Anno 30 /G.A.A. Camorino
23 aprile 2021 /
Opinione Liberale Settimanale del Partito Liberale Radicale Ticinese
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Il partitone c’è! C’è di che sorridere in casa liberale che ha segnato un bel segno “più” alle Comunali 2021. Il week elettorale ci ha regalato grandi soddisfazioni, dopo le magre delle Cantonali e delle Federali. Nei Comuni il PLR ha saputo raccogliere buoni frutti che lo confermano quale primo partito. Lo dicono i numeri: 186 municipali, 41 sindaci di quindicina e 813 consiglieri comunali, e se sommiamo anche i liberali radicali eletti sulle liste civiche allora il PLR ha messo in rete uno splendido goal. Molti domenica sera hanno ritrovato nell’intimo il piacere di essere liberali radicali. L’entusiasmo era ed è palpabile in un partito che ha ritrovato forza e una rinnovata fiducia sotto la guida del presidente Alessandro Speziali. Un atto di fiducia che andrà riconfermato anche ai rigori, nei ballottaggi che vedono il PLR impegnato a confermare il sindacato o a riconquistare la poltrona come a Bellinzona con Simone Gianini.
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l sapore della vittoria si è respirato in molti Comuni ticinesi, dove il PLR si è confermato un vero e proprio punto di riferimento. Anche in un contesto difficile come quello attuale, di fronte al proliferare di liste civiche (dove peraltro si contano numerosi rappresentanti di area liberale radicale eletti, sia in Municipio, sia in Consiglio comunale) e con un’ulteriore crescita dei voti alla lista senza intestazione, il nostro partito porta a casa un risultato molto solido. “Dove siamo andati bene avevamo liste ancorate al territorio, con persone identificabili e rappresentative. E la capacità di alternarci tra gestione dei piccoli problemi e gestione dei grandi progetti”. È stato il commendo a caldo del presidente Alessandro Speziali. In diverse realtà, infatti, l’aumento dei consensi è stato significativo: basti citare ad esempio Minusio, Monteceneri, Losone, Brissago, Stabio o Morcote. In altre sono state confermate posizioni già solide, come in Riviera, a Maggia, Comano, Cadempino, o Mezzovico-Vira. Brillanti riconferme nei poli Per quel che concerne i poli urbani, spiccano in particolare il seggio e la maggioranza relativa conquistati nel Municipio di Mendrisio con l’entrata in carica di Massimo Cerutti accanto a Samuele Cavadini e Samuel Maffi e la crescita dei numeri nei legislativi sempre nel “Magnifico Borgo” (+3) a Biasca (+1) e a Chiasso (+1), dove l’assalto da destra alle poltrone nell’esecutivo è stato respinto brillantemente da Bruno Arrigoni
(eletta brillantemente anche Sonia ColomboRegazzoni). A Bellinzona, Lugano e Locarno la tendenza alla frammentazione del panorama politico già vissuta a livello cantonale ha trovato conferma, con la conseguente erosione di alcuni seggi per i partiti che detenevano le maggioranze, PLR ovviamente in testa, in particolare nei Consigli comunali. In particolare a Lugano, il cambiamento in atto ha portato comunque il PLR a riconquistare la maggioranza relativa
in Consiglio comunale, dopo aver confermato i due municipali con l’entrata in carica di Karin Valenzano Rossi accanto al confermato Roberto Badaracco. È altresì vero che il risultato sulle rive del Ceresio dovrà essere analizzato. Maggioranza relativa confermata anche all’ombra dei Castelli con Fabio Käppeli e Renato Bison eletti accanto al confermatissimo Simone Gianini) e in riva al Verbano, dove Nicola Pini affiancherà il sindaco Alain Scherrer e Davide Giovannacci. Un bilancio cittadino un po’ più in chiaroscuro, insomma, ma certamente un’ottima base di lavoro per consolidare e ricostruire un programma liberale fatto di progetti, visioni e idee. “Solitamente dove facciamo più fatica è dove soffriamo delle nostre turbolenze. Quando riusciamo a dar vita a una dinamica dove la popolazione vede che abbiamo voglia di dibattere dei temi e prendere il futuro per le corna, siamo premiati” afferma il presidente Speziali. E ora prendiamo i “ballottaggi” per le corna La corsa delle Comunali 2021 non è però ancora conclusa per il PLR. Alle porte ci sono infatti alcuni ballottaggi molto “caldi”, che richiameranno all’adunata il popolo liberale radicale. Grande l’attesa a Bellinzona con Simone Gianini – spinto dal territorio – ben deciso a ridare al PLR il sindacato.
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GLRT si conferma primo movimento giovanile cantonale Daniel Mitric presidente GLRT
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oddisfatta dai risultati del weekend elettorale, GLRT è pronta a dare il suo contributo anche nei Comuni e si impegnerà nei prossimi 3 anni a lavorare per i cittadini, portando avanti il proprio programma di legislatura che si basa sull’impegno per un Ticino in cui imparare, lavorare ed abitare. ll Ticino che vogliamo progettare e costruire è un Ticino dove le decisioni prese non impongano alle giovani e future generazioni il peso di politiche sbagliate e interessate all’alimentazione opportunistica di interessi particolari di oggi. Il nostro impegno
sincero per il nostro territorio e la nostra realtà economica ci vedrà impegnati con il rilancio del commercio, estendendo gli orari di apertura di bar e ristoranti per rilanciare l’intero settore e soprattutto permettere maggiori opportunità di svago e socializzazione, appena le condizioni dettate dalla pandemia lo permetteranno. Per noi Giovani liberali radicali ticinesi i risultati parlano chiaro. Nei Comuni ticinesi sono stati eletti 5 Sindaci di quindicina, di cui uno nel Bellinzonese e Valli e due ciascuno nel Mendrisiotto e nel Luganese: Alessandro Spano (Lumino, il più giovane con 27 an-
ni), Maurizio Anghileri (Gravesano), Giacomo Caratti (Morcote), Sebastiano Gaffuri (Breggia) e Alain Bianchi (Coldrerio). Il nostro movimento cantonale può portare avanti i suoi ideali grazie al lavoro di altri 14 Municipali e ben 150 consiglieri comunali. GLRT è un grande gruppo di ragazze e ragazzi che si sono messi in gioco, ben 430 candidati che hanno tenuto alta la bandiera del movimento giovanile del PLR. Internamente al partito stiamo lavorando per un rinnovamento capillare, frutto dell’ottimo lavoro di chi mi ha preceduto cinque anni fa, e che vogliamo portare avanti con convinzione. Un invito a tutti i Distretti e le Sezioni: la collaborazione con i Distretti e le Sezioni va oliata sempre più, GLRT c’è, ora più che mai. Ringrazio di cuore tutti e auguro tre anni di tanti successi e di bellissime soddisfazioni.
L’orgoglio delle Donne Mari Luz Besomi-Candolfi presidente DLRT
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’esito delle elezioni comunali hanno evidenziato che il pensiero liberale radicale è apprezzato e importante per il Cantone e per i Comuni ticinesi. Il Ticino ci ha sostenuto e siamo cresciuti. Molti, candidate e candidati, hanno dimostrato una vitalità e una creatività encomiabile in un difficile momento come quello nel quale stiamo vivendo; un patrimonio di competenze, vitalità e umanità che mi fanno guardare al futuro con fiducia. Da presidente cantonale delle Donne liberali radicali posso dirmi molto orgogliosa dell’elezione delle
nostre candidate, sia negli esecutivi sia nei legislativi, sicura che tutte, alcune di grande esperienza, altre che si affacciano alla politica, sapranno portare importanti contributi e nuova vitalità al PLR, forti delle sensibilità tipiche femminili e grazie alla possibilità di interagire fra generazioni. Un patrimonio di umanità femminile ricca di esperienze di vita: impegni scolastici dei figli, necessità dei nostri anziani, realtà di industrie, di lavori di concetto oppure maggiormente orientati alla pratica, lavori in solitaria oppure in team e per ultimo, ma non ultimo, un importante bagaglio di vita di relazioni nella palestra più importante per tutti: la famiglia. Da oggi alcune iniziano e altre proseguono il loro cammino nell’impegno istituzionale portando con sé e per il Paese questo patrimonio di umanità e competenza. Buon viaggio Donne liberali radicali ticinesi!
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Premiata la politica liberale vicina ai cittadini
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TIZIANO CALDERARI presidente PLR Mendrisio
Tre municipali e 20 consiglieri comunali. Per la Sezione PLR della Città di Mendrisio questo appuntamento elettorale è storico. Dopo la conquista del Sindacato con Samuele Cavadini tre anni fa, l’intenso lavoro e la credibilità dei nostri eletti e dei candidati hanno determinato una crescita del consenso nei confronti della politica concreta portata in avanti dal nostro partito. Questo ha portato alla brillante riconferma del sindaco Cavadini, così come del municipale uscente Samuel Maffi, e all’entrata in Municipio di Massimo Cerutti. Con loro e con i 20 consiglieri comunali, la Sezione si impegna sin da ora a proseguire sulla strada del dialogo e della ragionevolezza, ma anche della progettualità concreta, così come dell’ascolto, ben conscia della grande responsabilità che i cittadini di Mendrisio le ha affidato. È solo con una fattiva collaborazione fra eletti e cittadini che, infatti, è e sarà possibile continuare a costruire la nostra Città, una Città a misura di abitanti, in cui dev’essere piacevole vivere. Un grazie di cuore per la fiducia a tutti voi e buon lavoro a tutti i candidati eletti.
GABRIELE DE LORENZI presidente PLR Locarno
Il PLR Locarno ringrazia gli elettori per averlo riconfermato quale forza di maggioranza in Municipio e in Consiglio comunale. Un voto scaturito da un rapporto di fiducia nei confronti di un partito che ancora una volta ha saputo rinnovarsi nei programmi e negli uomini. Nettissimo il successo dei tre eletti in Municipio: gli uscenti Alain Scherrer – brillantemente riconfermato sindaco – e Davide Giovannacci, affiancati ora da Nicola Pini, massicciamente votato. La rinnovata compagine municipale appare fresca, anche grazie all’innesto del verde Pier Zanchi e di Nancy Lunghi, che a sinistra non potrà che far meglio del suo predecessore. Confidiamo nelle capacità di Alain Scherrer di creare quel clima collegiale necessario per affrontare la difficile situazione socioeconomica, sorretto da un legislativo a guida liberale. Un gruppo, quello PLR, ricco di individualità preparate e con esperienza, affiancate da giovani e giovanissimi, che ha però perso due rappresentanti. Un calo difficile da arginare, ma che ci sprona a far meglio.
In seguito alle dimissioni del presidente Guido Tognola, la conduzione ad interim della Sezione PLR di Lugano è stata assunta dai vicepresidenti Morena Ferrari Gamba e Luca Cattaneo che non hanno ritenuto opportuno fare commenti sull’esito elettorale di Lugano. Lo farà l’assemblea che è stata convocata per il 3 maggioalle 18.30, confermata in forma virtuale. Per un miglior svolgimento della serata, i partecipanti sono invitati ad annunciare interventi (massimo 2 mintuti) ed eventuali alla segreteria – info@plr-lugano.ch – entro e non oltre il 30 aprile. Il link per potersi collegare all’assemblea sarà inviato ai delegati e ospiti la sera precedente. Per qualsiasi domanda o informazione i vicepresidenti rimangono a disposizione, così come la segreteria. Morena Ferrari Gamba e Luca Cattaneo
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Bellinzona, Simone Gianini affronta la sfida del ballottaggio
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MARCO NOBILE presidente PLR Bellinzona
Il PLR ha depositato la candidatura di Simone Gianini per l’elezione del Sindaco della Città di Bellinzona. Una candidatura legittima in considerazione dei risultati delle elezioni comunali dello scorso fine settimana che hanno confermato il PLR quale partito di maggioranza relativa con 3 municipali e 20 consiglieri comunali. Simone Gianini, municipale dal 2012, è stato il candidato più votato sulla lista PLR: 9’764 voti personali, di cui 5’949 preferenziali, 900 in più rispetto all’elezione del 2017; 3’815 le schede di partito. La candidatura, auspicata in questi giorni da numerose attestazioni della base del partito, ha trovato la disponibilità di Simone Gianini che, dopo attenta riflessione, ha sciolto le riserve, accettandola. Il partito ringrazia sin d’ora Simone Gianini per la sua disponibilità ad affrontare una sfida che non costituisce in nessuna maniera un esercizio contro qualcuno, ma la naturale e serena conclusione dell’esercizio di voto che nel primo turno ha fatto emergere due persone nei favori dell’elettorato, lasciando alla popolazione di scegliere quale desideri avere come timoniere per questa legislatura, senza speculazioni (assolutamente impossibili ora come in futuro) su cosa potrebbe succedere fra due, tre o dieci anni con riguardo ai candidati attuali o futuri di questo o quel partito per questa importante funzione.
LUIGI ROSSETTI presidente PLR Biasca
A queste elezioni il PLR di Biasca partiva senza il municipale uscente e granconsigliere Omar Terraneo. Una squadra che si presenta per i due consessi con persone del territorio, profili e sensibilità diverse, l’obiettivo dichiarato riconfermare il 3 seggio in Municipio e possibilmente riprendere il seggio perso nel 2015 in Consiglio comunale. Inizialmente con una squadra di Municipio che è stata modificata per due rinuncie Luca Mosca e Paolo Signorelli. Da gennaio 2021 si riparte con una squadra completata da Alice Lanzetti e Giorgio Gatti. Si iniziano le prime postazioni sui social, poi nasce l’idea del video di squadra e a susseguirsi altre forme per riconoscerci e con il passare delle settimane l’affiatamento e l’entusiamo aumentavano come se si iniziasse a giocare una partita (una squadra pronta a scendere in campo!). Arriviamo al 19 aprile. Il risultato è stato 3 seggi in Municipio, per il sindaco uscente
Loris Galbusera (una vera locomotiva con 1705 voti personali) seguito da Joël Rossetti con 1365 voti (secondo miglior votato) e la new entry Alice Lanzetti con 999 voti. Pure in Consiglio comunale raggiunto l’obiettivo della ripresa del seggio perso nel 2015, ora sono 12. Le schede del PLR per il Municipio è salito al 34.9% a confronto del 2015 che era al 32.4%. Anche in Consiglio comunale il PLR è salito al 34.08% a confronto del 2015 che era al 31.20% Auguri agli eletti e grazie a tutti coloro che si sono messi a disposizione e a chi ha votato scheda PLR. Per chi non è stato eletto è un motivo maggiore tra tre anni di riprovare nuovamente ed essere pronto a ricandidarsi. Adesso dobbiamo continuare a lavorare per la Biasca del presente e del futuro. Lo dobbiamo con senso di responsabilità ai 590 elettori che hanno votato PLR per il Municipio e ai 572 per il Consiglio comunale.
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SONIA MEIER
Distretti a traz
presidente Distretto PLR Mendrisio
È chiaro che il risultato elettorale del nostro Distretto non può che riempirci d’orgoglio. Sarebbe piuttosto facile fare una valutazione basata sui numeri. Invece vorrei farla sulle persone, su tutte quelle persone che hanno fatto sì che raggiungessimo questo risultato. Rivolgo pertanto un GRAZIE! A chi si è messo a disposizione, ed era la sua prima volta; a chi ci ha riprovato, nonostante una precedente non elezione; a chi crede ancora (e lo abbiamo dimostrato) che una buona politica può cambiare le cose; ai giovani per il coraggio, l’entusiasmo e la mente sgombra da dubbi; a chi ha già lavorato tanto ma non si è tirato indietro e si è ricandidato; a chi ha sostenuto i nostri candidati; a chi – a casa – ha atteso con pazienza ed ansia i risultati dei propri cari; a chi ha supportato mariti o mogli impegnati nella campagna elettorale (seppure online); a chi si sente rinvigorito ed ha voglia di continuare con noi ad ingrandire il PLR per il bene del nostro territorio e della nostra gente.
FLAVIO PETRAGLIO presidente Distretto PLR Bellinzona
Bellinzona, Arbedo-Castione, Cadenazzo, Lumino e S. Antonino hanno registrato, al di là di alcuni dettagli, risultati positivi per il PLR. Situazioni diverse in ogni Comune ma un file rouge che unisce: ci sono persone valide nel nostro partito che hanno ricevuto un consenso importante. Simone Gianini a Bellinzona ha saputo arrivare vicinissimo al plebiscitato sindaco di quindicina Mario Branda, risultato frutto del grande e accorto lavoro di Simone in questa legislatura; con Fabio Käppeli e Renato Bison (entrambi new entry in un Municipio dove era importante confermare i 3 seggi) saprà portare avanti al meglio l’importante lavoro per la Città nei prossimi mesi e anni. Luigi De Carli, Marco Bertoli e Simona Zinniker rappresentano una conferma, importante, per i sindacati dei rispettivi Comuni nonché con Municipi e Consigli comunali che garantiscono continuità. E infine un plauso ad Alessandro Spano che ha saputo raggiungere un risultato di tutto rispetto a Lumino, dove l’importante eredità lasciata da Curzio De Gottardi è stata raccolta nel migliore dei modi, consapevole del possibile ballottaggio ma forte del consenso, non scontato, della prima tornata.
EMANUELE GAMBINA presidente PLR Faido
Sentiti i presidenti sezionali, tutti si sono detti soddisfatti dei risultati ottenuti. In generale abbiamo mantenuto le posizioni dell’ultima legislatura, in una valle ambrosiana come la nostra è da arditi. Diverse riconferme e rinnovi con persone serie ed impegnate. Ma un grazie particolare va a tutti coloro che si sono messi a disposizione per il partito e che non ce l’hanno fatta. I comitati sezionali avranno modo di fare una attenta valutazione dei risultati, preparare la lista delle priorità per organizzare al meglio quello che si presume sarà un tribolato triennio per tutta la società civile in generale, e nel frattempo pensare per tempo ad organizzare la prossima campagna che è lì dietro l’angolo. Siamo stati bravi e capaci nel reinventarci. Ora siamo pronti per la prossima sfida.
DAMIANO PIEZZI presidente Distretto PLR Vallemaggia
A bocce finalmente ferme, credo che come Partito liberale radicale possiamo essere fieri dei risultati ottenuti nei vari Comuni. In una situazione pandemica difficile, dove nella campagna elettorale sono mancati in primis i nostri veri valori contraddistinti da contatti umani diretti, non era evidente mantenere quanto già costruito negli anni. Ci sono partiti che hanno riscontrato diverse soprese in negativo, mentre noi siamo stati in grado di reggere l’urto andando addirittura a recuperare qualche seggio sia in Municipio sia in Consiglio comunale. C’è inoltre da segnalare l’importante inserimento di diversi giovani che con il loro impegno e la loro passione sono stati giustamente premiati, questo in ottica futuro è sicuramente un tassello importante che gioca assolutamente a nostro favore. A livello Valmaggese, con il rinnovo delle liste, spicca nel Comune di Maggia il mantenimento del probabile sindacato, dei 2 municipali e degli undici Consiglieri comunali, l’obiettivo è dunque sicuramente più che raggiunto. In altri Comuni Valmaggesi nonostante la presenza di liste civiche si sono invece intravvisti degli ottimi risultati di personaggi conosciuti e legati ai nostri ideali. Forza PLR, avanti così…
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zione liberale radicale LUCA RENZETTI
FABIANA GIANORA
presidente Distretto PLR Locarno
Il responso delle urne ha riservato grandi soddisfazioni al PLR nei tre comuni della Valle di Blenio. Il partito ha brillantemente mantenuto la maggioranza relativa in tutti e tre i Comuni, confermando così il trend positivo caratterizzato dal ringiovanimento del partito e della ricerca di persone preparate per la conduzione della cosa pubblica. Ragione per cui il partito ha potuto beneficiare della fiducia di buona parte dell’elettorato senza intestazione. Nei Comuni di Serravalle e Acquarossa i due sindaci uscenti hanno ottenuto il miglior risultato, risultando quindi i sindaci di quindicina. Il partito si appresta a iniziare questa legislatura con grande fiducia e impegno, una legislatura caratterizzata da pesanti effetti negativi generati dalla pandemia, che avrà ripercussioni anche sulle finanze comunali e sulla socio-economia locale, pertanto sarà necessario grande impegno e collegialità in seno alle istituzioni chiamate a fronteggiare questo momento difficile. Il PLR è pronto ad assicurare il suo apporto!
In tempo di elezioni i numeri contano molto più delle parole e i numeri del Distretto di Locarno sono di quelli importanti. 4 nuovi municipali (Gambarogno, Minusio, Brione Sopra Minusio e Brissago), di cui 3 significano maggioranza assoluta in municipio, 6 consiglieri comunali in più e ben 8 sindaci di quindicina su 13 comuni dove era presente una lista PLR. Non c’e molto da aggiungere, se non i ringraziamenti a tutti i candidati che si sono messi a disposizione per il raggiungimento di questo successo: agli eletti ma a maggior ragione a chi non siederà in esecutivo o legislativo. A quest’ultimi chiedo di non mollare, di essere attori della vita politica comunale, anche se da dietro le quinte. Un ringraziamento speciale va anche a tutte le Sezioni per l’impegno profuso per queste elezioni, già rinviate 12 mesi fa con conseguenze catastrofiche a livello finanziario, soprattutto per le più piccole. Complimenti! Anche nei Comuni dove i numeri sono meno positivi, come a Locarno, possiamo comunque sorridere per una presenza di consiglieri comunali in età GLRT che sfiora il 40%. Le persone contano eccome, e il Locarnese ne è l’esempio. Quando ci sono persone motivate e competenti, quando si riesce a creare un gruppo che rema nella stessa direzione, la forza è maggiore e questa è la carta vincente per poter proseguire con entusiasmo il lavoro del PLR negli esecutivi e legislativi comunali. E ora, buon lavoro a tutti!
presidente Distretto PLR Blenio
MICHELE FERRARI
PAOLO PAGNAMENTA
presidente Distretto PLR Riviera
presidente Distretto PLR Lugano
Anche in Riviera si saluta un risultato molto interessante per il PLR. A Biasca la quota è cresciuta dal 32.5% del 2016 al 34.9% dei voti in Municipio (dal 31.2% al 34.8% per il legislativo ottenendo un consigliere comunale in più) e ha permesso la conferma del terzo seggio con l’elezione della giovane Alice Lanzetti che occupa così il posto lasciato da Omar Terraneo. Particolare piacere fa pure il brillante risultato ottenuto da Loris Galbusera che lo conferma con ampio margine a sindaco. Dopo l’elezione 2017 per l’aggregazione e la formazione del nuovo Comune di Riviera, c’è mancato veramente poco al grande colpaccio per ottenere il terzo seggio in Municipio, ma ci si può assolutamente ritenere molto soddisfatti della bellissima votazione di Alberto Pellanda che si conferma sindaco di quindicina. La nostra quota è cresciuta dal 31.7% al 33.1% dei voti in Municipio (dal 32.2% al 33.1% per il Consiglio comunale). Un complimento a tutti, in particolare ai due presidenti sezionali Luigi Rossetti e Giorgio Rosselli per la regia di questa bella tornata elettorale come pure a tutti i candidati eletti e non eletti che hanno lavorato molto bene sia nella passata legislatura sia nella recente campagna elettorale.
Difficile in poche righe fare un commento senza incorrere nell’errore di generalizzare un’analisi che varia molto da Comune a Comune, il cui risultato è spesso direttamente legato alle persone. Alcune Sezioni hanno ottenuto un’ottimo risultato, altre purtroppo un risultato negativo che però non deve scoraggiare bensi essere motivo per iniziare già a lavorare in vista delle prossime elezioni comunali che si terranno tra soli 3 anni. Il lavoro serio, impegnato e responsabile premia e lo ha dimostrato la sezione PLR di Monteceneri che mi ha ospitato in un’edizione speciale di OL, all’assemblea ed ai comizi virtuali organizzati. La squadra guidata dal presidente Lorenzo Moro ha lavorato costantemente ed intensamente negli ultimi anni ed è arrivata preparata all’appuntamento elettorale. Ebbene, la Sezione PLR di Monteceneri è passata ad avere da 2 a 3 rappresentanti nell’esecutivo mentre nel legislativo da 11 a 12. Un’esempio concreto, tra i quali possiamo anche citare Comano, Mezzovico, Morcote, Vezia e Savosa.
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L’economia svizzera non soffre solo della pandemia dovuta al Covid-19, ma è sommersa pure dalla burocrazia. La complessità dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) pesa fortemente sulle imprese. Il PLR rimette sul tavolo la questione dell’aliquota unica con una mozione del consigliere agli Stati sangallese Andrea Caroni. Una riforma dell’IVA permetterebbe al Paese di risparmiare ogni anno centinaia di milioni di franchi in costi burocratici inutili.
Un’aliquota IVA unica Andrea Caroni consigliere agli Stati PLR San Gallo
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el confronto internazionale, la Svizzera è un modello di successo grazie al suo sistema economico (relativamente) liberale. Tuttavia, l’economia svizzera sta affrontando una serie di sfide che la stanno mettendo sotto pressione per varie ragioni: la pandemia Covid-19, il franco forte, i salari elevati, l’incertezza della via bilaterale, l’eccessiva regolamentazione e gli attacchi all’ordine economico liberale attraverso varie iniziative popolari e interventi parlamentari. Inoltre, secondo l’indice “Doing Business” della Banca Mondiale (una classifica che elenca i paesi dov’è più facile fare l’imprenditore, ndr), la Svizzera si classifica, nel 2020, solo al 36° posto in termini di regolamentazioni favorevoli alle imprese. Un incentivo efficace per migliorare la situazione delle imprese è intervenire sull’IVA con una riforma sostanziale, una necessità questa
ampiamente riconosciuta da molti anni. Lo stesso Consiglio federale lo ha affermato più volte, e in effetti ha elaborato una proposta sulla semplificazione dell’IVA già nel 2008. Tuttavia, il sistema attuale rimane estremamente complicato e pone un enorme onere amministrativo e finanziario sia per l’economia sia per l’amministrazione. Se quasi tutte le deroghe venissero eliminate e fosse introdotta un’unica aliquota, la Svizzera risparmierebbe milioni di franchi di costi burocratici ogni anno. Nonostante il Consiglio federale si sia più volte pronunciato, sul principio, a favore di una riforma per un’aliquota unica, i nostri tentativi di introdurla (progetto 08.053 dell’ex consigliere federale Merz nel 2008, mozione 15.3386 del gruppo PLR nel 2015, interpellanza 19.4123 di Caroni nel 2019) restano a tutt’oggi vani. E anche se il sistema attuale pesa molto sulla collettività, questo immobilismo si spiega per il fatto che troppe forze difendono i loro privilegi. Siccome l’alleggerimento dell’onere amministrativo sull’economia è più urgente che mai, ho riportato l’attenzione sull’argomento presentando una mozione (21.3444) durante la sessione parlamentare che si è conclusa recentemente. L’economia beneficerebbe nel suo insieme di una riduzione della burocrazia: non solo le imprese quindi, ma anche i consumatori, i dipendenti e lo
Stato. Oltre a stimolare ulteriori investimenti, nuovi posti di lavoro e una produzione più efficiente di beni e servizi, la trasparenza del carico fiscale verrebbe accresciuta, le distorsioni della concorrenza ridotte e la competitività della Svizzera rafforzata. Chiedo quindi al Consiglio federale di presentare un progetto di legge che introduca un’aliquota IVA unica con il minor numero possibile di eccezioni. La palla è ora nel campo del Consiglio federale.
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Assicurare la via bilaterale Il presidente della Confederazione Guy Parmelin è oggi a Bruxelles per negoziare il progetto d’accordo con l’Unione europea. Oggetto dei colloqui gli aspetti ancora aperti riguardanti gli aiuti di Stato, le misure fiancheggiatrici e la cittadinanza europea. Il Consiglio federale non ha ancora un piano B nel caso di un fallimento dei colloqui, ce l’ha invece il PLR svizzero che presenta un un piano d’azione.
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l presidente della Confederazione Guy Parmelin è oggi a Bruxelles per incontrare la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Compito di Parmelin avviare i colloqui sulle questioni in sospeso del progetto di accordo quadro tra la Svizzera e l’Unione europea. Se dovesse essere raggiunta un’intesa, il Consiglio federale dovrà fare il punto della situazione ed elaborare quindi un messaggio all’indirizzo dell’assemblea federale. Il PLR valuterà il risultato complessivo dei negoziati non appena saranno sul tavolo. Il PLR sostiene l’accordo quadro con riserva In vista degli imminenti sviluppi su questo dossier, il gruppo parlamentare liberale radicale ha tenuto la scorsa settimana una discussione approfondita sulla procedura dei negoziati con l’Unione europea, ritenendo che il Consiglio federale abbia la reponsabilità di proseguire le discussione alfine di trovare una soluzione che possa dare certezza alla via bilaterale, via che rimane di fondamentale importanza per la Confederazione. Il PLR rimane infatti dell’opinione che sia il modo migliore per accedere al
mercato interno e garantire la prosperità della Svizzera. Il PLR pone tuttavia una condizione, chiede al governo di fare dei chiarimenti su tre punti: la direttiva relativa ai diritti dei cittadini dell’UE, la protezione dei salari e la clausola ghigliottina. Nel caso in cui i negoziati dovessero portare ad un nulla di fatto, il gruppo parlamentare liberale radicale ha elaborato un piano d’azione che si fonda su tre pilastri. I tre pilastri del piano d’azione PLR Nella risoluzione del 16 aprile scorso, il gruppo analizza due scenari. Il primo è l’approvazione dell’accordo quadro da parte del Consiglio federale. Se il governo giunge unanime alla conclusione che il risultato dei negoziati soddisfa le esigenze della Svizzera, adotterà un messaggio all’indirizzo delle Camere federali. Il PLR valuterà il risultato dei negoziati (compresi i chiarimenti) non appena sarà sul tavolo. Non intende infatti prendere una posizione prima di conoscere tutti i dettagli. Il secondo scenario possibile è un rifiuto dell’accordo quadro da parte del Consiglio
federale, senza l’adozione di un messaggio all’assemblea federale. La Costituzione federale definisce chiaramente le responsabilità di ogni partito. Per il PLR la via bilaterale rimane la soluzione da privilegiare, ragione per la quale ha esaminato le possibili soluzioni di un eventuale rifiuto all’accordo quadro, delineando un piano d’azione – può essere consultato su www.plr.ch/europa – che mira a ridurre al minimo le conseguenze negative per la Svizzera come ci spiega il consigliere nazionale Alex Farinelli. “Il progetto di accordo quadro con l’Unione europea potrebbe non avere una maggioranza per via di veti incrociati. Come liberali radicali abbiamo ritenuto responsabile mettere sul tavolo una strategia alternativa capace di preservare e dare vigore alla via bilaterale. Sappiamo infatti che ci sono alcuni accordi dove non ci sono problemi tra le parti, come ad esempio quelli sul traffico aereo; si potrebbe quindi immaginare che si possa creare un meccanismo di dinamizzazione per questi accordi. Rispettivamente ci sono settori, penso ai mercati finanziari e a quello sulla salute, dove ci potrebbe essere un’interesse da entrambe le parti e di conseguenza negoziare nuovi accordi. Secondo noi sono vie da esplorare, ed è quello che abbiamo fatto con il piano d’azione dei tre pilastri”.
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I tre pilastri del piano d’azione PLR
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RAPPORTI SVIZZERA EUROPA, LE TAPPE
23 APRILE 2021 Incontro a Bruxelles tra il presidente della Confederazione Gay Parmelin e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen
Il primo pilastro riguarda le misure internazionali con l’Unione europea Il Consiglio federale ha la responsabilità di assicurare e quindi sviluppare ulteriormente la via bilaterale. Dovrà attivarsi da subito anche se il compito non sarà né veloce né facile. Le opzioni secondo i liberali radicali potrebbero essere:
16 APRILE 2021 Presentazione da parte del PLR del Piano d'azione dei tre pilastri
2020 No all'iniziativa popolare che chiede la fine della libera circolazione
• dinamizzazione limitata degli accordi bilaterali. I settori tecnici, in particolare il riconoscimento in materia di valutazione della conformità (MRA) e il trasporto aereo, sono già regolati (“dinamizzati”) con l’UE tramite un accordo separato. Questo permetterebbe uno sviluppo limitato dei bilaterali. Una condizione importante è che l’UE si astenga da misure di ritorsione (ad esempio nel caso dell’equivalenza borsistica) e sblocchi altri accordi. In cambio, le questioni aperte della Svizzera, come i contributi alla coesione, potrebbero essere incluse nel pacchetto di negoziati.
2016 Ritiro della domanda d'adesione della Svizzera all'UE
2014 Sì all'iniziativa popolare "Contro l'immigrazione di massa"
2013
• bilaterali III. Nuovi accordi come quello sul mercato dell’elettricità, sui servizi finanziari e sulla salute potrebbero entrare in linea di conto e quindi essere combinati, se necessario, ad altri accordi non ancora tutelato dalla dinamizzazione limitata dei bilaterali per formare un nuovo pacchetto di accordi bilaterali III.
Inizio negoziati su un accordo istituzionale con l'UE
2004 Firma dei Bilaterali II
Il secondo pilastro concerne le misure internazionali al di fuori dell’Unione europea I partenariati con i Paesi al di fuori dell’UE dovrebbero essere individuati o intensificati. Questi sono possibili nei settori del libero scambio (per esempio MERCOSUR, India, USA, OMC), della promozione della ricerca e dell’innovazione (programmi di ricerca bilaterali e multilaterali fuori dall’UE), dell’educazione (programma bilaterale con il Regno Unito), del settore agricolo/ veterinario (modello di accordo UE-Regno Unito), del settore finanziario (riconoscimento dell’equivalenza tra Regno Unito e Svizzera).
1999 Firma dei Bilaterali I
1992 Bocciata in votazione popolare l'adesione della Svizzera allo Spazio economico europeo
1992
Il terzo pilastro tocca le misure nazionali Tutte le opzioni che la Svizzera può attuare unilateralmente per ridurre le conseguenze negative di un fallimento dei negoziati con l’UE (compensazione per la perdita di accesso al mercato e nuovi svantaggi) devono essere colte: attuazione del programma liberale (secondo il documento del PLR “La strategia che fa avanzare la Svizzera”); misure di compensazione (come alternative all’equivalenza dell’UE); alternative al riconoscimento dell’equivalenza borsistica dell’UE); attuazione autonoma alfine di alleggerire la regolamentazione per l’economia; adeguamenti autonomi per promuovere il riconoscimento dell’equivalenza (per esempio, adeguamento della legge sulla protezione dei dati).
Domanda d'adesione all'UE depositata dalla Svizzera
1972 Firma dell'accordo di libero scambio tra Svizzera e Unione europea
FONTE: DFAE
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leparoledellapolitica
Populismo e sovranismo Franco Celio
P
ur essendo quasi sempre menzionati in contemporanea (specie nel mondo giornalistico), come se fossero sinonimi, le due parole hanno in realtà significati assai diversi. Il populismo, come lo indica il nome stesso, si richiama al popolo. Potrebbe quindi essere inteso anche come una variante della parola “democrazia”. Esso si riferisce tuttavia al popolo, inteso come insieme omogeneo. Forse, come titolava un giornale austriaco un paio di anni fa, “Der grösste Feind der Populismus ist der Pluralismus”, ossia che il maggior nemico per il populismo è il pluralismo. I “populisti” parlano però di popolo senza tener conto che esso è in
realtà suddiviso in molti gruppi e sottogruppi, che hanno interessi diversi, e non riconducibili a generiche aspirazioni “della gente” (altro termine prediletto dai populisti, spesso in contrapposizione a “cittadini”, usato invece dai democratici). Di per sé, non si tratta di un fenomeno nuovo. Fece la sua prima apparizione addirittura nella Russia di prima della rivoluzione sovietica e indicava, col termine russo di “Narodnichestvo”, i movimenti democratici che operavano in periodo contro il potere degli zar. Anche in seguito il termine fu rispolverato più volte per indìcare movimenti politici di tipo “qualunquista”, come appunto “L’uomo qualunque”, fondato (insieme a un giornale dallo stesso titolo) dal commediografo Guglielmo Giannini nell’Italia del dopoguerra, oppure dall’edicolante Pierre Poujade e dalla sua “Union de défence des commerçants et artisans” nella Francia degli anni ‘50. Un movimento dello stesso tipo fu anche quello che, nello stesso periodo, portò al potere il Generale Peron in Argentina e del regime impersonato dall’ attuale primo ministro ungherese Viktor Orban, ma non vogliamo addentrarci in analisi che ci porterebbero troppo lontano.
Opinione Liberale Responsabile politico Alessandro Speziali
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CARTA SVIZZERA
Opinione Liberale
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Sono due termini entrati nel linguaggio politico di recente. Sono usati perlopiù a scopo polemico, per screditare coloro che vi si richiamano (o sono accusati di richiamarvisi) come ci spiega in questo articolo Franco Celio.
Il sovranismo si richiama invece al pricìpio di “souvrainité nationale”, in opposizione alla sovrannazionalità di cui è spesso accusata l’Unione europea: posizione rivendicata all’unisono da due ex ministri francesi, l’uno di destra, l’altro di sinistra: Charles Pasqua, e Jean-Pierre Chevènement. In virtù della citata confusione tra i due termini in esame, è tuttavia chiaro che difficilmente si possono citare leaders “sovranisti” che non siano anche tacciati di populismo. Va comunque da sé che l’appena citato premier ungherese Orban, così come il presidente polacco Jaroslaw Kaczyński sono inseriti per definizione in questo gruppo, così come la nutrita serie dei cosiddetti “euroscettici” (dal premier britannico Boris Johnson, alla francese Marine Le Pen, agli italiani Matteo Salvini e Giorgia Meloni, al defunto nazionalista austriaco Jörg Haider), che si oppongono a quella che definiscono l’indebita intromissione di Bruxelles negli affari interni dei singoli paesi. Indubbiamente, sovranista a livello svizzero, fu pure James Schwarzenbach che, in un certo senso, fu il precursore di Christoph Blocher, di cui le posizioni in materia di “apertura” e sovrannazionalità sono note.
Organizzazione della racolta:
PLRT/DLRT
Iniziativa popolare federale
«Per un’imposizione individuale a prescindere dallo stato civile (Iniziativa per imposte eque)»
Organizzazione della racolta:
Pubblicata nel Foglio federale il 9 marzo 2021: PLRT/DLRT I cittadini e le cittadine svizzeri sottoscritti aventi federale diritto di voto chiedono, in virtù degli articoli 34, 136, 139 e Iniziativa popolare 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici, articolo 68 segg., che
«Per un’imposizione individuale a prescindere La Costituzione federale è modificata segue: (Iniziativa 2 dallo statocome civile imposte eque)» Art. 197 n. 12per 1
12. Disposizione transitoria dell’art. 127 cpv. 2bis (Imposizione individuale a prescindere dallo stato civile) federale il 9 marzo 2021: L’Assemblea emana le disposizioni d’esecuzione dell’articolo 127 I cittadini e le cittadine sottoscritti aventi diritto di voto chiedono,federale in virtù degli articoli 34, 136, 139 e 2bis Le persone fisichesvizzeri sono soggette a imposizione bis 17 194 della Costituzione federale e conformemente alla legge federale del dicembre 1976 sui diritti politici, articolo 68 segg., che da capoverso 2 al più tardi entro tre anni dall’accettazione di tale articolo a prescindere dal loro stato civile. parte del Popolo e dei Cantoni. 1 RS 101 La Costituzione federale1 è modificata come segue: Art. 197 n. 122 Il numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare. 12. Disposizione transitoria dell’art. 127 cpv. 2bis (Imposizione individuale a bis prescindere stato civile) nel Comune indicato. Chi apoggia la domanda deve Sulla lista2possono firmare solo cittadini aventi diritto di voto in dallo materia federale Art.presente 127 cpv. L’Assemblea federale emana disposizioni d’esecuzione dell’articolo firmarla si rende colpevole di corruzione attiva o passiva oppure altera le il risultato della raccolta delle firme è punibile127 secondo 2bis Lepersonalmente.Chiunque persone fisiche sono soggette a imposizione l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. capoverso 2bis al più tardi entro tre anni dall’accettazione di tale articolo da a prescindere dal loro stato civile. parte del Popolo e dei Cantoni. 1 RS 101 CAP: Comune politico: Cantone: Pubblicata nel Foglio Art. 127 cpv. 2bis
2
2 Il
numero definitivo della presente disposizione transitoria sarà stabilito dalla Cancelleria federale dopo la votazione popolare.
Controllo lasciare in bianco
Sulla presente lista possono firmare solo cittadini aventi diritto di voto in materia federale nel Comune indicato. Chi apoggia la domanda deve Data di nascita Nomi Firmadelle autografa firmarla personalmente.Chiunque siCognome rende colpevole di corruzione attiva o passiva Indirizzo oppure altera il risultato della raccolta firme è punibile secondo (Di proprio pugno in (Di proprio pugno in giorno/mese/anno via e numero l’articolo 281 e rispettivamente 282 del Codice penale. stampatello) stampatello)
3 4 1 5 2
Nomi
(Di proprio pugno in stampatello)
Comune politico: Cognome
(Di proprio pugno in stampatello)
Cantone: Data di nascita Indirizzo giorno/mese/anno via e numero
Firma autografa
Controllo lasciare in bianco
1 CAP: 2
3 4 5
Termine per la raccolta delle firme: 9 settembre 2022
Il comitato d’iniziativa, composto dei seguenti promotori, è autorizzato a ritirare la presente iniziativa con decisione presa dalla maggioranza assoluta dei suoi membri aventi ancora diritto di voto: Mentari Baumann, Europaplatz 1B, 3008 Bern, Kathrin Bertschy, Länggasstrasse 10, 3012 Bern, Andrea Caroni, Rütistrasse 28, 9100 Herisau, Esther-Mirjam de Boer, Rümlangstrasse 55a, 8052 Zürich, Jacqueline de Quattro, rue du Lac 140, 1815 Clarens, Claudine Esseiva, Monbijoustrasse 134, 3007 Bern, Alex Farinelli, Tera d'sott 65, 6949 Comano, Doris Fiala-Goldinger, San Bastiaun 50a, 7503 Samedan, Johanna Gapany, Chemin des Cours 8, 1630 Bulle, Anna Giacometti, Strada Cantonale 122, 7605 Stampa, Eva Herzog, Weiherhofstrasse 135, 4054 Basel, Hans Hess, Seewadelstrasse 14, 8331 Auslikon, Daniel Jositsch, Webereistrasse 6, 8712 Stäfa, Martin Landolt, Sonnenweg 27, 8752 Näfels, Christa Markwalder, Erlenweg 3, 3400 Burgdorf, Ruth Metzler-Arnold, Steinegg, 9050 Matthias 8050 Zürich, Carolina Müller-Möhl, Süessblätz 7, 8123 Ebmatingen, Philippe Nantermod, Frachier Termine per Appenzell, la raccolta delle Müller, firme:Franklinstrasse 9 settembre33, 2022 1875 Morgins, Ruedi Noser, Turbinenstrasse 18, 8005è Zürich, MajaaRiniker, 3b, 5034con Suhr, Reginepresa Martina Sauter, Belsitostrasse 12, Il4,comitato d’iniziativa, composto dei seguenti promotori, autorizzato ritirare laLindenweg presente iniziativa decisione dalla maggioranza assoluta dei8044 suoiZürich, membri Franziska Tschudi aventi ancora diritto Sauber, di voto: Lenggisrain 13, 8645 Jona, Susanne Vincenz-Stauffacher, Flurstrasse 2, 9030 Abtwil, Valentin Vogt, Vorderwald 3, 8634 Hombrechtikon, Adrian Wüthrich, 42, 4950Bertschy, Huttwil, Mathias Zopfi, Bergen 9, 8765 Engi Mentari Baumann, Europaplatz 1B,Alpenstrasse 3008 Bern, Kathrin Länggasstrasse 10, 3012 Bern, Andrea Caroni, Rütistrasse 28, 9100 Herisau, Esther-Mirjam de Boer, Rümlangstrasse 55a, 8052 Zürich, Jacqueline de Quattro, rue du Lac 140, 1815 Clarens, Claudine Esseiva, Monbijoustrasse 134, 3007 Bern, Alex Farinelli, Tera d'sott 65, 6949 Comano,La Doris Fiala-Goldinger, San 50a, 7503 Samedan, Chemin des Cours 8, 1630 Bulle, Anna seguente attestazione delBastiaun diritto di voto è ottenuta dalJohanna comitatoGapany, d’iniziativa. Giacometti, Strada Cantonale 122, 7605 Stampa, Eva Herzog, Weiherhofstrasse 135, 4054 Basel, Hans Hess, Seewadelstrasse 14, 8331 Auslikon, Daniel Jositsch, 6, 8712____(numero) Stäfa, Martin Landolt, 27,popolare 8752 Näfels, Christa Erlenweg 3, 3400 Ruth Metzler-Arnold, Si attesta Webereistrasse che i summenzionati firmatari Sonnenweg dell’iniziativa hanno diritto Markwalder, di voto in materia federale ed Burgdorf, esercitano i diritti politici nel Steinegg, 9050 Appenzell, Matthias Müller, Franklinstrasse 33, 8050 Zürich, Carolina Müller-Möhl, Süessblätz 7, 8123 Ebmatingen, Philippe Nantermod, Frachier Comune summenzionato. 4, 1875 Morgins, Ruedi Noser, Turbinenstrasse 8005 Zürich, Maja Riniker, Lindenweg 3b, 5034 Suhr, Regine Martina Sauter, Belsitostrasse 12, 8044 Zürich, Il funzionario responsabile (firma indipendente18, e caratteristica ufficiale): Franziska Tschudi Sauber, Lenggisrain 13, 8645 Jona, Susanne Vincenz-Stauffacher, Flurstrasse 2, 9030 Abtwil, Valentin Vogt, Vorderwald 3, 8634 Hombrechtikon, Adrian Wüthrich, Alpenstrasse 42, 4950 Huttwil, Mathias Zopfi, Bergen 9, 8765 Engi
Luogo:
Firma autografa: La seguente attestazione del diritto di voto è ottenuta dal comitato d’iniziativa.
Bollo ufficiale
Si attesta che i summenzionati ____(numero) firmatari dell’iniziativa popolare hanno diritto di voto in materia federale ed esercitano i diritti politici nel
Comune summenzionato. Data:
Qualità ufficiale:
Il funzionario responsabile (firma indipendente e caratteristica ufficiale):
Bollo ufficiale Questa lista, anche se incompleta, deve essere rinviata il più presto possibile al comitato d'iniziativa: Verein Individualbesteuerung Schweiz, Kramgasse 73,autografa: 3011 Berna. IBAN: CH880025425421136740E Firma Luogo: Trovate ulteriori informazioni e moduli per la raccolta delle firme sul nostro sito www.imposizione-individuale.ch Data:
Qualità ufficiale:
Questa lista, anche se incompleta, deve essere rinviata il più presto possibile al comitato d'iniziativa: Verein Individualbesteuerung Schweiz, Kramgasse 73, 3011 Berna. IBAN: CH880025425421136740E Trovate ulteriori informazioni e moduli per la raccolta delle firme sul nostro sito www.imposizione-individuale.ch