Party Magazine - Xmas Edition 2016

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#super #star #stylish

Xmas 2016




Miriam Candurro per Paviè Bijoux ©


SOSTIENI CON NOI LA RICERCA PER SCONFIGGERE IL TUMORE AL SENO Paviè sostiene per il terzo anno consecutivo il progetto Pink is Good della Fondazione Umberto Veronesi, nato nel 2013 per combattere il tumore al seno, realizzando un bracciale e un collier limited edition, il cui ricavato andrà devoluto interamente alla Fondazione. E’ possibile acquistarli presso i rivenditori autorizzati Paviè oppure direttamente online sul sito www.pavie.it al prezzo friendly di 25 euro cadauno.


#editoriale

UN ABBRACCIO IN PIÚ E MENO WHATSAPP Scambiamoci gli auguri con le parole, i baci e gli abbracci. Vorrei che tutti a Natale cercassimo di fare la nostra parte per aiutare chi è solo, perché mai, come in questo periodo dell’anno, la solitudine s’inasprisce. Esiste una solitudine imposta e non cercata. E così, vorrei che tutti spiegassimo ai bambini e ai ragazzi quanto sia importante dare un bacio in più e fare gli auguri per il piacere di farlo, dal vivo, e non solamente con un post su facebook. E che ne dite di dare un abbraccio in più ai genitori, ai fratelli, ai nonni, agli amici? Lo so, non è facile, ma perché non fare qualche visita a persone sole, anche se vivono in residenze protette, in case di riposo? Insegniamo ai nostri ragazzi, che veramente dare è mille volte meglio che ricevere. E che ne dite, se anziché un sms o un whatsapp facciamo una bella telefonata se non addirittura una visita? Il nostro primo interlocutore è diventato lo smartphone, il tablet, il pc, l’iPod, la smart tv. Ognuno rinchiuso nel suo mondo virtuale. I sentimenti della solitudine non vanno minimizzati. I volontari di Telefono Amico Italia Onlus sono a disposizione di chi, nei giorni di Natale, soffre di solitudine o si sente in crisi. Dal 24 al 27 dicembre, il Servizio di Ascolto Telefonico Nazionale 199.284.284 e il numero del telefono amico Napoli 081 400977 sono pronti a dare supporto. Tanti affettuosi auguri a tutti

©carmine luino

Federica Riccio

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party magazine



editore Lula Carratelli lulacarratelli@partymagazine.it direttore responsabile Mimmo Carratelli direttore editoriale Federica Riccio federicariccio@partymagazine.it art director Carmine Luino fotografie Romolo Pizi editing e revisione testi Matilde Rocca redazione Ciro Ardiglione Francesca Cicatelli Paola De Ciuceis Cristiana Giordano Lucia Nicodemo Irene Saggiomo Valeria Valerio segreteria e pubblicitĂ Barbara Riccio segreteria@partymagazine.it hanno collaborato Giuseppe Attanasio Marco Baldassarre Valerio Ciaccia Cristiano Chianese Luigi Di Gennaro Beatrice Iervolino Evelina Pessetti Valeria Prestisimone special thanks Luigi Necco stampa Grafica Metelliana spa www.graficametelliana.com finito di stampare novembre 2016

Edito da M.I.A. srl Via San Domenico 45 Napoli - 80127 Napoli telefono 081.19363094 www.partymagazine.it info@partymagazine.it reg. trib. di Napoli del 17.03.2016 Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Ăˆ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da M.I.A. srl



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party maga

#super #star #stylish xmas 2016

numero TRE XMAS 2016

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Xmas 2016

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#JUKEBOX di Lula Carratelli

28 #PEOPLE di Federica Riccio

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#PICOFTHEDAY

36 #CIAK di Valerio Ciaccia

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#GIGICHICMIMMOSHOCK di Mimmo Carratelli e Gigi Necco

40 #NOTEMENONOTE di Ciro Ardiglione

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#PEACEANDLAW di Luigi Di Gennaro

42 #FISCHIOFINALE di Mimmo Carratelli

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#BEAUTYANDCARE di Sergio Marlino

44 #POKERDASSI di Paola De Ciuceis


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SOMMARIO 36 90

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#AMAZING di Francesca Cicatelli

di Federica Riccio 68 #MASERIAL

84 #SWAG

di Valeria Prestisimone 102 #MAMMALEMAMME

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#LEGGERA di Lucia Nicodemo

di Matilde Rocca 70 #HASHTAG

88 #SHOPWINDOW

di Valeria Valerio 104 #PRETTYTAIL

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#COVERTHETOP di Federica Riccio e Carmine Luino

72 #STYLE

90 #ZOOM

di Lula Carratelli 107 #THEPARTY

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#WEDDING di Irene Saggiomo

di Cristiana Giordano 80 #BEAUTY

con Pikara Katering 92 #FOODTOUR

di Beatrice Iervolino 66 #NAPOLIINBICI

82 #LORIDINAPOLI con Lorenzo de Caro

100 #CHEZCHEF di Lula Carratelli


JUKEBOX pezzi del passato e del momento

mixati e scelti per voi LA PUBBLICITÀ DELL'ANNO

DAY

TH Y BIR

HAPP

01/12 04/12 05/12 08/12 11/12 18/12 28/12 31/12

Woody Allen Sergey Bubka Walt Disney Kim Basinger Gianni Morandi Brad Pitt Denzel Washington Anthony Hopkins

03/01 05/01 06/01 10/01 18/01 19/01 21/01 28/01

Mel Gibson Christian De Sica Adriano Celentano Maurizio Sarri Kevin Costner Stefan Edberg Christian Dior Patrizio Oliva

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Il divorzio di Angelina Jolie e Brad Pitt ha scatenato la fantasia dei pubblicitari. Il colpo di genio è venuto a uno dei creativi della Norwegian Airlines, con il suo “Brad is single”, che prometteva di portare le ragazze a Los Angeles, per approfittare del ritorno allo status di single dell'attore americano. Un successo planetario, di cui ha approfittato Alitalia, che ha risposto con tono ironico: "Ragazzi tutti a Los Angeles! Le ragazze le porta Norwegian". Like sui social come se piovesse.

BIMBO, GUARDATI ORA!

Anne Geddes, la più nota fotografa di bambini al mondo, diventata celebre con gli scatti di neonati tenerissimi ritratti in ambientazioni fiabesche e milioni di calendari e biglietti d'auguri venduti in tutto il mondo, è tornata a far parlare di sé con il progetto BABY, LOOK AT YOU NOW! A distanza di 20 anni, l'artista australiana, ha incontrato alcuni dei suoi baby-modelli e li ha di nuovo fotografati. Le immagini, pubblicate sui profili Instagram e Facebook dell'artista, hanno ottenuto un enorme successo.


FOREVER LOVE LE LETTERINE DI NATALE Cosa chiedevano a Babbo Natale i bambini negli anni ‘80? Consolle a parte, i regali più desiderati dai maschietti erano i robot, per le femminucce bambole, bambole, bambole. I super robot più amati di tutti i tempi sono stati creati da Go Nagai. Primo fa tutti Mazinga, il primo anime giapponese, basato sulla storia di un grande robot pilotato da un essere umano, capostipite del genere Super Robot. Poi è arrivato Ufo Robot Goldrake. Per avere un'idea dell’enorme successo, basti pensare che il 45 giri della sigla prodotto dalla Fonit Cetra ha ottenuto addirittura il disco d'oro superando il milione di copie vendute. Chi non ha giocato con Geeg robot d’acciaio e sognato di essere Hiroshi Shiba? «Da remoti tempi lontani, dagli spazi più profondi dell'universo, arriva la leggenda. La leggenda di Voltron, difensore dell'universo. Un mitico robot, paladino del bene, terrore del male». Cicciobello non era un bambolotto, era il bambolotto. Sguardo dolcissimo, occhi grandi e azzurri, capelli biondi e guance paffute. Poi sono arrivati Cicciobello nero e Cicciobello asiatico. Lanciata nel 1967 da American Greetings come grafica per bigliettini d’auguri, Hollie Hobbie ha avuto grande successo in Italia entrando nelle case con la celebre Ragdoll, la bambola di pezza dal vestito patchwork. Con fascetta sulla frangia, gilet e culla che si indossava sulle spalle ecco Winnietou il bambolotto indiano. Morbida e carina Camilla, la bambola con i capelli di lana e il passaporto. E tutte le bambine avevano un Monciccì, la simpatica scimmietta che si metteva il dito in bocca.


SMART

Il mondo delle applicazioni per smartphone e tablet è vastissimo e si possono trovare cose assai bizzarre e divertenti, anche al limite dell'assurdo. Snapcat è un'app per Android che permette ai gatti di scattarsi foto da soli. Ghost Detector è un'app per cellulari Android che rileva la presenza dei fantasmi. Melon Meter, disponibile su iOS, misura la bontà dei meloni o delle angurie o dei cocomeri. Carr Matey, disponibile su Android e iOS è un'app simpaticissima di quelle per ritrovare la macchina appena parcheggiata. My Virtual Boyfriend, per ragazze con un cellulare Android e un iPhone, è l'app dove creare il ragazzo ideale e farlo vivere, virtualmente, come fosse un Tamagotchi da coccolare e da conquistare.

#jukebox

SPARTITO

How many roads must a man walk down Before you call him a man? How many seas must a white dove sail Before she sleeps in the sand? Yes, how many times must the cannon balls fly Before they're forever banned? The answer my friend is blowin' in the wind The answer is blowin' in the wind.

ANCHE I GATTI USANO SNAP...CAT

CASCATE D'INCANTO

EARTH

Cattedrali liquide, salti maestosi, spettacoli d'acqua da mozzare il fiato: ecco le cascate più belle del mondo.

la Mehari di Giancarlo @ carmine luino

CHART

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1Cascate del Niagara America Settentrionale - 2 Cascate dei Laghi Plitvice Croazia - 3 Cascate Dettifoss Islanda - 4 Cascate Vittoria Zambia - 5 Cascate dell'Iguazù, America Meridionale - 6 Cascata di Nachi Giappone


STREETART Napoli, Via Romanelli, il murale degli Orticanoodle - Giancarlo Siani Napoli ha ricordato Giancarlo Siani, il giornalista de Il Mattino ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, con un'opera realizzata in via Romaniello, vicino il luogo in cui viveva e in cui fu assassinato, sostenuta dall'associazione Inward. Nel 31esimo anniversario della morte, il murale è stata inaugurato alla presenza di Paolo Siani, fratello del giornalista. ''La memoria – ha detto Paolo – è importante e questo murale è un segnale fortissimo. La città deve ricordare le oltre 300 vittime innocenti di questa regione''.

PARTNER L'AMORE 40 ANNI DOPO

Il paramedico Chris Porsz, grande appassionato di fotografia, negli anni ha collezionato scatti che ritraggono momenti di vita quotidiana. Da qualche tempo ha iniziato una ricerca davvero singolare e molto romantica e ha rimesso in posa, quasi 40 anni dopo i protagonisti delle sue fotografie. Questo è la nostra immagine preferita: love.

WEDDING 'IN'

Nozze e promesse da favola per il giornalista Diego Paura e l’attrice Anna Capasso, che hanno detto sì nella Chiesa di Sant’Orsola a Chiaia. Dopo la cerimonia, grande festa a Villa Diamante con amici, vip, colleghi e parenti. Tanti auguri dalla redazione di Party Magazine.

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#jukebox

PARTENOPE A CASTEL DELL’OVO LA CAMERA DELLE MERAVIGLIE La camera delle meraviglie è la mostra personale di Michele Roccotelli a cura di Yvonne Carbonaro allestita a Castel dell’Ovo. Tele e manufatti di ceramica con moderne visioni del Mediterraneo, espressioni delle radici pugliesi dell’artista, composizioni urbane neocubiste, dinamiche di mare e di terra, astrazioni, paesaggi di Napoli, di Capri e del golfo. Quadri che prendono vita in abiti ispirati ai colori dei dipinti indossati per il vernissage.

ARTE E MODA IN PASSERELLA TAPPA NAPOLETANA DEL WORLD PRESS PHOTO

Il più importante concorso fotogiornalistico del mondo è arrivato a Napoli, nei saloni di Villa Pignatelli, con un’eccezionale mostra: 150 scatti vincitori del World Press Photo. In città anche Sophie Boshouwers, project manager di WPP. World Press Photo Napoli 2016 è stato organizzato dall’associazione barese CIME (Culture e Identità Mediterranee) di Vito Cramarossa e Francesco Muciaccia, con il sostegno dell’ Ambasciata Olandese e del Comune di Napoli. Sponsor tecnici Coopculture e Overview consulting. In mostra anche lo scatto dell’anno, realizzato dal reporter australiano Warren Richardson il 28 agosto 2015. Titolo: La speranza di una nuova vita, che inquadra la drammatica situazione dei migranti in fuga verso l’Europa.

WILD, LE OPERE DI GIOVANNI RASPINI IN MOSTRA AL PAN

Le stelle della moda hanno brillato a Palazzo Caracciolo, con protagoniste le eccellenze del made in Italy. In passerella, nel cortile cinquecentesco, capi di importanti nomi della moda maschile e femminile italiana e internazionale. Protagonista dell’evento organizzato da Ludovico Lieto e Valeria Viscione anche la gastronomia, con degustazioni di prodotti campani. Non è mancata l’arte con l’esibizione di danza contemporanea della Marco Auggiero MART Company.

Wild/Segni e gioielli animalier al Pan, Palazzo delle Arti di Napoli. Successo per la mostra dei disegni e dei gioielli di Giovanni Raspini, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli. Un omaggio alla libertà e all’immaginazione, un diario di viaggio che si esprime in disegni e pitture con il sottofondo musicale a cura di Giulio Fazio alla fisarmonica e Massimiliano Sacchi al clarinetto. Una collezione di idee che trova compostezza nelle pagine dello scrapbook dell’argentiere toscano, il suo libro degli schizzi, l’album magico della memoria personale e collettiva, dove si sovrappongono idee, progetti, materia ed elementi iconografici, disegni e fotografie.


WSTAFF.IT


4w events

GLI APPUNTAMENTI DA SEGNARE IN AGENDA

what TONY SERVILLO

when 21 dicembre 2016 where TEATRO NEST web napoliestteatro.com

EDENLANDIA FA FESTA CON BABBO NATALE E LA GRAFFA

what STEVE MCCURRY MOSTRA SENZA CONFINI

when fino al 2 febbraio 2017 where PAN Palazzo delle arti di Napoli web comune.napoli.it

what FABIO MAURI RETROSPETTIVA A LUCE SOLIDA

KBIRR, LA BIRRA CHE PARLA IN NAPOLETANO

when fino al 3 marzo 2017 where MUSEO MADRE web madrenapoli.it

what CRISTINA DONADIO KIKI DA RUA CATALANA A MONTPARNASSE

when 27 dicembre 2016 where HART NAPOLI web hartnapoli.it

what VERMEER, LA DONNA CON IL LIUTO DAL METROPOLITAN MUSEUM

when fino al 9 febbraio 2017 where MUSEO DI CAPODIMONTE web museocapodimonte.beniculturali.it

Edenlandia è tornata, e con lei il Villaggio di Santa Claus aperto fino al 26 dicembre e la mitica graffa. Per i piccoli un gran teatro, la piazza, gli uffici di Babbo Natale e quello postale dove poter inviare la letterina, la fontana dei desideri, l’area dello street food, il villaggio degli elfi, la pista di pattinaggio, la fabbrica dei giocattoli su ghiaccio e il circo. E poi i mercatini di Natale con presepi, candele, fiori, nastri, decorazioni natalizie, giocattoli in legno e in stoffa, dolci, gioielli, quadri, libri, carta da regalo, ricami, pizzi, merletti e tanto altro.

Dopo “Natavot”, la lager con l’effigie di San Gennaro, “A Kbirr”, la prima birra che parla napoletano ha creato “Jattura” una Scotch Ale realizzata con metodo artigianale, non filtrata e non pastorizzata, con una divertente etichetta che riporta un corno stilizzato porta fortuna.

HAMBURGER TIME

Aversa diventa la capitale dell’hamburger, con Paisàni, il nuovo tempio per gli amanti della carne e del panino. I prodotti utilizzati sono bio e di alta qualità, come la carne di fassona piemontese, le patatine fresche tagliate a mano, le verdure di stagione, salse e condimenti speciali. Non manca l’impegno nel sociale, con il sostegno umanitario nei confronti della famiglia Maddaloni e della scuola di Judo di Scampia.



#picoftheday


Fieri installazione e foto di Nadia Magnacca Napoli Piazza Dei Martiri


#gigichicmimmoshock

Dal cielo scende e dalle strade sale il soave sgomento di Natale di Gigi Necco e Mimmo Carratelli

Eduardo aveva ragione. Fine anno a Li Galli. Il marlin pescato da Luca De Filippo ai Caraibi troneggia, imbalsamato, a Nerano. Quel buco nelle mura di Troia. Sorge un albero artificiale alla Rotonda Diaz, 350 ne sono morti in Villa Comunale. Il dubbio di Totò con la guardarobiera del Politeama. Caro Luigi, televisivo e buongustaio, meglio ancora cannaruto, come si dice in napoletano, goloso più che mai, ci inginocchiamo davanti a questa minestra maritata con tredici o diciassette tipi di verdure e verdurine, come la preparava Antonio Casillo quando aveva il ristorante “Dante e Beatrice” nella piazza con la statua del grande fiorentino, e zufoliamo di goduria come merita la straordinaria pietanza di Natale e, poi, andremo all’assalto di roccocò, struffoli, susamielli e mostaccioli perché non ci dobbiamo negare niente, e figuriamoci se tu non sei d’accordo. E, intanto, mentre arrivano gli zampognari e Lui scende dalle stelle, facciamoci le solite domande e diamoci le insolite risposte come continua a suggerire Gigi Marzullo all’ormai sua rispettabile età dei 63 anni. 20

party magazine


Mo vene Natale e allora? “Dal cielo scende e dalla strade sale il soave sgomento di Natale. Eduardo aveva ragione. A Napoli, odori e suoni non vengono dalla cucina, non vengono dalla stanza da letto, solo dalla strada, dove anguille e capitoni verranno tra breve sacrificati alla tradizione e all’ingordigia di chi li fa cuocere annegati nel limone”. Capri, Sorrento, Ischia, Positano, dove te ne vai? “Farò un mesto periplo attorno all’isola di Eduardo, ma anche di suo figlio Luca e insieme con Peppino dello scoglio getteremo in mare non una corona di fiori, ma una lisca di pezzogna per ricordare il marlin pescato da Luca nei Caraibi. Lasciato in eredità a Peppino, troneggia nel ristorante di Nerano che fu di Antonietta. E siccome siamo in tema di necrologi, dopo Luca scomparso il 27 novembre dell’anno scorso, se ne è andata pure Antonietta alla quale Eduardo dedicava versi sublimi appena inficiati dal sospetto che Antonietta i conti li scrivesse con non meno di cinque zeri”. Se andiamo a Troia, mi fai conoscere Elena? “Non ci crederai, ma nelle mura di Troia c’è un buco attraverso il quale forse è passato il cavallo di Ulisse. Elena, come tutte le donne in fuga, non ha lasciato traccia”. Ma Nausicaa dalle bianche braccia perché non usava un abbronzante? “Di solito giocava a palla, ma evitava di farlo nello splendore delle sue forme acerbe, cioè nuda”. Abbiamo molti anni tanta, quale futuro per noi? “Il futuro appartiene agli altri, per noi c’è la saggezza che rompe le scatole”. Philippe Daverio ha detto che il nostro lungomare è un cadavere, possibile mai? “Un simulacro di lapide c’è, ma lo chiamano cordolo e non basta per uccidere ‘o mare ‘e Napule”. E.A.Mario faceva cantare n’albero piccerillo aggiu piantato. Dopo quasi un secolo piantano un grosso albero alla Rotonda Diaz. N’albero. Alto trenta metri con bar, market e terrazza, un milione di lampade. Deciso da una determinazione dirigenziale del Comune di Napoli. È asciuto pazzo ‘o padrone? “Di solito, alberi fatti di foglie e radici a Napoli si uccidono, per esempio i 350 alberi che nel 1999 morirono nel rifacimento della Villa comunale. Quello che piantano alla Rotonda Diaz non appartiene nemmeno alla categoria dei vegetali e quando lo toglieranno di mezzo nessuno lo rimpiangerà. E poi vorrei vedere se i ragazzi delle baby-gang riusciranno a fotterselo”. 21

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Stavamo meglio quando stavamo peggio? “La risposta più ovvia è che al peggio non c’è mai fine”. L’anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa qui non va. Sei d’accordo con Lucio Dalla? “Lucio Dalla credeva in Napoli e, quando moriva l’anno, per non farsi riconoscere da me una volta riuscì anche a truccarsi con barba e baffi finti. Ma lui credeva che Napoli potesse tornare a fare festa”.

Buon anno nuovo e ‘a maronna t’accumpagne. “Diceva Totò alla guardarobiera del Politeama: Luci’, ma Gesù Cristo s’avesse offendere”.

Se hai una nostalgia, qual è? “Le donne. Tutte” Che regalo metti sotto l’albero per de Magistris? “La tredicesima va spesa con parsimonia. Quest’anno, niente regali”. E per De Laurentiis? “Non basta il biglietto che gli pago per vedere le partite al San Paolo?” Per Sarri? “Non è ancora il momento di lesinargli gli applausi, ma basta là”.

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Quando giri in città, dove ti fermi? “Mi fermo ogni dieci passi. Mi occorrerebbero polmoni di ricambio. O forse devo perdere trenta chili. Mi fermo dovunque meno che davanti agli struffoli”.

Per Higuain? “Non so odiare quelli che abbiamo amato, li posso solo rimpiangere”.

L’Italia come la vedi? “Quando questa chiacchierata sarà pubblicata, sarà già diversa. Il peggio non me lo so augurare”.

Buon anno nuovo e ‘a maronna t’accumpagne. “Diceva Totò alla guardarobiera del Politeama: Luci’, ma Gesù Cristo s’avesse offendere”.

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#peaceandlaw

MANTENIMENTO E VIOLAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI ASSISTENZA FAMILIARE. DUE COSE DA NON CONFONDERE

Luigi Di Gennaro Avvocato penalista

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Non tutte le coppie che si separano riescono a mantenere rapporti civili. In pochi riescono a pensare al bene superiore dei figli che improvvisamente vengono privati della quotidianità della presenza di uno dei due genitori. In un momento così delicato e drammatico come quello della separazione, spesso si arriva con le idee confuse allo studio del penalista. L’errore più comune è quello di pensare che il mancato o parziale esborso dell’assegno di mantenimento integri automaticamente gli estremi del reato di violazione degli obblighi di assistenza. Purtroppo non è così. Il legislatore italiano è stato molto preciso sul punto, anche sotto l’aspetto etimologico dei termini utilizzati, segnando un netto confine tra le parole Mantenimento e Assistenza. L’assegno di mantenimento trova la sua origine ed esclusiva tutela legale nella sede civilistica (artt. 155 e 156 codice civile), poiché esso intende garantire alla parte più debole, ovvero quella che non abbia una indipendenza economica, la conservazione del medesimo tenore di vita goduto durante il matrimonio (abitazione, vacanze, svago, viaggi, ecc.). La violazione degli obblighi di assistenza si verifica invece quando una delle parti in causa abbandoni il domicilio domestico, o serbi comunque una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, sottraendosi agli obblighi di assistenza inerenti alla responsabilità genitoriale o alla qualità di coniuge (art. 570 codice penale). Il concetto di assistenza dunque è molto vicino a quello civilistico degli “alimenti”, sebbene trovi migliore e più ampia accezione nel nostro codice penale con il termine “mezzi di sussistenza”, che sono gli strumenti destinati a far fronte alle esigenze minime di vita di coloro che ne hanno diritto (per esempio: cibo, alloggio, riscaldamento), strumenti che quindi non possono essere confusi con il mantenimento e con il relativo assegno. In estrema sintesi, dunque, potremmo dire che se Ti-

zio, separandosi da Caia, viene obbligato dal giudice civile a versare un mantenimento per euro 1000 mensili e ne versa soltanto 500, sta violando una norma del codice civile (per cui poi risulterà sempre debitore nei confronti di Caia per il restante dovuto), ma non commetterà il reato descritto all’art. 570 del codice penale, poiché ragionevolmente, e sempre compatibilmente al tenore di vita precedente familiare, non avrà fatto mancare i mezzi di sussistenza al coniuge o alla ex compagna. E non è tutto qui. La giurisprudenza penale è in continua evoluzione interpretativa, per cui oggi, per condannare l’imputato per il reato di cui all’art. 570 codice penale sarà altresì necessario che gli aventi diritto all’assegno alimentare versino in stato di bisogno e che l’obbligato, oltre ad esserne a conoscenza, sia anche in grado di fornire i mezzi di sussistenza, ovvero abbia le capacità economiche per sostenere quelle spese. In altri termini, ai fini della configurabilità del reato in questione, nell’ipotesi di corresponsione parziale dell’assegno stabilito in sede civile per il mantenimento, il giudice penale deve accertare se tale condotta abbia inciso apprezzabilmente sulla disponibilità dei mezzi economici che il soggetto obbligato è tenuto a fornire ai beneficiari, tenendo inoltre conto di tutte le altre circostanze del caso concreto, ivi compresa la oggettiva rilevanza del mutamento di capacità economica intervenuta, in relazione alla persona del debitore, mentre deve escludersi ogni automatica equiparazione dell’inadempimento dell’obbligo stabilito dal giudice civile alla violazione della legge penale.

luigidigennaro@avvocatinapoli.legalmail.it



#beautyandcare

CHIRURGIA PLASTICA: VIA LA PANCIA CON LA LIPO-ADDOMINOPLASTICA

Sergio Marlino Chirurgo plastico ricostruttivo ed estetico

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Sottoporsi a un intervento di chirurgia plastica spesso può significare superare un disagio psicologico, andare oltre l’estetica, considerare e ottenere benessere e una migliore qualità della vita. L’addominoplastica rientra a pieno titolo tra i 5 interventi di chirurgia estetica più richiesti nel mondo occidentale e consiste nella asportazione della cute in eccesso dalla parte superiore e inferiore dell’addome, a cui si associa di norma una plastica della muscolatura addominale e la liposcultura degli accumuli adiposi. L’obiettivo è migliorare l’aspetto di una pancia rilassata o prominente, tonificando i muscoli della parete addominale. Infatti, gravidanze, repentini aumenti e riduzioni di peso, predisposizione genetica, invecchiamento, contribuiscono allo sviluppo di: rilassamento cutaneo addominale, accumuli adiposi e odiose smagliature. Quando sport e dieta non riescono ad eliminare questa problematica, la soluzione è solo di tipo chirurgico. Si tratta di un intervento di chirurgia plastica estremamente personalizzato, è quindi necessaria una accurata visita preoperatoria, affinché il chirurgo possa valutare: elasticità della cute, quantità di grasso presente nell’addome e la sua localizzazione, eventuale eccesso di pelle, tonicità dei muscoli della parete addominale. Di lì saranno poi illustrati gli obiettivi e i risultati che si possono raggiungere. I progressi delle tecniche e delle conoscenze hanno fatto sì che oggi sia possibile associare contemporaneamente l’addominoplastica alla liposuzione, avendo cosi la possibilità non solo di rimuovere la cute in eccesso, ma anche di eliminare gli accumuli di grasso ridando il giusto equilibrio al corpo. Questi interventi vengono eseguiti in anestesia spinale o generale,

hanno una durata di 2/3 ed è necessaria una notte di ricovero in clinica. Non è un intervento particolarmente doloroso e il paziente torna a condurre una vita normale in circa una decina di giorni. Il 100% delle attività può essere ripreso a un mese dall’intervento, compresa quella sportiva che consiglio vivamente, ma per i primi tempi senza esagerare con sforzi eccessivi. Per quanto concerne la gravidanza, questa è sicuramente uno dei fattori più importanti nella formazione di lassità cutanea, adiposità e smagliature nella zona addominale. Alcune donne tendono a incrementare il peso in maniera consistente, col conseguente peggioramento della situazione. L’intervento è dunque indicato nelle donne che abbiano sviluppato durante la gravidanza questi inestetismi. L’addominoplastica, sia parziale che completa, dà ottimi risultati, ma è bene successivamente fare attività fisica e mangiare sano. In questo modo i risultati ottenuti con l’intervento saranno permanenti. Inoltre può essere eseguito da solo o in associazione ad altre tecniche chirurgiche quali la liposuzione, il lifting delle cosce o altri interventi di chirurgia estetica a meno che non sussistano controindicazioni ad interventi chirurgici multipli. È bene sottolineare che l’addominoplastica non deve essere intesa come un intervento per trattare l’obesità, sicuramente può aiutare i pazienti ex obesi a riconquistare la loro forma. Con la chirurgia plastica si può vivere meglio, l’Italia è ai primi posti nel mondo nella classifica dei Paesi che ricorrono alla chirurgia plastica e alla medicina estetica. www.sergiomarlino.it info@sergiomarlino.it



#people

serGIO ASSISI un napoletano atipico in tv, a cinema e a teatro UNO DEI VOLTI PIÙ BELLI DELLA TELEVISIONE, NON SI CONSIDERA UNO SCIUPAFEMMINE, VORREBBE INTERPRETARE LA FIGURA DI UN SANTO.

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Foto di Claudio Porcarelli

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di Federica Riccio L’ispettore Drake e il delitto perfetto di David Tristam. Torni al Teatro Diana di Napoli con un nuovo spettacolo. Non vedo l’ora che arrivi il debutto. Mettiamo in scena una commedia tinta di giallo dai toni molto british, mai rappresentata prima in Italia e che divertirà parecchio. Il mio personaggio, l’ispettore Drake, racchiude in sé tutti i luoghi comuni del detective, esasperati all’ennesima potenza. La sua lampante incompetenza è resa ancora più esilarante dall’accoppiata con il sergente Plod, il peggior assistente che potesse avere al suo fianco per indagare su un omicidio. Un investigatore surreale al servizio di un thriller surreale, per di più accerchiato da altrettanti folli personaggi interpretati da attori straordinari: Francesco Procopio, Luigi Di Fiore, Fabrizio Sabatucci e Beatrice Gattai.

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Valeria’s GymHouse CASA VACANZE NAPOLI

Vivi Napoli...a casa tua!

In posizione tranquilla e strategica, di fronte alla stazione della metro Mergellina linea 2 e alla chiesa di Piedigrotta, a 300 metri dall'attracco aliscafi di Mergellina e dal lungomare, a 500 mt. dalla Villa Comunale e ad appena una fermata di metro per lo shopping e la movida e due fermate il per centro storico, è il luogo ideale per godere di una vacanza comoda, rilassante, divertente. per info: 3358008698 / 3338911999

Valeria's Gym House è un appartamento indipendente in uno dei palazzi d'epoca più belli di Napoli, composto da una camera da letto con balcone, un salotto con divano letto, cucina a vista e terrazzino a livello, un bagno e, per gli ospiti amanti del fitness, una piccola palestra con cyclette, pedana vibrante e attrezzi.

Valeria's Gym House

Connessione internet presente in tutta la casa con wireless. Adatto a famiglie con bambini e animali domestici. Garage custodito a pagamento nel palazzo.


il mio prossimo film farà venire voglia di vivere, non di morire

Come è andata l’esperienza nel programma Tale e Quale Show di Rai 1? Benissimo, ma confesso che è stato più difficile e impegnativo di quanto pensassi. Anche perché non sono un cantante, bisogna allenarsi come fanno gli sportivi. Un’esperienza davvero incredibile e mi sono divertito come un pazzo quando ho interpretato personaggi come George Michael, Gino Paoli, Piero Pelù e mi sono commosso con Pino Daniele e Franco Battiato. A proposito di Pino Daniele, quali sono i ricordi legati alla sua musica? Sono cresciuto con le canzoni di Pino e il ricordo che affiora sempre quando lo ascolto o quando si parla di lui è che la sua musica ti salva la vita, perché hai la sensazione fortissima che parli di te. Tu e Sabrina Ferilli siete la nuova coppia delle fiction. Rimbocchiamoci le maniche racconta la storia di Angela, interpretata da Sabrina. Una donna forte e combattiva, con un futuro da operaia sempre più incerto. Io sono Fabio e mi sono dovuto calare nei panni di padre e di marito. Ruolo difficile perché nella vita non sono nè l’uno nell’altro, ma molto interessante. Il personaggio è un mascalzone a cui tutto si perdona.

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un napoletano atipico in tv, a cinema e a teatro


“Voglio celebrare la Napoli di De Sica�

mi sono divertito come un pazzo a tale e quale show quando ho interpretato personaggi come george michael, gino paoli, piero pelĂš e mi sono commosso con pino daniele


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Foto di Claudio Porcarelli

sono ancora alla ricerca di una donna e l’unica cosa che so è che non voglio un’attrice


Quali sono le tue serie tv preferite? Adoro i serial made in USA, la mia classifica è così composta: al primo posto The Breaking Bad, al secondo House of Cards e al terzo The Walking Dead. E Gomorra? Non me ne voglia Saviano, con il quale mi complimento per la scrittura e la realizzazione di una serie che sembra fatta dagli americani, ma non condivido il racconto di quella Napoli criminale. Il valore dell’opera è alto e non lo metto in dubbio, ma non è un luogo comune affermare che così ci vedono all’estero e lo riscontro anche dai racconti e dalle domande di amici stranieri che pensano che siamo tutti come Gomorra. Del resto è diventato un sinonimo di quello stile di vita, del modo di agire, del modo di vestirsi, in definitiva di delinquere. E cosa preferiresti? Vorrei che di Napoli si raccontasse più spesso il bello, ovvero tutta la sua arte che è infinita e chi contribuisce a diffonderla e a preservarla. È dalla conservazione che nasce la cultura, che è appunto bellezza. Lo so, sono un napoletano atipico, ma voglio celebrare voglio la Napoli di De Sica, che esiste ve lo assicuro. A che punto sei con il secondo film? Sto terminando di scrivere la sceneggiatura con Filippo Bologna. Si tratta di una commedia solare, piena di vita e dove racconteremo di storie sentimentali. Un film corale ambientato in Campania, che ti fa venire voglia di vivere, non di morire e che inizierò a girare come regista e come protagonista l’estate prossima. Sei fidanzato? No, sono ancora alla ricerca e l’unica cosa che so, è che non voglio un’attrice.

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di Valerio Ciaccia In principio fu Vacanze di Natale (1983), film cult scritto dai fratelli Vanzina, nato da una costola e dal successo di Sapore di Mare, rappresentazione ironica e amara degli italiani in villeggiatura. Per anni la coppia Boldi-De Sica ha contribuito alla nascita e allo sviluppo del cinepanettone, neologismo che ha permesso di identificare, inizialmente in modo dispregiativo, le produzioni cinematografiche che durante le vacanze invernali permettono a un vasto pubblico di assistere alle commedie caratterizzate da comicità a buon mercato, volgarità, trame semplici e ripetitive. Negli anni la coppia di attori si è sfaldata e la concorrenza, anche per il produttore De Laurentiis, è aumentata. Quest’anno si sfidano Poveri ma ricchi con De Sica e Brignano, Natale al Sud con l’altra metà del vecchio sodalizio, Massimo Boldi, e infine Natale a Londra con Lillo e Greg, prodotto proprio da De Laurentiis. Lo schema è lo stesso: raccontare l’Italia e gli italiani di oggi, storie semplici, un canovaccio elaborato ad hoc per gli interpreti, una buona dose di doppi sensi e attori non necessariamente dotati di particolari capacità recitative. Tuttavia, il cinepanettone resta un prodotto di grande rilevanza e le cui origini forse non sono conosciute da tutti. I molti vizi e le poche virtù degli italiani, qui rappresentati, trascinano l’industria del cinema italiano con incassi degni delle pellicole americane e rimandano, con le dovute cautele, alle pellicole degli anni ’50 e ’60, come alcuni film dell’intramontabile Totò. Ma non dimentichiamo neanche i film, che per estensione, possono essere inclusi in questo universo narrativo: le commedie anni ’70 di Adriano Celentano, la saga di Fantozzi, le avventure di Lino Banfi e Alvaro Vitali. Qualcuno storcerà il naso, ma l’evoluzione di tempi e cultura ha portato anche a questo. Il cinepanettone moderno offre scenari discutibili, realtà da biasimare, verità arricchite per esigenze di spettacolo su cui sorridere o riflettere, ma pur sempre verità. Gli americani esportano generi comico-demenziali che, alcune volte, con difficoltà apprezziamo: spettacoli con teenager sboccati, genitori preoccupati per i risultati sportivi dei loro figli, ma non per il loro futuro professionale e le ormai note casalinghe disperate con un passato da damigelle combina guai. Gli Italiani marciano

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in passato c’era totò che dipingeva con invidiabile capacità le differenze tra gli italiani del nord e gli italiani del sud

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sulle contraddizioni di un paese ricco di r i s o rse, ma anche di furbetti che puntano al massimo risultato con il minimo sforzo. Il tradimento è dietro l’angolo, la giovane di turno che riesce a far girare la testa del magnate destinato al pubblico ludibrio, il finale non necessariamente con happy ending, ma al contrario, breve e amara constatazione che non lascia ben sperare per il futuro. Possiamo però riflettere sul comune messaggio del tanto vituperato cinepanettone. Partendo dal principio che oggi in molti ci identificano con i personaggi portati in scena da De Sica, Boldi & co., giungiamo alla conclusione che in realtà siamo meglio, ma molto meglio della famiglia Covelli (Vacanze di Natale ’83 e 2000) e che comunque l’esagerazione cinematografica può aiutarci a migliorare, pur mantenendo il nostro invidiabile spirito vacanziero. Constatiamo che il prodotto cinematografico natalizio, come molti altri generi distribuiti in differenti periodi dell’anno, resta destinato alla risata facile strappata con una battuta semplice e spesso grossolana, capace tuttavia di avviare percorsi riflessivi inimmaginabili. Chi può saperlo. Forse Neri Parenti, i fratelli Vanzina, Enrico Oldoini sono più di semplici cantastorie. Dietro le smorfie di Massimo Boldi c’è un mondo che non abbiamo osservato con la giusta attenzione. In passato c’era Totò che dipingeva con invidiabile capacità le differenze tra gli italiani del nord e gli italiani del sud. Poi Lino Banfi ha narrato i capricci tra le lenzuola del1popolo dello stivale. Infine il classico cinepanettone con racconti di politica, contraddizioni della pubblica amministrazione, corruzione e cronaca giudiziaria. Lasciamo al pubblico la facoltà di giudicare il valore degli eventi narrati, le 2 la profondità delle storie e gli eventuali capacità stilistiche, virtuosismi della regia, ma diciamoci la verità, chi avrebbe mai pensato al valore filosofico di una flatulenza? 3



ITALIAN MUSIC di Ciro Ardiglione

Tre italiani suonano internazionale: ALEA, Dulcamara e i Soviet Soviet

Nonostante la giovane età, l’esperienza non le manca grazie alle molte attività musicali e collaborazioni in atto. Quando si legge la biografia colpisce però il fatto che fosse un mezzo soprano, e si sente per la voce che domina incontrastata in tutti i nove brani che compongono Spleenless (Luna Rossa Records). È l’esordio della brindisina Alessandra Zuccaro, in arte ALEA che come ha detto «mi sono ascoltata ed ho messo in musica le mie parole, senza badare al genere musicale o al cercare di rendere un ritornello più orecchiabile, piuttosto che scrivere testi fruibili o viceversa» (www.musica361.it). E così duetta, in Amore cercato, tra passaggi musicali latinoamericani costellati dalla fisarmonica di Vince Abbracciante, con suo padre Giulio “Franco” muovendosi dall’italiano al dialetto. Voglio un amore pure d’inferno e che mi bruci per l’eterno Meglio un amore pure d’inferno che un deserto che ti asciuga lento L’album è disseminato di note jazz e blues senza però essere a senso unico. Sicuramente anche un omaggio alle molte icone di questi due generi musicali. C’è del personale come i molteplici cambi di stile e velocità, anche nella sua voce, che troviamo in Relais, un brano indubbiamente blues ma che è in movimento conti40

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nuo verso le tante modalità espressive che il genere ha espresso. Musica è un tocco di classe che vale la pena di ascoltare più volte da quelle note di contrabbasso che ci introdurranno alle considerazioni del proprio animo, alle sottolineature della tromba alla delicatezza del tocco del pianoforte. E come un angelo tu mi porti in volo con te Sulle tue ali riesco a star su Ma è un’amara allegria Apro gli occhi e mi accorgo che tu non sei più con me

Quando parte il disco la prima impressione è quella di una voce che per alcuni aspetti ricorda Vinicio Capossela (accade anche nella delicata ballata Awona Wilona Song) . E l’album non è solo l’inizio, nonostante sia un lavoro che ha dovuto conciliare il folk della tradizione americana con il cantautorato della nostra lingua. Terminal ne è un esemplare passaggio dove si incontrano i sentori della polvere dei deserti d’oltre oceano con quella chitarra elettrica dolente e le aperture melodiche della canzone nostrana. Faccio sogni futuristici nelle stanze di nessuno


#notemenonote

degli dei Poi accosti, procedi, ti fermi, stai in piedi e ripensi a cosa non sei Senti di essere stato lontano da tutto

Parlo a lungo con Marinetti nelle camere d’albergo sulle rive del Nilo Resto come Genova di notte, illuminato Dulcamara al secolo il trentaquattrenne Mattia Zani ha impiegato alcuni anni e viaggi lontani dalla natia Faenza prima di pubblicare i tredici brani di Indiana (INRI), il suo quarto album dopo Lasciami Ad Est (Barmanlover, 2007) il disco esordio che univa rap e folklore gitano, Il Buio (Brutture Moderne, 2010) e UomoConCane (Sundays Torino, 2012). Un brano con musicalità più vicini a quei luoghi lontani, in particolare nelle bellissima chiusura strumentale è Ladum, dove rifà Map Of the World dei Monster of Folk, con arrangiamenti che restituiscono l’atmosfera diversa e il cantato in italiano è un diamante ben incastonato. Nella mappa del cielo tu cerchi mistero a riverbero

Il fiume che scorre copioso e veloce in tutto l’album è quello del punk. Come ogni fiume è in grado di trasportare molti elementi galleggianti che ne danno un senso che va oltre la natura che avanza. Il disco è Endless e il trio che lo suona si chiama Soviet Soviet, nato nel 2008 sulla costa di Pesaro e composta da Alessandro Costantini (chitarrista), Andrea Giometti (voce/basso) e Alessandro Ferri (batteria). Endless arriva dopo tre anni dal successo di Fate (Felte, 2013) e si presenta con componimenti con un maggior livello di arrangiamenti che qualificano in maniera “moderna” il punk e magari andare oltre. Come accade nei quasi cinque minuti di Going through tra pennellate elettriche e un passaggio “melodico” a metà canzone con la voce di Giometti che si espande e diventa corale mentre avanza un cupo tappeto elettronico e un basso possente. Un inizio quasi melodico quello di Star che pur seguendo un ritmo accuratamente cadenzato che ci tieni attaccati dispiega chitarre i continua distorsione. Remeber Now nonostante la sua energia inarrestabile tenuta in carica dalla batteria sembra aprirsi a momenti glamour anche per quella chiusura a metà strada che azzittisce il suono e fa ripartire il brano con un arpeggio cristallino. Il brano a più alta velocità è Pantomime che parte con una declinazione rock per poi avere una tensione costante tra batteria, chitarre e basso tra riverberi distorsioni momenti oscuri. I loro concerti saranno affollati come in passato.

ASCOLTA I CONSIGLI a cura di www.mentinfuga.com

Landchop / FLOTUS Merge / novembre 2016 The Pop Group / HONEYMOON ON MARS Freaks R Us / K7 / ottobre 2016 The Sinatra’s / NERVE’S Autoproduzione / novembre 2016 Sauropod / ROARING THE STORM PopUpRecords / novembre 2016 Sarasara / AMOR FATI One Little Indian / novembre 2016 41

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#fischiofinale

DI MIMMOCARRATELLI

IL PALLONE ITALIANO NON È PIÙ UN PAESE PER VECCHI. IRROMPONO I MILLENNIALS,GIOCATORI NATIA CAVALLO DEL NUOVO SECOLO. ECCO UN PANORAMA DEI NUOVI TALENTI, MOLTI NELL’AGENDA DI VENTURA. IL CAPOLISTA È DONNARUMMA.

ll calcio che cambia. Wayne Rooney, 31 anni, attaccante del Manchester United e della nazionale inglese, alza troppo il gomito. Ezequiel Lavezzi, 31 anni, il nostro Pocho che è andato a giocare in Cina con un ingaggio biennale di 30 milioni di euro, fuma troppo a San Juan, in Argentina, mentre è con la nazionale albicelste. L’invadenza dei media e le spie del gossip scoprono altari e altarini, coperti in passato da una cronaca calcistica più compiacente. Il calcio è cambiato. Più soldi, più eccessi. Da un calcio che molto si affida alle statistiche, ai numeri, ai data-base, agli archivi, agli almanacchi, ai droni è fuggito Walter Sabatini, 61 anni, il più accanito fumatore umbro, talent scout e direttore sportivo della Roma negli ultimi cinque anni. Ha lasciato per non essere riuscito a costruire una rivoluzione culturale. Così ha detto, definendosi “un etrusco residuale, crepuscolare e solitario”. Sognava forse un calcio poetico che non è nelle corde di James Pallotta, presidente bostoniano della Roma. Il calcio che cambia sui nostri campi è una giovane Italia mazziniana con l’affermazione dei millennials, i calciatori nati a cavallo del nuovo secolo, una fioritura di nuovi talenti come non ce n’era stata più dagli anni Settanta. Il pallone italiano non è più un paese per vecchi. Resiste a 40 anni Francesco Totti sorretto dalla sua classe infinita. Orgogliosamente attivo a 33 anni Daniele De Rossi, più di 500 partite con la Roma. Hanno mollato a 39 anni Totò Di Natale, napoletano di Pomigliano d’Arco, dopo avere segnato più di 300 gol, e Luca Toni dopo più di 650 partite. Resta sulla breccia la muraglia degli juventini trentenni: Andrea Barzagli 35 anni, Leonardo Bonucci 30, Giorgio Chiellini 32. Inossidabile tra i pali Gianluigi Buffon, 38 anni, scolpito nel marmo di Carrara. E va ancora a segno l’inestinguibile Massimo Maccarone a 37 anni nell’Empoli. Ma avanza la meglio gioventù dopo che agli ultimi Europei l’Italia ha schierato la nazionale più vecchia della sua storia. La solletica Giampiero Ventura che l’attrae in nazionale e negli stage di Coverciano. Una rivoluzione come ai tempi di Fulvio Bernardini nel 1974 e di Azeglio Vicini nel 1986, i commissari tecnici che più hanno innovato la nazionale azzurra. Sono almeno una trentina i più giovani calciatori italiani che stanno conquistando la ribalta, molti dei quali nelle “liste” di Ventura. Citando quasi a memoria: 13 centrocampisti, 8 attaccanti, 7 difensori, 2 portieri.


Meno di vent’anni hanno lo stabiese Gianluigi Donnarumma (17 anni, 1,96), l’ultimo fenomeno tra i pali, lanciato da Mihajlovic nel Milan sul quale hanno puntato gli occhi la Juventus per il dopo-Buffon e il Barcellona, Guardiola lo vorrebbe al Manchester City; il centrocampista del Cagliari Nicolò Barella (19 anni); il lecchese Manuel Locatelli (18 anni), rivelazione del centrocampo milanista; il bresciano Davide Calabria (19 anni) tra i difensori del Milan; Rolando Mandragora (19 anni) tra le “promesse” juventine, giunto a Torino dal quartiere Scampia di Napoli. Hanno vent’anni il napoletano Daniele Verde, minuscolo attaccante (1,68) della Roma in prestito all’Avellino e il romano Lorenzo Pellegrini, centrocampista del Sassuolo. Alessio Romagnoli, laziale, difensore nel Milan dei giovani italiani, ha 21 anni. Come Stefano Sensi, 1,68, piccolo centrocampista del Sassuolo; il triestino Andrea Petagna, esplosivo centravanti dell’Atalanta (1,90); Antonio Barreca, più che promettente difensore del Torino. Splendidi fiori nel giardino del pallone italiano. Tra i difensori si segnalano inoltre i ventiduenni Daniele Rugani (1,90), juventino appena approdato alla nazionale, e Andrea Conti dell’Atalanta.

Ventidue anni come i centrocampisti Danilo Cataldi della Lazio, Marco Benassi del Torino, Roberto Gagliardini dell’Atalanta; e gli attaccanti Andrea Belotti (1,85), bergamasco, in forza al Torino e ormai affermato centravanti della nazionale; Domenico Berardi (1,83), altro numero 9 di grandi prospettive, e Federico Ricci (1,75) entrambi del Sassuolo. Aggiungiamo il ventiduenne Federico Bernardeschi della Fiorentina di ruolo indefinito sulla fascia destra, ragazzo di grande forza fisica e grande ciuffo. Ventitre primavere per due attaccanti: Gianluca Caprari, romano in prestito al Pescara dall’Inter, e l’altro romano Matteo Politano, minibomber (1,71) del Sassuolo. Tra gli attaccanti più giovani, Nicola Sansone (nato a Monaco di Baviera), 25 anni, ha già raggiunto la valutazione di 14 milioni passando dal Sassuolo al Villarreal, inserito tra i convocati di Ventura che gli ha fatto giocare i finali di partita contro Portogallo, Macedonia e Germania. Matteo Perin, 24 anni, in fila dietro Buffon e Donnarumma tra i portieri della nazionale, gioca nel Genoa. Difensori già di spessore il milanista Matteo De Sciglio, 24 anni, 30 presenze in nazionale, e il coetaneo Davide Zappacosta del Torino che ha appena debuttato nella nazionale di Ventura. Marco Verratti, pescarese, 24 anni, uno dei migliori talenti a centrocampo, prima trequartista, poi impostato regista da Zeman nel Pescara, è il faro della nazionale italiana, ceduto quattro anni fa dal Pescara al Paris Saint Germain per 12 milioni di euro. Talento autentico, disponibile per diversi ruoli, è il romano Alessandro Florenzi, 25 anni, gioiello della Roma, centrocampista e ala, impiegato spesso sulla linea difensiva da terzino destro. E centrocampista di grande qualità è Daniele Baselli, bresciano di Manerbio, 24 anni, nelle file del Torino. Di padre egiziano e mamma italiana, nato a Savona, Stephan El Shaarawy, detto il Faraone, 24 anni, è esterno d’attacco di notevole velocità e tiro rapido. Ha debuttato nel Genoa, poi in prestito al Padova, al Milan per quattro anni (21 gol), in prestito al Monaco (15 gare), infine ingaggiato dalla Roma per 14,5 milioni. Fa parte della nazionale italiana. Si attendono conferme da Marco D’Alessandro, romano, 25 anni, giunto all’Atalanta per tre milioni dopo avere giocato in prestito dalla Roma nel Verona e nel Cesena.


#pokerdassi

Quattro domande uguali per tutti, quattro risposte diverse che raccontano le passioni, i gusti, la vita di quattro personaggi che conoscono bene Napoli e la amano intensamente. Il poker d’assi è servito.

di Paola De Ciuceis

VINCENZO BACIOTERRACINO - BACIÒT

chef del ristorante George del Grand Hotel Parkers’ (Na) È più semplice pilotare un aereo o ideare un menu tanto originale quanto tradizionale? Sarebbe opportuno prima provassi a pilotare un aereo per giudicarne il grado di difficoltà e poi metterlo a confronto. Di una cosa, però, sono certo: un menù non deve essere mai banale, soprattutto quanto a tradizione. Già che le fasi più critiche sono decollo e atterraggio, direi che anche in un menù le fasi più complesse da costruire sono proprio antipasto e dessert. Ma, se al comandante di un aereo è concesso l’uso del pilota automatico, per lo chef questa possibilità c’è e in caso di avaria ai fornelli, nessuna torre di controllo sarebbe d’aiuto. Conclusione, è più difficile ideare un menù e, probabilmente, meno pericoloso pilotare un aereo. Se i sapori avessero un suono, sarebbe... La cucina è un insieme infinito di sapori, come un’orchestra composta di tanti strumenti dove il direttore deve avere la capacità di far eseguire una melodia che arrivi al cuore. Suggerimenti self-home-cooking per la tavola delle feste natalizie? Tornare bambini. Risvegliare quel fanciullo che sentiva il Natale attraverso i profumi già molto tempo prima dell’evento stesso. Così, direi di seguire quei ricordi, preparare piatti della tradizione e fare tanti dolci in casa coinvolgendo i piccini, affinché anche loro abbiano lo stesso imprinting e continuino a portare nel futuro i nostri stessi sapori. Cucina d’autore for kids. Proposte? I bambini si appassiono sempre più alla cucina. Preparerei con loro un sartù di riso con ragù napoletano, si presta al gioco, dalla preparazione delle polpettine agli impasti con le mani, ma è anche un piatto per il quale sono necessarie la misura e la disciplina. Dunque, è educativo pur conservando l’aspetto ludico. Altro piatto interessante è la minestra maritata, per insegnare loro la capacità di attendere, di saper misurare il tempo, di prendere coscienza che solo quell’attesa renderà il brodo una delizia del palato. 44

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ROSANNA MARZIALE

chef del ristorante La Colonne di Caserta È più semplice pilotare un aereo o ideare un menu tanto originale quanto tradizionale? L’aereo. Quello del pilota è un lavoro tecnico, non è semplice ma, avute le istruzioni, ci vuole competenza; per uno chef accontentare le persone e i loro gusti ha le sue complessità. Si entra nei ricordi, nelle cose più intime degli individui e si approcciano sfere intoccabili, direi che per essere uno chef bisogna essere un po’ maghi. Se i sapori avessero un suono, sarebbe... Proprio come nella musica, anche i sapori devono avere un’armonia. Ogni ingrediente ha il suo suono, forte o debole e tutti insieme creano una sinfonia. La mia sonorità preferita, quella che più mi appartiene e che ho pensato di riportare nei miei piatti è sicuramente il rock e lo associo ai sapori consistenti che preferisco senz’altro a quelli aerei. Suggerimenti self-home-cooking per la tavola delle feste natalizie? I giorni di festa sono legati a cibi casalinghi e rimarrei sul classico, magari utilizzando gli ingredienti tipici, ma giocandoci per rivoluzionarli un po’, anche solo nella presentazione. Alla Vigilia siamo abituati a mangiare pesce con una bella insalata di rinforzo, ad aprire lo spirito come antipasto; mi piace rivisitarla con l’aggiunta di una salsa di tonno. Per il pranzo di Natale, poi, farei un timpano di mezze zite in crosta di pasta frolla dolce con ripieno, appunto di zite con ragù, polpettine e provola. Cucina d’autore for kids. Proposte? Ai più piccoli abbiamo dedicato un fumetto in dvd, protagonista è La Cuoca Girovaga che in 8 storie racconta ai bambini storie di cibo e di prodotti d’eccellenza, dalla mozzarella campana al grana padano, dal pane cafone all’olio extra vergine d’olive alla pasta di Gragnano. I bambini guardano Masterchef, si incuriosiscono e, a volte, sono proprio loro che portano i genitori in giro. Dedicarsi a loro è un must, significa formare adulti consapevoli.


FRANCESCO SPOSITO

MARIANNA VITALE

È più semplice pilotare un aereo o ideare un menu tanto originale quanto tradizionale? Mah, non ho ancora mai avuto modo di pilotare un aereo e proprio non saprei. Però, penso sarebbe assurdo per me mettermi alla guida di un aeroplano tanto quanto per un pilota decidere di mettere su un menù. Se i sapori avessero un suono, sarebbe... Per me sarebbero rombanti come il motore di una Ferrari. Certo, potrebbero essere anche dei cinguettii o avere il gorgoglio di un ruscelletto. Ma, per me, sono dei 12 cilindri a V. Il sapore più rombante di tutti, sicuramente è quello del pomodoro. A parte la lingua di vitello che vibra come l’accensione della Ferrari, specialmente come a me piace farla, cioè cotta al latte per 8 ore a 80 gradi, laccata con aglio nero e sciroppo di malto, servita su purea di peperoncini verdi. Suggerimenti self-home-cooking per la tavola delle feste natalizie? Per la Vigilia, sarebbe sicuramente squisito, oltre che a basso costo, un piatto di spaghetti alla vongola fuiuta, quindi senza le classiche vongole ma solo con qualche rimanenza di pesce, da preparare con pomodorino, aglio, vino bianco e prezzemolo. Per secondo, un pesce di fondale alla pizzaiola, uno di quelli da zuppa come lo scorfano. Per Capodanno, invece, baccalà con i friarielli per antipasto; paccheri con zucca e pescatrice aromatizzati con finocchietto, verbena ed erbe di stagione per primo; fette di pesce spada arrostite dopo una marinatura con succo di limone e vino bianco. Cucina d’autore for kids. Proposte? I bambini mangiano di tutto e non solo pasta al sugo e cotolette. Sono le mamme che gli propongono questo menù cosi basic. La mia proposta d’autore per loro è la rivisitazione di un piatto di pesce che amano molto: i tondini di calamaro. Frullati e ricomposti in forma di anelli con un sac a poche, fritti e serviti come piatto unico con patatine fritte di accompagnamento. Insomma, il classico fish and chips riveduto e corretto.

È più semplice pilotare un aereo o ideare un menu tanto originale quanto tradizionale? Credo sia più semplice pilotare un aereo. Certo sono due cose che s’imparano, ma se per un pilota c’è uno schema di cui tenere conto e i passeggeri non possono ordinargli nulla, per uno chef ogni serata ha le sue variabili e deve avere una certa flessibilità; ci deve essere un pensiero, ma sono tanti i fattori di cui dobbiamo tenere conto, dal gusto all’andamento del mercato economico. Se i sapori avessero un suono, sarebbe... Avrebbero sicuramente i suoni della natura. Per la ricerca sugli ingredienti che facciamo qui da noi parlerei di fusion e non di un genere musicale unico. Ma i sapori di consolazione, quelli con i quali siamo cresciuti, mi fanno pensare ai suoni della lirica e uno spaghetto al pomodoro avrebbe sicuramente la voce della Callas. Suggerimenti self-home-cooking per la tavola delle feste natalizie? La tradizione è tradizione, ma possiamo stravolgerla. E per la Vigilia trasformerei i classici spaghetti alle vongole abbinando al frutto di mare una pasta corta, magari mista; oppure, sempre pasta mischiata ma con vongole, broccoli baresi e pomodorini del Vesuvio. Per il giorno di Natale, invece della minestra in brodo, utilizzerei la gallina e le verdure come farcia per dei ravioli. Cucina d’autore for kids. Proposte? In realtà i bambini che mangiano come gli adulti sono sempre di più. E questa, per lo chef, è una salvezza. Ma un occhio di riguardo mi piace dedicarlo anche a loro. Per i piccoli, dunque, proporrei: spaghetti con crema di zucchine, ceci interi e gamberetti; trancio di pesce gratinato, che ricorda la loro amata cotoletta, su un letto di crema di patate oppure la classica scaloppina al limone dal sapore retrò; per contorno, stick di verdura in pastella. per dolce, infine, crostatine meringate con marmellata d’aranci e cioccolato.

chef del ristorante Taverna Estia di Brusciano (Na)

chef del ristorante Sud di Quarto (Na)

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#amazing

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foto tratte dal film In guerra per amore


PIF

pensatore di professione con il cuore integro di Francesca Cicatelli

Con la riluttanza delle persone riflessive schiva le parole con lunghi silenzi, anche se poi cede alla spontaneità e allo sfottò di chi prende una cosa seria e la sdrammatizza, dopo aver masticato per un po’ le parole in bocca. È come se facesse ridere e poi desse un cazzotto in pancia. Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, reduce dall’ultima fatica cinematografica In guerra per amore, è un pensatore di professione, uno di quelli che dà spazio alle ronde sui merli della mente, all’avanti e indietro dell’immaginazione. E lo si vede anche dal suo modo di parlare e rispondere, di frenare i pensieri impulsivi, di soffermarsi nelle pause. Rifugge i social, appaga l’ego “con il lavoro”, si sente miracolato dalla “mafia” solo grazie “al periodo storico”: se avesse ambientato i suoi film qualche anno fa, teme, lo “avrebbero ucciso”. La sua sana lentezza gli ha permesso di gustarsi anche la popolarità, di “andarci piano, altrimenti avrebbe nociuto alla salute”. A gennaio lo rivedremo nella nuova serie de Il testimone su Mtv. 47

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Che vita fa un bambino di Palermo oggi? Una vita migliore della mia. Le cose cambiano, ma si paga un prezzo troppo alto per il cambiamento: quello di troppe persone uccise. Non è accettabile che le svolte avvengano solo attraverso avvenimenti forti. La crisi ha colpito anche la mafia? In un certo senso sì. La mafia siciliana ad esempio è in crisi e quindi non riesce più a controllare il territorio: a Palermo c’è gente che paga il pizzo, ma viene rapinata comunque e a quel punto il camorrista risponde: “Se non ci fossimo stati noi te ne avrebbero fatte 5”. Paradossalmente la crisi colpisce anche le mafie, ma è un discorso pericoloso. Ora che la mafia non è più forte come una volta (altrimenti mi avrebbero già ammazzato) lo Stato dovrebbe essere ancora più presente. Bisogna smetterla di ragionare con l’emergenzialismo: occorre che si intervenga subito come se avessero già ammazzato qualcuno. La mafia è stata paradossalmente legittimata dai tuoi film? Non è stato uno spasso parlare di mafia, ma ha avuto un ruolo nella società. Lo sbarco della Sicilia è stato un laboratorio per la mafia ad esempio. Gomorra: pericolo emulazione? Pensare che qualcuno si metta a fare il camorrista perché ha visto Gomorra mi sembra improbabile, lo sarebbe diventato comunque. Preferisco Gomorra scritta da chi ha conosciuto la camorra e che ci racconti come sono andate le cose a Il Padrino (un capolavoro, al punto che darei un braccio per poterlo eguagliare) che ha fatto più danni da questo punto di vista, creando il mito di una mafia che in Italia no c’è mai stata.

l' amore e i sogni non sono territoriali

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STUDIO FABRIS ADV


Il tuo secondo film In guerra per amore è un viaggio al contrario se vogliamo: da New York City all’Italia, come dire l’America realizza i sogni, l’Italia si occupa del cuore? Non volevo dargli un significato particolare. Ma l’amore e i sogni non sono territoriali. Ogni giorno c’è una piccola camorra che si impone, è quella dell’egocentrismo, della sopraffazione. Tu che ne pensi? I social stimolano questo egocentrismo. Infatti io li evito e mi sfogo con il lavoro. Però mi rendo conto che i social hanno attivato l’ego: gente che si libera, esprime il suo pensiero e poi c’è chi ha 3 mi piace ma è felice comunque. Mai subìto pressioni dalla criminalità? Non ho avuto problemi con la camorra perché i tempi sono cambiati. Venti anni fa forse sarebbe stato diverso. Che ne pensi di un colossal, un armageddon finale con lo scontro tra mafia, camorra e ‘ndrangheta per chiudere la tua trilogia sulla camorra? Volevo aspettare i primi insediamenti mafiosi camorristici su Marte e da lì avrei fatto il sequel de La mafia uccide solo d’estate. Speriamo che non occorra. Hai imboccato tardi la tua strada, hai capito ora in che direzione andare? Il mio sogno era fare il regista cinematografico, ho iniziato a provarci tardi, ma mi è rimasto il cuore integro. È anche sano arrivare tardi: avere successo a 25 anni è pericoloso. Ci sono andato gradualmente e quindi ho avuto un approccio sano alla popolarità. Mi adeguo ai miei ritmi. Ambienteresti il prossimo film a Napoli? Non mi viene spontaneo perché in Napoli vedo un’altra Palermo e quindi se devo girare una cosa mi viene di girarla a Palermo. Siamo molto diversi. I napoletani e i palermitani non sono così simili anche se parliamo di popoli del Sud, però mi sento come a casa del cugino quando sono qui, perché Napoli è una Palermo frullata, una Palermo in grande, dove tutto è ancora più eccessivo. Detto questo è la sceneggiatura che comanda: se la storia richiede Napoli vengo a Napoli.

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Napoli è una Palermo frullata, una Palermo in grande, dove tutto è ancora piÚ eccessivo.

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#leggèra

a caccia di libri. letteratura, romanzi, gialli, testi zen, fantasy, letture per ogni appassionato di Lucia Nicodemo Ammettiamolo: a Natale, per molti, la libreria è “l’ultima spiaggia”. Quando la mattina della vigilia di Natale qualcuno ci dice che la sera a cena ci sarà anche quella zia di cui neanche ci si ricorda il nome, quel nipote ormai diciottenne che avevi visto l’ultima volta al suo primo compleanno o il nuovo compagno di quella tua cara amica che vive dall’altra parte del globo, si corre in libreria e si afferra uno dei testi ben impilati all’ingresso di negozio. Il più delle volte quello che ha la pila più alta perché si presuppone sia il best seller di cui non si possa fare a meno, quello di cui tutti parleranno nei mesi a venire. Risultato? Al momento di scartare il regalo tu sarai fiero di aver fatto un regalo “intelligente” e il malcapitato che ha ricevuto il tuo dono starà già pensando alle file chilometriche che dovrà affrontare per cambiare quel libro di cui ha ricevuto già almeno 5 copie. È per “salvare”entrambi allora che proviamo a dare qualche suggerimento che va oltre le strenne di Natale, oltre i libri di cui tutti parlano. Le nostre scelte, invece, fanno riferimento a titoli buoni per tutte le stagioni, vecchi e nuovi classici adatti a personalità differenti. Se avete un’amica o una nipote che è l’enciclopedia vivente delle serie tv della categoria “family drama”, non potrete non regalarle I quattro libri delle piccole donne di Louisa May Alcott (Einaudi edizioni). Non tutti sanno, infatti, che la notissima autrice americana di Piccole donne, ha scritto in realtà una vera saga che si compone di quattro romanzi: oltre a Piccole donne, Piccole donne crescono, Piccoli uomini e I ragazzi di Jo. Così come non sono in molti a sapere che la Alcott fu anche un’abolizionista e una femminista e si batté per

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i diritti delle donne. Come dire che se poi l’amica o la nipote in questione è anche una di quelle che “non devono chiedere mai”, allora il regalo è davvero perfetto. Rimanendo in territorio di lingua inglese, ma spostandoci completamente per genere ed epoca, non potete lasciarvi sfuggire Nudi e crudi di Alan Bennet, genio dell’ironia. In questo breve romanzo, un avvocato londinese agiato e pedante e la sua spenta consorte si ritrovano la casa svaligiata dai ladri ma a sparire sono anche la moquette, il rotolo della carta igienica, il forno e l’arrosto che attendeva lo scatto del timer: un vero rompicapo ricco di colpi di scena ma anche molto comico. Tutti i titoli di Bennet sono pubblicati da Adelphi e sono perfetti per l’amico che ha sempre la battuta pronta. Per quello, invece, che si vanta di leggere solo autori ignoti ai più, stupitelo con Viaggio alla fine del millennio di Abraham Yehoshua. Lo scrittore israeliano - noto per aver scritto L’amante, da cui l’omonimo e celebre film – in questo romanzo sovverte il nostro immaginario mostrandoci una Parigi, nell’estate del 999 dunque alle soglie dell’anno Mille, come una sperduta cittadina nel cuore di un’Europa selvaggia. Qui affronta un tema molto lontano dalla forma mentis occidentale, cioè quello della bigamia. Per una volta sarete voi ad avere l’ultima parola in fatto di letteratura. Lo zio che legge solo gialli? Gli uccelli di Bangkok di Manuel Vazquez Montalban, il primo romanzo dell’autore spagnolo in cui compare il personaggio di Pepe Carvalho. Un detective a cui tanti altri “commissari di carta” devono molto e decisamente poco politically correct. E infine un classico per antonomasia riportato in auge da mister Barack Obama, Il buio oltre la siepe


di Harper Lee, un libro che non conosce età e definizione e che potrete accompagnare al dvd dello splendido film omonimo (uno dei pochi casi in cui la versione cinematografica è all’altezza dell’originale letterario) il cui protagonista è Gregory Peck. Ma se non vi abbiamo convinto e proprio non potete sfuggire al fascino della novità, provate a scegliere tra i titoli delle piccole case editrici o tra quelle storie che in pochi hanno raccontato. Tre esempi: Cuore di pugile. Una farfalla sul ring. Storia di Irma Testa in tre riprese della giornalista Cristina Zagaria adatto, e fortemente consigliato, anche a ragazzi a partire dai 12 anni; Single per legittima difesa di Nunzia Marciano per la piccola Polidoro editore e La misura dell’errore. Vita e teatro di Antonio Latella che Emanuele Tirelli ha curato per Caracò editore. E che sia anche un Buon Natale di libri.

“STRENNE ADDICTED” TOP FIVE

GLI ASSALTI ALLE PANETTERIE Haruki Murakami IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI Carlos Ruiz Zafón PANE Maurizio De Giovanni UNA COSA CHE VOLEVO DIRTI DA UN PO’ Alice Munro LA PARANZA DEI BAMBINI Roberto Saviano

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Copertina di Batman/Superman #72


#coverthetop

THE AMAZING COMICS MAN

di Federica Riccio e Carmine Luino

Fabrizio Fiorentino, autore Marvel e DC Comics ci racconta gli esordi, l'America e un pezzetto della sua vita

Quali sono stati i primi passi nel mondo del fumetto? Ho cominciato molto presto a disegnare, ho frequentato a Napoli l’Accademia di Belle Arti e contemporaneamente un corso di fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics di Roma. Qui non ce n’erano. Oggi, di quella scuola con sede a Napoli, mi pregio di essere docente di Illustrazione e Fumetto nonché direttore artistico. Il primo fumetto l’ho disegnato nel ’94, Dick Damon pubblicato dalla Fenix.

Foto di Carmine Luino

Nel 2001 hai conquistato l’America. Il debutto negli States è avvenuto in Florida nella Crossgen (Crossgeneration), che voleva lavorassi sul posto e così ho vissuto lì tre anni a contatto con grandi disegnatori. In America si lavora così, in team. Per la prima volta una squadra poteva lavorare a stretto contatto in sinergia, condividendo la stessa enorme struttura. Ho imparato la lingua e in pratica ho rifatto la scuola. Un’esperienza incredibile e irripetibile, che mi ha fatto acquisire tante competenze e una formazione a cui ancora adesso mi affido come quella di “storyteller”, che non avrei avuto da nessuna altra parte. Mio maestro è stato il grandissimo Bart Sears. E poi il rientro in Italia con il risveglio dal sogno americano, ma ad attenderti c’era la Marvel prima e la Dc Comics poi. Nel 2005 approdo in Marvel, dove ho disegnato la miniserie e il restyling di Doc Samson, lo psicanalista di Hulk. Tuttavia aver disegnato una storia di Amazing Spider-man resta la cosa più eccitante della mia carriera. Ma è in DC Comics che ho realizzato gran parte della mia produzione artistica, lavorando in esclusiva per due anni su testate come Ink, Batwing (una specie di Batman africano), Catwoman, Green Arrow e diverse copertine tra cui quelle per lo storyarc Batman/Superman. Quali sono le differenze tra il fumetto made in Usa e quello europeo? Innanzitutto il formato. Gli italiani prediligono il bianco e nero, i francesi il colore oltre a una struttura della pagina più ricca e complessa. Le uscite americane seriali, generalmente a cadenza mensile, impongono ritmi più serrati rispetto 55

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Tavola 09 di Amazing Spider-man #03


Tavola 03 di Catwoman #83.

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il disegno della storia di amazing spiderman resta la cosa piu’ eccitante della mia carriera a quelle europee. Differenza che ho potuto costatare lavorando su Napoleon per l’editrice francese Glenat. Il rispetto delle deadline e la disciplina, invece, sono imprescindibili per qualsiasi mercato. Cosa ne pensi dei fumetti che diventano film o serie tv? All’inizio non l’ho presa tanto bene. È il caso ad esempio del Wolverine di Hugh Jackman, perché troppo diverso dall’originale, meno animalesco e potente. Poi invece mi è piaciuto e mi sono così appassionato a diverse serie tv tratte da altrettanti celebri fumetti, preferendo però quelle della Marvel a quelle della DC. Quali sono le serie tv preferite? Ovviamente Breaking Bad, The Walking Dead, Il Trono di spade, Dare Devil, Westworld ma anche cose più leggere come Wip e Master of the sex che guardo con mia moglie Titta. Una moglie appassionata del tuo lavoro, da sempre la tua prima fan. Sì, una donna forte che ha reso i miei sogni e il mio lavoro possibili e che soprattutto sa rendere sempre tutto semplice. Grande ascoltatrice, bella, intraprendente, è coinvolta e si fa coinvolgere. Donna dinamica ha saputo conciliare lavoro, famiglia e me. La cosa più importante della mia vita insieme ai miei figli Federico e Maria Francesca. Se mi soffermo a pensare, mi accorgo di quanto sia eccezionale la donna che ho a fianco e di quanto fortunato sia ad averla incontrata.

Copertina doppia di Batwing #19

Sei anche un apprezzato scultore e maestro di arte presepiale. Ho fondato nel ’97 uno studio di scultura che ho gestito fino al 2000 con Ciro Vignes e Giuseppe Corcione, due tra i più grandi artisti napoletani. Abbiamo lavorato a commissioni che andavano dalle Action Figure di personaggi del fumetto a quelle d’arte sacra, sebbene la produzione fosse prettamente di figure presepiali in stile `700 per il mercato storico di San Gregorio Armeno. Ritengo il disegno e la scultura complementari, pur essendo quella del disegno la mia prima attività ancora oggi realizzo sculture per il mercato dei collezionisti. 59

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Le uscite americane seriali, generalmente a cadenza mensile, impongono ritmi piU’ serrati rispetto a quelle europee Quali sono i tuoi super eroi preferiti? Spider-Man, X-Men e Thor in Marvel, mentre Batman, Catwoman, Joker e Ink in DC. In particolare quest’ultimo, un ex cattivo che si allea con i buoni per fini di personali. I poteri gli derivano dai suoi tatuaggi che si animano e gli fanno da partner nelle scene di lotta. Docente alla Scuola Internazionale di Comics di Napoli insegni diverse discipline, in aule super tecnologiche e in alcune sembra di stare in Face OFF. È una grande soddisfazione lavorare con super professionisti in una struttuta confortevole e altamente qualificata. Se assisti a una lezione del corso di scultura ti sembrerà di vivere di persona una puntata di Face Off. La scuola di Giuliano Monni è al quarto anno di attività e il numero degli studenti è in continuo aumento, tanto che quest’anno la scuola ha raddoppiato la sua superfice sviluppandosi su 2 piani di circa 380 mq l’uno, con una fornita biblioteca di fumetti, aule di illustrazione, grafica, disegno dal vero, e un avveniristico corso di tatuaggio, tenuto da mio fratello Roberto Fiorentino, professionista affermato di grande ispirazione per me. Non possiamo chiudere l’intervista senza chiedere a un disegnatore considerato un mito, la top 5 dei fumetti preferiti Le storie di Conan disegnate dal maestro dei maestri John Buscema, Watchman di Alan Moore e Dave Gibbson, The Killing Joke, storia che segna il passaggio dal Batman classico al quello moderno, piu` realistico e tenebroso, poi Civil War di Steve Mcniven del quale è da poco uscito l’adattamento cinematografico, a parimerito il Nathan Never di Castellini con le prime dieci storie di Dylan Dog e la serie noir Blacksad, con quei fantastici personaggi antropomorfi di Guarnido. 60

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Tavola 22 di Titans #28

Tavola 20 di Titans #32

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#wedding

di Irene Saggiomo

Cosa c’è di più romantico del matrimonio d’inverno? Va sicuramente per la maggiore sposarsi con la bella stagione, il sole, all’aria aperta. Sembrano tutti sinonimi di festa perfetta, soprattutto se si parla di ricevimento di nozze. Ma a pensarci bene, il freddo, l’atmosfera invernale, il Natale: non c’è niente di più chic per celebrare l’amore.

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idea bomboniera ❤ un mini pino da piantare e far crescere con amore. ❤ una brillante pallina di Natale in cristallo, un bel simbolo di qualcosa di puro e che duri per sempre.

Organizzare il matrimonio nei mesi più freddi dell’anno dà spazio a una lunga serie di opportunità che altrimenti non si avrebbero. Parola d’ordine “accessori”: dall’abito agli allestimenti, passando per le decorazioni della location, tutto parlerà d’inverno e di ricchezza nei particolari. Guardando i pro della scelta invernale, va considerato prima di tutto, che qui non c’è da temere il tanto temuto meteo come per le spose estive, perché non importa se piove e fa freddo. Il vostro piano B corrisponde al piano A, perché il luogo dove si terrà la festa sarà rigorosamente al chiuso. Si aprano dun-

5 BUONI MOTIVI PER SPOSARSI D’INVERNO ❉❉ È❉ il❉ periodo❉ dell’anno❉ migliore❉ per❉ un❉ viaggio❉di❉nozze❉ai❉Tropici ❉❉ Le❉ location❉ per❉ i❉ ricevimenti❉ costano❉ molto❉meno ❉❉ Non❉ bisogna❉ preoccuparsi❉ del❉ tanto❉ temuto❉meteo ❉❉ Per❉ l’atmosfera❉ che❉ può❉ creare❉ un❉ caminetto❉acceso❉in❉una❉dimora❉storica ❉❉ Si❉ può❉ scegliere❉ il❉ giorno❉ di❉ San❉ Silvestro,❉per❉festeggiare❉con❉ amici❉e❉parenti❉il❉giorno❉del❉sì❉ e❉l’inizio❉del❉nuovo❉anno

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que i portoni delle dimore storiche, dei castelli medievali, di casali fiabeschi, dove le ampie sale riscaldate da un grande camino acceso, illuminate da lampadari di cristallo, candelabri e candele, faranno almeno l’80% dell’ambientazione calda e avvolgente di un matrimonio perfetto. Le idee sembrano essere infinite, ad accogliere gli invitati una welcome bag con guanti, sciarpe, plaid e un caldo vin brulè. Tutto nella sala parlerà di accoglienza: tappeti, divani e comode poltrone, allestimenti che vengono dalla natura come rametti di pino e abete, biancospino e bacche rosse, boule de neige e cristalli appesi. Nella mise en place grossi e preziosi candelabri, arricchita da pigne,


pungitopo, bastoncini di cannella e cortecce. Un’idea carina potrebbe essere quella di fare dei sottopiatti con sezioni di tronco d’albero con su stoviglie di cristallo e posate in argento brillante. La scelta del menù è quanto mai ampia e saporita, saranno sicuramente gradite le pietanze bollenti, zuppe, vellutate, ma anche tartufi, funghi e tutto quanto la stagione può offrire, nella sua particolarità. Non potrà mancare nello sweet table l’aggiunta di cioccolata calda e caldarroste, affiancato dall’angolo di sigari e rum.

Per quanto riguarda la protagonista assoluta, la sposa, una serie di regole necessarie vanno rispettate. Innanzitutto l’abito, assolutamente bianco, con l’aggiunta di splendide maniche, possibilmente in pizzo ricamato e a questo dettaglio potrà poi divertirsi abbinando cache coure, stole, preziosissimi cappotti in cachemire o in velluto, cappelli in lana o in pelliccia, insomma una vera regina delle nevi. Per le invitate vale lo stesso discorso, l’outfit dovrà arricchirsi di caldi accessori, bella l’idea di un abito in tessuto damascato, le possibilità sono molteplici, purché non si utilizzi il bianco o il nero come colore dominante. Se la data scelta cade nel mese di dicembre, dovrà essere d’anticipo rispetto al giorno di Natale, non a cavallo delle feste, ma se si decide di sposarsi proprio a capodanno, magari sotto a un altare fatto di vischio per il bacio più benaugurante della vita, sicuramente gli invitati ne saranno più che contenti: non dovranno preoccuparsi di cosa fare al solito veglione e saranno sicuri che, per fare una scelta del genere, gli sposi organizzeranno una festa all’insegna dell’allegria e del divertimento sfrenato. Inoltre pare che chi si sposa a capodanno resti insieme per tutta la vita.

il consiglio della wedding planner Per un matrimonio invernale o natalizio non bisogna necessariamente cadere nel clichè del rosso, ma si può sfruttare una sfumatura calda e naturale, che rievochi un’atmosfera d’intimità. Sì ai colori neutri e naturali, accentuati dalla bellezza delle composizioni floreali, sfruttando fiori di stagione che raramente si possono trovare in altri periodi. Ester Chianelli Weddings&Events Via Andrea d’Isernia 59 Napoli www.esterchianelli.com

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#napoliinbici

PASSEGGIANDO IN BICICLETTA III EPISODIO

di Beatrice Iervolino Percorro in bici e poi a piedi il centro storico di Napoli, devo arrivare a San Gregorio Armeno. Vedo apparire la mia città fiera e scontrosa, amorevole e noncurante: unica lo sappiamo nelle sue note e infinite contraddizioni. Qui, le anime si scontrano e si incontrano, convivono l’una di fianco all’altra e quando per esempio chiedi un’informazione per strada, il napoletano riesce perfettamente a indirizzarti verso la meta, a costo di sospendere tutto quello che sta facendo, per dedicarsi a te completamente. Ma attenzione, rischi lo “sfottò”, se capisce, guardandoti, che sei del nord Italia, magari di Bolzano, che ne so, una turista in bicicletta con l’accento del Sudtirol. A me per fortuna, l’innata napoletanità, ha convinto un gentil signore del centro storico a cui ho chiesto informazioni, a illustrarmi i vicoli segreti dei Decumani per arrivare alla strada dei pastori. Perché questo è il luogo che merita una visita almeno una volta l’anno, e a Natale, diciamolo, la strada è davvero incantata. Parcheggiate le due ruote con catena posteriore, anteriore e mettiamoci anche un blocca-ruote della serie “sono fiduciosa e ottimista” decido, da Piazzetta Nilo, di iniziare il mio gironzolare verso la sacra via dei presepi. Qui le tradizioni di un tempo, ormai dimenticate, vivono e si affermano tra le botteghe dei maestri artigiani che, con maestria e devozione, creano presepi in sughero e pastori in terraccotta che sono universalmente riconosciute opere d’arte. Questi vivaci e radicati negozi sono posizionati l’uno di fronte all’altro e ciascuno mette in mostra i suoi capolavori d’arte presepiale napoletana. Guardando l’antico campanile della Chiesa di San Gregorio Armeno che imponente si affaccia sulla strada, sulla destra, nei meravigliosi palazzi, si possono scorgere gli antichi cortili aperti al pubblico che ospitano da sempre gli artigiani all’opera tra muschio, chiodi e compensati, tra casette di sughero e cascate di acqua, pastori fatti a mano rigorosamente in terracotta e vestiti con stoffa cucita a misura. Tra il sacro e il profano statuette di ogni specie: dai classici “bambinielli”, Giuseppe e Maria, il 66

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bue e l’asinello e gli immancabili Re Magi, passando per Totò, Eduardo De Filippo, De Laurentiis e giocatori vari. Quest’anno la novità che padroneggia accanto a Berlusconi è, ovviamente, Donald Trump con la sua folta chioma gialla. Tra credenze e superstizioni, tamburelli e triccheballacche, non mancano le esposizioni di cornicelli porta fortuna, oggetto scaramantico per eccellenza. Da Gennaro “Fortunella” sono esposti per esempio solo corni “collaudati” ovvero quelli rossi, fatti a mano e che sono “tuoste, stuorte e cu ‘a ponta”. Per la sua vicina di bancarella i corni funzionano quando strofinati da giù verso su e messi in tasca, mentre per scacciare il malocchio c’è l’incenso che deve essere bruciato con la carbonella dentro la “boattella”. “Accussì, verit” indicandomi l’oscillazione ritmica e fumante del barattolo. E capisci che di questa città si può percepire la vera essenza solo percorrendola a piedi, circondato da muri e da mura, che potrebbero raccontare infinite storie e antichi culti dall’epoca greco-romana a quella bizantina, dai normanni al Rinascimento, dal barocco ai giorni nostri. Nel frattempo, persa nei miei pensieri, un motorino spuntato dal nulla riesce a non prendermi in pieno per questioni di millimetri. E ritornando con violenza alla realtà, arrivo alla conclusione che le contraddizioni di odio e amore, bellezza e degrado, stupore e repulsione da sempre e per sempre caratterizzeranno questa città. “Mi scusi quanto costa Gesù Bambino?”. “Signora, per voi, solo due euro”.


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#maserial

Signori e signore le Sit-Com sono servite di Federica Riccio

Hanno vissuto un periodo d’oro e di cambianti sociali negli anni ‘80 e ‘90 con La famiglia Bradford, Il mio amico Ricky, Casa Keaton, I Robinson, La Tata, Willy il principe di Bel-Air, fino a Friends, una delle più popolari situation comedy di sempre. Oggi è di nuovo tempo di sit-com con The Big bang Theory, Modern Family, How I Met your Mother, dove le situazioni sono le più comiche possibili, si ispirano alla vita quotidiana e si basano su precise regole narrative per far ridere lo spettatore. Format televisivo in continua evoluzione, la sit-com ha visto la famiglia con i suoi conflitti al centro delle storie de I Robinson, Casa Keaton, Genitori in blue jeans. Ne I Jefferson e Il mio amico Arnold c’era l’eco del razzismo e del pregiudizio nei confronti dei neri che cercavano di farsi giustamente spazio all’interno della borghesia, dove un ruolo sociale era riconosciuto solamente ai bianchi. Aldo Grasso l’ha definito: “Il genere televisivo costruito da una fiction in più episodi della durata di mezz’ora ciascuno, basato su dialoghi comici e situazioni da commedia, caratterizzati dal punto di vista degli ambienti e dei personaggi”. E oggi come allora le puntate durano circa 22 minuti e sono i personaggi sia principali che secondari il cuore pulsante di ogni sit-com che si rispetti, tra vicende paradossali che fanno ridere e fanno commuovere. Gli ambienti sono interni 68

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e le azioni quasi sempre si svolgono tra la casa, il posto di lavoro e il bar dove ci si riunisce, una fra tutte: Cheers, in italiano Cin Cin, ambientata nel locale di Sam Ted Danson. Una serie tra le più amate, che con satira intelligente e leggera si prendeva gioco di molti aspetti degli Americani, come quel particolare rapporto che hanno con l’alcool, considerata una “medicina” contro le frustrazioni quotidiane fin dai tempi della dura vita dei coloni, il costume di sfogarsi con il barista di turno e la grettezza di quella parte del “ceto medio-basso” americano che parla solo di donne, birra e baseball. Non dimentichiamo il ricorso alle risate, che sono vere quando le riprese avvengono davanti a un


pubblico all’interno di un teatro o registrate. Elementi nuovi si trovano in Modern Family, dove si rompe lo schema tradizionale della sit-com con un impianto narrativo che sembra una via di mezzo tra Grande Fratello e documentario. I personaggi in ogni puntata siedono sul divano e confessano i loro più intimi pensieri, rivolgendosi alla telecamera, guardando dritto in faccia lo spettatore. Elementi assolutamente moder ni spiccano in The Big Bang Theory, sicuramente una delle serie in assoluto più amate e di successo. L’innovazione stà nel mondo rappresentato, quello di quattro scienziati che lavorano nella stessa università. Leonard, Sheldon, Raj e Howard, che condividono la passione per la scienza, per i videogiochi, fumetti, serie tv, giochi da tavolo e tutto quello che abbraccia il mondo “Nerd”. La componente di intellettualismo ha trasformato lo show in una serie cult che fa ascolti da record, piena di battute che rimandano a celebri film, primo fra tutti Guerre Stellari, fumetti, e riferimenti che appassionano gli osservatori e gli ascoltatori più attenti. Jim Parsons per l’interpretazione di Sheldon Cooper ha vinto quattro Emmy Awards e un Golden Globe. “ S a l v e ! S o n o i l dottor Sheldon Cooper! Benvenuti a Sheldon Cooper presenta: Divertiamoci con le bandiere”.

Top Five

Le migliori Sit-Com di sempre The Big Bang Theory Frasier I Robinson I Jefferson La famiglia Bradford 69

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#hashtag

POTERE DELLA RETE: I FAMOSI PER CASO di Matilde Rocca

E x c a rc e r a t i c h e d i v e n t a n o modelli, venditori di tè e ufficiali della Marina stelle di Instagram, cassieri di supermarket e gatti imbronciati fenomeni virali. Ai tempi delle star dei social network, da migliaia se non addirittura da milioni di follower, c’è chi diventa famoso per caso, ritrovandosi dall’oggi al domani pieno di seguaci, con il volto sui giornali, sulle passerelle, intervistato nei programmi tv più famosi d’America. Tr a i p i ù c e l e b r i s p i c c a i l c a s o d i #AlexfromTarget, che nel 2014 è diventato l’impiegato di supermarket più conosciuto del mondo. La popolarità se l’è guadagnata svolgendo semplicemente il suo lavoro alla cassa del negozio. Al resto, ha provveduto un perfetto sconosciuto che gli ha scattato una foto e poi l’ha postata su Twitter cinguettando: «Per favore retwittate perché tutti abbiamo bisogno di Alex di Target». Nonostante la frase non troppo brillante e una foto abbastanza ordinaria, la combinazione ha funzionato e in pochissime ore il post è stato retwittato da migliaia di persone e oltre 600mila hanno cominciato a seguire Alex. Persino la comica Ellen De Generes si è interessata a lui. È diventato un modello il carcerato più sexy del mondo: Jeremy Meeks. Arrestato con l’accusa di far parte di una gang, la sua foto segnaletica ha fatto letteralmente impazzire 70

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le donne del web. Ha scontato due anni e uscito dal carcere ha trovato ad attenderlo un contratto da modello per la White Cross Management. A cambiare invece la vita di Arshad Khan, venditore ambulante di tè a Islamabad, è stata la fotografa Jiah Ali, che l’ha immortalato mentre preparava il tè nel mercato di Itwar Bazaar e ha postato la sua foto su Instagram. In un attimo ha ricevuto migliaia di like e condivisioni sui social, diventando un fenomeno virale e nel giro di pochi giorni ha conquistato un contratto come modello con un’agenzia pachistana. Capelli biondi, occhi azzurri, fisico mozzafiato, Lasse Matberg è il sexy Vichingo di Instagram. Ufficiale della marina Royal Norwegian Navy ha spopolato con la sua criniera da leone, la barba folta e i muscoli in vista. 30 anni, originario di Stavenger in


TOP 5 ACCOUNT CON PIU LIKE SU FB 1) Facebook 2) Cristiano Ronaldo 3) Shakira 4) Eminem 5) Cocacola

Norvegia, 2 metri d’altezza, 600mila follower. C’è chi lo ha paragonato al supereroe della Marvel, Thor. Anche gli animali diventano star del web. Grumpty cat, vero nome Tardar Sauce, è la gatta imbronciata più famosa di internet, con quasi 9 milioni di like su Facebook. È apparsa in prima pagina sul Wall Street Journal il 30 maggio 2013 e in copertina sul New York Magazine il 7 ottobre 2013, oltre a diventare il meme più condiviso quando ci si vuole lamentare di qualcosa sui social. La sua padrona, Tabatha Bundensen, afferma che quella inusuale espressione brontolona è causata da un raro fenomeno di nanismo felino. 71

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ph. Romolo Pizi 72

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#beauty

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r o f t n a w I

s a m t s i r Ch u o y s i

di Cristiana Giordano Sveglia, è partito il countdown al Natale e sono pronte le novità per idee regalo: tanti beauty-gift da prendere al volo dalla slitta di Santa Claus. A Natale quello che conta è il pensiero, ma se è a tema beauty è anche meglio. È tempo ormai di stilare la wish list for Christmas, non solo per sé, ma anche per tutte le persone a cui si vuol bene, nella festa più attesa dell’anno. Quindi, liberiamo la fantasia e prendiamo qualche spunto per un’idea regalo a lui, alla mamma, sorella, amica, colleghi ecc.

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REGALO DI COPPIA Clarisonic Mia FIT è semplice da utilizzare: la modalità 1 consente una pulizia delicata, mentre la modalità 2 offre una pulizia di maggiore durata, perfetta per eliminare i residui di make-up (anche quello per le feste di Natale) per offrire una pulizia delicata ed efficace in qualsiasi momento. Clarisonic Alpha Fit è invece il primo sistema di pulizia progettato per l’uomo. Presenta una testina specifica per l’uomo, adatta sia per chi si rade di frequente sia per gli amanti della barba. Clarisonic, € 220,00


PER L’INTENDITORE E DANDY Qualità, creatività, attenzione ai dettagli e artigianalità sono i tratti distintivi del brand, che hanno portato alla creazione di una sontuosa collezione ispirata all’autenticità del territorio e ai profumi più intensi della Toscana: Leather Rose, Salvatore Ferragamo € 200,00

PER LA PIÙ CHIC Il suo nome è Signorina Eau de Parfum e, in questa speciale occasione, si veste di rosso, diventando il dono perfetto per tutte le giovani donne romantiche, eleganti, con un pizzico di audacia. L’esclusiva e raffinata confezione ritrae lo skyline di Firenze, che diventa un elegante sfondo per la fragranza racchiusa al suo interno. Le note effervescenti e vivaci del ribes abbinati agli accenti speziati del fresco pepe rosa donano un carattere gioioso e vivace alla naturalità delle note vegetali verdi. Il flacone, impreziosito da una reinterpretazione del fiocco vara in gros-grain, è decorato con tocchi di lurex e arricchito dal logo Signorina in oro rosa. Salvatore Ferragamo € 77,00

PER LA CUGINETTA/NIPOTINA/KIDULT La tinta fissa sulle labbra dona un intenso velo color rosa brillante a lunghissima durata, perfetto per il pranzo di Natale, Christmas Factory di essence € 3,79 PER L’AMICA GRIFFATA E INCONTENTABILE Le iconiche nuance 116 Charme Doré e 163 Orange Magique dei rossetti Color Riche si tingono di un’eleganza fatale. Il prezioso pack dorato dalla trama di pizzo ne firma lo stile unico e distintivo. Il dettaglio chic per chi non ama passare inosservata. L’Oréal Paris, €12,50

UN PENSIERO PER CHI È NEL NOSTRO CUORE L’albero di Natale potrà essere addobbato con le nuove scenografiche palline di Natale che contengono i Baby Lips di Maybelline New York, € 4,99 PER CHI COLLEZIONA LIMITED EDITION Il cofanetto Secret d’Excellence, un regalo esclusivo per le donne alla ricerca di un trattamento anti-età globale e di un rituale completo. AQUA INFINI Lozione di trattamento 1° step di tutte le beauty routine, massimizza l’efficacia dei trattamenti successivi (Flacone 40 ml), l’anti-età globale di ultima generazione per la correzione di tutti i segni visibili dell’età: leviga le rughe, rimpolpa, ridensifica, idrata, uniforma ed affina la grana della pelle (Vaso – 50 ml), gel cronoattivoIl trattamento notte da usare tutte le sere per una pelle come nuova al risveglio (vaso 15 ml) e Il tocco finale, uniforma l’incarnato e lo protegge dai raggi UV e dai radicali liberi Galénic, € 98,00

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#loridinapoli

senzatempo 82

party magazine ph. Carmine Luino


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Blunauta Via A. D’Isernia 59 La donna Blunauta è estrosa, ma con le idee chiare. Segnate nel vostro lookbook la sua tendenza: vestirsi ispirandosi al mare d’inverno. Fashion, certo. Blu navy e linee fluide. Il mare ha un aspetto double-face: gentile e felice d’estate, malinconico, ma magico d’inverno. Per questi freddi il mood della stagione è dolce e creativo. Giacca e cappotto di velluto, gonna lunga e camicia a fiori un po’ bohemien. Tra gli accessori non possono mancare il cappellino con pon pon e la sciarpa di lana.

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La pelliccia è di moda ed è tornata per restare Enrico Rubinacci, con la moglie Anna Maria, ha reinventato in modo del tutto originale la pelliccia: un evergreen dell’abbigliamento femminile tornato prepotentemente di moda. La pelliccia è ora di gran tendenza, ha trionfato sulle passerelle delle fashion week di tutto il mondo, ed è tornata per restare. Nei capi di Enrico Rubinacci lusso sì, ma nella versione più moderna e la stagione fredda è dominata dal blu in tutte le sue declinazioni. I capi e gli accessori diventati già must have sono i gilet con cappuccio azzurro polvere, le giacche di visone blu avio e i bracciali polsini nei colori pop. Lo stile irriverente si riconosce anche nel poncho rosa e nella giacca corta di visone blu. Il maxi trend è indossarli rigorosamente sui jeans. Non possono mancare nell’armadio, cappotti e giacche di volpe,

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capi con intarsi, inserti e abbinamenti con maglieria in cashmere. Top trend il visone nero con le borchie e l’elegante trench scamosciato testa di moro, il giubbotto di visone grigio a nido d’ape e i capi nei colori pastello: rosa, azzurro, bianco e nelle tinte del bosco: verde, blu, marrone. Calde e chic le giacche di cincillà da indossare con il colbacco nero, eleganti gli zibellini marroni, i visoni lutetia, gli orilag. La resa voluminosa della pelliccia di volpe attribuisce un fascino unico. Per la stagione fredda spiccano anche tipologie lunghe e in total black con chiusure a contrasto sul davanti, piumini reversibili e parka. Gli accessori che fanno breccia nel cuore delle fashioniste sono i polsini braccialetto di visone e volpe, le borse manicotto e gli orsetti di orilag. I ponpon da attaccare alla borsetta o da usare come portachiavi sono da sempre un must della maison.


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#foodtour

Continua il #foodtour, che fa tappa in tutte le cittĂ del mondo, fra gustose ricette, trucchi dello Chef, consigli in cucina. Si pedala di gran lena per acquistare prodotti di prima eccellenza, realizzare piatti elaborati e raffinati, ma anche per rispolverare le antiche ricette della nonna. Deliziosi menĂš per tutti i palati con il meglio della cucina italiana e internazionale. Un giro a tavola tra piatti gourmet raccontato e fotografato. quarta tappa: giochi natalizi con cena

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Pikara dal cognome di famiglia Pica, Katering con la “K” simbolo della costante in matematica. Da decenni nel settore del food e della ristorazione, Vanja e Valerio Papoff hanno ereditato la passione per questo lavoro e hanno dato vita a un’impresa che si occupa di party planner, catering, anche con chef a domicilio. Per loro il food è: coccole, prelibatezze e contatto diretto con gli ospiti.

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JULIENNE DI MARE AL PROFUMO DI AGRUMI

per

500 gr di calamari media grandezza 1 cuore di sedano bianco 10 cetrioli sott’aceto 2 pompelmi rosa 1 ciuffo di prezzemolo olio d’oliva q.b. 1 succo di limone sale q.b.

MI Lavate U R G i pompelmi e taI A gliateli a metà nel senso della

MARE AL PROFU I D E MO N N D LIE

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4 persone

lunghezza, svuotateli della polpa che taglierete a pezzetti. Pulite e grigliate i calamari aperti. Fateli raffreddare e tagliate a julienne nel verso della lunghezza. Appiattite le coste di sedano usando solo la parte bianca, e tagliatele a julienne sempre nel verso della lunghezza. Prendete i cetriolini, tagliateli a metà nel verso della lunghezza e fateli a julienne. Mescolate insieme gli ingredienti, unendo olio, sale, succo di limone, prezzemolo e i tocchetti di pompelmo. Sistemate l’insalatina nel mezzo pompelmo scavato. Decorate con prezzemolo e servite.

JU

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RISO VENERE ZUCCHINE E GAMBERETTI SUL LETTO DI ZUCCA Preparate la salsa tagliando la zucca a dadini, dopodiché stufatela in casseruola con uno spicchio d’aglio e 2 cucchiai di olio d’oliva. Una volta cotta, frullatela fino a ottenere una crema morbida. Lessate il riso in abbondante acqua salata, appena sarà cotto colatelo passandolo velocemente sotto l’acqua fredda. Lavate le zucchine, tagliatele a julienne e riducetele in pezzettini. Lessate i gamberi, sgusciateli e fateli raffreddare. Tagliate anche i gamberi in piccoli pezzi. Unire gli ingredienti insieme al riso, condire con olio, sale, limone e un po’ di pepe nero. Adagiare sulla vellutata di zucca la porzione di riso e servite.

per ❅ ❅ ❅ ❅

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4 persone

400 gr di riso venere 300 gr zucchine (piccole) 200 gr di gamberetti sgusciati 500 gr di zucca

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1 spicchio d’aglio prezzemolo succo di limone q.b. olio q.b.


per ❅ ❅ ❅ ❅ ❅ ❅ ❅ ❅ ❅

4 persone

2 orate da circa 650gr 250 gr di mandorle pelate 4 cucchiai di pangrattato 1 spicchio d’aglio ½ bicchiere di vino bianco 1 succo di limone prezzemolo olio q.b. sale q. b

FILETTO DI ORATA ALLE MANDORLE Sfilettate due orate fresche, ottenendo cosi quattro filetti. Sistemateli in una teglia ben oleata e preparate la panatura per ricoprirli. In un frullatore mettete prima l’aglio, il prezzemolo, 4 cucchiai di olio e un succo di limone e frullate il tutto. Successivamente aggiungete le mandorle e il pangrattato e frullate fino a ottenere un impasto corposo (le mandorle devono essere sminuzzate). Completata l’operazione, adagiate il composto ottenuto (panatura) su ogni singolo filetto di orata, ricoprendolo completamente. Aggiungete su ciascun filetto un filo d’olio e un po’ di vino bianco. Mettete in forno a 180° per 10/15 minuti. Impiattate e servite caldo. 97

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pan di spagna ❅ ❅ ❅ ❅

4 uova 100 gr di farina 120 gr zucchero 1 cucchiaino di lievito

crema ❅ ❅ ❅ ❅ ❅

600 gr di ricotta romana 300 gr di zucchero a velo 100 gr di gocce di cioccolato frutta candita per guarnire 1 bustina di vanillina

ROLLATA ALLA CASSATA Per preparare il pan di spagna, montare i bianchi a neve e montare insieme i rossi e lo zucchero. Unirli insieme alla farina, poi aggiungete i bianchi e il lievito. Stendete il composto su una teglia con sopra la carta forno in modo uniforme e mettete in forno a 180° per 15 minuti. Per l’impasto utilizzare la ricotta fresca conservata per 24 ore in frigo in modo che perda il suo siero. Alla ricotta fresca e asciutta aggiungere lo zucchero e la vanillina, dopodiché amalgamare il tutto con le fruste e lasciate riposare in frigo. Setacciate l‘impasto fino ad ottenere una crema morbida e liscia e aggiungete le gocce di cioccolato. Sul pan di spagna raffreddato, stendete la crema e arrotolate fino a formare una girella. Chiudete in una pellicola e lasciate riposare in frigo. Togliete dal frigo un po’ prima di servire il vostro dessert. 98

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ROLLATA ALLA CASSATA 99

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#chezchef

in cucina con... angela de’santis Napoletana, posillipina doc, Angela de’ Santis è l’executive chef di una brigata, o meglio, di un esercito di mamme, che cucina cibi prelibati, dall’antipasto al dolce. Regina dei primi piatti della tradizione partenopea, tra i suoi cavalli di battaglia: la genovese. Lacrime sì, ma di commozione, per quanto è gustosa; parola di Menotti, marito e papà buongustaio, di Lucrezia e Alessandra, piccole adorabili pesti di casa Bucco-de’ Santis. Angela prepara dolci e american cake con le amiche e le mamme dei compagni di classe da far invidia a Buddy Valastro, il boss delle torte. Il segreto: prodotti naturali e genuini, a colazione non mancano mai le torte da credenza fatte in casa. Nota psicologa psicoterapeuta, si divide tra il lavoro, la famiglia e la grande passione per la cucina, che trasforma in un grande momento di socialità e condivisone. E allora tutti ai fornelli e ovviamente ai forni per preparare biscotti di pasta frolla, omini di marzapane, struffoli, roccocò e cassatine.

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penne rigate con la genovese per 4 persone: 1,5 kg di cipolle bionde 150 g di pancetta possibilmente paesana Olio EVO q.b. 1/2 bottiglia di passata di pomodoro Sale q.b. 350 g. di penne rigate o ziti lisci 200 g. colarda di manzo di primo taglio.

Tagliare le cipolle di due grandezze diverse: una tritata e una a pezzi leggermente più grande. Soffriggere in una pentola la pancetta nell’olio finché non diventa dorata, mettere la carne e far rosolare qualche minuto. Aggiungere le cipolle, e versare dell’acqua fino a coprire il tutto. Lasciar cuocere a fiamma moderata e con coperchio per un paio d’ore almeno, aggiungendo la passata di pomodoro. Il mio trucchetto è posare sul coperchio una mollica di pane imbevuta nell’aceto per ridurre l’odore. Dopo un paio d’ore quando la carne sarà cotta, sollevarla e tirare il sugo. Quando la genovese avrà raggiunto un aspetto lucido rimettere la carne e farla rosolare altri 10/15 minuti. Nell’acqua portata a bollore buttare la pasta, poi scolarla, infine condire con tanto sugo, parmigiano e qualche pezzetto di carne. La genovese è servita.

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#mammalemamme

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Forza e coraggio, comincia il tour delle feste natalizie tra cenoni, abboffate, tombole e giochi

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di Valeria Prestisimone

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Vigilia, Natale, Santo Stefano, San Silvestro e annessi e connessi, è bene sapere che le festività natalizie sono impegnative per mamme, bambini e papà. Un tour così intenso che per riprendersi ci vogliono settimane. Funziona più o meno così: amici e parenti tutti, si contendono il pargolo appena nato. C’è chi lo vuole prendere in braccio, anche se si è appena addormentato; chi infila la testa nel porte-enfant per vederlo bene da vicino, chi si prodiga in espressioni compiaciute. E quando poi tutto sembra giunto al termine, il giorno dopo si ricomincia: altro giro, altra corsa. Tutti i ritmi, faticosamente conquistati, in poche ore sono sconvolti: dorme quando deve mangiare, mangia quando deve dormire. I parenti, vicini o lontani, vi dicono: “Dai, è meglio così, si addormenterà prima questa sera”. Una balla colossale. Dopo due giornate del genere, c’è ancora chi ha la forza di festeggiare Santo Stefano, ma questa è cosa da supereroi. Qualche giorno di pausa e poi c’è San Silvestro. Con un bambino come funziona? Solitamente si organizzano feste e festicciole a casa di amici con figli e, tra bambini che dormono sui divani, bambini che strillano, bambini super eccitati, si consuma anche il rito del 31 dicembre. Cosa diversa quando i bambini vanno dai 2, 3 anni in su. Spesso gli amici, quelli esperti, organizzano dei baby party con tanto

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di animazione. “Ah, che bello”, pensano le madri ingenue, “giocano con gli animatori, che divertimento”. Sulla base della mia personale esperienza, il 70% dei bambini - e sono stata generosa - che conosco dai 2 ai 3 anni, appena vede un animatore si aggrappa alla gamba della mamma, perché sono troppo piccoli. Poco per volta, è vero, riuscite e a portarlo nella mischia, ma lui pretende la vostra presenza costante a mo’ di palo della luce. Ma spesso è più divertente stare con i piccoli che con i grandi, così a fine serata avrete fatto amicizia con l’animatore, i bambini vogliono giocare insieme a voi e i grandi vi guardano con pietà. Ma in fondo è davvero divertente giocare con i più piccini alla gara dei pesciolini e alla corsa nel sacco. E, a tutti quelli che si domandano: “Ma come non


Il Natale con i bambini è una continua scoperta come l’eccitazione per un regalo inaspettato, lo stupore nel vedere quel signore con la barba bianca e la pancia grossa

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gioca con gli animatori?”, rispondo così: “Anche io quando ero piccola non volevo stare nei mini club e mi rifugiavo dai miei genitori, in compenso a quindici anni ero un animale sociale. Facevo amicizia anche con le pietre, avevo gli amici di lettera (che bella cosa!) ed ero la tipica ragazzina che si avvicinava a chiunque chiedendo di diventare amici. Parlavo più io al telefono di un’operatrice del call center, legavo con bambini, adolescenti e anziani, senza alcuna distinzione. Dunque, niente paura, se non i bambini non vogliono fare il ballo della pancia con gli animatori e vuole farlo con voi è tutto normale”. E poi il lato bello delle feste, perché diciamolo, il Natale con i bambini è meraviglioso, è la loro continua scoperta, l’eccitazione per un regalo inaspettato, lo stupore nel vedere quel signore con la barba bianca e la pancia grossa, la magia che questa festa riesce ancora a regalare. Certo, a volte, i doni sono tanti, troppi e come scrive lo psicanalista Umberto Galimberti: “Oggi la società è opulenta e abbondante, i bambini ricevono una quantità di regali, anche quelli che non desiderano. Si estingue addirittura il desiderio perché i bambini vengono gratificati prima ancora di desiderare”. Dunque, creiamo nei bambini il desiderio, e lasciamo che a Natale ci sia ancora il gusto di scartare i regali sotto l’albero con quell’attesa così ricca di magia.

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#prettytail

PICCOLI, GRANDI, PELOSI, PENNUTI O BRANCHIATI, I NOSTRI FEDELI AMICI: UN AMORE PURO E INCONDIZIONATO. DIAMO VOCE LORO PER CONOSCERLI FINO IN FONDO. DALL’ALIMENTAZIONE ALLA TOILETTE, DALLA MODA ALLO STREET FOOD, DAI LOCALI PET FRIENDLY AL FITNESS, TUTTO IL MONDO DEI NOSTRI CARI ANIMALETTI

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SOTTO L’ALBERO 1. A CUCCIA NELLA PELLICCIA DI YETI Ecco il posto più caldo e accogliente per cani 3 e gatti, dove accoccolarsi e passare ore e ore a sonnecchiare. Le cucce Yeti di Zolux, morbida pelliccia sugli alberi da gatto o nelle ceste 6. GATTO COME TI TRATTO Per i mici snob trattamento a 5 per i cani. stelle. Un confortevole letto king e comodini in legno, solo per i 2/3. CAMPER DOG HOUSE Cucce di design e “da viaggio” prodotte da gatti che amano il lusso. Jumahl ispirate al classico caravan anni ’50 7. QUESTIONI DI INCIUCIO Shasta, in bicolore e con tutti gli accessori Ecco il regalo per i cani pettedell’originale. Costruito in compensato di be- goli: un oblò per sbirciare oltre tulla, con un top in alluminio, è verniciato con la staccionata del giardino e oriprimer a base d’olio nonché pittura, ma non gliare i cani vicini. è comunque adatto alle intemperie. 4. CENTRI BENESSERE PER ANIMALI STRESSATI Anche in Italia sono nate le Spa per animali. La mania del lusso per cani e gatti non è più solo una questione made in USA. Per gli animali stressati: trattamenti di bellezza, programmi personalizzati a seconda della razza e dell’età e perfino corsi shiatsu e cure con trattamenti rilassanti.

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REMI GAILLARD PER I CANI ABBANDONATI Il noto comico Remi Gaillard ha compiuto un’azione spettacolare per sensibilizzare i suoi concittadini francesi sul problema dei cani abbandonati: si è fatto rinchiudere nella gabbia di un canile per far adottare tutti i 300 animali lì residenti. Gaillard è noto per i suoi scherzi sopra le righe, ma questa volta ha deciso di mettere il suo senso per la spettacolarità a servizio di una buona causa.

Cani, gatti, iguana, pappagalli e pesciolini a confronto con i loro padroni. Il proprietario racconta pregi e difetti del suo animale, ma non solo, immagina cosa potrebbe dire su di lui se potesse parlare. Scrivete a prettytail@partymagazine.it per un’intervista doppia con il vostro fedele amico. di Valeria Valerio

alessio parla di dudu

Dudu è un Fox Terrier taglia media a pelo ruvido e ha compiuto 8 anni. È una cagnolina buonissima, con un forte carattere. Molto indipendente, affettuosa, ma quando lo dice lei, ci sono dei tempi da rispettare, ed è magistralmente teatrale. Quando devo uscire entra nel ruolo dell’abbandonata e inizia a tremare alzando la zampetta anteriore e davanti a questa scena io la chiamo Eleonora Duse. Quando torno a casa invece assume l’atteggiamento di una Tina Pica. Se incontra per strada un cane che non le piace tende a mordere i pantaloni di chiunque le stia vicino. Quando invece siamo all’atelier e c’è una cliente che non le sta particolarmente simpatica te ne accorgi subito. Una volta che la signora si alza dalla sedia o scende dalla pedana di prova, lei le prende subito il posto. Ama il buon cibo. È una dormigliona, come il suo padrone, del resto. Quando capisce che è il momento di andare a dormire si spoglia della sua collana/collare e, contenta, si gode il suo tempo finalmente solo nostro.

alessio visone e dudu giobby greco e morgana roberto lombardi e khyra dudu parla di alessio

Ha 58 anni, praticamente 50 più di me. È lui che si è adeguato al mio carattere. Non mi lascia quasi mai a casa: diciamo che sono entrata anche dove non avrei dovuto, ad esempio a teatro. Ama il buon cibo, come me. Infatti, condividiamo la bramosia per i piatti prelibati, tant’è che di notte a volte si alza e mangia di nascosto, e io lo seguo e divoro con lui il momento e lo spuntino. È goloso e predilige il rustico. È un po’ pigro, mi piacerebbe giocasse di più con me, vorrei poter correre, sfrenandomi e farlo con lui. Ecco, un pizzico di energia in più, dedicata a me, non guasterebbe. Ha una casa curata e ospitale, ci sono sempre molti amici, cucina anche molto bene e la domenica gli piace stare a casa sul divano con me.


giobby parla di morgana

morgana parla di giobby

roberto parla di khyra

khyra parla di roberto

Morgana ha circa 11 anni, è un Pitbull color fegato che ho trovato il 16 novembre del 2006 nella Funicolare di Chiaia. Morghy, ha vari nomignoli e soprannomi, è una delizia. Viviamo praticamente sempre insieme. Morghina viene con me ovunque: nei negozi, a lavoro, in chiesa e nei ristoranti; è una mangiona e il suo piatto preferito è il pollo allo spiedo. Resterebbe per ore, se potesse, a guardare il girarrosto. È una giocherellona, ama il più classico lancio e riporto della pallina, giocherebbe, ed in realtà giochiamo, per ore e ore a lanciarla e riprenderla. Ha un ottimo piede marino. Le piace nuotare e ama l’acqua, ma non la pioggia, in vecchiaia la stizzisce non poco. Al mare possiamo andare solo d’inverno, appena vede un bagnante nuotare si lancia per salvarlo. Il suo momento preferito è il rito mattutino, quando dopo una lunga dormita, è davvero una dormigliona, mi viene accanto per essere coccolata per almeno 10 minuti e poi per entrambe comincia la giornata. È una cagnetta molto educata, infatti, tra le sue buone abitudini, appena arriviamo a Palazzo San Teodoro, c’è quella di entrare nella portineria per salutare il signor Umberto, il custode.

Khyra è una meticcia di 10 anni circa, è una trovatella. Ci siamo incontrati che aveva appena sei mesi. Arrivata a casa con un fiocco rosso al collo, è stato amore a prima vista: uno dei regali di Natale più belli. Tra poco, infatti, festeggiamo il nostro anniversario dell’ “avvento”. Le feste che mi fa quando torno a casa sono sempre straordinarie. È molto educata e tranquilla è di carattere festaiola. Quando siamo a casa e io sono sul divano e lei nella sua cuccia, a tempi intervallati, di ogni ora circa, si alza dalla sua cuccia e si viene a sincerare che io stia sul divano, si lascia coccolare per un po’ e poi ritorna al suo posto. Come dire: una sorta di richiamo al mio affetto. Il suo momento della giornata preferito è la prima colazione. Appena sente il rumore della busta dei biscotti ne richiede subito uno, dopo avermi guardato con gli occhi di chi non ha mangiato e non mangia da anni. Un suo difetto si svela al momento della passeggiata. Ringhia a tutti i cani che incontriamo, ma conosciamo il perché: da piccola deve essere stata aggredita da un cane e poi, perché, è gelosa di me, praticamente per un moto di possesso. Tra le sue caratteristiche positive c’è l’intelligenza emotiva. Quando mia moglie Paola torna a casa lei mi guarda per capire se può o meno avvicinarsi per farle le feste, un po’ come se volesse essere certa che tira buona aria.

Giobby, per me detta Mommy è del ’63 ed è la persona con la quale passo tutta la mia giornata. Lo slogan per lei è: “sa fare tutto”, è una donna solare, che mi ama veramente. Condividiamo praticamente tutto il nostro tempo insieme. È severa su alcune cose (non posso avvicinarmi all’area pranzo e in camera da letto), ma per tutto il resto sono il suo mondo, basta pensare che a casa abbiamo due macchine, così che una la usa Roberto e l’altra, la Morghy car, è solo per noi. A Mommy piace viaggiare e le piacerebbe portarmi in Inghilterra, dove va spesso, ma mai dire mai. I nostri caratteri si assomigliano molto, non siamo attaccabrighe, ma non ci devono sfidare. Mommy non entra più nei negozi dove non mi fanno entrare, non lo trova giusto. Il suo motto: “Tutto arriva a chi sa aspettare”. “Aspetta” è la parola passepartout che mi fa capire che devo obbedire. Giobby è una simpatica nevrotica, con le sue varie manie, che si manifestano solo però nella vita privata, nel lavoro è una pacata e accomodante professionista. Una sua mania è legata al vezzo del fumo. Odia letteralmente quando qualcuno le apre il pacchetto buttandole inavvertitamente la cartina argentata che, invece, conserva come da abitudine tramandata da un vecchio amico di famiglia.

Ha 51 anni e mi adora! È un cinofilo convinto. Dice sempre che gli animali sono migliori degli esseri umani. Mi asseconda sempre, forse anche troppo a dire suo. Cucina molto bene, è un amante della pasta, in tutte le salse, dalle più elaborate al più semplice spaghetto in bianco. Vive il rapporto con i suoi amici a quattro zampe con forte empatia, tanto da superare qualsiasi rapporto con un essere umano. È una persona molto pignola, precisa, maniacalmente puntuale. È razionale e concreta. Se gli si deve raccontare una cosa non ama gli “infiocchettamenti” da contorno, gli interessa il succo e basta. È una persona ponderata e lucida. Pretende molto dagli amici ma dà anche tantissimo. Inserirebbe come 11º comandamento “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te stesso”. Non dorme tanto, sogna di dormire sei ore di fila, ma invece ne dorme solo 3/4 a notte. Meglio per me (si alza alle 6) dopo aver preso il caffè mi porta a fare la prima passeggiata.



GRAN GALA CONFAPID DI BENEFICENZA La «Confapid – Imprenditorialità donna» con la presidente Luisa Citarella e l’imprenditrice Anna Somella, ha organizzato al Circolo degli Artisti di Piazza Trieste e Trento il Galà di beneficenza contro la violenza sulle donne. Oltre 100 invitati hanno sostenuto la giusta causa, supportata anche dall’Ordine degli psicologi della Campania. Sono stati raccolto fondi per oltre 10mila euro, che andranno a finanziare le attività degli sportelli anti-violenza dei reparti pronto soccorso Asl Na1. ph Romolo Pizi

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TUTTE PAZZE PER LUCA ALL’OPENING FLAGSHIP MARELLA Esclusivo opening party che ha visto protagonista Luca Argentero, nello store Marella di via Toledo. Alla festa organizzata da Mary Limatola, pubbliche relazioni Stefania De Rosa e Agostino Di Franco, bollicine e selfie con il bel Luca per tutte le invitate, che si sono divertite a scattare foto e a scambiare due chiacchiere con l’attore torinese. ph Mario Iovinella

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Napoli via Carlo Poerio, 52 - 081 7646101

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ART OF LIFE HUMAN FACES AL PAN Al Palazzo delle Arti di Napoli, la mostra fotografica in difesa dei diritti dei disabili Art of Life Human Faces di Sergio Goglia, a cura di Valeria Viscione e Ludovico Lieto per Visivo Comunicazione. La personale lega virtualmente Napoli e New York, dove la mostra è poi andata in tour. Ferzan Ozpetek, Lambert Wilson, Bill Goodson, Luisa Ranieri, Cristina Chiabotto, Fabio Fulco, Cristina Donadio, Roberto Faraone Mennella, Maurizio Marinella e Fausto Puglisi sono gli ambassador di questo progetto benefico. ph Romolo Pizi

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NON VOLEVO DIVENTARE UN BOSS Tra fan scatenati e addict di Gomorra, che sanno a memoria tutte le battute della la serie tv, Salvatore Esposito, alias Genny Savastano, ha presentato alla Feltrinelli di Piazza Dei Martiri il suo libro Non volevo diventare un boss edito da Rizzoli. All’evento hanno partecipato tanti amici e compagni di set: Fabio De Caro alias “Malammore”, Carmine Monaco “O trak”, Gianluca Di Gennaro “Zingariello”, Denise Capezza “Marianella”, Gianfranco Gallo, Walter Lippa, Arturo Sepe. Al suo fianco impegnata nelle letture del libro Lady Gomorra Cristina Donadio, la terribile “Scianel” ph Cristiano Chianese

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JE SUIS KIKI: LA SENSUALE COLLEZIONE DI ALESSIO VISONE La celebre modella francese Kiki de Montparnasse, musa del fotografo Man Ray, ha ispirato la collezione autunno inverno di Alessio Visone. In passerella, nei saloni del Grand Hotel Vesuvio, hanno sfilato abiti trasgressivi e sensuali, come la modella e amante dei più importanti artisti vissuti a Parigi tra le due guerre mondiali. Le ospiti dello stilista napoletano, sono state avvolte dalle atmosfere scintillanti degli anni Venti e Trenta, tra abiti a vita bassa e stole di pelliccia, frange di corallo e fregi militari, vezzose cloche e collane lunghissime. Colori dalla neutralità candida del burro e dell’avorio alle tonalità terragne del fango, dell’ocra e del marrone. Grande risalto alla schiena, con ricami e intriganti trasparenze. Le elegantissime tute stile impero si alternano a tailleur da pomeriggio, le giacche dagli alamari dorati a corpetti scolpiti da rouches e a pantaloni effetto garconne. I tessuti, impalpabili e morbidi, sono arricchiti da ricami liberty in seta, coralli e paillettes o da fantasie floreali che richiamano rose, anemoni e peonie. ph Pippo ByCapri

LIFESTYLE

EVENTS

PUBLIC RELATIONS

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PARTY SELFIE CHIC Enrico Rubinacci ha presentato la nuova collezione di pellicce con il party Selfie Chic: lusso sì, ma nella versione più moderna. Tra un selfie e un defilè duecento persone hanno partecipato all’evento. Le ospiti sono state modelle per un giorno, divertendosi a indossare capi e a scattare selfie. Durante la serata si è brindato con i vini delle Cantina Barone, degustato i finger food cucinati da Pikara di Vanja e Valerio Papoff, avvolti dai profumi dell’allestimento floreale di Fly High. La pelliccia ha trionfato sulle passerelle e anche a Napoli è tornata per restare. ph Romolo Pizi e Carmine Luino

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MY BLUNAUTA PARTY Festa esclusiva in stile vintage e cult Natale anni ‘50 nello store Blunauta di Via Carducci. Un christmas party con tantissime novità, come le proposte nelle fantasie più diverse per i capi warm & glamour e gli originali gift. Per le tante invitate golosi finger food preparati da Cake Apple Bakery, caldarroste, friendly drink a cura della cantina di Vini Carputo e il flashmob degli artisti del teatro dell’anima. Ecco gli ingredienti giusti per un evento delizioso del Natale a Chiaia. ph Romolo Pizi

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BE GLAMOUR WITH UP! ALL’HBTOO Donne e motori a tutto glam per Condè Nast e Volkswagen: ecco la formula vincente del party organizzato da Nanni Resi e Verena Ceraldo di Van Ideas, per la tappa napoletana del tour di Glamour, il mensile di moda più amato dalle giovani. All’HB-too bellezza e lusso sono state le parole d’ordine, tra postazioni make up e hair style guidate da Luisa Dionisi e le nuove automobili del colosso tedesco. Suklle note della playlist happyhouse di Marco Piccolo tutto parlava Glamour!

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TWIN SET PARTY TIME L’ora della festa è arrivata nello store monomarca di Twin Set in Via Filangieri, con la presentazione della nuova collezione Party time. All’evento orgnizzato in collaborazione con Visivo Comunicazione hanno partecipato più di duecento persone. Parole d’ordine: seduzione ed eleganza. Quale occasione migliore per brindare con le amiche, sfoggiare e cercare abiti per festeggiare un’occasione speciale? Il tutto condito da tante bollicine e dalla musica del dj set di Frank Carpentieri. ph Romolo Pizi 122

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BUON COMPLEANNO FELTRINELLI NAPOLI 30 anni di libri, passione e cultura. Tanti auguri alla Feltrinelli di Via San Tommaso d’Aquino, che ha festeggiato il compleanno nella storica libreria, con i suoi appassionati lettori, i dipendenti e alcuni autori della città, affezionati frequentatori, come Diego De Silva. Nel 1986, al numero civico 70, aprì il primo negozio di Librerie Feltrinelli di Napoli, nei locali che fino a quel momento, erano stati occupati dalla storica libreria Minerva. Tra i personaggi illustri che sono passati nella libreria, divenuta punto di riferimento per la città: Giorgio Napolitano, Manuel Vásquez Montalbán, e Paco Ignacio Taibo II. ph Fabiana Privitera

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IN PASSERELLA GLI ANNI ‘30 DI ROBERTA BACARELLI È ispirata all’attrice Jene Arlow, sex symbol per eccellenza del cinema americano degli anni trenta, la nuova collezione di Roberta Bacarelli, che ha sfilato nei saloni di Palazzo San Teodoro. Ad incantare le invitate, lo sguardo al passato che ha contraddistinto l’evento. In passerella abitini corti e da gran sera, giacche avvitate e pantaloni dal taglio maschile, le spose chic e femminili. I tessuti della stagione fredda: tulle ricamato, velluti, raso, macramè, broccati e paillettes. ph Romolo Pizi

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DANIELA DANESI, LA MODA INDOSSA IL “NASTRO ROSA” IN FAVORE DELL’AIRC Più di 100 modelli della nuova collezione Daniela Danesi Couture hanno sfilato in passerella al Belvedere Carafa per finanziare la ricerca dei tumori femminili. L’iniziativa ha sposato la campagna di prevenzione oncologica “Nastro Rosa” dell’Airc e ha riunito tante donne per una giusta causa, che per l’occasione hanno indossato il nastro rosa. La nostra rivista è stata media partner della serata. ph Maurizio De Nisi

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LE ZIRRE SPECIAL EDITION FOR CHRISTMAS Un pomeriggio divertente e gustoso di shopping con le amiche, nel fashion store Le Zirre limited edition, ovvero le borse “terribili”. Una festa colorata a cui hanno partecipato tanti ospiti e clienti. In vetrina accessori handmade, estrose bag e il Capresino per l’inverno, capo già must have. A ingolosire le invitate il Pandoro ai vari gusti (biscotto Baiocco, Oreo, Snickers) di Cake Appeal Bakery. ph Romolo Pizi

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#UNTAGGABLEPARTY Tra il design degli open space dell’Hbtoo, sulle note della musica dei Lunare Project si è animato l’elegance party organizzato dalla concessionaria A&C Motors della famiglia D’Apuzzo in collaborazione con l’agenzia PL MANAGEMENT di Fabio Ummarino per presentare la nuova Audi Q2 in esclusiva per Napoli e provincia. Per la vettura, ammirata da tanti appassionati e non solo, una festa di classe, glamour e accattivante, grazie anche al mix di arte e musica, suggestioni dal sapore internazionali nell’immenso loft. ph Costantino Nanino


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KISS KISS BANG BANG È stato si ribattezzato Kiss Kiss Bang Bang, come il film di Shane Black con Robert Downey jr, la versione 2.0 del Tender del gruppo Jap One. A Cappella Vecchia nei locali della storica discoteca La Garçonne è stato inaugurato il nuovo sushi-bar, con tutte le novità: drink abbinati ai piatti non solo della cucina giapponese, ma con incursioni in altre tradizioni. Tanti i napoletani che hanno partecipato alla festa e assaporato lo special menu ideato dall’executive chef Ignacio Ito. ph Emanuela Marino

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ERACLES GRANDE FESTA DI FUOCO 400 invitati in perfetto dresscode black&red hanno partecipato al grande party di fuoco della palestra Eracles, dove i padroni di casa Giorgio Lepre, i figli Alessandra e Francesco e Laura Longobardi hanno accolto gli ospiti insieme a Danila Dubuå. Amici, vip con in testa Francesco Paolantoni e Lucio Caizzi e i protagonisti della movida partenopea hanno festeggiato tra diavoli, streghe e vampiri, nelle suggestive sale ricavate nella Chiesa sconsacrata di Cappella Vecchia. La festa di fuoco è stata un successo: atmosfere dark e lampi di luce rossa, musica, food, champagne e divertimento per i tanti ospiti che hanno ballato tutta la notte a ritmi scatenati di Nika del Barone. ph Antonio Aragona

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NADA FOR NADA PARTY Con un prezioso happening è stato inaugurato lo store monomarca Nada for Nada in Via Schipa, che racchiude le originali creazioni nate dall’estero di Dafne e Ivana Forastiere, designer la prima, stilista la seconda. Le due sorelle nel 2010 hanno deciso di fondere i frutti delle loro esperienze vissute dando vita a un brand. Ed è così che la festa si è svolta tra i loro gioielli artigianali dal gusto ironicamente raffinato. I temi della collezione: Vita in ovo, Spirale in vulcano, Sensualità in snake, Scaramanzia in s’cuorno. ph Carmine Luino

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ARTE E DESIGN DA 12 MORSI Vernissage nella burgheria gourmet di via Alabardieri. Il locale 12 Morsi si è trasformato in una galleria d’arte con le opere di Luigi Masecchia, artista napoletano che utilizza materiali di riciclo come i tappi di bottiglia. Durante il party d’inaugurazione organizzato dalla PL Management di Fabio Ummanirino, è stata presentata anche una grande scultura realizzata con i ragazzi dell’associazione Buonincontro di Casalnuovo, che hanno selezionato e schiacciato i tappi. ph Federica Napolitano 136

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CHEF PER UNA SERA Vip ai fornelli per una sfida benefica a colpi di mestoli e ricette segrete. Nel ristorante Zi Teresa al Borgo Marinari, più di 200 persone hanno partecipato alla seconda edizione di Chef per una sera, assistendo alla gara in cucina di noti personaggi, guidati dall’Executive Chef Carmela Abbate. Tutti uniti per sostenere il progetto dell’ente benefico CulturArte, che poi, con tutto lo staff organizzativo si è trasferito in un centro accoglienza dell’associazione La Locomotiva, per servire una cena ai senzatetto ospiti della struttura.

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MUU MUUZZARELLA BISTRÒ Con il Party “LatteDaMordere MozzarellaDaBere” Muu è arrivato al Vomero con il terzo ristorante. Tra cocktail e piatti creativi a base di mozzarella di bufala la ricetta vincente è stata servita. Sorrisi, brindisi e deliziosi finger food sono stati offerti agli invitati, il tutto condito da tanta socialità, cooking show, originali degustazioni e Muuzzarella shop. ph Romolo Pizi

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SPECIAL BRUNCH AL TRIP ll brunch è di moda e si gusta al Trip di Via Martucci, organizzato dalla PL di Fabio Ummarino. Ed ecco che il locale di Chiaia si trasforma il sabato mattina in un luogo dove incontrarsi, tra speciali colazioni, musica e tanto divertimento. La tradizione viene sovvertita dando spazio a qualcosa di nuovo e accattivante: un brunch modaiolo e anticonvenzionale. ph Beatrice della Volpe

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BAROQUE & GOTHIC GALA ALL’HBTOO Console seicentesche, tappeti e divani roccocò, candelabri e applique oro, sontuose specchiere su grandi quinte in raso nero: la festa gotico barocca di Monica Vitobello e Massimo Renda è servita. Gli ospiti hanno brindato e ballato tra atmosfere e abiti ispirati alla moda di Casanova, strizzando l’occhio ad Eyes Wide Shut, ma anche citando Tim Burton di Alice in Wonderland e La Sposa Cadavere. Una festa ricca di suggestioni con cinquecento ospiti in costume, make-up e acconciature perfettamente in tema. ph Francesco Begonja

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NUANCE DE BLEU PARTY Festa tinta di blu per Tony Breglia, che ha compiuto 40 anni + 1 al Giardino di Cicciotto con centinaia di amici e la compagna Margherita Marchese. Special food a base di pesce, bollicine e balli scatenati con: live show di Fabrizio e Aurelio Fierro, DJ set di Checco Té e al sax Vincent. Gran finale a sorpresa con l’incursione di Raoul a colpi di swing e l’artistica torta di compleanno ispirata alla vibrante e vitale Notte stellata sul Rodano di Van Gogh. ph Romolo Pizi


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LIMITLESS PARTY Scintillio, eccesso, colore per la lucky lady napoletana. Al Circolo La Staffa 800 persone hanno partecipato al mega party Limitless di Alessandra Rubinacci, che come da tradizione ha festeggiato il compleanno con il marito Giovanni Naldi, con un evento davvero senza limiti. Libero sfogo alla creativitĂ dei tanti invitati condita da un pizzico di trasgressione, tra mise stravaganti, drink e balli, avvolti dalle note del dj set di Alex Marinacci. Un trionfo di abiti per tutti i gusti: dalle ballerina di cancan alle dark lady e poi lurex, frustini, guepiere, calze a rete e short minuscoli. In alto i calici per festeggiare la regina Limitless. ph Salvio Parisi

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METAL CHIC PARTY Un tuffo nel platino, nell’oro e nell’argento per il party “metallico” di Lorenzo Crea, che ha festeggiato 30 anni nel foyer dell’Arena Flegrea. Un party in perfetto stile metal chic, organizzato con la super visione dello stilista Alessio Visone. Più di cinquecento amici, colleghi giornalisti, politici e familiari si sono scatenati sino a notte tarda, con bollicine e freebar, il live di Fabrizio Fierro & band e il dj-set anni ‘80. ph Pasquale Garofalo

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FAR WEST PARTY, ALLA CONQUISTA DEI 40 ANNI Un’atmosfera da saloon e rodeo, sullo sfondo del far west, ha avvolto i 40 anni di Giorgio Rocca, che ha festeggiato il compleanno con più di 300 persone nella casa di campagna nell’avellinese. Cappelli da cowboy, cinturoni, pistole e speroni, poncho, pantaloni e gilet scamosciati, tutti gli invitati si sono vestiti in perfetto stile wild west. Musica country, balli scatenati e special guest il musicista Tony Tammaro.

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GLI OSCAR DEL BY NIGHT Musica, estro, cocktail e gente della notte al party che ha chiuso Facenight, la manifestazione ideata da Tommy Totaro, che incorona i migliori professionisti e creativi della movida partenopea. Allo S’Move di Chiaia, con il direttore artistico Michael Massi e Simone Parisi sono stati assegnati i premi speciali a ‘Nto’ & Lucariello (colonna sonora serie tv Gomorra); Diego Paura (giornalista Costume & Società); Mario Maisto (Best Tecnico Service); Discodays The Cryptic Monkeys (Live); Andrea Gambardella (Dj Story), oltre a tutti i riconoscimenti dei personaggi della notte. ph Giorgio Cappiello

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A LITTLE PARTY NEVER KILLED SOMEBODY Al Circolo La Staffa Carlotta Crispo ha festeggiato 18 anni con un party esclusivo ispirato al romanzo di Francis Scott Fitsgerald Il Grande Gatby e in particolare al film con Leonardo di Caprio. Il titolo della festa è quello della colonna sonora di Sergi. 300 invitati hanno ballato e cantato con Carlotta e con mamma Emilia, papà Giovanni, il fratello Antonio Christian e la fidanzata Annalaura sulle note scandite da dj Cristian Ciotola. Un tuffo negli anni ‘20, con gli splendidi abiti da sera della protagonista della serata, delle ospiti e dei cavalieri. ph Marco Baldassarre

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UN COMPLEANNO DA PALCOSCENICO Musica e concerto live al Teatro Posillipo per Alessandra Esposito, che ha festeggiato i suoi 18 anni cantando per gli invitati. Non sono mancati momenti da fiaba, come il romantico valzer che ha ballato con il suo cavaliere d’eccezione Marcelo Fuentes. Ballerini, scenografie e allestimenti a cura di Agostino di Franco e Stefania de Rosa. Il dj set di Claudio Cerchietto, le coreografie e gli effetti speciali hanno avvolto e coinvolto gli amici e i parenti, che hanno ricevuto in dono il nuovo lavoro discografico di Alessandra, ricordo di una serata che ha visto tutti sotto le luci della ribalta. ph Pier Francesco Lanzillo per Marco Rambaldi Studio.

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