Verso nuovi modelli di convivenza tra le persone e con il creato. Da competizione a cooperazione

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Progetto 2015 della Commissione diocesana di Jesi per la pastorale sociale e del lavoro, giustizia e pace e custodia del creato1. In cammino verso nuovi modelli di convivenza tra le persone e con il creato. Dalla competizione alla cooperazione. PRIMA PARTE Attraverso il progetto che di seguito presentiamo2, indichiamo i prossimi obiettivi che abbiamo individuato come prioritari e che intendiamo perseguire il più possibile insieme alle altre realtà ecclesiali e sociali della diocesi. Per questo motivo le linee guida esposte sono da considerarsi aperte ad altri contributi. Alcune attività sono state già avviate durante quest’anno. La commissione raccoglie la sfida di Papa Francesco che sollecita a vivere la Chiesa, in questa fase storica, come un “ospedale da campo”. Il confronto con i vari documenti della Dottrina sociale della Chiesa e di quelli prodotti da altre agenzie sociali e culturali, è la base su cui poggia il nostro agire. Il tempo presente. Viviamo un tempo denso di ansie e paure causate dalla fine e dal fallimento di un modello di sviluppo che obbliga ad una trasformazione a vari livelli per superare ciò che viene genericamente definita crisi. Un tempo questo carico anche di aspettative per costruire un nuovo modello di convivenza sociale che impegna la Chiesa ad esplorare nuovi percorsi. Un’esplorazione che riguarda almeno tre frontiere: la frontiera della dottrina sociale della Chiesa che si confronta a livello planetario con il modello oggi prevalente del liberismo economico e sociale che sta determinando crescenti disuguaglianze che provocano squilibri e tensioni crescenti. Come Chiesa ci preoccupa che tale modello di sviluppo è adottato ed alimentato, in modo, spesso inconsapevole, dalle stesse vittime del sistema. Alcuni modelli di sviluppo alternativi, anche propugnati all’interno del mondo ecclesiale, si dimostrano validi e generosi sul piano simbolico ed educativo, ma poco efficaci su quello della concretezza nel breve periodo in cui i bisogni del lavoro, della lotta alla povertà ed alla disuguaglianza, della tutela dell’ambiente e della pace, debbono essere soddisfatti subito e quotidianamente. La frontiera della legislazione ovvero della tutela giuridica dei diritti sociali e civili spesso soccombenti ai vari interessi economici e finanziari che si dimostrano più forti della politica ed in grado di condizionare il sistema giuridico dei vari stati nazionali da qui la crescente critica alle istituzioni pubbliche. La competizione economica globale distrugge esistenze personali, familiari, sociali ed ambientali e porta all’affermazione della categoria “vincitori – vinti” facilitando la nascita di diffusi comportamenti violenti. La Chiesa può generare e far crescere nuove prospettive di convivenza per alimentare relazioni comunitarie aperte, solidali e nonviolente. Anche su queste basi il diritto potrà ritrovare una sua nuova forza ed efficacia partendo dalla tutela delle persone fragili facendole diventare protagoniste del cambiamento. La frontiera della evangelizzazione. Sempre più persone sono indifferenti a ciò che si sviluppa nelle Chiese locali nelle sue varie espressioni. Per molti cittadini significano assai poco parole, 1

Nel corso dei prossimi mesi alcuni progetti contenuti nel documento saranno dettagliati ulteriormente. Il documento integrale è visionabile nella pagina facebook della commissione: https://www.facebook.com/pastoralesociale.diocesijesi 2


gesti, riti, iniziative e dibattiti di vario tipo che sono spesso percepiti senza un concreto rapporto con le esistenze quotidiane. L’esortazione apostolica Evangelii Gaudium di Papa Francesco la consideriamo un tentativo di gestire questa difficoltà della Chiesa. Queste tre frontiere vanno esplorate nelle nostre comunità locali senza illudersi di fornire risposte facili e rassicuranti avendo invece la pazienza di capire e vivere accanto a tutte le persone testimoniando la nostra Fede consapevoli che la complessità la si affronta senza negarla perseguendo soluzioni parziali e temporanee accettando i segnali di sapienza e speranza che possono provenire da chiunque. La commissione diocesana di Jesi, per la pastorale sociale e del lavoro, Giustizia e Pace e Custodia del creato propone alcuni progetti ed attività esplorando la prospettiva di costruire e favorire quei processi che favoriscano la cooperazione anziché la competizione. Un processo già iniziato in modo diversi nel mondo i cui esiti non possiamo prevedere ma su cui vale la pena faticare. Un prospettiva che, in modi diversi, oggi in molti percepiscono come prioritaria dopo l’evidente fallimento di un modello di sviluppo le cui criticità da molti decenni erano state comprese da uomini e donne in grado di guardare il futuro. Con questa prospettiva abbiamo già realizzato alcune iniziative che svilupperemo anche nel biennio 2015-2016. Il metodo di lavoro della commissione. Riteniamo utile riportare parzialmente alcune note sul metodo di lavoro che stiamo adottando. Le riunioni della commissione. La commissione si riunisce periodicamente presso la sede del Centro pastorale diocesano in Via Lotto ed è composta da dieci membri. Ogni membro può proporre attività, progetti, idee. Ogni iniziativa proposta deve indicare il responsabile, i mezzi ed i tempi di realizzazione. Alla riunione è possibile invitare persone in qualità di esperti o semplici interessati alle attività. Collaborazioni e promozioni. La c. intende soprattutto valorizzare ciò che viene realizzato in diocesi. Non siamo un gruppo ecclesiale ma uno strumento che contribuisce alla attività pastorale. In questa prospettiva opereremo nei seguenti modi:  collaborazioni con le altre commissioni diocesane e con gruppi, associazioni e parrocchie, per iniziative già esistenti o da costruire attraverso l’apporto dei membri della c.;  promozioni e patrocini per proporre delle attività (singoli eventi, attività o progetti di breve/medio/lungo periodo), da affidare per la progettazione e/o gestione a gruppi, associazioni e/o parrocchie della diocesi prevedendo, quando possibile, anche un finanziamento per la realizzazione delle stesse privilegiando quei progetti che prevedano la collaborazione di più soggetti3. Risorse finanziarie. Le richieste di contributi sono presentate all’inizio di settembre di ogni anno alla Diocesi di Jesi secondo un programma dettagliato. Sarà comunque scelto uno stile sempre sobrio per ogni iniziativa e si cercheranno risorse anche presso altre agenzie. Nei primi dieci mesi di attività sono state impegnate risorse per circa 500 euro.

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Il 24 luglio 2014 abbiamo patrocinato una iniziativa che ricordato il XX anniversario del genocidio in Randa.


SECONDA PARTE Alcuni progetti ed attività. Esponiamo progetti ed attività alcuni dei quali già attivati: Sono indicati i referenti che riferiscono periodicamente alla c. 

Progetto formazione: Referente: Giancarlo Uncini.

Attività: eventi formativi. La c. organizzerà, promuoverà e favorirà la partecipazione a tutti quegli eventi formativi finalizzati a sviluppare la conoscenza, lo studio e l’approfondimento di tematiche legate agli ambiti di pertinenza della c. con particolare attenzione anche ai documenti del Magistero della Chiesa. Per il 2014-2016 si sono progettate le seguenti attività:  incontro di formazione sull’economia sociale di mercato e nuove prospettive di sviluppo sociale solidale;  incontro pubblici sui nuovi strumenti per il sostegno alla povertà e nuovi modelli di sostegno a livello locale;  il ruolo sociale della famiglia in collaborazione con la commissione per la pastorale familiare. Organizzazione di una conferenza con il prof. Stefano Zamagni dell’Università di Bologna. Referente: Marta Santoni Attività: Lessico per una città comune. Rubrica per Voce della Vallesina (in collaborazione con la comm. Diocesana per le comunicazioni sociali). Pubblicazioni di articoli sui temi della cittadinanza nelle sue varie declinazioni. Gli articoli sono scritti specificatamente per la nostra commissione e per Voce della Vallesina. Collaborazione con associazioni e gruppi ecclesiali per iniziative formative come già realizzato in occasione della “Primavera AC del 2014”. Si verificherà la stessa collaborazione anche per l’edizione del 2015. 

Progetto informazione. Referente, Maria Anderlucci

Apertura della pagina facebook: https://www.facebook.com/pastoralesociale.diocesijesi La pagina già attiva pubblica recensioni di libri, segnalazioni di conferenze, convegni, campi scuola e formazione, documenti ed altre informazioni pertinenti agli ambiti di intervento della c. Newsletter di coordinamento tra i membri della commissione e di tutti coloro che vogliono essere aggiornati sulle varie attività.  Progetto: sviluppo della rete delle attività sociali della diocesi. Referente, Giorgio Berti Collegamento con le varie realtà ecclesiali che si occupano direttamente ed indirettamente di questioni sociali e del lavoro per contribuire per quanto di competenza, alla formazione, informazione e coordinamento anche con le istituzioni pubbliche. Attività. Ricerca sui gruppi formali ed informali che si occupano di povertà nella diocesi di Jesi.


La necessità di conoscere in modo approfondito le realtà che operano nella diocesi per dare delle risposte alla crescente povertà, ha spinto la c. a contribuire allo sviluppo di una ricerca sociale collaborando con l’Università Politecnica delle Marche e l’Azienda Servizi alla Persona della Vallesina. La ricerca è finalizzata anche ad offrire il proprio contributo per promuovere dei protocolli di intesa tra soggetti privati ed enti pubblici.  Progetto “nuovi stili di vita”. Referente, Elio Corinaldesi Il 5 ottobre 2014 in occasione della giornata del Creato, la nostra Diocesi ha aderito formalmente alla rete interdiocesana denominata “nuovi stili di vita”. Questa decisione, su cui ci siamo impegnati per quasi un anno, sarà l’occasione per aiutare singoli, gruppi, parrocchie e famiglie a focalizzare nuove modalità con cui relazionarsi con l’ambiente (natura e persone).  Progetto “Orientamento al lavoro”. Referenti: Marta Santoni Incontri di formazione finalizzati per gruppi ed associazioni ecclesiali per promuovere la cultura del lavoro. Progetto della precedente commissione. 

Progetto “tante stelle un unico cielo” . Per un dialogo interetnico. Referente Marcelino Luis Fernando

In Italia, in questa fase storica, il diverso non ci infastidisce tanto per questioni razziali, di tipo filosofico o speculativo sulla presunta inferiorità di altre razze, com'era nell'essenza del pensiero antisemita tedesco del Terzo Reich. Noi italiani, invece, ci stiamo scoprendo sempre più impauriti ed infastiditi di fronte alla presenza di stranieri che determina la perdita di culture riconoscibili e quindi vengono meno e si perdono i punti di riferimento tradizionali. Lo straniero è anzitutto una persona che compete con gli italiani e che quindi li può rendere dei vinti. Lo spaesamento, le paure, le insicurezze derivanti da ciò, a volte lo proiettano sulla difensiva, verso un atteggiamento di rabbia, di sfida e perfino di vera fobia sociale contro chi è responsabile per questo straniamento. Lo straniero è visto come uno dei resposanbili della perdita del nostro benessere. Qui nascono i pregiudizi etnici, le paure, le diffidenze ed addirittura l'odio, che si può manifestare sotto forma di gesti di intolleranza, ma che si producono nell'alveo di una cultura non fondamentalmente razzista del nostro popolo. Partendo da questa sintetica analisi, la nostra commissione ha elaborato un progetto che verrà illustrato prossimamente e che sarà funzionale a mettere a disposizione un membro della nostra commissione che affronterà questi temi nelle realtà della diocesi che vorranno impegnarsi saltuariamente o sistematicamente su queste sfide.  Attività per la promozione della pace. Referente Maria Anderlucci. Dopo l’adesione e la partecipazione alla Marcia della pace Perugia – Assisi del 19 ottobre 2014 ed a quella regionale promossa dalla commissione regionale, la commissione favorirà la divulgazione e la partecipazione ad iniziative analoghe in collaborazione con altre realtà ecclesiali e civili convinti che tale obiettivo è fondamentale per tutte le persone, indipendemente dal loro credo religioso.  Attività: Progetto Policoro. Referente: Marta Santoni. Tale progetto, per sviluppare una nuova cultura del lavoro, non è implementato nella nostra diocesi. Obiettivo della c. nel breve periodo è comprendere se ci sono delle condizioni per poterlo sviluppare anche nel nostro territorio attraverso la definizione di obiettivi ben definiti che siano anzitutto l’offerta di un modello alternativo per creare e gestire nuove opportunità lavorative.


Attività: Giornata del Creato in collaborazione con la commissione per l’ecumenismo. Referente: Maria Anderlucci.

Iniziativa annuale finalizzata a sviluppare il tema proposto a livello nazionale dalla Cei; in collaborazione con la commissione diocesana per l’ecumenismo. 

Attività: Forum tematici su questioni politiche e sociali legate al territorio della Vallesina. Individuazione di un tema a cui sono chiamati ad esprimere il loro parere con interventi programmati e brevi vari soggetti con incarichi politici, amministrativi e tecnici.

Per informazioni e contatti: pasola.jesi@gmail.com Giorgio Berti 3383697329 Maria Anderlucci 3473679744 giancarlo.uncini@alice.it


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