One MTB and one digital camera
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Lumignano Travel
Some [personal] indications DST: 56,38 km RT: 2:36:00 AVG: 21.5 km/h MAX: 50 km/h Cycle computer: Echo J7
LUMIGNANO ‘s [Travel]
Consigliata anche a [piedi] da Lumignao verso i sentieri della grotta della Guerra o quello delle grotte. » presenza di insetti e animali » buoni scorci paesaggistici » portatevi reflex o mirrorless con macro » e grandangolo spinto » a Costozza ottimi ristoranti
START
Si parte sempre dalle scalette di Monte Berico, facilmente raggiungibili dalla stazione dei treni, e si continua, senza deviazioni, lungo la pista ciclabile della riviera Berica. Sono partito dopo mangiato, dopo un pranzo a base di frutta e yogurt, per non appesantirmi troppo.
Ho azzerato le varie funzioni del ciclo-computer, ho riempito la borraccia con acqua fredda. Ho messo nello zaino la fotocamera compatta, una maglia di ricambio, le chiavi di casa, il portafoglio con i documenti. Il cappellino, contro il sole di settembre. Una giornata di sole, con qualche cirro nel cielo.
Mi fermo lungo la Riviera Berica per fotografare questo esempio di archeologia industriale. Sono le ex fabbriche LaneRossi, oggi in disuso. Proseguendo lungo la pista ciclabile della Riviera Berica, all’altezza di Longare, si attraversa la statale e si riprende subito la pista ciclabile, che corre tra quartieri interni.
Poi d’improvviso si apre la campagna
Ed ecco [lĂ in fondo] il campanile di Lumignano [in restauro]
A Lumignano c’è questa strana casa che l’hanno costruita quasi dentro al monte. Non so la storia, ma a vederla penso al postino e al corriere che deve portare là sopra un pacco...
Il mio viaggio continua con le solite mie deviazioni. Così da Lumignano vado a Costozza, che è piena di ville venete del settecento, anche del Pizzoccaro. Poi ritorno nella piazza di Limignano perché voglio trovare una stradina per andare nel bosco. Con la chiesa davanti a me prendo la strada a sinistra, in salita. Dopo pochi metri trovo le indicazioni del sentiero e mi inerpico per la sterrata.
Qui trovo anche un cartello che dice di stare attenti ai cinghiali. A dire la verità ci sono due sentiri: uno va alla grotta della Guerra, l’altro ad altre due grotte, ma poi vedrete che sono grotte dove non puoi entrare perché c’è tanto di grata di ferro con scritto Proprietà Privata, e se lo sapevo prima facevo la grotta della Guerra. Mi gusto il panorama e le tante farfalle che mi svolazzano intorno.
Tra le colline... [dal sentiero]
Tra colline... [dal sentiero]
E le [tristi] grotte
Si vede [anche] Monselice
Arrivato alla strada asfaltata decido di non scendere per il sentiero ma di andare avanti in direzione Castegnero. Lungo la strada trovo tante indicazioni per andare verso grotte, antichi acquedotti comunali, luoghi di osservazione e di preghiera, case strane con esposizione di zucche decorative e nemmeno un commercialista per strada.
Così vado a vedermi la Croce del Castellaro, con scritto tra parentesi “Preghiera per erogazione”. Erogazione dell’acqua? Come sono ignorante... Arrivo che c’è una grande croce, due panchine, un fuoco spento e per fortuna nessun cinghiale... mah...
Dopo una timida prova cercando di scendere per il bosco dove mi pungo con i pungitopo, mi va giù la catena, il sentiero è largo una ventina di centimetri... ci ripenso e riprendo la strada asfaltata verso Castegnero, dove raggiungo i 50 km orari e per fortuna che ho i freni a disco che funzionano altrimenti adesso chissà dove sarei perché trovo una doppia curva a gomito strettissima e la mia velocità è troppo sostenuta... Così poi mi fermo alla chiesa di Castegnero e faccio l’ennesima foto panoramica, questa volta inquadrando anche un piccolo orticello con pomodoro. Adesso ritorniamo a Vicenza [...]
[September 2015 © | http://fotografia.dndcom.com]
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