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2° Raduno Nazionale GAN Juniores

2° Raduno Nazionale GAN Juniores Marina di Carrara, 21-24 novembre 2019

[ MARCELLO MERINGOLO ]

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Il secondo allenamento del GAN, si è tenuto a Marina di Carrara dal 21 al 24 Novembre ed ha visto la presenza di 19 atleti del GAN e 5 aggregati per un totale di 24 ragazzi che sono stati divisi in 6 squadre da quattro elementi ciascuno. Come lo scorso anno, abbiamo deciso di dedicare due raduni anche alla pratica del team race, anche se questo lo è stato parzialmente, avendo avuto nella giornata di sabato, più di 25 nodi di vento con due metri di onda e abbiamo a quel punto fatto un lavoro tecnico mirato alla conduzione con molta aria. La mattina di venerdì, abbiamo fatto due gruppi di 12 ragazzi ciascuno e per la prima ora uno ha lavorato in palestra con Andrea Madaffari e l’altro in aula con me e Michele Ricci. Al termine della prima ora, abbiamo mandato in palestra i ragazzi che erano in aula per la parte atletica e trattato gli stessi argomenti anche con il gruppo che aveva finito la parte atletica. In aula è stata fatta una lezione tecnica di base sul Team Race, in previsione della parte pratica in acqua. Dopo aver preparato le barche, e fatto un breve briefing per presentare la giornata di lavoro con il programma di team race deciso. In acqua siamo riusciti a disputare 6 voli. Per il primo round Robin, veniva assegnato un punto ad ogni vittoria, mentre per il secondo 1,5 punti. Al rientro, ancora in palestra per un’ora circa e poi debriefing finale di giornata, ampio, con la discussione di diversi casi accaduti in acqua. La seconda giornata, abbiamo ancora proposto un gruppo in palestra e l’altro in aula per un’ora per poi fare il cambio e completare nelle due ore per entrambi sia la parte atletica, sia il lavoro sul regolamento. Dopo un veloce pranzo a terra, via in acqua per affrontare le dure condizioni del giorno. Il porto ci ha consentito di uscire e rientrare senza alcuna difficoltà, nonostante il mare formato fuori dallo stesso. Avevamo ben 4 gommoni in acqua, dividendo i ragazzi in 3 gruppi di lavoro da 8 atleti ciascuno. In acqua per 1 ora e mezzo circa abbiamo fatto un lavoro puramente tecnico per poter migliorare la conduzione con vento forte e onda. Dopo questa parte abbiamo riunito tutti e fatto una regata quasi completa, interrotta alla fine della poppa, visto che la flotta era allungatissima. Al termine di questa prova, abbiamo deciso di rientrare in porto, visto che la punta massima di vento era salita e anche l’onda aumentata ancora. All’interno del porto, siamo riusciti a fare ancora delle partenze e regate prima di chiudere l’uscita che è stata caratterizzata da una pioggia battente e consistente. Al rientro ancora una parte di defaticamento in palestra con Andrea Madaffari, per poi passare alla visione di filmati e una lezione puramente tecnica sulla conduzione con vento forte, che ho tenuto io stesso. L’ultima giornata, il vento è calato, ma nono

stante questo siamo riusciti a portare a termine il secondo round Robin, e fare una finale secca tra la prima e la seconda, tra la terza e la quarta, la quinta e la sesta squadra. Direi che match dopo match, tutti hanno migliorato, sia i “capitani” che i ragazzi meno esperti … buon segno, anche se a Bari, mi aspetto qualche passo in avanti più deciso. Al rientro, un veloce debriefing finale con le considerazioni mie, di Michele ed Andrea.

Considerazioni: - Dal punto di vista tecnico, siamo contenti dei passi in avanti sia in acqua che a livello di preparazione atletica. Deve essere un punto di partenza, su cui costruire i prossimi appuntamenti. - Diversi ragazzi ancora non hanno ben chiaro che un’azione di blocco o controllo, non deve essere aggressiva ma deve portare a rallentare la squadra avversaria senza per forza penalizzare l’avversario. È un concetto che riprenderemo presto, soprattutto a Bari. in molti hanno difficoltà a capire quando devono autopenalizzarsi. Questo non vale solo per il team race, ma anche per il lavoro di flotta. con vento forte, in molti devono cercare di prendere più confidenza e cercare di ragionare di più sulle regolazioni di vela, piede d’albero, e utilizzo del corpo. non posso esimermi dal richiamare, ed è l’ultima volta che lo faccio prima di prendere provvedimenti disciplinari … non è accettabile che ragazzi ormai esperti e molto intelligenti, non abbiamo la cultura di gestire un packet lunch. Sono stati dispersi negli spogliatoi e nel piazzale del Club, sacchetti di plastica e avanzi di cibo, senza utilizzare gli appositi cassonetti. Invito tutti a riflettere su quanto vi ho scritto stavolta, avendo personalmente con gli altri allenatori fatto pulizia di piazzale e spogliatoio. Ci vuole più rispetto di chi ci ospita, ci vuole più correttezza nei confronti dell’ambiente e della natura che ci circonda e noi che andiamo a rappresentare l’Italia all’estero a maggior ragione! Nel complesso buono l’inserimento degli aggregati, anche se hanno avuto qualche difficoltà di inserimento soprattutto nel lavoro a squadre, perché alcuni, poco abituati a questa tipologia di allenamento.

Ringraziamenti: - Al Club Nautico Marina di Carrara per l’ospitalità e il perfetto supporto logistico sia a terra che in acqua. Un ringraziamento particolare va a Matteo Zanza. - a Michele Ricci e Andrea Madaffari che saranno impegnati con noi per tutti i raduni, e agli istruttori che si sono presentati volontariamente ed hanno dato il proprio apporto, ovvero Francesco Paesani, Paolo Mariotti,

Pietro Micillo e Cristina del CV Muggia. - All’AICO per aver messo a disposizione 9 barche, il furgone e un carrello stradale. - A Nautivela che supporta il progetto GAN mettendo a disposizione alcune barche, ad Armare, e a North Sails che ha messo a disposizione alcune vele ai ragazzi che sono venuti senza.

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