SORRENTO Anno I - N.2 Maggio/Giugno 2018
Style
Mangia, prega, ama a Sorrento Eat, pray, love in Sorrento
Eat
L'oro della penisola sorrentina
The gold of the Sorrento peninsula
Pray
Con S. Antonino torna la primavera
Saint Antoninus ushers spring in
Love
I consigli della wedding planner
The wedding planner's advice Opera e Lirica Stagione 2O18
Copia Omaggio/Free Copy
Opera e Lirica Events 2018
Via Amerigo Vespucci, 25 Nerano - 80061 Massa Lubrense (NA) +39 081 808 1036 info@concadelsogno.it
SORRENTO
Style
EDITORE - Editor
SO
Opera e Lirica srls Lungotevere Sanzio, 9 - 00153 Roma (Italia)
PROPRIETARIO - CEO Giuseppina Cuccaro
DIRETTORE RESPONSABILE - Director Ciriaco Maria Viggiano
RESPONSABILE COMMERCIALE - Sales Manager Annarita Siniscalchi commerciale@sorrentostyle.it - +39 339 671 5153
REDAZIONE - Office
R
C.so Sant’Agata, 57 - 80061 Massa Lubrense (Na)
GRAFICA - Graphics Sara Barberi
TRADUZIONE - Translation Silvia Cicciomessere
FOTOGRAFIE - Photos
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Franco Romano Barbara Gallozzi Adriano Carrino
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N
Tipografia Printered srl - Piazza Michele Bianco, 36 75100 Matera - Italia
INFORMAZIONI TECNICHE - Technical Information Periodico di informazione turistica. Autorizzazione del Tribunale di Torre Annunziata n. 187 dell’ 8 febbraio 2018. Tourist Information Magazine. Authorization by the Torre Annunziata Court n° 187 of 8th February 2018.
RINGRAZIAMENTI - Gratitude
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Sorrento Style ringrazia per il supporto e la collaborazione Barbara Amitrano, Annachiara e Adriano Carrino, Nino Aversa, Franco Romano, Giovanni Visetti, Salvatore Irolla e Umberto Astarita. Sorrento Style thanks Barbara Amitrano, Annachiara e Adriano Carrino, Nino Aversa, Franco Romano, Giovanni Visetti, Salvatore Irolla and Umberto Astarita for their collaboration and support. 4
CEO Opera e Lirica srls
Care lettrici, cari lettori, spesso il cinema riesce a interpretare e tradurre i sentimenti umani meglio di qualsiasi altro mezzo di comunicazione. Nelle vicende di cui un attore è protagonista, nelle sue parole, nei suoi pensieri, spesso ritroviamo noi stessi fino a identificarci in una determinata pellicola. È quello che è capitato a me pochi anni fa, quando, in una particolare fase della mia vita, ebbi modo di vedere il film “Mangia, prega, ama”. La straordinaria interpretazione di Julia Roberts mi spinse a chiedermi quali fossero i luoghi dove assaporare il cibo più gustoso, riscoprire la dimensione più intima della fede e dichiarare il proprio amore a una persona. La risposta non si fece attendere: soltanto in penisola sorrentina enogastronomia, religione e sentimenti, con le loro mille sfaccettature, sono legati in un connubio indissolubile. Seguiteci, dunque, in questo secondo numero di Sorrento Style: un piacevole viaggio tra prodotti tipici, luoghi dove ritrovare la fede e location romantiche. Buona lettura!
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STAMPA - Printer
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Giuseppina Cuccaro
Dear readers, The cinema is often able to interpret and convey human feelings better than any other media. The events experienced by the main actors, their words and thoughts often mirror ourselves and let us identify with a specific movie. It happened to me few years ago, when, during a particualr phase of my life, I was able to watch the film “Eat, Pray, Love”. The extraordinary interpretation by Julia Roberts led me to wonder what were the places where you could have the tastiest food, rediscover the most intimate dimension of faith and declare your love to a person. Finding the answer did not take long: only the Sorrento peninsula features an indissoluble link between food and wine, religion and feelings, with their many facets. Please follow us, then, through this second issue of Sorrento Style: a pleasant journey among typical products, places where faith is rediscovered and romantic locations. Enjoy your reading!
SOMMARIO MAGGIO/GIUGNO 2018 7. Editoriale Editorial 8. A Sorrento per un total look di classe In Sorrento for a classy total look 9. Intervista a Mauro Di Maio Interview with Mauro Di Maio
OPERA E LIRICA
11.
12. Concerti e artisti Concert and artists 13. Calendario eventi Events calendar
15.
SORRENTO LIFE
16. L'oro della penisola sorrentina The gold of the Sorrento peninsula 18. Con Sant'Antonino torna la primavera Saint Antoninus ushers spring in 19. Sulle orme del patrono Following the footsteps of the patron saint 20. La serenata napoletana che fa innamorare The Neapolitan serenade that makes you fall in love 21. Intervista a Paola Fruscio Interview with Paola Fruscio 22. Libro Book
23.
SORRENTO FOOD
24. Intervista a Peppe Aversa Interview with Peppe Aversa 26. Ricetta Recipe 28. Ristoranti Restaurants
31.
SORRENTO CULTURE
32. Musei Museums 33. Monumenti Monuments 34. Chiese Churches 35. Attrazioni Attractions 36. Negozi Shopping 37. Moda Fashion 38. Cartina Map 40. Trasporti Transfers
In Copertina
La costa di Sorrento
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“Don’t miss the chance to have a truly unique Italian culinary experience with us!!!”
OASI OLIMPIA RELAIS SCUOLA DI CUCINA OLIMPIA Via Deserto, 26 80061 S.Agata sui due Golfi Massa Lubrense (Na) Italy +39 081.808.05.60 info@oasiolimpiarelais.it
Mangia, prega, ama E AT , P R AY, L O V E
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ecoli di storia, oltre che decine di opere letterarie, musicali e cinematografiche, hanno alimentato il mito di Sorrento come luogo ideale dove ritemprare il corpo e lo spirito. Così, per questo secondo numero di Sorrento Style, abbiamo deciso di proporvi un percorso tra gastronomia, fede e sentimenti per accompagnarvi nel soggiorno in Costiera. E, nel farlo, ci siamo ispirati a “Mangia, prega, ama”, film interpretato da una straordinaria Julia Roberts nei panni di una donna che intraprende un lungo viaggio per ritrovare se stessa. Se siete alla ricerca della felicità o semplicemente avvertite il bisogno di staccare la spina, dunque, non vi resta che sfogliare le pagine della sezione “Sorrento Life” e seguire i nostri consigli. Un’incetta di prodotti tipici della penisola sorrentina appagherà il vostro desiderio di gusto; se invece siete amanti della cucina d’autore, vi basterà far visita a Giuseppe Aversa, chef del ristorante “Il buco”, che nell’intervista di apertura della sezione “Sorrento Food” descrive la sua interpretazione della gastronomia. Ma la Costiera accoglie anche chi desidera raccogliersi in preghiera ed esplorare il legame tra fede e cultura. Se questo è il vostro caso, non vi resta che visitare la basilica di Sant’Antonino e mettervi al seguito del patrono durante la tradizionale festa di primavera oppure insieme alla nostra guida escursionistica Nino Aversa. Se siete a Sorrento per questioni di cuore, infine, avete due possibilità: dichiararvi con la classica serenata oppure, se siete pronti a pronunciare il fatidico «sì», rivolgervi alla wedding planner Paola Fruscio che saprà rendere indimenticabili le vostre nozze. Completano questo secondo numero di Sorrento Style le tante proposte in tema di moda e cultura, shopping e monumenti, alle quali si aggiungono le informazioni di servizio: tutto ciò di cui avete bisogno per godervi la vacanza in Costiera.
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enturies of history, in addition to tens of literary, musical and cinematographic works, have sustained the myth of Sorrento as an ideal place where to restore one's body and spirit. So, for this second issue of Sorrento Style, we have decided to propose you a tour among gastronomy, faith and feelings, to accompany you during your stay on the Sorrento Coast. In doing this, we have sought inspiration from “Eat, Pray, Love”, a movie starring an extraordinary Julia Roberts in the role of a woman setting off for a long journey to find herself anew. If you are in search of happiness or just in need of a break, you may skim the pages of the “Sorrento Life” section and follow our advice. A binge of typical products of the Sorrento peninsula will fulfil your desire for taste; if you love the signature flavours of gourmet cuisine, you shall pay a visit to the chef of “Il buco” restaurant, Giuseppe Aversa, who tells about his interpretation of gastronomy in the opening interview of the “Sorrento Food” section. The Coast also welcomes those who wish to meditate, pray and explore the connection between faith and culture. If that is the case, you just have to visit the Basilica of Saint Antoninus and follow the patron saint during the traditional spring celebration, or you can do it with our our hiking guide Nino Aversa. Finally, if what brings you to Sorrento is romance, you have two options: either declaring your love with a classic serenade, or, if you are ready to say the fateful «yes», you can ask the wedding planner Paola Fruscio to make your wedding memorable – she knows how to do it. To make this second issue of Sorrento Style complete, we have included a lot of suggestions in terms of fashion and culture, shopping and monuments, in addition to practical information: everything you need to enjoy your holiday on the Sorrento Coast.
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A Sorrento per un total look di classe I N S O R R E N T O F O R A C L A S S Y T O TA L LO O K
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na boutique prestigiosa, certo. Ma soprattutto uno scrigno di colori e profumi, luci e tessuti, dove la straordinaria qualità del made in Italy si sposa con lo stile inconfondibile dell’isola più glamour al mondo e con la storia trentennale di un marchio che trasuda passione e creatività. Ecco le caratteristiche che fanno del punto vendita sorrentino di Mario Romano Capri un vero e proprio tempio dell’eleganza. Vi basterà inoltrarvi in via San Cesareo, tra il Sedil Dominova e la chiesa dell’Addolorata, per ottenere un total look di classe sia da uomo che da donna: camicie, pantaloni, abiti, giacche, capi spalla, e abbigliamento in puro cachemire e lino cui abbinare sandali, borse, gioielli e cappelli realizzati dai migliori artigiani locali. Vivrete un’esperienza magica in cui l’acquisto si trasforma in emozione e il vestirsi diventa ricerca del benessere più profondo. Merito dello stile di Mario Romano Capri, caratterizzato dall’ampia scelta di colori, dall’altissima qualità delle materie prime e da una filosofia capace di coniugare tradizione e innovazione, artigianalità e creatività: ecco il dna di un marchio creato da papà Mario e poi sviluppato dai suoi figli. Alla base del successo dell’azienda ci sono la dedizione di Marianna, che gestisce i negozi a Capri e negli Stati Uniti, la maniacalità di Alberto, che segue ogni fase del processo produttivo, e l’estro di Angela, responsabile di design e progettazione. Proprio quest’ultima, cresciuta dando vita a capi in stile caprese, ha voluto che il marchio fosse presente ad Amalfi e Sorrento. È lei a disegnare le collezioni ispirandosi alle tendenze della moda, ma adattandole alle esigenze dei clienti provenienti da tutto il mondo. E sarà ancora lei ad accogliervi nella boutique in via San Cesareo. Potrete così apprezzare la «cultura del prodotto» grazie alla quale Mario Romano Capri offre capi raffinati, realizzati con l’utilizzo esclusivo di fibre naturali. Nella vostra vacanza non può mancare una visita alla casa dello stile di Sorrento: qui potrete regalarvi un gioiello del made in Italy che vi ricorderà per sempre il soggiorno in Costiera.
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t is a prestigious boutique, of course. But, above all, it is a chest of colours and perfumes, of lights and fabrics. Here, the extraordinary quality of products made in Italy meets both the unique glamour of the most stylish island in the world and the thirty years of history of a brand exuding passion and creativity. All these features make the Mario Romano Capri store a real temple of elegance in Sorrento. You will just need to take via San Cesareo street, between the Sedil Dominova landmark and the Church of Addolorata, to find your classy total look, for men and for women: shirts, trousers, dresses, blazers, outerwear, and pure cashmere or pure linen garments that can be matched with sandals, bags, jewels and hats crafted by the best artisans in town. You will enjoy a magical experience in a place where purchasing turns into an emotion and getting dressed becomes the search for a deep feeling of well-being. The credit goes to Mario Romano Capri’s style, which is characterized by the wide choice of colours, the top quality of raw material and a philosophy that is able to combine tradition and innovation, craftsmanship and creativity: that is the DNA of a brand created by the father Mario and, later, developed by his son and daughters. The company’s success is based on Marianna’s dedication to managing the stores in Capri and the United States, Alberto’s utmost precision in monitoring each stage of the production process, and Angela’s inspiration for new designs. Angela has created Capri style garments since an early age, and she was the one who wanted the brand to open stores in Amalfi and Sorrento. She is the one who designs the collections, drawing inspiration from fashion trends, but adjusting them to the needs of clients coming from all around the world. She is also the one who will welcome you in the Sorrento boutique in via San Cesareo. You will thus be able to appreciate the «culture of product» enabling Mario Romano Capri to offer fine garments crafted by using only natural fibres. In the course of your holiday, you cannot miss Sorrento’s home of style. Here you can treat yourself to a pearl of “Made in Italy” that will forever remind you of your stay on the Sorrento Coast.
Mario Romano Capri - www.marioromanocapri.it 8
Photo: Franco Romano
Intervista
Questions and Answers «In Costiera vi sentirete sempre in famiglia»
«On the Coast you will always feel like a family guest»
Mauro Di Maio, presidente dei concierge
Mauro Di Maio, president of the concierge association
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ccoglie, custodisce, consiglia. Se Sorrento svetta nella classifica delle mete più ambite dai turisti, il merito è anche di una specifica figura professionale: il concierge. Ne parliamo con Mauro Di Maio che da trent’anni è al servizio della famiglia Russo, titolare dell’Hilton Sorrento Palace, e dal 2016 presidente nazionale dell’associazione “Le chiavi d’oro FAIPA”. Quando è nato questo sodalizio? «Nel 2000, ma alle spalle ha una lunga storia. Fino alla fine degli anni Novanta, in Italia esisteva soltanto la Federazione italiana dei portieri d’albergo, fondata a metà del secolo scorso e aderente all’Unione internazionale delle chiavi d’oro. Una diversa interpretazione dello statuto ha portato alla nascita di due rappresentanze diverse, ma accomunate dal medesimo lavoro». Perché gli alberghi sorrentini vengono premiati per la qualità dell’accoglienza e il 30% degli ospiti è rappresentato da turisti che tornano a Sorrento da decenni? «In penisola sorrentina e costiera amalfitana, molti alberghi sono gestiti come case direttamente dai proprietari. Il personale è lo stesso da anni e i clienti sono trattati come ospiti di famiglia. Ciò fa sì che la cultura locale dell’accoglienza risulti vincente». Quanto incide il lavoro del concierge su certi risultati? «Chi ci conosce comprende il livello del nostro lavoro. Il motto del nostro sodalizio è “Il servizio e l’ospitalità d’eccellenza come obiettivi. L’amichevole colleganza fra associati come valore”: crediamo in questi principi e i risultati si vedono». Come interpreta il suo ruolo? «Provo soddisfazione nel comprendere le richieste dell’ospite proponendogli la soluzione più adatta alle sue esigenze. È ciò che ho sentito nel presenziare a un anniversario di matrimonio celebrato, al tramonto, al settimo piano dell’Hilton: una romantica cerimonia per sole due persone». Che cosa suggerisce agli ospiti? «Di godersi la bellezza della penisola passeggiando nei suoi angoli meno conosciuti, scoprendo la vera natura di questa terra e dei suoi abitanti». Questo numero di Sorrento Style si ispira al film “Mangia, prega, ama”: dove soddisferebbe questi desideri? «Raccoglimento nel convento di San Francesco e passeggiata nel chiostro. Poi un romantico bacio nella villa comunale sulle note di “Anema e core”. Infine una cena al lume di candela a Marina Grande». Che cosa consiglierebbe a un ospite intenzionato a fare una sorpresa romantica alla moglie? «Bisogna conoscere i gusti della signora attraverso i racconti di marito, figli e amici, così da personalizzare la sorpresa. Ma il successo è assicurato: Sorrento è ricca di spunti e location per tutti i cuori».
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e welcomes, guards and advises. If Sorrento ranks among the top destinations in all tourist wish lists, the credit also goes to the role of a specific profession: the concierge. We have talked about it with Mauro Di Maio, who has served the Russo family for thirty years at their Hilton Sorrento Palace hotel, and has been the national president of “The Golden Keys FAIPA” association since 2016. When did you join the association? «In 2000, but that is not how the story started. Until the late 90ies, Italy only had the Italian Doormen Federation, founded in the middle of the last century and affiliated with The Golden Keys International Union. A different interpretation of the articles of association led to the creation of two different representations who share the same profession.» Why are hotels in Sorrento awarded prizes for the quality of their hospitality and 30% of their guests are tourists who have come back to Sorrento year after year for decades? «In the Sorrento Peninsula and on the Amalfi Coast, a lot of hotels are directly managed by the owners as if they were their home.The staff has been the same for years, and the clients are treated as guests of the family.This explains the success of the local culture of hospitality». How much does the concierge work affect such results? «Those who know us understand the level of our work. The association's motto is “Friendship, respect and solidarity”: we believe in these values, and it shows from our results.» How do you interpret your role? «I find satisfaction in understanding the guests' requests, and proposing them the solution that best suits their needs. That is what I felt when I attended a wedding anniversary celebration at sunset on the seventh floor of the Hilton hotel – a romantic ceremony for only two people.» What do you suggest your guests? «To enjoy the beauty of the peninsula by walking through its less known corners and discovering the real nature of this land and its inhabitants.» This issue of Sorrento Style is inspired by the movie “Eat Pray Love”. Where would you fulfil these desires? «Meditation in the Saint Francis convent, having a walk in the cloister.Then, a romantic kiss in the Villa Comunale public garden, accompanied by the notes of “Anema e core”. Finally, a candle-lit dinner at the Marina Grande harbour.» What would you suggest to a guest who intends to romantically surprise his wife? «It is necessary to know the lady's taste by having her husband, children and friends to talk about her. In this way, the surprise can be customized. Anyway, success is guaranteed: Sorrento is rich in locations for all kinds of hearts, they will never lack the creative spark here.» 9
GRAND HOTEL FLORA SORRENTO
GRAND HOTEL FLORA Corso Italia, 248 80067 – Sorrento (NA) – Italy Tel: +39 081 878 2520 Fax: +39 081 807 2485 Email: info@grandhotelflora.com PEC: grandhotelflora@pec.it
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Music Experience
I Tre Tenori The Three Tenors
Serenata Napoletana Neapolitan Serenade
Calendario Concerti 2O18 Events Calendar 2018
Sorrento, terrazza sul mare Andrea Montella al violino
The Three Tenors Opera Arias, Naples and Songs Avete mai seguito un concerto in una villa settecentesca? Avete mai sentito le voci di tre straordinari tenori risuonare tra dipinti, porcellane e reperti archeologici? Avete mai intrapreso un viaggio nella musica italiana e napoletana partendo da una delle località più affascinanti del Bel Paese? Se non avete mai provato queste emozioni, non vi resta che assistere alla performance di Francesco Fortes, Alessandro Fortunato e Stefano Sorrentino nelle sale del Museo Correale. Accompagnati da archi e pianoforte, i Tre Tenori vi regaleranno un’eccezionale interpretazione di capolavori come “’O sole mio”, “Torna a Surriento” e “Nel blu dipinto di blu”: un’esibizione piena di emozioni, romanticismo e momenti divertenti. Have you ever been to a concert in a XVIII century villa? Have you ever listened to the voices of three extraordinary tenors resounding among paintings, porcelains and archaeological finds? Have you ever had a journey through Italian and Neapolitan music, starting from one of the most charming locations of the ‘Bel Paese’? If you have never experienced these emotions, you just have to listen to the performance of Francesco Fortes, Alessandro Fortunato and Stefano Sorrentino in the halls of the Correale Museum. Accompanied by the strings and piano, the Three Tenors will offer you a superb interpretation of masterpieces like “‘O Sole Mio”, “Torna a Surriento” and “Nel Blu Dipinto Di Blu”: a performance packed with emotions, romanticism and hilarious moments.
Tenors: Stefano Sorrentino, Francesco Fortes, Alessandro Fortunato Photos: Barbara Gallozzi
Neapolitan Serenade Mandolin, Guitar and Love Songs Musica, sentimenti, tradizione: nella Serenata Napoletana c’è questo e molto di più. Accompagnate da pianoforte, chitarra e mandolino, le incantevoli voci del soprano Clementina Regina e del tenore Stefano Sorrentino vi condurranno alla scoperta dei capolavori di Antonio De Curtis, Renato Carosone e tanti altri esponenti della tradizione musicale partenopea. E così potrete apprezzare i versi struggenti di “Malafemmena”, l’atmosfera sognante di “Anema e core”, le note allegre di “Chella là” e l’ammiccante ironia di “Comme facette mammeta”. Lasciatevi prendere per mano, quindi, e scoprite quel prezioso scrigno di amore e passione, nostalgia e gioia di vivere, che soltanto la canzone d’autore napoletana custodisce ed è in grado di donarvi. Music, feelings and tradition: the Neapolitan Serenade features all this, and more. The enchanting voices of the soprano Clementina Regina and the tenor Stefano Sorrentino, accompanied by the piano, guitar and mandolin, will take you to discover the masterpieces of Antonio de Curtis, Renato Carosone and other famous exponents of the Naples’ music tradition. You shall thus be able to appreciate the poignant verses of “Malafemmena”, the dreamy atmosphere of “Anema e Core”, the cheerful notes of “Chella Là” and the winking irony of “Comme Facette Mammeta”. Let the tune guide you through the precious heritage of love and passion, nostalgia and joy of living preserved and conveyed uniquely by traditional Neapolitan songs.
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Soprano: Clementina Regina
Calendario concerti 2O18 Aprile/Ottobre Events Calendar 2O18 - April/October The Three Tenors
Neapolitan Serenade
G. Puccini Tosca A. Lara Granada G. Verdi Rigoletto P. Mascagni Cavalleria Rusticana R. Leoncavallo Pagliacci G. Donizetti L’ Elisir d’amore G. Puccini Turandot G. Verdi La Traviata Carosone, Falvo, Di Capua, De Curtis, Bocelli, Dalla
I’ te vurria vasà Core ‘ngrato 'O sole mio Reginella Tu si na cosa grande Anema e core Torna a Surriento Malafemmena Luna rossa
Aprile 2018 14-17-21-24-28 / Maggio 2018 1-5-8-12-15-1922-26-29 / Giugno 2018 2-5-9-12-16-19-23-26-30 / Luglio 2018 3-7-10-14-17-21-24-28-31 / Agosto 2018 4-7-11-14-1821-25-28 / Settembre 2018 1-4-8-11-15-18-22-25-29 / Ottobre 2018 2-6-9-13-16-20-23-27
Aprile 2018 18-25 / Maggio 2018 2-9-16-23-30 / Giugno 2018 6-13-20-27 / Luglio 2018 4-11-18-25 / Agosto 2018 1-8-15-2229 / Settembre 2018 5-12-19-26 / Ottobre 2018 3-10-17-24
Tenor Francesco Fortes Tenor Alessandro Fortunato Tenor Stefano Sorrentino Pianist Ivan Antonio Violin Andrea Montella Cello Norma Ciervo
Tenor Alessandro Fortunato/Stefano Sorrentino Soprano Clementina Regina/Paola Fiudi Pianist Ivan Antonio Guitar Antonio D’Apolito Mandolin Antonio Saturno
MUSEO CORREALE DI TERRANOVA - CORREALE MUSEUM Via Correale, 50 Sorrento
MUSEO CORREALE DI TERRANOVA - CORREALE MUSEUM Via Correale, 50 Sorrento
h 21.00 - h 9.00 pm
h 21.00 - h 9.00 pm
BIGLIETTI EXCLUSIVE (PRIMA FILA) € 70 - VIP (2°-3°-4° FILA) € 60 A (POSTI CENTRALI) € 50 - B (ULTIME FILE) € 40
TICKETS EXCLUSIVE (FIRST ROW) € 70 - VIP ( 2°-3°-4° ROW) € 60 A (CENTRAL SEATS) € 50 - B (BACK SEATS) € 40
TICKET POINT MUSEO CORREALE APERTO DAL MARTEDÌ AL SABATO DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 17.00 CORREALE MUSEUM TICKET POINT OPENING HOURS: TUESDAY TO SATURDAY FROM 10 AM TO 5 PM
INFO & BOOKING www.opera-lirica.com info@operaelirica.com
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www.derricogioielli.it
SORRENTO Life
TOP ATTRACTIONS
I prodotti tipici Local products p.16
Sant'Antonino Saint Antoninus p. 18
L’escursione Excursion p. 19
La musica Music p. 20
L’intervista Interview p. 21
Il libro Book p. 22
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L'oro della penisola sorrentina THE GOLD OF THE SORRENTO PENINSULA
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arli della penisola sorrentina e il pensiero va immediatamente al limone, l’oro di questa terra baciata dal sole. Eppure sono tanti i prodotti d’eccellenza che dai giardini e dalle aziende locali finiscono direttamente sulla tavola di chi in Costiera ci abita o di chi la sceglie per una vacanza all’insegna del gusto. Il limone, dicevamo, è un simbolo di Sorrento. Con la sua polpa gialla, la sua buccia profumata grazie alla ricchezza di oli essenziali, il suo contenuto di vitamine e sali minerali, è presente in tutti i piatti: ingrediente obbligato accanto al pesce, il suo aroma caratterizza anche dolci tipici come la delizia al limone e un liquore come il limoncello. La sua coltivazione intensiva risale addirittura al Seicento e molti documenti ne testimoniano la spedizione in tutto il mondo, soprattutto a bordo delle navi dirette in America, già nell’Ottocento. In Costiera, giallo è anche sinonimo di olio extravergine. Coltivate su terrazzamenti degradanti verso il mare secondo tecniche antichissime, le olive sorrentine vengono raccolte rigorosamente a mano e poi molite per dar vita a un prodotto il cui colore giallo, le note di amaro e di piccante, le sfumature speziate rappresentano un pezzo di storia locale. Anticamente, infatti, a Punta Campanella si stagliava un tempio dedicato a Minerva. E, lungo il percorso che conduceva al santuario, i pellegrini acquistavano l’olio per offrirlo alla dea. Tanti altri sono i prodotti, carichi di gusto e di storia, che la Costiera è in grado di offrire. Le noci di Sorrento dalla forma allungata e regolare oppure piccola e rotondeggiante, i pomodori coltivati sui colli tra Piano di Sorrento e Sant’Agnello, il fagiolo butirro di Vico Equense, la castagna di Monte Faito, la mela limoncella di Sant’Agata, la pera mastantuono cucinata nella versione dolce o salata, il gambero di Crapolla saltato in padella con sale e pepe: eccellenze che hanno fatto della penisola sorrentina il paradiso dei buongustai.
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Eat
hen speaking of the Sorrento peninsula, lemons immediately come to mind, since they are the gold of this sun-kissed land. However, there are many other premium products coming directly from local gardens and farms to the table of those who live on the Sorrento Coast, or those who choose it as a holiday destination to enjoy a tasting experience. As we were saying, lemons are a symbol of Sorrento.Their yellow pulp, their zest flavoured by its natural content of essential oils, their vitamins and mineral nutrients are always there in all dishes. Lemons are the necessary ingredient accompanying fish, and their aroma also characterizes typical desserts like the delizia al limone (literally “lemon delight”), and the limoncello liqueur. Lemon intensive cultivation even dates back to the XVII century, and a number of documents prove that they were exported all around the world, especially on board of the ships sailing to America, as early as the XIX century. On the Sorrento Coast, yellow is also synonymous with extra-virgin olive oil. Sorrento olives are cultivated on terracing sloping down towards the sea, in accordance with ancient techniques.They are collected strictly by hand and then they are milled to create a product whose yellow colour, the slightly bitter and piquant taste and the spicy nuances of flavour represent a piece of local history. In ancient times, indeed, a temple dedicated to Minerva stood on the Punta Campanella promontory. Pilgrims used to buy oil on the route leading to the sanctuary, to offer it to the goddess. The Sorrento Coast offers plenty of other products full of taste and history. Sorrento nuts, which have either an elongated and regular shape or a small and round one; the tomatoes cultivated on the hills between Piano di Sorrento and Sant’Agnello; butirro beans growing in Vico Equense; the chestnuts of Monte Faito; the limoncella apples of Sant’Agata; mastantuono pears that are cooked either as a dessert or sour dish; or sauté Crapolla shrimps with salt and pepper. All these excellence-level products made the Sorrento peninsula one of the most desired destinations for those who love gourmet food.
Nei caseifici locali formaggi per tutti i gusti Cheese for all tastes at local dairies
Non si può soggiornare a Sorrento senza assaggiare i formaggi. Sono decine i caseifici che, seguendo tecniche antichissime, lavorano il latte ricavandone autentiche prelibatezze. Un esempio? Il provolone del monaco, formaggio stagionato che riesce a conferire alle pietanze un sapore fuori dal comune. Irrinunciabile è il fiordilatte, ingrediente principe della pizza che spesso si ritrova accompagnato al prosciutto crudo, da non confondere con la mozzarella di bufala: se quest’ultima è ricavata dal latte delle bufale allevate a nord di Napoli e in provincia di Salerno, il primo è ottenuto lavorando il latte vaccino. In tavola non possono mancare il bebè, ottenuto mescolando il latte munto al mattino e quello munto nel tardo pomeriggio, e il caciocavallo a pasta di provola, dal sapore dolce e delicato. Alla tradizione gastronomica locale appartiene anche la caciotta, da consumare come antipasto se fresca o da grattugiare se secca: magari su un bel piatto di ravioli alla caprese. Visitors in Sorrento cannot go without tasting the cheese. There are tens of dairies where milk is worked into authentic delicacies by means of ancient techniques. For example? The provolone del monaco matured cheese that is able to give a very unusual taste to the dishes in which it is used. Or the irreplaceable fiordilatte fresh cheese, which is the main ingredient of pizza and is often accompanied by cured ham. It should not be confused with buffalo mozzarella, since the latter derives from the milk of buffalos reared in the area on the north of Naples and in the Salerno province, while fiordilatte is obtained from cow milk. Among the unmissable dairy products, there is the bebè, made of milk from the morning milking mixed with the one from the evening; and the caciocavallo a pasta di provola (caciocavallo cheese with soft provola interior), which has a sweet and delicate taste. The local gastronomic tradition also features the caciotta cheese, which can be eaten as an appetizer when fresh, or it can be grated when matured, hopefully on a nice plate of Capri’s typical ravioli. 17
Con Sant'Antonino torna la primavera
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SAINT ANTONINUS USHERS SPRING IN
er i sorrentini è il trionfo della primavera, il momento in cui le luci e i colori della bella stagione soppiantano il grigiore dell’inverno. Ma la festa di Sant’Antonino dei giardinieri, tradizionalmente fissata per la prima domenica di maggio, rappresenta soprattutto l’occasione per rivedere la statua del patrono tra i vicoli e nelle frazioni della città. La ricorrenza era anticamente celebrata il 2 maggio. All’inizio del XIX secolo, tuttavia, gli agricoltori dell’intera penisola sorrentina se ne appropriarono spostando la data. Da allora la statua di Sant’Antonino, portata a spalla dai fedeli, esce dalla basilica nella quale è custodita e percorre le strade di Sorrento confermando così il proprio favore verso le attività lavorative presenti in città. A cominciare, ovviamente, da quelle legate alla terra. La festa di Sant’Antonino dei giardinieri riaccende i riflettori sulla basilica intitolata al patrono e costruita intorno all’anno Mille. Nel suo atrio spiccano due ossa di cetaceo in ricordo del miracolo con cui Sant’Antonino salvò un bambino inghiottito da una balena. I dipinti lungo la navata centrale, invece, descrivono altri 16 episodi straordinari della vita del santo. Altrettanto maestoso è l’altare maggiore. Alle spalle di quest’ultimo spicca un coro ligneo sulla cui parete curva sono raffigurati i compatroni di Sorrento: al centro Sant’Antonino e, ai suoi lati, San Baccolo, Sant’Attanasio, San Renato e San Valerio. La parte più visitata della basilica è la cripta con la statua del patrono. Qui, alle spalle dell’altare, si trova la lampada perenne alimentata con lo stesso olio col quale i fedeli si segnano recitando una preghiera incisa su una lamina d’argento. A impreziosire la cripta ci pensano anche gli ex-voto donati dai sorrentini guariti da malattie o scampati a naufragi: segno del vincolo di fede che lega la popolazione a Sant'Antonino.
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Pray
or Sorrento inhabitants, it is the triumph of spring, the moment when the lights and colours of the warm season take the place of winter greyness. The celebration of Saint Antoninus of Gardeners traditionally takes place on the first Sunday of May, and it is, above all, an occasion to see the statue of the patron saint in procession through the alleys and hamlets around the city. In ancient times, the celebration took place on the 2nd of May. At the beginning of the XIX century, however, the farmers of the whole Sorrento Peninsula appropriated the festivities and changed the date. From then on, the statue of Saint Antoninus is brought out of the basilica where it is kept and is carried on worshippers’ shoulders through the streets of Sorrento, confirming his blessing of the city’s work activities, especially those connected with the land. The celebration of Saint Antoninus of Gardeners has its main focus of attention on the basilica built around the year 1000 a.D. and dedicated to the patron saint.The church’s atrium curiously hosts two cetacean bones, in memory of the miracle of Saint Antoninus saving a child who had been swallowed by a whale. The paintings in the central nave describe other 16 extraordinary episodes of the saint’s life.The high altar is utterly majestic. Behind it, a wooden choir stands out for its curved-wall geometry, where the co-patron saints of Sorrento are represented: Saint Antoninus at the centre and the saints Baculus, Athanasius, Renatus and Valerius on his sides. The most visited part of the basilica is the crypt with the statue of Saint Antoninus. Behind the altar there is the perennial oil lamp whose oil is used by believers to cross themselves while reciting a prayer engraved on a silver foil.The crypt is also adorned with votive offerings donated by Sorrento worshippers who recovered from illnesses or escaped shipwreck. They are a sign of the bond of faith between the population and the patron saint.
Photos: Franco Romano
G I TA F U O R I P O R TA - A D AY T R I P
Walking Tour Sulle orme del patrono F O L L O W I N G T H E F O O T S T E P S O F T H E PAT R O N S A I N T
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olete mettervi sulle tracce di Sant’Antonino ripercorrendone i passi lungo suggestivi percorsi tra fede, natura e leggenda? Allora non vi resta che seguire la nostra guida Nino Aversa. Due sono gli itinerari ispirati alla vita del patrono di Sorrento. Il primo parte da Monte Faito, dove il monaco Antonino si ritirò nel VI secolo insieme a San Catello. Percorrendo un antico sentiero si può visitare la grotta dove i due dimorarono. Da qui si prosegue verso la Conocchia e, se si vuole godere di una vista mozzafiato, si sale sul Monte Molare per poi tornare sul tracciato principale. La lunghezza del percorso varia dai sei agli otto chilometri con un tempo di percorrenza tra le tre e le quattro ore. Il secondo itinerario parte dalla piazza di Arola, dove è visibile un ramo della “quercia di Sant’Antonino”: qui il patrono di Sorrento avrebbe miracolosamente fatto sgorgare acqua da una fonte. Si imbocca via Grottelle, strada percorsa dal Santo per raggiungere la città. Tra settecenteschi portoni in piperno e masserie note per la coltivazione di frutta e ortaggi, il sentiero conduce in un vallone dal quale si scorge la piana di Sorrento. Immersi nella macchia mediterranea, si procede fino alle inconfondibili costruzioni in tufo di Meta: un percorso di tre chilometri da percorrere in tre ore.
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ould you like to follow the steps of Saint Antoninus through faith, nature and legend? Ask our guide Nino Aversa for two itineraries inspired by our patron saint. The first starts from Mount Faito, where Antoninus retired with Saint Catellus in the VI century. An ancient path leads to the cave where they resided. It continues towards Conocchia and goes up to Mount Molare offering a breathtaking view, and then goes back to the main path. It can vary from 6 to 8 km, and it takes 3 or 4 hours. The second itinerary starts from Arola’s square, where a branch of “Saint Antoninus’ Oak” is visible. Here the Saint miraculously made water spring from the ground. The route takes Grottelle street, which led the Saint into the city, and then goes past pyroclastic rock portals and fruit and vegetable farms, winding up into a gorge with a view of the Sorrento Plain. Mediterranean vegetation surrounds the visitor until reaching the unique tuff buildings of Meta. A 3km route to be covered in 3 hours.
I CONSIGLI DEL TREKKER Appassionato del territorio e della sua storia, Nino Aversa è guida ambientale professionista. Da anni organizza escursioni per far conoscere luoghi, storia e tradizioni della penisola sorrentina non solo ai turisti, ma anche ai residenti e agli studenti. Per contattarlo basta visitare il sito www. sorrentohiking.com, telefonare al numero +393341161642 oppure utilizzare i social network: Istagram (nino.aversa) e Facebook (Nino Aversa guida escursionistica).
TREKKER’S HINTS Nino Aversa has a passion for his territory and history. He is a professional environmental guide, and his committment led him to organize thousands of excursions for tourists, residents and students. You can contact him by visiting the website www.sorrentohiking.com, by calling the telephone number +393341161642, or through social networks: Instagram (nino.aversa) and Facebook (Nino Aversa guida escursionistica). Photos: Nino Aversa
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Quando le parole mancano ecco che in soccorso arriva la musica
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When words are missing, music comes to the rescue
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La serenata napoletana che fa innamorare
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T H E N E A P O L I TA N S E R E N A D E T H AT M A K E S YO U FA L L I N LO V E
uando le parole mancano, ecco che in soccorso arriva la musica. Non c’è emozione, anche quella più forte e apparentemente inesprimibile, che non possa essere comunicata attraverso le note di una canzone. Forse è anche per questo motivo che in Italia, soprattutto al Sud e in Campania, la tradizione della serenata è ancora assai diffusa. D’altra parte, nulla può mai essere più romantico di un giovane che si dichiara alla propria amata dedicandole una canzone, magari accompagnato da chitarra, liuti e violini. Ovviamente, i classici senza tempo della musica napoletana sono quelli che più si prestano a essere interpretati su un belvedere, sotto il balcone o sulla porta di casa di una fidanzata o di una futura sposa. Qualche esempio? “Anema e core”, capolavoro firmato da un sorrentino doc come Salve D’Esposito nel 1950, le cui parole sembrano ispirate a un insopprimibile bisogno di tenerezza: «Restiamo così, anima e cuore, non lasciamoci più, nemmeno per un’ora». Versi delicati, simili a quelli con cui nel 1900 Vincenzo Russo, Eduardo Di Capua e Alfredo Mazzucchi descrissero un momento di intimità tra due amanti nella loro “I’ te vurria vasà”: in un giardino di malvarosa, poco prima dell’alba, un giovane osserva la sua amata che dorme ed è combattuto tra il desiderio di svegliarla per darle un bacio e il timore di rompere quella magia. Ma se volete fare colpo sulla vostra partner potete intonare “Tu sì ‘na cosa grande”, il capolavoro con cui Domenico Modugno vinse il Festival della canzone napoletana nel 1964: «Tu sei una cosa grande per me, una cosa che mi fa innamorare, una cosa che se tu guardi me io muoio guardando te». E poi c’è “Torna a Surriento”, la canzone composta all’inizio del Novecento da Ernesto e Giambattista De Curtis sulla quale poggia il mito della Costiera nel mondo: la sua musica struggente, i suoi teneri versi e le dolci atmosfere che richiama alla mente sono la quintessenza dell’amore. 20
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hen words are missing, music comes to the rescue. There is no emotion, even the strongest one and apparently impossible to express, that cannot be conveyed by the notes of a song. Maybe this is the reason why in Italy, especially in the South and Campania region, the tradition of the serenade is still widespread. Nothing can be more romantic than a young man declaring his love for a woman by dedicating a song to her, possibly accompanied by guitar, lutes and violins. Obviously, the timeless classics of Neapolitan music are best suited to be interpreted on a panoramic viewpoint, under a lady's balcony or at her door. An example? “Anema e core” (“Heart and soul”) the masterpiece of an authentic Sorrento author, Salve D’Esposito, in 1950. Its lyrics seem inspired by an irrepressible need of tenderness: «Let's stay like this, heart and soul, never let me go, not even for an hour.» Its verse is sweet and similar to the one used by Vincenzo Russo, Eduardo Di Capua and Alfredo Mazzucchi in 1900, to describe a moment of intimacy between two lovers, with “I’ te vurria vasà” (“I would like to kiss you”): in a hollyhock garden, just before dawn, a young man gazes at his sleeping lover and cannot decide between the desire to wake her up and kiss her, and the fear of dispelling that magic. If you want to impress your partner, you can sing “Tu sì ‘na cosa grande” (“You are a great thing”), the masterpiece of Domenico Modugno awarded with the 1964 Neapolitan Song Festival: «You are a great thing for me, a thing that makes me fall in love, if you look at me I'll die looking at you». Then, there is “Torna a Surriento” (“Come back to Sorrento”), composed by Ernesto and Giambattista De Curtis at the beginning of the XX century and spreading the myth of the Sorrento Coast all around the world. Its poignant music, the tender verse and the sweet atmosphere that it brings to mind are the quintessence of love.
Intervista
s r e w s n A d n a s n o Questi
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assione, creatività, raffinatezza: Paola Fruscio ci accoglie nel suo negozio nel centro storico di Sorrento. E, tra nastri e confetti, bomboniere e decori, ci descrive il percorso che l’ha portata a diventare wedding planner di successo, oltre che titolare de “Il telaio dei sogni”: uno scrigno pieno di idee regalo e di tutto l’occorrente per rendere indimenticabile il giorno del fatidico «sì». Come interpreta il suo ruolo di wedding planner? «Sono consigliera e amica degli sposi. Suggerisco loro le tendenze del momento senza mai rinunciare a uno sguardo al classico, creando per ogni coppia un evento personalizzato. Si inizia dai confetti verdi per la promessa di matrimonio, poi si passa all’invito, si scelgono location, tableau mariage e confettata. Infine la bomboniera: la gioia di un ricordo che si rinnova ogni qual volta gli occhi la incontrano. Perciò, per renderla originale, impiego tutta la mia fantasia ed esperienza». Che cosa spinge tante persone a sposarsi in Costiera? «I paesaggi che s’incontrano lungo le coste, i panorami che si scorgono dalle terrazze delle storiche location affacciate sul golfo, le “cartoline” del Vesuvio incorniciato dagli agrumeti: se a questa bellezza mozzafiato aggiungiamo arte, cultura e buona tavola, ecco che il giorno più bello si trasforma in una meravigliosa favola». Qual è la richiesta più insolita che ha ricevuto dai clienti? E quale quella più romantica? «Una coppia ha voluto organizzare l’evento su uno yacht per immortalare le scene del matrimonio tra le acque del golfo di Napoli. La richiesta più romantica è quella di una coppia di musicisti per i quali ho realizzato, in una location immersa nel verde, un’altalena di fiori come sgabello e come tavolo un pianoforte incorniciato da un arco con al centro il monogramma degli sposi. Il tutto tra fiori e note musicali». Si può organizzare un bel matrimonio a Sorrento contenendo i costi? «Certo. Tento sempre di utilizzare al meglio il budget a disposizione degli sposi, qualunque esso sia, scegliendo come partner artigiani italiani leader nei vari settori legati al wedding e impiegando la mia creatività e le mie conoscenze in vista dell’ottima riuscita dell’evento». Quali sono le tendenze del wedding per il 2018? «Quella che associa il matrimonio e la famiglia all’albero della vita, quasi a sottolineare il legame tra radici, rami e frutti di una pianta che va alimentata quotidianamente con tanto amore. Quanto ai colori, invece, si punta su rosa cipria, azzurro carta da zucchero e tortora».
«Arte e buona tavola per un matrimonio da sogno» «Art and gourmet food for a dreamlike wedding» Paola Fruscio, consigliera e amica degli sposi Paola Fruscio, bride and groom's advisor and friend
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assion, creativity and finesse: Paola Fruscio welcomes us to her shop in the historic centre of Sorrento. Among ribbons and sugared almonds, party favors and decorations, she describes the steps she took to become a successful wedding planner and the owner of “Il telaio dei sogni” (“The Loom of Dreams”): a treasure chest of gift ideas and everything you need to make the day of your fateful «yes» unforgettable. How do you interpret your role as a wedding planner? «I am an adviser and a friend to brides and grooms-to-be. I suggest them the current trends without forgoing a classic touch, tailoring the event for each couple. We begin with green sugared almonds for the engagement.Then, invitation cards are selected and the location, seating plan boards and sugared almonds display are chosen. Finally, the wedding favors: the joy of renewing sweet memories each time you turn your gaze upon them.Therefore, to make them original, I use all my fantasy and experience.» What leads so many people to get married on the Sorrento Coast? «The landscape along the Coast, the panoramas that are glimpsed from the terraces of the historic locations overlooking the gulf, and the postcard-like views of the Vesuvius framed by citrus groves.The breathtaking beauty is accompanied by art, culture and gourmet food, so your most beautiful day becomes a wonderful fairy tale.» What is the most unusual request you have ever received from a client? And the most romantic one? «A couple decided to organize the event on a yacht, to capture the wedding scenes on film while floating on the waters of the Gulf of Naples. The most romantic request came from a couple of musicians, for whom I built a flower swing as a stool, immersed in green gardens, and set a piano as a table, under an arch engraved with the bride and groom’s monogram in the centre. Everything was surrounded by flowers and musical notes.» Is it possible to organize a beautiful wedding in Sorrento and keeping costs down at the same time? «Sure. I always try to make the best use of the couple’s available budget, whatever that may be, by choosing to forge partnerships with leading Italian artisans in the wedding sector, and using my creativity and knowledge, with a view to making the event just great». What are the 2018 wedding trends? «Associating marriage and family with the Tree of Life, highlighting the connection between the roots, branches and fruits of a plant that needs to be nourished with love day by day. The colour trends include powder pink, baby blue and turtledove grey.» 21
Read and Relax
LIBRI - BOOKS
L’AMICA GENIALE
Title: L’AMICA GENIALE Writer: ELENA FERRANTE Publisher: E/O Pages: 400 Year: 2011
Lila è una bambina prodigio: ha imparato a leggere da sola, fa i conti velocemente. Ha i capelli scuri e arruffati, il corpo esile, un’indole ribelle già tra i banchi di scuola. Lenù, invece, è bionda e paffuta: una studentessa diligente, ma non geniale come l’amica che tenta invano di superare. Il rapporto tra le due è il filo conduttore de «L’amica geniale», primo romanzo della quadrilogia firmata da Elena Ferrante. Tradotto in 40 lingue, questo best-seller ha venduto milioni di copie tra Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia, Stati Uniti, Brasile e altri Paesi. Merito soprattutto dell’autrice, capace di scavare nel rapporto tra due bambine che poi diventano ragazze e infine donne, seguendo la loro crescita, il loro modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti che segnano la loro amicizia. Sullo sfondo ci sono la periferia, Napoli e l’Italia con i loro personaggi talvolta violenti, talaltra ambigui, spesso grotteschi: un interessante spaccato del Paese dagli anni Cinquanta a oggi. «L’amica geniale» è uno dei romanzi italiani di maggior successo: una storia che, a breve, ispirerà una fiction destinata a sbarcare sul piccolo schermo prima in Italia e poi negli Stati Uniti.
MY BRILLIANT FRIEND Lila is an infant prodigy. She has learned to read on her own and she is very quick at doing sums. She has dark fuzzy hair, a slim body, and a rebel attitude in her early years of school. Lenù, instead, is blond and plump. She is a diligent student, but she is not as brilliant as her friend, and tries in vain to outdo her. The relationship between the two girls is the main thread of «My Brilliant Friend», the first novel of the tetralogy authored by Elena Ferrante. The bestseller has been translated in 40 languages and has sold millions of copies among Italy, the United Kingdom, Germany, France, the United States, Brazil and other countries. Full credit goes to the author, who was able to deeply explore the relationship between two little girls who later turn into teenagers and finally into women. Ferrante follows their growth, their way of influencing each other, and the feelings marking their friendship. The suburbs, Naples and Italy lie in the background, with characters who are sometimes violent, sometimes ambiguous, and often grotesque, offering an interesting snapshot of Italy from the 50ies to our times. «My Brilliant Friend» is one of the most successful Italian novels. Its story is going to inspire a television series that will be broadcast firstly in Italy and later on in the United States.
TORRE ELISABETTA CASA VACANZE
Via Belvedere, 5 - 80061 Massa Lubrense - info.torrelisabetta@gmail.com - Tel: +39 329 0671749 cf 22
SORRENTO Food
L’intervista Interview p. 24
La ricetta Recipe p. 26
I ristoranti Restaurants p. 28
Intervista Questions and Answers
PROFILE
A tavola con le tradizioni di Sorrento «Dining with Sorrento traditions»
Lo chef Peppe Aversa vi accoglie nel "Buco" Chef Peppe Aversa welcomes you to “Il Buco”
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utela dell’identità gastronomica, ma senza rinunciare al gusto per la contaminazione tra diverse culture: ecco la filosofia che ha reso “Il buco” un avamposto della difesa del territorio e delle sue tradizioni, prima ancora che un ristorante stellato tra i più apprezzati in Campania. Artefice di questo capolavoro è lo chef Peppe Aversa che, nel locale tra piazza Sant’Antonino e Marina Piccola, accoglie gli ospiti in un’atmosfera inconfondibile: quella delle case di Sorrento e dintorni, dove la cucina è calore e il cibo è chiave della memoria. Perché un ristorante stellato e finemente arredato, con piatti e vini di altissima qualità, si chiama “Il buco”? «Perché in un buco si ritrova il calore di casa. L’uomo ha istinti animaleschi, nei grandi spazi tende a perdere il controllo. In un luogo di dimensioni contenute, invece, tende a sentirsi protetto e a rilassarsi. Anche il contrasto tra i colori degli arredi e la cura dei dettagli contribuiscono a dare la sensazione di casa e a mettere l’ospite a proprio agio». Sembra quasi un rifugio, più che un ristorante… «È un locale che non nasce da un business plan, ma dalla voglia di trasmettere il calore di casa, il piacere di stare insieme e la passione che è il motore di tutto. In origine, nel 1997, era una trattoria. Poi la curiosità e la voglia di crescere l’hanno trasformato». Nel 2004 è arrivata la stella Michelin: che valore ha questo riconoscimento per uno chef? «Vuol dire che qualcuno si è accorto del mio percorso, caratterizzato da due obiettivi: accogliere l’ospite in una dimensione familiare e valorizzare la tradizione enogastronomica locale, senza rinunciare alla sperimentazione. Ciò che conta, comunque, è il cliente: è da lui che arrivano le necessarie conferme, è lui che ti trasmette energia, è con lui che uno chef deve confrontarsi per crescere». 24
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In foto: Peppe e Federico Aversa
onserving its gastronomic identity, but without forgoing the taste for the integration of different cultures: this is the philosophy that made “Il buco” an outpost for safeguarding the traditions of this land, even before it became a Michelin starred restaurant as well as one of the most appreciated in Campania.The author of this work of art is the chef Peppe Aversa, who welcomes his guests to his place located between piazza Sant’Antonino and the Marina Piccola harbour, in the unique atmosphere of the homes in Sorrento, where cuisine means warmth and food is a key to memories. Why is a fine Michelin starred restaurant called “Il buco” (“The Hole”), in spite of its top quality food and wine? «Because in a hole you can find the warmth of a home. Men have animal instincts, and they tend to lose control in large spaces. In a limited space, instead, they tend to feel protected and they can relax. Even the contrast between the colour of the decor and the attention to detail lets guests feel at home and puts them at ease.» It almost looks like a refuge, rather than a restaurant… «This place did not originate from a business plan, but from the desire to provide the warmth of a home, the pleasure to be together and the passion that drives everything. At the beginning, in 1997, this was a trattoria. Then, curiosity and the desire to develop have transformed it.» In 2004 you received the Michelin star: what value does this recognition have for a chef? «It means that somebody noticed the path that I have taken to reach two main objectives: to welcome guests in a family environment and give value to the local wine and food tradition, without giving up on experimentation.The most important feedback, however, comes from clients. They are those who give me the necessary confirmation and energy, and, as a chef, I need to take them into account if I want to develop.»
Che cosa propone alla sua clientela internazionale? «La mia filosofia passa per il rispetto della materia prima e delle tradizioni legate al territorio, senza eccessive manipolazioni ma con leggere contaminazioni che sono frutto della mia curiosità e dei miei viaggi. Un esempio potrebbero essere le linguine con scorfano marinato al limone, salsa di bottarga e pomodoro secco. Oppure una palamita marinata con salsa tariaki giapponese. Piatti in cui il nostro territorio incontra diversi ambienti e atmosfere». Qual è il piatto in cui si identifica? «La pasta al ragù: un piatto nel quale si ritrova il Mediterraneo con le sue tradizioni e che ci riporta alle nostre mamme e nonne. Il ragù è il suono delle campane di domenica, il rumore degli ziti spezzati nello scolapasta, il volto di una madre al lavoro. Forse si tratta del piatto più difficile da realizzare: è una chiave della memoria, una pietanza che ognuno di noi legge in un determinato modo e nella quale cerca una precisa emozione». Insomma, i clienti de “Il buco” si sentono in famiglia. «È per questo che li accogliamo con un caloroso “Benvenuti a casa” e proponiamo loro il menù “Mi fido di te”: l’ospite ci fornisce un’indicazione su ciò che desidera mangiare e noi gli suggeriamo un menù di cinque oppure otto portate a ciascuna delle quali si accompagnano il racconto del piatto e un calice di vino. Abbiamo una cantina ben fornita e io, nel 1993, sono stato uno dei primi sommelier professionisti in zona: mi piace pensare al vino come al frutto di una visione, espressione di una cultura, strumento per far sentire l’ospite a casa». Come interpreta il suo ruolo di ambasciatore di Sorrento nel mondo? «Impegnandomi a rimanere artigiano, identitario, autentico. Il turismo e la globalizzazione sono tsunami che rischiano di cancellare le nostre radici che, invece, dobbiamo proteggere e rafforzare. Quando viaggio all’estero, porto con me qualche limone e, all’occorrenza, ne grattugio la buccia sulle mani delle persone che incontro per far sì che apprezzino il profumo del nostro “oro”. Ecco, la nostra ricchezza sta nelle radici».
What do you propose to international clients? «My philosophy is based on respecting the local raw materials and traditions, without excessive alteration but with slight integration deriving from my curiosity and travels. An example may be the linguine with scorpionfish marinated in lemon, in a sauce of cured mullet roe and dried tomatoes. Or the marinated bonito with Japanese tariaki sauce.They are dishes in which our territory meets different environments and atmospheres.» What dish do you identify with? «Pasta with ragù sauce – it is a plate in which we can find the Mediterranean tradition and it reminds us of our mums and grannies. Ragù sauce makes me think of bells ringing on Sundays, ziti macaroni cracking in the colander, and the face of a mother at work. It is perhaps the most difficult dish to prepare: it is a key to memories, a delicacy that each of us interprets in a specific way and in which each one looks for a precise emotion.» In conclusion, “Il buco” clients feel like they are part of the family. «That is why we greet them with a warm “Welcome home” and we propose them the “I trust you” menu. Guests give us an indication of what they would like to eat and we suggest them a five-course or eight-course menu. Each course is accompanied by the story of the dish and a cup of wine. Our wine cellar is well supplied, and I was one of the first professional sommelier in this area in 1993. I like thinking about wine as the fruit of a view, as an expression of a culture and a tool to make guests feel at home.» How do you interpret your role of ambassador of Sorrento to the world? «I commit myself to always being an artisan, to keeping my identity and being authentic. Tourism and globalization are like a tsunami, they risk deleting our roots, which need to be protected and strengthened instead. When I travel abroad, I bring some lemons with me, and, when the occasion arises, I grate their rind on the hands of the people that I meet, to let them appreciate the perfume of our “gold”. Indeed, our assets lie in our roots».
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Gnocchi alla sorrentina, che bontà! SORRENTO TYPICAL GNOCCHI, SO DELICIOUS!
La politica segna spesso la sorte dei popoli anche a tavola. Quando Napoleone cedette Venezia all’Austria nel 1797, nel nostro Paese furono introdotte nuove abitudini alimentari: la birra, la salsiccia, il prosciutto di Praga e l’uso delle patate nella preparazione degli gnocchi. Politics often mark the destiny of people even in terms of cuisine. When Napoleon ceded Venice to Austria in 1797, new eating habits were introduced in Italy: beer, sausages, Prague ham and the use of potatoes in the preparation of gnocchi.
Boccone quasi fatale per Galiani (Almost lethal morsel for Galiani) Autore di trattati, studioso di linguistica, anticipatore di importanti teorie economiche: Ferdinando Galiani, meglio conosciuto come “l’abate”, fu una delle intelligenze più vivaci del Settecento. Il suo piatto preferito? Gli gnocchi, ovviamente, che un giorno rischiarono di costargli la vita. La leggenda vuole, infatti, che Galiani fu sul punto di strozzarsi con un boccone di quella pietanza della quale era ghiotto. Da allora, in Campania, gli gnocchi furono chiamati strangulaprievete, cioè “strangola-preti”. Secondo altri, invece, il nome avrebbe radici greche e deriverebbe dall’unione delle parole stroggulos e preptos che insieme indicano un corpo rotondo e incavato con le dita: proprio la forma degli gnocchi alla sorrentina. La loro storia, però, cominciò nel XVI secolo, quando le patate furono importate dall’America e inserite nell’impasto che poi sostituì gli “zanzarelli”, cioè le praline di mollica di pane, mandorle tritate, latte e formaggio con cui, alla corte milanese degli Sforza, si festeggiavano le nozze o le vittorie militari. A Roma erano diffusi i “malfatti”, così definiti perché preparati senza badare alla forma della pasta tagliata dal composto principale. Gli gnocchi, tuttavia, sono diventati un piatto-simbolo di Sorrento: a base di patate, conditi con mozzarella, pomodoro e basilico, serviti ancora fumanti nel pignatiello, il tipico tegame di coccio.
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Ferdinando Galiani, also known as “the abbot”, was an author of essays, a linguistics expert and a precursor of important economic theories. He was one of the most brilliant figures of the XVIII century. What was his favourite dish? Gnocchi, of course, and one day they nearly cost him his life. Legend has it that Galiani was about to choke on a piece of gnocchi, of which he was fond.Apparently, from then on, in the Campania region the gnocchi were called strangulaprievete, meaning “priest-choking”. According to others, instead, the name has greek roots, deriving from the words stroggulos and preptos, whose union indicates a round object indented by hand, that is, the exact form of Sorrento’s gnocchi.Their history, however, dates back to the XVI century, when potatoes were imported from America and were added to the dough that later substituted the “zanzarelli”, which were little balls made of bread crumbs, ground almonds, milk and cheese. The zanzarelli were eaten to celebrate weddings and military victories at the court of the Sforza family in Milan. There was also a popular dish in Rome called “malfatti”, which means “roughly-done”. They were defined like that because they were prepared without giving a specific shape to the pasta that was cut from the main dough. Gnocchi, however, have become a symbol of Sorrento cuisine. They are made of potatoes and are served with mozzarella cheese, tomato and basil while they are still hot in the pignatiello, a typical terracotta pot. 26
La ricetta
Cook and Taste
Per gli gnocchi: lavare le patate, cuocerle per 40 minuti in una pentola con abbondante acqua e sale a piacere, quindi scolarle, pelarle e, quando sono ancora calde, schiacciarle facendole cadere al centro di una fontana di farina. Aggiungere l’uovo e il sale, poi impastare fino a ottenere un composto omogeneo: se questo risulta appiccicoso, aggiungere un po’ di farina. Dopo aver formato un panetto, dividerlo in pezzi da arrotolare con le mani per creare filoncini spessi 3 centimetri. Tagliare gli gnocchi con un coltello, disporli su un panno da cucina infarinato e, nel frattempo, bollire acqua salata in una pentola. Immergere gli gnocchi nell’acqua bollente e attendere che salgano a galla per poi scolarli con una schiumarola, versarli in un tegame, condirli col sugo di pomodoro precedentemente cucinato e mozzarella tagliata a dadini. Cospargere gli gnocchi di parmigiano grattugiato e infornarli per cinque minuti a 250 gradi. Per il sugo di pomodoro: lavare i pomodori, tagliarli a spicchi e privarli dei semi, sbollentarli aggiungendo il sale, passarli nel passaverdure raccogliendo la polpa in una ciotola. Versare la polpa in una pentola, aggiungendo olio e basilico, e farla cuocere per 30 minuti a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto.
*** For the gnocchi: wash the potatoes, cook them in a kettle full of water for 40 minutes, adding salt as required, then drain them, peel them, and mash them while they are still hot. As you mash them, let them fall into a flour well. After forming a dough, split it into pieces and roll them with your hands to create 3-centimeter-thick strips. Use a knife to cut the gnocchi from the strips, put them on a floured kitchen cloth and, meanwhile, let water boil in a kettle with the required salt. Immerse the gnocchi in the boiling water and wait for them to come to the surface, then drain them using a slotted spoon. Put them into a saucepan and pour the previously prepared sauce and diced mozzarella over them. Sprinkle the gnocchi with grated Parmiggiano cheese and put them in the oven for five minutes at 250°C (480° Fahrenheit). For the tomato sauce: wash the tomatoes, cut them into wedges and take out the seeds. Blanch the tomatoes in water with salt, mash them with a food mill and collect the pulp in a bowl. Pour the pulp into a saucepan, adding oil and basil, and cook it for 30 minutes over low heat, stirring it from time to time.
INGREDIENTI PER GLI GNOCCHI (4 PERSONE) 1 Kg 1 300 gr q. b.
patate uovo medio farina sale
INGREDIENTI PER IL CONDIMENTO 1,2 Kg pomodori ramati 100 gr parmigiano reggiano grattuggiato 250 gr mozzarella 6 foglie basilico fresco q. b. olio extravergine di oliva q. b. sale
INGREDIENTS FOR THE GNOCCHI (FOR 4 PEOPLE) 1 Kg 1 300 g just enough
potatoes medium-sized egg flour salt
INGREDIENTS FOR THE SAUCE 1.2 Kg red tomatoes 100 g grated Parmigiano Reggiano cheese 250 g mozzarella cheese 6 leaves fresh basil just enough Extra-virgin olive oil just enough salt
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Ristoranti
Restaurants
VESUVIO ROOF RESTAURANT Corso M. Crawford, 85 - 80065 Sant’Agnello (NA) +39 081 8781352 info@mediterraneosorrento.com www.mediterraneosorrento.com
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RISTORANTE MUSEO CARUSO Via S. Antonino, 12 - 80067 Sorrento (NA) +39 081 8073156 info@ristorantemuseocaruso.com www.ristorantemuseocaruso.com
CIRCOLO DEI FORESTIERI Via L. De Maio, 35 - 80067 Sorrento (NA) +39 081 8773263 info@circolodeiforestieri.com www.circolodeiforestieri.com
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f Adriano Carrino (@Adryess)
SORRENTO Culture TOP ATTRACTIONS
Musei Museums p. 32
Monumenti Monuments p. 33
Chiese Churches p. 34
Attrazioni Attractions p. 35
Negozi Shopping p. 36
Moda Fashion p. 37
Cartina Map p. 38
Trasporti Transfers p. 40
Musei
Museums
Museo Correale
Correale Museum of Terranova
Indirizzo: Via Correale, 50 – Sorrento. Info: +39 081 8781846; www.museocorreale.it Orari dal primo aprile al 31 ottobre: martedì-sabato dalle 9.30 alle 18.30, domenica dalle 9.30 alle 13.30; lunedì chiuso Orari dal primo novembre al 31 marzo: martedì-domenica dalle 9.30 alle 13.30; lunedì chiuso Prezzo del biglietto: 8 € per gli adulti; 5 € per gruppi di 20 persone, possessori o tesserati Fai, Touring Club e Campania Arte Card; 3 € per le scolaresche; gratis per bambini fino a dieci anni, persone affette da disabilità e accompagnatori, residenti a Sorrento (in quest’ultimo caso solo il giovedì e la domenica)
Address: via Correale, 50 – Sorrento, Italy Info: +39 081 8781846; www.museocorreale.it Opening hours from April 1st to October 31st: Tuesday to Saturday from 9:30 a.m. to 6:30 p.m.; Sunday from 9:30 a.m. to 1:30 pm; closed on Monday. Opening hours from November 1st to March 31st: Tuesday to Sunday from 9:30 a.m. to 1:30 p.m.; closed on Monday. Ticket price: 8 euros for adults; 5 euros for groups of 20 people, FAI members, Touring Club members and Campania Arte Card holders; 3 euros for school groups; free for children up to 10 years of age, people with disabilities and carers, and Sorrento residents (in the latter case, only on Thursday and Sunday)
Museo della Tarsia lignea
Address: via San Nicola, 28 (at Palazzo Pomarici Santomasi) Sorrento, Italy Info: +39 081 8771942; www.museomuta.it Opening hours from April 1st to October 31st: every day from 10 a.m. to 6:30 p.m. Opening hours from November 1st to March 31st: every day from 10 a.m. to 5 p.m. Ticket price: 8 € for adults; 5 € for adults over 65 years of age and the young between 12 and 17 years of age; 5 € per person (without guided tour) and 8 € per person (with guided tour) for groups of at least 15 people; 3 € per pupil (without guided tour) and 5 € per pupil (with guided tour) for school groups of at least 15 pupils; free entrance for children up to 11 years of age
Indirizzo: Via San Nicola, 28 (presso Palazzo Pomarici Santomasi) Sorrento. Info: +39 081 8771942; www.museomuta.it Orari dal primo aprile al 31 ottobre: tutti i giorni dalle 10 alle 18.30 Orari dal primo novembre al 31 marzo: tutti i giorni dalle 10 alle 17 Prezzo del biglietto: 8 € per gli adulti; 5 € per gli adulti sopra i 65 anni e i ragazzi tra 12 e 17 anni; 5 € a persona (senza guida) e 8 € a persona (con guida) per i gruppi formati da almeno 15 persone; 3 € a studente (senza guida) e 5 € a studente (con guida) per le scolaresche formate da almeno 15 studenti; gratis per i bambini fino a 11 anni
Museo archeologico della penisola sorrentina “Georges Vallet” Indirizzo: via Ripa di Cassano, 26 (presso Villa Fondi) – Piano di Sorrento. Info: +39 081 8087078 Orari: martedì-domenica dalle 9.00 alle 18.30; lunedì chiuso Prezzo del biglietto: ingresso gratuito
Museo mineralogico campano Indirizzo: viale Rimembranza, 1 (presso complesso monumentale Santissima Trinità e Paradiso) – Vico Equense. Info: +39 081 8015668; www.museomineralogicocampano.it Orari: martedì-sabato dalle 9.00 alle 13.00 Prezzo del biglietto: 2.50 €
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Workshop-Museum of Inlaid Wood Work
Archaeological Museum “Georges Vallet” Address: via Ripa di Cassano, 26 (at Villa Fondi) – Piano di Sorrento, Info: +39 081 8087078 Opening hours: Tuesday to Sunday from 9 a.m. to 6:30 p.m.; closed on Monday . Ticket price: free entrance
Mineralogical Museum of Campania Indirizzo: viale Rimembranza, 1 (at the monumental complex of Santissima Trinità e Paradiso) – Vico Equense, Italy Info: +39 081 8015668; www.museomineralogicocampano.it Opening hours: Tuesday to Saturday from 9 a.m. to 1 p.m. Ticket price: 2.50 €
Monumenti Monuments
Antiche Mura e Bastione di Parsano
Ancient Walls and Bastion of Parsano
Fin dall’epoca romana Sorrento fu difesa da una cerchia muraria, ristrutturata in epoca medievale e poi nel XVI secolo. La Porta di Parsano, invece, fu aperta nel 1745 ed è l’unica ancora visibile nel contesto originario. Il Bastione è gratuitamente visitabile dal primo Aprile al 31 Maggio dalle 10 alle 13; dal primo giugno al 31 agosto dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 22; a settembre dalle 10 alle 13 e dalle 19 alle 20; a ottobre solo dalle 10 alle 13.
Since the Roman age, Sorrento had been defended by walls, which were restored in the Middle Ages and later again in the XVI century. The Door of Parsano, instead, was opened in 1745 and is the only gate still visible in the original context. Entrance to the Bastion is free: it can be visited from April 1st to May 31st from 10 am to 1 pm; from June 1st to August 31st from 10 am to 1 pm and from 7 to 10 in the evening ; in September from 10 am to 1 pm and from 7 to 8 in the evening; in October only from 10 am to 1 pm.
Bagno della Regina Giovanna e Villa di Pollio Felice In questa zona spiccano i resti di una villa marittima di epoca romana appartenuta a Pollio Felice e celebrata dal poeta Publio Papinio Stazio. L’area, però, deve la fama a una pettegolezzo risalente a circa 600 anni fa: lo specchio acqueo antistante i ruderi sarebbe stato il luogo prediletto dalla regina Giovanna II di Durazzo per immergersi completamente nuda.
Sedil Dominova Risalente al XVI secolo, l’edificio è il solo superstite dei sedili nobiliari campani, luoghi in cui gli aristocratici discutevano delle sorti delle città. Di forma quadrilatera, con due arcate ad angolo in piperno che lasciano scoprire la cupola e i muri affrescati, il Sedil Dominova ospita la Società operaia di mutuo soccorso, fondata nel 1877 per garantire ai lavoratori le prime forme di mutualismo.
Casa di Torquato Tasso Il poeta, autore della “Gerusalemme liberata”, nacque l’11 marzo 1544 nella villa della nobile famiglia dei Mastrogiudice. La parte rimanente dell’abitazione è stata successivamente inglobata nell’Imperial Hotel Tramontano che ha assorbito anche opere laterizie, mura in reticolato, capitelli corinzi e altri ruderi della preesistente villa romana.
Palazzo Veniero Costruito tra il 1100 e il 1200, è uno degli edifici più antichi della città. Si caratterizza per le grandi finestre ad arco contornate da fasce in tufo giallo e grigio. Ad attirare l’attenzione sono soprattutto i tondi con il centro a forma di stella o di rosone in miniatura. In origine, nel loro incavo, trovavano probabilmente posto alcune patere in maiolica a forma di scodella: elementi arabeggianti che si fondono con quelli di gusto tardo-bizantino.
The Baths of Queen Joanna and the Villa of Pollio Felice The remains of a seaside Roman villa certainly stand out in this area. The villa pertained to Pollio Felice and was celebrated by the poet Publio Papinio Stazio. The area, however, owes its fame to some gossip dating back to 600 years ago. Rumour had it that the water pool in front of the ruins had been Queen Joanna II of Durazzo’s favourite place to bathe completely naked.
Sedil Dominova Dating back to the XVI century, the building is the only remaining in the Campania Region of the noble family seats where aristocrats used to take decisions upon the fate of the city. Sedil Dominova has a quadrilateral shape, with two arched corners in piperno stone that open the view onto the dome and frescoes on the walls. The building now hosts the Workers’ Association of Mutual Support, founded in 1877 to grant workers the earliest forms of mutual aid.
Torquato Tasso’s House The poet, author of “Jerusalem Delivered”, was born on March 11th 1544 in the villa of the noble Mastrogiudice family. The remaining part of the house was later incorporated in the Imperial Hotel Tramontano, which also absorbed Roman brick walls, reticulated work, Corinthian capitals and other ruins of the pre-existing Roman villa.
Veniero Palace Built between 1100 and 1200, it is one of the city’s most ancient buildings. It is characterized by large arched windows lined by yellow and grey tuff stone. Some of the most striking elements are the round decorations with the centre shaped as a star or a miniature rose window. Originally, their cavities probably contained some maiolica ceramic patera bowls: Arabian-style elements merging with late-Byzantine features.
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Chiese
Churches
Cattedrale
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Consacrata ai santi Filippo e Giacomo, fu eretta nell’XI secolo e ricostruita nel 1573. All’interno ospita tele dipinte da artisti della scuola napoletana del Settecento, un trono arcivescovile in marmo e un coro in legno intarsiato realizzato da artigiani sorrentini ai primi del Novecento. Sono realizzati con la stessa tecnica i quadri delle tappe della Via Crucis e i tamburi dell’entrata principale e di quella laterale.
Dedicated to the Saints Philip and James, it was erected in the XI century and rebuilt in 1573. The interior features canvases painted by artists pertaining to the Neapolitan School of the XVIII century, the Archbishop’s marble throne, and an inlaid wood choir made by Sorrento’s craftsmen in the early XIX century. The same technique was used for the pictures of the Via Crucis Stations and the scenes decorating the architectural drums of the main entrance and side door.
Santuario della Madonna del Carmine Secondo la tradizione il santuario sorge proprio dove, tra il 230 e il 240, fu eretta una chiesa nel luogo in cui alcuni cristiani sorrentini erano stati giustiziati. Ricostruito nel XVI secolo, il santuario è a una sola navata e all’interno presenta numerosi dipinti della scuola napoletana del Settecento. Sullo sfondo c’è l’antica immagine della Madonna, copia della Vergine della Bruna di Napoli.
Chiesa dell’Annunziata La chiesa dell’Annunziata ha il suo ingresso principale lungo via Fuoro. In stile barocco, essa ha una sola navata, le pareti ricoperte di marmi e mosaici, il soffitto dipinto. Un altare è dedicato a Sant’Agostino e Santa Monica, con un quadro raffigurante la Madonna che dona loro la Sacra Cintura. La chiesa è infatti sede dell’arciconfraternita di Santa Monica, detta dei “cinturati”, che organizza la “processione bianca” del Venerdì Santo.
Chiesa e chiostro di San Francesco A pochi passi dalla basilica di Sant’Antonino, accanto alla villa comunale, ecco il complesso di San Francesco. La chiesa risale al XVI secolo e al suo interno sono conservati due affreschi del ‘700 raffiguranti Sant’Antonio e San Giacomo, più una statua di San Francesco con il Cristo crocifisso. Vicino alla chiesa ci sono il monastero, risalente alla prima metà dell’VIII secolo, e il chiostro, location di eventi culturali.
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Sanctuary of Our Lady of Mount Carmel According to tradition, the sanctuary is located exactly where a church was erected, between 230 and 240 A.D., in honour of some Christians from Sorrento who were executed in that place. Rebuilt in the XVI century, the sanctuary has a single nave and the interior features a number of paintings by the Neapolitan School of the XVIII century. In the background, there is the ancient image of the Virgin, a copy of the Madonna Bruna of Naples.
The Church of Annunziata The Church consecrated to Our Lady of the Annunciation has its main entrance in via Fuoro. The Baroque single-nave church has walls covered in marble and mosaics, and a painted ceiling. One of the altars is dedicated to Saint Augustine and Saint Monica, with a painting portraying the Virgin Mary donating them the Holy Girdle. The Archconfraternity of Saint Monica is indeed based in this church. Its brethren are called “cinturati”, meaning “the girdled”, and they organize the “white procession” on Good Friday.
Church and Cloister of Saint Francis A few steps away from the Basilica of Saint Anthony, next to the Villa Comunale, there is the complex of Saint Francis. The church dates back to the XVI century, and two XVIII-century frescoes are kept inside it, representing Saint Anthony and Saint James, plus a statue of Saint Francis with the crucified Christ. Near the church there is the monastery, dating back to the first half of the VIII century, and the cloister, used as a location of cultural events.
Altri luoghi di interesse Other places of interest
Villa Comunale
Villa Comunale
Costruita sugli orti dei frati francescani tra il 1877 e il 1879, la villa comunale si affaccia su Marina Piccola e offre ai visitatori un panorama mozzafiato. Da qui è possibile raggiungere la spiaggia a piedi o in ascensore. All’interno è presente un busto raffigurante il compositore Salve D’Esposito, autore di capolavori come “Anema e core”, al quale è intitolata la villa.
Built on the vegetable gardens of the Franciscan Friars between 1877 and 1879, the Villa Comunale park overlooks Marina Piccola, offering the visitors a breathtaking view. From here, the beach can be reached on foot or by elevator. Inside the park there is a bust representing the composer Salve D’Esposito, the author of masterpieces like “Anema e core”, to whom the villa is dedicated.
Vallone dei Mulini
The Mills’ Valley
Alle spalle di piazza Tasso si scorge un tratto del canyon che deve il nome alla presenza, nel XVI secolo, di un mulino per la macinazione del grano. A questo si aggiungevano un lavatoio pubblico e una segheria in cui si trattava il legno di ciliegio, ulivo e noce poi utilizzato dagli artigiani. È uno dei luoghi abbandonati più fotografati al mondo.
Behind Tasso square there is a view of the canyon named after the grinding mill that stood there in the XVI century. In addition to this, there was an old public washhouse and a sawmill, where cherry, olive and walnut wood was treated before it could be used by craftsmen. It is one of the world’s most photographed abandoned places.
Marina Piccola
Marina Piccola
È il luogo dove si trova il porto di Sorrento, costruito nel 1912. All’epoca le case dei pescatori, caratterizzate da scale rampanti e tetti con volta, furono sostituite da palazzine più moderne. L’unica testimonianza dell’antica struttura è la chiesa della Madonna del Soccorso. Ai pochi passi dal porto si trovano gli stabilimenti balneari con le tipiche palafitte affacciate sul mare.
It is the place where Sorrento’s harbour was built in 1912. At the time, the fishermen’s houses, characterized by buttress-style stairs and vaulted ceilings, were replaced by more modern buildings. The only remaining evidence of the ancient structure is the Church of the Madonna del Soccorso. A few steps away from the marina, there are the beach facilities typically built on stilts, with a view of the sea.
Borgo di Marina Grande Set del film «Pane, amore e…» con Sophia Loren e Vittorio De Sica, il borgo è un simbolo di Sorrento. Lungo una delle vie che collegano Marina Grande col centro, si può ammirare l’antica porta di accesso alla città. Senza dimenticare la chiesa di Sant’Anna intorno alla quale, il 26 luglio, si sviluppa una festa con fuochi d’artificio e pietanze prelibate che richiamano un folto pubblico.
Marina Grande District As the film «Scandal in Sorrento» was set here, starring Sophia Loren and Vittorio De Sica, the village itself is a symbol of Sorrento. Along one of the roads connecting Marina Grande with the centre, the ancient Door of the city can be admired. And we cannot forget the Church of Saint Anne, around which a celebration takes place on July 26th, with fireworks and delicious dishes attracting a very large audience.
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Shopping
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Cartina - Map: Giovanni Visetti
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A
A
A
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P
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A
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P
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A
A
A
A
A
A
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P
P
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P 15:36
P
P
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Pompei ScaviVilla Misteri
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12:08
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Castellammare
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Vico Equense
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ARRIVO A/TO AMALFI
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F Corse feriali/Working day H Festiva/Holidays G Giornaliera/Daily S Scolastica/School
Transports
V I A G G I A R E I N C A M PA N I A
DAILY BUS SORRENTO-NAPOLI AEROPORTO DI CAPODICHINO E VICEVERSA DAILY BUS SORRENTO-NAPLES AIRPORT CAPODICHINO AND VICE VERSA *Previa prenotazione obbligatoria / Reservations required INFO AUTOLINEE CURRERI : +39 0818016376 SORRENTO (TRAIN STATION)
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S. Agnello (Matteotti Square)
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Piano (Corso Italia, 39 - Siesta)
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Meta (Church S.M. del Lauro)
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Vico Equense (Curreri Travel Agency)
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C/Mare di Stabia (Nuove Terme)
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C/Mare di Stabia (Hospital Villa Stabia)
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Pompei Scavi (Villa dei Misteri)
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Pompei Scavi (Villa dei Misteri)
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C/Mare di Stabia (Hospital Villa Stabia)
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Vico Equense (Curreri Travel Agency)
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Meta (Church S.M. del Lauro)
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Piano (Corso Italia, 39 - Siesta)
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S. Agnello (Matteotti Square)
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ALISCAFI (HYDROFOIL) INFO ALILAURO +39 081 8781430 Servizio (Service) Whatsapp Lauro +39 349 4444241
ALISCAFI (HYDROFOIL) INFO SNAV +39 0814285555 Rimani aggiornato visitando il sito www.snav.it / Stay updated by checking the website www.snav.it
NAVE VELOCE (FAST FERRY) INFO CAREMAR +39 081 8073077 ALISCAFO/HYDROFOIL
ALISCAFO/HYDROFOIL
ALILAURO INFO +39 081 8781430 www.alilauro.it
SNAV INFO +39 081 4285555 www.snav.it
SORRENTO-NAPOLI
SORRENTO-CAPRI
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7.15-8.30*-8.45**-9.50-11.45-13.30-15.50-17.05
NAPOLI-SORRENTO 9.00-11.00-13.00-15.05-17.15
*lunedì e venerdì/monday and friday *sabato e domenica/saturday and sunday
SORRENTO-CAPRI 7.15*-8.05-8.45.9.15-9.50-10.45-11.45-13.3014.45-15.50-16.05-16.45-17.45
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*feriale/weekday
CAPRI-SORRENTO 8.00*-9.00-9.25-10.20-11.20-11.40-12.20-13.0015.15-16.20-17.15-18.30 *feriale/weekday
NAVE VELOCE/FAST FERRY CAREMAR INFO +39 081 8073077
SORRENTO-ISCHIA
SORRENTO-CAPRI
9.10- 9.30-15.50
7.45-9.25-14.40-19.25
ISCHIA-SORRENTO
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*lunedì e venerdì/monday and friday *sabato e domenica/saturday and sunday
10.35-17.25
CAPRI-SORRENTO 7.00-8.40-13.35-18.45
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