Anno 27 /G.A.A. Camorino
6 aprile 2018 /
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Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
Anticipare il futuro
02 / Christian Vitta / consigliere di Stato La rivoluzione digitale porta con sé cambiamenti che vanno affrontati proattivamente, così da cogliere le opportunità insite in questa sfida.
Mendrisio e i suoi Quartieri
07 / Samuele Cavadini / candidato sindaco Mendrisio dovrà valorizzare le caratteristiche e peculiarità di ogni quartiere, migliorando la qualità di vita dei suoi abitanti.
I progetti di una Valle (Blenio)
11 / Odis B. De Leoni / sindaco di Acquarossa Avere a cuore il presente e soprattutto il futuro dei piccoli paesi di Valle che continuano ad essere a rischio di spopolamento.
Editoriale / Andrea Nava / segretario PLR
Nuovo patto tra Stato, aziende e famiglie
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l 12 dicembre scorso, con il 51.2% di favorevoli, il popolo ticinese ha riconosciuto la necessità di rivedere il quadro normativo fiscale del Cantone per renderlo più moderno e idoneo ad affrontare l’evoluzione della realtà fiscale, internazionale e federale. Ma non solo. Ha infatti condiviso la strategia del governo, ripresa ora anche dalla Confederazione, di accompagnare la riforma fiscale con specifiche misure sociali. Un inganno? Non mi sembra. Anzi. Dello stesso avviso dev’essere stata UNIA che, dopo aver proclamato ai 4 venti di voler inoltrare ricorso, si è rimangiata la parola. Tanto fumo e niente arrosto. Torniamo dunque ai fatti. Questa riforma nasce dall’esigenza di migliorare l’attrattiva fiscale del Ticino nel contesto intercantonale, diminuire il rischio di
fuga dei buoni contribuenti, anticipare l’abolizione degli statuti speciali e promuovere l’innovazione. Come si intuisce dalle cifre, l’evoluzione dei 100 principali contribuenti per sostanza imponibile mostra una perdita di substrato fiscale e del relativo gettito. Capite bene che stare a guardare non è e non può essere un’opzione! Con le misure proposte, il Ticino passerebbe dal 22° al 16° rango nel confronto intercantonale dell’onere fiscale massimo sulla sostanza. Non si tratta di una rivoluzione dunque. Ma di un’evoluzione. Oltre a promuovere l’innovazione, coniuga inoltre in maniera complementare obiettivi di natura fiscale e sociale. Infatti sono previste misure per rafforzare la politica familiare e in particolare la conciliabilità famiglia-lavoro. Da chi vengono finanziate queste
misure? Integralmente dalle imprese. E i Comuni non avranno nessun aggravio di spese. Tutto questo rappresenta, a mio modo di vedere, un nuovo partenariato fra aziende, Stato e famiglie. Non un inganno come taluni cercano – invano – di farci credere. Un SI convinto a questa riforma!
“Infinocchiati” trasversali
Il solerte Legolas del Ceresio, consigliere nazionale, municipale di Lugano e direttore del Mattino, e i suoi accoliti non perdono l’occasione di sottolineare come il PLR sulla “Scuola che verrà” si sia fatto “infinocchiare”. Ma sul ritornello della sperimentazione nella scuola media, come la met-
tiamo con il buon granconsigliere leghista della Leventina, membro della commissione scolastica, uno dei pochi leghisti ad aver davvero approfondito il tema, tanto da aver firmato il rapporto di maggioranza sulla doppia sperimentazione del progetto? Si sarà fatto “infinocchiare” anche lui?
335 1,4 I milioni incassati con gli 11 nuovi arrivi nel periodo fiscale 2011-2015
I miliardi persi in entrate fiscali per le 24 partenze tra il 2011 e il 2015
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ladue
Opinione Liberale
La banda larga per anticipare il futuro L
a rivoluzione digitale è realtà anche alle nostre latitudini e i cambiamenti che porta con sé vanno affrontati proattivamente, così da cogliere le opportunità insite in questa sfida. Per farlo, oltre alle competenze e ai profili professionali adeguati, servono infrastrutture all’avanguardia: il tema della banda larga è pertanto strategico e all’ordine del giorno dell’attività politica. Per quanto riguarda il nostro Cantone, dopo che, nel 2016, il Gran Consiglio ha approvato una mozione di Giacomo Garzoli, di recente hanno preso avvio i lavori di approfondimento
Christian Vitta consigliere di Stato
per l’elaborazione di un piano strategico per la realizzazione di una rete capillare a banda ultra-larga su tutto il territorio. L’obiettivo è quello di coprire entro dieci anni almeno l’85% degli edifici situati in zona edificabile ed entro quindici almeno il 95%. Per lo sviluppo armonioso del Cantone Ticino, una rete di questo tipo è un’infrastruttura importante: abbattendo le barriere digitali tra zone urbane e periferiche, infatti, si permette a queste ultime di svilupparsi sfruttando le molteplici opportunità della digitalizzazione, mettendo peraltro a frutto gli sforzi messi in campo dal Cantone nell’ambito del riposizionamento delle regioni periferiche. Inoltre, per un Cantone che, come il Ticino, nella sua strategia di sviluppo economico punta sull’innovazione e sulla tecnologia, le implicazioni della banda ultra-larga sono rilevanti. Avere un’adeguata capacità di banda su tutto il territorio, come emerso anche dal Tavolo di lavoro sull’economia, contribuisce a rendere il nostro Cantone un luogo
L’impegno di Cassis per tessere buoni rapporti tra Ticino e Berna
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gnazio Cassis ha inaugurato una serie di incontri annuali col Consiglio di Stato, nel solco di ciò che aveva promesso durante la campagna per l’elezione a Consigliere federale. Asse portante dell’incontro i problemi aperti con l’Italia, in particolar modo l’accordo fiscale dei frontalieri e l’accesso ai servizi finanziari in Italia. Ma la situazione dei rapporti italo-svizzeri preoccupa in prospettiva, in quanto l’Italia si trova in un momento istituzionale incerto per arrivare ad un accordo in tempi brevi, con tutta probabilità tutto si trascinerà quindi fino all’insediamento di un governo stabile. Anche sul cantiere dell’accordo istituzionale con l’Europa, Berna sta lavorando, se il frutto di queste trattative sarà accettabile, le Camere federali e il popolo saranno chiamati ad esprimersi. I tempi con l’Italia si prospettano pertanto lunghi, quindi nessun accordo nell’immediato. Cassis ha ribadito la necessità di instaurare un dialogo franco e costruttivo col governo cantonale, inaugurando così
più attrattivo, a livello nazionale e internazionale, per favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali che puntano sulla digitalizzazione, nonché l’insediamento di aziende all’avanguardia e interessanti in per la creazione di nuovi posti di lavoro. La banda larga è quindi un progetto strategico per il futuro del nostro Cantone, da portare avanti con determinazione per migliorare le nostre condizioni quadro e vincere le sfide future della digitalizzazione.
Lavoro
Sicurezza
Città e centri urbani
Valli
Scuola, formazione e cultura
Walter Gianora presidente Gran Consiglio
una nuova collaborazione tra Ticino e Berna, in quanto - come ha dichiarato - i problemi del Ticino non sono quelli di tutti gli altri Cantoni. Fondamentale quindi impegnarsi per tessere buoni rapporti e incontri regolari, che si terranno due volte all’anno, con un occhio di riguardo anche alle esigenze dell’italianità.
iltema
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Opinione Liberale
ilcommento Grazie alla riforma, oltre 55 milioni di franchi che dal 2018 al 2021 finanzieranno le misure sociali provengono dalle aziende e non dai contribuenti.
Quando sono le aziende a finanziare misure sociali
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In questi giorni è iniziato il ballo delle cifre e della confusione da parte di chi invisa la riforma fiscale e sociale. Questi ultimi hanno dichiarato che i milioni provengono dai contribuenti. Eh no, i milioni sono prelevati alle aziende in funzione della massa salariale in ragione di 2 milioni nel 2018, 16.1 milioni nel 2019, 16.6 nel 2020, e 20.6 nel 2021, come figura nel messaggio approvato dall’unanimità del Consiglio di Stato e nel rapporto approvato dalla maggioranza del Gran Consiglio. Il totale è di 55.3 milioni che le aziende verseranno in contropartita alle misure fiscali. Al prelievo procederanno le Casse che già oggi prelevano dalla massa salariale dei datori di lavoro gli assegni familiari ordinari che vengono mensilmente versati alle famiglie con figli. Per talune di queste Casse il meccanismo di prelievo avverrà inizialmente sulle riserve cumulate, poi come per le altre casse il prelievo supplementare avverrà direttamente dalla massa salariale dei datori di lavoro. Sbagliano quindi coloro che scrivono il contrario. Concretamente grazie a
Nicola Pini vicepresidente PLR
SÌ
questa riforma fiscale ma anche sociale, oltre 55 milioni verranno impiegati in misure a sostegno della conciliabilità tra lavoro e famiglia: riforme attese da tempo e che rispondono alle nuove esigenze di tanti trentenni di oggi. È curioso come proprio coloro che criticano la riforma, sono i medesimi che denunciano l’esclusione dal lavoro, la sottoccupazione, la disparità salariale. Ora, le misure sociali sono appunto pensate per evitare tutto ciò. Non solo mirano a favorire il rientro professionale dei genitori, ma intervengono da una parte per un aumento delle strutture a disposizione (quantità) e dall’altra per un miglioramento delle condizioni salariali e di lavoro di chi opera nei nidi d’infanzia e nelle strutture di accoglienza (qualità) . Inoltre una di queste misure garantisce nel contempo rette sostenibili per le famiglie. Come ribadito anche dai sindacati OCST e VPOD, la riforma sociale quando sarà a regime nel 2021, avrà versato oltre 55 milioni in più destinati alle famiglie per il finanziamento delle strutture di accoglienza extrascolastiche, dei nidi, e del sostegno ai familiari che si prendono cura dei grandi invalidi. Il fatto che queste risorse provengano dalle aziende è un ottimo segnale di presa di coscienza delle esigenze che ruotano attorno al tema della conciliabilità tra la vita familiare e quella lavorativa. Per questo motivo vi invito a sostenere la riforma fiscale e sociale il 29 aprile.
AL LAVORO E ALLE FAMIGLIE SÌ alla riforma fiscale e sociale Votazione cantonale Domenica 29 aprile 2018
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Per favorire il rientro al lavoro delle donne L’esclusione dal lavoro, la sottoccupazione, la disparità salariale sono temi che condizionano il rapporto tra tempo privato, della cura e tempo del lavoro. È un dato di fatto che la partecipazione femminile al mercato produttivo è penalizzata dalla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Scegliere di lavorare e avere una famiglia, dedicarsi alla carriera oppure al contrario totalmente alla famiglia dovrebbe essere frutto di una scelta e non il risultato di costrizioni esogene. La riforma in votazione il 29 aprile con 20 milioni di aiuti sociali e 52,2 milioni di sgravi fiscali permetterà di aumentare le strutture a disposizione Mercati le condizioni salariali e di e migliorare aperti sono lavoro di chi opera nei nidi d’infanzia e essenziali per nelle strutture innovazione, di accoglienza. I salari e le condizioni di lavoro correnti proposti in produttività, competitività numerose strutture non sono commisurati della piazza e all’impegno richiesto dal alla delicatezza economica compito che il personale deve svolgere. Il svizzera. costo e le liste d’attesa degli asili nido, gli orari di lavoro incoerenti con gli impegni di cura, condizionano la quotidianità degli odierni modelli famigliari. La rinuncia a procreare a favore dell’impegno professionale determina squilibri in tutto il sistema previdenziale. L’accettazione della riforma fiscale e sociale potrà favorire l’entrata, oppure il ritorno, di molte donne autoctone qualificate attualmente ai margini del mondo del lavoro.
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Agire e… anticipare il futuro
Opinione Liberale
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Augusto Bontà è municipale a Personico. Il suo impegno, anche come presidente sezionale, è capire e anticipare i bisogni del suo Comune.
La lettura del periodico del Comune di Personico
Augusto Bontà. Che significato ha fare politica in un Comune come Personico? Personico è il posto dove sono nato e anche solo per questo lo considero come un luogo speciale. Niente fate, maghi o strane creature, solo una questione di eterna infatuazione verso il proprio paesello natio. Nonostante ciò, oggi come non mai, non basta dire “io c’ero” per considerarsi realmente fautori di qualcosa, bisogna anche assumersi il coraggio di confrontarsi con le responsabilità e i rischi (e giudizi altrui) che ne derivano. Ecco, la mia iniziazione iniziò giusto due anni fa. In meno di un paio di settimane mi ritrovai da persona interessata alla storia e alla politica a persona attiva in Municipio e presidente di sezione. Non posso dire che sia stato un passaggio semplice, ma è altrettanto innegabile che la voglia di apprendere e di dare il proprio contributo siano stati un motore di crescita personale formidabile. Quali le sfide nella sua duplice veste di municipale e presidente sezionale? Dopo due anni il punto più difficile, sia da municipale sia da presidente di Sezione, resta quello di capire le necessità di chi vive ora a Personico e allo stesso tempo tentare di anticipare i bisogni di chi ci verrà ad abitare in futuro. Tutto senza voli pindarici a livello finanziario, ma nemmeno senza vincolarsi giocoforza alla politica dei piccoli (timidi) passi. Più nello specifico, oggi il Comune è impegnato a preservare l’esistenza sia della Scuole
Augusto Bontà Domicilio: Personico Formazione: tecnico multimediale Professione: responsabile produzione, settore bevande Data di nascita: 17 aprile 1988 Hobby: lettura, storia, buona cucina Attualmente in lettura: Io non mi chiamo Miriam
La produzione della gazzosa personichese
Le mie passioni: la storia e la politica
dell’Infanzia che della Scuola Elementare, mantenere aperti i luoghi di ritrovo pubblici, garantire un trasporto pubblico efficiente e nel migliorare e valorizzare le strutture a disposizione dei cittadini. Il rischio del non agire è quello di trasformare questo luogo speciale in un dormitorio, ed è un rischio molto concreto. Come sezione invece il nostro giovane comitato (siamo tutti sotto i trent’anni) è impegnato sia a supportare le lodevoli iniziative municipali che a chinarsi sul problema della comunicazione. Nonostante Personico sia un Comune piccolo negli ultimi anni, ci si è resi conto sulla propria pelle di quanto, anche da noi, essere in grado di far arrivare correttamente alla gente il messaggio sia molto importante. Quali i temi impellenti da affrontare? I grandi temi del nostro prossimo futuro saranno sicuramente due. Il primo, vuoi solo per una questione temporale, è quello legato all’aggregazione tra i quattro Comuni della Bassa Leventina. Come per ogni matrimonio il percorso svolto è stato lungo e, come in ogni buona democrazia, l’ultima parola l’avranno giustamente i cittadini. Mentre il secondo tema è un argomento con una connotazione più collettiva, regionale, ed è il ruolo che vuole assumere la Leventina nel Ticino. Nella
nostra regione abbiamo tantissimi buoni progetti, ma a volte manca un pizzico di sostegno reciproco e di visione d’insieme. Forse il tema principale di tutto quanto resta lo stesso di ogni nostra vita, crescere. Intendiamoci, non crescere in mero senso finanziario (col rischio che sia fine a sé stesso), ma piuttosto crescere con criterio, sapendo dove si vuole a andare e a quali domande si stanno cercando risposte.
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Opinione Liberale
vocidapalazzo
Con meno giudici, ma più efficacia
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rmai da diversi anni, nei rendiconti del Consiglio della Magistratura si legge della preoccupazione crescente per una Camera piuttosto che per un’altra del Tribunale di appello, vuoi per la mole di lavoro, vuoi per il tasso di evasione. Sempre da anni, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario, gli addetti ai lavori lamentano poi strumenti inadeguati, problemi logistici, difficoltà di ogni genere. Come emerso nel dibattito parlamentare lo scorso gennaio, quanto meno secondo la maggioranza, i giudici supplenti sono una risposta non sufficiente a una domanda giusta: come rendere flessibile la
capacità dei tribunali di far fronte alle variazioni del volume e della tipologia di lavoro a fronte della rigidità del numero e dell’assegnazione dei giudici. Di qui la proposta di ridurre a 16 il numero dei giudici supplenti del Tribunale di appello limitandone però l’attività al solo settore penale, con il preciso impegno di mettere in atto, in tempi rapidi, le ulteriori misure necessarie al buon funzionamento della magistratura. Dal Dipartimento si attendono infatti le risposte a diverse problematiche, in particolare in relazione ai tempi di evasione degli incarti, che erano state promesse con la riforma Giustizia 2018, un
Sulla scuola si investe! Altro che smantellare.
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econdo alcune insistenti “voci” del panorama politico ticinese, il PLR accettando di sostenere la sperimentazione del progetto di riforma “La scuola che verrà” in due distinti modelli avrebbe dato il “la” allo smantellamento della scuola ticinese. A parte il fatto che nel progetto accettato in Gran Consiglio sono inserite importanti modifiche proposte proprio dai liberali radicali – che hanno sostenuto una
seconda visione da sperimentare contemporaneamente a quella del DECS – e che, appunto, di mera sperimentazione si sta parlando, l’accusa rivolta al Partito liberale radicale è quanto mai smentita dai fatti. Quali? Basta sfogliare rapidamente l’ordine del giorno della prossima seduta del parlamento cantonale che inizia il prossimo 9 aprile, dove appaiono oltre 35 milioni di investimenti proprio a favore di miglioramenti di varie sedi scolastiche sparse per il Cantone. Ristrutturazioni e ampliamenti fondamentali per assicurare un futuro di qualità agli allievi e ai docenti in Ticino. Tutti progetti, va sottolineato, largamente sostenuti dal gruppo parlamentare PLR e, spesso, con granconsiglieri liberali radicali nelle vesti di relatori dei rapporti che appoggiano le scelte del governo. Ora, se questo – secondo i sostenitori del referendum contro “La scuola che verrà”, ossia i rappresentanti di UDC e Lega (anche se non tutti) – significa manifestare la volontà di smantellare la scuola ticinese, lo lasciamo giudicare ai cittadini.
progetto di cui purtroppo non si sente più parlare da troppo tempo. Per il PLR la magistratura è un settore troppo importante e si chiede quindi che il disegno complessivo venga presentato, discusso (anche con la magistratura) e attuato entro un anno. Sì perché se il Direttore del Dipartimento in questi anni ha continuato a chiedere potenziamenti della Polizia (cui forse bisognerebbe dare un freno visti anche i compiti che si sono attribuiti alle polizie comunali) sarebbe ora che si dedicasse, e trasferisse risorse, alla magistratura che, giova ricordarlo, è l’organo a tutela dei diritti di tutti i cittadini.
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Non è politica, è Mendrisio. E i suoi Quartieri. “Incrementare i servizi offerti dallo sportello elettronico, dando alle cittadine e ai cittadini che lavorano o con necessità particolari, la possibilità di accedere digitalmente a tutti i servizi del Comune”
Mendrisio è un Comune moderno e un polo regionale riconosciuto, dovrà però consolidare la sua crescita migliorando quanto oggettivamente non funziona, in particolare nei quartieri.
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l mio programma elettorale in dieci punti nella campagna per il sindacato a Mendrisio inizia dal capitolo dedicato ai quartieri. Un tema essenziale nel contesto di una realtà territoriale molto cambiata negli ultimi anni con la nascita della grande Mendrisio. Mendrisio si è infatti autodefinita Città, ma è l’insieme di antichi borghi dalla forte identità. Le comunità dei singoli quartieri hanno esigenze e problematiche quotidiane uniche e ben diverse le une dalle altre. Spetta all’autorità comunale adattarvisi, valorizzando le caratteristiche e peculiarità di ogni quartiere, migliorando sensibilmente la qualità di vita dei suoi abitanti. Vi sono quindi delle priorità da affrontare. Iniziando da più cura per il territorio migliorando l’ordine urbano in tutti i Quartieri. Per questo, il primo passo da compiere è quello di ascoltare e rispondere concretamente alle segnalazioni del cittadino e delle Commissioni di Quartiere. Il secondo grande capitolo è invece quello dei progetti a medio termine. E il motto in questo senso è: La vostra opinione conta! Il mio obiettivo è quello di allestire sondaggi fra la popolazione dei quartieri su questioni mirate e puntuali per conoscere il parere della popolazione. Un secondo capitolo è invece
Samuele Cavadini candidato sindaco di Mendrisio
quello di incrementare i servizi offerti dallo sportello elettronico, dando alle cittadine e ai cittadini che lavorano o con necessità particolari, la possibilità di accedere digitalmente a tutti i servizi del Comune.
Opinione Liberale
ilcommento Una comunità coesa con idee comuni e grande capacità di dialogo interno Non è stato e non è facile sentirsi veramente parte integrante di una città venendo da una realtà comunale che, fino a pochi anni fa, era completamente autonoma. I primi tentativi di partecipazione non hanno sino ad ora portato ai risultati che egoisticamente ognuno di noi si attendeva. L’insoddisfazione negli ex Comuni aggregati è palese e non si intravvedono correttivi nell’attività davvero limitata delle Commissioni di Quartiere alle quali non sono concessi spazi per promuovere progetti di grande respiro. È indispensabile trovare una vera capacità di dialogo fra autorità e Quartieri, fra Comune e cittadini, fra cittadino e cittadino. Questo è probabilmente l’aspetto centrale per la creazione di una comunità coesa attorno a idee comuni. In quest’ottica, Samuele Cavadini dice bene quando presenta non solo obiettivi prioritari ma anche progetti a medio termine, con una visione concreta della necessità di sentirsi un’unica comunità. Serve potersi sentire partecipi, ascoltati, coinvolti proprio per valorizzare le singole comunità e migliorare la qualità di vita di ognuno. E se “la mia opinione conta” allora significa che insieme possiamo veramente costruire la nostra città.
Remo Vanini commissario di Quartiere Genestrerio
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Incontro con
Johann N. Schneider-Ammann La Svizzera oggi e domani Lunedì 9 aprile 2018 alle ore 19.00
all’Auditorium di BancaStato, Bellinzona
In una conversazione con Fulvio Pelli, in lingua tedesca con traduzione, il Consigliere federale ci parlerà di questioni economiche e di politica commerciale nonché di tematiche legate alla formazione, alla ricerca e all’innovazione. Evento aperto al pubblico. Cena riservata ai soci del
Iscrizioni presso la segreteria cantonale PLR Telefono 091 821 41 81 | Fax 091 821 41 88 | E-mail info@plrt.ch
Prossimi eventi
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Iscriviti al Club dei 1000
Il Club dei 1000 é un gruppo di amici che sostiene il PLR e allo stesso tempo un luogo di incontro privilegiato sia con la dirigenza del nostro Partito sia con importanti personalità attive sulla scena cantonale, nazionale e internazionale.
17 ottobre 2018 Incontro con Andreas Meyer, CEO di FFS SA
“Se aderite al Club dei mille potrete incontrare ogni anno personalità svizzere del mondo politico, economico e accademico sostenendo nello stesso tempo il Partito liberale radicale ticinese.”
Novembre 2018 Incontro con i candidati al Consiglio di Stato alle Cantonali del 2019
Adriano Cavadini, coordinatore
Saremmo estremamente orgogliosi di potervi annoverare tra i nostri soci. Informazioni: Segreteria cantonale PLR Telefono 091 821 41 81 | Fax 091 821 41 88 | E-mail sarajane@plrt.ch
ilconfronto
Opinione Liberale
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Incompatibilità delle cariche, c’è conflitto d’interessi? Il Gran Consiglio affronterà nella sessione parlamentare di lunedì 9 aprile la discussione sull’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di membro dei consigli di amministrazione delle aziende pubbliche. Sul tema vi proponiamo il faccia a faccia tra il deputato PLR Franco Celio e il collega PPD Maurizio Agustoni. 1. Franco Celio, granconsigliere PLR A mio modo di vedere, questa proposta non ha nessuna ragion d’essere. È vero che, in un certo senso, è conseguente all’approvazione (a maggioranza) dell’iniziativa KandemirBordoli. Secondo me, tuttavia, le decisioni sbagliate si devono correggere, non perpetuare per un malinteso senso di coerenza. Perseverare nell’errore non è un gran vanto! Dico “errore” perché credo che tutti questi tentativi di inventare sempre nuovi motivi di incompatibilità, nascondano (male) il loro “comun denominatore”, ossia la volontà di ridurre – da parte dei deputati che fanno queste proposte – il numero dei possibili concorrenti. Questo è l’unico, vero conflitto di interesse. Altro che le ridicole motivazioni ufficiali! 2. In un parlamento di milizia come il nostro (nel quale ognuno continua a svolgere la propria professione) pensare di eliminare tutti gli asseriti “conflitti” è pura follia. Per riuscirvi occorrerebbe mettere alla porta un’infinità di persone: dirigenti e funzionari di associazioni, di sindacati, di partiti, nonché di qualunque azienda privata potenzialmente in concorrenza con una statale, avvocati che possono magari rappresentare clienti in lite con lo Stato, sindaci, municipali e altri ancora. Occorrerebbe cioè togliere il diritto di eleggibilità a gran parte dei cittadini. Insomma, eliminare la democrazia! 3. Occhio a tutti questi benpensanti che cercano di “raddrizzare le gambe ai cani”! Anche perché escludendo qualunque “politico” dagli organi direttivi del para-Stato, si finirebbe per far posto solo a “tecnici” che non vedono più in là del proprio naso, eliminando ogni sensibilità politica nel senso alto del termine.
1. A cosa serve questa proposta di separazione delle cariche? 2. È uno strumento utile per assicurare l’assenza di conflitti d’interesse? 3. Non verrà a mancare una rappresentanza politica importante in queste aziende pubbliche?
1. Maurizio Agustoni, granconsigliere PPD Il principio della separazione dei poteri implica, tra le altre cose, che il controllore e il controllato non siano la stessa persona. Il Gran Consiglio è chiamato a verificare l’adempimento del mandato pubblico da parte delle aziende parastatali. È quindi preferibile che i parlamentari non siano nel contempo amministratori di queste aziende. La separazione dei ruoli mi sembra soprattutto una questione di buon senso; del resto quasi tutti i partiti (PPD e PLRT compresi) la applicavano spontaneamente da diversi anni. 2. La separazione dei ruoli non pone ovviamente al riparo da altre collisioni di interesse, ma contribuisce quantomeno a creare maggiore chiarezza in merito alle rispettive competenze. 3. Direi di no, del resto i gran consiglieri non detengono il monopolio della rappresentanza politica. Il nostro Cantone dispone di un bacino di personalità sufficientemente ampio per poter coniugare sensibilità politica e competenza, evitando ai gran consiglieri dei doppi ruoli poco opportuni. Per esempio il CdA di BancaStato è stato presieduto in tempi recenti dal presidente del PLR nazionale, mentre nel consiglio d’amministrazione dell’EOC (Ente ospedaliero cantonale) ha seduto per un paio d’anni un consigliere nazionale nel frattempo diventato consigliere federale. Nei consigli d’amministrazione di alcune aziende parastatali sono inoltre tradizionalmente presenti dei consiglieri di Stato, i quali dispongono quasi per definizione di una forte legittimazione politica.
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Opinione Liberale
incomune
La voglia di guardare avanti e pensare ai grandi temi
Lugano
Compatezza, lavoro e serenità dovranno motivare la Sezione PLR di Lugano che deve tornare rapidamente a fare politica. Giovanna Viscardi ha fatto un passo indietro per permettere al partito di guardare avanti, un gesto che Fulvio Pelli ha riconosciuto come un segno di maturità da parte di colei che ha guidato per cinque anni con passione il PLR cittadino.
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obbiamo essere capaci di guardare avanti. La scelta di Giovanna è un segno di maturità. Ha lavorato con grande passione e entusiasmo, ma così non si poteva continuare”. Le parole di Fulvio Pelli durante l’assemblea della Sezione PLR di Lugano riassumono due concetti fondamentali dopo le ultime vicissitudini sulle rive del Ceresio: l’importanza del lavoro svolto da Giovanna Viscardi nelle sue vesti di presidente sezionale e la necessità di voltare pagina, tornando rapidamente ad occuparsi di politica e dei temi importanti (che di certo non mancano) per il futuro della Città e del Cantone. A sottolineare la necessità di tornare ad occuparsi dei temi, ci ha pensato sulle colonne del Corriere del Ticino anche Giovanna Masoni Brenni: “Ora il partito deve trovare la forza di ricompattarsi, perché c’è molto da fare. Ricompattarsi al suo interno e anche attorno alle persone che sono al fronte, come i nostri due
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assemblea dei delegati PLR Lugano
municipali e la capogruppo” ha osservato la già vicesindaco. Compattezza, lavoro e serenità. Sono queste le parole più citate negli ultimi giorni tra i liberali radicali luganesi. Parole che dimostrano la ferma volontà di tornare a chinarsi sulla risoluzione dei problemi e sulle visioni per il futuro di Lugano. Perché se è giusto accettare il confronto, anche e giustamente scomodo se costruttivo, è poi indispensabile condividere una stessa impostazione per vincere le stimolanti sfide con cui si confronta la città di Lugano. Obiettivi da raggiungere grazie al prezioso lavoro di tutte le componenti del partito.
Grazie Pres! I
l ruolo di presidente è – in ogni ambito – una posizione difficile e spesso nel mirino della critica. Giovanna ha assunto questo ruolo 5 anni fa con grande entusiasmo, puntando – ancor prima che essere un leader – soprattutto
Fabio Schnellmann ex membro UP PLR Lugano
sul fare. Vero, magari una presidente fuori dagli schemi ai quali eravamo abituati, ma comunque con tanta passione ed emozioni nel motore. Con la sua presidenza, il PLR cittadino ha avuto sempre una costante crescita e in politica, piaccia o non piaccia, i numeri contano eccome. Fare l’unanimità è impossibile e Giovanna, con tutto l’ufficio presidenziale – a fronte di insanabili divergenze – ha capito che fare un passo indietro fosse un gesto dovuto proprio a favore del partito. Importante è ora far tesoro degli errori e ripartire con nuovi vertici motivati, entusiasti e con tanta energia poichè, come disse Einstein “la politica è più complessa della fisica”. Grazie Giovanna.
ilmioTicino2030
Blenio, le aspirazioni di una valle
Odis Barbara De Leoni Quali sono le principali difficoltà nelle Valli? Le difficoltà maggiori le abbiamo riscontrate nello spopolamento che ha portato a un indebolimento dell’economia locale, in poco più di trent’anni sono stati chiusi oltre trenta esercizi pubblici, fabbriche, banche, imprese di costruzione, falegnamerie, carpenterie, ditte di impianti sanitari... Molti Bleniesi hanno preferito spostarsi verso il piano, perché attratti dalle comodità e soprattutto dalle opportunità di lavoro. La popolazione di Acquarossa e Blenio si è assestata e in questi ultimi anni è più o meno costante; Serravalle è cresciuta, la vicinanza con l’autostrada aiuta. Ad essere in difficoltà è tutto il settore secondario, le nostre ditte si sono ormai abituate a spostarsi in tutto il Ticino alla ricerca di lavoro. Nel terziario, solo grazie alla presenza dell’ospedale e della casa per anziani abbiamo ancora una buona occupazione. Il nostro fiore all’occhiello resta comunque il settore primario che presumo sia il più fiorente di tutto il Ticino. Le aziende agricole si sono rinnovate con investimenti importanti, molte si sono quasi industrializzate. Grazie al loro lavoro siamo in grado di fornire alimenti genuini e naturali, prodotti a km zero: possiamo vantarci e mostrare un territorio curato tra i più belli del Ticino. Le cooperative di abitazione sono una possibile soluzione allo spopolamento? Potrebbero diventare una realtà nei prossimi anni, oggi non siamo però ancora pronti ad accettare questo modo di abitare. Tutti vogliono una casa propria e molti tendono a confondere le cooperative con il vivere in comunità quando non è assolutamente così: le cooperative sono un gruppo di almeno sette persone che si riuniscono per costruire un immobile; a differenza della proprietà per piani, i soci sono proprietari dell’intero edifi-
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E gli appartamenti per anziani? Quanto sono importanti? Molti anziani vivono ancora a casa propria e spesso sono accuditi dai propri parenti; abbiamo inoltre ottime prestazioni di cura. Gli appartamenti per anziani, senza barriere architettoniche, sono sicuramente molto interessanti, permetterebbero una maggiore autonomia e renderebbero agevole l’assistenza delle persone in difficoltà. Personalmente, comunque, sono contrario agli edifici con appartamenti solo per anziani, ritengo che debbano essere integrate in costruzioni dal carattere intergenerazionale, dove possano convivere famiglie con bambini, coppie, giovani e meno giovani. Acquarossa ha recentemente avviato uno studio per l’urbanizzazione di un terreno con un vincolo di utilità pubblica, proprio con l’intento di favorire questo tipo di abitazioni, dove si potranno ancora trovare – se non resterà un’utopia – le condizioni di vita e socialità che si riscontravano nei vecchi nuclei di paese, con un occhio attento alla qualità e al rispetto del territorio. I primi segnali sono estremamente incoraggianti. Presenteremo il progetto alla popolazione forse ancora prima dell’estate.
Odis Barbara De Leoni sindaco di Acquarossa
cio. In pratica sono in affitto in casa propria, con a carico unicamente i costi vivi. Purtroppo, per gli istituti di credito siamo una regione, almeno da Acquarossa in su, non interessante (a basso potenziale) e il finanziamento per l’accesso alla proprietà ha condizioni estremamente penalizzanti. La cooperativa potrà essere per molti l’unico modo per diventare proprietari, considerato che si possono ottenere delle fideiussioni a livello federale molto interessanti che diminuiscono il fabbisogno iniziale del capitale proprio (5-10%). Non serviranno probabilmente ad arginare lo spopolamento che ormai si è assestato, ma potranno essere la soluzione per nuove famiglie che ricercano qualità di vita e tranquillità, vantaggi che la valle di Blenio, risparmiata da ferrovia e autostrada, sa offrire.
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Le valli puntano sempre più su progetti legati alla bicicletta e alla banda larga: qual è il potenziale della valle di Blenio? La nostra valle è stata individuata a livello svizzero come una delle migliori per andare in bicicletta, in particolare per sviluppare percorsi di mountain bike. Lo scorso anno sono stati inaugurati due sentieri, in Bovarina e in Valle Malvaglia, che sono iscritti nella piattaforma di SvizzeraMobile; altri saranno agibili nella regione del Nara, dove si sta iniziando la progettazione dei percorsi senza ostacoli denominati flow-trails, accessibili a tutti, anche ai bambini. Prossimamente avremo un incontro con gli utilizzatori dei fondi interessati al passaggio di queste piste per trovare delle soluzioni che non compromettano l’attività agricola. Per Acquarossa si intravvede quindi un grosso potenziale di sviluppo grazie alla bici con la possibilità di mantenere aperta la stazione del Nara anche in estate. A livello di Valle siamo anche a buon punto con lo studio per l’introduzione di un sistema “bike-sharing” a scopo turistico, con delle mountain bike elettriche. Con queste iniziative vorremmo che Blenio diventi la valle delle biciclette, un “target” su cui puntare per attirare turisti e sviluppare un’economia sostenibile di qualità. Nel Comune di Blenio un privato ha già realizzato un ostello legato a queste attività e speriamo che molti seguano il suo esempio. Le nuove tecnologie sono un altro forte atout per innescare un circuito virtuoso di persone, esperienze e capitale. Oggi Acquarossa non può vantare una rete veloce su tutto il territorio per evidenti costi di allacciamento, ma siamo fiduciosi che in un prossimo futuro saremo un Comune a tecnologia “5G”.
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Il rapporto liberale tra Uomini e Stato
A
ltro grande padre del liberalismo fu Adam Smith (1723-1790). La sua opera, La ricchezza delle nazioni (1776), afferma la necessità che gli individui siano lasciati liberi di perseguire il loro interesse, senza troppi intralci da parte dello Stato. In tal modo la società nel suo insieme ne trarrà beneficio, se gli individui si comporteranno correttamente: “Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all’ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, […] per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l’indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto. […] la società non può sussistere tra coloro che sono sempre pronti a danneggiarsi e a farsi torto l’un l’altro”. Dal punto di vista formale sarà il grande filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804) a porre la questione del liberalismo in un’ottica universale. Per Kant lo Stato deve assicurare ai cittadini il godimento dei loro diritti, ma non ingerirsi nelle attività individuali, né curare gli interessi di parte. Il suo compito essenziale è quello di assicurare la libertà di tutti. Cosicché il diritto si riduce a regolare le azioni esterne degli
Gerardo Rigozzi
Opinione Liberale
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1496lettori Leggete Opinione Liberale anche in versione digitale sul suo nuovo sfogliatore Opinione Liberale non è soltanto un settimanale cartaceo. Per migliorare la visibilità del principale organo d’informazione del PLRT, è stato creato da qualche mese anche un nuovo sfogliatore digitale per tutti i supporti “smart”. Leggete quindi OL sui vostri tablet o smartphone. Come fare? Seguite i profili social del PLRT e troverete i collegamenti allo sfogliatore di OL.
uomini e a rendere possibile la loro coesistenza: “Il diritto è il complesso delle condizioni per le quali l’arbitrio di ciascuno può coesistere coll’arbitrio degli altri, secondo una legge universale di libertà… e lo Stato è la riunione di una moltitudine di uomini sotto leggi giuridiche”. Abbiamo con Kant un’esplicita dichiarazione dello Stato di diritto. Non solo, ma egli, attraverso il diritto, ipotizza nel suo testo Sulla pace perpetua (1795) una Repubblica universale dei popoli: “Per parte mia ho fiducia nella teoria risultante dal principio giuridico che indica quale deve essere il rapporto fra gli uomini e gli Stati e che raccomanda agli dei della terra questa massima: di condursi sempre nei loro conflitti in modo che una siffatta repubblica universale dei popoli venga preparata e sia considerata possibile in praxis e tale da poter esistere”.
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Turismo, energia sulle priorità
I
l turismo ricopre da sempre un ruolo trainante per tutta l’economia ticinese, basti pensare che gli ultimi dati gli attribuiscono un valore di quasi il 10% del PIL. Ma da parecchi anni a questa parte siamo confrontati con una concorrenza interna, sia dei Paesi a noi vicini sia delle mete all’altro capo del mondo, le quali hanno registrato incrementi notevoli, mentre la nostra regione ha registrato un calo inesorabile di visitatori, specialmente a livello di pernottamenti. Il numero dei cosiddetti turisti di giornata, con il nostro clima mediterraneo e la bellezza del nostro territorio, è invece rimasto costante. Il mondo politico è da sempre sensibile al nostro settore, specialmente il DFE, il quale con pieno spirito liberale è attento a garantire le condizioni quadro ideali al settore imprenditoriale, sostenendo una cauta liberalizzazione del mercato, che garantisce una maggiore concorrenzialità nei confronti dei Paesi confinanti. Purtroppo la situazione congiunturale difficile nella quale versa il nostro Paese negli ultimi anni impone al nostro settore una maggiore dinamicità, ma soprattutto richiede sempre nuovi investimenti strutturali per restare al passo delle richieste di una clientela sempre più esigente. Perché dobbiamo renderci conto che non possiamo vendere un prodotto di ieri al prezzo di domani, consapevoli del fatto che allo stesso prezzo applicato alle nostre latitudini si possono fare vacanze in destinazioni
Massimo Suter presidente di GastroTicino
lontane e per un periodo più lungo. Dobbiamo credere in noi stessi e rimboccarci le maniche, tralasciando sterili polemiche che non portano a nulla, porci degli obiettivi condivisi con anche diverse finalità , ma rimanendo pragmatici (puntando sulla progettualità)... Fare ordine tra le priorità ed individuare quelle su cui investire maggiori energie.
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Opinione Liberale
La pagliuzza nell’occhio altrui fa dimenticare la propria trave!
“Lei che guadagna più di 100mila franchi...”
Il solerte Legolas del Ceresio (municipale, consigliere nazionale e direttore del domenicale da oltre 200’000 franchi di indennità pubbliche) ci ricasca e sprizza odio contro l’odiato partitone. Non ha resistito a commentare dall’alto della sua sagacia e onnipotenza gli avvicendamenti della sezione luganese del PLR. Uella che pagüüraaa! Domandina facile: lo fa perché animato dall’interesse di voler informare in modo oggettivo (figuriamoci) la popolazione o solo per interessi di bottega ossia proteggere la sua posizione di potere e la sua cadrega? Chi parla della pagliuzza nell’occhio altrui dimentica spesso la trave nel proprio.
In un dibattito tra il docente (ed esponente del MPS) Pino Sergi e l’imprenditore Gianmaria Frapolli, ci sentiamo in dovere di condivere l’affermazione di quest’ultimo: “se guardiamo l’intera comunità europea, persone del suo calibro guadagnano nettamente meno. Se non avessimo aziende che portano substrato fiscale, non potremmo nemmeno far stare così bene lei. Se, come Stato, abbiamo la possibilità di erogare determinati salari, anche ai docenti, questo passa anche attraverso la fiscalità. Altrimenti o lei si riducete il salario o mi chiedo chi sarà disposto a pagare”.
Il conflitto d’interesse è solo per i partiti di governo A proposito di conflitti di interessi di cui gli integerrimi Sergi e Pronzini si fanno paladini, sembra di essere alle solite: si predica acqua e si beve vino. Bellinzona ha co-finanziato uno studio sulle Officine alla SUPSI per una valutazione scientifica, ossia oggettiva, sulle prospettive dell’azienda. Tra gli autori sembra vi sia tale Angelica Lepori Sergi, moglie di Pino Sergi a tutti noto per essere l’alter ego del deputato Pronzini. Ora ci si potrebbe anche chiedere cosa ci azzecchi la signora Lepori, laureata in storie delle dottrine politiche a Bologna, con una ricerca scientifica sulle prospettive di un’industria nel trasporto ferroviario. Non volendo dubitare delle sue competenze scientifiche, rimane il dubbio sull’opportunità del suo ruolo visto il legame con l’esponente MPS e le sue posizioni molto critiche su tutto quanto ci sia di istituzionale nel nostro Paese. Ma ovviamente il conflitto di interessi vale sempre solo per i partiti di governo.
Opinione Liberale Responsabile politico Bixio Caprara
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Direttore editoriale Andrea Nava
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Redazione Massimo Schira Vania Castelli
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Grafica e design redesign.swiss Camorino Stampa Centro Stampa Ticino SA Muzzano
«Sostenitore» Da Fr. 200.– CCP 69-7730-5 Pubblicità Laura Codiroli
CARTA SVIZZERA
l’agenda Lunedì 9 aprile CLUB DEI 1000 Incontro con J. Schneider-Ammann ore 19.00 Auditorium BancaStato, Bellinzona
Mercoledì 11 aprile INCONTRI LIBERALI Assemblea ore 18.30 Palazzo dei congressi, Lugano
Giovedì 12 aprile CIRCOLO CARLO BATTAGLINI Serata incontro e mostra Picasso ore 18.00 Museo MASI, Lugano
Domenica 15 aprile PLR SORENGO Assemblea ore 17.30 Ristorante Giardino, Sorengo
L’agenda completa del PLR è su www.plrt.ch/agenda. Su OL vengono pubblicati gli eventi più a corto termine.
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inbreve
I GLRT alla RUAG di Lodrino
I GLRT hanno visitato la RUAG Aviation di Lodrino, azienda di proprietà della Confederazione che è riconosciuta in tutto il mondo per la sua eccellenza e per il suo particolare orientamento all’innovazione tecnologica. Il tour esplorativo ha permesso ai giovani liberali radicali di godere di una visita dell’azienda a 360° dove si è potuto toccare con mano i progetti più importanti attualmente in corso, tra i quali spicca quello del riammodernamento dei cockpit dei PC-6 Turboporter, aeromobili in dotazione all’esercitosvizzero e utilizzati soprattutto dagli esploratori paracadutisti. Parimenti è stato anche visitato il centro di formazione interaziendale interno alla struttura che rappresenta un’eccellenza a livello cantonale, dove ogni anno si formano apprendisti polimeccanici e operatori in automazione dai brillanti risultati. Al tour esplorativo è stato abbinato un seminario in cui sono intervenuti diversi ospiti tra cui anche il consigliere di Stato Christian Vitta e il presidente cantonale PLR, Bixio Caprara. Tema: il progetto di creazione del Polo tecnologico dell’Aviazione della Riviera (PAviR). Le presentazioni di Enzo Gianini della RUAG, di Siegfried Alberton, responsabile dello studio di fattibilità del PAviR e di Raffaele De Rosa, sindaco di Riviera e direttore ERS Bellinzonese e Valli, hanno permesso di ottenere una radiografia dettagliata di questo importante progetto che mira prima di tutto a rilanciare l’intero sedime industriale/aeroportuale, al fine di riuscire a trattenere la RUAG saldamente in Riviera anche in futuro. L’obiettivo è creare eccellenza in Ticino e l’ex aeroporto militare di Lodrino è un terreno che si presta perfettamente a tale scopo ed agli obiettivi strategici di RUAG. GLRT auspica che grazie ai lavori dei vari partner cantonali, regionali e comunali si riescano a concretizzare gli sforzi fino ad ora profusi e dare così un nuovo slancio a questa regione che, in caso contrario, perderebbe un importante partner sia in termini di posti di lavoro (100 dipendenti, più 16 apprendisti, tutti residenti in Ticino), siai d’innovazione e indotto economico.
Auguri agli Sposi
I migliori auguri al nostro vicepresidente cantonale Sebastiano Gaffuri e a Claudia Gaffuri-Crimi per essere convolati a nozze nel loro splendido comune di Breggia. Il loro contagioso entusiamo e intraprendenza sia il miglior viatico per un futuro felice. Bixio Caprara, presidente PLR
Circolo Battaglini al MASI di Lugano Serata del Circolo Liberale di cultura Carlo Battaglini con Tobia Bezzola, nuovo direttore del MASI (Museo d’Arte della Svizzera Italiana) di Lugano, a seguire visita guidata alla mostra di Picasso. Appuntamento alle 18; alle 20 standing offerto.
@ignaziocassis
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