SORRENTO Anno I - N.1 Marzo/ Aprile 2018
Style
La cultura dell’ospitalità The culture of hospitality
Museo Correale di Terranova
Correale Museum of Terranova Opera e Lirica Stagione 2O18
Opera e Lirica Events 2018 Le Processioni di Sorrento
Sorrento’s Processions
Copia Omaggio/Free Copy
Via Amerigo Vespucci, 25 Nerano - 80061 Massa Lubrense (NA) +39 081 808 1036 info@concadelsogno.it
SORRENTO
Style
EDITORE - Editor
SO
Opera e Lirica srls Lungotevere Sanzio, 9 - 00153 Roma (Italia)
PROPRIETARIO - Ceo Giuseppina Cuccaro
DIRETTORE RESPONSABILE - Director Ciriaco Maria Viggiano
REDAZIONE - Office
C. so Sant’ Agata, 57 - 80061 Massa Lubrense (Na)
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GRAFICA - Graphics Sara Barberi
TRADUZIONI - Translation Silvia Cicciomessere
FOTOGRAFIE - Photos Franco Romano Barbara Gallozzi Adriano Carrino
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STAMPA - Printer
Tipografia Printered srl - Piazza Michele Bianco, 36 75100 Matera - Italia
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INFORMAZIONI TECNICHE - Technical Information Periodico di informazione turis�ca. Autorizzazione del Tribunale di Torre Annunziata n. 187 dell’ 8 febbraio 2018. Tourist Information Magazine. Authorization by the Torre Annunziata Court n° 187 of 8th February 2018.
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RINGRAZIAMENTI - Gratitude
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Sorrento Style ringrazia per il supporto e la collaborazione Barbara Amitrano, Annachiara e Adriano Carrino, Nino Aversa, Franco Romano e Giovanni Vise�. Sorrento Style thanks Barbara Amitrano, Annachiara e Adriano Carrino, Nino Aversa, Franco Romano and Giovanni Visetti for their collaboration and support. 4
Giuseppina Cuccaro Ceo Opera e Lirica srls
Care le�rici, cari le�ori sono felice di presentarvi, dopo mesi di intenso lavoro, il primo numero di Sorrento Style. Questa rivista nasce per soddisfare le richieste delle migliaia di spe�atori che ogni anno assistono ai concer� organizza� da Opera e Lirica nella splendida loca�on del Museo Correale. Sono loro che, sorseggiando un aperi�vo in giardino o chiacchierando in a�esa degli ar�s�, ci chiedono indicazioni sugli argomen� più dispara�: dalle chiese da visitare al ristorante dove cenare, dal sen�ero dove trascorrere qualche ora all’aria aperta ai negozi dove abbandonarsi allo shopping più sfrenato. Ed ecco, dunque, Sorrento Style: uno scrigno di idee e suggerimen� preziosi, accuratamente seleziona� e presenta� in modo acca�vante, da sfogliare per orientarsi nella nostra ci�à e poi conservare a mo’ di souvenir al rientro dalle vacanze in Cos�era. Non mi resta che augurarvi buona le�ura. Non prima, però, di aver ringraziato i miei compagni di avventura Sara e Ciriaco: il primo passo per tagliare grandi traguardi è avere il coraggio di crederci… e voi lo avete dimostrato! *** Dear readers, I am glad to present the first issue of Sorrento Style, after months of hard work.This magazine has been created to answer the questions asked by an audience of thousands of attendees who listened to the concerts organized by Opera & Lirica in the faboulous location of the Correale Museum. While sipping a cocktail in the garden, or chatting and waiting for the artists, they asked us for information on the most varied subjects, from churches that they wanted to visit, to restaurants where they could eat; from a path where they could walk in the open air for a couple of hours, to the best shopping areas in town. Here, then, is Sorrento Style: a chest full of precious ideas and suggestions, carefully selected and presented in a beckoning way. Flicking through it may be a good way to get oriented within our city, and then it can be brought home as a holiday souvenir from the Coast. I hope that you will enjoy reading it. And let me thank my fellow adventurers, Sara and Ciriaco: the first step to achieve great goals is having the courage to believe that you will!
SOMMARIO MARZO/APRILE 2018 7. Editoriale Editoriale 8. Museo Correale di Terranova Correale Museum of Sorrento 9. Intervista a Gaetano Mauro Interview with Gaetano Mauro
OPERA E LIRICA
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12. Concerti e artisti Concert and artists 13. Calendario eventi Events calendar
15.
SORRENTO LIFE
16. Processioni di Sorrento Processions 18. Matrimoni Weddings 19. Intervista a Gino Acampora Interview with Gino Acampora 20. Gita fuori porta: sulle colline di Sorrento A day trip: Sorrento hills 22. Libro Book
23.
SORRENTO FOOD
24. Intervista ad Antonio Esposito Interview with Antonino Esposito 26. Ricetta Recipe 28. Ristoranti Restaurants
31.
SORRENTO CULTURE
32. Musei Museums 33. Monumenti Monuments 34. Chiese Churches 35. Attrazioni Attractions 36. Negozi Shopping 37. Moda Fashion 38. Cartina Map 40. Trasporti Transfers
In Copertina
Particolare di Sorrento
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La cultura dell’ospitalità T H E C U LT U R E O F H O S P I TA L I T Y Foto in alto - Top Photo: Sorrento, campanile del Duomo
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Per Leone Tolstoj era uno scrigno di «pace infinita». Per Matilde Serao si trattava del «paese della bellezza indicibile, della poesia profonda, del fascino voluttuoso e pur sereno». Per Francesco Alvino rappresentava semplicemente «il paradiso dell’Europa». Parole cariche di meraviglia e di emozione, quelle usate da tanti intellettuali per descrivere il fascino di Sorrento. A tenerle insieme, però, è un unico fil rouge: la cultura dell’ospitalità. Se la cittadina costiera continua ad ammaliare milioni di vacanzieri, svetta nelle classifiche delle località turistiche più visitate al mondo e le sue strutture ricettive vengono premiate dagli addetti ai lavori come le più confortevoli, il merito è di un’innata vocazione all’accoglienza. In questo solco s’inserisce Sorrento Style, rivista che nasce con un duplice intento: promuovere le eccellenze locali e fornire agli ospiti – primi fra tutti quelli che assisteranno alla rassegna musicale curata da Opera e Lirica – tutte le informazioni necessarie per far sì che il soggiorno in Costiera si trasformi in un’esperienza indimenticabile. Spazio alla cultura con le chiese, i monumenti, le meraviglie del Museo Correale. Ma anche alla cucina, alle escursioni, allo shopping e alle personalità che, con il loro impegno, contribuiscono a fare grande il nome di Sorrento nel mondo. Senza dimenticare le informazioni di servizio, necessarie per orientarsi e sfruttare al massimo le opportunità che solo questo territorio unico al mondo è in grado di offrire. Per chi visita la Costiera, quindi, la rivista fungerà da guida accorta e fedele compagna di viaggio: in poche pagine, lo spirito di accoglienza e la spontanea familiarità che da sempre contraddistinguono i sorrentini.
Foto in basso - Bottom Photo: Sorrento, piazza Tasso
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or Leone Tolstoj, it was a precious chest full of «infinite peacefulness». For Matilde Serao, it was «the town of indescribable beauty, intense poetry and voluptuous though tranquil charm». For Francesco Alvino, it represented a real «European paradise». Sorrento’s charm was described by a number of intellectuals with words full of wonder and emotion. The common thread of their descriptions was the culture of hospitality. If the coastal town keeps enchanting millions of holidaymakers, ranking among the world’s most popular tourist destinations, and its accommodation facilities are praised by experts for their comfort, the credit goes to the innate vocation for hospitality. Following this path, Sorrento Style magazine was created with the double purpose of promoting local excellence and providing visitors – first of all those who attend the musical programme presented by Opera & Lirica – all the information they need to turn their stay on the Coast into an unforgettable experience. Large space is dedicated to culture, with churches, monuments and the wonders of the Correale Museum. Much space is also dedicated to cuisine, excursions, shopping and the personalities whose commitment contributed to increase Sorrento’s fame all over the world. Without forgetting the practical information needed to orient oneself and make the most of the opportunities that only this unique place can offer. For those who visit the Coast, the magazine will consequently serve as an accurate guide and reliable travel companion. In few pages, it conveys the sense of hospitality and familiarity that has always characterized Sorrento’s people.
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Una visita al Museo Correale di Terranova A V I S I T TO T H E CO R R E A L E M U S E U M O F T E R R A N O VA
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efinirlo museo è riduttivo. Perché le collezioni di arredi, dipinti, ceramiche, orologi e cristalli fanno del Correale la casa dell’arte di Sorrento. Chi sceglie la città costiera come meta delle proprie vacanze non può non visitare le 24 sale dell’antica residenza nobiliare in cui sono custodite migliaia di testimonianze della cultura locale, italiana ed europea. Un assaggio si ha già al pianterreno dove trova spazio la Sala dei Fondatori, dedicata ad Alfredo e Pompeo Correale che nei loro testamenti disposero che le opere d’arte di famiglia fossero raccolte in un museo. Nella Sala degli Intarsiatori sorrentini sono esposti mobili, scatole e scrigni che testimoniano la maestria degli artigiani tra fine Ottocento e inizio Novecento. Negli altri ambienti fanno bella mostra di sé reperti archeologici provenienti dal centro di Sorrento. Il primo piano offre al visitatore l’opportunità di una full-immersion nella pittura e nelle arti decorative dal XVI al XVIII secolo attraverso dipinti di artisti come Battistello Caracciolo e Pieter Paul Rubens, senza dimenticare le porcellane orientali del Seicento e del Settecento. Anche al secondo piano la pittura la fa da padrona grazie alle collezioni di nature morte e di paesaggi dipinti da artisti stranieri e napoletani. Non manca una collezione di orologi, vetri e oggetti rari del Settecento. Infine il terzo piano, riservato alle porcellane tanto care ai Correale che amavano collezionare pezzi rarissimi, realizzati dalle più importanti fabbriche dell’epoca: una rassegna che documenta la volontà dei sovrani europei di finanziare, nel Settecento, la prime manifatture del cosiddetto “oro bianco”. E il parco? Qui è possibile passeggiare tra camelie, alberi di agrumi e altre piante fino alla terrazza-belvedere dalla quale si ammira il golfo di Napoli: insomma, per i concerti di Opera e Lirica non poteva essere scelta una location più suggestiva del Museo Correale. 8
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efining it ‘museum’ is simplistic. Because the collections of furniture, paintings, pottery, clocks and crystal make Correale the home of Sorrento’s art. Those who choose the seaside town as a holiday destination cannot miss a visit to the 24 rooms of the old aristocratic residency, exhibiting thousands of artworks and pieces of local, Italian and European culture. A taste of it is already offered on the ground floor, where the Hall of the Founders, dedicated to Alfredo and Pompeo Correale, who left stipulations in their will to have the artworks of the family collected in a museum. In the Hall of Sorrento’s Marquetry Artists, furniture, boxes and chests show evidence of superb craftsmanship between the late XIX and early XX century. The other rooms keep beautiful archaeological finds from the town centre of Sorrento. The first floor offers the visitor the opportunity of a full immersion in painting and decorative arts from the XVI to the XVIII century, through pictures by artists like Battistello, Caracciolo and Pieter Paul Rubens, as well as oriental porcelains from the XVII and XVIII century. On the second floor, paintings dominate the scene again, thanks to the collections of still life and landscapes painted by foreign and Neapolitan artists. There is also a collection of clocks, glass and rare objects from the XVIII century. Finally, the third floor is dedicated to the extremely rare porcelains that the Correale loved to collect, made by the most important factories of the time. The collection documents the European sovereigns’ desire to finance the first manufacture of ‘white gold’ in the XVIII century. And what about the park? It allows the visitor to have a walk through camellias, citrus trees and other plants, up to the panoramic terrace from which the Gulf of Naples can be admired. In conclusion, no more evocative location could have been chosen for Opera & Lirica. Foto: Franco Romano
Intervista
Questions and Answers «Benvenuti nella casa dell’arte sorrentina» «Welcome to the home of Sorrento’s Art» Gaetano Mauro, il manager del rilancio Gaetano Mauro, the manager of revival
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a ambiente riservato a pochi intellettuali a location di mostre, concerti e matrimoni: una straordinaria trasformazione, quella vissuta dal Museo Correale negli ultimi anni. Merito della sinergia tra Comune e consiglio di amministrazione che ha visto nel presidente Gaetano Mauro uno dei principali interpreti. Che cosa spinge un imprenditore di lungo corso, titolare dell’hotel Gardenia, a impegnarsi per il Museo Correale? «Nel 2010 il sindaco Giuseppe Cuomo mi volle nel consiglio di amministrazione. Accettai con entusiasmo, consapevole della necessità di rilancio del Museo che, al mio arrivo, era aperto solo dalle 9.30 alle 13.30 e ospitava poche mostre e presentazioni di libri. Il mio obiettivo è stato quello di aprirlo alla città: un impegno confermato nel 2017, quando ho assunto la carica di presidente». Quali risultati ha ottenuto il cda? «Sin dal mio ingresso nel cda ho coinvolto università e associazioni nel rilancio della struttura. L’orario di apertura è stato prolungato, il Museo ha cominciato a ospitare matrimoni. Sono stati ultimati il restyling delle facciate, l’impianto elettrico e quello di illuminazione, la videosorveglianza, l’acquisto di nuovi tendaggi e l’installazione dei tornelli all’ingresso». Quanti visitatori registra il Museo annualmente? «Al mio arrivo erano 9 mila. Oggi, calcolando concerti e matrimoni, sono 30mila: risultato che può essere ulteriormente migliorato, visto che Sorrento registra annualmente tre milioni di presenze. In questa prospettiva, nei miei primi dieci mesi di presidenza, il cda ha promosso numerosi eventi e studiato una nuova organizzazione sempre nell’ottica dello sviluppo». Com’è nata l’idea di ospitare i concerti di Opera e Lirica nel Museo? «Si tratta di una rassegna di grande spessore artistico che consente agli amanti della musica di vivere un’ora di intense emozioni e agli amministratori del Museo di promuovere ulteriormente la struttura con tutte le meraviglie che vi sono custodite». Perciò avete aperto la Sala degli Specchi agli sposi? «Certo. Il Museo è stato inizialmente individuato come location alternativa al chiostro di San Francesco: un’intuizione che ci ha consentito, ancora una volta, di far apprezzare i tesori della nostra struttura. I numeri ci danno ragione: dalle dieci celebrazioni del primo anno siamo arrivati alle oltre 50 del 2017». Quali sono i prossimi obiettivi? «Stiamo mettendo ordine negli archivi e negli inventari. A breve provvederemo anche ai restauri e al lancio di ulteriori interessanti iniziative e progetti. Una cosa è certa: vogliamo fare sempre di più per il Museo e per Sorrento».
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rom a place for few intellectuals, to a location hosting exhibitions, concerts and weddings. The Correale Museum has recently experienced extraordinary change. Credit for this goes to the synergy between the Municipality and the Board of Directors, with the chairman Gaetano Mauro as a major player. What drives an experienced businessman, owner of the Gardenia Hotel, to engage in the Correale Museum project? «In 2010 the mayor Giuseppe Cuomo asked me to join the Board of Directors. I gladly accepted, as I was aware that the Museum needed renewal. At the time, it was open from 9:30 a.m. to 1:30 p.m., hosting few exhibitions and book presentations. My aim was to open it to the city, and I confirmed my commitment in 2017, when I became Chairman». Which goals did the Board achieve? «Since I joined the Board, I have involved univeristies and associations to relaunch the Museum. Opening hours were extended and weddings started to be held. The façade restyling and the electric and lighting system renovation was carried out, a video surveillance system, new draperies and entrance turnstiles were added». How many visitors come to the Museum per year? «At the time when I arrived, there were 9 thousands.Today, including those who come for concerts and weddings, there are 30 thousand visitors per year. The result can be further improved, since Sorrento has three million visitors per year. In view of this, during the first ten months of my term as Chairman, the Board of Directors promoted a number of events, studying new organization strategies for further development». How did the idea of hosting the Opera & Lirica concerts in the Museum come about? «It is a musical programme of high artistic value, allowing music lovers to experience an hour of intense emotions and enabling the Museum managers to further promote the Foundation and all the wonderful art works kept in it». Is this the reason why you opened the Hall of Mirrors to marriages? «Of course.The Museum was chosen as an alternative location to the Saint Francis’ cloister.This intuition allowed us again to let the treasures of our Foundation be appreciated. It worked: from 10 celebrations in the first year, the Museum was able to host more than 50 in 2017». What are the next objectives? «We are sorting out the archives and inventories. In short time, we will start restoration works and launch new interesting initiatives. One thing is for sure: we want to increase our commitment, for the Museum and for Sorrento». 9
BLU RIDE ESCURSIONI E TRANSFER Sul Molo dell’Isola di Capri Via Cristoforo Colombo 7 - 80073 Capri - (Na) capri@bluride.it Tel: +39 3346652634 Fax: +39 081 807 2485
Music Experience
I Tre Tenori The Three Tenors
Serenata Napoletana Neapolitan Serenade
Calendario Concerti 2O18 Events Calendar 2018
Sorrento, Porta di Marina Grande Norma Ciervo al violoncello
The Three Tenors Opera, Arias Naples and Songs Avete mai seguito un concerto in una villa settecentesca? Avete mai sentito le voci di tre straordinari tenori risuonare tra dipinti, porcellane e reperti archeologici? Avete mai intrapreso un viaggio nella musica italiana e napoletana partendo da una delle località più affascinanti del Bel Paese? Se non avete mai provato queste emozioni, non vi resta che assistere alla performance di Francesco Fortes, Alessandro Fortunato e Stefano Sorren�no nelle sale del Museo Correale. Accompagnati da archi e pianoforte, i Tre Tenori vi regaleranno un’eccezionale interpretazione di capolavori come “’O sole mio”, “Torna a Surriento” e “Nel blu dipinto di blu”: un’esibizione piena di emozioni, romanticismo e momenti divertenti. Have you ever been to a concert in a XVIII century villa? Have you ever listened to the voices of three extraordinary tenors resounding among paintings, porcelains and archaeological finds? Have you ever had a journey through Italian and Neapolitan music, starting from one of the most charming locations of the ‘Bel Paese’? If you have never experienced these emotions, you just have to listen to the performance of Francesco Fortes, Alessandro Fortunato and Stefano Sorrentino in the halls of the Correale Museum. Accompanied by the strings and piano, the Three Tenors will offer you a superb interpretation of masterpieces like “‘O Sole Mio”, “Torna a Surriento” and “Nel Blu Dipinto Di Blu”: a performance packed with emotions, romanticism and hilarious moments.
Tenors: Stefano Sorrentino, Francesco Fortes, Alessandro Fortunato Photos: Barbara Gallozzi
Neapolitan Serenade Mandolin, Guitar and Love Songs Musica, sentimenti, tradizione: nella Serenata Napoletana c’è questo e molto di più. Accompagnate da pianoforte, chitarra e mandolino, le incantevoli voci del soprano Clemen�na Regina e del tenore Stefano Sorren�no vi condurranno alla scoperta dei capolavori di Antonio De Curtis, Renato Carosone e tanti altri esponenti della tradizione musicale partenopea. E così potrete apprezzare i versi struggenti di “Malafemmena”, l’atmosfera sognante di “Anema e core”, le note allegre di “Chella là” e l’ammiccante ironia di “Comme face�e mammeta”. Lasciatevi prendere per mano, quindi, e scoprite quel prezioso scrigno di amore e passione, nostalgia e gioia di vivere, che soltanto la canzone d’autore napoletana custodisce ed è in grado di donarvi. Music, feelings and tradition: the Neapolitan Serenade features all this, and more. The enchanting voices of the soprano Clementina Regina and the tenor Stefano Sorrentino, accompanied by the piano, guitar and mandolin, will take you to discover the masterpieces of Antonio de Curtis, Renato Carosone and other famous exponents of the Naples’ music tradition. You shall thus be able to appreciate the poignant verses of “Malafemmena”, the dreamy atmosphere of “Anema e Core”, the cheerful notes of “Chella Là” and the winking irony of “Comme Facette Mammeta”. Let the tune guide you through the precious heritage of love and passion, nostalgia and joy of living preserved and conveyed uniquely by traditional Neapolitan songs.
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Soprano: Clementina Regina
Calendario concerti 2O18 Aprile/Ottobre Events Calendar 2O18 - April/October The Three Tenors
Neapolitan Serenade
G. Puccini Tosca A. Lara Granada G. Verdi Rigoletto P. Mascagni Cavalleria Rusticana R. Leoncavallo Pagliacci G. Donizetti L’ Elisir d’amore G. Puccini Turandot G. Verdi La Traviata Carosone, Falvo, Di Capua, De Curtis, Bocelli, Dalla
I’ te vurria vasà Core ‘ngrato Dicitencello vuje Reginella Tu si na cosa grande Anema e core Chella llà Malafemmena Luna rossa
Aprile 2018 14-17-21-24-28 / Maggio 2018 1-5-8-12-15-1922-26-29 / Giugno 2018 2-5-9-12-16-19-23-26-30 / Luglio 2018 3-7-10-14-17-21-24-28-31 / Agosto 2018 4-7-11-14-1821-25-28 / Se�embre 2018 1-4-8-11-15-18-22-25-29 / O�obre 2018 2-6-9-13-16-20-23-27
Aprile 2018 18-25 / Maggio 2018 2-9-16-23-30 / Giugno 2018 6-13-20-27 / Luglio 2018 4-11-18-25 / Agosto 2018 1-8-15-2229 / Se�embre 2018 5-12-19-26 / O�obre 2018 3-10-17-24
Conductor Ivan Antonio Tenor Francesco Fortes Tenor Alessandro Fortunato Tenor Stefano Sorrentino Violin Andrea Montella Cello Norma Ciervo
Conductor Ivan Antonio Tenor Francesco Fortes Soprano Clementina Regina Guitar Antonio D’ Apolito Mandolin Antonio Saturno
MUSEO CORREALE DI TERRANOVA - CORREALE MUSEUM Via Correale, 50 Sorrento
MUSEO CORREALE DI TERRANOVA - CORREALE MUSEUM Via Correale, 50 Sorrento
h 21.00 - h 9.00 pm
h 21.00 - h 9.00 pm
BIGLIETTI EXCLUSIVE (PRIMA FILA) € 70 - VIP (2°-3°-4° FILA) € 60 A (POSTI CENTRALI) € 50 - B (ULTIME FILE) € 40
TICKETS EXCLUSIVE (FIRST ROW) € 70 - VIP ( 2°-3°-4° ROW) € 60 A (CENTRAL SEATS) € 50 - B (BACK SEATS) € 40
TICKET POINT MUSEO CORREALE APERTO DAL MARTEDÌ AL SABATO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.00 CORREALE MUSEUM TICKET POINT OPENING HOURS: TUESDAY TO SATURDAY FROM 10 AM TO 5 PM
INFO & BOOKING www.opera-lirica.com info@operaelirica.com
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GRAND HOTEL FLORA SORRENTO
GRAND HOTEL FLORA Corso Italia, 248 80067 – Sorrento (NA) – Italy Tel: +39 081 878 2520 Fax: +39 081 807 2485 Email: info@grandhotelflora.com PEC: grandhotelflora@pec.it
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BAV
SORRENTO Life
TOP ATTRACTIONS
Le processioni Processions p.16
I matrimoni Weddings p. 18
L’intervista Interview p. 19
L’escursione Excursion p. 20
Il libro Book p. 22
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La notte degli incappucciati THE NIGHT OF THE HOODED BRETHREN
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imenticate Sorrento come l’avete sempre sognata. Accantonate per un istante l’immagine delle spiagge dalle acque cristalline e dei locali presi d’assalto dai giovani. Adesso pensate alla città con le vetrine dei negozi spente e le strade illuminate soltanto da fiaccole. Tutt’intorno un silenzio irreale, squarciato dal suono dei tamburi che si fa via via più incalzante fino a quando, dall’angolo della strada, non spuntano centinaia di incappucciati che mostrano i simboli della Passione e Morte di Gesù. Ecco la suggestione delle processioni del Giovedì e del Venerdì Santo, riti che il 29 e il 30 marzo di quest’anno torneranno ad animare le strade di Sorrento. Il primo corteo è quello dell’arciconfraternita del Rosario che, nella sera del Giovedì, visita gli altari della reposizione, luoghi in cui viene conservata l’Eucarestia al termine della messa in coena Domini. Nella notte tra il Giovedì e il Venerdì, invece, è l’arciconfraternita di Santa Monica a dar vita a quella che è tradizionalmente identificata come “processione bianca” per il colore delle vesti indossate dai partecipanti. Questo corteo rappresenta l’uscita della Madonna alla ricerca del Figlio e precede l’altro, organizzato nella sera del Venerdì dall’arciconfraternita della Morte, in cui domina il nero: il colore del saio degli incappucciati commemora il ritrovamento di Cristo morto da parte della Madre. Le processioni affondano le radici nel Cinquecento quando, il Giovedì Santo, le confraternite visitavano le chiese dove erano allestiti gli altari della reposizione. Originariamente i fedeli percorrevano le strade con fiaccole, cantando salmi e mostrando una croce spoglia tra due lance. Nel Settecento i Gesuiti, assai radicati a Napoli, cominciarono a organizzare cortei simili a quelli odierni, arricchendoli di lampioni e “martìri”: un rito diffuso anche nel resto della Costiera.
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orget what you have always dreamed about Sorrento. For a moment, put aside the image of beaches with crystal clear water and bars besieged by youngsters. Now, think about the city with unlit shop windows and only torches lighting up the streets. Everything is surrounded by an unreal silence, broken by the sound of drums, whose pace increases until hundreds of hooded brethren come out from a corner of the street, displaying the symbols of the Passion and Death of Jesus. That’s the charm of Maundy Thursday’s and Good Friday’s processions, whose rite is going to take place among Sorrento streets again on March 29th and 30th 2018. The first parade is held by the Arch-confraternity of the Rosary, paying a visit to the altars of repose, where the Communion hosts are held at the end of the Mass of the Lord’s Supper. In the night between Thursday and Friday, instead, the Arch-confraternity of Saint Monica holds the “white procession”, identified by the colour of the participants’ garments. The parade represents the exit of the Virgin to look for her Son and precedes another procession, held on Friday evening, by the Arch-confraternity of the Death, whose predominant colour is black: the monastic garment of the hooded brethren commemorates the finding of Christ dead by the Mother. The processions date back to the XVI century, when, on Maundy Thursday, confraternities visited the churches where the altars of repose were prepared. Originally, believers walked the streets with torches, singing psalms and displaying a bare cross between two spears. In the eigteenth century, Jesuits, whose community was deeply rooted in Naples, started to organise parades similar to those that are held today, enriching them with street lamps and “martyrdoms”, and such a rite was spread across the Sorrento coast. Foto: Franco Romano
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Un rito che si ripete da secoli in Costiera A rite that has been repeated for centuries on the Coast
Nel silenzio della notte risuona la voce del coro del Miserere: sono centinaia i fedeli che intonano il salmo 50 di Davide, struggente richiesta di perdono per i peccati commessi. Gli inni scandiscono il passo degli incappucciati che portano i simboli della Passione e Morte di Gesù: il libro, il calice, la borsa, i denari, il coltello, il gallo, la colonna, la corona di spine, i flagelli e le lance, i chiodi e la tenaglia, i dadi, la croce e tanti altri. Curiosa è la troccola, tavoletta in legno con due maniglie che, agitate, producono un forte rumore: anticamente questo strumento serviva a richiamare i fedeli intenzionati ad assistere alle celebrazioni del Giovedì e del Venerdì Santo, quando le campane delle chiese restano mute. The voice of the choir of Miserere resounds through the silence of the night: hundreds of believers tune the psalm 50 of David, a poignant plea for forgiveness of past sins. The hymns mark the steps of the hooded brethren who carry the symbols of the Passion and Death of Jesus: the book, the chalice, the bag, the money, the knife, the rooster, the column, the crown of thorns, the scourges and spears, the nails and tongs, the dice, the cross, and more. A curious instrument is the gragger, a wooden board with handles that produce a strong noise when shaken: historically, the instrument was used to call the worshippers who wanted to take part in the celebrations of Maundry Thursday and Good Friday, when the churches’ bells stay silent.
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Wedding Party
In Costiera per dirsi “sì” O N T H E C O A S T T O S AY “ Y E S ”
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’è chi viene a Sorrento per immergersi nelle sue acque cristalline, assaporare le prelibatezze della cucina locale o ammirare i gioielli del suo patrimonio storico-architettonico. Ma c’è anche chi sceglie la città costiera per coronare il proprio sogno d’amore in una location mozzafiato come il Museo Correale. Sono centinaia le coppie inglesi, americane, australiane, tedesche e scandinave che, ogni anno, decidono di unirsi in matrimonio nell’antica residenza nobiliare. Due le location a disposizione dei fidanzati per la celebrazione del rito civile. La prima è la Sala degli Specchi, impreziosita da dipinti, arredi e oggetti di arte decorativa di manifattura napoletana risalenti al XVIII secolo. Chi volesse pronunciare il fatidico «sì» all’aperto, invece, può farlo nel giardino del Museo: all’ombra di un esemplare secolare di Araucaria, a pochi passi dal boschetto di camelie e dal viale di platani che conduce alla terrazza con vista sul golfo di Napoli. Per sposarsi a Sorrento basta pagare la tariffa che varia a seconda del giorno della settimana in cui si intende celebrare il rito e che è disponibile sul sito internet del Comune: un piccolo contributo per chi desidera sposarsi in un luogo incantevole e carico di storia.
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here are those who come to Sorrento to plunge into its crystal clear waters, taste the delicacies of its local cuisine and admire the pearls of its historical and architectural heritage. Then, there are also those who choose the coastal city to make their romantic dreams come true in a breathtaking location like the Correale Museum. Each year, there are hundreds of British, American, Australian, German and Scandinavian couples who decide to get married in the old aristocratic residency. Two locations are available for the bride and groom to celebrate their civil marriage ceremony. The first one is the Hall of Mirrors, embellished with paintings, furniture and decorative art works manufactured in Naples in the XVIII century. On the other hand, those who want to pronounce the faithful “Yes” in the open air, can do it in the museum’s garden: in the shade of a centuries-old araucaria tree, few steps away from a little camellias wood and an avenue of plane trees leading to the terrace overlooking the Gulf of Naples. The only thing that needs to be done to get married in Sorrento is paying the relative fee, which varies depending on the day of the week when the couple intends to celebrate the rite. The tariffs are available on the Municipality’s website: a small contribution for being able to get married in an enchanting location full of history.
Intervista
Questions and Answers «Porto nel mondo la bellezza di Sorrento» «I share Sorrento’s beauty with the world» A tu per tu col tour operator Gino Acampora Face-to-face with the tour operator Gino Acampora
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lbergatore e agente di viaggio, Gino Acampora incarna la cultura dell’accoglienza che, dai tempi del Grand Tour a oggi, ha reso Sorrento una delle località più apprezzate dai turisti. Grazie a lui, titolare dell’agenzia Acampora Travel e socio dell’Acampora Hotels, la cittadina costiera è diventata meta di turismo matrimoniale. Com’è nata questa idea? «Circa 18 anni fa ero in vacanza ai Caraibi insieme a Bebè Stragazi, mio compianto amico e pioniere degli agenti di viaggio. Notammo che nei resort si celebravano matrimoni tra stranieri quasi ogni giorno. Ne restammo affascinati e, rientrati in Italia, proponemmo l’iniziativa ai tour operator che rappresentavamo. Un mio cliente inglese dell’epoca apprezzò particolarmente l’idea e, l’anno successivo, vendette ben 43 matrimoni. In seguito tutti gli operatori hanno cominciato a includere l’offerta weddings nei pacchetti: un’intuizione di cui sono orgoglioso». Come si è sviluppato il suo impegno imprenditoriale? «Diciamo la verità: non è poi così difficile fare turismo in Italia e in una regione splendida come la Campania. I miei nonni hanno avviato l’attività col primo albergo più di un secolo fa. Poi, insieme a zii, fratelli e cugini e dopo anni di duro lavoro, l’impresa è cresciuta». Che cosa attira i vacanzieri a Sorrento? «Sorrento ha la fortuna di essere vicina ad altre località: da qui si raggiungono in breve tempo Capri, Ischia, Pompei, Ercolano, il Vesuvio, Positano, Amalfi e Ravello. Al mondo non c’è una simile concentrazione di luoghi così interessanti dal punto di vista paesaggistico e storico-culturale. Senza dimenticare l’offerta enogastronomica, legata a prodotti di qualità come mozzarella e limoncello, e le capacità degli imprenditori che hanno portato ristoranti e alberghi a livelli di eccellenza». Lei è un convinto sostenitore della rassegna proposta da Opera e Lirica: come ne spiega il successo? «È stato amore a prima vista. Mi è piaciuta l’idea di offrire agli ospiti un prodotto di grande qualità, diverso dalla classica tarantella, in una location suggestiva come il Museo Correale. I riscontri sono stati eccezionali, tanto che abbiamo dovuto chiedere di aumentare il numero dei concerti e di prevedere, ogni settimana, una serata riservata ai nostri clienti». Vale la pena di trascorrere qualche giorno a Sorrento? «Sorrento vanta una percentuale di clienti di ritorno altissima: c’è chi, da oltre 30 anni, sceglie lo stesso albergo. Qui il turista arriva da ospite, va via come uno di casa e poi non può fare a meno di tornare: per noi è un ulteriore motivo di soddisfazione».
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s hotelier and travel agent, Gino Acampora embodies the culture of hospitality, which, from the Grand Tour until now, has made Sorrento one of the cities that tourists appreciate the most. Thanks to him, as the owner of Acampora Travel Agency and member of Acampora Hotels, the coastal town has become a wedding tourism destination. Where did this idea come from? «About 18 years ago I was on holiday in the Caribbean with my late dear friend Bebè Stragazzi, a pioneer travel agent. We noticed that the resorts hosted foreigners’ wedding celebrations almost every day. We were impressed, and, once back in Italy, we proposed the initiative to the tour operators that we represented. One of my English clients of the time particularly appreciated the idea, and the following year he was able to sell 43 weddings. Later, all tour operators started to include weddings in their holiday packages. I am proud of that intuition». How has your entrepreneurial commitment developed? «Let’s tell the truth: working with tourism in Italy is not that difficult, especially in such a splendid region as Campania. My grandparents set up the business with their first hotel more than a century ago. Then, together with uncles and aunts, brothers, sisters and cousins, and after years of hard work, the business has grown». What attracts holidaymakers to Sorrento? «Sorrento is lucky enough to be really close to other locations: Capri, Ischia, Pompeii, Herculaneum, the Vesuvius, Positano, Amalfi and Ravello can be reached in a short time. There is no other similar concentration of such an amount of interesting places in the world.They stand out in terms of landscape, history and culture. Moreover, the food and wine sector cannot be forgotten, offering quality products like mozzarella cheese and limoncello liqueur, thanks to the skill of entrepreneurs who have led restaurants and hotels to levels of excellence». You are a strong advocate of the musical programme proposed by Opera & Lirica: how do you explain its success? «It was love at first sight. I liked the idea of offering guests a high-quality product, different from the classic tarantella, in an evocative location like the Correale Museum. It has been met by extraordinarily positive response, to the point where we had to ask to increase the number of concerts and to reserve a soiree per week just for our clients». Is it worth spending a few days in Sorrento? «Sorrento boasts a very high percentage of return customers: there are those who have been choosing the same hotel for more than 30 years. Here the tourist is welcomed as a guest. By the time he goes away, he has already become one of the family. Then, he cannot help but come back. For us, this is a further reason for satisfaction». 19
G I TA F U O R I P O R TA - A D AY T R I P
Walking Tour
Sulle colline di Sorrento
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tra arte, fede e natura
hi l’ha detto che Sorrento è sinonimo soltanto di mare e di spiagge? Con le sue colline verdi e la sua fitta rete di sentieri, la cittadina costiera è anche il luogo ideale per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta. Bastano un paio di scarpe comode e una macchina fotografica per godersi la perla della penisola sorrentina da una prospettiva del tutto inedita. Un esempio? Il percorso che dal centro conduce al borgo di Casarlano, al seguito della guida ambientale professionista Nino Aversa. Da piazza Lauro si imbocca via Marziale, poi via San Renato e, giunti nei pressi del cimitero, via San Valerio. Ed è qui che agli occhi dell’escursionista comincia a schiudersi un paesaggio fatto di agrumeti, pergolati e alti muri in tufo: una dimensione contadina, sottolineata dal profumo delle zagare, e un’atmosfera completamente diversa rispetto a quella che si vive nel centro della città. Pochi passi e si trovano le scale della «via delle sciuscelle», così ribattezzata dai sorrentini per la presenza di numerosi carrubi. Da queste parti, secoli fa, pittori del calibro di Duclère, Pitloo, Gigante e quelli della scuola di Posillipo si attardavano per immortalare le colline e il mare di Sorrento. Di quella sensibilità artistica resta una preziosa traccia nei dipinti conservati al secondo piano del Museo Correale. Ed eccoci a Casarlano con la sua chiesa quattrocentesca nella quale è venerata l’immagine della Madonna in trono col Bambino: un affresco tradizionalmente attribuito a un pittore della corte angioina, risalente quindi al XIV secolo e accreditato come uno dei più antichi conservati in penisola sorrentina. Dal centro di Casarlano si riparte percorrendo le antiche vie di Baranica fino a Cesarano. La caratteristica di queste strade è la costruzione a trincea: il tracciato corre sotto il livello del terreno tra alti muri di tufo che separano le proprietà, vigne, limoneti e castagneti. L’itinerario termina nella zona di Santa Lucia, percorrendo la strada che costeggia la parte alta del Vallone dei Mulini fino a piazza Tasso.
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I CONSIGLI DEL TREKKER Appassionato del territorio e della sua storia, Nino Aversa è guida ambientale professionista Aigae (Associazione italiana guide ambientali ed escursionistiche). La sua mission? Far conoscere luoghi, storia e tradizioni della penisola sorrentina: un impegno che lo ha portato a organizzare migliaia di escursioni per i turisti, oltre che per i residenti e gli allievi delle scuole di ogni ordine e grado. Per contattarlo basta visitare il sito www.sorrentohiking. com, telefonare al numero +393341161642 oppure utilizzare i social network: Istagram (nino.aversa) e Facebook (Nino Aversa guida escursionistica).
On the Hills of Sorrento among art, faith and nature
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ho said that Sorrento is only a synonym of sea and beaches? Its green hills and vast network of trails make this seaside town the ideal place for hiking lovers too. A pair of comfortable shoes and a camera are all you need to enjoy the pearl of the Sorrento Peninsula from a new and original perspective. For instance? Let's take the path from the town centre to the Casarlano old village, with the professional environmental guide Nino Aversa. Starting from Lauro square, we take Marziale street, then San Renato street, and, past the cemetery, we go on to San Valerio street. Here, hikers discover a landscape made of citrus groves, arbours and high tuff walls: a rural land, scented by the fragrance of orange blossoms, and a totally different atmosphere from the one you find in the city centre. A few steps away, there are the stairs called “carob trees' street” by Sorrento inhabitants, for the massive presence of these trees. Centuries ago, famous painters like Duclère, Pitloo, Gigante and the ones related to the Posillipo school, lingered in this area to capture Sorrento's hills and coast in their works. Their artistic sensitivity left a precious trace in the paintings kept on the second floor of the Correale Museum. And so we arrive at Casarlano, with its XV century church, where the picture of the Virgin Enthroned with Child is worshipped. The fresco is traditionally attributed to a painter from the Angevin court, dating back to the XIV century and valued as one of the most ancient frescoes preserved in the Sorrento Peninsula. We depart again from the centre of Casarlano through the ancient streets of Baranica, up to Cesarano. The streets are characterised by a trench-style construction: the path runs under ground level, between high tuff walls marking the boundaries of estates, vineyards, lemon groves and chestnut woods. The route ends in the area of Santa Lucia, following the road that goes along the upper part of the Mills' Valley, up to Tasso square.
TREKKER’S HINTS
Nino Aversa has a passion for his territory and history. He is a professional environmental guide, member of Aigae (Italian Association of Environmental and Walking Guides). His mission? Spreading the knowledge of places, history and traditions of the Sorrento Peninsula. His commitment led him to organize thousands of excursions for tourists, residents and students from all schools and grades.You can contact him by visiting the website www.sorrentohiking.com, by calling the telephone number +393341161642, or through social networks: Instagram (nino.aversa) and Facebook (Nino Aversa guida escursionistica). 21
LIBRI - BOOKS
Read and Relax ALLA SCOPERTA DI NAPOLI
Title: NAPOLI INSOLITA E SEGRETA Writer: VALERIO CEVA GRIMALDI MARIA FRANCHINI Editor: JONGLEZ Pagine: 377 Year: 2014
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Forse non tutti sanno che Napoli conserva il museo della tipografia più piccolo e l’archivio bancario più grande al mondo. Oppure che, quando la città è flagellata dalla pioggia, si attraversa il tunnel di una metropolitana mai completata a bordo di una zattera. Eccellenze e misteri che Valerio Ceva Grimaldi passa in rassegna nel libro “Napoli insolita e segreta”, edito da Jonglez e disponibile anche in inglese e francese. Corredato dai testi tematici di Maria Franchini e dalle foto di Fernando Pisacane, il volume offre una panoramica dei tesori nascosti che la città campana rivela solo agli abitanti e ai viaggiatori più curiosi. Qualche esempio? I depositi segreti del Museo archeologico nazionale, il forno dove fu cotta la prima pizza margherita a Capodimonte, una comunità di frati che dal 1976 vive in alcune vecchie carrozze ferroviarie. E poi ancora una Vespa da guerra col cannone, la vasca navale universitaria più grande in Europa, un hotel nelle stanze di quella che un tempo era la casa chiusa più chic della città. Grimaldi e Franchini accompagnano i lettori alla scoperta delle meraviglie dimenticate e delle contraddizioni stridenti che hanno reso Napoli un luogo dal fascino irresistibile.
DISCOVERING NAPLES Maybe not everybody knows that Naples has the smallest typography museum and largest bank archive in the world. Or that, when it’s pouring with rain, the tunnel of an unfinished underground station can be crossed on a raft. Excellence and mystery narrated by Valerio Ceva Grimaldi in his book “Secret Naples”, published by Jonglez in English, French and Italian. Featuring thematic texts by Maria Franchini and photographs by Fernando Pisacane, the volume offers an overview of the hidden treasures that the city only reveals to its residents and the most curious travellers. Any examples? The secret storage rooms of the National Archaeological Museum, the oven where the first pizza margherita was baked in Capodimonte, or a community of friars who have been living in old rail wagons since 1976. Then, a war-Vespa equipped with a cannon, Europe’s largest university towing tank, and a hotel in the rooms of what was once the most elegant brothel in town. Grimaldi and Franchini lead the reader to the discovery of those forgotten wonders and striking contradictions that create Naple’s irresistible charm.
SORRENTO Food
L’intervista Interview p. 24
La ricetta Recipe p. 26
I ristoranti Restaurants p. 28
Intervista Questions and Answers
PROFILE
Lo chef che sforna pizza e idee
The Sorrento chef producing pizzas and ideas Antonino Esposito si racconta tra cucina e tv
Antonino Esposito tells his story through cuisine and tv
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uando si avvicinò all’arte della pizza aveva solo 16 anni. L’abilità dello zio Salvatore, le fasi della lievitazione, il materializzarsi di una profumata margherita affascinarono Antonino Esposito al punto da convincerlo a diventare chef. Pizzaiolo per passione, dunque. Poi consulente, promotore di corsi, autore di libri e programmi televisivi dedicati al piatto simbolo della cucina napoletana. Sempre con il gusto della sperimentazione, che in passato l’ha portato a brevettare la Frusta Sorrentina, e l’amore per la propria terra, ispiratore delle prelibatezze che Esposito riserva agli ospiti del ristorante “Acqu’e sale”. Un impegno ancora più importante dopo che l’Unesco ha dichiarato l’arte dei pizzaioli napoletani patrimonio dell’umanità. Com’è nata la sua passione? «Osservando mio zio Salvatore che si divideva tra il mestiere di muratore e quello di pizzaiolo. Mi colpì il suo modo di impastare, a mano, nella madia. All’inizio per me fu un disastro. Poi, grazie all’aiuto di mio zio e di uno chef, capii che quella poteva essere la mia strada. E avevo ragione: di lì a poco tempo avrei aperto la mia prima pizzeria». Da che cosa nasce l’idea della Frusta Sorrentina? «Era il 1996. Mi trovavo davanti a un pezzo di impasto tagliato per fare una pizza mignon. Aggiunsi mozzarella e pomodorini, poi lo chiusi da entrambe le parti e alle estremità, infine infornai e assaggiai. Fu un colpo di fulmine. Dopo qualche mese aprii la Frusteria: un buco di 18 metri quadrati, nel centro storico di Sorrento, dove la gente faceva la fila per assaggiare quella novità. Il successo fu tale che brevettai la Frusta e diedi vita a un’azienda che surgela questo prodotto per spedirlo in tutto il mondo e inserirlo nel menu di alcune compagnie aeree. Negli Stati Uniti, nel Regno Unito e persino in Israele ci sono supermercati dove è possibile trovare la Frusta». Perché ha scelto Marina Piccola come location di “Acqu’e sale”? 24
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hen he was introduced to the art of pizza-making, he was only 16 years old. Uncle Salvatore’s skill, the rising process phases and a fragrant margherita materializing in front of him enchanted Antonino Esposito to the extent of convincing him to become a chef.Thus, a pizza maker driven by passion.Then, he also became a consultant, course promoter, book author and TV show creator, dedicating his work to the iconic dish of Neapolitan cuisine. He also took pleasure in experimentation, and patented the Frusta Sorrentina. The love for his land inspires the delicacies that Esposito’s guests can taste at “Acqu’e Sale” restaurant. His commitment has become even more important after Unesco awarded world heritage status to the Naples art of pizza-making. How did your passion start? «By watching my uncle Salvatore, who was part time pizza maker and part time bricklayer. I was struck by his way of hand-kneading the dough in a wooden tray. At the beginning, my attempts were disastrous.Then, my uncle and a chef helped me, and I understood that my interest could actually turn into a job. I was right: a little later, I opened my first pizzeria». Where did the idea of Frusta Sorrentina come from? «It was the year 1996. I had a piece of dough cut to make a mini pizza. I added mozzarella and cherry tomatoes, then I closed it at both ends, and finally I baked it and tasted it. I fell in love with it. Some months later, I opened the Frusteria: a minuscule place of 18 square metres, in the historic town centre of Sorrento, where people queued to taste the novelty dish. The Frusta was so successful that I patented it and I set up a business that freezes the product, to deliver it around the world and introduce it in some airlines’ menu. In the US, the UK and even in Israel, there are some supermarkets selling Frusta». Why did you choose Marina Piccola as the location for “Acqu’e sale”? «‘Acqua’ (water) and ‘sale’ (salt) are the basic ingredients for the
«Acqua e sale sono la base dell’impasto della pizza, oltre che componenti fondamentali del mare che si gode dal mio ristorante.Volevo un locale a due passi dall’elemento naturale che caratterizza la Costiera e l’ho trovato nel porto di Sorrento, luogo caro a tanti artisti. Qui propongo piatti di mare, con pescato che arriva ogni giorno, e pasta fresca realizzata nella nostra cucina. Senza dimenticare le pizze, ovviamente». Quanto c’è di Sorrento nelle sue creazioni? «Tutto. Le mie pizze non sono le classiche napoletane, delle quali conservano comunque gli impasti morbidi che le rendono estremamente digeribili, ma hanno uno stile tutto loro. E poi la differenza sta nelle farciture: uso i prodotti del territorio, dai formaggi ai pomodori, dall’olio alle verdure. Mi allontano poco da qui: mi concedo solo qualche incursione in costiera amalfitana per le alici di Cetara o nell’area vesuviana per i pomodorini del piennolo». Oltre a organizzare corsi amatoriali e professionali, nel 2014 è sbarcato a Chicago dove ha aperto il Master Pizzaiolo Training Lab: di che cosa si tratta? «L’iniziativa nasce dalla voglia di insegnare agli americani, primi consumatori di pizza al mondo, che questa pietanza è qualcosa di diverso dalle oscene preparazioni che si trovano negli Stati Uniti e in altre parti del pianeta. Per farlo c’è bisogno di formare nuove generazioni di pizzaioli. Perciò i nostri corsi “sfornano” veri professionisti della pizza». Lei è autore di libri, oltre che ideatore del talent-show “Alice Masterpizza” e ospite di “Gustibus”: come interpreta questo ruolo? «Nei miei viaggi in giro per il mondo, come consulente di ristoranti o in qualità di giudice in competizioni internazionali, noto che il pubblico comincia a comprendere la differenza tra uno scialbo pomodoro e un San Marzano oppure tra un formaggio industriale e una mozzarella. Su questa consapevolezza bisogna insistere. La notorietà mi consente di rivolgermi a milioni di consumatori rendendoli consapevoli di ciò che mangiano. Così promuovo Napoli, Sorrento, la Campania, oltre a divulgare i loro sapori e il loro patrimonio di eccellenze agroalimentari».
pizza dough, and they are also the essential components of the sea that my restaurant overlooks. I wanted a place close to the natural element characterizing the Sorrento peninsula, and I found it in the Sorrento harbour, whose view is loved by many artists. Here, I offer seafood dishes, with the freshly caught fish of the day, and fresh pasta hand-made in our kitchen. Without forgetting the pizza, of course». How much of Sorrento style is there in your creations? «All of it. My pizzas are not classically Neapolitan. They still keep the same soft dough that makes them extremely digestible, but they have their own style. And the real difference lies in the toppings: I use local products, from cheese to tomatoes, from olive oil to vegetables. I hardly go far from here to look for my products: I just allow myself some incursions into the Amalfi Coast for the Cetara anchovies, or into the Vesuvius area for the Piennolo cherry tomatoes». Apart from organizing amateur and professional courses, you launched the Master Pizzaiolo Training Lab in Chicago in 2014: what is it about? «The initiative originated from the desire to teach Americans – who are the world’s biggest pizza consumers – that this dish is something different from the unfortunate preparations that can be found in the United States and other parts of the world. In order to succeed, new generations of pizza makers need to be trained. For this reason, our courses prepare real professionals of pizza making». You are the author of some books, and you have also created the talent-show “Alice Masterpizza”, apart from being a guest in the “Gustibus” show: how do you play this role? «During my travels around the world, as a restaurant consultant or as a judge in international competitions, I notice that the audience is starting to understand the difference between a tasteless tomato and a San Marzano, or between industrial cheese and mozzarella. We must persevere in raising this awareness. Popularity allows me to convey my message to millions of consumers, so that they can be aware of what they eat. In this way, I promote Naples, Sorrento and the Campania Region, while sharing the taste of their typical dishes and the knowledge of their heritage in terms of agricultural and culinary excellence.
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Non è Pasqua senza pastiera I T ’ S N O T E A S T E R W I T H O U T PA S T I E R A
La Regina Maria Teresa, moglie di Ferdinando II di Borbone, era sempre imbronciata. Un giorno, per farle tornare il sorriso, il re le fece assaggiare un dolce squisito. Quale? La pastiera, di cui vi proponiamo la storia e una ricetta che potrete eseguire al vostro rientro dalle vacanze. Queen Maria Theresa, the wife of Ferdinand II of Borboun, was always sulky. One day, to make her smile again, the king made her taste a delicious dessert. Which one? The pastiera, of which we are telling you the story and a recipe that you will be able to follow on your return from holiday.
Dono alla sirena Partenope (Gift to the mermaid Partenope) Dietro la pastiera, autentica regina della Pasqua in Campania, si celano leggende che affondano le radici nella notte dei tempi. La prima narra di alcuni pescatori che, a causa dell’improvviso maltempo, erano rimasti in balia delle onde per un giorno e una notte. Tornati sulla terraferma, raccontarono di essere riusciti a sopravvivere mangiando la “pasta di ieri” (di qui il nome “pastiera”), fatta con ricotta, uova, grano e aromi. Da quel momento la pastiera, che di fatto aveva ridato la vita ai quattro pescatori salvandoli dalla tempesta, fu considerata un segno di rinascita. Un’altra leggenda vuole che questo dolce tipico della nostra regione sia un dono degli abitanti del golfo di Napoli alla sirena Partenope. Quest’ultima aveva scelto la zona come propria dimora e, ogni primavera, emergeva dalle acque per allietare col proprio canto le persone che vivevano da quelle parti. Un giorno la voce della sirena si rivelò talmente soave e melodiosa che i napoletani decisero di ricambiare tanta dolcezza donandole quanto di più prezioso fosse a loro disposizione: farina, ricotta, uova, grano tenero bollito nel latte, acqua di fiori d’arancio, spezie e zucchero. La sirena accettò di buon grado quelle squisitezze e, dopo essersi nuovamente inabissata, li depose ai piedi degli dèi. Furono questi ultimi a mescolare gli ingredienti realizzando così la prima pastiera.
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The origins of pastiera – the authentic and sumptuous dessert eaten at Easter in the Campania Region – are shrouded in legends, dating back to ancient times.The first one narrates of a sudden storm that forced some fishermen to stay at sea, battered by the waves, for one day and one night. Once back on the mainland, they said they had been able to survive by eating the “pasta di ieri” (yesterday’s pasta) from which the term “pastiera” would derive.That pasta was made with ricotta cheese, eggs, wheat and flavourings. The dish had given new life to the four fishermen, by saving them from the storm. Since then, the pastiera was considered a sign of re-birth.Another legend goes that this typical regional dessert was a gift that the inhabitants of the Gulf of Naples had given to the mermaid Partenope. She had chosen the area as her home, and she emerged from water in the spring season to gladden the residents with her voice. One day, the mermaid’s voice sounded so smooth and melodious that Naples’ folks decided to express their gratitude for such sweetness by donating the most precious things they had: flour, ricotta cheese, eggs, soft wheat boiled in milk, orange blossom water, spices and sugar. The mermaid was keen to accept the delicacies and, after diving again into the depths, she brought them to the gods.The gods themselves mixed the ingredients, thus creating the first pastiera. 26
La ricetta
Cook and Taste
Per la pasta frolla: distribuire la farina a fontana, versarvi al centro il burro, lo zucchero e le uova. Aggiungere la vanillina, la buccia grattugiata di mezza arancia e mezzo limone e un pizzico di sale. Impastare fino a ottenere un impasto omogeneo e riporlo in frigo per un’ora. Per il ripieno: cuocere il grano con il latte, la sugna, la vaniglia e lo zucchero, fino a quando non appare sfatto. Setacciare la ricotta e mescolarla a 300 g di zucchero, aggiungere cinque tuorli d’uovo e tre albumi montati a neve, la buccia grattugiata di due limoni, l’acqua di fiori e i canditi finemente tagliati. Appena il grano si sarà raffreddato, mescolarlo con la ricotta. A questo punto, stendere una parte della pasta frolla su un foglio di carta oleata, capovolgerla e con essa foderare un ruoto unto di sugna. Poi staccare delicatamente la pasta dalla carta. Riempire il ruoto con il ripieno, senza mai superare il limite di cinque centimetri dall’orlo, e con la rimanente pasta frolla formare delle strisce e disporle sul ripieno a forma di griglia. Cuocere in forno a calore medio per circa due ore, infine raffreddare la pastiera e ricoprirla di zucchero a velo.
*** For the shortcrust pastry: make a well in the flour, pour lard, sugar and eggs in the centre. Add vanilla flavouring, half-an-orange grated rind, half-a-lemon grated rind, and a pinch of salt. Knead to a smooth dough, then put it in the fridge and leave it for an hour. For the filling: cook the wheat with milk, lard, vanilla and sugar, until it looks mashed. Sift the ricotta cheese and mix it with 300 g of sugar (10.5 oz), add five egg yolks, three egg whites beaten to a firm froth, the grated rind of two lemons, orange blossom water and candied citrus cut into small pieces. Once the wheat has cooled enough, mix it with ricotta cheese. Then, roll out the shortcrust pastry on an oil-paper sheet, flip it and use it to line a round baking tin greased with lard. Gently remove the oil-paper from the shortcrust pastry. Pour the filling into the baking tin, leaving a margin of 5 cm from the edge of the tin, then use the rest of the shortcrust pastry to form strips and place them on the filling, arranging them in a grid pattern. Bake at medium heat for about two hours. Finally, cool the pastiera and cover it with icing sugar.
INGREDIENTI PER LA FROLLA 300 gr 150 gr 150 gr 3 pz
farina 00 sugna zucchero uova
INGREDIENTI PER IL RIPIENO grano cotto uova latte acqua di fiori limoni cedro e scorzette di arancia candite 1 cucchiaio sugna 1 bustina vaniglia 1 bustina zucchero a velo 200 gr 5 pz 4 dl 80 ml 2 pz 150 gr
INGREDIENTS FOR 300 g 150 g 150 g 3
flour (10.5 oz) lard (5.3 oz) sugar (5.3 oz) eggs
INGREDIENTS FOR 200 g 5 40 cl 80 ml 2 150 g one one one
cooked wheat (7 oz) eggs milk (13.5 fl oz) orange blossom water (3 fl oz) lemons candied cedar (5.3 oz) and orange rind (5.3 oz) tablespoon of lard sachet of vanilla icing sugar
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Ristoranti
Restaurants
VESUVIO ROOF RESTAURANT Corso M. Crawford, 85 - 80065 Sant’Agnello (NA) +39 081 8781352 info@mediterraneosorrento.com www.mediterraneosorrento.com
RISTORANTE SACRO E PROFANO Via Tasso, 53-55 - 80067 Sorrento (NA) +39 081 19004857 info@sacroeprofanosorrento.it www.sacroeprofanosorrento.it
RISTORANTE MUSEO CARUSO Via S. Antonino, 12 - 80067 Sorrento (NA) +39 081 8073156 info@ristorantemuseocaruso.com www.ristorantemuseocaruso.com
LO STUZZICHINO OSTERIA Via Deserto, 1 A - 80061 Sant’Agata sui due Golfi (NA) +39 081 5330010 - +39 333 3323189 mimmo@ristorantelostuzzichino.it www.ristorantelostuzzichino.it
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SORRENTO Culture TOP ATTRACTIONS
Musei Museums p. 32
Monumenti Monuments p. 33
Chiese Churches p. 34
Attrazioni Attractions p. 35
Negozi Shopping p. 36
Moda Fashion p. 37
Cartina Map p. 38
Trasporti Transfers p. 40
Musei
Museums
Museo Correale
Correale Museum of Terranova
Indirizzo: Via Correale, 50 – Sorrento. Info: +39 081 8781846; www.museocorreale.it Orari dal primo aprile al 31 ottobre: martedì-sabato dalle 9.30 alle 18.30, domenica dalle 9.30 alle 13.30; lunedì chiuso Orari dal primo novembre al 31 marzo: martedì-domenica dalle 9.30 alle 13.30; lunedì chiuso Prezzo del biglietto: 8 € per gli adulti; 5 € per gruppi di 20 persone, possessori o tesserati Fai, Touring Club e Campania Arte Card; 3 € per le scolaresche; gratis per bambini fino a dieci anni, persone affette da disabilità e accompagnatori, residenti a Sorrento (in quest’ultimo caso solo il giovedì e la domenica)
Address: via Correale, 50 – Sorrento, Italy Info: +39 081 8781846; www.museocorreale.it Opening hours from April 1st to October 31st: Tuesday to Saturday from 9:30 a.m. to 6:30 p.m.; Sunday from 9:30 a.m. to 1:30 pm; closed on Monday. Opening hours from November 1st to March 31st: Tuesday to Sunday from 9:30 a.m. to 1:30 p.m.; closed on Monday. Ticket price: 8 euros for adults; 5 euros for groups of 20 people, FAI members, Touring Club members and Campania Arte Card holders; 3 euros for school groups; free for children up to 10 years of age, people with disabilities and carers, and Sorrento residents (in the latter case, only on Thursday and Sunday)
Museo della Tarsia lignea
Address: via San Nicola, 28 (at Palazzo Pomarici Santomasi) Sorrento, Italy Info: +39 081 8771942; www.museomuta.it Opening hours from April 1st to October 31st: every day from 10 a.m. to 6:30 p.m. Opening hours from November 1st to March 31st: every day from 10 a.m. to 5 p.m. Ticket price: 8 € for adults; 5 € for adults over 65 years of age and the young between 12 and 17 years of age; 5 € per person (without guided tour) and 8 € per person (with guided tour) for groups of at least 15 people; 3 € per pupil (without guided tour) and 5 € per pupil (with guided tour) for school groups of at least 15 pupils; free entrance for children up to 11 years of age
Indirizzo: Via San Nicola, 28 (presso Palazzo Pomarici Santomasi) Sorrento. Info: +39 081 8771942; www.museomuta.it Orari dal primo aprile al 31 ottobre: tutti i giorni dalle 10 alle 18.30 Orari dal primo novembre al 31 marzo: tutti i giorni dalle 10 alle 17 Prezzo del biglietto: 8 € per gli adulti; 5 € per gli adulti sopra i 65 anni e i ragazzi tra 12 e 17 anni; 5 € a persona (senza guida) e 8 € a persona (con guida) per i gruppi formati da almeno 15 persone; 3 € a studente (senza guida) e 5 € a studente (con guida) per le scolaresche formate da almeno 15 studenti; gratis per i bambini fino a 11 anni
Museo archeologico della penisola sorrentina “Georges Vallet” Indirizzo: via Ripa di Cassano, 26 (presso Villa Fondi) – Piano di Sorrento. Info: +39 081 8087078 Orari: martedì-domenica dalle 9.00 alle 18.30; lunedì chiuso Prezzo del biglietto: ingresso gratuito
Museo mineralogico campano Indirizzo: viale Rimembranza, 1 (presso complesso monumentale Santissima Trinità e Paradiso) – Vico Equense. Info: +39 081 8015668; www.museomineralogicocampano.it Orari: martedì-sabato dalle 9.00 alle 13.00 Prezzo del biglietto: 2.50 €
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Workshop-Museum of Inlaid Wood Work
Archaeological Museum “Georges Vallet” Address: via Ripa di Cassano, 26 (at Villa Fondi) – Piano di Sorrento, Info: +39 081 8087078 Opening hours: Tuesday to Sunday from 9 a.m. to 6:30 p.m.; closed on Monday . Ticket price: free entrance
Mineralogical Museum of Campania Indirizzo: viale Rimembranza, 1 (at the monumental complex of Santissima Trinità e Paradiso) – Vico Equense, Italy Info: +39 081 8015668; www.museomineralogicocampano.it Opening hours: Tuesday to Saturday from 9 a.m. to 1 p.m. Ticket price: 2.50 €
Monumenti Monuments
Antiche Mura e Bastione di Parsano
Ancient Walls and Bastion of Parsano
Fin dall’epoca romana Sorrento fu difesa da una cerchia muraria, ristrutturata in epoca medievale e poi nel XVI secolo. La Porta di Parsano, invece, fu aperta nel 1745 ed è l’unica ancora visibile nel contesto originario. Il Bastione è gratuitamente visitabile dal primo Aprile al 31 Maggio dalle 10 alle 13; dal primo giugno al 31 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 22; a settembre dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 20; a ottobre solo dalle 10 alle 13.
Since the Roman age, Sorrento had been defended by walls, which were restored in the Middle Ages and later again in the XVI century. The Door of Parsano, instead, was opened in 1745 and is the only gate still visible in the original context. Entrance to the Bastion is free: it can be visited from April 1st to May 31st from 10 am to 1 pm; from June 1st to August 31st from 10 am to 1 pm and from 7 to 10 in the evening ; in September from 10 am to 1 pm and from 7 to 8 in the evening; in October only from 10 am to 1 pm.
Bagno della Regina Giovanna e Villa di Pollio Felice In questa zona spiccano i resti di una villa marittima di epoca romana appartenuta a Pollio Felice e celebrata dal poeta Publio Papinio Stazio. L’area, però, deve la fama a una pettegolezzo risalente a circa 600 anni fa: lo specchio acqueo antistante i ruderi sarebbe stato il luogo prediletto dalla regina Giovanna II di Durazzo per immergersi completamente nuda.
Sedil Dominova Risalente al XVI secolo, l’edificio è il solo superstite dei sedili nobiliari campani, luoghi in cui gli aristocratici discutevano delle sorti delle città. Di forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno che lasciano scoprire la cupola e i muri affrescati, il Sedil Dominova ospita la Società operaia di mutuo soccorso, fondata nel 1877 per garantire ai lavoratori le prime forme di mutualismo.
Casa di Torquato Tasso Il poeta, autore della “Gerusalemme liberata”, nacque l’11 marzo 1544 nella villa della nobile famiglia dei Mastrogiudice. La parte rimanente dell’abitazione è stata successivamente inglobata nell’Imperial Hotel Tramontano che ha assorbito anche opere laterizie, mura in reticolato, capitelli corinzi e altri ruderi della preesistente villa romana.
Palazzo Veniero Costruito tra il 1100 e il 1200, è uno degli edifici più antichi della città. Si caratterizza per le grandi finestre ad arco contornate da fasce in tufo giallo e grigio. Ad attirare l’attenzione sono soprattutto i tondi con il centro a forma di stella o di rosone in miniatura. In origine, nel loro incavo, trovavano probabilmente posto alcune patere in maiolica a forma di scodella: elementi arabeggianti che si fondono con quelli di gusto tardo-bizantino.
The Baths of Queen Joanna and the Villa of Pollio Felice The remains of a seaside Roman villa certainly stand out in this area. The villa pertained to Pollio Felice and was celebrated by the poet Publio Papinio Stazio. The area, however, owes its fame to some gossip dating back to 600 years ago. Rumour had it that the water pool in front of the ruins had been Queen Joanna II of Durazzo’s favourite place to bathe completely naked.
Sedil Dominova Dating back to the XVI century, the building is the only remaining in the Campania Region of the noble family seats where aristocrats used to take decisions upon the fate of the city. Sedil Dominova has a quadrilateral shape, with two arched corners in piperno stone that open the view onto the dome and frescoes on the walls. The building now hosts the Workers’ Association of Mutual Support, founded in 1877 to grant workers the earliest forms of mutual aid.
Torquato Tasso’s House The poet, author of “Jerusalem Delivered”, was born on March 11th 1544 in the villa of the noble Mastrogiudice family. The remaining part of the house was later incorporated in the Imperial Hotel Tramontano, which also absorbed Roman brick walls, reticulated work, Corinthian capitals and other ruins of the pre-existing Roman villa.
Veniero Palace Built between 1100 and 1200, it is one of the city’s most ancient buildings. It is characterized by large arched windows lined by yellow and grey tuff stone. Some of the most striking elements are the round decorations with the centre shaped as a star or a miniature rose window. Originally, their cavities probably contained some maiolica ceramic patera bowls: Arabian-style elements merging with late-Byzantine features.
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Chiese
Churches
Cattedrale
Cathedral
Consacrata ai santi Filippo e Giacomo, fu eretta nell’XI secolo e ricostruita nel 1573. All’interno ospita tele dipinte da artisti della scuola napoletana del Settecento, un trono arcivescovile in marmo e un coro in legno intarsiato realizzato da artigiani sorrentini ai primi del Novecento. Sono realizzati con la stessa tecnica i quadri delle tappe della Via Crucis e i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale.
Dedicated to the Saints Philip and James, it was erected in the XI century and rebuilt in 1573. The interior features canvases painted by artists pertaining to the Neapolitan School of the XVIII century, the Archbishop’s marble throne, and an inlaid wood choir made by Sorrento’s craftsmen in the early XIX century. The same technique was used for the pictures of the Via Crucis Stations and the scenes decorating the architectural drums of the main entrance and side door.
Santuario della Madonna del Carmine Secondo la tradizione il santuario sorge proprio dove, tra il 230 e il 240, fu eretta una chiesa nel luogo in cui alcuni cristiani sorrentini erano stati giustiziati. Ricostruito nel XVI secolo, il santuario è a una sola navata e all’interno presenta numerosi dipinti della scuola napoletana del Settecento. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine della Bruna di Napoli.
Basilica di Sant’Antonino Anche questa chiesa risale all’XI secolo sebbene le fonti attestino la presenza, nello stesso luogo, di un oratorio consacrato a Sant’Antonino già molti anni prima. Spiccano il portale in stile bizantino-romanico, il soffitto a cassettoni, il presepe settecentesco della scuola di Sammartino e la cripta nella quale è possibile ammirare numerosi ex-voto, segno della forte devozione dei fedeli sorrentini.
Chiesa e chiostro di San Francesco A pochi passi dalla basilica di Sant’Antonino, accanto alla villa comunale, ecco il complesso di San Francesco. La chiesa risale al XVI secolo e al suo interno sono conservati due affreschi del ‘700 raffiguranti Sant’Antonio e San Giacomo, più una statua di San Francesco con il Cristo crocifisso. Vicino alla chiesa ci sono il monastero, risalente alla prima metà dell’VIII secolo, e il chiostro, location di eventi culturali.
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Sanctuary of Our Lady of Mount Carmel According to tradition, the sanctuary is located exactly where a church was erected, between 230 and 240 A.D., in honour of some Christians from Sorrento who were executed in that place. Rebuilt in the XVI century, the sanctuary has a single nave and the interior features a number of paintings by the Neapolitan School of the XVIII century. In the background, there is the ancient image of the Virgin, a copy of the Madonna Bruna of Naples.
Basilica of Saint Anthony This church also dates back to the XI century, although the sources indicate that an oratory dedicated to Saint Anthony had already existed in the same place for many years. The Byzantine-Romanesque-style portal stands out, along with the coffered ceiling, the XVIII-century nativity authored by the Sammartino School and the crypt where a large number of ex-voto can be admired, the offerings being a sign of Sorrento’s worshippers affectionate devotion.
Church and Cloister of Saint Francis A few steps away from the Basilica of Saint Anthony, next to the Villa Comunale, there is the complex of Saint Francis. The church dates back to the XVI century, and two XVIII-century frescoes are kept inside it, representing Saint Anthony and Saint James, plus a statue of Saint Francis with the crucified Christ. Near the church there is the monastery, dating back to the first half of the VIII century, and the cloister, used as a location of cultural events.
Altri luoghi di interesse Other places of interest
Villa Comunale
Villa Comunale
Costruita sugli orti dei frati francescani tra il 1877 e il 1879, la villa comunale si affaccia su Marina Piccola e offre ai visitatori un panorama mozzafiato. Da qui è possibile raggiungere la spiaggia a piedi o in ascensore. All’interno è presente un busto raffigurante il compositore Salve D’Esposito, autore di capolavori come “Anema e core”, al quale è intitolata la villa.
Built on the vegetable gardens of the Franciscan Friars between 1877 and 1879, the Villa Comunale park overlooks Marina Piccola, offering the visitors a breathtaking view. From here, the beach can be reached on foot or by elevator. Inside the park there is a bust representing the composer Salve D’Esposito, the author of masterpieces like “Anema e core”, to whom the villa is dedicated.
Vallone dei Mulini
The Mills’ Valley
Alle spalle di piazza Tasso si scorge un tratto del canyon che deve il nome alla presenza, nel XVI secolo, di un mulino per la macinazione del grano. A questo si aggiungevano un lavatoio pubblico e una segheria in cui si trattava il legno di ciliegio, ulivo e noce poi utilizzato dagli artigiani. È uno dei luoghi abbandonati più fotografati al mondo.
Behind Tasso square there is a view of the canyon named after the grinding mill that stood there in the XVI century. In addition to this, there was an old public washhouse and a sawmill, where cherry, olive and walnut wood was treated before it could be used by craftsmen. It is one of the world’s most photographed abandoned places.
Marina Piccola
Marina Piccola
È il luogo dove si trova il porto di Sorrento, costruito nel 1912. All’epoca le case dei pescatori, caratterizzate da scale rampanti e tetti con volta, furono sostituite da palazzine più moderne. L’unica testimonianza dell’antica struttura è la chiesa della Madonna del Soccorso. Ai pochi passi dal porto si trovano gli stabilimenti balneari con le tipiche palafitte affacciate sul mare.
It is the place where Sorrento’s harbour was built in 1912. At the time, the fishermen’s houses, characterized by buttress-style stairs and vaulted ceilings, were replaced by more modern buildings. The only remaining evidence of the ancient structure is the Church of the Madonna del Soccorso. A few steps away from the marina, there are the beach facilities typically built on stilts, with a view of the sea.
Borgo di Marina Grande Set del film «Pane, amore e…» con Sophia Loren e Vittorio De Sica, il borgo è un simbolo di Sorrento. Lungo una delle vie che collegano Marina Grande col centro, si può ammirare l’antica porta di accesso alla città. Senza dimenticare la chiesa di Sant’Anna intorno alla quale, il 26 luglio, si sviluppa una festa con fuochi d’artificio e pietanze prelibate che richiamano un folto pubblico.
Village of Marina Grande As the film «Scandal in Sorrento» was set here, starring Sophia Loren and Vittorio De Sica, the village itself is a symbol of Sorrento. Along one of the roads connecting Marina Grande with the centre, the ancient Door of the city can be admired. And we cannot forget the Church of Saint Anne, around which a celebration takes place on July 26th, with fireworks and delicious dishes attracting a very large audience.
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Shopping
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Torre del Greco
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Pompei ScaviVilla Misteri
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08:36
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07:54
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Piano
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Sorrento
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16:09
16:39
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15:41
16:11
Ercolano Scavi
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15:58
Torre del Greco
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D
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F
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16:28
16:58
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16:01
16:31
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17:13
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Pompei Scavi-
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16:17
16:47
17:17
17:47 18:06 18:47 19:17 19:17 19:36
20:17
20:47
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16:54
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Castellammare
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16:57
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20:57
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Vico Equense
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17:36
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Seiano
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Meta
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Piano
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17:43
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Sorrento
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Oplonti
Villa Misteri
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Napoli Porta Nolana
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Pompei ScaviVilla Misteri
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Napoli Garibaldi
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Via Nocera
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Ercolano Scavi
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Castellammare
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Torre del Greco
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Vico Equense
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Torre AnnunziataOplonti
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Seiano
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Piano
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S. Agnello
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Sorrento
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Meta
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Transports
V I A G G I A R E I N C A M PA N I A
BUS SORRENTO - AMALFI - POSITANO INFO SITA BUS: +39 0818080237
F Corse feriali/Working day H Festiva/Holidays G Giornaliera/Daily S Scolastica/School
Orari in vigore fino al 31 marzo 2018. Rimani aggiornato visitando il sito www.sitabus.it Opening hours valid until March 31st 2018. Stay updated by checking the website www.sitabus.it
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PARTENZE DA/FROM AMALFI
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ARRIVO A/TO POSITANO Chiesa Nuova
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ARRIVO A/TO SORRENTO F10:55 G13:10 G15:40 G18:40
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ALISCAFI (HYDROFOIL) SORRENTO/CAPRI - CAPRI/SORRENTO INFO GESCAB +39 0817041911 Orari in vigore fino al 15 marzo 2018. Rimani aggiornato visitando il sito www.gescab.it Opening hours valid until March 15th 2018. Stay updated by checking the website www.gescab.it
TRAGHETTI (FERRIES) SORRENTO/NAPOLI - NAPOLI/SORRENTO INFO LAURO +39 081 8781430 Servizio (Service) Whatsapp Lauro +39 349 4444241
ALISCAFI/HYDROFOILS
TRAGHETTI/FERRIES
GESCAB INFO +39 081 7041911
LAURO INFO +39 081 8781430
www.gescab.it
www.lauro.it
SORRENTO-CAPRI
SORRENTO-NAPOLI
07.15 FERIALE (Weekday) 08.30 (dal lun al ven - from Mon to Fri) 08.45 (sab e dom - sat/sun) 09.50 11.45 13.30 15.50 17.05
08.10 10.00 12.00 14.00 16.25 (Escluso Sabato e Domenica) (No Saturday and Sunday)
CAPRI-SORRENTO
NAPOLI-SORRENTO
08.00 FERIALE (Weekday) 09.05 11.20 13.00 15.15 (dal lun al ven - from Mon to Fri) 15.35 (sab e dom - sat/sun) 16.35 17.40
08.10 10.00 12.00 14.00 16.25 (Escluso Sabato e Domenica) (No Saturday and Sunday)
Ulisse Charter
BAV
SORRENTO 2018 OPERA SEASON
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