Panoram Italia Summer 2024

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THE ITALIAN-CANADIAN MAGAZINE SUMMER 2024 | NO. 150

Lucia Cesaroni & The True Essence of Italian-Canadian Identity Italy at EURO2024 Masters of Their Own Fate Living With Celiac Disease as an Italian




TABLE OF CONTENTS SUMMER 2024 | NO.150

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EDITORIAL

Un’ estate italiana

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Corrado - Culture, Commerce, Community Corrado - cultura, commercio e comunità

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COVER STORY

The True Essence of Italian-Canadian Identity La vera essenza dell’identità italocanadese Not just nonna’s pasta sauce Non solo il sugo della nonna

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Artificial Intelligence L’intelligenza artificiale

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Interview with Valérie Pisano, president and CEO of Mila Intervista a Valérie Pisano, Presidente e CEO di Mila

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Italian Language Courses Corsi di lingua italiana 10 Years of Centro Scuola Dante Alighieri in Montreal 10 anni di Centro Scuola Dante Alighieri a Montreal

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Food: Our Passport to the World Cucina: il nostro passaporto per il mondo

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Living With Celiac Disease as an Italian Vivere da celiaci essendo italiani

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Here by Choice Siamo venuti per scelta The new Italians in Vancouver I nuovi italiani di Vancouver

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TABLE OF CONTENTS

PUBLISHER Tony Zara EXECUTIVE EDITOR Adam Zara ASSOCIATE EDITOR Pal Di Iulio

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MANAGING EDITOR Gabriel Riel-Salvatore

In Memory of Brian Mulroney’s Powerful Words In memoria delle parole potenti di Brian Mulroney

BUSINESS DEVELOPMENT & COMMUNITY AFFAIRS Carole Gagliardi ITALIAN EDITOR Vittoria Zorfini

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EVENTS EDITOR Romina Monaco

LIVING ITALIAN STYLE

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TRAVEL EDITOR Silvana Longo

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TRAVEL

A Natural Wonder in Our Own Backyard Meraviglia della natura proprio a casa nostra The mystic beauty of our Canadian Falls La bellezza mistica delle Cascate del Niagara

Your Summer Gelateria Crawl Il giro estivo delle gelaterie

A Step Above Un gradino più in alto The Italian-Canadian influence on the Niagara experience

COPY EDITOR Valentina Basilicata

Nobile by Nature Nobile per natura

ITALIAN TRANSLATOR

Claudia Buscemi Prestigiacomo PROOFREADING

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Stefania Fenocchio • Marie-Hélène Papillon

Between Repentamce and CommunionTra pentimento e comunione

L’influenza italo-canadese sull’esperienza di Niagara

The Septennial Rites of Guardia Sanframondi I Riti Settennali di Guardia Sanframondi

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Catch a glimpse of these glimmering cascades Ammirare queste cascate scintillanti

Can Luciano Spalletti help score a repeat victory at EURO2024? Luciano Spalletti può contribuire alla vittoria di EURO2024?

Finding Italy’s Finest Falling Water Alla scoperta delle cascate più belle d’Italia

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RECIPES

Eggplant Rigatoni with Sun-Dried Tomatoes and Ricotta Rigatoni alle melanzane con pomodori secchi e ricotta

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ADVERTISING Anthony Zara

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Tuscany’s noble pour Vino Nobile toscano

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WEB MANAGER & LIS PRODUCER Kayla-Marie Turriciano

Masters of Their Own Fate Padroni del proprio destino

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ART DIRECTION & GRAPHIC DESIGN

Dave Ferreira

PHOTOGRAPHY & ILLUSTRATION

Liana Carbone • Mia Carnevale Alessia Pizzanelli • Bruna Rico WRITERS

Cassandra Marsillo • Stefania Vitale Gianna Patriarca • Dante Di Iulio Maureen Littlejohn • Mandi Robertson Rita De Montis • Annamarie Castrilli Anna Foschi Ciampolini • Nick Sparano Printed by

EVENTS

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TRADUCTIONS/ TRADUZIONI

Limoncello Prosecco Spritz

1-year subscription (4 issues): $20 3-year subscription (12 issues): $36 Subscribe at www.panoramitalia.com We acknowledge the support of the Government of Canada

9300 Henri-Bourassa West, suite 100, Montreal, Québec H4S 1L5 Toll free: 1-844-482-5421 e-mail at: info@panoramitalia.com

Legal deposit - Bibliothèque nationale du Québec / National Library of Canada - ISSN: 1916-6389

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Riconosciamo il sostegno del governo italiano



EDITORIAL

Adam Zara Executive Editor

Un’estate italiana

adamzara@panoramitalia.com

I

E

t’s finally summer! Have a Spritz in the “backayarda” with cco l’estate del 2024. Prendetevi uno spritz nella backafamily and friends. Watch your tomatoes, cicoria, children yarda con amici e parenti. Osservate pomodori, cicoria, figli and nipotini grow. Attend and support the many local e nipotini crescere. Partecipate e contribuite ai tanti festival Italian cultural festivals in your community. In this issue, travel enogastronomici, musicali e culturali italiani della comunità. Nella editor Silvana Longo proposes a relaxing getaway to Ontario’s sezione Travel di quest’uscita, la redattrice Silvana Longo propone Niagara region, highlighting beautiful spots owned and operuna gita rilassante alla regione di Niagara in Ontario e punta i ated by local paesani. riflettori su alcuni locali di proprietà o gestiti da compatrioti del Allow me to congratulate Italian-Canadian owner Joey posto. Ottimo. Saputo and his Bologna FC 1909 for a successful end to the Consentitemi di congratularmi con Joey Saputo, italo-canadese Serie A season in May. With its fourth-place finish, the team proprietario del Bologna FC 1909 per il grande finale di campiowill be competing in the UEFA Champions nato nella Serie A lo scorso maggio. AggiudicandoLeague next season—Europe’s top tier club si il quarto posto, la prossima stagione la squadra competition— for the first time in its history. parteciperà alla Champions League – competizione The Montreal-native has had his share of ups per i migliori club d’Europa – per la prima volta and downs this last decade since becoming a nella sua storia. Saputo, montrealese, ne ha vissuti majority shareholder. He purchased the Italian di alti e bassi nei dieci anni in qualità di socio magclub in 2014, his second professional sports gioritario. Nel 2014, ha acquistato il club italiano, franchise with MLS team CF Montreal. Folsua seconda società sportiva professionistica dopo lowing the historic finish, the city of Bologna’s l’MLS CF Montreal. Dato il risultato storico, il 43-year-old Mayor Matteo Lepore announced sindaco di Bologna Matteo Lepore, 43 anni, ha ana proposal to grant Saputo an honorary citizennunciato la proposta di concedere a Saputo la citship. “In the 10 years since his arrival in the tadinanza onoraria. “Nei dieci anni in città, Saputo city, Saputo has come to know and love Boloha imparato a conoscere e ad amare Bologna (…) gna,” he said in a note issued in May. “A valued Imprenditore di pregio, amico e cittadino bolognese entrepreneur, a friend and Bologna citizen by di diritto” ha dichiarato in una nota rilasciata a magright.” gio. Joey Saputo And while we’re on the topic of the Saputos, Restando in tema Saputo, è doveroso congratularci let’s congratulate Joey’s younger brother, Lino anche con il fratello minore di Joey, Lino Saputo Jr., Saputo Jr., on stepping back from his demandper il suo ritiro dall’impegnativo ruolo di presidente ing role as president and CEO of the worlde CEO del consorzio internazionale di latticini fonwide dairy company founded by his granddato dal nonno nel 1954. Oggi è la più importante father in 1954. It’s the top Canadian dairy compagnia canadese di latticini e tra le prime 10 a company and in the top 10 worldwide, with livello mondiale, con i suoi oltre 13 miliardi di dolover $13 billion in yearly revenue. He led the lari di ricavato. È stato alla guida della compagnia company for an impressive 20 years. In August, per ben 20 anni. In agosto, diventerà presidente he will become executive chair, and relinquish esecutivo cedendo il suo incarico al successore Carl his role to successor Carl Colizza, who has Colizza, con la compagnia dal 1998 e che più di been with the company since 1998, recently recente ha ricoperto l’incarico di presidente e diretholding the position of president and COO, tore operativo per il Nord America. Avrà un bel da North America. He will have big shoes to fill. fare. Back to sports: this summer will be loaded Tornando allo sport, quest’estate ce ne sarà a Lino Saputo Jr. with them. The UEFA EURO 2024 Cup combizzeffe. Gli Europei 2024 in Germania si svolgeranno petition in Germany runs from June 14 to July dal 14 giugno al 14 luglio; nell’articolo di Dante Di 14. You can read all about Italy’s chances in Dante Di Iulio’s Iulio “Padroni del proprio destino” potrete leggere quante sono article “Masters of Their Own Fate”. Don’t forget to cheer for le possibilità che l’Italia vinca. Non dimenticatevi di fare il tifo per Canada in the CONMEBOL Copa America June 20 to July il Canada in occasione della Coppa America CONMEBOL dal 20 14 across South American cities. This tournament will have the giugno al 14 luglio in varie città dell’America del Sud. Punto forte extra attraction of the MLS Messiah, Lionel Messi, and his del campionato sarà inoltre la partecipazione del messia dell’MLS, Argentine disciples, along with Canadians Alphonso Davies Lionel Messi, e dei suoi discepoli argentini, oltre che del canadese after his success with Bayern Munich and Tajon Buchanan Alphonso Davies dopo il suo successo con il Bayern Monaco e di fresh from helping F.C. Inter Milan win the Serie A Scudetto. Tajon Buchanan che ha da poco aiutato l’F.C. Inter Milan a vincere lo Lastly, you can cheer on the Canadian athletes participating in scudetto della Serie A. Infine, fate il tifo per gli atleti canadesi che parthe Paris 2024 Olympic Games, July 26 to August 11. teciperanno alle Olimpiadi di Parigi 2024, dal 26 luglio all’11 agosto.

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EDITORIAL

The launch of ITA Airways’ flight between Canada and Italy

Or, you can fly to la bella Italia. ITA Airways, Italy’s newest airline (not to be confused with defunct Alitalia) made its debut in the Canadian market in mid-May with the launch of its new non-stop connection between Toronto and Rome. “The launch of ITA Airways’ flight between Canada and Italy comes in response to the significant demand for travel between the two nations, in part driven by the substantial Italian-Canadian population,” stated chief commercial officer Emiliana Limosani at the ribbon-cutting ceremony May 10. “The inauguration marks another milestone for bilateral relations between Canada and Italy, partners and allies,” added Luca Zelioli, Consul General of Italy in Toronto. Giovanni Maria De Vita, in charge of the Italian Ministry of External Affairs’ new program, Roots Tourism, was also present at the announcement and did not come empty handed. He explained that he was pleased of the Roma-Toronto connection and that the ITA flights would tie in this new program that offered promotional discounts to Canadians that wanted to visit their families’ town of origin. A new platform italea.com has the details. Panoram Italia welcomes back the tricolore to Pearson International Airport. Here’s hoping direct flights to Montreal and connections to other Canadian cities will soon follow. Enjoy the varied stories on all things Italian-Canadian in this summer issue. Remember, our magazine is subscription-based, so why not share this gift of Italian knowledge and culture with your children, neighbours and friends by offering them a threeyear subscription?

Altrimenti, potete volare nella bella Italia. ITA Airways, la nuovissima compagnia aerea italiana (da non confondere con la defunta Alitalia) ha fatto il suo debutto nel mercato canadese a metà maggio con il lancio del volo diretto Toronto-Roma. “Il lancio del volo ITA Airways tra il Canada e l’Italia arriva in risposta alla grande richiesta di viaggi tra le due nazioni, in parte dovuta alla notevole comunità italo-canadese” ha affermato Emiliana Limosani, direttrice commerciale, in occasione della cerimonia d’inaugurazione del 10 maggio. “L’inaugurazione segna un altro traguardo nel quadro delle relazioni bilaterali tra il Canada e l’Italia, partner e alleati” ha aggiunto Luca Zelioli, Console Generale d’Italia a Toronto. Giovanni Maria De Vita, responsabile del nuovo programma del Ministero degli Affari Esteri “Roots Tourism” era anche presente in occasione dell’annuncio e non si è presentato a mani vuote. Si è detto soddisfatto del nuovo collegamento Roma-Toronto e del fatto che i voli ITA rientrerebbero in questo nuovo programma che offre sconti promozionali ai canadesi che vogliono visitare la città d’origine delle proprie famiglie. Una nuova piattaforma, italea. com, ne annuncerà presto i dettagli. Panoram Italia ridà il benvenuto al “tricolore” all’aeroporto internazionale Pearson, con la speranza che presto seguano voli diretti da Montreal e di collegamento con altre città canadesi. Godetevi le tante storie su tutte le cose italo-canadesi di quest’uscita estiva. Vi ricordo che la nostra è una rivista a cui bisogna abbonarsi, quindi perché non condividere questo dono di conoscenza e cultura con i vostri figli, vicini e amici offrendogli un abbonamento di tre anni?

Have a safe and pleasant summer.

Vi auguro un’estate serena e gradevole.

Un abbraccio

Un abbraccio

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EDITORIAL

Corrado - Culture, Commerce, Community Corrado - cultura, commercio e comunità

Pal Di Iulio Associate Editor pal@panoramitalia.com

I

met thousands of people and learned many truths during my 40 years of involvement within the largest Italian-Canadian community non-profit organization. The biggest revelation was understanding that artists need businesspeople and commerce needs culture. It took me years to balance that equation while raising funds and realizing social and cultural community programs and projects at Villa Charities in Toronto. The hundreds of writers, poets, actors, artists and movie producers I met often complained that the capitalist developer contractors did not support their industry enough. On occasion, some of those contractors referred to artists as MDFs (morti di fame). Often I tried to be the pontifex minimus, the bridge builder. It became clear to me that culture and commerce go together and are different sides of the same coin. Culture needs sponsors and commerce needs culture. Community and society need both to progress. Caius Maecenas (70-8 BCE) understood and promoted that truth. He was a Roman diplomat, counsellor to the Roman emperor Augustus and a wealthy patron of such poets as Virgil and Horace. The Italian word mecenate, meaning patron or person who supports an artist, is derived from this ancient Roman’s last name. Artists spend so much time looking for sponsors or grants. Meanwhile contractors, after building their villas, spend time searching for paintings and books to cover their drywall and sculptures to fill their halls and gardens. Corrado Paina, a Milan-born student protester, journalist, artist, poet, writer and intellectual, immigrated to Toronto in 1987 at age 33 and knew both sides of that coin.

Ho

conosciuto migliaia di persone e ho imparato molte verità durante i miei 40 anni di impegno all’interno della più grande organizzazione no-profit della comunità italo-canadese. La rivelazione più grande è stata capire che gli artisti hanno bisogno degli imprenditori e che il commercio ha bisogno della cultura. Mi ci sono voluti anni per bilanciare questa equazione mentre raccoglievo fondi e realizzavo programmi e progetti comunitari sociali e culturali presso Villa Charities a Toronto. Le centinaia di scrittori, poeti, attori, artisti e produttori cinematografici che ho incontrato si sono spesso lamentati del fatto che gli appaltatori capitalisti non sostenevano abbastanza il loro settore. Spesso ho cercato di essere il “pontifex minimus”, il costruttore di ponti. Mi è stato chiaro che cultura e commercio vanno insieme e sono facce diverse della stessa medaglia. La cultura ha bisogno di benefattori e il commercio ha bisogno di cultura. La comunità e la società hanno bisogno di entrambe per progredire. Caio Mecenate (70-8 a.C.) comprese e promosse questa verità. Fu un diplomatico romano, consigliere dell’imperatore Augusto e ricco mecenate di poeti come Virgilio e Orazio. La parola italiana mecenate, che significa finanziatore o persona che sostiene un artista, deriva dal cognome di questo antico romano. Gli artisti passano tanto tempo a cercare sponsor o sovvenzioni. Nel frattempo, gli imprenditori, dopo aver costruito le loro ville, passano il tempo a cercare dipinti e libri per coprire le loro pareti vuote e sculture per riempire i loro salotti e i giardini. Corrado Paina, studente contestatore nato a Milano, giornalista,

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EDITORIAL As a charming, educated, sophisticated modern Renaissance man, he brought a new vision to the Italian-Canadian community and to commerce in the GTA. After years of dealing with health issues, Corrado passed away on April 12, 2024. For over two decades, first as editor of Partners and then as executive director, he led the Italian Chamber of Commerce of Ontario with intelligence, modern ideas and ancient dreams. He dedicated this time to connecting Italy and Canada. He used his passion and leadership to influence both cultures while promoting business and trade relationships for both countries. More than that, he was an accomplished writer, talented artist, editor and cultural influencer. He encouraged new writers, edited books, looked for and promoted funding opportunities and elevated commerce in culture and culture in commerce, benefitting us all. He was a mecenate. “The purpose of culture is to build bridges not to celebrate differences,” I heard him say often. He succeeded in what he preached by coordinating the twinning of the two most dynamic cities of Italy and Canada: Milano with Toronto. I read some of his books, many of his poems, appreciated his art, listened to him calmly contribute at dozens of community meetings and we broke bread at many cocktails and dinners. What I will remember most, however, were our many conversations and debates on advancing and solving the challenges of our community and solving the problems of the world while enjoying an espresso on the patio of Cafe Diplomatico in Little Italy on College Street in Toronto. Corrado was indeed the Italian Ambassador on College Street. He also lived in the neighbourhood and walked College and the life he preached. Grazie Corrado, for making a difference in Milano and in Toronto. Condoglianze to his family. Rest in peace, Corrado. More time for poetry. Have a safe summer.

“The purpose of culture is to build bridges not to celebrate differences,” I heard him say often. He succeeded in what he preached by coordinating the twinning of the two most dynamic cities of Italy and Canada: Milano with Toronto.” “L’obiettivo della cultura è costruire ponti, non celebrare le differenze”, gli ho sentito dire spesso. È riuscito in ciò che predicava coordinando il gemellaggio tra le due città più dinamiche d’Italia e del Canada: Milano e Toronto”.

Pace e bene.

artista, poeta, scrittore e intellettuale, è emigrato a Toronto nel 1987 a 33 anni e conosceva a priori entrambe le facce della medaglia. Uomo del Rinascimento moderno, affascinante, colto e sofisticato, ha portato una nuova visione alla comunità italo-canadese e al commercio nella GTA. Dopo anni di problemi di salute, Corrado si è spento il 12 aprile 2024. Per oltre due decenni, prima come editore di Partners e poi come direttore esecutivo, Corrado ha guidato la Camera di Commercio Italiana dell’Ontario con intelligenza, idee moderne e sogni antichi. Ha dedicato questo tempo a collegare l’Italia e il Canada. Ha usato la sua passione e la sua leadership per influenzare entrambe le culture, promuovendo al contempo relazioni commerciali per entrambi i paesi. Ma non solo: è stato uno scrittore affermato, un artista di talento, un editore e un influencer culturale. Ha incoraggiato nuovi scrittori, ha curato libri, ha cercato e promosso opportunità di finanziamento e ha elevato il commercio nella cultura e la cultura nel commercio, a beneficio di tutti noi. Era un mecenate. “L’obiettivo della cultura è costruire ponti, non celebrare le differenze”, gli ho sentito dire spesso. È riuscito in ciò che predicava coordinando il gemellaggio tra le due città più dinamiche d’Italia e del Canada: Milano e Toronto. Ho letto alcuni dei suoi libri, molte delle sue poesie, ho apprezzato la sua arte, l’ho ascoltato con calma in decine di incontri comunitari e abbiamo spezzato il pane in molti cocktail e cene. Ciò che ricorderò di più, tuttavia, sono state le nostre numerose conversazioni e dibattiti sull’avanzamento e la risoluzione delle sfide della nostra comunità e sulla soluzione dei problemi del mondo, mentre gustavamo un espresso nel patio del Cafe Diplomatico nella “Little Italy” di College Street a Toronto. Corrado è stato davvero l’ambasciatore italiano a College Street. Ha anche vissuto nel quartiere che amava tanto. Grazie Corrado, per aver fatto la differenza a Milano e a Toronto. Condoglianze alla sua famiglia. Riposa in pace Corrado. Più tempo per la poesia. Buona estate. Pace e bene.

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COVER STORY

The True Essence of Italian-Canadian Identity La vera essenza dell’identità italo-canadese

Photo by T. Matheson

Lucia Cesaroni as Hanna in The Merry Widow with Vancouver Opera

Not just your nonna’s tomato sauce BY - D I L U C I A C E S A R O N I

Non solo il sugo della nonna

N

N

• The smell/taste of nonna’s pasta sauce • Loving or driving an Italian car • Wearing Italian brands from FF to GG • Growing up in Woodbridge/Saint-Leonard/Rosemont

• L’odore/ il sapore del sugo della nonna • Amare o guidare una macchina italiana • Indossare marchi italiani da FF a GG • Crescere a Woodbridge/Saint-Leonard/Rosemont

I’m not diminishing or ridiculing your lived experience; it’s mine too and I love Fendi. I am challenging all of us to be MORE. I am saying yes, POI?! Prosperous yet complacent are we, mining an intellectually lazy list of tropes to signal cultural affinity and membership. We have wealth, safety, cultural influence and choice by orders of magnitude greater than anything enjoyed by our immigrant nonni. We know their stories, but we have yet to write our own. We are resting on their laurels and so we do ourselves and our commu-

Non sto sminuendo o schernendo la vostra esperienza di vita; è anche la mia e adoro Fendi. Ci sfido ad andare OLTRE. Sfida accettata; POI?! Compiaciuti e soddisfatti noi, a scavare pigri in una lista di tropi per evidenziare affinità e appartenenza culturali. Abbiamo a disposizione benessere, sicurezza, influenza culturale e scelta in quantità nettamente maggiore di qualsiasi cosa si siano goduti i nostri nonni. Conosciamo le loro storie, ma dobbiamo ancora scrivere la nostra. Siamo adagiati sui loro allori offrendo alla comunità e a noi stessi un disservizio. Sono una cantante lirica, da poco invitata a parlare e

inalee Allen Craig, subject of Ruth Orkin’s iconic photograph “American Girl in Italy” once remarked: “Italy is a marvellous place that embraces equally the very old and the ultramodern.” And what of us—the Italian-Canadian inheritors of these riches? Are we capable of referencing the contemporary or historical Italian experience, of relaying what being Italian really means, without using one of the following phrases?

inalee Allen Craig, soggetto dell’iconica fotografia di Ruth Orkin “Ragazza americana in Italia” disse una volta: “L’Italia è un posto meraviglioso che racchiude allo stesso tempo l’antichissimo e l’ultramoderno”. Che dire di noi, italo-canadesi eredi di queste ricchezze? Siamo in grado di fare riferimento all’esperienza italiana, storica o contemporanea, per esprimere cosa significhi davvero essere italiani, senza usare una delle seguenti frasi?

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Photo by D. Coper

nity a disservice. I’m an opera singer, and was recently invited to speak and sing at Fête Chinoise, Canada’s most fabulous Lunar New Year gala. The founder, friend Deborah Lau-Yu, has created a luxe and inspiring event to proudly celebrate an ancient culture, while galvanizing its contemporary leaders. I sang in Mandarin, Cantonese and Italian. I thought: Where is our Fête Italienne? The median age was 35ish, with a split of immigrants and Canadian-born Chinese, who connected in a seamless mix of English, Mandarin and Cantonese. In my velvet-curtained world of music, I am a proud ambassador for Italy’s artistic and historic traditions. Yet this beautiful, Chinese experience highlights a key issue in our own community: without learning Italian, Italian-Canadians cannot participate in, learn from and iterate contemporary Italian culture. Yes, travelling to Italy to immerse oneself in the language is expensive. Instead, consume your fill of inexpensive resources right here in Canada. The Italian Contemporary Film Festival and Lavazza present the IncluCity Festival, screening contemporary and classic Italian cinema in Toronto’s Distillery District runs from June 28 to July 21, 2024. We’re partnering to present Cowboys and Divas, bringing spaghetti westerns, country music and opera together joyfully, with sequins! Villa Charities hosts hundreds of events throughout the year. And they need volunteers. Come to Italian Singles events. Go to the opera. Learn Italian at the Italian Cultural Institute or bring your children to Centro Scuola on Saturdays at the Columbus Centre. I’ve heard many in our community opine: “Italian isn’t as valuable as French or Spanish, which are used globally.” Or, “Mandarin is a better investment for my child.” I disagree. According to the Italian Chamber of Commerce of Ontario, Italy is Canada’s ninth largest trading partner, ahead of France and India, with imports of $5 billion annually. It specializes in construction and engineering, automobiles and machinery and the new CEPA agreement has increased trade by removing customs barriers. Tony Altomare and Pat Pelliccione, co-presidents of the chamber, elaborate: “The strengthening partnership between Canada and Italy opens a door of exciting opportunities for young people. With new visa concessions facilitating cross-border opportunities, they will be able to exchange knowledge and develop their talents in both countries.” Speaking of growth, this country is about to experience the largest wealth transfer in our history. Many of the most suc-

ad esibirmi alla Fête Chinoise, il gala canadese più spettacolare del Nuovo Anno Lunare. La fondatrice, l’amica Deborah Lau-Yu, ha creato un incredibile evento di lusso per celebrare con orgoglio una cultura antica, il tutto spronandone i suoi leader contemporanei. Ho cantato in mandarino, in cantonese e in italiano. Ho pensato: Dov’è la nostra Fête Italienne? L’età media era 35 anni, tra immigrati e cinesi nati in Canada, uniti da un impercettibile misto di inglese, mandarino e cantonese. Nel mio universo musicale vellutato, sono ambasciatrice orgogliosa delle tradizioni artistiche e storiche italiane. Eppure, questa bellissima esperienza cinese ha messo in evidenza un problema di base della nostra comunità: senza imparare l’italiano, gli italo-canadesi non possono apprendere, reiterare o essere partecipi della cultura italiana contemporanea. Sì, viaggiare in Italia per immergersi nella lingua è caro. Piuttosto, saziatevi di tutte quelle risorse a buon mercato disponibili qui in Canada. L’Italian Contemporary Film Festival e Lavazza presentano l’IncluCity Festival, che trasmetterà film classici e contemporanei del cinema italiano a Distillery District a Toronto dal 28 giugno al 21 luglio 2024. Siamo in collaborazione per presentare Cowboys and Divas, per mettere insieme, con gioia - e lustrini- spaghetti western, musica country e opera lirica! Villa Charities ospita centinaia di eventi tutto l’anno. Servono volontari. Partecipate agli eventi Italian Singles. Assistete a spettacoli di opera lirica. Imparate l’italiano all’Istituto Italiano di Cultura o portate i vostri figli al Centro Scuola del Columbus Centre il sabato mattina. Ho sentito dire a molti della nostra comunità: “L’italiano non ha lo stesso valore del francese o dello spagnolo, usati al livello mondiale”. Ovvero: “Per mio figlio, è meglio investire sul mandarino”. Non sono d’accordo. Secondo la Camera di Commercio Italiana dell’Ontario, l’Italia è il nono maggiore partner commerciale, in testa a Francia e India, con un’importazione annuale pari a cinque miliardi di dollari. È specializzata in edilizia, ingegneria, automobili e macchinari e il nuovo accordo CEPA ha incrementato il commercio rimuovendo le barriere doganali. Tony Altomare e Pat Pelliccione, copresidenti della camera, affermano: “Il rafforzamento della collaborazione tra Canada e Italia apre le porte a delle opportunità entusiasmanti per i giovani. Con le nuove concessioni dei visti a facilitare le opportunità transfrontaliere, potranno confrontarsi e formare talenti in entrambi i paesi”. Parlando di crescita, questo paese sta per vivere il maggior trasferimento di benessere della nostra storia. Molte delle nostre famiglie di successo sono di origini italiane e, in vista della loro successione, sfido i loro nipoti a pensare più a fondo piuttosto che limitarsi a dare il

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COVER STORY

“Without learning Italian, ItalianCanadians cannot participate in, learn from and iterate contemporary Italian culture.” “Senza imparare l’italiano, gli italocanadesi non possono apprendere, reiterare o essere partecipi della cultura italiana contemporanea”.

cessful families are of Italian origin and, as they begin to plan for succession, I challenge their nipoti to think deeper than insertname-on-hospital-here. Legacy should speak to common values, not only to financial planning. We are rich in culture and our inherited wealth must evangelize other Canadians to experience our architecture, our cinema and our music. As you establish foundations or start businesses, how will you, Michaels and Marias, give strategically, pitch and develop to ensure Italianness thrives? We’re no longer the new kids, we’re the establishment, the leaders. Allora? What will you do with all you’ve been given? How about some Italian-Canadian inspiration? A proposito… Lianna Genovese, a Forbes 30 Under 30 honouree and founder of ImaginAble Solutions created and now manufactures Guided Hands, an assistive solution to restore autonomy to those with mobility challenges. Along with his partner, Courtney, Paolo Ferrari leads Studio Paolo Ferrari, now a global brand and design practice at the cutting edge of international design. They collaborate with luxury heavyweights including St. Regis, Four Seasons and LVMH. Andrea Ramolo is a singer-songwriter and award-winning filmmaker documenting Italian folk music in her film, The South. Ramolo also founded Our Music Festival to create space for underrepresented voices. And if none of this moves you, consume Italian culture for your own ambition. Be the most interesting person at the conference or interview as you speak proudly to your recent Verdi-going date night, or your cherished Vasco Rossi vinyl or how Dante influenced Shakespeare. Forget networking—be interesting. Be a cultivated, educated citizen. Sort out why you like Puccini over Verdi or how Italian design impacts the way we relate to the world. Opera tickets are $80 to $100 with big discounts for under 35s. And before you say that’s too steep, how much did you pay for Beyonce? Taylor? I rest my case. Study after study in marketing and product development show that people seek experiences over things. We own experience, ragazzi. Allora, godetevela! Enjoy that (delicious) pasta sauce as you dance to Elodie with your children or call your boyfriend… in Italy.

proprio nome agli ospedali. Il patrimonio culturale dovrebbe far leva su valori comuni, non solo sulla pianificazione finanziaria. La nostra è una cultura ricca e il benessere ereditato deve insegnare ad altri canadesi a godersi la nostra architettura, il nostro cinema e la nostra musica. Nel creare fondazioni o nell’avviare attività commerciali, in che modo voi tutti, Michele e Maria, pianificherete e svilupperete strategicamente per far sì che l’italianità prosperi? Non siamo più i giovani, adesso siamo la classe dirigente, i leader. Allora? Che cosa ne farete di ciò che vi è stato dato? Che ne dite di qualche fonte d’ispirazione italo-canadese? A proposito… Lianna Genovese, tra i 30 under 30 di Forbes e fondatrice di ImaginAble Solutions ha creato ed ora produce Guided Hands, una soluzione assistiva per ridare autonomia alle persone con difficoltà motorie. Insieme alla sua socia, Courtney, Paolo Ferrari è alla guida dello Studio Paolo Ferrari, oggi marchio globale e studio di design all’avanguardia del design internazionale. Collaborano con i grandi del lusso come St. Regis, Four Seasons e LVMH. Andrea Ramolo è una cantautrice e premiata regista che ha documentato la musica folk italiana nel film The South (Sud). Ramolo ha anche fondato l’Our Music Festival per dare spazio alle voci che ricevono meno visibilità. Se niente di tutto ciò vi convince, godetevi la cultura italiana per ambizione personale. Siate la persona più interessante alle conferenze o durante le interviste mentre parlate con orgoglio della vostra recente serata a tema Verdi, del vostro tanto amato disco di Vasco Rossi o di come Dante abbia influenzato Shakespeare. Scordatevi della rete dei contatti: siate interessanti. Siate cittadini colti, dotti. Cercate di capire perché preferite Puccini a Verdi o come mai il design italiano abbia un impatto sul modo in cui ci rapportiamo al mondo. I biglietti dell’opera lirica vanno dagli 80 ai 100 dollari, con grandi sconti per gli under 35. E prima che vi lamentiate che sia troppo caro: quanto avete pagato per Beyoncé? Taylor? Ho detto tutto. Studi dopo studi nel campo del marketing e dello sviluppo dei prodotti dimostrano che le persone prediligono le esperienze rispetto ai beni materiali. Noi l’abbiamo l’esperienza, ragazzi! Allora, godetevela! Godetevi quel sugo (delizioso) sulla pasta, ballate sulle note di Elodie con i vostri figli o chiamate il vostro ragazzo…in Italia.

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Artificial Intelligence L’intelligenza artificiale

Interview with Valérie Pisano, president and CEO of Mila Carole Gagliardi carole.gagliardi@panoramitalia.com

Intervista a Valérie Pisano, Presidente e CEO di Mila

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Your career path does not indicate any experience in artificial intelligence. What made you want to run Mila? On the face of it, I didn’t have the profile for the job. What attracted me and no doubt appealed to Yoshua Bengio, the founder of Mila, and his board of directors, were two things. Firstly, Mila is first and foremost a social project. It is a notfor-profit organisation born of a historic partnership between McGill University, the Université de Montréal and several other universities, funded by the governments of Canada (30%) and Quebec (40%) and by the private sector (30%). So I saw this as a once-in-a-generation opportunity to contribute to a huge, unique and innovative project that would have repercussions all over the world. On the other hand, I believe that I came to this project with complementary expertise, more human and strategic.

Il suo percorso professionale non indica alcuna esperienza nel campo dell’intelligenza artificiale. Cosa l’ha spinta a dirigere Mila? A prima vista, non avevo il profilo adatto per questo lavoro. Ciò che mi ha attratto e che senza dubbio è piaciuto a Yoshua Bengio, il fondatore di Mila, e al suo consiglio di amministrazione, sono stati due aspetti. In primo luogo, Mila è innanzitutto un progetto sociale. È un’organizzazione senza scopo di lucro nata da una partnership storica tra la McGill University, l’Université de Montréal e diversi altri atenei, finanziata dai governi del Canada (30%) e del Quebec (40%) e dal settore privato (30%). Perciò ho visto in questo progetto un’opportunità unica per contribuire a un progetto enorme e innovativo che avrebbe avuto ripercussioni in tutto il mondo. D’altra parte, credo di essere arrivata a questo progetto con competenze complementari, più umane e strategiche.

ila – Quebec Artificial Intelligence Institute is a world leader in scientific advances and has the largest concentration of deep learning researchers in the world. We spoke about AI technology with Valérie Pisano, president and CEO of Mila, formerly Chief Talent Officer at Cirque du Soleil and co-founder of the Mobius Bias Project (an initiative focused on diversity and female leadership). Pisano speaks Italian and travels to Italy, where a large part of her family still lives. Her youngest daughter is learning Italian on Duolingo and by talking to her Nonno Carlo.

Where does Montreal stand in the world when it comes to artificial intelligence research? Thanks to Yoshua Bengio, arguably the most important AI researcher today, Montreal has become one of the world’s leading AI hubs and attracts a lot of exceptional talent. Canada is a leader in AI and deep learning and is in the top 5 in the world behind China, the United States, Singapore and the UK. ChatGPT, among others, was developed in Montreal, Toronto and elsewhere in Canada.

Institut québécois d’intelligence artificielle Mila è leader mondiale nei progressi scientifici e ha la più grande concentrazione di ricercatori di deep learning al mondo. Abbiamo parlato di IA con Valérie Pisano, Presidente e CEO di Mila, già Chief Talent Officer del Cirque du Soleil e co-fondatrice del Mobius Bias Project (un’iniziativa incentrata sulla diversità e sulla leadership femminile). Pisano parla italiano e viaggia regolarmente in Italia, dove vive ancora gran parte della sua famiglia. La figlia più piccola sta imparando l’italiano su Duolingo e parlando con il nonno Carlo.

Qual è la posizione di Montreal nel mondo per quanto riguarda la ricerca sull’intelligenza artificiale? Grazie a Yoshua Bengio, probabilmente il più importante ricercatore di IA di oggi, Montreal è diventata uno dei principali hub di IA al mondo e attrae molti talenti eccezionali. Il Canada è leader nel campo dell’IA e dell’apprendimento profondo e si colloca tra i primi 5 al mondo dopo Cina, Stati Uniti, Singapore e Regno Unito. ChatGPT, tra l’altro, è stato sviluppato a Montreal, Toronto e altrove in Canada.

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Photo by Bénédicte Brocard

Mila is actively working on over 150 different projects. How many of these will lead to a concrete application? Mila focuses on fundamental research and the advancement of science. Our job is not to create applications. Our aim is to make increasingly intelligent systems capable of solving technology-related problems. Imagine, for example, an AI application to which you have given permission to read all your emails. This application will decode your style, will know your social codes and will eventually be able to conduct your exchanges on the basis of leads that you have given it. By approaching the intellectual and inter-relational capacities that until now have belonged exclusively to humans, this could also lead to things going wrong.

Mila sta lavorando attivamente a oltre 150 progetti diversi. Quanti di questi porteranno a un’applicazione concreta? L’obiettivo principale di Mila è la ricerca fondamentale e il progresso della scienza. Il nostro compito non è creare applicazioni. Il nostro obiettivo è creare sistemi sempre più intelligenti in grado di risolvere i problemi legati alla tecnologia. Immaginiamo, ad esempio, un’applicazione AI a cui avete dato il permesso di leggere tutte le vostre email. Questa applicazione decodificherà il vostro stile, conoscerà i vostri codici sociali e alla fine sarà in grado di condurre i vostri scambi sulla base delle indicazioni che le avete dato. Avvicinandosi alle capacità intellettuali e interrelazionali che finora sono appartenute esclusivamente agli esseri umani, questo potrebbe anche portare a un’evoluzione negativa.

Some people claim that it won’t be long before AI surpasses human intelligence. What is the situation? On the whole, we have moved into an era where AI has more and more capabilities, and we need to ask ourselves how fast we want it to continue to evolve. In some areas, AI has surpassed human intelligence. Yoshua Bengio is one of the people who are investing a huge amount of time and resources in getting governments and companies to establish a framework to ensure that before a project affecting millions of humans is deployed, it can be prevented from being used for malicious purposes. AI is evolving rapidly, and governments are worried. They are mobilising to develop security mechanisms and decide what is expected of these new technologies. The response is a mix of actions anchored in a legislative framework. In Canada, Bill C-27 should be adopted this year. The European Union has just adopted the EU AI Act. The United States is more cautious, but the current President, Joe Biden, has signed an executive order to regulate artificial intelligence.

Alcuni sostengono che non passerà molto tempo prima che l’IA superi l’intelligenza umana. Qual è la situazione? Nel complesso, siamo entrati in un’era in cui l’IA ha sempre più capacità e dobbiamo chiederci a che velocità vogliamo che continui a evolversi. In alcuni settori, l’IA ha superato l’intelligenza umana. Yoshua Bengio è una delle persone che sta investendo molto tempo e risorse per far sì che i governi e le aziende stabiliscano un quadro di riferimento per garantire che, prima che un progetto che riguarda milioni di esseri umani venga implementato, si possa evitare che venga utilizzato per scopi dannosi. L’intelligenza artificiale si sta evolvendo rapidamente e i governi sono preoccupati. Si stanno mobilitando per sviluppare meccanismi di sicurezza e decidere cosa ci si aspetta da queste nuove tecnologie. La risposta è una combinazione di azioni ancorate a un quadro legislativo. In Canada, il disegno di legge C-27 dovrebbe essere adottato quest’anno. L’Unione Europea ha appena adottato l’EU AI Act. Gli Stati Uniti sono più cauti, ma l’attuale Presidente, Joe Biden, ha firmato un ordine esecutivo volto a regolamentare l’intelligenza artificiale.

Is there any reason to fear AI? We need to treat AI like other technologies that have had a huge impact. There have been extraordinary advances in biopharmaceuticals and aviation, but there is a protocol that has to be followed before a plane can fly. It’s the same for AI. It has to be properly supervised to prevent it getting out of hand and ensure that its use does not infringe human rights.

C’è qualche motivo per temere l’IA? Dobbiamo trattare l’IA come altre tecnologie che hanno avuto un impatto enorme. Ci sono stati progressi straordinari nella biofarmaceutica e nell’aviazione, ma c’è un protocollo da seguire prima che un aereo possa volare. Lo stesso vale per l’IA. Deve essere adeguatamente controllata per evitare che sfugga di mano e per garantire che il suo utilizzo non violi i diritti umani.

Are there any areas that will be more affected than others in the future? It’s very hard to imagine any areas that won’t benefit from the development of AI. Innovations in the medical field will help doctors to make more accurate diagnoses and propose better treatments. Major advances are being made in education, because young people do not all learn in the same way. We talk about AI enabling cheating, but it will also enable us to reinvent teaching in our societies. AI should make human work smoother, more efficient and more intelligent at a time when there is a global shortage of jobs. We need to be open to this unique moment of exploration, which cannot be ignored.

Ci sono settori che saranno più colpiti di altri in futuro? È molto difficile immaginare che ci siano settori che non beneficeranno dello sviluppo dell’IA. Le innovazioni in campo medico aiuteranno i medici a fare diagnosi più accurate e a proporre trattamenti migliori. Si stanno facendo grandi progressi nel campo dell’istruzione, perché i giovani non imparano tutti allo stesso modo. Parliamo di IA che consente di imbrogliare, ma ci permetterà anche di reinventare l’insegnamento nelle nostre società. L’IA dovrebbe rendere il lavoro umano più fluido, efficiente e intelligente, in un momento in cui c’è una carenza globale di posti di lavoro. Dobbiamo essere aperti a questo momento unico di esplorazione, che non può essere ignorato.

Traduction française à la page 94

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Italian Language Courses Corsi di lingua italiana

Photos by Fahri Yavuz

Italian teacher Giovanna Giordana with her students at East Hill Elementary School (2013)

10 years of Centro Scuola Dante Alighieri in Montreal BY - D I V I T T O R I A Z O R F I N I

10 anni di Centro Scuola Dante Alighieri a Montreal

C

Il

How did the project come about? The idea was born in 2013, during a conference on the Italian language. Immediately afterwards, the ambassador at the time, Gian Lorenzo Corrado, consulted a group of Montreal entrepreneurs to set up a new entity to teach Italian in the Montreal and Laval area. The Consulate General of Italy and the Embassy collaborated in the creation with Giovanni Rapanà, Silvio De Rose and Carmine D’Argenio (current president), and founded the Centro Scuola Dante Alighieri. The embassy and the consulate were therefore the centres that promoted the idea. I collaborated behind the scenes at the request of the three founders. I built the project because it had to be presented as an idea in a concrete way to the institutions that pushed us to realize it.

Come è nato il progetto L’idea è nata nel 2013, in occasione di un convegno sulla Lingua Italiana. Subito dopo l’ambasciatore di allora, Gian Lorenzo Corrado, consultò un gruppo di imprenditori montrealesi per mettere in campo un ente nuovo per insegnare l’italiano sul territorio di Montréal e Laval. Il Consolato Generale d’Italia e l’Ambasciata hanno collaborato alla creazione con Giovanni Rapanà, Silvio De Rose e Carmine D’Argenio (attuale presidente), e fondarono il Centro Scuola Dante Alighieri. L’ambasciata e il consolato furono dunque i centri promotori dell’idea. Ho collaborato dietro le quinte su richiesta dei tre fondatori. Ho costruito il progetto perché andava presentato come idea in maniera concreta alle istituzioni che ci hanno spinto a realizzarlo.

entro Scuola Dante Alighieri (CESDA) has been promoting the Italian language and culture for 10 years in the Greater Montreal area. It offers study programs for adults and children and is recognised by the Italian government. We met with Gian Galeazzo Pollifrone, CEO of CESDA, to take stock of this decade, recounting the beginnings, the recovery after the pandemic and what’s new. Pollifrone was born in Genoa, Liguria, then moved to Canada. After several years at PICAI, he worked behind the scenes to create CESDA.

Centro Scuola Dante Alighieri (CESDA) promuove la lingua e la cultura italiana da 10 anni nell’area della Grande Montreal. Offre programmi di studio per adulti e bambini ed è riconosciuto dal governo italiano. Abbiamo incontrato Gian Galeazzo Pollifrone, amministratore delegato (CEO) del CESDA, per fare il punto su questo decennio, raccontando gli inizi, la ripresa dopo la pandemia e le novità. Pollifrone è nato a Genova, in Liguria, si è poi trasferito in Canada. Dopo alcuni anni al PICAI, ha lavorato dietro le quinte per creare il CESDA.

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“Our students come not only from Italian families but also from other ethnic groups. Italian is a language that fascinates many.” “I nostri studenti non vengono soltanto dalle famiglie italiane ma anche da altre etnie. L’italiano è una lingua che affascina molti”.

How did your collaboration come about? I worked at PICAI for 10 years, although I had other assignments here in Canada before that, and in order not to sit idly by, I collaborated in various roles as a teacher, but I also took care of the IT part. When the idea of setting up CESDA came up, the three founders were looking for someone who could actually set up the project and I accepted.

Come è nata la sua collaborazione? Ho lavorato dieci anni al PICAI, anche se prima ho avuto altri incarichi qui in Canada e per non stare con le mani in mano ho collaborato con vari ruoli come insegnante ma mi sono occupato anche della parte informatica. Quando poi è arrivata l’idea di realizzare il CESDA, i tre fondatori cercavano qualcuno che potesse concretamente mettere in piedi il progetto e io ho accettato.

How was it received by the community, and who turns to CESDA today? It was an alternative, at least in the initial years, to the existing educational offer. Our students come not only from Italian families but also from other ethnic groups. Italian is a language that fascinates many. There are not only children and grandchildren of Italian families.

Come è stato accolto dalla comunità e chi è che si rivolge al CESDA oggi? Era un’alternativa, almeno negli anni iniziali, all’offerta formativa già esistente. I nostri studenti non vengono soltanto dalle famiglie italiane ma anche da altre etnie. L’italiano è una lingua che affascina molti. Non ci sono soltanto figli e nipoti di famiglie italiane.

From the beginning of the project to the time before the pandemic, how many were enrolled? At the beginning, there were only a few enrolled until there were over 400 students. With the arrival of the pandemic, things changed because there were limits to meeting in person, but we still tried to parry the blow through online courses, which objectively have limited effectiveness. During the course of the pandemic, the number of participants plummeted. With the relaxation of restrictions, however, we were the first to return to attendance as soon as the government gave the green light. For over a year and a half, we hired additional staff to comply with the restrictions at the time. Now we are back to pre-pandemic numbers.

Dall’inizio del progetto al periodo prima della pandemia, quanti erano gli iscritti? All’inizio erano pochi gli iscritti fino ad arrivare ad oltre 400 studenti. Con l’arrivo della pandemia le cose sono cambiate perché c’erano limiti ad incontrarsi di persona, ma abbiamo comunque cercato di parare il colpo attraverso i corsi online che hanno oggettivamente un’efficacia limitata. Nel corso della pandemia il numero degli iscritti è precipitato. Con l’allentamento delle restrizioni invece siamo stati i primi a tornare in presenza appena il Governo ha dato il via libera. Per oltre un anno e mezzo abbiamo assunto ulteriore personale per rispettare le limitazioni dell’epoca. Ora siamo tornati ai numeri prepandemia.

What’s new? We are back to teaching in the schools in Montreal where we were before the pandemic, but now we are in several schools in Laval and a bigger one in West Island and this is new for us. The other big news is that now, in addition to offering the program for adults at Casa d’Italia, we have launched Italian courses for children, so I would say that we are quite satisfied.

Quali sono le novità? Siamo tornati ad insegnare nelle scuole di Montreal dove già eravamo presenti anche prima della pandemia, ma ora siamo in diverse scuole di Laval e più in grande nel West Island e questa è una novità per noi. L’altra grande novità è che ora, oltre ad offrire il programma per adulti a Casa d’Italia, abbiamo lanciato i corsi di italiano per i bambini, direi che quindi siamo abbastanza soddisfatti.

For more information or to learn which schools offer Italian courses, visit cesdamontreal.com

Per maggiori informazioni o per conoscere le scuole che offrono corsi di italiano, visitate il sito cesdamontreal.com Traduction française à la page 96

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Author Gianna Patriarca in New Zealand

Food: Our Passport to the World B Y - D I G I A N N A PA T R I A R C A

Cucina: il nostro passaporto per il mondo

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hen I married my Kiwi boyfriend in 1983, I was living in my Italian-Canadian neighbourhood in Toronto. Concetta, an elderly woman who lived across the street, congratulated me with a genuine embrace and asked me where my new husband was from. I responded that he came from Nuova Zelanda. She looked surprised and asked in her charming dialect: “E chi parte d’Italia è chist?” (What part of Italy is that?) I still treasure that moment; it makes me smile when I think of it. Having visited New Zealand many times with my husband since 1983, I feel it has become a third home, and we can never have too many homes. New Zealand is composed of three islands, the North and South Islands, and the smaller Stewart Island, surrounded by the Pacific Ocean and the Tasman Sea. The Maori name is Aotearoa, Land of the Long White Cloud. It is the same land size as Italy but only just over five million people inhabit the islands. It is a country of extreme rocky landscapes, green hills, mountains, bush, rivers and endless beaches where you can walk for miles. It grows some of the best grapes in vast vineyards producing great wines, which are exported around the globe. The population of the largest city, Auckland, is one and a half million. My favourite city and capital, Wellington, has barely a half million inhabitants. It

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uando ho sposato il mio fidanzato Kiwi nel 1983, vivevo nel mio quartiere italo-canadese di Toronto. Concetta, un’anziana signora che viveva dall’altro lato della strada, si congratulò con un abbraccio sincero e mi chiese di dove fosse il mio sposo novello. Le risposi che veniva dalla Nuova Zelanda. Se ne sorprese e nel suo bel dialetto mi chiese: “E chi parte Italia è chist?” (Quale parte d’Italia è?). Ricordo ancora con affetto quel momento; sorrido quando ci ripenso. Avendo visitato molte volte la Nuova Zelanda con mio marito dal 1983 ad oggi, la sento come fosse una terza casa. Le case che uno può avere non sono mai troppe. La Nuova Zelanda si compone di tre isole, quella del Nord, quella del Sud, e la più piccola Stewart Island, circondate dall’oceano Pacifico e dal mare della Tasmania. Il nome maori è Aotearoa, la Terra della Lunga Nuvola Bianca. Il territorio è grande quanto l’Italia ma le isole sono in tutto abitate da cinque milioni di persone. Si tratta di un territorio caratterizzato da coste estremamente frastagliate, da verdi colline, montagne, boschi, fiumi e spiagge infinite in cui passeggiare per chilometri. Nei suoi vasti vigneti si coltivano alcune delle uve più pregiate da cui si producono vini raffinati, poi esportati in tutto il mondo. La città maggiore, Auckland, conta un milione e mezzo di abitanti. La mia città e capitale favorita, Wellington, arriva appena a mezzo milione di abitanti. È una delle località più singolari al mon-

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is one of the most unique places I have do che abbia mai visitato, al pari di una explored and can rival any European city città europea sia per bellezza che per “Today, the ex-patriates in its beauty and location thanks to its ubicazione, grazie ai suoi edifici unici e distinctive and creative constructions creativi arroccati sulle colline e tutt’intorno from Italy have established perched on hills and around its many alle numerose baie. bays. businesses and are very visible. Negli anni ’80, durante il mio primo In the 1980’s, while on my first trip viaggio per andare a conoscere la famiglia Their influence brings to meet my husband’s family, I spent di mio marito, ho trascorso molte setseveral weeks in this country. Yet after timane in questo paese. Dopo due mesi, the flavours and artistry two months, I needed a large dose of però, sentii il bisogno di fare una scorpacItalian cooking. Despite being home to ciata di cucina italiana. Nonostante mi of Italian culture.” some of the best fish-and-chip shops, I trovassi nel regno dei migliori locali di craved a carbonara or amatriciana sauce. fish-and-chip, avevo voglia di una carbonI remember asking the local shopkeepers ara o di una amatriciana. Ricordo di aver if they had garlic, olive oil, pancetta and chiesto ai commercianti del luogo se aves”Oggi, gli expat italiani pecorino cheese. Their response: “You’re sero aglio, olio d’oliva, pancetta e pecorinot from around here, are you?” In 1983 sono visibili e gestiscono no. Mi risposero: “Non sei di qua, vero?”. there was nothing that resembled Italian Nel 1983, non c’era nulla che somigliasse attività commerciali. products. Although I did find some Dea prodotti italiani. Anche se trovai della Cecco pasta in a specialty shop that was pasta DeCecco in un negozio di specialità La loro influenza porta selling for $11 for a 500-gram bag. Skip venduta a 11 dollari a confezione da 500 to 2024 and it is a different world when grammi. Nel 2024, è tutto un altro mondo con sé i sapori e it comes to the presence of Italy, Italians parlando di presenza dell’Italia, di italiani la maestria della and the products that have become our e di prodotti – alimentari – divenuti il nosglobal passport—food. tro passaporto internazionale. cultura italiana”. Although there is a history of settleSebbene, storicamente, all’inizio del ments in early 1900’s by Italian fisher1900 alcuni pescatori italiani si siano men in an area known as Island Bay, there is little remaining of stabiliti nell’area nota con il nome di Island Bay, resta pochissimo di that early immigrant history except for photos and local museum quell’iniziale immigrazione ad eccezione di alcune foto e di alcuni histories. Today, the ex-patriates from Italy have established musei di storia. Oggi, gli expat italiani sono visibili e gestiscono businesses and are very visible. Their influence brings the flaattività commerciali. La loro influenza porta con sé i sapori e la vours and artistry of Italian culture. They are very much a part of maestria della cultura italiana. Fanno decisamente parte della socithe growing society of modern New Zealand with many cafes, età moderna e in espansione della Nuova Zelanda con i loro caffè, restaurants and eateries offering the foods that have made Italy ristoranti e bar dove si possono gustare i piatti che hanno reso special. The supermarkets now carry the products I had trouble l’Italia speciale. Adesso i supermercati offrono i prodotti che avevo finding decades ago, even if at a much higher price than we would difficoltà a trovare decenni fa, sebbene a un prezzo ancor più magexpect to pay in Canada. In the 1980’s I had to bring my Bialetti giorato di quello canadese. Negli anni ’80, dovetti portarmi la mia espresso pot, and finding the perfect coffee beans in a culture of caffettiera Bialetti e trovare il caffè perfetto, in una cultura basata tea and scones was an undertaking. I was curious to meet these sul tè e sugli scones, era un’impresa. Ero molto curiosa di inconnew residents so far from the motherland, but it was not much of trare i nuovi residenti così lontani da casa, ma non è stato per nulla a challenge. The red, white and green of that familiar flag is very difficile. Il rosso, bianco e verde della bandiera sono molto evidenti present in their shops, their business signage and menus. nelle insegne e nei menù dei locali e dei negozi. In Petone, an area just outside of Wellington, there is a popular A Petone, una zona appena fuori da Wellington, c’è un locale spot called La Bella Italia, owned by Antonio Cacace and his molto rinomato che si chiama La Bella Italia, di proprietà di Antonio family from Massa Lubrense. They established a business that is Cacace e della sua famiglia originaria di Massa Lubrense (Campareminiscent of Robert Martella’s Grano ristorante back in the nia). Hanno aperto un’attività che ricorda il ristorante Grano degli 1990’s in Toronto. It imports many products from Italy. It is also a anni ’90 a Toronto di proprietà di Robert Martella. Importa molti delicatessen, a restaurant, a bakery and a pizzeria. It even prodotti dall’Italia. È anche salumeria, ristorante, pizzeria, forno e offers classes on how to make fresh homemade pasta along pasticceria. Offre persino corsi di preparazione della pasta fresca e with music and entertainment that cannot be confused with any un intrattenimento musicale impossibile da confondere con quello other culture. di qualsiasi altra cultura. In the heart of downtown Wellington, you will find two brothers Nel cuore di Wellington, ci sono due fratelli che hanno aperto il who have opened the popular Napoli restaurant and pizzeria, busfamoso ristorante e pizzeria Napoli, pieno di gente e con le bellistling with a lively crowd and with Pino Daniele’s brilliant songs sime canzoni di Pino Daniele in sottofondo. Nella famosa Cuba circling the space. On the famous Cuba Street in Wellington, you Street di Wellington, si trova Ombra, altro locale popolare con una will find Ombra, another popular spot with a hip clientele. clientela trendy. I could not end this without a mention of a writer I also disNon posso concludere senza menzionare uno scrittore che ho covered. Between the breaks from feeding my stomach, there were scoperto. Tra un pasto e l’altro, mi sono fermata nelle sezioni di occasional stops in those sections of book stores where the past is alcune librerie in cui il passato ha preso polvere sugli scaffali. I dusty on a shelf. The short stories of Renato Amato also known as racconti brevi di Renato Amato, noto anche come Michael Amato, Michael Amato, titled The Full Circle of the Travelling Cuckoo was intitolati The Full Circle of the Travelling Cuckoo sono stati una a small treasure I discovered. He was a young Italian immigrant preziosissima scoperta. Fu un giovane immigrato italiano trasferitosi from postwar Italy who moved to New Zealand in 1954 and died in Nuova Zelanda nel 1954 e morto nel 1964 e il cui libro venne in 1964 with one posthumously published book to his name. I am pubblicato postumo. Sono felicissima di averlo trovato. Ce ne anthrilled I found it to read. We do get around, we do make a mark, diamo in giro, lasciamo il segno, piccolo o grande, vicino o lontano large or small, near or far. We all give and leave something behind. che sia. Diamo e ci lasciamo tutti un qualcosa alle spalle.

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Illustrations by Mia Carnevale

Living With Celiac Disease as an Italian B Y - D I S T E FA N I A V I T A L E

Vivere da celiaci essendo italiani

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tefania Vitale, a Montreal-based registered dietitian with a Master’s degree in public health, is dedicated to guiding individuals on their paths to better health. She integrates her Italian heritage into promoting healthy living and longevity.

Have you ever wondered how it must be like for an Italian living with celiac disease? What are the causes, prevalence, coping strategies and alternatives for this common yet misunderstood disorder that prevents one from eating traditional pasta? Panoram Italia delved into the matter, shedding light on its impact on Italians in Canada and its effects on the traditional Italian diet. Italy, hailed as the land of pasta and pizza (wheat), has one of the highest rates of celiac disease in the world, affecting approximately 1.65% of the population. This is partly attributed to the country’s historical consumption of gluten-rich foods, deeply ingrained in its culinary culture. In Canada, studies suggest that nearly 1% of the population (or 1 in 114 Canadians) have celiac disease, with 80% of cases going undiagnosed. This often leads to years of symptoms and health issues before a proper diagnosis is made. But what is celiac disease? It is known as a common autoimmune disorder triggered by gluten, a protein found in wheat, barley and rye that causes the body to attack and damage the small intestine, leading to symptoms such as abdominal pain, diarrhea, fatigue and an impairment in the absorption of key nutrients. For reasons that are still unclear, rates of autoimmune diseases are on the rise. Data suggests the causes might be related to changes in lifestyle, environment or both. What we do know is that genetics play an important role as the risk of developing celiac disease increases up to 20% when a first-degree (par-

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tefania Vitale, è una dietista di Montreal, con una laurea magistrale in sanità pubblica, e che si dedica ad aiutare le persone a trovare il proprio percorso verso una vita più sana. Nel promuovere uno stile di vita più salutare e longevo incorpora il proprio bagaglio italiano.

Vi siete mai chiesti come debba essere per un italiano essere celiaco? Quali siano le cause, la prevalenza, le strategie di gestione e le alternative per affrontare questo disturbo tanto comune quanto incompreso che rende impossibile per una persona consumare la pasta tradizionale? Panoram Italia ha approndito l’argomento, facendo luce sull’impatto che ha sugli italiani in Canada e sulla tradizionale dieta italiana. L’Italia, accolta come la patria della pasta e della pizza (grano), possiede il tasso di celiaci più alto al mondo, che colpisce approssimativamente l’1,65% della popolazione. Ciò viene per lo più attribuito al consumo storico del paese di alimenti ricchi di glutine, parte integrante della sua cultura gastronomica. In Canada, studi suggeriscono che l’1% della popolazione (ovvero 1 su 114 canadesi) soffre di celiachia, con l’80% dei casi non diagnosticato. Ciò comporta spesso anni di sintomi e problemi di salute prima di ricevere una diagnosi accurata. Cos’è la celiachia? È nota come una comune malattia autoimmune attivata dal glutine, una proteina contenuta nel grano, nell’orzo e nella segale che fa sì che l’organismo attacchi e danneggi l’intestino tenue, portando a sintomi quali dolore addominale, diarrea, astenia e all’incapacità di assorbire i nutrienti principali. Per motivi ancora oggi non accertati, il tasso delle malattie autoimmuni è in crescita. I dati suggeriscono che le cause potrebbero essere correlate a cambiamenti nello stile di vita, all’ambiente o a entrambi. Quello che sappiamo è che la genetica gioca un ruolo importante dato che il rischio di sviluppare la celiachia sale del 20% quando un parente stretto (genitore o fratello) ne è affetto. Inoltre, i bambini con una predisposizione genetica alla celiachia sono più a rischio se in età

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ent or sibling) lives with the condition. Moreover, children with a genetic predisposition to celiac may have a greater risk of developing it if they consume more gluten (wheat) in early childhood, which may explain the higher prevalence in Italy. It is still unclear if modern wheat varieties with higher gluten are contributing to the rise. Yet it appears obvious that the Western diet’s processed foods can worsen celiac symptoms due to their tendency to hide gluten sources in all kinds of products such as processed meats, candy bars or potato chips. Gluten even manages to find its way in all kinds of unexpected sources such as lipstick, vitamins, dental products and play-dough. Living gluten-free can hence be tedious and discouraging, especially without proper information. Though it is burdensome, costly and socially limiting, specialists actually recommend celiac disease patients to avoid gluten-containing products altogether to avoid acute digestive symptoms. Lifelong adherence to a strict gluten-free diet is the standard treatment. This includes avoiding cross-contact, such as using separate kitchen tools, like toasters for gluten-free and regular bread. Understanding celiac disease is crucial for both individuals living with the condition and their families. By advocating for greater awareness, promoting early detection and embracing alternative diet options, we can empower individuals with celiac disease to lead fulfilling lives on the gluten-free path. 42-year-old Diana Antonacci recalls that it was her sister that was first diagnosed with celiac disease. Her journey inspired Antonacci to start her own business called Biscotti Diana focused on authentic Italian cuisine without gluten. “I’m all about highquality, fresh ingredients, sticking to homemade traditional Italian cooking.” Established five years ago in Laval, her homebased business, Biscotti Diana, is MAPAQ (Quebec’s Agriculture, Fisheries and Food ministry) and gluten-free certified. “As a gluten-free practitioner, I create a variety of gluten-free delights like zeppole, pastiera di riso, fresh pasta, bread, etc. I advocate for diverse, seasonal ingredients and encourage getting back to basics in the kitchen.” Her goal is to empower others with this lifestyle, offering tips and tools for a vibrant gluten-free life. “When I first found out about my condition, things were tough. I was anemic and had lost a lot of weight. As a musician, I even had to turn down touring opportunities due to the difficulty of finding gluten-free options on the road. I remember one time, a restaurant assured me a dish was gluten-free, but it still contained traces of gluten which led to an intense digestive reaction, and made me miss a concert,” says 44-year-old Dominic Cifarelli. Since his diagnosis, the food industry has stepped up with better alternatives. Berchicci supermarket sells many suitable options. He swears that Barilla’s gluten-free pasta is practically indistinguishable from the regular version. He also relies on Oggi Pizza Crust— which has become a staple for him. As for restaurants, Ottavio’s has been a go-to for satisfying his pizza cravings—it’s the closest to authentic pizza he’s found. However, dining out can still be worrisome. “Some places claim to have gluten-free options, but

precoce consumano più glutine (grano), il che ne spiegherebbe la maggiore prevalenza in Italia. È ancora incerto se le varietà moderne di grano con un maggiore quantitativo di glutine contribuiscano a questo aumento. Tuttavia, risulta ovvio che gli alimenti confezionati su cui si basa la dieta dell’Occidente possono far peggiorare i sintomi dei celiaci a causa della loro tendenza a nascondere fonti di glutine in qualsiasi tipo di prodotto, come le carni confezionate, le barrette di cioccolato o le patatine. Il glutine riesce persino a farsi strada in prodotti che nessuno si aspetterebbe come rossetti, vitamine, prodotti per l’igiene orale e la plastilina. Vivere in un mondo senza glutine può quindi rivelarsi complicato e scoraggiante, soprattutto in assenza di un’informazione adeguata. Sebbene sia oneroso, costoso e socialmente limitante, gli specialisti, al momento, consigliano ai pazienti celiaci di evitare del tutto prodotti contenenti glutine onde evitare sintomi digestivi acuti. Il trattamento standard prevede una rigida dieta senza glutine a vita. Ciò comprende evitare il contatto incrociato, vale a dire usare apparecchi da cucina separati, come un tostapane per celiaci e uno per il pane regolare. Comprendere la celiachia è fondamentale sia per gli individui che convivono con la malattia che per le loro famiglie. Sostenendo una maggiore sensibilizzazione, promuovendo una diagnosi precoce e accogliendo opzioni alimentari alternative, possiamo consentire ai celiaci di vivere vite appaganti seguendo un percorso senza glutine. Diana Antonacci, 42 anni, ricorda che la prima a ricevere una diagnosi di celiachia è stata sua sorella. Questo percorso ha spinto Antonacci ad aprire una compagnia tutta sua chiamata Biscotti Diana, incentrata su una cucina autentica italiana ma senza glutine. “Le mie priorità sono l’alta qualità, gli ingredienti freschi, e la totale adesione alla cucina tradizionale italiana”. Fondata cinque anni fa a Laval, la sua compagnia casalinga, Biscotti Diana, ha la certificazione MAPAQ (dal Ministero dell’Agricoltura, della Pesca e degli Alimenti del Quebec) e di azienda senza glutine. “Essendo una professionista del settore senza glutine, creo una varietà di prelibatezze senza glutine come le zeppole, la pastiera di riso, la pasta fresca, il pane, etc. Mi servo di vari ingredienti di stagione e promuovo il ritorno a una cucina di base”. Il suo obiettivo è quello di dare forza alle persone con questo stile di vita, offrendo loro gli strumenti adatti a una vita entusiasmante senza glutine. “Quando inizialmente ho saputo della mia malattia, è stato difficile. Ero anemico e avevo perso molto peso. In quanto musicista, avevo persino dovuto rinunciare a varie possibilità di andare in tournée per via della difficoltà di reperire prodotti senza glutine durante il tragitto. Ricordo di una volta in cui in un ristorante mi assicurarono che il piatto era senza glutine, ma in realtà ne conteneva delle tracce, che portarono quindi a una reazione digestiva acuta che mi fece perdere il concerto” ricorda Dominic Cifarelli, 44 anni. Dall’epoca della sua diagnosi, l’industria alimentare offre adesso alternative migliori. Il supermercato Berchicci vende molte valide alternative. Giura che la pasta Barilla senza glutine è pressoché impossibile da distinguere dalla versione regolare. Si affida inoltre a Oggi Pizza Crust, diventata per lui un punto di riferimento. Per quanto riguarda i ristoranti, Ottavio’s è il suo posto di fiducia quando ha voglia di pizza; è la versione più vicina alla pizza autentica che abbia trovato. Tuttavia, andare a cena fuori può ancora essere un problema. “Alcuni locali sostengono di offrire dei piatti senza glutine, ma possono esserci problemi di contaminazione

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can have cross-contamination issues. So, despite improvements, navigating restaurants with celiac disease remains a challenge,” he admits. For 69-year-old Carmela Santucci, meeting with a dietitian at the beginning of her diagnosis was helpful. It gave her a clear understanding of the changes she needed to make and the implications of her condition. “Traveling to Italy has been a joy because of their advanced gluten-free options. They take it very seriously, offering gluten-free choices everywhere: hotels, restaurants, cafes. I felt safe and comfortable with their attention to detail—such a pleasant surprise,” she says. Canada still has progress to make in this regard according to Santucci, who recognizes it takes significant resources and commitment to implement these changes. A memorable moment after 33-year-old Francine Romano’s diagnosis was Christmas with her family, where they cooked glutenfree. Since then, Christmas keeps getting better for her as her whole family enjoys gluten-free authentic Italian foods now. Her aunt even makes gluten-free cannoli, lasagna, zeppole and more. Here’s her celiac secret. “I dry out Promise brand gluten-free margherita pizza crusts to make breadcrumbs for arancini, cutlets and other Italian dishes.” Although it might be challenging, living with celiac disease should not be a limitation. One of Romano’s pro-tips is to build relationships with restaurants. “Call ahead to ask questions and feel more comfortable before booking. I’ve found many Montreal restaurants that accommodate my needs. Recently, Mammina made me gluten-free calamari!” Romano also enjoys participating in celiac awareness events and online support groups to help the community and spread awareness. “It’s important to remind those newly diagnosed that there’s light at the end of the tunnel.”

incrociata. Per cui, nonostante le cose siano migliorate, per i celiaci, orientarsi tra i ristoranti rimane una sfida”. Per Carmela Santucci, 69 anni, è stato di grande aiuto incontrare un dietista all’inizio della sua diagnosi. Le ha fatto comprendere bene i cambiamenti che andavano apportati e le implicazioni della sua malattia. “Viaggiare in Italia è stato un piacere grazie alle numerose opzioni senza glutine. Lo prendono molto sul serio e offrono opzioni senza glutine ovunque: hotel, ristoranti e bar. La loro attenzione al dettaglio mi ha fatto sentire al sicuro e a mio agio; davvero una piacevole sorpresa” racconta. Il Canada deve ancora fare dei progressi in questo senso secondo Santucci, la quale si rende conto delle importanti risorse e dell’impegno che questi cambiamenti richiedono. Un momento memorabile dopo la diagnosi ricevuta da Francine Romano di 33 anni è stato il Natale con la sua famiglia in cui hanno cucinato senza glutine. Da allora, Natale continua ad essere sempre meglio per lei dato che tutta la famiglia si gode adesso piatti autentici italiani senza glutine. Sua zia fa addirittura i cannoli, le lasagne, le zeppole ed altro ancora, il tutto senza glutine. Ecco il suo segreto da celiaca. “Faccio seccare le croste della pizza senza glutine della Promise per fare il pangrattato per le arancine, le cotolette ed altri piatti italiani”. Per quanto possa essere difficile convivere con la celiachia, questa non dovrebbe essere una limitazione. Uno dei suggerimenti di Romano è quello di fare amicizia con i ristoratori. “Chiamateli prima per fare domande e per sentirvi a vostro agio prima di prenotare. Ho scoperto molti ristoranti di Montreal che vengono incontro alle mie esigenze. Di recente, Mammina mi ha preparato calamari senza glutine!”. A Romano piace inoltre partecipare a eventi di sensibilizzazione sulla celiachia, far parte di gruppi online a supporto della comunità e sensibilizzare. “È importante ricordare a quelli che hanno appena ricevuto una diagnosi che c’è luce alla fine del tunnel”.

5 tips for managing celiac disease from a registered dietitian 5 trucchi del nutrizionista registrato per convivere con la celiachia 1. Read labels: look for “gluten-free” claims on packaging. Check for hidden gluten sources like malt, modified food starch, semolina, etc.

2. Focus on whole foods: fruits, vegetables, lean proteins and naturally gluten-free grains such as quinoa, rice and buckwheat. In the Mediterranean diet, the use of local, authentic foods simplifies celiac management. 3.Prioritize home-cooked meals: preparing traditional Italian recipes using gluten-free alternatives gives you better control over ingredients, ensuring a safer gluten-free dining experience. 4. Communicate your needs: when dining out, let restaurants or hosts know your dietary requirements.

5. Consult a dietitian: consider seeking advice to manage symptoms, address nutrient deficiencies and balance your diet without compromising food groups. Other reliable sources, such as Celiac Canada, can help you stay informed.

1. Leggete le etichette: cercate la dicitura “senza glutine” sulla confezione. Assicuratevi che non ci siano altre fonti di glutine come malto, amido di mais modificato, semola, etc. 2. Indirizzatevi su prodotti integrali: frutta, verdura, proteine magre e cereali naturalmente privi di glutine come la quinoa, il riso e il grano saraceno. Nella dieta mediterranea, il ricorso ad alimenti genuini locali semplifica la gestione della celiachia. 3. Date la priorità a pasti preparati in casa: preparare ricette tradizionali italiane usando prodotti alternativi senza glutine vi dà maggiore controllo sugli ingredienti, assicurandovi una cena senza glutine più sicura. 4. Comunicate le vostre esigenze: se cenate fuori, mettete a conoscenza ristoranti o ospiti dei vostri bisogni alimentari. 5. Consultate un nutrizionista: considerate la possibilità di chiedere consiglio per la gestione dei sintomi, per individuare deficit nutritivi e avere una dieta bilanciata senza compromettere nessun gruppo alimentare. Altre fonti autorevoli, come Celiac Canada, posso aiutarvi a mantenervi aggiornati.

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Here by Choice Siamo venuti per scelta

Cinzia Candela

Photo by Andres Zapata

Photo by Badzak Creative

Photo by Ljuba Popovic

Alberto Bicego

Gloria Fortina

The new Italians in Vancouver BY - D I A N N A F O S C H I C I A M P O L I N I

I nuovi italiani di Vancouver

T

he Italian community in British Columbia has deep roots; the first handful of Italian fur trappers arrived in the Fraser Valley in 1858. For over a century, the Italian presence continued to grow, particularly in Vancouver, until the end of the 1970s. Then it declined drastically until the mid-2000s, when the community’s quiet and predictable daily routine was disrupted by an ever-increasing number of Italians who chose to settle in Canada. They are mainly young people with degrees and professional experience who speak fluent English. Unlike previous generations, who migrated by necessity, today’s immigration from Italy is more a choice than a matter of survival. Gloria Fortina, 29, from Bassano del Grappa, arrived in Vancouver in 2018 after a stay in the United States, where she worked as an au pair in Chicago and California. She has gained experience in marketing and currently works at the Italian Cultural Centre as a cultural coordinator. She admitted that before starting her job at Centro, she almost had no contact with the Italian community here. What she likes about Canadian society is its greater appreciation for nature and its respect for cultural diversity. Better opportunities motivated her choice: “In Italy, I felt like something was missing. I couldn’t contribute the way I wanted to because the people in charge do not value suggestions or help. In Canada, collaboration is valued.” Social media has replaced the Centro Italian as a tool for social aggregation for many generations of immigrants. The “new wave” prefers platforms like Italians in Vancouver or the

La

comunità italiana della British Columbia ha antiche radici, considerato che il primo manipolo di cacciatori di pellicce italiani arrivò nella Fraser Valley, nell’anno 1858. Da allora, per oltre un secolo la presenza italiana ha continuato a espandersi, specie a Vancouver, fino alla fine degli anni ’70, per poi subire un drammatico declino fino alla metà degli anni 2000, quando la vita comunitaria, adagiata su una tranquilla, prevedibile quotidianità, è stata movimentata dall’irruzione di un numero sempre crescente di italiani che scelgono di vivere in Canada. Sono in gran parte giovani, spesso con titoli universitari, esperienza professionale e parlano un buon inglese. Se le passate generazioni erano emigrate spinte dal bisogno, oggi dall’Italia non si emigra per sopravvivenza ma per scelta. Gloria Fortina ha 29 anni. Nata a Bassano del Grappa, è arrivata a Vancouver nel 2018 dopo un soggiorno negli Stati Uniti come au pair a Chicago e in California. Ha maturato esperienza nel marketing e lavora attualmente al Centro Culturale Italiano come Coordinatrice Culturale. Confessa che prima di iniziare il lavoro al Centro non aveva quasi nessun contatto con la comunità italiana residente da generazioni. Della società canadese apprezza la maggiore comunanza con la natura e il rispetto per la diversità culturale. Sono state le opportunità migliori a motivare la sua scelta: “In Italia sentivo che mi mancava qualcosa. Non potevo contribuire come desideravo perché chi ha potere non gradisce suggerimenti o aiuto. In Canada si apprezza la collaborazione”. Il ruolo dei social media come strumento di aggregazione sociale ha sostituito quello che ha avuto, e che ha ancora, il Centro Italiano per generazioni di immigrati, ma “la nuova ondata” preferisce i social

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come Italians in Vancouver oppure Comunità italiana a Vancouver per scambiarsi informazioni e organizzare gruppi. I ragazzi raramente mettono piede al Centro e meno ancora frequentano le associazioni regionali che rivestono invece tanta importanza per i “vecchi” italo-canadesi. Qualcuno non ha proprio tempo per la vita comunitaria, come il Dr. Vincenzo Pecunia, siciliano di Marsala, professore associato alla School of Sustainable Energy Engineering della Simon Fraser University. Pecunia ha un dottorato di ricerca alla University of Cambridge; appena quarantenne, è considerato un’autorità internazionale nel suo campo. Vive a Vancouver dal novembre 2021 con la moglie Yting Pang, docente di architettura, attirato dalla maggiore mobilità professionale. Afferma infatti: “L’Italia potrebbe fare di meglio per essere più competitiva. Negli ultimi 14 anni ho studiato e lavorato all’estero, in Inghilterra, in Cina. Integrarsi è piuttosto naturale, mentre in Italia per gli immigrati qualche volta è più complesso. Non ho molti contatti con gli altri italiani, ma ho stabilito rapporti e iniziative con ambienti accademici, organizzazioni professionali, con il nostro Consolato Generale e l’Ambasciata italiana di Ottawa, con la quale sto sviluppando un progetto”.

Dr. Vincenzo Pecunia

Nino Rana

Vancouver is not known as a place for strengthening friendships or having fun, and many new arrivals say the same. Nico Rana thinks differently. He is a dance instructor and a professional dancer of Latin American rhythms. “I’m a salsero,” he says with pride. “I have been able to create many friendships with people from all cultures. The ethnic and cultural diversity that I have found here helps to broaden my horizons.” Rana is 42 and has lived in Vancouver since 2018. He is from Bisceglie, where he worked as an electrician at his family’s company. He quickly found employment in his field right away and is very satisfied: “There is much more opportunity and respect. Work is very professional, by the book. I don’t know many other Italians, and for what concerns social media, they are a good springboard but lack true human warmth. I feel included. I have my uncle and aunt, who immigrated here long ago, and I want to stay. I am a realist, but I have many dreams and here they can come true.” Two days after architect Alberto Bicego accepted a friend’s invitation to take a relaxing vacation in Vancouver, he called his wife and said: “Cinzia, I’m at home here.” That was how they decided to move to Canada nine years ago. For Bicego, who had already built a prominent career as an architect, it was easy to start over with the Studio Openspace Architecture and expand his network of international clients. He recently received the Red Dot Design Award in Germany. Cinzia Candela Bicego, founder of Voice and Wellness, is an actress and voice actress with extensive experience in Italy. At first, she felt a little wary, particularly because her limited English made it difficult for her to start her business. She studied with great tenacity, and she explains: “At a certain point, I began to do volunteer work for some organizations that support women and immigrants. It was through this that I gained a better understanding of Canadian society, appreciated the welcoming culture and build new contacts and rediscover my enthusiasm.”

La reputazione di Vancouver non è delle migliori né per stringere amicizie né per divertirsi, e molti nuovi arrivati lo confermano. Nico Rana la pensa diversamente. È un maestro di danza e un ballerino professionista di ritmi latino-americani. “Sono un salsero,” dice con orgoglio “ho potuto stringere moltissime amicizie, con gente di tutte le culture. La diversità etnica e culturale che ho trovato qui aiuta ad aprire la mente, a maturare”. Rana ha 42 anni e vive a Vancouver dal 2018. Viene da Bisceglie dove lavorava come elettricista nella ditta di famiglia. Ha subito trovato impiego nel ramo ed è molto soddisfatto: “Ci sono molte più opportunità e rispetto, si lavora in modo professionale, ‘by the book’. Non conosco molti altri italiani, e quanto ai social media sono un bel trampolino di lancio ma manca il vero calore umano. Mi sento ben inserito, ho i miei zii immigrati da tantissimi anni e voglio restare. Sono realista, ma ho molti sogni e qui possono avverarsi”. Quando l’architetto Alberto Bicego accettò l’invito di un amico a fare una vacanza-distrazione a Vancouver, dopo neppure due giorni telefonò alla moglie dicendo: “Cinzia, qui sono a casa”. Fu così che i Bicego decisero di trasferirsi in Canada nove anni fa. Per Bicego, che già aveva costruito una carriera importante come architetto, fu semplice ricominciare prima con lo studio Openspace Architecture, poi espandendo la propria rete di clienti internazionali tanto che recentemente ha ricevuto il Red Dot Design Award in Germania. Cinzia Candela Bicego, fondatrice di Voice and Wellness, è attrice e doppiatrice con una lunga esperienza ad alto livello in Italia. All’inizio si sentiva un po’ timorosa anche perché il suo inglese limitato era un ostacolo all’avvio della sua attività. Con tenacia si è impegnata nello studio e spiega con un sorriso contagioso: “A un certo punto ho cominciato a fare volontariato per alcune organizzazioni di supporto a donne e immigrati. Ho così potuto prendere maggiore coscienza della società canadese, apprezzarne la cultura dell’accoglienza e intrecciare nuovi contatti e ritrovare il mio entusiasmo”.

Photo by Nico Rana

Vancouver Italian Community to share information and organize groups. Young people rarely set foot in the Centro and go even less to the regional associations that are so important for the “old” Italian-Canadians. Some have no time for community life, such as Dr. Vincenzo Pecunia, a Sicilian from Marsala who is an associate professor at the School of Sustainable Energy Engineering at Simon Fraser University. Pecunia holds a PhD from the University of Cambridge. At 40 years old, he is considered an international authority in his field. He has lived in Vancouver since November 2021 with his wife Yting Pang, a professor of architecture, because there is more professional mobility. In fact, he states: “Italy could do better in order to be more competitive. During these last 14 years, I have studied and worked abroad in England and in China. In Italy, integration can be more difficult for newcomers. I have very few contacts with other Italians, but I have established relationships and initiatives with the academic community, professional associations, our general consulate and the Italian Embassy in Ottawa. We are working together on a project.”

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In Memory of Brian Mulroney’s Powerful Words In memoria delle parole potenti di Brian Mulroney

BY - D I A N N A M A R I E C A S T R I L L I

Prime Minister Brian Mulroney

T

he Right Honourable Brian Mulroney passed away February 29, 2024, leaving a rich legacy punctuated by his intellect, strategy and good humour. Constitutional, Indigenous and trade issues, took up much of his focus. What may be less known is the contribution that he made to the healing of the collective soul of the ItalianCanadian community for the wrongs it suffered during the Second World War. On September 3, 1939, the Government of Canada issued the Defence of Canada Regulations along with the creation of a class of “enemy aliens” (foreign nationals but also many Canadian citizens). Such designation allowed the curtailment of civil rights, the suspension of civil liberties, and the confiscation of property. The regulations affected a great many, among them Italian-Canadians who, in the 1941 census of Canada, included 112,625 individuals, more than 90% of whom were born or naturalized Canadians. This did not stop the authorities from denying them basic civil rights. Italian-Canadians became the target of government, police and public attacks. The results were job losses, separation from families, vandalized homes and traumatized children often attacked on their way to and from school. Their classification as “enemy aliens” imposed many restrictions as to where they could go and what work they could do. Every

Il

Right Honorable Brian Mulroney è morto il 29 febbraio 2024, lasciando un prezioso lascito caratterizzato dal suo intelletto, strategia e senso dell’umorismo. Le questioni costituzionali, indigene e commerciali sono state per lo più al centro della sua attenzione. Ciò che può risultare meno noto è il suo contributo alla guarigione dell’animo ferito della comunità italo-canadese per i torti subiti durante la Seconda guerra mondiale. Il 3 settembre 1939, il Governo del Canada emanò il Regolamento di Difesa del Canada, unitamente alla creazione della categoria di “stranieri nemici” (cittadini stranieri ma anche molti cittadini canadesi). Tale designazione portò alla riduzione dei diritti civili, alla sospensione delle libertà civili e alla confisca delle proprietà. Il regolamento colpiva moltissimi, tra cui gli italo-canadesi che secondo un censimento del 1941 contavano 112.625 individui, di cui oltre il 90% erano nati in Canada o ne avevano acquisito la cittadinanza. Ciò non precluse alle autorità di negar loro i diritti civili di base. Gli italo-canadesi divennero bersaglio del governo, della polizia e di attacchi pubblici. Ne risultarono licenziamenti, separazioni dalle famiglie, case vandalizzate e bambini traumatizzati spesso presi di mira al ritorno da scuola. La classificazione di “stranieri nemici” impose molte restrizioni riguardo ai luoghi che potevano frequentare o ai lavori che potevano svolgere. Ogni mese, dovevano fare rapporto presso il Registro degli Stranieri Nemici

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month, they had to report to the Registrar of Enemy Aliens for questioning. Their lives were dramatically and indelibly altered for the worse. It has been documented that on the day the measures went into effect, almost 1,000 agents were mandated to execute without warrant, searches and arrests within the Italian-Canadian community. Individuals were rounded up by authorities pursuant to a federal Order-in-Council which called for “the registration of enemy aliens […] to all persons of German or Italian racial origins who have become naturalized British subjects since September 1, 1929.” Once at police headquarters, they were fingerprinted, photographed and held temporarily in local jails. Some were released while others were scheduled for internment. Italian-Canadians were on the whole law-abiding residents. Yet they were branded “enemy aliens” and treated harshly in flagrant disregard of their civil rights. Four internment camps were established for the purpose: one in Petawawa, Ontario; one on St. Helen’s Island, Quebec; two in Fredericton, New Brunswick. Regardless of the exact number of Italian-Canadians interned, it is a fact that not one internee was ever charged with any crime or act of disloyalty to Canada. They were granted no right to a fair hearing nor to seek legal counsel. They were at first denied any contact with their families who were frantic about their disappearance. Internment was at the discretion of the arresting authorities. The recorded internees, 87% of whom were Canadian citizens, were held for periods ranging up to three years. No motivation was offered; no defense possible; no information released except after the internment was complete and, even then, official facts were scarce. In the interim, their families were forced to live in poverty since work was not available to them, forcing them to sell their homes and what assets they had at bargain prices just to survive. When release finally came, the human and financial costs to Canadians of Italian origin and to Canada were enormous. For years, the cause of redress went unheeded. Then in January 1990, as President of the National Congress of Italian Canadians (NCIC), I filed a brief with the Federal Government entitled A National Shame, which documented this sad history of our country and the horrors inflicted on a whole generation of Canadians of Italian origin. Joining in support were the Canadian Italian Business and Professional Association (CIBPA) through its President, Dan La Caprara and Senator Con Di Nino. On November 4, 1990, while I hosted the annual dinner of the NCIC and with participation of the La Caprara and Senator Di Nino, Prime Minister Mulroney and his wife, Mila, surprised us with a visit. Seated at the principal table across from the prime minister, I quickly arranged for a talk by Julius Molinaro a Professor Emeritus of Italian Studies at the University of Toronto, who at 16 had enrolled in a language course to learn the birth language of his parents but had, instead, been interned. Right after, Mulroney rose to speak and concluded his speech with the following words: “On behalf of the government and people of Canada, I offer a full and unqualified apology for the wrongs done to our fellow Canadians of Italian origin during World War II.” The audience instantly rose to deliver loud and unanimous applause as many wept. As I turned to my old professor, Julius Molinaro, I saw him weeping, too. The 16-year-old boy, who had suffered so much in silence for so long, was finally made whole and a community rejoiced!

per un interrogatorio. Le loro vite furono stravolte in modo drammatico e indelebile. È documentato che il giorno in cui entrarono in effetto tali provvedimenti, circa 1.000 agenti vennero istruiti di eseguire senza mandato, perquisizioni e arresti all’interno della comunità italo-canadese. Gli individui furono arrestati dalle autorità ai sensi di Ordini in Consiglio federale che richiedevano “l’iscrizione in quanto stranieri nemici […] di tutte le persone di origini tedesche e italiane naturalizzate sudditi britannici a partire dal 1° settembre 1929”. Una volta portati nella stazione della polizia, gli venivano prese le impronte digitali, venivano schedati e trattenuti temporaneamente nelle prigioni locali. Alcuni furono rilasciati, per altri fu previsto l’internamento. Gli italo-canadesi erano nel complesso cittadini rispettosi della legge. Tuttavia, vennero etichettati come “stranieri nemici” e trattati duramente con ovvia violazione dei loro diritti civili. Vennero organizzati a tale scopo quattro campi di internamento: uno a Petawawa, Ontario; uno sull’isola di Sant’Elena, Quebec; due a Fredericton, Nuovo Brunswick. A prescindere dal numero esatto di italo-canadesi internati, è appurato che nessuno di loro fu mai accusato di un crimine o di slealtà verso il Canada. Non gli fu concesso il diritto a un processo equo né a una difesa legale. All’inizio, gli fu negato qualunque contatto con i familiari, i quali erano affranti per via della loro scomparsa. L’internamento era a discrezione delle autorità che effettuavano gli arresti. Gli internati registrati, l’87% dei quali erano cittadini canadesi, furono trattenuti fino a tre anni. Non venne offerta alcuna spiegazione; impossibile difendersi; non vennero rilasciate informazioni se non una volta terminato l’internamento quando, anche a quel punto, le evidenze ufficiali rimasero scarse. Nel frattempo, le loro famiglie furono costrette a vivere in povertà visto che non potevano lavorare, obbligate quindi a vendere case e beni a prezzi irrisori per riuscire a sopravvivere. Quando il tutto infine terminò, i costi umani ed economici per i canadesi di origini italiane furono enormi. Per anni, la richiesta di risarcimento rimase inascoltata. Poi, a gennaio del 1990, in qualità di Presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (NCIC), presentai una relazione al governo federale intitolata Una vergogna nazionale, che documentava questa storia triste del nostro paese e gli orrori inflitti a una generazione intera di canadesi di origini italiane. Si unì in sostegno l’Associazione ItaloCanadese delle Imprese e dei Professionisti (CIBPA) attraverso il suo presidente, Dan La Caprara e il Senatore Con Di Nino. Il 4 novembre 1990, durante l’annuale cena del NCIC con la partecipazione di La Caprara e del senatore Di Nino, il Primo ministro Mulroney e sua moglie, Mila, ci sorpresero con la loro presenza. Seduta al tavolo principale proprio di fronte a quello del primo ministro, organizzai su due piedi un discorso per Julius Molinaro, professore emerito di italianistica dell’Università di Toronto, il quale a 16 anni si era iscritto a un corso di lingua per imparare quella dei suoi genitori ma che, però, era finito internato. Subito dopo, Mulroney si alzò per parlare e concluse il suo discorso con queste parole: “A nome del governo e del popolo canadese, offro le mie più sentite e incondizionate scuse per i torti fatti ai nostri compatrioti canadesi di origini italiane durante la Seconda guerra mondiale”. Il pubblico si alzò subito in piedi, con molti che piangevano, per applaudire all’unisono. Voltandomi verso il mio vecchio professore, Julius Molinaro, mi accorsi che piangeva anche lui. Il sedicenne che aveva sofferto tantissimo in silenzio per così tanto tempo aveva finalmente ricevuto conforto, mentre la comunità tutta si rallegrava!

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LIVINGITALIANSTYLE CYNTHIA COLOMBA CIANCIUSI

Nickname: Cyn Occupation: Marketing project manager Age: 32 Generation: Third Dad’s side from: Collelongo (L’Aquila), Abruzzo Mom’s side from: Montelongo and Ripabottoni (Campobasso), Molise Raised in: Montreal Speaks: English, French and a mashup of Abruzzese and Campobassano (Italian) If you could eat one thing for the rest of your life, what would it be? Trippa in tomato sauce What’s an Italian tradition you want to carry on? Making tomato sauce with my family. What advice would you give 5-year-old you? No matter how terrible life can get, remember that there will always be sunshine after the storm. Who are you named after? I’m named after a professor my mom worked with; my middle name, Colomba, is after my paternal grandmother Favourite Italian expression and why: “Mannaggia!” I tend to get into a lot of heated debates! What do you want your legacy to be? I want to be remembered as kind and humble, because you never know what people are going through in life. What makes you most proud to be Italian-Canadian? Recognizing the sacrifices my grandparents made to come to a new country to give us a better life, while maintaining their values and traditions.

Photographer: Liana Carbone Photo assistant: Anthony Liscio Makeup: Bianca Delle Donne Studio: HAVEN creative space

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ADRIANO BUONO Nickname: Adri, Buo, Mr. B Occupation: Mortgage broker Age: 27 Generation: Third Dad’s side from: Tito (Potenza), Basilicata Mom’s side from: Rocca D’Evandro (Caserta), Campania and Francavilla di Sicilia (Messina), Sicily Raised in: Montreal North Speaks: English, French and Italian If you could eat one thing for the rest of your life, what would it be? Spaghetti alle vongole. It’s an absolute must whenever I see it on a menu. What’s an Italian tradition you want to carry on? Sunday lunch/dinner. There’s nothing better than having a pasta Sunday with family and friends, and telling stories of the good old days with a soccer game on in the background. What advice would you give 5-year-old you? Focus on doing whatever makes you happy and the rest will fall into place. Who are you named after? I’m not named after anyone specifically but my mom had a crush on a boy in her elementary school named Adriano and she liked the name ever since. Favourite Italian expression and why: “Cosi è la vita.” I understand the expression as being that life is so unpredictable and you can’t control everything despite wanting to. So, just take everything as it comes the best you can. What do you want your legacy to be? To be remembered as someone dependable, and a good person that had a positive impact on people. What makes you most proud to be Italian-Canadian? I think we’re very lucky to be Italian-Canadian as we have the best of the “old” and “new” worlds. We were born into a culture having traditional family values with an emphasis placed on honesty and hard work. Thanks to the sacrifices of our grandparents, we were also able to grow up in a modern country where these same values help us achieve whatever we put our minds to. It was also very cool to grow up in a community where most of the people we went to school with, played sports with, worked with, etc. had similar backgrounds and similar experiences.

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EMILY ELENA NOLFI Nickname: Nolf Occupation: Marketing strategist Age: 25 Generation: Third Dad’s side from: Sulmona and Bugnara (L’Aquila), Abruzzo Mom from: Fredericton (New Brunswick), Canada Raised in: Etobicoke, Ontario Speaks: English If you could eat one thing for the rest of your life, what would it be? Lasagna What’s an Italian tradition you want to carry on? Sunday lunch with my family. Since I was little, we always spent Sundays around the table sharing homemade pasta, meatballs and laughter. It’s the perfect start, and end, to every week. What advice would you give 5-year-old you? I would tell my 5-year-old self to stay young at heart and never doubt myself. Be true to who you are and dream big. Who are you named after? I’m named after my Nonna Elena, which is my middle name Favourite Italian expression and why: Nonno used to always say, “Chi si accotenta, gode.” It means “be happy with what you have”. It’s an optimistic outlook on life that reminds me to be grateful for the little things, and that life is a blessing. What do you want your legacy to be? I want to be remembered for making a difference in the world, giving back to my community and making my loved ones laugh every day. I want to work

hard and live every day to the fullest. What makes you most proud to be Italian-Canadian? I’m proud to be part of a hardworking collective of people that are driven by passion, respect and love. Whether it’s your nonna, zio or next-door neighbour, you can always count on an Italian to share advice or lend a hand—we rely on one another and help anyone that needs it. Being unapologetically yourself is my favourite thing about being Italian.

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Graduates of the Year 2024

Send us your graduation pictures! Please submit your picture by visiting www.panoramitalia.com clicking on “Magazine” followed by “Graduates of the year.” You can also submit by mail to 9300 Boul. Henri-Bourassa O, Suite 100, Ville Saint-Laurent, Quebec, H4S 1L5 Include the graduate’s name, institution, and field of study. Cost is $55 Deadline: August 11, 2024 Pictures will appear in our Fall 2024 issue

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DANIEL MELARAGNO Nickname: Dan, Danny Occupation: Information processing for York Regional Police Age: 33 Generation: Third Dad’s side from: Pietrabbondante (Isernia), Molise Mom’s side from: San Nicola da Crissa (Vibo Valentia), Calabria Raised in: Toronto, Ontario Speaks: English and some Italian If you could eat one thing for the rest of your life, what would it be? Definitely my nonna’s meatballs. What’s an Italian tradition you want to carry on? There’s too many to list! If I had to choose one, it would be to grow my own food. I loved getting lost in my nonni’s garden, picking fresh fruits and vegetables and listening to the best tips on caring for each of them. What advice would you give 5-year-old you? I’d probably ask him for advice because he’s living his best life! But most likely: to be more patient. Not everything needs to be done quickly. Good things will come in time. Who are you named after? Daniel is a family name but my parents didn’t have anyone specific in mind when naming me. Favourite Italian expression and why: “Buon appetito.” We would always hear this before every meal. It brings a sense of closeness and is a reminder of the delicious homemade dishes that brought my family together. What do you want your legacy to be? I’d like to be remembered as a great father. With my work schedule, I’m able to spend a lot of extra time with my twin boys Anthony and Lorenzo. Spending time with my kids and wife, Andrea, is my number one priority. I’ll continue to be a strong figure in their life that they can trust and rely on. What makes you most proud to be Italian-Canadian? The history. So many Italians have come to Canada with the hope of creating a better life for their family and have succeeded. I’m proud to be a part of that history. Knowing my nonni left everything behind to help build and shape the Italian-Canadian community we know and love today is a special feeling. Photographer: Bruna Rico Makeup: Katelyn Spencer

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TRAVEL

A Natural Wonder in Our Own Backyard Meraviglia della natura proprio a casa nostra

Silvana Longo Travel Editor

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The Mystic Beauty of our Canadian Falls La bellezza mistica delle Cascate del Niagara

lthough I have visited countless times, there is something about witnessing the sheer force of Niagara Falls that stops you in your tracks every time. The magnitude of it overtakes all five senses as you try to grasp the entirety of what you’re beholding. I don’t remember my first visit there. Fortunately though, there are photos of two-year-old to six-year-old me in family albums with an unmistakable look of joy during summer picnics at the falls with extended family. Maybe that’s why I love accompanying people who have never been before just to see their stupor and ultimate joy from witnessing something so magnificent. The excitement starts with the initial views from the car. As you approach them by foot, that inevitable mist that comes off of the thundering surge of water both welcomes and refreshes you on a hot summer day. (Okay, it makes your hair frizzy too—but it is worth it!) You draw closer to the crowds and to claim your spot at the railing to get the best vantage point; it’s the only barrier between you and this roaring sound of the crystal-clear water gushing into a whooshing vortex below. It is fascinating, hypnotic and terrifying all at the same time. With more than 13 million visitors every year, I am going

S

ebbene ci sia stata innumerevoli volte, c’è qualcosa di speciale nell’assistere alla potenza delle cascate del Niagara che puntualmente stupisce. Nel tentativo di cogliere lo spettacolo nella sua interezza, tutti e cinque i sensi vengono travolti dalla loro maestosità. Non ricordo quando ci sono andata la prima volta. Per fortuna, però, ci sono foto di me a due e a sei anni negli album di famiglia con un’inconfondibile espressione di gioia durante i picnic di famiglia alle cascate. Magari è per questo che adoro accompagnarci persone che non ci sono mai state prima, potendo così assistere al loro stupore e gioia immensi dinnanzi a qualcosa di tanto strabiliante. L’entusiasmo comincia già quando si scorgono inizialmente dalla macchina. Man mano che ci si avvicina a piedi, ad accoglierci e a rinfrescarci in una calda giornata estiva c’è l’immancabile nebulizzazione proveniente da quella marea d’acqua tonante. (Ok, rende anche i capelli crespi: ma ne vale la pena!). Ci si avvicina alla folla per reclamare un posticino vicino alla ringhiera e raggiungere il miglior punto d’osservazione; è l’unica barriera a separarci dal ruggente scroscio d’acqua cristallina che si trasforma in basso in un vortice vertiginoso. È nel contempo affascinate, ipnotico e terrificante. Dati gli oltre 13 milioni di visitatori ogni anno, do per scontato che la maggior parte di voi abbia visitato le Cascate del Niagara almeno una volta. Parlando di turismo, si tratta della Venezia dell’Ontario, con frotte di turisti che fanno a gara per coglierne uno scorcio e farsi una

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to assume most of you have visited Niagara Falls at least once. When it comes to tourism, it’s Ontario’s version of Venice, with throngs of tourists all vying to catch a glimpse while taking multiple group shots or selfies to commemorate the landmark moment. Our fascination with waterfalls (big or small) led me to dedicate this summer’s travel section to the top falls in Canada and Italy. Typically, we cover only Italian destinations, especially during peak travel months like July and August. However, Niagara Falls is the mothership of falls and for once, even a self-professed Italophile like me has to admit that Canada trumps Italy on this one. (Did I really just admit that?) More importantly, the Niagara region is a big part of the Italian-Canadian experience, especially during the summer. Historically, when droves of Italians emigrated here postwar during the ‘50s and ‘60s, visiting the falls was like a rite of passage. For Italians who come to Ontario and Quebec on holiday, or for the fresh young Italians who decide to move here, it is without fail one of the first places they visit. As a first-generation Canadian, I continued my summer Niagara tradition as a young adult. I went there with friends either for the day or spent weekends between the falls and Niagaraon-the-Lake. Even though I ventured out every year, the food situation was always somewhat disappointing, other than buying amazing fresh fruit and corn off the highway. I began to understand why my parents always packed a picnic when we went there in the early years. Over time though, there has been a radical shift in the hospitality landscape. It has evolved and has become a world-class destination. From restaurants, to wineries and hotels, this is not the Niagara I grew up with—it is better! I attribute a lot of this evolution to Italian-Canadians who love and have invested in the area to make it the best it could be. In this issue, we travel to charming Niagara-on-the-Lake and talk to key Italian-Canadians who have upped (and continue to refine) the Niagara experience. My two-day spa getaway offered an unparalleled gastronomy and viticulture coupled with first-rate soothing treatments. Then travel to Italy with contributor Maureen Littlejohn who reveals the top five falls there. The perfect reprieve for when Italian beaches get too crowded, try switching things up and visit some water falls to refresh and recalibrate.

serie di foto di gruppo o selfie per immortalare il momento storico. Il nostro fascino per le cascate (grandi o piccole) mi ha portato a dedicare la sezione viaggi di quest’estate alle più belle cascate del Canada e d’Italia. Di solito, ci occupiamo solo di destinazioni italiane, soprattutto durante i mesi di alta stagione, luglio e agosto. Tuttavia, quelle del Niagara sono le cascate per eccellenza e per una volta, persino un’italofila autoproclamata come me deve ammettere che il Canada batte l’Italia in questo caso. (L’ho ammesso veramente?) Ciò che più conta, la regione del Niagara è una fetta importante dell’esperienza italo-canadese, soprattutto in estate. Storicamente, quando frotte di italiani emigrarono qui nel dopoguerra, negli anni ’50 e ’60, visitare le cascate era una sorta di rito di passaggio. Per gli italiani che vengono in Ontario e in Quebec in vacanza, o per i giovani italiani che decidono di trasferirsi qui, si tratta senza dubbio di una delle prime località da visitare. Canadese di prima generazione, ho portato avanti la tradizione estiva di visitare Niagara fino a quando sono diventata una giovane adulta. Con i miei amici ci ho trascorso, tra le cascate e Niagaraon-the-Lake, una giornata o fine settimana. Sebbene ci andassi ogni anno, la situazione gastronomica era sempre in qualche modo deludente, fatta eccezione per l’acquisto di frutta fresca squisita o pannocchie appena usciti dall’autostrada. Cominciai a capire perché i miei genitori si portavano sempre un cestino da picnic quando ci andavamo durante i primi anni. Col tempo però, c’è stato un cambio radicale nel panorama dell’accoglienza. La regione si è adesso evoluta diventando una destinazione di prima categoria. Dai ristoranti alle cantine vinicole agli hotel, non è più la Niagara in cui sono cresciuta; è meglio! Attribuisco molto di questa evoluzione agli italo-canadesi che la amano e hanno investito in questa zona per offrirne il meglio. In quest’uscita, viaggeremo nell’affascinante Niagara-on-theLake e faremo due chiacchiere con italo-canadesi di spicco che hanno migliorato (e continuano a farlo) l’esperienza nella regione di Niagara. La mia fuga di due giorni in un centro benessere mi ha offerto un’esperienza enogastronomica senza pari, oltre ai trattamenti di bellezza di primo livello. Poi, visitate l’Italia con la collaboratrice Maureen Littlejohn che vi rivelerà quali sono le cinque migliori cascate. Pausa perfetta per quando le spiagge italiane si fanno troppo affollate, provate a cambiare visitando qualche cascata, per rinfrescarvi e ricalibrarvi.

Happy summer! Yours until Niagara Falls,

Buona estate! Vostra fino alle Cascate del Niagara,

Silvana

Silvana

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TRAVEL

A Step Above Un gradino più in alto

The Italian-Canadian influence on the Niagara experience B Y - D I S I LVA N A L O N G O

L’influenza italo-canadese sull’esperienza di Niagara

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trip to Niagara offers something for everyone. Thrill-seekers can enjoy ziplining over the Niagara River or ride a glass elevator down from the riverside platform at the base of the roaring falls to get a closer view. Gamblers may try their luck at the casino, and who doesn’t want to share at least one meal with a view of the spectacular falls? ,m at Fallsview Restaurant in 2016 knowing the draw of Italian cuisine with that unbeatable view is a definite crowd-pleaser. Just 25 kilometres away though, you enter quite a different world. Even during the busy summer season, it is a calmer, more elegant setting that appeals to theatre-goers, wine enthusiasts, foodies, cyclists and generally anyone who has a penchant for the good life. The charming, picturesque town of Niagara-on-the-Lake is one of my favourite Ontario getaways. After a recent visit at 124 on Queen Hotel and Spa, add a sumptuous peaceful retreat, chockfull of luxuriating spa treatments, delicious farm-to-table meals and impeccable wines produced in the region’s over 50 wineries to the already robust list of reasons why you should head out there this summer. The surprises start at the door. The exterior of the revamped upscale hotel dons the original red brick facade, which aligns with the Queen Anne style architecture of the main strip. Inside, this modern boutique hotel in rich shades of cobalt blue, dove grey and gold draw you in and instantly signal that you’re about to experience something completely different. Rome, however, wasn’t built in a day.

Un

viaggio a Niagara offre qualcosa per tutti. Gli amanti del brivido possono regalarsi una zipline sul fiume Niagara o prendere l’ascensore di vetro fino alla piattaforma sulla riva del fiume, alla base delle ruggenti cascate, per poterle ammirare più da vicino. I giocatori d’azzardo possono tentare la sorte al casinò e, infine, a chi non piacerebbe concedersi almeno un pasto con una vista spettacolare? Nel 2016, Massimo Capra, cuoco acclamato, ha aperto Massimo’s Italian al Fallsview Restaurant, consapevole di quanto l’unione tra l’interesse per la cucina italiana e quel panorama unico sarebbe piaciuta ai clienti. A soli 25 chilometri, però, si entra in un mondo ben diverso. Persino durante l’alta stagione estiva, lo scenario, qui più calmo ed elegante, attira gli appassionati di teatro, gli amanti del vino e della gastronomia, i ciclisti e in generale chiunque abbia un debole per la bella vita. L’incantevole e caratteristico paesino di Niagara-on-the-Lake è una delle mie località preferite dell’Ontario. Dopo aver visitato di recente il 124 on Queen Hotel and Spa, aggiungete alla già ricca lista di ragioni per cui dovreste andarci quest’estate un magnifico ritiro di pace, una vastissima gamma di trattamenti benessere di lusso, deliziosi pasti a chilometro zero e vini impeccabili prodotti nelle oltre 50 cantine vinicole della regione. Le sorprese cominciano all’ingresso. L’esterno del rinnovato hotel di lusso presenta la facciata originale di mattoni rossi, in linea con lo stile architettonico Regina Anna del viale principale. All’interno del moderno hotel di lusso, l’attenzione viene catturata dalle ricche

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TRAVEL

Purchased in 2013, co-owners, David Jones and Nick Capasso explain: “When we first started, it was still called Victorian Villas.” With 12 years of expansion efforts, including the purchase of six adjacent heritage properties all flowing with the existing buildings, the newly named 124 on Queen now offers a total of 72 guestrooms, from single to full-on apartments. A large property, it houses a 12,000 square-foot state-of-the-art Nordic spa, inspired by the ancient art of Roman bathing. The star attraction features an expansive Wellness Hydrotherapy Circuit. From hot plunge pool to sensory shower, cedar-lined sauna, cool plunge pool and eucalyptus steam room, the circuit concludes with a snow cave from Austria. After a therapeutic morning in the regenerative hydrotherapy circuit, book a massage or facial in one of the 12 luxurious treatment rooms. Retreating to your King Signature suite, the latest addition completed in 2022, is the perfect place postpampering. Located on the ground floor, the bespoke wellness suites offer an outdoor oasis with each one opening up to an idyllic courtyard complete with serene water features, gardens and a cozy private area with comfy chairs and firepit where you can read or enjoy some pre-dinner Rosé on the patio. Be prepared to be dazzled by the culinary mastery of longtime farm-to-table restaurant, Treadwell Cuisine. A must-try is their succulent four-course dinner tasting menu with somme-

tonalità blu cobalto, tortora e oro, lasciando immediatamente prevedere un’esperienza completamente diversa. Roma, però, non l’hanno costruita in un giorno. I coproprietari David Jones e Nick Capasso che l’hanno acquistato nel 2013 spiegano: “All’inizio, si chiamava ancora Victorian Villas”. In 12 anni di lavori, tra cui l’acquisto di sei proprietà storiche adiacenti tutte in linea con gli edifici esistenti, il neobattezzato, offre adesso 72 camere in totale, da singole ad appartamenti veri e propri. La grande struttura ospita una spa nordica all’avanguardia di 1.100 metri quadrati, che si ispira alle antiche terme romane. Il pezzo forte è rappresentato da un enorme percorso benessere di idroterapia. Passando dalla vasca di acqua calda alla doccia emozionale, alla sauna di cedro, alla vasca di acqua fredda e la stanza di vapore, il percorso si conclude con una grotta austriaca di neve. Dopo una mattinata terapeutica attraverso il percorso rigenerante di idroterapia, prenotate un massaggio o un trattamento viso in una delle 12 sale di lusso. Infine, la King Signature suite, l’ultima arrivata e completata nel 2022, sarà il posto perfetto in cui ritirarsi nel postcoccola. Situate al piano terra, le suddette suite benessere offrono un’oasi all’esterno, ognuna delle quali si affaccia su un cortile idilliaco fatto di placide fontane d’acqua, giardini ed aree private accoglienti con sedute comode e braci in cui concedersi un bel libro o un bel rosé per l’aperitivo nel patio. Preparatevi a farsi stupire dalla maestria culinaria del ristorante

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Ribeye Frites

Two Sisters Melissa Marotta-Paolicelli & Angela Marotta continue to enhance the Niagara-on-theLake experience for locals and travellers alike

lier-led wine pairings. The 900-bottle wine cellar is a point of pride for sommelier James Treadwell. This is where you can indulge in the bounty of the region’s artisanal agriculture and prolific wine production. A stay at 124 on Queen Hotel and Spa promises a restful, indulgent and restorative experience for guests who need a reprieve from busy city life. There were many moments that I felt like I was at a spa destination somewhere in Europe. It was interesting to eventually find out both co-owners, Jones and Capasso, had zero hospitality industry experience when they teamed up. They started from scratch and relied on their extensive global travels to cherry-pick what they liked most and brought it to this unique hotel. Just across from this jewel, is the latest Two Sisters’ restaurant, The 11th Post on Queen, which opened last year. I caught up with the sisters Melissa Marotta-Paolicelli and Angela Marotta to find out about this welcome addition to the Niagara-on-theLake main street and was delighted to hear about their new Eagle Stone winery in the works, slated to launch in 2025. Serving exclusively Two Sisters’ wines, this prime location is named after their proprietary blend, Eleventh Post. Inside, the design combines Art Deco elements with a French bistro feel. Warm caramel wood finished with antique brass adds a sophisticated detail. Custom-made light fixtures crown the dining and bar area where Marotta-Paolicelli proudly points to the ceiling, stating: “The wood beams hail from the 1800s. They were salvaged and repurposed from the original structure.” Take a seat inside on one of the blue leather banquettes, at a table,

The Sundae Post: chocolate brownie with ice cream & caramel sauce

tradizionalmente a chilometro zero, Treadwell Cuisine. Imperdibile il menu degustazione di quattro portate abbinato a vini selezionati da sommelier. La cantina di 900 bottiglie è ragione d’orgoglio per James Treadwell, sommelier. È qui che ci si può abbandonare alla bontà della produzione artigianale agricola e vinicola della regione. Un soggiorno al 124 on Queen Hotel and Spa promette un’esperienza rigenerante agli ospiti che hanno bisogno di staccare la spina dal caos della città. Sono stati molti i momenti in cui mi sono sentita di essere in un centro benessere di qualche località europea. È stato interessante scoprire alla fine che nessuno dei due comproprietari, Jones e Capasso, avessero esperienza nel settore alberghiero prima di mettersi in società. Sono partiti da zero, facendo affidamento sulle molte esperienze di viaggi all’estero per selezionare quello che gli piaceva di più e che volevano offrire nel proprio hotel boutique. Proprio di fronte a questo gioiello si trova il nuovissimo ristorante della Two Sisters, The 11th Post on Queen, aperto l’anno scorso. Mi sono aggiornata con le sorelle Melissa Marotta-Paolicelli e Angela Marotta per saperne di più su quest’ultima aggiunta al viale principale di Niagara-on-the-Lake ed è stato molto bello scoprire della loro nuova cantina in progettazione, Eagle Stone, la cui apertura è prevista per il 2025. Questo eccellente locale, in cui si servono esclusivamente vini della Two Sisters, prende il nome dalla loro miscela esclusiva, Eleventh Post. All’interno, lo stile combina elementi tipici dell’Art Deco con un’atmosfera da bistrot francese. I toni color caramello del legno rifinito con elementi in ottone conferiscono una certa sofisticatezza. Un sistema di illuminazione realizzato su misura corona la

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TRAVEL

Smoked Salmon & Grilled Flatbread at 11th Post of Queen

Chef Justin Lesso opened the doors to Kitchen76 and is now at the helm of the 11th Post on Queen

the bar area with more casual seating or outside on one of three patios to enjoy the winning menu. “We wanted to create a restaurant that is completely different from our Italian-inspired Kitchen76 at Two Sisters Vineyards. Our goal was to marry tried-and-true classic dishes that we love to make with the highest standards in ingredients, and graceful service with a welcoming, sophisticated atmosphere.” Made in-house and from scratch, Chef Justin Lesso creates elevated comfort dishes that never disappoint. Popular orders are the burger (my favourite), nachos topped with house smoked BBQ beef brisket and the smoked salmon. “He regularly creates features to keep things exciting and always has a soup feature available. We call Chef Lesso the soup master.” Ever since they opened their winery in 2007, their love for the Niagara region has grown. “Niagara-on-the-Lake is a very special place and we feel so blessed to be able to do what we love here with such an incredible and dedicated team. With each venture, we aim to not only educate guests and consumers but also to inspire them to explore, taste, and experience all that Niagara has to offer.” Recently named “One of the most beautiful small towns in the world” by Conde Nast Traveler, Marotta-Paolicelli emphasizes their commitment to maintaining the charm and authenticity of the town and its surroundings. “We focus our practices on sustainable approaches that allow us to consistently produce ultra-premium harvests and allow the best of the vineyard and grapes to shine.” The sisters aren’t ones to rest on their laurels as they are busily working on their second winery. “Our experience has shown an increased demand in the sale of premium wines with an expectation of a curated experience to support the upper tier level of wines produced. At Stone Eagle, we will be focusing on a more elevated experience of wine tasting that will incorporate food to enhance it all.”

sala ristorante e il bar, di cui Marotta-Policelli indica orgogliosa il soffitto affermando: “Le travi in legno sono dell’Ottocento. Sono state recuperate dalla struttura originaria e riconvertite”. Godetevi il menu vincente accomodandovi all’interno su una delle panche in pelle blu, a un tavolo, al bar dove l’atmosfera è più casual o all’esterno in uno dei tre patio. “Volevamo creare un ristorante che fosse totalmente diverso da Kitchen 76, d’ispirazione italiana, della Two Sisters Vineyards. Il nostro obiettivo era quello di coniugare piatti collaudati che ci piace preparare, con ingredienti di massima qualità, il tutto offrendo un servizio elegante in un’atmosfera accogliente e sofisticata”. Il cuoco Justin Lesso crea da zero piatti tradizionali con un tocco in più che non deludono mai. I pezzi forte sono l’hamburger (il mio piatto preferito), i nachos ricoperti da una punta di petto di manzo affumicato al barbecue e il salmone affumicato. “Crea puntualmente piatti per mantenere il menu accattivante e c’è sempre una zuppa. Chiamiamo il cuoco Lesso il maestro della zuppa”. Sin dall’inaugurazione della loro cantina avvenuta nel 2007, il loro amore per la regione di Niagara è cresciuto. “Niagara-on-the-Lake è un posto davvero speciale e ci consideriamo molto fortunate di poter far qui ciò che ci piace con una squadra incredibile e dedicata. Ad ogni nuova avventura, il nostro obiettivo – oltre a quello di far conoscere qualcosa ai nostri clienti e consumatori – è anche quello di ispirarli a esplorare, gustare e provare tutto ciò che Niagara ha da offrire”. Da poco nominato “Uno dei paesini più belli al mondo” da Conde Nast Traveler, Marotta-Paolicelli sottolinea il loro impegno a mantenere il fascino e l’autenticità del paesino e dei suoi dintorni. “Ci incentriamo su un approccio sostenibile che ci consenta di produrre raccolti di ottima qualità e faccia risplendere sia le vigne che le nostre uve”. Le sorelle non amano adagiarsi sugli allori ed è per questo che sono impegnate a lavorare alla loro seconda cantina. “La nostra esperienza evidenzia una richiesta crescente nella vendita di vini pregiati unitamente all’aspettativa di un’esperienza ben curata

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Photos of Niagara Falls By Niagara Falls Tourism

Private tasting rooms, a retail wine shop and an event space that accommodates up to 325 guests are just a few of the offerings. The decision to name this new winery Stone Eagle after their ultra-premium wine collection has an interesting narrative. Their father spotted a statue of an eagle while driving in the Dolomites, where eagles are known to thrive. Made of solid stone and taking two years to make, he tracked down the artist and commissioned him to create an identical one facing the opposite direction. “It felt only fitting to call the wine [and their second winery] Stone Eagle, as it represents the bold dedication to excellence in winemaking.” The Niagara-on-the-Lake experience is a very different one from the times we packed a picnic thanks to the contribution of entrepreneurs who consistently improve the offerings. “We feel that as Italians, it is in our blood to have the highest of standards for food and wine. It came very naturally for us to know what we wanted to achieve for both our restaurants, as we too would have difficulty finding places to eat in the past,” says Marotta-Paolicelli.

all’altezza del livello superiore dei vini prodotti. Alla Stone Eagle, ci concentreremo su un’esperienza di degustazione del vino più elevata e potenziata dall’aggiunta della gastronomia”. Sale per degustazioni private, un’enoteca di vendita al dettaglio e uno spazio per eventi in grado di ospitare fino a 325 ospiti, sono solo alcune delle offerte. La decisione di chiamare questa nuova cantina Stone Eagle in onore del loro pregiatissimo vino ha una storia interessante. Il padre ha visto una statua di un’aquila mentre si trovava sulle Dolomiti, dove le aquile prolificano. Per risalire all’artista e commissionargliene una identica in pietra solida ma rivolta nella direzione opposta gli ci sono voluti due anni. “Ci è sembrato assolutamente logico chiamare il vino [e la loro seconda cantina] Stone Eagle, in quanto rappresentativo dell’audace dedizione verso una vinificazione d’eccellenza”. L’esperienza a Niagara-on-the-Lake è molto diversa da quella di quando preparavamo il cestino per il picnic, grazie al contributo di imprenditori che costantemente ne migliorano l’offerta. “Sentiamo che, essendo italiani, gli standard più alti nell’enogastronomia ce li abbiamo nel DNA. Ci è venuto naturale sapere cosa volessimo raggiungere con entrambi i ristoranti, dato che noi stesse, in passato, avevamo difficoltà a trovare posti in cui mangiare” sostiene Marotta-Policelli.

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TRAVEL

Finding Italy’s Finest Falling Water Alla scoperta delle cascate più belle d’Italia Catch a glimpse of these glimmering cascades

Cascata delle Tette

BY - D I M AU R E E N L I T T L E J O H N

Ammirare queste cascate scintillanti

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A manmade wonder Cascata delle Marmore, or Marmore Falls, is located in Valnerina in the province of Terni, Umbria. It jets down a tiered stone structure built by the Romans in 271 BC. At 165 metres tall, it is the largest structure of its kind in the world, and the highest waterfall in Europe. There are three jumps that the water flows over. You can enter at a lower or upper lookout point. The falls can be turned on and off for hydroelectric power to be generated, so you don’t want to be there when they are off. Check the

Meraviglia artificiale La Cascata delle Marmore si trova nella Valnerina, in provincia di Terni, Umbria, ed è caratterizzata da una struttura a livelli costruita dai Romani nel 271 a.C. Con un’altezza di 165 metri, rappresenta la struttura nel suo genere più grande al mondo, nonché la cascata più alta d’Italia. L’acqua scorre su tre salti. È possibile entrarvi sia dal punto panoramico più basso che da quello più alto. La cascata viene attivata e disattivata per generare corrente idroelettrica, per cui non è consigliabile andarci

he beauty of Italy’s waterfalls has driven tourists to traverse winding mountain paths and perch on precarious rocky ledges for a glimpse of splashing white cascades. Go to the north of the country and you’ll find the tallest manmade waterfall in the world, constructed by the Romans. The power and allure of other Italian cascades have inspired the writings of many famous authors including Dante Alighieri, Thomas Mann and poet Gabriele D’Annunzio. Renaissance artist, scientist and all-around genius Leonardo da Vinci even wrote about one. Many of these waterfalls can be found in protected areas such as national parks that are open year-round and charge admission. Summer is usually the high season for visits. Some are easy to access, while others take some determined hiking. Here’s a summary of our top five waterfalls in Italy that are worth seeking out.

bellezza delle rapide italiane spinge i turisti a percorrere tortuosi sentieri montani e ad inerpicarsi su precarie sporgenze rocciose, pur di scorgere le spumeggianti cascate bianche. Visitate il nord del paese e troverete la più alta cascata artificiale al mondo, costruita dai Romani. La forza e il fascino delle altre cascate italiane sono stati fonte d’ispirazione per molti scrittori famosi, tra cui Dante Alighieri, Thomas Mann e il poeta Gabriele D’Annunzio. Persino Leonardo da Vinci, artista, scienziato e genio a tutto tondo, vi ha dedicato uno scritto. Molte di queste cascate si trovano in aree protette, parchi nazionali aperti tutto l’anno e con ingresso a pagamento. Il picco delle visite si registra di solito in estate. Alcune aree sono facilmente accessibili, mentre altre richiedono un bel trekking. Ecco una breve lista delle cinque cascate italiane che vale la pena visitare.

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Molina-cascata Spolverona

Molina-Cascata dell’Orso

website for timing and bring a rain poncho, as there is lots of vapour in the air. Lord Byron visited in 1817 and called them: “horribly beautiful.” For more information go to www.umbriaconme.com

quando è spenta. Consultate il sito web per conoscerne gli orari e portatevi un poncho, dato il livello di vapore nell’aria. Lord Byron la visitò nel 1817 e la definì: “orribilmente bella”. Per ulteriori informazioni, visitate www.umbriaconme.com

Da Vinci’s delight In the province of Sondrio, in Lombardy, Acquafraggia Falls find their source in a seasonal stream that begins at Pizzo del Lago at the height of 3050 metres. It runs through two glacial valleys and turns into a series of waterfalls immortalized in Leonardo da Vinci’s Codex Atlanticus, a 12-volume set of his drawings and writings. Protected within a park since 1983, the falls can be seen from a trail. The majestic Chiavenna Valley can also be admired from panoramic terraces along the trail. Plus, several hiking trails have the falls as their starting point. In 1984, the waterfalls were declared a natural monument by the region of Lombardy. For more information go to www.valchiavenna.com

La delizia di Da Vinci Situate in provincia di Sondrio, Lombardia, le Cascate Acquafraggia nascono da un torrente stagionale che ha inizio a Pizzo del Lago, a un’altezza di 3050 metri. Scorre attraverso due valli originate dalle glaciazioni e si trasforma in una serie di cascate rese immortali dal Codex Atlanticus di Leonardo da Vinci, una raccolta in 12 volumi dei suoi disegni e scritti. Protette all’interno di un parco dal 1983, è possibile ammirare le cascate da un sentiero. È possibile inoltre ammirare la maestosa Valle di Chiavenna dalle terrazze panoramiche situate lungo il sentiero. Inoltre, molti percorsi da trekking cominciano proprio dalle cascate. Nel 1984, furono dichiarate monumento naturale dalla regione Lombardia. Per ulteriori informazioni, consultate www.valchiavenna.com

From Prehistoric to Medieval Attracting up to 50,000 visitors a year, the Molina Waterfalls Park is within the larger regional park of the Lessini Mountains. Southeast of the medieval mill town of Molin in the region of Veneto, 30 minutes from Verona, the falls can only be accessed by a footpath. Passing through the village, the trail leads to the entrance of the protected area, filled with woods, streams and meadows. The park is also of interest because it holds evidence of Neanderthal habitation more than 100,000 years ago, as well as early Homo Sapiens. The Fumane Cave, a few kilometres from Molina, is where their traces have been found and it is an important prehistoric study site today. For more information about the park, go to parcodellecascate.it

Dalla Preistoria al Medioevo Attrazione per oltre 50.000 visitatori all’anno, il Parco delle Cascate di Molina si trova nell’ancor più ampio parco regionale dei Monti Lessini. A sud-est del borgo medievale di Molina nella regione del Veneto e a 30 minuti da Verona, le cascate sono accessibili solo percorrendo un sentiero. Attraverso il borgo, il sentiero conduce all’ingresso di un’area protetta, ricca di boschi, ruscelli e prati. Il parco è inoltre di particolare interesse perché ospita tracce di un insediamento di epoca neandertaliana, risalente a oltre 100.000 anni fa, così come di uno dell’epoca dell’homo sapiens. La grotta di Fumane, a pochi chilometri da Molina e luogo di ritrovamento di queste tracce, è oggi un importante sito per studi preistorici. Per ulteriori informazioni sul parco, visitate www.parcodellecascate.it

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“The power and allure of other Italian cascades have inspired the writings of many famous authors including Dante Alighieri, Thomas Mann and poet Gabriele D’Annunzio.”

“La forza e il fascino delle altre Photos of Molina courtesy of Parco Delle Cascate

cascate italiane sono stati fonte d’ispirazione per molti scrittori famosi, tra cui Dante Alighieri, Thomas Mann e il poeta Gabriele D’Annunzio”.

Casting a magic spell In the region of Trento, Varone Waterfall Cave Park can be found in Tenno, three kilometres from the resort town of Riva del Garda on Lake Garda. The park was inaugurated in 1874 with special guest Prince Nicolas of Montenegro, who was on holiday on Lake Garda at the time. Franz Joseph I, emperor of Austria and king of Lombardy-Veneto, often visited with his entire imperial court and Italian Prince Umberto II visited in 1926. Nobel Prize-winning author Thomas Mann, impressed with the falls, wrote about them in his 1924 novel The Magic Mountain. The park is open year-round; admission tickets can be bought on-site. Be warned, August is high season and wait times to get in can be long. For more information go to www.cascata-varone.com

Incantesimo magico Nella zona di Trento, il Parco Grotta Cascata del Varone si trova a Tenno, a tre chilometri dalla località turistica di Riva del Garda sul Lago di Garda. Il parco fu inaugurato nel 1874 in presenza di un ospite speciale, il Principe Nicola di Montenegro che, all’epoca, si trovava in vacanza sul lago di Garda. Franz Joseph I, imperatore d’Austria e re del territorio lombardo-veneto, lo visitava spesso in compagnia di tutta la sua corte imperiale; mentre il principe Umberto II lo visitò nel 1926. Il vincitore del premio Nobel Thomas Mann, impressionato da questa cascata, ne trattò nel romanzo del 1924 La montagna magica. Il parco è aperto tutto l’anno e i biglietti sono acquistabili in loco. Fate attenzione perché agosto è alta stagione e i tempi d’attesa per entrare possono rivelarsi lunghi. Per ulteriori informazioni visitate www.cascata-varone.com

Dante’s divine inspiration The Acquacheta is a stream with its origin in the Tuscan Apennines in the province of Florence. Three big waterfalls comprise the cascade, which is located within the National Park of Casentino Forests, Monti Falterona and Campigna. Mesmerizing those who have beheld it over the centuries, Aquacheta waterfall takes centre stage in Dante Alighieri’s Divine Comedy, “Song XVI” of the Inferno. The falls also inspired poet Gabriele D’Annunzio so much so that after a visit to see them, he signed his name, “The man of the whirlwind and water.” The only way to get to the 65-metre waterfall is by foot. It takes two to three hours on a nature path that starts in San Benedetto. For more information go to www.acquacheta.org

Fonte d’ispirazione per la Divina Commedia di Dante L’Acquacheta è un torrente che ha origine negli Appennini toscani, in provincia di Firenze. La cascata consta di tre salti ed è situata all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi e dei Monti Falterona e Campigna. Da secoli ipnotica per chiunque l’abbia visitata, la cascata dell’Acquacheta è al centro del XVI Canto dell’Inferno di Dante nella Divina Commedia. La cascata ha inoltre ispirato il poeta Gabriele D’Annunzio a tal punto che, dopo averla vista, si firmò con il nome: “L’uomo del turbine dell’acqua”. La cascata, 65 metri d’altezza, è raggiungibile solo a piedi. Il sentiero naturale richiede circa due, tre ore di cammino, partendo da San Benedetto. Per ulteriori informazioni visitate www.acquacheta.org

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AND NEVER MISS AN ISSUE 59


RECIPES

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Recipes & photography by

Gabriel Riel-Salvatore Managing Editor g.salvatore@panoramitalia.com

Eggplant Rigatoni with Sun-Dried Tomatoes and Ricotta

Rigatoni alle melanzane con pomodori secchi e ricotta

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ow can one pass up a hot creamy plate of pasta? Loaded with veggies and cheese, this dish is an easy weeknight meal and a fantastic alternative to classic tomato sauce. The sautéed eggplant and sun-dried tomatoes coated with creamy ricotta melt into the tomato sauce with just the right balance of flavour and texture. Simplicity at its finest.

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ome si può rinunciare a un piatto di pasta calda e cremosa? Ricco di verdure e formaggio, questo piatto è una cena facile da preparare in settimana e una fantastica alternativa al classico sugo di pomodoro. Le melanzane saltate in padella e i pomodori secchi, ricoperti da una crema di ricotta, si fondono con la salsa di pomodoro con il giusto equilibrio di sapore e consistenza. È la semplicità al suo meglio.

Ingredients / Ingredienti rigatoni . . . . 250g olive oil / di olio d’oliva . . . . 5 tbps / cucchiai eggplant small, diced and degorged in salt / . . . . 1 melanzana piccola, tagliata a cubetti e passata sotto sale sun-dried tomatoes with oil drained, roughly chopped / . . . . 1 cup / tazza pomodori secchi con olio sgocciolati, tritati grossolanamente garlic cloves / spicchi d’aglio . . . . 2 minced / tritati passata . . . . 1 cup / tazza cherry tomatoes / pomodori ciliegini . . . . 10-12 halved / tagliati a metà ricotta . . . . 100 g salt / sale fino . . . . to taste / a piacere parsley, roughly chopped / . . . . handful of / manciata prezzemolo, tritato grossolanamente red chili pepper to taste (optional) / . . . . to taste / a piacere peperoncino rosso a piacere (facoltativo)

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RECIPES

Preparation / Preparazione • Dice eggplant and set aside in a bowl. Sprinkle with salt

• Tagliare le melanzane a dadini e metterle da parte in una ciotola.

• Boil the rigatoni in salted water until al dente. Drain, but

• Lessare i rigatoni in acqua salata e cuocerli al dente. Scolare e tenere

• Heat olive oil in a large pan over medium heat. Add garlic

• Scaldare l’olio d’oliva in una padella grande a fuoco medio. Aggiungere

and allow to “sweat” for at least 15-20 minutes. Discard brownish liquid before cooking. set aside 1/4 cup of the cooking water.

and chili (optional). Cook until soft and golden, about 3 minutes.

• Add eggplant and sauté for 3 minutes. Stir in cherry toma-

toes and cook for another 3 minutes. Mix in sun-dried tomatoes before pouring the passata. Simmer for 5 minutes, then set to low-medium heat until the pasta is cooked.

• Stir in the ricotta, parsley and rigatoni. Mix so everything

is evenly coated. Cook for another minute or so to blend all the flavours. Salt to taste. Use sparingly as the degorged eggplant and sun-dried tomatoes are already salty. Add reserved pasta water to adjust the sauce’s thickness if needed.

Cospargere di sale e lasciare “sudare” per almeno 15-20 minuti. Eliminare il liquido marroncino prima della cottura. da parte 1/4 di tazza dell’acqua di cottura.

l’aglio e il peperoncino (facoltativo). Cuocere fino a quando non saranno morbidi e dorati, circa 3 minuti. Aggiungere le melanzane e farle saltare per 3 minuti.

• Aggiungere i pomodorini e cuocere per altri 3 minuti. Unire i pomo-

dori secchi prima di versare la passata. Far sobbollire per 5 minuti, poi mettere a fuoco medio-basso finché la pasta non è cotta.

• Aggiungere la ricotta, il prezzemolo e i rigatoni. Mescolare in modo

che tutto sia uniformemente ricoperto. Cuocere per un altro minuto circa per amalgamare tutti i sapori. Salare a piacere. Usare con parsimonia perché le melanzane e i pomodori secchi sono già salati. Se necessario, aggiungere l’acqua di cottura della pasta per regolare lo spessore del sugo.

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RECIPES

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Limoncello Prosecco Spritz Spritz al Limoncello e Prosecco

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his easy, refreshing Prosecco cocktail is the ideal summer drink. Using only three ingredients, the Prosecco and Limoncello Spritz captures the heart of Italian joy and vibrancy by highlighting beautiful lemon flavour and refreshing Prosecco bubbles. Enjoy this variation of the classic Italian-style cocktail by switching Aperol for Limoncello. Add a sprig of mint and a slice of lemon to enhance the freshness of the drink even more.

Q

uesto cocktail al Prosecco, facile e rinfrescante, è il drink estivo ideale. Utilizzando solo tre ingredienti: lo Spritz, il Prosecco e il Limoncello cattura il cuore dell’allegria e della vivacità italiana, mettendo in risalto il meraviglioso sapore di limone e le rinfrescanti bollicine del Prosecco. Godetevi questa variante del classico cocktail all’italiana sostituendo l’Aperol con il Limoncello. Aggiungete un rametto di menta e una fetta di limone per esaltare ancora di più la freschezza del drink.

Ingredients / Ingredienti Prosecco . . . . 4 oz (120 ml) Limoncello . . . . 2 ounces (60 ml) soda water / soda . . . . 1 oz (30 ml) mint sprig / rametto di menta . . . . 1 lemon / limone . . . . 1 sliced / fetta

Preparation / Preparazione • Add ice to a large wine glass. Pour in Limoncello and top

• Aggiungere il ghiaccio in un bicchiere grande da vino. Versare il

• Garnish with mint and slices of lemon. Serve.

• Guarnire con menta e fette di limone. Servire.

with Prosecco and soda water.

Limoncello e completare con Prosecco e soda.

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Your Summer Gelateria Crawl Il giro estivo delle gelaterie

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A

Dolce & Santella (545 Boulevard des Laurentides, Laval) It’s not in Montreal, but you’ll be missing out if you don’t try Dolce & Santella’s rich gelato. Having studied at Artico Scuola di Gelateria in Milan, Marco Santella serves up some of the most authentic gelato in town, nailing the flavours and texture. The product, service and atmosphere show a deep respect for the craft and unparalleled attention to detail. Their artisanal gelati are all-natural and follow strict recipes approved by Santella’s professor, who they flew in when they first opened in 2019. With 18 to 24 fresh flavours available at all times, you can’t go wrong with any combo. My favourite is a scoop of amarena and mascarpone & pistachio. I felt very validated in my go-to choice when Colette Raymond, Santella’s mom, recommended the same for first-time customers. She also suggests their gianduja. Go for gelato that lives up to Italy’s gelaterie, including vegan options, and to see the magic happen in their laboratory, where the masters are at work.

Dolce & Santella Non si trova a Montreal, ma sarebbe un peccato non provare il gelato squisito di Dolce & Santella. Dopo aver frequentato la Artico Scuola di Gelateria di Milano, Marco Santella serve un gelato dal gusto e della consistenza impeccabili, uno dei migliori in città. Il prodotto, il servizio e l’atmosfera evidenziano un profondo rispetto delle tecniche artigianali e un’attenzione al dettaglio senza pari. I loro gelati artigianali sono completamente naturali e seguono le ricette rigorose approvate dal professor Santella, invitato in Canada in occasione della loro apertura nel 2019. Tra i 18-24 gusti freschi sempre disponibili, nessuna combinazione è mai sbagliata. Il mio favorito è amarena con mascarpone e pistacchio. Ho capito di averci azzeccato quando Colette Raymond, la mamma di Santella, ha consigliato lo stesso gusto ai nuovi clienti. Ha anche suggerito il gusto gianduja. Andateci per godervi un gelato all’altezza di quello delle gelaterie italiane, con tanto di versioni vegane, e per vedere la magia dei maestri gelatieri all’opera nel loro laboratorio.

Gastronomia Roberto (2221 Rue Bélanger) A classic in my family, Gastronomia Roberto was always a goto growing up. Their cakes have been part of our celebrations for decades. You can choose to layer any flavour gelati from their vast selection, though there’s nothing like the pistachio, nocciola and chocolate combo. Does anyone else remember their spaghetti sundae, the spaghettata? While reminiscing on the phone with owner, Andrea Avvampato, he shared amazing news: it’s coming back, along with their big affogati and gelato stuffed brioche. These will be offered along with their huge gelato repertoire, which is made from their time-proven recipe developed when they first opened in 1984.

Gastronomia Roberto Un classico per la mia famiglia, Gastronomia Roberto era una destinazione immancabile da piccola. Da decenni, le loro torte sono una costante alle nostre feste. Per gli strati si può scegliere qualsiasi gusto della vasta gamma di gelati, anche se non c’è nulla di meglio della combinazione pistacchio, nocciola e cioccolato. C’è qualcuno che ricorda il loro sundae spaghetti, la spaghettata? Parlando al telefono di ricordi con il proprietario, Andrea Avvampato, mi ha dato una bellissima notizia: sta tornando, insieme ai grandi affogati e le brioche con il gelato. Saranno disponibili accanto all’enorme varietà di gelato, basato su una ricetta collaudata e sviluppata ai tempi dell’apertura nel 1984.

hough I’m a proponent of gelato all year-round, with summer around the corner, we’ll all be lining up for the city’s best. To help you plan your Montreal gelateria crawl, here are some of the spots you absolutely must try. What do they all have in common? A focus on quality ingredients, traditional methods and innovative flavours.

MONTREAL

BY - D I C A S S A N D RA M A R S I L L O

Dolce & Santella

nche se per quel che mi riguarda il gelato va bene tutto l’anno, una volta arrivata l’estate ce ne staremo tutti in fila per il migliore in città. Volendovi dare una mano a pianificare il vostro tour montrealese, eccovi una serie di locali assolutamente imperdibili. Che cosa li accomuna? L’attenzione alla qualità degli ingredienti, i metodi tradizionali e i sapori innovativi.

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Florence Cafe

Andrea explained that Roberto’s gelato is simple and authentic. Though they’re most renowned for their Baci gelato and lemon granita, Andrea also recommends their mascarpone, almond & fig and amarena, which incorporates the cherry syrup into the gelato, with roasted almonds and dark chocolate. Go for an evening to enjoy a coffee and gelato (or a spaghettata?) with friends in their cozy space.

Andrea ha spiegato che il gelato di Roberto è semplice ed autentico. Sebbene siano per lo più famosi per il gelato Bacio e la granita al limone, Andrea consiglia inoltre i gusti mascarpone, mandorla e fichi, nonché l’amarena, con tanto di sciroppo di ciliegia, mandorle tostate e cioccolato fondente incorporati nel gelato. Una sera, fate una puntatina con i vostri amici in questo locale accogliente per un caffè e un gelato (o una spaghettata).

Pile ou Glace Gelateria (7084 Boulevard Saint Laurent ) Pile ou Glace continues to serve up creamy, thick and flavourful gelato. When my dad would bring my sister and I to Little Italy as kids, we could not leave without a scoop or two from this gelateria, no matter how long the line was. This is where I learned that pistachio is not supposed to look lime green. Our go-to flavours were pistachio, stracciatella and banana (underrated, honestly), though we have tried many more throughout the years. Go for fresh flavours, great service and a sweet treat to bring on your walk through the area.

Pile ou Glace Gelateria Pile ou Glace continua a servire il suo gelato gustoso, vellutato e cremoso. Quando da piccola mio padre portava me e mia sorella a Little Italy, non potevamo andarcene senza prima passare da questa gelateria, a prescindere da quanto lunga fosse la fila. È qui che ho imparato che il pistacchio non deve essere verde lime. I nostri gusti preferiti erano pistacchio, stracciatella e banana (sottovalutato, onestamente), sebbene, negli anni, ne abbiamo provati molti altri. Ottimo per i suoi gusti freschi, per l’eccellente servizio e per una coccola dolce durante una passeggiata nel quartiere.

Crémerie Gelato (8875 Boulevard Gouin Est) Alexia Oliverio, manager at Crémerie Gelato explained that the time, effort and love the team puts into their recipe and product are what makes their gelato special. They were very particular about developing a recipe they truly enjoyed, which has allowed them to become one of the best spots in Montreal. Though they pay attention to sourcing authentic ingredients, they are always open to trying new flavours and ideas, keeping their selection exciting and inviting for all palates. You can catch them at their Gouin location, or at events in their gelato truck. Alexia’s favourite is pistachio, but she also recommends their Nutella gelato, which tastes like you’re eating it straight out of the jar. Though I’m not vegan, their vegan dark chocolate has my heart. It is so flavourful and the texture is spot on, despite being made without dairy. Go to this east-end gem for their familyfriendly location and to hang out on their terrasse.

Crémerie Gelato Alexia Oliverio, manager della Crémerie Gelato ha spiegato che ciò che rende il loro gelato speciale sono il tempo, l’impegno e l’amore che la squadra mette nelle ricette e nel prodotto. Ci tenevano moltissimo a sviluppare una ricetta che gli piacesse veramente, cosa che gli ha consentito di diventare uno dei migliori locali di Montreal. Sebbene facciano attenzione a reperire gli ingredienti autentici, sono sempre a sperimentare nuovi gusti e idee, e mantenere la loro gamma accattivante ed allettante per tutti i palati. Li potete trovare sia nella sede di Gouin che agli eventi con il loro furgoncino dei gelati. Anche se il gusto favorito di Alexia è pistacchio, consiglia inoltre il gusto Nutella che sembra come uscito dal barattolo. Pur non essendo vegana, il gusto cioccolato fondente vegano è il mio prediletto. È gustosissimo con una consistenza perfetta, nonostante non contenga prodotti lattieri. Per gustarvelo recatevi nella zona est, dove vi aspetta il loro locale terrazzato adatto alle famiglie.

Florence Café (2425 Rue Centre) A regular haunt of mine when I lived in the neighbourhood, Florence Café has it all from delicious baked goods, great coffee and friendly baristas who make you feel right at home. Every summer, I eagerly await their gelato season, where they serve up authentic flavours with a twist, along with sorbets and homemade soft serve. Kevin Rosa, co-owner and managing partner, explained that they keep their methods and ingredients simple, traditional and high quality. Go for their unique takes on Italian classics and inclusive menu, which has vegan and dairy-free options. Kevin recommends cannoli crack, classic pistachio or their ricotta, fig, pistachio (my personal favourite). For those who prefer sorbet, he recommends strawberry basil or mango passionfruit. If you want to give their soft serve a try, I highly suggest their ephemeral blueberry lemon cookie, which is a swirl of Italian and Québecois traditional flavours in a cone.

Florence Café Mio ritrovo abituale quando vivevo nel quartiere, al Florence Cafè si trova di tutto, dalla pasticceria, all’ottimo caffè, ai baristi affabili che ti fanno sentire a casa. Ogni estate, aspetto impaziente la loro stagione del gelato, quando offrono gusti autentici con un tocco originale, oltre che sorbetti e le creme di gelato fatte in casa. Kevin Rosa, comproprietario e socio amministratore, ha spiegato che hanno mantenuto i metodi e gli ingredienti semplici, tradizionali e di alta qualità. Andateci per assaporare la loro personalissima versione dei classici italiani e per il loro menu inclusivo, con versioni vegane e senza prodotti lattieri. Kevin consiglia i gusti cannolo con scorza, pistacchio classico o ricotta, fichi, pistacchio (il mio preferito). Per quelli che preferiscono il sorbetto, consiglia fragola e basilico o mango e maracuja. Se volete provare le loro creme di gelato, vi consiglio vivamente biscotto effimero al mirtillo blu e limone, un misto di gusti tradizionali italiani e quebecchesi in un cono.

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Remembering Those We’ve Recently Lost With Honour And Grace Salvatore Magnone Manuel Nogueira Pio Drudi Elena Iunni Giuseppe Russo Anna Natale Melina D’Andrea Maria Mastrella Adelina Busato Aurelio Raviele Francesca Anfuso Cristina Marcantonio Maria Cerro Lucia Giancola Teresa Turiziani Gus Rossi Marietta Scarcella Arpalice Fongaro Christina Gurdial Martin Ruffo Marcella Carol Barbalunga Angelo Marino Flavia Capozzolo Maria Gagliano-Staffetta Maria Ida Prete Silvia Cappadocia Alberto Falasca Gina Spizzirri Francesco Fullone Caterina Paolercio Carmela Pistore Pasquale Sclocco Mary Salerno Vittoria Bellissimo Anna Marie Cusimano-Johnston Lilia Harris Francesco Didiano Franco Accettola Angelica Olivieri Pietro Gabriele Vilma Scenna Antonietta Martino

Amelia Amello Mirella Federici Giulio Bongelli Domenica Mimma Vittoria Castaldo Benigno Rizzo Saveria Pittiglio Antonio Bortolin Domenico Caranci Onofrio Di Leo Nunziata Orsini Roberto De Cicco Pasquale Siconolfi Antonietta Gennara Francesco Bellissimo Joseph Petrona Antonio Iannucci Wilma Frati Anna Maria Fellin Liberdade Flamino Rosalia Carnovale

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elato is part of Italy’s culinary tapestry, and we are all the richer for this, especially here in Canada. We are home to some of the finest, award-winning gelatomakers who give us a true taste of Italy—some say, even better! Here’s a sampling of some of Toronto and Ontario’s gelaterie that should not be missed:

Gelato di Carlotta

Il

fatto che il gelato faccia parte del panorama gastronomico italiano ci rende tutti più ricchi, soprattutto qui in Canada. Vantiamo alcuni dei migliori, pluripremiati mastri gelatai a regalarci un vero assaggio dell’Italia – alcuni direbbero, anche meglio che in Italia! Eccovi alcune delle gelaterie imperdibili di Toronto e dell’Ontario:

Sicilian Ice Cream (712 College St. W) When you think of gelato in Toronto, you think Sicilian Ice Cream Co. “Gelato is part of the Italian identity that has been shared with the world,” says Maria Galipo, CEO of this famed, family-run gelato institution based on Toronto’s College Street. With a history of traditional artisanal gelato and sorbet makers dating back decades, they were the first to introduce authentic gelato to Canadians 65 years ago. “We had around eight to 10 standard flavours. Now we have more than 50, with about 16 served at the College St. gelato parlour,” she adds. The company initially started as a store-front operation, with its products now available at supermarkets and grocery stores. Why visit? Reminds me of sitting in an Italian cafe overlooking the Mediterranean during a summer evening. Personal favourite? Can’t beat the limone, which tastes like a summer day in Sicily.

Sicilian Ice Cream Quando si pensa al gelato qui a Toronto, viene subito in mente Sicilian Ice Cream Co. “Il gelato fa parte dell’identità italiana condivisa con il resto del mondo” afferma Maria Galipo, CEO di questa rinomata istituzione a conduzione familiare su College Street a Toronto. Da decenni produttori artigianali di gelato e sorbetti, 65 anni fa, sono stati i primi a far conoscere il vero gelato ai canadesi. “Avevamo tra otto e dieci gusti tradizionali. Adesso ne offriamo più di 50, 16 dei quali nel bar gelateria di College Street” aggiunge. All’inizio si trattava di un’azienda a contatto diretto; oggi, i prodotti sono disponibili anche nei supermercati e nei negozi di alimentari. Perché andarci? Mi ricorda dei locali italiani affacciati sul mar Mediterraneo in cui mi siedo le sere d’estate. Gusto favorito? Non c’è niente di meglio del limone che sa di una giornata estiva in Sicilia.

Gelato Di Carlotta (several locations in Niagara-on-the-Lake as well as Oakville and at Fallsview Casino & Resort Mall, Niagara Falls) Gelato Di Carlotta’s may be a good 90-minute drive from Toronto’s core, but it’s the closest to a trip to Florence, Italy without having to purchase a plane ticket. Gelato Di Carlotta offers the most amazing flavours that are bound to satisfy even the fussiest gelato purist. The Cattani family’s gelatomaking traditions go back several generations to Florence, Italy. It was thanks to Carlotta Cattani’s determination, along with help from her husband and two brothers, that the family introduced its iconic sweet treat to Canadians when she moved here from Italy. “It’s all about the quality of the ingre-

Gelato Di Carlotta Se è vero che per andare al Gelato Di Carlotta ci vogliono 90 buoni minuti di macchina dal centro di Toronto, è pur vero che è sempre meglio di un viaggio a Firenze, in Italia, senza neanche bisogno di comprare un biglietto aereo. Il Gelato di Carlotta offre i gusti eccezionali, adatti a soddisfare finanche i palati dei più esigenti puristi del gelato. La tradizione della produzione di gelato della famiglia Cattani risale da varie generazioni a quella di Firenze. È stato grazie alla determinazione di Carlotta Cattani, assieme al sostegno di suo marito e dei suoi fratelli, che la famiglia – trasferitasi dall’Italia – ha fatto conoscere questo dolce iconico ai canadesi. “Sta tutto nella qualità degli ingredienti e noi usiamo solo i migliori” precisa Carlotta, evidenziando che alcuni prodotti come le nocciole dal Piemonte o

TORONTO

BY - D I R I TA D E M O N T I S

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Mizzica Gelateria And Cafe


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4886 Jarry E. Saint Leonard Quebec H1R1X9


dients, and we use only the best,” says Carlotta, noting such items as hazelnuts from Piemonte and pistachios from Sicily, along with the locally sourced fresh fruits, are cornerstones of the company’s success. Why visit? For a taste of Italy without leaving the country. Personal favourite? I loved the salted caramel; it had the perfect balance of taste and texture. Mizzica Gelateria And Cafe (307 Queen St. West) This well-established, multi-award-winning gelato shop is in the heart of the Entertainment district, at the corner of Queen Street and John Street, offers up beloved favourites such as stracciatella and pistachio siciliano, not to mention a delightful amarena cherry. What makes this place so special is it’s based on a real-life love story of two gelato makers: Denise Pisani and Paolo Di Lallo, who fell in love while working at different gelato shops in the city. Both came to Canada in the mid-2000s (Denise from Sicily and Paolo from Abruzzo). There was a friendly rivalry on who made the best gelato before it blossomed into true love, marriage and opening up their own gelato shop. There’s always a crowd eager to get in to try one of dozens of flavours, which change regularly, but are all reminiscent of a taste of Italy. Why visit? You can actually watch the gelato being made right before your eyes when you visit. Personal favourite? Stracciatella, fior di latte and any gelato where amarena cherry is the star. Rustic Bakery (318 Rustic Rd. North York) As soon as April comes they’re already whipping up refreshing gelato over at Rustic Bakery in North York. Rustic was established by Mirella Lolero and her late husband Frank in 1986. The shop started making homemade gelato in 1990, introducing the residents of the cornerstone North York bakery to the joys of this special Italian treat. In the summer, there’s usually a crowd sitting in small cafe chairs outside slurping up the sweetness and enjoying la dolce vita. “Our gelato is made fresh in-house. We started making the basic flavours of limone, cioccolato, nocciola, torrone and vanilla,” says Mirella. “When we first started making gelato, we had about 12 traditional flavours. Now we make 24 and we’ve introduced new flavours such as Bacio, amarena and pistachio, to name a few.” “Our top flavours are nocciola, torrone and lemon.” There’s even a line of gluten-free gelatos, including mint, watermelon and orange.” Why visit? Best people watching while you enjoy a cone. Personal favourite? Nothing beats a zuppa inglese and a perfect zabaglione. Lola’s Gelato (14B Brookers Lane, Etobicoke) From its award-winning gelato to gelato cakes and organic coffee, Lola’s rocks the gelato world. It’s a hidden gem nestled between condos that line Lake Ontario. The gelato here is made in small batches from scratch, with each flavour resulting in a special silkiness that just melts in your mouth, implanting new memories of joy. The company’s website lists the flavours of the day, which is a great way to plan your eating pleasures. They even offer vegan and dairy-free treats, like raspberry sorbet and hazelnut. Why visit? Grab a cup of your gelato du jour and stroll the neighbourhood, with Lake Ontario as your backdrop. Personal favourite? I’m not a big chocolate fan but even I love the Ferrero Rocher!

i pistacchi dalla Sicilia, oltre che alla frutta fresca coltivata in loco, sono alla base del successo dell’azienda. Perché andarci? Per un assaggio d’Italia senza bisogno di lasciare il paese. Gusto favorito? Mi è piaciuto moltissimo il caramello salato per l’equilibrio perfetto tra gusto e consistenza. Mizzica Gelateria And Cafe Questa gelateria rinomata e pluripremiata situata nel cuore della zona dei teatri (Entertainment district), all’angolo tra Queen Street e John Street, offre gusti amati come stracciatella e pistacchio siciliano, per non parlare della prelibata amarena. Ciò che rende questo locale speciale è la storia d’amore vera tra due mastri gelatai: Denise Pisani e Paolo Di Lallo, innamoratisi mentre lavoravano in due diverse gelaterie della città. Entrambi sono venuti in Canada a metà degli anni 2000 (Denise dalla Sicilia e Paolo dall’Abruzzo). C’era una leggera rivalità per chi facesse il miglior gelato, prima che il tutto sbocciasse in vero e proprio amore, quindi in un matrimonio e nell’apertura della loro gelateria. C’è sempre una fila di clienti desiderosa di provare uno tra la decina di gusti che, pur cambiando regolarmente, donano sempre un assaggio d’Italia. Perché andarci? Il gelato viene prodotto proprio sotto i vostri occhi. Gusto favorito? Stracciatella, fior di latte e qualunque gusto in cui l’amarena sia il pezzo forte. Rustic Bakery Non appena arriva aprile, alla Rustic Bakery di North York si mettono all’opera per preparare il gelato. Rustic è stato inaugurato da Mirella Lolero e dal suo defunto marito nel 1986. Il locale ha cominciato a produrre gelato nel 1990, facendo conoscere ai clienti della pasticceria principale di North York, le gioie di questa specialità italiana. In estate, c’è di solito un gruppo di persone sedute fuori dal piccolo caffè a gustarsi questa prelibatezza e a godersi la dolce vita. “Il nostro gelato lo facciamo fresco in loco. Abbiamo cominciato con gusti base come limone, cioccolato, nocciola, torrone e vaniglia” racconta Mirella. “Quando abbiamo cominciato a fare il gelato, c’erano circa 12 gusti tradizionali. Adesso ne prepariamo 24 e abbiamo appena introdotto nuovi gusti come bacio, amarena e pistacchio, per citarne alcuni”. “I nostri gusti top sono nocciola, torrone e limone. Offriamo anche una linea di gelati senza glutine, tra cui menta, anguria e arancia”. Perché andarci? Starsene ad osservare le persone mentre ci si gusta un bel cono. Gusto favorito? Non c’è niente di meglio di zuppa inglese e un perfetto zabaglione. Lola’s Gelato Dal pluripremiato gelato alle torte gelato, al caffè biologico, Lola’s è un campione del mondo del gelato, una gemma nascosta incastonata tra gli edifici che costeggiano il lago Ontario. Il gelato viene fatto da zero e in piccole quantità, con ogni gusto caratterizzato da una speciale setosità che lo fa sciogliere in bocca, innescando sensazioni di pura gioia. Per programmare al meglio i vostri piaceri della gola, sul sito web della compagnia si trovano i gusti del giorno. Offrono inoltre prelibatezze vegane e senza prodotti caseari come il sorbetto di lamponi e il gusto nocciola. Perché andarci? Per gustarsi una coppetta con il gelato del giorno mentre ci si concede una passeggiata nel quartiere con il lago Ontario a fare da sfondo. Gusto favorito? Pur non essendo un’appassionata del cioccolato, adoro il loro Ferrero Rocher!

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Nobile by Nature Nobile per natura

BY - D I M A N D I R O B E RT S O N

Tuscany’s noble pour

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Vino Nobile toscano

hen it comes to Italian wines, you will no doubt find a plethora of different wineries, indigenous grapes and towns that would baffle even the seasoned, hard-core wine lover like myself. At the heart of this vinous network are two stars often mistaken for each other: Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) and Montepulciano D’Abruzzo. While they share a geographical nod in their names, the resemblance ends there. Vino Nobile di Montepulciano, hailing from the eponymous city of Montepulciano in Tuscany, is a noble red wine with a pedigree dating back centuries, primarily made from the Sangiovese grape, locally known as Prugnolo Gentile. On the other hand, Montepulciano d’Abruzzo, a red wine made from the Montepulciano wine grape in the Abruzzo and other regions, results in robust, rustic wines that are markedly different in character. There are many producers and wine lovers alike who simply refer to the former as “Nobile”. Given its fame, I’d be keen to start doing the same. After all, “Vino Nobile” succinctly emphasizes the wine’s noble quality and Tuscan heritage without the potential geographical confusion. This shorter name carries an elegance making it simply easier to market, particularly on the international stage. Located in the southeastern part of Tuscany, the production zone of Vino Nobile di Montepulciano offers a canvas where nature and human skill have painted a masterpiece of viniculture that resonates deeply with those who seek both tradition and quality in a bottle. Vineyards are situated at an elevation between 250 metres and 600 metres in altitude and are located near the Orcia and Chiana valleys, offering a microclimate tailor-made for the cultivation of Prugnolo Gentile, blending warmth and cool breezes in a climate that

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arlando di vini italiani, non c’è dubbio che la grande varietà di aziende vinicole, località e uve autoctone riuscirebbe a frastornare persino un’esperta ed appassionata di vino come la sottoscritta. Al centro di questa rete vinicola sono due le stelle spesso scambiate l’una per l’altra: il Vino Nobile di Montepulciano DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e il Montepulciano D’Abruzzo. Pur condividendo un accenno geografico nel nome, le loro somiglianze si fermano qui. Il vino Nobile di Montepulciano, originario dell’omonima città di Montepulciano in Toscana, è un vino rosso nobile con una genealogia risalente a secoli fa, prodotto da un clone di uva Sangiovese, detta in loco Prugnolo Gentile. D’altro canto, il Montepulciano d’Abruzzo è un vino rosso fatto con l’uva da vino Montepulciano sia in Abruzzo che in altre regioni e che risulta in vini corposi, rustici dal carattere decisamente diverso. Sono molti i produttori e amanti del vino che si riferiscono al primo chiamandolo semplicemente “Nobile”. Data la sua fama, sarei propensa a cominciare a farlo anche io. Dopo tutto, “Vino Nobile” ne enfatizza in breve la qualità nobile e l’origine toscana, senza che la geografia crei confusione. Quest’abbreviazione porta con sé un’eleganza che ne rende ancor più semplice la presenza sul mercato, soprattutto al livello internazionale. Situata nella parte sudorientale della Toscana, la zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano offre una tela su cui natura e competenza umana hanno dato vita a un capolavoro di viticoltura, facendo leva su coloro che vanno alla ricerca di tradizione e qualità in una bottiglia. I vigneti sono a un’altura che va da 200 a 600 metri e si trovano nei pressi delle valli Orcia e Chiana, caratterizzate da un microclima ideale in cui l’incontro tra brezze tiepide e fresche favorisce la coltivazione e maturazione perfetta del Prugnolo Gentile. Il vino Nobile di Montepulciano è un vino che si distingue per essere uno dei primi vini italiani con la dicitura DOCG, prova della sua

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promotes optimal ripening. Vino Nobile di Montepulciano is a wine that carries the distinction of being one of Italy’s first DOCG wines, a testament to its quality and heritage. These wines are praised for their robust structure and refined tannins revealing a unique accord between power and elegance, where the earthy undertones of Tuscany’s terroir meet the subtle complexities developed through meticulous vinification and aging processes. Rooted in a legacy that spans centuries, its production adheres to strict regulations that ensure each bottle reflects the high standards set by its DOCG status. These include limited yields to concentrate flavours, aging requirements for a minimum of two years (three years for Riserva) that enhance character, and rigorous selection of grapes, ensuring that only the best Prugnolo Gentile is used. Such attention to detail culminates in a wine distinguished by its finesse, depth and aging potential. The sensory profile of Vino Nobile reveals layers of red and black fruits, accented with floral and spicy notes, creating a complex bouquet that evolves with time in the glass. The palate shows a structured yet silky texture, with acidity and tannins working in perfect unison. Beyond its exquisite taste and the artisanship behind its production, these wines offer a window into the soul of Tuscany. In a market where wine lovers are continually seeking authenticity and connection, Vino Nobile di Montepulciano stands out as a testament to the enduring appeal of Italian viticulture. Its unique character and unmatched quality not only reflect the rich heritage of its region but also offer an invitation to explore the depth and diversity of Italian wines. Each bottle tells a story of tradition, terroir and the tireless dedication of its producers, making Vino Nobile di Montepulciano a must-try for anyone looking to deepen their appreciation of fine wine. To experience the grandeur of Vino Nobile di Montepulciano, here is a selection of wines chosen to introduce you to the heart of Tuscany’s winemaking legacy and that exemplify the essence of this region’s winemaking and rich history. Cheers!

Carpineto Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2018 $34

Elegant and well poised, a broad and spicy nose with dried fruit and flower tones. It’s full and ripe with firm underlying tannins and lots of spicy aromatics. Intense, lively cherry fruit character with great length an energy thanks to great acidity levels. Beautiful wine. Elegante e ben equilibrato, profumo ampio e speziato con note di frutta secca e floreali. È corposo e maturo con tannini di fondo decisi e una grande varietà di piante aromatiche speziate. Vino intenso, con un vivace carattere fruttato di ciliegia, lungo e di grande energia grazie ai livelli di acidità. Ottimo vino.

qualità e genealogia. Questi vini vengono apprezzati per la struttura robusta e per i tannini raffinati che ne rivelano un accordo unico tra potere ed eleganza, in cui gli accenni terrosi del terroir toscano incontrano discrete complessità, sviluppate mediante processi meticolosi di vinificazione e invecchiamento. Legata a una tradizione centenaria, la sua produzione adempie a normative rigide volte ad assicurare che ogni bottiglia rispecchi gli alti standard necessari ad ottenere l’etichettatura DOCG. Questi comprendono raccolti limitati per concentrarne i sapori, un invecchiamento minimo di due anni (tre per il Riserva) per migliorarne il carattere, nonché una selezione rigorosa dell’uva a garanzia che solo la qualità migliore di Prugnolo Gentile venga utilizzata. Questa attenzione al dettaglio culmina in un vino che si distingue per finezza, profondità e potenziale di maturazione. Il profilo sensoriale del Vino Nobile rivela strati di frutti rossi e neri, accentuati da note floreali e speziate, creando un bouquet complesso che con il tempo si evolve nel bicchiere. Al palato si presenta strutturato ma setoso, con una tannicità e acidità in perfetta armonia. Al di là del gusto squisito e della maestria su cui poggia la loro produzione, questi vini offrono uno scorcio sull’anima toscana. In un mercato in cui gli amanti del vino sono alla continua ricerca di autenticità e connessione, il Vino Nobile di Montepulciano si distingue in quanto testimonianza del fascino durevole della viticoltura italiana. Il suo carattere unico e la qualità ineguagliabile non sono solo il riflesso di un ricco patrimonio regionale, ma anche un invito ad esplorare la profondità e diversità dei vini italiani. Ogni bottiglia racconta la storia di una tradizione, di un terroir e dell’instancabile dedizione dei suoi produttori, rendendo pertanto il Vino Nobile di Montepulciano un must per chiunque voglia approfondire il proprio interesse per il vino. Per vivere la magnificenza del Vino Nobile di Montepulciano, eccovi una selezione di vini scelti per farvi entrare nel cuore della tradizione vinicola toscana e di cui ne esemplificano l’essenza mettendo in risalto la ricca storia di questa regione. Salute!

Poliziano Vino Nobile di Montepulciano 2020 $36

This is a beautifully constructed wine—juicy and smooth, it has textural richness showcasing Vino Nobile’s generosity. It has ample depth, with notes of plump black cherries, plum and spice, and yet there is an airy quality to it—poised tannins, excellent freshness and a fine length. Si tratta di un vino sapientemente strutturato: succoso e morbido, con una ricchezza che mette in evidenza la generosità del Vino Nobile. Di grande profondità, con note di ciliegie nere polpose, prugna e spezie che tuttavia gli donano una consistenza eterea; tannini equilibrati, eccellente freschezza e lunghezza raffinata.

Calimaia Vino Nobile di Montepulciano Frescobaldi 2019 $39

Elegant, beautifully perfumed fruit displaying notes of blackberry jam, dried violets, herbs and a bit of graphite. It has a very vibrant palate that is counterbalanced by all that lovely dark fruit. It has a solid tannic backbone, leading to an elegant fruit driven and spicy finish. Elegante, ottimo profumo fruttato con note di marmellata di more, violette secche, erbe aromatiche e un tocco di grafite. Il suo essere molto vibrante al palato viene controbilanciato dalla squisitezza dei frutti neri. Evidenzia una forte componente tannica che culmina in un elegante finale fruttato e speziato.

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Photos by Stefano Paolacci

Between Repentance and Communion Tra pentimento e comunione

The Septennial Rites of Guardia Sanframondi B Y - D I N I C K S PA R A N O

I Riti Settennali di Guardia Sanframondi

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ooded men in white robes walk slowly, like ghosts. They flog themselves to secure their place in heaven, striking themselves until they bleed. Each drop represents a forgiven sin, a kept vow or a step towards the longawaited eternal salvation. The Septennial Rites in honour of the Madonna Assunta (Our Lady of Assumption) are a unique event, at times distressing, whose main “actors” are the so-called battenti a sangue (bleeding penitents)—extraordinary penitents who participate in a religious rite with pagan overtones that takes place every seven years, always in August. In fact, the Septennial Rites have been held for centuries in the hamlet of Guardia Sanframondi, in the Sannio area, attracting crowds of worshippers from all over the world, including Canada. Last time it was in 2017, while the next one will happen in August 2024. From an act dating back to 1702 and kept in the diocesan curia, we learn that, “During the processions in honour of Our Lady of Assumption, the brothers of the Madonna del Pianto (Our Lady of Tears) wear hooded robes and beat or mortify their skin with a whip or a discipline. Over time, the latter, which began as a small scourge, has become a disc of cork inlaid with needles held together with a layer of wax.”

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estiti di bianco, incappucciati tipo fantasmi. Proseguono lentamente. Si flagellano per assicurarsi un posto in Paradiso. Lo fanno percuotendosi fino a sanguinare. Ogni goccia è un peccato cancellato, un voto promesso e mantenuto, un passo avanti, si spera, verso l’agognata salvezza eterna. I Riti Settennali in onore della madonna Assunta sono una manifestazione unica, a tratti angosciante, i cui “attori” principali sono i cosiddetti “battenti a sangue”, straordinari penitenti protagonisti di un rito religioso (con sfumature pagane) che si ripete ogni sette anni, sempre in agosto. I Riti Settennali si tengono, infatti, da secoli in un paesino del Sannio, Guardia Sanframondi, attirando folle di credenti da tutto il mondo, Canada incluso. L’ultima volta è stata nel 2017, la prossima sarà l’agosto di quest’anno (2024). Da un atto del marzo 1702 conservato nella Curia diocesana si apprende che “nelle processioni in onore dell’Assunta i confratelli della Madonna del Pianto usano vestire il sacco con il cappuccio per battersi e mortificarsi con la frusta o la disciplina”. La disciplina, piccola frusta, nel tempo è diventata un disco di sughero irto di spilli tenuti da uno strato di cera. Un passo dopo l’altro i devoti camminano attraverso i quattro quartieri del borgo arroccato sul monte Toppo Capomandro. La cadenza è scandita dal rituale: mea culpa, mea massima culpa.

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“Brothers, flog yourselves in the name of Mother Mary,” is the chant that breaks the silence of this religious and penitential event.” “Fratelli, in nome di Maria, battetevi” è la cantilena che spezza il silenzio della manifestazione religiosa /penitenziale”.

One step at a time, the devotees walk through the four districts of the hamlet perched on mount Toppo Capomandro. Their pace matches that of the ritual chanting: “Mea culpa, mea massima culpa.” The penitents do not stop when the robe is covered with blood. They just slow down to catch a sponge soaked in local white wine (in 2017, the penitents had access to three thousand litres) to disinfect their wounds. “Brothers, flog yourselves in the name of Mother Mary,” is the chant that breaks the silence of this religious and penitential event. Although the streets are lined with thousands of people (according to estimates there were over 100,000 people in 2017), you could hear a pin drop. The atmosphere is surreal; those who believe, the majority, are entranced and feel close to Heaven, detached from the world and the pleasures of the material life. Even the skeptics, the non-believers, find it hard to remain indifferent in the face of a phenomenon that borders mass hysteria. The spectacle is unique, the choreography fascinating, the bleeding penitents, hooded and anonymous, number around one thousand. The costumed extras are 3,000. To take part in the Rites is a unique experience, an impressive display of popular devotion, of which there are pale imitations in the Philippines and in Mexico, for one day only at Easter. The Septennial Rites of Guardia Sanframonti take place every

I penitenti non si fermano quando il saio è lordo di sangue. Rallentano soltanto per prendere al volo una spugna inzuppata nel vino bianco locale (nel 2017 a disposizione dei battenti c’erano tremila litri) per disinfettare le ferite. “Fratelli, in nome di Maria, battetevi” è la cantilena che spezza il silenzio della manifestazione religiosa/penitenziale. Non si sente una mosca volare, eppure ai bordi delle stradine sono accalcate migliaia di persone (secondo una stima più di centomila nel 2017). Nell’aria aleggia un misto di sacro e profano. Si canta, si prega, si piange mentre scorre il sangue dei battenti. L’atmosfera è da brividi, coloro che credono – e sono la maggioranza – sono come in trance, vicini al Cielo, distaccati dal mondo e dai piaceri legati alla vita materiale. Anche gli scettici, i non credenti, faticano a restare indifferenti di fronte a questo fenomeno che rasenta l’isteria collettiva. Lo spettacolo è unico, la coreografia affascinante, i battenti a sangue sono circa mille, incappucciati, anonimi; tremila gli altri figuranti in costume. Assistere ai Riti è un’esperienza unica, una imponente manifestazione di devozione popolare che ha qualche pallida imitazione nelle Filippine e in Messico, per un giorno solo in occasione della Pasqua. I Riti Settennali di Guardia Sanframonti hanno una cadenza settennale, durano sette giorni per sette ore al giorno. Il lunedì successivo al 15 agosto i quattro rioni del paese (Croce, Pontella,

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seven years and last seven hours a day for seven days. On the Monday following August 15, the four districts of the town (Croce, Pontella, Fontanella and Piazza) each organize two processions—the first called Penitenza (Repentance) and the second Comunione (Communion). The penitents make their first appearance in the Penitenza procession, exiting the church walking backwards, and holding a cross and an image of the Virgin Mary in their left hand and a sponge bristling with pins, with which they start to strike their chest, in the right. On the day of blood, the first of the celebrations, the penitents gather in the Chapel of Shed Blood from where the statue of Our Lady of Assumption is brought in procession. On the seventh and last day of the Rites, the high point, the most symbolic, emotional and spectacular moments are represented by the stoicism of the penitents, who offer their blood as an act of purification to ascend to God and the Virgin Mary.

Fontanella e Piazza) organizzano in sequenza due processioni ciascuna, la prima detta di “Penitenza”, la seconda denominata di “Comunione”. I battenti fanno la prima apparizione nella processione di Penitenza uscendo dalla chiesa a ritroso con un Crocifisso e l’immagine della Madonna nella mano sinistra e nella destra la spugna di spilli con la quale cominciano a battersi il petto. Nel giorno del sangue, il primo della celebrazione, i battenti si radunano nella Cappella di Sangue Sparso da dove la statua della Madonna Assunta viene portata in corteo. Nel settimo ed ultimo giorno dei Riti il momento clou, quello più simbolico, emozionante e spettacolare, è la storicità dei battenti, i quali, offrono il sangue come atto di purificazione per ascendere a Dio e alla vergine.

For those from Canada who would like to take part in the Rites of the Assumption and don’t have relatives in the area, we recommend the Grand Hotel Telese as a base for their stay. This four-star hotel, renowned for its popular Sulphur water, is located near Guardia, a few kilometres away from the traditional tourist destinations in Campania, Naples, the Amalfi Coast, Capri and the royal palace of Caserta.

Per coloro che dal Canada fossero interessati ad assistere ai Riti dell’Assunta e non avessero parenti nella zona, suggeriamo il Grand Hotel Telese come base di soggiorno: la struttura alberghiera (4 stelle) rinomata per la famosa acqua solfurea, si trova nei pressi di Guardia e a pochi chilometri dai centri turistici tradizionali della Campania, Napoli, La Costiera Amalfitana, Capri e la reggia di Caserta.

Not far from the Grand Hotel Terese is also the Archaeological Park of Pietraroja where Scipionyx Samniticus—the first dinosaur ever found in Italy—was discovered in 1981.

Non lontano dal Grand Hotel Telese c’è anche il Parco archeologico di Pietraroja dove nel 1981 fu scoperto Scipionyx Samniticus, il primo dinosauro scoperto in Italia.

Grand Hotel Telese

Tel: +39 081 0902 848 - +39 0824 940500

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reservations@grandhoteltelese.it



Masters of Their Own Fate Padroni del proprio destino

Can Luciano Spalletti help score a repeat victory at EURO2024? BY - D I DA N T E D I I U L I O

Luciano Spalletti può contribuire alla vittoria del EURO2024?

If

you’ve been watching Serie A over the past five years, there’s a great reason for optimism. The league is turning back into the exciting, competitive powerhouse that it was between the 1980s to early 2000s, brimming to bring a slew of European trophies along the way. Competitive regional teams, dynamic tacticians and emerging youth players have finally given fans something to smile about again. It’s competitive too—a different winner for the past four seasons showcases a league that is never dull. Nevertheless, with little television money, no modern infrastructure, frugal owners and top young players leaving for bigger price tags abroad, the fundamentals are not where they should be. The abolishment of the Growth Decree in January 2024 will also probably have a massive adverse effect on the power of the league in terms of attracting top talent. The Growth Decree was a tax law voted into existence in 2019. The idea was to incentivize bright, talented people to settle in Italy, spending money and creating jobs. It also allowed players and coaches who haven’t worked in Italy for the previous two years, whether native Italians or not, to pay taxes on just 50% of their income rather than the usual 100%. With top-tier players qualifying for the highest tax rate of 43% percent, there were enormous financial benefits for both players and clubs. Even with this recent change, the results over the past five years have shown that Italian football is on a growth trajectory. But will it translate to the National Team?

Se

avete osservato la Serie A negli ultimi cinque anni, c’è un grande motivo di ottimismo. Il campionato sta tornando a essere la potenza eccitante e combattiva che era tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, con la possibilità di portare a casa una serie di trofei europei. Squadre regionali competitive, tecnici dinamici e giovani emergenti hanno finalmente ridato ai tifosi qualcosa per cui sorridere. È anche competitivo: un vincitore diverso nelle ultime quattro stagioni dimostra che il campionato non è mai noioso. Tuttavia, con pochi soldi per la televisione, nessuna infrastruttura moderna, proprietari frugali e giovani giocatori di alto livello che partono per stipendi più alti all’estero, le basi non sono dove dovrebbero essere. L’abolizione del Decreto Crescita del gennaio 2024 avrà probabilmente un effetto negativo sulla forza del campionato in termini di attrazione dei migliori talenti. Il Decreto Crescita era una legge fiscale votata nel 2019. L’idea era quella di incentivare persone brillanti e di talento a stabilirsi in Italia, investendo e creando posti di lavoro. Inoltre, ha permesso a giocatori e allenatori che non hanno lavorato in Italia nei due anni precedenti, siano essi italiani o meno, di pagare le tasse solo sul 50% del loro reddito, anziché sul 100%. Con i giocatori di alto livello che si sono qualificati per l’aliquota fiscale più alta del 43%, ci sono stati enormi vantaggi finanziari sia per i giocatori che per i club. Anche con questo recente cambiamento, i risultati degli ultimi cinque anni hanno dimostrato che il calcio italiano è su una traiettoria di crescita. Ma si tradurrà in Nazionale?

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“Between the sticks, Spalletti can always count on Gianluigi Donnarumma but is lucky to be able to field the burgeoning talents of Vicario and Meret, despite having just four caps between them.”

“Tra i pali, Spalletti può sempre contare su Gianluigi Donnarumma, ma ha la fortuna di poter schierare i talenti emergenti di Vicario e Meret, nonostante abbiano solo quattro presenze”.

Gianluigi Donnarumma

Repeat or regression? After a landmark victory in EURO2020 (actually 2021), hope and hype were at an all time high. Missing qualification for the 2022 World Cup, the second in a row, brought those hopes to rest again. Roberto Mancini’s flip-flopping day to day after reiterating his devotion wreaked havoc, but luckily Luciano Spalletti decided to ride in off his fresh Scudetto victory with Napoli and save the day. Rather than take a long sabbatical, he dove back in and took over the National Team, providing the stability needed to qualify for EURO2024.

Ripetizione o regressione? Dopo la storica vittoria di EURO2020 (in realtà 2021), le speranze e l’entusiasmo erano ai massimi storici. La mancata qualificazione alla Coppa del Mondo 2022, la seconda consecutiva, ha fatto crollare le speranze. Il ribaltamento quotidiano di Roberto Mancini, dopo aver ribadito la sua devozione, ha causato il caos, ma fortunatamente Luciano Spalletti ha deciso di sfruttare la sua fresca vittoria dello Scudetto con il Napoli e salvare la situazione. Invece di prendersi un lungo anno sabbatico, è tornato sui suoi passi e ha assunto la guida della Nazionale, fornendo la stabilità necessaria per qualificarsi a EURO2024.

Can Italy repeat this year? Probably not, given the intense competition from Spain, France, England, Portugal and the Dutch, but you can never count the Azzurri out. The team is replete with generational talent and players that now have winning etched within their ethos.

L’Italia può ripetersi quest’anno? Probabilmente no, vista l’intensa concorrenza della Spagna, Francia, Inghilterra, Portogallo e Olanda, ma gli Azzurri non sono mai da sottovalutare. La squadra è ricca di talenti generazionali e di giocatori che hanno ormai impresso la vittoria nella loro etica.

At the back Between the sticks, Spalletti can always count on Gianluigi Donnarumma but is lucky to be able to field the burgeoning talents of Vicario and Meret, despite having just four caps between them. It will most likely be an Inter-led backline given their impressive form for the Serie A champions this season. The loss of Giorgio Chiellini and Leonardo Bonucci definitely stings, but with the development of Alessandro Bastoni (probably top five in the world at moment) plus Francesco Acerbi, Matteo Darmian, Gianluca Mancini, Michele Buongiorno, Giorgio Scalvini and the young Riccardo Calafiori, Italy can be secure in its back line. Even with wingbacks, the team can happily rely on the experience and grit of Gaetano Di Lorenzo and Federico Di Marco to run all day long and provide the crosses needed to score.

Alle spalle Tra i pali, Spalletti può sempre contare su Gianluigi Donnarumma, ma ha la fortuna di poter schierare i talenti emergenti di Vicario e Meret, nonostante abbiano solo quattro presenze. Con ogni probabilità sarà un reparto arretrato guidato dall’Inter, vista l’impressionante forma dei campioni di Serie A in questa stagione. La perdita di Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci è sicuramente dolorosa, ma con lo sviluppo di Alessandro Bastoni (probabilmente il migliore dei cinque al mondo al momento) più Francesco Acerbi, Matteo Darmian, Gianluca Mancini, Michele Buongiorno, Giorgio Scalvini e il giovane Riccardo Calafiori, l’Italia può essere sicura della sua difesa. Anche con i terzini, la squadra può tranquillamente contare sull’esperienza e la grinta di Gaetano Di Lorenzo e Federico Di Marco per correre tutto il giorno e fornire i cross necessari per segnare.

In the middle The centre of the pitch is where Spalletti has the most headaches, which is a great problem for any coach to have. Sandro Tonali and Niccolò Fagioli have stunted their development and chances with their betting scandals, so they are out. Nevertheless, Spalletti will lean on Nicolò Barella, who will carry the weight of

Al centro La zona centrale del campo è quella in cui Spalletti ha più grattacapi, il che è un bel problema per qualsiasi allenatore. Sandro Tonali e Niccolò Fagioli hanno ostacolato il loro sviluppo e le loro possibilità con gli scandali delle scommesse, quindi sono fuori. Tuttavia, il ct della Nazionale si affiderà a Nicolò Barella, che in Germania avrà sulle

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Luciano Spalletti

Mateo Retegui

Alessandro Bastoni

creative expectations on his shoulders in Germany. Jorginho and Bryan Cristante will battle for a starting role as his main partners, while Lorenzo Pellegrini’s versatility and stunning form should see him featured regularly in the starting XI.

spalle il peso delle aspettative creative. Jorginho e Bryan Cristante si contenderanno un ruolo da titolare come partner principali, mentre la versatilità e lo splendido stato di forma di Lorenzo Pellegrini dovrebbero vederlo regolarmente nell’undici titolare.

Up front The biggest issue is in attack. Italy hasn’t created a prolific striker in years. While Italy has always maintained its strength of the collective rather than the individual, it still needs goals. Federico Chiesa is expected to be the spark plug in attack that drives everyone forward. In terms of a partner, he’s severely lacking. Mateo Retegui seems their biggest hope after netting four goals in six appearances, while Gianluca Scamacca is finishing the season on a high note and is battling to be included in the squad. It’s clear that the Azzurri’s lack of a world-class number nine could be the key factor in preventing them from defending the title this summer.

Davanti Il problema più grande è in attacco. L’Italia non ha creato un attaccante decisivo da anni. Sebbene la Nazionale abbia sempre mantenuto la forza del collettivo piuttosto che del singolo, ha ancora bisogno di gol. Federico Chiesa dovrebbe essere la scintilla in attacco che spinge tutti in avanti. In termini di partner, è gravemente carente. Mateo Retegui sembra la speranza più grande dopo aver segnato quattro gol in sei presenze, mentre Gianluca Scamacca sta finendo la stagione alla grande e sta lottando per essere incluso nella rosa. È chiaro che la mancanza di un numero nove di livello mondiale potrebbe essere il fattore chiave per impedire agli Azzurri di difendere il titolo quest’estate.

Non c’e altra strada Repeating victory at the EUROs is a feat that only the Spanish have achieved, even at the hands of the Italians. This summer, we hope we can follow their example and repeat again. It can be done, and every Italian fan remembers what happened at the last tournament in Germany in 2006—we won!

Non c’è altra strada Doppiare la vittoria agli Europei è un’impresa che è riuscita solo agli spagnoli, anche per mano degli italiani. Quest’estate speriamo di poter seguire il loro esempio e replicare l’impresa. Si può fare, e ogni tifoso italiano ricorda cosa è successo nell’ultimo torneo in Germania nel 2006: abbiamo vinto!

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EVENTS

CHAPEAUX, CHAMPAGNE ET CHOCOLAT Supporting women’s health

Romina Monaco Events Editor romina@panoramitalia.com

450 supporters attended the fun-filled Chapeaux, Champagne et Chocolat charity luncheon April 26 in Montreal raising over $120,000 for women’s cancer research. Now in its fourth edition, funds raised at this event also benefit the construction of a surgical pavilion at Santa Cabrini Hospital where specialized, breast cancer treatment will be consolidated to strengthen the Santa Cabrini Hospital Cancer Center. Touching the hearts of guests was breast cancer patient and keynote speaker, Frédérique Denis who gave testimony to the importance of community support. 1. Speaker, Frédérique Denis 2. Organizing Committee, Chapeau Champagne & Chocolat: Elio Arcobelli, Josie Arcobelli, Nancy Forlini, Anita Tullio, Nancy Quesnel, Frédérique Denis, Orietta Valente Cammisano, Teresa Di Palma Melchior, Sophie Girouard, Caterina Mazzone, Cristina Panzera and Ronald Davidson (absent: Carmelina Caltagirone) 3. Performer, Joey Di Dodo 4. event emcee, Carole Gagliardi (Panoram Italia) 5. Nancy Forlini, Josie Arcobelli, Elio Arcobelli (President, Santa Cabrini Foundation).

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Photos by Sylvain Durocher

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ORDER OF THE STAR OF ITALY Honouring Senator Tony Loffreda April 18 was an emotional and humbling day for Senator Tony Loffreda when he was bestowed with the Honourable Officer of the Order of the Star of Italy by His Excellency Andrea Ferrari, Ambassador of Italy. Senator Loffreda is the first Canadian-born senator of Italian descent and is not an Italian citizen. Therefore, receiving this honour issued by the Italian President and the country’s Minister of Foreign Affairs is rare. Senator Loffreda is also the recipient of Lieutenant Governor of Canada of Quebec’s Gold Medal for Exceptional Merit, the Queen Elizabeth II Diamond Jubilee Medal and the Governor General of Canada Sovereign’s Medal for Volunteers. Senator Tony Loffreda with His Excellency Andrea Ferrari, Ambassador of Italy

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EVENTS

PERSON OF THE YEAR AWARD CIBPA Montreal 1.

The Canadian Italian Business and Professional Association – Montreal Chapter (CIBPA Montreal), celebrated its 55th edition of Person of the Year with an enjoyable soiree held April 9. Honoured was Joseph Broccolini, Executive Vice-President of Broccolini Constructions Inc. and President of the Canadian-Italian Community Foundation. The Person of the Year initiative originated in 1967 for the purpose of paying tribute to outstanding individuals for exceptional dedication and contributions made toward public welfare. In a twist of fate, both CIBPA Montreal and Broccolini Constructions Inc. celebrate their milestone seventyfifth anniversaries this year. 1. Rick Sassano (President, CIBPA Montreal) and Joseph Broccolini 2. Adam Zara (Executive Editor, Panoram Italia), Joseph Broccolini, Anthony Zara (Vice President, Accent Impression) 3. Broccolini Family and Broccolini Construction Inc. Team Photos by Moetreal

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50 YEARS OF ELDERLY SUPPORT Regional Council of Italian-Canadian Seniors The Regional Council of Italian-Canadian Seniors (CRAIC) commemorated a milestone fifty-year anniversary of elderly support and well-being with a gala held April 26. The Montreal-based CRAIC hosted 600 guests which included community leaders, dignitaries from all levels of government as well as members of its Clubs de l’Âge d’Or.

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1. Mayor Christine Black, Claudio Rocchi (General Director, CRAIC), Councillor Chantal Rossi and Maria R. Battaglia (President, CRAIC) 2. Claudio Rocchi (General Director, CRAIC) 3. Enrico Pavone, Consul General of Italy in Montréal

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Photos by Leandro Alise Caso, Sara Barone & Fabrizio Intravaia

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Boasting over 10, 000 members, CRAIC paid homage to founder, Senator Marisa Ferretti-Barth and showcased the organization’s many achievements over the last five decades while emphasizing its mission to eradicate the isolation of seniors and improve their conditions and overall quality of life.


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COMMUNITY BUILDERS TRIBUTE Raising funds for robotic surgery On April 17, the Community Builders Tribute raised a staggering $550,000 in support of Humber River Health’s innovative Robotic Surgery Program. In addition to the essential funds, the Toronto-based event also featured keynote speaker Dr. Lazar Klein and honoured one of the hospital program’s pioneering champions, Dr. Jack Barkin. Recently retiring as urologist and surgeon at Humber River after a 42-year distinguished career, Dr. Barkin was cheered and applauded by the over-500 community members, healthcare professionals, government officials and supporters who were in attendance. 1. Mary Mauti with Robot Pepper 2. Ben Graci, Sam Primucci, Dr. Jack Barkin, Danny Montesano, Rocco Grossi 3. Sandra Sualim, Fausto Gaudio, Sam Ciccolini, Dr. Jack Barkin, Dr. Lazar Klein 4. Sam Primucci, Dr. Jack Barkin, Gemma Primucci, Mike Primucci, Lori Primucci and Lucas Primucci 5. Fausto Gaudio (event co-chair), Dr. Jack Barkin, Sam Ciccolini (event co-chair), Consul General for Italy to Canada and Robot Pepper

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Photos by Faramarz Amirshahi

LIBRISSIMI 2024 Toronto’s Italian Book Festival Celebrating the creative voices bringing poetry, music, art and overall cultural awareness to Toronto’s Italian-Canadian community was Librissimi held at the Columbus Centre May 3 - 5. The popular book festival took the occasion to present its inaugural lifetime achievement award to this year’s recipient, Antonio D’Alfonso - author, filmmaker, publisher and founder of Guemica editions. Also honoured with the Pier Giorgio Di Cicco Poetry Prize was poet and author, Gianna Patriarca for her book, This Way Home. Second and third prizes were awarded to Michael Mirolla and Domenico Capilongo. Happie Testa (Director, Librissimi), Antonio D’Alfonso (author and publisher), and John Calabrò (event emcee and producer)

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EVENTS

ITALIAN FALLEN WORKERS MEMORIAL Remembering ultimate sacrifices made The Columbus Centre in Toronto is home to The Italian Fallen Workers Memorial Wall and to remember those who perished in past, dire work conditions a memorial service was held April 28 on the grounds of the grand monument. Presented by the Consulate General of Italy in Toronto and Villa Charities in collaboration with The Italian Fallen Workers Memorial Committee, the annual event honours the memory of thousands of Italian fallen workers who immigrated to

Courtesy of Italian Fallen Workers

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Canada in search of a better life, but who instead, made the ultimate sacrifice on the work fields of the nation. The full itinerary included dignitary speeches, the attendance of Italian armies and police veteran groups, a moment of silence and with the project being a workin-progress, co-founders, Cav. Marino Toppan and Paola Breda made a pledge to finish the Memorial with support and fundraising by the local community.

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1. Italian Fallen Workers Memorial Wall 2. Italian Fallen Workers memorial service 3. Cav. Marino Toppan and Paola Breda 4. Luca Zelioli, Consulate General of Italy in Toronto

NEXT GENERATION AWARDS ICCO Canada The Italian Chamber of Commerce of Ontario Canada (ICCO Canada) was excited to honour exceptional young Canadian-Italian leaders under the age of 40 by showcasing their significant contributions across diverse industries at its Next Generation Awards ceremony. Held April 4 in downtown Toronto, ICCO Canada presented its annual awards to Anna Erba (Co-Owner & General Manager, Stelvio Toronto), Giancarlo Sessa (Co-Founder and Chief Revenue Officer, Blade Air) and Stacey D’Angelo (Pharmacist and Founder, Your Simple Health). Next Generation Award Recipients, Stacey D’Angelo, Giancarlo Sessa and Anna Erba

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CIBPA WOMAN OF THE YEAR Women in Leadership 2024

Sabrina Marrelli (Vice President of Operations, CIBPA of Toronto), Juliana Cocuzzo, Dr. Giuseppina D’Agostino, Vanessa Leon, Isabella DeVuono and Tony Cocuzzo (President, CIBPA of Toronto)

RIVER BALL Supporting Humber River Health On May 2, Toronto’s Humber River Health held its annual River Ball in Vaughan and was pleased to announce a total of $650,000 funds raised in support of the hospital. The acclaimed annual gala also honoured Terry Leon with the 2024 No Limit Award for critical work done within

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Humber River Health’s Apotex Emergency department. The evening also featured emcee and Breakfast Television personality, Devo Brown as well as amazing performances by North FIRE Circus and after-party music by Dj Prodiigy.

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1. Gala Commitee Cathy Baxter, Dina Longo, Enza Fierro, Donna Battiston and Mary Mauti 2. Pino Gigliotti, Mary Mauti, Devo Brown, Donna Ciccolini, Sam Ciccolini and Sergio Crocco

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Photos by Valeria Mitsubata Photography

In honour of International Women’s Day, the CIBPA of Toronto held its Women In Leadership in Vaughan March 20 to celebrate the extraordinary achievements of Dr. Giuseppina D’Agostino. The organization presented its prestigious 2024 Woman of the Year Award to Dr. D’Agostino for her work in intellectual property, innovation law as well as her wide-ranging, pioneering initiatives. In 2022 she was recognized as one of the Top 25 Most Influential Lawyers in Canada by Canadian Lawyer Magazine as well as Top 5 in Business Law.


TRADUCTIONS / TRADUZIONI Page 18

L’intelligence artificielle Entretien avec Valérie Pisano, présidente et cheffe de la direction de Mila Par Carole Gagliardi

L’

Institut québécois d’intelligence artificielle Mila est un leader mondial d’avancées scientifiques et comprend la plus grande concentration de chercheurs en apprentissage profond (deep learning) au monde. Nous nous sommes entretenus ‘a propos de l’IA avec Valérie Pisano, présidente et cheffe de la direction de Mila, auparavant cheffe de la direction du Talent au Cirque du Soleil et cofondatrice du Projet Mobïus sur les biais (une initiative axée sur la diversité et le leadership au féminin). Valérie Pisano parle italien et voyage couramment en Italie, où une grande partie de sa famille vit toujours. Sa plus jeune fille apprend l’italien sur Duolingo et en parlant avec son nonno Carlo. Votre parcours professionnel n’indique aucune expérience en intelligence artificielle. Qu’est-ce qui vous a poussé à vouloir diriger Mila ? A priori, je n’avais pas le profil de l’emploi. Ce qui m’a attiré et qui a sans doute plu à Yoshua Bengio, le fondateur de Mila, et à son conseil d’administration, ce sont deux éléments. D’abord, Mila est avant tout un projet de société. C’est un organisme à but non lucratif issu d’un partenariat historique entre l’Université McGill, l’Université de Montréal et plusieurs autres universités, financé par les gouvernements du Canada (30 %) et du Québec (40 %) et par le secteur privé (30 %). J’y ai donc vu une occasion inouïe qui ne se présente qu’une fois par génération de contribuer à un projet immense, unique et novateur qui aurait des répercussions dans le monde entier. D’autre part, je crois que j’arrivais dans ce projet avec une expertise complémentaire, plus humaine et stratégique.

Où se situe Montréal dans le monde en matière de recherche en intelligence artificielle ? Grâce à Yoshua Bengio, sans doute le plus important chercheur en IA aujourd’hui, Montréal est devenue l’une des principales plaques tournantes mondiales en IA et attire beaucoup de talents exceptionnels. Le Canada est un leader en matière d’IA et d’apprentissage profond et figure dans le top 5 mondial derrière la Chine, les États-Unis, Singapour et le Royaume-Uni. ChatGPT, entre autres, a été développé à Montréal, à Toronto et ailleurs au Canada. Mila travaille activement sur plus de 150 projets différents. Combien vont aboutir à une application concrète ? Mila se consacre surtout à la recherche fondamentale et à l’avancement de la science. Notre travail n’est pas de créer des applications. Nous cherchons à rendre des systèmes de plus en plus intelligents capables de résoudre des problèmes liés à la technologie. Imaginez par exemple une application d’IA à laquelle vous auriez donné la permission de lire tous vos courriels. Cette application va décoder votre style, connaîtra vos codes sociaux et sera éventuellement en mesure de mener vos échanges à partir de pistes que vous lui aurez données. En se rapprochant des capacités intellectuelles et interrelationnelles qui jusqu’à maintenant appartenaient exclusivement aux humains, cela pourrait aussi créer des dérapages. Certains affirment que l’IA ne tardera pas à dépasser l’intelligence humaine. Qu’en est-il ? Dans l’ensemble, on a pivoté dans une ère où l’IA a de plus en plus de capacités et on doit se demander à quelle vitesse on veut qu’elle continue d’évoluer. Dans certains domaines, l’IA a dépassé l’intelligence humaine. Yoshua Bengio compte parmi les personnes qui investissent énormément de temps et de ressources à rallier les gouvernements et les

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entreprises afin d’établir un cadre qui permette de s’assurer qu’avant le déploiement d’un projet touchant des millions d’humains, on puisse éviter qu’il soit utilisé à des fins malveillantes. L’IA évolue rapidement, et les gouvernements sont inquiets. Ils se mobilisent afin de mettre au point des mécanismes de sécurité et de décider ce qu’on attend de ces nouvelles technologies. La réponse est un mélange d’actions ancrées dans un cadre législatif. Au Canada, le projet de loi C-27 devrait être adopté cette année. L’Union européenne vient d’adopter l’EU AI Act. Les États-Unis sont plus frileux, mais le président actuel, Joe Biden, a signé un décret visant à réguler l’intelligence artificielle. A-t-on raison de craindre l’IA ? On doit traiter l’IA comme d’autres technologies qui ont eu énormément d’impact. La biopharmaceutique et l’aviation ont connu des avancées extraordinaires, mais il existe un protocole à respecter avant de faire voler un avion. C’est pareil pour l’IA. Il faut bien l’encadrer pour éviter les dérapages et s’assurer que son utilisation ne porte pas atteinte aux droits de la personne. Y a-t-il des domaines qui seront plus touchés que d’autres dans l’avenir ? C’est très difficile d’imaginer des domaines qui ne profiteront pas du développement de l’IA. Les innovations dans le domaine médical aideront les médecins à préciser leur diagnostic et à proposer de meilleurs traitements. D’importantes avancées se dessinent en enseignement, car les jeunes n’apprennent pas tous de la même manière. On parle de l’IA qui permet de tricher, mais elle permettra aussi de réinventer l’enseignement dans nos sociétés. L’IA doit rendre le travail des humains plus fluide, plus efficace, plus intelligent dans un contexte de pénurie d’emplois à l’échelle mondiale. Il faut s’ouvrir à ce moment d’exploration unique qui ne peut être ignoré.



TRADUCTIONS / TRADUZIONI Page 22

Cours de langue italienne Les 10 ans du Centro Scuola Dante Alighieri (CESDA) à Montréal Par Vittoria Zorfini

Le

Centro Scuola Dante Alighieri (CESDA) fait la promotion de la langue et de la culture italiennes depuis 10 ans dans la région métropolitaine de Montréal. Il propose des programmes d’études pour adultes et pour enfants et est reconnu par le gouvernement italien. Nous avons rencontré Gian Galeazzo Pollifrone, directeur général du CESDA, pour faire le point sur cette décennie, en évoquant les débuts du centre, la reprise de ses activités après la pandémie et les nouveautés en cours ou à venir. M. Pollifrone est né à Gênes, en Ligurie, puis a déménagé au Canada. Après quelques années passées au PICAI, il a œuvré en coulisse pour créer le CESDA. Comment est né le projet ? L’idée est née en 2013, lors d’une conférence sur la langue italienne. Peu après, l’ambassadeur d’Italie au Canada de l’époque, Gian Lorenzo Cornado, a consulté un groupe d’entrepreneurs montréalais pour mettre en place un nouvel organisme d’enseignement de l’italien dans la région de Montréal et de Laval. Le consulat général d’Italie et l’ambassade ont collaboré à sa création avec Giovanni Rapanà, Silvio De Rose et Carmine D’Argenio (actuel président), et ont fondé le Centro Scuola Dante Alighieri. L’ambassade et le consulat ont donc été les centres derrière le projet. J’ai collaboré en coulisse à la demande des trois fondateurs. J’ai doté le projet d’une structure parce qu’il devait être présenté de manière concrète aux institutions qui nous ont poussés à le réaliser.

Comment est née votre collaboration ? Bien que j’aie eu d’autres missions ici, au Canada, avant cela, et pour ne pas rester les bras croisés j’ai collaboré pendant 10 ans au PICAI dans différents rôles en tant qu’enseignant, mais je me suis aussi occupé de la partie informatique. Lorsque l’idée de créer le CESDA est apparue, les trois fondateurs cherchaient quelqu’un qui pourrait la réaliser concrètement – et j’ai accepté. Comment le CESDA a-t-il été accueilli par la communauté et à qui s’adresse-t-il aujourd’hui ? Il s’agissait, au moins pendant les premières années, d’une offre s’ajoutant à l’offre éducative existante. Nos élèves ne viennent pas seulement de familles italiennes, mais aussi d’autres communautés. L’italien est une langue qui fascine beaucoup de monde, pas seulement des enfants et des petits-enfants de familles italiennes. Du début des activités jusqu’à la période précédant la pandémie, combien d’élèves étaient inscrits ? Nous sommes passés de quelques personnes inscrites à plus de 400 inscriptions. Les choses ont changé avec l’arrêt des cours en présentiel pendant la pandémie. Nous avons quand même essayé de parer le

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coup avec des cours en ligne, qui ont objectivement une efficacité limitée. Pendant la pandémie, le nombre de participants a donc chuté. Mais avec l’assouplissement des restrictions, nous avons été les premiers à reprendre les cours dès que le gouvernement a donné son feu vert. Pendant plus d’un an et demi, nous avons engagé du personnel supplémentaire pour nous conformer aux restrictions de l’époque. Aujourd’hui, nous sommes revenus aux chiffres d’avant la pandémie. Quelles sont les nouveautés ? Nous enseignons de nouveau dans les écoles de Montréal où nous étions avant la pandémie, et nous sommes désormais présents dans plusieurs écoles de Laval et dans une école de l’ouest de l’île, ce qui est nouveau pour nous. L’autre grande nouvelle est que maintenant, en plus d’offrir le programme pour adultes à la Casa d’Italia, nous avons lancé des cours d’italien pour enfants – donc je dirais que nous sommes assez satisfaits. Pour en savoir plus ou pour connaître les écoles qui proposent des cours d’italien, visitez le site cesdamontreal.com



N IO T UC 4! R ST 202 N CO ER T UMM I A W SS T N’ EGIN O D B

Saverio & Teresa (Sisa) Betro

ACT TODAY TO BE PART OF THIS HISTORIC

HERITAGE DESTINATION Arturo & Ofelia Tolfo

Antonino Brancato

Adolfo Sabatini & Luigina Montauti

Francesco & Michelina Vaccarelli

Emilio & Carmela Caldarone

Villa Charities Italian Canadian Immigrant Tribute The Villa Charities Italian Canadian Immigrant Tribute project is a one-of-a-kind heritage installation to commemorate and celebrate Italian Canadians’ immigrant experiences and their collective achievements.

Honour Your Family Today VillaCharitiesImmigrantTribute.com Columbus Centre, 901 Lawrence Ave. West, Toronto | Villa Charities Foundation Charitable Registration No: 89337 0767 RR0001


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