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Anno X, Numero 9 • Novembre 2013

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PassaParola Mensile italiano in Lussemburgo dal 2004


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10 / FINANZA /

Cari

/ editoriale /

LETTORI e LETTRICI

Le banche etiche

LEGGERE, SCEGLIERE, PARTECIPARE

20 / TANTI ITALIANI FA /

A 70 anni da una grande tragedia italiana

PILLOLE

di sommario

33 / ITALIA A TAVOLA /

A tavola con Giuseppe Verdi

Questa volta non avete scuse per non uscire di casa. Un autunno a Lussemburgo così ricco di eventi non l’avete mai avuto. Perché mai come in questo periodo le associazioni si sono attivate per creare iniziative culturali e ludiche. Con la preziosa mano degli sponsor e l’indispensabile aiuto dei volontari. Coniugando fantasia e intraprendenza. Noi di PassaParola Magazine siamo in prima fila. Organizzando eventi in prima persona o affiancandoli in qualità di media partner. Per tutti i gusti. Dalla cena emiliana “condita” con musica lirica alla serata mistica dedicata alle donne. Passando per corsi di dizione, serate letterarie e appuntamenti per i vostri bimbi: fra arte e letteratura. Ciascuno di voi può trovare l’evento che più gli piace. E la maggior parte di essi sono pure gratis! Gli italiani nel Granducato mai come in questi ultimi tempi danno prova di energia emotiva ed intellettuale, facendo rete e sostenendo la nostra lingua e la nostra cultura. Tante persone che, oltre al proprio lavoro, pensano, creano, faticano, inventano, collaborano. Ora sta a voi dimostrare loro che ne vale davvero la pena. Partecipate: in tanti e con entusiasmo. Che per stare chiusi in casa in pantofole c’è sempre tempo! Buon divertimento a tutti. Maria Grazia Galati e Paola Cairo

Editore / PassaParola a.s.b.l. - 32, rue Demy Schlechter - L-2521 Luxembourg Direzione / M aria Grazia Galati - mgg@passaparola.info - tel. 621 75 80 50 / Paola Cairo - p aola@passaparola.info - tel. 691 72 04 96 Redazione / Remo Ceccarelli - remo@passaparola.info / Elisa Cutullè - e lisa@passaparola.info / Elisabetta Fatichenti - elisabetta@passaparola.info / Maria Grazia Peresi - chikka@passaparola.info / Paolo Travelli - p aolo@passaparola.info Collaboratori / J os Boggiani / Amelia Conte / Claudio Chirco / Maurizio Cieri / Cinzia Margarita / Daniele Rossini / Eloisa Salomone / Sonia Sion Versione francese / Bernadette Aliberti Grafica e layout testata / Eleonora Costa - eleonora@passaparola.info Chiuso in redazione / 26 ottobre 2013 Foto copertina / www.shutterstock.com - © teeranop Aderente a FUSIE e ClubMediaItalie www.passaparola.info / info@passaparola.info / Anno X - Numero 9 - Novembre 2013 novembre 2013

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ncora una volta il nostro Paese è stato condannato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per la violazione dell’articolo 3 della CEDU, che proibisce la tortura ed ogni forma di trattamento disumano o degradante, dopo aver accertato che “le condizioni detentive di alcuni carcerati avevano sottoposto gli stessi ad un livello di sofferenza d’intensità superiore a quello inevitabile insito nella detenzione” (caso “Torreggiani ed altri”, sentenza dell’8 gennaio 2013). La Corte, dopo aver preso atto che l’eccessivo affollamento degli istituti di pena italiani rappresenta un problema

TESTO / Claudio Chirco

MENTRE IN ITALIA SI DIBATTE SULLE POSSIBILI

SOLUZIONI AL SOVRAFFOLAMENTO DELLE CARCERI LA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO CONDANNA IL NOSTRO PAESE PER LE CONDIZIONI DISUMANE IN CUI VIVONO I DETENUTI

strutturale del Paese, ha deciso di applicare al caso in questione la procedura della “sentenza pilota” ed ha ordinato alle autorità nazionaEntro maggio 2014 le nostre li di approntare, nel termine di un anno dalla citata decase circondariali dovranno cisione, le misure necessarie necessariamente contenere ad ottenere effetti preventivi tanti detenuti quanti saranno e compensativi, utili a garantire una riparazione effettiva i posti letto a disposizione delle violazioni alla Conven-

zione risultanti dal sovraffollamento carcerario. Il rapporto del Consiglio d’Europa sulla popolazione carceraria nei 47 Stati membri ha reso noto che l’Italia, dopo Serbia e Grecia, è il Paese con il maggior sovrappopolamento carcerario tra quelli aderenti al Consiglio, con un record nient’affatto invidiabile di 147 detenuti per ogni 100 posti. Circa 30.000 persone vivono in spazi ri-

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64.873 (di cui 2.820 donne e 22.744 stranieri) detenuti in carcere rispetto a una capienza di 47.459.

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Detenuti per principale tipologia di reato

Contro il patrimonio: 34.228 Per droga: 27.001 Contro la persona: 23.837 Legge armi: 10.329 Contro la pubblica amministrazione: 8.203 Associazione di stampo mafioso: 6.516 Contro l’amministrazione della giustizia: 6.497

(*) Fonte: Ministero della Giustizia

Le carceri più sovraffolate

San Vittore (Milano): ----------------------------- 1.635 detenuti per 712 posti Lorusso e Cutugno (Torino): -------------------- 1.573 detenuti per 1.092 posti Regina Coeli (Roma): ----------------------------- 1.136 detenuti per 724 posti Dozza (Bologna): --------------------------------- 1.168 detenuti per 497 posti Sollicciano (Firenze): ----------------------------- 974 detenuti per 497 posti Montorio (Verona): ------------------------------ 873 detenuti per 589 posti Marassi (Genova): -------------------------------- 826 detenuti per 456 posti La Dogaia (Prato): -------------------------------- 701 detenuti per 476 posti Due Palazzi (Padova): --------------------------- 821 detenuti per 429 posti

© datarec / www.sxc.hu

La sentenza Torreggiani riguarda sette ricorsi depositati tra il 2009 e il 2010 da altrettanti detenuti, tre italiani, due marocchini, uno ivoriano e uno albanese, che lamentavano di aver subìto un trattamento inumano e degradante. Erano stati infatti detenuti in celle triple di nove metri quadrati, da condividere con altre due persone, per periodi che andavano da 14 a 54 mesi, tra il 2006 e il 2011. Lamentavano inoltre che le celle erano scarsamente illuminate e che l’accesso all’acqua calda per le docce era limitato. Nonostante tutti i ricorrenti (meno uno) fossero ormai liberi al momento in cui la Corte si pronunciava, essi non per questo hanno perso la qualità di “vittime” della presunta violazione dell’art. 3 CEDU. Ciò che appare particolarmente significativo è che la Corte ha qualificato tale decisione come “sentenza pilota”. Quanto riscontrato dalla Corte nella sentenza Torreggiani in relazione ai sette ricorrenti troverà pertanto applicazione in futuro in relazione alla generalità dei reclami pendenti davanti alla Corte. Questo è il principale elemento di distinzione tra questa sentenza e quella emessa il 16 luglio 2009 nel caso Sulejmanovic contro Italia, che costituisce il suo precedente diretto. In Sulejmanovic, la maggioranza della Corte aveva accertato che la permanenza per circa due mesi e mezzo del ricorrente in una cella di Rebibbia di poco più di 16 metri quadri insieme ad altri cinque detenuti (2,70 metri quadri a testa) costituiva trattamento contrario all’art. 3 CEDU, anche se nel periodo considerato il carcere romano non conosceva una situazione di grave sovraffollamento.

tenuti degradanti dalla Corte di Strasburgo, secondo la quale, nel caso in cui non siano previsti almeno tre metri quadri a persona nei luoghi di detenzione, si realizza la violazione dell’articolo 3 della Convenzione del 1950 sui diritti umani che, occorre ribadire, proibisce la tortura e ogni forma di trattamento inumano o degradante. Sono, ad oggi, centinaia i ricorsi pendenti per questioni legate allo spazio insufficiente nei penitenziari italiani e la valutazione di questi procedimenti è al momento bloccata nell’esame da parte della Corte europea in attesa che l’Italia assuma provvedimenti sistemici. Entro maggio 2014, dunque, le nostre case circondariali dovranno necessariamente contenere tanti detenuti quanti saranno i posti letto a disposizione, in modo da porre fine allo scempio dei 30.000 carcerati che non possono godere dei diritti civili loro attribuiti dalle norme internazionali. Sembra molto difficile immaginare un risanamento tempestivo di questa drammatica situazione. Inevitabile sarà, perciò, in caso di mancato raggiungimento da parte dell’Italia dell’obiettivo prefissato dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, il fioccare di salatissime condanne. Tali saranno, infatti, le richieste di risarcimenti di tutti i detenuti che faranno ricorso contro uno stato intollerabile di vita e purtroppo, ancora una volta, a pagare saranno i contribuenti italiani.

Sembra molto difficile immaginare un risanamento tempestivo di questa drammatica situazione. Inevitabile sarà, perciò, il fioccare di salatissime condanne Se tutti i detenuti senza spazio vitale dovessero fare ricorso, l’Italia dovrebbe spendere centinaia di milioni di euro a titolo di risarcimento, così come già accaduto per il caso Torreggiani, in cui lo Stato è stato anche condannato dalla Corte di Strasburgo a pagare centomila euro in favore dei detenuti vittime del sovraffollamento carcerario. Non è la prima volta che l’Italia viene >>

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TESTO / Redazione

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condannata per aver tenuto persone recluse in celle troppo piccole. La prima condanna risale al luglio 2009 e riguardava un detenuto nel carcere romano di Rebibbia. Dopo questa sentenza lo Stato ha messo a punto il cosiddetto “piano carceri” con la costruzione di nuovi penitenziari e l’ampliamento di quelli esistenti. Oltre che il ricorso a pene alternative, ma, purtroppo, il problema non è stato risolto. Molto spesso e troppo facilmente, in preda all’indignazione per eventi più o meno spiacevoli, diciamo con disgusto: «quel delinquente deve marcire in carcere!»... probabilmente inconsapevoli che quanto augurato potrebbe davvero verificarsi... Eppure, ci inorgoglisce distinguerci da altri Paesi, economicamente e politicamente più influenti, per non contemplare nel nostro sistema sanzionatorio la pena di morte. Oppure ci sconvolgiamo per l’esistenza dei “bracci della morte” e per le crude immagini, anche nei film, di “iniezioni letali”, ma dimentichiamo o, più probabilmente, non siamo a conoscenza delle condizioni in cui si trovano a vivere i detenuti nelle nostre carceri. Carceri incivili di un Paese civile. Il sovraffollamento è soltanto la punta di un iceberg. Un’analisi complessiva della situazione delle carceri in Italia ritrae un’immagine di vera e propria illegalità. Le carenze idriche, l’insufficienza numerica di guardie penitenziarie, di assistenti sociali ed educatori, la quasi inesistenza di psicologi e la pessima qualità dell’assistenza sanitaria inducono a temere nuovi interventi di condanna da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e nuovi, conseguenti, sanzioni e moniti. Restano pochi mesi al termine fissato dalla Corte di Strasburgo perché l’Italia si adegui agli standard europei in materia di sovraffollamento carcerario e tutela dei diritti dell’uomo e non possiamo aspettare gli ultimi giorni perché questa realtà, assurda nella sua inciviltà, possa tornare di attualità per evitare il perpetuarsi di una situazione insostenibile. Il prezzo da pagare sarebbe troppo alto. Non soltanto in termini di milioni di euro in condanne risarcitorie, né, tanto meno, per la dignità di un Paese fatta a pezzi, ma soprattutto perché non è concepibile che, in Italia e nel 2013, uomini e donne, seppur colpevoli, rischino di “marcire in carcere”. PP novembre 2013

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Giunto all’ottava edizione, il rapporto presenta lo status dell’emigrazione italiana nel mondo. Verrà presentato in Lussemburgo a novembre A gennaio 2013 i cittadini italiani iscritti all’Aire residenti fuori dei confini nazionali erano 4.341.156, il 7,3% dei circa 60 milioni di italiani residenti in Italia: un 3,1% in più rispetto al 2012 (cioè 132.179 iscrizioni) e un 5,5% rispetto al 2011. Questi i dati presentati dalla Fondazione Migrantes nell’8° Rapporto Italiani nel Mondo 2013, da cui emerge, dunque, che dall’Italia non solo si emigra ancora, ma si registra un aumento nelle partenze che impone nuovi interrogativi e nuovi impegni. Al centro del Rapporto i migranti italiani di ieri e di oggi, quelli che possiedono la cittadinanza italiana e il passaporto italiano, ma vivono fuori dai confini nazionali, chi vota dall’estero, quelli che nascono all’estero da cittadini italiani, quelli che riacquistano la cittadinanza. Ed ancora: chi si sposta per studio o formazione, chi va fuori dall’Italia per sfuggire alla disoccupazione o perché insegue un sogno professionale. «Tre sono i presupposti di questa rinnovata lettura del fenomeno dell’emigrazione - dice Monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes e coordinatore scientifico del Rapporto - e di quella italiana in particolare: la multidisciplinarietà, la transnazionalità e l’attenzione alla persona. Abbiamo deciso quest’anno di trattare con insistenza l’argomento dei giovani. Decidere di emigrare - continua Monsignor Perego - oggi non deve essere un allarme sociale, ma una valida opportunità di crescita data soprattutto ai più giovani o, comunque, a quelle persone che vogliono percorrere strade diverse e mettere alla prova sé stessi». Gli emigranti italiani partono soprattutto dalle regioni meridionali. Quasi 2,3 milioni (il 52,8%) sono partiti dal Sud Italia, il 32% (circa un milione 390.000) dal Nord e il 15% dal centro Italia (poco più di 662 mila). La Sicilia, con 687.394 residenti, è la prima regione di origine degli italiani residenti fuori dall’Italia, seguita da Campania, Lazio, Calabria, Lombardia, Puglia e Veneto. Confrontando i valori regionali dell’ultimo biennio, però, si scopre che la tendenza si sta invertendo: nell’ultimo anno è in forte crescita il numero di emigranti partiti dalla Lombardia, +17 mila; seguono Veneto (+14 mila) e Sicilia (+12 mila). Hanno collaborato al volume di oltre 500 pagine 50 autori con 40 contributi ed approfondimenti dall’Italia e dall’estero. Tra questi il capitolo intitolato Gli italiani in Lussemburgo: aspetti storici, sociali e culturali di una collettività emigrata, a firma Paola Cairo.

Il volume sarà presentato lunedì 18 novembre alle ore 18.30 presso la sede del Clae (26 rue de Gasperich L- 1617 Luxembourg) in presenza di Delfina Licata, caporedattrice Il 16 novem del volume. bre alle

ne parliamo

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Banche, etica e finanza. Un percorso comune?

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n Italia le prime forme di banche etiche nascono 15 anni fa, grazie alla spinta fondamentale dei cittadini risparmiatori che vogliono sapere dove vanno a finire i loro soldi e come vengono utilizzati. Sorgono inizialmente sotto forma di cooperative, dette MAG (Mutue per l’Autogestione), TESTO / Eloisa Salomone il cui obiettivo è duplice: creare un sistema di raccolta ed impiego del RIPORTARE LA FINANZA AD ESSERE UNO risparmio tra soci, privilegiando chi STRUMENTO AL SERVIZIO DELL’ECONOMIA E NON si trova in situazioni di difficoltà e UN FINE PER FARE SOLDI DAI SOLDI. proporre progetti con finalità sociale. Tra gli obblighi di una banca etica: QUESTO PUÒ ESSERE IN SINTESI IL PRINCIPIO Eticità degli impieghi finanziari: DI BASE SUL QUALE LE BANCHE ETICHE SONO le somme raccolte vengono impiegate STATE FONDATE solo per finanziare iniziative di carattere etico e i depositanti possono scegliere attualmente intrapresa è necessario alle persone fisiche-clienti della banca. il settore a cui destinare il proprio però dare fiducia a chi domanda un Anche in Europa sin dagli Anni ‘70 risparmio. credito al fi ne di permettere quel del secolo scorso sono nate diverse Autodeterminazione del tasso: rilancio dell’economia reale che al strutture che si conformano ai criteri di il cliente può scegliere il tasso di momento è in fase di forte declino Banca Etica, svolgendo operazioni di interesse praticato sul suo deposito tra proprio a causa di quella economia microcredito anche nei Paesi in via di un importo minimo e uno massimo. “irreale” che ci ha saturato di prodotti sviluppo e sostenendo e promuovendo Nominatività del rapporto: il derivati e speculazioni. Traghettandoci, il finanziamento di strutture di risparmiatore è sempre identificato così, ineluttabilmente verso l’attuale commercio di prodotti alimentari e e non esistono forme di deposito al situazione di grave crisi finanziaria e di piccolo artigianato verso i Paesi portatore. non solo. Prerequisito fondamentale maggiormente sviluppati. Il potenziale Trasparenza: i risparmiatori devono per mettere in atto quella che è la che questa particolare tipologia di essere informati sull’impiego dei fondi. filosofia delle banche etiche è la mercato ha è altissimo ed è in pieno Secondo Fabio Salviato, fondatore trasparenza. Banca Popolare Etica, sviluppo, non solo in Italia. Numerosi di la Banca Etica, in Italia e in Europa ad esempio, mette sul web tutti i esempi si contano in Danimarca, generalmente si sostengono soggetti finanziamenti che vengono erogati Germania, Austria, Spagna, Francia, che sono considerati dal sistema non e da ciò si può constatare che l’80% di Paesi Bassi, Norvegia, Gran Bretagna ed bancabili, nel senso che non sono essi coinvolgono enti del terzo settore, uno addirittura in Svizzera, l’Alternative affidabili poiché non hanno garanzie della cooperazione sociale ed il restante Bank Schweiz. Ed in Lussemburgo? reali patrimoniali o fideiussioni bancarie 20% sono per le rinnovabili e i crediti Nessun dato è ancora pervenuto. PP da presentare. Basti pensare che, secondo l’accordo Dare credito a cooperative, di Basilea, per ogni associazioni sociali, finanziamento che energie rinnovabili viene percepito si concede, una banca deve tenere ad alto rischio e perciò una parte di proprio difficilmente concesso patrimonio e tale quantità si misura in base al rischio calcolato sul tasso di sofferenza. Il tasso di sofferenza per le Banche Etiche generalmente è dello 0.6%, rispetto allo 0.5% del settore bancario tradizionale. Ciò significa, per esempio, che dare credito a cooperative, associazioni sociali, energie rinnovabili viene percepito ad alto rischio e perciò difficilmente concesso. Per instradare l’economia in una direzione diversa da quella novembre 2013

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Come ritrovarsi nel labirinto © svilen001 / www.sxc.hu

EUROPA

TESTO / Daniele Rossini

L’ARCHITETTURA ISTITUZIONALE DELL’UNIONE EUROPEA NON È SEMPLICE. LE LEGGI EUROPEE

(REGOLAMENTI E DIRETTIVE) SONO MOLTO COMPLESSE, SI INTRECCIANO CON LE LEGGI NAZIONALI, SONO IN COSTANTE EVOLUZIONE E SONO POCO CONOSCIUTE DALLA POPOLAZIONE. ECCO QUALCHE DRITTA PER CAPIRE DI PIÙ

È

stato accertato che le aree di maggiore preoccupazione per i cittadini europei sono: la protezione sociale, la tutela della salute, la tutela dell’ambiente, la libertà di movimento, il diritto di soggiorno, il riconoscimento delle qualifiche professionali, la fiscalità. Cosa può fare il comune cittadino quando si trova di fronte a problemi la cui soluzione dipende dall’applicazione del diritto comunitario? Certo, si può rivolgere ai servizi sociali del proprio Paese, ai sindacati, a uno studio legale e, in ultima analisi, al tribunale competente. Però è utile sapere che esiste una vasta rete di servizi con il marchio «eu» a disposizione dei cittadini per ricevere informazioni e presentare motivate denunce quando vi sia una palese violazione del diritto comunitario. Siccome non tutti conoscono l’esistenza di questi “fili di Arianna”, diamo qui di seguito alcune utili indicazioni di carattere generale. PER I RECLAMI Inviare una denuncia alla Commissione europea. (200, Rue de la Loi - 1049 Bruxelles) Presentare una petizione al Parlamento europeo. (Commissione per le petizioni, 60, Rue Wiertz, - 1047 Bruxelles) Presentare una denuncia al Mediatore europeo, ma solo per problemi di cattiva amministrazione delle istituzioni europee. www.ombudsman.europa.eu 1, Avenue du Président Robert Schuman F - 67001 Strasbourg Cedex Contattare la rete SOLVIT del Paese in cui si risiede. ec.europa.eu/solvit

PER AVERE INFORMAZIONI Consultare il portale La tua Europa. europa.eu/youreurope/citizens/index_it.htm Consultare il portale Europe Direct. europa.eu/europedirect Consultare il portale della rete EURES. ec.europa.eu/eures Il portale La tua Europa è dedicato ai cittadini europei e alle loro famiglie. Fornisce informazioni e consigli di carattere generale sui diritti dei cittadini in relazione alla libera circolazione. Europe Direct offre un servizio centrale d’informazione disponibile al telefono o su internet e servizi locali d’informazione in tutti i Paesi dell’UE, attraverso i quali si possono ottenere informazioni personalizzate. Istituita nel 1993, la rete EURES fornisce informazioni sulle offerte di lavoro e di studio in Europa. Ha un ruolo particolarmente importante soprattutto nelle regioni europee transfrontaliere, rispondendo alle esigenze d’informazione e aiutando a risolvere tutti i problemi legati al pendolarismo transfrontaliero che possono toccare lavoratori e datori di lavoro. I servizi prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e assunzione/collocamento, incontro domanda/offerta. La Commissione ha avviato una riforma di grande portata per rendere il sistema EURES più corrispondente alle realtà del mercato del lavoro e per incentivare la mobilità dei giovani offrendo posti di lavoro, ma anche la possibilità di combinare un’attività lavorativa con lo studio e l’apprendistato. Il cittadino sarà ovviamente disorientato dinanzi a questa varietà di opzioni. In linea di massima si può dire che, per le questioni di principio, di natura più prettamente politica, è consigliabile scegliere la via della petizione al Parlamento europeo, mentre per la soluzione di casi concreti appare più appropriato chiedere l’intervento della Commissione europea o di SOLVIT. >>

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SOLVIT è una rete di informazione e di consulenza giuridica creata nel luglio 2002 dalla Commissione europea e dagli Stati membri per aiutare i cittadini e le imprese a risolvere le vertenze transfrontaliere generate da una cattiva o non corretta applicazione del diritto comunitario. Si caratterizza come uno strumento che mira principalmente a ottenere rimedi e soluzioni non giudiziarie nelle controversie tra consumatori, imprese e autorità amministrative.

La Commissione europea ha creato nel 2008-2009 due nuovi sistemi per la gestione delle denunce e delle infrazioni Deve essere chiaro che SOLVIT si occupa non dei problemi che nascono all’interno di un solo Paese, ma di quelli che coinvolgono il cittadino di uno Stato e la ditta, la società o l’amministrazione di un altro Stato, ossia di problemi che si pongono a livello transfrontaliero per una cattiva applicazione del diritto dell’Unione europea. Esempio: un cittadino residente in Lussemburgo ha comprato in Germania un televisore che non funziona e il venditore non vuol saperne di rispettare le clausole della garanzia. In questo caso il cittadino può chiedere l’intervento di SOLVIT. CHAP e EU Pilot La Commissione europea ha creato nel 2008-2009 due nuovi sistemi per la gestione delle denunce e delle infrazioni. Con l’introduzione di CHAP nel settembre 2009 (Complaints Handling - Accueil des Plaignants - CHAP), la Commissione dispone di uno strumento informatico specificamente concepito per la registrazione e la gestione di denunce e richieste di informazioni da parte dei cittadini europei sull’applicazione del diritto dell’Unione. CHAP garantisce una corretta e tempestiva assegnazione delle denunce ai competenti servizi della Commissione, nonché un’informazione sistematica ai denunzianti in merito al seguito dato alla loro denuncia. Il progetto EU Pilot, operativo dall’aprile 2008, è stato introdotto con l’obiettivo di fornire risposte migliori e più rapide alle domande formulate da cittadini o imprese e possibili soluzioni ai problemi inerenti all’applicazione del diritto dell’Unione. Esso è inoltre ideato per migliorare la comunicazione e la cooperazione tra i servizi della Commissione e le autorità degli Stati membri sull’applicazione del diritto dell’Unione, sulla sua attuazione o sulla conformità ad esso rispetto alla legislazione di uno Stato membro. In EU Pilot i servizi della Commissione possono registrare richieste di informazioni e denunce presentate da cittadini e imprese, nonché casi avviati d’ufficio, comprese le questioni poste dalla commissione per le petizioni del Parlamento europeo o, con lettera, da un parlamentare europeo alla Commissione. Sin dalla sua attuazione EU Pilot si è rivelato molto utile e dimostra che la Commissione e gli Stati membri partecipanti stanno cooperando per trovare soluzioni che rendano il diritto dell’Unione pienamente e rapidamente efficace a vantaggio dei cittadini e delle imprese. La Commissione esamina ogni caso e avvia procedimenti d’infrazione se non viene trovata alcuna soluzione compatibile con il diritto dell’UE. PP novembre 2013

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La creatività è il nostro mestiere! TESTO / Amelia Conte e Paola Cairo

LA CREATIVITÀ PUÒ RIVELARSI

GIOVANNA ZAMPINI

UN’ANCORA DI SALVEZZA IN TEMPO DI CRISI ECONOMICA IMPERANTE. CI SONO DONNE, CHE CON INTUIZIONE, TENACIA E INVENTIVA, HANNO TRASFORMATO UN HOBBY O UNA PASSIONE NASCOSTA IN UN’ATTIVITÀ LAVORATIVA IN PIENA REGOLA. ECCO ALCUNE STORIE DI CHI HA SAPUTO METTERSI IN PROPRIO E COMMERCIALIZZARE I PROPRI LAVORI ATTRAVERSO IL PASSAPAROLA, I BLOG E I SOCIAL NETWORK

ragazzina, non c’era vestito o accessorio che non comprasse e che lei non GIOVANNA ZAMPINI personalizzasse. La sua passione per i Napoletana, è laureata in costumi inizia qualche anno fa con la Lingue e Letterature straniere e creazione di due pezzi all’uncinetto, dopo un master in Marketing e poi con il ricamo e la decorazione di Comunicazione intraprende la bikini già confezionati, fino ad arrivare strada dell’organizzazione di eventi. ad ideare e cucire lei stessa i suoi Un’esperienza bella, ma spesso dura, a originali modelli. Utilizzando tessuti volte malpagata, ma che l’ha temprata. preziosi, pizzi francesi, sete, macramé Il mondo della comunicazione le fa e georgette. I consensi positivi di amici capire come costruire un network. e conoscenti - a cui sottopone le sue Quando decide di lasciare il lavoro, creazioni - la spingono a cominciare che non l’appaga più, neppure a credere che, oltre a fare quello che immagina che un giorno avrebbe davvero ama esso è qualcosa che le potuto vendere costumi da bagno riesce bene e soprattutto che piace al fatti da lei interamente a mano. Si è pubblico. Da qui l’idea di presentare i sempre ritenuta una creativa fin da costumi in diversi negozi. Non mancano i “no”, ma presto c’è chi ripone fiducia «All’inizio mi seguivano i miei in lei, prendendo in amici e i miei cari e così è spuntata considerazione le sue creazioni. Inizia così qualche fogliolina. Ho coltivato la a farsi conoscere e piantina con creatività. iniziano ad arrivare i Ora mi contattano da tutta Italia» primi ordini e i primi piccoli successi. (Marika Salerno) Giovanna adesso ha

un sito in costruzione ed una pagina facebook già attiva: Giò beach costumi, dov’è possibile vedere le sue creazioni 2013 e richiedere il costume più adatto alle proprie esigenze. Ciascun modello, creato in linea con i desideri di ogni singola cliente, oltre ad essere su misura diventa un capo unico ed irripetibile, ideale per chi ama l’originalità e l’eleganza anche in spiaggia. Entro marzo 2014 sarà diponibile la prossima Collezione Estate a cui la Zampini sta lavorando. giovannazampini@gmail.com Fb: Giò beach costumi LOREDANA MONGELLUZZI 37 anni, partenopea, ha sempre amato dipingere, cucire, modellare la creta. La sua attività inizia tre anni fa, quando si ritrova senza lavoro e con due figli da mantenere. La sua forza e il suo riscatto partono proprio dai suoi figli, che considera l’opera d’arte più bella. Loredana afferma: «La crisi economica logora anche chi vive di piccole cose e ti sfida tutti i giorni». Loredana la crisi l’ha affrontata e l’ha vinta quando si è trovata fra le mani una pasta sintetica, >>

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DIANA CRIALESI

LOREDANA MONGELLUZZI <<

(chiamata fimo) ed è riuscita a creare un dolcissimo folletto che dorme su petali di fiori e che sta commercializzando. Questo piccolo esserino sintetico con un’anima astratta ma percettibile ha permesso a Loredana e alla sua famiglia di poter dire “No alla crisi” e incamminarsi verso un percorso chiamato lavoro. Per commercializzare l’esserino Sveva la Mongelluzzi ha iniziato a pubblicare la foto del manufatto sul suo profilo facebook. Da lì è cominciata la sua fortuna. Ora ha un suo marchio (DanaCrea) e ben presto aprirà un vero e proprio laboratorio professionale. Le sue creazioni, che sono visibili sulla sua pagina facebook Loredana Mongelluzzi DanaCrea, spaziano dal fimo ai grembiuli da cucina alle bomboniere per ogni occasione. morea1@hotmail.it Fb: Loredana Mongelluzzi DanaCrea

MARGHERITA GIAMPICCOLO Torinese di 32 anni, adora cucinare fin da bambina. Margherita ama provare piatti nuovi, far star bene gli amici e le persone a cui vuole bene, considerando la tavola un bel luogo per chiacchierare, ridere e condividere. I suoi studi e la vita l’hanno portata a fare lavori molto diversi, poi

MARGHERITA GIAMPICCOLO

ad un certo punto si è chiesta: «cosa so fare veramente?». E la risposta è stata: cucinare! Il suo blog è nato un po’ per caso ed è la perfetta congiunzione tra la sua passione per i fornelli e la scrittura. Le persone hanno cominciato a seguirla e lei ha scoperto un mondo che non conosceva, che coniuga il food con il turismo, il giornalismo, la fotografia, la comunicazione. Oggi organizza catering per feste private, collabora con riviste online, fa consulenza per nuovi locali in apertura, dà lezioni di cucina. In futuro le piacerebbe aprire un piccolo locale tutto suo, dove poter coniugare buon cibo e vino alla cultura e alla musica. E dove le persone si possano sentire come a casa propria. acasamiablog@libero.it Blog: a-casamia.blogspot.it DIANA CRIALESI Si definisce un’artigiana o meglio quello che in inglese si dice professional crafter. Dopo la laurea in architettura, l’abilitazione professionale e alcune esperienze come arredatrice, decide di cambiare rotta per costruirsi la sua realtà professionale. «Una scelta - racconta - legata alla necessità di avere maggiore spazio per la mia vita privata e il desiderio di maternità: due cose completamente incompatibili con il lavoro che svolgevo e che mi portavano ad essere fuori casa per 14 ore al giorno e più della metà dei fine settimana». Sceglie >> novembre 2013

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PLURALE

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di aprire un laboratorio di artigianato artistico a Roviano, un paesino in provincia di Roma e parallelamente incrementa la sua presenza anche sul web. Decora i più svariati tipi di supporti e complementi d’arredo con la tecnica del decoupage, soprattutto pittorico, al quale affianca la passione per il design e la creazione di gioielli, unitamente alla sperimentazione delle paste polimeriche. Non si ferma mai, studia la tecnica wire, ovvero le lavorazioni con il filo metallico, del peyote, antica tecnica di tessitura di perline senza telaio, dell’embroidery e del soutache, due tecniche di ricamo rispettivamente con le perline e con piattine in tessuto. «Sono attenta anche alle confezioni e alla presentazione di quello che produco. Per cui, attraverso lo scrapbooking, sono arrivata anche alla definizione di una serie di confezioni autoprodotte e carte augurali - racconta - e negli ultimi due anni è arrivata anche la passione per i video tutorial su Youtube, di cui sono recentemente diventata partner per il relativo canale crea tutorial sulle suddette tecniche e le lezioni teoriche inerenti. Credo nella condivisione delle conoscenze acquisite e credo che essa porti a crescere me per prima oltre alle persone che mi seguono, con l’approfondimento e il perfezionamento che richiedono i video tutorial». La Crialesi conclude: «La crisi ha inciso sicuramente in modo negativo sulla mia attività, però mi ha portato sempre più, negli ultimi anni, a cercare la mia strada nel mercato globale attraverso il web». www.archideeonline.it

BEATRICE SCISCI

Shop: www.archidee.etsy.com Facebook Fan Page: www.facebook.com/diana.archidee Twitter: www.twitter.com/#/didi_ archidee Pinterest: www.pinterest.com/archidee/ Youtube primo canale: www.youtube.com/archideedidiana Youtube secondo canale: www.youtube.com/dianaarchidee BEATRICE SCISCI Pugliese, usa lo pseudonimo di Ricciolo Creativo, che le calza a pennello. «Creativi si nasce - racconta - e io ho iniziato da piccola. Mia madre cuciva, ricamava, lavorava a maglia e all’uncinetto. Era difficile non farsi coinvolgere da tanta creatività, la si respirava in casa, in particolare nei pomeriggi estivi. Poi, con il passare del tempo, ho fatto tanti lavori, mi sono occupata di contabilità, turismo, ristorazione, ma la creatività è sempre stata il filo conduttore della mia vita». Dopo la nascita delle figlie sente la necessità di realizzarsi in un ambito diverso, più vicino alla vita delle bambine. Con l’aiuto e la collaborazione di Pasquale Scidurlo, “Linos”, noto artista monopolitano scomparso di recente, ha cominciato ad occuparsi di laboratori nelle scuole. Poi, con la riforma e la diminuzione delle risorse economiche disponibili, c’è stato di nuovo il bisogno di reinventarsi. È nato così Ricciolo Creativo, un progetto ECOcreativo che ha unito la passione per l’arte e l’ecologia con un bagaglio di idee volte al recupero con creatività e stile. «Il progetto - dice la Scisci - ha come scopo il riuso creativo

di oggetti che apparentemente hanno esaurito la loro funzione, ma che, per particolarità delle forme e qualità dei materiali, possono trasformarsi ed avere un nuovo ed elevato valore d’uso». Una vecchia borsa che riprende vita con l’aggiunta di nastri e conchiglie, dei pezzi di un puzzle che diventano orecchini dai colori del mare, bottiglie di plastica che si trasformano in deliziosi bijoux, lampade estrose così brillanti da sembrare di vetro. La passione incondizionata per la moda, il design e l’artigianato la stimolano in continuazione e la portano a confrontarsi con vecchie tecniche, mischiandole a materiali inusuali. Il settore le permette di mantenersi sul mercato offrendo dei prodotti unici, originali e rigorosamente hand made, a costi accessibili. «Purtroppo - ci dice - la crisi economica non ha aiutato l’arte e l’artigianato; bisogna tornare a vederlo come una risorsa e fare squadra. Si può ridare valore ed interesse a questo settore, che puo’ essere importante per uscire da questo periodo di crisi». Da un anno Beatrice ha ereditato dal Maestro “Linos” la sua associazione culturale e porta avanti anche i suoi progetti e i suoi sogni affinché gli artisti e gli artigiani abbiano uno spazio e un supporto. Ricciolo Creativo oggi è un grande laboratorio di idee volte al recupero di materiali e oggetti nel segno dell’arte, della moda e del design e dove si organizzano a Monopoli (BA) nella Bottega di Linos corsi e laboratori di arte ed eco-design. Fb: ricciolocreativo MARIKA SALERNO 31 anni, di Roma, si definisce apprendista calligrafa. Traduttrice e redattrice per necessità, vuole realizzare qualcosa di tangibile con le sue mani. Così si iscrive al suo primo corso di calligrafia. «È stato amore a prima vista - racconta - e ne ho frequentati altri due in rapida successione. Mi sono anche procurata diversi libri e manuali per approfondire questa arte antica». Gli oggetti che vengono più facilmente associati alla calligrafia sono la carta, il pennino e l’inchiostro per realizzare diplomi, attestati, partecipazioni di matrimonio e simili. «Io con la calligrafia - dice la Salerno - ho riscoperto la mia vena creativa e così ho iniziato a sperimentare la scrittura su tazze, >>

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PLURALE

TESTO / Sonia Sion L’Agenda della Dea è alla sua terza edizione, è perpetua e destinata alle donne. La presentazione ufficiale è a novembre in città (vedi locandina in basso). Nasce da un’esigenza spirituale, ma è fruibile nella vita di tutti i giorni. Intervista a chi l’ha ideata. Perché un’agenda per le donne? Alla sua prima edizione è nata come desiderio di dare valore al fuoco creativo presente in ogni donna nella sua naturalezza e semplicità. L’Agenda della Dea è il tempo in mano alla donna. Quest’anno l’Agenda della Dea è alla sua terza edizione ed è il risultato del contributo creativo di diciotto donne dirette da te. Ci racconti quest’esperienza? L’ esperienza di questa terza edizione nasceva per me dalla sfida di riuscire a stimolare nelle donne la loro personale visione di spazio sacro e condividerla in un cerchio. Non è stata cosa facile, ma le meditazioni che facevamo per collegarci a distanza settimanalmente ci hanno aiutato a tenere la linea di un fuoco unico. Alla fine, dopo tante condivisioni sia via mail che telefoniche, ho compreso che lo spazio sacro si era creato fra tutte noi e non si poteva fare una valutazione di che cosa esso fosse per ognuna: era bello e reale così! Che cos’è lo spazio sacro? Lo spazio sacro è quel luogo psichico, fisico, mentale dove noi siamo padroni di noi stessi e possiamo sentire la nostra stessa natura del vivere. Lo spazio è femminile e lo spazio sacro è per una donna una parte importante del suo processo di maturazione. Come immagini possa essere usata quest’agenda così singolare? Dalle esperienze che ho avuto anche dalle altre due agende la cosa che mi ha più colpito nel tempo è stato vedere i mille modi in cui queste agende sono state usate: conti della spesa, bollette da pagare, sogni, scarabocchi bellissimi, appunti di un corso importante, progetti, idee. L’Agenda della Dea nasce per essere uno strumento delle donne per le donne in un mondo che non è fatto solo di donne. L’Agenda della Dea può essere usata per questo.

Appuntamento con le donne e per le donne, ma non solo. Giovedì 14 novembre alla Libreria Italiana del Grund. Per conoscere un’agenda speciale e chi ha contribuito a realizzarla. Un testo che scava nel profondo Il 9 novembre alle ore 10 dell’anima e aiuta ad andare ne parliamo in radio un po’ oltre nella ricerca di VoicesbyPassaParola (Ra noi stesse. dio Ara Anche in streaming ww

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Mensile italia

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piatti, cuscini, lampade, t-shirt. Ogni superficie richiede inchiostri e tecniche specifiche, quindi sperimento molto, moltissimo. Gli esperimenti più riusciti danno, poi, vita a oggetti fuori dal comune, che propongo ai miei clienti». Pubblica le foto delle sue decorazioni sul suo blog (marikasalerno.com) ed è come piantare un seme. «All’inizio mi seguivano i miei amici e i miei cari e così è spuntata qualche fogliolina. Ho coltivato la piantina con creatività, foto e passione; è cresciuta e hanno iniziato a seguirla anche le persone più lontane. Ora mi contattano da tutta Italia, tramite Google, sui social

MARIKA SALERNO

network o tramite il passaparola. Vedono le foto delle mie creazioni e mi scrivono. È davvero una bella sensazione». Marika coltiva questa sua passione in piena crisi economica notando che, se da un lato le persone hanno meno disponibilità di soldi, dall’altro acquistano perché hanno visto un oggetto che gli piace davvero, di cui apprezzano non soltanto l’aspetto estetico, ma anche la passione e le emozioni che esso comunica. Marika si sta lanciando in un nuovo mondo: decora e allestisce vetrine insieme alla copywriter Alessia Attanasio. Blog: marikasalerno.com novembre 2013

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ROSA

Brignone

DALLA TUNISIA, DOVE I SUOI NONNI PATERNI

ERANO EMIGRATI E DOVE È NATO SUO PADRE, ALLA SICILIA: PALERMO, SUA CITTÀ NATALE. POI ANCORA LATINA E ROMA, DOVE SI LAUREA IN LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE. IN SEGUITO BRUXELLES E LUSSEMBURGO PER LAVORARE AL PARLAMENTO EUROPEO. OGGI, A CAPO DI TIME FOR EQUALITY, Rosa Brignone RACCONTA IL SUO PERCORSO DI EUROPEISTA CONVINTA TESTO / Paola Cairo

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ussemburgo è diventato nel corso degli anni il centro della mia vita professionale e personale: qui ho incontrato mio marito olandese e abbiamo costruito una famiglia multilingue e multiculturale, con i nostri due figli, nati in Guatemala, un Paese che ci è molto caro. Il piccolo Granducato è, quindi, diventato il punto di riferimento ideale di una famiglia con percorsi diversi, che non ha perso il contatto con le proprie radici, ma è anche aperta verso l’esterno e le differenze culturali». Rosa si dice europeista convinta e: «Orgogliosa di aver servito per oltre 25 anni l’istituzione

rg www.timeforequality.o

più vicina ai cittadini, il Parlamento euobiettivi di giustizia sociale. «La dimenropeo; potendo seguire da questo ossione di genere - afferma la Brignone - e servatorio privilegiato l’evoluzione della l’impatto delle rappresentazioni culturacostruzione europea, soprattutto negli li e sociali legate al genere sul percorso anni di maggior entusiasmo e convindi una persona sono fondamentali e zione per gli ideali europei». In particosono alla base del mio stesso percorso, lare alla Commissione dei diritti della senz’altro condizionato dalle aspettative donna, dove dal 2003 al 2011 è stata legate al genere, soprattutto per quancapo dell’Equality and Diversity Unit. to riguarda le mie prime scelte». Time «Sono cresciuta professionalmente tra for Equality ora rappresenta il punto di Lussemburgo, Bruxelles e Strasburgo, arrivo del suo percorso e un nuovo inicon un percorso molto vario e intenso zio. «La frase di Gandhi: You must be the racconta - iniziato nei servizi linguistici change that you want to see in the world e che poi si è arricchito di nuove conon è retorica - continua la professionoscenze con studi in Scienze sociali». nista - ma una fonte di ispirazione e un La Brignone trova il suo sbocco narichiamo all’azione: non aspettare che il turale nei settori che le sono particambiamento inizi dagli altri; iniziamo colarmente a cuore: i diritti umani, da noi, con le nostre azioni, a produrre i diritti delle donne, la non discriil cambiamento che vorremmo vedere minazione, la lotta contro la viorealizzato nel mondo». lenza, le politiche di sviluppo. Poi, tra il 2011 e il 2012, la Learn, Share, Take Action sono i principali sua esperienza positiva nelassi di azione di Time for Equality: prola funzione pubblica euromuovere la sensibilizzazione e la difpea si esaurisce perché non fusione di conoscenze, per comprenpiù in linea con i valori per dere e per superare i pregiudizi legati lei non negoziabili. al sesso, alla disabilità, all’età, all’origine, «Una serie di fattori proall’orientamento sessuale. Condividere fessionali e personali mi esperienze e competenze, fare rete, ha quindi portato a metcostruire ponti fra i talenti, sostenere tere la parola fine alla care realizzare progetti concreti che conriera di funzionaria europea e a cercare tribuiscano a ridurre le diseguaglianze e altri modi per esprimere, nella società cile ingiustizie sociali. «Invito anche quanti vile e nel quotidiano, l’impegno e la pascondividono i nostri obiettivi - conclude sione per i temi legati alla giustizia sociale». Il piccolo Granducato è diventato Nasce Time for Equail punto di riferimento ideale di lity, un’iniziativa aperta alla società civile, una famiglia con percorsi diversi, una piattaforma sulla che non ha perso il contatto con quale scambiare espele proprie radici rienze, conoscenze e competenze nei settori della parità di genere, della diversità Rosa Brignone - a partecipare e a cone dell’inclusione, al fine di contribuire tribuire, con un po’ del loro tempo e a una società migliore, in linea con gli delle loro competenze». PP novembre 2013

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ITALIANI FA

CI SONO PAGINE DELLA NOSTRA

STORIA CHE SONO STATE RELEGATE NELL’OBLĂŒO. UNA DI QUESTE Ăˆ SENZ’ALTRO LA VICENDA TRAGICA, PER CERTI VERSI INCREDIBILE, DEI 700.000 INTERNATI MILITARI ITALIANI (IMI) CHE VERRANNO RICORDATI ALL’UNIVERSITÉ DU LUXEMBOURG

Internati italiani,

per non dimenticare

TESTO / Maurizio Cieri

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Il circolo Curiel vuole dare il proprio contributo a questa rievocazione il pomeriggio del 5 dicembre

sempre ignota) moriranno nei campi. Malattie, stenti ed esecuzioni sommarie compiranno un’ennesima strage. Arrivata la Liberazione nella primavera del 1945, mano a mano gli internati militari tornano in Italia, dove per decenni si parlerĂ pochissimo di loro. Nessun riconoscimento ufficiale da parte dello Stato sarĂ dato fino al 2006 quando finalmente, dopo l’interessamento del Presidente Ciampi, quei reduci avranno almeno una medaglia. La memoria di quel gigantesco contingente di soldati, tra cui nomi famosi come quelli di Giovannino Guareschi, Tonino Guerra o il “lussemburgheseâ€? Luigi Peruzzi, rimarrĂ a lungo nell’oblĂŹo: sarĂ la pur eroica Resistenza armata a farla da padrona nella memoria collettiva dell’antifascismo. Il Circolo Ricreativo e Culturale Eugenio Curiel, nel 70° dell’Armistizio e nello spirito del suo statuto, vuole dare il proprio contributo a questa rievocazione. Il pomeriggio del 5 dicembre, presso l’UniversitĂ di Lussemburgo, Campus Limpertsberg, il Curiel organizza una conferenza moderata dallo storico d’origine italiana Denis Scuto, i cui relatori saranno Mario Avagliano, autore del libro “Internati Militari Italianiâ€? (Einaudi), Vincent Artuso, storico (UniversitĂ di Lussemburgo) e Rolf Keller, direttore dei Memoriali della Bassa Sassonia. Non meno importante sarĂ l’incontro che Enzo Fimiani, storico della Resistenza, terrĂ con gli studenti della sezione italiana della Scuola europea il 28 novembre. PP

In collaborazione con IICL e il dipartimento di italianistica dell’UniversitĂ di Lussemburgo. Dalle 18.00 in poi, presso il Bâtiment des Sciences a Limpertsberg, sala 2.01.

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Foto: Istituto per storia e le memorie del Novecento Parri E-R / Fondo: Vittorio Vialli

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utto è legato allo spartiacque della 2° Guerra Mondiale: l’Armistizio dell’8 settembre 1943. Quando il maresciallo Badoglio lo annuncia dai microfoni dell’Eiar (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, ndr), getta la popolazione in uno stato di euforia: la guerra è finita, o almeno cosĂŹ sembra. Purtroppo i milioni di nostri soldati sparsi in tutta Europa non hanno avuto alcuna indicazione su come comportarsi con i tedeschi, fino a poco prima alleati e ora nemici. Nel giro di pochi giorni, in quello stato di confusione, le armate del Reich fanno prigionieri quasi 700.000 soldati italiani e li deportano nei campi di concentramento sparsi in Germania. Inizia cosĂŹ per quei soldati un’odissea, se possibile peggiore della guerra: i nostri militari saggiano le stesse condizioni alle quali giĂ da tre anni milioni di ebrei sono costretti nei campi. Una via di uscita viene però offerta dal comando tedesco ai soldati italiani: potranno tornare in patria se accetteranno di andare a combattere per la neonata Repubblica di Salò. Ma sono poche migliaia le persone che accettano questo compromesso: i nostri uomini sono stanchi della folle guerra nella quale Mussolini li ha imbarcati e il loro rifiuto è a tutti gli effetti un atto di Resistenza. Passiva, certo, ma pur sempre Resistenza. Inoltre, i tedeschi tolgono a quegli uomini il loro status di prigionieri di guerra, cosĂŹ che la Croce Rossa non sarĂ autorizzata a dare loro sostegno: circa 15.000 di quei soldati (ma la cifra esatta rimarrĂ


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SONORE

Rita BOTTO INTERVISTA a

TESTO / Paolo Travelli

DAL CUORE DELLA SICILIA UN’INTERPRETE

RAFFINATA CHE RAPPRESENTA LA PERFETTA LINEA DI CONGIUNZIONE FRA SONORITÀ TRADIZIONALI E RICERCA TERRITORIALE

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Hai iniziato la tua carriera seguendo un percorso più legato al pop e, usando un termine demodé, alla “musica leggera”. Poi la grande svolta verso la musica popolare e tradizionale. Quali sono state le motivazioni principali di questo radicale cambiamento? In effetti il pop ha segnato il mio esordio come cantante, ma è stato del tutto casuale. Ho iniziato per gioco a 29 anni e mai avrei immaginato che un giorno questa sarebbe diventata la mia professione. In ogni caso, il passaggio alla musica tradizionale non è stato repentino, è transitato per la musica afroamericana, fondamentale per capire che sarebbe stato meglio cantare in una lingua di cui fossi stata più padrona. E non era di certo l’inglese. Da qui parte la scelta ardua di abbracciare il mio dialetto, che in una città come Bologna, suonava proprio come un’altra lingua. Piano piano è cresciuto l’amore per le mie radici, la conoscenza del materiale tradizionale. Scoprirmi felicemente “terrona” nella città delle “due Torri” dove tutto stava accadendo artisticamente. Nutri un’enorme ammirazione per Rosa Balistreri, che ha contribuito a cantare le tradizioni siciliane in maniera determinante. Quanto è ancora fondamentale la figura di questa straordinaria donna per lo sviluppo della cultura popolare della Sicilia e di tutta la Penisola? E quanto ha inciso nello sviluppo della tua carriera? Bisogna dire che Rosa, innanzitutto, è stata una vera donna del popolo, una figura che a furia di bocconi amari ha saputo risalire la china fino a guadagnarsi il titolo di “cantatrice del Sud” senza eguali. Questo ha fatto di lei un’icona, un mito, sia come donna che come artista, sempre viva nel ricordo di tutti. Consultando il corpus di Favara, Pitrè e Vigo (artisti siciliani, ndr), che hanno raccolto la tradizione orale e senza i quali non avremmo avuto alcuna testimonianza del passato, ci si accorge di quanto lei abbia attinto a piene mani da questi testi per le sue canzoni. Oggi ci lascia in eredità un patrimonio immenso, frutto di ricerca e capacità di elaborare, che molti artisti prendono ancora ad esempio, compresa me. Con Rosa ho scoperto la bellezza del canto popolare, con certi sentimenti antichi che non avevano nel tempo perso il loro >>


/ onde /

SONORE www.ritabotto.com

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smalto e ho scoperto che il dialetto ne è per eccellenza la cassa di risonanza! Nella tua carriera sono stati tanti gli incontri che hanno fatto crescere la tua popolarità da un lato e la tua capacità ispirativa dall’altro. Ricordiamo, tra i tanti, Carmen Consoli e Roy Paci. Quali sono le personalità artistiche con le quali hai sentito un maggior feeling e perché? Carmen ha sempre cercato di valorizzare gli artisti della sua terra ed in particolar modo quelli dell’area popolare. Il suo grande nome e quello di Roy hanno certamente contribuito a dare maggior lustro e visibilità al mio lavoro. Ma è veramente raro trovare musicisti con i quali stabilire un feeling. Spesso questo avviene col tempo e la frequentazione, con alcuni invece è immediato. In que-

sto senso, eccezionale è il rapporto che si è instaurato con il cantante palestinese Faisal Taher. Con la grandezza della sua voce e la semplicità del suo essere, tutte le volte che ci mettiamo al lavoro come per magia succede qualcosa di bello. La nostra distanza culturale, l’intreccio dei nostri diversi dialetti genera effetti molto interessanti, oltre al grande piacere che proviamo nell’incontrarci.

All’estero la musica popolare è una fonte di passione, divertimento, curiosità e anche amore verso il patrimonio culturale italiano. Perché secondo te in Italia spesso viene snobbata? La musica popolare, si sa, è un genere di nicchia, forse perché il dialetto che cambia da regione a regione non arriva facilmente a tutti. Però qualcuno deve spiegarmi come mai cantiamo ed ascoltiamo con grande facilità canzoni in altre lingue che abitualmente non parliamo. Una leggera tendenza all’esterofilia? È pur vero che la musica italiana e quella popolare non sono molto considerate dalle noPerò, nonostante tutto, a me stre istituzioni e la mancanza di una vera cultura sembra che questo genere stia musicale non ha certo vivendo un momento felice. contribuito a creare un Direi che c’è speranza, voglio vero gusto fra la gente. Però, nonostante tutto, essere ottimista per la musica che a me sembra che questo c’impegniamo a diffondere genere stia vivendo un

momento felice in questo senso. Di recupero e nuovo interesse da parte della gente e sperimentazione da parte dei musicisti. Solo in Sicilia negli ultimi 10 anni ho visto moltiplicarsi una miriade di gruppi che hanno il loro bel seguito. Stessa cosa per la Taranta e la Pizzica, che hanno avuto un fortissimo risveglio e sono seguitissime dal pubblico giovanile. Mannarino si è ben affermato nonostante il suo romanesco, lo stesso Davide Van De Sfroos è arrivato a Sanremo con un ottimo successo. No, direi che c’è speranza, voglio essere ottimista per la musica che c’impegniamo a diffondere. Ultimamente hai pubblicato due cd molto diversi tra di loro. Il primo dedicato alle ninne nanne e il secondo con la BAND DI AVOLA. Dobbiamo attenderci la nascita di due progetti diversi che avranno strade parallele? Nel 2012, grazie al mio produttore di sempre Roy Tarrant, ho realizzato 2 dischi nello stesso anno, cosa abbastanza insolita, per cui sento ancora la responsabilità di portare avanti e sostenere questi progetti molto diversi tra loro ed anche molto impegnativi, che non mi lasciano molto tempo. Insomma: ho svuotato il cassetto! Però c’è ancora un sogno, quello di dare vita ad un disco non più come interprete della tradizione, ma come autrice di brani originali. Vorrei riuscire a realizzarlo. PP novembre 2013

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UNE NOUVELLE ASSOCIATION À LUXEMBOURG POUR AIDER LES FEMMES BIJOUX DE RÊVE EN VILLE

Depuis quelques semaines en plein centre ville, une merveilleuse bijouterie nommée Graal Joaillier, célèbre pour ses créations uniques et luxueuses a ouvert ses portes au 10 avenue de la Porte Neuve. Trois étages décorés en style Liberty constituent cette boutique élégante et professionnelle, où l’on peut acquérir « le bijou de sa vie » ou s’y rendre pour rêver. www.graal-joaillier.com

LES ITALIENS CAPTIFS, POUR NE PAS OUBLIER

Un congé maternel, une perte d’emploi par temps de crise, un déménagement pour suivre son conjoint.. et on peut se retrouver seule, sans références, à la recherche d’un emploi. Obligées de tout recommencer. A commencer par exemple par un entretien d’embauche, que l’on ne sait comment affronter, mais dont le succès dépend de son aspect extérieur. Dans ce contexte, les moyens manquent pour s’acheter une tenue à la mode et les accessoires adéquats. Dress For Success Luxembourg a été créée depuis peu au Grand-Duché pour aider les femmes à affronter le monde du travail avec courage et en toute connaissance de cause. Comment ? Avant tout en procurant à celles qui n’en ont pas les moyens des vêtements (offerts par des femmes plus chanceuses qu’elles et généreuses), et en leur donnant ensuite le support matériel et psychologique pour recommencer une « seconde vie » personnelle et surtout professionnelle les rendant indépendantes, et donc libres. L’association (« jumelle » de celle de New-York) est forte de nombreuses volontaires et cherche des collaboratrices, des vêtements et des locaux en ville. A bon entendeur ! com www.dressforsuccess.

A l’Université de Luxembourg, le Cercle Curiel commémore un chapitre dramatique de l’Histoire d’Italie durant la Seconde Guerre Mondiale. 70 ans ont passé. Armistice du 8 septembre 1943. Dans une grande confusion et en peu de temps, l’Armée du Reich fait prisonnier quelques 700.000 soldats italiens qui furent déportés dans différents camps de concentration en Allemagne. Ainsi commence pour ces soldats une odyssée pire que la guerre. Nos soldats vivent dans les même conditions que plus de trois millions de juifs dans les camps à cette époque. Le Commandement allemand leur ouvre toutefois une porte de sortie : les soldats italiens pourront retourner dans leur patrie s’ils acceptent de combattre pour la nouvelle République de Salò. Quelques milliers seulement accepteront le compromis. Environ 15000 de ces soldats (le chiffre exact reste inconnu) mourront dans les camps. Aucune reconnaissance officielle ne sera octroyée aux vétérans jusqu’en 2006, où une médaille leur sera quand même remise à l’instigation du Président Ciampi. Parmi eux figure aussi Giovannino Guareschi, auteur de Don Camillo e Peppone. Le Cercle Curiel célèbre cet anniversaire à travers une conférence qui se tiendra jeudi 5 décembre 2013 à 18h00 dans la salle 2.01 à l’Université de Luxembourg au Limpertsberg. Modérateur : Denis Scuto. Avec la participation des experts en la matière Mario Avagliano, Vincent Aetuso et Rolf Keller. Conférence en français et italien.

PassaParola

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www.boccondivino.lu

PassaParola www.passaparola.info

Mensile italiano in Lussemburgo dal 2004

www.neistemmen.com

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/ destinazione /

ITALIA

Quando la CASA diventa MUSEO

TESTO / Elisa Cutullè

DIMORE DA SOGNO, IN CUI HANNO

VISSUTO E OPERATO ARTISTI E MECENATI, APRONO LE PORTE AL PUBBLICO PER SVELARE I PROPRI TESORI. PassaParola COMPIE CON VOI UN VIAGGIO ALL’INSEGNA DELLO STILE, PRESENTANDOVI ALCUNE DELLE DIMORE PIÙ INTERESSANTI DELLA NOSTRA PENISOLA

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ille, palazzi, castelli, appartamenti e giardini rappresentano non solo il patrimonio artistico, storico e architettonico d’Italia bensì anche una parte fondamentale della sua identità culturale. Le case di industriali, artisti e scrittori permettono di conoscere sia le storie personali che le scelte di gusto di chi vi ha abitato. Una testimonianza dell’evoluzione e della trasformazione della società cittadina a portata di mano. Partendo da Milano con il Circuito Case Museo di Milano (www.casamuseomilano.it) scopriamo 4 case museo: il Museo Bagatti Valsecchi, la Casa Boschi di Stefano, la Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli. I fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi allestirono le opere d’arte raccolte in ambienti domestici ispirati al gusto del Rinascimento lombardo. Da scoprire le opere di Giovanni Bellini o del Giampietrino, ma anche maioliche, vetri rinascimentali, arredi quattrocenteschi, avori, oreficerie, armi e armature. I coniugi Boschi di Stefano raccolsero nel tempo una collezione di opere artistiche che oggi variano dal Futurismo agli Anni Cinquanta. Da ammirare i capolavori di Soffici, Boccioni, Sironi, Severini e Dottori, ma anche opere di de Chirico, Campigli, Savinio e Paresce. Una sala è dedicata agli acquisti “recenti”, tra cui una serie di Achrome di Piero Manzoni. Il nobile Gian Giacomo Poldi è stato uno dei più illuminati collezionisti dell’Ottocento. La sua casa è uno dei primi e più riusciti esempi di istorismo (pluralismo di espressioni verificatosi nella seconda metà del XIX secolo, ndr) in Europa: ogni ambiente si ispira ad uno specifico stile del passato e ospita un’eccezionale scelta di testimonianze artistiche. Gli industriali Necchi Campiglio optarono per una dimora che rispecchiasse, nell’ insieme armonioso, il loro elevato standard di vita. Due importanti donazioni arricchiscono la visita: opere d’arte di Claudia Gian Ferrari e dipinti e arti

Per saperne di più

L’Associazione Dimore Storiche permette non solo di ricercare le diverse dimore storiche, ma anche di scoprire gli eventi enogastronomici e culturali collegati ad esse. www.dimorestoricheitaliane.it

ALTRE ANTICHE DIMORE… PER ALLOGGIARE Il Palazzo Niccolini al Duomo a Firenze, situato nelle immediate vicinanze del Duomo, presenta arredamenti raffinati e ricercati che riportano indietro nel tempo. La Villa del Cardinale a Rocca di Papa, costruita nel 1629, sorge sui resti di una villa romana della quale si scorgono ancora antiche colonne, capitelli, fregi. www.villadelcardinale.it L’Hotel Palazzo Papaleo a Otranto conserva sale affrescate, mobili d’epoca e locali con le tipiche volte in pietra leccese. lace.com

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All’estero

Il viaggio continua oltreoceano con la Casa museo Frida Kahlo a Coyoacá - Città del Messico (aperta al pubblico dopo la morte dell’artista, espone opera e manoscritti), la Henry Frick’s Mansion a New York (costruita nel 1913 dal magnate dell’acciaio Frick per ospitare la sua collezione artistica), la Paul Getty Villa a Malibu (aperta al pubblico nel 2006, ospita 44.000 reperti greci, romani ed etruschi) e il Kunst Haus a Boston (temi arabi all’esterno e veneziani all’interno, conserva 2500 opere tra cui dipinti, sculture, arazzi e manoscritti di Tiziano, Michelangelo, Raffaello, Botticelli, Rembrandt, Manet, Degas, Whistler e Sargent). Chi preferisce rimanere in Europa può visitare la Casa Milà a Barcellona (“sorella minore” della Casa Batllò, che ospita un museo sulla vita di Gaudì), il Kunst Haus a Vienna (ex fabbrica, ora accoglie una mostra permanente dedicata a Hunderwasser), la Rembrandthuis ad Amsterdam (in cui abitò Rembrandt tra il 1639 e il 1658), la Villa Stuck a Monaco di Baviera (in cui visse ed operò il maestro di Kandinsky e Paul Klee) e la Maison-musée Gustave Moreau a Parigi (piccola abitazione con quadri, arredamento e souvenir disposti dallo stesso artista).

ITALIA

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decorative di Alighiero de’ Micheli. Spostandoci nelle Marche, ad Ascoli Piceno, scopriamo il Borgo Storico Seghetti Panichi (www.seghettipanichi.it) composto da edifici di epoche storiche differenti: la Dimora Storica, antica fortezza medievale trasformata in palazzo di campagna nel 1700, l’Oratorio, costruito nel 1608, con preziosi affreschi attribuiti alla scuola di Biagio Miniera, la Residenza San Pancrazio nonché altri edifici sorti fra il ‘600 e l’ 800 e costruiti a ridosso delle mura del castello. Nella famosa Recanati c’è il piccolo gioiello del Palazzo Dalla Casapiccola (www.palazzodallacasapiccola.it). Costruito tra Seicento e Settecento per ospitare alti prelati che si recavano in pellegrinaggio al vicino Santuario di Loreto, svela soffitti dei saloni del piano nobile con importanti affreschi raffiguranti scene mitologiche e grottesche. Giungendo in Sicilia, a Taormina ci attende la Casa Cipolla (tel. +39 0934 595882), esempio di architettura rinascimentale siciliana, caratterizzata dall’elegante simbiosi di elementi classicamente rinascimentali, catalani, arabi e gotici. Mentre a Valguarnera (EN) è situata la Masseria Mandrascate (www.masseriamandrascate.it), tipica espressione del vecchio latifondo siciliano, perfettamente conservata nella sua armoniosa architettura. Da notare le stalle e i magazzini che, aprendosi sul “bagghiu” (cortile), mantengono la loro originale funzione. Terminiamo il nostro giro a Villa Flavia (PA) con la Villa san Marco (tel. +39 091 931546), dimora estiva dei Principi di Mirto, edificata nel 1673 su progetto dell’architetto Domenico Cirrincione. Perfettamente conservate si possono ammirare le carrozze di famiglia, la cappella e l’antica cucina. Durante la seconda guerra mondiale vi fu ospitato lo scrittore Tomasi di Lampedusa, cugino dei padroni di casa. PP

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Usa bene la voce e comunica le tue emozioni! TESTO / Redazione

A NOVEMBRE IL PRIMO INCONTRO DEL CORSO PER IMPARARE A PARLARE BENE. ORGANIZZATO DALLA DANTE ALIGHIERI LUSSEMBURGO IN COLLABORAZIONE CON PassaParola. NE PARLIAMO CON Casimiro Alaimo, IL TALENTUOSO ATTORE CHE FARÀ DA MAESTRO Una qualità indispensabile per fare questo mestiere? Umiltà e capacità di concentrazione credo siano indispensabili. Permettono di avere il giusto atteggiamento

mentale. Danno la possibilità all’attore di avere un’ottima capacità di “ascolto” profondo e sensoriale,

© juliaf / www.sxc.hu

A SCUOLA DI FONETICA E DIZIONE. PARTE

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di sé stesso, degli altri e della realtà che lo circonda; consentono di esprimere, senza le devianze dell’ego, una pura espressione del talento, che va comunque costantemente allenato, attraverso uno stato concentrativo, che può divenire un modus vivendi, che accende uno stato di “presenza” sia per il mestiere dell’attore che per la vita fuori dal palcoscenico. La voce è uno strumento importante per comunicare le emozioni. Come fare per usarla? La voce si fa emozione quando il corpo partecipa attivamente, quando vibra assieme alle corde vocali. Per comunicare emozioni in modo consapevole bisogna

Chi è Casimiro Alaimo Diplomato alla scuola del Teatro Stabile di Palermo come attore di prosa classica, Casimiro Alaimo lavora con Roberto Guicciardini, Vittorio Gassman, Ugo Pagliai, Giorgio Albertazzi, Giuseppe Bevilacqua e molti altri. Attore e regista presso la Civitas Tango di Palermo, un centro multidisciplinare delle arti, dirige la sua scuola di teatro. È docente di recitazione e dizione al teatro Dante di Palermo. Inoltre si è diplomato operatore di training autogeno e ha studiato varie tecniche di rilassamento, fondamentali in un buon percorso formativo dell’attore. novembre 2013

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PILLOLA di

ITALIANO a cura di Cinzia Margarita

SIMPATIA: si tratta di una parola di origine greca: συμπάθεια (sympatheia), συν + πάσχω = συμπάσχω, che vuol dire soffrire insieme. Significato identico anche per compassione, dal latino cum patior, di nuovo: soffrire insieme. Dunque simpatia e compassione etimologicamente sono la stessa cosa. Sebbene in italiano assumano significati diversi, entrambe le parole rimandano intimamente all’idea di provare un sentimento “insieme” all’altro.

che si trova alla fine di un lungo perconoscerle e identificarle. Ogni essere corso di ricerca. Le emozioni vivranno umano è dotato di capacità straordiattraverso le espressioni facciali, i movinarie, una di queste è quella di vivere menti, ma anche la voce del personage veicolare attraverso l’emissione della gio. Doppiare un attore è come creavoce anche diverse emozioni contemre un “frankenstein” cinematografico o poraneamente, scivolando dentro le televisivo. Il doppiaggio in Italia è un parole inconsapevolmente. Per usare vero e proprio mestiere, ci sono scuole bene la voce bisogna però anche avere dedicate alla formazione di attori speuna buona tecnica di dizione e fonetica, cializzati in questa particolare disciplina, ovvero bisogna acquisire la capacità di emettere il suono di ogni lettera che compone la parola in Quando si riesce a sentire la modo corretto, prendendo la parola in bocca come se fosse “giusta” quantità di aria attrauna caramella, si assapora verso una respirazione di tipo diaframmatico. il piacere del parlare Allenando la parola “detta” ci si che trasferiranno nel doppiaggio tutta può divertire. Quando si riesce a sentire l’arte acquisita sui palcoscenici o sui set la parola in bocca come se fosse una cacinematografici. Non mi ispiro a nessun ramella, si assapora il piacere del parlare doppiatore, ma sono tantissime le voci sia nel semplice dialogo quotidiano, sia che mi hanno accompagnato e fatto in campo lavorativo per chi svolge una piangere e ridere. Una per tutti: il granprofessione che usa la parola come veide Ferruccio Amendola. colo principale. Parlare diventa in qualunque occasione un’esperienza e non Cosa ti aspetti da questa esperienza un semplice modo “sterile”, nel senso di a Lussemburgo? automatico e poco consapevole, di dire. Non sono mai stato in Lussemburgo, soLe parole acquistano carattere, sostanza no molto curioso sinceramente. Non ed espressività. ho mai lavorato con membri di una comunità italiana che si trovano fuori dai Gli italiani sono considerati i migliori confini italiani. È molto interessante per doppiatori al mondo. Perché secondo me capire come ci si possa integrare, te? C’è un doppiatore al quale ti ispiri? quali difficoltà si possano trovare stanSono d’accordo: i doppiatori italiani sodo fuori dall’Italia, sia dal punto di vista no i migliori al mondo, riescono, a volte, linguistico e socio-culturale, sia “energea migliorare le performance di attori di tico”. Preferisco recarmi nei luoghi in cui altri Paesi che in lingua originale non lavorerò con la valigia delle esperienze riescono ad emozionare allo stesso mopriva di aspettative. Le persone che pardo. Ma nonostante questa indubbia teciperanno al workshop e con cui avrò, qualità tutta italiana non amo molto i assieme alla mia valida collaboratrice film doppiati. Un attore viene scelto dal Stefania Vitale, il piacere di condividere regista non solo per la sua “bella faccia” questa esperienza, lasceranno il loro visda cinema, ma anche per la timbrica delsuto, le loro energie individuali e di grupla voce e, soprattutto, l’uso che l’attore po e questo è un regalo che arricchirà ne fa. Queste due qualità si esprimono non poco il mio prezioso bagaglio di attraverso il corpo dell’attore durante il esperienze professionali e di vita. PP percorso di creazione del personaggio,


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...PAROLE Vernissage della Mostra Il canto della Terra Domenica 17 novembre 2013, ore 16.30 Teatro Municipale di Treviri /Theater Trier Am Augustinerhof, 54290 TRIER

www.theater-trier.de

OPERE ORIGINALI DEGLI ARTISTI Francesca Cataldi, Anna Esposito, Daniel Hees, Walter Kratner. Con lettura e commento di testi poetici di Claudio Claudi

La mostra nasce da un progetto sviluppatosi a partire dal 2010, attraverso l’incontro della curatrice, Stefania Severi, con diversi artisti: due italiane, un austriaco e un tedesco, che pur affiancando tecniche, materiali e stili originali e personalissimi, realizzano un dialogo fecondo e carico di suggestioni. Filo conduttore che sottende l’insieme è il tema della terra, declinato attraverso il gioco sottile delle allusioni e dei richiami. Una terra che si accende di visioni oniriche, che si specchia nell’elemento acquatico dei primordi, che non si sottrae all’alternarsi della luce e delle ombre, che sa rivelarsi nella materialità delle cose. Il flusso delle sensazioni che tali immagini suscitano si pone come ideale contrappunto ai testi del poeta filosofo Claudio Claudi (1914-1972), marchigiano di origine, che nelle sue parole evidenzia affinità inattese con le opere degli artisti. Si realizza così “Il canto della Terra”, un unico grande poema dedicato al nostro pianeta, al suo fascino, al suo mistero, alle sue fragilità. Inaugurata nel 2011a Roma presso la sede splendida e prestigiosa della Biblioteca Casanatense, la mostra ha poi subìto il richiamo di un altro luogo dedicato ai libri e alle immagini, la biblioteca della Kunsthaus di Weitz in Austria, dove è approdata successivamente, per proseguire quindi il suo percorso in Germania, prima a Stoccarda e oggi a

Treviri, ospite del Teatro Municipale. Ancora una volta in uno spazio preposto ad accogliere parole e figure nei loro molteplici significati. Una mostra che ci auguriamo saprà catturare in questo caso i visitatori coinvolgendoli in un’esperienza nuova e appassionante.

La mostra resterà esposta nel Foyer del Teatro fino al 18 dicembre 2013. Manifestazione organizzata nel quadro della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo dal Dipartimento di Romanistica dell’Università di Treviri, in collaborazione con la Fondazione Claudi, Convivium, l’Associazione Marchigiani Lussemburgo e il Teatro della città di Treviri.

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A tavola con Giuseppe Verdi

TESTO / Maria Grazia Peresi

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CON LA BUONA CUCINA EMILIANA E L’OPERA, DIVERTIAMOCI A CUCINARE TRE RICETTE CHE IL CELEBRE COMPOSITORE AMAVA TANTO. DI CUI UNA CREATA APPOSTA IN SUO ONORE!

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Mensile italiano in Lussemburgo dal 2004

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GIOVANE

© RAWKU5 / www.sxc.hu

Se la “testa nel pallone” aiuta a studiare! TESTO / Amelia Conte

Un esempio: si associano lettere di alfabeto a calciatori: B=Boateng (Milan), M=Messi (Barcellona)

PIÙ CALCIO PIÙ MEMORIA. LO SPORT PIÙ AMATO DAI GIOVANI

PUÒ ESSERE UNA TECNICA EFFICACE PER MEMORIZZARE DATE E FORMULE A SCUOLA. L’HA SCOPERTO (E SPIEGATO IN UN LIBRO) UN GIOVANE APPASSIONATO DI FOOTBALL E DI SCRITTURA. PassaParola L’HA INTERVISTATO

Lucio Schiuma, giovane scrittore lucano, dopo aver maturato

diverse esperienze professionali in campo universitario e sportivo, ha deciso di semplificare la vita a tanti studenti italiani e non solo. Il suo libro Più calcio più memoria (edizioni Libreria Croce) è davvero unico e originale perché ci dimostra che il calcio, uno degli sport più amati dagli italiani, può dar vita ad un innovativo metodo di apprendimento. Dopo aver letto il libro capirete che è possibile trasformare qualsiasi nozione scolastica in un’azione

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Chi è Lucio Schiuma Lucano, classe 1970, lo Schiuma si laurea in Scienze Politiche e, in seguito, consegue un Master in Management delle Organizzazioni Sportive. Collabora con il “Centro Studi della Federazione Italiana Giuoco Calcio” di Coverciano (Firenze) ed anche con l’Internazionale F.C. grazie all’ideazione e all’implementazione di programmi educativi per il progetto sociale Inter Campus.

calcistica, memorizzando con facilità le formule delle varie materie, comprese date storiche, dati geografici e tanto altro. Perché ha voluto scrivere un libro per allenare la memoria dei ragazzi? Durante la mia vita mi è spesso capitato di ascoltare un genitore o un insegnante che rimproverava il malcapitato bambino o adolescente di turno con la seguente frase: >>


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GIOVANE Geronimo Stilton a Lussemburgo… aspetta le domande dei “passaparolini”!!! Il 14 dicembre 2013 (sabato) Geronimo Stilton sarà ospite della Libreria Italiana del Grund. L’appuntamento è alle ore 16.00 nella Sala A12 dell’Abbaye de Neunmüster. In attesa di conoscerlo da vicino, il simpatico Geronimo ci ha concesso un’intervista. Molto speciale. Speciale perché a fargli le domande questa volta non sarà la redazione di PassaParola Magazine, ma saranno tutti i suoi piccoli lettori che vorranno fargli una domanda. Cari, piccoli amici, cosa aspettate allora? La rubrica Italia Giovane del prossimo PassaParola Dicembre 2013/ Gennaio 2014 sarà un’intervista esclusiva al topo-scrittore fatta proprio da voi. Partecipare è facile: inviate entro il 10 novembre 2013 una domanda per il vostro beniamino al seguente indirizzo: mgg@passaparola.info La redazione farà una cernita (per ovvie ragioni di spazio) e sceglierà anche quella giudicata migliore, che vincerà un bel premio… ”geronimoso”! E non dimenticatevi di firmare (nome per esteso e cognome puntato) la vostra domanda! (MGG)

Libro Più calcio, più memoria

Un fantastico metodo di apprendimento per memorizzare rapidamente materie scolastiche e argomenti di concorsi Autori: Lucio Schiuma e Franco Ascani Casa Editrice: Edizioni Libreria Croce Prezzo: 12 euro

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«Se tu conoscessi le materie scolastiche come conosci tutto quello che riguarda il calcio, sono sicuro che a scuola saresti un genio!». Da questa considerazione ho iniziato a domandarmi se fosse possibile inventare un metodo per sfruttare tale passione anche in campo scolastico e, quindi, coniugare la scuola con lo sport, lo studio con il divertimento, la conoscenza con la passione. E, soprattutto, se fosse possibile far acquistare al calcio la tanto auspicata “funzione educativa”, che in questo caso specifico diventerebbe anche una vera e propria “funzione istruttiva”. Qual è la formazione di calcio che al di là del Suo metodo Le è rimasta indelebile nella memoria? Di formazioni famose ne ricordo a centinaia, dalla Juventus di Platini al Milan degli “Olandesi”, dal Barcellona di Messi al grande Brasile di “Mexico ’70” (mondiali di calcio, ndr). Passando dall’Inter di Herrera al Real Madrid degli Anni ’80. Tuttavia, se proprio devo sceglierne una, quella che ricordo con più piacere e che mi suscita le maggiori emozioni è la formazione dell’Italia che vinse il Campionato del Mondo disputatosi in Spagna nel 1982: Zoff, Gentile, Cabrini, Oriali, Collovati, Scirea, Conti, Tardelli, Rossi, Antognoni, Graziani. Credo che rimarrà per sempre impressa, in maniera indelebile, nella memoria di tutti; perché è quella che, molto probabilmente, ci ha regalato le più grandi emozioni in campo calcistico. Perché fu un trionfo davvero inatteso, perché battemmo, contro tutti i pronostici sfavorevoli, tutte le nazionali più forti del mondo: dall’Argentina alla Germania, compresa la favoritissima nazionale brasiliana. Perché allenare la memoria facendo ricorso al mondo del calcio? Il mio metodo non si propone di sostituire i tradizionali metodi di studio, ma solo di affiancarli. Esso, infatti, costituisce una compenetrazione fra le tecniche mnemoniche utilizzate dai più grandi mnemonisti sia del passato che del presente. Basti considerare il metodo dei loci (nel caso di Cicerone e degli Antichi Greci), il metodo delle associazioni (da Pico della Mirandola a Gianni Golfera, passando per Giordano Bruno), il metodo delle esperienze sensoriali (nel caso di Shereschevesky) e il metodo delle mappe mentali (vedi Tony Buzan). PP

© iprole / www.sxc.hu

Geronimo Stilton

Ricordo centinaia di formazioni calcistiche, ma quella che rammento con maggiore piacere è l’italiana di Spagna ‘82 novembre 2013

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Costruttore di avvenire.

VOTIAMO

OGBL Elezioni sociali

Novembre

LISTA

2013

9 Per l’indicizzazione dei nostri stipendi e pensioni I Votiamo OGBL

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ELEZIONI SOC IALI NOVEMBRE 20 13

9 Si alla previdenza sociale di qualità I Votiamo OGBL 9 Per proteggere i nostri impieghi I Votiamo OGBL 9 Per la democrazia e il progresso sociale in Europa I Votiamo OGBL 9 Formazione e lavoro per i giovani I Votiamo OGBL 9 No alle politiche di austerità e ai tagli sociali I Votiamo OGBL 9 Difendiamo le nostre condizioni di lavoro e i nostri stipendi I Votiamo OGBL A novembre di quest’anno si terranno le elezioni per la Camera degli stipendiati (Chambre des salariés - CSL) I Circa 430 000 stipendiati e pensionati possono partecipare a queste elezioni, sia che siano di nazionalità lussemburghese o altra, sia che abitino in Lussemburgo o all’estero, la sola cosa che conta è che lavorino nel Granducato o che percepiscano una pensione lussemburghese I Si tratta di un voto per corrispondenza I Riceverete la vostra scheda per votare a fine ottobre I Dovete votare e rispedire la scheda prima del 13 novembre 2013. La vostra scelta è importante per difendere i vostri interessi e quelli della vostra famiglia. Non disperdete i vostri voti I Votate OGBL, votate lista 1.

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Atelier d’arte per bambini 7/12 anni

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GRAVITÀ

Organizzato da Sonia Sion e Camilla Cuppini per la Dante Alighieri e l’Istituto italiano di Cultura. “L’alchimia dei colori dall’arcobaleno agli alberi” Dallo spettro dei colori di Newton alla creazione dei pigmenti pittorici, i bambini scopriranno il piacere del colore nelle sue qualità fisiche, creative ed emotive! Sette incontri da 2 ore. Il sabato dalle 14.30 alle 16.30. Atelier Sus Hierzig 1, Rue de la Forêt www.ladante.lu L-1534 Luxembourg Per iscrizioni: corsi@ladante.lu HOLI È all’origine una festa della Primavera che ha luogo in India, il primo giorno di luna piena del mese Phalguna (febbraio/marzo). Questa festa dei colori ha una durata minima di almeno due ore e, in alcune zone dell’India, dura fino a 10 giorni. È conosciuta anche come Phagwah, Dol Yatra o Kamadahana. Questa celebrazione rimuove tutte le barriere sociali: non ci sono divisioni di casta, sesso, età o posizione sociale. Lo scopo è quello di festeggiare e di celebrare la vita: si festeggia e ci si getta addosso acqua o polvere colorata (Gulal). In alcune città della regione Uttar Pradesh, una settimana prima della festa vera e propria, si svolge la festa di Lath mar Holi: gli uomini di Nandgaon fanno visita al tempio di Radha a Barsana dove vengono ricoperti di vernici colorate dagli uomini e picchiati con bastoni dalle donne. Negli ultimi anni la celebrazione è stata “importata” anche nei Paesi occidentali, che ne hanno creato un vero e proprio evento, il Festival of Colours (www.holifestival.com), per promuovere l’uguaglianza e la tolleranza.

Il colore

addosso TESTO / Elisa Cutullè

CI VUOLE UN TOCCO DI

© www.kosamui.com/sports/paintball.htm

PAINTBALL Il paintball è uno sport in cui si cerca di colpire l’avversario con delle palline di gelatina riempite di vernice. Grazie alla velocità d’impatto, la capsula del proiettile di colore si rompe al contatto con l’obiettivo, colorando la tuta dell’avversario. Colpito una volta da un “paintball”, un giocatore viene eliminato e, per rientrare, deve aspettare un tempo prestabilito o l’inizio della partita successiva. Il paintball viene regolarmente praticato anche a livello agonistico in competizioni e campionati in tutto il mondo (www.epbf.info). Nel paintball si gioca semplicemente a spararsi addosso, ma, ed è da sottolineare, non è un gioco di simulazione bellica. THE COLOUR RUN Questa è la versione-colore più sportiva. Una corsa di 5 km senza limiti di tempo. All’inizio della corsa si riceve una tuta bianca e, in diversi punti della corsa, si viene colpiti dal pubblico con polveri di diversi colori. Non è una corsa o una gara nel senso tradizionale del termine: l’unico e vero “vincitore” è l’associazione a cui viene donato l’importo delle quote di iscrizione. Pronti a fare del bene divertendovi? Informazioni su come iscriversi e sulle date delle corse sono disponibili su thecolorrun.com. E niente paura: alla fine della corsa c’è la possibilità di farsi una bella doccia e togliersi il colore di dosso.

COLORE PER RENDERE LA VITA INTERESSANTE. PassaParola VI PRESENTA ALCUNI MODI INSOLITI “PER COLORARLA” A 360 GRADI DUE CURIOSITÀ La composizione delle polveri Holi: le prime polveri erano composte da frammenti di fiori e foglie ed estratto di sandalo. Al giorno d’oggi si tratta principalmente di farina di mais mista a colori sintetici. Per evitare decolorazioni permanenti dei capelli si consiglia di informarsi presso l’organizzatore su eventuali controindicazioni. Il record per aver trattenuto il maggiore numero di paintball, da bendato, è detenuto dall’australiano Anthony Kelly e risale al Maggio 2013: 11 paintball sparati da una distanza di 20 metri e alla velocità di 240 piedi (circa 7 km) al secondo. PP Colors, il primo album del giovane pianista veneto Luca Poletti Trio, ispirato alle suggestioni dei colori e all’esplorazione delle varie anime del jazz contemporaneo, raccoglie 17 tracce ispirate ai suoi interessi musicali: da Monteverdi a Charlie Parker, passando per i Pink Floyd e Led Zeppelin. Con una tromba d’eccezione, quella di Paolo Fresu. www.lucapoletti.com novembre 2013

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Il 7 dicembre

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e ore 10 Francesco M ormino sarà ospite a VoicesbyPass aParola (Rad io Ara - 103.4/1 Anche in stre 05.2) aming www .ara.lu

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Tout va bien en Amérique

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Su il sipario! TESTO / Elisa Cutullè

AL GRAND THÉÂTRE E AL THÉÂTRE DES CAPUCINS DI LUSSEMBURGO

© Pierre Grosbois

© Walter Mair

RIPARTONO LA STAGIONE TEATRALE i inizia al Grand Théâtre il 14 e 15 novembre... in tedesco. E QUELLA DI DANZA CON IL TOCCO L’opera di Horvath dal titolo Glaube, Liebe, Hoffnung (Fede, Amore, Speranza, ndr) vedrà Olivia Grigolli nella parte di ITALIANO SIA IN SCENA CHE DIETRO Elisabeth, una giovane donna in cerca di lavoro. Horvath LE QUINTE racconta l’assurdo della quotidianità: Elisabeth, Glaube, Liebe, Hoffnung infatti, ha bisogno di un’autorizzazione per lavorare e decide di “vendere” il suo corpo alla Excursus nel mondo della danza a scienza, stipulando un contratto di cessione gennaio 2014. dopo la sua morte. L’acconto ricevuto, tuttavia, Il 9 e il 10 al Grand Théâtre la compagnia di viene considerato dalla polizia come pagamento Sasha Waltz & Guests mette in scena Sacre, la per attività illecite. La Grigolli, nata in Austria, ha Sagra della Primavera, uno dei pezzi chiave della iniziato la carriera di attrice teatrale a soli18 anni modernità: 100 anni dopo la creazione del lavoro al teatro di Innsbruck. Vanta collaborazioni con di Stravinskij, Sasha Waltz si trova ad affrontare registi di spicco quali, per esempio, Franz Xaver questo straordinario pezzo che ha fatto la storia Kroetz e Andreas Kriegenburg. della danza e della musica. Con il ballerino e Il 3 e il 4 dicembre al Grand Théâtre verrà messa coreografo italiano Davide Camplani, diplomato in in scena in francese la Lehman Trilogy di Stefano danza contemporanea in Germania. Massini, con il titolo Chapitres de la Chute - Saga La regia di Clowns 2 ½ (precedentemente chiamata des Lehman Brothers (Capitoli della caduta - Saga Quatsch) al Grand Théâtre l’8 e il 9 febbraio è dei fratelli Lehmann, ndr). La storia è quella dei affidata a Roberto Ciulli, regista di origini milanesi Lehman Brothers, tre fratelli provenienti dalla fondatore del teatro Il Globo (Milano) e del Theater Baviera, fondatori dell’omonima banca americana an der Ruhr, in Germania, di cui è tutt’oggi il fallita nel 2008. L’apporto italiano è dietro le direttore. Tra i riconoscimenti: la Croce al valore quinte: Pietro Pizzuti, infatti, ha curato la della Germania e il premio della critica conferito traduzione in francese della sceneggiatura. per l’apporto fondamentale alla cultura tedesca. Attore, regista, autore, nato a Roma nel 1958, Clowns 2 ½, presentato in anteprima mondiale, Egisto debutta a Bruxelles nel ‘78 con L’indiano cerca offrirà allo spettatore la visione del mondo il Bronx di Israël Horovitz. Con un Premier Prix attraverso gli occhi dei pagliacci: capovolgimenti Supérieur al Conservatoire Royal d’Art Dramatique di Bruxelles, è di equilibri e di strutture di norme sociali. uno degli attori più apprezzati della sua generazione. Il 25 e il 26 aprile il Grand Théâtre ospiterà la produzione L’opera Egisto di Pier Francesco Cavalli, compositore italiano Tout va bien en Amérique (Tutto va bene in America, ndr), le del 1600, messa in scena per la prima volta nel 1643 a Venezia, cui chitarre e il canto sono affidati a Franco Mannara. Si tratta sarà rappresentata il 5 e il 7 dicembre al Grand Théâtre. di un oratorio cantato e slammato che si basa su diversi testi, Il libretto di Giovanni Faustini racconta la storia di Egisto, alcuni estratti da opere esistenti e altri creati per l’occasione. fratello di Agamennone e Menelao (frutto dell’unione Franco vive di musica: nel suo secondo album da solista, incestuosa di Tieste con la figlia Pelopia), traviato dall’amore Sutures, offre una visione alquanto personale, piuttosto lenta e e dal desiderio di vendetta nei confornti del padre. Questa imponente della chanson française. produzione vedrà Luciana Mancini vestire i panni di Didone e Volupia. La giovane soprano è un’esperta di musica barocca La “stagione italiana” si chiude il 6 e il 12 maggio al Théâtre ed è impegnata, per la stagione in corso, al Teatro di Ferrara. des Capucins con Sylvia Camarda, coreografa e ballerina Francesco Mormino, l’attore italo-belga già protagonista lussemburghese di origini italiane che, assieme a Sasha Ley, dello spettacolo teatrale dedicato a Marco Pantani a Bologna, interpreterà Mi Frida. L’artista, che si è formata tra Cannes e sarà protagonista di un libero adattamento di alcune opere New York, ha partecipato tra il 2005 e il 2006 allo spettacolo di Daniel Keene, drammaturgo australiano, dal titolo Pour une “Delirium” del Cirque du Soleil, con cui è stata in tournée negli heure plus belle (per un’ora più bella, ndr), in scena l’11, il 14 Stati Uniti. In questa produzione Silvia ha deciso di combinare e il 16 dicembre al Théâtre des Capucins. Le storie di Daniel il suo stile di danza dinamico con il talento di improvvisazione Keene descrivono la dolorosa e semplice realtà delle persone di Sasha: il connubio perfetto per esprimere, attraverso lo che ormai non hanno più diritti, privilegi e poteri. Mormino straordinario personaggio di Frida Kahlo, i propri desideri e le impersona una di queste persone traviate e inadeguate alle proprie passioni. PP sfide della vita moderna. novembre 2013

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Lo Stand italiano del Bazar Internationale de Luxembourg In collaborazione con Associazione Marchigiani Lussemburgo A.R.C. Associazione Regionale Campani in Lussemburgo Istituto italiano di Cultura ha il piacere di invitarvi al teatro – dibattito

LA VIOLENZA SULLA DONNA DA PIRANDELLO AD OGGI condotto da Maria Grazia Galati giornalista - fondatrice e direttrice di PassaParola Magazine e Raffaele Gentile Il dibattito sarĂ preceduto dalla rappresentazione teatrale de

LA MORSA Atto unico di Luigi Pirandello Interpretato da: Paolo Colantonio, Raffaele Gentile, Myrtha Monateri, Flavia Rosano, Regia di Raffaele Gentile 12 novembre 2013 alle 19:30 Centre ArcA: 17, rue de Atert L-8051 Bertrange

Media Partner:

PassaParola Mensile italiano in Lussemburgo dal 2004

Biglietti: adulti 15 euro - ragazzi 7.5 euro con versamento in favore dello Stand italiano del Bazar Internationale BIC: BCEELULL IBAN: LU68 0019 2000 0080 8000 Prenotazioni e informazioni: fabiamanunta@yahoo.com - +352 691 830 552


Piccolo Schermo, Grande Rivista!

Maria Grazia Galati è o s p i t e fi s s a d e l t a l k s h o w “ B i e nve n u e C h e z Vo u s ” condotto da

Jean Luc Bertrand

grafic: vr007@me.com

V i s i b i l e s u l c a n a l e 5 0 0 d i P & T, s u T N T e s u I n t e r n e t : w w w . a i r - t v . t v / p e r i P h o n e e i P a d l ’ a p p l i c a z i o n e è g r a t i s

Da settembre 2012


a!

/ agenda /

NOVEMBRE

V i s i b i l e s u l c a n a l e 5 0 0 d i P & T, s u T N T e s u I n t e r n e t : w w w . a i r - t v . t v / p e r i P h o n e e i P a d l ’ a p p l i c a z i o n e è g r a t i s

BIJOUX DA FIABA ORA IN CITTÀ Ha aperto da poche settimane i battenti in pieno centro città (10, Avenue de la Porte Neuve) il meraviglioso negozio a marchio Graal Joaillier, celebre per le sue creazioni assolutamente uniche e lussuose. Tre piani tutti decorati in stile Liberty per una boutique che coniuga eleganza e professionalità. Dove acquistare “il gioiello della vita” o semplice fare un giretto per... sognare a occhi aperti! www.graal-joaillier.com

UNA NUOVA ASSOCIAZIONE A LUSSEMBURGO PER AIUTARE LE DONNE Una pausa per la maternità, un lavoro perso in tempi di crisi, un trasferimento al seguito del partner... e ci si può ritrovare sole, senza riferimenti, alla ricerca di un lavoro. Costrette a ricominciare daccapo. Da sé stesse. Iniziando ad esempio anche da un colloquio. Che a volte non si sa come affrontare. Ma il cui successo dipende anche da come ci si presenta esteriormente. Spesso, però, in questa situazione mancano i mezzi per permettersi un abito alla moda e gli accessori giusti. Dress For Success Luxembourg è nata da poco nel Granducato proprio per aiutare le donne a incamminarsi con coraggio e consapevolezza nel mondo del lavoro. Come? Prima di tutto offrendo a coloro che non hanno i mezzi sufficienti degli abiti (offerti da donne più fortunate di loro e soprattutto generose!) e dando loro, in seguito, supporto materiale ed emotivo per ricominciare una “seconda vita”: personale e soprattutto professionale, che le renda indipendenti e, quindi libere. L’associazione (“gemella” di quella newyorchese), si avvale di molte volontarie ed è alla ricerca di collaboratrici, abiti e uno spazio in città. A buon intenditor…poche parole!!!

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www.dressforsuccess.

UN ANNIVERSARIO CHE È UN VERO... GIOIELLO! Enrico VII morì esattamente 700 anni fa. Imperatore della Casa di Lussemburgo venne nominato persino dal “Sommo Poeta” nella Divina Commedia. Un grande personaggio che è anche anello di congiunzione fra Granducato e Italia. Per questo l’Ambasciata italiana, in collaborazione con Fondazione Cavour, IICL, CCIL e Amitiés italo-luxembourgeoises di Esch-sur-Alzette, celebra l’anniversario con una splendida mostra di gioielli a firma Diego Percossi Papi dal titolo Le rêve italien de la Maison de Luxembourg (dal 6 al 10 novembre all’Abbazia di Neumünster). Per 5 giorni sarà possibile ammirare le creazioni del celebre orafo italiano, eccezionali riproduzioni di oggetti e monili d’epoca. Percossi Papi realizza dal 1968 nel suo atelier di Roma meravigliosi capolavori che coniugano arte, tradizione, fantasia e prendono ispirazione dal passato. Alcune sue opere sono state protagoniste di numerosi film ultrapremiati. Oggi l’artista lavora con due collaboratori davvero speciali: i figli Valeria e Giuliano.

www.ccrn.lu

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www.galerie-mazzocca

L’ARTE CONTEMPORANEA IN MOSTRA A LUSSEMBURGO Durerà fino al 16 dicembre l’ esposizione di arte contemporanea allestita nella meravigliosa cornice dei due Hotel Sofitel di Lussemburgo (Kirchberg e Gare) a cura della Galleria Mazzocca. Fra i vari artisti anche un italiano, Emiliano Baiocchi, toscano del monte Amiata, fiorentino d’adozione, che oggi vive a Berlino ed al quale abbiamo fatto due domande: Ci spieghi un po’ le tue opere? Realizzo paesaggi astratti ispirandomi alle emozioni che essi mi trasmettono. Unendo l’arte e l’istinto. Ci descrivi in tre aggettivi il tuo lavoro d’artista? Estemporaneo, casuale, gestito.

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novembre 2013

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ELEONORA PASTI, artista decisamente fuori dal comune e dotata di un talento unico, vi invita all’inaugurazione della sua nuova mostra nella splendida cornice del Castello di Bourglinster (a circa 20 km da Lussemburgo città).

/ agenda /

Appuntamento il 6 novembre 2013 alle ore 18.00. Per saperne di più: tel. 24786610

NOVEMBRE

Programmazione 09 novembre Agenda della Dea Ospite telefonico: Simona Guardamagna In studio: Sonia Sion e Amelia Conte Regia: Paolo Travelli

16 novembre Rapporto italiani nel mondo Ospite telefonico: Delfina Licata In studio: Paola Cairo e Amelia Conte Regia: Paolo Travelli

23 novembre

Do you speak Facebook Ospite telefonico: Anna Fogarolo In studio: Elisa Cutullè Regia: Paolo Travelli

30 novembre

www.eleonorapasti.com TESTO / Elisabetta Fatichenti

“PUNTI” di “VISTA” Appassionato di fotografia e di viaggi, Simone Pievani, ideatore e curatore di www.fotovaghi.it, crea un blog (2011) sul quale condivide fotografie da lui stesso scattate in alcuni luoghi originali dello Stivale. In seguito, spinto dal desiderio dei visitatori di “conoscere di più riguardo a questi insoliti angoli di mondo”, fa realizzare dal suo collega Davide Bruno l’attuale sito web, il cui cuore pulsante è una mappa riassuntiva di tutti i luoghi recensiti. Il sito si basa sulla condivisione tra fotografi di luoghi suggestivi, particolarmente adatti per ambientare set fotografici o di particolari inquadrature non ottenibili altrove. Lo scopo: diffondere la raccolta su tutto il territorio italiano. Il sito, a quasi un anno di vita, ha collezionato circa 30.000 visite con una media giornaliera di 150 contatti. A breve delle brochure di Fotovaghi.it saranno distribuite negli infopoint del territorio bergamasco, in particolare all’aeroporto di Orio al Serio: buoni spunti per i turisti in visita!

www.fotovaghi.it

Médecins Sans Frontières Ospite: Emilie Bertoni Ospite telefonico: Alessandra Celletti In studio: Paola Cairo e Maria Grazia Galati Regia: Paolo Travelli

07 dicembre

TEATRO: Pour une heure plus belle Ospite: Francesco Mormino In studio: Elisa Cutullè Regia: Paolo Travelli

In alcuni casi la programmazione potrebbe subire dei cambiamenti

Tante altre notizie disponibili ogni giorno sul nostro sito alla voce AGENDA ed ogni sabato mattina in diretta a VoicesbyPassaParola (Radio Ara - 103.4/105.2)

www.passaparola.info novembre 2013

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Andiamo a

Testo / Jos Boggiani

SCUOLA!

La scuola è obbligatoria a partire dai 4 anni fino ai 16 anni. I bambini frequentano l’asilo (d’Spillschoul) a partire dai quattro anni, ma vi possono già accedere a partire dai tre anni (de Précoce). Compiuti i sei anni, cominciano con le elementari e frequentano la scuola secondaria (detta de Lycée o de Secondaire) dopo la sesta. Una commissione decide del loro orientamento: il cosiddetto classico (che non corrisponde esattamente al classico italiano in quanto il latino è facoltativo e il greco non viene più insegnato) e si chiude con la maturità “classica” (de Premièresexamen) o il liceo tecnico, più orientato verso un insegnamento tecnico professionale e che dopo la Treizième può permettere l’accesso all’università (a seconda dell’indirizzo scelto). Accanto alla scuola pubblica (déi ëffentlech Schoul), gratuita, esistono alcuni istituti privati (d’Privatschoul, de Privé) gestiti prevalentemente da organismi ecclesiastici.

D’Schoul La scuola Ech géif gäre mäi Kand an dës Crèche (sg., f ) aschreiwen. Vorrei iscrivere mio figlio/a in questo asilo nido. Ech géif gäre mäi Kand an dës Spillschoul/dës Primärschoul aschreiwen. novembre 2013

46 / PassaParola

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Vorrei iscrivere mio figlio/a in questa scuola materna/elementare. Ech géif gäre mäi Kand an dëse Lycée aschreiwen. Vorrei iscrivere mio figlio/a in questo liceo. Ech géif gäre mäi Kand an dëse Lycée Technique aschreiwen. Vorrei iscrivere mio figlio/a in questo istituto tecnico. Si vill Auslänner an dëser Schoul? Ci sono allievi di tante nazionalità? Wéivill Sprooche kann een do léieren? Quante lingue si possono studiare? Gëtt et e Schülertransport? Ass de Schülertransport assuréiert? Avete un servizio di trasporto per i vostri allievi? Huet d’Schoul och eng Kantin (Restaurant scolaire)? Avete una mensa interna? Wéivill muss ee(n dofir) bezuelen? Quanto costa la mensa interna? Mäi Kand huet eng Allergie; hie muss eng speziell Diät respektéieren. Mio figlio deve seguire una dieta speciale in mensa. Muss een eng Uniform undoen? È obbligatoria una divisa? Gesäit d’Schoul och Ausflich vir? Prevedete delle gite durante l’anno? Wéivill Schüler sinn an enger Klass? Quanti bimbi segue ogni maestra? Mussen d’Kanner scho propper sinn? Accettate bimbi che portano ancora il pannolino? Wéi sinn d’Horairen? Wéi ass de Stonneplang? Che orari fate? Ech ginn an d’Schoul. Vado a scuola. Ech ginn an de Lycée. Frequento il liceo (sottinteso: classico). Ech ginn an den Technique. Frequento il liceo tecnico professionale.

VOCABOLARIO D’Prüfung / Il compito, l’interrogazione Eng Genügend / Un voto sufficiente Eng Ongenügend, eng Datz/ Un voto insufficiente D’Zensur / La pagella Duerchfalen, setze bleiwen / Essere bocciato D’Joer packen, duerchkommen / Essere promosso En Noexame kréien / Essere rimandato De Professer (de Proff ), eng Professorin / Il professore, la professoressa De Schoulmeeschter / Il maestro D’Joffer / La maestra (o anche la signorina) De Schüler / L’allievo, l’alunno De Student / Lo studente E Schoulbuch / Il libro di testo En Heft / Il quaderno D’Tafel / La lavagna De Régent / Il coordinatore Den Direkter / Il preside De Stonneplang / L’orario Eng Stonn / La lezione (un’ora) Kompenséieren / Recuperare un voto insufficiente D’Strof / La punizione D’Retenue / Castigo (consistente nel restare in classe per alcune ore supplementari) D’Klassebuch / Il registro della classe D’Aufgab / Il compito (da svolgere a casa) De Stonneplang / L’orario scolastico De Schoulsystem / Il sistema scolastico Léieren / Studiare D’Virbereedung / La preparazione Sech virbereeden / Prepararsi, studiare PP ©

La scuola lussemburghese Innanzitutto chiariamo alcuni aspetti della scuola lussemburghese, che comprende le elementari (Enseignement fondamental o d’Grondschoul/de Primaire/d’Primaireschoul) e la scuola secondaria (Enseignement secondaire et secondaire technique o de Lycée).

w. sx c.h u

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