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FENOMENI

FENOMENI

IL VINO IN ITALIA VALE 14,2 MLD. ONLINE IL 4% DELLE VENDITE

Nel 2021, il mercato del vino in Italia ha raggiunto il valore di 14,2 miliardi di euro, posizionando il Belpaese al terzo posto dopo la Francia, con 20,7 miliardi, e il Regno Unito, con 15,8 miliardi. A indicarlo è il Wine Report realizzato da Cross Border Growth Capital, advisor per operazioni di finanza straordinaria per startup e pmi, e dall’enoteca online Vino.com, che a livello globale stima per il vino un valore di 245,6 miliardi di euro al 2021 e 305,2 miliardi di euro previsti per il 2025. Lo scenario nostrano del vino è “particolarmente incoraggiante”, si legge nel report, dal momento che il cagr (tasso annuo di crescita composto), stimato del 7,9% tra il 2020 e il 2025, è il più alto del continente. “Confermando tali previsioni, il 2025 vedrebbe l’Italia recuperare una posizione nella classifica, attestandosi al secondo posto dopo la Francia e prima del Regno Unito”, ha sottolineato Marco Meoni, associate di Growth Capital. “Ulteriormente, è proprio il mercato italiano del vino a mostrare il miglior stato di salute in uscita dal 2020, con valori pre-Covid recuperabili già nel 2022. Osservando il trend di crescita dell’e-commerce è naturale pensare che, nel vicino futuro, questo canale possa diventare sempre più determinante”. Ad oggi, l’Italia registra come provenienti da shop online il 4% delle vendite.

Anno record per Meregalli

Gruppo Meregalli mette a segno un nuovo record nel 2021. La realtà attiva nella distribuzione di wine e spirits ha infatti archiviato l’anno registrando un fatturato di 80,6 milioni di euro (+22% sul 2019). Nel 2021 il gruppo è, inoltre, entrato nel capitale sociale di Ronc dal Diaul, azienda vinicola situata in Friuli in partnership con Joe Bastianich; di cantina 1701 in Franciacorta; e di VolØ, azienda che produce spirits e liquori no alcol, ampliando così il settore mixology.

Marcello Meregalli e Corrado Mapelli LO SPUMANTE TRICOLORE SUPERA 1 MLD DI BOTTIGLIE

Corre veloce lo spumante italiano che nel 2021 mette a segno un record storico. Secondo un’analisi Coldiretti, la produzione di bollicine tricolore ha superato per la prima volta il miliardo di bottiglie, pari a un balzo del 23 per cento. A trainare il risultato è stato soprattutto il Prosecco, sia Doc che Docg, con 753 milioni di bottiglie, seguito dall’Asti Docg con 102 milioni di bottiglie e poi da Franciacorta, Trento e Oltrepo Pavese. Il successo è dipeso sia dalla crescita pari al 27% in valore della domanda interna, sia dall’esplosione delle richieste arrivate dall’estero dove si registra un aumento del 29% per un totale di circa 700 milioni di bottiglie stappate fuori dai confini nazionali (proiezioni Coldiretti per il 2021 su dati Istat ed Ismea).

BRUNELLO DI MONTALCINO, VALORI COME NEL 2010

Il Brunello di Montalcino non vedeva questi numeri dal 2010, anno in cui, così come nel 2021, ha superato la soglia delle 11 milioni di bottiglie immesse nel mercato. Risultati da record, quindi, per la denominazione toscana che nell’anno appena concluso ha realizzato un incremento del 37% rispetto al triennio precedente, sfiorando nello specifico le 11,4 milioni di bottiglie, con oltre 1 milione di riserve (+108% su 2020), un prezzo medio dello sfuso a +28% e giacenze in cantina dell’imbottigliato ai minimi storici (-38% su dicembre 2020). Risultati resi possibili grazie alle due super annate in commercio (2015 e 2016) e a “una domanda sempre più orientata verso i consumi di qualità”.

ITALIAN WINE BRANDS, VENDITE A +100%

Grazie ai risultati 2021, Italian Wine Brands si conferma il primo gruppo italiano del vino non cooperativo. Nell’anno le vendite consolidate proforma sono state pari a 408,9 milioni di euro, in crescita del 100,1% sul 2020 (nel 2019 i ricavi erano di 87,6 milioni). Un risultato reso possibile dal contributo dato dall’acquisizione finalizzata lo scorso luglio di Enoitalia, che nel 2021 ha realizzato un fatturato di 208,4 milioni. Inoltre, come specificato in una nota, “la dinamica dei ricavi è caratterizzata sia dall’ulteriore rafforzamento del Gruppo sui mercati internazionali”, dove sono stati realizzati ricavi per circa 332,3 milioni (+102,55%), “sia da un maggiore presidio sul mercato domestico”, con ricavi per 75,7 milioni (+91,4 per cento). A livello di canali, il wholesale è cresciuto del 150,3% a 299,4 milioni; il distance selling (vendita diretta ai privati), di contro, ha riportato una lieve flessione dell’1,35% a 82,7 milioni; e ora, grazie a Enoitalia, il gruppo è anche presente nell’horeca con ricavi per circa 26 milioni.

Procede a passo spedito la crescita del comparto no/low alcohol. Secondo una ricerca di Iwsr, azienda di base a Londra che raccoglie dati e trend del mondo alcolico, il mercato delle bevande a zero o basso contenuto di alcohol (birra, sidro, vino, spirits, ready to drink) è cresciuto del 6% nel 2021 nei 10 mercati globali chiave analizzati (Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Sud Africa, Spagna, Uk, Usa) arrivando a coprire il 3,5% del volume totale dell’industria alcolica. Il valore di mercato ha sfiorato i 10 miliardi di dollari (circa 8,8 miliardi di euro) contro i 7,8 miliardi del 2018. E le prospettive sono decisamente rosee. Secondo le previsioni, il settore crescerà a un tasso cagr (tasso annuo di crescita composto) dell’8% dal 2021 al 2025, contro il +0,7% dell’alcohol regolare. Il Paese più ‘astemio’ è la Germania, il cui consumo di bevande no/low alcohol è triplo rispetto al secondo in classifica, ovvero la Spagna. Entrambe hanno registrato nel 2021 un aumento dei volumi del 2 per cento. I Paesi più dinamici, anche se più piccoli in termini assoluti, sono invece Stati Uniti e Regno Unito, che cresceranno rispettivamente di un cagr del 28% e 6 per cento.

Il low/no alcohol cresce più delle ‘classiche’ gradazioni Santa Margherita Usa acquisisce Roco Winery

Il portafoglio di Santa Margherita Usa, consociata e interamente controllata da Santa Margherita Gruppo Vinicolo, si allarga con l’acquisizione della maggioranza della tenuta americana Roco Winery. Fondata nel 2001 da Rollin Soles e Corby StonebrakerSoles, Roco Winery è situata nella regione vinicola di Willamette Valley, in Oregon, e produce una gamma completa di vini: spumanti, bianchi da uve Chardonnay e rossi da uve Pinot Noir. Santa Margherita Usa amplia così il suo portafoglio di prodotti premium e ultra-premium.

Beniamino Garofalo Alessandro Mutinelli

Rosso e Vermentino trainano la Maremma

Si chiude positivamente il 2021 della Doc Maremma Toscana, che nell’ultimo anno ha sfiorato i sette milioni di bottiglie superando i 51 mila ettolitri imbottigliati. In forte crescita il Rosso della Doc che registra un +33% e rappresenta circa 1/3 della denominazione. Un altro 30% è dato dal Vermentino che continua a essere la varietà numericamente più importante, ma è interessante anche l’aumento del 22% di un vitigno autoctono come il Ciliegiolo.

San Felice (Gruppo Allianz) compra Batzella

Bell’Aja, azienda vitivinicola in Bolgheri di proprietà dell’Agricola San Felice, dalla fine degli anni ‘70 parte del Gruppo Allianz, si espande nel territorio bolgherese grazie all’acquisizione di Batzella, fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella sulla costa centrale toscana, tra Castagneto Carducci e Bolgheri. Con questa acquisizione, San Felice consolida la sua presenza sul territorio bolgherese.

Andrea Rigoni A Rigoni di Asiago la francese Saveurs & Nature

Rigoni di Asiago, casa madre dei marchi Nocciolata, Fiordifrutta e Mielbio, ha acquisito l’azienda francese specializzata in cioccolato biologico Saveurs & Nature per rafforzare la propria posizione di mercato sia in Francia sia a livello internazionale. Fondata nel 1923, Rigoni di Asiago è oggi una delle principali aziende produttrici di biologico in Europa e realizza un volume di affari di circa 130 milioni di euro. In Francia, il suo mercato export più importante, la crema spalmabile Nocciolata è diventata la seconda nel ranking delle creme spalmabili e la prima per quanto riguarda il bio, fa sapere l’azienda veneta. Saveurs & Nature ha, invece, un volume di affari di circa 12 milioni di euro e impiega 70 persone, tra cui 32 maitres chocolatier. L’80 % del fatturato è realizzato in Francia, mentre il 20% all’estero. Oltre al marchio Saveurs & Nature, esclusivamente distribuito nella rete dei negozi biologici, l’azienda sviluppa altri tre marchi 100% bio: Le chocolats de Pauline, Les chocolat d’Augustin e Ikalia.

Da Intesa Sanpaolo 10 mln per i tartufi umbri

Intesa Sanpaolo e Urbani Tartufi hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per l’accesso al credito delle aziende facenti parte del processo distributivo del marchio umbro, nato nel 1852 con sede a Sant’Anatolia di Narco, in provincia di Perugia, e diventato punto di riferimento del settore per tartufi, funghi e prodotti tartufati. Particolare attenzione è stata riservata alle realtà locali dell’Umbria per le quali è stato stanziato un plafond di 10 milioni di euro al fine di finanziare investimenti a lungo termine.

Massimiliano Cattozzi

LA BRESAOLA RIGAMONTI ACQUISISCE IL GRUPPO KING’S

Rigamonti, azienda specializzata nella produzione di Bresaola della Valtellina Igp, con un fatturato pari a 135 milioni di euro nel 2020, ha siglato un accordo per l’acquisizione del 100% del Gruppo King’s. Attraverso l’agreement, Rigamonti rileva i quattro stabilimenti del Gruppo King’s nelle località di Sossano (VI), San Daniele del Friuli (UD), Calestano e Langhirano (PR). L’accordo riguarda anche la proprietà dei due marchi storici: King’s e Principe. Il Gruppo Rigamonti gestirà, inoltre, l’intera operazione del marchio Principe negli Stati Uniti che comprende un impianto di affettamento in New Jersey, e deterrà il 20% delle quote di Piggly, allevamento di suini sostenibile, certificato ‘100% antibiotic free’ e ‘Animal Welfare’, con siti nelle province di Mantova e Verona.

A GESA LA MAGGIORANZA DI FRA DIAVOLO

Il Gruppo Gesa, già titolare dei brand Cioccolatitaliani, Bun Burgers e Pizzeria Italiana Espressa, ha messo a segno un altro colpo acquisendo la maggioranza della catena di pizzerie Fra Diavolo insieme al fondo di investimento Mir Capital.

Mauro D’Errico e Gianluca Lotta

PASTA ZARA CONTRO ZARA PER IL MARCHIO

Pasta Zara vince in tribunale contro Zara abbigliamento. Il brand di Inditex voleva allargare il proprio marchio anche nel food, ma il Tribunale dell’Unione Europea, a cui Pasta Zara ha presentato l’opposizione, ha respinto la richiesta del gruppo spagnolo di estendere il proprio marchio ai servizi di ristorazione e alle caffetterie. Decisione che ha confermato quella dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo).

STARBUCKS SI RIORGANIZZA A MILANO

Starbucks riorganizza la propria presenza su Milano. La catena di caffè statunitense ha infatti deciso di chiudere due dei suoi locali milanesi, quelli di via Turati e Porta Romana, con l’idea però di aprirne altri due nell’arco dei prossimi mesi. I dipendenti degli store chiusi sono stati tutti ricollocati, fanno sapere dall’azienda.

IEG SI ALLEA CON ANUGA PER SPINGERE SIGEP SUI MERCATI INTERNAZIONALI

Una partnership strategica per proiettare su scala internazionale il Sigep di Rimini, manifestazione portabandiera del made in Italy per le filiere di gelato, pasticceria e panificazione artigianali, cioccolato e caffè. È stata stretta da Italian Exhibition Group (Ieg), che promuove Sigep, e Koelnmesse, società attiva a livello internazionale nell’organizzazione di fiere dedicate al settore food & beverage, tra cui Anuga, piattaforma che spazia dai formaggi ai surgelati, dalle bevande calde al fine food e al fresco, quest’anno in programma a Colonia dal 26 al 29 aprile. In base al protocollo di intesa, si legge nella nota, Ieg e Koelnmesse uniscono le forze per esplorare strategicamente l’organizzazione congiunta di nuove edizioni di Sigep, laddove Koelnmesse già organizza la sua rete di eventi di Anuga, ed eventualmente esplorare nuovi mercati, dove nessuno dei due player sia presente.

Seconda insegna in Asia per la famiglia Cerea che, dopo il successo raggiunto con Da Vittorio Shanghai, ha inaugurato all’interno del museo di arte contemporanea Ucca Edge di Shanghai il ristorante New Wave by Da Vittorio. Situato al terzo piano del museo e progettato dallo studio Linehouse Design Office, New Wave by Da Vittorio presenta il menù studiato dallo chef Francesco Bonvini sotto la guida degli executive chef Chicco e Bobo Cerea e la supervisione dell’executive chef dell’insegna di Shanghai, Stefano Bacchelli. Accanto a lui, una brigata tra cui spiccano i sous chef Niccolò Rotella e John Zhang, la head sommelier Camilla Mora, il bar manager Fabio Sajeva e il restaurant manager Vincent Tang. In collaborazione con Ucca Edge, New Wave lancerà una carta dei vini e un menù ispirati al mondo dell’arte, in edizione limitata. In concomitanza con la mostra ‘Becoming Andy Warhol’, il ristorante si ispira alla Pop Art creando un forte contrasto di colori in diversi piatti, oltre a utilizzare i pomodori siciliani per ricreare la ‘Campbell’s Soup Can’.

Da Vittorio apre a Shanghai, per la prima volta in un museo Poke House investe in Sweetfin negli Usa

Non si arresta l’ascesa internazionale di Poke House che ha messo a segno l’investimento in Sweetfin, brand californiano specializzato in bowl plantbased. La foodtech nata a fine 2018 da un’idea di Matteo Pichi e Vittoria Zanetti, e già presente in Italia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Francia con oltre 75 locali, allarga così i propri orizzonti. Con l’operazione salgono, infatti, a 90 le insegne del gruppo, che ha chiuso il 2021 con un fatturato di oltre 40 milioni di euro. Un numero destinato a crescere in previsione delle nuove 80 aperture tra Europa e Stati Uniti del prossimo anno.

Matteo Pichi e Vittoria Zanetti

Dopo l’Osteria, Gucci apre a Firenze Giardino 25

Alma fa tappa a Bangkok

Glovo compra Socialfood

Riprende la partnership tra Alajmo e Palladio Holding

Nuovo locale firmato Gucci a Firenze. Si tratta del Gucci Giardino 25, al civico 37 rosso (il Gucci Garden è al 10), un cafè e cocktail bar aperto dalle 8, con la prima colazione, e fino all’una di notte per la cena.

Alma, la scuola internazionale di cucina italiana nata nel 2004 a Colorno e fino al 2017 guidata da Gualtiero Marchesi, aprirà in primavera a Bangkok la prima accademia oltreconfine, grazie a una joint venture con la multinazionale Dusit International.

Glovo Italia ha siglato un accordo per l’acquisizione del 100% di Socialfood, azienda di food delivery fondata nel 2013 a Palermo da Giovanni Imburgia e Guglielmo Brino e con oltre 300 ristoranti partner.

Dopo una pausa di quattro anni, Palladio Holding torna ad affiancare il gruppo Alajmo, che oggi conta 14 ristoranti di cui uno a Marrakech, oltre a un laboratorio di produzione centralizzato.

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La famiglia Lageder

Tenuta Alois Lageder green dai vini al ristorante Il Mannarino viaggia verso i 15 mln nel 2022

Per la Tenuta Alois Lageder il 2021 si è chiuso quasi in linea con il 2019 segnando un rialzo del 25% rispetto al fatturato del 2020, pari a 16,4 milioni di euro. Un risultato frutto di una ricerca che da quasi duecento anni si fonda sui principi dell’agricoltura biologico-dinamica, dando origine a vini freschi e vivaci che incarnano la diversità dell’Alto Adige. I punti di forza, commenta Helena Lageder, chief marketing officer, dal 2021 alla guida dell’azienda di famiglia insieme al fratello Clemens, “non riguardano soltanto noi, ma l’intera regione. Ci troviamo nel mezzo delle Alpi, qui la natura è ricca di contrasti sul piano geologico e biodinamico, consentendoci di giocare con l’altitudine. Si parte da 200 metri, dove siamo noi a Magrè, fino ad arrivare al vigneto più alto situato a 1300 metri”. Sormontati dalle guglie dolomitiche e dalla piastra porfirica che circonda la conca di Bolzano, sono 55 gli ettari di vigneti di proprietà della famiglia, interamente coltivati con il metodo biodinamico. I prossimi mesi si preannunciano carichi di progetti per Il Mannarino. Il brand di macellerie con cucina, nato a Milano nel 2019 dall’idea di Gianmarco Venuto e Filippo Sironi, ha chiuso il 2021 con 7 milioni di fatturato e ora punta a raggiungere i 15 milioni nel 2022. “Merito di un approccio multicanale”, sostengono i founder: i clienti possono infatti acquistare i prodotti al banco delle quattro macellerie di quartiere, ordinarli sull’e-commerce, o gustarli direttamente nei ristoranti dell’insegna.

PHILIPP PLEIN PUNTA SU MILANO CON DUE RISTORANTI

Philipp Plein sceglie Milano per aprire due ristoranti, un club e un hotel, la cui inaugurazione è attesa nel 2022. Lo ha rivelato a Pambianco Wine&Food Carmine Rotondaro, business consultant del brand di moda, che lo scorso venerdì, 26 novembre, ha aperto le porte del suo nuovo showroom di circa 1.400 metri quadrati nella città meneghina, in via Burlamacchi 5. “Abbiamo raggiunto delle intese per concedere una licenza per il primo hotel, club e ristorante Plein al mondo nella location di via Manin 19-21 a Milano”, ha spiegato Rotondaro. “Il progetto che abbiamo discusso con il licenziatario prevede la realizzazione di un hotel di circa 18 camere e l’apertura di un club e di almeno due concetti di ristorazione: un bistrot e un ristorante con una carta più prestigiosa”.

CUZZIOL GRANDIVINI, 2021 “STRAORDINARIO”

Cuzziol GrandiVini chiude un 2021 “straordinario”, come definito dall’azienda italiana specializzata nella selezione e distribuzione su tutto il territorio nazionale di vini fini e prodotti gastronomici. Nell’anno Cuzziol GrandiVini, che opera attraverso oltre 6.000 clienti su tutto il territorio nazionale distribuendo 39 aziende italiane e 72 estere, ha infatti registrato un fatturato di 21 milioni di euro, in crescita del 70% sui 12,5 milioni del 2020 e del 23% sui 17,2 milioni del 2019. Lo scorso anno l’azienda ha consegnato in tutto 1,8 milioni di bottiglie. Oltre ai ricavi, anche l’ebitda è notevolmente cresciuto.

AMADORI ACQUISISCE IL PROSCIUTTIFICIO LENTI

Si è conclusa l’operazione per il passaggio al Gruppo Amadori del 100% di Rugger Spa, prosciuttificio di Santena (To) specialista nella cottura delle carni e proprietario del marchio Lenti, che contraddistingue da quasi un secolo la produzione di prosciutti cotti. L’acquisizione si inserisce nel programma avviato dal Gruppo Amadori per la crescita nella fascia alta dei salumi, parte del maxi piano di investimenti di 500 milioni di euro in cinque anni, in linea con la mission aziendale dedicata alla valorizzazione di proteine bianche, rosa e verdi.

IL VINACCIO, OBIETTIVO 15 NEGOZI A MILANO ENTRO 2023

Tre soci e quattro vinerie a Milano, destinate a diventare quindici entro il 2023. A regime, l’obiettivo è un fatturato intorno ai 5 milioni di euro e un ebitda del 25% su questa cifra. È il progetto di Stefano Angelo Meloni, CEO di Alstos International, che nel 2017 ha avviato la catena di vinerie con mescita Il Vinaccio, rilevando l’omonima enoteca affacciata sui Navigli di proprietà di Alessandra Francesca Lancia e Oscar Pietro Munaro, da allora al suo fianco nella guida dell’attività. “Siamo partiti con l’idea di creare un retailer che diventasse il numero uno nella vendita di vino al calice a Milano”, racconta Meloni, che tra il 2017 e il 2018 nel capoluogo lombardo ha inaugurato quattro locali. “Il nostro pay off è ‘La tua vineria di quartiere’. Non sono parole scelte a caso: ‘vineria’ e non ‘enoteca’ perché il nostro core business consiste nell’accogliere persone che degustano calici”.

Doppio Malto punta al raddoppio del fatturato. “Se consideriamo tutto l’ecosistema, birrifici e locali, nel 2022 il giro d’affari supererà i 60 milioni, contro i 25 del 2021”, anticipa Giovanni Porcu, CEO di Foodbrand Spa, titolare del marchio nato nel 2004 a Erba. A portare i suoi frutti è il piano di sviluppo che non si è interrotto nonostante il Covid. Dopo un’estate alla conquista della Francia e del Regno Unito e le recenti aperture a Como e Torino, Doppio Malto ha infatti inaugurato il suo 28esimo ristorante. Nello spazio di oltre 700 metri quadrati a Lentate sul Seveso, il marchio propone la sua birra di produzione artigianale, che gli è valsa oltre 100 riconoscimenti internazionali, e una proposta culinaria che comprende specialità a base di birra, come il galletto ruspante dorato alla brace e glassato alla birra Honey Ipa e il Birramisù, oltre a carne alla brace, pizza e hamburger, e infine proposte vegetariane e senza glutine. Nell’anno “apriremo due nuovi Doppio Malto a Milano”, annuncia l’AD. Non si ferma, inoltre, lo sviluppo estero.

Doppio Malto si espande in Italia e all’estero Kfc investe 20 mln € in Italia

Kfc, catena di ristoranti specializzati in pollo fritto, ha annunciato un investimento pari a 20 milioni di euro nel Bel Paese che serviranno ad aprire 25 nuovi ristoranti. Degli opening previsti, il 40% sarà al Nord, il 20% al Centro e il 40% al Sud. Oltre ai ristoranti nelle food court dei centri commerciali (20% delle nuove aperture), verrà dedicato particolare spazio ai ristoranti nelle città (40% del nuovo mercato) e soprattutto nei centri storici, locali nella stragrande maggioranza dei casi dotati di finestra take away esterna per l’acquisto e il ritiro dei prodotti, e di un dehors per mangiare all’aperto.

Cresce l’export dei vini d’Abruzzo

L’export dei vini d’Abruzzo ha visto una ripresa dell’export nel 2021 pari al 10% che ha portato a un fatturato di 205 milioni di euro. Tra i principali artefici di questo risultato figurano Germania (+25%), Usa (+12%), Svizzera (+45%), Cina (+33%) e Giappone (+26%). “In realtà i vini abruzzesi avevano subito solo una leggera riduzione dell’export in termini di valore tra il 2019 e il 2020, di poco superiore all’1%”, afferma Valentino Di Campli, presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

Hyle Capital entra in Contri Spumanti

Hyle Capital Partners, attraverso il proprio fondo Finance for Food One, è entrato nel capitale di Contri Spumanti, affiancando Paolo Contri in una nuova fase di crescita dell’azienda. Elementi chiave della partnership fra Hyle e Paolo Contri, sottolinea una nota, sono risultati “la vocazione industriale, la spinta alla valorizzazione del prodotto made in Italy sui mercati internazionali e l’attenzione alle filiere produttive”.

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