#editoriale I CONCERTI SONO FONTE DI FELICITÀ
©carmine luino
Non c’è altro posto dove si è felici come ai concerti. Andare ai concerti è un’esperienza indimenticabile, è un valore aggiunto. Andare ai concerti è aggregazione, è confronto, è uno dei modi più belli per vivere un’esperienze da ricordare per tutta la vita. Pensate solo alla gioia che si prova quando escono le date dei tour e poi la caccia al biglietto, la scelta del posto, il viaggio con l’amico, il compagno, il figlio, la stanchezza alla fine. Andare ai concerti allunga la vita, perché la musica è un toccasana. Non importa dove, né il genere che si va ad ascoltare, ciò che conta è che sia musica dal vivo. Secondo uno studio condotto dalla Goldsmiths University di Londra i concerti aumentano i livelli di felicità. Andarci ogni due settimane allungherebbe la vita di nove anni, impreziositi da ricordi e sensazioni indimenticabili. Ogni concerto è sì un’esperienza acustica, ma anche visiva e di comunione di intenti tra il pubblico e l’artista che si esibisce. Vivere la musica in mezzo alle persone fa bene. Lo stadio, il palazzetto, il teatro, diventano luoghi di "benessere sociale", dove la stessa esperienza può essere condivisa con migliaia e migliaia di persone. Ai concerti siamo tutti uguali, cantiamo in coro le canzoni, ci si offre da bere, ci si abbraccia, si scambiano sorrisi e lacrime. La musica ha un ruolo fondamentale nella vita di tutti e ascoltare il proprio idolo dal vivo ce la cambia proprio la vita. Sentire quelle vibrazioni live è una sensazione davvero indescrivibile. Persino ascoltare un artista sconosciuto diventa un’esperienza emozionante. E tutto sta lì, nella nostra emozione. Quell’emozione che proviamo quando il nostro artista sale sul palco, quando riconosciamo dopo soltanto una nota la canzone preferita. Il cuore batte forte, stringi la mano del tuo compagno di concerto, canti a squarciagola, piangi e puoi dare libero sfogo a quell'emozione infinita. L’ultimo concerto che ho visto con la mia amica Olivia: Vasco Rossi a San Siro. Federica Riccio
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editore Lula Carratelli lulacarratelli@partymagazine.it direttore responsabile Mimmo Carratelli direttore editoriale Federica Riccio federicariccio@partymagazine.it art director Carmine Luino fotografie Romolo Pizi editing e revisione testi Evelina Pessetti redazione Paola De Ciuceis Lucia Nicodemo Irene Saggiomo segreteria e pubblicitĂ Barbara Riccio segreteria@partymagazine.it hanno collaborato Valerio Ciaccia Luigi Di Gennaro Antonia Fiorenzano Valeria Prestisimone special thanks Manlio Santanelli stampa Grafica Metelliana spa www.graficametelliana.com finito di stampare Giugno 2019 copertina di Carmine Luino
Edito da M.I.A. srl Via Cuoco, 5Napoli - 80121 Napoli www.partymagazine.it info@partymagazine.it reg. trib. di Napoli del 17.03.2016 Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Ăˆ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da M.I.A. srl
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#JUKEBOX di Lula Carratelli
24 #PEACEANDLAW di Luigi Di Gennaro
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#PARTENOPE di Federica Riccio
26 #FISCHIOFINALE di Mimmo Carratelli
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#SAVETHEDATE di Irene Saggiomo
28 #SCHEGGEDISAGGEZZA di Manlio Santanelli
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#PICOFTHEDAY
30 #PEOPLE di Antonia Fiorenzano
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SOMMARIO 30
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#POKERDASSI di Paola De Ciuceis
di Carmine Luino 54 #COVERTHETOP
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#LEGGERA di Lucia Nicodemo
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#MAMMALEMAMME di Valeria Prestisimone
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#AMAZING di Antonia Fiorenzano
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#CHEZCHEF di Federica Riccio
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#ZOOM Teatro Bellini
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#ZOOM Le Zire
69 #THEPARTY di Lula Carratelli
JUKEBOX pezzi del passato e del momento
mixati e scelti per voi IN ESTATE SI FA LA DIETA DEL GIN TONIC
LIST P I R T
Altro che dieta chetogenica, dell'acqua e chi più ne ha più ne metta. La più gettonata dell'estate 2019 è la dieta del Gin Tonic. Lo rivela una ricerca effettuata sui topi: il drink aumenta l’attività del metabolismo e fa bruciare le calorie più velocemente. Ovviamente abbinato a una corretta alimentazione aiuta a dimagrire. Gli scienziati del Gin Tonic hanno somministrato a un gruppo di topi dell’acqua e a un altro del Gin. Poi hanno analizzato la quantità di calorie bruciate in un determinato lasso di tempo. Per la sorpresa di tutti è emerso che i topi che avevano consumato del gin avevano subito "un incremento del loro tasso metabolico" ovvero avevano bruciato molte più calorie rispetto ai topi che avevano bevuto solo acqua.
Domenica Coez Don't Go Breaking My Heart Elton John Set Adrift on Memory Bliss PM Dawn New York Thegiornalisti Shake your booty KC & The Sunshine Band La Luna e la Gatta Calcutta, Jova, Paradiso To Be True Guillaume Canet Medellín Madonna, Maluma
Glorioso [glo-rio-so]
Pensare Male The Kolors, Elodie
Che ha o dà gloria, degno di venerazione
Fast Car Tracy Chapman
voce dotta recuperata dal latino [gloriosus], derivato di [gloria]. Sic transit gloria mundi: così passa la gloria del mondo. Quante volte l’abbiamo sentita e letta, questa frase latina, magari come epigrafe su una tomba, a ricordarci il carattere effimero di ogni grandezza umana. Un tempo, il cerimoniere la ripeteva tre volte al neoeletto papa, mentre – per rendere più icastico il concetto – gli bruciava davanti un batuffolo di stoppa. Ma davvero la gloria è sempre e solo passeggera? Indubbiamente, a livello semantico la parola gloria ha sempre recato lo stigma della labilità. Di etimo incerto, in latino essa significava tanto gloria, fama, quanto "vanagloria", e l’aggettivo gloriosus indicava volentieri il vanaglorioso piuttosto che il glorioso: il Miles gloriosus, opera del celebre commediografo latino Plauto (III-II sec. a.C.), ha infatti per protagonista un soldato spaccone, sempre
FOREVER LOVE LA SCATOLETTA MAGICA DELLA SONY: IL WALKMAN Il walkman ha compiuto ben 40 anni. La Sony lo lanciò nell'estate del 1979, per rifarsi dopo un brutto flop commerciale, rivoluzionando per sempre il rapporto di ciascuno di noi con la musica e anche l'importanza tecnologica del Giappone nel mondo. Ed ecco che una "scatoletta magica" d'argento targata Sony segnava per sempre la cultura pop e la storia di milioni di persone. Un oggetto così iconico diventato un sostantivo. La parola walkman è entrata infatti nell’Oxford Dictionary nel 1986, neologismo composto dal verbo anglofono walk (passeggiare) e man (uomo), combinazione perfetta che traduce al meglio la principale qualità del piccolo ritrovato nipponico: la libertà. "Sony aveva di fatto lanciato sul mercato una nuova attività umana - scrive Simone Fontana per wired.it - quella di mettere delle cuffie nelle orecchie e uscire a fare jogging; quella di poter ascoltare la musica rock lontano dalle lamentele dei parenti più conservatori; quella di rintanarsi in una dimensione tutta propria di ritmi graditi. Il Walkman era sulla bocca di tutti e a metà degli anni Ottanta era davvero difficile poterne fare a meno".
PAROLARTE intento a millantare mirabolanti imprese militari e amorose. Inoltre il famoso, etimologicamente, altro non è che “ciò di cui si parla”, e la gente, com’è noto, si annoia e cambia argomento molto in fretta. Gli anglofoni hanno molta dimestichezza con con la parola "glorioso", visto che usano l’aggettivo glorious per definire – oltre ai soliti soldati, battaglie e patrie – una varietà di cose che in italiano, salvo essere pessimi traduttori, ci guarderemmo bene dal definire “gloriose”: il bel tempo (glorious weather), una bevanda (glorious wine), un colore (a glorious blue), persino il sapore di qualcosa (a glorious taste of meat). Un’accezione genericamente superlativa, insomma, corrispondente a splendido, magnifico. È rimarchevole, peraltro, che quest’uso del termine sia speculare a quello religioso. La gloria divina, infatti, nel cristianesimo è intesa anzitutto (traducendo l’ebraico Shekinah) come presenza luminosa, splendore, tanto che nelle arti figurative il termine
gloria indica l’emanazione di luce che simboleggia la sacralità, ad esempio l’aureola dei santi – ma anche, si capisce, la glorificazione, l’apoteosi di mortali da immortalare. Perché Dio è essenzialmente luce, proprio come la fama: difatti in latino clarus valeva anche famoso, celebre, e ancora oggi usiamo spesso, per significare la rinomanza di qualcuno, parole attinenti alla luce ("chiarissimo", "preclaro", "illustre") mentre definiamo oscuro chi è sconosciuto ai più. La lingua inglese ha fatto qualcosa di analogo con l’aggettivo glorious: se gloria vale splendore, allora glorious equivale a splendid.
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LEGO, ARRIVANO I MATTONCINI IN BRAILLE PER NON VEDENTI E IPOVEDENTI Dall´anno prossimo Lego foundation e Lego group lanceranno in diversi paesi confezioni con serie speciali di mattoncini progettati appositamente per aiutare i bimbi non vedenti ad apprendere l´alfabeto Braille in diverse lingue. I mattoncini Braille LEGO saranno stampati con lo stesso numero di borchie utilizzate per le singole lettere e numeri dell'alfabeto Braille, pur rimanendo p i e n a m e n t e compatibili con il sistema giocabile LEGO. Per garantire che il prodotto sia il migliore possibile e che consenta a insegnanti vedenti, studenti e membri della famiglia di interagire in condizioni di parità, ogni mattone conterrà anche una lettera o un carattere stampato.
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HALIMA ADEN, PRIMA MODELLA CON BURKINI SU SPORT ILLUSTRATED Bellissima ventunenne di origini somale-americane, Halima Aden, è la prima modella musulmana fotografata in burkini e jihab per Sport Illustrated Swimsuit. Il servizio fotografico è stato scattato in Kenya e di sicuro ha cambiato il volto della moda, lanciando un chiaro messaggio di bellezza senza confini e senza pregiudizi. Halima ha così commentato la sua rivoluzionaria esperienza: «Continuo a pensare a quando avevo sei anni, ero in questo stesso Paese, ma in un campo profughi. Quindi crescere vivendo il sogno americano e tornare in Kenya e girare per Sport Illustrated nelle zone più belle del Kenya, non credo che sia una storia che qualcuno avrebbe potuto immaginarsi».
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CHI VUOLE DORMIRE NEL RESORT DI DIRTY DANCING?
Un sogno che diventa realtà per chi ha deisiderato un amore impossibile come quello di Johnny e Baby, i protagnisti del film Dirty Dancing. Ora è possibile soggiornare nel celebre "Kellerman Resort", che in realtà si chiama Mountain Lake Hotel e si trova a Pembroke, in Virginia. La storia d’amore tra Baby e Johnny nasceva proprio qui. Quante volte abbiamo guardato Dirty Dancing e invidiato Jennifer Grey per essere riuscita a ballare con Patrick Swayze sulle note di Time of my life e non solo? Ora potrai inserirlo nella lista dei desidere. L'hotel è stato scelto perché con il suo esterno in pietra, le cabine di legno e il lago nei dintorni erano perfetti per restituire le atmosfere del 1963. Dirty Dancing è stato girato nel 1986, ma vivrà per sempre nei cuori di Maurizio Maui Nataloni
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PARTENOPE LA NERANO DI MOSTOBUONO Nel ristorante-vineria del Vomero Mostobuono fondato da Davide Schiano Lo Moriello e Paolo Del Franco arrivano gli spaghetti alla Nerano di Chef Antonio Siesto, piatto tra i più amati della cucina campana con zucchine e “capuzzelle” di provolone del monaco tanto apprezzato anche da Totò ed Eduardo De Filippo. Siesto, dopo le esperienze giovanili a Londra nelle brigate di Gordon Ramsey e di Jamie Oliver ha vissuto la sua tappa professionale più importante proprio a Nerano alla Taverna del Capitano con lo chef stellato Alfonso Caputo. Di qui l’omaggio al suo mentore. Spiccano nel nuovo menù estivo anche il Cannolo di mare con gamberi, ricotta e crema di zucchine, gli Intrecci fritti con calamaro, patata e salsa ai due peperoni e la Mescafrancesca con piselli, burrata, limone e nocciole di Giffoni.
ALLA CORTE DEL PROVOLONE DEL MONACO DOP Giosuè De Simone e Matteo Ruocco, rispettivamente presidente e vicepresidente, sono stati confermati a guidare le sorti del Consorzio di Tutela del Provolone del Monaco Dop per il prossimo triennio 2019-2021. Questo il responso dell’assemblea ordinaria ospitata nella sede consortile a Montechiaro di Vico Equense, coordinata dal direttore Vincenzo Peretti. Confermate anche le altre figure del direttivo con la presenza dei casari storici Peppe Albano della Verde Fattoria di Monte Comune e Salvatore Russo del caseificio Perrusio. Giuseppe Ferraiuolo in rappresentanza dei caseifici aziendali. Ampio spazio agli allevatori. Massima attenzione verrà data nei prossimi mesi all’alimentazione e alla riproduzione degli animali, che forniscono il latte da utilizzare per la produzione del formaggio stagionato più famoso della regione Campania, secondo le modalità previste dal disciplinare di produzione.
AL VIA IL PRIMO MOOC SULLA PIZZA
DON’T WORRY BECHEFFY BeCheffy è il nuovo progetto che mette insieme lezioni di cucina, socialità reale e cene negli spazi eccellenti della Campania e dell’intera Penisola. La community dei “cuochi per passione”, di coloro che amano la cucina e vogliono imparare divertendosi i segreti degli chef. Una piattaforma digitale multicanale che, partendo dalla Campania, mette in rete i migliori chef e i produttori delle eccellenze agroalimentari e vitivinicole italiane accomunati dalla volontà di diffondere e contaminare i consumatori con la propria esperienza legata alla dieta mediterraneae ai prodotti eccellenti del nostro territorio nazionale. “Passione, Divertimento, Tradizione e sua Evoluzione, Genuinità e Salubrità, Formare e Informare, Condivisione on & off line, Convivialità, Experience, Emozione e Cultura sono le parole chiave di BeCheffy – spiega l’ideatore del progetto Ciro Antinolfi. 12
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Dalla storia alla lievitazione, dalla farcitura alla cottura, dalla diffusione all’etimologia della parola, al via il primo MOOC sulla pizza. Ecco servito il primo corso online tematico interdisciplinare con approfondimenti scientifici su uno dei più conosciuti simboli dell’Italia, nonché Patrimonio dell’Unesco, ideato da Evelina Bruno, coordinatrice di Federica Weblearning è il Centro d’Ateneo dell’Università di Napoli Federico II per l’innovazione, la sperimentazione e la diffusione della didattica multimediale. Professori universitari, pizzaioli, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni, esponenti dei media, un racconto a più voci per una tradizione che diventa innovazione. Per iscriversi basta un click: www.federica.eu/pizzamooc
FARINELLA SI RIFÀ IL LOOK Sembra di stare in Costiera fra tradizione e modernità. Menù mediterraneo, profumi e sapori sempre mediterranei. Quello che è cambiato nel ristorante Farinella a Marcianise all’interno de La Reggia Designer Outlet è il look, più fresco e contemporaneo. Un restyling che avvicina il ristorante ai locali aperti di recente nelle più importanti capitali del mondo con l’obiettivo di ricreare un ambiente conviviale dove sentirsi a casa. Federica De Angelis, brand ambassador del gruppo spiega: «Le ceramiche vietresi e un pergolato di bouganville abbinano il buon gusto culinario all’arredamento».
TUTTOPIZZA DA RECORD Grossi numeri per Tuttopizza 2019, che si è chiusa con il risultato di ben 26.275 presenze complessive con visitatori provenienti da 28 Paesi stranieri. Un dato che si aggiunge agli altri importanti numeri che hanno contraddistinto la 4a edizione dell’evento curato e organizzato da Associazione Pizzaioli Napoletani, TicketLab e Squisito Eventi nei padiglioni della Mostra d’Oltremare: 118 espositori su una superficie di 7.500 mq, 294 marchi rappresentati, 33 eventi organizzati nel palinsesto ufficiale della Squisito Eventi con master class, convegni, gare, seminari e dibattiti, 110 giornalisti accreditati. Pizza Village si svolgerà dal 13 al 22 settembre sul Lungomare Caracciolo. Più di 280 i pizzaioli si alterneranno ai forni del villaggio su un’area di 30.000 mq per 10 giorni e nella preparazione di oltre 120.000 pizze. Marinara e Margherita per tutti, ma anche una specialità che ogni pizzaiolo offrirà nel proprio menù, creando un’appetitosa sfida.
ALLA REGGIA DI CASERTA LA PASTIERA 4.0 Chef emergenti provenienti dal Nord e dal Sud del Paese hanno messo la loro esperienza e le loro competenze a disposizione di “sua maestà” la pastiera, interpretandola nell’era digitale e dandole una versione più aggiornata preservando i due ingredienti principali che ne rappresentano l’anima: grano e ricotta di bufala. Così, il Consorzio ricotta di bufala campana dop e l’azienda leader nel settore Grano Chirico hanno annunciato il progetto che si è concretizzato nella Reggia di Caserta e moderato dal capo dell’Ansa Campania Angelo Cerulo. La prima edizione di Pastiera 4.0 si è svolta con il coordinamento de La Scuola di Alta Formazione Dolce & Salato dello chef Giuseppe Daddio, che ha coinvolto 8 chef di pasticceria invitandoli a realizzare le loro personali rivisitazioni della pastiera, presentando poi il proprio prodotto esaltandone gli ingredienti utilizzati. Gli chef sono Antonio Angora, Salvatore Tortora, Marco Aliberti, Mario Di Costanzo, Michele Cappiello, Vincenzo Faella, Gennaro Peluso, Raimondo Esposito.
LUISE, LA TRADIZIONE NAPOLETANA E I RICORDI IN TAVOLA Tradizione dal 1966: piatti della cucina tipica napoletana, pizza e tanto altro. Un tour gastronomico capitanato dalla food blogger Francesca Pace, che ha accompagnato giornalisti, critici e web influencer durante una speciale degustazione nel ristorante Luise sul Lungomare Caracciolo. Luise è famoso in primis per lo storico locale a via Toledo con le sue frittatine, i crocché che hanno accompagnato tante generazioni di napoletani e poi i piatti partenopei e i dolci tipici: zuppa inglese, babà e tiramisù.
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PARTENOPE ARS NOVA NUOVO DISCO E NUOVO TOUR E SENZA ACQUA LA TERRA MORE Da realtà “busker” a una nuova fase più compiuta e matura. A dieci anni dalla nascita degli Ars Nova, è uscito per l’etichetta Apogeo Records il nuovo album, E senza acqua la terra more. Il secondo lavoro in studio della giovane ensemble raccoglie la ricerca musicale degli ultimi due anni, culminata per la prima volta nella realizzazione di inediti. Il disco è stato anticipato da “La catalana”, singolo accompagnato da un videoclip live.
L’INNO ALL’AMORE DEGLI ARMONIKA
Un inno all’amore che supera barriere e differenze, sonorità mediterranee e latine, il rap partenopeo e il ritmo irresistibile del reggaeton. Ecco il nuovo singolo de Gli Armonika intitolato Ti Porto Se Vuoi. Oltre 10mila visite in meno di una settimana dalla pubblicazione su YouTube per il giovane duo napoletano composto da Antonio Ucciero ed Erika Calì. Il singolo, composto e arrangiato da Gianfranco Voiglio, è in vendita su tutti i digital store con etichetta Advice Music – Milano prodotto da Mad Man Factory. Ti Porto Se Vuoi, racconta sullo spartito e nel video, ideato da Peppe De Muro per la regia di Mauro Di Rosa, la storia d’amore tra una ragazza napoletana e un ragazzo di colore. Un testo che parla di integrazione culturale, controil razzismo e la discriminazione con Napoli “ombelico del mondo”, città di accoglienza e cosmopolita. 14
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LA MINORANZA, IL NUOVO DISCO DI ANDREA CASSESE BENEDETTO DA LA CAPRIA Un disco nato sotto la “benedizione” di Raffaele La Capria, che ha definito azzardose e ben scritte le undici canzoni che compongono questo lavoro discografico impreziosito dalla partecipazione dell’anarchico cantore siciliano Cesare Basile. La minoranza di Cassese, parte dal presupposto che l’arte, in quanto azione attiva e positiva, debba accendere una luce su ciò che sembra mancare. Ora più che mai manca la voce di un’opposizione al cosiddetto “villaggio globale”, alla sfiducia nella politica e dunque nell’utopia. Canzoni nate da un bisogno privato e libero da qualsiasi pretesa di piacere a tutti i costi. Gli ingredienti della ricetta sono praticamente le sue passioni più radicate: il fingerpicking (dunque il folk), la dimensione domestica e il discorso “romanticinico” a denuncia di un paesaggio da tutelare.
IN LIBRERIA IL PRIMO ROMANZO DI MANLIO SANTANELLI: UNA FURTIVA LACRIMA Una furtiva lacrima, primo romanzo del drammaturgo e scrittore Manlio Santanelli, ispirato da un’aria dell’opera L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, narra del rapporto maestro-allievo, oggi attraversato da una profonda crisi e che trova in questa storia una sua meritata sublimazione. Giorgio, infatti, è a tal punto riconoscente nei confronti di Tarquinio per tutto quello che gli ha insegnato nel settore cinematografico, da non esitare ad accompagnarlo in una clinica della Provenza e di assisterlo durante una missione che ha tutto il senso di un “viaggio della speranza”. Esperienza che si dimostrerà meno onerosa del previsto grazie alla straordinaria forza d’animo dimostrata da Tarquinio nell’affrontare la sua malattia, nonché al sostegno di una solida convinzione – in lui alimentata da Giorgio – di poterne uscire vincente. Ma alla storia principale si affianca un continuo raffronto fra la dignità con cui il paziente viene trattato all’estero e quella forma di trascuratezza in uso presso di noi. A supportare tale dignità si adopera anche Giorgio, che non fa mancare all’amico e maestro il conforto del suo buonumore, delle sue bizzarrie da intellettuale meridionale, della sua ironia, tutte doti che hanno funzionato da adesivo nell’amicizia con Tarquinio, meneghino di nascita ma aperto agli stimoli di una cultura internazionale. A condire la vicenda di una leggerezza che fa da contrappeso alla pensosa serietà del suo aspetto primario, viene ad aggiungersi una familiarità fra Giorgio ed un’infermiera, che avrà un esito imprevedibile.
TRE CONI 2019 GAMEBRO ROSSO: TUTTI PAZZI PER IL GELATO Cosa mette tutti d’accordo? Solo lui: l’unico, inimitabile gelato artigianale. I migliori maestri gelatieri d’Italia si sono riuniti a Napoli per celebrarlo e per raccontare le ultime novità e i gusti di tendenza. E così centiniaia di appassionati e golosi hanno partecipato al grande evento Tre coni 2019 Gambero Rosso, accolti dalla General Manager Serena Maggiulli. Tutti pazzi per il gelato, non c’è che dire, lo dimostrano anche i consumi che sono in crescita: ogni anno ne mangiamo circa 7 chilogrammi a testa. Del resto il gelato davvero piace a tutti e può ad esempio sostituire un pasto, essere light, per celiaci e ora anche gourmet. Tra le novità, oltre ai gusti classici, hanno spospolato: il gusto alla carbonara e al vitello tonnato, quello ispirato alla spiaggia nera di Maratea, quello al chinotto candito, ai fiori d’arancio, la crema al timo e limone, e poi asparagi e mandorle, ed ancora il Sorbetto allo Yuzu, con chips di polenta croccante, menta selvatica e gin spruzzato, fino alla mandorla e mandarino.
I NAPOLETANI AMANO I TATTOO Gli italiani amano sempre di più tatuarsi: ne ha almeno uno il 12,8%, prevalentemente nella fascia d’età tra i 18 e i 44 anni. Napoli è diventata sempre più protagonista di questo mondo così suggestivo, grazie anche all’International Tattoo Expo, che ha portato in città più di 300 tatuatori di provenieti da tutto il mondo. Argentina (Artur Holykoi), Australia (Tyson Hennings), Nuova Zelanda (Brent McCown), Giappone (Horiei Shinshu, Shunsuke Akiyama, Tadasuke Homma), Brasile (Gabriel “Veiz” Moraes, Santa Tinta - Mychell Sales), da tutta Europa e i più amati di tutti: i polynesiani Ah lo Tainui, Heikua Kaiha, Tekiva, Tekuhei Kaiha, che hanno messo in mostra la tecnica antica con le bacchette e i samoani Kasala Sanele che si sono esibiti anche in balli tribali. Grande successo per questa sedicesima edizione e oltre 10 mila gli appassionati da tutta Italia, che hanno partecipato a questa grande Convention.
FESTA DELLA PRIMAVERA E DELL’INCLUSIONE PER L’ISTITUTO ANTONIANO Affrontare il tema dell’inclusione sociale divertendosi, nella maniera più “sana” possibile. Questo l’obiettivo principale della Fondazione Istituto Antoniano, che ha organizzato la “Festa della Primavera” nella sede di Portici e che ha coinvolto gli studenti di alcune scuole della provincia di Napoli. Giunta alla diciottesima edizione, la manifestazione è diventata nel tempo un importante appuntamento per abitanti e per gli ospiti della struttura, per lo più adolescenti con disturbi dell’apprendimento e dello spettro autistico. Quest’anno, è stato organizzato un concorso artistico in collaborazione con gli alunni dei licei campani, dal titolo “I giovani rappresentano la solidarietà”. A vincere è stato Lorenzo Pizzicato dello scientifico “Cantone” di Pomigliano d’Arco, uno studente seguito, a sua volta, da un insegnante di sostegno che ha realizzato un dipinto.
BELLEZZEPOLI IL MONOPOLY DEI RAGAZZI DI OFFICINAE EFESTI
Con il gioco da tavolo Bellezzepoli, parate urbane e pane fatto a scuola, i ragazzi coinvolti nel progetto culturale “La grande bellezza” ideato da Officinae Efesti in rete anche con Matera 2019, hanno invaso strade e Istituti della provincia di Napoli per promuovere il recupero del patrimonio abbandonato delle periferie urbane. Protagonisti della grande manifestazione culturale curata da Alessandra Magnacca e Stefania Piccolo: l’Istituto Aldo Moro di Casalnuovo di Napoli quale ente capofila, in rete con il Liceo Artistico Ettore Majorana di Pozzuoli, l’Istituto Don Milani Capasso e la Scuola Media Caporale di Acerra. I ragazzi hanno costruito, insieme a Laura Calandriello, Salvatore Liberti, Ilaria Ceci e Gennaro Caruso, il loro Monopoly intitolato “Bellezzopoli”, un gioco interattivo per lo sviluppo della conoscenza dell’identità territoriale. I bambini hanno imparato a fare il pane, impastando a mano acqua, lievito e farina nel giardino della scuola. I numeri: 660 ore di laboratori formativi in 6 mesi, 600 allievi, fra alunni delle scuole elementari, medie e superiori, una didattica condivisa da 10 professionisti. Il nome non è stato scelto a caso, perché in questa grande manifestazione culturale è stata coinvolta anche la Sartoria Attolini, famosa per aver realizzato gli abiti di Gep Gambardella, personaggio protagonista del film premio Oscar di Paolo Sorrentino. 15
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PARTENOPE DAL DIVINO ALL’AMENO, GRANDE SUCCESSO PER LA PERSONALE DI VITTORIO TIRRITO Opere realizzate a olio, bassorilievi e gruppi statuari oltre a creazioni in cartapesta e bozzetti. Una giocosa carrellata dal divino all’ameno, sottolineando la bellezza della creazione, frutto di una vita vissuta appieno, cibandosi dell’arte come fonte di gioia, vita e caleidoscopio creativo, che asseconda vedute mistiche e semplicità giornaliera apprezzando sempre il bello. Tutto questo è stata la grande mostra personale di Vittorio Tirrito intitolata Dal divino all’ameno. Il dialogo tra i vari soggetti d’arte, sebbene siano solo alcuni esempi dell’ampia produzione del Maestro, rappresenta una carrellata che ha continuità nella tecnica e nello stile, nonostante la diversità di tema. L’artista di Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo, classe 1927, vive e svolge la sua attività a Napoli. Pittore e scultore si è dedicato alla sua passione nel dipingere paesaggi surreali, sui toni dell’azzurro e bellezze mediterranee, oltre a cavalli, nudi e velieri in altorilievo.
LE KASSANDRE CON BIG BANG PRODUCTION Nell’ambito del progetto “Strategie per la conciliazione vita-lavoro”, Le Kassandre, associazione di promozione sociale al fianco delle donne, in partenariato con BIG BANG Production e con il Comune di Ercolano-ambito n. 29, promuove importanti “Focus Lab” per le donne. Giovedì 4 luglio dalle 10.00 alle 12.00, nelle Scuderie di villa Favorita in Corso Resina 300-302 a Ercolano l’incontro “Strumenti e metodi per favorire l’imprenditorialità femminile. La formazione Unicredit”. Il progetto sostiene una cultura di conciliazione fra le imprese private e pubbliche e le donne, attraverso la sensibilizzazione degli operatori dei settori imprenditoriali, pubblici e sociali, la diffusione di modelli gestionali socialmente responsabili e la promozione di nuove opportunità di lavoro attraverso il raccordo tra donne e imprese.
IL 40ESIMO ANNIVERSARIO DI BLINDARTE, ASTA A MILANO Prosegue con l’appuntamento dedicato all’arte moderna e contemporanea oltre che design la sessione d’aste di Blindarte cui si abbina la fase conclusiva di Trampoline, l’originale e innovativo format ideato da Memmo Grilli e dedicato agli artisti contemporanei che non hanno ancora una presenza consolidata nel mercato delle aste. Per l’asta 92, in catalogo, una più che interessante selezione di opere d’arte moderna e contemporanea completata da una scelta di oggetti di design tra 130 opere, di cui 90 acrilici su tela di Schili e 40 foto naturalistiche cui degli special vetri. Tra i top di Marco Valentini, che raccontano lot più significativi di quest’asta la bellezza del mondo animale. Ecco va senz’altro segnalata la la mostra Sauvage allestita a Capri scultura in bronzo di Marino nel Centro Ignazio Cerio, realizzata Marini dal titolo Piccolo Giocoin collaborazione con l’Assessorato liere, pubblicata sul catalogo alla Cultura e Turismo del Comune ragionato e sul volume a cura caprese e visitabile fino al 31 luglio. di Patrick Waldberg. L’opera Sauvage è la doppia personale di eseguita con inserti in oro e Schili e Marco Valentini, a cura di datata 1953, è posta in asta Thessy Sembiante. I due diversi con una valutazione di euro linguaggi, pittorico e fotografico, si 150.000/180.000. avvicendano nella costruzione di un diario iconografico di viaggi esotici che i due autori da anni compiono insieme alla ricerca di specie rare e habitat remoti del pianeta.
SAUVAGE, LA BELLEZZA DEL MONDO ANIMALE IN MOSTRA A CAPRI
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VIAGGIAPICCOLI: C’È SEMPRE UN VIAGGIO GIUSTO
a caccia di libri. letteratura, romanzi, gialli, testi zen, fantasy, letture per ogni appassionato
Care famiglie, che farete quest’estate? Italia, Europa o volete esplorare un altro continente? Non sapete da dove iniziare per organizzare un bel viaggio con i vostri piccoli? Niente paura, non è mai tardi per partire. Alle vostre vacanze ci pensa Viaggiapiccoli, uno dei travel family blog più seguiti di LUCIA NICODEMO Aprile,Ecco dolce dormire? No! Aprile, tutto43 daanni, leggere: dala1996 – per d’Italia. a voi: Francesco e Cristina: vivono Napoli. Sono due volere dell’Unesco – ilgenitori 23 aprile in tuttopieno. il mondo si festeggia la viaggiatori e sono due a tempo Hanno lavori impegnativi, Giornata mondiale libro e del Enrico diritto d’autore, modo Fronte europei. I Buddenbrook di Thoma soprattutto hannodel due piccoli: e Giulia per checui dalil2012 gli hanno migliore per(ed onorarla è aumentare i nostri ingressi in libreria so- famiglia mas Mann, per quanti non possono rinunrivoluzionato è riduttivo) la vita. Viaggiapiccoli sono loro:e,una (papà-mamma-due gemelli) che vive a Napoli, che fadella fatica a stare dietro prattutto, lo scontrino medio di acquisto. L’obiettivo Giornaciare alle grandi saghe familiari. Libro d’esordio alla e che giorno combatte. hannodella un piccolo ta,quotidianità infatti, è quello di ogni incoraggiare a scoprire Ma il piacere letturasegreto: di quello che diventerà un grande romanziere (suo ana loro non piace solo viaggiare, a loro piace sognare. E sapranno darviche tutti e valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale La montagna incantata) e un Premio Nobel per la i consigli più giusti per intraprendere il viaggio dei sogno con i vostri figli. e culturale dell’umanità. Il 23 aprile è stato scelto perché – casua- letteratura. Memorie di Adriano di Marguerite YourceBasta un click sul ilsito o sui in loro lità vuole – sia giorno cuisocial: sono www.viaggiapiccoli.com. morti nel 1616 tre importanti nar, libro a cui la scrittrice belga dedicò trent’anni della scrittori: lo spagnolo Miguel de Cervantes, l’inglese William Sha- sua vita e in cui risuona potente la voce dell’imperatore kespeare e il peruviano Inca Garcilaso de la Vega. romano Adriano che è qui voce narrante, personagE, visto che si parla di autori conosciuti ad ogni latitudine, questa gio storico e, nello tempo, letterario. Il conte di Anteprima in stile The stesso Walking Dead del Napoli horror volta più che alle novità editoriali recenti diamo spazio ai granMontecristo di Alexandre intrighi,siamiFestival. 200 persone truccate Dumas: e vestiteamori, da zombie sono di classici che almeno una volta nella vita dovremmo tentaredate di appuntamento cizie, inganni, viaggi, vendette, eroismi, colpi di scena. al centro per sfilare in via Toledo. leggere. Ovviamente ogni lettore potrebbe compilare un elenco Il primodei moderno i conterranei di Dumas, La parata morti thriller. viventiE, ètra stata organizzata dalla Cooperativa Mestieri dalePalco, con la diverso per cui considerateli solo degli spunti di riflessione in vista sicuramente Il rosso il nero in di collaborazione Stendhal o Madame Compagnia e Campo partecipanti, che della pausa ombrellone quando – finalmente rilassati – potremmo Bovary CRASC, di Gustave Flaubert77. o i Molti primi due volumi, i più hanno acquistato il biglietto al Napoli Comicon, sono stati permetterci anche qualcosa di più impegnativo. belli, (in totale ne sono sette) di Alla ricerca del tempo truccati da Andrea Borgia New Flesh. Ilpiù Napoli Capitolo russi: a nostro avviso non si può prescindere da Anna perduto di Marcel Proust. Spostandoci a Sud, Horror Don Festival ideato da Beatrice Baino e organizzato daovveDiana Karenina di Tolstoj e da I fratelli Karamazov di Dostoevskij non- Chisciotte della mancia di Miguel de Cervantes Di Paolo, si terrà dal 13 al 15 settembre all’Ex Base Nato di ché, in anni più recenti, da Lolita di Nabokov. Il primo, nonostante ro un libro per pochi volenterosi dati i suoi due volumi Bagnoli. sia stato pubblicato alla fine dell’Ottocento, è un romanzo dall’e- ma - per quei temerari che vorranno cimentarsi - l’ingesaltante modernità e ha in comune con l’opera di Dostoevskij gnoso hidalgo e il suo fido scudiero sapranno riservare la centralità del mistero della natura umana, la compassione per anche molte risate. Gita al faro di Virginia Woolf, un Lel’essere 44 pizzerie fila sul lungomare, –nel tra– ilè uno libro che sfugge a qualsiasi classificazione di genere dal umano.inE Lolita, semplicemente si fatratto per dire Consolato Americano e la confluenza tra viale Dohrn e via la momento che tutto si svolge attraverso le impressioni dei migliori testi sulla passione che abbiano mai attraversato Caracciolo, hanno ora nomi e brand assegnati. Ad aprire nostra storia. Chi ha in mente solo la violenza dello scandalo che dei suoi personaggi e, anche per questo, dalla scrittura la lo “batteria” con la quando postazione Mergellina) sarà ad splendida. E, sempre in tema di donne scrittrici ma dalle accolse nel 1955 uscì nr.1 per la(lato prima volta, o lo riduce la pizzeria Vesuvio mentre a chiudere la filiera toccherà una tragicommedia amorosa fra un signore maturo e una mino- atmosfere diametralmente opposte, Cime tempestose alla pizzeria PalaPizza. Al centro, oltre la pizzeria per renne, non ha colto la potenza questo libro. Il Guappo di Emily Bronte. Una storia d’amore e di vendetta ma Celiaci rappresentata dalla di beneventana anche un thriller psicologico. Amoriello, ci saranno le due specializzate in pizza fritta: E ancora: Il processo di Franz Kafka, autore incomIsabella De Cham e Zia Esterina Sorbillo. Il contest per preso dai suoi contemporanei perché troppo avanti riscegliere le ultime dueLydia pizzerie che prenderanno parte Capasso spetto al suo tempo; 1984 di George Orwell, ancora alla manifestazioneLA si CUCINA dispurterà sulla pagina Facebook DI NAPOLI del @Napoli Pizza Guido Village, dal 20 giugno oggi un monito per l’umanità e David Copperfield di Tommasi Editore al 20 luglio. Un mese, dunque, per votare la pizzeria preferita che, grazie Charles Dickens, erroneamente considerato un romanalle preferenze del pubblico, farà parte delle prescelte zo per ragazzi. Andando oltreoceano, Moby Dick di Michelangelo Iossa dell’edizione NPV 2019. Ha fatto tappa anche Napoli,unico per letraselezioni Sud Herman Melville, un aincrocio l’Antico del TestaIL GIRO DEL MONDO IN 40 NAPOLI Italia, il premio “Emergente Sala 2019”, ideato mento, un thriller e un’opera shakespeariana ma anche,da Riogiosi Editore Witaly dal critico Cremona. diversoe come il soleenogastronomico e la luna, Cent’anniLuigi di solitudine di Protagonista il Sea Front Pasta Bar Di Martino, dove i Gabriel Garcia Marquez con la sua magica Macondo Francesca Gerla ragazzi in gara provenienti dai più importanti ristoranti e l’intricato albero genealogico della Buendia. LA GABBIA del Meridione, hanno affrontato unafamiglia prova di sala, serConcludiamo con gli italiani: Il Gattopardo di Emersione Editore vendo ai giudici diversi piatti cucinati “live” Tomasi da Chef di Lampedusa, perché il, seppur bellissimo, film Pierpaolo Giorgio convedere una brigata giovane e pronta basta; La Storia didei Elsa“pastalover”. Morante ovvero Secona non esaudire i desideri A la soddisfare Elisabetta Masso - Carla Reschia da guerrapalati: mondiale a Roma vissuta attraverso gli occhi e i raffinati le candele con coda alla vaccinara LA SPIA DE DIOS un’interessante rivisitazione della e pepe. di un bambino e di sua madre, macacio soprattutto un libro Riogiosi Editore Il sulla rinomato pastificio ha ideato ununa format interessante, vita, nonostante tutto, anche guerra e Il baroche ottenuto grande successo: store,della take nostra away e ne ha rampante di Calvino, in cui la bellezza Armando Grassitelli ristorante, dove regina indiscussa è la pasta. lingua risplende in ogni pagina. Buona lettura. UNA FAMIGLIA CON LA EMME MAIUSCOLA 18 Diogene Edizioni
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#savethedate
La Summer Edition di Party Magazine è l’edizione dedicata alla “bella stagione”, quel periodo in cui è più semplice e naturale pensare ai viaggi. Ma senza arrivare troppo lontano dalla città, Napoli offre moltissimo anche nei suoi dintorni, è bello riscoprire il territorio della Campania. Le nostre isole, le costiere Sorrentina e Amalfitana, che sono meta di turisti provenienti da ogni parte del mondo e che spesso visitano più degli stessi napoletani. Alzi la mano chi ha fatto un’escursione sul Vesuvio, chi è a conoscenza della funivia (accessibilissima a tutti) che da Castellamare di Stabia porta sopra al monte Faito (per un’esperienza panoramica mozzafiato, dalla prospettiva invertita del golfo rispetto a quella più nota), chi ha percorso il Sentiero degli Dei, chi ha fatto una visita notturna alla ricerca delle lucciole nella foresta di Cuma; in quanti abbiamo partecipato alla Settembrata Anacaprese, quanti hanno assistito alla sagra del mare di Monte di Procida, e potrei continuare almeno per mille altre righe. Allora l’invito che queste Save the Date propongono è di utilizzare le risorse del nostro territorio, scoprendole e riscoprendole, con la promessa di un grandissimo carico di meraviglia e arricchimento culturale. Felice estate a tutti i nostri lettori. Irene Saggiomo
What Why
Pompeii Theatrum Mundi Terza edizione di Pompeii When Theatrum Mundi, la rassegna dal 20 giugno al 13 luglio estiva di drammaturgia antica Where promossa dal Teatro Stabile di Parco Archeologico di Pompei Napoli -Teatro Nazionale e dal Parco Archeologico di Pompei. Il progetto è creato proprio per il Teatro Grande di Pompei con l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’intero parco archeologico, e restituire la vocazione teatrale del II sec. A.C. al luogo e agli spettatori. Il ciclo di spettacoli prevede quattro grandi opere in prima assoluta; info: www. teatrostabilenapoli.it.
What Why
Universiade Napoli 2019 L’Universiade, o Olimpiade When Universitaria,è una manifestaziodal 3 al 14 luglio ne sportiva multidisciplinare riserWhere vataagli atleti studenti universitari. Napoli e Campania, ceri- Seconda solo ai Giochi Olimpici monia di apertura il 3 luglio per importanza e numero di parallo stadio San Paolo tecipanti, nel corso degli anni ha assunto sempre più i connotati di un festival internazionale dello sport e della cultura. Allenamenti e gare a: stadio San Paolo, Virgiliano, stadio Caduti di Brema, stadio San Pietro a Patierno, campo sportivo Ascarelli, piscina Scandone, Palavesuvio, Palabarbuto, Polifunzionale di Soccavo e Pala Dennerlein. www.universiade2019napoli.it
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4w events GLI APPUNTAMENTI DA SEGNARE IN AGENDA
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Napoli Teatro Festival Italia Napoli Teatro Festival Italia When 2019: 200 eventi e 800 artisti. dall’8 giugno fino al 14 Dall’8 giugno fino al 14 luglio luglio a Napoli, e in altre località della Where Campania, si terrà il Teatro Fe40 luoghi diversi tra Napo- stival Italia, una manifestazione li e altre città campane che prevede spettacoli, eventi, serate e cocktail, per 37 giorni di seguito. Il grande festival si svolgerà in 40 luoghi diversi, dove si terranno oltre 200 eventi di cui 110 spettacoli tra prosa, danza e musica, con oltre 60 prime, 18 debutti stranieri e 50 prime di spettacoli italiani, per un totale di 800 artisti coinvolti. www.napoliteatrofestival.it.
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XI Suggestioni Suggestioni all’Imbrunire è all’Imbrunire una rassegna di musica, arte e When teatro che si svolge nel parco da metà giugno a fine luglio archeologico del Pausilypon, Where organizzata dal CSI Gaiola OnParco Archeologico lus. “Suggestioni” perché ogni del Pausilypon, evento regala la sensazione di Discesa Coroglio 36, trovarsi nell’epoca imperiale, Napoli quando nell’anfiteatro della villa di Publio Vedio Pollione si svolgevano rassegne e spettacoli, proprio come avviene adesso; ogni serata ha inizio con il percorso della grotta di Seiano, fino all’incontro con gli artisti presso l’area dei teatri. Info su: www.suggestioniallimbrunire.
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Festa a mare di Sant’Anna La festa a mare di Sant’AnWhen na è la più importante sagra 26 luglio, dalle ore 21 estiva d’Ischia. La sera del 26 luglio a Ischia Ponte, nella Where baia di Cartaromana si assiIschia Ponte ste ogni anno, dal 1932, a una sfilata di barche allegoriche, all’incendio simulato del Castello Aragonese, e a uno straordinario spettacolo pirotecnico. La sagra nasce dall’antica usanza: le famiglie di pescatori si recavano in barca dinnanzi alla chiesetta di S. Anna, dove dopo aver recitato il Rosario, si consumava a mare una cena a base di coniglio e di melanzane alla parmigiana. Oggi la simbolica sfilata delle barche allegoriche è una competizione.
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Musicanti - il Musical con Musicanti - il musical con le le canzoni di Pino Daniele canzoni di Pino Daniele, apre When la tournée estiva nazionale 2 agosto all’Arena Flegrea di NapoWhere li. Prodotto da Ingenius Srl e Arena Flegrea, Viale John curato nella direzione artistica Fitzgerald Kennedy, 54 da Fabio Massimo ColasanNapoli ti, quest’opera mette insieme le arti del teatro, della musica e della danza, in un rispettoso omaggio celebrativo dell’indimenticato “scugnizzo napoletano”: nel musical le vicende dei personaggi si intrecciano con le sue canzoni. Le prevendite sul circuito ww.etes.it.
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XXXI Sagra del Mare Il Comune flegreo del Monte di Flegrea Procida dedica al mare e ai suoi When frutti deliziosi, la festa più impor8-11 agosto dell’anno con una grande Where tante sagra celebrativa. Una schiera via Acquamorta a Monte di Procida di stand ricopre tutto lo spazio della darsena dei pescatori nel molo di Acquamorta, ed è proprio in queste cucine allestite che gli chef dei migliori ristornati locali preparano le prelibatezze tipiche della zona flegrea. Ma non solo cozze, fritture di pesce, risotti e babà, tanto intrattenimento musicale, danze folcloristiche e molto altro. Info e programma su: www.sagradelmareflegrea.com
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Ferragosto a Positano, Da fare almeno una volta nella spettacolo pirotecnico vita: assistere allo spettacolo When dei fuochi d’artificio a Posita15 agosto no, dove nella notte di ferraWhere gosto si celebra la Madonna Positano Assunta, la protettrice dell’antico borgo marinaro. Ogni anno il centro del paese si affolla, inizia la festa con danze tipiche popolari e piatti tradizionali, ma il culmine avviene a mezzanotte con lo spettacolo di fuochi d’artificio dal mare, i più belli di tutta la Costiera Amalfitana. Il web offre tante possibilità per assistere allo spettacolo, anche a bordo di una barca.
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Settembrata Anacaprese La Settembrata Anacaprese 2019, antica festa dell’uva ha luogo ogni anno alla fine When dell’estate. La manifestazione dal 28 agosto all’1 di settembre si articola in più giornate e il filo Where conduttore è la gara tra le quatCapri, centro storico tro antiche contrade del paese: di Anacapri La Porta, Le Boffe, Le Pietre e Le Stalle. Ogni anno viene scelto un tema differente e le contrade, per vincere, devono eccellere nella preparazione di tour gastronomici, negli allestimenti dei carri allegorici, nelle competizioni sportive, nella realizzazione di costumi storici inerenti al tema e nell’organizzazione. Info e programma su: www.capritourism.com. 21
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#picoftheday
Est! Foto di Stefano Piancastelli Frammenti di paesaggio in cui le regole dell’immobilità vengono infrante e i contorni perdono essenzialità per assoggettarsi a un groviglio di linee spezzate; i tratti diventano fluidi, fino a far deflagrare l’immagine stessa in una composizione improbabile che anche quando tende a definirsi non lascia mai raggiungere approdi certi bensì a spazi alterati da un gioco di sdoppiamenti e di riflessi che l’artista costruisce attraverso l’uso di un plexiglass a specchio. Per Stefano Piancastelli lo specchio è un elemento espressivo poichè l’immagine destrutturata che ne ricava è semplicemente critica-infrazione-rifiuto del senso logico comune, senza la pretesa di ristabilire un nuovo ordine di idee.
#peaceandlaw
IL CASO DI CAPPATO E DJ FABO
Luigi Di Gennaro Avvocato penalista
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La storia di Fabiano Antoniani si è imposta, suo malgrado, agli occhi delle istituzioni per la peculiarità della vicenda. Parliamo di un esuberante DJ milanese, conosciuto come “Dj Fabo”, per un incidente divenuto irrimediabilmente cieco, tetraplegico, affetto da dolori continui e non lenibili; tuttavia perfettamente cosciente e capace in qualche modo di esprimersi. Tentata ogni possibile terapia, Antoniani -nonostante l’indefessa assistenza della madre e della fidanzata e i loro tentativi di dissuaderlo- matura infine la volontà di morire e reiteratamente la manifesta con modi eclatanti e pubblici. Diversamente da quanto richiese a suo tempo Piergiorgio Welby, egli non intendeva però “lasciarsi morire” in sedazione terminale. Welby, interrotta la respirazione artificiale, spirò per anossia dopo pochi minuti; ma in questo caso la dipendenza dal sostegno vitale non era assoluta, sicché adottando lo stesso approccio il paziente, seppur sedato, avrebbe costretto i suoi cari ad assistere a una morte lenta, indecorosa e terribile. Quel che egli chiedeva era, piuttosto, il suicidio assistito. Inesaudibile questa richiesta in Italia, ostando l’art. 580 c.p., la fidanzata di Antoniani, presi i primi contatti con una clinica svizzera, sollecitava l’interesse di Marco Cappato, che da sempre si batte per il diritto alla “buona morte”. Il politico radicale, verificata di persona la risolutezza del malato, e dopo avergli inutilmente prospettato alternative consentite in Italia, come appunto la sedazione terminale, accetta infine di aiutarlo. Fabiano Antoniani viene accompagnato da Cappato in un centro della Dignitas nei pressi di Zurigo, dove in un contesto medicalizzato gli viene offerta la possibilità di assumere una dose letale di pentobarbital sodium, con un ultimo e minimo gesto autonomo. Tornato in Italia, Cappato si autodenuncia per aiuto al suicidio. La vicenda genera un flusso di emozioni, anche nella pubblica opinione, da cui anche i magistrati non potevano restare immuni. Ne nasce appunto un processo penale dinanzi alla Corte di Assise di Milano, ma il “fattore umano” fa sentire il suo peso, tanto da scardinare i ruoli. Ecco, infatti, i testimoni dell’accusa che sono i testimoni della difesa. Una madre e una fidanzata della “vittima” che ringraziano l’imputato. I giurati popolari che
si commuovono. L’accusa che chiede l’assoluzione e il capovolgimento della drammaturgia severa del processo suggerisce un difetto di sostanza penale, al punto che il giudice meneghino, assumendo che Antoniani abbia esercitato una sua libertà fondamentale, solleva un’articolata questione di costituzionalità, censurando l’art. 580 c.p. nella parte in cui punisce (e, in subordine, perché punisce con la stessa pena dell’istigazione) l’aiuto al suicidio. A questo punto la parola passa alla Corte Costituzionale, che con una prima ordinanza del 21 novembre 2018 sancisce che il reato di aiuto al suicidio non è incostituzionale, in quanto funzionale alla tutela del diritto alla vita, specialmente di persone che potrebbero essere indotte a una scelta estrema e irreparabile da condizioni di debolezza e vulnerabilità. Tuttavia la stessa Corte riconosce che queste esigenze di tutela vengono meno nei casi in cui sia già ammesso il diritto di lasciarsi morire rifiutando trattamenti di sostegno vitale. In sintesi dunque, al soggetto capace di autodeterminarsi, dipendente da tali trattamenti, e che sia altresì affetto da una patologia irreversibile, fonte di insopportabili e non lenibili sofferenze, deve essere riconosciuta la facoltà di ottenere un aiuto nel morire. Trattandosi, tuttavia, di materia che richiede un’articolata disciplina di dettaglio, ad evitare il rischio di abusi e vuoti di tutela, è compito del Parlamento intervenire. La Corte Costituzionale ha dunque “messo in mora” il legislatore affinché disciplini modalità di accesso al suicidio medicalmente assistito da parte di chi sia affetto da patologie irreversibili e sofferenze intollerabili, in deroga al reato di agevolazione del suicidio, così stabilendo un’ulteriore data (24 settembre 2019) per decretare l’eventuale decisione di incostituzionalità dell’art. 580 c.p., lasciando al legislatore il tempo per approvare una legge rispettosa di tali indicazioni. Riuscirà dunque il legislatore italiano, in un momento politico complicato come quello attuale, a intervenire su un argomento etico così delicato e complesso, delineando procedure entro le quali la scelta di libertà sul proprio morire -da parte di chi sia capace di intendere e volere- venga magari orientata da un dialogo rispettoso della sua dignità e della sua singolare e angosciosa esperienza, anche attraverso l’offerta di valide alternative? avvocatoluigidigennaro@gmail.com
#fischiofinale
DI MIMMOCARRATELLI
LA STRAORDINARIA RIVOLUZIONE DELLE PANCHINE, CHE COINVOLGE QUATTRO SQUADRE DI PRIMO LIVELLO, È LA NOVITÀ ASSOLUTA DEL PROSSIMO CAMPIONATO. LA JUVENTUS SARÀ ANCORA LA FAVORITA?
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Il cambio delle panchine, che coinvolge Juventus e Inter, Roma e Milan, è la grande incognita del prossimo campionato di serie A. Quanto peserà nella Juve il passaggio da Allegri a Sarri? Come cambierà l’Inter da Spalletti a Conte? Che cosa sarà la Roma da Di Francesco/Ranieri a Paulo Fonseca? E come si assesterà il Milan da Gattuso a Giampaolo? Non sono normali avvicendamenti, ma clamorosi cambi di rotta soprattutto per Juve, Roma e Milan. Antonio Conte nell’Inter aggiungerà molto di suo (la grinta assoluta), ma in qualche modo può essere la “continuazione” di Spalletti. Sono, invece, “rivoluzionari” Sarri e Giampaolo dai quali si aspetta un nuovo gioco nella Juve e nel Milan. Incognita particolare è Paulo Fonseca, al primo campionato italiano, in una Roma disarticolata. L’interrogativo che più appassiona i tifosi, soprattutto i tifosi delle altre squadre, è: le squadre che non hanno cambiato allenatore (Napoli, Lazio) saranno avvantaggiate? E fino a che punto? Cioè, il campionato tornerà ad essere altamente competitivo spezzando l’assoluto predominio della Juventus che dura da otto anni? Il cambiamento più interessante è quello Allegri-Sarri, due tecnici dalle “filosofie” opposte. Quanto e come Sarri cambierà la Juventus? L’impressione che l’ex tecnico di Napoli e Chelsea vorrà dare la sua impronta di gioco alla Juve. Nel Chelsea non c’è riuscito finendo col vincere l’Europa League e qualificando la squadra londinese alla prossima Champions arrendendosi alle caratteristiche della formazione inglese. Se la Juve, come il Chelsea, farà resistenza agli insegnamenti di Sarri, è possibile che la formazione bianconera farà come il Chelsea piegando Sarri all’esigenza massima del club: vincere anche senza incantare. Dopo l’esperienza londinese, Sarri sarà meno “dogmatico”, più flessibile. A quel che se ne sa, il colloquio fra Sarri e Cristiano Ronaldo ha mirato a fare del fuoriclasse portoghese il protagonista assoluto della Juve. Questo è avvenuto relativamente con Allegri (al punto che Ronaldo ha fallito la “corona” di cannoniere del campionato), Allegri risultando più propenso a “piegare” il campione alle esigenze di squadra. Se, poi, Sarri restituirà a Dybala la gioia di giocare, avrà due assi nella manica. Pjanic è un altro bianconero che Sarri vorrà portare più al centro del gioco, più presente, più palloni da giocare, più
iniziativa offensiva. Tocca aspettare i movimenti della Juventus al calciomercato (Rabiot, De Light, Pogba) per capire meglio le chances di Sarri sulla panchina bianconera. E quanto peserà anche su Sarri la Champions che la Juventus insegue da 23 anni, due volte finalista battuta negli ultimi quattro? Vincere lo scudetto l’ha già fatto ripetutamente Allegri. Sarri sfonderà o affonderà in Europa? Intanto, anche le concorrenti allo scudetto, quelle che più ambiziosamente si annunciano, avranno i loro problemi di cambiamento da risolvere. Basteranno la grinta, il lavoro manicale, l’assoluta disciplina pretesa, la concretezza di Conte a fare dell’Inter una squadra finalmente affidabile? La presenza dell’allenatore leccese sulla panchina nerazzurra propone l’Inter come principale antagonista della Juventus. Ma basterà per dare all’Inter la personalità di squadra vincente? Il Napoli di Ancelotti dovrà pescare al calciomercato quei due-tre giocatori “decisivi” per l’assalto allo scudetto. Fidare sulle difficoltà delle “transizioni” di Juve e Inter, soprattutto della squadra bianconera, sarebbe una pericolosa illusione. De Laurentiis (che vorrebbe Lozano piuttosto che James Rodriguez) sembra più avveduto di Ancelotti nel programmare il prossimo Napoli. Se Manolas (con la zavorra di un carattere indocile) potrebbe risolvere il “vuoto” di Albiol, che desidera tornare in Spagna, il vero problema del Napoli è a centrocampo, specie se Allan dovesse andare al Paris Saint Germain. Ancelotti come intende costruire il reparto nel quale Fabian Ruiz e Zielinski non sembrano centrocampisti di ruolo? E Insigne è dentro o fuori il progetto azzurro? Ecco, allora, che anche il Napoli ha i suoi problemi. L’attacco alla Juventus pretende squadre già pronte,
collaudate, di spiccata personalità. Alla fine, il notevole potenziale tecnico del parco-giocatori della Juve potrebbe continuare a “dettare legge” almeno in Italia. Fra le squadre che, in questi anni di predominio juventino, si sono piazzate alle spalle della Juventus, la Roma ha certamente più problemi di tutti per l’ambiente a soqquadro, le denunce di Totti, l’addio di De Rossi, un calciomercato incerto e, in più, l’arrivo di Paulo Fonseca, 46 anni, portoghese, cinque anni fa esonerato dal Porto, gli ultimi tre anni allo Shakhtar vincendo tre volte il campionato ucraino, ogni paragone improponibile col campionato italiano. Se fanno testo gli ingaggi dei nuovi allenatori, sarà l’Inter a dovere dare di più. Conte ha firmato col club milanese un contratto triennale a 12 milioni di euro netti a stagione (Sarri un triennale con la Juve a sei milioni di euro netti a stagione, Fonseca un biennale per due milioni netti a stagione nella Roma, Giampaolo due milioni al Milan). Ma sarà il calciomercato a fissare i nuovi valori tecnici delle squadre. L’Inter ha cambiato 12 allenatori in undici anni dopo Mourinho (Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, Mancini, De Boer, Vecchi, Pioli, Spalletti, Conte). Il Milan 8 allenatori in sette anni (Allegri, Seedorf, Filippo Inzaghi, Mihajlovic, Brocchi, Montella, Gattuso, Giampaolo). La Roma 8 allenatori in undici anni (Spalletti, Ranieri, Luis Henrique, Zeman. Andreazzoli, Rudi Garcia, Di Francesco, Fonseca). Completano il giro delle panchine per il prossimo campionato Andreazzoli dall’Empoli al Genoa al posto di Prandelli, Di Francesco alla Sampdoria al posto di Giampaolo, Juric al Verona al posto di Aglietti (Grosso). Ma c’è un cambio più “pesante” in serie A. Dopo 17 anni, la famiglia Della Valle lascia la Fiorentina. L’italoamericano Rocco Commisso ha rilevato il club viola per 170 milioni di euro. Commisso, 70 anni, è originario di Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria), leader della tv via cavo negli Stati Uniti con un patrimonio di 4,5 miliardi di dollari. Due anni fa, prese i Cosmos. Il Lecce torna in serie A dopo otto anni e la retrocessione in Lega Pro per illecito. Il Brescia vi torna dopo 14 anni, il Verona dopo un anno in serie B. Sarà ancora un campionato a prevalenza settentrionale. Sono 15 le squadre del Nord, due quelle del Centro (Roma e Lazio), due quelle del Sud (Napoli e Lecce) più l’isolana Cagliari.
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#scheggedisaggezza
METAMORFOSI DI UNA PISCINA di Manlio Santanelli
I coniugi Colletta avevano lavorato per tutta la vita, ed ora, raggiunta l’età necessaria per andare in quiescenza (leggi pensione), non ci stettero a pensar su, rifiutarono l’offerta di prolungare lo stato di servizio, e si consegnarono al piacere di godersi quanto avevano accumulato in tanti anni di sacrifici. In particolare, andavano fieri della loro villa al mare, ingemmata da una piscina situata contro un panorama mozzarespiro. Questo bacino d’acqua azzurra godeva talmente della loro preferenza, che tutte le sere d’estate i due coniugi si sedevano ai suoi bordi e la contemplavano commentando che neanche ad Hollyvood se ne potevano vedere di simili. Quando, poi, una sera due passerotti si fermarono ai suoi bordi, a piluccare qualche insetto e a sciacquarsi col becco le penne della coda, I due vecchi signori sentirono i loro cuori levarsi in cielo come due mongolfiere. Da quella volta decisero che ogni mattina avrebbero sistemato ai bordi della piscina tante mollichelle di pane, per poi godersi lo spettacolo del pasto dei volatili. E con tale decisione firmarono la loro condanna. Qualcuno potrebbe trovare inopportuna la chiusura del precedente periodo, una chiusura all’insegna della rovina, della tragedia, dell’irreparabile come posta lì allo scopo di fare colpo sul lettore, Questo qualcuno abbia la compiacenza di attendere, e si potrà ricredere. Se San Francesco parlava agli uccelli, e pare che questi lo comprendessero, non è da escludere che gli uccelli parlino fra loro e anche essi riescano a
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Illustrato da Carmine Luino scambiarsi notizie d’ogni genere. Solo accettando tale assunto si può spiegare il fenomeno che prese le mosse da quel momento. Fatto sta che le mollichelle di pane ebbero l’immediato effetto di richiamare non soltanto gli iniziali passerotti, ma anche molti loro simili, per la gioia pura dei due coniugi, ma ancora per poco. Per poco, perché? Perché nel mondo avicolo si dovette diffondere la voce che quella piscina costituiva un ottimo resort per i volatili di passo. Avvenne quello che non era poi tanto difficile da prevedere: in successione sempre crescente la piscina dei signori Coletta si trasformò in un’oasi ecologica per ogni specie di uccelli migratori. Cominciarono le starne, seguite a breve distanza dalle anatre color solferino, e via di questo passo fino alle cicogne e ai fenicotteri rosa. Sotto gli occhi sbalorditi del coniugi Colletta, la piscina di cui andavano così fieri si trasformò in un luogo di appuntamento par tutti gli esseri alati in fuga dai climi freddi e in transito verso le terre calde in cui svernare. Dopo un primo sbandamento (che durò appena due anni), i Coletta smontarono gli spaventapasseri, che si erano rivelati inefficaci per scoraggiare anche i passeri, e obtorto collo passarono a sparpagliare sul pelo dell’acqua del mangime avvelenato. L’effetto fu efficace. Dopo i primi giorni si videro molto grandi uccelli galleggiare morti sotto lo sguardo stupito dei loro simili. La soluzione sarebbe risultata vincente, se non fosse intervenuto il WWF. nella persona di un autorevole rappresentante della zona. Costui, dopo aver recintato la piscina, si premurò di deferire i due proprietari all’autorità giudiziaria con il capo d’accusa di delitti contro l’umanità. Ora cosa abbiano da spartire le anatre color solferino, le cicogne e gli aironi rosa con il genere umano è
domanda legittima che, ancor prima del lettore, ce la chiediamo persino noi che scriviamo. Ma se non si trattava di un delitto contro l’umanità, quello era comunque da considerare un atto di profonda insensibilità nei riguardi della montante opinione che rubrica le offese contro la natura come reati destinati a colpire l’ambiente in cui vive l’uomo. Per sottrarsi alle maglie della giustizia i Colletta assunsero un avvocato che fondava il suo solido prestigio sull’altrettanto solido onorario. Ma sia l’accusa che il collegio giudicante professavano una profonda fede nella necessità che l’ecosistema andasse difeso a tutti i costi. Si aggiunga, poi, che la morte di tante cicogne costrinse alcuni genitori a dover modificare la favola dei neonati che hanno per postino quel pennuto. Le uniche persone a trarne giovamento furono quelle che, una volta praticato l’aborto, potettero dare la colpa della mancata nascita ad una cicogna morta nell’adempimento del suo dovere. Tra sentenze ed appelli, la vertenza si protrasse per alcuni anni, durante i quali la piscina vide progressivamente mutare il suo aspetto e, da spazio per la contemplazione del creato a conforto dei coniugi Colletta, si trovò a ricoprire il ruolo di terreno di scontro di due opposte fazioni: i difensori della proprietà privata senza vincoli di sorta e i sostenitori della priorità dell’ecosistema. Nel frattempo, recintato com’era e privo di mangime, quel sito perse del tutto il suo potere dia attrazione del volatili di passo. Non più curato, lo stesso impianto idrico finì per diventare ricettacolo di ogni impurità atmosferica, nonché habitat per qualsivoglia tipo di pianta selvaggia. Ai coniugi Colletta, le rare volte in cui gli veniva permesso di entrare nella loro proprietà, si stringeva il cuore alla vista di quell’angolo di paradiso ridotto ad una conca palustre più adatta ad ospitare i dannati dell’Inferno dantesco illustrato dal Doré. Il signor Colletta, che poteva vantare al suo attivo su una buona formazione umanistica, nell’osservare lo scempio operato dal fattore tempo sulla sua adorata piscina, non poteva mancare di citare l’ “Historia longobardorum” di Paolo Diacono, e per la precisione quel passo in cui lo storico si dilunga a raccontare il degrado delle strade di Pavia in assenza di un Potere che se ne prendesse cura. La situazione, come si è detto, andò avanti tra alti e bassi (ma più bassi che alti) per un lasso di tempo che vide la vertenza dimenarsi tra le panie della burocrazia, di quella burocrazia dalla quale non è esente neanche il processo in via breve; e tutto questo fino alla notte in cui la signora Colletta fece un sogno.
La signora Colletta quella notte sognò che passeggiava lieta e serena lungo un sentiero di campagna, quando all’improvviso una nube bianca grigia e rossa si staccò dall’arco del cielo per puntare direttamente su di lei. All’approssimarsi, quella nube si rivelò per essere una nutrita squadriglia di aironi e cicogne che con i loro becchi minacciavano i sui occhi. La donna si svegliò di soprassalto coperta da una cortina di sudore, e con un pensiero nella testa: convertire la piscina in oasi ecologica. Inutile dire che anche in questa occasione il signor Colletta fu d’accordo con la moglie, soprattutto nella prospettiva che una simile soluzione avrebbe potuto porre fine alla contesa giudiziaria. E così fu: tra il WWF e la coppia intervenne un accordo extragiudiziale in ottemperanza del quale il primo si accollava l’onere di rimettere a nuovo la piscina e i coniugi quello di porre la loro proprietà a disposizione del pubblico. Come appendice all’accordo, il ricavato dei biglietti d’ingresso veniva diviso nella percentuale del fifty fifty. Ora la vicenda che ha agitato gli ultimi anni di vita dei coniugi Colletta si è attestata su un treno di corsa che accontenta tutti. La signora Colletta ogni mattina monta servizio alla cassa e stacca biglietti per un pubblico per lo più infantile; cicogne, aironi ed anatre nel transito si soffermano in frotta a becchettare il pesce fresco che offre loro il signor Colletta, suscitando l’entusiasmo dei piccoli spettatori; il WWF, di conseguenza, può aggiungere un altro fiore all’occhiello per la sua continua difesa dell’ambiente. Dopo una conclusione idilliaca come questa, non ce la sentiamo di guastare la festa al lettore tirando in ballo le esercitazioni nucleari da parte del dittatore della Corea Del Nord e le controminacce del presidente Trump.
#people
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ANASTASIO
di Francesca Cicatelli Foto Claudio Iannone
MARCO ANASTASIO IL RAPPER DI META DI SORRENTO, VINCITORE DELL’ULTIMA EDIZIONE DI X FACTOR, HA APPENA CONCLUSO “LA FINE DEL MONDO TOUR”, 20 TAPPE IN GIRO PER L’ITALIA.
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Anastasio, aspetta, siamo pronti per saperne di più. Giocando con il suo testo più famoso scopriamo la carica di un ragazzo ventunenne (anzi ventiduenne, tempi tecnici di realizzazione dell’intervista), la maturità di un giovane uomo che ha tanto da trasmettere con i suoi testi e l’energia che mette in ogni singola interpretazione, così Anastasio ci ha regalato un po’ del suo tempo, tra la registrazione del nuovo album e i concerti che si stanno svolgendo in tutta Italia, permettendoci di sapere qualcosa in più del cantautore campano. Piace sottolineare, come ha definito alcune esperienze: “galvanizzanti”, “bestiali”. Ascoltando le risposte di Marco si comprende che il giovane cantante di sale in zucca ne ha, e quel che ritroviamo nei testi delle sue canzoni certamente non è pura retorica votata al facile consenso da parte di una generazione di arrabbiati. Sin dal mese di settembre 2018, quando abbiamo avuto la possibilità di ascoltare il suo inedito, La fine del mondo, ci è parso chiaro che l’esperienza sul palco di X Factor la avrebbe vissuta da protagonista. Così è stato evidentemente ed è così che quella avventura sta avendo un prosieguo coinvolgente e suggestivo. Il successo dell’album, i concerti gremiti di giovani appassionati di musica, della sua musica, e tante idee ancora da sfornare. Perché è vero, chi ben comincia è a metà dell’opera, ma qui si nutrono grandi speranze per i prossimi lavori, le aspettative sono notevoli e allora l’opera dovrà essere tale, con la “O” maiuscola. Ma Anastasio ha i mezzi, gli strumenti e un grande talento, lui lo sa bene, le sue risposte sono state precise e sicure, come le sue canzoni. Marco ha carattere e non lo nasconde, neanche a Mister Sarri a seguito di recenti scelte professionali non condivise.
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A N A S TA S I
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Tutte esaurite le date dei concerti, una bella soddisfazione e immagino anche tanta stanchezza. Questo 2019 proseguirà così? Spero davvero che il 2019 continui con lo stesso ritmo naturalmente. Sono arrivato stanco alla fine del tour, però non è distruttivo come si crede, per me è molto bello e galvanizzante salire su un palco e incontrare tanta gente. Se proprio lo vuoi sapere, mi scoccio di più a fare le interviste. Al concerto di Napoli hai percepito qualcosa di diverso? A Napoli ho sentito qualcosa di completamente unico, perché Napoli è una piazza particolare, è una piazza a sé. L’accoglienza è stata semplicemente bestiale. C’era un pubblico così scalmanato, che mi ha fatto sentire il calore sin da subito; è stata sicuramente la data più bella di tutte, mi sono caricato tantissimo, anche perché quando il pubblico è super entusiasta, si scalda immediatamente anche l’artista. Continui ad abitare a Sorrento. Come sarebbe oggi suonare a casa? Non l’ho ancora fatto a dire il vero, ma ho in programma di fare un concerto proprio in penisola sorrentina e sono sicuro che sarà semplicemente fantastico, perché credo che troverò lo stesso calore di Napoli, se non addirittura più forte. X Factor è stata un’avventura importantissima. Cosa ti è rimasto di questa esperienza? Innanzitutto mi è rimasto un certo rigore. Lo stesso rigore che mi sono imposto in questo programma. Poi mi è rimasta la tecnica acquisita e soprattutto tanti amici, perché dietro X Factor c’è tanta gente bella e in gamba che lavora. Senza poi escludere i concorrenti con i quali ho stretto un rapporto d’amicizia che dura ancora oggi. Sul palco, durante lo show, si sono alternati cantanti con un’importante carriera alle spalle. Chi ti ha colpito di più? Delle esibizioni che ci sono state a X Factor, confesso, non ne ho viste la maggior parte, perché noi concorrenti subito dopo la performance, difficilmente assistiamo a ciò che succede dopo. Però ho visto Salmo, che chiaramente mi ha colpito, perché dal vivo lui è sempre un mostro di bravura, lo sanno tutti. In finale ho applaudito anche Ghali. Con quale artista internazionale ti piacerebbe collaborare, anche solo per condividere la scrittura di una canzone? Non saprei rispondere adesso, perché
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scrivo solo in italiano. Magari più in là approccerò anche i testi stranieri e chissà che non nasca una collaborazione con artisti internazionali. Il primo concerto a cui sei stato? Il primo concerto a cui ho assistito, ed è stato davvero tardi, è stato quello dei 99 Posse. Il concerto che più ti ha emozionato? Mi è piaciuto moltissimo James Holden al Santeria, perchè mi ha trasmesso un’emozione nuova per un genere musicale che non avevo ancora esplorato, quello dell’elettronica. Hai idee e una maturità che non necessariamente appartengono a un ragazzo di 21 anni. Ti senti nella tua età? Non so come ci si sente nella mia età, io mi sento ventunenne, ventiduenne in realtà in questo momento. Molti mi dicono che sembro più vecchio, ma boh, chossà, sarà che sono pesante. Frequenti amici della tua età o preferisci altre generazioni? Abbraccio qualsiasi generazione senza pensarci in realtà. I miei amici sono tutti miei coetanei, fatta eccezione per chi è più grande di tre o quattro anni, però sono mio agio sia con persone più grandi che gente più piccola. Voglio dire, mi piace anche stare con i bambini e giocare a pallone. I ragazzi sono padroni e vittime dei social? Non esistono secondo me padroni dei social, sono tutti vittime. Non penso che ci sia qualcuno a cui i social facciano bene, a meno che non li si usi sporadicamente per informarsi.
ANASTASIO Credo che oggi servano a tappare un vuoto e a dare quello stimolo continuo senza prendere fiato. È qualcosa di molto malato e frenetico non riuscire a stare per neanche cinque minuti in silenzio, senza far nulla, ma dover per forza scorrere una bacheca. Personalmente mi colloco vittima dei social. A sei mesi dall’inizio di una carriera contraddistinta dalla fama nazionale, sei soddisfatto dei tuoi primi passi? Sono felice e soddisfatto, ma allo stesso tempo so che è appena uscita fuori la punta dell’iceberg, sono sicuro che sarò ancora più soddisfatto dei secondi passi. Sei a lavoro sul nuovo album. Cosa possiamo aspettarci in termini stilistici? Una evoluzione o cambiamenti profondi? Il nuovo disco sarà ricercato musicalmente, la scrittura sarà chiaramente al centro. C’è stata una evoluzione dei testi e anche delle tematiche, ho messo diversi storytelling e anche un paio di brani autobiografici. Cambiamenti profondi forse è un po’ esagerato, ma sicuramente continuo ad evolvermi, man mano che vado avanti sento che il mio stile di scrittura cresce. A 21 anni i cambiamenti che stai vivendo avranno riflessi sui testi delle nuove canzoni? La vita che sto facendo adesso mi ha influenzato. L’esperienza di vita cambia lo stile di un artista secondo me, figuriamoci una così. Quando sei in vacanza riesci a “staccare” o la mente continua a lavorare? Dipende, quando lavoro, scrivo. E puoi capitare anche in vacanza, ma è comunque un piacere. Di certo sto più tranquillo. Magari restare a Sorrento per te sarebbe già una vacanza? Per me andare a Sorrento è sempre una vacanza, soprattutto adesso che ci sto meno.
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#pokerdassi
Quattro domande uguali per tutti, quattro risposte diverse che raccontano le passioni, i gusti, la vita di quattro personaggi che conoscono bene Napoli e la amano intensamente. Il poker d’assi è servito. di Paola De Ciuceis
SETTIMIO COSTA skipper e sailing charters designer
Blu profondo, fascino o paura? Tanto fascino e poca paura, giusto il necessario per la sicurezza. Al boom del charter nautico a vela è corrisposto un enorme aumento della prudenza dalla progettazione delle barche alle dotazioni di sicurezza tra adeguamenti dell’elettronica di bordo, la preparazione di skipper e hostess, i moderni servizi di previsioni metereologiche. Lo skipper locale che conosce luoghi, persone, baie ridossate, non è risorsa da poco. Il crocerista, amico o nemico? Scegliere una vacanza in barca a vela porta di fatto all’incontro fra persone con un comune amore per il mare, la natura, il cibo e le abitudini mediterranee. Ciò fa si che nascano grandi amicizie destinate a continuare negli anni; mi capita di avere inviti nelle varie parti del mondo da cui provengono i miei ospiti felici di aprire le loro case all’accoglienza. Vizi privati e pubbliche virtù, i segreti in barca… In barca i segreti non esistono! Vivere per una settimana a stretto contatto 24 ore su 24, fa si che ogni maniera di essere e di relazionarsi venga messa a nudo. È inutile fingere; anzi, aprirsi e confrontarsi è una parte interessantissima del tempo trascorso insieme. Naturalmente tutto resta circoscritto alla cerchia di componenti del gruppo del charter, al di fuori nulla deve uscire; lo skipper è come un confessore. La voce del mare, suoni e colori… Un bravo skipper sa capire gusti, necessità, aspettative, paure per far scendere le persone dalla barca felici e con la voglia di tornarci. Non esiste una formula uguale per tutti. Baie solitarie dall’acqua cristallina, sciabordio delle onde sulla fiancata mentre il sole tramonta e tinge di giallo, rosso e viola il cielo che si fonde con il mare con un odorino di polipetti affogati che si impossessa della barca, va bene per alcuni; il rientro in marina o alla boa per l’aperitivo a terra prima della cena al ristorante stellato o il locale a conduzione famigliare a base di pesce, per altri ... tocca allo skipper capire quale vento è il tuo. 38
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FILIPPO D’ARRIGO skipper e istruttore di vela
Blu profondo, fascino o paura? Fascino, forse perché sono stato abituato fin da piccolo a fare il bagno al largo. Certo può fare paura perché non conosci quello che si può nascondere. Anche a me, avendo visto Lo squalo (il film), capita di pensare adesso arriva un mostro marino…ma credo che ci siano più probabilità di fare un incidente in auto che essere attaccati da un megalodonte. Il crocerista, amico o nemico? Nemico, forse è troppo; certo, capitano persone insopportabili ma questo succede ovunque, la barca inoltre ti insegna ad essere tollerante. Credo che il modo giusto di vivere la vacanza in barca a vela sia quello di cogliere l’opportunità di stare a contatto con il mare e con gli ambienti selvaggi che ti regala. Nella vita terrestre moderna tutto è più o meno programmabile, mentre in mare possono succedere le cose più incredibili e devi essere pronto a tutto. Le persone che, invece, vedono la barca a vela come uno status rischiano di rimanere deluse a meno che non si passi la vacanza in porto, il che sarebbe un pochino triste. Vizi privati e pubbliche virtù, i segreti in barca… Niente di più e niente di meno di quello che può accadere nella vita normale. Nell’immaginario comune la barca è uno dei pochi luoghi segreti, intimi e privati, ma, con le tecnologie moderne, tutti siamo facilmente rintracciabili e raggiungibili. Comunque, volendo, in mare si riesce ancora ad essere irraggiungibili da tutti e da tutto. La voce del mare, suoni e colori… Sono da sempre attratto dalle isole, in particolare quelle del Mediterraneo; mi danno l’idea di posti di confine dimenticati dal tempo in cui sembra che non succeda mai niente salvo poi stupirti. Colore? Tendenzialmente il mare Adriatico, che non amo, ha i toni di nero; lo Ionio e molti altri tropicali vanno sul verde smeraldo, molto bello, ma il mio preferito è il blu elettrico del Tirreno. Sono anche innamorato delle prime luci dell’alba. Suono? Il semplice suono delle onde che frangono.
FABRIZIO RICCIARDI titolare Ricciardi Yacht
Blu profondo, fascino o paura? Entrambi. Il blu profondo mi affascina ed attrae da sempre, ma è inutile nascondere che in certe situazioni può creare anche un pizzico d’ansia… l’esempio più tipico è quando ti trovi a dovere fare un lavoro sotto la carena in alto mare sapendo che sotto di te ci sono svariati metri di “blu”; più volte mi è capitato di dover fare lavori subacquei ad oltre 1000 metri di fondo e, devo dire, fa proprio un certo effetto. Il crocerista, amico o nemico? Il crocierista per noi può essere solo amico. L’approccio con lui si divide in tre fasi essenziali: la prima, quando è il cliente che mi chiama per la prima volta per un preventivo e per la prenotazione; la seconda, quando si trasforme nell’ospite che arriva a bordo; la terza, quando è ormai un amico, come nel 90% dei casi già da metà settimana di crociera…insomma, con i miei clienti ho per lo più rapporti stupendi; e, considerato che si tratta di gente che magari ho avuto a bordo (e visto) solo per una settimana, magari 20 anni fa, non posso pensare altro che difficilmente diventi mio nemico… diciamo che deve mettersi proprio d’impegno per riuscirci! Vizi privati e pubbliche virtù, i segreti in barca… Forse, a fine “carriera”, scriverò un libro dal nome “Il Pozzetto”. La sera, infatti, in pozzetto le persone che meno conosco si aprono con me più che con lo psicologo; e ce ne sarebbero di aneddoti …ma sono fedele al segreto professionale!!! La voce del mare, suoni e colori… È la natura in generale che mi attrae, mi da emozioni irripetibili. Poco importa che sia il mare o la montagna e anche questa non è male anche se l’ho scoperta solo da un po’ di anni grazie agli amici abruzzesi; ma, il primo amore è “salato”: sarà che sono nato vicino al mare, lo vivo tutti i giorni ed ogni anno più intensamente, nel bene e nel male, la grande distesa blu mi regala delle meravigliose performance di suoni e colori; emozioni sempre diverse a seconda dei periodi dell’anno.
RICCARDO ROSSI skipper Rossodisera
Blu profondo, fascino o paura? Un insieme di emozioni, un misto tra fascino, mistero, bellezza, libertà e paura! Tutte queste cose messe insieme, a volte ti fanno desiderare di tornarci, altre di pensare (chi me l’ha fatto fare). Il crocerista, amico o nemico? Per lo skipper è come per lo psicologo il suo paziente! Si ha poco tempo per capirlo, conoscerne le esigenze, le paure e quello che gli può piacere; bisogna studiarlo e modellarsi per trasmettergli la propria capacità e simpatia. Per quanto antipatico, non potrà mai essere il tuo nemico: è un cliente e, nei limiti, va sempre accontentato; anche quando non si può, senza far pesare ciò che non ha potuto fare! Ai più pare un lavoro semplice e divertente ma è faticoso, fisicamente e mentalmente. Vizi privati e pubbliche virtù, i segreti in barca… Stare in costume, in spazi ristretti per la quasi totalità del giorno, mette a nudo pregi e difetti delle persone; si scopre quello che in un’amicizia in città non si riesci a vedere né a percepire. La barca abbassa un po’ le nostre difese, si diventa più disposti al dialogo e all’essere se stessi, senza maschere, senza trucchi! Avevo un importante armatore, imprenditore romano, mi diceva sempre che i migliori contratti riusciva a chiuderli in barca, riusciva in poco tempo a trovare una sintonia! Certo, credo che se le barche potessero parlare… si romperebbero la maggior parte dei matrimoni. La voce del mare, suoni e colori… I colori e i suoni percepiti in mare sono difficilmente paragonabili ad altri; sempre diversi, mai banali, il sole che si arrossisce nel momento in cui bacia il mare, il mare che lentamente sale e riscende sulla battigia della spiaggia come una dolce ninna nanna, o fermarsi con la barca in mezzo al nulla nel totale silenzio, anche quella è musica! Sono anni che vado in barca e vedo albe, tramonti e tutto quello che ci può essere; una giornata in mare, è come una fantastica opera teatrale: replica tutti i giorni, ma è sempre diversa! 39
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#leggèra
IN VACANZA
Per questa calda estate in libreria non si ha che l’imbarazzo della scelta tra le molteplici novità editoriali italiane e straniere fresche di stampa. Così per non far torto a nessuno o rischiare di compilare un semplice elenco, preferiamo andare a riprendere alcuni dei titoli più venduti – secondo le classifiche ufficiali – da gennaio 2019 ad oggi. Così da dargli nuova vita sotto l’ombrellone o al fresco della montagna. Gennaio ha visto trionfare il nuovo capitolo delle avventure del commissario Schiavone nato dalla felice penna di Antonio Manzini, Rien ne va plus, e un giallo non può mancare nei mesi estivi. Negli stessi giorni tornava in libreria e in classifica Michel Houellebecq con Serotonina e un tema piuttosto scottante per l’universo maschile: il protagonista del suo romanzo – a causa di un farmaco necessario a curare la depressione – diviene impotente ed inizia a interrogarsi se una vita a metà valga comunque la pena di essere vissuta. Per quanti ritengono che – complice il relax da vacanza – ci si possa dedicare a letture non necessariamente leggere. E se febbraio è il mese dei travestimenti, almeno di quelli carnevaleschi, allora val la pena ricordare Bianco letale di Robert Galbraith, pseudonimo di J.K.Rowling, la mamma di Harry Potter. Qui alle prese non con il noto maghetto che ne ha decretato la fama planetaria, bensì con il commissario Cormoran Strike e un nuovo complicato caso che lega i bassifondi di Londra alla Camera dei Lord. Una nuova saga destinata ad avere la stessa fortuna di Potter e soci? Ai lettori l’ardua sentenza. Nell’ambito del mistero – seppure di tutt’altro segno – ricordiamo anche Chiamatemi Tiresia di Andrea Camilleri. Il prolifico scrittore siciliano questa volta non si dedica al suo amato Montalbano ma ricostruisce la storia del celebre indovino Tiresia con relativo apparato di divinità, misteri e leggende. Il podio di marzo, invece, è tutto italiano: la maggior parte dei
in vetrina
Piera Carlomagno UNA FAVOLOSA ESTATE DI MORTE Rizzoli Pietro Treccagnoli L’ARCINAPOLETANO Libreria universitaria Paolo Borrometi UN MORTO OGNI TANTO Solferino STEFANIA GUARRACINO IL VIAGGIO DI BEL Pagine Lello Marangio AL MIO SEGNALE SCATENATE L’INFERNO Homo Scrivens
a caccia di libri. letteratura, romanzi, gialli, testi zen, fantasy, letture per ogni appassionato di LUCIA NICODEMO
lettori, infatti, sceglie La Versione di Fenoglio di Gianrico Carofiglio; Le parole di Sara di Maurizio De Giovanni e, colpo di scena, il saggio Mantieni il bacio di Massimo Recalcati. Lo psicanalista, divenuto noto ai più attraverso una serie di appuntamenti televisivi tra cui Lessico amoroso, riunisce in questo pamphlet alcune lezioni brevi sull’amore. E l’amore, si sa, fa rima con estate. E per rimanere in ambito letterario nostrano ricordiamo anche L’isola dell’abbandono di Chiara Gamberale e I tempi nuovi di Alessandro Robecchi in cui facciamo la conoscenza con due sovrintendenti di polizia e con due investigatori dilettanti che promettono di farci compagnia per molto tempo. Michele Serra e il suo Le cose che bruciano tiene banco sulla scena editoriale di aprile ma la vicenda di Attilio, protagonista del romanzo, innamorato della politica e deluso dalla stessa, potrebbe acquistare una nuova prospettiva alla luce dei recenti fatti elettorali italiani. E ad aprile è spirato forte anche il vento del Nord perché è tornata Camilla Läckberg con La gabbia dorata e un nuovo diabolico personaggio, Faye. Suggeriamo, però, di ripescare dagli scaffali anche Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton, accolto con entusiasmo dalla critica - il Financial Times parla di Turton, come dell’erede diretto di Agatha Christie – e dal pubblico. La trama è decisamente troppo complessa e intricata da riassumere in poche righe ma vi basti sapere che gli ingredienti sono: una maestosa residenza inglese di campagna, una festa in maschera e due delitti a distanza di diciannove anni l’uno dall’altro. E, infine, per maggio scegliamo due donne e due italiane: Stefania Auci con I leoni di Sicilia e Alessia Gazzola con Lena e la tempesta. Scegliamo la Auci perché non c’è estate senza saga e quella della famiglia Florio val la pena di essere letta. La scrittrice riesce ad intrecciare il percorso dell’ascesa commerciale e sociale dei Florio, arrivati a Palermo da Bagnara Calabra, le loro tumultuose vicende private e gli eventi più importanti della storia italiana, dai moti del 1818 allo sbarco di Garibaldi in Sicilia. Alessia Gazzola - autrice della serie L’allieva, straordinario successo in libreria e in tv - ci regala, invece, un romanzo sulla magia dei nuovi inizi e la voglia di vivere andando oltre le proprie barriere. Un romanzo ambientato su un’isola durante una calda estate. Come non metterlo in valigia? Buona lettura.
#amazing
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BANANA YOSHIMOTO LA SCRITTRICE GIAPPONESE, È TORNATA IN ITALIA PER DUE INCONTRI CON GLI STUDENTI DELLE UNIVERSITÀ DI NAPOLI E SALERNO. di Antonia Fiorenzano foto Riccardo Siano
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a fa
Quando si sente il nome di Banana Yoshimoto subito vengono in mente le copertine dei suoi romanzi. Copertine dagli echi onirici per grafica e colori, invitanti quanto basta da far prendere tra le mani una copia anche se non si è suoi ferventi lettori quando si sbircia tra gli scaffali delle librerie. In fondo il mondo raccontato dalla 54enne scrittrice giapponese è sempre stato un universo sospeso, un po’ immaginifico, fatto di atmosfere in cui sentimenti ed emozioni animano i suoi personaggi, in cui famiglia, amicizia e riflessioni sulla vita sono costanti essendo un po’ quella benzina di quella gioventù della quale ha sempre raccontato sia quando lo era lei che adesso che ha l’età per essere una guida per i giovani suggerendo qualche consiglio. È idolatrata come saggia guru da molti studenti che spesso incontra in giro per il mondo. Di questo lei ne è un po’ lusingata, un po’ divertita, ma di fatto è tra le scrittrici più tradotte al mondo, rappresentando con la sua scrittura intimista un Giappone contemporaneo. Forse anche questo l’ha resa tra quelle autrici pop anche soltanto per fama facendo storcere il naso ad alcuni critici ai quali risponde che tra i suoi prossimi obiettivi è vincere il Premio Nobel per la letteratura. 44
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Banana Yoshimoto, pseudonimo di Mahoko Yoshimoto, è iconica quanto basta per essere una delle protagoniste del nostro #Amazing, ecco perché non abbiamo potuto fare a meno di incontrarla quando è tornata a Napoli lo scorso 17 maggio per incontrare gli studenti dell’Università L’Orientale dove ha entusiasmato i ragazzi con un fine dibattito al Circolo degli Artisti piuttosto insolito: invitando a cantare, docenti compresi, una celebre canzone giapponese con tanto di sottofondo musicale. Un momento di ilarità che molto rivela di lei, donna riservata, a tratti timida da voler mantenere a tutti i costi un basso profilo ma che all’improvviso è capace di grandi entusiasmi da illuminare una stanza e che viene fuori durante tutta la nostra intervista dal mood serrato in cui senza giri di parole si capisce tutto. È una donna che ama passare inosservata, come si intuisce anche dal suo look con un outfit semplice e senza un filo di make up sul viso. Infatti, intervistarla non è una cosa che capita tutti i giorni visto che di rado ama parlare di sé, non è un caso che della sua vita privata non si conosce molto salvo che è sposata con un musicista da quale nel 2003 ha avuto suo figlio e che suo padre era un famoso poeta e critico letterario giapponese di formazione marxista i cui lavori hanno influenzato profondamente i
BANANA YOSHIMOTO
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movimenti radicali studenteschi giapponesi degli anni ’60 e proprio suo padre ha scritto un saggio su di lei intitolato “Yoshimoto Takaaki X Yoshimoto Banana”. Insomma, la letteratura e l’arte Banana le respira fin da bambina, determinando il suo futuro. Banana, con l’Italia, soprattutto con Napoli, ha un legame forte. Infatti non è un caso che nel suo “Chie-chan e io” che successivamente è stato adattato per il teatro proprio in occasione del Napoli Teatro Festival Italia del 2008, una delle due protagoniste, Kaori, importasse dall’Italia oggetti d’artigianato.
Tra i suoi romanzi più celebri c’è l’emblematico “Kitchen”, il libro che l’ha lanciata nato dalla fusione di tre romanzi brevi. Se dovesse adattare una versione italiana di “Kitchen” di quale piatto della nostra cucina sceglierebbe di parlare? (Ride) Bè, sarebbe la pizza! In Giappone, ma anche in Corea, sono stati trasposti per il cinema molti dei suoi libri. Ripeterebbe l’esperienza? A dire il vero sì! Mi piace scrivere per il cinema e, a dirla tutta, accadrà presto, ma per ora non posso dire nulla.
Dopo alcuni anni è ritornata qui, che impatto ha avuto con la città? Io adoro l’Italia e ogni volta che posso ci torno molto volentieri, in particolar modo a Napoli e mi rammarico che arrivi poca letteratura italiana in Giappone. Ci mancavo da alcuni anni e ogni volta che ci ritorno provo sempre emozioni forti, contrastanti. Del resto Napoli è una città indefinibile. Qui ci sono delle atmosfere speciali e anche nel poco tempo riesco a sentire.
Mentre per l’universo letterario è già in cantiere qualcosa? Ora che mio figlio è cresciuto, ho molto più tempo per scrivere e sento che è giunto il momento per iniziare a lavorare per un nuovo libro di quelli lunghi. Negli ultimi tempi mi sono molto appassionata all’esoterismo e l’humor nero. Sarei interessata ad affrontarli, quindi, preparatevi a qualcosa di assolutamente nuovo.
Allora, quando una storia ambientata a Napoli? Non mi sento ancora pronta a scrivere su Napoli, ma se lo dovessi fare sicuramente sarebbe tra narrativa e saggistica.
I suoi personaggi stralunati e pieni di presagi hanno conquistato lettori di più fasce d’età. Lei è tra quelle autrici che fa da ponte tra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi, mettendoli anche d’accordo.
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Come ci si sente a essere testimone di due generazioni? Accade spesso che i genitori consiglino i miei libri ai loro figli. Di questo sono molto onorata, ma al tempo stesso sento una grande responsabilità nei confronti di questi figli. I ragazzi sono molto importanti e spesso incontro gli studenti, alcuni dei quali hanno su per giù l’età di mio figlio Manachinko. Anche per questo sono felice di essere di nuovo a Napoli dopo 5 anni e di aver incontrato gli studenti dell’Università L’Orientale augurandomi di essere riuscita a trasmettere un senso di speranza e di attesa per il futuro. In “Kitchen” attraverso la protagonista Mikage affrontava la solitudine giovanile. I ragazzi e l’essere giovani sono sempre stati temi ricorrenti e continuano a esserlo per lei. Basandosi anche della sua esperienza di madre, con quale chiave di lettura racconterebbe i ragazzi di oggi? Credo che ci siano molti modi e strumenti validi per raccontare i giovani e il loro mondo anche per farlo raccontare a loro stessi. Sicuramente la scrittura e, in particolare, quella narrativa è il mezzo privilegiato perché i romanzi non spariranno mai, dando la libertà di offrire il proprio punto di vista sulla vita. Secondo me questa è la cosa più bella in assoluto.
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I N I L L E B O R T A TE 48
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E N O I I G A A T M S E H A V C O N U E N P O Ù I UNA P di Antonia Fiorenzano
FILIPPO TIMI, LUIGI LO CASCIO, SERGIO RUBINI, ZEROCALCARE SONO SOLO ALCUNI DEI NOMI CHE SI ALTERNERANNO SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO BELLINI PER UNA STAGIONE ALL’INSEGNA DELL’ATTUALITÀ SEMPRE APERTA ALLA COESIONE TRA LE ARTI. PER ANNUNCIARLA UN PARTY CHE OSANNA LA CREATIVITÀ IN TUTTE LE SUE FORME 49
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Se immaginate le lunghe e soporifere conferenze stampa in cui si sta inchiodati a una sedia distratti dai propri pensieri, probabilmente non siete mai stati a una delle presentazioni delle stagioni teatrali del Teatro Bellini, la casa del teatro, definizione che negli ultimi anni accompagna le scelte ma soprattutto il lavoro di uno dei teatri più belli di Napoli che si è imposto tra le più ferventi realtà teatrali e culturali presenti in Italia. Più che casa del teatro sarebbe preferibile definirlo la casa delle arti per l’apertura che dimostra nel far entrare e, anche, contaminare le più disparate forme artistiche e ne è piena sintesi la stagione 2019/2020 presentata il 5 giugno scorso durante un party in cui non sono mancate le performance che hanno travolto gli spettatori, accendendo il loro entusiasmo rendendoli partecipi di un’annata che continua a costruire reti sinergiche per celebrare la creatività tout court. Tra happening di attori, musica e vino l’evento di presentazione si è svolto in collaborazione con la Scuola Italiana di Comix, riconosciuta a livello internazionale come uno dei più importanti punti di riferimento nella formazione di professionisti del racconto e della comunicazione per immagini. A questo scopo, un gruppo di trentacinque allievi composto da disegnatori scelti dalla scuola ha realizzato secondo personali interpretazioni le illustrazioni per ogni titolo del calendario degli spettacoli che costituiranno la stagione 2019/2020 e che sono state esposte tra i palchi della sala. Una collaborazione forte quella tra la Comix e il Bellini con la realizzazione delle tre icone che rappresenteranno la Campagna abbonamenti 2019/2020 fatte da Valentina Galluccio la quale durante la serata ha creato dei disegni live. Tanti stimoli, tante suggestioni che consolidano e 50
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fanno perseverare verso la strada tracciata dai fratelli Russo: Roberta, Gabriele e Daniele, tre giovani intraprendenti e curiosi che con intelligenza hanno raccolto l’eredità del padre, l’attore e regista Tato Russo, proponendo una loro idea di teatro fresca, senza mai stancarsi di cercare qualcos’altro in cui alla tradizione si aggiunge la drammaturgia contemporanea; le grandi produzioni e quelle più off hanno la stessa risonanza; le compagnie composte dai grandi nomi e quelle dei giovani attori sconosciuti al grande pubblico viaggiano di pari passo sullo stesso binario con la medesima cura. Di fatto tutti anelano di partecipare a una stagione del Teatro Bellini. Tutti gli attori più famosi vogliono inserire nelle loro tournée il palcoscenico del Teatro Bellini. Onore e merito dei tre fratelli Russo e del loro team che seguono una filosofia open mind, incentrata sulla sperimentazione di nuovi format che avvi-
cinano anche le persone meno avvezze al teatro e i giovani. Ma soprattutto il dream team del Bellini è pronto all’ascolto, sempre disponibili ad accogliere idee valide all’insegna della qualità. Di anno in anno, hanno preso vita progetti che vanno oltre il teatro, buttando giù barriere mettendo in risalto l’editoria, il tango, band e musicisti provenienti dai generi musicali più eterogeni. E questa nuova stagione è aderente ai tempi che cambiano, all’insegna di un mélange che coinvolge e accontenta i gusti di tutti dove la danza, drammaturgia classica e contemporanea, nuovi allestimenti e graditi ritorni. Il meglio del panorama nazionale e internazionale con spettacoli e show che si alternano tra la Sala Grande e il Piccolo del Bellini. Si approfondiscono i temi del contemporaneo, con un occhio ai classici: Dracula di Bram Stoker con Luigi Lo Cascio e Sergio
Rubini il quale è anche regista dello spettacolo; Le Cinque Rose di Jennifer, un cult di Annibale Ruccello che ha per protagonista Daniele Russo diretto dal fratello Gabriele. Isa Danieli ed Enrico Ianniello, madre e figlio in Giacomino e mammà, un testo che viene dalla Spagna e che viene immerso in una dimensione tutta partenopea; il ritorno di Simone Cristicchi in Manuale di Volo Per Uomo; Rumori fuori scena, regia di Valerio Binasco (anche in primavera con Arlecchino servitore di due padroni); Madre Courage e i suoi figli diretto da Paolo Colella con Maria Paiato che tornerà in un ruolo opposto ne Il nemico del popolo insieme a Massimo
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Popolizio; l’atteso ritorno di Filippo Timi che scrive e dirige Skianto, una favola amara che con poesia racconta di un bambino diversamente abile che sogna di danzare e cantare. A dicembre si susseguono due appuntamenti internazionali: Dr. Nest di Familie Flöze che tornano con le loro maschere per raccontare nella loro maniera dissacrante il surreale universo di casi legati alla neurologia; la danza visual e coinvolgente di Stomp che trascineranno il pubblico nei loro ritmi usando i più banali oggetti della vita quotidiana per dare vita a un “delirio” artistico di ironia travolgente. Arriva sul palcoscenico del Bellini anche la graphic novel di Zerocalcare con l’adattamento teatrale di Kobane Calling, il noto reportage in cui il fumettista ha raccontato il suo viaggio nei pressi della città assediata di Kobane, al confine tra Turchia e Siria. A portare in scena Kobane Calling on stage un gruppo di giovani volontari partiti per Kobane che diranno la loro sulla situazione siriana. E poi, per coloro che non ne hanno mai abbastanza, fuori abbonamento alle battute finale dell’annata c’è un “must” del Teatro Bellini, Dignità Autonome di Prostituzione di Luciano Melchionna in un’insolita edizione primaverile. 52
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Che dire, al ritorno dalle vacanze, tra le frenesie delle nostre caotiche giornate, ci attende anche una piacevole pausa tra le poltrone teatrali a scoprire nuovi mondi e a conoscere nuove storie.
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Instrumenti
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#coverthetop
L'arte come mestiere di Carmine Luino
Elena Castiglia ci racconta il suo modo di fare arte: sperimentare, ma con solide basi tecniche. L'amore per Gustav Klimt e David Lynch e un progetto sull'hinterland napoletano. Raccontaci della tua “prima volta” artistica. Sin da piccola è sempre stato naturale per me disegnare. Ho sempre avuto la consapevolezza di avere una certa “dote” artistica. Passavo ore ed ore a disegnare e da adolescente avevo già le idee chiare: frequentare il liceo artistico. La mia “prima volta” artistica è legata proprio ad un ricordo del liceo. Con un professore organizzammo una mostra in via Duomo a Napoli, e io presentai il mio cartone pressato “50x70” con un ritratto un po’cubista. Se ci penso mi viene da sorridere. Era la voglia di rompere le regole e di sperimentare, dopo tante ore di disegno classico a matita. In quel momento ero fiera di me stessa: mi sentivo un’artista. La tua formazione vede la frequenza del liceo Artistico e successivamente dell’Accademia di Belle Arti. Che anni sono stati? Sono stati anni bellissimi, spensierati e pieni di grinta. Del liceo conservo bellissimi ricordi, ma l’Accademia l’ho amata. La scoperta dell’incisione e l’uso del segno, i primi progetti e il primo gruppo artistico: “Arteria”. Periodi di grandi sogni, insomma. 55
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Periferia
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Posi e Nega
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party magazine Mater fons
Sinapsi
Anima mea
Qual è il tuo rapporto con la tecnica nel fare arte? La tecnica è la base. Io sono un po’ “rigida” in alcune questioni riguardanti il fare arte e su come applicare la la tecnica. Spesso nel caos, dove tutti sono considerati artisti, la tecnica è quasi considerata un concetto superato. Io a quarant’anni ancora studio e applico le tecniche classiche, preparo i miei colori con il pigmento, preparo le tele, le tempere con l’uovo (una tecnica in uso fino al Rinascimento, NdR). Si è artisti per vocazione, ma l’artista è anche un mestiere. Nel 2006 hai partecipato a 13x17, la mostra itinerante diretta da Philippe Daverio, raccontaci di questa esperienza. L’esperienza con 13x17 è capitata quando ferquentavo l’Accademia e il gruppo Arteria. Ho partecipato alla collettiva con la mia opera dal titolo Contatto. Raffigurava una lingua di una persona nell’occhio di un altra. Un momento molto interessante di condivisione artistica. Una di quelle esperienze che ti aprono a nuovi modi di vedere l’arte. Tante visioni e tanti stili diversi. Quali sono i tuoi “maestri” di riferimento? Il segno di Egon Schiele e quel modo fortemente espressivo di trattare la figura umana. L’eleganza di Gustav Klimt, un visionario, il suo colore così bello da non poter essere spiegato. Dei grandi maestri ammiro molto William Turner e i suoi paesaggi. Mi affascina e mi attrae l’arte fuori dagli schemi. Nel cinema, ad esempio, adoro Tim Burton e David Lynch. Nella musica preferisco i classici, Mozart su tutti. Che rapporto hai con il centro della nostra città e con la sua periferia? Amo Napoli che è la mia città, ma so bene che è tante cose. Vivo a Casoria nell’hinterland napoletano. La realtà che osservo ogni giorno, fatta di gente comune che fatica, insegue sogni (il classico superenalotto) e vive la quotidianità è diventata materia per un mio progetto artistico: Periferia. Il titolo è provvisorio, ma vorrei diventasse un libro di racconti per immagini.
Schizzi
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#mammalemamme
IL GIOCO PREFERITO
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di Valeria Prestisimone
Il gioco del cuore, quello a cui si è particolarmente legati e affezionati. Quello che ti porteresti dietro nei viaggi e durante le vacanze; il gioco di cui non puoi fare a meno. Anche noi avevamo un gioco preferito che amavamo condividere con qualcuno in particolare: amici, nonni, genitori e fratelli. Io amavo follemente la casa d Barbie e il gioco scritto “Nomi, cose e città”, poi in seguito anche molto i giochi da tavolo. Oggi nonostante i tempi siano cambiati, i giochi preferiti pare siano sempre gli stessi. Abbiamo chiesto a due piccole amiche quali sono i loro e incredibile ma vero, ecco spuntare un evergreen che ha fatto giocare intere generazioni, che resta sempre in cima alle classifiche dei giocattoli del cuore, persino nel mio. Sto parlando ovviamente di Barbie. La linea di “fashion doll” commercializzata dalla Mattel dal 9 marzo 1959, resta la più venduta al mondo. Le bambine che ho intervistato sono Carola Cimmino di 7 anni e Beatrice Rubinacci di 6.
CAROLA CIMMINO 7 ANNI Qual è il tuo gioco preferito? Bianchina, il mio gatto di peluche. Perché? Perché è morbidissimo. Con chi preferisci giocare? Con mio fratello Mario ai Paw Patrol. Quando giochi? Ogni giorno, ma di più il sabato e la domenica. C’è un altro gioco al quale sei particolarmente legata? E perché? Le Barbie e la casa di Barbie, perché è molto fashion! BEATRICE RUBINACCI 6 ANNI Qual è il tuo gioco preferito? Barbie Perché? Perché posso giocarci e inventare bellissime storie, ne ho davvero tante Con chi preferisci giocare? Con le amiche ovviamente, ma anche con mamma e papà e con i nonni. Quando giochi? Appena arrivo a casa. C’è un altro gioco al quale sei particolarmente legata? E perché? “Indovina chi”. È divertentissimo.
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#chezchef
in cucina con... francesca pace Il liceo classico le ha dato l’amore per il foglio di carta e la penna, la laurea in scienze e tecnologie alimentari quello per il cibo e l’alimentazione, Napoli ha fatto il resto, rendendola inarrestabile come la lava del Vesuvio e multitasking come i vicoli della città. Sale e scende dai treni per lavoro, prende la metro, ma ama follemente lavorare da remoto, perchè le permette di stare connessa ovunque. Oggi è una digital content creator, vive scrivendo di cibo, cercando di trasmettere la passione che ha per esso e che il cibo ha per lei. Lo fotografa, lo interpreta, lo manipola, lo rispetta. Le piace stare dietro uno schermo del pc, ma anche mettersi davanti a una telecamera ed è per questo che ha sfidato se stessa in diversi programmi TV, e video su canali yt. Cosa voglia fare da grande non lo sa, ma ciò che la stimola di più è ció che vede attraverso l’obiettivo della macchina fotografica. Beve tanti caffè, ma rigorosamente amari, non potrebbe vivere senza mozzarella e impazzisce per il tiramisù. Ma i dolcetti che preferisce di più in assoluto sono i figli Nicolò e Mia.
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PLUMCAKE ALLE PESCHE Con una frusta lavorate le uova con lo zucchero fino a farle spumeggiare. Dopo un paio di minuti aggiungete a filo l’olio e lo yogurt. Mescolate ancora, quindi aggiungete la farina setacciata con l’amido e il lievito. Continuate con le fruste a bassa velocità grattate la buccia di un limone bio e solo alla fine aggiungete una pesca fatta a pezzetti piccoli. Ungete uno stampo da forno per plumcake e infornate in forno già caldo a 170 gradi per circa 50 minuti. Dopo 45 fate la prova stecchino. Sfornate e aspettate qualche minuto prima di sfornarlo.
ingredienti
3 uova 100 ml olio di semi 150 g zucchero 200 g yogurt pesca 150 g farina 00 1 bustina lievito per dolci 50 g fecola di patate scorza di 1 limone bio 1 pesca
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me
RICOMINCIO DA Ricomincio da me è un progetto di estetica sociale nato nell’ottobre del 2015 e dedicato alle donne affette da patologie oncologiche.
La mission del progetto è di accompagnare la riabilitazione delle pazienti attraverso l’estetica e la dermocosmetica professionale, intese come supporto psicologico per tornare a prendersi cura e credere in se stesse. Il laboratorio di estetica oncologica e sociale è partito un anno fa presso la Clinica Villa Salus di Messina e sta diventando un progetto nazionale.
Ideatrice del progetto è la farmacista e cosmetologa Myriam Mazza di Torre del Greco, che ha portato personalmente nelle realtà ospedaliere i laboratori gratuiti di prevenzione attraverso incontri mensili con estetiste specializzate a disposizione delle pazienti. Dal 13 marzo Ricomincio da me arriva a Napoli con “Coccoliamoci”, con una grande novità prima in Italia sul caregiver, ossia chi accompagna il malato nel percorso curativo. D’intesa con l’Associazione Genitori insieme, le cure specialistiche del confort e della cosmetica sociale saranno dedicate alle mamme coraggiose dei piccoli dell’ospedale Pediatrico Santobono – Pausilipon per 6 incontri organizzati nel 2019. La Dott. Myriam Mazza ha ritirato lo scorso aprile il riconoscimento nazionale “Farmacista dell’anno” presso COSMOFARMA – Bologna per il suo impegno sociale sulla cosmesi oncologica. Nel mese di maggio Ricomincio da me ha toccato la Toscana, con una prima tappa a Firenze in collaborazione con l’Associazione “Totta per tutti” con un
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incontro di presentazione del progetto che inizierà con incontri periodici, a partire dal prossimo ottobre. Per quanto riguarda la Sicilia, dove tutto è cominciato, quest’anno il rapporto col territorio si è potenziato e oltre a Messina il progetto è arrivato anche a Catania grazie anche alla collaborazione con l’Associazione “Il filo della vita”. Per concludere grazie all’Associazione “Noi in Rosa” di Salerno, la Dott. Myriam Mazza e il suo staff affiancano il Dott. Carlo Iannace e la sua equipe durante gli screening senologici.
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IL ROYAL WEDDING DE LE ZIRRE Il giorno del matrimonio è il coronamento di un sogno d’amore e l’inizio di una nuova vita. Ecco le emozioni del fatidico sì attraverso la moda e uno dei più noti brand partenopei: Le Zirre Napoli Limited Edition, ideato dalla vulcanica imprenditrice Paola Greco, con i figli Eleonora e Pierluigi e il marito Giancarlo Frezza. E che Royal Wedding Le Zirre sia! Protagonisti Eleonora e Giuseppe che hanno festeggiato il loro bellissimo matrimonio a Marechiaro alla “Conca sul mare”, ovviamente accompagnato dalle cosiddette “terribili” ovvero le “zirre”. E per il grande evento è stata lanciata sul mercato l’esclusiva linea wedding. Accessori per la vera sposa “princess”, giovane, alla moda e all’occasione anche fashion addicted. Le Zirre ha creato una linea speciale composta da accessori declinati in bianco con tre diversi tessuti pregiati e pensata anche per le spose “social”, che non vogliono rinunciare a un selfie all’altare. Ed ecco le wedding minibag, i sacchetti, il bis, il tris
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“Le Zirre sono una filosofia di vita” spiegano Eleonora e Pigi. Da soprannome di famiglia a brand d’abbigliamento e borse di grande successo con tre store in città: Via Bisignano, Via Crispi e a San Pasquale a Chiaja. Borse, cappelli e accessori dal design unico, realizzati con le stoffe di risulta delle grandi aziende. Parole d’ordine: moda, creatività, riciclo attivo e artistico. Diverse linee di borse, cappelli, ma anche abiti, capispalla e accessori realizzati interamente con il riciclo attivo seguendo una formula semplicissima: lusso accessibile e ricarico minimo. Risultato: borse fatte a mano con tessuti pregiati a un prezzo alla portata di tutti, dallo stile fresco, giovane e riconoscibile.
foto Luciana Latte _ wedding dettails
di pochette Le Zirre per contenere il cellulare. Moda sposa, accessori per le damigelle e oggetti dal design unico che sono anche delle originali bomboniere diventate già un “must have” in città e poi sacchetti per la confettata e per il riso.
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#shopwindow
Hobby creativi e handmade
LE ZIRRE NAPOLI STORE - via Bisignano 68 UN ANNO DIsanCREATIVITÀ CONCEPT STORE - via Pasquale 27 GALLERIA 66 - Concept Store - via Crispi 66 CREATIVI DI ARTEMISIA www.lezirrenapoli.it
ESTUDIO SUCCESSI FLAVIA PALOMBO HANDMADE MORELLI PER I LABORATORI Largo Vasto a Chiaia 86, Napoli www.gioiellimorelli.it
Borse in pelle metallica craquelé dai vivaci colori estivi.
di maglia guidato da Riportare l’arte e la creatività in una dimensione di laboStefania Schimizzi. ratorio: missione compiuta. A Napoli, nella zona Chiaia, Il sabato è tutto deditra negozi, locali alla moda e botteghe artigianali è nato cato ai workshop per un anno fa un piccolo polo delle arti manuali: I Laborai bambini con I Laboratori Creativi di Artemisia. L’idea è di Giovanna Cretella tori Creativi di Artemisia che ha fondato a Largo Sant’Orsola a Chiaia n. 3, uno junior: pittura, decoraziospazio incredibile, dove regna la creatività. Dal lunedì al ne, creazione e tanto altro, sabato si tengono corsi “handmade”: un ritorno a quelli sempre curati dalla vulcanica Rosa Scuotto. Grande atche un tempo chiamavamo «i lavori della nonna», ma tenzione è dedicata ai più piccoli, perchè possano ogni che in realtà sono da intendere in modo molto più amtanto distogliere gli occhi da tablet e video games e lapio: conoscenza per le nuove generazione e rilancio dei vorare di fantasia. lavori artigianali. Questo è il luogo adatto a chi vuole scatenare curiosità Il lunedì, mercoledì e venerdì si va a lezione di uncinete creatività e agli amanti dell’handmade – spiega Gioto con Mirtilla, l’esclusivo brand ideato da Paola Anna vanna Cretella – i nostri corsi sono rivolti a tutti, adulti, Gelfi, dove si realizzano originali modelli di bag fatti a bambini, a chi è già dotato di tecniche di base e a chi mano. Alla guida c’è anche la stessa Giovanna, rappresentante “Mirtillina” per la città di Napoli. E poi ci sono ILEANA DELLA CORTE vuole imparare un’arte manuale. Abbiamo infatti intentutte le attività artigianali/manuali GIOIELLI via C. Poerio 52a, Napolizione di riprendere COLICCHIO COLICCHIO i corsi di GIOIELLI uncinetto di base e di ferri. Il martedì e venerdì Via Santa Brigidache 16 stanno andando www.ileanadellacorte.it Viac’è Santa Brigidacreativo 16 caratteristiche del nostro territorio, il cucito a cura di Rosa Scuotto. Il venerdì nel dimenticatoio, soprattutto per le nuove generazioni. con Mitzy Groppi, c’è il corso per imparare la decoraL’obiettivo è far conoscere l’artigianato puro, in particozione del mobile e il suo recupero con diverse tecniche, lare quello made in Naples, ma con uno sguardo semtra cui quella shabby e le varie patine, che oggi sono pre rivolto alla modernità”. di grande tendenza. E poi decoupage di vari livelli con L’associazione è composta dalle docenti: Giovanna Creritocchi pittorici, stencil, trasferimento d’immagine su letella Mirtillina Napoli, Stefania Schimizzi, Mitzy Gropgno e su tessui. A grande richiesta il giovedì c’è il corso pi, Imma Del Monaco, Rosa Scuotto.
FLAVIA PALOMBO HANDMADE Cintura in pelle, tagliate a mano, caratterizzate da Preziosi accessori in metallo. 68 72
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PAVIÈ Intarsi:orecchini in pregiata resina intarsiata con rivolo e punto luce white opal www.pavie.it
EI.EL Palea: borse in paglia nappe colorate e cristalli www.eiel.it
TY 2019 LEGORA PAR Un progetto benefico per l’Africa, la sfilata della nuova collezione, la suggestiva sala delle locomotive, ospiti d’onore, attori, amici e appassionati di moda: tutto questo è il Legora party, giunto alla quarta edizione. E così a introdurre la sfilata di presentazione della collezione Spring Summer 2020, l’iniziativa di solidarietà “Legora for Africa”, nata per sostenere i villaggi della Costa d’Avorio, insieme all’associazione benefica Una voce per Padre Pio. E poi via alla sfilata: in passerella abiti eleganti, ma versatili, declinati nello stile della donna Legora, forte e sensuale. Tessuti easy-to-wear come il cotone, la gabardine, il jersey sia in tinta unita che nelle iconiche fantasie strong. Atelier Legora veste una donna chic, che ama gli abiti destrutturati, nei quali è riconoscibile l’artigianalità del prodotto. Colori esplosivi: turchese, verde lime, giallo limone, rosa intenso fino a quelli pastello, più delicati. Ph. Romolo Pizi
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STELLE DELLA MODA Luxury e glamour a Palazzo Caracciolo: i big della moda e le eccellenze della Campania hanno sfilato in passerella, per la sesta edizione di Stelle della moda, la manifestazione ideata dal pubblicitario Ludovico Lieto e organizzata da Valeria Viscione, per Visivo Comunicazione. In questa summer edition spazio al lusso, al design e al fashion. Cocktail party in giardino e poi sfilata di moda nel chiostro cinquecentesco. All’evento mondano hanno partecipato più di trecento persone, che hanno gustato finger food gourmet avvolti da un’atmosfera unica e suggestiva.
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TUTTI PAZZI PER LA DANZA
Corsi di danza classica, danza contemporanea, hip-hop, street jazz, freestyle con sfide d’improvvisazione: è stata inaugurata a Napoli la scuola di alta formazione Movart Dance Studio fondata da Valeria Papale e Chiara Tropeano. Al mega party organizzato da Visivo Comunicazione, a cui hanno partecipato centinaia di ospiti, sono stati presentati in anteprima le “video lesson dance” e il progetto solidale #ballosospeso. In programma inoltre stage con coreografi di fama internazionale come Bill Goodson e Mauro Mosconi, corsi che curano corpo e mente come yoga e pilates e poi la grande tendenza dell’anno: la danza afro dance. Previsti anche viaggi studio in Francia e negli Stati Uniti e lezioni di storia della danza. Ph. Romolo Pizi
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FASHION & YOUNG Giovane e alla moda, questo il concept del nuovo progetto dello stilista Gaetano Orefice, che promuove con la sua associazione il lavoro e il talento giovanile nel campo della moda, della sartoria napoletana e dell’arte. A Palazzo Zapata ha presentato la collezione Primavera Estate 2019 dal titolo Napulè: ventidue outfit per una donna glamour e sensuale e anche interessanti proposte per il pubblico maschile. L’evento è stato patrocinato dal Comune di Napoli in collaborazione con l’Accademia della Moda e la Rea Academy. Ph. Romolo Pizi
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MUSIC PARTY AL RITMO DI “COME PIOGGIA” Festa glamour all’Agorà Morelli per il lancio del nuovo singolo della cantante e attrice Anna Capasso “Come pioggia” e del video clip. Tanti gli amici, i giornalisti, i colleghi e i vip che hanno partecipato al grande evento, accolti da Anna e dal marito, il giornalista Diego Paura. Il brano è prodotto da Massimo D’Ambra su etichetta “Clapo Music” di Claudio Poggi, distribuito da “Believe Digital” su “Marechiaro edizioni musicali”. Qui si racconta di una rivincita che segue un episodio che ha segnato la vita dell’artista: una canzone per gridare al mondo la voglia di vivere e di amare. Questo singolo rappresenta la partenza del nuovo progetto musicale di Anna Capasso, che la porta anche alla sperimentazione di nuove sonorità dopo tante esperienze vissute nello spettacolo tra la musica, il teatro e il cinema.
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IRPINIA MADRE CONTEMPORANEA Michele Placido, Giancarlo Giannini, Sebastiano Somma sono stati i Big protagonisti della terza edizione di Irpinia Madre Contemporanea, la grande manifestazione culturale ideata e organizzata da Antonia De Mita con la direzione artistica di Anton Giulio Onofri. Successo per il concerto del Sestetto Stradivari e quello del Coro polifonico EquiVoci diretto da Marco Berrini. Gran finale a Guardia dei Lombardi con Peppino di Capri.
BIG PARTY PER I 10 ANNI DI FACILERENT Al Nabilah l’azienda napoletana Facilerent ha festeggiato dieci anni di successi e innovazione nel settore dell’automotive, con il mega party organizzato dall’agenzia Van Ideas, che ha curato tutto l’evento nei minimi particolari. Più di duecento ospiti provenienti da tutta Italia hanno brindato agli imprenditori Carlo Ciampi e Pasquale Giunto, noti per aver promosso a livello nazionale un nuovo concetto di mobility business. In esclusiva per Facilerent lo show della Relight Orchestra, progetto dance di Robert Eno DJ e Mark Lanzetta al violino e arpa laser. Protagonisti cultura ed energia: melodie classiche e interpretazioni futuristiche suonando raggi laser uniti al DJ set con le hit del momento. Ph.Mario Iovinella
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ALMOST HAPPY
Cuori in resina, installazioni luminose, inusuali farfalle e un gioco: ecco Almost happy, la mostra dell’artista Gianluca Tatafiore curata da Chiara Reale, allestita al Renaissance Naples Hotel Mediterrane. Un’indagine sulla felicità in quanto sottrazione, sull’equilibrio che ogni essere umano deve trovare dentro di sé e con l’ambiente, in tema con il Diritto alla Felicità di Gaetano Filangieri, tema del Maggio dei Monumenti 2019. Il party organizzato in collaborazione con Emanuela Sorrentino è stato uno degli eventi più importanti del Wine&TheCity, che ha confermato ancora una volta il grande albergo partenopeo come luogo d’arte e spazio di fruizione a servizio della città, in maniera gratuita. Calici di vino per tutti gli ospiti, atmosfera chic e brindisi ai giochi dell’arte. Ph. Federica Rispoli
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SUNSET MALANDRINO Party esclusivo dal tramonto all’alba a Palazzo Petrucci per l’evento “Sunset Malandrino” organizzato in collaborazione con Visivo Comunicazione. Nel ristorante sul mare guidato da Chef Lino Scarallo una festa del gusto, sviluppata sui quattro livelli del locale stellato. A ogni piano uno spettacolo per gli occhi e per il palato, dove sono stati serviti piatti particolari, assaggi di pizza gourmet, crudo di pesce e tante altre prelibatezze. Il tutto accompagnato da champagne ed esibizioni artistiche. In consolle Dj Cerchietto. Cin Cin! Ph. Romolo Pizi
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LE ZIRRE SI COLORA DI PABLO COLLECTION Con un party esclusivo e colorato, sulle note dei Lunare Project, il colorato brand Le Zirre ideato dall’imprenditrice Paola Greco ha presentato la nuova “Pablo Collection”. Alla grande festa non potevano mancare musica lounge, modelle in vetrina, abiti e accessori per un’estate davvero alla moda. E poi una novità assoluta: la linea Le Zirre Wedding dedicata alle spose che vogliono essere uniche e originali con accessori declinati in bianco con tre diversi tessuti. Ph. Marco Baldassarre
A TUTTO GAS NEL NUOVO STORE MOTOROMA! Rombo di motori, let’s start! Centauri, appassionati, clienti storici e ospiti vip hanno fatto festa nel nuovo store della concessionaria Motoroma, che ha aperto un altro negozio in città in Corso Vittorio Emanuele 41. Grande successo per un evento su due ruote realizzato in stile japanese, in omaggio ai modelli di punta targati Yamaha, di cui Motoroma è concessionaria ufficiale. Hostess vestite con il tradizionale kimono e sofisticato hair look curato dal team di Maurizio Barone di Divina. Bollicine, brindisi, effetti glamour e tanta musica al party organizzato negli spazi dei padroni di casa Nunzio e Ivana con dj set a cura di Chiara De Marchi della scuderia MEC Academy. Gran finale con torta ed estrazione di caschi integrali, che sono stati vinti da tre invitati fortunati. Ph. Romolo Pizi
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WELCOME TO RISERVA Una terrazza su un panorama mozzafiato, eccellenti materie prime, piatti d’autore, una moderna brigata: ecco a voi Riserva, il nuovo esclusivo rooftop restaurant di via Manzoni. Un luogo pensato e curato in ogni dettaglio dove la parola d’ordine è: elegante accoglienza. Uno spazio da vivere nei modi più diversi, dall’aperitivo alla cena, dal lounge al rooftop. Ph. Marco Baldassarre
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BLUNAUTA È SBARCATO SULLA LUNA Special party lunare per la festa di Blunauta e dell’imprenditrice Claudia Catapano, che da anni detiene il sucesso di questo storico brand. Tema della festa, che si è svolta nell’ambito del Wine&TheCity, la luna. Ad accogliere gli ospiti al PAN Palazzo delle Arti di Napoli, due astronauti che fluttuavano in un paesaggio lunare, tra tessuti laminati, argenti e fiori colorati. In questa dimensione extraterrestre ecco la moda Blunauta in tutto il suo splendore. Capi eleganti e pieni di colori, stampati, abiti, accessori per la donna che vuole essere sempre originale. Ph. Beatrice della Volpe
È SEMPRE L’ORA
via Luca Giordano, 145 via Francesco Solimena, 131 Piazza Borsa, 33
via Simone Martini 2
JUNGLE PARTY DA SILVIAN HEACH
Pop Tropical Party nello store di Silvian Heach a Chiaia condito di fashion mob, cocktail a tema, cioccolata e tanti ospiti. L’occasione: la presentazione della nuova collezione primavera estate dallo stile inconfondibile in linea con le ultime tendenze. Rosso e fuxia i colori top, abiti lunghi, t-shirt, foglie, righe e tanta originalità . Foto di rito al backdrop, smorfie, selfie, sorrisi ammiccanti e tanto divertimento per le tante fashion addicted che hanno partecipato alla festa. E poi musica con dj Marco Piccolo in consolle fino a tarda sera, a celebrare la nuova collezione del celebre marchio di moda. Ph. Romolo Pizi
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HAPPY 2ND BDAY H2NO Festa grande tra i baretti, per i due anni dell’H2NO, uno dei locali più gettonati e alla moda di Chiaia. Piccolo, ma accogliente, con arredi retrò e un’atmosfera davvero unica, è una tappa obbligata per un ricco aperitivo. Amici, clienti, protagonisti della movida napoletana, hanno festeggiato con Elena Biglietto i primi due anni di questo lounge così di tendenza. Parola d’ordine: sano divertimento, condito dai drink speziati del bartender Dario Cipollaro. La sua filosofia conquista tutti: “Fare cocktail è come fare l’amore. Se lo fai bene, te lo chiedono ancora”. E tra i tanti eventi ospitati all’H2NO il compleanno dei gemelli Fabio e Alessio Maccaroni.
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SUMMER PARTY Il solstizio d’estate è cominciato alla grande con il summer party di Irene Iacovella, che smagliante più che mai, ha festeggiato così i suoi 50 anni nella villa di famiglia a Posillipo. Più di trecento invitati hanno partecipato alla festa in terrazza: romantica e briosa. Gli ospiti si sono scatenati insieme alla neocinquantenne sulle note del DJ set di Peppe Blasio. E via tutti a ballare sino all’alba tra tormentoni estivi e musica revival . Gran finale con torta e brindisi. Emozionatissima Irene, circondata dall’affetto di tanti amici e parenti, con in testa il marito Piero de Stefano d’Ogliastro e i figli Francesco e Isabella. Ph. Marco Baldassarre
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LIMITLESS PARTY ATTO QUINTO 50 anni e non sentirli per Alessandra Rubinacci, che ha festaggiato il compleanno con il super party “Limitless”, giunto alla quinta edizione. Nei giardini del Circolo della Staffa di Agnano la bella Ale ha chiamato a raccolta amici da ogni parte del mondo. Passerella sull’Hollywood carpet accolti dalla festeggiata in un vistoso e stravagante look bianco ghiaccio. Del resto il tema della serata era “senza limiti”. E tutti hanno davvero osato, tra abiti eccentrici, e balli scatenati. C’erano anche le telecamere del programma Real Housewives, nuova versione delle “Lucky ladies”, con le sei protagoniste che erano di certo tra gli ospiti, ma con assoluto obbligo d’anonimato. Ph. Francesco Begonja
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GOURMET PARTY
Gourmet party in giardino organizzato dalla moglie Monica Vitale, per i 45 anni di Angelo Vita. Nella loro bellissima casa hanno accolto gli amici e festeggiato con un menÚ da leccarsi i baffi con la Chef Sabrina Russo. Una festa per il palato: taglieri di faggio di salumi di Giacomo Buonanno, caciocavallo del Monaco Cacace, stracchinata Francesco Savoia. Il tutto accompagnato da miele di castagno, miele d’acacia, frutta essiccata, grissini tirati a mano di Malafronte e pane ai multicereali di Carlo Cristo. Speciale postazione fritto express con frittatine alla genovese, alla Nerano, con zucca e pancetta, e frittatina di pasta e patate. Ancora finger food gustosi e dulcis in fundo: le dolcezze del pastrychef Mario Di Costanzo. Il tutto sulle note del saxophon Live maestro Peppe Renella. Ph. Gianni Riccio
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COME BACK TO THE SPACE Benvenuti nello spazio tra i dieci anni di matrimonio lunare dei coniugi Terlizzo e i 40 anni stellari di Thuna Tagliamonte, la bella moglie di Luca. La splendida coppia ha fatto festa con un mega party dal titolo “Come Back to the Space”. Più di 300 ospiti hanno festeggiato tra balli, canti, drink, letteralmente immersi nello spazio, tra scenografie, arredi e luci avveneristiche. Tutte le invitate sono state accolte da bravissime make up artist, che le hanno trafsormate in donne dello spazio con trucchi glitterati e luccicanti. In consolle il dj napoletano più amato e richiesto: Marco Piccolo con la giovanissima Fiorella Panico e l’amico di sempre, arrivato direttamente da Barcellona, Gaetano Parisio. Balli scatenati fino all’alba, sorrisi e divertimento asicurato per tutti gli invitati. Tanti auguri Luca e Thuna!
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COME NELLE FAVOLE C’era una volta la bella Daria, che aveva deciso di festeggiare i suoi 18 anni nella “Terra degli Aranci”... ...”Come nelle favole” è stato il tema del party di Daria Esposito, che ha fatto festa in un posto incantato, grazie agli allestimenti ad hoc che richiamavano le favole più amate, trasportando così gli invitati in una magica serata dove hanno potuto dare sfogo con eleganza alla loro creatività. Ad abbracciare Daria: papà Luca, mamma Francesca e i fratelli Davide, Stefano e Federica e il fidanzato Gianlorenzo Marino. Balli scatenati fino a tarda notte con la musica di Salvio Miccio e la vocalist Sara. Bollicine per tutti, tantissimi cupcakes e una fantastica mega torta. Ph. Marco Baldassarre
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PLAYBOY PARTY Compleanno sexy ed elegante per Eleonora Galano, che ha festeggiato i suoi primi 18 anni con un party in stile Playboy. Villa Vittoria per una notte si è trasformata nella leggendaria “Playboy Mansion” la casa da sogno del fondatore della rivista osè Hugh Hefner. Musica, bollicine e conigliette gli ingredienti principali della festa. In consolle Alex Silvestri accompagnato dal vocalist Andrea Piccirillo. Brindisi, balli, abbracci e sorrisi con centiniaia di ospiti, che si sono divertiti fino a notte fonda. Ph. Marco Baldassarre
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