Progetto ideato e curato da Marcello Smarrelli con Claudia Cavalieri ed Emanuela Pigliacelli
l’Istituto P iaget-Diaz di Roma nell’ambito di Scuola attiva la cultura
Progetto grafico
Giampiero Quaini Ufficio stampa
UC studio – Chiara Ciucci Giuliani, Roberta Pucci Video e foto
Alessandro Schiariti Stampa
CTS Grafica, Eurocopy Service, Speedy Pins Ideato e curato da
Marcello Smarrelli con Claudia Cavalieri ed Emanuela Pigliacelli Realizzato da
Fondazione Pastificio Cerere per l’Istituto Piaget-Diaz di Roma Con il supporto di
Allestimento
Sauro Art Ringraziamenti
Flavio Misciattelli, Cerere Molini e Pastificio srl, Giuseppe Servoli, Patrizia Costantini, Gilda Soriente, Ilaria Graziano, Giovanna Cipolla, Gianluca Masi, Francesca Romana Nardis, Andrea Mittica, Adelaide Vacchiano, Claudia Verginelli, e tutto il personale dell'Istituto Piaget-Diaz di Roma. Studenti partecipanti
In collaborazione con
Artkademy, Fondazione Mondo Digitale, Laboratorio 53 / Guide Invisibili, orizzontale Promosso da
Gruppo Teatro Airesis, sguardo contemporaneo Coordinamento
Carmela Rinaldi Artisti e professionisti laboratori
Mamadou Cellou Diallo, Emi.Artes, Nasrin Mohiti Asli, Leonardo Petrucci, Marco Stefanelli, Ivan Tresoldi, Matteo Viscogliosi, Zeno.Pax Coordinamento didattico
Salvatore Canneto, Maria Rosaria Cappelli, Assunta Corricciati, Clelia Gentili, Gaetano Iannì, Carmela Intraguglielmo, Roberta Nelli, Roberta Poli Gestione amministrativa
Simonetta Ragni, Dolores Schiavano
Antoinette Akol, Jose David Banegas, Alessandra Bardini, Daniela Battista, Noemi Benedetti, Caterina Betti, Serena Biello, Alice Bracchetti, Francesco Bradini, Alessandro Calicchio, Tommaso Cocumelli, Giulia Caprino, Paola Cardillo, Katyusha Carvalleira, Beatrice Caterino, Alessandro Celaidis, Chiara Ceradonio, Sara Cerqua Massera, Sofia Cicchetti, Veronica Coppola, Irene Costa, Agnese Credentino, Sofia Crescenzi, Francesca D’Aloise, Gaia Di Domizio, Hind El Amaoui, Giulia Fabiani, Andrea Farnesi, Martina Fugnanesi, Valeria Fulvimari, Elisa Galante, Saba Naomi Gamal Ismail, Martina Garofali, Ludovica Genovese, Giulia Giaffreda, Francesca Giannini, Claudia Giglio, Josselin Gonzalez, Sofia Grasso, Elena Caterina Guacci, Amira Hamla, El Amaoui Hind, Martina Iaccarino, Iacoboni Denis Idriceanu, Azzurra Aurora Iannotta, Barna Kabir, Desirè Lauri, Claudia Liberotti, Sara Maisa, Dolor Sayra Mae Mendoza, Rachele Matarrese, Alessia Mazzetti, Serena Mei, Serena Melis, Maria Gloria Miani, Giulia Miraglia, Giada Mollo, Chiara Musmeci, Alia Myrzaeva, Angela Napolitano, Simbana Nataly, Valerio Alessio Nedelcu, Ngetope Desney Oshoakpeme, Sara Ottone, Aurora Palladini, Eleonora Palma, Davide Papagno, Serena Patera, Mishelle Perez, Nayeli Perez, Michela Porcelli, Turin Rahman, Chiara Rizzo, Mattia Rocchi,Aurora Rogai, Michela Soto Rojo, Alexandra Romcea, Romcea Alexandra, Fabiana Rossi, Arianna Salvati, Ivan Sanguedolce, Maria Maddalena Sapunaru, Fatima Sassi, Antonio Serafini, Emanuela Spera, Ilaria Tantalo, Benjamin Cristian Ursut, Sara Ventrella, Martina Volpe, Ilaria Zucaro. Dedicato a Loredana
INDICE
Laboratorio di arte, scienza e nuove tecnologie Leonardo Petrucci
p.59
p.15
Laboratorio di scenografia urbana orizzontale
p.77
p.23
Laboratorio di arte e poesia partecipata Artkademy con Ivan Tresoldi
p.93
Team
p.113
Prefazione
p.8
Il ruolo dell’arte contemporanea nella formazione
p.12
Collezione Di Classe: Il progetto Laboratorio di fabbricazione digitale Fondazione Mondo Digitale Laboratorio di autonarrazione sonora e sound art Laboratorio 53 / Guide Invisibili
p.41
Prefazione
Giovanni Scancarello Dirigente Scolastico Istituto d’Istruzione Superiore Statale “Piaget-Diaz”
Il progetto Collezione Di Classe, realizzato grazie al finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito dell’avviso Scuola attiva la cultura del piano Cultura Futuro Urbano, ha costituito un’esperienza significativa per l’Istituto Piaget-Diaz. Ha permesso di realizzare attività artistiche e culturali, di aprire la scuola al territorio e di arricchire l’offerta formativa attraverso 8
percorsi progettuali innovativi, capaci di coinvolgere e valorizzare le diverse sedi, secondo gli obiettivi che caratterizzano il nostro PTOF (Piano Triennale dell’Offerta Formativa). Le sedi della nostra scuola, dislocate su quartieri diversi per complessità e caratteristiche (nel V e VII Municipio di Roma Capitale), hanno avuto l’opportunità di sperimentare nuove modalità di apertura e integrazione con il territorio attraverso l’arte. Il coinvolgimento della Fondazione Pastificio Cerere è stato spontaneo e immediato, in virtù dell’esperienza positiva del 2017, grazie alla quale era stata realizzata, insieme all’artista Pietro Ruffo e al fotografo Ottavio Celestino, la prima opera di Collezione Di Classe, “Non dirmi che hai paura”, poi selezionata come finalista al Global Junior Challenge 2019.
sede), sono state programmate uscite nei quartieri e incontri presso il FabLab della Palestra dell’Innovazione di Fondazione Mondo Digitale, che da anni costituisce un punto di riferimento nel nostro territorio per l’utilizzo creativo delle nuove tecnologie. Il sopraggiungere dell’emergenza sanitaria da Covid-19, ha rallentato l’avanzamento del progetto, ma gli artisti e i professionisti esterni, anche a distanza, hanno tenuto viva l’attenzione sull’esperienza svolta, salvaguardando il dialogo con i vari gruppi di studenti. Presentiamo con molto orgoglio questo lavoro che sottolinea la necessità per le scuole di usufruire di risorse per l’attivazione di percorsi educativi che coniughino cultura e arte attraverso modalità innovative, processi creativi e partecipativi che siano strumenti di crescita, integrazione ed educazione alla cittadinanza.
In questa nuova edizione diversi artisti e professionisti hanno accompagnato i ragazzi del biennio alla scoperta dei loro quartieri e delle opportunità creative insite nel lavoro artistico, stimolandone la curiosità e il coinvolgimento attivo. Sono stati creati percorsi specifici per ciascuna sede, considerando anche le particolari caratteristiche dei corsi del nostro Istituto (Servizi per la Sanità e l'Assistenza Sociale, Industria e Artigianato per il Made in Italy, Manutenzione e Assistenza Tecnica). Gli studenti hanno partecipato con grande entusiasmo ai laboratori, gestendo tutte le fasi del lavoro e contribuendo alla realizzazione delle opere d’arte. Il tempo a scuola si è dilatato nelle attività pomeridiane che hanno permesso ai ragazzi di sperimentare le loro abilità creative e di conoscere e vivere in maniera diversa il territorio. Sotto la guida attenta dei docenti coinvolti (due per ciascuna 9
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Il ruolo dell’arte contemporanea nella formazione
Marcello Smarrelli Direttore Artistico Fondazione Pastificio Cerere
L’eredità culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Essa comprende tutti gli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi. [dalla Convenzione di Faro, 2005]
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Nella mission della Fondazione Pastificio Cerere vi è una attenzione particolare alla sperimentazione e a tutte le attività rivolte alla formazione. Non potrebbe essere diversamente se si considera la storia dell’edificio in cui ha sede la Fondazione e la sua riconversione da antica fabbrica di pasta a luogo di produzione artistica, hub culturale, spazio di lavoro e di scambio, sempre aperto all’accoglienza. Dagli anni ’70, dopo un periodo di abbandono, gli artisti hanno iniziato a ripopolare i locali dell’ex semoleria, riadattando gli spazi industriali in ateliers, trovando in questo edificio non solo una dimensione creativa in cui potersi esprimere in piena libertà, ma una comunità di riferimento con cui confrontarsi, scambiare idee ed esperienze, crescere. In questa continua presenza e nell’incessante scambio tra artisti, architetti, registi, scrittori, critici, va ricercata la natura formativa del Pastificio Cerere, che la Fondazione ha cercato nel tempo di sistematizzare, facendo attenzione a che non perdesse il suo prezioso tratto di spontaneità e di eclettismo.
Collezione Di Classe è parte integrante della mission della Fondazione Pastificio Cerere che dal 2011 - attraverso il programma “Curare l’educazione” - sperimenta un modello di apprendimento che utilizza l’arte come strumento della didattica, ponendo l’artista al centro del processo formativo. L’obiettivo è quello di far comprendere ai partecipanti gli elementi che determinano le dinamiche sociali, sviluppare un livello più profondo di conoscenza dei contesti e delle pratiche di integrazione, acquisire e condividere idee e informazioni che permettano una partecipazione più attiva alla vita delle comunità di riferimento. Un programma dedicato all’educazione che ha lo scopo di valorizzare quell’eredità culturale intesa come risorsa fondamentale per la costruzione di una società pacifica e democratica in cui sia rispettata e promossa la diversità culturale.
Da sempre arte genera arte e al Pastifico Cerere questo diventa tangibile nel susseguirsi delle generazioni di artisti che qui continuano a vivere o a transitare, come assistenti ma anche per un periodo di residenza, per una mostra o un progetto. Per dare humus a questa terra felix, la Fondazione propone ogni anno un ricco e variegato programma di mostre, laboratori didattici, progetti formativi, premi e residenze, che favoriscono l’interazione dei linguaggi artistici contemporanei, la sperimentazione di nuove modalità d’intervento e partecipazione, stimolando un dialogo aperto con un pubblico sempre più eterogeneo. 13
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ARTISTI+ STUDENTI
IDEAZIONE E REALIZZAZIONE OPERE D’ARTE 15
LA SCUOLA DIVENTA UN MUSEO 16
Collezione Di Classe: il progetto
Collezione Di Classe è il progetto della Fondazione Pastificio Cerere che promuove l’educazione nelle scuole attraverso l’arte contemporanea, ideato e curato da Marcello Smarrelli insieme a Claudia Cavalieri ed Emanuela Pigliacelli. Si tratta di un processo a lungo termine che sperimenta un metodo con l’obiettivo di dotare gli istituti scolastici di una collezione di arte contemporanea, nella convinzione che essere esposti abitualmente all’arte crei una maggior confidenza con questo linguaggio, spesso percepito come ostico, ma in realtà vicino all’esperienza quotidiana. La Fondazione individua per ogni appuntamento uno o più artisti per svolgere attività laboratoriali con gli studenti, su argomenti di attualità condivisi con i docenti e coerenti con il piano dell’offerta formativa degli istituti. All’interno di queste attività, gli studenti vengono coinvolti in modo attivo nell’ideazione e realizzazione di opere d’arte collettive destinate a formare nel tempo una vera e propria collezione di cui loro stessi diventano mediatori e conservatori. Oltre a contribuire alla riqualificazione degli ambienti scolastici, Collezione Di Classe offre l’opportunità di realizzare mostre, workshop, incontri con gli artisti, visite guidate condotte dagli studenti, trasformando di fatto la scuola in un museo di arte contemporanea. La prima opera creata per Collezione Di Classe è stata "Non dirmi che hai paura" (2017, inchiostro su carta intelata, 200 x 280 cm), realizzata dall’artista Pietro Ruffo in collaborazione con il fotografo Ottavio Celestino insieme ad una classe di studenti dell’Istituto Piaget-Diaz di Roma e un gruppo di ragazzi del centro di accoglienza per minori stranieri CivicoZero. Per rispondere al desiderio degli studenti maturato durante il workshop, l’opera è stata collocata in
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prossimità del bar interno, importante punto di incontro per tutta la popolazione scolastica. Da settembre 2019 a ottobre 2020 Collezione Di Classe continua con un’edizione più articolata, realizzata con l’Istituto Piaget-Diaz di Roma grazie al finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo nell’ambito dell’avviso Scuola attiva la cultura del piano Cultura Futuro Urbano. Il progetto intende attuare un processo rigenerativo sul tessuto urbano dei quartieri coinvolti, proprio a partire dalla scuola, trasformandola in un presidio culturale e sociale aperto a tutta la cittadinanza. I partner di questa edizione sono Fondazione Pastificio Cerere, Fondazione Mondo Digitale, Artkademy con Ivan Tresoldi, Laboratorio 53 con Guide Invisibili, orizzontale, Leonardo Petrucci: professionisti che operano in ambito culturale, creativo e sociale e che, attraverso attività in campi differenti e complementari (arte, tecnologie digitali, architettura, pratiche relazionali ed interculturali), hanno offerto una proposta completa per una rigenerazione urbana che parte dalla conoscenza e dal rispetto del proprio territorio per ristabilire una connessione tra spazi e comunità.
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Crediti: Simona Scalas
L’attivazione di processi creativi, che rispecchiano le specificità di ogni partner coinvolto, ha contribuito a stimolare la condivisione di idee e desideri degli studenti e a rafforzarne le capacità di osservazione, riflessione e co-progettazione, potenziandone al contempo le abilità sociali. Ha inoltre incrementato l’offerta culturale della scuola e dei quartieri interessati (Tuscolano, Quadraro, Don Bosco, Tor Sapienza) in cui sono dislocate le sedi dell’Istituto Piaget-Diaz: aree periferiche e semiperiferiche in cui al forte sviluppo urbanistico e al conseguente aumento della popolazione, non ha fatto seguito un
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adeguato incremento di spazi associativi e culturali. Collezione Di Classe, oltre alla creazione di opere artistiche permanenti, ha consentito dunque alla scuola di aprirsi al territorio con diverse iniziative tese a coinvolgere gli allievi e i residenti, rafforzando il valore dell’arte come linguaggio universale, mezzo di dialogo e di comunicazione trasversale, stimolatore di creatività e innovazione. Inoltre la sperimentazione attraverso le nuove tecnologie ha permesso a tutti un’ampia conoscenza degli strumenti digitali emergenti e si è rivelata un’opportunità importante nel momento in cui il progetto ha subito un rallentamento per l’emergenza causata dalla diffusione del Covid-19, permettendo di portare avanti, in modalità remota, molte attività che altrimenti si sarebbero fermate e mantenendo vivo il contatto con gli studenti.
Quartiere Tor Sapienza
Con questa edizione, il progetto auspica ancora una volta a dimostrare quanto l’investimento in attività culturali e la promozione di tutte le professioni artistiche e creative aiuti a migliorare le condizioni di vita personali e della comunità di riferimento, favorendone la partecipazione attiva, la cura e il benessere, in un’ottica di welfare culturale.
Quartiere Tuscolano Quartiere Quadraro Quartiere Don Bosco
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Laboratorio di fabbricazione digitale
BE – Be Empathic di Fondazione Mondo Digitale
“Lo smarrimento iniziale di un dibattito astratto che diviene forma concreta, reale, tra le mani dei ragazzi� Matteo Viscogliosi
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Fondazione Mondo Digitale
L’esperienza offerta dalla Fondazione Mondo Digitale si è svolta presso la Palestra dell’Innovazione (Phyrtual InnovationGym), un ambiente fisico-virtuale per l’apprendimento esperienziale e la pratica dell’innovazione in tutte le sue espressioni. Il laboratorio, tenuto dal formatore Matteo Viscogliosi, si è articolato in quattro percorsi con attività di fabbricazione digitale e prototipazione rapida, rivolti a gruppi di studenti provenienti da ciascuna delle quattro sedi dell'Istituto Piaget-Diaz di Roma. All'interno del FabLab, dotato di tutte le strumentazioni necessarie per dare libero sfogo alla creatività, gli studenti hanno progettato e realizzato quattro diverse opere, oggetti o gadget con l’intento di valorizzare e riqualificare gli ambienti scolastici che frequentano quotidianamente. Dopo un approfondimento sulle tecnologie a disposizione – taglio laser, stampa 3D, software di progettazione e materiali utilizzabili – ogni gruppo ha definito il progetto nella sua forma e nelle sue funzioni, scoprendo come rendere un oggetto intelligente attraverso potenzialità e sintassi del codice di programmazione.
Laboratorio di fabbricazione digitale
I pank with you è una panchina ispirata al tema della musica: la nota è la matrice che genera la forma stessa della panchina, armonizzata e calibrata per ottenere una seduta ergonomica. Una panchina dalle forme morbide, ecosostenibile ed empatica: tramite sensori e un sistema di biodata l'oggetto è in grado di reagire nel momento in cui si entra in contatto con esso, generando suoni differenti a seconda di come viene toccato.
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RTL è un mobile pensato per rendere più accoglienti gli spazi della scuola, è un oggetto modulare e componibile che unisce natura e tecnologia, forma e funzione. Il mobile è pensato per contenere piante di piccole e medie dimensioni che, grazie a un sistema di biodata, sono in grado di emettere suoni nel momento in cui vi si entra in contatto. Felirsità: due parole, felicità e diversità, sono frutto di una ricerca analitica sul territorio per evidenziarne valori e caratteristiche. Una lunga riflessione sui sorprendenti risultati raccolti ha portato alla creazione di un vocabolario di forme e colori, parole evocative e immagini archetipe, con la volontà di rappresentare le diversità e farle convivere in un unico libro e in un unico mondo possibile. Nei pannelli di ConteNudo la canzone contemporanea si mette a nudo, si rapporta con la poesia del passato e invade gli spazi della scuola. Il valore delle parole, scelte dagli studenti analizzando i testi di alcune canzoni, diviene metafora visiva, che apre le porte delle classi dell'istituto: gioia, malinconia, tristezza, allegria, sentimenti che rappresentano il vortice di emozioni che tutti i giorni ci pervade.
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“Grazie a questa iniziativa ho messo alla prova la mia libertà di espressione.”
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“Ho capito che il lavoro di squadra vince sempre!�
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“Grazie a questo laboratorio mi sono sentita libera di esprimere la mia creatività senza giudizi o critiche.”
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“È stato emozionante seguire passo passo la progettazione di un oggetto nato dalla creatività di ognuno di noi.”
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“Ho compreso che riciclare è meglio che sprecare.” one i z a lizz a e R 37
Laboratorio di fabbricazione digitale
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Fondazione Mondo Digitale
▲ I pank with you, 2020 Panchina sonora tecnica a incastro, legno, stoffa, Arduino 110 x 60 x 90 cm
RTL, 2020 ▶ Mobile in moduli con piante sonore tecnica a incastro, legno, plexiglass, Arduino 5pz 30 x 60 cm
Laboratorio di fabbricazione digitale
ConteNudo, 2020 ▶ Pannello poesia visiva, legno 5pz 70 x 70 cm
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▲ Felirsità, 2020 Libro poesia visiva, cartonlegno e carta 40 x 40 cm
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Laboratorio di autonarrazione sonora e sound art
Ti racconterò di Me di Laboratorio 53 / Guide Invisibili
“Un viaggio sonoro nell'adolescenza dei millennials. Una confidenza intima e segreta di dolore, rabbia e amore� Marco Stefanelli
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Laboratorio 53/ Guide Invisibili Laboratorio di autonarrazione sonora e sound art
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FAS E 1 L’opera Ti racconterò di Me è il risultato del laboratorio di autonarrazione sonora e sound art tenuto da Mamadou Cellou Diallo e Marco Stefanelli, autori di Guide Invisibili. L'attività ha visto la partecipazione di una classe di studentesse della sede di Via Nobiliore dell’Istituto Piaget-Diaz di Roma, situata nel quartiere Don Bosco. Attraverso registrazioni ambientali, interviste e condivisione di segreti davanti al microfono, quattordici ragazze hanno ricomposto il complesso puzzle delle loro relazioni familiari e d’amore, del rapporto con le amicizie e con la città che abitano. Il risultato è un’opera composta da due elementi: una traccia sonora - racconto che parla di amore, solitudine, famiglia e adolescenza dal punto di vista delle studentesse - e una stampa a secco con la scritta “Quando c'è tipo qualcuno non riesco tanto a parlare”, testimonianza visiva di quanto è stato realizzato. L'opera sonora è stata creata per essere fruita nell’area intorno a Piazza Don Bosco ma può essere ascoltata all’aperto in una qualsiasi piazza di una qualsiasi città, seduti su una panchina o passeggiando liberamente all'ombra degli alberi.
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Laboratorio 53/ Guide Invisibili
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“Ho capito grazie a questa esperienza che le emozioni hanno tante sfumature.�
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“Grazie a questa avventura, ho iniziato a capire le mie emozioni, diventando più aperta e quindi più disponibile a comprendere anche quelle degli altri.” e ision v i d Con
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“Questa esperienza mi ha insegnato l’importanza di saper ascoltare gli altri, anche persone sconosciute, sviluppando un’empatia tale da immedesimarmi in loro.”
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“Questo laboratorio mi ha permesso di comprendere meglio l’importanza del mio territorio di appartenenza.”
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“È stato emozionante iniziare a parlare senza avere paura di sbagliare.”
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“È stato molto interessante affrontare temi sociali attraverso l’uso delle nuove tecnologie.”
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▲ Ti Racconterò di Me, 2020 traccia sonora
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Laboratorio 53/ Guide Invisibili
Laboratorio di arte, scienza e nuove tecnologie
Contemporary Stars di Leonardo Petrucci
“L’Arte è come un’astronave che ci permette di esplorare nuovi mondi e nuove dimensioni” Leonardo Petrucci
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Leonardo Petrucci Laboratorio di arte, scienza e nuove tecnologie
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L’opera Contemporary Stars è il risultato dell’omonimo laboratorio tenuto dall’artista Leonardo Petrucci, rivolto ad un gruppo di studenti della sede di Via Taranto dell’Istituto Piaget-Diaz di Roma. Guidati dall’artista, i partecipanti hanno individuato dei simboli appartenenti alla loro quotidianità di cui hanno eseguito ciascuno un disegno su carta, facendo particolare attenzione alla sintesi grafica degli elementi scelti. Ne è derivata una costellazione contemporanea la cui forma riprende la pianta dell’edificio scolastico e in cui le nuove “stelle” corrispondono ai simboli disegnati dagli studenti.
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Inoltre, l’opera è corredata da un QRcode che permette a chiunque di immergersi in questa nuova dimensione: i disegni, elaborati digitalmente, hanno dato vita ad un’alternativa volta celeste, ricca di elementi generativi di nuove mitologie, rappresentative del mondo e dei valori contemporanei. Il laboratorio è stato accompagnato da un evento aperto al pubblico dal titolo “Costellazioni, Mitologie celesti”, una conferenza tenuta dall’astrofisico Gianluca Masi, sul rapporto tra la storia delle stelle e le mitologie che le hanno portate ad essere così famose nel corso del tempo, attraversando civiltà di varie epoche: un viaggio nell’universo per riflettere sull’importanza di volgere nuovamente lo sguardo al cielo, svelandone così alcuni dei suoi più affascinanti segreti.
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Leonardo Petrucci
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Laboratorio di arte, scienza e nuove tecnologie
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“Ho imparato la bellezza nonostante le imperfezioni.�
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Leonardo Petrucci
Leonardo Petrucci Laboratorio di arte, scienza e nuove tecnologie
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“Ho scoperto quanto sapere usare il chiaroscuro renda speciale i caratteri del disegno.�
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“Ho imparato che disegnare è un’esperienza piacevole anche senza essere così bravo. ”
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“Ci siamo divertiti a creare tutti insieme un nostro firmamento!” Re alt àV irtu ale 71
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Leonardo Petrucci ▲ Contemporary Stars, 2020 disegni su carta, listelli di legno e immagini in VR 280 x 217 cm
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Leonardo Petrucci ▲ Contemporary Stars, 2020 immagini in VR
Clicca sul qr code per visualizzare l'immagine in VR
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Laboratorio di scenografia urbana
Messa in scena di orizzontale
“L’architettura temporanea ci permette di esplorare territori sconosciuti: crediamo che l’effimero vada ben oltre il significato di breve durata ed inneschi nello spazio processi di stratificazione semantica che lo trasformano in luogo.” Nasrin Mohiti Asli
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Messa in scena è il laboratorio di scenografia urbana tenuto da Nasrin Mohiti Asli del collettivo di architetti orizzontale, per una classe di studenti della sede di Via Diana dell'Istituto Piaget-Diaz di Roma. Il laboratorio è stato introdotto da una lezione aperta dal titolo “Riabitare e ricostruire lo spazio comune”, durante la quale sono state presentate al pubblico partecipante nuove e diverse modalità di azione nello spazio pubblico. Ispirandosi alla produzione teatrale, la messa in scena è stata l’input per esplorare la città e leggere gli spazi comuni come un insieme di persone, rituali e scene, tra realtà e finzione.
Laboratorio di scenografia urbna
Gli studenti hanno esplorato con una lunga passeggiata il quartiere del Quadraro - dove è situata la sede dell’Istituto coinvolta - incontrando i personaggi storici e attraversando i luoghi iconici, le quinte urbane e i riferimenti simbolici, gli spazi pubblici e le relative modalità d’uso, le abitudini personali e collettive.
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Ideaz ione
Attraverso l'analisi e la reinterpretazione di quanto emerso dall'esperienza, si è scelto di lavorare sull’elemento dell’arco, da riproporre in chiave contemporanea e realizzare attraverso materiali di recupero (pannelli in legno pretagliati, galleggianti in neoprene usati in piscina, etc). Il teatro della scuola si è così trasformato temporaneamente in un’officina di progettazione e costruzione. Partendo da piccoli modelli in scala, hanno preso forma quattro scenografie utili: una seduta fioriera, un tavolo per la ricreazione, un arco bacheca con telefono senza fili e un arco ludico. Le scenografie occupano lo spazio scolastico della sede andando a costituire il paesaggio urbano attraversato durante la fase esplorativa e reinterpretato collettivamente. Una connessione tra lo spazio pubblico della città e la scuola.
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“Questo laboratorio mi ha permesso di conoscere meglio la mia città e in particolare il luogo in cui vivo.”
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“Ho compreso il senso del lavorare in gruppo, tenendo conto delle abilitĂ di ognuno.â€?
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Laboratorio di scenografia urbana
“Ho scoperto la grande importanza del riciclo creativo dei materiali che può permettere di trasformarli in qualcosa di utile, evitando di inquinare.â€?
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â–˛ Arco ludico, 2020 work in progres
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â–˛ Arco bacheca con telefono senza fili pannelli in legno pretagliati e galleggianti in neoprene
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Laboratorio di poesia e scrittura creativa
Dare la parola il filo del discorso di Artkademy
"SarĂ solo sognare che ci terrĂ svegli" Ivan Tresoldi
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Dare la parola – il filo del discorso è il risultato del laboratorio di poesia e scrittura creativa di Artkademy tenuto da Ivan Tresoldi in collaborazione con Emi.Artes e Zeno.Pax, rivolto ad un gruppo di studenti della sede di Viale De Chirico dell’Istituto Piaget-Diaz di Roma.
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Durante l’emergenza sanitaria da Covid-19, si è svolta una prima fase del laboratorio con una lezione a distanza, in cui sono state introdotte le tematiche dell'opera in divenire.
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Gli autori, ispirati dal detto “Non è più il tempo in cui Berta filava”, hanno realizzato un intervento murale che raffigura Berta impegnata a tessere un arazzo che è fatto di storia, di memoria ma anche di futuro. Un filo rosso avvolge tutta la città di Roma e le sue infinite periferie, un filo rosso che unisce un adolescente a una dolce vecchina, il futuro e la storia. Ad accompagnare il murales, una poesia di Ivan Tresoldi con parole di vita piena di chi è tornato a sognare ma anche a cucire parti di una vita già vissuta e di una ancora da vivere, di chi inciampa e impara a rialzarsi, di chi abbatte i muri per tornare ad abbracciare la vita, la città e le persone che la animano.
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▲ ▶Dare la parola - il filo del discorso, 2020 acrilico per esterni su muro
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Artkademy Laboratorio di poesia e scrittura creativa
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La vita è tutta aperta. Poesia per Berta e il filo ritrovato il giorno che piove e c’è il sole è il giorno che Berta l’ha perso il filo dei discorsi e dei rimpianti rincorsi a parole quel filo rosso filato più non posso che s’è persa anche un poco di lei tra i fossi dei confini dentro i muri chiusi dei suoi prodigi a specchiarsi i nei e i giorni delusi piena di terra brulla tra i pugni ma povera di luce che brilla tra i sogni e Berta così in basso oggi ha guardato in alto perché piove e c’è il sole è la prima volta dalla sua ultima vita che vede colore e a guardare il cielo capita che t’inciampi come camminare di notte una collina arata con le stelle davanti e infatti casca un millimetro di filo rimasto quel filo rosso così fragile che t’incastra il cuore ma che d’incanto la sfiora appena e la lascia di sasso e paure e ha sciolto piano il nodo ma evita di inciampare la vita ma lievita m’ora che s’è accorta che si ricorda che un campo è come il mare è come il cielo è di tutti e ti inonda è di tutti e non lo si circonda e un lato lontano dai suoi averi da imperatrice il privilegio è chi ti scrive addosso ma non te lo chiede ne te lo dice oltre l’ultimo masso posato a guardia del tiranno Berta passeggia e poco a poco scopre l’inganno mentr’un capello di vento le sfiora le ciglia una lacrima cade e infiora il ciglio e le si annoda un pensiero casca parapiglia e in tasca ritrova una briciola di filo chiude gli occhi ma alza lo sguardo e come un petardo
si ricorda del tempo un cui tirò la corda il tempo di quando s’è persa in fretta che tutto quel bene gli ha dato danno ricchezza di cose m’animo in affanno e Berta come lavata da un lampo ritorna i suoi passi il campo e in una notte sola abbatte tutti i muri sbriglia i nodi e si ricorda dei furori che avere le cose è starci fuori restituisce la terra ai fiori le more ai rovi e tornando ogni suo passo e ogni sua orma Nerone s’incendia perché tutta Roma se ne accorga che Berta ha sciolto gl’angoli e abbattuto i mattoni che restituisce il campo ai suoi veri padroni alla prima vera ai suoi profumi ai sapori delle stagioni alle rive ai fiumi la storia racconta ora di tutto il filo del discorso di questa nostra vita che mi sarei perso se fossi stato nascosto ora che Berta fila ancora ora che il filo resta disperso sii te stessa e te stesso che la vita è ovunque e tutta aperta come un campo da dove è passata una leggenda quella di un Tiranno con la sua noia a reggia quello di un gomitolo tirato che s’è fatto veleno quella di Berta che in un giorno di sole e pioggia è divampata libertà e si è fatta arcobaleno.
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Team L'Istituto di Istruzione Superiore “Piaget-Diaz” di Roma offre diverse tipologie di percorsi professionali: Servizi per la Sanità e l'Assistenza Sociale, Industria e Artigianato per il Made in Italy, Manutenzione e Assistenza Tecnica, Servizi Commerciali, Servizi Culturali e dello Spettacolo e Gestione delle Acque e del Risanamento Ambientale. L'Istituto è dislocato su quattro plessi, ubicati in diverse zone di Roma: Tuscolano (sede centrale di Viale Marco Fulvio Nobiliore e sede di Via Diana); Prenestino (sede di Viale Giorgio De Chirico) e San Giovanni (sede di Via Taranto). La dislocazione su più Municipi ha consentito di stabilire contatti permanenti con le istituzioni dei territori per la realizzazione di progetti comuni finalizzati all'arricchimento dell'offerta formativa. piagetdiaz.edu.it La Fondazione Pastificio Cerere nasce a Roma nel 2004, all’interno di quello che un tempo era il Pastificio Cerere, una ex fabbrica di pasta divenuta dagli anni '70 un punto di riferimento per l'arte contemporanea. Oltre ad una ricca proposta di incontri, mostre e laboratori, la Fondazione realizza progetti di arte pubblica, residenze per giovani artisti e curatori, programmi educativi innovativi per studenti con l'obiettivo di favorire l’interazione dei linguaggi artistici contemporanei e la sperimentazione di nuove modalità d’intervento, stimolando un dialogo aperto con la città e coinvolgendo un pubblico sempre più eterogeneo. pastificiocerere.it La Fondazione Mondo Digitale è un’organizzazione non profit orientata alla conoscenza, guidata dalla sua nascita nel 2001, come Consorzio Gioventù Digitale, dal professore emerito Tullio De Mauro. Da quasi 20 anni la FMD è impegnata nella diffusione della cultura dell'innovazione per una nuova economia della conoscenza come motore di sviluppo del paese. Usa le tecnologie digitali come acceleratore sociale, per alimentare la crescita, il benessere, la produttività e la competitività, affinché un ecosistema innovativo sia un valore per tutti, dal cittadino alle imprese. La FMD sviluppa strumenti e progetti nell’ambito dell’istruzione, dell’inclusione digitale e dello sviluppo territoriale e di comunità. Con un programma integrato di ricerca, azione, sviluppo e implementazione, collabora con scuole, imprese, organizzazioni non profit, centri di ricerca e pubbliche amministrazioni, cercando di rendere sempre e ovunque le persone protagoniste di ogni iniziativa. mondodigitale.org
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Guide Invisibili è un team di autori e produttori di contenuti audio nato all’interno dell’Associazione Laboratorio 53. Dal 2016 il team ha prodotto una collezione di sei passeggiate sonore, guide audio di altrettanti quartieri romani una narrazione unica della città dalla prospettiva di giovani migranti ospiti dei centri di accoglienza della Capitale. Le passeggiate sonore di Guide Invisibili hanno arricchito il calendario di eventi dell’Estate Romana 2019 di Roma Capitale e hanno vinto nel 2019 il premio NGO Innovation Award dell’UNHCR. soundcloud.com/guideinvisibili Leonardo Petrucci nasce a Grosseto nel 1986. Si forma nel 2009 all’Accademia di Belle Arti di Roma e dal 2012 lavora nel suo studio presso il Pastificio Cerere nel quartiere San Lorenzo a Roma. La sua ricerca artistica si concentra attorno a tematiche molto particolari, che da sempre affascinano l’essere umano, date le proprietà mistiche e simboliche che possiedono materie come la Geometria Sacra, l’Alchimia, la Cabala e l’Astrologia. L’aspetto fondamentale nelle sue opere è la capacità di intrecciare tra questi campi, tematiche più contemporanee e scientifiche, come la Biologia, la Fisica Quantistica e l’Astronomia, attribuendo così un aspetto di maggiore veridicità alla visione d’insieme. orizzontale è un collettivo di architetti con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, paesaggio, arte pubblica e autocostruzione. Dal 2010 promuove progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani, e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica. orizzontale ha costruito e sviluppato progetti in Italia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Ucraina, Portogallo, Olanda. orizzontale.org Artkademy è ideazione, progettazione e realizzazione di produzioni artistiche, culturali e di comunicazione visiva per brands ed enti pubblici. Fondata nel 2015 da un'idea di Ivan Tresoldi, Alessandro Bertoldi e Riccardo Aimerito, Artkademy si avvale oggi delle competenze di Francesco Muti, Simone Pallotta, Emanuela Salvatori e Luca Simeoli. I suoi professionisti operano trasversalmente da dieci anni nel settore privato in quello pubblico ideando e producendo progetti artistici, culturali e comunicativi. artkademy.org
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Progetto ideato e curato da Marcello Smarrelli con Claudia Cavalieri ed Emanuela Pigliacelli
l’Istituto Piaget-Diaz di Roma nell’ambito di Scuola attiva la cultura