasione che non voglio perdere per ringraziarvi per il prezioso lavoro che fate, per conoscerlo più da vicino, nell’impegno, nelle difficoltà, nelle prospettive. Un’opportunità per conoscere la Dottoressa Piera Tocci, il cui impegno, entusiasmo e la cui determinazione sono fonte di speranza per tante donne; speranza che abbiamo condiviso e che hanno spinto il Fondo ASIM a decidere di sostenerne l’operato. Personalmente credo che ciascuno di noi debba

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produrre o sostenere ogni azione possibile affinché la conoscenza e la competenza, quindi la ricerca, tornino a essere il punto di riferimento di una società che troppo spesso le ha dimenticate. È per me un onore rappresentare il Fondo ASIM ed è con orgoglio che voglio presentarvelo. Il Fondo ASIM è il Fondo di assistenza sanitaria integrativa dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori del settore dei servizi di pulizia, servizi integrati e multiservizi. Un settore fondamentale per il nostro Paese, che non produce beni ma garantisce servizi. Di quanto questi servizi siano essenziali ne abbiamo avuto dimostrazione


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in questa spaventosa emergenza che, purtroppo, ancora travaglia il nostro Paese e il mondo intero. Come Fondo ASIM abbiamo l’orgoglio di rappresentare oltre 300.000 iscritti tra lavoratrici e lavoratori di questo settore. Lavoratrici e lavoratori poveri, dai salari esigui e dalle condizioni spesso difficili, in un settore non ricco, a volte sottopagato, molto spesso sottovalutato. Le prestazioni di assistenza sanitaria integrativa, come capirete, in molti casi possono fare davvero la differenza per queste lavoratrici e questi lavoratori i quali non sempre, o quasi mai, possono permettersi cure ed esami “non essenziali”. È per questo che come Fondo ASIM costantemente lavoriamo per ottimizzare le risorse a nostra disposizione e ampliare il nostro Piano sanitario e che da sempre investiamo in campagne straordinarie e in pacchetti di prevenzione, cardiovascolare, oncologica e non solo. Ma abbiamo anche una convinzione, che la prevenzione non sarebbe davvero efficace, senza quella che noi amiamo definire la “Super Prevenzione”. La “Super Prevenzione” consiste proprio nella ricerca scientifica, quella stessa ricerca che ci ha permesso, soprattutto negli ultimi decenni, di progredire come specie, di vivere più a lungo e in condizioni di igiene e di salute migliori. Voglio anche aggiungere un aspetto sulla ricerca che poche volte ho visto evidenziato. In una società che nel suo progresso si trova a vivere e affrontare nuove frontiere, nuove emozioni ma anche purtroppo nuove paure (la pandemia che stiamo vivendo ne è una testimonianza sconvolgente), ho sempre pensato che la ricerca possa assumere un ruolo determinante anche nello spirito, nella determinazione e, perché no, nella coesione sociale per la nostra comunità nell’affrontare grandi difficoltà ed emergenze. Sintetizzo questo pensiero facendomi aiutare da tre sostantivi che, a mio avviso, asseriscono altresì l’efficacia della ricerca quale basilare stimolo nella società: •

la conoscenza – che ci induce a comprendere e af-

nell’affrontare queste crisi e lo stimolo ad accrescere e migliorare il rapporto solidale nella nostra comunità; •

la consapevolezza – che solo attraverso questo insieme di possibilità di cui la ricerca è un volano indispensabile, ognuno di noi potrà percepire quella spinta fondamentale che voglio racchiudere in un pensiero americano di qualche elezione fa, cioè –

YES WE CAN! Ecco perché abbiamo deciso di rivolgere i nostri sforzi al sostegno della Fondazione AIRC nella ricerca sui tumori femminili, un tema che a noi sta particolarmente a cuore in quanto oltre il 70% degli addetti del nostro settore è rappresentato da donne. Il nostro sforzo non è grande come la nostra convinzione, ma anche di questa nostra “goccia nel mare” c’è bisogno. Come c’é bisogno, in generale, di più risorse per la ricerca scientifica, perché una società che investe in ricerca investe sul proprio futuro. È con questa consapevolezza che oltre a rappresentare il fondamentale valore umano portato dalle lavoratrici e lavoratori, abbiamo anche deciso di farci ambasciatori del progetto Impresa Contro il Cancro con le oltre 3.000 aziende del nostro Settore. Perché ripensare il nostro vivere sociale è un’esigenza; ripensarlo sulla base di principi di comunità integrata e solidarietà è un’urgenza; costruire un sistema economico e sociale mirato all’inclusione, alla sicurezza, al progresso sociale, al benessere comune, deve essere assolutamente un dovere di ognuno di noi. Costruire il futuro è il nostro compito e costruirlo migliore il nostro dovere. In questo senso il vostro lavoro è prezioso, per non dire essenziale, ed è per questo che voglio di nuovo ringraziarvi per averci dato la possibilità di vederlo da vicino, di comprenderlo un po’ meglio e di sentirci, davvero, parte di esso. Grazie a tutti.

frontare i fenomeni più o meno gravi che di volta in volta investono la nostra società; •

la coscienza – che determina i nostri comportamenti

MARCO VERZARI

Presidente Fondo ASIM

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In Italia, sono migliaia le persone che, ogni giorno, scoprono di dover combattere contro un nemico spaventoso, il cancro, una malattia che, ancora oggi, rappresenta la seconda causa di morte nel nostro Paese. Una battaglia in cui la ricerca riveste un ruolo da protagonista, definendo le cause e individuando le terapie. Questi i temi trattati dal nostro Vice Presidente, Lorenzo Mattioli, di cui di seguito riportiamo il discorso integrale.

Cari Colleghi, sono onorato di prendere la parola in questo autorevole consesso che ci vede tutti impegnati e coinvolti in un obiettivo comune: ossia promuovere e sostenere la ricerca scientifica nella lotta contro il cancro. Ciascuno di noi è stato toccato più o meno da vicino e negli affetti più cari da questa terribile malattia e per questo, sento, in primo luogo, l’obbligo morale di ringraziare l’AIRC per il sostegno costante all’attività di ricerca e per aver svolto un ruolo determinante nel

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progresso scientifico nella cura e prevenzione del cancro a cui stiamo assistendo in questi ultimi anni. In Italia, il cancro provoca centinaia di morti al giorno ed ogni anno migliaia di malati, con un’incidenza di circa 1.000 nuovi casi al giorno. Le statistiche più attuali, però, mettono in luce, anche un dato importante: ossia un aumento progressivo delle guarigioni, con punte che arrivano a circa 80-90% per alcune forme tumorali, come il carcinoma mammario, e questa percentuale di successo è in costante incremento. La mortalità dovuta al cancro è quindi diminuita


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sensibilmente negli ultimi decenni grazie all’evoluzione di nuovi strumenti diagnostici e terapeutici sempre più personalizzati. Ma ciò non basta perché il cancro resta comunque la seconda causa di morte nel nostro Paese. La ricerca scientifica, pertanto, si pone oggi come protagonista assoluta nell’eterna battaglia tra definizione delle cause che determinano il cancro e l’individuazione delle migliori cure disponibili. Ma non solo: la ricerca è strumento fondamentale per la conoscenza, utile a contrastare tutte le “fake news” che riguardano cure e tecniche di prevenzione oncologica, contrabbandate come miracolose ma prive di ogni fondamento scientifico. È indiscusso che l’AIRC svolga un ruolo fondamentale in questo percorso, sostenendo la ricerca oncologica italiana in tutti i suoi aspetti, teorici ed applicativi. La ricerca ha di fatto chiarito alcuni aspetti della malattia che aprono a nuove opportunità terapeutiche, ponendo anche il tema della sostenibilità, cioè la capacità di garantire l’accesso alle terapie innovative a tutti pazienti: questo deve ritenersi un principio cardine che diventa sacrosanto solo quando l’innovazione è una reale innovazione, perché supportata da un rigoroso razionale scientifico.

ed efficaci, e la ricerca scientifica, sia pubblica che privata, troverà sempre più opportunità di sviluppo. L’Italia è la patria di alcuni dei migliori oncologi clinici e sperimentali del mondo, che sapranno certamente valorizzare e dare autorevolezza scientifica a questi percorsi. Molte, quindi, saranno le azioni chiave da porre in essere nel prossimo futuro ma avendo chiaro che tutti i cittadini devono ricevere cure ovunque essi siano e indipendentemente dal proprio profilo socio-culturale e economico. Noi sicuramente lavoreremo in tal senso. Grazie, grazie ancora a tutti.

LORENZO MATTIOLI

Vice Presidente Fondo ASIM e Presidente ANIP-Confindustria

È necessario quindi adottare strategie per sostenere e rafforzare la ricerca oncologica di qualità, che utilizza le migliori tecnologie a disposizione. È per questo motivo che, come Fondo ASIM, abbiamo scelto di sostenere la Fondazione AIRC nella battaglia che da anni porta avanti con forza e dedizione. L’idea di finanziare una borsa di studio sui tumori femminili, nasce dalla consapevolezza che ogni progresso nella ricerca raffigura una vittoria importante per tutte le donne, per il mondo che come Fondo ASIM rappresentiamo ma sicuramente per tutti noi. Immaginiamo, quindi, nel prossimo futuro, l’innesco di un circolo virtuoso per il quale i pazienti oncologici avranno accesso a terapie sempre più personalizzate

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LA BORSA DI STUDIO “FONDO ASIM”

Ogni anno migliaia di donne combattono contro il cancro. Ridurre sempre di più questo numero, impegnando risorse ed energie nella ricerca, nella prevenzione e nella cura, è quello in cui crediamo profondamente. È per questo motivo che abbiamo scelto di sostenere la Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro nella battaglia che da anni porta avanti con forza e dedizione. Per farlo, abbiamo deciso di finanziare una borsa di studio sui tumori femminili, consapevoli che ogni passo in avanti nella ricerca rappresenta una vittoria importante per tutte le donne. Perché non importa che età abbia, che lavoro svolga,

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quale sia la sua storia: ogni donna ha diritto di proteggersi e di essere protetta.

LA BORSA DI STUDIO DEL FONDO ASIM L’OGGETTO: IL CARCINOMA OVARICO SIEROSO AD ALTO GRADO Il carcinoma ovarico, la principale causa di morte per tumore ginecologico, è un tumore che colpisce ogni anno oltre 5.200 donne in Italia e poco meno di 300 mila nel mondo. Si tratta di una patologia che nel 75% dei casi viene diagnosticata in fase avanzata e con un tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del 38%. Il carcinoma sieroso ad alto grado, focus della ricerca finanziata dal Fondo ASIM, è il sottotipo più comune di cancro ovarico e rappresenta circa l’80% circa dei


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tumori ovarici in stadio avanzato, spesso associati a una prognosi infausta. LO STUDIO: BLOCCO DEL NETWORK COSTITUTO DALL’ENDOTELINA-1 E LA β-ARRESTINA1 NELL’INTERFACCIA TRA IL TUMORE E LO STROMA NEL CARCINOMA OVARICO SIEROSO DI ALTO GRADO Il focus delle ricerca sostenuta dal Fondo ASIM è il potenziale riposizionamento in oncologia del farmaco Macitentan, approvato per indicazioni non oncologiche (ipertensione arteriosa polmonare) e capace di bloccare i recettori dell’endotelina presenti sia sulle cellule tumorali che sugli elementi del microambiente. Tale riposizionamento potrebbe rappresentare un’importante opzione terapeutica per il trattamento del carcinoma ovarico. Nel corso del progetto verranno dunque sviluppati dei modelli preclinici, che derivano dalle pazienti affette da carcinoma ovarico sieroso di alto grado, per indagare se il blocco dei recettori dell’endotelina possa ostacolare il meccanismo alla base dello sviluppo della farmacoresistenza e della progressione tumorale, che avviene attraverso un network di segnali. LA RICERCATRICE: LA DOTTORESSA PIERA TOCCI Nata nel 1986 a Mesagne, dove consegue la maturità nel Liceo Scientifico “E. Ferdinando”, a diciannove anni si trasferisce a Napoli per iscriversi all’Università “Federico II”, dove nel luglio del 2008 consegue la Laurea Triennale in Biologia Generale e Applicata.

Prof. Avri Ben-Ze’ev, afferente al Dipartimento di Biologia Molecolare e Cellulare, dove approfondisce gli studi sul ruolo di una molecola di adesione cellulare, la betacatenina. Nel 2014 vince una borsa FIRC per l’Italia, per portare avanti un progetto sulla progressione tumorale nel carcinoma ovarico, guidata dal recettore dell’endotelina che coinvolge la proteina adattatrice beta-arrestina. Nel febbraio 2019 consegue il Dottorato in Biologia Cellulare e dello Sviluppo ed è attualmente afferente al laboratorio di Modelli Preclinici e nuovi agenti terapeutici diretto dalla Dottoressa Anna Bagnato dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. IL CENTRO DI RICERCA: L’IRCCS, ISTITUTO NAZIONALE TUMORI REGINA ELENA-IFO DI ROMA Il team di ricerca dell’IRCCS, all’interno del quale la Dottoressa Tocci lavora, ha già raggiunto importanti scoperte nell’agosto 2019 nell’ambito del tumore ovarico, determinando l’esistenza di «relazioni pericolose» fra tre proteine che risultano essenziali per la crescita di questa neoplasia: l’interazione tra queste proteine rende infatti le cellule tumorali capaci di dare origine alle metastasi e di non rispondere alle terapie.

A ottobre dello stesso anno, si trasferisce a Roma, all’università “Sapienza”, dove nel 2011 consegue la Laurea Specialistica in Genetica e Biologia Molecolare, svolgendo la sua attività di tesi presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, nel Laboratorio diretto dalla Dottoressa Anna Bagnato, dove inizia il suo percorso formativo di ricerca sul cancro, focalizzato sul carcinoma ovarico. Nel 2013 vince una borsa “Sergio Lombroso International Award for Cancer Research”, come visiting student, presso il prestigioso Weizmann Institute of Science di Rehovot in Israele, nel laboratorio diretto dal

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INTERVISTA A PIERA TOCCI, TITOLARE DELLA BORSA DI STUDIO “FONDO ASIM”

“È importante che la ricerca riceva quanti più finanziamenti possibili, indispensabili per sostenere sia la formazione dei più giovani, come me, che i progetti portati avanti al fine di raggiungere il benessere collettivo” Fondo ASIM sostiene Fondazione AIRC finanziando una borsa di studio sui tumori femminili. Ecco l’intervista alla Dott.ssa Piera Tocci, Ricercatrice AIRC e vincitrice della borsa di studio.

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CHE COSA TI HA SPINTO A SCEGLIERE DI DIVENTARE UNA RICERCATRICE? In primo luogo la passione per la biologia, una passione nata tra i banchi di scuola quando ero al liceo e che mi ha accompagnato negli anni universitari. Ricordo perfettamente quando, al secondo anno di università, studiavo per sostenere un esame in oncologia molecolare, ed è proprio in quel contesto che mi sono appassionata alla comprensione dei meccanismi coinvolti nella progressione tumorale. In secondo luogo c’è la volontà di avere un ruolo in prima linea nell’identificare nuove strategie terapeutiche finalizzate al benessere collettivo.


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TRA LE TANTE FORME TUMORALI FEMMINILI PERCHÉ IL CARCINOMA OVARICO? Ero prossima alla laurea ed ero alla ricerca di un laboratorio che mi accogliesse per svolgere il tirocinio ed è in quel contesto che studiando sono venuta a conoscenza di un lavoro pubblicato dal gruppo della Dott.ssa Bagnato, che lavorava proprio sul carcinoma ovarico, in particolare sul ruolo dei recettori dell’endotelina, che ricoprono un ruolo chiave in questo tumore ed è così che è iniziato il mio percorso nella ricerca. QUALI SONO STATI I PROGRESSI FATTI FINO A ORA? Il carcinoma ovarico è una patologia estremamente insidiosa e molto aggressiva, resistente alle terapie e che spesso viene diagnosticata tardivamente. Tuttavia la ricerca si è impegnata sotto molteplici aspetti: da un lato per identificare i marcatori precoci della patologia e dall’altro per sviluppare strategie terapeutiche che si possano combinare ai chemioterapici, cisplatino e paclitaxel, attualmente impiegati per il trattamento di questo tumore. In questo contesto sono stati sviluppati farmaci di nuova generazione noti come gli inibitori di PARP che mostrano particolare efficacia nelle pazienti che presentano mutazioni dei geni BRCA1 e BRCA2. Noi nel nostro laboratorio ci impegniamo all’identificazione di nuove strategie terapeutiche da combinare a quelle esistenti e che abbiano come obiettivo il bersaglio di alcuni target molecolari specifici.

COSA SERVIREBBE VERAMENTE ALLA RICERCA? Alla ricerca servirebbe innanzitutto che le venga riconosciuto il vero valore, così come credo sia importante che venga riconosciuto il valore dei ricercatori. Inoltre, è fondamentale che la ricerca riceva quanti più finanziamenti possibili, che possano sostenere sia la formazione dei più giovani, come me, che i progetti di ricerca che mirano al benessere collettivo. TUTTI NOI ABBIAMO UN SOGNO NEL CASSETTO, IL TUO QUAL È? Nella mia attività di ricerca un ruolo importante è quello di sviluppare strategie terapeutiche personalizzate, cioè disegnate attorno alle caratteristiche genetiche e fenotipiche del paziente, quindi il mio sogno è quello di avere un ruolo in questo: poter, in futuro, essere in grado, con la collaborazione dei miei colleghi, di identificare strategie terapeutiche incentrate sul paziente; vedere, quindi, che il mio lavoro abbia un risvolto clinico che possa arrivare al letto del paziente.

DOTT.SSA PIERA TOCCI

Ricercatrice AIRC, vincitrice della borsa di studio

COS’HA SIGNIFICATO PER TE SAPERE CHE LA RICERCA SAREBBE STATA FINANZIATA DA UN FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA? Sono grata al Fondo ASIM per avermi conferito questa borsa di studio che mi consente di perfezionare la mia formazione e sostiene la mia attività di ricerca. Inoltre, credo che gli obiettivi che perseguo nel progetto di ricerca, che sono costruiti attorno allo sviluppo di terapie personalizzate, siano in linea con gli obiettivi di Fondo ASIM, cioè offrire servizi costruiti attorno alle esigenze delle persone che lavorano.

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Speciale Fondo ASIM al fianco di AIRC

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SOSTENERE LA RICERCA SUL TUMORE AL SENO VUOL DIRE RESTITUIRE A MIGLIAIA DI DONNE I LORO PROGETTI DI VITA. Grazie alla fiducia dei suoi sostenitori, AIRC lavora ogni giorno o per raggiungere un concreto risultato di cura per tutte. Leggi la storia di Valentina e di tante altre su nastrorosa.it e aiutaci a completare la ricerca.

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Speciale Fondo ASIM al fianco di AIRC

“A 37 anni scopro un nodulo al seno, ma rassicurata da un laboratorio di analisi, trascuro di fare ulteriori accertamenti. Anche perché nel frattempo scopro di essere incinta di una bambina. Alla venticinquesima settimana di gravidanza ho la diagnosi: carcinoma al seno ‘triplo negativo’, uno dei più aggressivi e difficili da curare. Ma l’operazione va bene, il tumore viene rimosso. Il 4 marzo nasce Anna e io completo il ciclo di chemioterapia e mi sottopongo a radioterapia. Oggi io e Anna, dopo 10 anni, stiamo benissimo.” La storia di Valentina è meno unica di quanto si possa credere. Infatti, 1 donna su 9 nell’arco della vita si ammala di tumore al seno, il tipo di cancro più frequente nel sesso femminile. La sua storia ci racconta anche di quanto sia importante avere fiducia nella ricerca perché, proprio grazie ai progressi della ricerca nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura, la percentuale delle pazienti ancora vive a cinque anni dalla diagnosi è passata dall’81 all’87 per cento negli ultimi vent’anni. Non è però un obiettivo di cui accontentarsi. Fondazione AIRC vuole restituire a tutte le donne malate i loro progetti di vita. Per questo nel mese di

ottobre AIRC lancia la campagna Nastro Rosa con l’obiettivo di informare sui progressi delle terapie per il tumore al seno e raccogliere fondi per dare continuità agli studi sull’argomento. AIRC vuole completare il suo nastro rosa incompleto, diventato simbolo dell’iniziativa, colorando di rosa anche quella parte ancora grigia che rappresenta il 13 per cento di donne per le quali non ci sono ancora cure efficaci. Per raggiungere questo traguardo solo negli ultimi cinque anni, AIRC ha messo a disposizione dei ricercatori quasi 42 milioni di euro. Molti di questi fondi sono stati raccolti proprio grazie al Nastro Rosa AIRC, all’impegno concreto delle aziende che sono al suo fianco e all’impegno di tutti nel raccogliere fondi e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione. Per dare simbolicamente inizio alla campagna, AIRC e The Estée Lauder Companies Italia, main partner del Nastro Rosa, il 5 ottobre hanno illuminato in rosa il Teatro alla Scala di Milano, e centinaia di comuni in tutta Italia hanno illuminato i loro monumenti la notte del 1 ottobre.

Scopri come sostenere il Nastro Rosa AIRC su www.nastrorosa.it

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TUTTE LE AZIENDE POSSONO PARTECIPARE ATTIVAMENTE A SOSTENERE LA RICERCA ONCOLOGICA IN ITALIA ATTRAVERSO IL PROGETTO, PROMOSSO DA AIRC, IMPRESA CONTRO IL CANCRO. FINANZIARE IFOM L’Istituto FIRC di Oncologia Molecolare centro di ricerca d’avanguardia, e investire sulla “conoscenza” quale primo strumento di cura, per comprendere i meccanismi fisiologici e patologici che possono indurre la nascita e lo sviluppo dei tumori.

CONTRIBUIRE AL FONDO IMPRESA CONTRO IL CANCRO Nato per convogliare le donazioni delle aziende su due diversi filoni di finanziamenti. Le cosiddette Grandi sfide che sostengono la ricerca per sviluppare nuove terapie per i tumori del polmone, del pancreas e del cervello, forme particolarmente aggressive e ancora di difficile cura. Inoltre, l’investimento nella Formazione per supportare i nuovi giovani talenti della ricerca oncologica italiana attraverso borse di studio destinate al loro percorso formativo.

DIVENTA UN’IMPRESA CONTRO IL CANCRO E INVESTI NEL FUTURO DELLA RICERCA PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DI VITA DEI MALATI E RENDERE IL CANCRO SEMPRE PIÙ CURABILE. Scopri di più scrivendo a

donazioni.imprese@airc.it

Via dei Mille 56 - 00185 Roma - Tel: 0644341265 - Fax: 0649386920 Mail: info@fondoasim.it - www.fondoasim.it


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