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SODDISFAZIONE PER L’INCENTIVO AI SERVIZI TERMALI, CHE STA GENERANDO UNA RICADUTA SULL’INDOTTO (SI STIMANO 200 MILIONI DI EURO), VISIBILITÀ MEDIATICA E ASSUNZIONE DI PERSONALE.

BONUS SALVATO IN CORNER

di Vanna Assumma

Alla fine è stato prorogato. Il pressing sul Governo per chiedere di allungare la fruizione del bonus terme è stato consistente. Ci si aspettava che l’emendamento arrivasse all’interno del decreto Milleproroghe, invece è stato introdotto nel Sostegni ter. Fatto sta che l’uso dell’incentivo è stato prolungato fino al 31 marzo e questo ha portato un respiro di sollievo per tutto il settore termale. Il presidente di Federterme, Massimo Caputi, ha dichiarato a Pambianco Hotellerie: “Grazie all’intervento diretto dei ministri Giorgetti e Garavaglia è stata prorogata con l’ultimo decreto Covid la durata dei bonus già acquisiti dai cittadini che erano scaduti l’8 gennaio 2022. Circa 150mila italiani che avevano già acquisito il bonus hanno mantenuto il diritto di fruirne entro il 31 marzo 2022. La misura sta diventando una best practice europea e a LesThermalies di Parigi, evento mondiale del termalismo, è stata analizzata da altri Paesi europei come un modello da imitare. Il bonus ha attivato un circolo virtuoso di benessere e turismo con un forte effetto moltiplicatore sulla spesa a vantaggio delle aree termali”. Per comprendere l’iter che ha portato alla proroga, è necessario fare un passo indietro, risalendo a qualche mese fa, quando

il Governo ha deciso di creare questa misura. Il bonus terme, stanziato dal Mise per mettere un po’ di carburante nei motori del comparto termale italiano, è stato subito accolto con grande entusiasmo dalla cittadinanza, tanto che, durante il click-day dello scorso 8 novembre 2021, la piattaforma di Invitalia è andata in tilt. Riaperta il giorno dopo, in quattro ore sono ‘volati’ tutti i bonus. L’incentivo quindi si è esaurito in mezza giornata: sono stati assegnati circa 250mila bonus (ognuno offre un voucher di 200 euro per acquistare servizi termali), ma altrettante persone hanno fatto domanda e sono rimaste a mani vuote non essendone più disponibili altri. Fatto sta che l’incentivo è scaduto lo scorso sabato 8 gennaio, data in cui oltre il 50% dei bonus emanati non era ancora stato utilizzato a causa dell’emergenza Omicron e del conseguente timore a spostarsi da parte delle persone, a cui si è aggiunta la concomitanza con le festività natalizie. Per questo motivo, dunque, Federterme ha chiesto il prolungamento di 120 giorni per consentire a quel 50% di persone che avevano preso il bonus (e non ancora utilizzato) di poterne ancora fruire.

RICADUTA SULL’INDOTTO La proroga non va solo a rimpinguare le casse degli stabilimenti termali ma determina una ricaduta su tutto l’ìndotto, come ha sottolineato Lino Gilioli, presidente dl Coter, Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia Romagna: “Per calcolare la ricaduta sul territorio, bisogna moltiplicare per quattro volte la spesa nelle terme. Quindi, considerando che il valore del bonus è stato di oltre 50 milioni di euro, sul territorio italiano arriveranno più di 200 milioni di euro. Nello specifico della nostra regione, sono stati prenotati 40mila bonus nei 24 stabilimenti termali dell’Emilia-Romagna, vale a dire 8 milioni di euro di fatturato. In assoluto non è una cifra determinante, però l’iniziativa ha calamitato l’attenzione della stampa, ha fatto parlare del benessere termale, ha allungato la stagionalità dei nostri stabilimenti, che significa anche aumentare il lavoro del personale”. Soddisfazione anche da parte di Marcello Cicalò, group director of Operations di Italian Hospitality Collection, che rimarca la forte ‘eco’ che ha avuto questa iniziativa: “L’immagine e la pubblicità che sono ricadute sulle terme italiane grazie a questo incentivo non si erano mai avute prima. Nei tre alberghi termali del nostro gruppo, Grotta Giusti Thermal Spa Resort, Fonteverde

Dall’alto, immagine di Fonteverde Lifestyle & Thermal Retreat di Italian Hospitality Collection; sorgente di Terme di Saturnia Natural Destination e un momento di relax nelle acque del resort maremmano

In apertura, cavità naturale con vasca scolpita nella roccia presso Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa (gruppo Ihc)

Palazzo di Terme Berzieri a Salsomaggiore Terme (Pr), che fa parte di Coter, Consorzio del Circuito Termale dell’Emilia-Romagna

Lifestyle & Thermal Retreat e Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa, abbiamo registrato 30mila richieste di bonus terme, delle quali siamo riusciti ad evaderne nei primi due mesi di attivazione circa 12mila, equivalenti a 2,4 milioni di euro di fatturato. Con la proroga al 31 marzo, contiamo di evaderne lo stesso numero con la stessa previsione di fatturato, ossia altri 2,4 milioni di euro. Ovviamente, salvo imprevisti legati alla situazione generale del Paese”.

AUMENTO DI PERSONALE Il bonus, inoltre, ha comportato una mole di lavoro straordinaria rispetto alla normalità dell’attività termale, tanto che Cicalò ha creato una task force che ha coinvolto 120 persone tra terapisti, addetti al call center e alle prenotazioni. Aumento di personale anche presso Terme di Saturnia Natural Destination, come ha sottolineato il direttore generale Antonello Del Regno: ““Il bonus è stato una grande idea, perché ci ha permesso di dare lavoro, di far muovere le persone, e di aumentare la visibilità mediatica degli stabilimenti. Noi abbiamo assunto oltre 30 persone proprio per fornire servizi e trattamenti in funzione delle maggiori richieste. L’aspetto importante è che, grazie a questo incentivo, le persone hanno ripreso a viaggiare e questo comporta un vantaggio per tutto l’indotto e il territorio”. Il DG del resort maremmano, che comprende hotel 5 stelle, parco termale, spa, club e campo da golf, e che fa capo a Feidos tramite la controllata Terme Italia Holding, sottolinea che anche la facilità di accesso al bonus terme è stato un fattore decisivo. A livello di fatturato, il 2021 di Terme di Saturnia si chiuderà con un bilancio di poco inferiore rispetto al 2019, e prospettive di crescita double digit si riversano sul 2022: “Per il prossimo anno – conferma Del Regno – pensiamo di incrementare del 15% il fatturato, rispetto al 2021, che equivarrà a circa un +10% rispetto al 2019”. Il futuro di Terme di Saturnia Natural Destination si concentra su progetti legati all’ampliamento del concetto di ‘medi spa’, con nuovi programmi di ‘remise en forme’ e detox, tutti con una forte valenza scientifica. Allargando lo sguardo alla Penisola, l’Italia conta 326 stabilimenti termali dislocati su tutto il territorio nazionale, che accolgono ogni anno 3,9 milioni di clienti, costituito per l’88% da italiani e per il rimanente 12% da stranieri (concentrati soprattutto nella zona dei Colli Euganei e sull’Isola d’Ischia). Le più note aree termali sono generalmente localizzate in particolari contesti naturali di rilevante biodiversità e con una offerta turistica legata alla cultura e alle tradizioni dei luoghi molto ricca.

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