DialogoeFamiglia
25
PER UN PUGNO DI LIBRI E DI FILM Consigli di lettura Affrontare la malattia e la morte è qualcosa di inevitabile per gli uomini, è un’esperienza tragica e sofferta. In quest’ultimo periodo molti di noi hanno subito lutti terribili anche per il modo con cui ci sono state strappate le persone a noi care: siamo stati tenuti separati da loro, li abbiamo lasciati andare senza neppure un saluto, il conforto di uno sguardo, di un tocco delicato... Ma anche quando possiamo stare accanto ai nostri cari, la morte ci mette alla prova, ci costringe a guardarci dentro, per guardare avanti e in alto. Pensando a tutto ciò, ho scelto di proporvi un romanzo intenso ed intimo: è la lettera che Isabel Allende scrive alla figlia in coma per una grave malattia. L’autrice ha la speranza di mantenerla in vita, di legarla a sé attraverso i ricordi e per questo le racconta di sé, narrandole la storia della sua famiglia, perché, al suo risveglio, possa riappropriarsi della sua esistenza, visto che “vivere senza ricordi non è vivere”. Se però il suo destino sarà la morte, la accompagnerà fino ad un distacco che non sarà mai totale, perché la scrittura e la memoria le terranno sempre unite. In attesa della morte, amore e dolore si intrecciano nella vita che scorre lenta, prima nella stanza d’ospedale, poi a casa, dove Paula morirà circondata dai suoi cari. Un lungo anno, dal 6 dicembre 1991 al 6 dicembre 1992 dura questo “viaggio”. La Allende non può “distrarre la morte” più a lungo, come avrebbe voluto. Isabel Allende, Paula, Feltrinelli, pp. 326., euro 10,00 Laura B. Nel salutare gli affezionati a questa rubrica e gli amici del cineforum, augurandomi di trovarvi tutti in ottima salute, fondamentale in questi tempi, prima di lasciarvi alla scheda del film “Mio fratello rincorre i dinosauri” titolo che lo scorso 27 marzo avrebbe chiuso il cineforum di primavera 2020 con l’auspicata presenza dell’autore, il giovane salodiano Stefano Cipani, classe 1986, mi sembra importante sottolinearne alcuni invidiabili traguardi. Dopo l’eccellente accoglienza di critica e pubblico alle giornate degli autori all’ultimo festival del cinema di Venezia 2019, il film lo scorso 26 aprile si è aggiudicato il premio “EFA Young audience award”, premio promosso dalla European film accademia, praticamente oscar europeo dal film giovane conferitogli da una giuria di adolescenti tra i 12 e i 14 anni di 22 paesi europei. Non solo, lo scorso 8 maggio l’opera prima di Stefano Cipani, nell’ambito della serata dei premi “David di Donatello”, l’oscar italiano per eccellenza, ha ricevuto il premio “David giovani” votato da migliaia di giovani italiani di 17 e 18 anni. Un bel e promettente futuro. Auguri Stefano.
Mio fratello rincorre i dinosauri Mio fratello rincorre i dinosauri pubblicato nel 2016 è un bestseller autobiografico di Giacomo Mazzariol che racconta il suo rapporto con il fratello, una persona con la sindrome di down. Per il suo esordio nel lungometraggio, il salodiano Stefano Cipani, dopo la laurea in storia e critica del cinema a Bologna e il Master in regia a Los Angeles, ne dirige la versione cinematografica. È una storia di formazione e amore fraterno, vissuta da un adolescente che sin da piccolo aspettava un fratellino con cui giocare. Alla nascita lo vede subito diverso, gli dicono che è speciale e lui si convince che sia un supereroe. Crescendo il protagonista scopre che il piccolo è sì speciale, ma in maniera diversa, e inizia a vergognarsi dei comportamenti bizzarri del fratello, al punto da nasconderne l’esistenza agli amici e alla sua ragazza. Sceneggiato a quattro mani dallo stesso autore del libro e protagonista nella vita reale di questa storia, il film, come il romanzo, descrive un percorso di maturazione che attraversa il disagio adolescenziale segnato anche dal rapporto con il fratello disabile. Un film che parla di giovani e ai giovani, conservando la freschezza del testo originario. Regia: Stefano Cipani Interpreti: Alessandro Gassman, Isabella Ragonese, Francesco Gheghi, Rossy De Palma Origine: Italia - Durata: 112’ Walter S.