Portogruaro.Net Magazine

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MAGAZINE Ritorno al futuro

I N V E R N O

Eventi

Aziende e packaging: una sfida alla sostenibilità

Il programma della 36ª Fiera di Sant’Andrea

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Attualità

Intervista al sindaco Favero a un anno dalla sua elezione

In copertina

TERZA CORSIA A4: L’ETERNA INCOMPLETA

È sempre più forte il pressing delle istituzioni locali per il completamento di quest’opera strategica per lo sviluppo del Veneto orientale. Ma a che punto sono i lavori? Cosa sta rallentando l’intervento? Portogruaro.Net Magazine ha fatto il punto della situazione. Stampato in 11.000 copie e distribuito gratuitamente casa per casa a Portogruaro e frazioni

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L’editoriale

MAGAZINE

RIPARTONO TEATRI ED EVENTI CE NE ERA BISOGNO, UN SEGNALE IMPORTANTE DI RITORNO ALLA NORMALITÀ. CULTURA E DIVERTIMENTO SI RIAFFACCIANO NEL NOSTRO LAVORO E TEMPO LIBERO E CI RIPORTANO A GODERE DI SAPERE E SOCIALITÀ

di Vincenzo Zollo

E

ra da un pezzo che aspettavamo questo momento, da così tanto che forse ancora stentiamo a crederci. Finalmente teatri, sale da ballo, concerti e grandi eventi riaprono le porte e rimettono in moto una macchina del lavoro ferma da troppo tempo a causa della situazione sanitaria legata alla pandemia da Covid-19. Un settore che, insieme ad altri, ma forse più di tutti, ha sofferto del lungo stop causando ingenti perdite economiche e di posti di lavoro, ma anche privando il pubblico di importanti occasioni in cui nutrire anima e corpo. Ora sembra che finalmente ci si possa lasciare alle spalle questo incubo, riprendendo le programmazioni sospese o avviandone di nuove, ma sempre nel rispetto delle regole sanitarie in vigore. E così anche noi siamo pronti a ripartire con le nostre edizioni per promuovere e supportare le nuove iniziative.

l’edizione 2022 della Fiera di Sant’Andrea. Lo slogan del manifesto recita “finalmente in presenza”, lanciando un chiaro segnale su come si svolgerà questo anno la manifestazione, a differenza dell’anno scorso che, a causa delle ben note restrizioni sanitarie, si è tenuta solo in edizione digitale. C’è entusiasmo tra gli organizzatori, sebbene in più momenti sia stato precisato che le regole del distanziamento sociale, mascherine, e green pass vanno scrupolosamente osservate per poter garantire a tutti i partecipanti dei sereni momenti di svago in totale sicurezza. La priorità rimane ancora la lotta al virus, non si può abbassare la guardia,

ma è anche il momento di cominciare a costruire una rinnovata attività sociale per i cittadini. Si torna così al ricco programma pre-covid, con il 21 novembre dedicato alle associazioni, ed il 27 e 28 alla fiera mercato. Tre giornate ricche di appuntamenti all’insegna del divertimento, della cultura e dell’enogastronomia. Un assaggio del programma lo potete consultare a pagina 7, ma l’intero calendario della “Antica Sagra Mercato delle Oche e degli Stivali”, con approfondimenti e novità di questa edizione, lo trovate nello speciale giornale, distribuito in tutto il mandamento, che abbiamo realizzato come ogni anno con Confartigianato.

Fiera di Sant’Andrea È di soli tre giorni fa la conferenza stampa convocata dal comune di Portogruaro in cui l’Amministrazione, con Pro Loco, Confartigianato, e le altre associazioni di categoria ha presentato

Sommario Editoriale Riaprono i teatri

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In copertina La Terza Corsia in A4

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La parola a Ristorante Azuma Asvo

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Eventi La Fiera di Sant’Andrea

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Ritorno al futuro Green Packaging

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Attualità Intervista a Florio Favero

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Oltre Confine Cinto e la sua storia

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L’acquolina in bocca I social e il cibo

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Portogruaro.Net Magazine Supplemento a: www.Portogruaro.Net del 15/11/2021 Reg. Trib. di Venezia - n. 10 del 05/05/2006

Teatro Lugi Russolo Seppur con non poche difficoltà, e molte incognite dovute al particolare momento che stiamo vivendo, è con grande orgoglio che annunciamo la riapertura del Teatro a Portogruaro. Un orgoglio di cittadini, che vedono nella cultura e nell’istruzione uno dei capisaldi formativi e aggregativi di una comunità, uno degli elementi di elevazione sociale che qualificano un territorio e lo rendono interessante e fecondo per la crescita e lo sviluppo collettivo. Finalmente, dopo una stagione stroncata a metà ed un’altra saltata a piè pari a causa della pandemia, la Città riprende il suo ciclo vitale con una programmazione teatrale di tutto rispetto che, come sempre, contraddistingue il nostro Teatro Russolo come uno dei più attivi in Regione, offrendo un’ampia gamma di cartelloni (prosa, teatro brillante, operetta, danza, musical, giovanissimi e famiglie) con interpreti di rilievo come gli Oblivion, Giulio Scarpati, Antonio Cornacchione, Marco Paolini, Luciano Roman, solo per citarne alcuni, che sapranno sicuramente coinvolgere ed affascinare il pubblico. E noi, come ogni anno, accompagniamo l’intera stagione con l’edizione tascabile Portogruaro.Net Pocket che presenta l’intera programmazione ed offre delle imperdibili ed esclusive interviste ai più celebri protagonisti degli spettacoli in scena. Potete trovare lo speciale libretto direttamente a teatro, oppure nei locali pubblici di tutto il territorio.

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INVERNO 2021

Direzione e Redazione: Borgo San Gottardo, 55 - 30026 Portogruaro (VE) Tel. e Fax 0421 280444 Email: magazine@portogruaro.net Direttore Responsabile: Vincenzo Zollo In redazione: Maurizio Conti, Vito Digiorgio, Mariangela Flaborea, Gloria Morettin, Andrea Rubin “LA PAROLA A...” è una rubrica di inserzioni promozionali redazionali a pagamento. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere utilizzata in alcun modo, incluse le inserzioni pubblicitarie che sono di proprietà dell’editore che ne vieta la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo. Manoscritti, fotografie e disegni anche se non pubblicati, non si restituiscono. Portogruaro.Net lascia agli autori degli articoli l’intera responsabilità delle loro opinioni; garantisce la riservatezza dei dati forniti e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione, scrivendo o telefonando alla redazione. L’editore rimane a disposizione di altri eventuali aventi diritto di copyright su testi o immagini che non è stato possibile contattare. Stampa: Centro Servizi Editoriali Distribuzione gratuita © Copyright 2005-2021 Portogruaro.Net by VISYSTEM EDITORE Borgo San Gottardo,55 30026 Portogruaro (VE) Tutti i diritti riservati

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INVERNO 2021

In copertina

MAGAZINE

TERZA CORSIA A4: IL TERRITORIO GRIDA “SI FACCIA PRESTO”, MA NON CI SONO CERTEZZE SULLE TEMPISTICHE DI COMPLETAMENTO

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AUTOVIE VENETE SOSTIENE IL RISPETTO DEL CRONOPROGRAMMA, MA ORA IL NODO DA SBROGLIARE STA NEL POSSIBILE PASSAGGIO DI CONCESSIONE DELLA A4 ALLA NUOVA SOCIETÀ AUTOSTRADALE ALTO ADRIATICO

una delle opere più importanti sotto il profilo strategico in Italia, la porta verso l’Est. La terza corsia della A4 Venezia-Trieste ultimamente ha tutti i rif lettori puntati per la sempre più pressante necessità di accelerare i lavori. Tutte le istituzioni del territorio si stanno muovendo per fare sentire la propria voce in merito ma, al momento, sembra restare tutto come prima. A pesare sugli sviluppi c’è il nodo della concessione tra Autovie Venete, che ha una composizione societaria mista pubblica/privata, e la nuova Newco S.A.A.A. (Società Autostradale Alto Adriatico), interamente pubblica. Ma facciamo prima un passo indietro e ripercorriamo le tappe di questo importante progetto infrastrutturale.

ripercussioni sotto il profilo organizzativo dei cantieri e inciso dal punto di vista del fatturato per il calo del traffico, e conseguentemente dei pedaggi, abbiamo lavorato a testa bassa e continueremo a farlo”. E aggiunge: “Siamo perfettamente nei tempi fissati nel piano sviluppato nel 2001 e approvato nel 2005, che già prevedeva uno sviluppo nell’arco di oltre 20 anni. Non solo abbiamo rispettato il programma, ma abbiamo anche consegnato parte delle opere in anticipo e abbiamo potuto destinare 50 milioni di euro per i manufatti del tratto di 25 chilometri che manca fra San Donà e Portogruaro in modo da essere pronti appena si potrà. Al momento stiamo proseguendo

Il piano degli interventi Sviluppato nel 2001 e approvato dal Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nel 2005, il progetto della terza corsia interessa circa 95 chilometri di autostrada (55 in Veneto e 40 in Friuli Venezia Giulia) tra Quarto d’Altino e Villesse. Per poter prevedere la copertura finanziaria dell’opera, Autovie Venete ha proceduto a suddividere l’intera opera in quattro lotti e nei rispettivi sub-lotti. Il primo (Quarto d’Altino San Donà di Piave) è stato realizzato tra il 2011 e il 2014, mentre il terzo (Alvisopoli - Gonars) è stato portato a termine a settembre 2021, poco dopo il primo sub-lotto del quarto lotto (Gonars - Villesse) nel tratto tra Gonars e Palmanova, un nodo viabilistico fondamentale perché è attraversato da tutte le direttrici del traffico da e verso il Nord Italia, l’Austria e il Centro Est Europa, completato a maggio 2021. Nel frattempo, a marzo 2020, sono iniziati i lavori per il primo sub-lotto (Portogruaro - Alvisopoli) del secondo lotto, che comprende il tratto tra San Donà di Piave e Portogruaro, che sono ancora in fase di realizzazione. All’appello mancano il secondo e il terzo sub-lotto del quarto lotto, da Palmanova a Villesse, i cui lavori sono stati temporaneamente congelati perché i 50 milioni di euro necessari a questo intervento sono stati trasferiti per rifare i cavalcavia del secondo e terzo sub-lotto del secondo lotto tra San Donà di Piave e Portogruaro, i quali sono ancora in fase di progetto. Complessivamente, dunque, Autovie Venete ha realizzato 49 chilometri di terza corsia, sui 95 previsti dal progetto iniziale investendo più di 800 milioni di euro. “Il nostro impegno è quello di completare l’opera nei tempi prestabiliti - sostiene Maurizio Paniz, presidente della Concessionaria -. Nonostante nell’ultimo anno e mezzo l’emergenza sanitaria abbia creato forti

con i lavori nel tratto tra Portogruaro e Alvisopoli, la cui consegna aggiornata è prevista per la primavera/estate del 2023. Per una molteplicità di già note ragioni al momento non è ipotizzabile una tempistica esatta per la esecuzione dei lavori del secondo e del terzo sub-lotto del secondo lotto, fermo restando l’impegno e la necessità di concludere l’opera”.

Gli sviluppi e la mobilitazione Il rispetto delle tempistiche sostenuto da Autovie Venete, non è però sufficiente a fermare il pressing delle istituzioni per il completamento della terza corsia. A tenere con il fiato so-

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speso i sindaci della Venezia orientale sono i 25 chilometri tra Portogruaro e San Donà, per i quali servirebbero 440 milioni di euro. Lo possibilità che lo Stato finanziasse questi lavori è stata solo un’illusione perché nel decreto infrastrutture, approvato di recente in Senato, non c’è ombra dell’emendamento fatto a riguardo, trasformatosi in una semplice richiesta al Governo di assumersi l’impegno di interessarsi a quel tratto di autostrada. Autovie Venete, dunque, che ha una composizione societaria mista tra pubblico e privato, deve trovare i soldi per realizzare quel tratto dai pedaggi che, a causa della pandemia tra il 2020 e il 2021, hanno visto ridurre le entrate. Per evitare di incappare in ulteriori rallentamenti e di assicurare il rinnovo automatico della concessione dell’A4 (quella di Autovie è scaduta a marzo 2017 ed è attualmente in proroga, ndr) senza gara europea, è nata la pubblica Newco SAAA (Società Autostradale Alto Adriatico). “Noi chiediamo un’accelerazione dei tempi di realizzazione - spiega Gianluca Falcomer, in qualità di presidente della Conferenza dei Sindaci della Venezia orientale -. A tal proposito spingiamo e chiediamo al Governo che la concessione alla Newco avvenga in tempi molto rapidi così da avere una società di gestione dell’autostrada pienamente operativa e che ha già previsto i 440 milioni di euro necessari al completamento del secondo lotto all’interno del proprio piano aziendale. La proposta di concessione, tuttavia, deve ancora essere vagliata dal CIPESS (il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile, ndr). Chiediamo quindi ai nostri referenti territoriali al Governo che sollecitino la convocazione del Comitato il più presto possibile”. “La concessione alla Newco - risponde il numero uno di Autovie Venete, Maurizio Paniz comporterà altri ritardi, quando la necessità è di proseguire con i lavori. Se il Ministero decidesse effettivamente di trasferire la concessione, si perderà ulteriore tempo per il trasferimento delle strutture e delle maestranze. In ogni caso, prenderemo atto delle decisioni e rispetteremo la volontà dello Stato”.

I solleciti al Governo Al grido di fare presto dei territori che hanno a che fare con l’autostrada A4, si aggiungono anche i solleciti al Parlamento. La deputata della Lega Ketty Fogliani ha presentato un ordine del giorno, condiviso dai parlamentari della zona, che impegna l’esecutivo ad assumere le iniziative necessarie per la rapida conclusione dei lavori della terza corsia. La risposta della Camera è stata positiva. “Sono soddisfatta che l’ordine del giorno abbia avuto


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INVERNO 2021

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risposta favorevole - commenta -. È un grande lavoro di squadra con tutte le parti politiche del territorio, ascoltando anche la preoccupazione dei sindaci locali, con un solo obiettivo: assumere tutte le iniziative necessarie per la rapida realizzazione dell’intervento dopo anni di attesa. L’ordine del giorno va esclusivamente nella direzione di sbloccare una situazione annosa e dannosa per il NordEst e sopperire la mancanza di fondi per ultimare questa tratta dell’infrastruttura. L’arteria in questione rappresenta la ’porta’ del Paese verso l’Europa dell’Est, dove viaggia gran parte del commercio europeo su gomma e una grossa fetta del turismo estivo. L’attesa dell’ultimazione dei lavori pesa sulle spalle dei cittadini e degli automobilisti anche in termini di sicurezza stradale con i molteplici incidenti”. La deputata portogruarese, inoltre, questa estate ha presentato anche un’interrogazione in merito, ma non ha ancora ricevuto risposta. Una nota positiva sulla faccenda arriva anche dall’onorevole di Italia Viva Sara Moretto che di recente si è confrontata con il viceministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Teresa Bellanova. “Nel nostro incontro - spiega - è emerso che il fascicolo relativo al trasferimento della concessione dell’A4 alla nuova Società Autostradale Alto Adriatico Spa sarà presto trasmesso al Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica per poi essere inviato al Cipess per l’approvazione definitiva entro la fine dell’anno in corso”. E aggiunge: “Continuo a ribadire ciò che sostengo da mesi: è urgente e prioritario il passaggio della concessione dell’A4 alla nuova Società Autostradale Alto Adriatico. Questo deve essere l’obiettivo, da cui possono poi partire ragionamenti sulla destinazione di fondi. Ricordo anche che il Ministero ha chiarito come il Governo non possa garantire ed erogare risorse, nemmeno quelle del PNRR, a una società in liquidazione, tanto

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più in prossimità del passaggio della concessione - sottolinea Moretto -. Il completamento della terza corsia nel tratto del Veneto orientale, secondo il piano economico finanziario della Newco, sarebbe dunque assicurato dagli introiti dei pedaggi che incasserà la nuova società, senza aumenti delle tariffe. Considerata la strategicità dell’opera per il territorio e l’intera regione continuerò a monitorarne gli sviluppi e a fare il possibile per agevolare questo percorso”.

Le previsioni Nel frattempo, la Fondazione Think Tank Nord Est che ha elaborato alcune previsioni sui volumi di traffico pesante attesi lungo le tratte di competenza di Autovie Venete, Venezia-Trieste in primis, prevede per il 2022 il record di flussi per il traffico pesante. L’ipotesi di bassa crescita considera un aumento dei mezzi pesanti del 2,3% tra il 2022 e il 2026, mentre quella di alta crescita stima un incremento del 4,7%. “Il traffico sulla Venezia-Trieste è di nuovo molto intenso: se consideriamo i mezzi pesanti si è ormai già tornati ai livelli del 2019 - spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est - e purtroppo questo ha contribuito al verificarsi di gravi incidenti, soprattutto tra San Donà di Piave e Portogruaro, dove manca ancora la terza corsia. Nei prossimi mesi, i flussi lungo l’autostrada sono destinati ad aumentare, creando il rischio di un ulteriore tributo di morti e feriti, ma anche di disagi sulla viabilità locale, per la popolazione e le imprese del Veneto orientale. Se in Lombardia, in alcune tratte, si lavora già per la quinta corsia, per la Venezia-Trieste si deve anticipare il completamento della terza - conclude Ferrarelli - perché la sicurezza di automobilisti e camionisti non può più attendere”. Gloria Morettin


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La parola a

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Portogruaro - Fiera di Sant’Andrea 21, 27, 28 novembre

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Eventi

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Alcuni appuntamenti... 1

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DOMENICA 21 PALA ZZO MUNICIPALE – SALA DELLE COLONNE Mostra “Portogruaro: i 100 anni del Calasanzio”, a cura della Fondazione San Giuseppe Calasanzio aper ta fino al 5 Dicembre

DOMENICA 21 ORE 11.45 – PIA ZZ A MARCONI Inaugurazione installazione Wall of Dolls: il muro contro la violenza sulle donne, interverranno Jo Squillo, ideatrice di Wall of Dolls, assieme alla co-fondatrice Francesca Carollo e quali madrine: Aoulakh Pinky - rappresentante della Onlus Wall of Dolls Brescia, Barbara Bavastro - rappresentante della Onlus Wall of Dolls Genova, Elisabetta Maresio rappresentante della Onlus Wall of Dolls Trieste e Portogruaro, Michelle Masullo - modella e attivista per i diritti delle donne. Contributo musicale del Rapper Ranzy

DOMENICA 21 – SANT’ANDREA PER I BAMBINI ORE 15.00 – PIA ZZ A DELLA REPUBBLIC A “Il Gioco dell’Oca in Piazza”, tra le Pro Loco del Consorzio del Veneto Orientale, a cura dell’Associazione Pro Loco Portogruaro

SABATO 27 ORE 11.00 – VIA DELLA PESCHERIA – SEDE FAI Grande Guerra in centro a Portogruaro, visita guidata gratuita a cura del FAI di Portogruaro. È consigliata la prenotazione all’indirizzo: portogruaro@delegazionefai.fondoambiente.it

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DOMENICA 28 ORE 11.00 – PIAZZA DELLA REPUBBLICA (davanti Palazzo Municipale) Partenza della visita guidata gratuita al Centro Storico di Portogruaro, a cura di Confar tigianato e T VO srl. Prenotazioni sul sito: w w w.t vo.srl 7

DOMENICA 28 ORE 11.00-13.00 – “L’OCA NEL PIATTO” Alla scoperta di ricette della tradizione nelle cucine di Portogruaro con Fabrizio Nonis, proiezione in diretta su maxi schermo da Piazza della Repubblica e sulla pagina Facebook della Fiera @fieradisantandreapor togruaro

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DOMENICA 28 ORE 15.00 – PIAZZA DELLA REPUBBLICA (davanti Palazzo Municipale) Partenza della visita guidata gratuita al Centro Storico di Portogruaro, a cura di Confar tigianato e T VO srl. Prenotazioni sul sito: w w w.t vo.srl 9

DOMENICA 28 ORE 16.00-18.00 – “INTERVISTE ITINERANTI” Con Toni Dotta tra le vie del centro, proiezione in diretta su maxi schermo da Piazza della Repubblica e sulla pagina Facebook della Fiera @fieradisantandreapor togruaro

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SABATO 27 ORE 15.00 – PIAZZA DELLA REPUBBLICA (davanti Palazzo Municipale) Partenza della visita guidata gratuita al Centro Storico di Portogruaro, a cura di Confar tigianato e T VO srl. Prenotazioni sul sito: w w w.t vo.srl

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Ritorno al futuro

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IL PACKAGING E LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DIVERSE SONO LE AZIENDE CHE SI IMPEGNANO A FAR DIVENTARE I PROPRI PRODOTTI SEMPRE PIÙ COMPATIBILI CON L’AMBIENTE

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alle scatolette di metallo alle bottiglie di vetro, dai sacchetti di plastica ai pacchetti rivestiti di alluminio, il packaging ha fatto molta strada fino a diventare un fenomeno primario del marketing. Negli ultimi anni, però, gli imballaggi e gli involucri che contengono e proteggono i prodotti sono al centro di un’ampia riflessione e riprogettazione al fine di renderli maggiormente sostenibili. Oggi, infatti, il packaging rappresenta sempre più un terreno di innovazione tecnologica in una prospettiva di economia circolare. Per le imprese, progettare un packaging sostenibile ecologicamente significa riconsiderare le filiere di approvvigionamento con l’obiettivo di ridurre l’impatto sociale e ambientale, ma soprattutto adottare criteri di ecodesign responsabile e circolare in fase di ideazione e progettazione. Una delle principali innovazioni nello sviluppo di eco imballaggi consiste nell’utilizzo di materie prime provenienti da fonti rinnovabili e biodegradabili. Ne sono un esempio gli imballaggi ecologici realizzati da ricercatori e ricercatrici dell’Istituto italiano di tecnologia di Genova a partire dagli scarti vegetali. La ricerca scientifica è attivamente impegnata nello sviluppo di materiali intelligenti (smart materials) che permettono di ridurre l’uso della plastica e danno concretezza agli obiettivi dell’economia circolare. Per la ricerca scientifica la sfida è dunque avere al fianco il mondo delle imprese affinché queste tecnologie possano entrare a far parte del sistema produttivo e si riesca così a limitare l’impatto sull’ambiente. “Un giorno ero al mare con mia figlia e in mezzo alla sabbia ha trovato un pezzo di plastica e un vecchio bicchiere. Ripensando a quell’episodio mi sono ripromessa di impegnarmi per lasciarle un mondo più pulito. Così ho deciso di investire in un’attività con la quale promuovo l’uso di materiali compostabili”, ricorda Daria Skvortsova, proprietaria di Wood is better, un’azienda di Portogruaro che vende stoviglie e packaging alimentare riciclabile. La ditta Eurocartex, con sede a Cinto Caomaggiore, da anni è impegnata nella ricerca di nuovi materiali sempre più compatibili con l’ambiente. “Avete presente la carta che c’è all’interno delle scatole di cioccolatini? È il nostro prodotto di punta e ha quasi cento anni. Un imballaggio in carta soffice che è eco-sostenibile. Dobbiamo però ammettere che sul tema della sostenibilità ambientale c’è molta retorica - osserva Flavio Toppan, am-

ministratore delegato e responsabile commerciale di Eurocartex -. Nella nostra azienda sono oltre vent’anni che prestiamo attenzione ai materiali impiegati e siamo alla costante ricerca di nuovi elementi da utilizzare per la realizzazione dei nostri prodotti. Abbiamo anche depositato dei marchi registrati come la green cartex® che è una carta rivestita in film plastico biodegradabile compostabile nonché riciclabile. Non dobbiamo però nasconderci dietro la retorica della sostenibilità di facciata: da un lato,

prima dell’avvento di Greta Thunberg erano pochi visionari a guardare al rispetto dell’ambiente mentre oggi c’è una corsa a pubblicizzare l’ecocompatibilità dei prodotti commercializzati. Insomma - ammette Toppan - ci sono molti tentativi da parte delle aziende di rincorrere un nuovo business che la transizione ecologica ha indubbiamente spalancato”. Le imprese responsabili hanno diversi tipi di vantaggi: strategici di posizionamento, reputazionali, di efficienza, di alleanza con fornitori e clienti, di

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innovazione che anticipano spesso nuove tendenze di mercato. Questi vantaggi comportano anche dei costi. “Si tratta di spese che poi ricadono sempre sul consumatore finale e molti non sono disponibili ad accollarsi questi oneri aggiuntivi”, osserva Toppan. “È indubbiamente vero che i nuovi materiali costano un po’ di più - gli fa eco Skvortsova che ricorda come tuttavia siamo chiamati a una transizione che è irreversibile -. Esportiamo molto in Paesi europei come Germania e Spagna, per esempio, ma lavoriamo molto bene anche in Italia. Tuttavia, sono innegabili delle differenze culturali: in Italia si guarda prima di tutto ai costi mentre in altre realtà come quella svizzera, per esempio, c’è una maggiore attenzione a questi temi”. Toppan sottolinea come la sostenibilità sia un concetto che è ampiamente connesso al rispetto: “La sostenibilità è prima di tutto una questione culturale ed educativa. Ci vuole rispetto per l’ambiente e spesso assistiamo a comportamenti individuali e collettivi che mostrano un declino di questi valori. Su questo aspetto dobbiamo riflettere - ammonisce l’a.d. di Eurocartex, che ricorda come la sua azienda sia impegnata da diversi anni sulla ricerca di nuovi materiali e nuovi prodotti -. Già dodici anni fa mi sono impegnato a sostenere uno studio di fattibilità su un polimero bio che fosse funzionale per l’industria alimentare. Nelle nostre produzioni usiamo inchiostri all’acqua, stampiamo con il monosolvente per tutelare la salubrità degli alimenti che entreranno in contatto con i nostri prodotti. Il principale ostacolo però è rappresentato dalla comodità di prodotti come la plastica o il tetrapak a cui difficilmente siamo disposti a rinunciare”. “Pian piano qualcosa sta cambiando nella sensibilità di cittadini e imprenditori. Anche le realtà commerciali di Portogruaro si stanno avvicinando ai prodotti compostabili - conclude Daria Skvortsova -. L’attenzione all’ambiente per alcuni può apparire come una moda o un mercato fruttuoso ma dobbiamo pensare che non potremo mantenere a lungo questo livello di consumo e di inquinamento”. La necessità di far sedimentare una nuova cultura è fondamentale per poter sviluppare delle innovazioni. Lo aveva già intuito il filosofo Francesco Bacone allorché ammoniva che “il tempo è il più grande degli innovatori”. Andrea Rubin


Attualità

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INVERNO 2021

PORTOGRUARO: INTERVISTA AL SINDACO FLORIO FAVERO UN ANNO DOPO LE ELEZIONI BILANCI E PREVISIONI PER IL FUTURO DOPO I PRIMI DODICI MESI DI MANDATO AMMINISTRATIVO

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ra il 5 ottobre 2020 quando ha vinto le amministrative ed è stato nominato nuovo sindaco della Città di Portogruaro. Florio Favero, a 13 mesi dalla sua elezione, ha rilasciato a Portogruaro.Net Magazine un’intervista, dalla quale emergono bilanci, nuove iniziative e progetti per i mesi a venire. Signor sindaco, un primo giro di boa del suo mandato. Un anno vissuto pericolosamente o tutto secondo le aspettative? Direi un anno vissuto dovendo gestire la complessità di nuove situazioni e nuovi problemi determinati dalla pandemia che è diventata, ovviamente, il primo problema. Nel gestire questa emergenza un grosso aiuto è venuto sia dalla Giunta che da tutta la macchina comunale, personale e dirigenti, che hanno saputo dar prova di grande professionalità e impegno. Determinante è stata l’opera dell’Ulss4 Veneto Orientale, così come quella dei volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa impegnati nel garantire che le operazioni di vaccinazione all’Eastgate Park, come negli altri luoghi deputati, avvenissero in maniera ordinata; aiutati, in questo, dal paziente e responsabile comportamento dei nostri concittadini. La sanità è un tema sempre oggetto di discussioni e polemiche. Qual è la situazione dell’ospedale civile e dell’Hospice? Il problema della possibile chiusura del nosocomio di Portogruaro non è più all’ordine del giorno dato che è certo che l’ospedale non verrà né chiuso né depotenziato. Per ciò che attiene all’Hospice, la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale, dopo un confronto con gli organi regionali, ha proposto che rimanessero aperti sia l’Hospice di Portogruaro che quello di San Donà. L’Ulss4 ha accettato. Il tema della sanità coinvolge anche l’assistenza alle persone anziane e ai disabili. Come vi state muovendo? Per le persone che vivono situazioni di disabilità a settembre di quest’anno il ministro Erika Stefani ha inaugurato l’Ufficio “H”, uno sportello informativo di prima assistenza per cittadini con disabilità e per le loro famiglie. Per le persone anziane, oltreché l’attività dei Servizi Sociali e la collaborazione con l’IPAB Francescon, fra non molto una società francese aprirà una

RSA con anche alcuni appartamenti per anziani autosufficienti nella vecchia sede dell’ospedale. Altro tema importante quello della viabilità… Stiamo lavorando al progetto per realizzare un ring in senso antiorario a doppia corsia e una pista ciclabile all’interno, che riteniamo sia la giusta risposta per una viabilità più fluida per alleggerire il traffico che oggi attraversa il centro storico aumentando peraltro il livello di inquinamento. A tal proposito, ribadisco che non verranno tagliati alberi a meno che non siano pericolanti. Trovo strumentale

che qualcuno continui ad attribuire a questa amministrazione una scarsa sensibilità verso i temi ecologici. La situazione della Perfosfati? Al momento dobbiamo tenere conto della presenza al suolo di una ulteriore quantità di pirite, che verrà bonificata con contributo regionale nel 2022, e della ancora non completa sistemazione della struttura a fini antisismici. La Perfosfati può essere una grande occasione di rilancio per Portogruaro, per tutto il Veneto orientale e anche per il vicino Friuli, ma sarà importante innanzitutto promuovere una grande capacità progettuale che riesca ad attirare sia i fondi europei e

regionali ma anche la disponibilità di capitali privati. L’asset più importante della Città del Lemene è quello della cultura… Portogruaro ospita due fondazioni culturali importanti quali la Santa Cecilia e la Portogruaro Campus a cui si aggiunge il Corso di Laura in Infermieristica dell’Università di Padova. Quest’anno è stato attivato anche il biennio magistrale del Corso di Laurea in Scienze dell’Educazione. In futuro puntiamo a potenziare l’offerta universitaria ma, per fare questo, dobbiamo valutare con attenzione le possibilità che la città offre in termini di capacità di ospitalità degli studenti. Per quanto attiene poi alle prossime iniziative abbiamo programmato per dicembre un grande evento musicale per ricordare Lorenzo Da Ponte, il librettista di Mozart, al quale dedicheremo due giornate, il 10 e l’11, che vedranno una conferenza del professor Piero Mioli ed un concerto dell’orchestra del Friuli Venezia Giulia, con cantanti professionisti su arie di Mozart. Nel 2022 avremo poi un omaggio a Luigi Russolo la cui opera sarà oggetto di una grande mostra a livello nazionale in concomitanza della quale potremmo aumentare anche lo spazio espositivo permanente a lui dedicato nella Biblioteca Civica “N. Bettoni”. Inoltre avremo la seconda edizione di PortoImmaginario, Festival di letteratura per bambini e ragazzi, le celebrazioni per il centenario della nascita di Padre Bernardino e la 40a edizione del Festival Internazionale di Musica. Ci sarà anche un’iniziativa che valorizzerà la figura, poco conosciuta a Portogruaro, del nostro concittadino Renzo Bergamo, un grande pittore che con la sua opera ha voluto descrivere la forza delle esplosioni cosmiche immaginando una sua personale origine del mondo. Un artista che ha esposto a New York, a Monaco e a Milano. Stiamo valutando inoltre il progetto di realizzare nella Città del Lemene un museo di arte e scienza. Un augurio alla città in occasione della “Festa delle Oche”. Il mio augurio a tutti i miei concittadini è di poter vivere presto una situazione di normalità che veda finalmente la sconfitta del Covid-19. Nel frattempo godiamoci tutti insieme la nostra tradizionale Fiera di Sant’Andrea. Auguro a tutti un sereno anno nuovo, soprattutto per gli anziani e i giovani. Maurizio Conti


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Oltre confine

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INVERNO 2021

Chiesa Parrocchiale

di San Biagio

CINTO CAOMAGGIORE, CON LE SUE CARATTERISTICHE BORGATE, CI RACCONTA UNA LUNGA STORIA È TRA I COMUNI PIÙ PICCOLI DEL VENETO ORIENTALE, MA SONO TANTE LE SUE RICCHEZZE DEL PASSATO, CULTURALI E PAESAGGISTICHE

C

into Caomaggiore, Settimo, Sesto al Reghena, sono nomi di località molto vicine tra loro che fanno riferimento a dei numeri che, molto probabilmente, rappresentavano le distanze in miglia dalla città romana di Iulia Concordia. Per Cinto, tuttavia, viene proposta un’ipotesi alternativa che farebbe riferimento alla voce latina cinctum, ad indicare un luogo recintato, uno spazio chiuso, a difesa di un insediamento agricolo. Ma si trattava di un piccolo complesso fortificato risalente all’epoca romana, oppure di una “centa”, modesta struttura difensiva del periodo medievale? Anche queste considerazioni non possono trovare risposta certa.

il Besarel (1829-1902). Gregorio Lazzarini (1655-1730) è l’autore della pregevole pala della Crocifissione, nella quale si erge Cristo morente, illuminato da un raggio di luce, assistito dalla Vergine confortata dalle pie donne e da San Giovanni Evangelista. Il pittore fu legato a Cinto in quanto la famiglia benestante della madre possedeva qui case e proprietà fondiarie. L’edificio sacro di maggior valore artistico del comune si trova nella frazione di Settimo, piccolo borgo che si è sviluppato intorno alla chiesa di San Giovanni Battista, edificata nel 1458. All’interno si conservano pre-

Va ricordato che il territorio comunale di Cinto Caomaggiore, grazie ai lavori di aratura, oltre ad aver restituito un’ascia, alcune selci ed una fuserola in terracotta, risalenti ad una fase preistorica e protostorica, ha rivelato la presenza di numerosi insediamenti agricoli di epoca romana, distribuiti nell’agro centuriato di Iulia Concordia. Straordinari sono stati anche i rinvenimenti monetali avvenuti in località San Biagio: oltre a piccoli gruzzoli di monete è stato trovato nel 1904, in un terreno di proprietà Dal Moro, un tesoretto di quattromila denari repubblicani d’argento, appartenente forse ad un ricco commerciante che si serviva di questo capitale per gestire i propri traffici, in quest’area segnata dal passaggio di importanti strade romane. La presenza in epoca medievale di un villaggio potrebbe essere attestata dal toponimo cinto, che, come già segnalato, potrebbe alludere alla presenza di una struttura difensiva. L’esistenza di una pieve è attestata dalla fine del XII secolo e per un periodo fu soggetta all’abbazia di Summaga, alla quale destinò nel 1211 le proprie rendite per il restauro della chiesa abbaziale e del monastero. Proprio al centro del capoluogo, di fronte al municipio, si erge la parrocchiale dedicata a San Biagio, chiesa di origine medievale che assunse la forma attuale nel secolo XV ma che vide il completo rifacimento della facciata in forme palladiane nel 1937, a seguito del crollo della precedente. All’interno, lungo la navata sinistra, un piccolo vano accoglie il fonte battesimale cinquecentesco attribuito al Pilacorte, scalpellino di origine ticinese, trapiantato in terra friulana, mentre l’altare della Vergine ospita la delicata statua lignea della Madonna, realizzata dallo scultore bellunese Valentino Panciera, detto

gevoli cicli di affreschi. Quelli che decorano le pareti dell’arco absidale e la parete destra del coro sono attribuiti a Gianfrancesco da Tolmezzo, uno dei maggiori pittori friulani del periodo a cavallo dei secoli XV e XVI, le scene affrescate che coprono la piccola abside sono invece state dipinte nel 1587 da Cristoforo Diana, pittore della cerchia di Pomponio Amalteo. L’altar maggiore fa da cornice alla delicata pala del Padovanino, che raffigura la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Marco, databile ai primi decenni del Seicento. Tra le vicende che hanno connotato

la storia di Cinto va ricordata, intorno alla metà del Cinquecento, la presenza del movimento riformista degli Anabattisti. Tale movimento aspirava ad un generale rinnovamento religioso, negava la violenza, invocava la pace e riconosceva a Cristo la sola natura umana. Si sono conservati numerosi atti di processi indetti dall’Inquisizione che hanno coinvolto seguaci dell’anabattismo in Veneto e Friuli. A Cinto si ricorda un consistente gruppo di eretici che lasciarono il paese per rifugiarsi in Moravia, tre di loro rientrarono e vennero chiamati in giudizio: la loro vicenda è stata ricostruita grazie agli atti processuali. Significativa, nella storia locale, è stata anche la presenza dei Tiepolo, potente famiglia veneziana che aveva possessi fondiari nel territorio. Chi viene a Cinto, oltre alle chiese, ha l’opportunità di visitare Villa Bornancini, elegante residenza signorile che si erge proprio accanto alla parrocchiale di San Biagio. Lo storico edificio, restaurato e costantemente curato dalla proprietaria, è in parte adibito a bed & breakfast, ospita eventi e può essere visitato su prenotazione.

Venezia Orientale un territorio da scoprire visite guidate, escursioni e laboratori all’insegna di arte e natura APPUNTAMENTI FISSI Mercato a Portogruaro tutti i giovedì ore 9.30 Mercato a Concordia Sagittaria tutti i lunedì ore 9.30 Visita al Cortino del Castello di Fratta tutti i giorni, su richiesta Visita a San Vito al Tagliamento tutti i sabato pomeriggio Itinerario gratuito “Le Guerre del ‘900” a San Michele al Tagliamento tutte le domeniche ore 10.30 I luoghi di Ippolito Nievo, da Portogruaro a Cordovado tutti i giorni, su richiesta

CALENDARIO 20 novembre: Il borgo medievale

di Sesto al Reghena e l’Abbazia di Santa Maria in Silvis, ore 14.30

27 e 28 novembre: Portogruaro

Visite gratuite per la Fiera di Sant’Andrea, ore 10.30 e 15.00

28 novembre: Concordia Sagittaria

Laboratorio gratuito per “piccoli archeologi” , ore 10.00

12 dicembre: Cortino di Fratta

Laboratorio “Colori di foglie in Atelier”, ore 14.30

PER INFO, COSTI E PRENOTAZIONI

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Infopoint: Cortino del Castello di Fratta • Via Castello, 1 – loc. Fratta Fossalta di Portogruaro (VE) • Tel. 0421 248 248 • Email info@tvo.srl

MEMBRO DI

Non mancano anche le attrattive di tipo naturalistico: Cinto è infatti sede del Parco regionale di interesse locale del Reghena, Lemene e laghi di Cinto, ente che ha come finalità la tutela e la valorizzazione del paesaggio fluvio-rurale, caratterizzato dal passaggio dei fiumi di risorgiva e dalla presenza di laghetti. I laghi di Cinto, pur essendo cave di origine artificiale, grazie ad un processo spontaneo, sono diventati siti di notevole bellezza e di grande valore naturalistico, oasi di rifugio per numerose specie di animali. Proprio dall’antico mulino di Cinto, attualmente oggetto di restauro, partono delle passeggiate su sentieri campestri che permettono di raggiungere, a piedi o in bicicletta, i laghi, oppure la frazione di Settimo, o ancora la celebre Abbazia di Santa Maria in Silvis, a Sesto al Reghena. Quest’estate TVO, agenzia impegnata nella valorizzazione culturale e turistica del territorio, ha proposto una passeggiata guidata dal capoluogo alla località di Settimo alla scoperta della storia e del patrimonio artistico del Comune; non mancheranno altre iniziative che ci porteranno a conoscere ulteriormente le risorse artistiche e naturalistiche di questa terra di confine, tra Veneto Orientale e Friuli. Mariangela Flaborea


L’acquolina in bocca

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IL FUTURO DEL CIBO È DIGITALE DALLE APP DI DELIVERY ALLE PIATTAFORME PER LA SPESA ONLINE. UN’APPLICAZIONE PER CONOSCERE INGREDIENTI E PREPARARE PIATTI. NEL MONDO DEL FOOD LA TECNOLOGIA LA FA DA PADRONE

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iviamo in un mondo sempre più digitale e interconnesso. Molte delle nostre azioni quotidiane sono accompagnate dall’utilizzo dello smartphone, che ci consente di usufruire di tutta una serie di servizi, di ordinare prodotti, fare prenotazioni. E grazie al multiforme universo delle applicazioni ogni iniziativa è possibile, anche nel mondo alimentare. Per capire come la dimensione e l’esperienza del cibo siano strettamente legate al digitale, basta pensare ad una semplicissima azione che molti di noi fanno spesso. Quella di pubblicare foto di piatti sui social. Si chiama foodporn. Termine usato per la prima volta nel 1984 da Rosalind Coward che ha definito nel suo libro Female Desire il termine “cibo pornografico” come qualcosa di commestibile che viene presentato in maniera impeccabile. E con questa accezione viene adoperato tutt’ora. Su Instagram #foodporn è un hashtag con 274 milioni di post. Con l’hashtag #food si ottengono, per fare un confronto, 466 milioni di post. Una tendenza cui ovviamente anche le varie realtà di ristorazione non hanno potuto sottrarsi. Il gioco è tutto a livello visivo. Il piatto si mangia prima di tutto con gli occhi. E la vera sfida che si propone un ristoratore è quella di far venire l’acquolina in bocca a chi visualizza il piatto. Alla ricerca della perfezione tutti possono concorrere. Ecco quindi postata la foto del nostro miglior piatto che abbiamo preparato in vista di una ricorrenza importante. I dispositivi tecnologici non ci aiutano solo a immortalare il risultato finale, ma ci accompagnano in tutto il processo a partire dall’acquisto delle materie prime.

caso dell’App Everli, il servizio che permette di fare la spesa online nei supermercati preferiti e di riceverla a casa anche in giornata. Una volta ricevute le materie prime è ora di mettersi all’opera per confezionare il nostro prodotto. Se abbiamo visto sui social la foto di una pietanza succulenta che vorremmo riproporre niente panico. Con Pic2Recipe è possibile identificare correttamente gli ingre-

dienti di una ricetta attraverso il caricamento di una foto. Una volta inserita la foto, il sito fornisce attraverso un algoritmo che pesca da un database di oltre un milione di ricette un elenco di massimo cinque ricette. In Francia lo scorso anno è nata Yuka, l’App che valuta prodotti alimentari e cosmetici. Per farlo è sufficiente scansionare il codice a barre presente sul prodotto e il sistema associa a

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Le App di delivery La pandemia ha accelerato anche un altro fenomeno già in atto nel nostro Paese, ovvero il delivery food. Il gesto di ordinare a domicilio, sia attraverso App di consegna sia contattando gli stessi ristoratori, è un trend in continua crescita. Molte attività, in tempi di Covid, si sono lanciate in questo modello di business per attirare nuovi clienti, sviluppando proprie applicazioni, mettendo su Facebook i propri menù oppure organizzando servizi di consegna a domicilio. Ci sono diventate più familiari in questi due anni piattaforme come Glovo, JustEat e Deliveroo, con i loro servizi di consegna che fungono da tramite tra ristoratore e consumatore. D’altro canto, i servizi di ristorazione hanno espresso una chiara necessità di ricostruire la propria identità e differenziarsi. La vera partita si gioca sul terreno della tecnologia, dove la ristorazione è chiamata ad un importante sfida per rimanere in contatto con i propri clienti.

E-commerce e pandemia Basta un click, si riempie il carrello virtuale e la spesa arriva comodamente a casa. Il fenomeno dell’e-commerce, diffusosi massicciamente anche in Italia a causa della pandemia, ha conosciuto una forte accelerazione nei settori alimentare e dei beni di largo consumo. Nuove abitudini hanno conquistato il consumatore sempre più disposto a ordinare la spesa tramite l’App dello smartphone. I grandi supermercati si sono dotati di un servizio di consegna a domicilio. Ma hanno iniziato a fiorire anche servizi di spesa online non legati ad un particolare marchio, con consegna a casa in tempi molto celeri. È il

quel prodotto un determinato livello di rischio, dal semaforo verde (rischio assente) al semaforo rosso (rischio elevato). Un importante indicatore per la valutazione espressa dall’applicazione è la presenza di additivi in un prodotto. Altro indicatore, che influisce su una percentuale minore, segnala la presenza di ingredienti biologici, contrassegnati cioè dall’etichetta europea con la foglia verde. Per una conoscenza approfondita di un determinato prodotto e per capire se si tratta del cibo giusto che stiamo per mangiare viene in soccorso Edo - Ora sai cosa mangi, l’applicazione che attraverso la scansione del codice a barre riporta il contenuto di proteine, carboidrati e l’elenco degli ingredienti. Lo scopo è di aumentare la consapevolezza da parte del consumatore nei confronti del cibo. Se prevediamo già che una determinata sera non avremo voglia di cucinare possiamo visitare l’App The Fork per prenotare un’esperienza gastronomica alternativa. Nella pagina dedicata al ristorante compaiono il menu e la descrizione del locale. Altre informazioni riguardano un eventuale sconto che il ristoratore applica direttamente alla cassa. A corredare la pagina ci sono le recensioni da parte dei clienti.

Siamo aperti dal martedì al sabato dalle 8.30 alle 12.30

Vito Digiorgio



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