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HOST AND THE CITY
La Dolce Vita abita ancora a ROMA
PAMBIANCO HOTELLERIE HA VISITATO ALCUNI DEI PRINCIPALI 5 STELLE DELLA CITTÀ ETERNA PER ANALIZZARE LE STRATEGIE CHE GLI HOTEL STANNO ELABORANDO, IN ATTESA DEGLI APPUNTAMENTI CON LA RYDER CUP 2023, IL GIUBILEO E L’EXPO 2030. IL LUSSO MANIFESTA GRINTA E CREATIVITÀ.
di Enrico Maria Albamonte
Resilienza assoluta animata da una notevole dose di ottimismo: è questo il mantra degli hotelier romani di alto profilo. E se nella Città Eterna a segnare il passo sono soprattutto gli alberghi a due e tre stelle stritolati dalla pandemia, il lusso invece tiene botta. “A Roma il giro d’affari del settore luxury nel nostro comparto incide attualmente per una quota compresa fra il 15% e il 18% sul totale nazionale, quota destinata peraltro a raddoppiare nel futuro” dice Roberto Necci presidente del Centro Studi Federalberghi Roma. Globalmente il comparto è ancora in apnea, gravemente danneggiato da Omicron che per l’hotellerie capitolina è stato una vera doccia fredda. Secondo Confindustria Alberghi il 2021 ha registrato un calo del tasso di occupazione a Roma pari al 58%, mentre Banca d’Italia ha rilevato l’assenza del 63% dei turisti internazionali e un crollo della spesa turistica degli stranieri (soprattutto americani, cinesi e mediorientali) superiore al 55 per cento. Il lusso, però, non teme la crisi e probabilmente trainerà la ripresa. Non a caso nella Capitale c’è un grande fermento legato all’ingresso di molte catene internazionali di alta gamma tra cui Bulgari, Mandarin Oriental Hotel Group. The Rome Edition,
Rosewood Roma, Six Senses, Nobu Hotel and Restaurant Roma, che hanno pianificato nuove aperture per i prossimi anni. Per illustrare il nuovo scenario del luxury made in Rome, Pambianco Hotellerie ha visitato alcuni dei più prestigiosi 5 stelle della Città Eterna per analizzare le diverse strategie degli hotel top di gamma.
NUOVE TARIFFE E STAYCATION Sul versante prezzi, molti hotel di lusso della Capitale hanno mantenuto invariate le tariffe (alcuni le hanno addirittura leggermente ridotte), mentre The St. Regis Rome, oggi di Marriott International, confidando in una clientela esclusiva di top spender mediorientali, le ha di fatto aumentate, come spiega Giuseppe De Martino, general manager dell’hotel: “A maggio ospiteremo un matrimonio da 90 camere e un grande shabbat. Le richieste non mancano e il soggiorno medio dei nostri clienti si è addirittura prolungato”. In un momento di drastica contrazione dei flussi dall’America, dal Medio Oriente e dall’Asia, l’hospitality di prestigio ha quindi rivalutato il fattore locale: grazie alla formula della staycation, gli hotel five stars hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo momenti durissimi. Il mercato del Mice invece ancora langue, in attesa di tempi più rosei in cui il distanziamento non sarà più un ostacolo all’organizzazione di grandi eventi, specialmente in primavera.
IL NUOVO MICE A questo proposito, molte realtà di alta gamma a Roma hanno posticipato congressi importanti giocando la carta della flessibilità: se il cliente è temporaneamente in difficoltà, i grandi gruppi gli propongono agevolazioni e opportunità che lo fidelizzano sempre più, contemplando anche la massima disponibilità in caso di cancellazione per motivi straordinari. Ne sa qualcosa Giacomo Guzzardi, general manager di Le Méridien Visconti Rome: “Roma è una destinazione importante di turismo business: abbiamo sempre puntato sulla valorizzazione delle attrazioni contemporanee della città, come il Maxxi, l’Auditorium, il Foro Italico e il green district”. L’hotel, complice anche il design minimal con cui sono state progettate le sue
Dall’alto, il ristorante Le Jardin dell’Hotel de Russie, una suite dell’Hotel Eden - Dorchester Collection e il render della hall di Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel In apertura, una veduta di Piazza di Spagna a Roma
Dall’alto, la reception dell’Hotel Rome Cavalieri, a Waldorf Astoria a Monte Mario, e la scenografica Sala Ritz dell’Hotel The St. Regis Rome camere e le sale comuni, è una tappa obbligata per gli executives globetrotter ma anche per avvocati e professionisti che sono di casa nel quartiere Prati, sede della struttura e della Corte di Cassazione. Inoltre l’hotel si trova a pochi passi dal Vaticano, che sarà presto un magnete per i fedeli di tutto il mondo che si riverseranno a Roma per il Giubileo del 2025. UNA CITTÀ- CANTIERE In attesa di questa scadenza, che già si prefigura un’occasione molto ghiotta per il turismo nella Capitale, la città si trasforma in cantiere. Varie strutture infatti si stanno rinnovando progettando anche ampliamenti. Fra queste c’è il Radisson Blu Ghr Hotel, Rome che è in pieno restyling, con due piani già operativi. Ne parla Gian Maria Vecchiarelli, direttore sales e marketing dello storico hotel situato nell’esclusivo quartiere Parioli, dietro Piazza Euclide, tradizionalmente meta di capi di Stato e diplomatici e oggi culla della movida romana oltre che location preferita di delegazioni sportive e businessmen: ”Il nostro piano di ristrutturazione, partito nel 2019, ha visto la fusione dei precedenti Hotel Ritz e Regent in un unico hotel con 285 camere e sei sale meeting, tra cui una banquet hall immersiva dotata di proiettori che diffondono immagini a 360 gradi. Il nostro fiore all’occhiello saranno un rooftop restaurant e un elegante bistrò con giardino d’inverno su strada, oltre a una ‘private’ spa molto accogliente”. Ospiterà un nuovo centro benessere anche l’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel, che ha annunciato un poderoso restyling dell’albergo incastonato in un palazzo d’epoca che sorge sulle vestigia delle Terme di Diocleziano. Grazie alla sua posizione, il building ha spesso ospitato troupe televisive e cinematografiche per film come ‘House of Gucci’ di Ridley Scott e serie tv Netflix come ‘Baby’, ambientata in parte nel ristorante Tazio, impreziosito dall’abilità culinaria dello chef Niko Sinisgalli. “Con i nostri interventi di rinnovamento - racconta il general manager dell’albergo Francesco Mennella – ci stiamo muovendo in punta di piedi. La grande novità è una nuova spa di quattro sale che offre un’ampia gamma di massaggi e trattamenti per il viso. Nel 2022 sarà inoltre inaugurata una nuova spa all’ultimo piano dell’hotel”. Il
wellness è un elemento distintivo anche per Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel che vanta un incomparabile centro benessere di 2.200 metri quadrati con piscina interna, ampia palestra e lettini su polvere di quarzi, oltre a un ristorante stellato come La Pergola affidato alla direzione di Heinz Beck. Uno dei ristoranti più incensati da una clientela cosmopolita (e ‘regno’ dello chef Fabio Ciervo) si trova presso l’Hotel Eden - Dorchester Collection, destinazione privilegiata delle star di Hollywood come Sophia Loren e Nicole Kidman, amanti delle suite munite di tecnologia domotica. “A livello di occupazione camere, prevediamo quest’anno una crescita del 25% rispetto allo scorso anno” anticipa Mirko Cattini, GM dell’Hotel Eden fresco di nomina.
GRAND TOUR FRA LE OASI GOURMET Sul terreno della ristorazione, l’Eden è marcato stretto da Hotel de Russie che, come per tutta la catena Rocco Forte Hotels al quale l’albergo fa capo, si avvale già da alcuni anni della direzione creativa di Fulvio Pierangelini, uno degli chef più amati a livello internazionale per le sue ricette semplici e raffinate basate sul
Dall’alto, la veduta da una suite dell’Hotel Hassler Roma a Trinità dei Monti, e il panorama da una suite del Courtyard by Marriott Rome Central Park sul Parco del Pineto
genius loci: ”Grazie anche al talento dell’interior artist Giò Bressana, che ha ridisegnato la sala del ristorante Le Jardin, abbiamo molto successo con i nostri menu gourmet e il brunch domenicale annovera fra gli 80 e i 100 coperti alla volta” spiega Giampaolo Ottazzi, general manager della struttura di via del Babuino, mecca dello shopping griffato, alla quale Sir Rocco Forte ha previsto di affiancare per il 2023 anche il Carlton a Milano in via Senato. “Sono positivo per natura: abbiamo un boom di prenotazioni per la bella stagione e puntiamo sul capitale umano” aggiunge Ottazzi. Gli fa eco Valeria Fruscio, nuovo direttore generale di Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton :“Il capitale umano va protetto, per cui chiediamo al Governo incentivi per la salvaguardia dell’occupazione; da noi inoltre il 70% del middle management è femminile perché secondo Hilton la diversità di genere può fare la differenza”.
SOSTENIBILITÀ, QUOTE ROSA E RENDITE DI POSIZIONE Quote rosa in primo piano anche al
Courtyard by Marriott Rome Central
Park, dal 2008 sotto l’ombrello del gruppo Marriott: la GM della struttura è Antonella Ferro, imprenditrice grintosa e preparata con una fede incrollabile nei valori: “Amo le donne e i giovani che sono spesso anche nostri clienti e credo nei nuovi talenti e nel Mice; inoltre sosteniamo il Fai con iniziative concrete. La tutela dell’ambiente ci riguarda da vicino perché l’hotel si affaccia sul Parco del Pineto, polmone di Roma”. Ha una vocazione green anche il Gran Meliá Villa Agrippina che sorge su una dimora romana di età imperiale, trasformata nel top resort urbano della capitale:” Siamo plastic free - spiega il GM dell’hotel Andrea Fiorentini – e abbiamo ridotto drasticamente le emissioni di Co2. Il nostro energy manager studia le tariffe di acqua, gas ed elettricità consentendoci di pianificare l’approvvigionamento energetico a lungo termine”. Villa Agrippina, uno degli hotel più amati dagli americani (e anche dagli italiani per banchetti nuziali e weekend romantici), può vantare una posizione invidiabile nella città a pochi passi
Dall’alto, il Longitude 12 Bistrot & Jardin di Le Méridien Visconti Rome, e la bedroom di una suite dell’Hotel Radisson Blu Ghr, Rome dietro Piazza Euclide
dal Gianicolo con una grande piscina ovale. Ma la palma delle terrazze panoramiche più suggestive della città eterna se la contendono l’Hotel Hassler Roma e il Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, due gemme dell’hospitality capitolina. Hassler, tuttora di proprietà di Roberto E. Wirth, discendente di una dinastia svizzera di hotelier, è uno degli ultimi alberghi di lusso indipendenti della Capitale. Dalla sua rooftop, prospiciente le cupole di Trinità dei Monti, si gode una veduta spettacolare:“In 43 anni di carriera nell’hotellerie ho rinnovato tre volte questa struttura, ereditata dai miei genitori: oggi il mio staff può contare su tante giovani leve”, dice l’imprenditore che ha già un figlio attivo nell’albergo. La formazione del personale turistico è un capitolo cruciale per Alessandro Cabella, area manager Italia per Hilton e GM del Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, considerato ‘un museo che vende camere’ per le inestimabili opere d’arte che ospita:“ La nuova sfida dell’hotellerie di qualità è la formazione: Hilton gestisce una sua ‘università’ in tandem con Forbes, vivaio delle risorse umane di domani; per la vera ripresa, prevista nel 2023, la progettualità sarà fondamentale”.
Dall’alto, la piscina e il giardino esterno del Gran Meliá Villa Agrippina a due passi dal Gianicolo, e i’ingresso di Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton