volone.it parrocchiabo
n°211 // GENNAIO 2016
Vita Parrocchiale Seguici anche su:
// Editoriale
a cura di Don Giorgio
2016: un nuovo anno con Gesú Carissimi fedeli di Bovolone, un lieto anno nuovo nel nome e nella grazia della Misericordia divina!
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i è aperta una Porta che vuole portarci nell’abbraccio di Gesù per rimettere in Lui le miserie umane del mondo, della Chiesa e quelle che riceviamo e doniamo, per ridare pace e amore nel cuore di ognuno di noi. Si apre un nuovo anno solare e sociale, con le nostre speranze che portiamo nel cuore e che coltiveremo e renderemo attualità viva, con le nostre azioni concrete fatte di scelte convinte, di segni di amicizia, di vicinanza e di dono gratuito. Saremo chiamati a costruire la nostra storia personale, ma anche la storia della comunità parrocchiale e della di Bovolone, attraverso il nostro piccolo ma prezioso contributo, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Dobbiamo essere consapevoli e convinti che stiamo costruendo e creando un futuro per le giovani generazioni, per cui noi adulti non possiamo fermaci a sterili brontolamenti o a guardarci nei difetti o nella pigrizia di lasciar fare agli altri, ma, con la forza che nasce dallo stare insieme e condividere ideali, dobbiamo portare quella gioia di vita, quella sobrietà nel vivere, quella fede coraggiosa nel Signore, quella presenza attiva nei momenti comunitari e quella responsabilità civile, che crea “bene” per tutti. Ogni nostra attività umana, ricca di “umanesimo”, cioè di presenza dell’umano nella sua totalità, può trovare nuova luce e forza dalla presenza
di Gesù, l’Uomo perfetto, che dona a noi la possibilità di vivere pienamente ogni nostra attività, perché essa porti concordia e pace e crei un autentico vivere sociale di bene. Portare quindi nel nostro vivere la Fede, la Speranza e la Carità. In questo ultimo mese di dicembre, noi preti, siamo stati invitati a tanti momenti di vita associativa di Bovolone: sport, volontariato, contrade, tempo libero e culturale. Momenti di condivisione di fede con la preghiera, di un ideale, di comunione fraterna, di una speranza. È bello vedere questo lavoro e impegno e questo “darsi da fare” per gli altri. Ma sono tante anche le occasioni di vivere intensi momenti di attività parrocchiale in cui riscopriamo la bellezza della fede e del vivere insieme i valori Vangelo di Gesù: con i giovani, le famiglie, le catechiste, i vicini, i bambini, nelle celebrazioni eucaristiche e nei momenti di incontro semplici ma fraterni, attorno al presepe di casa e a quello vissuto, nello scambio degli auguri, nella preghiera reciproca, nella gioia dello stare insieme. Quante belle testimonianze possiamo donarci! L’Anno della Misericordia sarà proprio questo donarci testimonianze di incontro e, se necessario, anche perdono reciproco, per costruire, portare serenità, ridare coraggio, far crescere l’umana famiglia nello spi-
rito dell’amore vero come Gesù ci ha insegnato. Papa Francesco ci ricorda che “Il mondo è assillato da tanti problemi, il futuro gravato da incognite e timori. Eppure il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia non è qualcosa di superficiale ed effimero, ma di profondo e stabile, perché è un dono del Signore che riempie la vita. La nostra gioia deriva dalla “ certezza che «il Signore è vicino» (Fil 4,5): è vicino con la sua tenerezza, con la sua misericordia, col suo perdono e il suo amore.” Sia questa la nostra sfida per il nuovo anno: la gioia della presenza di Dio in noi, che ci aiuterà quando sentiremo il dolore del male fisico, la mancanza di lavoro, le discordie nella coppia e nelle famiglie, perché ritroveremo speranza e coraggio di guardare in faccia ogni realtà per sperare e vivere con una nuova potenza di amore che è quello di Dio. Buon anno a tutti nel nome di Gesù da tutti i sacerdoti.
> EPIFANIA del Signore
Mercoledì 6 Gennaio 2016
È venuto il Signore nostro re: nelle sue mani è il regno, la potenza e la gloria.
2 Vita parrocchiale 2016
articoli
dal latino ad solvum, cioè “sciogliere, liberare da”). Anche il prete ha la sua posa da copione: egli non è inginocchiato perché non si deve liberare, ma non Parlare di un sacramento può risultare problematico: si rischia di cadere nella è nemmeno in piedi perché non è lui banalità, nell’aridità, nella spiegazione asettica, nella leziosità o nell’ermetismo, a a dover liberare; c’è Cristo infatti, per seconda della via che si sceglie d’intraprendere nel raccontare. mezzo dello Spirito Santo, che assolperché sia il corpo che l’anima del ve: il sacerdote è seduto, in una posicontraente ne sono interessati; per zione di medietà, perché è a tutti gli questo motivo tutto deve essere per- effetti il medio della liberazione, lo fettamente ben-disposto. strumento, il servo, il ministro della salvezza. La posizione del penitente è emblematica: inginocchiato e con le Solo Cristo è in piedi, dietro, mani giunte; non è sdraiato sul letsopra e ovunque affianco a noi, tino dello psicanalista per liberarsi perché è Lui solo che salva e da ciò che l’opprime, né tanto meno libera. possiamo credere che sia inginocchiato per chiedere perdono, come Come ci piace questo verbo: libesempre abbiamo pensato. La sua è rare! Ma fate attenzione: confessarsi la posizione dell’inerme, di chi non non vuol dire togliersi dei macigni e Papa Francesco può più nulla, di chi è costretto mani scaricarli su qualcun altro. Cadiamo confessa un pellegrino alla gmg di Rio. e piedi da pressanti catene. Catene spesso nell’equazione libero=leggenelle quali da solo s’è avvolto: con- ro, ma non è vero: non si è più liberi ercando di ovviare a questi pro- fessare i propri peccati significa no- senza pesi da portare, si va sempliceblemi, vi offrirò una visione dina- minare uno ad uno gli anelli che le mente più veloci. mica del sacramento di cui mi appre- compongono, anelli che il penitente Libertà è la possibilità di cammisto a parlare: la confessione, detta stesso ha fabbricato, per chiedere nare che ci viene data dopo la riconanche penitenza o riconciliazione. che vengano rimossi. Non a caso, ciliazione con Dio, la possibilità di Partiamo dalla premessa che alla fine del rito, il sacerdote dice: “Io camminare di nuovo con Lui. ogni sacramento vuole la sua posa, ti assolvo dai tuoi peccati” (assolvo:
// Liturgia:
a cura di Giovanni
IL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE
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// Genitori con figli in cielo
UNA VITA SENZA FINE “Va’, tuo figlio vive!” (Gv. 4, 50). Questa è la parola piena di speranza di Gesù! San Giovanni ci riferisce di una serie di persone che si rivolgono a Gesù perché lo ritengono capace di dare una risposta alle domande più profonde, urgenti e, talvolta, accompagnate da grande dolore.
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i sono rivolte a Gesù persone vicine nella fede, ma anche lontane: Lui le ha accolte tutte e a tutte ha indicato una strada possibile per trovare conforto vero. Questa parola di Gesù ha dato il via al gruppo dei “Genitori con figli in Cielo”. Da una decina d’anni, un gruppo di genitori, accomunati dalla morte prematura di un figlio, si incontra per la preghiera e la riflessione sulla loro situazione, per trovare conforto in questa grande prova, luce nell’oscurità di un dolore senza misura, consolazione nel vuoto lasciato dalla morte del proprio figlio.
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Se la realtà è molto dura, si è, comunque, consapevoli che la parola di Gesù è altrettanto vera. La fede non toglie la fatica, il dolore, la rabbia, le mille domande, ma può aiutare, può far sentire che il legame con i propri figli, sebbene radicalmente trasformato, esiste ancora. L’incontrarsi vuol dire darsi sostegno, portando insieme un dolore che accomuna. Si vorrebbe, in un modo o nell’altro, poter ridare vita a questi giovani. Il cammino non sempre è facile, ma la compagnia di altri che vivono la stessa realtà dà sostegno ed alimenta la speranza. Gesù raccoglie le
nostre lacrime, i nostri dubbi, la nostra rabbia. La comprende ma allo stesso tempo, con la sua capacità di attendere e di conoscere tutti i moti del nostro cuore, ci indica una Vita senza fine. Nella cappella della Beata Maria pia Mastena, c’è anche una bacheca dove si possono collocare le foto dei giovani scomparsi prematuramente. Non vuol essere la mostra del dolore, ma la condivisione della speranza che nasce dalla comune fede nel Dio della Vita, i cui disegni, sebbene spesso sono molto incomprensibili, sappiamo che hanno un fine di bene. Il gruppo si riunisce un martedì al mese alle 18.30 per la recita del S. Rosario a cui, poi, segue la celebrazione dell’Eucaristia. Ci sono anche momenti di fraternità.
Vita parrocchiale 2016
Rubriche 3
// Giubileo 2015-2016
a cura di Giulia
MISERICORDIOSI come il padre SAN GIUSEPPE MOSCATI, medico vicino ai poveri
Quest’anno la nostra rubrica avrà per tema la misericordia, a cui è dedicato il Giubileo straordinario indetto da papa Francesco. Prenderemo ad esempio le vite di santi e beati, evidenziando le opere di misericordia che hanno compiuto nella loro vita su questa terra.
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uesto mese vi parleremo di san Giuseppe Moscati, di cui si fa memoria il 12 aprile ed il 16 novembre. Nacque a Benevento nel 1880, ma visse quasi sempre a Napoli. Si iscrisse a medicina «unicamente per poter lenire il dolore dei sofferenti»: già dalla finestra della sua abitazione, poteva osservare l’Ospedale degli Incurabili, che suo padre gli indicava, suggerendogli sentimenti di pietà per i pazienti ricoverati. Il primo ammalato con cui ebbe a che fare fu suo fratello Alberto, il
// Rubrica:
quale, caduto da cavallo, subì un trauma cranico. Quest’evento persuase il giovane da una parte della brevità della vita umana, dall’altra di doversi dedicare interamente alla professione medica. Dopo aver assistito alle prime fasi dell’eruzione del Vesuvio dell’8 aprile 1906, si precipitò a Torre del Greco e trasmise l’ordine di sgombero, caricando personalmente i pazienti, molti dei quali paralitici, sugli automezzi che li avrebbero condotti in salvo. Appena l’ultimo paziente fu sistemato, il tetto dell’ospedale crollò. Per sé il giovane medico non volle elogi, ringraziando invece il resto del personale, a suo dire più meritevole. Nell’epidemia di colera del 1911 fu invece incaricato di effettuare ricerche sull’origine dell’epidemia: i suoi consigli su come contenerla contribuirono a limitarne i danni. Non si concedeva svaghi e non possedeva un’automobile, preferendo spostarsi a piedi o coi mezzi pubblici, anche sulla lunga distanza. Sono solo due esempi dei tanti modi con cui si esercitava a conservarsi a cura di Angiolina Pasini
La Voce di Papa Francesco Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Nel Vangelo di oggi c’è una domanda scandita per tre volte: «Che cosa dobbiamo fare?» (Lc3,10.12.14)
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iovanni Battista, al primo gruppo della folla, dice di condividere i beni di prima necessità e parla così: «Chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto» (v. 11). E ancora agli esattori delle tasse dice di non esigere nulla di più della somma dovuta (cfr v. 13). E al terzo gruppo, ai soldati, domanda di non estorcere niente a nessuno ma di accontentarsi delle loro paghe (cfr v. 14). Sono tutti impegni concreti di giustizia e di solidarietà. Da questi ammonimenti di Giovanni
Battista comprendiamo quali fossero le tendenze generali di chi, in quell’epoca, deteneva il potere sotto forme diverse. Oggi le cose non sono cambiate poi così tanto. Tuttavia, nessuna categoria di persone è esclusa dal percorrere la strada della conversione per ottenere la salvezza. non preclude a nessuno la “ Dio possibilità di salvarsi. Questa domanda “Che cosa dobbiamo fare?” la sentiamo anche nostra.
sobrio e povero, come gli ammalati che prediligeva visitare. Diversi pazienti si videro restituire la somma con cui l’avevano pagato, anche se ne aveva diritto essendo venuto da lontano. I poveri, per lui, erano: « le figure di Gesù Cristo, anime immortali, divine, per le quali urge il precetto evangelico di amarle come noi stessi». Le sue doti traevano la propria sorgente dall’Eucaristia, che riceveva quotidianamente. Grande era anche la sua devozione alla Vergine Maria, sul cui esempio decise di rimanere celibe, ma senza farsi religioso né sacerdote. Negli ultimi dieci anni di vita prevalse l'impegno scientifico: fu assistente nell'istituto di chimica fisiologica. Gli venne offerto di diventare ordinario, ma rifiutò per non dover abbandonare del tutto la prassi medica, esclamando: «Il mio posto è accanto all'ammalato!». La morte lo colse per infarto al culmine di una giornata come tante. Straordinaria figura di laico cristiano capace di coniugare scienza e fede, fu proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1987. Buon inizio anno con tanti propositi di misericordia a tutti!
convertirsi e intraprendere la strada della giustizia, della solidarietà, della sobrietà: sono i valori imprescindibili di una esistenza pienamente umana e autenticamente cristiana. Convertitevi! E la liturgia ci aiuta a riscoprire una dimensione particolare della conversione: la gioia. Oggi ci vuole coraggio a parlare di gioia, ma ci vuole soprattutto fede! Il mondo è assillato da tanti problemi, il futuro gravato da incognite e timori. Eppure il cristiano è una persona gioiosa, e la sua gioia è qualcosa di profondo e stabile, perché è un dono del Signore che riempie la vita. La nostra gioia deriva dalla certezza che «il Signore è vicino» (Fil 4,5): è vicino con la sua tenerezza, con la sua misericordia, col suo perdono e il suo amore.
La liturgia di oggi ci ripete che occorre www.parrocchiabovolone.it
4 Vita parrocchiale 2016
Giubileo straordinario
Misericordiosi come il Padre ∞ 8 Dicembre 2015 - 20 Novembre 2016 ∞
e sorelle, ho pensato spesso a come la Chiesa possa rendere “ Caripiùfratelli evidente la sua missione di essere testimone della misericordia.
Q Basilica di Santa Maria Maggiore
Basilica di San Giovanni Laterano
Basilica di San Paolo fuori le Mura
“
Basilica di San Pietro
È un cammino che inizia con una conversione spirituale; e dobbiamo fare questo cammino. Per questo ho deciso di indire un Giubileo straordinario che abbia al suo centro la misericordia di Dio. Sarà un Anno Santo della Misericordia. Lo vogliamo vivere alla luce della parola del Signore: “Siate misericordiosi come il Padre” (cfr Lc 6,36).
ueste le parole con cui il Santo Padre ha indetto, alla vigilia della quarta Domenica di Quaresima, l’Anno Santo straordinario a 50 anni dalla conclusione del concilio Vaticano II. Ma cosa significa Giubileo? Storicamente nasce dalla tradizione ebraica che promuoveva, ogni cinquant’anni, un anno di riposo per la terra, per preparare il terreno in vista delle nuove coltivazioni; veniva annunciato attraverso il suono di un corno di ariete, in ebraico “jobel”, da cui l’etimologia della parola Giubileo. Nella tradizione cristiana l’anno giubilare è l’anno di Cristo, venuto nel mondo per portare a compimento l’antico Giubileo; è l’Anno Santo, destinato a promuovere la Santità; è un anno volto alla gioia. Questo 2016 vuole essere un anno durante il quale la preghiera della Chiesa Universale, l’essere comunità in Cristo, il diventare umili testimoni della Parola avvicinino ogni credente alla Misericordia del Padre. Puoi seguire gli aggiornamenti del Giubileo attraverso i canali ufficiali e social media. Ogni mese troverete in anagrafica un banner dedicato con gli eventi principali.
// PELLEGRINAGGIO VERSO LA PORTA SANTA ∞
Le opere di misericordia richieste da Gesù nel Vangelo per trovare misericordia (perdono per i nostri peccati) ed entrare quindi nel suo Regno.
∞ OPERE CORPORALI ∞ Dar da mangiare agli affamati. Dar da bere agli assetati. Vestire gli ignudi. Alloggiare i pellegrini. Visitare gli infermi. Visitare i carcerati. Seppellire i morti.
∞ OPERE SPIRITUALI ∞ Consigliare i dubbiosi. Insegnare agli ignoranti. Ammonire i peccatori. Consolare gli afflitti. Perdonare le offese. Sopportare pazientemente le persone moleste. Pregare Dio per i vivi e per i morti.
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∞ INDULGENZA GIUBILARE ∞
• 4 Basiliche maggiori di Roma • Cattedrali e chiese diocesane stabilite dal vescovo • Chiese e santuari istituiti giubilari
// COMPIERE UN’OPERA DI MISERICODIA ∞ • Si tratterà di un’indulgenza giubilare piena se viene vissuta un’opera di misericordia spirituale o corporale
// EUCARISTIA ∞ • Professione di fede • Accostarsi al sacramento dell’Eucaristia
// RICONCILIAZIONE ∞ • Tutti i Sacerdoti possono assolvere dal peccato di aborto procurato
// PREGHIERA PER LE INTENZIONI DEL SANTO PADRE ∞ • Professione di fede • Accostarsi al sacramento dell’Eucaristia
// ANZIANI E AMMALATI ∞ • Vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore. • Ricevere l’Eucaristia • Partecipare alla messa e preghiera comunitaria, anche attraverso i media (tv, radio parrocchiale)
// DEFUNTI∞ • Ricordarli nella celebrazione Eucaristica • Pregare per loro nel mistero della comunione dei Santi
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Vita parrocchiale 2015 // Testimonianza:
Articoli 5 a cura di Claudio e Susanna
Un viaggio chiamato guarigione interiore Siamo appena tornati da un viaggio fatto nel nostro passato ma anche nel presente e che sicuramente deciderà il nostro futuro. Non è il primo seminario al quale partecipiamo, ma di questo, forse, pensavamo di non aver bisogno perchè la nostra vita è serena.
E
ra da qualche anno che ci eravamo proposti di viverlo e quando è capitata l’occasione ci siamo iscritti. Noi abbiamo sempre frequentato volentieri i seminari, a volte ci chiediamo perchè tante persone sono così restie e piene di paure verso questa forma di crescita che riguarda sicuramente la nostra anima, la nostra fede ma anche la vita concreta di ogni giorno, fatta di relazioni, di lavoro, di amicizie, di vicissitudini della vita, di malattie. Ed ancor più riguarda il rapporto con noi stessi e con chi ci ha creato. Recentemente abbiamo conosciuto due belle persone: Francesca e Alberto. La prima ha appena vissuto il seminario di Nuova Vita; Alberto invece sta cercando di risolvere alcuni problemi in cui è incappato, suo malgrado. Ad Alberto abbiamo chiesto: “perchè non vieni al seminario di Guarigione? Ci siamo anche noi, pensiamo che ti potrebbe aiutare”. Lui come tanti, perplesso, ci chiede: “Cos’è? Di cosa si parla? Chi lo fa? Dove?”. Tante domande ma la paura è una sola, ritrovarsi forse in una situazione di disagio. Allora abbiamo chiesto a Francesca: “Tu che
sei appena tornata dal seminario di Nuova Vita, cosa ti senti di dire ad Alberto?” e lei risponde: “Mi sento di dirti di andare tranquillo e col cuore aperto, lasciati guidare e porterai a casa sicuramente una bella esperienza. Io a dire la verità sono andata con sospetto e con il cuore chiuso, di questo ora mi rammarico perchè non ho potuto viverlo bene fin dall’inzio, ma quello che ho ricevuto è un piccolo tesoro che giorno per giorno sto scoprendo”. Alberto si è iscritto al seminario e insieme a lui e ad altre 44 persone, abbiamo proseguito questo viaggio nell’espressione più evidente dell’amore di Dio: la Parola. Dalla Parola del Signore, infatti, è tratto ogni insegnamento e i seminari sono frutto di “ogni Parola che esce dalla bocca di Dio”. seminario di Guarigione “ IlInteriore rispecchia l’evento che andremo a vivere in questo anno Santo: la Misericordia di Dio. A tale riguardo, la nostra esperienza è stata un susseguirsi di emozioni a volte contrastanti tra loro: il
dolore di riscoprire vecchie ferite subite e causate, ma anche la gioia di ricevere l’antidoto offerto dalla Misericordia di Gesù “rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Per noi la rivelazione più grande è stata che, per avere una guarigione completa che fa gioire il cuore, è necessario benedire chi ci fa del male. Ancora una volta il Signore Gesù ci chiede di volare più in alto, di ardire alle vette più alte con lo Spirito Santo. Come la Misericordia di Dio non si è arresa dopo i tanti tradimenti ricevuti, anche noi dobbiamo vincere la tentazione di arrenderci all’odio sperimentando con la nostra vita le parole di S.Pietro: “Non rendete male per male ne ingiuria per ingiuria ma, al contrario, rispondete benedicendo”. In questo modo il Signore potrà gioirne insieme a noi per l’eternità. . Vi chiederete, e Alberto?È rimasto molto soddisfatto da questa esperienza, tanto da dire che la rifarebbe se fosse possibile. È stato un incontro d’amore con Gesù e spera ce ne saranno altri. La cosa che più lo ha colpito e stato il clima di accoglienza, di aiuto e di grande ascolto che ha ricevuto da tutte le persone che ha conosciuto. Grazie Signore Gesù per il dono grande dei seminari e di tutte le persone di buona volontà che sanno mettersi in gioco.
// CENA GIOVANI DI NATALE ∞ 14 Tavoli per 130 Partecipanti alla cena di Natale
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6 Vita parrocchiale 2016
Rubriche
// Rubrica:
a cura di Francesco
i papi nella storia Benedetto xv e la prima guerra mondiale Lungo questo anno pastorale, vedremo insieme attraverso qualche episodio, come nella storia recente il contributo politico e diplomatico dei pontefici sia stato decisivo in molte vicende. Questo infatti rafforza in noi la certezza dell’azione di Dio nel mondo e ci responsabilizza a pregare per le vicende che vi accadono.
nuove possibilità offerte dalla seconda rivoluzione industriale e dalla costruzione degli stati nazionali. Lo Stato della Chiesa era appena stato ridotto al Vaticano dal Risorgimento Italiano, ragione per cui la Santa Sede aveva troncato molti rapporti diplomatici. Il passato da nunzio apostolico di papa Benedetto XV e la sua sensibilità spirituale lo portarono a condannare fermamente la guerra e ad iniziare a riallacciare rapporti con nazioni distanti diplomaticamente, geograficamente e culturalmente, riformando il lato missionario della Chiesa per riportarlo ad essere un insieme “prima di tutto, di uomini di Dio”.
politica viene, per necessità metodologiche, riportata ma separata dalla dimensione spirituale. Un caso famosissimo che conferma tutto questo è quello di Benedetto XV, pontefice non molto conosciuto ma da molti ricordato per i suoi discorsi di ferma condanna nei confronti del primo Conflitto Mondiale. Celebre è il suo appello alle Un papa che sembra essere nazioni per fermare l’“Inutile strage”. l’antitesi di un disegno divino: • Ma cosa possiamo dire di di nobili origini, politico, queste parole? diplomatico si ritrova tuttavia Il clima europeo, nel momento in ad essere la più forte e decisa cui furono pronunciate, era rovente: voce di misericordia nelle forti patriottismi animavano le linee vicende belliche. del fronte nei primi mesi di guerra e Papa Benedetto XV intere schiere di cattolici si erano diPer noi credenti, questa appaGiacomo Paolo Giovanni chiarate interventiste. Battista della Chiesa rente antitesi è la prova più grande Nessuno immaginava che il con- di come l’uomo si sia lasciato usare on sempre le cronache trala- flitto potesse divenire un’orrenda come strumento dallo Spirito sciano gli interventi dei pontefi- mattanza insensata e, a dire il vero, ci nella storia. Al contrario notiamo fino a qualche anno prima nessuno che spesso l’analisi della loro azione pensava alla guerra, godendosi le
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// Rubrica:
a cura di Rita Rossato
Rita Ti consiglia un libro // Titolo:
Diario di un paese di campagna Il fascismo a Bovolone
I
l prof. De Guidi ha completato la sua fatica che racconta gli avvenimenti della nostra comunità nel 1900. È presente anche in questo volume il racconto delle storie della vita della gente comune. I ricchi,i borghesi,i poveri,le donne,i bambini,i maestri,i preti sono legati tra di loro dalla parola di chi scrive che esprime, con un sorriso talvolta ironico e talvolta amaro, la consapevolezza dei difetti che,nonostante gli anni trascorsi,perdurano in noi bovolonesi di oggi.
Autore: Piergiorgio De Guidi Editore: Rizzoli LUN
Presentazione del libro:
25 Teatro Parrocchiale
con la partecipazione, assieme all’autore, di Mons. Giorgio Marchesi e del Provveditore Agli Studi Stefano Quaglia. www.parrocchiabovolone.it
“Questa lettura ci ricorda poi che anche noi, con le nostre piccole o grandi scelte, stiamo costruendo la storia di Bovolone e abbiamo da lasciare alle generazioni che verranno una comunità ricca di valori umani e religiosi, che non si escludono a vicenda anzi, e serena nell’affrontare il futuro perché stiamo imparando e stiamo costruendo un bene per tutti. Grazie al nostro autore Prof. De Guidi per averci donato questa piacevole lettura di avvenimenti e fatti che sono come preziosi sprazzi di luce, in cui è presente la vita quotidiana e reale della gente di Bovolone che costruisce la sua Storia.“(dalla Prefazione, scritta da Don Giorgio Marchesi) Buona lettura, come sempre.
Vita parrocchiale 2015 Gennaio
2016 ven 1
2-4
calendario 7
EVENTI E NEWS PARROCCHIALI // Lc 2,16-21 ∞
MARIA SANTISSIMA MADRE DI DIO
3° Media
Dom 4
// Gv 1,1-18 ∞
mer 6
// Mt 2,1-12 ∞
Feriali:
II DOMENICA DOPO NATALE EPIFANIA DEL SIGNORE
sab 9
17:00 Formazione Giovani in Sala Blu // Lc 3,15-16.21-22 ∞
BATTESIMO DEL SIGNORE
11:30 Battesimi
mer 13
21:00 Adorazione Eucaristica comunitaria
gio 14
20:30 Formazione catechiste di tutte le classi
sab 16
19:00 Incontro Accoliti e M.S.E. + Cena 21.00 Worship – Adorazione cantata
Dom 17
// Gv 2,1-11 ∞ II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 9:30 incontro genitori di 1° media + pranzo 11:30 Corso spiritualità per persone singole 15:00 Vescovo con i cresimandi del nostro vicariato
mer 20
21:00 Consiglio pastorale parrocchiale
22-24
// Seminario ∞
Ven-dom
Ecco lo Sposo
22-24 Ven-dom
dom 31
03 redazione Vita parrocchiale Giovani per la Comunicazione: Bordoni Francesco, De Guidi Maria, Ferrarini Edoardo, Venturi Giulia, Bedoni Sirio, Padoanello Francesca, Modenese Micaela, Volpi Matteo De Guidi Francesco, Pagliarini Silvia Segala Elena, Vincenzi Enrico Giovanni Tregnago, Ismaele Turco
Grafica e impaginazione:
// Lc 1,1-4; 4,14-21 ∞
III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 09:30 Incontro genitori di 2° media - Cresimandi // Pellegrinaggio ∞
Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.
04 contatti
Roma 18:30 Rosario genitori con figli in cielo e messa
ven 29
Lunedì: don Alberto Martedì: don Giorgio Mercoledì: don Damiano Giovedì: don Paolo Venerdì: don Elio
Bordoni Edoardo
mar 26 20:30 Gruppo missionario in Sala Verde gio 28
02 calendario confessioni I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00:
21.00 Genitori Battesimi in Sala Blu
dom 24
Festive:
7:30 - 19:00
ven 8
Dom 10
Vespertina del Sabato sera: 19:00
7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30
// camposcuola ∞
sab-lun
01 Orari Sante Messe
20:30 Formazione catechiste di tutte le classi 15:00 Celebrazione riconciliazione 1° media 16:00 Celebrazione riconciliazione 5° elementare // Lc 4,21-30 ∞ IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 09:30 Incontro genitori di 3° elementare + pranzo Uscita adolescenti sulla neve
Telefono: 045 7100063
Indirizzo:
Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR
E-mail:
vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it
Sito Web:
www.parrocchiabovolone.it
05 stampa Mediaprint.srl
> WORSHIP adorazione cantata
> MOSTRA FOTOGRAFICA
> ADOLESCENTI E GIOVANI sulla neve
Sabato 16 Gennaio
28 Gennaio /28 Febbraio
Domenica 31 Gennaio
ore 21:00 Presso il teatro Parrocchiale
“In famiglia tutto diventa più semplice”. Chiesa San Biagio
Informazioni e iscrizioni in canonica
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anagrafe Parrocchiale Battesimi Matrimoni
Defunti Foto News
· News·
St. Pius in Meggen, Svizzera
Giubileo della misericordia Segui gli appuntamenti di Gennaio VEN
1
Apertura Porta Santa Basilica di Santa Maria Maggiore
MAR
Giubileo degli operatori dei pellegrinaggi
19 Aula Paolo VI NUOVO SITO PARROCCHIALE
Sarà online a breve il nuovo sito web della parrocchia di bovolone
LUN
25
Celebrazione Ecumenica Basilica di San Paolo fuori le mura
www.im.va
Battesimi Dicembre
· Battesimi· LANZA MARIA VITTORIA
Buon 40° Anniversario 25 Novembre 2015
di Ottaviano e Borini Isabella
PERTA SAMUELE
di Antonio e Mercurio Teresiana
BRUSCO DEBORAH di Brusco Isabel
GRISO ELIA
di Andrea e Sganzerla Alice
· Martimoni· ZAMARCO Simone
PATUZZO Lara
Buon 65° Anniversario
Tarocco Adorino e Favalli Silvietta
Buon 94 Compleanno Nerina Contado
· Defunti · SANTINELLO CARINA di anni 87 GRISONI DINO di anni 83 ROMILDI LAURA di anni 77 BISSOLI ANNA di anni 92 CHIAVEGATO ALFREDO di anni 85 ZAGO BIANCA di anni 91 PATUZZI CAROLINA di anni 88 NALINI ANGELO di anni 93 LUCCHINI GIOBATTA di anni 89
Buon 50° Anniversario
Giovanni Bertolone e Marcella Eugenia Paganin Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it