Ottobre 2022

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LA COMUNITÀ: INTRECCIO DI STORIE NELLA STORIA

L’estate appena trascorsa ci ha fatto riassaporare la bellezza di potersi incontrare con più serenità e leggerezza. Non possiamo non essere grati per tutte le occasioni che ci sono state donate in questi mesi pur restando in un contesto di grande precarietà sociale, economica e sanitaria. La pandemia aleggia e le incertezze che ci consegna la situazione socio-politica internazionale lascia un po’ di irrequietezza. Come attraversare questo tempo, e come farlo con uno stile cristiano?

Sembrano essere sempre più vere e profonde le parole che il Papa ci consegnò durante i mesi di lockdown: “Nessuno si salva da solo!”. Sono i legami che salvano, perché i legami autentici condu cono i nostri passi alle soglie del Risorto. É un processo lento, spesso invisibile. Eppure capace di trasfor mare tutto. Questa estate ho avuto il dono di poter mettere a fuoco un po’ di più questo processo lento, in particolare dentro tre esperienze. La prima riguarda gli esami di ter za media, dove tanti nostri ragazzi hanno attraversato una delle pri me prove della loro vita. La tensio ne, le emozioni, le attese. É bello ve dere i più giovani diventare grandi, perché si tratta di un’arte che chie de alleanze e allo stesso tempo necessità di te, della tua presenza, del tuo metterci la faccia. In quelle giornata i ragazzi mi hanno aiutato a mettere a fuoco quanto sia im portante lasciarsi accompagnare fino alla soglia per poi prendere il volo.

La seconda esperienza é stato cer tamente il Grest che quest’anno ha ripreso la sua tradizionale struttura. Un mese e mezzo di relazioni inten se, di servizio, di ascolto, di tante cose che sono difficili da sintetizza re. Tutto questo mix ha però porta to a vedere una cosa nitidamente:

la bellezza di osservare così tan ti adolescenti mentre costruiva no insieme qualcosa. Il Grest é un tempo di costruzione: si edifica, si fatica, ci si mette le mani in pasta, si recita, si cuce, si gioca, si prega… In questi mesi di incertezza non possiamo restare inermi ma siamo chiamati a intuire cosa il Signore ci chiede di costruire, quale processo lento ci chiede di avviare e custo dire.

La terza messa a fuoco l’ho vissu ta al termine dei campi, quando tutto sembra un po’ tramontare e proprio per questo riesci a mettere bene a fuoco anche i dettagli. Du rante i campi si ha la percezione di essere nel bel mezzo di tante, tan tissime conversioni. Si vede chiara mente come tante persone senta no che ci sia qualcosa di possibile, che non sia già tutto definito e veramente puoi dare una direzione nuova alle tue giornate. Tut to questo non si fer ma ad un’impressione, perché vedi ragazzi e ragazze che cambia no linguaggio, cam biano modo di pen sare, cambiano modo di guardare le cose. Anche questo accade

tutto molto lentamente, perché é come una gestazione che chiede tempo e cura.

Riprendiamo il nostro cammino, e credo sia evidente quanto sia fondamentale la presenza di una comunità che non é chiamata ad essere perfetta ma luogo in cui le storie si incontrano, si raccontano e si incamminano.

//OTTOBRE 2022Parrocchia di Bovolone www.parrocchiabovolone.it n°258 Vita PARROCCHIALE
a cura di Don Riccardo // Editoriale
Questa é la Chiesa, la comunità del Risorto che affianca ogni storia e la illumina verso la vita eterna.

/Vescovo

L'ARRIVEDERCI DEL VESCOVO ZENTI

Al termine del suo servizio episcopale desideriamo ringraziare il Signore per il dono del Vescovo Giuseppe che ha guidato per 15 anni la nostra Diocesi. Vi consegniamo i passi più importanti dell’omelia tenuta da mons. Zenti in occasione del saluto alla Diocesi vissuto lo scorso 8 settembre in Cattedrale.

Carissimi, nel momento del congedo, desidero confidarvi il mio testamento spirituale-pasto rale. Per me è un’occasione quan to mai propizia per un consuntivo del mio episcopato di oltre diciot to anni: tre anni e cinque mesi a Vittorio Veneto, quindici anni e tre mesi a Verona, nella diocesi di San Zeno. La valutazione di quanto questi anni siano stati utili alle due diocesi la lascio esclusivamente alla Misericordia di Dio. Di certo hanno giovato a me, soprattutto nella maturazione di una fede più solida, purificata nel crogiolo delle prove e delle bufere che non sono mancate, e rafforzata in cuore dall’intenso e appassionato agire pastorale.

[…] Anzitutto, l’assoluto di Dio. Con accentuazione in questi vent’anni ho maturato il convincimento che esiste un Assoluto, Dio mistero di Amore trinitario e che è l’unico As soluto. Assoluto di essere, di verità, di amore, di relazione interperso nale, di conoscenza, di armonia, di bellezza, di potenza creatrice, di giustizia. Tutto il resto è davvero relativo, anche ciò che io stesso ero tentato di considerare come assai importante e irrinunciabi le ai fini stessi della pastorale. […] Solo l’Assoluto può colmare e ren dere felice il cuore umano. Il resto è illusione e miraggio. Questa è la mia esperienza, ma penso che sia anche quella di ciascuno di voi: mi percepisco immerso nel grembo di amore trinitario dell’Assoluto; di esistere grazie a Lui; di sussistere in Lui in ogni frammento del mio essere, corporeo e spirituale. Tutto di me Gli appartiene e Gli è caro. […] Il secondo punto cardinale: la centralità della Parola di Dio. Da questa Cattedra, che in termi ni di ecclesiologia è stata quel la di San Zeno e di tutti i Vescovi che mi hanno preceduto, ve l’ho annunciata nella sua autenticità e nella sua integrità. Ne ho chia ra coscienza. Vi ho annunciato l’intero patrimonio della fede cri

stiana, in piena comunione con la Sede Apostolica e con il Papa che la Provvidenza ha assegnato alla Chiesa nel percorso della storia: dalla fede nel mistero di Dio uno e trino; al mistero dell’Incarnazio ne dalla Vergine Maria; al mistero pasquale; al mistero della realtà escatologica, con l’approdo de ciso dalla libertà umana, secondo l’assioma di Agostino: Dio ha fatto dono all’uomo del libero arbitrio, perché decida responsabilmente da che parte stare, nella vita pre sente e nell’oltre il tempo: con Dio o con il diavolo! Al mistero della Chiesa corpo di Cristo e sua spo sa, da amare nonostante le sue fragilità.

[…] Il terzo punto cardinale: il fulcro della vita liturgica sacramentale, a cominciare dall’Eucaristia, fon te, culmine e cardine della vita cri stiana. Celebrata e adorata. Tutto il creato, dal micro al macroco smo, fino all’essere di ogni persona umana, trae origine e sussistenza permanente dall’Eucaristia! Ed è il tesoro sommo di Dio riservato dal suo amore all’umanità! Purtroppo, è sprecato. Per inappetenza e su perficialità. Non possiamo rasse gnarci alla progressiva desertifi cazione della presenza della gente alla Messa, che, senza Eucaristia, inesorabilmente perde il senso del suo essere e del suo vivere, come stiamo percependo specialmen te in questo post-pandemia. Atti viamo ogni iniziativa possibile per farvi partecipare volentieri anche i ragazzi, gli adolescenti e i giova ni, invogliandoli con celebrazio ni particolarmente adatte a loro, rese più attrattive dalla partecipa zione in gruppo di amici. Ne hanno una necessità vitale, per non finire alla deriva del non senso del vive re o dei miraggi. Ogni cammino formativo per sua natura conduce all’Eucaristia, come al suo fulcro. E con l’Eucaristia, sotto il profilo delle risorse liturgiche consegnate alla Chiesa per la vita dei cristiani, facciamo il possibile perché sia ri

scoperto e rivalutato il sacramen to della Misericordia, che pure ha come ministro il presbitero. Non c’è dubbio che, con l’Eucaristia, il Sacramento della Misericordia è, per così dire, una delle invenzioni più geniali di Dio, al fine di mettere l’uomo nella condizione di vivere da figlio nel Figlio, restaurando lo dalla condizione di peccatore. Oggi è un sacramento trascurato e, Dio non voglia, snobbato! In realtà, è sempre a completa disposizione di chi desidera vivere in grazia di Dio, tenendosi costantemente pu rificato nel suo animo. Per questo, al fine di riattivare nei fedeli il de siderio del sacramento della Mise ricordia, i preti non lesinino tempi idonei per la nostra gente. A tale riguardo, è mio desiderio di met termi a disposizione per le con fessioni ogni sabato mattina, in quattro parrocchie dislocate nella diocesi, una volta al mese, previo il consenso del vescovo Domenico, già dato, e nei limiti delle mie for ze fisiche. Ci metteremo d’accor do. E poiché è il sacramento che ci predispone e ci abilita ad esse re noi stessi misericordiosi, colgo questa occasione di conclusione del mio ministero di Vescovo nella Diocesi di san Zeno, nell’atto di ac commiatarmi, per chiedere scusa a quanti ho dato cattivo esempio, ho messo a disagio, ho fatto soffri re, e per assicurare il mio perdono senza riserve a chi mi ha fatto sof frire, cancellando dal mio animo ogni traccia di rancore e di risen timento.

[…] Infine, il quarto punto cardi nale: l’urgenza della formazione alla corresponsabilità sinodale tra laici e presbiteri. Mi riferisco in particolare alle Unità Pastora li, strada provvidenziale per dare volto e anima sinodale al percor so ecclesiale sull’orizzonte della improrogabile nuova evangeliz zazione. Proprio lo spirito delle Uni tà Pastorali favorisce il senso della fraternità presbiterale e la stima reciproca, nella collaborazione

2 ARTICOLI www.parrocchiabovolone.it Vita Parrocchiale 2022
«Neppure

corresponsabile, tra preti e laici, accompagnata da percorsi for mativi fatti insieme specialmente nell’ambito del Consiglio dell’Uni tà Pastorale, mirando a far sì che i laici siano luce del mondo e sale della terra, capaci di far rientrare nel circuito di una fede matura ami ci e colleghi, per le vie dell’amicizia.

[…] Non mi resta che dire un grazie sconfinato a Dio, che, con i suoi in terventi acrobatici, mi ha consentito di arrivare in porto, portando a com pimento il man dato a me affida to l’otto maggio 2007 dalla Santa

//Vescovo

Sede. Un grazie sincero e di cuore va ai miei collaboratori che si sono succeduti in questi quindici anni e all’intera mia Diocesi, ricca di sor prendenti risorse spirituali e inedi te potenzialità pastorali, pur con le sue complesse problematiche:

con i suoi laici, vogliosi di prender si le proprie responsabilità; con i suoi consacrati e consacrate che, pur con la sofferenza in cuore per il venir meno della consistenza delle loro comunità, stanno dando una bella testimonianza di vita evan gelica e missionaria; e con i suoi presbiteri che, nella quasi totalità, sono spiritualmente sani, zelanti e generosi. Sabato 1° ottobre vo lentieri, e non senza una punta di fierezza, consegnerò la Diocesi al mio successore, il vescovo Dome nico. Che accogliamo come nuo vo pastore. A cuore aperto. Grati a Dio, alla Santa Sede e a papa Francesco che, con determinazio ne mirata, ce lo ha inviato. Carissi mi, non ho altro da dirvi se non che vi voglio bene. E tanto!

MONS. DOMENICO POMPILI È IL NUOVO VESCOVO DI VERONA!

Mons. Domenico Pompili è nato a Roma il 21 maggio 1963 ed è stato ordinato sacerdote il 6 agosto 1988 per la diocesi di Anagni-Alatri. Il 15 maggio 2015 papa Francesco lo ha eletto vescovo di Rieti, nella cui Cattedrale è stato ordinato il 5 settembre dello stesso anno. Nel maggio 2018 è stato eletto presidente della Commissione Episcopale per la Cultura e le Comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, venendo riconfermato in tale ruolo nel maggio 2021 per un ulteriore quinquiennio. Il 29 ottobre 2020 è stato nominato amministratore apostolico di Ascoli Piceno, incarico mantenuto fino al 28 novembre 2021. Il 2 luglio 2022 Papa Francesco lo ha nominato nuovo Vescovo di Verona. Riportiamo le prime parole di saluto che il Vescovo Domenico ha rivolto alla Diocesi di San Zeno:

«Neppure si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti gli otri scop piano e così si versa il vino e si perdono gli otri. Ma il vino nuovo si mette in otri nuovi, così si conser vano entrambi» (Mt 9,17).

Le parole di Gesù (come dalla li turgia del giorno di oggi) risuona no nel momento in cui viene reso noto che Papa Francesco mi ha eletto vescovo di Verona, succe dendo a mons. Zenti che abbrac cio con gratitudine.

Questa scelta inattesa mi ha spiazzato. Fino a qualche giorno fa non avrei mai immaginato di venire da voi e di lasciare quelli tra i quali ho vissuto per sette intensi anni, segnati anche dal terremoto. Naturalmente il testo evangelico suggerisce ben altro rispetto a questa mia troppo personale in terpretazione. Quel che è incom parabilmente “nuovo”, infatti, è il

Signore Gesù! Lui è il “vino nuo vo” che fa saltare consuetudini e spazza via pregiudizi. È nel suo Nome che vengo a voi.

Esattamente un secolo fa (1922) Romano Guardini, che era nato proprio a Verona (1885), prima di emigrare con la sua famiglia in Germania, sottolineava che «si è iniziato un processo di incalcola bile portata: il risveglio della Chie sa nelle anime». E descriveva tale processo come «la via per diven tare uomo».

Dobbiamo onestamente ricono scere che il “suolo umano” si è impoverito, si è svuotato del suo humus di relazioni, legami, re sponsabilità e così è divenuto fria bile e inconsistente. Al punto che l’uomo stesso, su questo terreno incerto, finisce per diventare “di sabbia”. Siamo tutti, donne e uo mini, dalla “testa pesante” che

fatichiamo a portare avanti la no stra vita, dubitiamo del tragitto e del senso, chiedendo al contempo riconoscimento e rassicurazione. In tale contesto, quale è la strada da percorrere insieme?

Guardini non ha dubbi. E neanche io. Grazie alla fede cristiana, infat ti, «emerge un punto, che non ap partiene al mondo; un luogo, in cui si può camminare; uno spazio in cui si può entrare; una forza su cui ci si può appoggiare; un amore, a cui ci si può affidare». È la ricerca della fede che vengo a vivere con voi, insieme a tutti, credenti e non credenti, donne e uomini di buona volontà.

Spero che il tempo che ci separa dall’incontro rafforzi in tutti la de terminazione ferma e perseveran te di camminare insieme. Con amicizia e con gratitudine.

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3Vita Parrocchiale 2022 è, peccatore. e, realtà, questo, Domenico, esempio,

GRAZIE BOVOLONE!

Congedarsi quando ci si affeziona non è mai facile. Anche trovare le parole può risultare difficile. Per questo, per trovare l’ispirazione per scrivere questo articolo, mi affido ancora una volta ai padri del deserto, fedeli compagni per un anno tra le pagine di questo giornalino.

ha più ne metta. A volte ho perso il conto delle cose da fare. Fino a sentire in certi momenti di aver perso totalmente il controllo del le cose che dovevo fare, di quelle che dovevo preparare, delle per sone con cui dovevo sentirmi per qualche motivo. Occasioni in cui gli eventi mi hanno impedito di seguire la mia regola di vita, i miei ritmi di riposo, studio e preghiera. Ma potessi tornare indietro non so se sceglierei di fare diversamente.

posso dire di averlo sperimentato e ne sono profondamente grato.

Un fratello venne da un solitario e partendo gli disse: “Perdonami, abbá,perchétihoimpeditodise guirelatuaregola”.Quellorispose: “Lamiaregolaèrinfrancartiecon gedartiinpace”.

Incontrarsi chiede di accogliersi. E accogliersi è anche sempre sco modarsi.

Quest’anno per me è stato sco modante: un anno vissuto con rit mi molto alti, forse troppo talvolta, tra studio, lezioni, viaggi a Verona giornalieri, incontri, gruppi parroc chiali, attività, eventi e chi più ne

come ha lasciato intendere l’ab ba, forse è l’unica vera regola di vita. Perché è solo nella scomodità dell’incontro con l’altro che si sco pre un Dio presente nella vita; solo buttandosi nella mischia si impara a stare in piedi, a riconoscere ciò che è importante e ciò che si può trascurare. E spesso proprio dove viene meno il nostro controllo si lascia spazio all’agire di Dio e si vedono grandi cose. Tutto questo

E questa gratitudine non può che essere nei confronti delle tan te persone che hanno scelto di scomodarsi per venirmi incontro. A partire dai preti che mi hanno accolto con tanta disponibilità cambiando anche i loro orari per venire incontro alle mie esigen ze. Ma penso anche ai tanti volti che ho incontrato in questi mesi: chi solo per un saluto, chi per una chiacchiera, chi per un impegno pastorale più duraturo. Davvero tante persone con cui ho condivi so questo tempo e che mi hanno arricchito.

Ho trovato una comunità che mi ha rinfrancato e per questo mi congedo in pace. Con un velo an che di tristezza, ma nella serenità di continuare a camminare insie me nella fede e nel ricordarsi con affetto nelle preghiere. Certi che “le grazie del Signore non sono fini te, non sono esaurite le sue mise ricordie. Si rinnovano ogni mattina, grande è la sua fedeltà” (Lam 3,223). Grazie!

4 ARTICOLI www.parrocchiabovolone.it Vita Parrocchiale 2022
a cura di Francesco //Seminarista
Perché dire sì alle persone è scomodante. Ma è anche la cosa più importante da fare;
U

// Ordinazione sacerdotale

BUON CAMMINO DON GIACOMO

Giacomo Zanzoni ha condiviso con la nostra comunità un anno di esperienza pastorale due anni fa, nel 2019-2020. E’ stato ordinato presbitero dal Vescovo Giuseppe lo scorso 4 giugno in cattedra le insieme ad altri quattro diaconi del Seminario Maggiore. Nativo di Porto di Legnago, è ora inviato come vicario parrocchiale a Tregnago. Gli siamo vicini con la preghiera e l’amicizia!

DONARE SANGUE, DONARE VITA

Donare il sangue: un’enorme solidarietà in un piccolo gesto

U n gesto semplice che però ha un’importanza fondamentale. Un braccio allungato a dimostra re la disponibilità ad un qualcosa di grande: offrire pochi minuti del proprio tempo per donare all’al tro vita e speranza. Di cosa stiamo parlando? Della donazione di san gue:

tri. Donare, vivere con gratuità un piccolo impegno di aiuto agli al tri. Un atto di responsabilità con il quale vogliamo provare a “por tare quella carezza di Dio a quelli che hanno bisogno, a quelli che hanno una sofferenza nel cuore”, come ha ricordato anche papa Francesco in occasione del giubi leo dei donatori di sangue nel 2015 e un modo per realizzare l’invito di Gesù a “dare la vita per propri amici” (Gv 15,13) come ha recen temente avuto modo di sottoline are anche la CEI nella Pastorale Salute.

di anemie e negli interventi chirur gici e di pronto soccorso.

E allora cosa possiamo fare? Beh, non serve essere supereroi o avere chissà quali capacitò per comin ciare ad essere parte della grande famiglia dei donatori, basta ave re un’età compresa tra i 18 e i 60, pesare più di 50 kg ed essere in buona salute. Non si tratta di una procedura invasiva e permette di mantenersi sempre controllati.

Grazie alla grande disponibilità e alla generosità dei donatori, il sangue, troppo spesso associato solo alla violenza, diventa invece strumento di solidarietà per gli al

Ma perché donare sangue è così importante? Il sangue non si può replicare in laboratorio, può solo essere donato. Gli anni di pan demia che abbiamo vissuto, pur troppo hanno fatto notevolmente diminuire il numero di donazioni, ma il bisogno di sangue è sem pre tanto, visto che è indispensa bile per la cura di alcune malattie come le leucemie e le forme gravi

La sezione di Bovolone della Fidas Verona è sempre pronta ad acco gliere e ad accompagnare nuovi donatori. Per maggiori informazio ni o per prenotare la tua donazio ne puoi contattare il numero 328 9373078 oppure scrivere a bovo lone@fidasverona.it

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5Vita Parrocchiale 2022
// Fidas a cura di Fidas Bovolone
incontro. mattina, 3,2-
un piccolo dono di noi stessi per qualcuno che non conosciamo, ma che senza questo prezioso liquido non riuscirebbe a guarire.

L’ADULTERA: LA MISERA E LA MISERICORDIA SI INCONTRANO

Riprendiamo il nostro cammino alla scoperta delle tracce di piccole donne che hanno attraversato e toccato il grande racconto dei Vangeli.

U na donna colta in flagrante adulterio viene condotta da vanti a Gesù dagli scribi e dai fa risei, nel tentativo di metterlo in difficoltà. È un episodio evangelico che conosciamo molto bene, e in cui, molto spesso, rischia di sfug girci proprio uno dei personaggi principali.

Ancora una volta appare sulla scena una donna, e ancora una volta di lei non conosciamo qua si nulla, possiamo solo delinearla con le poche pennellate con cui ce la presenta il Vangelo. Della sua condizione, se sia spostata o meno, non ci viene rivelato nulla, ma quello che sappiamo per cer to e che si trova in una situazione molto precaria. Infatti, è stata sor presa in una situazione di adulte rio e secondo la legge di Mosè, la sentenza per lei è la morte. Inoltre, molto probabilmente non si ritrova lì per puro caso. I suoi accusatori l’hanno quasi certamente spiata, appostandosi per avere la “prova provata” della sua colpevolezza. Non sappiamo in che condizioni sia stata trascinata fuori dal let to. In ogni caso adesso si trova da sola e con gli sguardi di tutti pun tati addosso, in attesa che quelle pietre che tutti tengono in mano, le vengono lanciate addosso.

È una donna che ha cercato re lazioni al di fuori della sua intimi tà familiare e che ha provato a placcare il suo bisogno di amore in modo sbagliato, finendo per di ventare un oggetto: lo strumento del piacere di un uomo che poi al momento del bisogno l’ha ab bandonata alle mani degli aguz zini. Anche adesso, sulla piazza del tempio, si trova ad essere ancora una volta oggetto, strumento nelle mani di coloro che vogliono usarla contro Gesù. È vittima di una vio lenza che le toglie l’intimità, l’iden tità, la dignità, scoprendo solo l’a marezza e il disgusto.

In mezzo a tanta gente, eppure sola. Che cosa starà provando?

Forse paura della morte per la lapidazione che l’aspetta, timore per tutta la gente vociante e ostile, senso di colpa per l’evidenza del suo peccato. Davanti all’evidenza lei non può difendersi e gli sguardi di giudizio che sta ricevendo fan no più male delle pietre.

E Gesù in tutto questo, cosa fa? Si china e distoglie lo sguardo. Non vuole che il suo sguardo sia som mato agli sguardi giudicanti degli altri. Vuole essere l’appoggio sicu ro in caso di caduta. E da questa prospettiva arriva il suo verdetto: “Chi di voi è senza peccato, sca gliperprimolapietracontrodilei” (Gv8,7) . Questa risposta spiazza gli accusatori, disarmandoli. Tutti depongono le armi, le pietre reali pronte ad essere scagliate contro la donna e le pietre metaforiche preparate per Gesù e se ne vanno uno dopo l’altro.

E finalmente Gesù e la donna pos sono rimanere soli. Usando un’e spressione mutuata da Sant’Ago stino “La misera e la misericordia si incontrano”. Qui avviene l’incon tro che riconsegna la donna a sé stessa rimettendola nel cammi no della sua dignità. Gesù non la condanna, ma recupera la legge. Dopo averla rimessa in piedi, le ridà le regole: “Va e d’ora in poi nonpeccarepiù”(Gv, 8, 11)

Nel loro dialogo, Gesù non nega la legge, ma ne supera i limiti, met tendo al centro la persona, non i suoi atti. E anche per noi è così. Come con quella donna,

Abbiamo un’identità e Lui vede questa, non il peccato che abbia mo commesso. Ci vuole liberare e vuole che anche noi lo vogliamo con lui. E per ritrovare noi stessi dobbiamo recuperare l’identità seppellita dietro le colpe e la mi seria. Come possiamo farlo? Non da soli, abbiamo bisogno di Gesù per zittire i farisei dentro di noi. La storia dell’adultera, ci ricor da che, come cristiani, per noi è fondamentale ricordare che ogni volta che ci allontaniamo da Gesù, diventiamo personaggi in cerca di pretesti e non di verità, mentre quando ci riavviciniamo a Lui, co minciamo a diventare veramente noi stessi e a ritrovare la nostra di gnità di figli.

6 ARTICOLI www.parrocchiabovolone.it Vita Parrocchiale 2022
a cura di Micaela//Piccole donne del Vangelo
Dio non ci inchioda al nostro peccato, non ci indentifica con il male che abbiamo commesso.
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IL BAR DEI PRETI

Il Circolo Noi di Bovolone cambia veste con un nuovo direttivo eletto ad Aprile di quest’anno, tutto nuovo con tanta voglia di fare attività per tutte le fasce d’età, senza lasciare fuori nessuno della nostra comunità.

I l cuore pulsante del nostro Cir colo Noi è IL BAR DEI PRETI, luogo significativo della nostra comuni tà, che da anni è stata la madre di tutti, accogliente ed amorevole. Da tempo rifugio di ragazzi, giova ni, adulti e anziani, l’accoglienza è sempre stata il suo punto di forza.

//Comunità

Ha visto tanti sorrisi, abbracci, ri sate e pianti, ha accolto tanti vo lontari che si sono donati gratuita mente per il bene della comunità. È il cuore dell’incontro! Quanti si sono innamorati al Bar dei Pre ti, quanti hanno stretto amicizie significative, quanti sono stati abbracciati e accolti da questo cuore grande nei momenti difficili della propria vita?

Il merito di tutti questi ricordi im portanti è anche dei volontari che si sono avvicendati nella storia di questo splendido Bar, ognuno la sciando un segno. E così sarà an che in futuro: tutti i nuovi volontari

e quelli che vorranno fare questo bellissimo servizio contribuiranno a portare avanti questa eredità che poi lasceranno a generazioni nuove.

Chi entra in questo Bar respira anche l’amore di chi è passato prima di noi.

Vi aspettiamo al Bar.

ORDINE FRANCESCANO SECOLARE

Il Signore continua ad elargire doni e grazie tramite Francesco d’Assisi

San Francesco diede la forma di vita evangelica laicale a due amici: al Beato Lucchese (Lucio di Poggibonsi) e alla sua sposa Bonadonna, assecondando così il loro desiderio di poter seguire più fedelmente Cristo sull’esem pio e nella spiritualità di France sco. Questo primo testo, scritto da S. Francesco è diventato la Rego la ufficiale del Terzo Ordine Fran cescana, approvata nel 1289. La validità di quella “forma di vita”, che incideva profondamente nel tessuto sociale dell’epoca, è di mostrato anche dal fatto che nei secoli successivi non subì sostan ziali modifiche. L’ultimo intervento sulla Regola fu di papa Paolo VI che la rinnovò completamente in serendovi spunti teologici ispirati al Concilio Vaticano II. Essa è uno strumento provvidenziale, che ci stimola a vivere e crescere sem pre più nell’amore reciproco den tro le nostre Fraternità, nello stile proprio del carisma francescano, così affine a quelle delle prime co munità cristiane.

Ci aiuta anche ad essere più attenti e sensibili alle necessità della chiesa locale.

Ci fa capire quanto sia importante partecipare seriamente alla for mazione, coscienti del nostro ruo lo di laici attivi e ben preparati, per essere veri testimoni di Cristo e del Suo Vangelo, autentici discepoli di S. Francesco. La Chiesa e il fran cescanesimo hanno sempre più bisogno di testimoni e di maestri atti a guidare con chiarezza per le strade che portano alla testimo nianza, la più perfetta catechesi. I francescani secolari, pur non essendo religiosi, si impegnano mediante una vera e propria Pro fessione a testimoniare la novità salvifica del Vangelo, insieme ai Frati del Primo Ordine e alle reli giose Clarisse. Sono Christifideles laici, evangelicamente impegna

ti nella loro condizione di vita, per una risposta in pienezza alla chia mata di seguire Cristo umile, po vero e crocifisso.

La fraternità francescana ha origi ne a Bovolone nel 1915. Gli incontri di formazione cristiana e france scana sono a cadenza mensile (la seconda e quarta settimana del mese, da ottobre a giugno), con la presenza anche di un padre fran cescano. Questi incontri sono per i laici che appartengono all’Ordine Francescano Secolare, ma sono aperti e possono parteciparvi tutte le persone che vogliono conosce re questa realtà presente anche a Bovolone. Gli incontri, di sabato, si svolgono in Piccola Fraternità nel periodo invernale alle ore 16:00 e poi alle ore 17:00. Per qualsiasi in formazione Teresa o Anna numero cell. 3492264004 – 3484328505.

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// Circolo NOI a cura del Circolo Giovanile NOI Bovolone

CAMPO

CAMPO

4 ELEMENTARE
5 ELEMENTARE

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2 MEDIA CAMPO 1 MEDIA

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3 MEDIA A TORINO CAMPO ADOLESCENTI ALLA RICERCA DELLA FELICITÀ

// Adolescenti a cura di Edoardo

UN'ESTATE A ROMA

Momenti di complicità e amicizia nell'esperienza del campo SAF a Roma

I l campo SAF a Roma è stata un'esperienza meravigliosa che porterò sempre nel cuore; inizial mente non ero del tutto convinto di questa proposta soprattutto per il fatto che nei precedenti 2/3 anni ho partecipato a molti cam pi parrocchiali nei quali spesso non comprendevo le attività e gli argomenti di cui si discuteva, tro vandole molto superficiali ed inu tili.

Ho detto sì a questa proposta gra zie ad un gruppo di amici che negli anni è riuscito a tirare fuori il me glio di me in ogni situazione. Con loro ho capito che frequentando questo tipo di persone avrei trova to il vero me stesso. Diciamo quin di che è partito tutto dall'esigenza di fare una nuova esperienza, che potesse rafforzare questo rappor to di amicizia e di complicità.

Per me l'esperienza del campo SAF è stata un mix di emozioni diver se tra loro, ma allo stesso tempo molto equilibrate ed intense; par tendo dalla conoscenza di nuove persone di altre parrocchie, che ha reso il campo molto divertente e vario, arrivando fino alle attività

e alle provocazioni dei nostri Don che hanno reso il campo diver tente e spensierato ma allo stesso tempo educativo e formativo sotto ogni punto di vista. Abbiamo vis suto momenti di vario genere, tra i quali spiccano le testimonianze di alcune persone, che ci hanno rac contato la loro storia insegnando ci delle lezioni di vita importanti in modo ironico e spensierato e fa cendoci riflettere.

In generale è stata un'esperienza ricchissima di significati

L'intuizione di questa esperienza deriva molto semplicemente dal le persone che mi hanno accom pagnato in questo cammino, in particolare i don che hanno reso il campo vivace e attivo, i respon sabili e gli animatori che hanno organizzato momenti di condi visione bellissimi indirizzando il campo in maniera eccellente; ma soprattutto devo ringraziare i miei amici più stretti che definirei quasi fratelli che sono riusciti veramen te a valorizzare la mia personalità rendendomi migliore e più consa pevole di ciò che realmente conta nella vita.

GRAZIE LEONIche mi ha permesso di essere realmente me stesso al 100%, con ogni pregio e difetto che compone la mia personalità, con le persone che amo e stimo.

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ESPERIENZE IN ALTA QUOTA

Il campo giovani quest’anno è stato vissuto ad alta quota, attraversando l’ultimo tratto della Via Alta 1 in Valle d’Aosta e arrivando ai piedi dell’immenso Monte Bianco. L’esperienza è stata condivisa con la parrocchia di Sommacampagna e gli ingredienti principali sono stati molto essenziali: condivisione, cammino e Parola. Sono stati giorni di semina per diversi giovani che sono chiamati ora a “ravvivare il dono che è in loro”.

12 ARTICOLI www.parrocchiabovolone.it Vita Parrocchiale 2022 P

CAMMINATA NOTTURNA

Qualcuno ha scritto che “la montagna non è solo neve e dirupi, creste, torrenti, laghi, pascoli. La montagna è un modo di vivere la vita. Un passo davanti all’altro, silenzio tempo e misura.”

Per questo, quando abbia mo sentito che don Riccardo avrebbe organizzato una notturna sul monte Carega con un grup po di giovani, non abbiamo perso tempo a chiedere ai nostri figli se potevamo unirci. “Se volete venire, ok! Ma niente scherzi: seguiteci da lontano!” è stata la loro ragione vole risposta. E così la notte del 9 settembre siamo partiti anche noi.

Qualche ora prima però, mentre preparavamo lo zaino e valutava mo come meglio equipaggiarci, io e mia moglie avevamo iniziato a preoccuparci... Era trascorso qual che decennio dall’ultima volta che avevamo fatto un’esperien za simile e forse avevamo aderi to troppo in fretta all’idea. Di notte, quelli come noi, di solito riposano.

Per di più non c’era bel tempo, quel mattino a Verona c’era sta to un brutto temporale e la per turbazione era ancora in transito, tant’è che in macchina, appena usciti di casa verso l’una di notte, il lampeggiare lontano, ma ben vi sibile, di un temporale, ci ha fatto rompere il silenzio: “Ma siete pro prio sicuri di voler andare?”. Risposta corale: “Vediamo cosa

dice il don!. “Tranquilli, se piove non si va!”.

Poi il ritrovo davanti alla chiesa e la decisione comune di partire.

A Zevio i primi tratti di asfalto ba gnati, a Tregnago la conferma che un temporale era appena passa to. A Giazza la luna, lasciata a Bo volone, non si vedeva più. A Revol to buio completo e il sospetto che qualche temporale fosse ancora in zona. Insomma, la premessa non l’avevamo immaginata così.

Ma si sa, la strada è mettersi in cammino, è stupore, è sorpresa, è “fino in fondo”. È dono, per il quale qui vogliamo ringraziare.

Abbiamo camminato dietro agli ultimi (le promesse vanno mante nute), senza torcia, in silenzio, pas so dopo passo, sostenuti e inco raggiati da una luna che andava via via mostrandosi, quasi a dire: “Tranquilli, ci sono, abbiate pazien

za, di tempo ne avete”.

Abbiamo osservato quelle piccole luci in movimento lungo il sentiero e quei giovani in cammino davan ti a noi. Abbiamo meditato su quel loro modo di stare insieme, su quel loro vociare ininterrotto fino alla vetta.

Che meraviglioso spazio d’incon tro è la strada, un momento di vita intenso ed autentico. Quante pa role si saranno detti, quante emo zioni, quante relazioni avranno vis suto. Liberi, spensierati, gioiosi.

Ci siamo stupiti di come quel no stro camminare racchiudesse da una parte i nostri ideali, e dall’al tra una novità di vita, una risposta a quei segreti sogni che ciascuno vorrebbe per sé e per il mondo, una storia diversa, fatta di amore, di bellezza, di gioia e grandezza.

Ecco il dono ricevuto: l’aver ritro vato slanci di libertà, il coraggio dell’avventura, del rischio, del ser vizio, dell’impegno a cambiare il mondo cambiando sé stessi.

www.parrocchiabovolone.it 13Vita Parrocchiale 2022
a
cura di Stefano e Paola
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Camminata notturna

SULLA

GREST 2022
STRADA PER VITA AETERNA

GREST 2022

STRADA PER EL DORADO AETERNA

UN'ESTATE DA SCOUT

tesoro è stato unirsi per mettere in salvo gli amici. Così è finita la nostra avventura delle V.D.B., con un bellissimo cerchio intorno al fuoco tra canti, bans, totem, stu pi-totem e un emozionatissimo consiglio della rupe. Alle ore 16 di domenica 14 agosto siamo saliti sul treno a Gualdo Tadino per far rotta verso Nogara, raggiunta alle 22:10 ora stellare

Route Noviziato 2022

Vacanze di branco 2022 Domenica 7 agosto 2022 noi lu petti del branco Candida Luna siamo salpati all’alba dalla sta zione di Nogara per raggiungere Gualdo Tadino in Umbria. Proprio a Gualdo ci siamo subito messi alla ricerca del pianeta del Tesoro dei 1000 mondi, il leggendario te soro del pirata interstellare Flint. In compagnia di Gimbo, un ragazzo un pò spericolato, ma dal cuore grande, del dottor Dopper, scien ziato strampalato, il capitano Amelia, coraggiosa e temeraria e il sottufficiale Arrow, suo fedele braccio destro, abbiamo giocato per poter arrivare al misterioso tesoro. Divisi in squadre (timonieri, carpentieri, vedette e cartografi) abbiamo affrontato quotidiana mente i vari servizi per tenere in ordine ed efficiente la nave. Tut tavia tra la ciurma c’erano anche due tipi loschi, interessati avida mente al tesoro: il cyborg Silver e lo scorbutico Scroop. Tenendoli d’occhio, abbiamo migliorato le nostre abilità manuali e abbiamo costruito un “morph”, creaturina mutaforma, un braccio mecca nico e un robottino. Il capitano Amelia, usando la mappa che Gimbo aveva avuto da uno strano individuo moribondo, ci ha porta to in vari pianeti dove abbiamo imparato da alcuni alieni senza occhi quanto si potesse conosce re il mondo usando gli altri sensi. Il 10 agosto siamo approdati su un pianeta da cui abbiamo potuto rimirar le stelle. Ed è stato lì che

Scroop, in un momento di pericolo per la ciurma, ha ucciso il valoro so Arrow che era riuscito a salvar ci tutti da un terribile buco nero. Il tradimento è diventato chiaro il giorno dopo quando arrivati al pianeta Genga, siamo corsi a rifu giarci nelle grotte di Frasassi, se minando Scroop e Silver, interes sati sempre più al malloppo. Per fortuna noi lupetti abbiamo sem pre avuto “occhi aperti” imparan do a guardare come fa Gesù con il cuore, con cura, in profondità e ol tre le apparenze. In questo modo siamo riusciti a fronteggiare l’as salto finale dei due traditori che, dopo un’appassionante caccia al tesoro, volevano prendersi tutto. Mentre stavamo scappando dal pianeta che si stava autodistrug gendo, tesoro incluso, abbiamo visto Silver salvare Gimbo: il vero

Con i ragazzi/e del noviziato in route quest’anno siamo stati a Luserna, luogo di partenza e ar rivo del nostro percorso. Siamo stati ospitati per la prima e ultima notte dai gentilissimi proprietari di “malga campo” per poi pianta re le tende lungo il percorso scel to. Percorso non molto impegna tivo ma ben calibrato sulle nostre capacità. La difficoltà più grande è stata trovare acqua, purtroppo anche le varie sorgenti segnate sulla cartina erano secche. Que sto ci ha permesso però di vivere a pieno la condivisione e il vero si gnificato di quello che è la comu nità. Speriamo che questa route abbia lasciato un segno nei nostri novizi, li abbiamo visti cambiare e maturare, e questo, per un capo scout è la gioia più grande. Buona strada a tutti!

16 ARTICOLI www.parrocchiabovolone.it Vita Parrocchiale 2022
Gli Scout ci raccontano la loro estate // Scout a cura dei gruppi Scout
Tornando

Noi Clan Primo Sole, come itinera rio per la route di quest’anno, ab biamo scelto di percorrere la Via degli Dei; cammino che collega le due città di Bologna e Firenze. Partendo il primo agosto da Bo logna abbiamo percorso il tratto iniziale, passando dal Santuario di San Luca, fino ad arrivare la sera nei pressi di un grande campo dal quale si vedevano i famosi “colli bolognesi”. Quel giorno, oltre ad aver percorso circa 20 chilometri inondati di un caldo torrido, ab biamo anche inaugurato il tema di questo campo: Memorie, stori che, di gruppo e personali.

Il giorno dopo siamo partiti all’al ba, con l'obiettivo di arrivare al Paese di Monzuno, anche questo distante all’incirca una ventina di chilometri. Durante la mattinata abbiamo avuto la fortuna di pren derci un po’ di pioggia che però non ci ha fermati, muniti infatti di poncho e copri zaino abbiamo continuato senza paura la strada. Durante il nostro percorso abbia mo avuto la fortuna di incontrare delle persone che condividevano come noi la fatica e la gioia del sentiero, con cui abbiamo avu to modo di intrecciare nuove re lazioni che se pur brevi, ci hanno dato molto. Succedeva spesso magari di rivedere la sera gli stes si volti incontrati durante il giorno. Tornando al percorso, consape voli dei nostri punti di forza ma anche dei nostri limiti abbiamo deciso, tutti insieme, di rivaluta re il percorso: ridurre i chilometri di strada favorendo i momenti di comunità, quelli che alla fine ti ri mangono nel cuore.

Con questo nuovo obiettivo ab biamo affrontato il giorno seguen te con destinazione Madonna dei Fornelli, dove siamo stati ospitati gentilmente dalla parrocchia del luogo. Dopo un po’ di riposo, una doccia, una buona cena e aver vi sitato il lago di Castel dell’Alpi sia mo partiti con il treno alla volta di Firenze.

Ospitati dal gruppo scout del Fi renze 2, l’ultimo giorno è stato per noi momento di confronto, cresci ta e dialogo, durante il quale ab biamo tirato le somme di quello che è stato il nostro viaggio. Siamo tornati a casa ricchi di nuo ve esperienze, che ci hanno inse gnato l’importanza del costruire la comunità tra di noi e con gli altri, piuttosto che morire soffocati dal caldo e dalle nostre stesse vesci che.

Campo estivo EG 2022

Finalmente quest’anno siamo ri usciti a fare il campo estivo fuo ri da Bovolone. Siamo andati in Lessinia a Campofontana, frazio ne di Selva di Progno, dal 29 Lu glio al 6 Agosto. Questi otto giorni sono stati pieni di felicità e di vertimento, ma anche fatica e difficoltà. Ad un campo scout, infatti, il diver timento non manca mai (soprattutto ai cerchi serali!), ma ad affronta re otto giorni di vita all’aperto ci si stanca anche

perché bisogna costruire tutto: tende, tavoli e altre cose. Inoltre, per mangiare, ogni squadriglia deve cucinare autonomamente i propri pasti e tenere puliti i propri spazi e le proprie dotazioni (piat ti, pentole e gavetta). Le squadri glie Pantere e Cobra hanno voluto costruire una sopraelevata, che è una costruzione supplementare necessaria su un terreno in pen denza per non dormire sul disli vello. Oltre a queste sono state realizzate tante altre costruzioni che sono state sì difficili da rea lizzare, ma, che una volta finite ci hanno lasciato la gioia di veder le stare in piedi. La prima sera, al cerchio serale, abbiamo scoperto che Asterix e Obelix ci avrebbero accompagnati come tema del campo 2022.

Il cerchio serale è un momento dopo cena in cui tutti si riunisco no attorno al fuoco per le scenet te e per i giochi serali. Ogni sera una squadriglia diversa organizza i giochi. Ci siamo messi alla pro va con diversi giochi, ad esempio abbiamo dovuto intraprendere un torneo di Roverinix, un gioco tipico della Gallia (ai nostri giorni cono sciuto come roverino). Il campo scout è anche esplorazione e per fare questo abbiamo attraversa to una parte di bosco per scoprire qualche luogo nascosto e siamo anche andati in un osservatorio per la veglia alle stelle, magica come sempre. Anche quest’anno l’esperienza è stata avventurosa e ricca di ricordi per il futuro.

www.parrocchiabovolone.it
17Vita Parrocchiale 2022
Route Clan Primo Sole 2022

// Rubrica la voce di papa francesco

Care famiglie! Il mio incoraggiamento è partire dalla vostra situazione reale e da lì provare a camminare insieme: come sposi, nella vostra famiglia, insieme alle altre famiglie, insieme con la Chiesa.

Provo ad indicare i passi in più da fare insieme:

1. “Un passo in più” verso il matrimonio: che le nostre diocesi e parrocchie diventino sempre più “comunità che sostengono tutti. Questo è il significato dei sacra menti del Battesimo e del Ma trimonio: perché “noi non ci ba stiamo”: quando un uomo e una donna si innamorano, Dio offre loro un regalo, il matrimonio, che ha in sé la potenza dell’amore divino: forte, duraturo, fedele, ca pace di riprendersi dopo ogni fal limento o fragilità.

2. “Un passo in più” per abbracciare la croce: che il Signore so stenga e renda feconda ogni croce che le famiglie si trovano a portare.

3. “Un passo in più” verso il perdono. In ogni matrimonio ci sono le crisi: vedere una famiglia che si disgrega è un dramma che non può lasciarci indifferenti. Il desi derio che c’è nel fondo del cuore di ognuno è che l’amore non fini

Rubrica

sca. Il perdono risana ogni ferita: dobbiamo chiedere perdono agli altri e anche perdonare noi stessi.

4. “Un passo in più” verso l'acco glienza. I coniugi si sono accolti l’un l’altro e hanno accolto la vita di nuove creature. E mentre nei contesti anonimi chi è più debole viene spesso rigettato, nelle fa miglie è naturale accoglierlo: un figlio con disabilità, una persona anziana bisognosa di cure.

5. “Un passo in più” verso la fra tellanza. Vivendo assieme a chi è

diverso da me, in famiglia s’impa ra ad essere fratelli e sorelle. S’im para a superare divisioni, pregiu dizi, chiusure e a costruire insieme qualcosa di grande e di bello. Cari amici, ogni vostra famiglia ha una missione da compiere nel mondo. Noi battezzati siamo chiamati ad essere

Avanti, con coraggio, con gioia.

Discorso di Papa Francesco al X incon tro delle famiglie Mercoledì, 22 giugno 2022

BENEDETTa Ti consiglia un libro

montagne

Pietro è un ragazzino solitario, la cui famiglia lavora e abita nella pe riferia di Milano. I suoi genitori si erano trasferiti in città da giovani la sciando il luogo che li aveva fatti crescere, incontrare e innamorarsi: le Dolomiti. Ora, nel grigio di Milano ricordano con nostalgia e rimpianto le loro prime montagne, il loro primo amore, fino a quando scoprono un paesino ai piedi del Monte Rosa: Grana.

Qui, Pietro trascorre estati spensierate, condividendo con l’amico Bruno avventure e scoperte. Sono gli anni delle prime camminate in montagna con il padre, un uomo ombroso e con il quale il figlio avrà sempre un rapporto difficile.

Un romanzo di amicizia, di crescita, ma soprattutto, un romanzo ca pace di raccontare la montagna, protagonista indiscussa di queste vicende.

Buona lettura come sempre!

18 ARTICOLI www.parrocchiabovolone.it Vita Parrocchiale 2022
a cura di Angiolina Pasini a cura di Benedetta
//
// Titolo: Le otto
BS
un messaggio che lo Spirito Santo trae dalla ricchezza di Gesù Cristo e dona al suo popolo.

Sante Messe

Vespertina del Sabato sera: 18:30

Festive: 7:30-9:00-10:15-11:30 - 18:30

Feriali: 7:30 - 19:00

Libreria parrocchiale

Lunedì: 9:30 - 11:30; Martedì: 9:30 - 11:30; 15:30 - 18:00

Mercoledì: 9:30 - 11:30; 16;00-18:00

Giovedì: 9:30 - 11:30; 15:30 - 18:00

Venerdì: 9:30 - 11:30; Sabato: 9:30 - 11:30; Domenica: 9:00 - 11:30;

Confessioni

I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni:

Lunedì: dalle 16:00 alle 19:00

Martedì: dalle 16:00 alle 19:00

Mercoledì: dalle 16:00 alle 19:00

Giovedì: dalle 16:00 alle 19.00

Venerdì: dalle 10:00 alle 12:30

Sabato: dalle 16:00 alle 18:30

Redazione

Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini, Chiara Merlin, Elena Segala, Enrico Vincenzi, Micaela Modenese, Evelyn Fiorio

Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo (edoardo.bor@gmail.com) Merlin Chiara (chiaramerlin98@gmail.com)

Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.

Contatti Telefono: 045 7100063

Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it

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Vita Parrocchiale 2022
60 ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO CORRAIA PIETRO E DE MARCHI IVANA MEETING ADOLESCENTI 25 SETTEMBRE 2022

Anagrafe Parrocchiale

Defunti

BENETTI ANTONIETTA di anni 83

DUSI SERGIO di anni 87

FILIPPI RITA di anni 93

PERAZZANI LUIGI di anni 92

REBONATO BIANCA di anni 90

ALDA’ GISELLA di anni 91

TAVELLA GAETANA di anni 99

MORETTI AFRA MARIA di anni 94

BISSOLI GERARDO di anni 81

LUCATI MAURIZIO di anni 45

COLTRO PIETRO di anni 86

LUSINI LUIGIA di anni 86

SMERILLI IDA di anni 93

DE MARCHI LIVIANA di anni 64

MARCONCINI VITTORINA di anni 92

MIRANDOLA PIERINA LUCIA di anni 93

GUARNIERI MARIA ROSA di anni 74

BONFANTE DONATELLA di anni 66

PELLIZZARO TERESA di anni 84

D’AMORE DONATO di anni 77

BACCAGLINI BRUNO di anni 79

BATTISTELLA MARIA GIOVANNA di anni 85

MORANDO ADELINA di anni 87

CARAZZA FRANCESCO di anni 84

MURARI DUILIO di anni 87

BOLDRINI MARIA ALMERINA di anni 91

RENOFFIO GABRIELLA di anni 101

PASETTO SERGIO di anni 77

MANCASSOLA BRUNO di anni 92

CHIARAMONTE FRANCO di anni 86

CRISTARELLA MARIA GIUSEPPA di anni 91

MOZZO ALBINO di anni 85

SANDRI GEMMA di anni 93

MIGLIORINI NICOLETTA di anni 62

BETTILI GABRIELLA di anni 81

GIOSO DANILLO di anni 82

BARCOTTO MAURIZIO di anni 54

BISSOLI LAURA di anni 92

CHIEREGHIN GIANFRANCO di anni 69

MIGLIORINI MARIO di anni 81

BROGNARA ALESSANDRO di anni 80

BERTOLAZZI ROBERTA di anni 78

TAROCCO MAGGIORINA di anni 97

Battesimi Matrimoni Defunti foto

Battesimi

DAN ELENA DAN GHEORGHE LAURENTIU BALTIERI TOMMASO di Paolo e Silva Queiroz Aryane Laissa

BISSOLI MARIAPAOLA CARINA di Gianpaolo e Ciudae Ionela Gi liana

CEOLINI GIULIA di Andrea e Bersani Sabrina CESARI CHIARA di Marco e Galetto Valentina DE GUIDI LAVINIA di Edoardo e Bissoli Sara

FEMIANO AMBRA di Walter e Contarelli Annalisa

TERESI ROSALIA di Francesco e Maiorana Rossella Cristina

FURLAN ALICE di Alberto e Chiavegato Sara Agnese

GIULIANI MARGHERITA di Alessandro e Beltrame Silvia

ONGARO GENNARI NOAH di Francesco e Gennari Andrea

PANOZZO GREGORIO LEONE di Alvise e Franco Elisa

TIENI TOMMASO FRED di Michele e Morelato Lorenza Car lotta

ZANONCELLO REBECCA di Luca e Bertolini Elettra

GENTILE VANESSA ANGELA di René Luigi e Zagarella Myriam ZANINI SOFIA di Remo Andrea e Colato Elena AIO OLIVER di Enrico e Tita Barbara BALZANELLI ANASTASIA di Cristian e Corradi Romina

COCCHIO SOFIA di Alberto e Bertoni Federica DALCER EDOARDO di Michele e Fiorini Giulia

FRANZOSO ISABEL MYA di Nicolas e Ursache Andrea Anto nela

GIANELLO CARLO di Matteo e Tambalo Ilaria

Matrimoni

DORICIC Emanuel MOZZO Vittoria

CARNEVALE Domenico MARTINEZ Marcella BELLÉ Fabio TOMELLERI Cristina

ZANDOMENEGHI Simone BISSOLI Elena

MANENTE Alessio BIANCHINI Sara ROSSI Marco CASTAGNINI Anna chiara

QUINTINO PONTES Filho Sairo PIRES VIEIRA Tereza De Fatima

ZANOLLI Erik CAIAZZA Erika

BROGNARA Lorenzo CASTELLANI Rachele

PAROLINI Stefano BASILE Andrea Isabella

CAMILLONI Andrea SASSO Federica PERBELLINI Marco MURARI Alice PESARIN Andrea BONINSEGNA Gaia DE BIANCHI Davide BISSOLI Ester

FRASSINE Valerio FERRARI Jessica BERTONI Edoardo DE MORI Eleono ra

Anagrafe parrocchiale Aggiornata al 19 Settembre 2022

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Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it www.parrocchiabovolone.it

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