Parrocchia di Bovolone
n°234
// NOVEMBRE 2018
ita V
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PARROCCHIALE
// Editoriale
a cura di Don Cristiano
PAOLO VI, IL PAPA DIMENTICATO Condivido con voi un articolo di Famiglia Cristiana (5 agosto 2018) sulla figura di san Paolo VI, figura straordinaria e ricca della storia della Chiesa. Fu il primo Papa del Novecento a varcare i confini italiani. Fu il primo Pontefice a tenere un discorso alle Nazioni Unite, il 4 ottobre 1965, con il suo «Mai più la guerra». Paolo VI ha “traghettato nel mondo” la Chiesa uscita dal Concilio. Ha dialogato con la modernità senza fuggirla o condannarla a priori. Ha affrontato con le nude armi del Vangelo la guerra del Vietnam.
I
l 6 agosto 1978 era una domenica. Alle 21,40. Giovanni Battista Montini, Paolo VI, si spense come aveva desiderato: lontano dai riflettori e dalle veglie di popolo che avevano accompagnato l'agonia di Giovanni XXIII, e che avrebbero segnato le ultime ore di Giovanni Paolo II. Strano destino, quello di Paolo VI. È stato prima criticato, poi contestato e infine semplicemente dimenticato, messo da parte senza tanti complimenti, bollato con definizioni particolarmente graffianti: “il Papa del dubbio”, “Amleto”, “Paolo Mesto”. Riguardando oggi la sua figura con il rigore degli storici, Paolo VI risulta essere stato ben altro.
Ma perché è opportuno oggi fare memoria di Paolo VI? Perché adesso stiamo vivendo una stagione ecclesiale che tanto deve a questo pontefice, compreso l'accento sulla misericordia, che ha colorato il recente Anno Santo. Già, perché tra gli ispiratori di Jorge Mario Bergoglio c'è sicuramente questo suo predecessore. La Chiesa in uscita, la Chiesa sinodale, cioè quella del camminare insieme, la Chiesa che scruta i segni dei tempi senza falsi ottimismi ma senza arroccarsi, più compagna di viaggio che fredda precettrice, questa Chiesa che respiriamo ogni giorno ha in sé tanto di Paolo VI. Non a caso fu lui che nel discorso con cui chiuse il Concilio vaticano II, il 7 dicembre 1965, parlò di una Chiesa «samaritana», «ancella dell'umanità», più incline a «incoraggianti rimedi» che a «deprimenti diagnosi», a «messaggi di fiducia» che a «funesti
presagi». In occasione della beatificazione di papa Montini, papa Francesco disse: «Nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie! Grazie nostro caro e amato papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa! Nelle sue annotazioni personali, Paolo VI scrisse: "Forse il Signore mi ha chiamato e mi tiene a questo servizio non tanto perché io vi abbia qualche attitudine, o affinché io governi e salvi la Chiesa dalle sue presenti difficoltà, ma perché io soffra qualche cosa per la Chiesa, e sia chiaro che Egli, e non altri, la guida e la salva"». «In questa umiltà risplende la grandezza del beato Paolo VI», proseguì Bergoglio, e sono riflessioni che non cessano d'essere attuali. Paolo VI ha saputo davvero dare a Dio quello che è di Dio dedicando tutta la propria vita all’"impegno sacro, solenne e gravissimo: quello di continuare nel tempo e di dilatare sulla terra la missione di Cristo", amando la Chiesa e guidando la Chiesa perché fosse "nello stesso tempo madre amorevole di tutti gli uomini e dispensatrice di salvezza"».
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2 Vita Parrocchiale 2018
ARTICOLI
// Missione
a cura di Francesca
DIO AMA CHI DONA CON GIOIA Da molti anni nella nostra comunità è presente un gruppo caritatevole, si tratta del gruppo missionario. Esso è formato da persone che operano nel silenzio e nella semplicità, ma con tanta carità e attenzione verso il prossimo. Quali servizi offre il gruppo missionario?
Raccolta vestiario: gli indumenti che vengono raccolti vengono separati tra abiti maschili e femminili, tra adulti e bambini, tra estivi e invernali. Alcune persone del gruppo, al mercoledì sera si dedicano a svolgere questo semplice e prezioso servizio: la separazione degli indumenti. Raccolta mobili: ricevono materiale usato, per poi donarlo a persone in difficoltà. Svuoto appartamenti: su richiesta sono disponibili per svuotare gli appartamenti. Il gruppo se riceve qualche compenso economico, verrà poi usato per poi donarlo alle persone che ne necessitano. Infatti, collabora con altre realtà
missionari spedendo containers in diverse parti del mondo tra cui Guinea-Bissau, in Georgia, dove è presente il nostro compaesano Monsignor Giuseppe Pasotto; Paraguay, Sud Africa, Romania, Venezuela, dove è presente un altro nostro compaesano salesiano don Angelo Bressan e per alcune Chiese dell’Est. Quando si trova il gruppo missionario?
per il bene del prossimo. Un grazie di cuore a tutte le persone che operano nel gruppo missionario e a tutte quelle che decidono di aiutare in qualche modo questa realtà. Gruppo missionario si trova in via Scevaroli n. 1, ed è aperto ogni Sabato dalle 8:00 alle 12:00. Se qualcuno fosse interessato ad aiutare il gruppo missionario, possono rivolgersi in canonica. Nella certezza che la Provvidenza non verrà meno di fronte alle molte necessità di tante persone e sapendo che Cristo non ha mani, ma ha soltanto le nostre che possiamo usare per amare il prossimo: usiamole!
Ogni venerdì sera in riunione per scambiarsi informazioni sulle missioni che segue il gruppo. Chi partecipa? Il gruppo è composto da uomini e donne di ogni età ma che hanno in comune il desiderio di dedicare il proprio tempo e le proprie energie
Una parte del gruppo missionario
come dice Gesù agli ultimi degli ultimi, Bovolone dal cuore sempre grande ha inviato l’anno scorso un buon aiuto per le scuole. Le parole del Vangelo “la messe Ottobre è il mese del Rosario, ma anche il mese missionario in cui si prega è molta, ma gli operai sono pochi”, per il missionario/e preti religiosi e laici. Pregare, aiutare ma anche visitare i sono anche per la nostra missione, missionari sul posto del lavoro diventa un atto di solidarietà e condivisione. se da una parte la gente ce la mette er questi motivi alcuni mesi fa munità ben unita sotto la guida in- tutta per progredire restano le diffisono stato con altri due sacer- telligente di suor Nadia Monetti che coltà date dalle strade da percorrere doti diocesani veronesi a incontrare fanno un mondo di bene soprattutto sono veramente orribili. Ndithini ha una popolazione di oltre 50000 abii cristiani della missione Ndithini in nel campo sanitario. tanti, la gente è mite e buona il diKenya affidata a suo tempo alla dioCon tanta soddisfazione io e i stretto è di Maciakos, la nazione è il cesi di Verona per l’evangelizzazione miei amici ci siamo resi conto che i Kenya, 48 milioni di abitanti. e la promozione umana. semi di evangelizzazione che abbiaCon tanta gioia ci hanno incariNon siamo andati come turisti o mo piantato con non pochi sacrifici cato di salutare e ringraziare tutta la come persone curiose, per vedere sono cresciuti e la commozione è nostra parrocchia di Bovolone. cosa è rimasto del nostro lavoro pa- stata tanta nel rivedere i volti sempre storale dopo tanto tempo, ma come sorridenti dei nostri catechisti e anifratelli. matori e membri del consiglio delle Ora a Ndithini ci sono due sacer- chiese. doti locali parroci perché grazie a Ndithini si è trasformata in una Dio ci sono numerose vocazioni (in grande parrocchia, le suore dirigono 10 anni una decina di giovani sono anche la scuola con più di 350 ragazdiventati sacerdoti e i preti verone- zi tra piccoli dell’infanzia, elementari, si hanno ceduto la missione al clero medie e superiori. Le suore accolgolocale). no con indicibile amore anche i più Sono rimaste le suore, una co- piccoli abbandonati aprendo il cuore,
// Missione
a cura di Don Elio
DON ELIO RACCONTA IL KENYA
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Vita Parrocchiale 2018 // Liturgia
3 a cura di Nicoletta e Valeria
MINISTRO STRAORDINARIO DELLA COMUNIONE: CHI È? Qualche settimana fa mi è stato chiesto di scrivere una breve testimonianza sul servizio di Ministro Straordinario della Comunione che svolgo da qualche anno nella comunità di Bovolone. Spontaneamente ho detto si, poi come d’altra parte mi capita spesso, me ne pento: mi imbarazza e mi “affatica” mettermi in ricerca.
Q
uando iniziai questo percorso mi sono chiesta “tu sai cosa vuol dire la parola ministro“? Allora sono andata alla ricerca dei significati e Ministro è colui che serve, dal latino minister che significa aiutante, deriva da minus, che vuol dire minore. È l’aiutante più piccolo che viene scelto. È curioso che "ministro" abbia un contrario etimologico, che è "maestro": specularmente, questa parola deriva da magister, composto di magis, che vuol dire maggiore. Se il ministro è il minore, il maestro è il maggiore. Ho capito: ancora una volta si sceglie il più piccolo, quello che deve imparare e non quello che deve insegnare. Di Maestro ne basta uno: quello che ha insegnato mettendosi non il camice dell’esperto, ma il grembiule del servo che si china a lavare i piedi. è il Giovedì Santo quando nasce l'Eucaristia. Ho cercato di approfondire ulteriormente ed ho letto che il «ministro, in grado di celebrare in persona Christi, il sacramento dell’Eucaristia, è il solo Sacerdote validamente ordinato». Perciò il nome di «ministro dell’Eucaristia» spetta propriamente al solo Sacerdote. Il termine invece “ministro straordinario della Comunione” potrebbe trarre in inganno, il caposaldo di questo ministero è infatti la distribuzione dell’Eucaristia e non la consacrazione che rimane compito esclusivo del presbitero. Una definizione meno equivoca in questo senso, potrebbe essere allora “ministro straordinario della distribuzione della Comunione” descrivendo così più chiaramente i contorni dell’incarico attribuito. Il fedele scelto per questo servizio alla Chiesa, riceve un apposito mandato da parte del Parroco con il quale ha facoltà di distribuire l’Eucaristia agli altri fedeli e di portarla ad infermi
ed ammalati presso il loro domicilio. Il mandato conferito, ha una durata variabile a seconda dei casi, che va dai tre ai cinque anni; è per questo motivo che si dice “straordinario”, non è concesso a vita, ed è vincolato anche alla frequenza di appositi corsi volti ad approfondire le verità teologiche inerenti l'eucaristica. Il mandato anzidetto è concesso dal Vescovo sulla base delle concrete esigenze espresse dalle singole parrocchie ed il ministro è autorizzato a compiere questo servizio solamente nell’ambito territoriale della parrocchia di appartenenza. Il ministro straordinario della Comunione ha quindi il compito principale di portare la Santa Comunione al domicilio di anziani, ammalati ed infermi impossibilitati a recarsi in Chiesa in modo particolare nei giorni festivi ed in contiguità con le celebrazioni liturgiche in modo da creare veramente il senso della “comunità celebrante” con tutti i fedeli anche anziani ed ammalati. Mi è sembrato ad un certo punto più chiaro e, se devo essere sincera, mi sembrava aver capito cosa avrei dovuto fare. Il mio “si” iniziale è stato il punto di partenza di un cammino che mi ha coinvolta profondamente come persona e nella fede. Ho iniziato un cammino che mi ha introdotto: nel Mistero dell'Eucaristia; quando si dice “Il Corpo di Cristo”, poche parole ma che ogni volta mi interpellano e mi ripeto: nel Pane e nel Vino consacrato è presente realmente Gesù che ha donato sulla croce corpo e sangue, Spirito e Vita e continua a donarlo nell'eucaristia; che Gesù, donando il suo Corpo da mangiare, crea la comunione tra i cristiani e, così, tiene vive le nostre famiglie e le nostre comunità. Nella compassione di Gesù verso i sofferenti. È vero dedichiamo
qualche ora del nostro tempo agli ammalati ma quando ci avviciniamo al campanello di quella porta chi ci apre non vede me ma vede la comunità di Bovolone che va a cercarli. È un bel modo per essere in comunione come comunità parrocchiale. Nel mistero della Chiesa. Essere ministri straordinari della Comunione significa servire la Chiesa e servire i fratelli a nome della Chiesa. Porta ad essere vicini ai sacerdoti per collaborare con loro, ad essere più inseriti nella vita della parrocchia, ad incontrarsi con gli altri laici che svolgono altri servizi e ministeri, ad interessarsi perché i membri più deboli della comunità non siano trascurati o dimenticati. Questa partecipazione attiva alla vita della parrocchia mi fa sentire inserita dentro la Chiesa e non “con riserva” con un piede dentro e un piede fuori. Anzi, il servizio di ministri della Comunione mi aiuta a partecipare con più attenzione e fede alla celebrazione della S. Messa e a scoprire che è proprio vero che “l'Eucaristia forma la Chiesa”. Vi posso proprio assicurare che è un vero e proprio cammino spirituale che ho intrapreso e con gioia ancora dopo tanti anni dico “si”. Se ora qualcuno mi chiede perchè fai ancora il Ministro Straordinario della Comunione, rispondo con serenità che “serve” “servire” e ricordo ciò che Madre Teresa di Calcutta ha risposto ad un giornalista americano il quale vedendola accudire un lebbroso le disse: “non farei quel lavoro neppure per un milione di dollari” E lei rispose: Neppure io”. La gioia è altra cosa. Gruppo Ministre Straordinarie della Comunione
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4 Vita Parrocchiale 2018 // Speciale
ARTICOLI a cura di Sirio Bedoni
LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA E I PARTITI Parte 1
// Lega Nord
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l rapporto instauratosi tra la Chiesa Cattolica e la Lega Nord è sempre stato segnato da un “amore e odio” catulliano, contraddistinto da momenti di forte tensione e da spazi di apertura. Questo è dovuto in particolare alla profonda trasformazione ideologica che ha subito il Carroccio nei quasi 30 anni di storia del partito. I meno giovani ricorderanno la genesi fortemente pagana e animistica della Lega, esaltante il “dio Po” e la libertà dei protestanti dei “popoli del nord” dalla Chiesa di Roma (anch’essa “ladrona”). Dall’inizio degli anni 2000 la Lega Nord ha iniziato un processo di stabilizzazione tra i partiti che gravitano nel centro-destra e intercettano i voti dei ceti moderati e cattolici. Le accuse alla Chiesa sfumarono, sino a cessare quasi totalmente. La nuova “Lega” di Salvini è il frutto di questa evoluzione: ancorata su posizioni di destra ma che riesce a racimolare voti anche da operai e da quei cattolici che hanno sempre votato a sinistra (Pd e, prima ancora, Margherita). Inoltre, negli ultimi anni si è notato come, tra le schiere dei politici leghisti, abbiano preso posto noti esponenti dell’associazionismo d’ispirazione cattolica (uno tra tutti, Simone Pillon, tra gli organizzatori dell’ultimo Family Day) e come l’intero partito salviniano abbia assunto una posizione molto chiara sulla difesa di certi valori morali non negoziabili, molto cari all’elettorato cattolico. Certo non si può affermare che la Lega abbia sposato i principi della Dottrina Sociale della Chiesa (vedasi, per esempio, la legalizzazione della prostituzione), ma si riscontra anche che vi sono sindaci leghisti le cui linee amministrative sono in sintonia con quanto la Dottrina Sociale stessa afferma. Ai nostri occhi la Lega Nord si presenta disomogenea al suo interno, con una parte (soprattutto a livello locale) che si ispira a principi e a valori fortemente sostenuti dalla Dottrina Sociale della Chiesa, ma con i vertici in perenne contrasto con la CEI e con le gerarchie ecclesiastiche (come su temi quali Ius Soli e immigrazione).
• STEFANO SASSO // Movimento 5 Stelle
«Il
Movimento 5 Stelle, molto umilmente, vede un riferimento ideale verso la figura di San Francesco»; così si è espresso Beppe Grillo appena un anno fa. Alla luce di questa dichiarazione le relazioni del Movimento con la Chiesa dovrebbero essere i più distesi, ma non sono mancati momenti di incompatibilità. Molte sono le particolarità del M5S, dalla struttura ai fini, dalla modalità di partecipazione alla sua gestione, mostrando una tendenza riformista nelle sue intenzioni. È doveroso citare l’idea di democrazia diretta formulata dal Movimento che, alla disaffezione nei confronti della politica e all’astensionismo galoppante, risponde con una partecipazione traslocata dalla piazza reale a quella virtuale, affidandosi ad un sofisticato sistema informatico (di proprietà della società privata Casaleggio Associati). Nella più complessa battaglia sociale di tutti i tempi (lotta alla povertà ed equa distribuzione delle risorse), il M5S non manca di intervenire proponendo l’introduzione del c.d. reddito di cittadinanza (suo cavallo di battaglia); soluzione questa che, alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, alimenta la riflessione circa il bilanciamento tra l’assistenzialismo statale e l’operosità lavorativa del singolo. La collocazione tra le opposizioni nell’ultima legislatura (a guida PD) non ha consentito al Movimento di essere protagonista nella scena politica, limitandosi (come di fatto avviene per tutte le opposizioni) a “bocciare” o “approvare” le leggi presentate dalla maggioranza. Così è stato, ad esempio, per la legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso che ha fatto tanto discutere per la sua inconciliabilità ai principi non negoziabili della Chiesa, e che, seppur di provenienza PD, è stata approvata anche dal M5S. Lo spirito fortemente riformista del M5S, anche sui temi etici, lo si è potuto osservare, ad esempio, nella “apertura” alle adozioni tramite utero in affitto (cfr. Giunta Appendino a Torino) e nella censura di posizioni pro-life (cfr. Giunta Raggi a Roma). Il M5S, in virtù della propria “giovinezza” (dalla fondazione), gode di un certo dinamismo nel suo sviluppo, ricoprendo ora una posizione ora un’altra (come sul tema dell’immigrazione). Finora, nel Movimento è prevalso il riformismo, nonostante i battibecchi con i soci di Governo della Lega.
• SIRIO BEDONI www.parrocchiabovolone.it
Vita Parrocchiale 2018 // Speciale
5 a cura di Sirio Bedoni
LA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA E I PARTITI Parte 2
// Fratelli D’Italia
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er capire il rapporto tra Chiesa Cattolica e Fratelli d’Italia, bisogna rivedere un attimo la storia del partito. Le radici missine del partito ci parlano di una storia che ha abbracciato i valori della Chiesa, con alti e bassi, dagli anni ’70. Il partito guidato da Giorgio Almirante prese parte attiva nelle campagne referendarie su aborto e divorzio sposando la posizione della Chiesa Cattolica (Pino Rauti scrisse anche un pamphlet al riguardo). L’eredità di Almirante venne poi presa in consegna da Fini con Alleanza Nazionale, e nonostante la forte componente di fedeli cattolici al suo interno, Fini sostenne alcune posizioni di stampo laicista che lo avvicinarono a Pannella (nel referendum sulla fecondazione assistita del 2005, con la CEI che fece campagna per l’astensione, Fini spinse per il NO come il Partito Radicale). Successivamente all’ingresso nel PDL e del suo scioglimento, l’eredità della vecchia AN è stata raccolta da Giorgia Meloni, fondatrice di Fratelli d’Italia. All’interno di Fratelli d’Italia si notano segnali di riavvicinamento ad alcune posizioni etiche molto care alla Dottrina Sociale della Chiesa, come l’istituzione del Dipartimento Vita e Famiglia (presieduto da Federico Ladicicco, cattolico praticante ed esponente del movimento pro-vita e pro-family). Inoltre, recentemente, si è potuto osservare l’impegno di Giorgia Meloni nel triste caso di Alfie Evans, la quale è riuscita a far ottenere al piccolo la cittadinanza italiana. Circa le posizioni del partito sulla questione migratoria, vi è una sponda reciproca con quelle della Lega, trovandosi così spesso in contrasto con la CEI, nonostante il partito conti tra i suoi membri figure che sostengono una linea conservatrice che si ispira a molti dei valori sostenuti dalla Dottrina Sociale della Chiesa.
• GIOVANNI DI DOMENICO // Partito Democratico
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l Partito Democratico nasce nel 2007 dalla necessità di ricostruire un “polo” unico per gli elettori sia di ispirazione socialista che comunista. Nel suo Manifesto dei valori, si legge: «il Partito Democratico intende contribuire a costruire e consolidare, in Europa [mediante il Partito Socialista europeo di cui fa parte dal 2014, ndr.] e nel mondo, un ampio campo riformista, europeista e di centro-sinistra, operando in un rapporto organico con le principali forze socialiste, democratiche, progressiste e promuovendone l'azione comune». Il rapporto del PD con la Chiesa ha sempre visto alti e bassi, come nell’ultima legislatura, in cui si sono alternati momenti di ampia condivisione (come in tema ius soli), ad altri di contrapposizione (ad es. sulla legge sul c.d. testamento biologico). L’ideologia marcatamente di sinistra e riformista – propria dell’ultimo Governo a guida PD – ha visto lo Stato grande protagonista della vita economica dei cittadini, privilegiando un’impostazione prevalentemente assistenzialista (bonus, agevolazioni, ecc.) e – dichiaratamente – dalla parte dei lavoratori, ma, allo stesso tempo, adottando alune soluzioni di stampo più liberista (come sulla questione dell’art. 18) scontrandosi con quei sindacati storicamente più vicini alla sinistra. Tra le file del suo elettorato, il PD ha sempre potuto contare su una buona porzione di elettori di fede cattolica, specie tra gli aderenti alla linea di pensiero riformista, garantendone anche una rappresentanza nelle sedi istituzionali. Cionondimeno, detta rappresentanza (Parlamentare), durante il dibattito sulle c.d. unioni civili tra persone dello stesso sesso e la loro incompatibilità con i principi non negoziabili della Chiesa, si è ritrovata nettamente minoritaria, specie dopo la dichiarazione di Matteo Renzi (allora Presidente del Consiglio e Segretario del PD) in cui ha affermato: «Io sono cattolico, ma ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo»; la legge sulle unioni civile è, infatti, passata. Un altro grande tema, particolarmente a cuore del PD, riguarda la questione migratoria. Il PD da sempre sostiene la posizione della doverosità (se non necessità) dell’accoglienza dei migranti, tanto per motivi “umanitari”, quanto per ragioni “economiche”, schierandosi su una posizione ampiamente condivisa dalla Chiesa, o meglio dalla CEI e dall’attuale Papato.
• SIRIO BEDONI www.parrocchiabovolone.it
6 Vita Parrocchiale 2018 // Associazione
ARTICOLI a cura di Diego Marchiori
VIVERE SALENDO L’IMPEGNO PER GUARDARE OLTRE
Mario Sberna, sen. Carlo Giovanardi, Simone Venturini – assessore al sociale di Venezia, Maria Rachele Ruiu e Filippo Savarese di Citizen Go e Generazione Famiglia.
• Spirito associativo e finalità
2. Scuola Cristiana di Alta Formazione Politica (vedere): è un nuovo modo di formarsi alla politica. Un percorso originale di formazione alla DSC che si appoggia all’Ordine dei Domenicani. Una volta al mese ci rechiamo a Bologna per una giornata di formazione e spiritualità, guidati da un padre esperto in una materia specifica. Dopo i temi su verità e politica, su cristologia e potere, stiamo ora affrontando la questione del rapL’articolo 5 del nostro Statuto par- porto tra Chiesa e potere pubblico. Il la chiaro circa le finalità della nostra 17 giugno prossimo saremo alla Sfisp di Verona con padre Mancini o.p. per Associazione: trattare la questione delle ideologie “L’Associazione ha come finalità la del ‘900. E’ aperto l’invito a partecipreparazione spirituale e tecnicopare. pratica dei propri membri in vista di un impegno sociale e politico, a 3. Formazione spirituale (pensapartire dallo studio approfondito re): dedichiamo momenti specifici di della Dottrina Sociale della Chiesa riflessione, discernimento e preghiee la sua applicazione pratica”. ra che ci aiutano a declinare meglio Ne consegue anche l’accettazione alcune situazioni complesse della della dottrina dei principi non nego- vita politica e sociale contemporaziabili, quale fondamento del nostro nea. Questa attività è associata alla agire storico e limite invalicabile per Scuola di cui sopra. le nostre scelte personali e di gruppo. Fondamentale per noi è la forma- 4. Partecipazione politica (agire): zione spirituale, per questo abbiamo ognuno di noi è chiamato persodei sacerdoti di riferimento che oltre nalmente ad impegnarsi in politica. ad un accompagnamento personale A vario titolo siamo occupati in foraiutano Vivere Salendo a discernere mazioni e movimenti politici e all’interno di essi cerchiamo di portare (parola chiave per noi) sulla realtà. avanti iniziative a favore della vita, della famiglia, dell’economia e della • Attività La nostra passione per la politica, la business ethics. A tal proposito alcucrisi dei partiti e la forte disillusio- ni di noi sono impegnati nel Centro ne che ci ha coinvolti, ci ha spinti a Studi Politiche Familiari che sta protrovare vie alternative di formazione, muovendo una nuova cultura della preparazione, discernimento e azio- famiglia a partire dal fisco comunale. Vivere Salendo si ispira ai beati Piergiorgio Frassati ed Alberto Marvelli, dal quale abbiamo ripreso il motto “Vivere salendo o morire!” che annotò nel suo diario spirituale nel marzo 1936 e che sintetizza un programma ascetico di vita e di impegno nella società e soprattutto in Politica. Noi vogliamo puntare Alto, da qui il motto dell’Associazione e il logo.
• Chi siamo
L’associazione “Vivere Salendo” nasce dalla volontà di un gruppo di amici di coltivare la propria passione per la società e la politica al di fuori degli schemi che ognuno di noi aveva conosciuto e frequentato. L’associazione è così diventata uno strumento per perseguire degli obiettivi condivisi di natura culturale, sociale e di iniziativa politica. Liberi da condizionamenti esterni o da logiche di alcun tipo. I membri hanno portato all'interno di Vivere Salendo esperienze diverse della sfera sociopolitica - dal volontariato, all'associazionismo, alle esperienze di vita amministrativa o di partito - tutti accomunati da una comune idea di persona e di società. È su questa idea che si basa tutta l’attività dell’associazione. Vivere Salendo si pone come finalità lo studio approfondito della Dottrina Sociale della Chiesa, per poterne apprendere meglio i principi e farli divenire un chiaro riferimento dell’agire sociale e politico di coloro che vi ne. Siamo convinti che "la politica è la più alta forma di carità". Perciò aderiscono. abbiamo individuato 4 verbi (ascoltare, vedere, pensare, agire) attraver• Costituzione Vivere Salendo si è formalizzata il 13 so cui abbiamo declinato 4 attività: maggio 2016 presso il Santuario di 1. In Vino Veritas (ascoltare): è un Santa Teresa di Lisieux in Verona, in progetto formativo che si svolge con occasione dell’anniversario delle apun metodo conviviale allo scopo di parizioni mariane a Fatima. coltivare relazioni autentiche atTuttavia l’esperienza è precedente di traverso delle cene in cui invitiamo tre anni, quando alcuni amici si sono ospiti-testimoni. Abbiamo già avuto incontrati la prima volta per cercare l’onore di ospitare Massimo Gandolvie alternative della presenza dei catfini – esponente del Family Day, on. tolici nella società e nella politica. www.parrocchiabovolone.it
Contatti Telefono: 3405052893 (Presidente) E-mail: viveresalendo@gmail.com Sito Web: www.viveresalendo.it
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Vita Parrocchiale 2018
INFORMAZIONI 7
Eventi di Novembre Da non perdere
Sante Messe Vespertina del Sabato sera:
Giovedì 1
Ognissanti ore 14.30 liturgia della parola
19:00
Dal 2 al 9
Ottavario dei defunti ore 15 Santa Messa al Cimitero
7:30 - 9:00 - 10:15 - 11:30 - 18:30
Venerdì 9
Rito ammissione Nicolò
Domenica 11
Mandato e affidamento Friends
Domenica 25
Cristo Re
Venerdì 30
After dinner + adorazione giovani Ore 21:00 Afterdinner al bar dei preti Ore 22:00 Adorazione in cripta
Festive: Feriali:
7:30 - 19:00
Libreria parrocchiale Lunedì: 10:00 - 12:00; 16:00 - 18:30 Martedì: 9:00 - 12:00; 15:30 - 18:30 Mercoledì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Giovedì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Venerdì: 9:00 - 12.00; 15:30 - 18:30 Sabato: 9:00 - 12:00; 16.00 - 18:30 Domenica: 8:30 - 12:00; 16.00 - 18:15
Confessioni I nostri sacerdoti sono presenti nei seguenti giorni dalle 16:00 alle 19:00: Lunedì: don Alberto Martedì: don Cristiano Mercoledì: don Fabio Giovedì: don Marco Venerdì: don Elio
Redazione
Domenica 29 aprile 2018, la comunità parrocchiale di Bovolone e la fraternità francescana locale hanno vissuto una GRANDE gioia per la Professione di Vita Evangelica perpetua nell’Ordine Francescano Secolare di: AGNESE, ANTONIETTA, CLAUDIO, MARIA, MARIANNA, MARIA ROSA, NATALINA. Per informazioni sull’ordine francescano secolare rivolgersi alla ministra signora Adriana Bazzani tel. 3476996784
// Adulti
Seminario Vita Nuova Dal 11 al 13 Gennaio 2019 Casa Emmaus, Giazza, (VR) Il seminario di vita nuova è un ritiro spirituale nel quale ciascuno diventa protagonista di un grande incontro con il Signore che vuole rinnovare la fede e la vita cristiana.
// Worship
Con me resterai Equipe Worship Bovolone Da qualche settimana è uscito: "Con me resterai", il cd autoprodotto dell'Equipe Worship. Puoi trovarlo presso la libreria parrocchiale.
Giovani per la Comunicazione: Andrea Castellini, Chiara Merlin, Edoardo Ghidetti, Sirio Bedoni, Elena Segala, Enrico Vincenzi, Federico Bertoni, Francesca Padoanello, Mirco De Fanti, Veronica Fraccaroli Micaela Modenese, Grafica e impaginazione: Bordoni Edoardo (edoardo.bor@gmail.com) Collaboratori: Rita Rossato, Angiolina Pasini.
Contatti Telefono: 045 7100063 Indirizzo: Via Carlo Alberto, 2 Bovolone VR E-mail: vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it Sito Web: www.parrocchiabovolone.it
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Defunti
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Foto della Messa di Ingresso dei Parroci Don Cristiano e Don Marco
TINTO VERA di Damiano e Menini Vania BISSOLI CHIARA RITA di Dino e Borasca Paola BELTRAME LETIZIA di Michele e Bonfante Eleonora CAVAGGION DIEGO di Pietro e Camarda Giulia DALCER TOMMASO di Michele e Fiorini Giulia DALDOSSO REBECCA di Flaviano e Turco Federica DE BENI ISABEL di Nicola e Testadoro Susanna DONATO BIANCA di Ivan e Mantovani Anna ISOLANI LUCA di Matteo e Zago Ambra PATUZZO FRANCESCO di Massimo e Segala Irene RIGHETTI ALICE di Stefano e Mantovani Manuela
Matrimoni BERTELLI Matteo BISSOLI Valentina MORI Eros ZIVIANI Elena ZIVIANI Giorgio STURARI Lisa PELLINI Italo BONFANTE Silvia SAMBUGARO Damiano RIGONI Jessica TINTO Damiano MENINI Vania STEVANINI Marco BERTONI Lorenza
Defunti
Buon 45째 Anniversario 14 Ottobre 2018
Buon 45째 Anniversario Bettini Lino e Ferrari Antonietta
Buon 90째 compleanno Menegatti Bruna
Buon 101째 compleanno Rettondini Maria
RUDELLA AMEDEO di anni 79 VERGANGI BRUNA di anni 82 LUSINI GRAZIELLA di anni 80 BERSAN ONORINA di anni 85 DE POLI MARIA TERESA di anni 63 SALVORO IOLE di anni 95 GOBBI BIANCA di anni 97 FAZIONI RENATO di anni 84 DONATELLI NICOLA di anni 50
Anagrafe parrocchiale Aggiornata al 10 ottobre
Sede Amministrativa: Via Roma, 2 - Bovolone (Vr) Sito Web: www.bancaveronese.it Telefono: 045 6992211 Fax: 045 6901023 Email: info@bancaveronese.it