Dicembre 2016

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n°218 // DICEMBRE 2016

ita V Parrocchiale

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// Editoriale

BABY JESUS IS BORN

a cura di Don Damiano

Occorre che i cristiani si riapproprino del Natale Quella del Natale, per quello che si vede esteriormente, non è più una nostra festa cristiana, ma è divenuta qualcosa d’ altro.

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ccorre che i cristiani si riapproprino del Natale. È una festa strappata loro di mano, fatta propria dalla pubblicità e dal consumismo. Per molti il Natale è soltanto il giorno dei regali da fare, in ossequio ai precisi dettami della moda. È solo il giorno dello scambio degli auguri... ne abbiamo tutti bisogno certamente, ma l’augurio non deve essere semplice cortesia esteriore, ma deve coinvolgere la vita. È il giorno della famiglia unita, che ricorda la bellezza degli affetti: anche questo “fa’ Natale”. Ma il Natale cristiano, è Altro! I cristiani scoprono di non essere più padroni del Natale ma possono essere custodi del senso profondo di questa festa soltanto con uno stile di vita differente.

La meditazione sul Natale diviene così disvelamento della vera e profonda identità di Dio e di noi stessi. Dio mostra il suo volto nella vicinanza all’uomo tanto da assumerne l’umanità. Dovrà pur dirci qualcosa questo modo di agire di Dio! Così rifletteva papa Paolo VI: “La prima condizione per vivere bene il Natale è quella di consegnargli la sua autenticità religiosa”. Sarebbe bello vivere questo Natale riscoprendo innanzitutto il nostro rapporto di preghiera con il Signore, purificando con il sacramento della Riconciliazione il nostro cuore. Custodire il senso profondo di questa festa significa anche accogliere l’invito ad assumere stili di vita connotati da solidarietà e da sobrietà, che ti fanno rinunciare a qualcosa che luccica e ti abbaglia, per donare un sostegno a chi fatica nell’esistenza di ogni giorno.

Tocca ai cristiani fare riscoprire Ci conceda il Signore, di vivere all’uomo di oggi l’identità ineffabile di un Natale vero, cioè un Natale questa festività a loro espropriata. cristiano. La riflessione cristiana mescolata a centinaia di anni e alla fede del popolo di Dio, fa di questa festa il giorno nel quale il desiderio di ogni uomo di vedere il volto di Dio, si realizza nel volto di Gesù. A Natale Dio cerca casa sulla terra, perché vuole restare accanto a ciascuno di noi e per questo diventa uno // Betlemme di noi. Basilica della Natività: la grotta. A Natale Dio, in Gesù, cerca ogni Una stella d’argento indica uomo per dirgli che la sua dignità il punto che da due millenni più grande è quella di essere “figlio è considerato come il luogo di Dio”, come dice il Vangelo: preciso della nascita di Gesù. Al centro della stella, una scritta in A quanti l’hanno accolto ha latino dice: “Qui, dalla vergine dato il potere di diventare figli Maria, è nato Cristo Gesù”. di Dio...” (Giovanni 1,12).


2 Vita parrocchiale 2016

articoli

chiamava Maria” (1,26-27). Per gli antichi la scelta del nome aveva un significato di presagio: voleva esprimere la missione della persona che lo portava. L'aggiunta del nome "MaIn questo mese diamo avvio alla nuova rubrica “Pregando si impara”, in cui ria" alle parole dell'angelo racchiude analizzeremo passo passo il testo delle preghiere più diffuse della cristianità come il il mistero della Donna a cui il saluto Padre Nostro, l’Ave Maria, l’Angelo di Dio… Quelle preghiere che magari ripetiamo è rivolto: secondo l'interpretazione spesso, a volte in maniera meccanica, senza pensare realmente a cosa stiamo più comune il nome "Maria" infatti ha dicendo. Questa rubrica vuole essere un’occasione in più per aiutarci a pregare più due radici, una egizia - "Myr" - che consapevolmente ed intensamente. vuol dire "amata", l'altra ebraica - " yam" - che è l'abbreviazione di Iahvè. 8 dicembre ricorre la festa "Miryàm" significa, dunque, "l'amata dell’Immacolata Concezione e di Iahvè", "la prediletta di Dio". Il suo proprio da qui partiremo, prendendo nome è indicativo del suo destino in mano il testo della preghiera “Ave straordinario e della sua singolare Maria”, una le preghiere più conomissione: sarà per sempre la Figlia sciute ed amate. prediletta del Padre, la Madre amoÈ composta di due parti ed un terosa del Figlio, la dimora dello Spirito sto molto antico, almeno nella sua Santo. Anche noi nel giorno del noprima parte. Questa risale infatti a stro battesimo abbiamo ricevuto un prima del X secolo ed è nel contemnome e con esso siamo stati inseriti po una “lectio divina”, una lode e una nella famiglia di Dio. Dio ci conosce contemplazione; la seconda parte, per nome ed ama ciascuno nella sua composta verso la fine del XIV sesingolarità: la diversità del nome di colo, ha invece un tono di supplica, ciascuno sta a dire che ciascuno ha molto influenzata dalla spiritualità un compito unico da compiere in tardo-medioevale, in cui il peccato e vista della realizzazione del regno di la morte erano molto presenti. Dio. L’aggiunta alla prima parte è sta-

// Rubrica

a cura di Giulia

pregando si impara: ave maria

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ta ratificata dall’autorità della Chiesa nel 1568, in modo particolare da Papa Pio V. Oggi abbiamo una preghiera molto equilibrata, con una introduzione biblica e una risposta alla Parola, dovuta al senso di fragilità dell’uomo e al suo bisogno di affidarsi alla Potenza divina attraverso l’aiuto di Maria. Fra le innumerevoli preghiere mariane, l’Ave Maria si è imposta proprio per questo grande equilibrio e giustezza liturgica e teologica.

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ve! Fra le tante parole ripetute sulla terra, forse nessun’altra, oltre alla parola mamma, è stata ripetuta come questa: “Ave, Maria!”. Il greco direbbe “Rallegrati!”, in ebraico è certamente “Shalom!”, il saluto di pace. Non è un educato “buongiorno” , ma un augurio e un annuncio. Il profeta Zaccaria, annunciando la venuta del Messia, aveva esclamato: “Rallegrati, figlia di Sion, esulta, figlia di Gerusalemme!” (Zc 9,9). Tre secoli a perché pregare Maria? prima il profeta Sofonia aveva usato Bisogna innanzi tutto contrad- identiche parole (Sof,14) e l’angelo dire una tendenza a fare di Maria Gabriele le ripete: “Rallegrati, Maria!”. qualcuno di più dolce e mite di Dio. Ogni volta dunque che diciamo “Ave, Nessuno ci ama più di Dio e nessuno Maria” ci rallegriamo con lei. Il medeè più buono verso di noi di Lui! Allora simo invito alla gioia, che ella ha acè inutile pregare Maria? Maria è forse colto pienamente, è rivolto anche a solamente una scorciatoia che evita ciascuno di noi, ogni giorno, quando la collera divina? Certo che no. Ma- il Signore ci chiede di entrare nella ria è il riflesso della grandezza, della nostra vita, tante volte costellata da tenerezza, e dell’estrema santità Dio. tristezze. Nell’Ave Maria si manifesta proprio la purezza e la trasparenza di Maria, aria tanto che nulla si ferma a lei, tutto Leggiamo nel vangelo di Luca: passa a Dio. “L’angelo Gabriele fu mandato da

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Dio…a una vergine, … La vergine si www.parrocchiabovolone.it

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iena di Grazia L’angelo, salutando Maria, l’ha chiamata così, “piena di grazia”(Lc 1,28): Maria è avvolta dallo sguardo amorevole di Dio fin dalla sua concezione. È grazie a questa espressione che si è arrivati alla definizione del dogma dell’Immacolata Concezione. Pio IX l’8 dicembre 1854 proclamò il dogma di fede dell’Immacolata Concezione con queste parole: “Maria è l’Immacolata Concezione, la tutta santa e immune da ogni peccato, anche originale, in quanto redenta in modo preventivo, in vista dei


Vita parrocchiale 2016 meriti di Gesù Cristo, suo Figlio”. Maria piena di grazia è la dimostrazione di ciò che Dio fa quando trova una persona disponibile alla Sua azione. Lei è l’anticipo di quello che noi dobbiamo diventare: anche noi, infatti, siamo stati scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati al suo cospetto (Ef 1,4).

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l Signore è con te Quando l’angelo le disse “Il Signore

// Rubrica

Rubriche 3 è con te”, Maria comprese che queste parole erano una chiamata al servizio del Signore, per una missione che interessava i destini del suo popolo. Così ad Abramo, a Giosuè, a Gedeone, a Geremia, a Davide e a tutti coloro che chiama per una missione di salvezza, Dio ripete sempre: “Non temere, Io sono con te”. Maria si sente piccola, povera, sproporzionata alla grandiosità di quel piano. Ma l'angelo la rassicura: non temere, abbi fiducia, non far conto su di te, ma sulla potenza del Signore! A Maria viene assicurato l’aiuto di Dio per la realizzazione di questa grande missione. Non deve temere nulla, finché il Signore è con lei, perché «nulla è impossibile a Dio» (Lc 1, 34). La vicinanza del Signore a Maria prende un significato di prossimità anche fisica: Dio, Cristo, è veramente dentro Maria, incarnato nel suo ventre. Maria risponde con generosità alla proposta del Signore e si offre a Lui in

a cura di Angiolina Pasini

La Voce di Papa Francesco Fratelli e sorelle buon pomeriggio! esprimiamo necessità di un cambiamento perché la vita sia degna.

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avoro dignitoso per quanti sono esclusi dal mercato del lavoro; terra per i contadini e le popolazioni indigene; abitazioni per le famiglie senza tetto; integrazione urbana per i quartieri popolari; eliminazione della discriminazione, della violenza contro le donne e delle nuove forme di schiavitù; la fine di tutte le guerre, del crimine organizzato e della repressione; libertà di espressione e di comunicazione democratica; scienza e tecnologia al servizio dei popoli un progetto di vita che respinga il

consumismo e recuperi la solidarietà e il rispetto per la natura come valori essenziali. Le soluzioni reali alle problematiche attuali devono essere frutto di un discernimento collettivo che maturi nei territori che diventa azione trasformatrice. Ci sono forze potenti che possono neutralizzare questo processo di cambiamento che sia in grado di spostare il primato del denaro e mettere nuovamente al centro l’essere umano. C’è un terrorismo di base che deriva dal controllo globale

una donazione totale: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto” (Lc 1,38). Queste sono le parole della fede, della disponibilità, dell’amore: sono il riassunto della vita di Maria. Dio assicura a ciascuno di noi la sua presenza. “Non temere io sono con te” lo dice ad ognuno di noi, ogni giorno, ogni istante, e ci ripete “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Non siamo mai soli: nei compiti che ci ha affida, egli assicura a ciascuno l’aiuto della sua grazia. L’analisi della preghiera continua nel giornalino di gennaio. Fine prima parte. Fonte: http://www.abbaziaborzone. it

del denaro sulla terra e minaccia l’intera umanità. Di questo si alimentano il narco-terrorismo, il terrorismo di stato e quello che alcuni … chiamano terrorismo religioso. Ma nessun popolo, nessuna religione è terrorista! ci sono piccoli gruppi fondamentalisti da ogni parte. Ma il terrorismo inizia quando «hai cacciato via la meraviglia del creato, l’uomo e la donna, e hai messo lì il denaro». Tale sistema è terroristico. Nessuna tirannia si sostiene senza sfruttare le nostre paure. E quando questo terrore, esplode con diverse forme di violenza i cittadini che ancora conservano alcuni diritti sono tentati dalla falsa sicurezza dei muri. Muri che rinchiudono alcuni ed esiliano altri. Cittadini murati, terrorizzati, da un lato; esclusi, esiliati, ancora più terrorizzati, dall’altro. È questa la vita che Dio nostro Padre vuole per i suoi figli? Dal discorso di Papa Francesco il 05/06/2016 ai partecipanti al 3°incontro mondiale dei movimenti popolari.

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4 Vita parrocchiale 2016

articoli

SPECIALE

natale missionario

// Natale Missionario

a cura di Tommaso Bissoli

natale missionario per il venezuela In occasione del periodo di Avvento, la parrocchia di Bovolone vuole ricordare Padre Angelo Bressan, nostro concittadino e missionario salesiano che sta dedicando tutta la sua vita alle popolazioni indigene del Venezuela, in particolare presso l’isola Raton, vicino a Puerto Ayacucho, nel mezzo della foresta amazzonica ai confini con la Colombia.

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ià a 16 anni Padre Angelo visse un’esperienza di missione in Venezuela e, subito dopo essere stato ordinato sacerdote nel 1969, decise di ritornare per dedicarsi anima e corpo alle persone più povere e fragili del pianeta. Lavorare sull’istruzione è la leva scelta da Padre Angelo per dare un futuro ai giovani del luogo, prodigandosi non solo come insegnante ma anche nella costruzione di nuove scuole. L’istruzione è l’unica arma che può sconfiggere la miseria e la corruzione che imperversano in Ve-

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nezuela, colpito da una gravissima crisi economica. Il crollo del prezzo del petrolio negli ultimi anni ha segnato duramente il paese, che basa buona parte delle sue esportazioni sull’oro nero, gli scaffali dei supermercati sono vuoti e si fatica persino a trovare la benzina e i generi di prima necessità. Nonostante l’attività intensa svolta dai salesiani, serve tuttavia un aiuto. Oltre ai problemi economici, ad aggravare la situazione vi sono anche la scarsità di personale a supporto delle sue attività, la lontananza dal centro, la mancanza di comunicazioni terrestri e, non da ultimi, il consumismo ed il materialismo che raggiunge anche quei luoghi alterando la scala delle priorità. La scolarizzazione è dunque al centro dell’attività di Padre Angelo. Negli anni trascorsi in Venezuela è riuscito a dare un futuro a molti giovani che dopo aver fatto i primi anni del percorso scolastico nelle scuole da lui fondate sono riusciti a conti-

nuare gli studi e ad intraprendere anche l’Università. Egli bada a tutte le necessità dei ragazzi, culturali e materiali, spesso procurando di persona il cibo ed il vestiario a loro necessari, ma si prodiga anche ad insegnare alle famiglie a coltivare la terra. Si adopera inoltre nella formazione del clero e delle coppie locali, perché continuino nell’opera di evangelizzazione nella lingua e con la cultura indigena e proseguano con le attività di insegnamento. È proprio questo il suo desiderio più grande: fare in modo che il suo lavoro ed i suoi insegnamenti non terminino con lui, ma che possano proseguire portati avanti dalle persone aiutate durante tutta la sua vita. Nonostante la lontananza, nel suo cuore è sempre rimasta la parrocchia di Bovolone. Ad ogni telefonata con sua sorella Teresa è sempre desideroso di essere aggiornato sull’andamento delle attività e sulle problematiche delle persone a lui più care. La parrocchia di Bovolone ha dunque deciso di dare un aiuto concreto a Padre Angelo e durante il periodo di Natale saranno raccolte offerte destinate ad aiutare le sue attività.


Vita parrocchiale 2016 // Rubrica

Rubriche 5 a cura di Giovanni

LE PAROLE E IL PROFETA: ZACCARIA Questo mese, riprendiamo cercando di conoscere meglio il profeta Zaccaria.

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on quelle di Aggeo e di Malachia, le profezie di Zaccaria costituiscono un trittico unitario che chiude l’Antico Testamento. Dei tre, questo libro costituisce il perno storico, nel senso che registra l’effettivo cambiamento profetizzato da Aggeo e rinvia nel finale ai fatti che Malachia approfondirà nella sua opera, la conquista di Gerusalemme da parte del nemico, la ri-conquista spirituale che otterrà il popolo ebraico sopra questo, la purificazione della casa di Israele. Il libro di Malachia è un susseguirsi di visioni e simboli. L’analisi della struttura di queste immagini è già stata ampiamente svolta da critici ed esegeti, e inoltre sostare su questa complessa organizzazione non sarebbe proficuo agli scopi di questa rubrica, che si propone di rispondere alla domanda:

ben presente questo. In realtà, è bene fare una considerazione: come è stato rilevato, questo libro è la raccolta delle opere di tre profeti diversi, editata sotto il nome comune di Zaccaria: all’interno del libro è possibile rintracciare riferimenti a ben tre diversi contesti storico-sociali del popolo eletto, e per questo motivo gli storici non riescono nemmeno a figurare l’esatto lasso di tempo in cui vissero effettivamente questi; si va dal 516 al 300 a.C. circa. Noi però, nella nostra ricostruzione, intenderemo la figura del profeta come unitaria, cercando di rispondere alla domanda di cui sopra. La figura del profeta non compare nella sua interezza se non come introduzione all’inizio di ogni capitolo, a cui segue il racconto profetico, ovvero la narrazione della visione. Le parole con cui si presenta la sua azione (“mi ridestò, come si desta hi è Zaccaria? uno dal sonno”, “mi fu rivolta questa Tuttavia, si rivela necessario sot- parola”, “alzai gli occhi”…) rientrano tolineare che queste sono disposte nei campi semantici della chiamata concentricamente attorno alla vi- e della vista ed hanno nell’elemento sione centrale dei due ulivi sopra del sogno, o visione, il loro punto di al monte, il quale sarà spaccato a sintesi. Dobbiamo immaginarci qumetà dal Signore per proteggere e est’uomo che si ritrova davanti qufar passare il popolo d’Israele: tenete esto genere di paesaggio onirico: un

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// Rubrica

uomo in groppa ad un cavallo rosso in mezzo ai mirti, dietro lui altri cavalli, infiniti cavalli, che percorrono la terra; un angelo che parla col Signore, invocando pietà per la città; quattro corna sospese nel cielo, il Signore che promette muri di fuoco; due ulivi e una montagna tagliata a metà, da oriente a occidente; la promessa della venuta di un sacerdote, Germoglio, che ricostruirà il tempio. Come può essersi sentito un uomo? L’annuncio di questi eventi, spesso contraddittorii, non lasciano certo indifferenti: questo popolo, privo di padri (“scellerati”) e di istituzioni, che sarà conquistato per poi riconquistare, una volta saggiato nel fuoco: come si spiega una cosa del genere? Immaginiamo uno Zaccaria che attraversa le epoche (dal 516 al 300 a.C., ricordiamolo): ad ogni cambio di secolo una nuova parola, una battaglia, una nuova sconfitta ed una nuova vittoria. Il cammino progressivo dell’uomo: da essere senza padre si ritrova ad essere oro e argento. Il libro lascia aperte le speranze per il popolo: sì, la vittoria ci sarà, e a caro prezzo, e per questo ancora più gloriosa. Possiamo immaginare il profeta come un vecchio camminatore instancabile, dalla bocca sempre impegnata nell’annuncio, gli occhi sempre vigili per cogliere la successiva visione, un caldo sorriso per il futuro che sarà.

a cura dei GxC

COSA GUARDIAMO STASERA? // Titolo:

L’incredibile vita di Timothy Green

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im e Cindy Green sono una coppia purtroppo sterile che non potrà mai avere figli, nemmeno grazie all'ausilio della medicina moderna. I due quindi si rivolgono ad un'agenzia di adozioni ma devono prima mostrare alla direttrice di essere idonei per fare i genitori: a tal proposito hanno la più incredibile delle storie da raccontare. Inizia cosi un lungo flashback. Lui lavora presso una fabbrica di matite, lei è impiegata presso un piccolo museo locale. Jim, che non si arrende al fatto di non poter avere figli, per consolare la moglie, convince quest'ultima a fare una sorta di gioco: scrivere su dei bigliettini tutte le qualità che avrà il loro primo figlio, una specie di augurio per il futuro. Una volta compilati diversi fogli, questi vengono inseriti in una cassetta di legno e seppelliti nel giardino insieme ad altri ortaggi. Quella stessa notte un improvviso e violento temporale colpisce la casa: dura giusto qualche minuto. Ma la coppia non sa che qualcuno è entrato in casa loro proprio in quei frangenti: questo qualcuno è venuto fuori dal giardino.. Buona Visione www.parrocchiabovolone.it


6 Vita parrocchiale 2016 // Evangelizzazione

articoli a cura di Silvia

la bontà è disarmante Mercoledì 26 ottobre Daniele (laico consacrato) ci ha portato con lui nella sua esperienza di vita: il Sermig (Servizio Missionario Giovani).

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acciamo un passo indietro: quella sera infatti doveva tenersi un incontro-testimonianza con Ernesto Olivero, riguardante la sua amicizia con Santa Teresa di Calcutta e San Giovanni Paolo II. Un contrattempo di Olivero ci ha dato l’occasione di conoscere Daniele, giovane veneto trasferitosi a Torino 13 anni fa per seguire il Sermig. Il Sermig è un gruppo che è nato e continua ad evolversi nel Vangelo. Il fondatore del Sermig è proprio Ernesto Olivero che, il 2 agosto 1983 ha deciso, assieme ad un gruppo di

// Rubrica

amici, di entrare nell’Arsenale di Torino. Questo Arsenale, che era il più grande d’Europa, serviva per il rifornimento di armi durante il Risorgimento e le Guerre Mondiali, viene così trasformato in “Arsenale della Pace”. Durante l’incontro, Daniele ha parlato del vero obiettivo del Sermig, cioè aiutare i più bisognosi e accogliere tutte le persone che ogni giorno chiedono aiuto. Oltre a quello di Torino ci sono altri due “Arsenali della Pace” nel mondo: uno a San Paolo in Brasile e uno in Georgia. Santa Teresa di Calcutta ha visia cura di Rita Rossato

Rita Ti consiglia un libro // Titolo:

Govindo

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a giornalista Marina Reicci ,nel 1996,quando era vaticanista del TG5, fu mandata in India perchè Madre Teresa di Calcutta stava affrontando una grave malattia dalla quale sembrava non si sarebbe più ripresa. Visita i luoghi reali in cui operavano le suore e dove soprattutto aiutavano i bambini in difficoltà. Conosce così Govindo un bambino affetto da una malattia grave per cui non poteva essere dato in adozione perchè nessuno lo vuole. Marina sceglie invece di accoglierlo insieme con tutta la sua famiglia ed inizia un percorso che cambierà tutta la sua vita,quella di suo marito e dei suoi figli. Gogo,come viene chiamato,è affetto da una malattia degenerativa per cui non cammina e non cresce,ma questo non gli impedisce di amare ed essere amato dalla sua nuova famiglia e da tutti quelli che lo conoscono. Ed avviene un "miracolo" d'amore perchè,nonostante le previsioni dei medici che gli avevano dato pochi anni di vita,muore a 18 anni compiuti,nel 2010. Questo libro è una testimonianza del dono prezioso che è stato Gogo per la sua famiglia e per chi lo ha conosciuto anche per pochi momenti. Buona lettura,come sempre RR www.parrocchiabovolone.it

tato il Sermig e ha avuto diversi incontri con il suo fondatore. Dopo alcuni anni venne recapitata a Olivero una lettera scritta dalla Santa, dove lo ringraziava per il servizio svolto e gli affidava la missione di cercare “i giovani e di portarli in una casa sicura”. Un’altra grande conoscenza di Olivero è stato San Giovanni Paolo II il quale ha avuto l’onore di incontrarlo quasi 100 volte. L’incontro si è concluso ricordando a tutti i giovani che il 13 Maggio 2017 a Padova si terrà il 5° appuntamento mondiale “Giovani della Pace”.


Vita parrocchiale 2016 ottobre

2015

calendario 7

EVENTI E NEWS PARROCCHIALI

SAB 3 DOM 4

orari Sante messe Vespertina del Sabato sera:

9.45 Benedizione dei bambini e delle mamme in attesa nella cappella della Beata M.Pia Mastena

19:00

II DOMENICA DI AVVENTO 16.00 Battesimi

7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30

LUN 5

Ritiro anziani a Giazza

MAR 6

21.00 C.F.E. in teatro

MER 7

16.00 Inaugurazione Presepio Vissuto

GIO 8

IMMACOLATA CONCEZIONE 21.00 Worship – Adorazione cantata

VEN 9

21.00 Concerto Hope Generation

Festive: Feriali: 7:30 - 19:00

orari libreria parrocchiale Lunedì: 10:00 - 12:00; 16:00 - 18:30 Martedì: 9:00 - 12:00; 15:30 - 18:30 Mercoledì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30

DOM 10

III DOMENICA DI AVVENTO 09.30 Incontro genitori di 1° media + pranzo

Giovedì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30

MER 14

21.00 Adorazione eucaristica comunitaria

Venerdì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30

GIO 15

20.30 Formazione catechiste di tutte le classi

Sabato: 9:00 - 12:00; 16.00 - 18:30

VEN 16

21.00 Incontro coppie di collegamento

SAB 17

16.30 Gruppo Giovani Famiglie 21.00 Concerto Gospel

DOM 18

IV SETTIMANA DI AVVENTO 09.30 Incontro genitori di 3° elementare + pranzo Cena di Natale Giovani e GxG

LUN 19

15.00 Celebrazione riconciliazione 1° media 16.00 celebrazione riconciliazione 5° elementare

MAR 20

15.00 Celebrazione riconciliazione 2° media 16.00 Celebrazione riconciliazione 4° elementare 21.00 Benedizione fidanzati

MER 21

15.00 Celebrazione penitenziale 3° media

VEN 23

21.00 Celebrazione penitenziale adolescenti e giovani

SAB 24

STELLE DI PANE

DOM 25

NATALE DEL SIGNORE 17.30 Vespri

LUN 26

SANTO STEFANO

MAR 27

09.30 Inizio Campo adolescenti

VEN 30

SANTA FAMIGLIA

// CONFESSIONI DI NATALE ∞

Domenica: 8:30 - 12:00; 16.00 - 18:15

calendario confessioni I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00: Lunedì: don Alberto Martedì: don Giorgio Mercoledì: don Damiano Venerdì: don Elio

Redazione del Giornalino Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini Edoardo Bordoni Edoardo Ferrarini Elena Segala Enrico Vincenzi Francesca Padoanello Giovanni Tregnago Giulia Venturi Silvia Schiesaro Sirio Bedoni Micaela Modenese Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.

∞ PER NATALE ∞

Da lunedì a sabato • •

Mattino dalle 7.00 alle 12.00 Pomeriggio dalle 15.00 alle 19.00

Contatti

// CONCERTI DI NATALE ∞ • •

27 dicembre Hope Generation JB. 17 dicembre GOSPEL for CHRISTMASu

// PRESEPE VISSUTO A SAN ZUANE ∞ Dalle 16:30 alle 19:00 • 25 Dicembre

• 26 Dicembre • 1 Gennaio • 6 Gennaio

• 8 Gennaio • 15 Gennaio • 22 Gennaio

// WORSHIP - ADORAZIONE ∞ I colori liturgigi e il CANTATA loro significato

8 Dicembre: ore 21 Teatro parrocchiale

Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it

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ANAGRAFE PARROCCHIALE

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Passi per ripensare alla tua giornata

prima di andare a dormire

Quando arriva la notte, fermati in silenzio alla presenza di Dio Ringrazia Dio per le cose belle ricevute Invoca la luce dello Spirito Santo per ricordare la giornata con chiarezza

Ripercorri i momenti della tua giornata A nome di tutta la redazione di: "Vita Parrocchiale" tantissimi auguri di un Santo Natale nel Signore

Ringrazia Dio di nuovo per i ricordi buoni e chiedi perdono per le decisioni sbagliate

Riposa nella presenza di Dio

Battesimi SALAROLO NOEMI di Andrea e Ketty Formenti DE TOGNI GIOVANNI di Giampaolo e Boldrini Laura FERRARI MATTEO di Fabrizio Borsinschi Olesea LONGE JOSEPH di Christian e Agheyisi Loveth FERRARESE DILETTA di Giovanni e Soardo Marianna FERRARESE ADELE di Giovanni e Soardo Marianna ZANIN GISELLE di Filippo e Zanca Alice

Pelegrinaggio a Roma

defunti TOAIARI RINO di anni 76 LOVATO ISOLINA di anni 62 TARGON MARIA di anni 89 FARINAZZO ADELE di anni 80 FIORINI ALBERTO di anni 36 FAGGION ARGIA di anni 94 PATUZZO SILVIO di anni 77 BISSOLI LEONELLO di anni 92 LOVATO ADRIANO di anni 61 Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it


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