MOSTRA NATINO CHIRICO by Operation Smile

NATINO CHIRICOL’IMMAGINE NEL CUOREOPERE 1972>2012

Provincia di Perugia Presidente: Marco Vinicio Guasticchi Assessore alle Attività Culturali: Donatella Porzi Direzione: Maurizio Terzetti Coordinamento: Marina Matteucci Organizzazione: Paola Manfroni Squadra operativa: Patrizio Giulietti Roberto Tomassini Alessandro Trottolini

Perugia CERP Centro Espositivo Rocca Paolina tel. 075 3681460 Orario: da martedì a domenica 10.00>13.00 e 16.00>19.30 lunedì chiuso ingresso libero Info: Provincia di Perugia Servizio Culturale e Sociale di Area Vasta Ufficio promozione Cultura e Spettacolo tel. 075 3681218/405 cultura@provincia.perugia.it www.provincia.perugia.it

Mostra a cura di: Giorgia Simoncelli Redazione e archivio: Patrizia Sutto Allestimento: Federica Chirico Fotografie: Marialessia Corbo Valentina Socci Immagine: USO UccelliSarattiOccidente Stampa: CTS Grafica srl Città di Castello Fondazione Operation Smile Italia Onlus www.operationsmile.it

Perugia Rocca/Catalogo-def.

2-01-2013

16:31

Pagina 2

Provincia di Perugia

19 GENNAIO>17 FEBBRAIO 2013 PERUGIA CERP-CENTRO ESPOSITIVO ROCCA PAOLINA

NATINO CHIRICOLâ&#x20AC;&#x2122;IMMAGINE NEL CUOREOPERE 1972>2012 Dedico questa mostra agli operatori della Fondazione Operation Smile

Con il contributo di:

Francesco Paperini Private Banker

Perugia Rocca/Catalogo-def.

27-12-2012

15:12

Pagina 3

ERRI DE LUCA ASPETTO CHE SI STACCHI DAL MURO UNO DEGLI CHARLOT DI NA TINO CHIRICO E RICOMINCI IL FILM.

Perugia Rocca/Catalogo-def.

2-01-2013

Se, per un artista, la maturità anagrafica spesso porta in dono la fr eschezza di una nuova giovinezza, Natino Chirico testimonia questa bella verità festeggiando con particolare ricchezza di temi e di nuove frontiere operative un magistero acquisito e riconosciuto ormai da anni. Il maestro esce da un anno in cui i suoi lavori hanno conosciuto e fatto conoscere (vedi la recente mostra di Salò) applicazioni diverse da

16:32

Pagina 4

Ecco, dunque, il Chirico che il Cerp si accinge ad ospitar e in questo inizio di 2013: un artista che fa scorr ere i mondi intitolati alle figure del sogno cinematografico - da Chaplin a Fellini - in un universo che ruota intorno ai movimenti del librarsi e del tuffarsi. Dalle più aer ee regioni del cielo alle profondità della vita, l’essere umano e l’essere animale sono pr otagonisti - nelle opere di Chirico - di liberazioni esisten-

Il Cerp, in quanto costruzione della città medievale che i moderni hanno saputo non abbandonare a un destino di sommersa solitudine, è, nelle sue pietr e e nella sua architettura, il luogo in cui la luce di Natino Chirico può incontrare antichissime e attutite manifestazioni di vita e di solarità, tuffandosi nel r egno da cui antichi calchi di civiltà urgono verso l'esterno e si librano sul confine della luce di Perugia.

L’IMMAGINE NEL CUORE

M. quelle note e appr ezzate finora e c'è da ammettere che, dopo la notevole fortuna arrisa alle oper e di ascendenza cinematografica, il passaggio alle ultime opere e alle novità in esse contenute dev’esser e stato molto impegnativo. Operando in questa direzione, però, Chirico ci dà oggi la possibilità di ammirare lavori nei quali la storia e la cultura, la sensibilità del linguaggio nazionale oggi espr essa in mille venatur e e lo sfondo delle cultur e locali appartenenti all'infanzia si riassumono in un percorso proiettato su cospicui lasciti morali e intellettuali.

ziali dal peso della fatica e del dolor e, in uno slancio che sembra di nuovo prendere l’avvio dalle luminosità delle aur e cinematografiche per concludersi dentro i confini stessi della catena della quotidianità, tentando di riscattarla per l’eter nità. Un Chirico, in definitiva, che ha compiuto un tratto di stada notevole rispetto alle pur entusiasmanti pr ove che ne avevamo ammirato, nell’estate del 2011, alla Palazzina di Villa Fidelia. Così, questa volta, a fronte di una inedita pr oduzione che dialoga con la storia artistica e umana di Chirico nel suo insieme, è il Cerp ad accogliere la mostra di un maestro che, nell'ultimo triennio, ha dato molto all’Umbria e, in particolare, alla Provincia di Perugia.

Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi Assessore alle Attività Culturali Donatella Porzi

Perugia Rocca/Catalogo-def.

27-12-2012

Entrare nello studio romano di Natino Chirico a via Archimede, subito dietro piazza Euclide, è come fare quattro passi all’interno di un suo quadro. Il pavimento, le par eti, il tavolo da lavoro, i tubi di color e, i penne lli, le scarpe di Natino, tutto è coperto da colori, gocce e schizzi risultato della tecnica di lavorazione dell’artista fatta di gesti ed energia controllata. Oggetti e colori che hanno invaso lo spazio trasformandolo in opera d’arte. “Tutto quello che è casuale è voluto. La pittura casuale l’ho scoperta lavorando. Se tu guar di per terra vedi - è un opera d’arte, se potessi ritagliar e e fare una sagoma sul mio pavimento nascerebbe un’opera. Così come ogni strumento con cui lavor o è diventa to un’opera. Gesto, energia, forza e casualità contr ollata sono queste le basi del mio lavoro e nascono dalla vita, dalla sua poesia, tanto quanto dalle or e di lavoro nello studio”. Natino mi accoglie nel

15:13

Pagina 5

Natino guarda un’immagine di Charlot prima di rivolgersi alla tela e pr ocede con piccoli gesti facendo schizzare il colore sulla tela. “A volte il lavor o riesce subito, a volte come adesso - vedi - si pr oduce un errore e devo lavorare per r ecuperare. Il lavor o è come la vita: è fatto di impegno, di passione e di amore”. L ’amore per la pittura è stato un sentimento forte in Natino Chirico fin da giovanissimo, una scelta contraria alle aspettative familiari e pr esto una necessità per non pesare economicamente sulla madre e la sorella, dopo l’abbandono del padr e. Ma la pittura diventa anche il modo di ester nare la propria interiorità, di esistere, di stare sul palcoscenico della vita e di metter e in scena tutta la sua esuberanza, come anche una sorta di “cura” che gli ha permesso di scoprire se stesso. “Quando ho capito che potevo esprimermi

gambe, il volto, diventano materiale di studio. L’artista e il suo doppio, Mani, Caduta e Frantumazione fanno parte di questa ricerca cosi come le matite, i tubetti di colore, le scarpe e le camicie dell’artista, cioè tutto il mondo di Natino Chirico nel quotidiano della casa e dello studio. Gli anni ‘90 hanno un r espiro diverso. Natino Chirico torna ad esprimersi attraverso il color e e l’olio e soprattutto si rivolge alla natura e in particolare al mare. Grande mare e Scogliera rispettivamente del 1992 e del 1995 sono i due volti del mare di Natino Chirico: infinito, maestoso e brulicante di vita, di energia e di color e. Il 1998 è un anno fondamentale nella ricerca pittorica di Chirico, l’opera Mito del Cinema è infatti il primo quadr o sul tema del cinema. L’occasione è arrivata per caso o per fortuna con la commissione a realizzare una lito-

NEL MONDO DI NATINO CHIRICO GIORGIA SIMONCELLI pieno della realizzazione di un nuovo lavoro, è coperto di colore e non si nega, con grande generosità, quando gli chiedo di poter assistere ad alcune fasi della creazione. La tela è di formato medio. Il soggetto è Charlie Chaplin, una delle figure più care all’artista, in cui con un sorriso mi dice di rive dersi. “Un uomo pover o con un’infanzia dif ficile. Una persona che sapeva essere vicino agli umili, ai poveri, perché era uno di loro. Ammiro in lui la genialità per quello che ha portato al cinema insieme alla grande moralità. L’attenzione che ha rivolto agli operai è di una incredibile modernità. Pr eoccupato che l’avvento della macchina potesse um iliare la dignità dell’uomo ha deciso di beffare il mezzo meccanico con l’ironia.”

con la pittura è stata per me una rivoluzione, come anche scoprire che della pittura potevo vivere. Io mi fondo con la pittura in un a sorta di macerazione al punto di e ssere felice se realizzo un bel lavoro e invece di prendermela se non ottengo quello che voglio o se il lavoro non viene capi to, perché in fondo mi sembra che sia io stesso a non esse re capito. Il percorso interiore è sempre molto forte”. I primi lavori di Natino Chirico sono degli oli fortemente plastici, Nudo di donna del 1971, Vecchia sulla porta del 1972, Personaggio calabrese del 1975 o Cane stanco del 1976, sono degli esempi di ricerca sul volume e sul rapporto del corpo nello spazio. Negli anni ‘80 l’artista si concentra sul disegno e sull’autoanalisi r ealizzando una serie di autoritratti e frantumazioni dell’io dove la sue mani, il tr onco, le

“TUTTO

grafia per i 100 anni del cinema. L’intuizione è quella di “rubare” dei fotogrammi di film noti come Casablanca, King Kong, I V itelloni, V ia col vento e riportarli sulla tela.

Perugia Rocca/Catalogo-def.

uta ta ooè ti90 co e in e el no di ca è a. uo-

27-12-2012

15:13

Pagina 6

L’opera suscita un grande inter esse proprio per la possibilità di riconoscimento delle immagini che appartengono all’immaginario collettivo. “Il cinema ha sempr e fatto parte della mia vita. Nel quartier e popolar e dove sono nato andar e al cinema parr occhiale la domenica era la felicità più grande per ogni bambino. Ricordo la stanza piena di fumo, lo zoppo che vendeva i bomboloni che faceva lui stesso in casa. Era il cinema dei grandi kolossal, Ben Hur, Maciste, che diventavano gli eroi in cui identificarsi. Il cinema è la grande invenzione artistica del ‘900 e anche se non avevo ancora gli strumenti per capirlo, intuivo la potenza di questo nuovo mezzo espressivo, la forza del movimento ma soprattutto la magia e il legame che si attivava naturalmente con il pubblico. Cer care di capire i grandi r egisti e quanto questi si fossero rivolti all’arte è diventato poi motivo di

Anche l’universo femminile è pr esente nell’iconografia di Natino Chirico fin dai primi lavori. Donne di San Luca del 1974 ritrae i volti distorti e urlanti de lle donne del piccolo comune di San Luca noto alle cr onache come il cuore della potente ‘ndrangheta calabrese. I disegni a matita su cartone dei primi anni ‘80 della madre e di Patrizia, moglie dell’artista, sono il passo successivo verso una ricerca volta a fissare i sentimenti e le espressioni della donna che tr ova nuovamente approdo nel cinema nei volti icona di Anna Magnani, Claudia Cardinale, Gina Lollobrigida e Sofia Lor en. “La pittura è una ricerca continua che si muove su due binari paralleli: i contenuti e i materiali. Bisogna sempre sperimentar e e cer care il nuovo”. Questa convinzione ha portato Natino Chirico a lavorare anche sulla scultura ed in particolare sulle possibilità espressive del

QUELLO CHE È CASUALE È VOLUTO. LA PITTURA CASUALE L’HO SCOPERTA LAVORANDO.”

a. ong arli

ricerca. Basta immaginar e alcune scene di Visconti o di Bolognini per ritr ovare nel cinema i paesaggi della storia dell’arte. Così, come il cinema ha pr eso dalla pittura io ho voluto prendere dal cinema”. Il movimento, il mito, il sogno sono alla base dei nuovi soggetti di Natino Chirico dal 1998 raccontati nei volti di grandi attori e r egisti come Totò, Eduar do de Filippo, V ittorio de Sica, Pietr o Germi, Luchino V isconti, Pierpaolo Pasolini, Massimo T roisi. L’artista recupera le immagini da foto di r epertorio e manifesti e li inserisce sulla tela direttamente o passando per la tor chiatura per poi intervenire con i suoi gesti colorati.

metacrilato. Le oper e -ad una o più lastr e alternano ritagli e sagome della silhouette di Charlie Chaplin o di Federico Fellini, altr o soggetto car o all’artista. Lavori più r ecenti guardano anche agli uccelli in volo, un tema già affrontato nel 1987 con l’opera Gabbiani sullo stretto e tor nato alla luce grazie ad un’opera sulla pace realizzata per la Rassegna d’arte sul messaggio pasquale ospitata nel 2012 nello spazio Fendi. Anche i tuffatori , r ealizzati per il Cir colo Aniene di Roma nel 2011, sono ora motivo di lavor o e nuova scelta iconografica. Natino mi mostra un’opera finita la mattina stessa. Uno specchio con 4 tuffatori, ancora un modo per giocare con la tridimensionalità e per entrar e in relazione con lo spazio, usando la luce e il colore.

Perugia Rocca/Catalogo-def.

27-12-2012