n° 196 - Aprile 2014
Vita Parrocchiale Editoriale:
A Pasqua esplode la vita Carissimi, Il primo giorno dopo il sabato le donne andarono al sepolcro e trovarono la pietra ribaltata perché benché fosse molto grande e ricevettero il grande annuncio che Cristo è risorto. Nessuna di loro poteva pensare questo. Nessuna di loro poteva avere la forza di sollevare quella pietra pesantissima. Tutti andavano a cercare un morto. Fu un annuncio esplosivo. Questo annuncio è stato come un’esplosione di vita, come quando in primavera sulle piante, che sembrano morte, vediamo apparire con vigore e decisione, gemme e fiori, che sembrano come esplodere. Così per quelle donne! Così per tutta la Chiesa! Così per ogni uomo! Là dove c’è una forma di morte nelle relazioni, negli affetti, nelle prospettive di vita la speranza può esplodere, la fiducia può esplodere. La pesantissima pietra di tanti nostri dolori che ci opprimono,
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fino quasi a togliere il respiro e la voglia di vivere, può essere sollevata. Possiamo riconoscere in noi l’azione di una forza straordinaria, l’azione potente di Cristo risorto. La fatica di credere, talvolta, viene perché noi stiamo cercando un morto e non un vivo. Gesù non è un ricordo da museo. La nostra fede è morta in una ripetitiva e monotona abitudine che la rende più arida di un teorema di matematica. La nostra fede è morta o moribonda perché travolti da una mentalità che cerca piacere e soddisfazioni nell’immediato, senza avere la pazienza di attendere e la disponibilità alla perseveranza tenace e fiduciosa che sa vedere nella rinuncia come una molla per un più lungo salto in avanti. La nostra fede è morta perché non è più nutrita dall’ascolto della parola di Dio, dall’appuntamento fisso con il Signore della preghiera quotidiana, non è più nutrita di umiltà che ci fa ricordare che siamo creature che hanno ricevuto la vita in dono da parte del creatore.
www.parrocchiabovolone.it
Telefono:
045 7100063
Da parte anche di don Giorgio, di don Damiano, di don Elio e di don Alberto auguri, allora, che la vita di Cristo Risorto possa, perciò, essere anche per voi un’esplosione per ridare gioia fiducia speranza ad ognuno. Buona Pasqua.
e-mail:
don Paolo
Speciale Un inserto storiografico Con foto a cura del centro studi di Bovolone
vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it
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Consiglio Pastorale Parrocchiale
A cura del CCP
“ Se ci vorremo bene Gesù sarà presente tra noi e con l’aiuto dello Spirito Santo saremo capaci di cercare assieme proposte e idee preziose per la nostra Comunità.” Con questo invito il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale, si è riunito, per iniziare, prima di tutto a crescere nella conoscenza reciproca e poi a guardare, attraverso gli ambiti che ciascuno di noi rappresenta, la nostra parrocchia. Ci stanno a cuore alcune attenzioni pastorali come la Famiglia e l’Evangelizzazione, ma queste azioni non impediranno di tenere lo sguardo amoroso del Padre su ogni iniziativa. Cercare di capire, con l’aiuto della preghiera cosa è meglio per la vita ecclesiale della nostra Comunità. Ciascuno nella parrocchia è cresciuto e ora come componente del CPP, ci sentiamo chiamati ad essere testimoni autentici, nella normalità di tutti i giorni come ci ricorda Papa Francesco. A guardarci con misericordia, con la certezza che le fatiche non mancheranno ma che vogliamo rendere la nostra comunità sempre più bella perché ricca di amore gli uni per gli altri. Per chi vuole seguire il CPP: nel sito parrocchiale troverà uno spazio con molti approfondimenti.
done
Ambiti e membri del Consiglio Pastorale Parrochiale Carità
Pastorale
Formativo
Giovani
Bazzani Loretta
Colosi Valeria
Bonacquisti Lisa
Antolini Luisella
Turrini Paolino
Crema Matteo
Bordoni Emanuele
Signoretto Antonio
Liturgico De Santis Emanuele
Di diritto don Giorgio don Paolo don Damiano don Elio suor Marcolina suor Melania Giovanni Barbieri
Vocazione alla vita Sacerdotale
Servizi vari
Ricreativo
Forigo Laura
Affari economici
Rodegher Giancarlo
Sambugaro Gian Paolo
Comunità e Gruppi Familiari Bighellini Michele e Brunelli Monica
Per suggerimenti, proposte e
Cantiero Claudio e Marotta Susanna
segnalazioni puoi comunicare
Nominati dai Parroci De Guidi Tiziana
con i membri del CPP oppure scrivere una mail a: cpp@parrocchiabovolone.it
Favalli Graziano Mantovani Moreno
Chiedilo a ... Cardinal Angelo Comastri Tra il 17 al 24 maggio si terrà nella nostra parrocchia la Settimana della Vocazione alla Vita Sacerdotale. Per prepararci a questo momento faremo un’ intervista al cardinale Angelo Comastri. Per partecipare manda la tua domanda in canonica o alla redazione di Vita Parrocchiale, attraverso il canale che ti è più comodo:
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Messaggio
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e-mail vitaparrocchiale@parrocchiabovolone.it
Due sacerdoti veronesi “giusti tra le nazioni”
Il 13 febbraio 2014 questo riconoscimento è stato conferito alla memoria di due padri stimmatini veronesi, padre Emilio Recchia (Verona 1888 – 1969) e padre Alberto Tambalo (Palù 1912 – Verona 2008), che
Il titolo di “Giusto tra le nazioni” è l’unico riconoscimento civile dello stato di Israele e viene riconosciuto a coloro che durante l’Olocausto contribuirono a salvare anche un solo ebreo.
durante l’occupazione tedesca di Roma nascosero in alcuni locali segreti della Basilica di Santa Croce al Flaminio una nutrita comunità ebraica a rischio della loro stessa vita. Si raggiunsero i duecento ospiti tra borghesi, in gran parte uomini politici ed ebrei che avevano abbandonato la loro casa per sfuggire ai campi di concentramento, o ufficiali del disciolto esercito italiano. I due sacerdoti e i loro collaboratori provvedevano a fornire a queste persone documenti falsi facendoli passare per sfollati e avevano anche ideato anche un sistema di allarme efficace, che consisteva nel suonare l’Ave Maria di Gounod all’arrivo delle pattuglie. Così facendo riuscirono a salvare molte persone dalla deportazione nei campi di concentramento.
Padre Emilio Recchia
Padre Alberto Tambalo
I nomi dei due padri stimmatini sono ora iscritti nel Muro d’Onore dello Yad Vashem a Gerusalemme.
La Voce del Papa
Aprirsi a Dio e ai fratelli. Sappiamo che questo mondo sempre più artificiale ci fa vivere in una cultura del “fare”, dell’“utile”, dove senza accorgercene escludiamo Dio dal nostro orizzonte. Ma anche escludiamo l’orizzonte stesso![...] E anche verso gli altri rischiamo di chiuderci, di dimenticarli. Ma solo quando le difficoltà e le sofferenze dei nostri fratelli ci interpellano, soltanto allora possiamo iniziare il nostro cammino di conversione verso la Pasqua. E’ un itinerario che comprende la croce e la rinuncia. Il Vangelo di oggi indica gli elementi di questo cammino spirituale: la preghiera, il digiuno e l’elemosina. Tutti e tre comportano la necessità di non farsi dominare dalle cose che appaiono: quello che conta non è l’apparenza; il valore della vita non dipende dall’appro-
A cura di Angiolina Pasini (Santa Messa, Benedizione e Imposizione Delle Ceneri)
vazione degli altri o dal successo, ma da quanto abbiamo dentro. Con i suoi inviti alla conversione, la Quaresima viene provvidenzialmente a risvegliarci, a scuoterci dal torpore, dal rischio di andare avanti per inerzia. L’esortazione che il Signore ci rivolge per mezzo del profeta Gioele è forte e chiara: «Ritornate a me con tutto il cuore». Perché dobbiamo ritornare a Dio? Perché qualcosa non va bene in noi, non va bene nella società, nella Chiesa e abbiamo bisogno di cambiare, di dare una svolta. E questo si chiama avere bisogno di convertirci! Ancora una volta la Quaresima viene a rivolgere il suo appello profetico, per ricordarci che è possi-
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bile realizzare qualcosa di nuovo in noi stessi e attorno a noi, semplicemente perché Dio è fedele, è sempre fedele, perché non può rinnegare se stesso, continua ad essere ricco di bontà e di misericordia, ed è sempre pronto a perdonare e ricominciare da capo. Con questa fiducia filiale, mettiamoci in cammino!
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Giornata dell’ incontro
La nostra comunità di Bovolone ha vissuto sabato 15 Febbraio presso il palazzetto “Le Muse” una splendida giornata di condivisione e fraternità dal titolo “Amore che guarisce…guarito per amare”, organizzata da una piccola equipe composta da alcuni membri del gruppo parrocchiale Giovani per i Giovani e dalle diverse realtà che svolgono servizio nel sociale, quali cooperative e casa di riposo. Durante il pomeriggio si sono susseguite due bellissime testimonianze che hanno messo in luce come l’Amore del Signore possa guarire e portare a nuova vita le persone che si accostano
a Lui. Tutti abbiamo bisogno di questo Amore perché davanti a Lui non c’è nessuno di perfetto, tutti siamo mancanti e quindi ammalati, bisognosi di cure. La prima testimonianza è stata portata da una famiglia che vive quotidianamente le difficoltà di una disabilità fisica ma che riesce ad affrontare tutte le fatiche con una grande forza interiore e con un’incrollabile fiducia nel Signore. La seconda testimonianza ci è stata offerta da una coppia di sposi, un tempo lontani dal Signore, che hanno scoperto che qualcosa mancava nella loro vita, e quel qualcosa, o meglio
A cura di Elena Qualcuno, era Gesù Cristo. Meravigliosa storia di conversione e di salvezza. Il momento delle testimonianze, che ha portato tutti i presenti a partecipare concretamente allo splendore di questo Amore che guarisce il cuore, si è concluso con un bel momento di preghiera in cui i sacerdoti della nostra comunità hanno benedetto tutti i presenti a segno di questo bisogno costante del Signore. Il pomeriggio si è quindi concluso con una semplice cena offerta dalla nostre contrade e dal gruppo degli alpini che ci hanno preparato un buon risotto per continuare a condividere lo spirito della giornata nell’amicizia e fratellanza. Dopo la cena, abbiamo avuto la possibilità di fermarci e di incontrare Gesù Eucarestia, aiutati dall’equipe worship, che ha animato l’adorazione eucaristica cantata, facendoci gustare la presenza viva di Gesù che ogni giorno, amandoci di un Amore infinito, ci guarisce e ci indica la strada della felicità: amare il prossimo.
Raccolta Alimentare per la Piccola Fraternità Sabato 12 aprile
dalle ore 14.30 alle ore 18.30 Un occasione per rendere testimonianza della nostra Fede e adoperarci per i (purtroppo tanti) fratelli che stanno nell'indigenza.
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Speciale: Inserto storiografico
70° Anniversario
Indice Bovolone prega per la pace e per il ritorno dei soldati Paura e morte vengono dal cielo Il primo civile di Bovolone morto in un’incursione aerea La consacrazione del paese alla Madonna di Fatima I fatti miracolosi Il successivo voto alla Madonna di Fatima
Consacrazione di Bovolone alla Madonna di Fatima Ecco a voi un estratto della ricerca storica fatta negli archivi del comune e della parrocchia da Piergiorgio De Guidi riguardo al 70° anniversario della consacrazione del nostro paese alla Madonna di Fatima. Non erano ancora passati 30 anni dalle apparizioni quando si fece la consacrazione. Per noi bovolonesi il 13 maggio è una data importante, che ha coinvolto e coinvolge, non solo i fedeli ma anche la società civile. Una volta a Bovolone il 13 maggio era per tutti giorno festivo. Non perdete l’occasione di conoscere meglio questa storia...e ad ottobre il seguito, con un inserto dedicato nello specifico al Voto alla Madonna di Fatima.
Testi a cura di Piergiorgio De Guidi
Fotografie a cura del Centro Studi di Bovolone
Inserto storiografico
Paura e morte vengono dal cielo Ogni venerdì, dall’inizio della seconda guerra mondiale, il parroco di Bovolone monsignor Bartolomeo Pezzo esortava i fedeli a pregare per la pace e per i soldati che si trovavano lontani a combattere in Grecia, in Albania, in Africa e in Russia. Ma quando gli alleati sbarcarono in Sicilia nell’estate del 1943, l’invocazione a Dio perchè concedesse la fine del conflitto e preservasse il popolo risparmiandolo dai lutti, dalle distruzioni e dagli orrori della guerra, divenne per tutti un impegno giornaliero.
Bovolone prega per la pace e per il ritorno dei soldati I bombardieri iniziarono a passare sul cielo di Bovolone alla fine dell’estate del 1943. Volavano sopra una civiltà contadina immutata da secoli, sopra una vita di fatica, di privazioni e di stenti. Spesso arrivavano quando mancava poco a mezzogiorno e dalle case uscivano i profumi dei minestroni fumanti sulle povere tavole apparecchiate. Nel raccoglimento della campagna assorta in antichi silenzi, il rombo lontano cresceva con una musicalità sconosciuta, che poco alla volta diventava fragore assordante, spaventoso. Le fortezze volanti, macchine straordinarie concepite da una tecnologia avanzata, annunciatrici della futura civiltà del progresso, portavano nel loro ventre morte e distruzione. Il terrore prendeva tutti. Le donne chiamavano a sé i bambini, gli uomini fuggivano dai campi; le campane suonavano e dall’aeroporto in via Baldoni giungeva l’urlo della sirena. I vetri delle case tremavano: le vibrazioni facevano tintinnare piatti e bicchieri. Nella direzione degli incursori apparivano i primi scoppi della contraerea. Solo qualche coraggioso, ma ben nascosto e al riparo delle grondaie, scrutava il cielo e contava: venti, cinquanta, cento, duecento...quanti, quanti! Dietro le fortezze volanti, più in alto, venivano poi gli aerei da caccia che li scortavano e il conteggio ricominciava. I bombardieri recavano ancora più spavento quando arrivavano in piena notte a svegliare bruscamente il riposo profondo dei campi che conosceva solo l’abbaiare dei cani e il verso delle civette. Tutti saltavano giù dal letto e al buio cercavano riparo. Il cielo nero e assordante era squarciato dalle lame di luce dei grandi riflettori che fendevano l’oscurità in cerca di prede. Quando la sera si apprestava a calare il suo manto tenebroso sulla terra e ad accendere in cielo le stelle, gli uomini erano presi da profonda angoscia per il loro destino.
Il primo civile di Bovolone morto in un’incursione aerea Dall’estate del 1943, quando gli alleati avevano messo piede sul suolo italiano i bombardieri non avevano ancora lasciato cadere il loro carico di distruzione e di morte sul nostro territorio. Ma era solo questione di tempo. Infatti, nell’autunno del 1943 fu bombardata la stazione di Isola della Scala: lo scopo strategico era la disarticolazione del sistema di trasporti per intralciare il traffico dei rifornimenti provenienti dalla Germania e diretti in meridione dove si stava combattendo. Lo spostamento d’aria provocato da quelle esplosioni arrivò fino alle nostre case urtando le porte e spalancando le finestre socchiuse. I raid aerei ritornarono a Isola della Scala la notte del 28 gennaio 1944. Quella volta ci furono ventotto morti sotto le macerie delle case sventrate dalle bombe e finite in briciole. I nostri paesani destati dal sonno, spiando dalle fessure, videro l’orizzonte nero diventare rosso di fuoco. La prima incursione aerea su Bovolone avvenne il 23 febbraio 1944 e causò la prima vittima. Un treno merci fu attaccato da due caccia bombardieri mentre transitava in località Malpasso.
Testi a cura di Piergiorgio De Guidi
Fotografie a cura del Centro Studi di Bovolone
Inserto storiografico
Il macchinista vide gli aerei ancora alti in cielo e, tirati i freni, fece appena in tempo a saltare giù dal convoglio e mettersi al riparo: poco dopo la locomotiva fu centrata in pieno dai razzi. Delle due bombe sganciate, una esplose sulla ferrovia, l’altra cadde sulla strada che da via Crosare porta verso Tarmassia (dove oggi c’è il sottopasso) e scavò un profondo e largo cratere. Gozzi Igino morì sull’istante colpito dalle schegge. Gli aerei rivolsero poi la loro azione contro un mezzo militare tedesco in via Madonna colpendolo ma causando anche, nelle vicinanze, seri danni all’abitazione di Ziviani Giuseppe e ad altre case vicine investite dalle schegge. Tra i feriti il più grave fu Ziviani Angelo: egli riuscì a salvarsi ma rimase invalido per sempre.
La consacrazione del paese alla Madonna di Fatima La paura cominciò a serpeggiare in paese poiché la gente che aveva solo sentito parlare delle tragedie causate dai bombardamenti avvenuti a Verona e in altri luoghi della provincia, ora sperimentava da vicino la drammaticità della situazione. La guerra non era più un combattimento che si svolgeva su fronti lontani: era diventata una minaccia per tutti e nessuno poteva più ritenersi al sicuro. Fu così che domenica 14 maggio 1944 l’arciprete mons. Pezzo consacrò sia la parrocchia sia la chiesa di Bovolone alla Madonna di Fatima, mettendo sotto la protezione di Maria madre di Dio il paese, i bambini, le famiglie e tutti i soldati che non erano ancora tornati alle loro case. Ecco ciò che avvenne. Il pomeriggio di quello stesso giorno, alle 15.30, mezzora prima della cerimonia, la chiesa era già gremita di gente. La statua della Madonna (la stessa che si vede ancor oggi nella nicchia dell’altare laterale rivolto alla Pozza, realizzata dalla ditta Santifaller di Ortisei) venne portata dalla canonica in chiesa con una breve processione, accompagnata dalle bambine vestite di bianco.
Mons. Pezzo
Dopo il solenne vespro cantato, uno dei settanta chierichetti portò ai piedi della statua una guantiera (un vassoio) con sopra l’elenco dei soldati ancora lontani da casa e le chiavi della chiesa. Il parroco scese dal presbiterio, si inginocchiò davanti alla Madonna e pregò con fervore per la fine della guerra, per i soldati che in quel momento morivano sui campi di battaglia e per quelli che giacevano feriti, per le vittime dei bombardamenti e per i senzatetto, per gli orfani e per le vedove. Poi si alzò in piedi e lesse ad uno ad uno i nomi dei soldati di Bovolone, sia di quelli ancora al fronte, sia quelli sbandati, sia di quelli dispersi. Supplicò con voce commossa per il loro ritorno a casa. Infine, dopo aver messo le chiavi della chiesa ai piedi della statua di Maria, consacrò la parrocchia e la chiesa appena costruita alla Madonna di Fatima, invocando da lei protezione per tutta la popolazione del paese. Il giorno prima della consacrazione di Bovolone, il 13 maggio 1944, a Ghiaie di Bonate, una frazione vicina a Bergamo e a Sotto il Monte, una bambina di sette anni, Adelaide Roncalli, dichiarò di aver visto la Santa Famiglia e che, durante le apparizioni, la Madonna le aveva parlato invitando tutti a pregare per la pace. La bambina ebbe tredici apparizioni, fino al 31 del mese.
Testi a cura di Piergiorgio De Guidi
Fotografie a cura del Centro Studi di Bovolone
I fatti miracolosi Quella stessa notte sembrò che le suppliche rivolte al Cielo fossero subito esaudite. Gli aerei sganciarono quattro bombe sulla proprietà di Marzari Agostino fu Pietro, in via Cavazza. Gli ordigni, che con il loro potenziale distruttivo avrebbero potuto devastare una nave da guerra, danneggiarono la casa, la stalla, il porticato, il cortile e parte della coltivazione di frumento, lasciando miracolosamente illese le persone che vi abitavano. Quattro mesi dopo, nel pesante bombardamento avvenuto il 17 settembre 1944 sul centro abitato di Bovolone, le bombe esplosero anche in piazza Pozza, alcune a soli trenta metri dalla chiesa nella quale si celebrava la S. Messa festiva dei bambini. Di quella devastante incursione aerea tre furono le vittime e decine i feriti portati in braccio o con la carriola all’ospedale. Ma sarebbe stata una strage se le bombe fossero cadute sulla chiesa. Mentre la canonica e l’antica chiesa di San Biagio ebbero danni seri, la nuova chiesa rimase inspiegabilmente illesa e nemmeno un vetro o un mattone andarono in frantumi. Tutto restò al proprio posto. In una memoria di cinque mesi dopo, portante la data del 28 febbraio 1945, mons. Pezzo, nel suo stile tanto conciso quanto significativo scriveva: “Lei veramente la difese”, intendendo con essa riconoscere come la Madonna avesse protetto l’edificio della chiesa ma anche la comunità dei cristiani che lì vi era riunita.
Statua della Madonna di Fatima della nostra chiesa
Il successivo voto alla Madonna di Fatima Dopo questi funesti avvenimenti, per invocare ancora la protezione della Madonna di Fatima, l’arciprete fece un voto alla Madonna di Fatima. Il parroco di di Bovolone si ricordò di ciò che fece il vescovo mons. Ferdinando Rofoldi che aveva promesso di dedicare, ogni anno, un giorno alla Madonna se avesse protetto la città di Vicenza dalla distruzione durante la prima guerra mondiale. Le truppe austriache infatti nel 1916 stavano per sfondare sul monte Pasubio, sul monte Grappa, sul monte Ortigara e sull’altopiano di Asiago e sarebbero piombate sulla città se non fossero state fermate dal sacrificio della vita di migliaia e migliaia di soldati italiani così come avvenne successivamente sul Piave dopo la disfatta di Caporetto. Così anche mons. Pezzo fece voto di consacrare il 13 maggio di ogni anno come giorno festivo, con pubblica processione per le
Processione 13 Maggio Anni ’50
vie del paese. L’impegno fu preso solennemente domenica 1 ottobre 1944.
Testi a cura di Piergiorgio De Guidi
Fotografie a cura del Centro Studi di Bovolone
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“ Sopratutto era presente Gesù”
Edoardo
Domenica 9 marzo 2014
107 bambini si sono accostati per la prima volta al sacramento della Confessione. Ecco alcune loro emozioni:
“
Quando il sacerdote mi ha dato il lumino ho
è illuminato come il lumino che ho acceso
sentito il peso che andava via e quando il
Nel giorno della mia prima confessione ho provato felicità, perché è bello essere
“
dopo aver detto la preghiera a Maria mi sono
perdonati da Gesù e avere un cuore pulito.
poi, dopo la confessione, ho
“
sentito come un peso che mi si è tolto.
“
“
Rachele
Gesù tieni sempre accesa la luce in me.
Lorenzo
“
Nella mia Confessione ho provato tanta gioia. Quando ho guardato il prete mi è sembrato Dio.
“
Francesco
Giulio
“
É stato bellissimo, per poco mi esplodeva il cuore,quando sono andata dal prete, ero senza parole, dopo ho attaccato il grappolo d’ uva e poi la candelina. La cosa che
Grazie Signore Gesù per aver perdonato tutti i miei peccati.
“
All’inizio ero preoccupata,
sentito davvero felice.
“
“
Tommaso
Marco
Dopo essermi confessato ero meno pesante e
“
“
davvero felice.
Gaia
Edoardo
mi è piaciuta di più è quando
“
Tuo perdono.
papà mi ha messo la sciarpa mi sono sentito
“
“
nel mio cuore si è accesa una luce con il
“
“
Appena finita la confessione il mio cuore si
ho fatto la preghiera davanti alla Madonna.
Anna
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Il seminario di Vita Nuova visto da me ia
A cura di di Albarosa Testimonianza Cecilia
È con gioia che vi racconto l’esperienza vissuta partecipando al seminario di Vita Nuova dello scorso febbraio. Più volte mi era stato proposto, ma sempre ero restia, dubbiosa e rispondevo che non volevo diventare “santa”, che i santi sono monotoni. Troppe preghiere e formule non fanno per me: sono un po’ ribelle e uno spirito libero, ma voglio bene a Gesù. Poi ho detto: “sì, vado. Voglio provare, sono curiosa di sapere e capire cosa vuole Gesù da me, e prendere più confidenza con Lui”. Non posso descrivere le sensazioni e le emozioni vissute in quei due giorni. Quante nuove amicizie e quanto ho imparato! Che bello poter dire tutto a Gesù con il cuore pieno di dolori, ma colmo d’amore. Ogni insegnamento che ci è stato offerto l’ho condiviso con l’amore più grande della mia vita: mio marito. Da quando è andato in Cielo è il mio angelo custode e da quaggiù voglio unirmi alle sue ali per riuscire a volare insieme ancora e rimanere per sempre abbracciati. Con questo spirito, con la forza che attingo ogni giorno dagli insegnamenti ricevuti durante il seminario, desidero poter essere un punto di riferimento per i miei figli e i miei nipoti. Un grazie sincero per il “profumo” respirato da tutte queste cose belle e… provateci! Non rimarrete delusi. Il cuore si aprirà a “Vita Nuova”. Ah! Un’altra cosa: sapete come mi sono sentita? Coccolata dal Signore… Bello vero?
Giovedì 17 Aprile: Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 13,1-15
Venerdì 18 Aprile:
25° e 50° Anniversari di Matrimonio Due appuntamenti per chi festeggia il 25 o 50°anniversario di matrimonio:
Giovedì 8 maggio (presso il bar dei preti) Ore 21.00 per conoscersi, festeggiare e organizzare insieme la festa del 15 giugno.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 18,1-19,42
Sabato 19 Aprile: Dal Vangelo secondo Matteo Mt 28,1-10
Domenica 15 giugno
Rita consiglia un libro
Ore 11.30 S. Messa.
A cura di Rita Rossato
TITOLO: Dove diavolo è Dio? AUTORE: Richard Leonard EDITORE: Messaggero di Padova Chissà quante volte davanti alla scomparsa improvvisa di un nostro caro ci siamo fatti la domanda che si pone nel titolo il sacerdote gesuita autore di questo libretto! Come si fa infatti a conservare la fede nel Dio dell’amore davanti al male che ci colpisce o prende di mira bambini innocenti ed esseri indifesi? Con sapienza e sensibilità Leonard si fa carico di questo grido di sfida e diventa la guida compassionevole che ciascuno vorrebbe avere al fianco nei momenti di sofferenza. Libro non facile,ma portatore di serenità.
6
Buona Lettura!
CALENDARIO Aprile 2014
Settimana Santa
19:00 Friends 3
11:30 GxA
Le PALME
Pellegrinaggio a Medjugorie (Adulti)
15:00 Ragazzi in Festa
CFE
21:00 Coppie collegamento
comunione
20:30 Gruppo Missionario
21:00 Confessioni genitori I
elementare I media
16:00 Confessioni Bambini I comunione
20:30 Catechiste IV - V
16:15 Prove I com.
30
Pellegrinaggio a Medjugorie (Giovani)
Venerdì Santo
Pellegrinaggio a Medjugorie (Adulti)
25
5
Sabato
Ore 21:00
Veglia Pasquale
Raccolta Alimentare
Eventi Comunitari Quaresima
Adolescenti e Giovani
Pellegrinaggi e Seminari
Pellegrinaggio a Medjugorie (Adulti)
14:30 Prove Musical Ado
10:15 Animatori Ado
26
19
12
Adulti e Famiglie
Bambini e Ragazzi
Legenda del calendario
Pellegrinaggio a Medjugorie (Adulti)
20:00 Gruppo Studio Giovani
19:00 Laboratorio della fede
Notturna
Adorazione Eucaristica
24
21:00 Segreteria Giovani
18
11
21:00 Missa in Coena 15:00 Via Crucis Domini 21:00 Celebrazione della 22:30 Worship Passione del Signore
17 Giovedì Santo
23
19:00 Laboratorio della fede
16:15 Prove I com.
Comunione ammalati 11:30 GxA
29
22
Pasqua in Famiglia
19:00 S.Giovani 19:00 Friends 3
28
7:30-9:00-10:15-18:30
S. Messe ore:
Lunedì dell’ Angelo
21:00 Celebrazione per i fidnzati
15:00 Penitenziali III 15:00 Penitenziali I media media 16:00 Penitenziali V 16:00 Penitenziali III elementare elementare
16
10
19:00 Laboratorio della 20:30 Catechiste II - III 20:45 Celebrazione Penitenziale Adolescenti fede elementare 21:00 Adorazione 21:00 Animatori battesimi Eucaristuca Comunitaria
15:00 Penitenziali II media 16:00 Penitenziali IV elementare
21
Comunione ammalati
18:30 Rosario Genitori con figli in cielo 20:30 Catechesi UNITALSI
15
19:00 S.Giovani per l’ evangelizzazione 19:00 Friends 3
4
Venerdì
20:30 Catechiste IV - V 20:45 Incontro Adolescenti 10:15 Animatori Ado elementare e I media 21:00 Genitori Battesimi 14:30 Prove Musical Ado sala blu 20:00 Gruppo Studio 22:00 Adorazione Giovani Pellegrinaggio a Ferrara Giovani
3
Giovedì
9
21:00 Consiglio pastorale parrocchiale
19:00 Laboratorio della fede
2
Mercoledì
a cura di Paolo Santinato
8
1
Martedì
14
27
Comunione ammalati
Pasqua del Signore
20
Pranzo Giovani
Comunione ammalati 11:30 Corso spiritualità persone singole
13
16:00 Battesimi
17:30 Gruppo Buon Samaritano 16:00 Corso Fidanzati conv.8 21:00 GxC
19:00 S.Giovani per l’ evangelizzazione
Lunedì
9:30 Genitori I media + pranzo
6 V Domenica Quaresima 7
Domenica
CALENDARIO Aprile 2014
Battesimi
Matrimoni Defunti Foto
Battesimi
News a cura del Gruppo Culturale di Prosa e Poesia
“I Batràci”
FERRARESE ALICE di Emanuele e Sambugaro Erika PALMAS ALBERTO di Roberto e Esposito Giusy BRENTEGANI DANIELE di Paolo e Martinelli Patrizia VARGIU EMILY di Roberto e Ferrarini Silvia
Passione
mistero di Amore e di Salvezza
Gli ultimi giorni terreni di Gesù in canti, prosa e poesia APRILE
14
60°
Ore 21:00 Teatro Parrocchiale di Bovolone
Tomiolo Corrado e Morelato Rosetta Auguri dai figli Claudio e Claudia il nipote Diego con Erika e la piccola Aurora
Defunti SAGGIORI MARINO di anni 93 BISSOLI BRUNA di anni 84 BISSOLI SEVERINO di anni 77 OLFI GIORGIO di anni 72 ZORZI BATTISTINA di anni 85 TRACCO ELENA di anni 91 ZAGO IRENE di anni 103 LOVATO ELDA GIUSEPPINA di anni 76
Giovani per la Comunicazione
Battesimi di Marzo Collaboratori
Bordoni Francesco, De Guidi Maria, Ferrarini Edoardo, Venturi Giulia, Padoanello Francesca, Modenese Micaela, De Guidi Francesco, Pagliarini Silvia, Santin Luca , Vincenzi Enrico, Volpi Matteo
Paolo Santinato, Rita Rossato Angiolina Pasini
Bordoni Edoardo
MediaPrint srl
Grafica e impaginazione:
Stampa
Centro Direzionale e Filiale di Bovolone Via Roma, 2 Tel. 045 6992211 - Fax 045 6901023 bovolone@bancaveronese.it www.bancaveronese.it