Associazione Sagra San Giuseppe
In collaborazione con il Comune di Torrita di Siena
PALIO DEI SOMARI 52^ EDIZIONE
Torrita di Siena 21 marzo 2010
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LA 52^ EDIZIONE DEL PALIO DEI SOMARI Marzo è il mese della primavera ma per un torritese è anche mese di Palio. Una festa nata per gioco, unica nel suo genere, che ha il pregio di mettere in risalto uno dei più interessanti borghi della provincia senese insieme alla sua gente, alle sue virtù e alle sue ricchezze gastronomiche. Tutti, dai bambini agli anziani, tirano fuori dai cassetti i fazzoletti che, dopo esser stati riposti per quasi un anno, finalmente sono di nuovo indossati con orgoglio per le vie del Paese. Nonostante i colori diversi tutti sono pronti ad aiutare e ad unirsi per rendere unici e irripetibili i giorni che precedono la grande gara. Oggi la festa del Palio dei Somari, che culminerà domenica 21 marzo (cioè la domenica successiva a San Giuseppe), oltre ad essersi consolidata nel territorio, è divenuta una fra le feste più conosciute ed apprezzate del territorio provinciale e regionale. Ma il Palio non è solo la corsa, non si esaurirà solamente domenica 21; la manifestazione infatti, come tutti gli anni, coprirà più di una settimana. Quest’anno inizierà sabato 13 Marzo alle 15.30 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Le Comparse del Palio negli anni” in collaborazione dell’ Associazione Torrita Ricordi e con la successiva presentazione della raccolta fotografica “Ieri, oggi, domani – Gli Albori” a Cura del Comitato Sagra San Giuseppe. Alle ore 16.00 poi, tutti in piazza ad aspettare con il fiato sospeso il sorteggio e l’abbinamento delle Otto Contrade nelle batterie. La serata si concluderà poi con l’apertura al pubblico delle Taverne, a partire dalle 19.30. Come ormai avviene da diversi anni, il sabato e la domenica della settimana antecedente saranno infatti dedicate alla buona cucina, al buon cibo e al buon vino con la creazione di un percorso enogastronomico
realizzato per l’occasione. Anche l’intrattenimento delle due serate ci riporterà indietro nel Medioevo: Sabato 13 saranno il gruppo musici di Prato “Octava Rima” e i “Fabius e Mathias – I giullari della fortezza” ad intrattenere i visitatori durante le cene, per poi concludere in piazza con uno spettacolo mozzafiato. Domenica 14, invece sarà la volta dei canti e degli stornelli ormai diventati famosi anche tra i più piccoli. La giornata di Domenica sarà molto ricca di appuntamenti, infatti nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.00 avverrà l’esibizione degli Allievi della Scuola Sbandieratori e Tamburini del Palio dei Somari. Subito dopo, alle ore 18.00, presso il Teatro degli Oscuri sarà presentato il Libro “Venti Anni di Blues a Torrita” in collaborazione con l’Associazione Torrita Blues. Molti saranno poi le iniziative previste per il resto della settimana. Lunedì 15 alle ore 21.00, presso il Teatro degli Oscuri, l’omoni-
ma Accademia degli Oscuri celebrerà il 250° anniversario della sua fondazione, mentre il giorno successivo, dopo la presentazione della recente pubblicazione a cura del Comitato Provinciale Senese Giochi Storici, gli studenti della Scuola Media G.Parini, metteranno in scena la rappresentazione teatrale vincitrice lo scorso anno del Concorso “Chissà se a Torrita si sa”. L’assegnazione del Concorso 2010 avverrà invece Mercoledì 17 e il lavoro che otterrà il maggior consenso, sarà rappresentato nella prossima edizione del Palio dei Somari. Giovedì 18, sempre presso il Teatro degli Oscuri, il Circolo Fra Jacopo da Torrita presenterà la rivista “Torrita, storia arte e paesaggio”. La giornata di Venerdì sarà come d’abitudine, dedicata alle cene propiziatorie, appuntamento peraltro molto sentito dai contradaioli. La letizia arriverà puntualmente con gli stornelli anche se sarà facile avvertire che quella non sarà una semplice cena distensi-
va ma una baldoria, un appuntamento spensierato; alla cena, infatti, insieme ai tanti contradaioli verrà ufficialmente presentato alla Contrada il fantino. Con Sabato 20 si entrerà nel vivo della festa, infatti, dopo il Banchetto Medievale, occasione unica e speciale per tornare indietro nel tempo, alle ore 21.30 verrà presentato nella Chiesa SS. Flora e Lucilla il Palio 2010, dipinto da Paola Imposimato e, alle ore 22.00 avrà inizio la prima vera sfida tra le Otto Contrade: la gara a coppie tra sbandieratori e tamburini. La mattina seguente, si aprirà con lo squillo delle chiarine alle ore 9.00 che darà il via al Corteo Storico. Tutti i figuranti delle otto Contrade di Torrita di Siena, incluse le comparse, preceduti dalla Banda del Palio e dagli sbandieratori dei quattro antichi castelli (Montefollonico, Guardavalle, la Fratta e Ciliano), sfileranno attraverso le vie del paese. Al ritmo dei tamburi, gli sbandieratori alzeranno al cielo le loro bandiere; subito dietro l’alfiere che porterà il vessillo della contrada, seguirà l’armato che con passo forte e deciso precederà la dama e il principe. A chiudere il Corteo, ci saranno i paggetti, ed il dotto, l’uomo saggio di Contrada. Le comparse quindi, secondo il loro ordine entreranno nella Chiesa di Santa Flora e Lucilla dove sarà celebrata la S.Messa, al termine della quale usciranno nuovamente una per una per disporsi lungo le mura del Palazzo Comunale. Anche questo sarà un momento spettacolare, infatti nel frattempo gli sbandieratori e i tamburini eseguiranno, dinanzi al folto pubblico presente, i loro “numeri” di gruppo creando così con le otto bandiere giochi di colori, di coordinamento e di grande abilità. Quando gli sbandieratori avranno terminato la loro esibizione, le otto Contrade formeranno il Corteo delle Comparse preceduti dalla Banda del Palio. La sfilata inizierà quindi dalla Piazza, si snoderà lungo le vie del Centro Storico e terminerà nella
pista del “Gioco” , luogo simbolo della manifestazione. Nel primo pomeriggio, prima delle 15,00, le comparse si ritroveranno nuovamente in Piazza Matteotti per andare verso il campo di gara. Le contrade entreranno in pista e ai loro occhi, come a quelli dei tanti
Silvana Micheli, il nuovo presidente dell’Associazione Sagra San Giuseppe Siamo giunti alla 52^ edizione della nostra festa e questo elemento non può non far riflettere sull’importanza della manifestazione e sulla sua rilevanza che esprime nel tessuto sociale della comunità torritese. Il 2009 è avvenuta l’elezione di Silvana Micheli a presidente dell’Associazione Sagra San Giuseppe, figura ampiamente apprezzata e stimata non solamente in ambiti palieschi ma anche per gli importanti e i significativi ruoli istituzionali da lei ricoperti negli ultimi anni. Il neo Presidente, da sempre legata al Palio e conoscitrice della festa, ha deciso di rivestire questo incarico con un po’ di timore ma anche con tanta passione e spirito di servizio per la propria comunità. Uno dei primi aspetti che l’ha colpita positivamente da quando è Presidente riguarda l’importante lavoro volontaristico svolto dai tantissimi giovani torritesi e dalle otto contrade. Questo aspetto è prioritario e rappresenta una ricchezza non solamente per la festa ma in particolare per tutta la comunità torritese. Oltre a ciò un altro elemento che intende sottolineare è il ruolo svolto dal Gruppo Sbandieratori e Tamburini e dalla sua Scuola. Il Presidente Silvana Micheli ritiene infatti che il Gruppo
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presenti, si presenterà uno spettacolo affascinante e ricco di colori anche perché nella Contrada, per la prima volta, dietro il dotto apparirà anche il fantino. Avrà quindi inizio il momento più atteso per tutti i torritesi: la 52° edizione del Palio dei Somari.
debba essere sostenuto e valorizzato anche perché, partecipando a manifestazioni in Italia e all’estero, riesce a portare il nome di Torrita in luoghi dove altrimenti non sarebbe possibile con altri mezzi. L’impegno di tutto il Comitato Sagra San Giuseppe per oggi e domani rimane in sostanza quello di far conoscere e apprezzare Torrita insieme alla sua festa, sempre di più fuori dalla Valdichiana. Questo sarà possibile attraverso l’importante collaborazione con l’Amministrazione Comunale e con tutte le altre associazioni culturali e di volontariato presenti nel nostro paese.
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LE TAVERNE Come da tradizione, la settimana del Palio dei Somari non può non iniziare con l’apertura al pubblico delle “Taverne”. La manifestazione, che quest’anno si terrà nelle giornate di Sabato 13 e Domenica 14 Marzo dalle ore 19,30, prevede la creazione di un vero e proprio percorso enogastronomico realizzato nell’incantevole quanto suggestivo scenario del Centro Storico di Torrita. Gli antipasti saranno serviti alla “Taverna della Nencia” dalla Contrada Porta Gavina mentre i primi piatti saranno preparati sia alla “Taverna Ghino di Tacco” gestita dalle Contrade Porta a Sole e Le Fonti che alla “Taverna dello Spedale” dalle Contrade Porta Nova e Refenero. Le Contrade Porta a Pago e Cavone si occuperanno dei secondi piatti, nella “Taver-
na Pagone” e infine la Contrada Stazione si impegnerà a preparare i dolci e a servire il Vin Santo nella “Taverna Piazza”, situata appunto in Piazza Matteotti. Per questa edizione è importante sottolineare, oltre all’impegno dei privati che, come ogni anno, mettono a disposizione dell’Associazione Sagra San Giuseppe i fondi dove realizzare le taverne, anche il significativo impegno economico dato dal Comune di Torrita nell’acquisto di tutto il vettovagliamento che sarà interamente biodegradabile e quindi a bassissimo impatto ambientale. Le Taverne sono un momento molto importante per Torrita e per la sua comunità anche e soprattutto perchè l’obiettivo è quello di trascorrere una serata in un contesto caloroso in modo da vivere atmosfere suggestive, fra le luci soffuse e i sapori antichi ma mai dimenticati.
ANTIPASTI
crostone salciccia e stracchino, pane agliato con broccoli, crostone rosso, frittata arrotolata, pecorino e miele
PRIMI PIATTI
“ARTISTI NEI BORGHI” UN BAZAR NEL CENTRO STORICO DI TORRITA Tra i vari eventi che caratterizzano la settimana precedente il Palio dei Somari, anche quest’anno, il centro storico non sarà animato solamente dalle Taverne e dall’Estrazione dell’ordine di sfilata e degli abbinamenti delle otto contrade, ma sarà possibile passeggiare in un vero e proprio bazar medievale: il mercatino “Artisti nei Borghi”. Lungo i borghi medievali del nostro piccolo paese, dalla mattina di sabato 13 fino alla sera di domenica 14, potremo quindi lasciare libera la fantasia e dare sfogo alla curiosità, in un mercatino del “solito e dell’insolito”. Grazie all’Amministrazione Comunale che come ogni anno organizza questo momento diventato ormai parte integrante della “settimana di manifestazioni”, per i torritesi e per tutti i visitatori sarà un momento unico e speciale, dove sarà possibile riscoprire e assistere alla paziente esecuzione di pizzi, merletti e ricami o apprezzare l’arte dell’abile e certosino legatore alle prese con libri e pregiati articoli di cartoleria e poi artigiani, ceramisti cultori, professionisti del ferro battuto, creatori di candele decorative e altri ancora.
SECONDI PIATTI E CONTORNI
maiale al tegamaccio, trippa, salcicce, fagioli bianchi, pulezze miste
DOLCI
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Comune di Torrita di Siena
Sabato 13 e Domenica 14 marzo 2010 nel Centro Storico del borgo medievale di Torrita di siena
Dello Spedale
Nencia Pagone
Manifesto IL MERCATINO
Torrita di Siena
pici al sugo, minestra di pane, penne funghi porcini e salciccia
mercatini Artisti nei Borghi
Ristorante - Pizzeria
LA CRIPTA
Su prenotazione si effettuano anche pranzi, banchetti e cerimonie
IL BANCHETTO MEDIEVALE Sabato 20 Marzo, ore 19,00 Un altro appuntamento da non perdere è il Banchetto Medievale, realizzato in collaborazione con il Ristorante “La Cripta”. I commensali avranno la possibilità di tornare indietro nel tempo e rivivere l’atmosfera medievale curata fin nei minimi dettagli, a cominciare dal menù che riproporrà piatti tipici del periodo in questione. I partecipanti saranno inoltre intrattenuti da dame, cavalieri, osti e tutti quei figuranti che ovviamente indosseranno per l’occasione gli abiti storici e ceneranno a lume di candela. Anche i menestrelli faranno la loro comparsa durante la cena ed intratterranno e divertiranno i commensali come accadeva nel lontano Medioevo quando ancora la televisione non era la protagonista della cena. Non aspettatevi di poter brindare con dei calici di cristallo, perché anche i bicchieri, i piatti e le posate saranno come quelli del periodo Medievale. Per informazioni e prenotazioni: 339 2906081
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Palio dei Somari Torrita di Siena
Banchetto Medievale Sabato 20 marzo 2010 0re 18,30
Attesa a la Taverna de la Nencia Pane de lo ospite - Nettare d’uva spetiato
Ne la dimora de la “Cripta” - PRIMO SERVITO DI CREDENZA -
Carne porcina nostrale posta in soppressa Buristo co’ uve passe et pignoli Cascio fresho et frutta de lo albero Fracturata d’ovo bone cò erbezze Refe scuro cum quale cosa sopra - PRIMO SERVIZIO DI CUCINA -
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Trascriviamo una ricetta dell’epoca che sarà servita come Primo servito di cucina
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GRUPPO TAMBURINI E SBANDIERATORI …Orgoglio delle proprie radici, sentirsi parte del proprio paese, fierezza della propria identità, grande senso dell’impegno e dell’amicizia: ecco il Gruppo Sbandieratori e Tamburini. A Torrita far sventolare la propria bandiera o far suonare un tamburo assume un valore del tutto originale e particolare. È infatti un’attività molto sentita che con gli anni sta prendendo sempre più corpo, non solo nel contesto locale ma anche in molti altri scenari sia nazionali che internazionali. L’Associazione, che il prossimo anno festeggerà i suoi primi Venti anni, da alcuni mesi ha un nuovo Presidente, Gabriele Paolucci. Negli anni il Gruppo è riuscito a portare alto il nome di Torrita e del suo Palio in numerose piazze di grandi città italiane ed europee, da Dresda a Montchanin, da Roma presso il Campidoglio, a Firenze, da Budapest a Metz e Sarreguemines, da Horsens a Santiago de Compostela, da Voru alla straordinaria esibizione sul sagrato di San Pietro. Di solito, ad ogni manifestazione alla quale il Gruppo Sbandieratori e Tamburini prende parte, è presente con una formazione tipo composta da otto tamburini, otto Sbandieratori, due porta insegne, due armati e quattro chiarine anche se tale
numero può variare fino a raggiungere anche un massimo di quaranta figurazioni. L’impatto che ne riceve lo spettatore è un’esplosione di ritmo e di colori dovuta al suono dei tamburi e al cromatismo delle bandiere e degli abiti medievali. Nel corso degli ultimi anni si è costituito il gruppo Chiarine che con i loro squilli e le loro musiche sono diventate parte integrante
dello spettacolo del Gruppo Sbandieratori e Tamburini e contribuiscono a rendere l’atmosfera delle esibizioni ancora più suggestiva e spettacolare. LA SCUOLA SBANDIERATORI E TAMBURINI Parlando degli Sbandieratori e dei Tamburini è importante ricordare il ruolo che a Torrita assume la Scuola per Sbandieratori e Tamburini. Attualmente i ragazzi che ne fanno parte sono circa 30 e prin-
cipale obiettivo della Scuola è quello di insegnare ai bambini di età compresa tra i 9 e i 14 anni le basi per poter sbandierare e suonare il tamburo. Il corso prepara i ragazzi per potersi esibire nelle piazze, non solo durante il Palio, ma anche in altre esibizioni dove la bravura di questi “piccoli grandi” sbandieratori e tamburini lascia i presenti stupiti per le loro non abilità. Dopo i quattro anni di scuola, i ragazzi più bravi potranno entrare a far parte del Gruppo dei “Grandi” e saranno pronti per mostrare la loro bravura nelle piazze italiane ed europee, oppure esibirsi nella gara a coppie del sabato precedente la corsa, rappresentando i colori di una delle otto contrade. Quest’anno saranno infatti sette (cinque tamburini e due sbandieratori) i ragazzi che, provenendo dalla scuola, si esibiranno in piazza con i colori delle contrade. Domenica 14 Marzo alle ore 16:00 avremo modo di assistere all’esibizione dei ragazzi della Scuola in Piazza Matteotti. È importante che venga sostenuto il loro lavoro e il loro impegno, non solo per accompagnare i più piccoli ad avvicinarsi al mondo del Palio e del Gruppo ma anche perché è un’attività che rappresenta di fatto il futuro dell’Associazione.
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GARA A COPPIE FRA SBANDIERATORI E TAMBURINI
Sabato 20 Marzo alle 21,00, le coppie di Sbandieratori e Tamburini giungeranno in Piazza del Comune dove si terrà la gara a coppie fra Sbandieratori e Tamburini: la sfida dentro la sfida. La creazione di giochi ed acrobazie, il portamento coreografico d’insieme, l’uso di abiti in velluto cuciti a mano, riproduzioni minuziose di quelle originali d’epoca, le aste delle bandiere in legno e piombo come esige la tradizione senese, i tamburi costruiti a mano dagli artigiani locali con materiali in uso nel medioevo, saranno segni di distinzione e di originale particolarità che caratterizzeranno questi ragazzi. Chi vincerà il premio quest’anno non si può mai dire perché tutto può accadere in una esibizione della durata di poco meno di cinque minuti ciascuno; ad influire saranno le condizioni meteorologiche, l’emozione, la condizione fisica, l’impatto con il pubblico, possibili errori. Salvo modifiche dell’ultima ora, gli sbandieratori che quest’anno si esibiranno in piazza saranno Luca Betti e Nico Attempati per Porta Nova, Michele Meucci e Riccardo Volpi per Porta Gavina, Andrea Giomarelli e Stefano Bracciali per Porta a Pago, Mirko Giomarelli e Marco Zurli per Cavone, Gabriele Grotti e Stefano Falegnami per Le Fonti, Marco Mazzolai e Francesco Florio per Refenero, Bernardo Graziani e Marco Falciani
per la Stazione; inoltre, esordiscono in piazza dopo aver seguito la Scuola Tamburini e Sbandieratori, Diego Canapini e Michael Marcucci, per Porta a Sole. Per quanto riguarda i tamburini, sono invece quattro quest’anno gli esordienti che scendono in piazza per la prima volta per una Contrada, dopo aver seguito i corsi della Scuola organizzata dal Gruppo Sbandieratori e Tamburini: Paolo Betti e Mattia Buracchi, per Porta Nova, Mattia Rossi e Francesco Biagi per Porta a Sole. Gli altri tamburini sono: Niccolò Grazi e Mirko Stefanucci per Porta Gavina, Lorenzo Capecchi e Luca Lodovichi per Porta a Pago, Giovanni De Nola e Alessandro Cherubini per il Cavone, Lorenzo Papini e Ettore Cassioli (altro esordiente della Scuola) per Le Fonti, Flavio Di Lorenzo e Mattia Massini per Refenero, Alessandro Zollo e Andrea Bianchini per la Stazione.
Premio miglior comparsa, GATTAMELATA 2010 Si ritrova all’interno della 52^ edizione del palio dei Somari, per il terzo anno consecutivo, l’iniziativa denominata Gattamelata volta a premiare la migliore comparsa. Nella prima edizione, quella del 2008, il premio fu assegnato a Danilo Pac-
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ciani, nelle vesti di dotto della Contrada Stazione, mentre lo scorso anno si è aggiudicata il Gattamelata Jessica Fabbrizi, dama della Contrada Cavone. Il nome del premio è stato scelto per ricordare le gesta del celebre Erasmo da Narni, detto appunto Gattamelata, condottiero vissuto tra la fine del 1300 e la prima metà del 1400, che si vide assegnato tale nomignolo “per la dolcezza de’ suoi modi congiunta a gran furberia...e pel suo parlare accorto e mite, dolce e soave”. Oltre che per le sue battaglie, il Gattamelata deve la sua fama alla statua equestre in bronzo fatta da Donatello, presente nella città di Padova. Erasmo da Narni viene descritto come un condottiero forte e fiero nel portamento, ma allo stesso tempo dolce nei modi e dal parlare accorto. Per questo motivo è stata associata la sua figura a quella della comparsa che, in seguito al giudizio della Commissione Corteo Storico, sarà ritenuta la migliore in base ad una valutazione sul portamento, sull’attinenza fisica con il personaggio storico rappresentato, sulla bellezza e sulla coerenza storica dei vestiti. Oltre alla foto conservata nell’album dei vincitori, oltre al... concedetecelo... blasone, per il vincitore c’è un’altra gratificazione, un vero e proprio premio. Il primo anno esso consisteva in una miniatura della statua sopracitata che si trova a Padova. Nella seconda edizione invece, l’intenzione è stata quella di far sì che questo premio, oltre che un bel ricordo, fosse anche qualcosa di un certo valore. Per questo, l’Associazione Sagra San Giuseppe si è affidata alle sapienti mani di Carlo Gentile. Quest’anno sarà invece il Torritese, Nico Posani, a realizzare il premio per la miglior comparsa del corteo storico.
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PORTA A PAGO E’ una delle quattro contrade all’interno delle mura del Castello di Torrita, si trova sul lato Nord ed è forse quella che meglio conserva le caratteristiche architettoniche del periodo medioevale. L’origine del nome della Contrada è controverso in quanto potrebbe derivare da “Pagaccio” poichè posto a Nord e quindi al freddo, oppure, chissà, potrebbe essere legato alla collina antistante il Pago di Ascianello. Ma si pensa anche che derivi da pagum inteso come dazio da pagare per accedere entro le mura cittadine, tesi confermata anche dallo stemma che reca infatti una mano nell’atto di pagare. La costruzione di questa Porta si può far risalire agli inizi del XIII secolo e forse è quella che sicuramente, insieme a Porta Gavina, ha mantenuto più intatte le caratteristiche architettoniche medievali. La Contrada è una fra le più piccole per numero di sostenitori, ma non per numero di attività che svolge durante l’anno come ad esempio la festa in onore della Madonna del Carmine a Luglio o come i deliziosi pranzi preparati dalle massaie della contrada nel periodo invernale.Colori: Rosso e Verde. Presidente: Riccardo Roghi
REFENERO E’ situata sulla sommità di una collina a levante del Castello di Torrita ed è una delle quattro esterne al Centro Storico. Parlando di Refenero, non tutti sanno che il Rèfe era quel filo molto resistente usato per la lavorazione della paglia. Chissà, forse l’origine del nome della Contrada Bianco-Celeste potrebbe essere questo ma di sicuro ancora oggi abbiamo poche informazioni. Certamente però, visto che in passato il territorio della Contrada era particolarmente dedito alla coltivazione del grano e considerando che proprio lo stemma reca un imponente leone rampante con tre spighe, forse qualche coincidenza potrebbe anche esserci. Tra le poche antiche testimonianze che ancora oggi vi si possono trovare, rimane una vecchia costruzione chiamata il Palazzetto che, secondo la tradizione, doveva essere anticamente la residenza del podestà di questa terra. Sempre nel territorio di questa Contrada sorgeva un tempo un’antica borgata, forse la maggiore del suburbio, conosciuta con il nome di “San Martino”, dal nome di un’antica Chiesa, oggi non più esistente. Colori: Bianco e Azzurro. Presidente: Giacomo Grazi
PORTA GAVINA E’ una delle quattro contrade all’interno delle mura del Castello di Torrita. La struttura originaria della Porta, realizzata nel 1208 all’indomani della pace stipulata fra Siena e Firenze comprendeva un antiporto, all’esterno del quale, in età medievale, sorgeva un borgo che si sviluppava lungo l’odierna via Roma. Si narra che, quando i Fiorentini, con l’ausilio delle truppe tedesche, assediarono Torrita, fu catturata un’anziana donna chiamata Nencia la quale venne obbligata ad inneggiare al Duca di Firenze. Fedelissima alla Repubblica di Siena, la donna continuava ad acclamare la Lupa e per questo i soldati, tra molestie ed insulti, le inchiodarono le mani ed i piedi alla Porta Gavina. Nencia fino alla morte continuò a gridare “Lupa, Lupa” ed i Torritesi in ricordo del suo gesto eroico e della devozione alla Reppubblica di Siena, le hanno intitolato la Via della Lupa, dalla quale si gode una splendida vista della Valdichiana. A ricordare l’episodio è anche lo stemma della contrada, una Lupa appunto. Attiva durante tutto l’anno, ricordiamo il torneo del Lancio del Panforte a Natale, è inoltre la vincitrice uscente della Manifestazione.Colori: Rosso e Nero. Presidente: Giacomo Valdambrini
STAZIONE E’ una delle quattro contrade esterne al Castello di Torrita, è la più numerosa per numero di sostenitori e la più estesa dal punto di vista territoriale. In epoca Medievale nella stessa zona vi era il Porto di Torrita, importante punto strategico ed economico per la Repubblica di Siena. Come per le altre tre contrade esterne, non esistono notizie storiche molto significative, tuttavia è importante ricordare che in epoca romana il territorio della Contrada era attraversato dal tratto Chiusi-Firenze della vecchia Cassia Adrianea, importante strada romana, poi restaurata dall’imperatore Adriano. Il suo stemma, rappresentato da un cane lupo con fiaccola è il simbolo del Levriero del Signore, colui che con la torcia porta la luce della fede. La Contrada, che collabora attivamente con la Parrocchia di Torrita Stazione, è conosciuta per il famoso Presepe oltre che per le tante iniziative sportive e di aggregazione sociale, come la tradizionale recita natalizia. Da quest’anno la suggestiva cena propiziatoria avrà una nuova sede, per offrire a tutti i partecipanti maggiori emozioni. Colori: Bianco, Rosso e Blu. Presidente: Massimo Bolici
PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE SABATO 13 Marzo
Ore 10.00 Centro storico
Ore 15.30 Biblioteca Comunale Inaugurazione mostra fotografica “Le Comparse del Palio negli
Apertura Mercatini “Artisti nei Borghi” anni” – con la collaborazione “Torrita Ricordi”
Ore 15.45 Biblioteca Comunale Presentazione della Raccolta fotografica “Ieri , oggi, domani
Gli Albori” – a cura del Comitato Sagra San Giuseppe
Ore 16.00 Centro Storico
Corteo dei ceri
Ore 16.30 Sala Comunale
Sorteggio ordine sfilata delle Contrade
MARTEDI’ 16 Marzo
Ore 21.00 Teatro degli Oscuri Presentazione Libro a cura del Comitato Provinciale Senese
Giochi Storici
Ore 21.30 Teatro degli Oscuri Rappresentazione teatrale vincitrice anno 2009 del Concorso teatrale
“Chissà se Torrita lo sa” a cura della Scuola media G. Parini
MERCOLEDI’ 17 Marzo Ore 21.30 Teatro degli Oscuri Presentazione Lavori teatrali anno 2010 del Concorso
“Chissà se a Torrita si sa” a cura della Scuola media G. Parini Presentazione rivista “Torrita, storia arte e paesaggio” a cura del
e Abbinamento batterie della corsa
GIOVEDI’ 18 Marzo
Ore 19.30 Centro Storico
Apertura Taverne
Circolo Fra Jacopo da Torrita
Ore 20.30 Centro Storico
Spettacolo itinerante tra le taverne con acrobati
VENERDI’ 19 Marzo
Ore 20.00 Nelle Contrade
Cene propiziatorie
SABATO 20 Marzo
Ore 18.30 Ristorante La Cripta Apertura Banchetto Medioevale
Ore 21.30 S.S. Flora e Lucilla
Presentazione del Palio
Ore 22.00 Piazza Matteotti
Gara a coppie tra Tamburini e Sbandieratori delle Otto Contrade
DOMINICA 21 Marzo
Ore 09.00 Piazza Matteotti
Presentazione delle Contrade
Ore 09.30 S.S. Flora e Lucilla
Santa Messa
Ore 10.30 Piazza Matteotti
Esibizione Gruppo Tamburini e Sbandieratori
Ore 11.45 Centro Storico
Corteo storico per le antiche vie del paese
Ore 15.30 Campo di gara
Ingresso delle Contrade e del palio
Ore 16.00 Campo di gara
SI CORRE IL PALIO (apertura campo di gara ore 14,30)
e giullari medioevali
Spettacolo in piazza con le Compagnie “Octava Rima”
Ore 20.30 Centro Storico
e “Fabius e Mathias – I giullari della fortezza”
DOMENICA 14 Marzo
Ore 10.00 Centro storico
Apertura Mercatini “Artisti nei Borghi”
Ore 16.00 Piazza Matteotti
Esibizione degli Allievi della Scuola Sbandieratori
e Tamburini del Palio dei Somari di Torrita di Siena
Ore 18.00 Teatro degli Oscuri
Presentazione del Libro “Venti anni di Blues a Torrita”
Ore 19.00 Centro Storico
Apertura Taverne
Ore 20.30 Centro Storico
Spettacolo itinerante per le taverne con cantori e giullari medioevali
LUNEDI’ 15 Marzo
Ore 21.30 Teatro degli Oscuri
Celebrazione 250°anniversario fondazione
“Accademia degli Oscuri” - Torrita di Siena
Ore 21.30 Teatro degli Oscuri
In Caso di pioggia la Corsa si svolgerà Lunedì 5 aprile 2010
DA QUEST’ANNO È POSSIBILE ACQUISTARE IL BIGLIETTO DEL PALIO DEI SOMARI IN PREVENDITA PRESSO I SEGUENTI PUNTI AUTORIZZATI
Baraonda Centro Commerciale “Le Fornaci” - Bar Pasticceria Crystal Via Mazzini - Sissi Bar P.zza Nazioni Unite - Caffè del Borgo Via L’Antiporto - Bar Nazionale Passaggio Garibaldi - Bar Lo stop Via Mazzini - Tabaccheria Pellegrini Stefano Via Lauretana Sud - Tabaccheria del Corso Via Ottavio Maestri - Pro-Loco Ufficio Turistico Via Ottavio Maestri PORTA NOVA E’ la più recente fra le Porte Torritesi, infatti, per poter migliorare l’ingresso all’interno delle mura, solo nel 1836 per volontà del dottore Gaudenzio Batignani, Camarlingo di Torrita, ai tre accessi precedenti ne fu aggiunto un quarto. È necessario sottolineare la presenza, all’interno della Contrada, di un palazzo molto importante; sembra infatti che in questa parte del Centro Storico vi sia stata, all’inizio del XVI secolo, una delle abitazioni del dittatore della Repubblica Senese Pandolfo Petrucci. Interessante, nella storia di Porta Nova, è il problema della scelta dei colori simbolo della Contrada. Era stato infatti deciso che, a causa delle vicende che la legavano a Siena, i colori Bianco-Nero della Balzana avrebbero dovuto rappresentare la Contrada di Porta Gavina. Ma furono i contradaioli di Porta Nova che riuscirono, attraverso quello che molti ricordano come un blitz, ad essere rappresentati dai colori Bianco e Nero ai quali abbinarono come simbolo un arco e una torre di colore Rosso. Colori: Bianco e Nero. Presidente: Ivo Pieri
CAVONE E’una delle quattro contrade esterne al Centro Storico e si sviluppa lungo la strada che porta a Pienza, espandendosi per la maggior parte tra le campagne, dove sembra quasi perdersi. Riguardo il suo territorio e la sua storia abbiamo pochissime notizie anche se sappiamo che verso la metà del ‘600 esisteva, in località Romitorio, una piccola Chiesa dedicata ai Santi Michele Arcangelo e Sant’Antonio. I colori ufficiali sono il Bianco e il verde che, tra l’altro, ben si adattano ai colori della campagna toscana e il suo stemma è rappresentato da un Drago, simbolo iconografico legato proprio all’Arcangelo Michele, presentato come suo avversario. Basta allontanarsi un poco dalla strada principale per essere rapiti da tutto questo e sentirsi riportati indietro ai tempi della mezzadria, quando i ritmi della vita erano scanditi da semine e raccolti, da vendemmie e mietiture, quando la spesa si faceva nell’orto e il profumo del pane caldo pervadeva tutta la casa. La Contrada, al suo interno, conta numerosi sostenitori, soprattutto giovani che si riuniscono nel gruppo “Giovani Bianco Verdi”. Colori: Bianco e Verde. Presidente: Andrea Rossi
PORTA A SOLE Tra le quattro porte del Centro Storico, Porta a Sole deve il suo nome al fatto che è rivolta verso ad Est, quindi verso il sorgere del sole. È dopo il 1208, durante una ristrutturazione della cinta muraria, che fu aperto l’arco di Porta a Sole, anche se la struttura attuale è ben diversa da quella originale che era munita di antiporto. Molto importante è anche la vicenda che l’ha resa protagonista nel 1554. Durante la guerra tra Senesi e Fiorentini, quest’ultimi, capeggiati dal poliziano Vincenzo Nobili, incendiarono la Porta riuscendo a penetrare all’interno delle mura. Porta a Sole ospita, nel suo territorio una bellissima Chiesa, costruita a seguito di un miracolo avvenuto durante una grave pestilenza. Si tratta della splendida Madonna delle Nevi, risalente alla seconda metà del XVI secolo, che conserva al suo interno un bellissimo affresco raffigurante l’Assunzione di Maria ad opera di Girolamo di Benvenuto. La contrada si contraddistingue dalle altre per l’amore con il quale accoglie i nuovi nati giallo-blu, i cui nomi vengono puntualmente resi noti nella bacheca di Contrada. Colori: Giallo e Blu. Presidente: Alfredo Capitani
LE FONTI E’ una delle quattro esterne al Castello di Torrita ed è situata lungo la strada che collega Torrita a Sinalunga. È importante sottolineare che la zona denominata La Fratta, che un tempo faceva parte del territorio di Torrita, ha dato i natali a uno dei nostri più illustri concittadini, il famoso Ghino di Tacco, il “Brigante Gentiluomo”, ricordato anche da Dante nel Canto VI del Purgatorio. Il nome della Contrada è legato all’esistenza di una fonte perenne che, secondo la tradizione, era stata dedicata al Dio Giano. Nel 1660, di fronte al luogo dove un tempo esisteva la fonte del Dio Giano, fu costruita una Chiesa che fu detta Madonna delle Fonti. E’ una delle più estese e numerose tra le otto contrade e la prima a vantare una regolamentazione interna fatta di cariche precise e ben definte, da far invidia ai cugini senesi, che le permette di organizzare, durante l’anno, cene, feste e spettacoli teatrali. La contrada vanta inoltre una grande tradizione ed un ottimo vivaio di tamburini e sbandieratori, sempre tra i protagonisti nella gara a coppie del Sabato sera. Si può anche fregiare del maggior numero di vittorie all’attivo. Colori: Bianco e Rosso. Presidente: Yuri Gigliotti
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CONTRADE… uno sguardo ai “probabili” fantini
Con il sorteggio dell’ordine di sfilata di Sabato 13 Marzo, tutta la comunità torritese entrerà ufficialmente nella settimana del Palio dei Somari decretando gli accoppiamenti delle quattro batterie. Ma chi saranno i fantini di questa 52^ edizione del Palio dei Somari? Come da tradizione, molte contrade mantengono assoluto riserbo fino a pochi giorni dalla corsa mentre altre, già da tempo, hanno svelato l’identità delle proprie monte. Fra le riconferme di sicuro la Contrada di Porta Gavina, vincitrice dell’edizione 2009, rinnoverà la fiducia a Mirko Ciancagli detto “Baturlo”, così come la Contrada di Porta a Pago che ancora una volta affiderà le proprie speranze di vittoria a Roberto Calderini, detto “Cardella”, uno dei più validi della piazza ma mai convincente fino in fondo. La contrada di Porta a Sole, salvo imprevisti, dovrebbe confermare la propria fiducia
ad Alessandro Massaro detto “Gighen”; lo stesso vale per Refenero che, visto le prove incoraggianti di Jonathan Guerri detto “Rafia”, ha deciso di rinnovargli la fiducia. Dopo le vittorie con Porta a Pago e Stazione, Andrea Peruzzi torna al Cavone mentre a Porta Nova, se le indiscrezioni dovessero essere confermate, avremmo buone probabilità di vedere ancora una volta Alessandro Guerrini. Una delle sorprese di quest’anno sarà data dalla Contrada Stazione che dovrebbe dare fiducia all’esordiente e contradaiolo, Angelo Falossi. Ancora non apparentemente definita sembra la situazione per la Contrada delle Fonti; infatti alcune voci porterebbero a una conferma di Michelangelo Goracci detto “Fracassa” anche se non si esclude un ritorno del fratello Roberto, “Bacchino” o addirittura di un esordiente.
PAOLA IMPOSIMATO La pittrice della 52° edizione del Palio dei Somari Sarà Paola Imposimato di Livorno a realizzare il 52° Palio che si contenderanno le otto contrade nella corsa di Domenica 21 marzo. L’artista si è laureata all’Accademia delle Belle Arti di Firenze dopo aver conseguito il diploma al Liceo Artistico Statale nella medesima città, approfondendo così la sua già considerevole esperienza di pittrice e disegnatrice intrapresa sin dall’età di sette anni. Dopo una larga pratica come copista di alcuni dei più noti capolavori del nostro celebre passato (Umanesimo e Rinascimento), professionalmente nasce e matura in quell’ambiente ricco di idee e fermenti che fanno del capoluogo toscano la culla della cultura italiana. Nella codifica del suo linguaggio si è da sempre confrontata con la profonda suggestione esercitata su di lei dall’Arte Rinascimentale e dall’Arte Greca, ammirando tuttavia i Maestri protagonisti della nostra contemporaneità. Ha all’attivo svariate mostre personali, esposizioni permanenti, realizzazioni di numerosi drappelloni dei tradizionali Palii di rievocazioni storiche, nonchè pluriennali collaborazioni con note case di moda come Roberto Cavalli a Firenze e Prada a Terranuova Bracciolini (AR).
CONCORSO “CHISSÀ SE A TORRITA SI SA”
Anche in occasione della 52esima edizione del Palio dei Somari, l’Associazione Sagra San Giuseppe, con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Torrita di Siena, l’Accademia degli Oscuri e la Confraternita di Misericordia organizzerà il concorso che vedrà impegnate le classi IV e V elementare e I e II media dell’I.C. di Torrita al fine di promuovere nei giovani la passione per le proprie tradizioni e la riscoperta dei valori fondanti il proprio territorio. Il Concorso, coordinato dalla responsabile Monica Faralli, ha avuto inizio nel 2008 e si prefigge lo scopo di impegnare i ragazzi delle classi sopra citate nella scrittura di alcune storie che avessero come tema dei “Racconti (realistici o fantastici) di costume e di vita quotidiana, legati al Palio dei Somari, nel paese di Torrita di Siena di ieri, oggi e domani”. Nell’edizione 2009 il premio fu assegnato alla classe V t.p.; da quel testo ne è nata una sceneggiatura e uno spettacolo dal titolo “Chissà se Torrita lo sa” che, martedì 16 Marzo sarà messo in scena dai ragazzi delle scuole, presso il Teatro degli Oscuri. Mercoledì 17 Marzo sarà invece assegnato il Premio “Chissà se a Torrita si sa”, edizione 2010. Dal testo vincitore sarà creata una sceneggiatura e uno spettacolo che sarà a sua volta presentato nell’edizione 2011 del Palio dei Somari. Gli organizzatori del Concorso,
richiedono la collaborazione degli insegnanti, degli alunni, dei rappresentanti di classe e dei genitori per coordinare la logistica dei giorni 16 e 17 marzo. Per motivi di sicurezza, vista
la scarsa capacità di posti (90 max), ci siamo adoperati per realizzare una copertura esterna al Teatro dove - in tempo reale – lo spettacolo sarà trasmesso su schermo gigante.
Esattamente 250 anni fa, nel 1760, nasceva a Torrita l’ACCADEMIA DEGLI OSCURI Quest’anno gli Accademici, intendendo festeggiare la ricorrenza dei 250 anni dalla nascita della loro Accademia, hanno programmato varie e particolari iniziative, fra le quali quella di offrire alla Sagra San Giuseppe, e a tutti i Torritesi, una particolare serata rievocativa di uno fra i migliori “Forum” che sia stato da loro fatto in questi sei anni di attività Accademica, “Quando la chiave si teneva nell’uscio…”, che si terrà presso il Teatro degli Oscuri lunedi 15 marzo alle ore 21.00). Si ritiene opportuno riprodurre parte delle “Notizie storiche riguardanti l’Accademia di Torrita”, che precedono lo statuto e il regolamento dell’Accademia stessa, raccolti in un opuscolo stampato a Siena con i tipi di Alessandro Moschini, nel 1874: “Nei tempi andati il paese di Torrita possedeva varie istituzioni, dirette tutte al bene dei suoi abitanti; fra queste è grato rammentarsi delle scuole pubbliche in cui facevasi l’intero corso di belle lettere; dello spedale di S. Giacomo e Filippo, ove erano ricevuti tutti gli infermi miserabili del Comune e dei Pellegrini di passaggio per questo paese; della Fraternita di S.Maria che destinava le ingenti sue rendite in pro dei torritesi d’ogni ceto e condizione, erogando, solo in sussidi e stipendi, da circa a scudi duemila all’anno!; dei Monti più in genere tanto vantaggiosi per la possidenza e per il contado”. Solo era privo di un’istituzione che avesse a scopo il sollievo dello spirito, e questa fu solo creata nel 1760. Vivevano allora in Torrita il dott. Severo Pascucci, arciprete della Collegiata, letterato; il dott. Lorenzo Batignani ed il dott. Giov. Batta. Davitti, amanti di poesia arguta e lepida; in autunno facevano ritorno a questa loro patria i dottori fratelli Andrea e Girolamo Ercolani, magistrati ed amanti di poesia; questi tutti coltivavano la letteratura trattandone fra di loro vari argomenti. Tale modo d’istruzione era solo utile per costoro, e però seriamente pensarono ad uscire dalle domestiche mura, a dividere con altri il pane della sapienza, ed a sottoporsi ad una legge che li costituisse in società scientifica e li guidasse. Allora sorse quest’Accademia “L’ALTRA TORRITA”
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Presentazione del primo numero della rivista
MOSTRA FOTOGRAFICA “Le comparse del Palio negli anni”
“Torrita, storia, arte, paesaggio”
Sabato 13 Marzo alle ore 15,30 presso i locali della Biblioteca Comunale sarà inaugurata la mostra fotografica dal titolo “Le comparse del Palio negli anni”, iniziativa, organizzata dall’Associazione Sagra San Giuseppe in collaborazione con l’Associazione Torrita Ricordi. Saranno esposte anche foto inedite dei primi decenni della manifestazione con lo scopo di creare un viaggio virtuale da quelli che sono stati i primi passi del Palio fino ai giorni nostri. La mostra è rivolta a tutti gli amanti del Palio, a tutti coloro che da poco tempo si sono avvicinati alla festa ma soprattutto ai tanti contradaioli che ogni anno lavorano e si impegnano per far si che questa manifestazione, insieme al proprio paese, sia sempre più valorizzata e apprezzata. L’ARCHIVISTA: UNA NUOVA FIGURA ALL’INTERNO DEL COMITATO La figura dell’archivista è nata tra una chiacchiera e l’altra davanti ad un caldo caffè. La volontà era quella di realizzare un archivio fotografico dell’intera manifestazione, dove i ricordi e le immagini potessero diventare fonte di ricordi, emozioni e testimonianze, sia per i più grandi, che hanno visto nascere e crescere la festa, che per i più piccoli, che molto spesso non sanno come era il Palio venti anni fa. Tutto ciò ha fatto iniziare un lavoro “certosino” alla ricerca del materiale fotografico, audio e video, cartaceo, coinvolgendo tutti, dalle contrade ai privati. “Un “lavoro”fatto di passione e di emozioni” racconta Roberta Pellegrini, l’archivista del Palio, “ogni qual volta riscoprivamo un volto, un costu-
edita dal CIRCOLO CULTURALE FRA JACOPO DA TORRITA La redazione della rivista è l’ultima delle iniziative che il “Circolo Culturale Fra’ Jacopo da Torrita” si propone. Attivo sul territorio a partire dagli anni settanta, si è impegnato nella ricerca e nel recupero di evidenze archeologiche, cooperando con enti locali e Università di Siena. Negli ultimi anni gli interessi sono diventati più ampi e hanno compreso la salvaguardia del patrimonio storico nonché la difesa del contesto ambientale. L’attività di indagine è rivolta a tutta la Valdichiana e si ripropone di osservare il territorio con una attenzione particolare al paesaggio. Infatti le dinamiche umane negli anni interferiscono profondamente con cambiamenti profondi che possono diventare irreversibili e che solo la sensibilità umana può percepire come tali e impegnarsi a far sopravvivere la memoria storica con il recupero della stratificazione che le frequentazioni nei secoli hanno originato. La rivista fa propria la volontà, obiettivo peraltro non nuovo nella cultura contemporanea, di recuperare storia, arte, archeologia, antropologia in Valdichiana, senza nostalgici abbandoni, nella convinzione che il presente è l’ottica da privilegiare per la difesa e la valorizzazione di quanto ci è stato consegnato dal passato. In tale prospettiva rappresenta il desiderio di tutti coloro che dimostrano interesse a capire il tempo in cui viviamo interpretandolo come un valore.
TORRITA BLUES me, un fantino, una vittoria, una radice del nostro Palio”. Il lavoro di Roberta è iniziato nel novembre 2008 e, da quel momento, sono state attualmente realizzate 19 raccolte fotografiche, una per ogni edizione: dal Palio di marzo 1992 al Palio straordinario giugno 2006. IERI, OGGI, DOMANI: “GLI ALBORI” Durante la ricerca del materiale, sono state trovate delle foto molto particolari, le prime foto della manifestazione. È stata quindi presa la decisione di dare la possibilità a tutti di conservare queste foto realizzando un piccolo volume “Gli albori”. Attra-
verso queste pagine si può vedere come sono cambiati nel tempo i costumi del corteo, i luoghi. Ogni foto evoca un’emozione ed è bello poter conoscere e riconoscere coloro che nelle foto erano dei bambini, ma che oggi continuano a portare avanti la festa con tanto impegno. Questo album ha inoltre lo scopo di essere una testimonianza per le future generazioni così da non dimenticare mai le nostre radici. La raccolta sarà visionabile e distribuita presso la Biblioteca Comunale nel contesto della Mostra dedicata quest’anno ai paggetti intitolata “Le comparse del palio negli anni”.
Domenica 14 Marzo alle ore 18:00 l’Associazione Culturale Torrita Blues, nell’ambito dei festeggiamenti del Palio dei Somari, presenterà il volume “Venti anni di Blues a Torrita”. Dopo oltre venti anni di attività il Torrita Blues ha deciso di mettere un punto fermo su quanto è stato fatto sino ad ora attraverso la pubblicazione di un libro che raccontasse le emozioni, le iniziative e i tanti artisti che hanno calcato il “prestigioso” palco nella bellissima piazza del Centro Storico di Torrita di Siena. Il lavoro è stato lungo ma al tempo stesso appassionante perché ha ripercorso tutte le tappe di tanti anni di musica blues che rappresentano un amore profondo ed una grande passione. A dire il vero già nei primi dieci anni era uscita una pubblicazione ma questa volta l’Associazione Culturale Torrita Blues ha cercato di fare di più riportando una breve storia del Blues e, ovviamente, del Torrita Blues con i contributi dei giornalisti, dei conduttori radiofonici insieme a tutte le foto degli artisti, delle magliette,dei manifesti, e di tutti i musicisti che hanno partecipato alle selezioni di “Effetto Blues”. Ha voluto inoltre dare una sua testimonianza anche Jay Sieleman, Direttore Esecutivo della “Blues Foundation” di Menphis (USA) (alla quale appartengono le più importanti associazioni Blues del mondo), venuto a Torrita a verificare di persona la validità del Festival. Il Torrita Blues si è addirittura gemellato musicalmente con New Orleans nel 2006 portando la propria solidarietà alla città americana tragicamente colpita dall’uragano Katrina. In quell’occasione sono venuti
dalla Louisiana grandi artisti ed in una delle tre serate è stato ricreato nella piazza di Torrita il clima del French Quarter di New Orleans con prodotti tipici cucinati dai cuochi provenienti da quelle località allietando la cena con musicisti da strada. Come non ricordare il sito web www.torritablues.it che ha fatto e continua a far conoscere il Torrita Blues in tutto il mondo. A tale proposito è intenzione dell’Associazione Culturale Torrita Blues invitare tutte le band che hanno voglia di cimentarsi per partecipare alla prossima edizione del Torrita Blues collegandosi al sito web perché è stato pubblicato il bando di selezione degli artisti che hanno intenzione di partecipare. L’Associazione Culturale Torrita Blues intende infine ringraziare il Comitato Sagra San Giuseppe per avere ospitato la presentazione del libro nella settimana della festa inserendo tale iniziativa nel programma del Palio dei Somari.
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LA GALLINA NON E’ UN ANIMALE INTELLIGENTE… E L’ASINO?
Come intona una celebre canzone di Cochi e Renato “…la gallina non è un animale intelligente, lo si capisce, lo si capisce da come guarda la gente…”, e l’asino come guarda la gente? L’asino è un’animale intelligente? Come viene rappresentato quest’animale nella storia e nella letteratura? L’asino ha da sempre una grande importanza per i popoli mediterranei, utilizzato per secoli come animale da soma mantiene ora questo suo utilizzo in quei limitatissimi territori dove, a causa di caratteristiche morfologiche difficilissime, è impossibile inoltrarsi con mezzi di trasporto più moderni. Volgendo lo sguardo alla letteratura, sono molteplici i testi in cui l’asino ha un suo ruolo, a volte esempio di perspicacia, a volte esempio di stupidità. Iniziando dalla letteratura religiosa, l’asino è fido compagno di Giuseppe, di cui ne agevola il trasporto di legname, fonte di tepore per Gesù appena venuto alla luce e mezzo di trasporto per lo stesso e per i profeti. Nel mito di Iside, di Plutarco, Osiride è fatto morire dal fratello-nemico Seth, che viene comunemente rappresentato con un asino di colore fulvo. Nella celebre opera dei fratelli Grimm, I musicanti di Brema, è dall’asino che ha inizio la rivolta, se pur casuale nel suo avvenire contemporaneamente, degli animali nei confronti dei malvagi padroni, ed è ancora l’asino a dare vita all’idea di formare quello che potremmo definire “un gruppo musicale”. Nell’opera di Collodi, Pinocchio, è negativa l’accezione con cui viene rappresentato l’asino, rappresentante della trasmutazione negativa dell’esere umano che non adempie ai suoi compiti. Nella filmografia è la figura di Ciuchino, indomito compagno di Shrek, quella che salta subito in mente, che, seppur non faccia del coraggio la sua arma vincente, è fedele compagno delle mille avventure e peripezie del celebre orco. Come avremo ben capito da questa breve rassegna di esempi storici e letterari, l’asino non è buono o cattivo, stupido o intelligente, umile lavoratore o scansafatiche, ma viene rappresentato nell’uno o nell’altro modo a seguito di congetture o ideologie di popoli radicate in culture e credi antichi. Se mi permettete mi vien da dire che l’asino è uno di noi e che, quanto ti guarda con quei grandi occhi languidi, forse non sprizza intelligenza, ti trasmette una tenerezza che un computer nemmeno s’immagina.
IL MONUMENTO ALL’ASINO Quante volte in questi cinquanta anni di palio abbiamo riso, gioito, a volte pianto nel vedere correre o più spesso fermarsi a pochi metri dal traguardo questo piccolo e ilare animale nella nostra pista? Ma quanti di noi sanno la sua storia e il suo attuale utilizzo e quelle che potrà essere il suo futuro? E’ per questo che, dall’amministrazione comunale, dalla proloco e da un gruppo di appassionati, è stato organizzato in occasione della fiera di Sant’ Antonio “Il Primo Convegno Provinciale sull’ Asino”. L’asino domestico deriva dal selvatico africano (Equus asinus africanus) che fu addomesticato nel IV millennio a.c. Da allora questo umile animale ha accompagnato, ed in alcuni paesi del mondo continua ad accompagnare, la vita dell’uomo. Non si può pensare alla storia dell’uomo, specie nel bacino mediterraneo, senza l’asino. L’asino è nella storia un po’ come le grandi masse umili: sono indispensabili ma quasi mai ci ricordiamo di loro. In Italia gli asini hanno avuto un forte declino passando dal mezzo milione degli anni ’50 a poco più dei 30.000 dei primi anni ‘90 . È stato solo grazie all’interessamento di alcuni appassionati e alla lungimiranza di qualche Amministrazione Regionale se oggi possiamo dire che la quasi totalità delle razze di asini presenti nel nostro paese non sono più a rischio di estinzione . Oggi gli asini hanno travato nella società post industriale un nuovo ruolo: non più quello di umile animale indispensabile per la dura vita dei campi, ma un simpatico compagno per una moltitudine di attività che vanno dalla riscoperta della natura, con il trekking someggiato, al recupero di persone affette da malattie psicomotorie, grazie alla onoterapia, e ultimamente anche come animale produttore di latte , un alimento che per le sue caratteristiche organolettiche può sostituire in bambini intolleranti a quello artificiale il latte materno. Questo animale, con la sua istintiva inclinazione alla relazione, rappresenta una risorsa davvero preziosa che deve essere valorizzata sempre di più, attraverso non solo l’istituzione di convegni annuali che si occupino del somaro e del suo utilizzo per lo sviluppo del nostro territorio, ma anche con un’iniziativa che per alcuni può sembrare azzardata, ma che, proposta dal presidente di Asinomania, dovrebbe essere accolta da un numero sempre maggiore di persone come un giusto riconoscimento all’animale più umile che tanto ha fatto per il genere umano e che tanto sta facendo per i cittadini Torritesi: la realizzazione nel nostro comune di un monumento all’asino .
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RICORDI DI PALIO Quest’anno il Palio verrà corso nel giorno in cui Messer inverno, che ha fatto sentire grossa e forte la sua voce, ci saluterà per far strada al passo elegante e suadente di Madonna primavera. Stagione per antonomasia che si identifica con la “rinascita” dopo le rigidezze dell’inverno, quando gli alberi mettono i fiori e si colorano e gli animali si svegliano dal loro letargo. Ma siamo sempre a marzo e non è detto che ci sia riservata qualche sorpresa, tale da far rinviare il Palio che, considerata la tornata elettorale delle Regionali, si potrebbe disputare nel giorno di Pasquetta. Mi ricordo che, con Altero Rossi, fu proprio così in un’edizione, e mi ricordo anche che... Eh, tanti sono i ricordi in questo cervello di bambino che mal si adatta ad un fisico diventato ormai adulto, anzi, maturo. Eppure, sembra ieri che Mauro Pieroni, Stefano Presenti ed io eravamo i primi paggetti vestiti per la Contrada, con i vestitini di “raso” fatti dalle nostre mamme e tenuti gelosamente in naftalina per essere tirati fuori appena prima di “entrare in scena” e riposti subito, dopo la fine del Palio, nei loro contenitori. Era il 19 marzo del 1968, allora San Giuseppe era un giorno di festa, avevo 5 anni e la “comparsa” era completata da Lucio Nannotti, che portava la bandiera della Contrada come novello Alfiere di un’epoca ormai preistorica per la nostra manifestazione. Ma, già l’anno successivo, a questo nucleo primitivo si erano aggiunti altri 5 paggetti e la dama e, ironia del destino, mi ricordo che la prima della mia Contrada fu una Signora alta, bionda e slanciata che non credo immaginasse, allora, che un giorno sarebbe diventata, oltre che Sindaco e Assessore Provinciale, Presidente dell’Associazione. E vedere gente in costume piacque così tanto che, in più riprese, furono aggiunti gli sbandieratori, i tamburini, il principe ed il dotto, configurazione attuale della comparsa di ogni Contrada. Faccio un balzo in avanti e vado al 1974. Altero Rossi, il più longevo Presidente della storia dell’Associazione, ed il suo manipolo di “eroi” avevano deciso, dopo alcune riunioni del Comitato, di acquistare una sede per l’Associazione e fu così che, alla fine di un lungo tergiversare, perché, come al solito, non si difettava di passione e spirito di sacrificio bensì di mancanza di vile pecunia, il locale fu acquistato e, con mano d’opera esclusivamente volontaria, ristrutturato. Inaugurata con procedura solenne, la sede ospitò oltre alle riunioni, per diverso tempo, alcune strutture per il campo di gara. Ma anche Altero non immaginava che alcuni anni dopo altri “eroi”, in parte discendenti da quelli originari, dotati come loro così di passione e spirito di sacrificio come di mancanza di vile pecunia, sarebbero sta-
ti capaci, guidati da un altro Presidente longevo come Avisiano Pellegrini, di rendere quella stanza di rimessaggio una sede bella e accogliente, peraltro impreziosita dall’opera pittorica del Prof. Censini. Correva l’anno 2001 quando iniziarono i lavori, che sarebbero stati portati a termine l’anno successivo. Altri ricordi potrei citare, ma queste “pillole” credo siano sufficienti a dimostrare quanto di bello, di “sano”, di positivo ci sia nel messaggio che la manifestazione riesce ogni anno, con rinnovata passione degli organizzatori, a dare a Torrita e alla sua gente. Un patrimonio, pertanto, vero tesoro per tutta la comunità e mi auguro che l’impegno che tanti cittadini hanno profuso e profondono, disinteressato e solamente mossi da una passione “comune”, nel sentirsi parte di un qualcosa di bello, non cada mai vano. Il Palio ha bisogno di Torrita e dei torritesi, ma anche loro hanno bisogno del Palio.
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Anno
Palio dipinto da
1967 Malacarne e Terrosi (Torrita di Siena) 1968 Malacarne, Terrosi e Tamagnini (Torrita di Siena) 1969 Rossi 1970 Maria Grazia Daghini (Porretta Terme - BO) 1971 Scuola Media di Torrita di Siena 1972 Don Francesco Lorenzini (Siena) 1973 Don Francesco Lorenzini (Siena) 1974 Giuliano Censini (Torrita di Siena) 1975 Giuliano Censini (Torrita di Siena) 1976 Ezio Pollai (Siena) 1976 str. Marroni 1977 Giuliano Censini (Torrita di Siena) 1978 Giuliano Caporali (Arezzo) 1978 str. Giuliano Censini (Torrita di Siena) 1979 Carla Conti (Roma) 1980 Ezio Grilli (Siena) 1981 Rosy Goracci (Montepulciano) 1982 Giuliano Censini (Torrita di Siena) 1983 Maria Vittoria Tiezzi (Sinalunga) 1984 Antonio De Nisco (Sinalunga) 1985 Mariella Spinelli (Torrita di Siena) 1986 Paola Gorelli (Monteroni d’Arbia) 1987 Scuola Media di Torrita di Siena 1987 str. Francesco Del Casino (Siena) 1988 Dino Paoletti (Grosseto) 1989 Vita Di Benedetto (Siena) 1990 Pier Luigi Olla (Siena) 1991 Cesare Olmastroni (Siena) 1992 Riccardo Grazi (Siena) 1992 str. Cappelli 1993 Christa Fonfara (Francoforte - D) 1994 Angela Capecchi (Torrita di Siena) 1995 Cesare Baglioni (Siena) 1995 str. Giuliano Censini (Torrita di Siena) 1996 Angela Capecchi (Torrita di Siena) 1997 Fabio Bardelli (Torrita di Siena) 1998 Enrico Celentano (Guidonia - RM) 1999 Calvani 2000 Angela Capecchi (Torrita di Siena) 2000 str. Nico Della Palma (Torrita di Siena) 2001 Di Gennaro 2002 Aleardo Paolucci (Pienza) 2003 Beppe Verani (Soncino - CR) 2004 Piero Paoli (Firenze) 2005 Gianfranco Pogni (Livorno) 2006 Nevio Bedeschi (Faenza - RA) 2006 str. Giuliano Censini (Torrita di Siena) 2007 Massimo Cantini (Pontassieve - FI) 2008 Pasquale Marzelli (Arezzo) 2009 Mauro Capitani (San Giovanni V.no - AR) 2010 Paola Imposimato (Livorno)
Contrada vincitrice
Fantino
Porta Gavina Porta Nova Le Fonti Porta Nova Porta Gavina Porta Gavina Porta Gavina Porta a Pago Refenero Refenero Le Fonti Stazione Porta a Sole Stazione Porta a Sole Porta a Pago Refenero Porta Nova Le Fonti Porta Gavina Refenero Le Fonti Porta Gavina Stazione Porta a Pago Le Fonti Porta Nova Stazione Porta Nova Cavone Stazione Stazione Porta Gavina Le Fonti Porta a Sole Porta Gavina Cavone Cavone Cavone Stazione Le Fonti Le Fonti Stazione Le Fonti Porta a Pago Le Fonti Le Fonti Porta Nova Stazione Porta Gavina ?
Roberto Terrosi “Miccino” Roberto Marchi “Pecino” Renzo Fiorini “Ciufeco” Sauro Terrosi Roberto Terrosi “Miccino” Roberto Terrosi “Miccino” Roberto Terrosi “Miccino” Antonio Tufo Domenico Bruno Galli Maurizio Mantini “Riccio” Oreste Tremori “Veleno” Guerra Maurizio Farnetani “Bucefalo” Guerra Albino Moi Giuliano Adalberti Gianfranco Tonelli “Pantera Rosa” Maurizio Mantini “Riccio” Andrea Mazzotta Luciano Baccheschi “Carpaccio” Maurizio Mantini “Riccio” Maurizio Mantini “Riccio” Paolo Caroti “Chernobyl” Michele Fuggione Maurizio Mantini “Riccio” Luciano Baccheschi “Carpaccio” Castelljion Hans “Tequila” Babi Hekuri “Albania” Ignazio Colombo “Bullitta” Castelljion Hans “Tequila” Donato Casini “Gargamella” Luca Tonialini “Bucce” Maurizio Mantini “Riccio” Luciano Baccheschi “Carpaccio” Babi Hekuri “Albania” Andrea Peruzzi “Drago” Andrea Peruzzi “Drago” Andrea Peruzzi “Drago” Babi Hekuri “Albania” Roberto Goracci “Bacchino” Roberto Goracci “Bacchino” Alessandro Guerrini “Bumba” Roberto Goracci “Bacchino” Andrea Peruzzi “Drago” Roberto Goracci “Bacchino” Michelangelo Goracci “Fracassa” Roberto Vatrò “Wooterlov” Andrea Peruzzi “Drago” Mirko Ciancagli “Baturlo” ?