Novembre 2016

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n°217 // NOVEMBRE 2016

ita V Parrocchiale

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// Editoriale

a cura di Don Giorgio

insieme nella Santità Il mese di novembre porta con sé la malinconia per la stagione autunnale con i colori caldi della natura assieme alle prime nebbie e con la commemorazione dei cari defunti. Ma porta anche la gioiosa speranza nel guardare al cielo per cogliere la presenza dei santi attorno a Gesù che guardano a noi e di attendere con l‘Avvento il ricordo del Signore Gesù che viene con il Natale.

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esta di tutti i Santi, cioè degli amici di Dio, di coloro che hanno cercato di vivere al massimo l’amore verso Dio e verso il prossimo; superando le proprie debolezze e peccati, vivendo fatiche e incomprensioni, ma entrando nella gioia del vivere in pienezza. Tutti abbiamo cercato o cerchiamo di scoprire persone o personaggi che abbiano realizzato un “successo” nella loro vita, perché ci dicono che è possibile arrivarci, corrispondono al nostro modo di essere persone e alle nostre speranze. Essi diventano dei nostri modelli di riferimento, talora li invidiamo, li seguiamo con fiducia, imitandoli nel loro modo di fare o di vivere per assomigliare loro. Anche i Santi possono diventare nostri amici e modelli di vita. Essi ci ricordano le cose importanti della vita: pace, rispetto, gioia, sacrificio, dono di sé, libertà di cuore, umiltà, compassione, misericordia, giustizia, carità, attenzione all’oggi, sopportazione, e tutti i

valori che rendono piacevole e sana la vita. Hanno vissuto tutto questo e lo hanno cercato con pazienza, costanza e determinazione, come fa un atleta che per arrivare all’oro olimpico ha da allenarsi tanto, tanto, tanto. Ma la cosa bella è che non erano soli. Avevano posto la loro vita nelle mani di Dio e si sono lasciati plasmare da Gesù e dal suo Amore. Sono arrivati in alto ed hanno la medaglia d’oro dell’Amore: il Paradiso. Essi sono in cielo, nell’abbraccio di Dio, di Maria, degli angeli e ci ricordano che è possibile vivere questa unica esistenza che abbiamo, colmandola di ogni bontà e di mille gesti di amore, che però nascono da una fede che ci lega a Gesù che è il “modello” più importante della vita. Abbiamo da assomigliare a Gesù!!! Facciamo a tutti l’invito a scoprire la figura del santo di cui portiamo il nome per cogliere il suo “successo” di vita e farlo diventare un nostro modello di vita.

Non abbiamo un nome per caso: esso indica un progetto originale; è la nostra identità; è con questo nome che Dio ci chiama; è scritto in cielo. In novembre, per la nostra parrocchia c’è la Festa del Ringraziamento. Domenica 13 diremo al Signore il nostro Grazie per i frutti della terra, per il lavoro, per essere comunità parrocchiale, per il dono della vita e della famiglia. Giorno di grazie anche se per qualcuno può essere un giorno in cui si avverte la fatica della salute, del lavoro, degli affetti. Tutto e tutti poniamo nelle mani di Dio che è Provvidenza, che guarda a noi con misericordia e ci viene incontro sempre. Questa è la nostra fiducia. E’ la domenica in cui viene chiesto alle nostre famiglie un gesto di aiuto per le attività e le opere parrocchiali. Siamo una grande famiglia che mentre va incontro a tutti, ha bisogno dell’aiuto di tutti: una mano per sostenere le strutture materiali, una presenza di annuncio per la pastorale, un sorriso per il tempo libero e di amicizia, uno sguardo di vicinanza nella carità, un aiuto economico per le spese di parrocchia. Grazie a quanti porteranno in chiesa, attraverso la busta che si trova in questo giornalino, il proprio contributo per le attività e le opere della nostra parrocchia. Ogni busta, al di là di quanto può esserci dentro, sarà il segno di una partecipazione di cuore, alla vita di questa comunità parrocchiale. E aggiungete, per favore, una preghiera per tutti. A nome dei sacerdoti e degli operatori pastorali un grazie a tutti voi.


2 Vita parrocchiale 2016 // Rubrica

articoli a cura di Giovanni

LE PAROLE E IL PROFETA: aggeo Continuiamo anche quest'anno la nostra rubrica dedicata ai profeti e in particolare, questo mese, riprendiamo cercando di conoscere meglio il profeta Aggeo.

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l primo commento che viene da dire a seguito della lettura di questo libro è: Strano. Il profeta Aggeo è storicamente collocato nell’ epoca del ritorno dall’esilio di Babilonia, quindi in un momento peculiare della Bibbia, il grande libro delle andate e dei ritorni. Si è appena usciti da un terribile periodo di schiavitù, per decenni il popolo ebraico ha dovuto subire abusi e privazioni, lavorando in terra straniera per conto dei propri rapitori. Finalmente tornati, dopo due anni, in epoca di carestia, ricevono da Dio l’ordine di edificare nuovamente il tempio, dato che non esiste più a seguito della distruzione del precedente tempio di Salomone ad opera dei persiani, avvenuta ben 70 anni prima. A Israele, in questo frangente storico fa la sua comparsa Aggeo: i due capitoli di questo libro testimoniano per intero la sua predicazione affinché il tempio venga ricostituito, per far cessare la carestia voluta dal Signore. a formularità con la quale egli sottolinea l’importanza della missione che sta svolgendo (i continui oracolo del Signore degli eserciti e disse il Signore, che contrappuntano il testo e la predicazione, il richiamo continuo di quelli che dovevano essere i futuri capi del regno, Zorobabele figlio del governatore della Giudea e Giosuè figlio del sommo sacerdote), lo schema rigido e bipartito col quale si presenta il libro (due capitoli, entrambi divisibili a loro volta in

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sequenze da due, a seconda di come vogliamo operare questa divisione) enunciano anche a livello stilistico che quest’opera ricostruttiva non si può affatto rinviare: il tempio, punto. Detto, fatto: Zorobabele e Giosuè vengono rinvigoriti dalla parola del Signore ed in tre mesi hanno già terminato la costruzione del tempio. A seguito di ciò, la carestia termina e Zorobabele è posto come sigillo del Signore presso le altre nazioni. È strano, no? Come per Giona, è bastato poco lavoro da parte sia del profeta che del popolo eletto per riuscire a scampare il flagello, e per confermarsi ad un futuro glorioso. Ancora una volta, se ragioniamo da moderni in senso “economico”, cioè a tot lavoro corrisponde tot compenso, la cosa ci sembra priva di equilibrio: inoltre, non comprendiamo perché dovrebbe essere così importante la costruzione di un tempio, visto che per decenni sono riusciti a farne senza; in effetti, Chi rimane ancora tra voi che abbia visto questa casa nel suo antico splendore?" Nessuno, quindi perché crucciarsene? Ma ora in quali condizioni la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi?” Eccoci allora fornito il quid di questa ricostruzione: non vedete che

un tempo c’era gloria, dove ora c’è miseria? Non vedete che dove prima c’era la saldezza del grande monumento, ora non si trova che un popolo a pezzi, egoisticamente racchiuso in case ben coperte? Il significato di quest’opera ci sfugge se non la inquadriamo adeguatamente nel proprio contesto: gli ebrei tornano in patria dopo settant’anni. Durante tutto questo periodo hanno dovuto adattarsi ad una terra straniera con le sue leggi e tradizioni, un popolo come quello ebraico che notoriamente non possiede nulla se non la propria identità culturale, messa infinitamente alla prova. Passare un periodo così lungo lontano dalla propria terrasanta significa dovere adattarsi in qualche modo, reinventare la Legge : non è un caso che diversi studiosi ascrivono al periodo post-esilico l’edizione di molti libri che oggi compongono l’AT. Potremmo cogliere in questi due semplici aspetti profondi parallelismi con la situazione attuale. Costruire il tempio, dunque, significa ricostruire il popolo. A questo servono gli ammonimenti del profeta, perciò chi ha molto seminato ha poco raccolto: chi ha pensato solo a se stesso non ha compiuto il proprio compito, la priorità assoluta va data agli altri. Il libro di Aggeo è un libro che ragiona sulla categoria e sulla condizione del dopo, su ciò che viene dopo, sui sommersi e sui salvati. Volendo assumere un bersaglio celebre come la tesi del filosofo Adorno, secondo il quale “Fare poesia dopo Auschwitz è una barbarie”, Aggeo asserisce: Non è una barbarie, non lo è nel momento in cui lo facciamo per ricordarci le promesse del passato e le speranze future. Se lo facciamo per saldare un’alleanza tra Dio il nostro popolo. Se usciamo dalle nostre case e costruiamo un tempio. Non torniamo daccapo, non si torna indietro. Ricostruiamo, con quel poco che ci resta, un tempio che sarà un giorno pieno di oro e d’argento, la gloria futura più grande di quella passata.”


Vita parrocchiale 2016 // Giubileo 2015-2016

Rubriche 3 a cura di Giulia

MISERICORDIOSI come il padre SANTA ANGELA MERICI Apostola della carità Riprendiamo il racconto dove l’avevamo lasciato nel mese di ottobre, per illustrare altri dettagli delle opere di misericordia compiute da Sant’Angela Merici.

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entre si trovava alla “Cascina delle Grezze”, Angela aveva colto nei suoi tanti incontri un’esigenza particolare delle giovani, che aspiravano ad una totale consacrazione, ma fuori dello schema del tradizionale chiostro, e il Terz’Ordine Francescano non contemplava l’impegno della verginità a vita, né poteva tutelarle dalle pressioni dei parenti che volevano maritarle, né dei padroni presso i quali molte di loro lavoravano. Occorreva allora una “Compagnia” che, senza entrare in un Ordine religioso, dava la possibilità a queste ragazze di unirsi tra loro, impegnandosi a vivere integralmente il Vangelo e a servire il prossimo in particolari opere di carità. Così, nello stesso anno 1533, Angela Merici a quasi 60 anni, costituì la “Compagnia delle dimesse di Sant’Orsola”; si dicevano “dimesse” perché non vestivano l’antico e nobile abito delle monache; e “di Sant’Orsola”, perché, non avendo esse la protezione delle mura di un convento, dovevano vivere nel mondo e restare fedeli a Cristo, proprio come la

// Rubrica

giovane principessa della Britannia che fu uccisa dai pagani insieme alle numerose compagne, il culto della quale era molto vivo anche a Brescia. La fama di santità di Suor Angela cresceva enormemente e a lei per consigli e spiegazioni sul Vecchio e Nuovo Testamento si rivolgevano sacerdoti, religiosi, predicatori e teologi. La Regola scritta da Angela Merici, fu approvata dal vicario generale del vescovo di Verona nel 1536. Successivamente, nel 1544 papa Paolo III ne approvava la Regola, elevando la Compagnia a Istituto di diritto pontificio, e permettendole così di uscire dai confini diocesani. Nel 1539 Angela fu colpita da una malattia, che la condusse alla morte nell’anno successivo. Nel testamento spirituale, Angela tratteggiò le linee essenziali del suo metodo educativo, basato sul rapporto di sincero amore tra educatore ed educando e sul pieno rispetto della libertà altrui. Lasciò scritto alle sue Orsoline: Vi supplico di voler ricordare e tenere scolpite nella mente e nel cuore, tutte le vostre a cura di Angiolina Pasini

La Voce di Papa Francesco Cari fratelli e sorelle sono lieto di accogliere voi, esponenti del mondo dello sport, venuti in Vaticano per manifestare il prezioso servizio che lo sport rende all’umanità.

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o sport è un’attività umana capace di arricchire la vita delle persone, di cui possono fruire e gioire uomini e donne di ogni nazione, etnia e appartenenza religiosa. Quando vediamo gli atleti tendere al massimo delle proprie capacità, lo sport ci entusiasma, ci meraviglia. Ma anche uno sport dilettantistico, amatoriale, che consente a tutti di migliorare la salute e il benessere, di imparare a lavorare in squadra, a saper vincere e anche a saper perdere. Sono contento che al centro della vostra attenzione

in questi giorni ci sia l’impegno per assicurare che lo sport diventi sempre più inclusivo e che i suoi benefici siano veramente accessibili a tutti. Il movimento paralimpico e altre associazioni sportive, come Special Olympics, hanno avuto un ruolo decisivo nell’aiutare il pubblico a riconoscere e ammirare le straordinarie prestazioni di atleti con diverse abilità e capacità. Penso anche a tanti bambini e ragazzi che vivono ai margini della società, che giocano con una palla sgonfia

figliole ad una ad una; e non solo i loro nomi, ma ancora la condizione e indole e stato e ogni cosa loro. Il che non vi sarà difficile, se le abbracciate con viva carità. Impegnatevi a tirarle su con amore e con mano soave e dolce, e non imperiosamente e con asprezza, ma in tutto vogliate essere piacevoli. Soprattutto guardatevi dal voler ottenere alcuna cosa per forza; perché Dio ha dato a ognuno il libero arbitrio e non vuole costringere nessuno, ma solamente propone, invita e consigli." Ritroviamo dunque in Santa Angela Merici un esempio da seguire per sua tenacia ed intraprendenza, nonostante le numerose avversità, tra le quali non ultima la condizione della donna nel periodo, caratteristiche che non sfociano mai nell’intransigenza o nel rigore fine a stesso, ma che anzi accompagnano con ferma dolcezza all’incontro con la misericordia di Dio. Si conclude la nostra rubrica riguardante le opere di misericordia dei santi e beati, la cui vita è spesso fonte di ispirazione per il nostro cammino. Nella speranza che i racconti siano stati di ispirazione o per lo meno di piacevole lettura…Arrivederci a dicembre, con una nuova rubrica!

o fatta di stracci nei sobborghi di alcune grandi città o nelle vie dei piccoli paesi. Vorrei incoraggiare tutti istituzioni, società sportive, realtà educative e sociali, comunità religiose a lavorare insieme affinché questi bambini possano accedere allo sport in condizioni dignitose, specialmente quelli che ne sono esclusi a causa della povertà. Nello sport, come nella vita, è importante lottare per il risultato, ma giocare bene, con lealtà è ancora più importante! Quando le persone lottano per creare una società più giusta e trasparente, collaborano con l’opera di Dio. Quando le persone lottano per creare una società più giusta e trasparente, collaborano con l'opera di Dio. www.parrocchiabovolone.it


4 Vita parrocchiale 2016

articoli

// Catechismo

a cura di Romina e Cristian

percorso di fede per i nostri figli Arriva l’autunno e per i ragazzi ricominciano la scuola, le varie attività e fra queste anche il percorso annuale del catechismo in parrocchia.

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ella moltitudine di vecchie e nuove attività che si propongono in parrocchia, di certo il catechismo è un appuntamento settimanale fisso, che da decenni accompagna e forma le varie generazioni di parrocchiani alla fede. Ma qual è l’importanza del catechismo? Esso è il cuore del percorso di fede di bambini e ragazzi, l’occasione per imparare, con parole e metodi adatti alle varie età, chi è Gesù, qual è il centro della nostra fede cristiana, qual è il significato dei sacramenti che si ricevono lungo il percorso, e anche qual è il senso ultimo della nostra vita, ovvero l’incontro con Gesù che ci cambia radicalmente.

Non dobbiamo pensare che queste cose siano troppo difficili per la comprensione di un bambino, anzi: i bambini sono capaci di pensare Dio, l’infinito, la trascendenza, a volte anche più di noi adulti spesso presi da pensieri concreti e incombenze quotidiane. Un bambino può fare esperienza di Dio in modo molto profondo, se aiutato ovviamente con parole ed esperienze adatte alla sua età. Anzi, è molto importante avvicinare anche i bambini più piccoli a questo tipo di esperienza; d’altra parte, lo stesso Gesù nei vangeli ha un occhio di riguardo per i più piccoli, si pensi a frasi come: "Lasciate che i bambini vengano a me, perché di

questi è il regno dei cieli” (Mt 19,14) e "Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3). Da genitori cerchiamo perciò di vedere la bellezza e la grande opportunità che stanno dietro questo cammino di catechesi che viene proposto ai nostri ragazzi; stimoliamoli a partecipare con entusiasmo, cercando di trasmettere loro la convinzione che quello che iniziano ogni anno è un percorso di formazione importante, che arricchirà la loro vita. E da ultimo, ma non meno importante, cerchiamo di essere anche noi, così come i loro catechisti, punti di riferimento per la loro crescita nella fede. Buon anno catechistico a tutti!

// News

videogioca ragazzi 2.0 L’animazione quest’anno sarà del tutto nuova!

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nche quest’anno viene riproposta l’attività del “VIDEOGIOCA RAGAZZI”. Sono invitati tutti i bambini frequentanti le classi delle elementari. Come l’anno scorso, saranno in totale cinque domeniche pomeriggio, durante le quali i bambini possono divertirsi stando insieme e partecipando alle attività proposte dagli animatori. Il “Videogioca ragazzi” si terrà in teatro dalle 15.00 alle 18.00.

Il pomeriggio inizierà con la visione di un film in teatro. Poi sarà la volta di un momento dedicato al ballo, per animarsi e scatenarsi al ritmo della musica. Siete pronti a mostrare le vostre doti ballerine?!? Una serie di giochi a squadre scalderà poi l'atmosfera pomeridiana, tra corse e grida di incitamento per i compagni. Infine la nostra domenica www.parrocchiabovolone.it

date l 30 ottobre l 27 novembre

terminerà con un momento di preghiera, ringraziando il Signore per il pomeriggio trascorso insieme. Tutte le attività si svolgeranno nei locali parrocchiali e, tempo permettendo, nel cortile parrocchiale. Anno nuovo, divertimento nuovo: ci saranno bellissimi balletti e tantissimi giochi nuovi! Se avete voglia di ballare, giocare e conoscere amici nuovi è l'attività giusta per voi! Vi aspettiamo numerosi!

l 29 gennaio l 26 febbraio l 26 marzo

giornata tipo g

Visione di un FILM

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Balletti scatenati

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Giochi a squadre

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Momento di preghiera

non dimenticare.. iscrizioni *

..la voglia di divertirti!

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..la voglia di giocare!

*

..l'entusiasmo!

*

..di portare un amico!

Per partecipare basta presentarsi davanti al bar dei preti con tanta voglia di mettersi in gioco e divertirsi!


Vita parrocchiale 2016

Rubriche 5

// Evangelizzazione

LPV

a cura di una guida LPV

laboratorio preghiera e vita

Stupenda opportunità per imparare l’arte di pregare.

C

arissimi/e, vi scrivo, ringraziando prima di tutto il Signore e poi i nostri parroci, i quali mi hanno invitato a scrivere alcune righe, sul giornalino parrocchiale, che spieghino cosa sono i Laboratori di Preghiera e Vita (LPV). Premetto che, parlando di preghiera, so che sto parlando di materia conosciuta. Credo che tutti conosciamo la preghiera, e sappiamo che ogni preghiera, anche la più piccola, è gradita a Dio. I Laboratori di Preghiera e Vita, ci fanno scoprire che la preghiera è un’arte e ci rendono consapevoli che abbiamo una personale modalità di preghiera. Personalmente, scoprire che la preghiera è l’arte di tessere relazioni a “distanza”, con Dio e con i fratelli e le sorelle, è stato sorprendente. Pensare che, nella preghiera di intercessione, ci sono persone che pregano per me e stanno chiedendo al Signore, proprio per me, ogni bene, o che pregano per la mia famiglia, chiedendo che abbia la gioia di vivere e di non vivere solo nell’affanno delle “corse” quotidiane, chiedendo che guarisca da una malattia o che semplicemente viva la mia vita serenamente, mi ha fatto comprendere di essere parte di una comunità viva, che mette al centro il Signore e i fra-

telli. Non ringrazierò mai abbastanza il Signore per avermi unito a tanti fratelli e sorelle, di averci fatto condividere insieme il cuore e l’essenza di ciò che si chiama: Amore. Ma ora andiamo per gradi. ∞ Cosa sono i LPV? Avrete già capito che i LPV sono un metodo per imparare a pregare; sono un servizio dentro la chiesa. L’iniziatore dei laboratori è stato Padre Ignacio Larranaga, sacerdote Cappuccino nato in Spagna, il quale, dopo aver scritto numerosi libri, ideò i LPV: era il 1984. Nel 1997 è stato consegnato il manuale alla Santa Sede. Dopo 5 anni di sperimentazione, il 4 ottobre 2002, festa di S. Francesco d’Assisi, è stato approvato dalla Santa Sede il metodo dei LPV, come strumento efficace per la nuova evangelizzazione. ∞ Si chiama Laboratorio. Cioè, si ha la possibilità lungo il corso di imparare ad entrare in un rapporto personale con il Signore, iniziando dai primi passi della preghiera più semplice, si arriva fino alle profondità della contemplazione. In questo modo ci si trasforma in amici e discepoli del Signore. È un programma di santificazione

// Rubrica

cristificante, cioè si smette di essere noi stessi, con i nostri difetti, i nostri dubbi, le incertezze, per cominciare a sentire come Gesù, a pensare come Gesù, ad agire come Gesù, essere come Gesù, pieni di mansuetudine, umiltà, pazienza e dolcezza, proprio come Gesù. Per arrivare, infine, a porsi, in ogni situazione quotidiana, questa domanda: “cosa farebbe Gesù al mio posto?” ∞ Come si svolge un LPV? Si distende in 15 sessioni settimanali della durata di 2 ore ciascuna. Ogni sessione avrà un tema e un obiettivo. Si ascolta la Parola del Signore con un momento di meditazione personale. Si ascolta poi un messaggio di Padre Ignacio, registrato su CD, sul tema trattato. Si pratica infine una modalità di preghiera per ogni sessione. Alla fine della serata viene consegnata a ciascuno una scheda che si chiama: Pratica settimanale, che contiene le indicazioni per praticare la preghiera ogni giorno della settimana. Per fare questo esercizio è necessario ricavarsi, durante la giornata, almeno una mezz’ora di tempo. Questo tempo è il tempo che noi dedichiamo al Signore, viene chiamata “la sacra mezz’ora”. Mezz’ora al giorno può sembrare un impegno difficile, ma è essenziale perché il laboratorio porti frutto. È in questo tempo di preghiera che il Signore ci trasforma.

a cura dei GxC

COSA GUARDIAMO STASERA? // Titolo:

La leggenda di Bagger Vance

Certe cose non si imparano, bisogna ricordarle a leggenda di Bagger Vance", questa storia che cerca di insegnarci a cercare il nostro Bagger Vance, quello dentro ognuno di noi, e a tirarlo fuori per riportarci sulla retta via. La trama ruota intorno ad uno sport piuttosto di nicchia: il golf, si citano la Prima Guerra Mondiale e la grande crisi del 1929 "La leggenda di Bagger Vance" è una bella storia a sfondo sportivo, che ci vuole insegnare con semplicità senza banalità l'onestà, l'importanza dell'autostima, la forza di risollevarsi dopo le cadute, ma soprattutto la necessità di fidarsi e lasciarsi guidare da una guida spirituale. Buona visione!

"L

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10 Vita parrocchiale 2016

articoli

// News

a cura di Rossana

Giovani sposi con Cristo Anche quest'anno la parrocchia propone un percorso dedicato a coppie di giovani famiglie, che abbiano il desiderio di condividere in un clima di fraternità un'esperienza di crescita umana e spirituale.

I

primi anni di vita familiare sono spesso molto frenetici: due diversità si incontrano e devono imparare a gestire nuovi ritmi e nuove abitudini. Il rapporto con le famiglie d'origi-

ne, l'esigenza di trovare una propria identità di coppia, l'arrivo dei figli o la fatica quando questi non arrivano, creano ulteriori sconvolgimenti nei quali la coppia deve imparare a trovare un nuovo equilibrio. A questa situazione, la giovane famiglia è spesso tentata di reagire isolandosi, perché sente la necessità di ritrovarsi come coppia oppure perché vive con eccessiva fatica gli appuntamenti che la portano al di fuori di sé e della propria casa. Ma, come dice papa Francesco, "l'isolamento non offre pace e felicità, ma chiude il cuore della famiglia e la priva dell’orizzonte ampio dell’esi-

stenza". (Amoris Laetitia) Questa proposta parrocchiale vuole aiutare le giovani famiglie a trovare un luogo protetto in cui sperimentare la condivisione, creando una rete di amicizia e scambio. Il percorso si svolge in sette incontri (uno al mese), che hanno come tema "i cinque linguaggi dell'amore". Ogni appuntamento prevede momenti di confronto e dialogo, sia in coppia che in gruppo, ed è affiancato da un percorso di formazione e di fede per i bambini delle coppie partecipanti. Gli incontri si concludono, per chi desidera, con la possibilità di cenare insieme, per continuare nella convivialità a creare amicizia tra le famiglie. Per informazioni e iscrizioni rivolgersi in canonica.

Seminario: Ecco lo sposo U Per le coppie di sposi j Data: Da venerdì 11 a domenica 13 Novembre Il seminario fa prendere coscienza alle coppie di sposi della propria identità di coppia creata ad immagine e somiglianza di Dio. Pur nella fragilità umana segnata dal peccato, gli sposi scopriranno che Gesù stesso è lo Sposo della coppia che, fedelmente ed indissolubilmente, si è legato a loro. Cuore dell’identità degli sposi cristiani è riconoscere che, in forza dello Spirito Santo effuso il giorno delle nozze, essi sono segno reale dell’amore di Cristo per la sua Chiesa nel dono di amore reciproco.

// Rubrica

a cura di Rita Rossato

Rita Ti consiglia un libro // Titolo:

Va', metti una sentinella

H

arper Lee è l'autrice di "Il buio oltre la siepe", scomparsa recentemente. Il romanzo è ambientato a metà degli anni cinquanta e presenta molti personaggi che il lettore ha conosciuto nel libro precedente. La giovane Scout torna nel suo paese natale da New York. Cercando di comprendere l'atteggiamento del padre, Atticus, nei confronti della società e i suoi stessi sentimenti verso il luogo della sua infanzia,è costretta ad affrontare difficilili questioni personali e politiche. Il versetto tratto dalla Bibbia ( che è il titolo del libro) sarà profetico. Capirà che deve guardare avanti,approfondire le cose,senza fermarsi alle apparenze. È un buon libro,scritto in modo scorrevole e che si legge tutto d'un fiato. Buona lettura come sempre RR www.parrocchiabovolone.it


Vita parrocchiale 2016 ottobre

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calendario 11

EVENTI E NEWS PARROCCHIALI

orari Sante messe Vespertina del Sabato sera: 19:00

TUTTI I SANTI 14.30 Liturgia della Parola in Cimitero

Festive: 7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30

Feriali: 7:30 - 19:00

15:00 S. Messa in Cimitero

orari libreria parrocchiale

21:00 Genitori Battesimi in Sala Blu

Lunedì: 10:00 - 12:00; 16:00 - 18:30

XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO 14:30 Uscita coppie responsabili delle CFE 16:00 Battesimi

Martedì: 9:00 - 12:00; 15:30 - 18:30 Mercoledì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Giovedì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30

21:00 Adorazione Eucaristica Comunitaria

Venerdì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Sabato: 9:00 - 12:00; 16.00 - 18:30

20:30 Formazione Catechiste di tutte le classi

Domenica: 8:30 - 12:00; 16.00 - 18:15

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO Giornata del ringraziamento parrocchiale 09:30 Incontro genitori 3° elementare (Prima Confessione) GESÙ RE DELL'UNIVERSO 09:30 Incontro genitori 4° elementare (Prima Comunione) 20:30 Formazione Catechiste di tutte le classi PRIMA DOMENICA DI AVVENTO 09:30 Incontro genitori 2° elementare 15:00 Video Gioca Ragazzi 16:30 Incontro giovani famiglie

calendario confessioni I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00: Lunedì: don Alberto Martedì: don Giorgio Mercoledì: don Damiano Venerdì: don Elio

Redazione del Giornalino Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini Edoardo Bordoni Edoardo Ferrarini Elena Segala Enrico Vincenzi Francesca Padoanello Giovanni Tregnago Giulia Venturi Silvia Schiesaro Sirio Bedoni Micaela Modenese Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.

infografica del mese 8 consigli per

ESSERE SANTI

Adora Gesù nell'Eucaristia

Fa tutto con Amore

Parla con Dio nella Preghiera

Segui l'esempio di Maria

Accetta la volontà di Dio

Combatti contro le tentazioni

Guarda a Dio e non agli altri

Ama senza misura

"Siate perfetti come perfetto è il padre vostro celeste"(mt 5,48)

Contatti Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it

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ANAGRAFE PARROCCHIALE Battesimi SALAROLO NOEMI di Andrea e Ketty Formenti PARISI RICCARDO di Carmelo e Vallani Carmen MANCINI ALICE di Simone e Maria Vittoria Grezzani MIRANDOLA GIORGIA di Massimo e Bressan Lara SUCCURRO VITTORIO di Daniele e Baggian Elisa LORENZETTI NOEMI di Gionni e Moretti Virginia MARZI FEDERICO di Roberto e Romualdi Luciana LORUSSO NICCOLÒ di Nicola e Maggio Eufemia TOTOLO KIARA di Andrea e Marchetti Erika BIANCA EVELINE BERSAN di Leonardo e Isolani Alessandra PIZZOLI GIACOMO di Alessandro e Lampis Silvia GIANNACCARI EMMA di Luca e Minozzi Cristina

Giubileo della misericordia VEN

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Fratello 2016

Papa Francesco invita a Roman le persone in situazione di precarietà. “Noi poveri con Papa Francesco a Roma, nel cuore della Chiesa” Per maggiori informazioni: www.fratello2016.org

SAB

Udienza Giubilare

12

 Piazza San Pietro

VEN

Catechesi Giubilari

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 Chiesa di Santo Spirito in Sassia

DOM

Chiusura della Porta Santa di San Pietro

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 Basilica di San Pietro

www.im.va

matrimoni POLTRONIERI Manuel LEARDINI Cristina ALESSANDRIN Lauro PICCOLBONI Elena FAGGION Cristian COLOMBINI Sofia DALCER Michele FIORINI Giulia ALTOBEL Giovanni BOLDRINI Desy ZAFFANI Nicola CAGALI Gloria TAIOLI Roberto FACCINI Deborah CALLEGARO Filippo FILIERI Ketti FOLADORI Paolo MICHELONI Romina FERRARINI Edoardo VENTURI Giulia

defunti VENTURI ANNA MARIA di anni 91 CAPPELLARI PAOLA di anni 55 GALVAN CARINA di anni 94 BISSOLI CAROLINA di anni 85 BRAGAGNOLO MADDALENA di anni 85 BOLDRINI AGNESE di anni 76 LEONI ARMANDO di anni 79

news: T'ho trovato Vocal Group COSA? } Spettacolo di autofinanziamento per il gruppo unitalsi bovolone

QUANDO? g Sabato 17 Dicembre 2016 - ore 20:30

DOVE?  Palazzetto le Muse Bovolone Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it


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