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n°216 // OTTOBRE 2016
ita V Parrocchiale
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// Editoriale
a cura di Don Paolo
GUARDATE A LUI E SARETE RAGGIANTI Cari parrocchiani, tante volte ci siamo incontrati dalle pagine del nostro giornalino, proprio dall’articolo di prima pagina. Ogni volta che scrivevo mi chiedevo come trovare le parole affinché fosse il Signore a parlare alla vita di ciascuno di voi, con parole che riuscissero a far conoscere il suo amore misericordioso. pagnato anche dai movimenti delle sue braccine, esprime tutta la sua gioia. Pensiamo al guardarsi di un uomo e una donna innamorati! Quanto il loro guardarsi è importante, è capace di comunicare e alimentare il loro amore! Pensiamo quanto sia forte e, potremmo dire, medicinale per un genitore, magari anziano e anche malato, vedere il proprio figlio fargli visita, vedere i propri figli e nipoti riuniti insieme attorno a lui. E di esempi potremmo farne molti altri. Il guardarsi così umano può divenosì anche questa volta ho provato tare divino, capace di far sperimentaa pensare a qualche espressione re l’amore divino! La persona umana della Parola di Dio che potesse essere che ha ardente desiderio di Dio, può utile a questo scopo. Mi sono venuavere la possibilità di vederlo, di inte in mente alcune parole, a me care, contrarlo! prese dal salmo 33: “Guardate a Lui e Ogni volta che vivo l’Adorazione sarete raggianti”. Eucaristica, guardo Gesù! Ogni Con queste parole il salmista ci rivolta che guardo il crocifisso corda qual è la relazione di amore più meditando il Suo dono di amore, importante per una persona: quella guardo Gesù. con il Signore! Ogni volta che poso i miei occhi Il salmista usa il verbo:“guardasul coniuge, riconoscendolo re”, un verbo così significativo per la come quel dono così grande persona! Un guardare che sa andare che Gesù mi ha fatto per dirmi oltre all’aspetto fisico più immediaquanto mi ama, guardo Gesù! to; che sa andare oltre alla superficie Ogni volta che so incontrare, delle cose, degli eventi. Un guardare accudire e avvicinarmi al che sale dal cuore come già spesso povero, al malato, all’afflitto accade nella vita di tutti i giorni. Penricordandomi delle parole di siamo al bambino che guarda il volto Gesù, guardo Gesù! del papà, della mamma o dei familiari e con il suo raggiante sorriso, accom-
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Guardare il Signore produce un frutto: “sarete raggianti”! Come a dire: la Sua gioia comincerà a pervadere il tuo cuore in maniera traboccante, in maniera così gustosa che non vorrai più abbandonarLo. E se tu ti dovessi trovare nel peccato più grande, la nostalgia del suo sguardo sarà così grande tanto da muoverti a chiedergli perdono e anzi, saranno proprio i tuoi peccati, gli spazi dove Lui vorrà e potrà entrare per portarti la Sua consolante, presenza che ti farà gustare la gioia del Suo perdono. In questi 8 anni vissuti insieme ho cercato di indicarvi, a volte in maniera più opaca altre più lucida, il volto del Signore, ma devo dire che voi stessi siete stati, nei modi e occasioni più diversi, un dono per me, a ricordarmi qual è la direzione decisiva da percorrere per avere la gioia della fede, qual è il volto più importante da cercare. Perciò vi lascio queste parole affinché, insieme, possiamo sempre guardare il Suo volto per essere raggianti, di quella gioia che viene dalla fede e per diventare capaci di diffonderla. Con amore riconoscente a Dio, che sa fare cose grandi con la debolezza delle nostre persone, che attraverso di voi ha agito anche a mio favore, vi ringrazio tutti. Un grazie a tutti i preti che ho avuto la grazia di conoscere qui a Bovolone. Un ringraziamento particolare, però, a don Giorgio, don Damiano, don Elio, don Alberto e a don Suranga con cui ho condiviso questi ultimi anni.
2 Vita parrocchiale 2016 // Rubrica
articoli a cura di Giovanni
LE PAROLE E IL PROFETA: ABACUC Continuiamo anche quest anno la nostra rubrica dedicata ai profeti e in particolare, questo mese, riprendiamo cercando di conoscere meglio il profeta Abacuc.
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uesto articolo vorrebbe portare come sottotitolo “L’ironia di un destino beffardo”. Dalla traslazione in italiano del nome del profeta deriva l’aggettivo o sostantivo “bacucco”, che indica, in genere, un uomo dalle scarse capacità cognitive, uno dagli orecchi duri che magari non collega, non intende, non calcola, non si sforza, non si muove; un ebete, una figura quasi abietta – queste considerazioni ci possono dire tanto su come ragioniamo: riteniamo (pur implicitamente) chi si ritrova senza una buona dote intellettuale un essere inferiore. La figura del vecchio demente – questo il paradigma, attorno al quale ruotano i significati della parola in esame. Follia senile. Proprio così. Abacuc è un vecchio. L’ha scolpito così bene Donatello per il campanile di Giotto: scheletrico, vestito con panno abbondante e soprattutto pelato, tanto da essere stato rinominato lo Zuccone (ironia della sorte). È vecchio perché così l’ha tramandato il popolo, in mancanza di testimonianze biografiche. Nessuna menzione della profonda saggezza di cui è portatore. Leggendo il libro di Abacuc, l’ottavo dei profeti minori, non si può che rimanere colpiti dalla saggezza che dimostrò. Profetizzando la conquista d’Israele da parte dei Caldei, egli divulga un messaggio che viaggia oltre i confini del proprio tempo e, aggiungerei, della Storia. Il libro di Abacuc è, infatti, il ragguaglio dato all’umanità su che posizione prendere nel conflitto eterno tra vivi e morti, e soprattutto su come distinguere le due parti in causa. Le persone vive nella Bibbia sono coloro che credono in Dio. Persone morte, invece, sono gli accumulatori di ricchezze, “coloro che onorano vani idoli” (Giona). Anche in questo libro troviamo riferimenti al divario abissale tra il vivo e il morto. Solo che lo si affronta in una prospettiva diversa, “positiva”, il cui “negativo” potrebwww.parrocchiabovolone.it
be essere rappresentato appunto da Giona: posto Giona come colui che si rifiuta di collaborare e viene quindi ingoiato da un pesce da buon uomo passivo quale è; Abacuc impersona invece, nonostante le lamentazioni (che sono comunque un rivolgersi positivo a Dio), colui che resiste immobile, vigile nella propria fede (“mi metterò di sentinella”). Abacuc è quindi vivo perché, come dicevo prima, ha fede: si mantiene saldo e aspetta obbediente il Signore. Non fa niente che non sia sperare e credere in Dio. E per questo ottiene la vita, come riportano i versi conclusivi dell’opera:
1) dialogo tra il profeta e Dio – stile profetico 2) imprecazioni contro l’oppressore – ammonizione 3) intervento di Dio contro l’oppressore – lirica salmodica/inno Ma il centro di gravità dell’opera è rappresentato dal versetto 4 del capitolo 2, l’ultimo della prima parte: Ecco, soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per merito della sua fede”.
Un uomo giovane può anche essere vecchio all’esterno: è questa la saggezza. È stata la trasfigurazione popolare ad associare al saggio la caratteristica di vecchio. Ed è sempre stata la trasfigurazione, con l’aiuto del mare del tempo, ad associarvi la caratteristica di pazzo. Ma forse non è stato a caso, penIl Signore Dio è la mia forza, sateci: un uomo che non compie egli rende i miei piedi come alcun gesto, se non ordinare di quelli delle cerve e sulle alture mantenere la calma, per la liberami fa camminare”. zione della propria casa, e grazie a ciò risulta liberato - non è forse una Abacuc è, a prescindere dall’età, follia? un uomo vivo, o meglio vitale. Chiunque abbia trovato la fede e la mantenga, sarà eternamente giovane; su questo punto hanno riflettuPostilla storica: to alcuni tra i più grandi pensatori ttenzione a considerare i pazzi occidentali (per citarne due: San semplicemente “pazzi”, perché Paolo e Kierkegaard). Le cinque imprecazioni (introdotte tutte dalla for- la pazzia è infettiva. Prima si è citato San Paolo. Egli riprese il versetto mula guai a chi e precedute da una sopra riportato (“il giusto vivrà per energica condanna alle ricchezze) merito della sua fede”), ponendolo a servono a delineare ancora meglio il confronto: attraverso queste ammo- fondamento della propria cosiddetta dottrina della giustificazione. Tale nizioni, distinguiamo chiaramente insegnamento ha avuto una risonanquali sono le parti in gioco e come za vastissima nella cultura cristiana distinguere chi è nel torto, cioè i d’occidente: basti dire che Agostino malvagi: guai a chi accumula ciò d’Ippona (santo e filosofo) se ne che non è suo, guai a chi è avido di occupò lungamente e ampiamente. lucro, guai a chi costruisce una città Da San Paolo un monaco benedetsul sangue, guai a chi fa bere i suoi tino tedesco, Martin Lutero, mutuò vicini versando veleno per ubriacarli una propria dottrina, nota ai posteri e scoprire le loro nudità, guai a chi come protestantesimo. Questa dotdice al legno “svegliati” e alla pietra trina fu la scintilla d’accensione di muta “alzati”. Avidi, ladri, assassini, infiniti conflitti che coprirono l’arco potenti, ipocriti, falsi, idolatri: questi di tre secoli, tra ‘500 e ‘700, i cui sono i morti. La vita di Abacuc è un’eterna gio- postumi possono essere rintracciati ancora oggi. vinezza. Tale è stato il potere di un solo Il libro è strutturato in 3 sequenze, versetto. scritte in 3 stili diversi:
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Vita parrocchiale 2016 // Giubileo 2015-2016
Rubriche 3 a cura di Giulia
MISERICORDIOSI come il padre SANTA ANGELA MERICI Apostola della carità Continua la nostra rubrica dedicata alla misericordia, a cui è ispirato il Giubileo straordinario indetto da papa Francesco. Anche questo mese prenderemo ad esempio la vita di un santo (o meglio, in questo caso una santa), evidenziando le opere di misericordia che ha compiuto su questa terra.
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ggi vi raccontiamo alcuni tratti salienti della vita della fondatrice dell’ordine delle Orsoline: santa Angela Merici. Angela nacque nel 1474 a Desenzano del Garda, in un periodo storico contrassegnato da grande fermento politico e artistico: se da un lato troviamo le numerose campagne militari di Carlo V che seminano morte in giro per l’Europa, dall’altro c’è la fioritura del “Rinascimento”, e la maturazione di una nuova coscienza religiosa, figlia dell’umanesimo, che sfocerà nella riforma protestante di Lutero. L’esigenza di rinnovo della spiritualità e del modo in cui le persone si percepivano rispetto al mondo portò alla nascita di numerose congregazioni religiose come i Gesuiti nel 1534 ad opera di s. Ignazio di Loyola; i Fatebenefratelli fondati nel 1540 da s. Giovanni di Dio; i Somaschi nel 1528 fondati da s. Girolamo Emiliani; i Filippini o Preti dell’Oratorio di s. Filippo Neri (1515-1595), sfociando,
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a seguito della Riforma Protestante, nel grande e basilare Concilio Ecumenico di Trento (1545-1563). In questo quadro di grande movimento educativo e spirituale, per lo più rivolto però alla formazione della parte maschile della società del tempo, s’inserì l’opera di Angela Merici, che si prefiggeva un impegno particolare per la formazione sistematica delle ragazze; nel campo morale, integrando l’educazione ricevuta nelle famiglie, nel campo spirituale, Da qui in avanti la vita della alimentando quella già ricevuta nei santa fu caratterizzata da monasteri, e specialmente in campo peregrinazioni in parte per intellettuale. l’obbedienza dovuta all’ordine Angela infatti, proveniente da delle terziarie francescane, una benestante famiglia di allevaed in parte per pellegrinaggi tori, rimase prematuramente orfana privati. della sorella, la quale morì prima di ricevere gli ultimi sacramenti. QueNel giornalino di novembre la stosto episodio sta alla base di tutto l’operato della santa bresciana. Essa ria continua: vi racconteremo la nainfatti chiedeva spesso al Signore di scita dell’ordine delle Orsoline e altre sapere dove si trovasse la sorella, che curiosità su questa grande santa. (fine prima puntata) le apparve in mezzo agli angeli nelle visioni durante le estasi, e le rivelò il a cura di Angiolina Pasini
La Voce di Papa Francesco Cari fratelli e sorelle Tutti siamo diversi: non c’è uno che sia uguale all’altro. Ci sono alcune diversità più grandi o più piccole, ma tutti siamo diversi
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ante volte abbiamo paura delle diversità. Ci fanno paura. Perché? Perché andare incontro a una persona che ha una diversità è una sfida, e ogni sfida ci fa paura. È più comodo ignorare le diversità e dire: “Tutti siamo uguali, e se c’è qualcuno che non è tanto ‘uguale’, lasciamolo da parte, non andiamo incontro”. È la paura che ci fa ogni sfida; ogni sfida ci impaurisce, ci fa paura, ci rende un po’ timorosi. Ma no! Le diversità sono proprio la ricchezza, perché io ho una cosa, tu ne hai un’altra, e con queste due
disegno di Dio relativamente all’ordine delle Orsoline. Rimasta orfana dei genitori a soli 15 anni, si trasferì a casa di uno zio a Salò. Quegli anni furono preziosi per Angela che frequentando le giovani della città, acquistò la naturalezza nell’agire, che le consentirà in futuro di stare alla pari con le dame della borghesia e della nobiltà. Disapprovava la rilassatezza dei costumi esistente anche a Salò e fu forse in questo periodo che divenne Terziaria Francescana. A 20 anni, dopo la morte dello zio, tornò a Desenzano, alla cascina delle “Grezze”, impegnata nelle faccende domestiche, dedicandosi alle opere di misericordia spirituali e corporali secondo le necessità e circostanze e vivendo la sua spiritualità evangelica.
facciamo una cosa più bella, più grande. E così possiamo andare avanti. Pensiamo a un mondo dove tutti siano uguali: sarebbe un mondo noioso! È vero che alcune diversità sono dolorose, tutti lo sappiamo, quelle che hanno radici in alcune malattie ma anche quelle diversità ci aiutano, ci sfidano e ci arricchiscono. Per questo, non bisogna avere mai paura delle diversità: quella è proprio la strada per migliorare, per essere più belli e più ricchi. E come si fa questo? Mettendo in comune quello che abbiamo. C’è un gesto
bellissimo che noi persone umane abbiamo, un gesto che facciamo quasi senza pensarci, ma è un gesto molto profondo: stringere la mano. Quando io stringo la mano, metto in comune quello che ho con te: ti do la mano, ti do ciò che è mio e tu mi dai ciò che è tuo. E questa è una cosa che fa bene a tutti. Andiamo avanti con le diversità, perché le diversità sono una sfida ma ci fanno crescere. E pensiamo che ogni volta che io stringo la mano a un altro, do qualcosa del mio e ricevo qualcosa di lui. Ognuno di noi ha un modo di conoscere le cose che è diverso: uno conosce in una maniera, uno conosce in un’altra, ma tutti possono conoscere Dio. Io prego per voi e vi benedico di cuore; e anche voi, per favore, pregate per me. www.parrocchiabovolone.it
4 Vita parrocchiale 2016
articoli
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anni di formazione a farmi fare esperienza di un Dio che come un padre è sempre stato presente nella mia storia. L’avevo sempre pensato distante, uno sguardo benevolo che ci guardava dal cielo. In questi anni invece ho iniziato a vederlo vicino, presente nelle tappe più significative della mia storia e in quelle più semplici della quotidianità di ogni giornata. Ed eccomi ora ad iniziare il mio piccolo ministero con voi. Sono davvero felice e trepidante di questa nuova partenza. Ringrazio don Giorgio e don Damiano, oltre a don Elio, don Alberto e don Suranga, della bellissima accoglienza che mi hanno riservato. Spero piano piano di conoscervi tutti. So che mi servirà del tempo, e per questo vi chiedo già scusa se all’inizio non ricorderò i vostri nomi, i vostri volti, o se per sbaglio vi dirò “ciao sono don Fabio”, dimenticandomi di aver fatto la stessa cosa il giorno prima.
Benvenuto don fabio Carissima comunità di Bovolone, eccomi, sono don Fabio. Sono studente di sesta teologia in seminario e da pochi giorni il Vescovo mi ha comunicato che vivrò l’anno di diaconato nella vostra comunità.
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ome in tutti i primi incontri penso sia importante presentarsi un po’, così ho pensato di dirvi qualcosa di me, in attesa di vedervi e di presentarci di persona. Ho appena compiuto trent’anni e vengo dalla Parrocchia di Povegliano Veronese. Sono stato ordinato diacono lo scorso aprile ed è stato per me un momento molto significativo perché è stata una tappa fondamentale di un percorso che ho iniziato anni fa, inseguendo il desiderio che sentivo di diventare prete e dedicare la mia vita a Cristo e alla Chiesa. Fin da bambino ho sentito questa chiamata. Era velata e poco chiara, come un’eco che mi interpellava e mi chiedeva qualcosa che ancora
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non riuscivo a capire. Ho sempre creduto in Dio e che la nostra vita non può essere una breve esperienza di solitudine su uno sperduto pianeta nel buio dell’universo. Ho sempre avuto una fiducia immotivata nel fatto che da qualche parte c’è un Dio che nonostante tutte le cose ci possano succedere nella vita, vuole per noi solo il bene. Entravo in ogni chiesa con un profondo senso di mistero e in me sentivo che un giorno, quando sarebbe stato il momento, avrei capito qualcosa di più su Dio e su quell’uomo appeso al legno davanti al quale la Chiesa tutta si inginocchia. Ci volle tempo, naturalmente, come per tutte le cose importanti della vita. Sono entrato in Seminario nel 2010 a ventitre anni, dopo un periodo di università e di servizio in parrocchia come animatore che ha dato il via a quella svolta che mi avrebbe portato a chi sono oggi. Attirato profondamente dalla radicalità della vita del prete mollai l’università, iniziando la strada verso il sacerdozio, ed è stato in Seminario che ho cominciato a capire qualcosa di più su quel Dio che da bambino intuivo essere vivo da qualche parte. Sono stati questi a cura di Suor Teresia
Benvenuta suor teresia Mi chiamo suor Teresia Dina Lis, vengo dall’Indonesia (isola di Flores).
Ringrazio il Signore per l’opportunità che ci dà di incontrarci e di condividere un po’ di cammino insieme. Vi chiedo di ricordarvi di me in questo tempo e di pregare perché l’amicizia che nascerà tra noi sia occasione per voi e per me di fare sempre più esperienza di un Dio che ogni giorno della nostra vita ama sempre e comunque.
in Indonesia per servire e vivere la mia consacrazione tra la mia gente. Cinque anni dopo, sono ritornata in Italia (Roma). Nell’anno 2004 ho pronunciato il “SI” definitiva al Signore, offrendo il mio servizio in varie comunità.
La mia famiglia è composta di cinque figli. Mio padre era un cateOra sono felice di essere a chista, ora i miei genitori sono in cieBovolone, vivere con le mie lo. Attratta dal Santo Volto di Gesù, consorelle e con voi il carisma dopo la scuola superiore, nel 1993, e la spiritualità lasciata dalla ho deciso di entrare tra le Religiose nostra Madre Fondatrice la del Santo Volto. Beata Madre Maria Pia Mastena Nell’anno 1995, sono venuta in nella sua terra natale. Italia (Roma) insieme al gruppo delle mie compagne per continuare la forConfidando nella vostra preghiemazione religiosa. ra e assicurando la mia per tutti voi, Dopo la prima professione (1998), vi porgo il mio gioioso saluto. la Madre Generale mi ha mandato www.parrocchiabovolone.it
Vita parrocchiale 2016
Rubriche 5
SPECIALE
ottobre missionario
“Vivete intensamente le vostre giornate! Siate saldi nella vostra fede e generosi nella carità verso le persone che incontrate.” Papa Francesco
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ttobre è il mese missionario e la nostra Diocesi richiama l’attenzione sulle missioni presenti nel mondo. Tra i progetti per il 2016 abbiamo diversi fili conduttori che sono i centri di formazione, la formazione di operatori pastorali, il sostegno dei missionari e la ristrutturazione di alcune opere parrocchiali. Nelle varie diocesi poi troviamo anche alcuni progetti pensati per la popolazione, ad esempio lo stanziamento di cinque borse di studio per le seguenti cause: “promozione della donna” in Mozambico l’alfabetizzazione per gli adulti in Guinea Bissau. In Brasile, poi ci sono diverse attività in ambito sociale, che stanno avvicinando molte persone alla parrocchia. Arriva dalla Thailandia invece la richiesta urgente di acquistare un auto per l’uso ordinario Da Cuba la richiesta di aiuto per le attività pastorali. Qui costi principali sono per i sussidi e per il trasporto.
“Per qualsiasi informazione contattare il Centro Missionario Diocesano o il sito www.cdmverona.it Anche la nostra Parrocchia ha diversi appuntamenti per ogni mercoledì di questo mese missionario: MER
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ore 21:00 Veglia Mariana ore 21:00 Adorazione Eucaristica nelle case ore 21:00 Veglia di preghiera Vicariale per le missioni ore 21:00 Serata Santità con approfondimento e testimonianza
Amare e sostenere i missionari è amare e sostenere la gente con cui vivono.
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6 Vita parrocchiale 2016
articoli
attività // SPECIALE
estive
In questa fotogallery sono racchiuse emozioni e ricordi di mille colori, che nulla e nessuno potrà sostituire o cambiare. Ringraziamo il Signore per le attività estive svolte quest’anno perché sono state parti importanti nella vita dei nostri ragazzi!
CAMPOSCUOLA 3a Elementare
CAMPOSCUOLA
CAMPOSCUOLA
CAMPOSCUOLA
CAMPOSCUOLA
4a Elementare
1a Media
CAMPOSCUOLA Adolescenti www.parrocchiabovolone.it
5a Elementare
2a Media
Vita parrocchiale 2016
Rubriche 7
// Scout
a cura dei Capi L.C.
Nelle terre dei MacLeod Dicono che quest’anno le Vacanze di Branco si siano svolte a Castelvecchio di Valdagno (VI) presso casa Lelia, dal 30 luglio al 6 agosto… Non è vero!
che tanti ormai faticano a vedere, ma abbiamo anche insieme camminato lungo una strada già tracciata. Il castello ora è salvo e i clan sono ritornati alle proprie case. In alcune serate di luna piena, pare riecheggi ancora tra i cardi selvatici delle Highlands questo canto: Come l’aurora al mattino, come il chicco di grano, come l’erba del piano quand’è primavera anch’io crescerò. Mi affaccerò con timore, dal mio nido sicuro con la sorpresa nel cuore proverò le mie ali, e anch’io viaggerò.
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n verità i lupetti erano in Scozia, nell’isola di Skye assieme al clan dei Mac Leod. Il castello di Dunvegan era infatti in pericolo e solo la bandiera fatata poteva salvarlo. Per questo, clan guidati da giovani capitani discendenti dei Mac Leod, sono stati chiamati a raccolta per issare nuovamente il magico stendardo sulla torre. Voci attendibili raccontano di un’impresa non per giovani qualunque, ma per lupetti coraggiosi con vero sangue scozzese nelle vene e con il segno del cardo sul cuore. Ah, che avventura con Angus e Mairi Mac Leod, con Brenda, Morag, Serinde e Rob...e con i Morgul, gli spiriti della notte che prima di andare a letto apparivano per raccontare dal Simarillion antiche leggende ormai dimenticate. Baden Powell sosteneva che:
sa che li ha fatti crescere nel rispetto delle regole, nello sviluppare la forza del gruppo, dell’unione e dell’amicizia, nel comprendere il valore della “sana competizione” e della collaborazione, nell’aprirsi all’osservazione e alla conoscenza della natura. Attraverso il loro grande amico San Francesco hanno meglio conosciuto Gesù e con Baloo Lo hanno anche potuto realmente incontrare. Baden Powell diceva di guardare più lontano, di guardare più in alto, più avanti per scorgere la via, ma chiedeva anche di saper voltarsi indietro per guardare il cammino percorso da altri che ci hanno preceduto! Ecco, in queste magnifiche vacanze di branco abbiamo giocato molto con la fantasia, per scorgere quello
Rit. Viaggerò perché il cammino è una bella canzone perché il cammino è una grande emozione perché può dare allegria o sembrare follia ma il cammino è pur sempre poesia. Il sole è alto nel cielo la dolce estate è arrivata, cammino forte e sicuro padrone del tempo, non mi fermerò. Lo sguardo fiero e sincero come un grande guerriero, con il coraggio nel cuore, cavalcherò questa vita perché viaggerò. Quando l’autunno verrà a colorare la sera, raccoglierò dai miei giorni il profumo e i colori, e racconterò. Come il frutto maturo, come il fiume nel mare, con la saggezza nel cuore mi vedrai camminare, perché viaggerò.
lo scoutismo non è una scienza astrusa o difficile; […] se lo vediamo nella giusta luce, è un gioco pieno di allegria. Allo stesso tempo ha un valore educativo e, come la bontà è utile a chi lo dà come a chi lo riceve. I piccoli scozzesi dei clan Mauve, Ross, Finn e Iona Mac Leod hanno davvero mantenuto la loro promessa e sono stati protagonisti di un’impre-
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Clan Primo Sole www.parrocchiabovolone.it
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articoli
// Evangelizzazione
a cura di Federico
TUTTA UN’ALTRA MUSICA! Hope Generation è un gruppo musicale composto da una quindicina di giovani che ha come scopo l’annuncio del Vangelo tramite la gioia di cantare, suonare e ballare insieme, testimoniando l’immensità dell’amore di Cristo, facendosi strumenti nelle sue mani!
Il gruppo è chiamato ad animare i vari momenti della comunità dedicati in prevalenza ai giovani come le follie notturne, le confessioni, le preghiere del vicariato Bovolone-Cerea. In preparazione al Natale abbiamo aiutato a vivere il momento delle confessioni giovani nella nostra Parrocchia, mentre l’8 aprile abbiamo animato a Cerea la preghiera giovani del nostro Vicariato. In supporto alla band è nato un gruppo di ballerini che aiuta a vivere meglio, anche con il corpo, i momenti di animazione. In questi ultimi mesi ci siamo dedicati a animare le attività di questa estate che si sono concluse con il concerto di fine estate domenica 4 settembre, che si è svolto davanti alla chiesa per condividere la nostra fede con tutta la comunità di Bovolone. Un nostro futuro progetto è quello di poter registrare un cd con canzoni interpretate da noi e per questo siamo anche alla ricerca di qualche sponsor.
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a band è nata all’inizio della scorsa estate quando, in preparazione delle attività estive, un gruppetto di ragazzi ha deciso di mettersi insieme e di sfruttare al massimo i doni che il Signore aveva dato loro per portare anche ad altri giovani una testimonianza di Cristo.
Una volta a settimana ci troviamo per le prove con tutti i componenti Siamo pronti per cominciare un del gruppo. Iniziamo con un breve nuovo anno insieme: Seguiteci sulla momento di preghiera e comincia- nostra pagina Facebook per gli agmo poi a provare le varie canzoni. giornamenti! Il nostro repertorio comprende solamente musica Cristiana, generalmente brani in inglese.
// Rubrica
a cura di Rita Rossato
Rita Ti consiglia un libro // Titolo:
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Autore: Gabrielle Zevin Editore: Nord www.parrocchiabovolone.it
La misura della felicità
alla tragica morte della moglie,Fikry è diventato un uomo scostante e scorbutico, insofferente verso gli abitanti della piccola isola dove vive e stufo del suo lavoro di libraio. Ma tutto cambia una sera come tante, quando, rientrando in libreria trova una bambina che gironzola nel reparto dedicato all’infanzia. Al collo ha un biglietto appuntato dalla madre:” Questa è Maya. Ha due anni. Voglio che diventi una lettrice e che cresca in mezzo ai libri. Io non posso più occuparmi di lei. Sono disperata” Seppur riluttante Fikry decide di accettarla, lasciando così che sconvolga la sua vita e dia un senso ai suoi giorni. Questo è un romanzo che parla di romanzi. Dà consigli, fa scoprire un amore puro che porta in salvo dalla tristezza: è l’amore per la lettura, la possibilità per chiunque di trovare, nel variegato mondo della letteratura, il proprio angolo di “paradiso”. “La misura della felicità” fa ripensare a quando, prendendo i libri tra le mani, sfogliandoli, si impara giorno dopo giorno a considerarli una parte fondamentale della propria vita. E diventano noi stessi.
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PROMOTORI
PACE
DELLA
SANTI
Santa Teresa Di Calcutta
Fu una fedele promotrice della pace, tanto che le parole quanto con le opere. Vinse il premio Nobel per la pace per i suoi sforzi con i più poveri e i bisognosi
San Giovanni Paolo II
Aiutò nel porre fine al comunismo nella sua terra nativa, la polonia. Ebbe un ruolo importante nella caduta di vari governi dittatoriali in vari luoghi del mondo.
San Martino de Porres
Questo santo peruviano dedicò la sua vita a lavorare a favore dei poveri, fondando un orfanotrofio ed un ospedale per bambini. Fu nominato patrono dei poveri e della giustizia sociale.
San Giovanni XXIII
Durante il periodo come ambasciatore della santa sede fece molti sforzi per salvare i rifugiati ebrei durante la seconda guerra mondiale. Da Papa scrisse l'enciclica "Pacem in Terris"
Beato Oscar Romero
Questo arcivescovo di El Salvador fu fedele promotore dei diritti umani. Parlò contro la povertà, l'ingiustizia sociale e la violenza, promuovendo il rispetto per la dignità umana. FONTE: catholic-link.com
// Speciale: Rubrica dei Film
a cura dei Giovani per la Comunicazione
COSA GUARDIAMO STASERA? // Titolo:
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The Impossible
icembre del 2004 Henry, Maria e i loro tre figli decidono di concedersi una vacanza natalizia lasciando il Giappone , dove lui lavora, per raggiungere la Thailandia. Anche se Henry ha qualche preoccupazione relativa al suo impiego il relax è totale. Fino a quando, la mattina del 26 uno tsunami di enormi proporzioni travolge tutto ciò che si trova di fronte. Maria viene trascinata via nella stessa direzione del figlio maggiore Lucas mentre Henry viene travolto mentre ha stretti a sé i due figli più piccoli. In quella catastrofe naturale
moriranno trecentomila persone. La didascalia iniziale del film ci ricorda che quella a cui stiamo per assistere è una storia vera e lo ribadisce. Si tratta di una giusta segnalazione perché è su questo elemento che si basa la credibilità del film. The impossible ci verrà raccontato l’impossibile, un impossibile che però, negli elementi essenziali che vengono proposti sullo schermo, è davvero accaduto, e scopriremo come l’amore per la propria famiglia possa essere la spinta per superre ogni difficoltà. www.parrocchiabovolone.it
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articoli
ANAGRAFE PARROCCHIALE Battesimi - Maggio giugno luglio agosto BASONI GABRIEL di Marco e Veronese Elisa DERANI ANNA PIA di Francesco e Salvati Immacolata RAGAIUOLI NICOLÒ di Luca e Bianchini Erica BOTTARI VIOLA di Samule e Fraccaroli Cinzia BISSA MATTEO di Diego e Zaffani Elisa REBONATO CAMILLA di Alberto e Finotti Lara DAMONTE STELLA di Gianni e Ciela Elena RAFFAELI MARIASOLE di Alessandro e Bertolini Serena PIGNOTTI EDOARDO di Massimiliano e Busato Meri GALDIERI LUDOVICA di Antonio e Giaramella Veneranda
BARCOTTO JONATHAN di manuel e Puttini Serena CANCELLI ELIA GIORGIO di Claudio e Tedesco Serenella DE MORI JACOPO di Manuel e Roviaro Silvia BISSOLI NOEMI di Andrea e Bressan Valentina ZANETTI ANNAMARIA di Alberto e Donadoni Elisabetta ROSSIGNOLI TERESA di Domenico e Rossana Barbirato ONGARO LUDOVICO di Francesco e Andrea Gennari MARCOMINI VIOLA di Gianluca e Bovolenta Francesca MEGGIORINI AURORA di Manuel e Rizzarda Silvia MEGGIORINI DIEGO di Manuel e Rizzarda Silvia
PEROBELLI ELIA di Simone e Masini Elisa MORETTO NOEMI di Luca e Gianello Sabrina MARCHESINI GIANLUCA di Corrado e Duca Violeta FRATE ALICE di Andrea e Margherita Marilena CATERINA BORDONI di Enrico e Cordioli Eleonora NOEMI VARGIU di Roberto e Ferrarini Silvia PERONI LORENZO di Silvio e Peroni Mara LEARDINI VALENTINA di Marco e Galantini Linda
matrimoni - Maggio giugno luglio agosto POLTRONIERI Manuel LEARDINI Cristina MURARI Gabrio AVESANI Sara TURAZZA Gabriele TOBALDINI Maria CHIARAMONTE Nicola BAZZANI Siliva ORTOLANI Roberto STEVANINI Giovanna OLIVIERI Silvia VERZONI Diego SIGNORETTO Gianni SEGALA Irene DE FANTI Mirco FRACCAROLI Veronica
BISSA Diego ZAFFANI Elisa CHIARA Scola ANDREA Gallo VIVIANI Dante FERRARESE Martina CANTÙ Roberto BONADIMAN Vanessa FACCINI Emanuele GRANDIS Diletta BORDONI Emanuele FAVALLI Alice BUFFO Alessandro LUCERINI Eleonora PATUZZO Mirko JOHA Marina
defunti - Maggio giugno luglio agosto QUAGLIA FRANCESCA di anni 75 SERAFINI CARLA di anni 77 TAMBALO FABRIZIO di anni 52 RODEGHER ELSA di anni 91 FREDDO LUIGI di anni 94 SACCOMAN LAURETTA di anni 84 FORMIGARI LUIGI di anni 94 PASQUATO CESARE di anni 68 BISSOLI GIOVANNI PAOLO di anni 73 MARAGNOLI GINO di anni 91 MENEGHELLI PAOLO di anni 63 MECCHI IVO di anni 82 MANTOVANI FRANCA di anni 76 FERRARI ELIDE di anni 77 www.parrocchiabovolone.it
PERAZZANI ARRIGO di anni 83 BELLOTTI ALBERTINO di anni 91 SGANZERLA LUIGINO di anni 67 MURARI ALFREDO di anni 88 CAUCHIOLI TERESA di anni 83 ZUCCHER CARMELA di anni 101 BARCA LAURA di anni 84 FERRARI IDELMA di anni 90 COTALDO NERINA di anni 94 POLETTI ELSA di anni 82 PATUZZO GIUSEPPE di anni 84 STURARO AQUILINA di anni 67 CENGIA LAURETTA di anni 51 CAUCHIOLI ROSETTA di anni 84
ISOLANI SERGIO di anni 74 BISSOLI GIORGIO di anni 80 LUCCHIO FIORENZO di anni 74 MARZARI DINO di anni 90 CALIARI LUCIANO di anni 68 FERRARI FABRIZIO di anni 53 MOZZO AGNESE di anni 88 BENETTI FLORINDO di anni 91 BORINI PIETRO di anni 87 VICENTINI FRANCO di anni 82 MENEGATTI LUIGI di anni 81 LORO CLARA di anni 73 BISMARA ZAIRA di anni 85
Vita parrocchiale 2016 ottobre
2015 Dom
2 Lun
3
Mer
5 Ven
7 Dom
9 Mer
12 Gio
13 Dom
16 Mer
19 Gio
20 Dom
23 Mer
26 Gio
27 Dom
30
calendario 11
EVENTI E NEWS PARROCCHIALI
orari Sante messe Vespertina del Sabato sera:
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 10:15 Messa di Mandato a tutte le catechiste 16:00 Battesimi
19:00
Festive: 7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30
Feriali:
19:00 Scuola Giovani per l’Evangelizzazione 19:00 Incontro Friends 3 in parrocchia
7:30 - 19:00
orari libreria parrocchiale
21:00 Veglia Mariana (in streaming)
Lunedì: 10:00 - 12:00; 16:00 - 18:30
Comunione ammalati
Martedì: 9:00 - 12:00; 15:30 - 18:30 Mercoledì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30
XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 16:00 Incontro ad Asparetto con gli Animatori del Vicariato
Giovedì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Venerdì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Sabato: 9:00 - 12:00; 16.00 - 18:30
21:00 Adorazione Eucaristica nelle Case
Domenica: 8:30 - 12:00; 16.00 - 18:15
20:30 Formazione Catechiste di tutte le classi
calendario confessioni
XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 09:30 Incontro genitori 2° media (cresimandi)
I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00:
21:00 Veglia di preghiera Vicariale per le Missioni
Lunedì: don Alberto Martedì: don Giorgio Mercoledì: don Damiano Giovedì: don Paolo Venerdì: don Elio
15:00 Laboratorio F3
Redazione del Giornalino
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Pellegrinaggio Vicariale
Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini Edoardo Bordoni Edoardo Ferrarini Elena Segala Enrico Vincenzi Francesca Padoanello Giovanni Tregnago Giulia Venturi Silvia Schiesaro Sirio Bedoni Micaela Modenese Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.
21:00 Serata Santità (in streaming)
20:30 Formazione Catechiste di tutte le classi XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 10:15 Mandato e affidamento Friend 15:00 Video Gioca Ragazzi
Contatti
I colori liturgigi e il loro significato Viola
rosso
Rosa
verde
bianco/oro
Preparazione, penitenza
Sacrificio
Anticipazione
Speranza, Vita
Gioia Purificazione
Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it
Stampa Mediaprint.srl www.parrocchiabovolone.it
volone.it parrocchiabo
ANAGRAFE PARROCCHIALE Battesimi DAN BRYAN di Gheorghe e Elena GIACON SOFIA di Luca e Ambrosi Miriam FIORINI LUNA di Daniele e Menegoi Maria Rosa ROSSI SAMUELE di Fabio e Casali Elisabetta ISOLANI ALESSANDRO LUIGI di Francesco e Scognamiglio Paola PASSARINI GIOVANNI di Graziano e Venturi Francesca SALVORO MAIA di Fabio e Manola Eleonora ZORZELLA LAYLA di Stefano e Padovani Letizia BAROTTI CAROL di Marco e Drareni Luisa MENEGHELLI EMMA di Davide e Maldotti Marianna NELLA ALICE di Leonardo e Taietti Gloria
Giubileo della misericordia MER
VEN
21 23 MER
21
Giubileo delle Corali Aula Paolo VI
Catechesi Giubilari Chiesa di Santo Spirito in Sassia
www.im.va
Buon 90° compleanno
Buon 90° compleanno
Buon 91° compleanno
Buon 91 compleanno
Marzari Dina
Bernardelli Maria
matrimoni POLTRONIERI Manuel LEARDINI Cristina CHIAVEGATO Marco FAGNANI Giorgia RIGONI Thomas PRAGA Arianna SOAVE Andrea SGUAZZABIA Romina Angela BELTRAME Michele BONFANTE Eleonora LOVATO Fabio Giuseppe BRANDOLI Michela LAURENTI Matteo PASQUINI Valentina DE FANTI Alessio CALIARI Cinzia FURLAN Matteo BERTOLI Elisabetta VISENTIN Federico PASQUINI Cristina
Tarocco Meggiorina
Leardini Sante
defunti QUAGLIA FRANCESCA di anni 75 MICHELETTI BRUNO di anni 66 STURARI CARMELA GIUSEPPINA di anni 96 MANARA GINA di anni 100 TOGNELLA CONCETTA di anni 86 AMBROSO NERINA di anni 87 FINOTELLA GIUSEPPE di anni 56
Buon Anniversario di Matrimonio Grazie mamma e papà per la sicurezza, l’affetto e l’aiuto che ci avete donato. Grazie perché ancora oggi voi siete per noi una ragione, una speranza e un futuro. Grazie per averci insegnato e testimoniato che “essere buoni è qualche cosa, ma fare il bene è molto meglio”. Stefano, Antonio e Marco Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it