Party Magazine - Xmas Edition 2017

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#editoriale TREMATE LE STRENNE SON TORNATE! IO VI REGALO L’UMARELL

©carmine luino

Che cosa regalo? Gli piacerà? E ai bambini? E al capo? E alla migliore amica? E al fidanzato? Anche per i regali c’è l’ansia da prestazione, per quelli di Natale non ne parliamo, sono una vera ossessione. Quest’anno trasgrediamo, non riduciamoci all’ultimo secondo. Come sarebbe bello, evitiamo il traffico, la multa per la macchina in doppia fila, le code, insomma tanto tanto stress. Intanto, per tutti i mal da regalo c’è una cura: il web. La ricerca effettuata da Paypal ha calcolato che quasi un italiano su due sceglie di acquistare i regali di Natale online, peccato però che il periodo natalizio rappresenti un motivo di frustrazione per il 92% degli intervistati. E-Bay ha persino scomodato lo psicologo Luca Mazzucchelli per l’ideazione di «un percorso in quattro fasi (pianifica, semplifica, comprendi, rendi unico) per pensare in anticipo al regalo» e trovare quello perfetto senza sbagliare. E dopo le vendite online dei regali sgraditi ricevuti a Natale, si è inventata un nuovo trend: con l’hashtag #regalifirstminute. Gli uomini risultano i più ritardatari, le donne come al solito sono meglio organizzate. Il mio regalo per tutti? L’Umarell natalizio che ti guarda mentre lavori e che sul web è andato letteralmente a ruba. Ovviamente non sto parlando di un anziano in carne e ossa (gli Umarell, considerati un’istituzione a Bologna, sono i vecchietti che osservano i lavori stradali) ma di una geniale scultura di plastica alta 14 cm che, nella sua classica postura, ti osserva, ti controlla, ti stimola. Costa solo 18 euro. Ancora dubbiosi se regalare o meno un Umarell? Bè, visto che a volte lavorare da soli è una cosa complicata e magari si ha bisogno di qualcuno che ci guardi dandoci la giusta motivazione, ecco che questo vecchietto vi guarderà concentrato come davanti a un cantiere consentendo così di aumentare la vostra produttività. Come si utilizza l’Umarell? Semplicissimo, basta piazzarlo sulla vostra scrivania. Buon Natale, le strenne son tornate. Federica Riccio

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editore Lula Carratelli lulacarratelli@partymagazine.it direttore responsabile Mimmo Carratelli direttore editoriale Federica Riccio federicariccio@partymagazine.it art director Carmine Luino fotografie Romolo Pizi editing e revisione testi Evelina Pessetti redazione Ciro Ardiglione Francesca Cicatelli Paola De Ciuceis Cristiana Giordano Lucia Nicodemo Irene Saggiomo segreteria e pubblicitĂ Barbara Riccio segreteria@partymagazine.it hanno collaborato Giuseppe Attanasio Marco Baldassarre Valerio Ciaccia Cristiano Chianese Adriano Cisternino Luigi Di Gennaro Valeria Prestisimone Silvia Restaino special thanks Luigi Necco Manlio Santanelli stampa Grafica Metelliana spa www.graficametelliana.com finito di stampare dicembre 2017

Edito da M.I.A. srl Via Cuoco, 5Napoli - 80121 Napoli www.partymagazine.it info@partymagazine.it reg. trib. di Napoli del 17.03.2016 Del contenuto degli articoli e degli annunci economici e pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. Ăˆ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati da M.I.A. srl



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84

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66 #JUKEBOX di Lula Carratelli

26 #FISCHIOFINALE di Mimmo Carratelli

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#PARTENOPE

28 #PEOPLE di Federica Riccio

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#PICOFTHEDAY

36 #CIAK di Valerio Ciaccia

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#GIGICHICMIMMOSHOCK di Mimmo Carratelli

38 #NOTEMENONOTE di Ciro Ardiglione

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#PEACEANDLAW di Luigi Di Gennaro

40 #JAZZ di Adriano Cisternino

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SOMMARIO

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105 46 96 68 42

#LEGGERA di Lucia Nicodemo

di Carmine Luino 56 #COVERTHETOP

78 #SHOPWINDOW

Jeyeux anniversaire Camille 96 #ZOOM

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#POKERDASSI di Paola De Ciuceis

62 #ZOOM Ttozoi

82 #BEAUTY di Cristiana Giordano

98 #SWAG di Romolo Pizi

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#AMAZING di Francesca Cicatelli

66 #ZOOM Studio legale

84 #FOODTOUR con Partenopeat

100 #ZOOM I 10 anni di Nausicaa

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#TEATRO di Manlio Santanelli

68 #STYLE

92 #CHEZCHEF di Lula Carratelli

102 #MAMMALEMAMME di Valeria Prestisimone

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#MASERIAL di Valerio Ciaccia

76 #LORIDINAPOLI con Lorenzo de Caro

94 #HASHTAG di Irene Saggiomo

105 #THEPARTY di Lula Carratelli


JUKEBOX pezzi del passato e del momento

mixati e scelti per voi TI SCATTO UNA FOTO SE L’OUTFIT SI ABBINA AL QUADRO

DAY

TH Y BIR

HAPP

01/12 05/12 11/12 18/12 24/12 28/12

Woody Allen Walt Disney Gianni Morandi Brad Pitt Ricky Martin Denzel Washington

03/01 05/01 07/01 17/01 18/01 24/01 27/01 28/01

Mel Gibson Christian De Sica Nicolas Cage Jim Carrey Kevin Costner Michelle Hunziker Heather Parisi Patrizio Oliva

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Gli scatti sembrano studiati, ma invece non è così. Il fotografo francese Stefan Draschan trascorre la maggior parte del suo tempo nei musei pronto a scattare una foto se il visitatore di turno ha un outfit che si abbina perfettamente ai quadri che ammira. È così che con la macchina fotografica in mano Draschan semplicemente aspetta il momento perfetto, la persona perfetta davanti all’opera giusta. I musei in cui si apposta sono quelli di Vienna, Parigi e Berlino. Dunque, quando visitate un museo, scegliete i colori giusti a seconda del pittore che andrete ad ammirare, magari finirete nell’obiettivo di Draschan.


FOREVER LOVE

TAMAGOTCHI IS BACK Il pulcino digitale è tornato per festeggiare i suoi 20 anni. Era un must per tutti i ragazzi nati negli anni ‘90. Piccolo, capriccioso, dovevi averne cura a tutti i costi altrimenti sarebbe morto. Chi non ricorda il Tamagotchi? Uscito nel 1997, il giochino scatenó una vera mania. Bandai, la casa produttrice, ha deciso di rimetterlo in vendita nella stessa versione del lancio di vent’anni fa: col piccolo schermo in lcd e con l’esterno in sei diversi colori. Da allora ne sono stati venduti più di 80 milioni. Tara Badie, direttore marketing Bandai America, ha dichiarato: “Il potere duraturo di Tamagotchi è la prova che l’amore non passa mai di moda.” I dispositivi si possono acquistare su Amazon per 15 dollari.

UN RISTORANTE IGLOO SUL TETTO DI LONDRA Ogni tavolo è chiuso in un igloo di vetro riscaldato, che consente di stare al caldo senza perdersi lo spettacolo. È possibile, inoltre, scegliere un tavolo vista Tower Bridge o vista Shard, il grattacielo più alto d’Europa. L’effetto in tutti i casi sarà incredibile. Il rooftop bar Coppa Club, che è stato aperto sul tetto di un edificio affacciato lungo il Tamigi, regala una vista impagabile di Londra dall’alto.

IL BIZZARRO CAFFÈ ALL’AGLIO A pensarci, soprattutto per un napoletano, suona davvero strano, ma la bevanda che si è inventato un giapponese che si chiama Shimontai e che sta spopolando nel paese nipponico, è il caffè all’aglio. Il sapore è quello del caffè, ma al suo interno c’è aglio biologico. Tutto è cominciato per errore. L’inventore ha accidentalmente bruciato una bistecca che era stata aromatizzata con l’aglio. Allora quello stesso aglio l’ha scottato, tritato e l’ha poi mescolato con acqua calda senza un perchè. Quando l’ha bevuto dice di aver provato la stessa sensazione che dà il caffè e lo stesso gusto amarognolo. Dopo esperimenti durati anni, ha raggiunto il suo obiettivo, quello di trasformare il suo errore in una bevanda da commercializzare, ha depositato il brevetto nel 2015 e finalmente ha aperto un laboratorio dove crea con successo il suo bizzarro caffè.

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SMART #jukebox

SPARTITO So this is Xmas And what have you done Another year over And a new one just begun And so this is Xmas I hope you have fun The near and the dear one The old and the young A very Merry Xmas And a happy New Year Let's hope it's a good one Without any fear And so this is Xmas For weak and for strong For rich and the poor ones The world is so wrong And so happy Xmas For black and for white For yellow and red ones Let's stop all the fight John Lennon

CHART

di Silvia Restaino

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SOPHIA LA PRIMA DONNA ROBOT CON LA CITTADINANZA Somiglia ad Audrey Hepburn e si chiama Sophia. L’Arabia Saudita ha dato la cittadinanza a un’abitante molto speciale. È la prima volta al mondo, infatti, che una donna-robot viene paragonata a un essere umano a tutti gli effetti. Sophia si è presentata sul palco del Future Investment Initiative di Riad in abiti occidentali, a capo scoperto, e ha dialogato con il suo intervistatore, con risposte non automatiche e persino ironiche. «Sono onorata e fiera per questo riconoscimento unico. È un momento storico perché sono il primo robot al mondo riconosciuto come cittadino», si legge su Le Figaro. Come afferma la sua casa produttrice, Hanson Robotics, Sophia è un «robot social dotato di intelligenza artificiale e somiglia a Audrey Hepburn» e può processare dati visivi e reagire all’ambiente circostante. È quindi in grado di riconoscere le emozioni umane e rispondere in tempo reale, sorridendo e cambiando espressione facciale.

WE ARE NOT DEAD Per quattro anni ha seguito le truppe inglesi in Afghanistan e ha fotografato i soldati in servizio. Li ha ritratti prima, durante e dopo la missione in Afghanistan nell'arco di otto mesi. Il fotografo Lalage Snow ha realizzato un progetto incredibile e suggestivo che ha intitolato “We are not dead”, che mostra attraverso trittici di immagini come la guerra possa cambiare nel corpo e nella mente. “Lì ho visto con i miei occhi il cambiamento - racconta - al ritorno i ragazzi non sono altro che il fantasma di loro stessi e in molti casi con gravi problemi psicologici. Il progetto è nato anche per "dare voce" ai giovani e raccontare cos'è andare in guerra a vent'anni.

EARTH


STREETART

Napoli, Salita San Raffaele (Materdei) Parthenope - Francisco Bosoletti La bellissima Parthenope di Materdei è stata disegnata dal giovane artista argentino Francisco Bosoletti grazie a una petizione popolare firmata dai cittadini del quartiere, per decorare la facciata di un palazzo con il volto della sirena tanto amata dai napoletani. Gli abitanti di Materdei hanno così finanziato il murale, 15 metri di bellezza, femminilità e cura del dettaglio, in cui il connubio tra la rappresentazione della donna e della natura tipica di Bosoletti lascia senza fiato.

LE COPPIE NEL TEMPO IN SIMPATICHE VIGNETTE

PARTNER

Sarà probabile e anche molto divertente per le coppie che stanno insieme da tanti anni riconoscersi nelle ironiche vignette dell’artista di Los Angeles Mary Park, diventata nota anche grazie al suo account Instagram, Murrz Studio. Qui si mostra come la vita di coppia cambi col passare del tempo: dalla fase iniziale in cui si tende a mostrarsi sempre al meglio fino alla fase in cui si è più rilassati, si apprezza il partner in tutto e per tutto, o quasi e ognuno mostra il peggio di sè. 11

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PARTENOPE BRICK LIVE: UN TUFFO TRA I LEGO Dal primo al 17 dicembre l’evento internazionale che ha conquistato i bimbi di tutto il mondo finalmente in Italia: a Napoli BRICK LIVE. Milioni di mattocini Lego, oltre 4000 metri quadri da scoprire e dove poter giocare con tutta la famiglia. Tante le aree tematiche all’interno del grande open space della Mostra Oltremare, davvero per tutti i gusti. Tra queste: BRICK PITS, enormi vasconi pieni di lego dove immergersi letteralmente. FAN ZONE: dove scatenare la fantasia e realizzare un’opera fatta di lego. GRAFFITI, un muro fatto di emozioni positive, di messaggi, di dediche personali, ovviamente tutto in LEGO. TECHNIC: l’area per i veri appassionati con mattoncini più tecnici e costruzioni architettoniche. STARWARS: guerre stellari in un’area dove si potrà giocare a creare la propria navicella spaziale. E tante altre “creative zone”.

DA KUKAI A IKI, IL SOL LEVANTE AMA NAPOLI Iki Restaurant è il nuovo spazio dedicato alla cucina asiatica, che prende l’eredità dello storico Kukai, il primo sushi restaurant del Centro-Sud. Massimiliano Neri, ha portato 15 anni fa la cultura e il cibo giapponese in città. La storia continua con il nuovo locale realizzato dall’architetto Francesca Faraone nei quartieri antichi in Via Nardones.

AGENDO 2018 Viaggi materiali e immateriali, nuovi approdi temporanei o permanenti, incontri in viaggio, ri-partenze della vita: sono i protagonisti di Agendo 2018 IN VIAGGIO, l’agenda libro di Gesco Edizioni che percorre l’anno con tredici testi inediti e colorati acquerelli dell’artista spagnolo Pedro Cano, tutti donati per una finalità sociale. Per il 2018 il ricavato delle vendite andrà al gruppo appartamento L’altra metà del cielo per ragazze vittime di violenza, gestito dalla cooperativa sociale Etica. I racconti di questa tredicesima edizione sono firmati da Sara Bilotti, Vladimiro Bottone, Vincenzo Esposito, Dino Falconio, Marco Perillo, Aldo Putignano, Michele Serio, Serena Venditto, Massimiliano Virgilio e per la prima volta da Rosalia Catapano e Angelo Petrella e dalla giovanissima scrittrice di origini nigeriane Sabrynex. 12

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NAVIGARE A TUTTA DRITTA Quindicimila visitatori, mille uscite in mare, un positivo più 40% di affari conclusi rispetto agli anni precedenti. Sono questi i numeri del salone nautica “Navigare”, la manifestazione organizzata da ANRC – Associazione Nautica Regionale Campana, presieduta da Gennaro Amato, al Circolo Nautico Posillipo. “La nota lieta - ha commentato Amato - è il fatto di essere usciti dal recinto napoletano proiettandoci ad altre regioni e oltre i confini nazionali. Abbiamo venduto in Grecia e in Francia. Abbiamo avuto visite da Lombardia, Veneto, Lazio, Puglia. Visitatori arrivati espressamente per la manifestazione. Molti dei quali tornati dopo aver visto le nostre imbarcazioni a Genova. E come è nello spirito di Navigare, gli ospiti sono tornati a Napoli per poter provare barche e gommoni”.



PARTENOPE MONOPOLY NAPOLI Nato 70 anni fa, ispirandosi alle strade di Atlantic City, da oggi il Monopoli ha anche un’edizione ispirata a Napoli. I produttori del celebre gioco da tavolo hanno infatti deciso di lanciare delle edizioni “personalizzate” basate sulle principali città europee e hanno scelto Napoli per la prima edizione, una novità importante in Europa visto che l’unico precedente è quello di Londra.

LE ZIR-REVOLUTION! Una bella novità per il brand capitanato dai fratelli Frezza, che ha invaso con la sua originalità il quartiere Chiaja. A San Pasquale ha inaugurato il nuovo store “Le Zirre Concept store”. In vetrina le “borse terribili”, colorate, esclusive e chic, in una parola: Zirre. E poi gli immancabili capresini ideati da Paola Greco, capi trendy, sciarpe, pochette, zainetti e tanto altro.

VAN GOGH INTERATTIVO Camminare all'interno di un capolavoro di Vincent Van Gogh, sino a divenirne “parte integrante” grazie a un innovativo sistema di proiezioni 3D mapping: è arrivato a Napoli “Van Gogh - The Immersive Experience”, mostra multimediale dedicata ai quadri del grande artista olandese, che sarà ospitata dalla Basilica di San Giovanni Maggiore fino al 25 febbraio 2018.

ARTEMISIA LA PIÙ “CREATTIVA” L’Associazione Artemisia capitanata da Giovanna Cretella è stata una delle grandi protagoniste di “Creattiva”, la fiera nazionale dedicata alle arti manuali e creative ospitata alla Mostra D’Oltremare. Grande successo per i corsi di uncinetto “Mirtilla” curati dall’imprenditrice e creatrice del brand Paola Anna Gelfi. Le partecipanti hanno realizzato delle esclusive bag fatte a mano. Nella squadra di Artemisia anche RosaScuotto, MitziGroppi, Stefania Schimizzi, Imma De Monaco e Marzia Di Somma con la pittura “One stroke”.

AESTETICA: BELLEZZA E OCCHI PUNTATI SU ISCHIA

FUORICLASSICO AL MANN Oltre trenta grandi personaggi, tra filosofi, scrittori, storici, scienziati, attori, artisti visuali, sono i protagonisti della seconda edizione di “Fuoriclassico. La contemporaneità ambigua dell’antico” al Museo Archeologico di Napoli, quindici appuntamenti in programma fino a giugno 2018 sul tema “Passaggi di stato. Migrazioni e altre metamorfosi”. Tra gli ospiti Massimo Cacciari, Luciano Canfora, Hisham Matar (Premio Pulitzer 2017), Alain Schnapp, Johann Chapoutot, gli attori Luigi Lo Cascio, Silvia Calderoni, Anna Bonaiuto, Sandro Lombardi, Enzo Salomone, Massimo Popolizio, Elena Bucci, i fotografi Antonio Biasiucci e Alejandro Gómez de Tuddo. 14

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Bellezza e cura in primo piano. AESTETICA, il salone del mediterraneo dedicato all’universo beauty, del benessere e dell’acconciatura ha portato a Napoli i più importanti operatori del settore, italiani e stranieri e soprattutto una sezione dedicata a Ischia, colpita la scorsa estate dal terremoto, per incentivare una ripresa turistica, puntando anche sulle attrazioni “beauty” dell’isola verde. I numeri: 190 le aziende leader del settore, più di 500 i marchi esposti della cosmesi, attrezzature, make up, nail e tricologia.



4w events

GLI APPUNTAMENTI DA SEGNARE IN AGENDA

what PARENTI SERPENTI con LeLLo ArenA

when dal 12 gennaio where TEATRO AUGUSTEO web teatroaugusteo.it

what L’ESERCITO DI TERRACOTTA

when fino al 24 gennaio where BASILICA DELLO SPIRITO SANTO web esercitoditerracotta.it

IL TEATRO CERCA CASA L’emozione di un teatro senza quarta parete nei salotti privati, con attori professionisti e un cartellone ufficiale. Continua con successo la rassegna di spettacoli itineranti negli appartamenti della Campania “Il Teatro Cerca Casa”, ideata e diretta dal drammaturgo Manlio Santanelli, organizzata da Livia Coletta, Milena Cozzolino e Ileana Bonadies. In scena a dicembre: Sabato 2 alle 19:30 a Pietramelara (Ce) La leggendaria storia di Giovanni Senzaterra di Marco Milone, con Marco Milone, Roberta Ida Izzo. Lunedì 4 alle 18 a Napoli (zona Vomero) French girl - piano&voice, con Daniela Fiorentino e Mariano Bellopede al pianoforte. Sabato 16 alle 20:30 a Napoli Totò che padre! con Roberto Giordano e Federica Aiello. Giovedì 21 alle 20:30 a Portici La nota stonata di Stefano Valanzuolo, musiche di Luigi Tenco, con Massimo Masiello e Mariano Bellopede arrangiamenti e tastiere. Per prenotare: 334 334 7090 oppure con un click: www.ilteatrocercacasa.it e in base allo spettacolo prescelto verrà inviato l’indirizzo della casa che lo ospita. (Foto Cesare Abbate)

PEEPUL ONLUS PER “VELACCESSIBILE” what IL GIOCATORE di GAbrieLe russo

when Dal 12 al 17 dicembre where TEATRO BELLINI web teatrobellini.it

what SPETTACOLO PICCOLO REGNO INCANTATO

when Fino al 7 gennaio where Complesso di san domeniCo maggiore web ilpiccoloregnoincantato.com

what QUATER-DIARIO DI UN’APE OPERAIA di e con GiuLiA Lombezzi

when Dall’11 al 13 dicembre where SALA ICHOS web ichoszoeteatro.it 16

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È partito il progetto “VelAccessibile” di Peepul Onlus ideato dalla presidente Ileana Esposito Lepre, con la campagna di crowdfunding sulla piattaforma Meridonare per l’acquisto di una gru per sollevamento disabili fisici e alaggio barche a vela da installare presso la base nautica del Molosiglio, di boe sonore per la realizzazione di corsi di avvicinamento alla vela per persone ipovedenti. Inoltre è necessario raccogliere fondi per i corsi di velaterapia e per la strutturazione di un gruppo agonistico in vista dei campionati nazionali paraolimpici. La Asd Peepul Sport agli ultimi European Youth Paralympic Games ha portato ben due atleti: Alessandro Migliaccio di 12 anni e Francesco Maglione di 17, che hanno formato uno dei due equipaggi della nazionale italiana.

L’ARCOBALENO NAPOLETANO Il 4 dicembre serata speciale al Teatro Sannazaro di Napoli, per la premiazione de L’Arcobaleno Napoletano, manifestazione di solidarietà ideata dall’attrice Anna Capasso con la direzione artistica del giornalista Diego Paura. Quest’anno a presentare la manifestazione è Fatima Trotta, conduttrice di Made in Sud. L’Arcobaleno Napoletano è organizzata in collaborazione con la Fondazione Melanoma onlus.



#picoftheday


Marrakech Marrakech è la più importante delle quattro città imperiali del Marocco. Alle sue porte è presente un maestoso palmeto dove è possibile cavalcare i dromedari, da non confondere coi cammelli, che hanno due gobbe e un manto più folto. Foto Carmine Luino


#gigichicmimmoshock

Bagnoli, la fantascienza a Napoli vista dal popolare telecronista di Mimmo Carratelli e Gigi Necco

Le forze oscure del sottosuolo dopo la chiusura dell’ultimo altoforno che si oppongono ad ogni tentativo di modificare l’ambiente e il corso della storia. La chiusura della Galleria laziale: il tunnel liberato. Sara Tardelli a San Gregorio Armeno. Il sesso ai nostri tempi: le modestie sessuali. Passeggiata di apprendimento con Gigione Necco. A girare per Napoli col mio amico della popolarissima manina a “Novantesimo minuto”, che ancora tutti lo fermano e lo salutano per strada, e gli chiedono come va e se il Napoli di Sarri vincerà lo scudetto, a girare per Napoli con Necco c’è da imparare tanto. Di strade, di piazze, di quartieri, di palazzi conosce storia e aneddoti. Ferma il suo quintale e più di sapienza, rotea gli occhi dietro le lenti, accenna a una risata che è l’incipit delle sue storie, che poi è come un suo ammiccamento per far capire che la sa lunga, e racconta, racconta. Dove arrivava una volta il mare, e chi abitava in quella casa, e chi era la donna più bella del rione, e come si sparava una volta. E, poi, le storie della Rai-Tv, come entrò alla Rai addirittura a sua insaputa, fece tutto Ettore Bernabei, il fiorentino direttore generale della Rai dal 1961 al 1974. E, naturalmente, parliamo di Ciotti e di Ameri e del violino che Ciotti amava suonare e, una volta, a Napoli, lo suonò per una signora di cui si innamorò perdutamente. 20

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Di che cosa vogliamo parlare oggi, Gigione? “Fai tu”. Immaginiamo che un ”inviato speciale” di un grande giornale venga a Napoli per raccontare la città. Dove lo porteresti? “Alla Biblioteca nazionale”. E perché mai? “Là ci sono segreti a tonnellate, archivi, scoperte archeologiche, le lettere di Maria Carolina, Garibaldi che arrivò in treno a Napoli. Tutte storie da raccontare”. Ma è il passato, oggi come gli racconteresti Napoli? “Napoli è una città aperta e chiusa. Di nuovo non c’è niente. Ci sono i “baretti” con le risse dopo una bevuta. Ma è una città di incontri continui e di continue sorprese”.


Napoli è una città aperta e chiusa. Di nuovo non c’è niente.

Dimmi tre posti dove accompagneresti l’inviato speciale. “Le piazze e i vicoli, il popolo dei vicoli può essere sorprendente. Oppure la Napoli panoramica con le sue centomila finestre sul golfo. Infine, la città borghese post-moderna, il Vomero dove puoi rimanere un giorno intero, bloccato dal traffico”. Non lo porteresti a Bagnoli? “Certo, a Bagnoli. La fantascienza a Napoli dove lo spazio è curvo e prima era dritto come direbbe Einstein. Il luogo dove forze superiori si oppongono alle onde gravitazionali contrastando ogni tentativo dell’uomo di modificare l’ambiente e il corso della storia”. Addirittura! “Dal sottosuolo di Bagnoli esce una precisa volontà di forze oscure che impediscono di realizzare qualunque cosa. Il male, l’anti-materia, l’anti-tutto sta a Bagnoli. Ci porterei l’inviato esitando. Bagnoli ha un segreto, il grande segreto di Bagnoli. È un luogo extraterrestre, un non luogo del niente, è il niente da quando l’ultimo altoforno si è fermato”. Sei un pessimista. “E ti sei accorto che non ci sono più librerie a Napoli?” Ma se ci sono la Feltrinelli, Mondadori. “Là il libro è un oggetto, è un’altra cosa, è una copertina scintillante, è una scoperta per caso, è l’autore che va di moda”. Invece? “Le librerie di Napoli erano un’altra cosa. Tutte chiuse. In via San Gregorio Armeno c’era il signor Cirillo, libraio per quarant’anni. Quando fu costretto a chiudere la sua libreria, si sentì solo, inutile. Ma notò un portoncino non più largo di 75 centimetri e, dietro il portoncino, uno spazio di un metro e mezzo. Vi creò la sua nuova libreria, di quelle di una volta dove i libri li odori, li sfogli, ne contratti il prezzo e trovi delle vere rarità. Ora lui è morto e c’è una figlia che ne continua la passione”. 21

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Nostalgico e pessimista. “Come vuoi tu”. Coraggio, viviamo una Napoli piena di turisti e ora abbiamo anche la Galleria liberata dopo il lungomare liberato. “Il sindaco è bravo a chiudere. C’è una idea separatista in lui. Isola la città. Separa le varie parti della città. Deve essere un suo piano segreto”. Dovresti essere orgoglioso di chiamarti Luigi, proprio come de Magistris. “Ma lui è venuto dopo per l’ineluttabile legge del tempo”. Che cosa ne pensi del primo cittadino? “Si aspetta molte cose. Ha una visione fulgida del suo avvenire politico. Prospettive, grandi alleanze”.

Parliamo d’attualità. Come stai a molestie sessuali? “Da giovane, non mi posso lamentare. Ma non ho mai voluto denunciarle”.

È al secondo mandato da sindaco, non può essere più rieletto. Nel 2021 non sarà più il sindaco. “Se lascia subito, si ricandida”.

Come sarebbe a dire? “Ero bellino anch’io”.

Come sarebbe a dire? “La consiliatura si interrompe in qualche modo e può ricandidarsi”. Possibile? “Possibilissimo. È giovane”. Dopo avere fatto il sindaco, vorrà fare qualcosa di più grande. “Ci pensa. Ne sono sicuro. E se la marcia di Bassolino finisse dalle sue parti?” Gennaro Migliore vorrebbe candidarsi a sindaco di Napoli. “Ma la Sinistra storica di cui ha fatto parte è finita”. Luigi Di Maio? “Non credo. Lui vola alto”. Ma nascerà qualcuno che saprà fare il sindaco di Napoli? “Ci vuole un nuovo movimento, tipo un Cinque Stelle Miracolo a Napoli”. E il Partito democratico? “Chi? C’è ancora, a Napoli? Sono stati capaci di distruggere il partito comunista di Bordiga che era di Ercolano e fondò il Pci. Questi dem l’hanno polverizzato, cancellato”.

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Cioè, eri tu a essere molestato? “Posso dirlo. E tu, invece?” Ai miei tempi, caro Gigi, eravamo degli sprovveduti. Un po’ timidi, impacciati, esitanti. Le ragazze, forse, erano già pronte. Noi combattevamo con la cecità … “Sì, lo so. La Chiesa diceva che si diventava ciechi a far l’amore da soli”. Insomma, tentativi timidi, modesti. A miei tempi, potevi parlare di modestie sessuali. “Questa è buona”. È pronto il presepe? “Sarà pronto”. Chi ci metti? “Non mi va questa moda di mettere sul presepe i personaggi di oggi, calciatori, politici, cantanti”. E, allora, chi ci metti? “Ci metto il Bambino, ma è circondato male”. Sei già stato a San Gregorio Armeno? “Ci sono stato. E ho incontrato Sara Tardelli, la figlia del campione del mondo, quello dell’urlo al Bernabeu. Lavora per la Rai e mi ha fatto un’intervista”. Diciamo che ti ha messo sul presepe. “Diciamo”.


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#peaceandlaw

ACCESSO AL FONDO DI SOLIDARIETÀ: UN’ANCORA DI SALVEZZA PER LE VITTIME DI USURA E RACKET

Luigi Di Gennaro Avvocato penalista

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Non sempre, non tutti, non in Italia, chi ha bisogno di un prestito riesce ad ottenerlo dalle strutture preposte a tale esigenza (banche e società finanziarie), anzi - sempre più spesso - proprio quelli che ne avrebbero maggiormente bisogno non hanno le carte in regola per ottenere la fiducia. Da qui lungaggini, documenti, stress, promesse e intanto il tempo passa e le scadenze incalzano. Questo è il momento in cui inaspettatamente, quasi disceso dal cielo, compare il “deus ex machina”: l’amico che ha un amico, che conosce un amico, il quale senza problemi e con poco sforzo viene incontro alle esigenze con tanta comprensione e, senza alcuna particolare procedura, è pronto ad offrire proprio quello di cui si ha bisogno. È un attimo! Si ritorna a sperare, si ha la certezza della rinascita, si cede alle lusinghe, ma soprattutto si accetta qualsiasi condizione. Tutto risolto? Per niente! È proprio da quel momento che ha inizio la vera decadenza, il degrado, le umiliazioni, la depressione. L’imprenditore rimane solo, il commerciante disperato, l’artigiano intrappolato, tutti facili prede per la loro debolezza, ad un passo dalla perdita dell’attività o peggio dal baratro dei pensieri autolesionistici. Cosa fare per tornare a sperare? L’unica risposta possibile è rivolgersi con fiducia alle istituzioni accedendo al Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura istituito con D.P.R. 455/99, che consente di ottenere un finanziamento e/o un risarcimento in grado di risollevare le sorti dell’azienda. Mi sono occupato di molti casi di imprenditori vittime di usura o racket, alcuni dei

quali avevano subito addirittura l’incendio del proprio stabilimento, consentendo loro di accedere al Fondo, ottenere la elargizione per i torti subiti e guardare di nuovo con fiducia al futuro. La necessità di non lasciare nulla al caso e l’approfondimento delle circolari ministeriali, che fanno da corollario alla Legge 44/99, mi hanno permesso di riabilitare molti imprenditori, grandi e piccoli, i quali hanno potuto beneficiare delle agevolazioni concesse dalla stessa legge, con particolare riferimento al risarcimento dei danni patiti, nonché all’ottenimento della sospensione di tutte le azioni esecutive promosse dai vari creditori. Oggi i reati di usura e racket sono considerati vere e proprie piaghe per una società moderna, civile, progredita. Per queste ragioni lo Stato protegge le vittime, riconosciute tali, aiutandole a ritrovare l’inserimento nel tessuto economico della legalità. Proprio a tale scopo sono state perfezionate anche le norme per il riconoscimento dei “Danni da intimidazioni ambientali” e ne sono state ampliate le possibilità di accesso. Quest’ultima opzione prevede infatti un risarcimento per le intimidazioni subite dalla vittima contro la sua persona o contro i suoi beni e finalizzate a piegare la volontà di quest’ultimo rispetto alle richieste estorsive. Tale elargizione viene riconosciuta anche quando non sia possibile individuare gli autori della intimidazione, a patto però che si accertino le modalità di matrice estorsiva.

luigidigennaro@avvocatinapoli.legalmail.it


ph Romolo Pizi

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#fischiofinale

DI MIMMOCARRATELLI

SPAGHETTI OOPS HA TITOLATO “THE SUN” DOPO IL FLOP DELLA NAZIONALE AZZURRA. IL FUTURO DELLA RAPPRESENTATIVA TRICOLORE. 302 STRANIERI IN SERIE A CONTRO 274 ITALIANI. MA LA CRISI DEL CALCIO ITALIANO HA ALTRE RADICI.

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La mancata qualificazione dell’Italia al Mondiale 2018 in Russia, dopo la “vergogna” dello spareggio contro la Svezia, ha suggerito più di un commento ironico sui media europei. Il titolo più simpatico è stato del “Sun”, il quotidiano londinese che è il giornale in lingua inglese più venduto al mondo (2.986.000 copie): “Spaghetti oops”. Il flop azzurro con Ventura fa seguito ai tonfi in Sudafrica (Mondiali 2010) e Brasile (Mondiali 2014), l’Italia di Lippi eliminata dalla Slovacchia di Hamsik a Johannesburg e quella di Prandelli fatta fuori dal Costa Rica a Recife. Niente di nuovo sotto il sole. Ma era capitato solo nel 1958 che la nazionale italiana non si qualificasse per la fase finale di un Mondiale, battuta a Belfast dall’Irlanda del nord (1-2). Se si esclude il campionato del mondo vinto ai rigori contro la Francia a Berlino 2006 (penalty decisivo di Fabio Grosso) con la nazionale di Lippi, dopo avere pareggiato con gli Stati Uniti (1-1) e battuta l’Australia (1-0) con un rigore di Totti al 90’, l’Italia non ha colto più un successo neanche agli Europei. Secondo posto nel 2012, azzurri stracciati in finale dalla Spagna (4-0 a Kiev). Stop ai quarti nel 2008 (2-4 ai rigori contro la Spagna a Vienna, errori dal dischetto di De Rossi e Di Natale) e ancora ai quarti nel 2016 sempre ai rigori (5-6 contro la Germania, errori dal dischetto di Zaza, Pellè, Bonucci e Darmian). I prossimi appuntamenti sono l’Europeo del 2020 e il Mondiale del 2022. Si ciancia di rinnovamento con dirigenti all’altezza, un commissario tecnico di grande personalità ed esperienza (Carlo Ancelotti, vincitore di campionati in Italia col Milan 2004, in Inghilterra col Chelsea 2009, in Francia col Paris Saint Germain 2013, in Germania col Bayern 2017 e tre Coppe dei campioni col Milan). Si segnalano difetti e lacune. Stadi vergognosi, settori giovanili trascurati, troppi stranieri, Federcalcio debole, Leghe commissariate, troppa tattica e poca tecnica. Si sollecita, contrastata dai club, la riduzione dei campionati per dare più spazio alla nazionale (18 squadre in A, 18 in B). Si suggerisce la creazione delle “seconde squadre” dei club di serie A per far maturare i giovani. Negli altri Paesi, un forte investimento economico e una seria programmazione nel mediolungo termine hanno risolto le crisi del calcio. Intanto, dalla nazionale si fanno da parte i “senatori”. L’età avanzata e la doppia delusione di Solna e Milano hanno concluso la loro carriera in azzurro. Si dice che i ricambi non mancano e che, con pazienza e tenacia,


senza farsi condizionare immediatamente dai risultati, si può allestire una buona nazionale per il futuro. I nomi dei ricambi sono noti. Per il ruolo di portiere, Donnarumma (21 anni), Scuffet (21). Per la difesa, Calabria (23), Rugani (25), Romagnoli (25), Caldara (26), Romagna (20). Per il centrocampo, Pellegrini (24), Gagliardini (26), Locatelli (22), Barella (23), Cristante (25), Mandragora (20), Murgia (21). Per l’attacco, Chiesa (22), Cutrone (19), Favilli (20), Verde (21). Ma sono in corsa per l’immediato anche il portiere Perin (27 anni); i difensori Conti (26) e Zappacosta (28); i centrocampisti Florenzi (29), Jorginho (28), Verratti (27); gli attaccanti Bernardeschi (26), Belotti (26), Immobile (27), Verdi (27), Insigne (28), El Shaarawy (27). Qualcuno sostiene che potrebbe essere Bonucci (33 anni) la chioccia della nazionale dei giovani. Non sono una generazione di fenomeni, ma può venirne fuori una buona squadra. Talenti non ne sono più nati da quando hanno smesso Totti (2017), Pirlo (2015), Del Piero (2012), Cassano (2016) e Baggio (2004). Tra le cause della debacle della nazionale azzurra viene inserito il gran numero di stranieri nel nostro campionato che sbarrerebbero la strada ai giovani calciatori italiani. Gli stranieri rappresentano il 54,5 per cento nelle “rose” delle venti squadre di serie A. Sono esattamente 302. I calciatori italiani sono 274. Tra gli stranieri, 24 sono portieri; 108 difensori; 104 centrocampisti; 66 attaccanti. La percentuale di stranieri nel nostro campionato è in linea con quella dei maggiori campionati europei senza che intacchi il rendimento delle varie nazionali. La Germania è campione del mondo e ha vinto l’ultimo Europeo under 21. L’Inghilterra sta allevando una promettente nazionale (la nuova stella del Manchester United, l’attaccante Rashford, ha 20 anni, come l’altro attac-

cante Abraham e il difensore Joe Gomez). La Spagna va sostituendo gli assi avanti con gli anni con giovani elementi di sicuro valore (il centrocampista Asensio ha 21 anni, Isco 25, l’attaccante Suso in forza al Milan 23, il centravanti Morata 25). Il gran numero di stranieri nel nostro campionato è considerato un falso problema per le sorti negative della nazionale. Da noi si ricorre al mercato estero perché propone buoni affari rispetto alle eccessive valutazioni dei calciatori italiani. Ecco dunque che diventa il serbatoio privilegiato dei nostri club. Sessanta nuovi stranieri sono giunti in questa stagione per un costo complessivo di 463,9 milioni di euro. La Juventus ha acquistato l’attaccante brasiliano Douglas Costa in prestito dal Bayern per 6 milioni, riscatto fissato a 40 milioni. Se l’operazione sarà definitiva, Douglas Costa sarà lo straniero più caro acquistato quest’anno. La Juve ha inoltre preso (7 milioni, in prestito) il difensore tedesco Howedes (27 anni) dallo Schalke, il centrocampista uruguayano Bentancur (20) dal Boca Juniors per 9,5 milioni e il centrocampista francese Matuidi (30 anni) dal Paris Saint Germain per 30,5 milioni. La Juve ha investito sul mercato estero 73 milioni. Il Milan ha investito 96 milioni in stranieri, l’Inter 68. Il Napoli ha acquistato un solo straniero, l’attaccante algerino Ounas (21 anni) per 10 milioni dal Bordeax. La Fiorentina è il club che ha ingaggiato più stranieri (otto) pagando 20 milioni per il centrocampista portoghese Gil Dias (21 anni) dal Monaco. La squadra italiana che ha in “rosa” il maggior numero di stranieri è l’Udinese (26 contro 6 italiani). Hanno più stranieri che italiani la Roma (22 contro 6), la Lazio (22 a 7), la Sampdoria (19 a 11), la Fiorentina (19 a 12), il Bologna (19 a 11), il Napoli (19 a 6), il Genoa (16 a 15), il Torino (16 a 11), la Juventus (16 a 11), l’Atalanta (15 a 14), l’Inter (15 a 9). Il Sassuolo è la squadra più italiana (29 calciatori nazionali contro 5 stranieri) davanti alla Spal (22 a 6), il Cagliari (19 a 6), il Verona (18 a 12), il Milan (18 a 12), il Benevento (17 a 9), il Chievo (17 a 14), il Crotone (15 a 14). La nazionale degli stranieri che giocano in Italia sarebbe composta da Handanovic (Slovenia, Inter); Bruno Peres (Brasile, Roma), Skriniar (Slovacchia, Inter), Miranda (Brasile, Inter), Kolarov (Serbia, Roma); Allan (Brasile, Napoli), Borja Valero (Spagna, Inter), Hamsik (Slovacchia, Napoli); Dybala (Argentina, Juventus), Higuain (Argentina, Juventus), Perisic (Croazia, Inter).

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#people

Cerca ruoli sempre diversi e adora interpretare quello del cattivo. Da Io speriamo che me la cavo alla storia di De Andrè, Ciro Esposito porta sempre con sè gli insegnamenti dei grandi registi italiani, primo tra tutti quello della Wertmüller che lo scelse per interpretare lo scugnizzo “Aiello Raffaele”. Bello, bravo e sportivo è tornato a Napoli per dirigere il Teatro Bolivar.

E METTETEMI 28

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PRESENTE!

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di Federica Riccio foto di Ilaria Rucco Sei tornato a interpretare il ruolo di cattivo in Rosy Abate, serie spin-off di Squadra Antimafia Finalmente! Da ragazzino mi cercavano solo per interpretare personaggi spietati. Crescendo mi sono affrancato da questo ruolo, ma era da tanto che volevo tornare a fare il cattivo. Sono truce e pure siciliano. E ancora più soddisfacente è stato recitare in un prodotto targato Mediaset, ma al di là della rete, il bello di un attore è fare prodotti di qualità e Rosy Abate lo è. E con il dialetto siciliano? Ho fatto una grandissima scuola a Palinuro. Ogni estate ci torno volentieri e lì ci sono molti siciliani. Per tutto il mese di agosto ho chiacchierato con loro, ci sono andato anche a pescare per ascoltare e imparare un dialetto meraviglioso.

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Le tue firme preferite dal 35% al 70% in meno Tutte le firme, tutti i giorni

#FashionReimagined mcarthurglen.it/marcianise


Sei nel cast de ll principe libero, la mini serie di Rai Uno dedicata a Fabrizio De André Un’esperienza bellissima e formativa e solo il fatto che il film sia su De André la dice tutta sull’importanza di questo progetto e Luca Marinelli che lo interpreta è stato molto bravo. Rivesto il ruolo di Rosati, il capitano che ha seguito le indagini del rapimento avvenuto nel ’79 di De Andrè e sua moglie Dori Ghezzi. Qual è il tuo personaggio del cuore? Non ho dubbi: Gianfranco Paglia, un vero eroe italiano, oggi mio grandissimo amico. Ho impersonato Gianfranco nel film Le ali, che racconta la sua storia di coraggio. Nel 1993, partito per la Somalia per una missione di pace, è caduto in un’imboscata in cui sono morti tre soldati e lui è stato colpito alla spina dorsale. La diagnosi è stata devastante: paralisi agli arti superiori e inferiori. Ma non si è mai dato per vinto ed è tornato a usare le braccia. Ho imparato da lui a stare in carozzina e nei suo confronti ho una stima sconfinata. È stata un’emozione grandissima e unica recitare in questo film. Siamo molto uniti. Gianfranco è nella mia “top ten” di persone che più stimo al mondo.

foto di scena "Le Ali"

Che ruoli cerchi? Cerco i ruoli più diversi, soprattutto a teatro, dove a differenza del cinema e delle serie tv si ha più possibilità di scelta. Al cinema è più complicato dire di “no” a interpretare un personaggio. Mentre a teatro è più semplice e qualche volta li pronuncio. Ad esempio, dopo tanti anni di serie La squadra mi hanno etichettato come poliziotto. Ma tu sei l’attore, non il personaggio. All’estero non ti identificano per forza con il personaggio che interpreti. Ma in Italia è il rischio che corri con la cosiddetta serialità. Ti 32

è successo anche con Raffaele Aiello?

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con Gianfranco Paglia


ph Romolo Pizi

Via Bernini 13 - Via Bernini 18 - Napoli 081.5567720 - 081.5564261


Ti è successo anche con Raffaele Aiello? Assolutamente no, da bambino non mi hanno etichettato con il personaggio dello scugnizzo, dopo aver interpretato Io speriamo che me la cavo. Ad esempio in quegli anni sono volato in Sud Africa a interpretare una storia e un personaggio molto dolce in Sarahsarà di Renzo Martinelli (1994) e poi con fratelli Taviani ho interpretato un bambino italo francese. Raffaele Aiello e Io speriamo che me la cavo fanno parte della memoria collettiva Sì, è un film cult oserei dire, tutti ricordano “Aiello Raffaele e mettetemi presente” e tante altre battute. Un film generazionale con il quale mi piace essere identificato, perché dichiara il mio percorso di attore. Facendo un bel salto all’indietro, ho iniziato la carriera cinematografica a 8 anni e in realtà ero l’esatto opposto di Raffaele: timido, educato, ma a casa già respiravo aria di recitazione e teatro. Durante il provino per il film Lina Wertmüller ha tirato fuori la mia vera natura, quel mostro che ho dentro e che credo abbiamo tutti. Quella metamorfosi nella recitazione me lo porto sempre dietro. Sei tornato a Napoli da direttore artistico del Teatro Bolivar Ho vissuto a Roma per cinque anni, ma volevo tornare con forza nella mia città e la proposta dei proprietari del teatro mi ha dato l’opportunità non solo di rientrare a Napoli, ma di fare un mestiere bellissimo come quello di dirigire un teatro. E poi la presenza del mio amico e grande attore Ivan Boragine con cui divido questa croce e questa delizia è stata la ciliegina sulla torta. L’obiettivo è di dare una nuova d’identità a un teatro bellissimo che si trova a Materdei, facendolo conoscere ancora meglio al quartiere e poi a tutti i napoletani. Non vogliamo utilizzare assolutamente il teatro per noi stessi, certo andiamo anche noi in scena, ma lavoriamo in primis sul circuito off. A gennaio con Ivan Boragine e Amedeo Andreozzi, per la regia di Gianni Parisi sarò protagonista di Sotto lo stesso tetto. C’è anche il tuo contributo nelle strenne natalizie “Made in Scampia” Sì, il mio, quello di Ivan Boragine e di tutto il Bolivar. Nelle scatole della legalità realizzate dai giovani dell’associazione Voci di Scampia c’è anche una cartolina con lo sconto 2x1 su tutti gli spettacoli in scena nel nostro teatro. 34

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Film: C’era una volta in America Libro sul comodino: Zero Limits di Jo Vitale Cibo: pasta alla genovese Dolce: crostata Spettacolo teatrale: Beethoven di Glauco Mauri La prima serie tv: Lost Serie tv che stai guardando: Narcos Sport: calcio, super tifoso e praticante, faccio parte della vera Nazionale degli attori capitanata da Pasotti. Fiction: Grande Torino con Beppe Fiorello


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#ciak

Natale in Tv con i Cult Movie di Valerio Ciaccia

I film trasmessi in tv durante il periodo natalizio e che ci accompagano dall’infanzia, sono diventati dei cult. Da Una poltrona per due a Il piccolo lord, passando per Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato. Non è Natale se il giorno della vigilia, alle ore 21.00, al principio di un banchetto che si concluderà, senza soluzione di continuità, il giorno 6 del mese di gennaio, in TV non trasmettono Una poltrona per due. Uscito nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti l’8 giugno 1983, il film di John Landis, con l’inconfondibile risata di Eddy Murphy, doppiato dall’indimenticato Tonino Accolla, viene ormai trasmesso con precisione svizzera su Italia 1 la sera della vigilia. Le avventure di Billie Ray Valentine e di Luis Winthorpe III, tra le strade della innevata Philadelphia, non ci stancheranno mai, ma cosa sarebbe accaduto se i ruoli di Dan Aykroyd ed Eddie Murphy fossero stati assegnati agli attori inizialmente interpellati, ovvero Gene Wilder e Richard Pryor? Non lo sapremo mai, ma possiamo ugualmente consolarci grazie a un altro classico che ci permette di gustare il sorriso beffardo del buon Wilder, Willy Wonka e la Fabbrica di Cioccolato. Il film del 1971, ispirato al romanzo di Roald Dahl, non fu un successo e impiegò diversi anni prima di assurgere a livello di film cult, ma oggi noi tutti, durante le mattine di inizio inverno, in pieno fermento natalizio, godiamo dei vivaci colori e delle intramontabili canzoni che fanno parte di una colonna sonora sempreverde grazie alla magia di un film senza tempo. Il brano Pure Immagination, cantato anche in occasione della cerimonia di chiusura dei giochi della XXX Olimpiade, è stata oggi ripresa da Steven Spielberg per il suo film Ready Player One. Il regista di Jurassic Park non è estraneo alle pellicole costantemente trasmesse tra la fine del mese di dicembre e l’inizio del mese di gennaio, poiché un classico come E.T. l’extraterrestre si è sempre 36

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prestato a visioni serali nel caldo di un plaid che raccoglie tutti i membri della famiglia. Se la sera della vigilia di Natale accendiamo la TV e non troviamo S.O.S. Fantasmi potremmo allarmarci pensando di aver sbagliato giorno. La moderna versione del Canto di Natale di Charles Dickens, grazie a uno strepitoso Bill Murray, nel 1988 ebbe alla sua uscita un discreto successo, ma oggi, insieme al già citato Una Poltrona per Due è una costante, come l’attesa per l’arrivo di Babbo Natale. Bill Murray, poi, continua ad allietare le nostre serate invernali con uno dei film moderni più apprezzati, copiati, rielaborati e fonte di ispirazione per altre forme d’arte su celluloide, vale a dire Ricomincio da Capo, con il giorno della marmotta destinato a ripetersi infinite volte, sino al raggiungimento della tanto agognata e positiva evoluzione e consapevolezza del burbero Phil Connors. Per i più piccoli, poi, ci sono tre film che non possono mancare e che, nonostante il tempo trascorra inesorabile, sembra riescano ancora ad attecchire con le nuove generazioni: La spada nella roccia, uno dei migliori film di animazione di casa Disney, Nightmare before Christmas di Tim Burton, favola grottesca per gli amanti del genere dark anche durante le feste, e La storia infinita, che con un budget da 25 milioni di dollari, nel 1984 fu il film tedesco più costoso mai realizzato. Anche in questo caso la colonna sonora è diventata leggenda e il nostro Giorgio Moroder, con Keith Forsey, è diventato autore di una tra le canzoni più memorabili nella storia del cinema, The NeverEnding Story. La Disney, durante il periodo natalizio, nuota nell’acqua buona e di pellicole da trasmettere ne ha in abbondanza. Vogliamo ricordare


però tre film che hanno segnato particolarmente le sorti della casa di Topolino. Bambi, quinto classico Disney del 1942, capace di strappare una lacrima anche al più burbero dei nonni, Mary Poppins del 1964, tratto da una serie di libri della autrice Pamela L. Travers, che a breve sarà seguito dalle nuove avventure della magica tata stavolta interpretata dalla incantevole Emily Blunt. Infine Frozen, canzoni, neve, renne, e pupazzi che hanno acceso gli animi di giovani fans che, da pochi anni, possono godere delle avventure di Anna, Elsa e di Olaf anche in TV. Due Oscar, tra cui miglior canzone, e il record del maggior incasso per un film di animazione, per le nuove principesse. La lista potrebbe allungarsi all’infinito, comprendere vecchi film come Fantasia, o nuovi come Love Actually, film tornati alla ribalta

come Labyrinth, riemerso a seguito del decesso di David Bowie, recenti classici capeggiati da Piccole Donne, favole moderne alla The Family Man e tradizionali remake alla Miracolo nella 34ima. Chi di voi non ha lasciato la TV accesa durante la trasmissione di uno dei film citati? Chi di voi non ha desiderato fermarsi, durante la frenesia per lo shopping, e al caldo di una coperta godersi buoni sentimenti, sane risate e strabiliati avventure? Tra gli struffoli, il panettone, un pandoro carico di cioccolata e un po’ di frutta secca, ingrassare in compagnia di Billie Ray, Luise, Willie & co. confermerà, come ogni anno, di essersi immersi nel Natale moderno più tradizionale che si conosca. Infine non è Natale se in tv non trasmettono il 25 pomeriggio su Rete 4 Il piccolo lord.

TOP FIVE CHRISTMAS MOVIE UNA POLTRONA PER DUE S.O.S. FANTASMI UN BIGLIETTO IN DUE LA VITA È MERAVIGLIOSA IL GRINCH


#notemenonote

DALL’ITALIA ALL’INGHILTERRA IN UN SALTO QUANTICO di Ciro Ardiglione trame delicate e ben arrangiata con un finale con qualche movimento progressive fino alla cavalcata finale Affronterò il tempo seduta qui E mentre aspetto nel mio intreccio prendo il largo e cerco te In questo album fatto di viaggi interiori e in giro per il mondo, bisogna dire che Chiara Cavallina, in arte Chiara White (il cognome della madre) è stata facilitata dalla bontà dei musicisti che l’accompagnano: Alessandro Alajmo alla chitarra elettrica, Giulia Nuti alla viola, Guido Melis al basso, Tommaso Giuliani alla batteria e Simone Milli al piano e alle tastiere; e poi anche gli ospiti: la Fabrizio Berti Jug Band, Kenny White al pianofor te e Francesco Vella, Leonardo Martera, Lele Fontana, Petru Gabriel Horvath, Marco Monelli (che ha curato anche le illustrazioni in copertina e nel booklet).

CHIARA WHITE Sarà il suo essere geologa, di giorno, ad averla aiutata a entrare nella profondità delle note e delle liriche nel suo bell’esordio Biancoinascoltato (Suburban Sky Records). E così vengono alla superficie nove brani che si muovono tra gli affluenti della canzone popolare, del rock alternativo e del pop internazionale fino a qualche rivolo psichedelico. Una delle più intriganti canzoni è proprio quella che apre il disco, Itaca un attacco con degli archi strazianti che diventeranno dolci e melodiosi con l’avanzare del brano insieme alla chitarra acustica. Ha anche un crescendo corposo fino ad una cavalcata folk-rock nel mezzo interrotta dalla voce di Chiara che asseconda i movimenti in alto e in basso, le accelerazioni e gli arresti repentini. Cosa speri di trovare attraversando il mare Non hai solo strade da camminare Orizzonti da desiderare Assenze da contemplare E i ricordi da macinare col sale Su tutt’altri stilemi è Canzone allegra, un pop orecchiabile anche quando il contrabbasso ne spezza il ritmo. È la spensieratezza e il gioco espresso dal suo canto a farla da padrone sul tempo e la melodia. L’anima rock viene fuori in Quando rivedrai il mare dove le chitarre e le percussioni sono in cattedra ma possiamo ritrovare qualche interessante passaggio con gli archi. Penny è Penelope, “la forza e l’attesa” una ballata che disegna 38

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MIRCO MENNA Le due anime del pop, quella popolare, soprattutto nella progressione e nell’intreccio delle note e quella intellettuale, nelle liriche per affondare nel significato delle cose e degli eventi, tra il personale e il sociale, tra l’ironia e momenti di tristezza. Queste le componenti de Il

ASCOLTA I CONSIGLI a cura di www.mentinfuga.com

Alt-J / RELAXER Infectious / giugno 2017 Davide Viviani / L’OREFICERIA Autoprodotto / novembre 2017 Fabrizio Cammarata / OF SHADOWS 800A Records / novembre 2017 The Canyon / THE USED Hopeless Records / ottobre 2017 Casper / LANG LEBE DER TOD Sony / settembre 2017


senno del pop di Mirco Menna, cantautore bolognese vero, che si perde e ama perdersi. Forse perché non ama compromessi e esposizione mediatica. Il suo valore è attestato dalle volte in cui è arrivato in finale al premio Tenco. «E s p ri m e n d o m i i n p ri ma p e rs o na e d ove n d o inevitabilmente parlare delle “influenze”, dirò che altri le scoveranno; io, per me, sono influenzato dagli anni passati suonando a matrimoni e sansilvestri, e poi alle feste di piazza e di osteria (ce ne sono ancora alcune) e di pub e club, e dalla pratica coi musicisti amici». L’apertura con Portati da un fulmine è un’allegra e ballabile canzone dove gli inserti di fiati annunciano l’attenzione artigianale alla composizione musicale Il cuore che credevo vela e invece è vento A proposito di fiati Maurizio Piancastelli con la sua tromba chiude un altro brano interessante, Così passiamo, tra sapori di bistrot francesi e rumori ambientali, inserzioni quasi psichedeliche mentre il nostro e Silvia Donati scambiano battute. Così passiamo, nella luce livida ci muoviamo ignari, mediamente grassi Sole nascente ha il colore della voce, sia pur “ingentilita, di Vinicio Capossela suggellata dalle note di una sinuosa fisarmonica, tanto per ritornare alle componenti popolari. Prima che sia troppo tardi vede la partecipazione di Zibba con i suoi toni profondi. Una veloce ballata con inserti e incroci di chitarre e fiati che ne fanno uno dei brani più belli. Prima del senno della malafede della liturgia dei cacciatori e prede C’è ancora un po’ di spazio tra le righe di questa storia mordi che ti mordo Del conto univoco di mille sfide buono per il prodotto interno lordo Il disco è stato prodotto in autonomia che ha avuto alla base tre anni di osservazioni di momenti e note che hanno poi portato agli otto brani più due che guardano al passato Da qui a domani e la cover di Chiedo scusa se parlo di Maria di Giorgio Gaber.

COSTEAUX The Last Good Day of the Year fu la canzone che nel 2000 accrebbe la loro notorietà in molti paesi, ma i Costeau, band nata a Londra e fondata da Davey Ray Moor, finirono con il disintegrarsi nel 2005 dopo tre album in studio. A dodici anni di distanza, con un nome nuovo, CosteauX si ripresentano con i nove brani dell’album omonimo (Palm Pictures/Edel) e sono Davey Ray Moor e Liam McKahey. E già dal primo brano, Memory Is A Weapon, intuiamo che la chimica tra loro e noi produce la stessa empatia. Liam McKahey che qualcuno ha accostato a David Bowie per le tonalità della sua voce, ci avvolge in una trama ricca, con note eleganti di pianoforte e assaggi di tromba che lasciano poi spazi a momenti cinematografici, magnificenze di icone della settima arte. Muovendosi all’interno di quelle atmosfere fumose di bar semi muovi, prima della chiusura troviamo Portobello Serenade, un ricercato incedere tra una tromba in stile Miles Davis e il cantato da crooner sugli accordi di un piano che ondeggia tra classico e jazz. In diversi passaggi del brano si intuiscono anche espressioni musicali che si poggiano sulle atmosfere del progressive degli anni Settanta. Carl Barat il leader dei The Libertines partecipa ad un altro brano monstre - The Innermost Light -, dove la carica baritonale di Liam McKahey si immerge in pieno nel blues atipico che caratterizza il brano dove l’ambientazione cupa trova delle esplosioni, per esempio, dei fiati che assaltano le cupe ripetitive note di basso e pianoforte. Quasi sul f inire la brevissima Seasons O f You siamo dalle parti delle ballate pop di caratura per arrangiamenti preziosi, fiati imponenti su una cadenza soul, voci e cori che si allargano a fare da sigla di chiusura di un bel disco che, per quanto contenga molti elementi di musica pop, mantiene delle peculiarità nell’uso della strumentazione (tromba, basso), nelle atmosfere e nel loro costruirsi intorno ad una voce che lascia cicatrici in alcuni passaggi.

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#jazz

il viaggio musicale

di Giancarlo Perna di Adriano Cisternino Ci sono dischi che prendono il nome da uno dei pezzi che contengono, magari da quello per qualche ragione più caro all’autore o nel quale l’autore meglio si riconosce. Ci sono poi titoli che definiscono simbolicamente tutto il disco. Octopus quarto album personale di Giancarlo Perna, con composizioni e arrangiamenti propri, è uno di questi, perché - come scrive il chitarrista napoletano nelle brevi note di copertina - contiene otto brani nati da un’unica matrice ideativa che si snoda lungo percorsi musicali diversi. È un po’ un disco di approdo, una pietra angolare nel percorso artistico del musicista, iniziato nel 2000 con Macedonia Mista e proseguito con Da Sud a Nord e Transumanze. Octopus, antica etimologia greca e moderno inglese (in napoletano “purpo”), con i suoi otto piedi che partono da una sola testa, sta ad indicare appunto che gli otto brani, pur rivelando stili musicali diversi, si rifanno ad un’unica cultura. In effetti Perna è un musicista che, sedotto in età giovanile e mai abbandonato dal jazz, ha sempre conservato però la sua radice mediterranea che appartiene alla cultura musicale napoletana. Un jazz insomma, il suo, in salsa mediterranea, nel rispetto della storia musicale di questa città, una storia che viene da lontano, da secoli di tradizione, ma sempre aperta ad influenze provenienti da altri Sud del mondo, come appunto il jazz. Perna ha saputo cogliere e rielaborare queste influenze, si è insomma lasciato “contaminare”, ha assorbito il linguaggio del jazz (libertà espressiva, improvvisazione, gli assoli, le jam session), e lo ha personalizzato attraverso una rigorosa ricerca creativa. Ha saputo coniugare gli stilemi del jazz con la radice melodica, secondo una tipica caratteristica italiana e soprattutto napoletana, sviluppatasi da quando il jazz è sbarcato fisicamente in Italia, alla fine della guerra. Già negli anni ‘50 infatti Renato Carosone sentiva l’influenza di questa musica proveniente dall’altra parte dell’Atlantico: Tu vuo’ fa’ l’americano, è una confessione. In tempi più recenti Pino Daniele cantava A me me piace ‘o blues, perché il blues - lo diceva Willie Dixon un secolo fa - è la radice e tutti gli altri sono i frutti. E tra i frutti possiamo collocarci anche un jazz napoletano, un jazz in salsa mediterranea, filone nel quale si colloca Giancarlo Perna. In realtà Perna non fa altro che tradurre in musica sensazioni, stati d’animo, viaggi reali o emozionali, realizzando colonne sonore di queste emozioni. E allora ecco San Gregorio Armeno, brano introduttivo, ispirato ad una strada che ci è familiare. Un titolo che ci porta per associazione di idee a New Orleans che ispirò Basin Street Blues, resa celebre da Louis Armstrong. Napoli e New Orleans sono state spesso gemellate e non solo per motivi musicali. I tentacoli di Octopus ci portano poi verso ritmi brasiliani con Ardosia Limpa, scritto a quattro mani con Brunella Selo che lo interpreta in portoghese. Il viaggio continua passando per Mystic Blues, il pezzo più autenticamente jazzistico, e si conclude con Stella d’o ciel, anche questo scritto in collaborazione con la Selo che stavolta canta in napoletano schietto. Ma oltre alla fantastica Brunella Selo, che con quella voce può cantare ciò che vuole, nel disco figurano Daniele Sepe (sax), Peppe Cozzolino (piano), Sasà Piedepalumbo (accordion), Dario Franco (bass), Antonio Perna (piano), Annibale Guarino (sax), Emiliano De Luca (bass), Ernesto Maiorano (bass clarinet) e il batterista Domenico de Marco unico sempre presente, con l’autore naturalmente. Insomma, una miniorchestra di musicisti che hanno condiviso e contribuito con le loro preziose collaborazioni alla realizzazione del progetto. 40

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#leggèra

a caccia di libri. letteratura, romanzi, gialli, testi zen, fantasy, letture per ogni appassionato di Lucia Nicodemo

Pare che ogni Natale il popolo dei forzati del libro aumenti in maniera esponenziale. Di chi parliamo? Di quanti, prossimi alla vigilia di Natale, non hanno alcuna idea regalo per questo o quell’amico e si decidono a varcare la soglia sconosciuta di una libreria pronti ad afferrare la prima strenna di Natale si trovino davanti. Questo Natale 2017 però, si annuncia – almeno da un punto di vista editoriale – diverso dagli altri: alcuni degli scrittori da best seller delle festività sono già usciti. Ci riferiamo a Ken Follet, Dan Brown, la saga Millennium e molti altri. Ci sembra giusto, allora, correre in aiuto di quanti, entrati in libreria, si sentiranno come sperduti. In che modo? Andando a recuperare alcuni dei titoli più interessanti di questo anno che sta passando. E poi volete mettere la soddisfazione di sbalordire il commesso della libreria che vi guarda con sufficienza, fiutando la vostra inesperienza?

TOP FIVE

Mauro Corona LA VOCE DEGLI UOMINI FREDDI Mondadori

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John Grisham L’OMBRA DEL SICOMORO Mondadori

Partiamo dagli scrittori di casa nostra segnalandovi L’Arminuta di Donatella Di Pietrantonio – Premio Campiello – e La più amata di Teresa Ciabatti. Due donne per due storie molto diverse. L’Arminauta affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura in modo spiazzante ovvero attraverso la vicenda di una ragazzina che, da un giorno all’altro, perde tutto. Una casa confortevole, le amiche più care e l’affetto incondizionato dei genitori perché viene riconsegnata a quelli che sono i suoi veri genitori, quelli biologici. La Ciabatti, invece, ricostruisce la storia di una famiglia, la sua, e in contemporanea le vicende di un’intera epoca. Un’autofiction sincera e feroce che nasce dall’urgenza di fare i conti con un’infanzia felice ma

PER QUELLI CHE VOGLIONO ESSERE SEMPRE SUL PEZZO

Isabel Allende IL GIOCO DI RIPPER Feltrinelli

Paolo Sorrentino GLI ASPETTI IRRILEVANTI Mondadori

Zerocalcare MACERIE PRIME Bao


bruscamente interrotta. Un’infanzia in cui lei era solo la figlia del potentissimo professore Lorenzo Ciabatti. Passando all’universo maschile anche qui due nomi: il napoletano Lorenzo Marone con Magari domani resto e Le otto montagne di Paolo Cognetti che quest’anno ha vinto lo Strega. Marone tratteggia una figura di donna per la quale non si può non provare simpatia. Luce, padre scappato di casa senza un motivo apparente, abita nei Quartieri Spagnoli ma è un avvocato con laurea a pieni voti, nonostante in ufficio sappiano rifilarle solo roba di poco conto. Finchè un giorno quello stesso ufficio le assegna una causa di affidamento di un minore che sconvolgerà il suo quotidiano e la costringerà a rispondere ad una domanda che in molti spesso ci si pone: restare o andare? Con Cognetti, invece, lo scenario cambia radicalmente perché la sua è una storia soprattutto al maschile, di rapporti tra un padre e un figlio, tra amici che si conoscono da adolescenti e su tutti – protagonista assoluta – è la montagna con la sua ruvida capacità di fascinazione. Spostandoci invece all’estero colui che ha dominato il 2016 da un punto di vista editoriale, ci lascia una nuova perla anche nel 2017. È Kent Aruf con Le nostre anime di notte, che ancora una volta ci trasporta nella sperduta cittadina di Holt in Colorado per raccontarci una vicenda di amore e libertà dai pregiudizi. E questo è stato l’anno anche di uno spiazzante e geniale Ian McEwan che nel suo Il guscio sceglie come protagonista/narratore un bimbo ancora racchiuso nel grembo materno. Un bimbo che nascerà di lì a pochi giorni ma non senza prima aver assistito ad una vicenda familiare che ha tutto il sapore di un Amleto del ventunesimo secolo. E per concludere nel segno dell’ironia, come dimenticare il ritorno dei Malaussène di Daniel Pennac? A quasi vent’anni dalla pubblicazione dell’ultimo romanzo della serie, diventata di culto per milioni di lettori in tutto il mondo, Pennac ci regala Il caso Malaussène, diviso in due volumi e di cui nel 2017 è uscito solo il primo. I personaggi della saga sono invecchiati di vent’anni e si ritrovano catapultati in un mondo esplosivo dove l’unica voce fuori dal coro, ovviamente, è quella di Benjamin Malaussène. A questo punto non vi rimane che scendere nell’arena e affrontare il commesso di turno.

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#pokerdassi

Quattro domande uguali per tutti, quattro risposte diverse che raccontano le passioni, i gusti, la vita di quattro personaggi che conoscono bene Napoli e la amano intensamente. Il poker d’assi è servito.

di Paola De Ciuceis

VIVIAN DI DOMENICO hotel manager Cala Moresca (Bacoli)

Voglia di partire… viaggio o vacanza? Direi viaggio, alla scoperta di nuove terre, nuove culture. Quando viaggio amo immergermi nelle tradizioni del posto, assaggiarne i piatti tipici: “to experience” è il mio motto. Camera con vista su…? … quella dalle nostre camere. Panorama mozzafiato, dalle isole di Procida e Ischia sino al Vesuvio, passando per la costa di Baia e Pozzuoli. Non mi stanco mai di ammirare la bellezza dei Campi Flegrei, per non parlare dei tramonti che passano dalle sfumature di arancio e rosso, a quelle del fucsia e del viola. Semplice magia. Sosta golosa con sfogliatella riccia o frolla? Adoro la sfogliatella, a chi non piace? Ma tra le due varianti la scelta è ardua. L’importante è che sia rigorosamente calda. Questa simpatica poesia nella quale mi sono imbattuta qualche tempo fa, rende l’idea: So’ doje sore: ‘a riccia e a frolla. Miez’a strada, fann’a folla. Chella riccia è chiù sciarmante: veste d’oro, ed è croccante, caura, doce e profumata. L’ata, ‘a frolla, è na pupata. E’ chiù tonna, e chiù modesta, ma si’ a guarde, è già na festa! Quann’e ncontre ncopp’o corso t’e vulesse magnà a muorze. E sti ssore accussì belle sai chi so’? So’ ‘e sfugliatelle! Clienti originali, richieste insolite. Quale più di tutte? Tra un Ligabue che chiede di spostare l’area fitness nella sua suite, agli sposini che per la prima notte di nozze desiderano le loro iniziali sul letto con petali di rose, da quando lavoro nell’hospitality ne ho visti di clienti strani. Il più strambo di tutti è stato il golfista che amava a tal punto il golf da non separarsi nemmeno la notte dalla sua sacca con le mazze: la riponeva nel letto, proprio cosi, sotto le lenzuola. 44

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FULVIO GAGLIONE hotel manager Grand Hotel Punta Molino (Ischia)

Voglia di partire… viaggio o vacanza? A raccontare cosa si prova stando seduti in terrazza qui da noi, guardando l’orizzonte e il mare su cui si affaccia, il castello Aragonese di Ischia Ponte, può rendere un po’ difficile distinguere tra viaggio e vacanza. Possono essere entrambi: un viaggio alla scoperta di sapori, di bellezze e di benessere, ma anche una sensazione di piena vacanza, quella che si assapora sin dall’ingresso dell’albergo con il suo parco immerso nel verde, che ci circonda da subito con i suoi odori, profumi e colori. Camera con vista su…? Scegliere tra il parco e il mare con Procida sullo sfondo è quasi impossibile. Dipende dalle situazioni, familiari o di coppia; e dalle occasioni della giornata: un bel libro si legge nella tranquillità dei giardini, un cocktail o un aperitivo si gusta in terrazza o sul balcone privato. Sosta golosa con sfogliatella riccia o frolla? I profumi della pasticceria sono quotidiani, arrivano di buon mattino e sono una tentazione per tutti. Riccia o frolla non saprei, i bambini sicuramente preferiscono le crepes con la nutella. Clienti originali, richieste insolite. Quale più di tutte? Due per tutti. Uno, il nostro affezionatissimo cliente bolognese che, ogni anno, prima del suo arrivo, ci scrive per assicurarsi che potrà trovare in tavola a pranzo e cena le sue pietanze preferite, soprattutto quelle ischitane, per rivivere i più piacevoli momenti trascorsi con amici e familiari qui da noi. L’altro, anche lui indimenticabile, è quello che ogni anno aspetta con ansia di sapere che non sia cambiato il dog-sitter per poter lasciare in mani sicure e conosciute il proprio cagnolino.


CLELIA SANTORO hotel manager Costantinopoli 104 (Napoli)

Voglia di partire… viaggio o vacanza? Le vacanze sono belle, ma la voglia di partire significa viaggio, senza alcun dubbio. Il più recente, in Brasile. Un luogo pieno di cuore ed emozioni per le atmosfere e la natura rigogliosa e spettacolare come si può immaginare. Ma anche inaspettato, per la grande civiltà che vi regna e che proprio non sospettavo. È stato un trauma ripartire da Rio, il mare è stupendo così l’aria di assoluta libertà che si respira; è una città senza schemi sia pure di enormi contraddizioni. Camera con vista su…? D’inverno, sulle Dolomiti di San Cassiano con i loro suggestivi tramonti di colore rosa. Un paesaggio che parla da solo, cui non c’è proprio nulla da aggiungere. Anche una sola parola di più, sarebbe superflua. Sosta golosa con sfogliatella riccia o frolla? Amo i dolci dai gusti morbidi. Quindi, per me, anche se adoro il croccante, la sfogliatella è frolla. Che dire, amalgamata com’è sembra offrirsi più avvolgente al palato. Chiaramente dev’essere quella di Scaturchio, unica e inimitabile senza sé e senza ma. Clienti originali, richieste insolite. Quale più di tutte? Quelle dei Momix, la compagnia teatrale che più di tutte resta nel mio cuore: si allenavano di continuo e ovunque, anche in albergo; per loro ho dovuto attrezzare degli spazi esterni nel cortile. Ma, mi è piaciuto coccolarli, anche in piena notte quando chiedevano spremuta d’arancia di ritorno dallo spettacolo. Le richieste di accudimento, dalle medicine al brodo, di Claudia Cardinale, ma che alle 20 in punto si alzava e andava in teatro. Su tutti la richiesta di Dario Fo e Franca Rame per un bel ragù domenicale. Cotto e mangiato, naturalmente insieme.

MARCO ZUPPETTA sales manager Hotel Caracciolo (Napoli)

Voglia di partire… viaggio o vacanza? Un bel viaggio, lo farei volentieri. Tralasciando il ricordo dell’ultimo viaggio fatto negli Stati Uniti e Messico mi proietterei subito verso il prossimo: il Giappone. Per un break veloce mi orienterei verso la magnifica Budapest, città che sento appartenermi con forza già che sono al 50% magiaro; per goderne al meglio suggerirei di salire in funivia sul Castello di Buda e di lì ammirare il Ponte delle Catene e il Danubio. Camera con vista su…? Molto banalmente, sulla città di Napoli. Ma non nella classica prospettiva da cartolina che guarda al vulcano bensì, al contrario: dal Vesuvio verso il golfo e le isole. Si scopre qualcosa di ancor più particolare. Andando in dettaglio, si apprezza tutto il centro storico della città, in particolare i decumani e San Gregorio Armeno. Sosta golosa con sfogliatella riccia o frolla? Non sono un amante della sfogliatella, dunque, non ho l’imbarazzo di fare questa scelta. Se proprio dovessi, allora, preferirei una frolla per il gusto più delicato e per la semplicità della sua forma e consistenza che premette di mangiarne qualcuna in più riducendo il rischio di sporcarsi rispetto alla riccia, che non mi attrae proprio per la difficoltà nel degustarla, si sgretola facilmente. A ogni buon conto, viva il babà! Clienti originali, richieste insolite. Quale più di tutte? Tante, la più recente e piacevole quella del Real Madrid, che ha chiesto la totalità esclusiva di tutti gli spazi dell’albergo per ospitare non solo il team sportivo, ma l’intero entourage allargato a sponsor e supporter. Per loro non hanno voluto una semplice trasferta sportiva, ma un vero tour della città per farne conoscere le bellezze. 45

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#amazing

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Gabriel

G

arko

Odio Amleto Amo prendermi in giro Schivo, quasi maniacale nell’assicurarsi che la sua immagine venga veicolata nel modo giusto e accostata alle persone giuste. Persino i fan non possono essere passanti qualsiasi e chiede sempre il perché di uno scatto insieme. Ma è anche capace di profonda ironia e allo stesso tempo drammatico rigore. Gabriel Garko si sta scrollando le vesti di volto delle soap serali per signore e sarà a teatro con “Odio Amleto” e poi si sdoppierà in video per interpretare due gemelli in un progetto ancora top secret. Al TuttoSposi a Napoli è apparso un quarantacinquenne in forma, affusolato e smagliante ma molto serioso, con occhiali da vista, e accanto alla sua compagna Adua Del Vesco, di 20 anni più giovane, nei confronti della quale si “sente anche un po’ maestro di vita”.

di Francesca Cicatelli

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Personalità complessa o la si ama o la si odia, cosa fa la differenza nel mestiere d’attore? Paga la verità, l’essere reali e realistici, l’incarnare il pubblico senza ingannarlo. Si sente arrivato professionalmente, si potrebbe definire ormai un esperto? No affatto. Nel mestiere di attore non ci si può sentire mai esperti. Non si finisce mai di imparare: i ruoli, le parti, le personalità da interpretare sono infinite combinazioni. Con ogni film occorre iniziare da zero. Per esempio tra un po’ inizierò a girare un film in cui interpreto due gemelli e per me è un’esperienza totalmente nuova e sto già andando nel panico.

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E, vedendomi piccola di statura e aggraziata, mi suggerĂŹ di iscrivermi alla scuola di ballo del teatro


Oggi più di ieri è facile arrivare al successo? È sempre e comunque difficile arrivare al successo, ma ancora più difficile è mantenerlo: non devi star solo attento a quel che fai tu, ma soprattutto agli sgambetti che ricevi. Come vede i casi di violenza che stanno sconvolgendo Hollywood e non solo? Strumentalizzazioni, sindrome del divano del produttore o sottovalutazione? Sono solidale con Asia Argento che, per altro, è una mia amica. Mi fa star male la reazione dell’Italia nei suoi confronti, la scarsa solidarietà. Negli States le attrici che hanno denunciato hanno ottenuto sostegno e sono state appoggiate, in Italia siamo stati gli unici ad andarle contro. Siamo sempre pronti a giudicare ma dovremmo fermarci un attimo a riflettere. Non riesco a non pensare a quanti insulti ha ricevuto Asia Argento: ora ognuno può pensarla come crede ma resta il fatto che per colpa dei social troppe persone 50

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possono permettersi di scrivere quello che pensano e non sembra giusto”. Rapporto conflittuale quindi con i social Beh sì, non esiste più una famiglia che parli durante i pasti e fa orrore. A volte viaggio con i miei amici, siamo in auto insieme e mi stupisco che non parliamo. Addirittura ci sono persone che preferiscono rispondersi chattando anziché dal vivo. Altre che a voce non riescono a formulare una risposta adeguata al pensiero, ma ci riescono nell’etere virtuale. Sarà una generazione che litigherà su whatsapp ed è devastante.



#scheggedisaggezza

MANIFESTO DEL MISERIALISMO di Manlio Santanelli

Premesso che le correnti artistiche sono sempre state influenzate dalle condizioni (in primo luogo quelle economiche) del momento storico in cui sono nate - ma poi hanno a loro volta caratterizzato quel momento -, dopo l’orgia dei manifesti relativi alle molte correnti del secolo ventesimo, qui si presenta il manifesto di un nuovo movimento di idee creative, che intendono esprimersi in ogni campo della cultura, e che nasce dalle attuali condizioni della società .

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Detto movimento prende il nome di MISERIALISMO A ridosso del Minimalismo, che ha connotato gli ultimi tempi manifestandosi in ogni campo della creatività, il Miserialismo si impone suo malgrado in quanto determinato dalla assoluta mancanza di mezzi di produzione. I suoi caratteri fondamentali sono espressi qui di seguito: 1) Come il Materialismo Storico sostiene che la Storia è fatta dai mezzi di produzione, così il Miserialismo è frutto dei mezzi di prostrazione. 2) Il Miserialismo considera opera artistica a tutti gli effetti ogni prodotto che, condizionato dalla mancanza o, nel migliore dei casi, dalla esiguità dei mezzi di produzione che non siano a un tempo di prostituzione, stenta a raggiungere la compiutezza, bella o brutta che sia. Dunque il principio estetico del Miserialismo non si basa sulla bellezza dell’opera prodotta ma sullo sforzo di averla prodotta con il minimo costo, se non proprio a costo zero. 3) Il Miserialismo propugna la sua ragione fondante sul volontariato dell’artista. Costui non deve in assoluto pretendere che il prodotto del suo ingegno venga in qualche modo remunerato. Il riconoscimento da parte del pubblico, che pure è un suo inalienabile diritto, punta sul binomio Fama-Fame. 4) Il Miserialismo, per tenere fede al suo fondamento ideologico, deve ignorare le Istituzioni. Nella piena convinzione che la creatività, privata del sostegno pubblico, va decisamente incontro a difficoltà bibliche, tali da ridurre le sette piaghe d’Egitto a piccoli incidenti di percorso, trarrà nuova linfa dagli insuccessi, dagli aborti, dalle gravidanze isteriche dei suoi associati. Del resto, il ricorso alle dette Istituzioni, tutte nessuna esclusa, neanche il Ministero della Difesa dell’Endecasillabo, è fatalmente votata all’insuccesso. Si incorre in uno sgradevole confronto, dal quale le Istituzioni escono agevolmente trionfanti grazie alla ben nota argomentazione. “Voi artisti giocate, vi divertite, cosa pretendete da noi, che vi si paghi il divertimento? Dovete essere impazziti. Rispondete: anche quando andavate all’asilo giocavate con i cubi, con il lego, con i pennarelli. Ma allora ci pagavate la retta. Siateci grati del fatto che vi lasciamo giocare ancora, e divertirvi come allora, senza pretendere nessuna retta da voi”. 5) Quanto al teatro, la parola recitata ascende al trono della sovranità, vuoi perché è arduo farne a meno se si vuole raccontare una storia, vuoi perché – elemento che taglia la testa al topo (che costa molto meno del toro) - non comporta alcuna spesa. Se rivolgiamo un pensiero agli spettacoli di un tempo, alle scenografie faraoniche, agli impianti di illuminazione sempre più al passo con i tempi, il Miserialismo bolla quell’epoca col marchio della prodigalità fine a se stessa, della dissipatezza come perversione della essenzialità (il primo principio del nostro manifesto), della mania suntuaria, del borrominismo che merita di venire aborrito. Lo scenografo che sposa i principi di base del Miserialismo ha a disposizione tutti i “neri” che vuole, vale a dire i tre fondali del Palcoscenico, e come luce una candela o più di una, ma sempre se necessaria, ossia se in mancanza di essa non si può fare lo spettacolo. A chi obiettasse che il nero è

funereo, è il colore del lutto, dalla mortificazione degli occhi, il Miserialismo risponde che trattasi di soggetti ossessionati dall’idea della morte. A costoro, inoltre, sentiamo il dovere di ricordare le parole di Francesco d’Assisi quando diceva che la morte è nostra sorella. Ne consegue che uno spettacolo in cui la scenografia si limiti all’uso dei tre “neri” d’obbligo non solo si attesta sul livello minimo dei costi, ma sortisce anche l’effetto di risultarci familiare attraverso il rapporto con Sorella Morte. 6) Sempre in tema di teatro, a che serve il sipario? Molti sostengono che sia metafora delle due palpebre che si aprono su un nuovo mondo. Il Miserialismo respinge per principio le metafore con la motivazione che dietro di esse il più delle volte si nasconde l’incapacità di dire pane al pane e vino al vino. A voler glissare sul fatto che anche il pane e il vino hanno un costo, tornando al sipario il Miserialismo si chiede perché illudere lo spettatore prospettandogli un viaggio meraviglioso, quando alla sua apertura non gli si offre niente di nuovo, men che meno lo specchio di Alice. Inoltre, va tenuto conto che il sipario non si apre da sé, richiede un siparista, e dunque una spesa aggiuntiva. 7) A riprova dei vantaggi del Miserialismo, siamo già in grado di fornire qualche esempio di successi ispirati a tale movimento: a) Un “Amleto” in cui il protagonista indossava un jeans stracciato alle ginocchia e una maglietta con l’immagine di Cristiano Ronaldo, il re e la Regina avevano sul capo due colapaste come corone, e il duello finale, in mancanza di spade, si risolveva a sputi in faccia. b) Uno spettacolo wagneriano il cui produttore, non avendo le possibilità economiche di procurarsi un teatro lirico, ha chiesto ospitalità alla Curia. La Curia gli ha generosamente messo a disposizione una chiesa sconsacrata, chiedendo come contropartita soltanto il cambio del titolo, da “La Walkiria” a “Walkyrie eleison”. 8) A parziale conclusione di quanto detto (soltanto queste possiamo permetterci, le conclusioni totali costano di più), il Miserialismo invita tutti a riflettere sui rischi che si annidano nella retorica delle Istituzioni, le quali, quando non sanno indicare in che direzione bisogna orientarsi, ci incitano a guardare all’Europa e all’euro. È una deformazione mentale, la quale appare nella sua evidenza se si considera che la demagogia dominante nasconde di aver sottratto ai due termini suddetti una “n”, che se rimessa al suo posto li farebbero riapparire nella loro vera luce di Neuropa e Neuro. 9) Infine, il Manifesto del Miserialismo richiede a ciascuno dei suoi firmatari un esercizio quotidiano, consistente nell’emissione di aria dalle due labbra strette, manifestazione comunemente detta pernacchia. Quando la capacità dei firmatari in detto esercizio avrà raggiunto un affiatamento armonico tale, da poter gareggiare con i Berliner Philharmoniker, verrà organizzato un raduno sotto i palazzi delle Istituzioni, con la nobile finalità di far pervenire ai suoi rappresentanti un corale segno di apprezzamento (a prezzo stracciato).


#maserial

CHI SIEDERÀ SUL TRONO DI SPADE di Valerio Ciaccia

Nel 1991 George R. R. Martin si è dedicato alla stesura dell’opera che, a partire dal 2011, lo ha reso super famoso, anche dalle nostre parti, nonostante fosse da anni uno scrittore di romanzi fantasy e horror di rilievo. La HBO ha permesso la trasposizione televisiva delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, dopo aver acquistato i diritti nel 2007, con successo di pubblico e critica senza eguali. Inizialmente la serie televisiva doveva ripercorrere pedissequamente la struttura dei romanzi. Ogni stagione, composta di dieci episodi, avrebbe quindi ricoperto la lunghezza di un intero romanzo. A partire dalla terza stagione, tuttavia, la struttura è variata e le vicende narrate nei singoli romanzi sono state accorpate e ridistribuite. Indipendentemente dai tempi che G. R. R. Martin impiegherà per il completamento di tutti i romanzi previsti, Casey Bloys, presidente della programmazione di HBO, ha dichiarato che la serie si concluderà con l’ottava stagione. Siamo giunti al termine della settima stagione e in trepidante attesa dell’ultima, per calarci un’ultima volta tra intrighi politici ed economici, vicende familiari, creature leggendarie e forze magiche, elementi tutti che hanno attirato telespettatori e nuovi fan anche grazie alla complessità dei personaggi, l’ottima recitazione, l’elevata qualità della produzione e, circostanza nuova per una serie televisiva, una certa violenza accompagnata da scene di nudo. Le vicende, che si sviluppano nel mondo immaginario costituito dal continente Occidentale e dal continente Orientale, sono legate agli scontri e intrighi che coinvolgono le nobili famiglie e, ovviamente, il Trono di Spade dei Sette Regni ubicato nella città principale, Approdo del Re. Un cast corale con personaggi che 54

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TOP FIVE FANTASY STRANGER THINGS C’ERA UNA VOLTA HEROES SUPERNATURAL L’AMMAZZAVAMPIRI

interagiscono a diversi livelli, dove il vero protagonista è “il gioco del trono”, un insieme di lotte, omicidi, matrimoni, giuramenti di fedeltà e compromessi che legano le principali famiglie dei Sette Regni, ciascuna con una precisa identità, e i popoli. Alle battaglie per la conquista del Trono partecipano, con ruoli di rilievo, uomini e donne del popolo, soldati e rappresentati del ceto religioso. A ciò si aggiungono le creature fantastiche che condizionano il destino dei protagonisti, a volte decidendo anche le sorti degli eventi. Metalupi, Draghi, Giganti, i Figli della Foresta e Gli Estranei. Le vicende della Casa Stark, della Casa Baratheon, della Casa Lannister e della Casa Targaryen si sviluppano con le storie dei singoli membri appartenenti alle nobili famiglie, intrecciandosi con le altre Case, con le creature nate dalla mente di Martin e con i nemici che si troveranno ad affrontare sul loro cammino. Con un così vasto numero di eroi da seguire, facile identificarsi o entusiasmarsi per il protagonista di turno. Ecco nascere la passione sfegatata per Jon Snow, Tyrion Lannister, Daenerys Targaryen, Jaime Lannister, Corvo con tre occhi. Evitare spoiler è legge, non verranno qui svelate le sorti dei Sette Regni, ma la stessa produzione, in tempi di fughe di notizie, ha approntato soluzioni estreme, arrivando ad immaginare diversi finale di stagione da girare per poi trasmettere quello previsto dagli sceneggiatori. Questa serie TV è un fenomeno mediatico ed economico. Oltre 15 registi, circa 50 personaggi principali, oltre 150 personaggi secondari, attori del calibro di Max Von Sydow e Jonathan Pryce presenti nel cast, cameo di Will Champion, musicista dei Coldplay o del cantante Ed Sheeran, scene girate in giro per il mondo, dall’Irlanda a Malta, passando per la Scozia, il Marocco e la Croazia, rendono l’idea della dimensione di questa serie televisiva. Basti pensare che ogni episodio ha un costo di 10 milioni di dollari, rendendola così la produzione più esosa mai trasmessa. La sesta stagione ha addirittura raggiunto un costo globale pari a 100 milioni di dollari. Oggi potrebbe apparire difficile immaginare altre produzioni simili, eppure il piccolo schermo sta raggiungendo numeri che, sino a pochi anni fa, appartenevano solo alle grandi opere cinematografiche. Ed è girata la notizia che a breve una nuova produzione fantasy approderà nelle nostre case grazie a un munifico accordo che rimpinguerà ulteriormente le casse degli eredi di J. R. R. Tolkien. Ebbene, Warner Bros e Amazon hanno infatti sottoscritto un accordo per la produzione di una maestosa serie che avrà tra i suoi protagonisti gli eroi dell’epopea narrata ne Il Signore degli Anelli. Non è ancora chiaro se nella serie televisiva compariranno anche alcuni degli eroi che abbiamo imparato a conoscere nei film di Peter Jackson, di sicuro sappiamo che l’accordo, per 250 milioni di dollari, consentirà ad Amazon di realizzare anche delle serie spin-off. A quel punto non resterà che godersi l’epico confronto, a suon di share, tra Game of Thrones e Lord of the Rings.


il sogno di una rosa


La poesia migliora l'esistenza

#coverthetop

di Carmine Luino

Valentina D'Andrea e la sua visione dell'arte tra salti e capriole di colore. La sensibilità artistica per una una maggiore consapevolezza del vivere. Valentina, illustratrice e scenografa, ci racconti i tuoi esordi nell’arte? Le due cose coincidono, sono diventata illustratrice e scenografa nello stesso momento, spinta da un desiderio irrefrenabile di interpretare e poi comunicare le emozioni più potenti. In questo modo sono entrata in un mondo di profondità e di ricerca che chiamo “arte”. Che rapporto hai con gli oggetti che crei? È sempre un rapporto di empatia: invento cose che mi assomigliano e scelgo cose che mi assomigliano. Com’è il tuo spazio creativo, la tua officina? È un laboratorio in cui tutti i materiali dialogano: piume, pennelli, fiori di carta, parole sui muri, matite ben temperate, pezzettini di ricami antichi, stoffe di vecchie bandiere. Ogni tanto, intervengo per disturbare le loro conversazioni e in quel momento nascono le mie opere. Potrei definire le mie creazioni 57

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il mio bebè

Invento cose che mi assomigliano e scelgo cose che mi assomigliano.

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mi muovo in tutte le direzioni


coltivo pensieri

come dei suoni improvvisi, dei passi scalzi nella stanza, salti e “capriole di colore”. Quale dei tuoi lavori ricordi con maggiore emozione? Ricordo il dono che ho preparato per il Papa, commissionato dalla Provincia di Lecce, in occasione della visita del Santo Padre a Santa Maria di Leuca nel 2008. Un manto mariano fatto con pezzettini di maglie e pantaloni laceri di immigrati e cuciti insieme da un filo d’oro. Un’esperienza che ricordo con piacere è anche la collaborazione con Elio Fiorucci, il grande stilista milanese, per una

linea di prodotti che si chiamava Baci di gioia. Progetti futuri? Mi piacerebbe occuparmi di comunicazione sociale e produrre campagne di sensibilizzazione su temi importanti. Comunicare con la poesia e la gentilezza dei messaggi per una migliore consapevolezza di vivere. Temi come il cancro, la violenza, il disagio, l’handicap possono essere filtrati da una sensibilità che li faccia diventare argomenti di riflessione e crescita per tutti.

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TTOZOI

QUANDO LA NATURA DIPINGE SE STESSA L’ORIGINALE PROCEDIMENTO, LA MUFFA SU TELA, DI STEFANO FORGIONE E GIUSEPPE ROSSI HA CONQUISTATO IL MONDO DELL’ARTE CONTEMPORANEA. L’ITINERARIO INTERNAZIONALE DELLE MOSTRE. I PROSSIMI APPUNTAMENTI A POMPEI E AL COLOSSEO DOVE GLI ARTISTI CREERANNO SUL POSTO LE LORO OPERE. Venezia, Como, Los Angeles, Torino, Bologna, Berlino, Milano, Padova, Bruxelles, Siena è il lungo itinerario, da quella prima mostra napoletana a Castel dell’Ovo curata da Luca Beatrice, 2010, delle opere degli avellinesi Stefano Forgione, 48 anni, laurea in architettura, e Giuseppe Rossi, 45 anni, laurea in economia, che, incontratisi nel 2006, hanno dato vita al Progetto Ttozoi, le muffe su tela, la pittura portata al punto limite delle sue possibili mutazioni. Le creazioni assolutamente originali dei due artisti hanno fatto tappa il 14 novembre alla Reggia di Caserta e saranno il 9 e 10 dicembre all’Anfiteatro di Pompei, infine al Colosseo nel gennaio 2018. 62

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Il Progetto Ttozoi, secondo quanto dichiarato dagli artisti, si colloca trasversalmente nel panorama dell’arte contemporanea. È arte povera che utilizza acqua e materiali organici. Nei tre siti archeologici, spiega il curatore Gianluca Marziani, “verranno approntate delle teche dove, su tele imbevute d’acqua e cosparse di farina, nascono dopo quaranta giorni escrescenze di vita peculiare di quel preciso microclima su cui poi gli artisti intervengono con pigmenti naturali stesi col pennello e resine per fissare questa creazione della natura”. Il progetto è patrocinato dal ministero dei beni culturali e sponsorizzato dal Gruppo Marzotto di Portogruaro, famiglia da sempre vicina all'arte che crede fortemente in Ttozoi.


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Le opere d’arte, realizzate attraverso la tecnica della proliferazione naturale di muffe, creano “una poesia di atmosfere oniriche e chi le guarda può perdersi inseguendo sensazioni e memorie”. La muffa, si legge nei cataloghi, diventa puro codice linguistico. Come nascono le opere di Forgione e Rossi? La tela non è più il semplice supporto del colore, ma diventa “culla, ambiente vitale, substrato della vita dei microrganismi” che gli artisti lasciano sviluppare e poi sigillano. Spiegano i due artisti: “Dopo averla imbevuta d’acqua e cosparsa di farina, mettiamo la tela in incubazione per quaranta giorni, chiusa in una teca, monitorando l’aspetto estetico che ci interessa fin quando la maturazione è adatta per intervenire. Allora fermiamo il processo, aspettiamo che la tela si asciughi e togliamo il quadro dalla teca. La muffa non prolifera più ed escludiamo le sue escrescenze. Rimane sulla tela l’impronta che la muffa ha lasciato, la memoria, insomma la natura che dipinge la natura”. Il Progetto Ttozoi ha conquistato il mondo dell’arte contemporanea grazie all’autenticità dell’ispirazione e alla bellezza delle tele. Gli artisti usano solo acqua e farina. Spiegano ancora: “Le opere sono frutto della reazione tra pigmenti e materiali organici lasciati a fermentare su tele di juta in determinate condizioni ambientali, temperatura e umidità, un procedimento che culmina nella formazione di muffa che crea sulla tela forme e sfumature di colori che sembrano artificiali e invece non potrebbero essere più naturali. Ogni volta che mettiamo una tela in incubazione, con il passare dei giorni vediamo crescere qualcosa di vivo. Quando interrompiamo questo processo, lo facciamo nella consapevolezza che ne comincia uno artistico, imprescindibile dalla sua genesi”. La tela, quindi, come “terra feconda”. “Ttozoi guida la natura a dipingere i suoi dipinti” ha scritto Peter Frank che ha curato la mostra a Los Angeles. La scelta della Reggia di Caserta, di Pompei e del Colosseo a Roma si inquadra in un “percorso istituzionale” ben preciso. Le opere di Forgione e Rossi nascono sul posto. Dice Giuseppe Rossi: “In ogni sito, il Genius loci si esprimerà in modo diverso e nelle trame della juta sbocceranno creazioni peculiari catturando l’anima e la memoria del luogo”. 64

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IPSE DIXIT INAUGURA LO STUDIO LEGALE ALINEI, BUONFANTINO, DI GENNARO, FERRARO

Un team di legali esperti che assiste il cliente nell’ambito di complesse questioni di diritto penale e civile, fornendo anche servizi di consulenza del lavoro. Gli avvocati civilisti Gianclaudio Alinei ed Enrico Maria Buonfantino e l’avvocato penalista Luigi Di Gennaro lavorano a fianco di privati, imprenditori, aziende e multinazionali, fornendo un’assistenza legale completa e avvalendosi dei più quotati consulenti tecnici, così rispondendo in modo efficace e puntuale alle esigenze del Cliente. A loro fianco il consulente del lavoro Alvaro Ferraro.

Gianclaudio Alinei Avvocato civilista, specializzato in processo esecutivo, diritto sanitario, diritto assicurativo, diritto di famiglia, diritto sportivo e diritto fallimentare. Sin dall'inizio della carriera professionale ha lavorato come fiduciario di diverse agenzie di assicurazione per il recupero giudiziale di premi assicurativi insoluti (dal ricorso per decreto ingiuntivo fino all'esecuzione forzata). Da oltre dieci anni è impegnato nell'attività del recupero crediti Asl per Farmacie e Centri convenzionati con il SSN. È stabilmente inserito nell'ambito della sezione fallimentare del Tribunale di Napoli, per la nomina quale Curatore Fallimentare per diverse procedure concorsuali. Competenze in diritto fallimentare, procedure esecutive espropriative, in diritto assicurativo, sanitario e assistenza dei contribuenti nei contenziosi dell'Ente Riscossore, nonché nelle attività di recupero crediti in particolare nei confronti delle Asl. Enrico Maria Buonfantino Avvocato civilista cassazionista, esperto in diritto fallimentare, tutela marchi e brevetti, diritto del lavoro, immobiliare e tributario, gestione e tutela dei patrimoni immobliari. Esperto in operazioni di acquisizioni e cessioni societarie, da anni si occupa anche di contrattualistica legata alla cessione dello sfruttamento dei diritti di immagine legati alle sponsorizzazioni pubblicitarie e alla loro tutela civilistica, alla protezione di marchi e brevetti, alla salvaguardia e recupero di nomi a dominio sul web.

Luigi Di Gennaro Avvocato penalista cassazionista, vincitore nel 2003 della Toga d’oro (riconoscimento riservato ai più brillanti neoavvocati), vanta una specifica competenza in tema di reati economici e finanziari, reati bancari, societari, fallimentari e tributari, nonché per i delitti contro la pubblica amministrazione; possiede inoltre una solida esperienza in tutte le altre aree del diritto penale quali, ad esempio, i delitti contro il patrimonio, contro la giustizia, contro l’ordine pubblico (associazioni a delinquere), contro l’incolumità pubblica, contro la fede pubblica, contro l’industria, il commercio e contro la persona; ha patrocinato processi in materia di inquinamento e urbanistica, responsabilità medica, reati sessuali, cybercrime e violazioni della privacy. Alvaro Ferraro Consulente del lavoro, esperto in elaborazione cedolini paga, elaborazioni conteggi per vertenze, transazioni sindacali gestione colf e badanti, servizi di caf e patronato, analisi dei costi di impresa, assistenza per accertamenti ispettivi. Consulenza e assistenza contrattuale, consulenza e assistenza fiscale e tributaria, consulenza e assistenza in controversie di lavoro, consulenza e assistenza previdenziale e assicurativa, consulenza e sicurezza sul lavoro. Dichiarazione dei redditi Unico modelli 770 Cu e modelli 730, elaborazione buste paga e contributi, gestione casse edili, inquadramento del personale, relazione con gli Istituti di previdenza, relazione con i centri per l’Impiego, relazione con i datori di lavoro, relazione con la Direzione del Lavoro, relazioni con le Organizzazioni Sindacali.

STUDIO LEGALE ALINEI, BUONFANTINO, DI GENNARO, FERRARO

via Ugo Niutta n° 36 (uscita tangenziale Arenella) Napoli Telefono e Fax 081.18560809



#style

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#loridinapoli

TOMMY HILFIGER IN...VESTE NAPOLI Tommy Hilfiger, lo stilista americano tra i più celebri e amati al mondo e la moglie Dee Ocleppo, famosa fashion designer, sono stati letteralmente incantati da Napoli. Durante il loro soggiorno partenopeo hanno incontrato noti imprenditori e visitato le fabbriche della provincia a Frattamaggiore, Teverola e Casoria. Dee vorrebbe realizzare in Campania la sua nuova collezione di borse, calzature e accessori. La bella stilista e imprenditrice è amatissima da celebrità come Beyoncé, Alicia Keys, Pippa Middleton e Kim Kardashian.

Look: Tommy Hilfiger Foto: Luca Di Martino Stylist: Federica Nardelli Make Up: Cosmopolish Nail&Spa 76

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di Cristiana Giordano

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Party Girls è la nuova collezione invernale di ZOYA, 12 smalti ispirati alle atmosfere delle grandi feste in stile The Great Gatsby. La collezione presenta colori tradizionali del momento impreziositi da effetti shimmer, perlescenze, glitter e riflessi dorati, proprio per esaltare al massimo la sensazione di festa.

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Bagno lenitivo emolliente per pelle secca o a tendenza atopica con il 95% di ingredienti di origine naturale. Le nuove formule GREEN di Exomega control sono formulate per rispondere a tutte le esigenze specifiche delle pelli secche/molto secche a tendenza atopica A-Derma, €16,50

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Kiehl’s presenta il suo Calendario dell’Avvento per Natale 2017 disegnato da Kate Moross: ogni finestrina contiene sorprese e regali pensati per tutti gli amanti di Kiehl’s, inclusi 3 bestseller in formato vendita come l’iconico Lip Balm #1, il contorno occhi Avocado Eye e la crema mani Ultimate Strenght Hand Salve. Ma non solo: ci sono anche 15 mini taglie e 6 campioncini, per provare una formula Kiehl’s 82diversa, ogni giorno fino a Natale! Kiehl’s, € 69,00

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Morbida crema, ricca di un complesso liftante e di attivi antartici dall’effetto estetico levigante ed elasticizzante. Conferisce sostegno e consistenza alla pelle, agendo sull’ovale del viso. È indicata per pelli secche e con evidenti segni di rilassamento. Valorizza i contorni di viso e collo con un effetto tensore che rende la pelle idratata, uniforme e compatta. Bioline.

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In edizione limitata il cofanetto corpo idratante ricco di burro d’uva e karité: il Balsamo Goloso Corpo nutre la pelle secca e la avvolge con un delicato profumo. Insieme alla Crema Mani e Unghie (in regalo), forma il binomio perfetto all’insegna della dolcezza. Caudalìe, €22,50

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Un make up da fiaba. La nuova trend edition "step into magic wonderland". Il magico balsamo nel barattolo argentato cambia colore delle labbra dipingendole di fucsia brillante. Essence, €2,99

Confort Supreme, un cofanetto corpo che fin dall’applicazione, apporta confort a tutte le pelli assetate, che “tirano”, pur essendo leggera sulla pelle. Formule penetranti, fresche e discrete una volta applicate. Olio secco profumato e crema latte nutritiva Galénic, €19,00

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L’integratore alimentare INNĒOV DENSILOGY agisce ogni giorno dall’interno per contribuire al fisiologico equilibrio di capelli e unghie, grazie ad un complesso unico di nutrienti: Vitamina D3 associazione di Omega3 [DHA+EPA+ALA] Zinco, ma anche Vitamina C e olio di pesce. INNĒOV, €30,00

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Baby care, il kit per predersi cura della pelle sensibile dei bambini La Roche-Posay, €14,90

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Hai mai pensato di regalarti un calendario dell’Avvento con 24 gesti di bellezza, uno per ogni giorno di dicembre fino a Natale? Noi si! Ecco le nostre proposte, per una beauty routine a prova di stress epidermico sotto le Feste!

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Maschera lenitiva anti rossori per combattere il freddo invernale. Presenta l’80% di acqua termale Avène, €22,00

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Spray riattivatore di ricci effetto riccio scolpito, senza risciacquo e a lunga tenuta per capelli ondulati e ricci René Furterer, €22,00

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Mascara Volume Unico Nero Intenso-Matita Professionale Occhi Nera + Pochette Piquadro beige/arancio Collistar, € 28

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Fondotinta levigante 3d correction, copre e riduce le imperfezioni. Dermablend ha pensato a un fondotinta ultra-coprente potenziato con un effetto levigante per una pelle senza imperfezioni, trattata, liscia, giorno dopo giorno, applicazione dopo applicazione. Vichy, €27,00

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Fondotinta dall'elevata tenuta con colorito glowy senza difetti, alta protezione, 24 ore di idratazione non-stop e una texture effetto freschezza. Clarins, €43

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Siero in olio intensive retinol per contrastare le rughe profonde e il fotoinvecchiamento. È formulato con una concentrazione ottimale 0,3% di retinolo nativo stabilizzato in oli nobili, selezionati per la loro ricchezza in acidi grassi essenziali e in anti-ossidanti naturali. Institute Esthederm, €59,00

The One Eau de Toilette è una fragranza avvolgente, sensuale e femminile caratterizzata da un twist di freschezza che esalta la nota di cuore di giglio bianco, Dolce&Gabbana, €74 50 ml/€102 100 ml

Thermo-styling ad effetto nude, per preparare i capelli alla piega: protegge dal calore, idrata in profondità, riduce l'effetto crespo, azione memory-shape. Shu Uemura

L’Oréal Paris presenta i nuovi iconici Paradise Extatic: il mascara très chic effetto volumizzante (€12,99), sorprendentemente paradisiaco e il kajal seducente, ultra-cremoso e fondente, dall’applicazione scorrevole (€8,99). Le ciglia sono corpose e sublimate in lunghezza, morbide e voluttuose come un’elegante piuma. Lo sguardo è magnetico e il risultato make-up intenso, per un “wow effect”. L’Oréal Paris

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Vice Metal Meets Matte Lipstick Palette include 12 nuance in una palette in edizione limitata che presenta rossetti dalle sfumatre metallizzate a quelle opache, dai toni accesi ai neutri, da indossare h24. Urban Decay, €44,00

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Compresse a base di collagene, molto simile al collagene presente nei tessuti connettivi elastici della nostra pelle, e contengono una combinazione di estratti standardizzati di melagrana, estratti di alga e pomodoro. Skin Care Collagen Filler™ contiene, inoltre, vitamina C, che contribuisce alla protezione delle cellule

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#foodtour

Continua il #foodtour, che fa tappa in tutte le cittĂ del mondo, fra gustose ricette, trucchi dello Chef, consigli in cucina. Si pedala di gran lena per acquistare prodotti di prima eccellenza, realizzare piatti elaborati e rafďŹ nati, ma anche per rispolverare le antiche ricette della nonna. Deliziosi menĂš per tutti i palati con il meglio della cucina italiana e internazionale. Un giro a tavola tra piatti gourmet raccontato e fotografato.

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Ph Romolo Pizi

www.partenopeat.it

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per

6 persone

★ 400 gr riso Vialone Nano ★ oppure Carnaroli ★ brodo vegetale (fatto con sedano, carota, cipolla e scorzetta di mandarino) ★ 2 mandarini (succo e scorza) ★ 100 gr di caciocavallo ★ 100 gr parmigiano reggiano ★ 1/2 cipolla ★ 1 bicchiere di vino bianco

Maria Laura Pignata è una chef napoletana e autrice del noto blog “Partenopeat”. Partenopea nel sangue, ampezzana nel cuore, parigina nella testa. “Lolly” per il resto del mondo, ha frequentato una scuola di alta cucina riuscendo a trasformare la sua grande passione per il cibo in un lavoro pieno di colori e suggestioni. Per i suoi catering si ispira alla cucina dell’infanzia e dei ricordi, di qui “partenop”, mista all’amore per i piatti delle cucine del resto del mondo e dunque “eat”; in una sola parola “Partenopeat”.

RISOTTO MANDARINO E CACIOCAVALLO

Fate un brodo vegetale con le verdure vere (vi prego, no dado!!) e aggiungete la scorza di mezzo mandarino, una presa di sale grosso e se volete qualche grano di pepe nero. Fatelo bollire quanto più tempo possibile, sarà più concentrato e saporito. Ricordate che per la preparazione del risotto, il brodo deve essere sempre bollente, questo permette una cottura ottimale del riso.

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Tritate la cipolla molto finemente e fatela appassire in una pentola, possibilmente larga, con una noce di burro, per facilitare l’operazione aggiungete un pizzico di sale. Aggiungete il riso e fatelo tostare, salate poco il riso in questa fase iniziale perchè in questo momento il riso assorbirà la sapidita. Appena risulterà brillante sfumate con il vino e lasciatelo evaporare completamente. Iniziate poco alla volta ad aggiungere il brodo bollente. Ricordate che il riso deve bollire, aggiungete quindi il brodo ogni volta che verrà completamente assorbito dal riso. A metà cottura unite il succo del mandarino e parte della scorza. Quando sarà quasi cotto, ancora un po’ croccante al cuore, spegnete il fuoco e unite il burro per mantecare il risotto, il caciocavallo ed il parmigiano. Servite con le scorzette di mandarino tagliate molto sottili.


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INSALATA DI SALMONE E MANGO per

6 persone

★ 1 mango maturo ★ 400 gr salmone affumicato selvaggio ★ 1 ciuffo di coriandolo (facoltativo) ★ semi di sesamo ★ pepe rosa in grani q.b. ★ 1 limone ★ olio evo q.b. Pulite il mango e tagliatelo con un pelapatate a nastro. Tagliate il salmone a striscioline più o meno della stessa grandezza del mango. Unite il salmone ed il mango in una ciotola, aggiungete i semi di sesamo (potete anche tostarli se preferite), il coriandolo tritato finemente, il pepe rosa in grani e mescolate Fate un’emulsione con l’olio e il limone e irrorate l’insalatina. Servite con fette di pane tostato.

per ★ ★ ★ ★ ★ ★

6 persone

6 patate a pasta gialla rosmarino timo salvia burro sale e pepe q.b.

Preriscaldate il forno a 200 gradi. Lavate benissimo le patate senza eliminare la buccia, togliete i residui di terra con uno spazzolino e asciugatele altrettanto bene. Disponete le patate sul tagliere e con un po’ di pazienza e attenzione incidete le patate facendo delle fettine, senza mai arrivare alla fine, quindi la base della patata dovrà rimanere unita. Cercate di tagliare le fette quanto più sottili possibile. Fate fondere il burro e tritate gli aromi molto finemente. uniteli al burro fuso e spennellate la superficie delle patate. Infornate a 200 gradi per circa 40 minuti. Dovranno risultare ben croccanti in superficie e morbide all’interno. 88

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PATATE HASSELBACK



per

6 persone

★ 800 gr di stinchetti (oppure gallinella di maiale) ★ 1 carota grande ★ 1 cipolla ★ 1 costa di sedano ★ 60 gr burro di buona qualità ★ 1 bicchiere di vino bianco ★ 3 cucchiai di olio ★ 1 lt di latte intero

Sciacquate la carne e asciugatela per bene e tritate finemente sedano carota e cipolla. In una cocotte, o comunque in un tegame ampio, fate rosolare la carne con un filo d’olio, a fiamma vivace. Fatela rosolare bene su tutti i lati, girando di continuo. Ci vorranno circa 5/7 minuti. Trasferite la carne in un piatto. Nello stesso tegame, fate sciogliere il burro con i 3 cucchiai di olio, aggiungete il trito aromatico e fatelo stufare dolcemente. quando inizia ad asciugarsi, aggiungete la carne, fate insaporire, alzate la fiamma e sfumate con il vino. Fate evaporare del tutto il vino, aggiugete sale e pepe infine il latte. Abbassate la fiamma quasi al minimo, coprite e lasciate cuocere per almeno 1 ora. Trascorso questo tempo togliete il coperchio, aumentate la fiamma e fate ridurre il liquido. Una volta cotta la carne, tagliatela a pezzi e servitela con patate al forno e il sugo della carne.

STINCHETTO DI MAIALE AL LATTE 90

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TORTA DI CAROTE

per due stampi da 22 cm o un solo stampo da 26 cm

Montate le uova con l’olio e lo zucchero fino ad ottenere un composto omogeneo. Unite la farina ed il lievito setacciati e mescolate bene per evitare che possano formarsi dei grumi. Aggiungete infine le spezie. Aggiungete all’impasto le carote grattugiate finemente, mescolate con decisione e versate il composto in due stampi da 22 cm oppure in uno stampo imburrato ed infarinato da 26 cm. Infornate a 180 gradi per circa 50 minuti senza mai aprire il forno. per la crema la mascarpone

Unite in una ciotola 150 gr di mascarpone con 200 ml di panna fresca da montare, due cucchiai di zucchero a velo e con le fruste montate gli ingredienti sino ad ottenere una crema omogenea e spumosa. Unite alla crema una parte dei frutti di bosco e tenetene una metà per il decoro. Quando le torte saranno completamente raffreddate, spalmate la crema al mascarpone sulla superficie di quella che userete come base, adagiate l’altra torta, spalmate ancora con la crema e decorate con i frutti di bosco che avete tenuto da parte.

★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★ ★

350 gr carote grattugiate finemente 250 gr farina 00 300 gr zucchero di canna 250 ml olio di semi 4 uova 1 bustina di lievito in polvere 1 cucchiaino di noce moscata abbondante 2 cucchiaini abbondanti di cannella 1 pizzico di sale

per la crema la mascarpone e frutti di bosco ★ ★ ★ ★ ★

150 gr mascarpone fresco 200 ml panna fresca da montare 2 cucchiai di zucchero a velo ribes lamponi

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#chezchef

in cucina con... francesco de rosa Francesco De Rosa, napoletano, commercialista, una passione esclusiva per la cucina thai. 42 anni, sposato con la giornalista Cristina Zagaria soprannominata “Bèlla”, due splendidi figli: Enrico e Giulia. Il sogno della vita: trovare la cura per il brutto carattere della moglie, scherza affettuosamente. Film preferito: Il Padrino e Fight Club. Colore: azzurro Napoli. Serie tv: Sons of Anarchy. Il viaggio più bello: da Addis Abeba al Ruanda. Il viaggio da fare: Canada e Alaska. Ha una passione sfrenata per le motociclette. Sportivo, curioso, legge di scienza e saggi di storia, adora viaggiare, ed è proprio durante uno dei suoi avventurosi tour che è scoppiato l’amore per la cucina thailandese. Ha imparato in pochissimo tempo i fondamenti, il 22 dicembre 2016 ha cucinato il suo primo Pad Thai e in casa De Rosa è diventata già tradizione gustare menù dai sapori asiatici. Per amici e parenti in tavola non mancano: involtini primavera, riso fritto, curry verde, noodles, pollo agli anacardi e tanti altri piatti che rispecchiano appieno la Thailandia e il carattere di Francesco: colorati, festosi, decisi. Sposa appieno la filosofia di David Thompson, chef australiano di stanza a Londra, proprietario del Nahm, primo ristorante di cucina thailandese al mondo ad aver ricevuto una stella Michelin. “Mentre cucinare occidentale è come giocare a dama, cucinare orientale è come giocare a scacchi”. Non a caso Francesco è un ex giocatore. Il suo prossimo obiettivo: preparare il piatto nazionale della Thailandia, il Tom Yam, che può arrivare a contenere oltre 20 peperoncini freschi, ma come spiega Francesco “meglio utilizzarne al massimo 12 per evitare che il loro sapore offuschi tutti gli altri”.

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per 4 persone Per la salsa: 6 cucchiaini di pasta di tamarindo 3 cucchiaini di zucchero 1 cucchiaio di salsa di soia 2 cucchiai di salsa di pesce 1 cucchiaio di salsa piccante 1 tazza di acqua Fare bollire a fiamma bassa per circa un’ora 300 g Tagliatelle di riso (spessore 0,5 mm) 250 g di gamberoni senza testa o di pollo a tocchetti 3 cipollotti piccoli con il gambo (100/200 g) 3 spicchi di aglio Germogli di soia freschi (100 g) 3 uova 1 lime (usare il succo e gli spicchi per decorazione) 1 peperoncino Pepe 300 grammi di anacardi Olio di semi

pad thai

Mettere a bagno le tagliatelle di riso per circa un quarto d’ora in acqua calda, ma non bollente. Mettere l’olio in un wok capiente, accendere la fiamma e tostare gli anacardi; quindi metterli via e farne una granella. Versare nell’olio l’aglio a fettine, il peperoncino a pezzettini e i gamberoni o il pollo. Ora è il momento della tagliatelle, ovviamente scolate ma non del tutto asciutte, e a seguire i germogli di soia. Mettere tutti gli ingredienti nel wok, versare le uova, dopo che l’albume si è rappreso aggiungere anche le tagliatelle e farne saltare velocemente. Iniziare ora a versare la salsa, e, quando ne resterà metà, aggiungere il cipollotto tagliato a fette (compresa la parte iniziale del gambo). Quando la pasta è cotta e la salsa è finita, spegnere la fiamma, spremere un lime sulle tagliatelle ed aggiungere il pepe. Servire con uno spicchio di lime nel piatto e la granella di anacardi sulle tagliatelle.

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#hashtag

SOCIAL TV di Irene Saggiomo

La volontà di partecipare in diretta, comodamente da casa alle trasmissioni televisive è cosa nota, ed è curioso sapere da dove tutto sia iniziato. Non si parla della notte dei tempi, erano gli inizi degli anni 70, da allora sono passati quasi quarant’anni. L’esordio dell’interazione con il pubblico, in realtà, è stata un’idea delle radio libere (le emittenti nate dopo la liberalizzazione dell’etere) con i quiz da casa. La cosa piace a mamma Rai, che, concentrata sulla neonata televisione di tipo commerciale, quella i cui programmi si autosostenevano con la pubblicità, lancia il programma L’Altra Domenica, condotto da Renzo Arbore e Maurizio Baredson. Una trasmissione che parlava di musica, costume e nuove tendenze, ma soprattutto la prima ad esordire con le “telefonate da casa”. Chiamiamoli twittatori preistorici, chiamiamolo esordio dei social, ma che dir si voglia, da quel momento, la possibilità per i telespettatori di “entrare” nel programma televisivo, è stata un crescendo. Chi non ha mai provato a comporre quel numero in sovraimpressione, deluso dal “tu-tu” continuo in segno di occupato? Poter dare il proprio voto a Miss Italia, quasi un contributo patriottico. Parlare in diretta con Ambra Angiolini di Non è la Rai, solo per dirle che sa ballare e cantare insieme ed è bravissima (primi play back, a guardarli oggi una barzelletta). Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata, adesso la Tv è Social, il fenomeno è di una tecnologia di massa alla portata di tutti, e abbiamo persino l’Osservatorio Social Tv del Centro Interdisciplinare DigiLab Sapienza Università di Roma, che studia e dimensiona i cambiamenti del mercato televisivo e le pratiche delle audience, soprattutto nel contesto della Social Tv. L’Osservatorio, nei dati di ricerca annuale, ha confermato ciò che le nostre nonne sostengono da qualche tempo, cioè che “stiamo sempre

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con uno schermo in mano”, è vero. D’altra parte fra Netflix, Sky e Sky Go, Wow tv, Vodafone Tv, MyMovies Live, Tim Vision e chi più ne ha più ne metta, l’offerta è pure troppa, allora il trend è che si inneschi anche la modalità “second screen”, cioè che si guardino contemporaneamente due schermi: nella scatola televisiva un programma, magari interagendo tramite il televoto, mentre in mano lo smartphone dà la partita di calcio, dito pronto al tweet per ogni azione di gioco. Ma la Social Tv di oggi, che di fatto è bidirezionale (dal social media alla tv e viceversa), non è solo televoto, commenti o tanti like, i mezzi di oggi realizzano, fra gli altri, il sogno del contraddittorio: se un tempo ciò che si diceva in diretta era insindacabile, adesso esiste il “fact checking” e allora, per esempio, in corso di in una trasmissione politica, un ospite la dice grossa, grazie ai devices che verificano in tempo re a l e s e u n i n f o r m a z i o n e è giusta o sbagliata, lo spettatore da casa può con un tweet smascherare la bufala. Ma essere “connected tv” realizza anche una necessità, cioè q u e l l a d i c o n d i v i d e re con altri, o con i propri amici, il contenuto di un programma. Le pagine Facebook s’infiammano durante XFactor, piovono post sul favorito o sulla steccata del seducente


tenore, è anche un modo per non restare soli e relazionarsi durante una serata solitaria. Chi vive lontano da casa, rinunciando alle domeniche calcistiche allo stadio con gli amici di sempre, potrà contare sugli aggreganti gruppi whatsapp creati ad hoc per seguire e commentare in tempo reale ogni minuto di gioco, o l’arbitro c…, e continuare, anche solo in parte (ma meglio di niente), a partecipare ad un’abitudine sociale. Social tv è anche questo, quindi ben venga la super interattività, a patto di non perdere il controllo.

TOP FIVE SOCIAL TV ANTE LITTERAM

PRONTO, RAFFAELLA PORTOBELLO NON È LA RAI TIRA&MOLLA IL MILIONARIO


Joyeux anniversaire Camille

Camilla Cardone studia danza classica da quando aveva quattro anni, vantando importanti stage in Germania, Francia e Olanda. La ballerina napoletana è seguita su Instagram e ha festeggiato i suoi diciott’anni a Montecarlo con gli auguri strepitosi di Mario Balotelli. L’atmosfera è stata glamour e mondana. Con un party esclusivo Camilla Cardone ha festeggiato i 18 anni a Montecarlo, tra il Sass cafè e l’Hôtel de Paris. La giovane ballerina napoletana è cresciuta nel Principato di Monaco, uno dei suoi luoghi del cuore, che non a caso ha scelto per celebrare un compleanno davvero unico. Come unica ed elegante è stata la festa, a cui hanno partecipato i familiari, gli amici di sempre, volti noti del jet set monegasco. Bella e glamour nel suo abito da sera, il party di Camilla è stato un grande successo, tra balli scatenati, risate, divertimento, champagne, culminato con gli auguri del calciatore Mario Balotelli. Una festa che ha lasciato il segno, raccontata anche dalle cronache mondane. Ha deciso di festeggiare a Montecarlo, perché lì ha tanti ricordi. Camilla si è circondata di fiori e macarons e ha realizzato lo shooting in uno degli hotel più belli del mondo: l’Hôtel Hermitage. Un luogo prezioso che ama molto, perché lì c’è la famosa sala costruita da Gustave Eiffel e si respira un’aria magica.


nome: camilla cognome: cardone anni:

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film: pretty woman libro: romeo e giulietta colore: rosa cibo: spaghetti con frutti di mare fiore: rosa sogno: realizzare sempre ciò in cui credo non può fare a meno di: sorridere aggettivo che ti rappresenta: determinata il ricordo: la mia festa dei

Bella e determinata: ecco due aggettivi che definiscono appieno Camilla. Una personalità forte, che ama follemente la sua città: Napoli, a cui ha reso omaggio con un video girato nei luoghi che adora: Via Partenope e il centro storico, “dove si respira l’odore del mare – spiega - e dove si incontra la Napoli del caffè, delle infinite pizzerie, la Napoli dell’arte”. E poi la danza, il primo grande amore. Ora è all’ultimo anno di liceo nella scuola dei padri barnabiti a Posillipo, ed è proprio qui che è nata la sua passione per la danza. “Un giorno mia madre mi ha accompagnato a scuola, ero all’asilo - racconta - e ricordo perfettamente l’esatto momento in cui ho capito cosa fosse il movimento, che si è trasformato subito in una passione che non si affievolisce mai, anzi, cresce giorno dopo giorno”. Ama i viaggi e la fotografia, conoscere diversi stili e modi di vivere, anche i più lontani e misteriosi e ripercorrerli poi con i ricordi e le immagini. I più belli? Quelli visitati con tutta la famiglia: avventurosi e romantici allo stesso tempo. Mentre lo shooting più bello l’ha realizzato tra il mare il sole e le nuvole. “Sono tostissima, determinata e semplice, vivo di emozioni”. Per Camilla il tempo è molto prezioso e a volte sembra non bastare mai per le mille cose che ogni giorno ha da fare, ma è tale la sua caparbietà che riesce sempre a fare tutto. “Credo nel destino - dice - ma credo anche che te lo devi andare a cercare, e allora sì che arriva il meglio”. Il suo motto? “Vivi il momento”.

18 anni


#swag

La fantasia è al potere. Le stampe giocano con capi morbidi. Abiti lunghi con fiori e motivi ricamati uno dei must have dell’inverno.

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photographer: romolo pizi model: federica mele make up: imma d’ambrosio wardrobe: zaostore location: domus decumana

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NAUSICAA FESTEGGIA 10 ANNI DI BELLEZZA

A FAVORE DI STAR JUDO. 18 GENNAIO: GRAN GALA DI BENEFICENZA ALL’AGORÀ MORELLI Galà di beneficenza Palestra “Star Juodo” di Scampia del Mawstro Giovanni Maddaloni

Non è estranea alle iniziative filantropiche Rossella Giaquinto, anzi ne è più volte sostenitrice, utilizzando pretesti d’eccezione, come in questo caso, il 18 gennaio quando in occasione dei 10 anni del suo Istituto Nausicaa Dibi Center (in via Onofrio Fragnito 48, Napoli), decide di festeggiare, abbracciando la lodevole attività per i giovani del Maestro Giovanni Maddaloni, che si prodiga per i suoi campioni allenandoli e incoraggiandoli ogni giorno per allontanarli dalle insidie della strada , nella sua palestra Star Judo Club di Scampia. Un Gran Gala di beneficenza è ciò che unisce bellezza, sport e corpo sano e consapevole delle proprie potenzialità, concetti che si sposano appieno con la filosofia di Rossella Giaquinto, anche perché, va da sé, che la ginnastica sviluppa il coraggio necessario per affrontare a testa alta le difficoltà della vita, soprattutto per i giovani che vivono in quartieri difficili, dove la malavita tenta con falsi modelli di catturare la loro attenzione, promettendogli traguardi più facili e immediati e il Maestro Giovanni Maddaloni questo lo sa bene e con la sua Palestra Star Judo aiuta i ragazzi più disagiati a credere in se stessi attraverso lo sport e la disciplina che esso insegna. La serata nella suggestiva cornice dell’Agorà Morelli raccoglie l’adesione di numerosi sponsor, noti marchi napoletani che hanno voluto aderire alla causa. La stessa location Agorà Morelli, e poi Marinella, Ugo Cilento, Pizza Gourmet, Sagal Alta Moda, Alessandro Forino Parrucchiere, ristorante pizzeria la Brace, Gari sushi Osteria Giappoletana, Talarico, Lo Zodiaco, Pelomagia, Studio Morelli, Le Zirre, Freak, Ileana della Corte, Officine Ottiche Group, Artemisia, Sara Lubrano, Arvedo Arvedi, Cook Me, Istituto Adolphe Ferriere, Confapid, Mutart, Grande Napoli, BCC Napoli, Il Cigno 2, Mennella, Madime e Partenotur sono scesi in campo per i ragazzi di Maddaloni. Tutti insieme per una nobile causa, vincere insieme, attraverso i valori che lo sport ed il benessere insegnano, vincere insieme nella legalità che ogni giorno si sceglie.

Con l’acquisto si sostiene la causa che vede impegnato il Maestro Maddaloni e contemporaneamente si presenzia al Gran Gala. La serata si svolgerà attraverso un calendario fitto di eventi e con tante piccole sorprese fino all’estrazione finale dei premi messi in palio dagli stessi sponsor e in ultimo, ma non ultimo, ritirare il voucher di 10 trattamenti che Rossella Giaquinto regala a chi compera il biglietto. Un regalo prestigioso e sentito che l’imprenditrice vuole dedicare alle sue storiche clienti, e a quanti ancora non conoscono l’istituto. Per organizzare tutto ciò non poteva mancare la professionalità organizzativa della giornalista Laura Caico, che insieme a Rossella Giaquinto ha curato tutti i particolari, perché sia una festa indimenticabile.

Galà di beneficenza Galà di beneficenza di Scampia Palestra “Star Juodo” “Star Juodo” di Scampia delPalestra Mawstro Giovanni Maddaloni del Mawstro Giovanni Maddaloni

TTo o p p pp TTe e a n a trrtyy n

Il loro impegno, unitamente a quello dei prestigiosi negozi napoletani, è già certezza del buon risultato che si cercherà di raggiungere per donare una cifra sostanziosa alla Star Judo, che ha tante spese da sostenere per la struttura in se e per le trasferte dei giovani atleti che partecipano sempre più spesso a prestigiose gare nazionali ed internazionali. Coloro che acquisteranno il biglietto, avranno così la certezza di aver sostenuto la Star Judo, oltre alla possibilità di partecipare ad un evento speciale

Una grande occasione per acquistare i biglietti presso il circuito dei negozi aderenti poiché gli sponsor si impegnano a promuovere la vendita dei biglietti il cui ricavato andrà in favore della Palestra Star Judo per sostenere concretamente un progetto ambizioso ma non impossibile, di togliere manovalanza alle criminalità.

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MUU MUUZZARELLA

WE

YOU

Tutti la mangiano, tutti la amano, ma solo Salvatore Maresca e Dario Moxedano la propongono in mille modi diversi, con piatti sempre nuovi fra tradizione e modernità: signori e signori ecco a voi Muu Muzzarella. Il Lounge di vico II Alabardieri a Chiaja l’anno prossimo compirà cinque anni, il SeaSide di via Partenope ne ha due e il Bistrot del Vomero uno e mezzo. La bella notizia è che ai ristoranti di Napoli si aggiungerà ben presto un Muu con l’accento milanese. La mozzarella è protagonista di ogni piatto sia dolce che salato, di mare e di terra. Tutti sono pazzi degli “ever green”: la delicatissima tartare di tonno, i colorati bocconcini di mozzarella con pesto e mela e la mitica cheese cake, giudicata dai critici la migliore di Napoli. E come se non bastasse ecco sfornato il nuovo menù che vede in pole position: lo spaghettone fresco pasta Leonessa con latte di bufala e pepe di Shiuan, un’originale versione tutta partenopea della romana cacio e pepe. E poi il baccalà cucinato in “muu cottura”, con marmellata di pomodorino del Vesuvio rigorosamente homemade e friariello essiccato. Per gli amanti dei panini ecco il tris di mini burgher macina muu in bun artigianale. Delizioso il polpo cotto a bassa temperatura nella sua maionese con crema di Bufala e carpaccio di verdure. Ecco dunque che dal latte di bufala, il nostro “oro bianco” può nascere un piatto cucinato ad arte sia di carne che di pesce, ma anche di verdure, pasta, fino ad arrivare ai dessert e a i cocktail. Non a caso è: MUU MUUZZARELLA lattedamordere mozzarelladabere. Anche su App!

Via Onofrio Fragnito, 49 Via Napoli OnofrioNA Fragnito, 49 80131 Napoli ph80131 +39 081 770NA 5807 ph +39 081 770 5807

muumuuzzarellalounge.it raffaelepedata.it raffaelepedata.it

MUU MUUZZARELLA LOUNGE vico II Alabardieri, 7 - Chiaja MUU MUUZZARELLA SEASIDE via Partenope, 18- Lungomare MUU MUUZZARELLA BISTROT via Vincenzo d'Annibale, 18 -Vomero


#mammalemamme

a l o u c s a l

i n g o dei s

di Valeria Prestisimone Si parla sempre di più di “buona scuola”, i giornali fino al mese scorso sono stati zeppi di articoli sulla mancata partenza della refezione nelle scuole pubbliche napoletane con mamme inferocite per la mancanza di risposte da parte delle istituzioni. Un piccolo disastro tutto partenopeo. Eppure i bambini dovrebbero essere la priorità di una società e invece ci ritroviamo a dover mettere pezze a colori su tutte le grandi mancanze che oggi la scuola offre. Dalla mancanza di adeguate strutture sportive, agli edifici spesso fatiscenti, alla scarsa vocazione della nostra scuola verso tutte le attività artistiche. E i bambini? I bambini, a scuola ci vanno nonostante tutto e si scopre che riempiono le aule speranzosi di crescere con qualcosa di prezioso. Loro, i bambini, la scuola la vorrebbero così...

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La scuola dei miei sogni dovrebbe essere così: la classe più grande, con un’aula dedicata alla musica con tante chitarre e strumenti a percussione. Mi piacerebbe un grande scivolo d’acqua che da casa mia arrivi fin dentro la mia aula così non sarò più in ritardo. Vorrei avere il mio maestro di musica tutta la giornata. Così le insegnanti non avrebbero il tempo di assegnarci i compiti. La scuola dei miei sogni dovrebbe avere tante “lim”, le lavagne luminose, che proiettano immagini in contemporanea. Sarebbe bello se i banchi fossero a forma di chitarra e i piedi dei banchi a forma di corda. Vorrei una classe senza lavagna e senza avvisi e mi piacerebbe fare merenda con le gomme e tanta coca cola da bere.

mattia giustino

Mi piace andare a scuola perché passo tante ore con i miei amici e con loro imparo l’italiano, la matematica, la storia e molte altre cose. Nella scuola dei miei sogni, però, ci sono delle cose che cambierei. Vorrei non mettere il grembiule e vestirmi come voglio, per esempio con una gonna e una maglietta o con un vestitino colorato e soprattutto non portare lo zaino. Mi piacerebbe passare più tempo in giardino, per fare lì la merenda mentre le maestre ci raccontano delle storie. Sarebbe divertente poter fare più lavoretti in classe con cartoncini e tempere, che sono la mia pittura preferita, oppure organizzare gare di cucina come fanno in televisione a masterchef junior. Si dovrebbe studiare solo un poco in classe e non fare i compiti a casa così il pomeriggio avrei più tempo per stare con le mie amiche e i miei amici e organizzare con loro dei giochi di squadra, come ruba bandiera oppure andare con i miei genitori e mia sorella Eleonora a fare una passeggiata o andare al cinema a vedere un film. Chissà se un giorno la scuola sarà così.

antonia migliore

La scuola dei miei sogni è fatta con una maestra di cioccolato che si scioglie al sole così la posso mangiare e che insegna come fare i dolci. Poi vorrei fare dei lavoretti che siano molto sfiziosi. Sarebbe anche bello avere dei banchi volanti e niente compiti, insomma questa è la scuola dei miei sogni.

mirella iacovini

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DAL 2 DICEMBRE AL 7 GENNAIO MOSTRA D’OLTREMARE

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GIOIELLI & BENESSERE CON UN VINTAGE TOUCH Con una festa dal sapore retrò, è stato presentato alle Terme di Agnano l’iconico calendario di Ileana Della Corte. Dodici mesi in bianco e nero tuffati nelle acque minerali provenienti da sorgenti vulcaniche. Ricreato l’ingresso della storica gioielleria Ileana della Corte che aveva sede a Santa Lucia, con vetrine di alcuni preziosi gioielli vintage della maison. A fare gli onori di casa l’elegante Carla Dela Corte, radiosa in abito Alessio Visone, che ha brindato con centinaia di ospiti, amici e clienti agli scatti d’autore, resi preziosi e unici dai suoi gioielli, dal fascino dei modelli e dall’estro creativo dei partner che hanno partecipato. Ph. Romolo Pizi

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LENZUOLISSIMI APRE BOUTIQUE A NAPOLI Lenzuolissimi, il brand esclusivo della biancheria da letto è approdato a Napoli. Il Ceo & Founder del marchio Michele Cascavilla, dopo i punti vendita di Milano, Roma, Firenze, Palermo, Città del Messico ha deciso di aprire anche nel capolouogo partenopeo. Dopo aver dormito su queste lenzuola, Barack Obama ha voluto riportarsele negli Stati Uniti: partendo da zero, Michele Cascavilla è riuscito a creare un brand esclusivo inserendosi in un mercato, quello della biancheria da letto, ancora tutto da esplorare. “Siamo stati molto contenti e onorati di aprire a Napoli, in una città cosi prestigiosa e piena di fascino, in un mercato che sappiamo essere assai attento all’eleganza e alla qualità dei prodotti e con una grande tradizione per la casa”, ha dichiarato Cascavilla. Ph. Romolo Pizi

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LOVELY PARTY CON LADY REINA DA ENRICO RUBINACCI

Enrico e Anna Maria Rubinacci hanno presentato a Napoli, nell’atelier di via Crispi, la nuova collezione di pellicce “Lovely”. Al cocktail party organizzato da Mia Communication l’ospite d’eccezione è stata Lady Reina Jolanda Ruiz, che ha indossato i capi della boutique con l’immancabile pelliccia azzurra “forza Napoli”. In passerella: colori pastello e soft, rosa quarzo, azzurro carta da zucchero e il greenery. Senza dimenticare le versioni in color block che generano originali accostamenti cromatici. E poi una pioggia di accessori. Durante il defilè: musica live con il violino elettrico di Stella Manfredi, finger food a cura di Partenopeat di Maria Laura Pignata, flower design Fly High, brindisi con i vini delle Cantine Matrone. Le ospiti di Rubinacci sono state modelle per un giorno, indossando i capi sbarazzini, un po’ fuori dagli schemi, come il Cornocuore di Barbara Casola, il ciondolo metà cuore, metà corno portafortuna by Colicchio gioielli, che ha completato il look delle indossatrici. Ph. Romolo Pizi

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“BL A MILLE” FASHION PARTY L’imprenditrice Claudia Catapano ha festeggiato l’apertura del nuovo store “BL” in via dei Mille. Al fashion party hanno partecipato le amiche, le storiche clienti, le protagoniste della movida partenopea. E anche le brave e belle attrici: Miriam Candurro, Rosalia Porcaro, Antonella Morea, Anna Capasso. Ad avvolgere gli ospiti, un’atmosfera glamour come i capi e gli accessori in vendita nel nuovo negozio. Bollicine, special food e brindisi per Claudia e il marito Claudio Comito, che l’accompagna sempre in ogni nuova avventura. Parole d’ordine di questo ambizioso progetto: raffinato gusto retrò. Ph. Romolo Pizi

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STYLISH PARTY Tendenza unita a passione per i celebri bijoux: fra tradizione e innovazione Paviè ha aperto una nuova gioielleria a Ottaviano. Un party esclusivo ha inaugurato la nuova boutique. Alla festa “preziosa” hanno partecipato centinaia di persone e fashion addicted del brand ideato dalla famiglia Palma.


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LILI MARLENE FASHION SHOW Sfilano le dive anni ‘30 sulla passerella di Roberta Bacarelli, che ha presentato la nuova collezione autunno-inverno all’Hbtoo. L’ispirazione è Lili Marlene, la celebre canzone della diva Marlene Dietrich e la stessa attrice, che in quell’epoca dettava le regole di un stile nuovo e rivoluzionario, che alternava frac e cilindro a boa e piume. Quella stessa figura femminile, androgina e misteriosa è riconsegnata alla moda dalla stilista Bacarelli: capi presentati con velluti in seta, principe di Galles, sete stampate, fino alla leggera organza e all’avvolgente lana che rendono protagonisti anche cappotti lunghi fino ai piedi. Le tonalità sono quelle tenui del rosa fino a quelle più decise del blu, nero, bronzo, bordeaux e un tocco malizioso di rosso. Ph. Romolo Pizi

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MAGIC CIRCUS PARTY “Venghino, venghino signore e signori” sotto il tendone di Blunauta per assistere allo spettacolo di Natale: Magic Circus. Tra tanta allegria condita sempre di glamour si è animata la festa nello store Blunauta di via Carducci, organizzata dall’imprenditrice Claudia Catapano e dal marito architetto Claudio Comito. Tema: il circo e tutti a festeggiare tra clown, maghi e una esuberante Moira Orfei che ha fatto il suo show. Ph Romolo Pizi

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DA BRINKMANN È SEMPRE FESTA Doppi festeggiamenti nell’elegante Maison Brinkmann per il compleanno di Erika e il pensionamento di Lina. Amici, clienti storici, volti noti hanno partecipato al party e brindato alle signore del gioiello. Bollicine, finger food e tanti sorrisi hanno condito la grande festa. Era il 1900 quando Theo Brinkmann, dopo gli studi alla Reale Accademia di Glasshütte parte alla scoperta del mondo. Rapito dalla bellezza di Napoli, decide di stabilirsi in città e aprire un negozio di fronte la Galleria Umberto I. Oggi Brinkmann si trova in Piazza Municipio ed è gestita con passione e impegno dai nipoti Adriana, Erika e Federico. Ph. Romolo Pizi

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FASHION PARTY DA FIO Amiche, clienti, protagoniste della movida partenopea hanno partecipato all’evento glamour organizzato da Fiorella Gagliardi nella sua boutique Fio Donna di Via Alabardieri. Una giornata speciale dedicata al denim, tra shopping sfrenato, brindisi e divertenti foto con indosso i jeans “limited edition”, andati letteralmente a ruba. Ph. Romolo Pizi

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TANTO DI CAPPELLO Cappelli, cappellini, baschi, berretti, colbacchi e chi piĂš ne ha piĂš ne metta. La gioielleria Intrecci Preziosi ha organizzato un party lussuoso e alla moda con i Gioielli Chapeau di Adaltera. Tema ovviamente il cappello. Accolte da Giulia De Luca, le ospiti si sono divertite a indossare i bellissimi cappelli di pelliccia di Enrico Rubinacci e quelli fatti a mano di Francesca Romana Di Giacomo e a sfoggiare i gioielli. Ph. Romolo Pizi

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BA-BART EVENTS Arti visive protagoniste di “Ba-Bart”, il nuovo format culturale che si animerà ogni mese al Ba-Bar di Chiaja. Un viaggio nel contemporaneo che tocca la pittura e la fotografia, passando per la video art e altre forme espressive, con l’obiettivo di raccontare il nostro tempo attraverso lo sguardo di grandi nomi ma anche di giovani artisti emergenti del panorama internazionale. La prima artista protagonista con la sua personale Endless water holding weight in and outer space: Beatriz Minguez de Molin.

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NAPOLI LISBONA DUE MARI, UNA SOLA MOLTITUDINE

Gran Galà a Lisbona tra opere di Miró e tocchi partenopei. Il Palazzo Reale di Ajuda ha ospitato la presentazione del Calendario Di Meo 2018 intitolato “Napoli-Lisbona, Due mari, una sola moltitudine”. I fratelli Generoso e Roberto Di Meo con la moglie Rossella hanno accolto gli ospiti provenienti da tutto il mondo, tra collezioni di dipinti rari, arazzi e mobili d’epoca. Per loro un regalo eccezionale: una visita esclusiva alla mostra di Joan Miró Materialità e Metamorfosi allestita nelle sale della storica dimora dove ha abitato Maria Pia di Savoia, moglie del penultimo re del Portogallo Dom Luis I. I fratelli Di Meo hanno aperto le sale del Palazzo Reale per il progetto artistico dell’associazione culturale “Di Meo Vini ad arte”. Il fotografo Massimo Listri ha immortalato in dodici scatti Lisbona attraverso i suoi legami con Napoli, svelati anche dai racconti di autorevoli personaggi napoletani e portoghesi. Il calendario è accompagnato da una serie di contributi critici e interventi firmati: Cesare de Seta, Maria Gabriella di Savoia, Gelasio Gaetani d’Aragona e la cantante portoghese Misia.

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OMBELICO PARTY Festa con amiche e clienti vip per l’inugurazione della nuova Boutique Ombelico, tra tulle, sete e bollicine. La stilista Maria Riccio, che firma gli abiti delle festeggiate piÚ in vista della città , ha presentato la nuova collezione, che sta spopolando tra Napoli e Milano. Tra le sue trend addicted, Ilary Blasi, che le ha chiesto di disegnare gli abiti delle damigelle del suo anniversario di matrimonio.

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STELLE DELLA MODA Elegance party nel chiostro di Palazzo Caracciolo per l’evento “Le stelle della moda” ideato da Ludovico Lieto e organizzato da Visivo Comunicazione con Valeria Viscione. Durante la serata hanno sfilato importanti brand del fashion internazionale. Partner dell’iniziativa: Studio Mangini, Mello Gioielli, Fineco Bank, Rosalia Sestito Interior Designer, MAM la bottega, Big Mountain, Team Leo, Ra Ristosvago, Pasticceria Capriccio, Oli Schinosa, CSF Formazione, Vini Sorrentino. La serata condotta da Lucilla Nele e Ciro Limatola, speaker di radio Kiss Kiss, è stata preceduta da un cocktail con degustazione di piatti gourmet a cura dello chef resident di Palazzo Caracciolo.

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AL PLART LE CHIOME RACCONTANO

Una festa della solidarietà al Museo Plart di Napoli per la presentazione del libro Le chiome raccontano, intervista della scrittrice Francesca Vitelli allo storico coiffeur di Chiaia Vincenzo Sammarruco, che ha anche festeggiato i cinquant’anni di attività al fianco della mogie Pina. Il ricavato della vendita del libro è destinato alla Fondazione Santo Bono Pausilipon. A fare gli onori di casa nel Museo della plastica di Via Martucci l’imprenditrice Maria Pia Incutti. Durante il Party sono state vendute più di 400 copie del libro illustrato da Valentina D’Andrea. E non poteva mancare la storica pizzetta di famiglia, realizzata per la festa a forma di quadrifoglio, alla quale il pittore Gianni Pisani ha dedicato il quadro L’originale, esposto nel Romano Cafè. Ph. Emanuele Esposito

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A CHI CI METTE LE MANI A Palazzo Caracciolo si è tenuto il primo dei quattro appuntamenti dedicati alla presentazione del progetto Ambassador di Alfa Romeo “A chi ci mette le mani”. Organizzato dalla PL Management di Fabio Ummarino, centinaia di ospiti hanno partecipato al grande evento, celebrando l’eccellenza del “saper fare italiano”, in tutte le sue accezioni: capacità di produrre bellezza e innovazione attraverso la manualità, il gusto estetico, il senso pratico, il gesto stilistico e l’eccezionalità delle competenze tecniche. Protagonista del progetto, Stelvio, il primo SUV della storia Alfa Romeo. Ph. Lorenzo Franco

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LIFESTYLE

EVENTS

PUBLIC RELATIONS

www.plmanagement.eu | info@plmanagement.eu 133

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AVEP PARTY PER LA VITA Solidarietà, musica, balli scatenati e special food, con il “Party per la vita” sono stati festeggiati gli otto anni di attività di A.V.E.P., la Onlus che si occupa con grandissimo impegno di assistenza domiciliare ai malati. Nel salone del ristorante della piscina della Mostra d’Oltremare più di 700 persone hanno partecipato al galà di beneficenza, contribuendo alla raccolta fondi in favore del reparto di Ematologia dell’Ospedale Pascale di Napoli. Musica dal vivo con Marco Zurzolo. Ospiti d’eccezione: il regista Alessandro D’Alatri e lo scultore Lello Esposito. Francesco Orefice, presidente della AVEP Onlus, insieme al Prof. Antonello Pinto, direttore del Dipartimento di Ematologia del Pascale, ha mostrato i risultati raggiunti fino ad ora (1.883 interventi di assistenza domiciliare gratuiti (comprese trasfusioni), circa 770 mila euro di raccolta dal 2009) sono già a lavoro per programmare l’attività per il prossimo anno.

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CAPPELLINI DESIGN PARTY Arte, design, glamour le parole d’ordine del party d’inaugurazione dello scenografico Showroom Ganimede, che ha aperto a Posillipo, in Via Orazio. A fare gli onori di casa Roberto Fedele e Silvio Vecchione, che hanno accolto architetti, artisti, designer, protagonisti della mondanità partenopea. Tanti gli ospiti che hanno brindato lui e che hanno partecipato a un evento di grande successo, organizzato dalla PL Management di Fabio Ummarino. Gli invitati sono stati avvolti da un’atmosfera sofisticata, immersi tra gli innovativi prodotti di design Cappellini. Ph. Pippo By Capri

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IQOS PARTY Festa esclusiva targata Philip Morris nel salotto buono della città per la presentazione a Napoli di Iqos, il dispositivo elettronico ideato dopo quindici anni di ricerche per un futuro senza fumo. L’evento che ha festeggiato l’apertura della prima embassy del Sud Italia è stato organizzato da Nanni Resi e Verena Celardo della Van Ideas. Musica con DJ Marco Piccolo e le voci di Lucilla e Noemi di Radio Kiss Kiss, centinaia di ospiti per una serata davvero unica, perchè per la prima volta l’intero spazio di piazzetta Rodinò è stato chiuso al traffico e tutta la zona dei baretti ha fatto da sfondo al grande evento. Dulcis in fundo: il mitico DJ Morales in consolle. Ph. Mario Iovinella, Federica Napolitano, Romolo Pizi e Paola Tufo

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A TOUCH OF GOLD PARTY Un tocco di oro per la festa di Alessandro Ferrante, che ha deciso di festeggiare due anni di attività della sua sartoria al Quartere intelligente. Ad avvolgere gli ospiti un’atmosfera anni ‘20 ispirata al Grande Gatsby. Un evento folle e ruggente il “Party sartoriAle”, dove tutto è stato “cucito”, è proprio il caso di dire, a regola d’arte. Ph. Romolo Pizi

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FESTA DI STILE

Party esclusivo a Villa Diamante per i 50 anni della bella Bianca Violante. Ospiti stilosi e amiche scatenate hanno ballato fino all’alba. Cin Cin a Bianca, che ha festeggiato in grande stile. Giovanile, brillante, perfetta padrona di casa. Parole d’ordine del party: eleganza e divertimento. Ph. Marco Baldassarre

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Tel 081 556 57 99 Via Bernini, 10 - Napoli

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LA FAVOLA DI ALFREDO E FABRIZIA Alfredo Serra e Fabrizia Cesario hanno pronunciato il fatidico sÏ. Cerimonia nella Chiesa di Piedigrotta e poi grandi festeggiamenti con oltre 300 invitati all’HBTOO di Coroglio. Un matrimoni da favola, dalle celebrazioni ai balli scatenati con i parenti e gli amici di sempre. Ph. Morlotti studio

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TUTTI PAZZI PER MARY Dress code: voglia di divertirsi recitava l’invito al party dei 40 anni di Mary Romano. E la sua festa è stata proprio così: divertentissima, colorata e giocosa. Basti pensare che si è festeggiato fino a tardi al Panda Park di Posillipo, tra giostre, balli scatenati, occhiali stravaganti, cappelli colorati e un giro sulle macchine “tozza tozza”. Pioggia di brindisi, abbracci e sorrisi con gli amici di Napoli e Milano e in testa il marito Dario Scacchetti. Il catering, rigorosamente a tema, assolutamente da citare le barrette di cioccolato e la torta “MARY”, è stato curato da Pikara. Ph. Roberto Rigillo

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FESTA “NOTATA� Festa di compleanno per i 40 anni dei notai e amici di sempre Giuseppe Iervolino e Francesca Piccirella, che hanno festeggiato con parenti e tanti amici al Bagno Elena. Musica dal vivo, bollicine e ottimo cibo per una festa elegante e raffinata. Ph. Emanuele Esposito

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DRESS TO KILL PARTY “Vestito per uccidere” è stato il tema del mega party di Francesca Carandente Giarrusso, che ha festeggiato i suoi primi 40 anni alla Casa della Musica di Milano. Uomini in smoking come eleganti 007 e donne bellissime Bond girl. Centinaia di amci hanno partecipato all’evento mondano, arrivando da più parti d’Italia, per riunirsi intorno a Francesca e al marito Marco Carotenuto. Un evento esclusivo cominciato e finito a tutto glamour con l’arrivo della festeggiata in abito verde e paillettes a bordo di una limousine bianca. Open bar, musica di Bhe Band Pietro Billeri e dj Nora Dj, tante sorprese come lo show del duo comico Armando Iodice e Rosario Sannino. E gran finale con una special cake 3 piani.

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GRAN SOIRÉE PER I 18 ANNI DI FRANCESCA Party di classe per i 18 anni di Francesca Gisonno, che ha festeggiato il compleanno nel ristorante di famiglia Cala Moresca. Cena gourmet, special drink, bollicine e vista mozzafiato sul Golfo di Pozzuoli, gli ingredienti della serata. In consolle dj Alex Romeo, che ha saputo creare un’atmosfera da night club in perfetto stile newyorkese con la bella selezione musicale. A festeggiare Franci, la sorella Laura, papà Alfredo, mamma Eugenia e tanti, tanti amici. Ph. Marco Baldassarre

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HAPPY BIRTHDAY CHICCO I 18 anni più belli: quelli festeggiati a casa, circondati dalla propria famiglia e dagli amici di sempre. Così ha scelto di celebrarli Francesco Angrisani, per tutti Chicco, figlio di Carla Della Corte. Tre generazioni a confronto. Una famiglia unita e numerosa circondata per l’occasione da più di cento ospiti, che hanno festeggiato e brindato a Chicco. Applasusi a mamma Carla, che ha organizzato un party elegante e divertente con una gustosissima cena. Nel menù della serata i piatti preferiti da neo maggiorenne. Ph. Costantino Nanino

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18 ANNI BORN IN NAPLES Prima li ha festeggiati in America, poi ha organizzato un grande party a Napoli: Andrea Bagnato ha compiuto 18 anni e ha fatto festa con gli amici al Sunrise. Un evento giovane, glamour e colorato. Tanto divertimento, musica, cocktail a tema e sorrisi a volontĂ . Il regalo piĂš bello, che non poteva mancare al polso di Andrea, il cronografo di famiglia GMT Brinkmann. Ph. Romolo Pizi

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HAPPY BDAY CHIARA! Chiara Cipriani ha festeggiato 18 anni con un glamour Party dalle tinte gold. Al Bar Fly di Mergellina la bella Chiara, fasciata in un abito golden firmato Ombelico, ha accolto i familiari e gli amici di sempre. Musica, brindisi, sorrisi e tanto divertimento gli ingredienti di questa festa davvero fashion. Cin cin e poi una conclusione davvero gustosa: caramellata e cascata di cioccolato fuso accompagnato da fragole. Ph Romolo Pizi

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