nutrizione funzionale
di Sara Farnetti
Emorroidi
le strategie di intervento nutrizionale Cosa sono
Le emorroidi sono rigonfiamenti, tipo cuscinetti, che rivestono il canale anale. Consistono di sottomucosa, arterie, vene, muscolo liscio e tessuto connettivo. Le vere emorroidi rappresentano un prolasso di questi cuscinetti. Si trovano in tre localizzazioni costanti: laterale sinistra, anteriore destra, posteriore destra.
Sintomi
Prolasso di vario grado, associato a perdita involontaria di liquidi e gas. Perdite di sangue durante la defecazione: il sangue è rosso vivo. Le perdite possono essere lievi, sporcare la carta igienica, essere presenti sulle feci o come perdita di gocce di sangue durante e/o dopo l’evacuazione. In questi casi il sanguinamento, se cronico, può essere causa di anemia.
Condizioni associate ✓ Cirrosi epatica ✓ Pneumopatie croniche ✓ Cuore - polmonare ✓ Gravidanza ✓ Le emorroidi associate alla gravidanza di solito guariscono senza terapia
Possibili complicazioni
Le emorroidi di solito causano rettorragia nel 90% dei casi, durante la defecazione, senza dolore. Una rettorragia non deve mai essere attribuita solo alle emorroidi senza escludere la presenza di un cancro colon-rettale. Sintomi della rettorRagia Dolore legato alle emorroidi esterne e all’insorgere di ematomi o di tromboflebite. Prurito e bruciore della zona anale. La secrezione rettale dovuta al prolasso rende l’ano umido causando prurito con rischio d’infezioni micotiche. Il prurito può essere una reazione allergica dovuta all’utilizzo di pomate, supposte con anestetici, antibiotici e prodotti vegetali. Rigonfiamento esterno particolarmente sensibile. 58 TopSalute
Chi colpiscono? Sono un problema tanto fastidioso quanto diffuso: si stima che ne soffra almeno il 50% delle persone in età adulta, più frequentemente tra i 45 ed i 65 anni, con una distribuzione simile tra popolazione maschile e femminile. Nelle donne esiste un picco d’incidenza legato al periodo della gravidanza: durante i nove mesi dell’attesa, infatti, diversi fattori possono influenzare la comparsa o l’aggravamento di questa patologia, in particolare le alterazioni ormonali, l’effetto meccanico dovuto all’ingombro del feto che cresce, l’aumento della pressione intraddominale durante il parto. Sono piuttosto comuni le cosiddette emorroidi post partum, che compaiono a seguito di spinte particolarmente intense durante il parto naturale; si tratta di un fenomeno meccanico, tecnicamente più un prolasso che vere e proprie emorroidi, che nella quasi totalità dei casi regredisce spontaneamente entro qualche mese.
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