Patrizio Gravano
APPUNTI MATEMATICI
IL CAMPO MAGNETICO TEORIA E APPLICAZIONI numero 27 - marzo 2017
INTRODUZIONE
Questo breve saggio contiene un sunto degli elementi di base della teoria del campo magnetico, a partire dagli elementi basici.
Cosi’ come fatto per il saggio precedente, relativa al
campo
elettrostatico,
la
parte
fisica
e’
intervallata da alcune note matematiche relative ad aspetti utili alla comprensione dell’elaborato.
Anche in questo caso ho cercato di elaborare nel modo piu’ semplice e piano possibile.
-1-
A questo numero ne sucedera’, nel mese di maggio, uno
ulteriore
dedicato
alla
teoria
del
campo
elettromagnetico e alle onde elettromagnetiche.
Patrizio Gravano
patrizio.gravano@libero.it
-2-
IL CAMPO MAGNETICO
1. L’EFFETTO MAGNETICO DELLA CORRENTE ELETTRICA
Uno
degli
effetti
della
corrente
elettrica
fu
scoperto dal fisico danese Hans C. Oersted ed e’ comunemente detto effetto magnetico della corrente elettrica.
Egli
ebbe
infatti
ad
evidenziare
che
un
filo
conduttore percorso da una corrente elettrica I interagisce
con
una
bussola
deviandola
dalla
direzione originaria.
Oersted dimostro’ l’esistenza di una forza magnetica che attiro’ la successive attenzione dei fisici M. Faraday e A.- M. Ampere.
-3-
A questo punto occorre dare una spiegazione delle ragioni per le quali una regione dello spazio e’ interessata
dalla
presenza
di
forze
magnetiche,
ovvero si e’ in presenza di un campo magnetico.
I campi magnetici ottenuti a partire da correnti elettriche sono di particolare importanza per le loro
applicazioni
pratiche,
quali
gli
elettromagneti.
2. ORIGINE DEI CAMPI MAGNETICI
Come appena detto una corrente elettrica genera un campo magnetico.
Vi e’ pero’ una seconda modalita’ generatrice di un campo magnetico, ovvero la presenza di particolari corpi, detti magneti permanenti, nei quali sono
-4-
rilevanti i moti degli elettroni costituitenti gli atomi che concorrono alla generazione di un campo magnetico,
risultante
dei
campi
magnetici
intrinseci degli elettroni orbitanti.
3. NOTA MATEMATICA – Il prodotto vettoriale
E’
utile
ripassare
la
nozione
di
prodotto
vettoriale.
Dati due vettori a e b esiste un piano dello spazio che li contiene.
Il prodotto vettoriale di detti vettori e’ cosi’ definito:
il
risultato
dell’operazione
e’
un
vettore
perpendicolare al piano dei vettori a e b avente direzione
ortogonale
-5-
ai
due
vettori,
verso
determinato dalla regola della mano destra e modulo eguale ai moduli dei due vettori moltiplicati per il seno dell’angolo minimo di rotazione antioraria del primo vettore fino a sovrapporsi al secondo.
In termini matematici formali il prodotto vettoriale si formalizza come segue:
c = a ∧ b
Il prodotto vettoriale e’ anticommutativo, ovvero invertendo i vettori il risultato e’ il vettore opposto.
In definitiva risulta essere
-6-
b ∧
a = - c
Il modulo del vettore c, ovvero | c | = | a ∧ b | e’
|c| = |a||b| sinθ
Tra le molte proprieta’ del prodotto vettoriale va ricordata anche la sua anticommutativita’.
Infatti, per il prodotto vettoriale risulta essere:
c = a ∧ đ?’ƒ â&#x;ş - c = b ∧ a â&#x;ş c = - (b ∧ a) â&#x;ş c = (1)(b ∧ a)
c e’ ortogonale al piano contenente i vettori a e b.
I vettori a e b devono considerarsi noti.
Quindi e’ noto anche l’angolo đ?œƒ tra essi.
La
scrittura
corrispondente
a
∧đ?’ƒ
alla
individua rotazione
-7-
un
angolo
antioraria
đ?œƒ che
dovrebbe compiere il vettore a per sovrapporsi al vettore b, complanare ad esso.
Sempre
dati
i
scrittura b∧ đ?’‚
medesimi
vettori
a
e
b
la
nota
individua un angolo θ corrispondente
ad una rotazione del vettore b di un angolo θ fino a sovrapporsi al vettore a.
La
sottostante
figura
evidenzia
la
situazione
corrispondente.
Il vettore c e’ perpendicolare al piano dei vettori a e b.
-8-
In definitiva c, dati a e b, ha sempre la medesima direzione
ma
varia
il
verso
a
seconda
che
si
consideri prima il vettore a oppure il vettore b.
La rotazione antioriaria puo’ essere considerata positiva, ammettendo che sia đ?œƒ > 0.
Quella
oraria,
a
contratiis,
deve
intendersi
negativa, ponendo quindi đ?&#x153;&#x192; < 0.
Queste osservazioni non paiono incoerenti con lo stesso andamento della funzione seno in (0, 2đ?&#x153;&#x2039;) ove si ragioni considerando quale rotazione oraria o antioraria quella di đ?&#x153;&#x192;đ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; = min (đ?&#x153;&#x192; , 2đ?&#x153;&#x2039; â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x153;&#x192;).
In
definitiva,
in
caso
di
riferimento
ad
una
rotazione antioraria (đ?&#x153;&#x192;đ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; > 0) il vettore c ha verso up, mentre nel caso di una rotazione oraria (đ?&#x153;&#x192;đ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; <
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0) il vettore c, risultato dellâ&#x20AC;&#x2122;operazione detta prodotto vettoriale di due vettori.
Conseguentemente, dati due vettori a e b e dato uno scalare reale k non nullo se c = a â&#x2C6;§ b allora si ha đ?&#x2019;&#x201E;đ?&#x2019;&#x152; = k(a â&#x2C6;§ b).
I vettori c e đ?&#x2019;&#x201E;đ?&#x2019;&#x152; hanno, al variare di k, sempre la medesima direzione.
I due vettori hanno il medesimo verso quando k > 0.
I due vettori hanno verso opposto quando k eâ&#x20AC;&#x2122; uno scalare negativo.
Per k = 0 si ha đ?&#x2019;&#x201E;đ?&#x2019;&#x152; = 0.
Il prodotto vettoriale ammette una notazione detta del determinante simbolico di Laplace.
Essa eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
- 10 -
c = a â&#x2C6;§ b =
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś = [đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ś
Eâ&#x20AC;&#x2122;
đ?&#x2018;&#x2013; [đ?&#x2018;&#x17D; đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ ]i [ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
evidente
đ?&#x2018;&#x2014; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;&#x2DC; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ] = đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ]j + [ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
che
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ] đ?&#x2019;&#x152;
sviluppando
i
determinanti
del
secondo ordine si ottiene la rappresentazione del vettore c, secondo le tre direzioni i, j e k.
Determinate le coordinate đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x2019; đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ del vettore c eâ&#x20AC;&#x2122; immediato calcolare il modulo c = â&#x2C6;&#x161;(đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ )2 +(đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś )2 +(đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś )2
La direzione eâ&#x20AC;&#x2122; data dai coseni direttori
cosÎą =
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
cosβ =
cosđ?&#x203A;ž =
đ?&#x2018;?
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?
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In generale âŚ&#x2039;Focardi, Massa, Uguzzoni, MeccanicaâŚ&#x152; â&#x20AC;&#x153;esiste anche una seconda soluzione, ottenuta dalla precedente, cambiando il segno a tutti i coseni direttori.
Le due soluzioni corrispondono ai due possibili versi normali del piano individuato da a e bâ&#x20AC;?
Vorrei soffermarmi sul determinante simbolico di Laplace per evidenziare che con riferimento ad esso per il caso c = a â&#x2C6;§ đ?&#x2019;&#x192; allora la descrizione per il caso d = b â&#x2C6;§ a eâ&#x20AC;&#x2122; sostanzialmente la seguente
d = b â&#x2C6;§ a = - đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2019;&#x160; + đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2019;&#x2039; - đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2019;&#x152; = - c
Il prodotto vettoriale puoâ&#x20AC;&#x2122; essere sviluppato, come giaâ&#x20AC;&#x2122;
detto,
con
il
determinante
Laplace, avendosi
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simbolico
di
i c = a â&#x2C6;§ b = [ax bx
j ay by
k đ?&#x2018;&#x17D; az ] = [ đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś bz
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ax ]i [ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ bx
ax az ]j + [ bz bx
ay by ] đ?&#x2019;&#x152;
Se đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ =đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ =0 allora i vettori a e b sono complanari, e specificatamente del piano (x, y, 0) ovvero del piano z = 0.
In questo caso, ovviamente, il prodotto vettoriale assume una forma semplice, del tipo
c = a â&#x2C6;§ b =
i [ax bx
j ay by
k đ?&#x2018;&#x17D; 0] = [ đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ 0
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ] đ?&#x2019;&#x152;
Il vettore c ha la direzione dellâ&#x20AC;&#x2122;asse delle z (detto anche asse delle quote).
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đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ Il modulo di detto vettore eâ&#x20AC;&#x2122; |det [ đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ] | , ovvero
il modulo del determinante della matrice quadrata đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ di ordine due [ đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ].
Il verso del vettore đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ quando det( [đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ Se det( [đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ľ
c
eâ&#x20AC;&#x2122; convenzionalmente up
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ]) > 0.
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ]) <0 allora il verso del vettore c
eâ&#x20AC;&#x2122; down.
Si evidenzia graficamente il caso c > 0.
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Si puoâ&#x20AC;&#x2122; considerare un piano Îą di equazione z = k.
Detto piano eâ&#x20AC;&#x2122; parallelo al piano di base xy.
I punti Aâ&#x2030;Ą(đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś , k) e
Bâ&#x2030;Ą(đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś , k) non sono vettori
del piano Îą.
Il piano che individua detti vettori eâ&#x20AC;&#x2122; il piano per I punto O, A e B.
Detto piano eâ&#x20AC;&#x2122; unico.
Due punti A e B individuano due vettori del piano Îą il vettore (A , B) e il vettore (B , A).
Questa
figura
ben
rappresenta
il
substrato
geometrico della questione. Il punto eâ&#x20AC;&#x2122; evitare macchinose
forme
di
coordinate.
- 15 -
trasformazione
delle
Anche limitandosi ad una sola dimensione si puoâ&#x20AC;&#x2122; ammettere che sia
đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x192; đ?&#x2019;&#x160;
= (đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x2DC; â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Ľâ&#x201E;&#x17D; )i
quando
đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x192; = (đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x2DC; â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Ľâ&#x201E;&#x17D; ).
La successiva figura evidenzia la situazione di due vettori di Îą e le proiezioni sul piano di base con conservazione dellâ&#x20AC;&#x2122;angolo θ tra essi.
- 16 -
I vettori a e b del piano Îą possono essere traslati parallelamente a se stessi fino ad incontrare lâ&#x20AC;&#x2122;asse delle quote.
Con una successiva traslazione i due vettori possono essere portati sul piano xy.
Per i punti del piano Îą si ha:
- 17 -
Pâ&#x20AC;&#x2122; â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x192; , đ?&#x2018;Śđ?&#x2018;&#x192; , đ?&#x2018;§0)
Aâ&#x20AC;&#x2122; â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;Ľđ??´ , đ?&#x2018;Śđ??´ , đ?&#x2018;§0)
Bâ&#x20AC;&#x2122; â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;Ľđ??ľ , đ?&#x2018;Śđ??ľ , đ?&#x2018;§0)
Per le propiezioni sul piano xy si ha:
P â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x192; , đ?&#x2018;Śđ?&#x2018;&#x192; , 0)
Aâ&#x20AC;&#x2122; â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;Ľđ??´ , đ?&#x2018;Śđ??´ , 0)
Bâ&#x20AC;&#x2122; â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;Ľđ??ľ , đ?&#x2018;Śđ??ľ , 0)
In questo caso il prodotto vettoriale puoâ&#x20AC;&#x2122; essere scritto nel modo seguente:
c = a â&#x2C6;§ b =
đ?&#x2018;Ľđ??´ â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;&#x192; [đ?&#x2018;Ľ â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Ľ đ??´
đ?&#x2018;&#x192;
đ?&#x2018;Śđ??´ â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Śđ?&#x2018;&#x192; đ?&#x2018;Śđ??ľ â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Śđ?&#x2018;&#x192; ] đ?&#x2019;&#x152;
Quando si disegna c questo ha punto di applicazione in Pâ&#x20AC;&#x2122;.
Puoâ&#x20AC;&#x2122; essere considerate un caso ulteriore.
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Ad esempio potrebbe aversi il caso di due vettori del piano a = (đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ) e b = (đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ).
In questo caso se (đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ) = k(đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ), per un k reale, allora i due vettori sono paralleli e il loro prodotto vettoriale vale 0 di đ?&#x2018;&#x2030;03 .
Fuori da questo caso deve essere considerato il piano dei due vettori, ovvero quello definito dai punti O, A e B, essendo O â&#x2030;Ą (0, 0, 0) e A â&#x2030;Ą(đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ) e B â&#x2030;Ą(đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ).
In questo caso il vettore c eâ&#x20AC;&#x2122; normale al piano individuato dai punti O , A e B.
4. FORZA MAGNETICA SU UNA CARICA ELETTRICA IN MOTO
Sperimentalmente risulta che la forza magnetica cui eâ&#x20AC;&#x2122; sottoposta una carica elettrica immerse in un
- 19 -
campo magnetico eâ&#x20AC;&#x2122; ortogonale al piano dei due vettori v, ovvero al vettore velocitaâ&#x20AC;&#x2122; vettoriale della particella carica e al vettore B detto vettore induzione magnetica.
La grandezza induzione magnetica eâ&#x20AC;&#x2122; una grandezza vettoriale.
La forza esercitata sulla particella carica vale 0 quando sinđ?&#x153;&#x192; = 0 rad., ovvero quando i vettori v
e
B hanno la medesima direzione.
Si parla, in questo caso, di â&#x20AC;&#x153;direzione particolare di forza nullaâ&#x20AC;? ed in termini definitori il campo magnetico
B
eâ&#x20AC;&#x2122; diretto parallelamente a detta
direzione.
- 20 -
La forza dovuta al campo magnetico B viene indicata con la notazione đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š .
In realtaâ&#x20AC;&#x2122; la forza đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š dipende anche dalla carica q della particella in moto e la relazione formale eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = qv â&#x2C6;§ B
Questa eâ&#x20AC;&#x2122; una complicazione solo apparente in quanto essa eâ&#x20AC;&#x2122; riscrivibile come:
đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = q(v â&#x2C6;§ B)
Poicheâ&#x20AC;&#x2122;
q
eâ&#x20AC;&#x2122;
una
grandezza
scalare
con
segno,
risulta immediato comprendere che si hanno le due situazioni equivalenti, giaccheâ&#x20AC;&#x2122; la moltiplicazione per
uno
scalare
non
modifica
vettore prodotto scalare.
- 21 -
la
direzione
del
La sitazione nei due casi eâ&#x20AC;&#x2122; ben descritto dalle due seguenti figure a fronte.
Il modulo della forza magnetica esercitata sulla particella di carica q risulta essere
đ??šđ??ľ = |q|vBsinθ
La presenza di un campo B non ha alcuna influenza su v e neppure sul suo modulo v in quanto la forza non ha una componente nella direzione di v.
- 22 -
In
definitiva
la
particella
si
muoveraâ&#x20AC;&#x2122;
con
velocitaâ&#x20AC;&#x2122; v = v(t) = cost..
La forza non compie alcun lavoro, in quanto L = FB s e i due vettori sono ortogonali, quindi L = 0.
A contrariis, un effetto di accelerazione si avrebbe nel caso dovesse essere FB non ortogonale.
La figura che semplifica la situazione sarebbe la seguente.
- 23 -
In questo caso la forza FB sarebbe scomponibile in due forze una ortogonale e una parallela al vettore v.
Questa ultima componente determinerebbe una accelerazione secondo la legge di Newton per la quale Fparall = ma.
Risulterebbe a =
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ł(đ?&#x2018;Ą) đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
=
đ??šđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;&#x2122;đ?&#x2018;&#x2122; đ?&#x2018;&#x161;
=đ?&#x2018;&#x2DC;
ovvero
dv(t) = kdt ed integrando si avrebbe
đ?&#x2018;Ą
đ?&#x2018;Ą
đ?&#x2018;&#x2013;
đ?&#x2018;&#x2013;
â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ł(đ?&#x2018;Ą) = kâ&#x2C6;Ťđ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą da cui
v(đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x201C; ) - v(đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x2013; ) = k(đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x201C; â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x2013; )
v(đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x2013; ) esprime la condizione inziale ovvero v(đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x2013; ) = v.
Sarebbe in generale che v = v(t) secondo la relazione v(t)=
kt
+
v(0)
ove
0
eâ&#x20AC;&#x2122;
lâ&#x20AC;&#x2122;istante
particella carica entra nella regione B.
- 24 -
nel
quale
la
In realtaâ&#x20AC;&#x2122;, per la direzione della forza FB
non si ha
alcun effetto di accelerazione.
Dalla relazione đ??šđ??ľ = |q|vBsinθ eâ&#x20AC;&#x2122; possibile mettere in evidenza B avendo immediatamente che:
B =
đ??šđ??ľ |đ?&#x2018;&#x17E;|đ?&#x2018;Łđ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x153;&#x192;
Misurando le forze in newton (N) la carica in coulomb
(C) e la velocitaâ&#x20AC;&#x2122; in
B viene misurato in
đ?&#x2018;&#x161; đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;?
đ?&#x2018; đ??ś
il vettore induzione magnetica
ovvero in
đ?&#x2018;&#x161; đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;?
đ?&#x2018; đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;? . đ??śđ?&#x2018;&#x161;
Lâ&#x20AC;&#x2122;unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura del vettore induzione magnetica ha un nome particolare.
B viene misurato in tesla (T) in onore del fisico Nikola Tesla
studioso
dei
campi
magnetici
dellâ&#x20AC;&#x2122;elettromagnetismo.
đ?&#x2018; đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;?
Dalla relazione trovata si scrive T = đ??śđ?&#x2018;&#x161; .
- 25 -
e
Dalla definizione matematica elementare di intensitaâ&#x20AC;&#x2122; di
corrente
elettrica
i(t)
đ?&#x2018;&#x2018; q(t) đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
=
si
ha
che
dimensionalmente, riferendosi alle unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura del
S.I. delle grandezze di ha che
Pertanto
ove
A
đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;? đ??ś
=
đ??ś đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;?
= A.
1 đ??´
denota
lâ&#x20AC;&#x2122;ampere,
ovvero
lâ&#x20AC;&#x2122;unitaâ&#x20AC;&#x2122;
di
misura
dellâ&#x20AC;&#x2122;intensitaâ&#x20AC;&#x2122; di corrente elettrica.
Pertanto in conclusione risulta che:
T =
đ?&#x2018; đ??´đ?&#x2018;&#x161;
Nel passato, in luogo del tesla si utilizzava quale unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura dellâ&#x20AC;&#x2122;induzione magnetica il gauss.
Tra le due unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura della medesima grandezza vale la seguente relazione:
1 tesla = 104 gauss
- 26 -
Ordinariamente non esistono monopoli magnetici, ovvero cariche magnetiche isolate.
Ogni oggetto magnetico ha pertanto un polo nord positivo e un polo sud negativo.
Le linee di forza entrano nel polo negativo uscendo da quello positivo.
Un esempio eâ&#x20AC;&#x2122; il seguente
Ai bordi le linee di campo non sono rettilinee (effetto di bordo).
- 27 -
5. RELAZIONE TRA I VETTORI B E H
Nel trattare i campi magnetici oltre a considerare il vettore B si utilizza unâ&#x20AC;&#x2122;altra grandezza vettoriale, detta vettore campo magnetico, solitamente indicato con la lettera H.
La relazione che college le due grandezze eâ&#x20AC;&#x2122;:
B = đ?&#x153;&#x2021;H
Nel vuoto si ha:
B = H
Il
campo
magnetico
H
nel
amperespire/metro.
- 28 -
S.I.
viene
misurato
in
6. SOVRAPPOSIZIONE DEGLI EFFETTI
Nel
caso
dei
campi
magnetici
trova
applicazione
il
principio di sovrapposizione degli effetti da intendesi in senso vettoriale.
Il campo B dovuto a diverse correnti generatrici di campi magnetici đ?? đ??˘ eâ&#x20AC;&#x2122; la somma vettoriale dei đ?? đ??˘ dovuti alle i distinte correnti.
Non mancano esercizi elementari, quali quelli per i quali due correnti generano campi eguali in modulo âŚ&#x2039;De Sanctis,
CapitaniâŚ&#x152;.
Ho quindi considerato il caso seguente con due correnti opposte đ?&#x2018;&#x2013;1 đ?&#x2018;&#x2019; đ?&#x2018;&#x2013;2 che scorrono su due conduttori paralleli posti a distanza d tra essi.
Si puoâ&#x20AC;&#x2122; evidenziare il valore di B risultante dei due campi sovrapposti per effetto delle due correnti, come segue.
- 29 -
Nel punto P di intersezione sulla retta per d tale che le distanze dai conduttori siano rispettivamente đ?&#x2018;&#x;1 đ?&#x2018;&#x2019; đ?&#x2018;&#x;2 il vettore B eâ&#x20AC;&#x2122; la somma anche in termini scalari.
đ?&#x2018;&#x2013;
đ?&#x2018;&#x2013;
đ?&#x2018;&#x2013;
Ovvero si ha B(P) = cost(đ?&#x2018;&#x;1 ) + cost(đ?&#x2018;&#x;2 )= cost (đ?&#x2018;&#x;1 + 1
2
đ?&#x2018;&#x2013;
1
đ?&#x2018;&#x2013;
đ?&#x2018;&#x2013;2 )= đ?&#x2018;&#x;2
đ?&#x2018;&#x2013;
2 Nel punto Q si ha B(Q) = cost(đ?&#x2018;&#x;1 )- cost(đ?&#x2018;&#x2018;+đ?&#x2018;&#x; )= cost (đ?&#x2018;&#x;1 â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x2018;&#x201E;
đ?&#x2018;&#x2013;2 ) đ?&#x2018;&#x2018;+đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x201E;
Si osservi che:
- 30 -
đ?&#x2018;&#x201E;
đ?&#x2018;&#x201E;
ď&#x201A;ˇ
le correnti vanno intese in senso assoluto e non con la convenzione algebrica, đ?&#x153;&#x2021;0 2đ?&#x153;&#x2039;
ď&#x201A;ˇ
la costante considerate eâ&#x20AC;&#x2122;
ď&#x201A;ˇ
i vettori B, đ?&#x2018;Šđ?&#x;? e đ?&#x2018;Šđ?&#x;? sono vettori del piano đ?&#x203A;ź.
se si opera nel vuoto,
Nel caso di correnti discordi come nel caso considerato per punti non appartenenti alla retta passante per la congiungente
i
punti
dei
conduttori
del
piano
considerate si ha una situazione del genere seguente.
- 31 -
Anche in questo caso i vettori induzione, ivi compreso quello risultante sono del piano Îą.
7. LA FORZA MAGNETICA SU UN ELEMENTO DI CORRENTE
Si eâ&#x20AC;&#x2122; avuto modo di osservare che la forza esercitata su una carica in un campo di induzione magnetica B eâ&#x20AC;&#x2122; data dalla seguente equatione:
đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = q(v â&#x2C6;§ B)
Detta relazione eâ&#x20AC;&#x2122; differenziabile, avendosi la seguente
đ?&#x2019;&#x2026;đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = dq(v â&#x2C6;§ B)
Occorre inserite in questa relazione la corrente I che si suppone costante.
Eâ&#x20AC;&#x2122; noto che in termini matematici si ha:
I =
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x201E; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
â&#x;ş dQ = Idt
- 32 -
Per sostituzione in formula si ha:
đ?&#x2019;&#x2026;đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = Idt(v â&#x2C6;§ B)
Per una proprietaâ&#x20AC;&#x2122; del prodotto vettoriale si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere
đ?&#x2019;&#x2026;đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = I (dtv â&#x2C6;§ B)
Si osservi che la grandezza dtv,o anche vdt eâ&#x20AC;&#x2122;
dimensionata a
đ?&#x2018;&#x161; sec, đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;?
quandi eâ&#x20AC;&#x2122; una lunghezza
solitamente indicate con dl = vdt.
A questo punto si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere la seguente relazione:
đ?&#x2019;&#x2026;đ?&#x2018;đ?&#x2018;Š = I (dl â&#x2C6;§ B)
Nellâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi che il conduttore sia rettilineo e B sia costante in ogni punto di esso la relazione diviene la seguente equazione scalare:
đ?&#x2018;&#x2018;đ??šđ??ľ = IdlBsinÎą
- 33 -
ove Îą eâ&#x20AC;&#x2122; lâ&#x20AC;&#x2122;angolo che definisce il prodotto vettoriale dei vettori v e B.
La precedente relazione eâ&#x20AC;&#x2122;, per le condizioni date, integrabile avendosi che:
â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2018;đ??š = â&#x2C6;Ť đ??źđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2122;đ??ľđ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x203A;ź + đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ą. = đ??źđ??ľđ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x203A;ź â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2122; + đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ą.
In definitiva si ha:
F =IBsinÎąL
Eâ&#x20AC;&#x2122; evidente âŚ&#x2039;Capitani, De SanctisâŚ&#x152; che â&#x20AC;&#x153;la forza magnetica eâ&#x20AC;&#x2122; sempre perpendicolare allo spostamento. Essa quindi non compie lavoro (â&#x20AC;Ś.)â&#x20AC;?.
8. EQUAZIONE DI LORENTZ
Per un corpo carico q che si muove in una regione dello spazio nel quale sono presenti un campo elettrostatico E e un campo di induzione magnetica B, la forza che agisce su detta carica risulta essere:
- 34 -
F = qE + qv â&#x2C6;§ B
In essa eâ&#x20AC;&#x2122; possibile raccogliere la carica q avendo che:
F = qE + qv â&#x2C6;§ B = q (E + v â&#x2C6;§ B)
Questo ultimo passaggio eâ&#x20AC;&#x2122; legittimo in quanto qv â&#x2C6;§ B = q(v â&#x2C6;§ B).
Il raccoglimento a fattore comune di q induce almeno da un punto di vista formale a ritenere che omogeneo
v â&#x2C6;§ B eâ&#x20AC;&#x2122;
al vettore E.
In termini equivalenti la presenza di un campo B eâ&#x20AC;&#x2122; equivalente
alla
esistenza
addizionale đ?&#x2018;Źđ?&#x2019;&#x2014;,đ?&#x2018;Š .
Pertanto F = q(E + đ?&#x2018;Źđ?&#x2019;&#x2014;,đ?&#x2018;Š )
- 35 -
di
un
campo
elettrico
9. NOTA MATEMATICA - Coordinate cilindriche
Un punto P â&#x2030;Ą (x, y, z) dello spazio eâ&#x20AC;&#x2122; suscettibile di una ulteriore rappresentazione mediante una terna ordinata (r, θ, z).
Lâ&#x20AC;&#x2122;angolo đ?&#x153;&#x192; eâ&#x20AC;&#x2122; lâ&#x20AC;&#x2122;angolo che il raggio vettore r forma con lâ&#x20AC;&#x2122;asse delle x. Lâ&#x20AC;&#x2122;angolo
Cioâ&#x20AC;&#x2122; consente di scrivere:
- 36 -
di vertice X eâ&#x20AC;&#x2122; retto.
x = rcosθ
y = rsinθ
Si ha che:
r = â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018;Ľ 2 +đ?&#x2018;Ś 2
đ?&#x153;&#x192;
đ?&#x2018;Ś
= arctang(đ?&#x2018;Ľ )
9.1 Esempi di passaggi di coordinate
Da coordinate cartesiane (rettangolari) a cilindriche
(1, 1, 1)
Dalle formule di trasformazione risulta:
r = â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018;Ľ 2 +đ?&#x2018;Ś 2 = â&#x2C6;&#x161;12 +12 = â&#x2C6;&#x161;2
tangđ?&#x153;&#x192; =
đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;Ľ
=
1 1
= 1
â&#x2020;&#x2019;đ?&#x153;&#x192;=
đ?&#x153;&#x2039; 4
rad.
Pertanto le coordinate cilindriche di detto punto sono:
- 37 -
(â&#x2C6;&#x161;2,
đ?&#x153;&#x2039; 4
, 1)
Scrivere la seguente equazione in coordinate cilindriche:
đ?&#x2018;Ľ2 + đ?&#x2018;Ś2 + đ?&#x2018;§2 = k
k > 0
đ?&#x2018;Ľ2 + đ?&#x2018;Ś2 + đ?&#x2018;§2 = k
â&#x2020;&#x2019;
10.
(đ?&#x2018;Ľ 2 + đ?&#x2018;Ś 2 ) + đ?&#x2018;§ 2 = k â&#x2020;&#x2019; đ?&#x2018;&#x; 2 + đ?&#x2018;§ 2 = k
NOTA MATEMATICA â&#x20AC;&#x201C; Il rotore
Dato un campo vettoriale A eâ&#x20AC;&#x2122; possibile definite un nuovo campo vettoriale detto rotore di A, indicato con rot(A).
Se si considera un sistema di riferimento cartesiano ad ogni componente del vettore A corrisponde una componente del vettore rot(A).
Per definizione la componente secondo la direzione delle x eâ&#x20AC;&#x2122; definite considerando un quadrato nel piano x costante passante per un punto P.
- 38 -
Detto piano eâ&#x20AC;&#x2122; ortogonale allâ&#x20AC;&#x2122;asse x.
Si scrive:
rot(A)đ?&#x2019;&#x201A;đ?&#x2019;&#x2122; =
lim
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;¨đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2019;?
â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ľ,â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Śâ&#x2020;&#x2019;0 â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ľâ&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ś
Siano đ??´đ?&#x2018;Ľ , đ??´đ?&#x2018;Ś , đ??´đ?&#x2018;§ le componenti del vettore A.
La
componente
secondo
la
direzione
delle
x
eâ&#x20AC;&#x2122;
rappresentata dalla seguente figura.
Il percorso che si considera eâ&#x20AC;&#x2122; 1 â&#x2020;&#x2019; 2 â&#x2020;&#x2019; 3 â&#x2020;&#x2019; 4 .
Lâ&#x20AC;&#x2122;integrale di circuitazione eâ&#x20AC;&#x2122; la somma dei seguenti integrali:
- 39 -
2
3
4
1
â&#x2C6;Ž = â&#x2C6;Ť1 + â&#x2C6;Ť2 + â&#x2C6;Ť3 + â&#x2C6;Ť4 = đ??´đ?&#x2018;Ś â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ś +(đ??´đ?&#x2018;§ +
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;§ â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ś)â&#x2C6;&#x2020;z đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
+(đ??´đ?&#x2018;Ś +
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;§)(-â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ś)+
đ??´đ?&#x2018;§ (-â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;§)
ed in definitiva:
đ?&#x153;&#x2022;đ??´
â&#x2C6;Ž = ( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Śđ?&#x2018;§ -
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
)â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Śâ&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;§
La componente secondo lâ&#x20AC;&#x2122;asse delle x del rotore eâ&#x20AC;&#x2122;:
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
(
-
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
)ax
Il rotore in coordinate cartesiane eâ&#x20AC;&#x2122; il seguente:
rot A = (
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
-
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ľ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
)ax + (
-
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;§ )ay đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ś
+ (
đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
-
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ľ )az đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
Esso eâ&#x20AC;&#x2122; solitamente rappresentato con un deteminante simbolico del terzo ordine, ovvero di tre righe e tre colonne.
- 40 -
i rot đ??&#x20AC; =
j
k
đ?&#x153;&#x2022; [ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; ] đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
Ax
Ay
đ??´đ?&#x2018;§
đ?&#x153;&#x2022;đ??´
= ( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Śđ?&#x2018;§ -
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
đ?&#x153;&#x2022;đ??´
)ax + ( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§đ?&#x2018;Ľ -
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;§ )ay đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022;đ??´
+ ( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;Ś -
đ?&#x153;&#x2022;đ??´đ?&#x2018;Ľ )az đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
In buona sostanza il rotore puoâ&#x20AC;&#x2122; essere scritto come segue:
rot A = â&#x2C6;&#x2021; â&#x2C6;§ A
đ?&#x153;&#x2022;
In questo caso đ?&#x203A; â&#x2030;Ą (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ ,
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; )(i, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
quindi come un vettore simbolico
đ?&#x153;&#x2022;
di componenti (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ ,
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
j, k) da intendersi
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (..)i+ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś (. . )đ?&#x2019;&#x2039; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
+
đ?&#x153;&#x2022; (..)k đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
đ?&#x153;&#x2022; ). đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
Valgono due importanti proprietaâ&#x20AC;&#x2122;, ovvero:
div (rot A) = 0
La spiegazione eâ&#x20AC;&#x2122; molto semplice in quanto il rotore di un vettore A eâ&#x20AC;&#x2122; sempre un vettore, detto B = Îąi + βj + Ď&#x2020;k.
- 41 -
La divergenza di B eâ&#x20AC;&#x2122; uno scalare quindi si rientra nella logica dei prodotti interni scalari, quindi che:
đ?&#x153;&#x2022;
div B = (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ ,
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; )( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
Îąi , βj , Ď&#x2020;k)=
đ?&#x153;&#x2022; Îąi đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022;
+đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś βj+
đ?&#x153;&#x2022; Ď&#x2020;k đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
=
0 + 0 + 0 = 0.
Detto vettore B non deve essere inteso come il vettore induzione magnetica.
Una seconda importante proprietaâ&#x20AC;&#x2122; eâ&#x20AC;&#x2122;:
â&#x2C6;&#x2021; â&#x2C6;§ (â&#x2C6;&#x2021;đ?&#x2018;&#x201C;)= 0
A
questa
proprietaâ&#x20AC;&#x2122;
si
arriva
per
immediate
considerazioni a partire dal determinante simbolico di Laplace.
â&#x2C6;&#x2021; â&#x2C6;§ (â&#x2C6;&#x2021;đ?&#x2018;&#x201C;)=
i
j
k
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x201C;
[
]
- 42 -
Quando si sviluppa il determinante si ottiene il vettore 0i + 0j + 0k, ovvero il vettore nullo di đ?&#x2018;˝đ?&#x;&#x2018;đ?&#x;&#x17D; .
Ad esempio sviluppando si avrebbe che la componente secondo la direzione delle i (asse delle x) sarebbe:
i
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś (đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022; ) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x201C;
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;
= (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x201C; -
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C;)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
Si tratta della differenza di due derivate parziali seconde, scritte secondo una stenografia che va intesa come segue.
Ad esempio la scrittura
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
deve intendersi che data
una funzione f(x, y,z) si deternina dapprima la derivata parziale prima rispetto alla y (considerando quindi le x e le z alla stregua di costanti). Essa eâ&#x20AC;&#x2122; solitamente indicata con il piuâ&#x20AC;&#x2122; familiare đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;Ś (x,y,z). A questo punto si determina la derivate di detta funzione rispetto alla z ovvero risulta
- 43 -
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
â&#x2030;Ą
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; (x,y,z). đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;Ś
Eâ&#x20AC;&#x2122; noto che invertendo lâ&#x20AC;&#x2122;ordine di derivazione si ottiene la medesima funzione, ovvero risulta:
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; (x,y,z)= đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;§ (x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;Ś
Pertanto risulta
i
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś (đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022; ) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x201C;
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x2018;&#x201C;)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
= (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x201C; -
= 0i
Analogamente si procede per le altre due componenti dello sviluppo del determinante.
Da cui â&#x2C6;&#x2021; â&#x2C6;§ (â&#x2C6;&#x2021;đ?&#x2018;&#x201C;)= 0 = (0, 0, 0).
Eâ&#x20AC;&#x2122; da evidenziare una ben nota relazione del campo elettrostatico, ovvero:
â&#x2C6;&#x2021; â&#x2C6;§ (đ?&#x2018;Ź)= 0
- 44 -
10.1 Esempio di calcolo di un rotore
Dato il vettore A = (-cos x)(sin y)đ?&#x2019;&#x201A;đ?&#x2019;&#x2122; + sinxcosy đ?&#x2019;&#x201A;đ?&#x2019;&#x161;
Si tratta di un vettore del piano xy per il quale il rotore essere:
â&#x2C6;&#x2021;â&#x2C6;§đ??´=
[
i
j
k
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; ] đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
(â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ľ)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; đ?&#x2018;Ś) + đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś â&#x2C6;&#x201A;
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z]j
â&#x2C6;&#x201A;x [ (â&#x2C6;&#x2019;cos x)(sin y)
0
+ [
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
=
0
[
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
(â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ľ)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; đ?&#x2018;Ś) đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§]i
0
+
]k
Ho rinvenuto questo esercizio in un ottimo testo che ho consultato richiede
con
di
notevole
determinare
interesse il
rotore
âŚ&#x2039;EdministerâŚ&#x152; di
detto
che
vettore
nellâ&#x20AC;&#x2122;origine ovvero nel punto (0, 0), essendo il vettore del piano xy.
In detto punto si ha:
- 45 -
â&#x2C6;&#x2021;â&#x2C6;§đ??´
[
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§]i
[ đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;0đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; 0
=
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
[
+
0
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022;
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
(â&#x2C6;&#x2019;1)(0) 0 â&#x2C6;&#x2014; 1
(â&#x2C6;&#x2019;cos 0)(sin 0)
0
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
]k = [ (â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; 0)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; 0) đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;0đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; 0 0â&#x2C6;&#x2014;1
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;x
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§]i
]k [ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś (â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; 0)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; 0) đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;0đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; 0 đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;0đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; 0
+ [
[
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z]j
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;x + [ (â&#x2C6;&#x2019;cos 0)(sin 0)
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;x
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§]i
+ [ (â&#x2C6;&#x2019;1(0)
0
+
0
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z]j
0
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z]j
0
+
]k = 0i +0j + 0k =(0, 0, 0).
In generale potrebbe essere richiesto di calcolare il rotore in un punto qualunque del piano xy, e in questo caso occorre calcolare I vari determinanti del secondo ordine e calcolare le derivate parziali della funzione, avendo, nel caso in esame, che:
â&#x2C6;&#x2021;â&#x2C6;§đ??´=
[
i
j
k
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; ] đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
(â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ľ)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; đ?&#x2018;Ś) + đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;x [ (â&#x2C6;&#x2019;cos x)(sin y)
+ (-
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z]j
0
+ [
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
=
0
[
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022;
+ (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś-
0
+
đ?&#x153;&#x2022;
(â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ľ)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; đ?&#x2018;Ś) đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;Ľđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x2018;Ś
â&#x2C6;&#x201A; ((â&#x2C6;&#x2019;cos x)(sin y))j â&#x2C6;&#x201A;z
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§]i
]k = â&#x2C6;&#x2019; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2019;&#x201D;đ?&#x2019;&#x160;đ?&#x2019;?đ?&#x2019;&#x2122;đ?&#x2019;&#x201E;đ?&#x2019;?đ?&#x2019;&#x201D;đ?&#x2019;&#x161;i
đ?&#x153;&#x2022; ((â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;Ľ)(đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A; đ?&#x2018;Ś)))đ?&#x2019;&#x152; =
0i + 0j + (cosycosx â&#x20AC;&#x201C; (-cosxcosy))k = 0i + 0j + 2cosxcosyk
- 46 -
Il rotore e’ sostanzialmente riconducibile alla logica dei prodotti vettoriali e se il vettore A dato e’ un vettore
del
piano
xy
mentre
il
vettore
rotA
ha
la
direzione dell’asse delle z.
11.
LA LEGGE DI BIOT-SAVART
E’ data una corrente i che attraversa un conduttore.
Viene definita una grandezza vettoriale detta elemento di corrente-lunghezza ids
Si
considera
un
punto
P
esterno
al
conduttore
distanza r dall’elemento corrente-lunghezza.
ids
i
- 47 -
P
e
a
La corrente i costante nel tempo si dirige
dal basso
verso lâ&#x20AC;&#x2122;alto e nel punto P genera un campo dB secondo una relazione che costituisce la legge di Biot e Savart, dal
nome
dei
due
fisici
francesi
che
per
primi
affrontarono la questione.
La relazione vettoriale che definisce la legge di Biot e Savart eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
dB =
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;şâ&#x2C6;§đ??Ť 4đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x;3
Il vettore dB si rappresenta con la solita regola dette terne destrorse, qunindi con la regola della mano destra.
Con
rierimento
perpendicolare
alla al
figura
piano
dei
considerate vettori
idS
e
esso
eâ&#x20AC;&#x2122;
r
eâ&#x20AC;&#x2122;
ed
entrante nella pagina.
Dalla relazione vettoriale della legge si arriva al corrispondente valore scalare avendosi che
- 48 -
dB =
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;rsinθ 4đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x;3
=
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;sinθ 4đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x;2
Detta relazione eâ&#x20AC;&#x2122; integrabile definitamente tra 0 e +â&#x2C6;&#x17E; avendosi che:
+â&#x2C6;&#x17E; đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x153;&#x192; 4đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x;2
B = 2â&#x2C6;Ť0
+â&#x2C6;&#x17E; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x153;&#x192; đ?&#x2018;&#x;2
đ?&#x153;&#x2021;
=4đ?&#x153;&#x2039;0 i â&#x2C6;Ť0
Esiste un caso particolare, quello di un filo rettilineo percorso da una corrente i costante nel tempo secondo il seguente modello grafico.
ds iâ&#x2020;&#x2018;
s
R
r
P
Per ragioni geometriche (teorema di Pitagora)si ha:
r = â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2
- 49 -
Eâ&#x20AC;&#x2122; poi utile ricordare una importante proprietaâ&#x20AC;&#x2122; della funzione seno, ovvero il fatto che angoli supplementari hanno il medesimo seno.
Questa
figura
rispolvera
nozioni
elementari
di
trigonometria.
I
due
raggi
circonferenza
vettori
sono
trigonometrica
raggi (di
di
raggio
una
ideale
unitario)
e
formano due angoli che misurano đ?&#x153;&#x2014; e Ď&#x20AC; â&#x20AC;&#x201C; θ.
La congiungente eâ&#x20AC;&#x2122; parallela allâ&#x20AC;&#x2122;asse delle x.
I due angoli hanno medesima ordinata, quindi hanno eguale seno.
Pertanto si ha sinθ = sin(Ď&#x20AC;-θ) =
- 50 -
đ?&#x2018;&#x2026; â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2
Deve intendersi che r đ?&#x153;&#x2013; âŚ&#x2039; đ?&#x2018;&#x2026; , +â&#x2C6;&#x17E;) e per il contributo
simmetrico si studia r nellâ&#x20AC;&#x2122;intervallo (â&#x2C6;&#x2019;â&#x2C6;&#x17E;, R)
Cioâ&#x20AC;&#x2122; premesso si ottiene il seguente integrale:
B =2
đ?&#x153;&#x2021;0 i 4đ?&#x153;&#x2039;
+â&#x2C6;&#x17E; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x153;&#x192; â&#x2C6;Ť0 đ?&#x2018;&#x;2
Lâ&#x20AC;&#x2122;integrale
+â&#x2C6;&#x17E; â&#x2C6;Ť0
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;
+â&#x2C6;&#x17E; â&#x2C6;Ť0
= 2
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;
đ?&#x153;&#x2021;0 i 4đ?&#x153;&#x2039;
+â&#x2C6;&#x17E; â&#x2C6;Ť0
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;
đ?&#x2018;&#x2026; â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 đ?&#x2018;&#x;2
=
đ?&#x153;&#x2021;0 iR 2đ?&#x153;&#x2039;
+â&#x2C6;&#x17E; â&#x2C6;Ť0
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2020;
1 â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 đ?&#x2018;&#x;2
1 â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 đ?&#x2018;&#x;2
eâ&#x20AC;&#x2122; riscrivibile come
segue:
1 â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 đ?&#x2018;&#x;2
+â&#x2C6;&#x17E;
= â&#x2C6;Ť0
Pertanto B =
(
1 1 )đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2026; i (1-0) 2đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x2026;2
=
+â&#x2C6;&#x17E;
= â&#x2C6;Ť0
1 1 1+ (đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 ) 2
ds =
đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2026;2
1 (đ?&#x2018; 2 +đ?&#x2018;&#x2026;2 )2
đ?&#x153;&#x2021;0 1 i 2đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x2026;
La direzione e il verso del vettore B sono dati dalla regola della mano destra.
Si considera la direzione radiale congiungente il filo con il punto P.
Il vettore B eâ&#x20AC;&#x2122; ortogonale a detta direzione.
- 51 -
12.
Eâ&#x20AC;&#x2122;
FORZE TRA CONDUTTORI PARALLELI PERCORSI DA CORRENTE
stato
verificato
sperimentalmente
che
due
fili
condottori percorsi da correnti elettriche nello stesso verso si attraggono tra di loro.
Si consideri la situazione rappresentata dalla figura sottostante.
Ci sono due conduttori a e b percorsi da due correnti nello stesso verso di percorrenza. Il vettore đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ contiene
- 52 -
il deponente A percheâ&#x20AC;&#x2122; si riferisce al campo indotto dal passaggio della corrente đ?&#x2018;&#x2013;đ??´ .
Il vettore đ?&#x2018;đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ contiene due indici percheâ&#x20AC;&#x2122; attiene alla forza che il conduttore lineare B esercita su A.
Detto vettore eâ&#x20AC;&#x2122; ortogonale al piano dei vettori L e đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨.
L ha lâ&#x20AC;&#x2122;orientamento della corrente.
đ?&#x2018;đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ ha il senso di una forza risultante.
Ad essa si arriva tramite lâ&#x20AC;&#x2122;equazione vettoriale di Lorentz per la quale
đ?&#x2018;đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ = qv â&#x2C6;§ BA â&#x;ş đ?&#x2018;đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ = iL â&#x2C6;§ BA
La giustificazione di questa â&#x20AC;&#x153;equivalenzaâ&#x20AC;? eâ&#x20AC;&#x2122; immediata.
Ad essa, infatti, si perviene per meri ragionamenti dimensionali.
Infatti, matematicamente i =
- 53 -
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x17E; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
.
Poicheâ&#x20AC;&#x2122; i =i(t)= cost. allora eâ&#x20AC;&#x2122; legittimo scrivere Q = iâ&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ą, ovvero la carica che passa per un punto in un dato istante eâ&#x20AC;&#x2122; costante e la carica che passa per un punto in un dato tempo vale
iâ&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ą.
Pertanto đ?&#x2018;đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ = qv â&#x2C6;§ BA = iâ&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ąv â&#x2C6;§ BA
Ma a questo punto si ha che v =
đ?&#x2018;ł â&#x2C6;&#x2020;t
Pertanto si puoâ&#x20AC;&#x2122; sostituire in formula per avere:
đ?&#x2018;ł
đ?&#x2018;đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;¨ = qv â&#x2C6;§ BA = iâ&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ąv â&#x2C6;§ BA = iâ&#x2C6;&#x2020;t â&#x2C6;&#x2020;đ?? â&#x2C6;§ BA = iL â&#x2C6;§ BA
I vettori L e BA sono perpendicolari.
Pertanto semplicemente si ha:
đ??šđ??ľđ??´ = iLBA
Con i deve intendersi la corrente passante in B, ovvero propriamente đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;? costante nel tempo.
- 54 -
Si
dimostra
anche
che
correnti
discord
e
parallele
esercitano una formza risultante che tende a respingere i due conduttori.
Riunendo i risultati si ottiene la relazione ben nota:
đ??šđ??ľđ??´ =
đ?&#x153;&#x2021;0 đ??żđ?&#x2018;&#x2013;đ??ľ đ?&#x2018;&#x2013;đ??´ 2đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x2018;
Detta forza respinge i conduttori se le correnti hanno verso
opposto
e
li
attrae
se
essi
hanno
verso
coindicente.
In realtaâ&#x20AC;&#x2122; piuâ&#x20AC;&#x2122; che la forza in seâ&#x20AC;&#x2122; si considera il
rapporto
đ??šđ??ľđ??´ đ??ż
che indica la forza risultante esercitata
sui conduttori rettilinei con riferimento alla unitaâ&#x20AC;&#x2122; di lunghezza, idealmente supposta infinita.
Detto rapporto viene espresso in
Esso
eâ&#x20AC;&#x2122;
importante
anche
đ?&#x2018; . đ?&#x2018;&#x161;
percheâ&#x20AC;&#x2122;
alla
base
della
definizione formale di ampere (A), ovvero della unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura della intensitaâ&#x20AC;&#x2122; di corrente elettrica.
- 55 -
In particolare, due correnti eguali (quindi anche una corrente) ha una intensitaâ&#x20AC;&#x2122;di un ampere quando la forza che si esercita tra i conduttori rettilinei posti alla distanza d di un metro risulta essere di un newton per ogni metro di lunghezza del conduttore.
Eâ&#x20AC;&#x2122;
forse
utile
evidenziare
in
simmetria
cilindrica
lâ&#x20AC;&#x2122;andamento del vettore B in un punto dello spazio non coincidente con il ocnduttore medesimo.
Il vettore induzione eâ&#x20AC;&#x2122; scomponibile nelle tre direzioni spaziali.
In coordinate castesiane si ha:
B(X)= B(x,y,z) = đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x2122;(x,y,z) + đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x161; (x,y,z) + đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x203A;(x,y,z)
Analogamente si puoâ&#x20AC;&#x2122; procedure in simmetria cilindrica, avendo âŚ&#x2039;AA.VV.âŚ&#x152; che eâ&#x20AC;&#x2122;:
- 56 -
B(X)= B(r,đ?&#x153;&#x192;,z) = đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x201C; (đ?&#x2018;&#x;, đ?&#x153;&#x192;, đ?&#x2018;§) + đ?&#x2018;Šđ?&#x153;˝ (r, θ, z) + đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x203A; (r,đ?&#x153;&#x192;,z)
Va ben precisata la direzione e il verso del vettore B nel caso di corrente costante che per semplicitaâ&#x20AC;&#x2122; si ammette lungo la direzione z.
La
componente
radiale
r
giace
nel
piano
della
circonferenza di raggio r.
Se la corrente i avesse avuto verso opposto il vettore B avrebbe avuto medesima direzione ma verso opposto.
Ě&#x201A; đ?&#x203A;&#x2030;. La direzione di detto vettore eâ&#x20AC;&#x2122; quella del versore đ??Ž
- 57 -
Si ha:
Ě&#x201A;đ?&#x203A;&#x2030; B(X) = B(r) đ??Ž
13.
LA LEGGE DI AMPERE
La formulazione della legge eâ&#x20AC;&#x2122; abbastanza semplice ed eâ&#x20AC;&#x2122; una diretta conseguenza della legge di Biot e Savart.
Essa eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
â&#x2C6;Ž đ?? dđ??&#x2019; = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D;
đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; eâ&#x20AC;&#x2122; la corrente netta interna ad una linea chiusa, detta amperiana.
La linea chiusa appartiene ad un piano dato e le correnti scorrono su fili conduttori ortogonali al piano, come da figura.
- 58 -
In rosso ho indicato la curva semplice e chiusa, detta linea amperiana, mentre le frecce blu indicano i versi della corrente. In grigio ho stilizzato un pollice P e le alter dita incurvate della mano destra.
I segni positivo e negative delle correnti si coordinano con il principio della mano destra.
In figura risulta positive la corrente uscente i1 e negative la corrente entrante i2
.
Con riferimento alla figura risulta che:
ich = đ?&#x2018;&#x2013;1 â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;&#x2013;2
Si
puoâ&#x20AC;&#x2122;
ad
esempio
considerare
il
caso
di
un
rettilineo calcolando B allâ&#x20AC;&#x2122;esterno del conduttore.
- 59 -
filo
La figura sottostante esemplifica la situazione fisica.
A presciendere dale mie abilita’ nel disegno a computer quella rossa e’ da intendersi come una circonferenza di raggio r. Ho “coordinato” il police della mano destra con la direzione di percorrenza della linea amperiana chiusa.
Si
deve
precisare
che
non
necessariamente,
come
si
vedra’, le linee amperiane sono circonferenze.
Nel caso considerate trattasi di circonferenze ma cio’ non e’ necessariamente generalizzabile.
- 60 -
Credo utile osservare che la mano destra ben puoâ&#x20AC;&#x2122; essere â&#x20AC;&#x153;stilizzataâ&#x20AC;? da un vettore ortogonale al piano della linea amperiana.
Detto vettore ha il medesimo verso della corrente. Quando esso eâ&#x20AC;&#x2122; up la linea amperiana deve intendersi percorsa in senso antiorario.
Nel
caso
di
vettore
down
seguente.
- 61 -
la
situazione
diviene
la
Rirornando
alle
considerazioni
pregresse
eâ&#x20AC;&#x2122;
utile
ricordare che il caso indicato eâ&#x20AC;&#x2122; in effetti molto semplice percheâ&#x20AC;&#x2122; i due vettori B
e dS sono linearmente
dipendenti e hanno lo stesso verso.
Il modulo di B dipende dalla distanza r ovvero eâ&#x20AC;&#x2122; B = B(r).
Si ha che:
â&#x2C6;Ž đ?? dđ??&#x2019; = B â&#x2C6;Ž dS = B2đ?&#x153;&#x2039;r = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D;
In questo caso i = đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D;
Da B2đ?&#x153;&#x2039;r = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; si ha che:
B(r)=
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; 2đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x;
Essa vale per r > đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x153; ove questo ultimo eâ&#x20AC;&#x2122; il raggio del conduttore di corrente elettrica.
- 62 -
Questo
caso
va
studiato
con
riferimento
alla
determinazione di B in un punto interno del conduttore.
Questa
situazione
seguente
figura
puo’ ove
essere
il
rappresentata
calibro
del
con
la
conduttore
e’
“ingigantito”.
Questa
figura
ben
esemplifica
corrispondente.
- 63 -
la
situazione
fisica
In essa eâ&#x20AC;&#x2122; indicato il verso della corrente, la linea amperiana di raggio r (quindi anche in questo caso una circonferenzaâ&#x20AC;Ś..) minore del calibro del conduttore, indicato con la lettera R.
Anche in essa ho stilizzato un police P e ho coordinato con la regola della mano destra con il senso della linea amperiana.
In
questo
caso
la
linea
amperiana
eâ&#x20AC;&#x2122;
interna
al
conduttore in quanto eâ&#x20AC;&#x2122; necessario calcolare, per una data corrente i, B(r) per r â&#x2030;¤ R.
Se si ammette che la corrente che scorre eâ&#x20AC;&#x2122; uniforme nella sezione del ocnduttore, eâ&#x20AC;&#x2122; legittimo impostare la seguente proportione:
i :
đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; = đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x2026; 2 : đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x; 2
ovvero
iđ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x; 2 = ichđ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x2026; 2
- 64 -
Dividendo ambo i membri per đ?&#x153;&#x2039; â&#x2030; 0 si ottiene:
iđ?&#x2018;&#x; 2 = ichđ?&#x2018;&#x2026; 2 da cui si ottiene:
đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; ( đ?&#x2018;&#x;) = i
đ?&#x2018;&#x;2 đ?&#x2018;&#x2026;2
Con qualche semplice passaggio si arriva al risultato, ovvero si ha:
â&#x2C6;Ž đ?? dđ??&#x2019; = B â&#x2C6;Ž dS = B2đ?&#x153;&#x2039;r = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D;
Ovvero si ha:
B =
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; 2đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x;
Ora,
=
eâ&#x20AC;&#x2122;
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x; đ?&#x2018;&#x2013; 2đ?&#x153;&#x2039; đ?&#x2018;&#x2026;2
possibile
coordinare
i
risultati
ben
rappresentabili e sintetizzabili nel seguente grafico.
- 65 -
Essa
eâ&#x20AC;&#x2122;
riferita
ad
una
data
i
circolante
in
un
conduttore di raggio R.
Va osservato che in tutti questi casi di eâ&#x20AC;&#x2122; ammesso che la densitaâ&#x20AC;&#x2122; di corrente sia costante in ogni punto del conduttore.
Solitamente la densitaâ&#x20AC;&#x2122;di corrente J vale
đ?&#x2018;&#x2013; đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x; 2
ove r eâ&#x20AC;&#x2122; il
raggio del conduttore elettrico.
Una ulteriore formulazione della legge di Ampere eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Żđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2019;? = đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D;
La corrente đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; deve intendersi nota.
Eâ&#x20AC;&#x2122; solitamente necessario calcolare H e il suo modulo H.
Viene senpre considerate un cammino chiuso.
- 66 -
Sono possibili due distinte ipotesi, la prima delle quali prevede che sia H perpendicolare al cammino oppure che sia H tangente.
Il vettore H deve risultare costante nellâ&#x20AC;&#x2122;intervallo che si considera.
Si
consideri
quindi
una
corrente
che
scorre
in
un
conduttore filiforme.
Ad
esempio
per
calcolare
H
ad
una
distanza
r
dal
filamento si ocnsidera un cammino chiuso di lunghezza 2đ?&#x153;&#x2039;r.
Il vettore H eâ&#x20AC;&#x2122; sempre tangente a detto cammino in ogni punto di esso.
La seguente figura eâ&#x20AC;&#x2122; istruttiva.
- 67 -
In questo caso si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere che:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Żđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2019;? = H2đ?&#x153;&#x2039;r = I
Da essa immediatamente si ha:
H =
14.
I đ?&#x2019;&#x201A; . 2Ď&#x20AC;r đ?&#x2019;&#x201C;
EQUAZIONE DI MAXWELL PER I CAMPI STATICI
Dato un campo mangnetico H la densitaâ&#x20AC;&#x2122; di corrente J eâ&#x20AC;&#x2122; data dalla seguente relazione vettoriale:
đ?&#x2018;ą = đ?&#x203A; â&#x2C6;§ H
Detta relazione eâ&#x20AC;&#x2122; detta equazione di Maxwell per i campi statici.
Si ha:
đ??˘ đ?&#x2018;ą = đ?&#x203A; â&#x2C6;§ H = =
đ??Ł
đ??¤
â&#x2C6;&#x201A; [ â&#x2C6;&#x201A;x
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;y
â&#x2C6;&#x201A; ] â&#x2C6;&#x201A;z
Hx
Hy
Hz
- 68 -
Si ammette sia H noto, quindi siano note le sue component secondo le tre direzioni.
15.
RELAZIONE H, B
La relazione tra i campi H e B eâ&#x20AC;&#x2122;, salvo quanto si diraâ&#x20AC;&#x2122; piuâ&#x20AC;&#x2122; oltre, lineare, del tipo:
B = đ?&#x153;&#x2021;H
Quando si operi in un mezzo diverso dal vuoto.
Risulta
che
đ?&#x153;&#x2021; = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x153;&#x2021;đ?&#x2018;&#x;
ove
đ?&#x153;&#x2021;đ?&#x2018;&#x;
eâ&#x20AC;&#x2122;
un
numero
detto
permeabilitaâ&#x20AC;&#x2122; relativa, priva di dimensioni fisiche.
đ?&#x153;&#x2021;đ?&#x2018;&#x; â&#x2030;&#x2C6; 1, salvo che per i materiali
In generale risulta
ferromagnetici, per i quali đ?&#x153;&#x2021;đ?&#x2018;&#x; â&#x2030;Ť 1.
Per i campi magnetici si ha:
â&#x2C6;&#x2021;B = 0 â&#x;ş
đ?&#x153;&#x2022; đ??ľ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ??ľ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x153;&#x2022; đ??ľ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;§
+
- 69 -
16.
IL FLUSSO DI CAMPO MAGNETICO
Il vettore B viene anche chiamato densitaâ&#x20AC;&#x2122; di flusso magnetico.
Viene definita una ulteriore grandezza scalare, detta flusso magnetico indicato con la lettera ÎŚ definita come segue:
ÎŚ=
â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;ş đ?&#x2018;Š dđ??&#x2019;
Ě&#x201A; dove dS = dSđ?&#x2019;?
Ě&#x201A; eâ&#x20AC;&#x2122; perpendicolare alla superficie piana dS. Il versore đ?&#x2019;?
- 70 -
In realtaâ&#x20AC;&#x2122; assegnata dS esistono due possibili versi per la retta contenente il vettore unitario.
Essi sono opposti.
Convenzionalmente uno puoâ&#x20AC;&#x2122; essere assunto positivo e lâ&#x20AC;&#x2122;altro negativo.
Questo si ripercuote sul segno di ÎŚ, positivo o negativo.
In
un
â&#x20AC;&#x153;mondoâ&#x20AC;?
semplificato
ove
magari
B
e
dS
sono
paralleli la formula si semplifica alla gestione di un banale prodotto scalare, del tipo:
ÎŚ = B * dS = BdS.
Lâ&#x20AC;&#x2122;unita
di
misura
del
flusso
magnetico
nel
Sistema
internazionale di misura eâ&#x20AC;&#x2122; il weber (Wb) avendosi che 1 weber = 1 Tesla* 1đ?&#x2018;&#x161;2 .
Per
il
campo
magnetico
vale
vettoriale:
đ?&#x203A; â&#x2C6;§ B = 0
- 71 -
la
seguente
equazione
Si dice, al riguardo, che “i campi magnetici non hanno ne’ sogenti ne’ pozzi” ⦋Edminister⦌.
17.
IL POTENZIALE MAGNETICO VETTORE A
Nello studio dei campi magnetici viene introdotta una ulteriore
grandezza
vettoriale,
detta
potenziale
magnetico vettore A, definito come segue:
∇∧ A = B
In relazione a detta grandezza risulta:
∇ A = 0
E’
possibile
partire
dalla
relazione
∇∧
A
=
B
utilizzando lo sviluppo del determinante di Laplace per avere:
- 72 -
đ??˘ â&#x2C6;&#x2021;â&#x2C6;§ A = B
=
đ??Ł
đ??¤
đ??? [ đ???đ?&#x2019;&#x2122;
đ??? đ???đ?&#x2019;&#x161;
đ??? ] đ???đ?&#x2019;&#x203A;
Ax
đ??´đ?&#x2018;Ś
Az
Con riferimento al primo determinante si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere che:
â&#x2C6;&#x201A;
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z ] đ?&#x2019;&#x160;
đ??ľđ?&#x2018;Ľ đ?&#x2019;&#x160;
= [ â&#x2C6;&#x201A;y Ay
Si
consideri
Az
â&#x2C6;&#x201A;
â&#x2C6;&#x201A; â&#x2C6;&#x201A;z ]
â&#x;ş đ??ľđ?&#x2018;Ľ = [ â&#x2C6;&#x201A;y Ay
lâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi
Az
siano
=
â&#x2C6;&#x201A; A â&#x2C6;&#x201A;y z
â&#x2C6;&#x201A; A â&#x2C6;&#x201A;y z
-
e
â&#x2C6;&#x201A; đ??´ â&#x2C6;&#x201A;z đ?&#x2018;Ś
â&#x2C6;&#x201A; đ??´ â&#x2C6;&#x201A;z đ?&#x2018;Ś
costanti,
avendosi che
đ?&#x153;&#x2022;
đ?&#x153;&#x2022;
â&#x2C6;Ť đ??ľđ?&#x2018;Ľ dx = â&#x2C6;Ť( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ??´đ?&#x2018;§ - đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ??´đ?&#x2018;Ś )dx
+ cost.
In pratica si ha:
đ?&#x153;&#x2022;
â&#x2C6;Ť đ??ľđ?&#x2018;Ľ dx = â&#x2C6;Ť( đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ??´đ?&#x2018;§ -
đ?&#x153;&#x2022; đ??´ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;Ś
)dx
+ cost.= đ??´đ?&#x2018;Ľ
Analogamente si procede per le altre componenti, secondo le direzioni y e z.
Avendo, rispettivamente che:
- 73 -
â&#x2C6;Ť đ??ľđ?&#x2018;Ś dy = đ??´đ?&#x2018;Ś
â&#x2C6;Ť đ??ľđ?&#x2018;§ dz = đ??´đ?&#x2018;§
In realtaâ&#x20AC;&#x2122; negli esercizi proposti âŚ&#x2039;EdministerâŚ&#x152; vengono considerati casi particolari solitamente utilizzando le coordinate cilindriche.
Nella prassi il potenziale magnetico viene calcolato assegnate
le
correnti,
relativamente
ai
casi
del
filamento, del foglio e della corrente di volume.
Eâ&#x20AC;&#x2122; immediato notare che il vettore A viene misutato in tesla per metro (T*m).
18.
NOTA MATEMATICA â&#x20AC;&#x201C; Digressione di algebra vettoriale
Dato un vettore V si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere:
V = (a, b, c) â&#x2030;Ą ai + bj + ck
Ma una terna di vettori componenti non eâ&#x20AC;&#x2122; il vettore V.
- 74 -
Dalla terna (ai, bj, ck) si ottiene il vettore V con lâ&#x20AC;&#x2122;uso di + da intendersi come addizione vettoriale che conduce alla somma V.
Ho deciso di denotare la terna (ai, bj, ck) con il formalismo đ?&#x2018;˝đ?&#x2018;Ş .
Si ammette dato lâ&#x20AC;&#x2122;operatore vettoriale â&#x2C6;&#x2021;.
Ho introdotto il fomalismo â&#x2C6;&#x2021;đ??ś come una terna nel modo seguente:
đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş = (
đ?&#x153;&#x2022; (..)i, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (..)j, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§(..)k) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
Eâ&#x20AC;&#x2122; immediato constatare che risulta essere:
div V â&#x2030;? đ?&#x203A; V = đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş đ?&#x2018;˝đ?&#x2018;Ş = (
đ?&#x153;&#x2022; (..)i, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (..)j, (..)k) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
(ai,
bj, ck)
Questa relazione eâ&#x20AC;&#x2122; sviluppabile seguendo la regola standard usata per il prodotto scalare.
Si ha:
- 75 -
div V â&#x2030;? đ?&#x203A; V = đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş đ?&#x2018;˝đ?&#x2018;Ş = (
đ?&#x153;&#x2022; (a)ii đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
bj, ck)=
+
đ?&#x153;&#x2022; (..)i, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; (b)jj đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (..)j, (..)k) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
(ai,
đ?&#x153;&#x2022; (c)kk đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
Deve osservarsi che ii = jj = kk = 1.
In definitiva si ha:
div V â&#x2030;? đ?&#x203A; V = đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş đ?&#x2018;˝đ?&#x2018;Ş =
Lavorando
sulle
dispendio
di
sarebbe
đ?&#x153;&#x2022; (a) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
componenti
operazioni
comunque
+
lo
ottenuto
đ?&#x153;&#x2022; (b) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
si
+
đ?&#x153;&#x2022; (c) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
eâ&#x20AC;&#x2122;
stesso lavorando
ottenuto
con
un
risultato
che
si
â&#x20AC;&#x153;algebricamenteâ&#x20AC;?
sulla relazione data per definizione, ovvero:
div V â&#x2030;? đ?&#x203A; V
Con un formalismo analogo dato lo scalare div V eâ&#x20AC;&#x2122; possibile formalizzare le componenti della divergenza di un vettore V come segue:
đ?&#x153;&#x2022;
(đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;Ł đ?&#x2018;˝)đ??ś = (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ(a) ,
đ?&#x153;&#x2022; (b) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; (c)) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
- 76 -
Eâ&#x20AC;&#x2122; immediato poter scrivere che:
((đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;Ł đ?&#x2018;˝)đ??ś )â&#x2C6;&#x2019;1 = (a, b, c)
Con il formalismo introdotto eâ&#x20AC;&#x2122; possibile definire il gradiente di V, ovvero grad V risultando essere:
đ?&#x153;&#x2022;
grad V = (đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;Ł đ?&#x2018;˝)đ??ś (i, j, k)= (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ(a) ,
k)=
đ?&#x153;&#x2022; (a)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
+
đ?&#x153;&#x2022; (b)j đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x153;&#x2022; (b) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; (c)) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
(i, j,
đ?&#x153;&#x2022; (c)k đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
Va osservato che (i, j, k)â&#x2030;˘
đ?&#x2019;&#x160; + đ?&#x2019;&#x2039; + đ?&#x2019;&#x152;
= 1 đ?&#x2019;&#x160; + 1đ?&#x2019;&#x2039; + 1 đ?&#x2019;&#x152; =
(1, 1, 1).
Ma, dato grad V eâ&#x20AC;&#x2122; possibile considerare la terna delle componenti ovvero
grad đ?&#x2018;˝ đ?&#x2018;Ş
= (
đ?&#x153;&#x2022; (a)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
,
đ?&#x153;&#x2022; (b)j đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; (c)k) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
Moltiplicando secondo le regole proprie del prodotto scalare detta grandezza per la terna (i, j, k) si ha:
- 77 -
(
đ?&#x153;&#x2022; (a)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; (c)kk đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
=
,
đ?&#x153;&#x2022; (b)j đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; (a) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
+
,
đ?&#x153;&#x2022; (c)k) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
(i, j, k)=
đ?&#x153;&#x2022; (a)ii đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
+
đ?&#x153;&#x2022; (b)jj đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (b)+ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§(c) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
In definitiva si ha che:
div V =( grad đ?&#x2018;&#x2030; đ??ś )(i, j, k)
Occorre ora considerare lâ&#x20AC;&#x2122;operatore nabla vettoriale dato in coordinate cartesiane.
Si ha per definizione che:
â&#x2C6;&#x2021;â&#x2030;Ą
đ?&#x153;&#x2022; (a)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
+
đ?&#x153;&#x2022; (b)j đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x153;&#x2022; (c)k đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
= (
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (a), (b) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; (c))(i, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
j, k)=
In definitiva:
â&#x2C6;&#x2021; â&#x2030;Ą (đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;Ł đ?&#x2018;˝)đ??ś (i, j, k)
A questo punto puoâ&#x20AC;&#x2122; essere definita la terna delle componenti di â&#x2C6;&#x2021; che per uniformitaâ&#x20AC;&#x2122; potremmo definire con il simbolo â&#x2C6;&#x2021;đ??ś , avendosi che:
- 78 -
â&#x2C6;&#x2021;đ??ś = (
đ?&#x153;&#x2022; (..)i đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
,
đ?&#x153;&#x2022; (..)j đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; (..)k đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§
)
Per semplicitaâ&#x20AC;&#x2122; si puoâ&#x20AC;&#x2122; anche scrivere:
â&#x2C6;&#x2021;đ??ś = (đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;Ľ i , đ?&#x2019;&#x2021;đ?&#x2019;&#x161; j , đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;§ k )
Ho reputato necessario definire lâ&#x20AC;&#x2122;operatore inverso di đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş , indicato con il simbolo đ?&#x153;ľđ?&#x2018;Ş â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x;? e definito come segue.
đ?&#x153;ľđ?&#x2018;Ş â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x;? = ( â&#x2C6;Ť(. .)đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ľ, â&#x2C6;Ť(. . )đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ś, â&#x2C6;Ť(. . )đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;§ )
Pertanto si ha che:
đ?&#x153;ľđ?&#x2018;Ş â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x;? đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş = ( â&#x2C6;Ť(. .)đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ľ, â&#x2C6;Ť(. . )đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ś, â&#x2C6;Ť(. . )đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;§ ) (đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;Ľ i , đ?&#x2019;&#x2021;đ?&#x2019;&#x161; j , đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;§ k )
Utilizzando la regola standard dei prodotti scalari si ha:
đ?&#x153;ľđ?&#x2018;Ş â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x;? đ?&#x203A; đ?&#x2018;Ş = â&#x2C6;Ť(đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2019;&#x160;)dx + â&#x2C6;Ť đ?&#x2019;&#x2021;đ?&#x2019;&#x161; đ?&#x2019;&#x2039;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ś + â&#x2C6;Ť đ?&#x2019;&#x2021;đ?&#x2019;&#x203A; đ?&#x2019;&#x152;dz = ai + bj + ck = (a , b, c)
- 79 -
In
generale
le
grandezze
a,
b,
e
c
possono
essere
considerate tre funzioni scalari.
18.1 Esempi di calcolo di divergenze di vettori in coordinate cartesiane rettangolari
Dato il vettore A = đ?&#x2018;&#x2019; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2019;&#x160;
+ bcosyj + bsinzk
Eâ&#x20AC;&#x2122; possibile cosiderare le componenti scalari e passare alle derivate parziali prime, avendo:
(đ?&#x2018;&#x2019; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ , bcosy,
â&#x2C6;&#x201A;
(â&#x2C6;&#x201A;x eax ,
bsinz)
â&#x2C6;&#x201A; đ?&#x153;&#x2022; bcosy, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ â&#x2C6;&#x201A;y
bsinz)
(aeax , k(-siny), kcosz)
Pertanto â&#x2C6;&#x2021;A = aeax + k(-siny)+ kcosz = aeax -ksiny+ kcosz
Se si cerca il valore nellâ&#x20AC;&#x2122;origine si scrive:
- 80 -
â&#x2C6;&#x2021;A(0,0,0) = aeax
-ksiny+ kcosz = aea0
-ksin0+ kcos0 =
ađ?&#x2018;&#x2019; 0 + 0 + k = a + k.
Si consideri un secondo caso di calcolo di divergenza di un vettore quale A = (3x + đ?&#x2018;Ś 2 )i + (x - đ?&#x2018;Ś 2 )đ?&#x2019;&#x2039; + 0k
Si ha:
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
( (3x + đ?&#x2018;Ś 2 ),
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
( (3x +
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x153;&#x2022; (x đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;Ś 2 ),
- đ?&#x2018;Ś 2 ),
đ?&#x153;&#x2022; (x đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
-
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022; 0) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;Ś 2 ),
đ?&#x153;&#x2022; 0) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
( 3 + 0 , 0 -2y, 0)
In definitiva si ha:
â&#x2C6;&#x2021;A = 3 â&#x20AC;&#x201C; 2y
Si puoâ&#x20AC;&#x2122; calcolare lâ&#x20AC;&#x2122;andamento di â&#x2C6;&#x2021;A per un dato A quando ci si sposta su una curva ad esempio su una retta di equazione y = mx + b.
In questo caso si ha đ?&#x203A;ťđ?&#x2018;¨(đ?&#x2018;Ľ,đ?&#x2018;Ś): đ?&#x2018;Ś=đ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;Ľ+đ?&#x2018;? = 3x â&#x20AC;&#x201C; 2(mx + b) = 3x â&#x20AC;&#x201C; 2mx â&#x20AC;&#x201C; b
- 81 -
Eâ&#x20AC;&#x2122; possibile fare qualche altro esempio, ad esempio per A = 4xyi + zj + 5sinzk si ha:
Da cioâ&#x20AC;&#x2122; si ha:
đ?&#x203A; đ?&#x2018;¨ =
19.
In
â&#x2C6;&#x201A; 4xy â&#x2C6;&#x201A;x
+
â&#x2C6;&#x201A; z â&#x2C6;&#x201A;y
+
â&#x2C6;&#x201A; 5sinz â&#x2C6;&#x201A;z
= 4y + 0 + 5cosz = 4y + 5cosz
NOTA MATEMATICA â&#x20AC;&#x201C; Laplaciano
algebra
vettoriale
viene
deinito
un
ulteriore
operatore, detto laplaciano.
Ad esso si perviene come segue:
Data una funzione scalare V = V(x,y,z) il laplaciano in coordinate
cartesiane
viene
formalizzato
nel
modo
segmente:
â&#x2C6;&#x2021;2 V(x,y,z) =
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2
+
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś 2
+
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ 2
Il formalismo per componenti risulta essere:
đ?&#x153;&#x2022;2
đ?&#x203A;ť 2 đ?&#x2018;&#x2030;(đ?&#x2018;Ľ, đ?&#x2018;Ś, đ?&#x2018;§) đ??ś = (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2 V(x,y,z) ,
- 82 -
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś 2
,
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ 2
)
Alla forma del gradiente si puoâ&#x20AC;&#x2122; pervenire per step.
1) Data
la
funzione
V
=
V(x,y,z)
si
puoâ&#x20AC;&#x2122;
ottenere
il
gradiente per componenti, avendo:
đ?&#x153;&#x2022;
(â&#x2C6;&#x2021;đ?&#x2018;&#x2030;)đ??ś = (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;ĽVi ,
đ?&#x153;&#x2022; Vj đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; Vj) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
2) Premoltiplicando, nella logica del prodotto scalare, si ha:
đ?&#x153;&#x2022;
â&#x2C6;&#x2021;đ??ś (â&#x2C6;&#x2021;đ?&#x2018;&#x2030;)đ??ś = (đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ (â&#x20AC;Ś )i ,
=
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2
20.
+
đ?&#x153;&#x2022; (â&#x20AC;Ś)j đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś 2
,
đ?&#x153;&#x2022; đ?&#x153;&#x2022; (â&#x20AC;Ś . )j)(đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;ĽVi đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ 2
,
đ?&#x153;&#x2022; Vj đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
,
đ?&#x153;&#x2022; Vj) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś
EQUAZIONE DI LAPLACE â&#x20AC;&#x201C; Variazione del potenziale
in una sola direzione
Lâ&#x20AC;&#x2122;equazione di Laplace-Poisson che
contiene lâ&#x20AC;&#x2122;operatore
laplaciano, riferita ad una regione nella quale non vi siano cariche elettriche interne eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
- 83 -
â&#x2C6;&#x2021;2 V(x,y,z) =
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2
+
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ś 2
+
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;§ 2
=
0
Se si ammette che sia V(đ?&#x2018;Ľ0 ) = đ?&#x2018;&#x2030;0 mentre risulta un campo uniforme E = đ?&#x2018;&#x2DC;103 (-i).
Ho ampliato in via generale un esercizio di cui non
eâ&#x20AC;&#x2122;
data la traccia di risuluzione contenuto in un testo di consultazione âŚ&#x2039;EdministerâŚ&#x152;.
Si ha E = đ?&#x2018;&#x2DC;103 (-i) = - â&#x201E;&#x17D;103(i)
Per i dati del problema si ha che la derivata parziale
seconda rispetto alla x, ovvero
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z) đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2
due volte, avendosi:
đ?&#x153;&#x2022;2 V(x,y,z)= đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2
0
Con una prima integrazione si ottiene
â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2030;đ?&#x2018;Ľ dx = k
- 84 -
eâ&#x20AC;&#x2122; derivabile
(k eâ&#x20AC;&#x2122; una costante reale in quanto la primitiva (in questo caso k) ha derivate nulla e al secondo membro đ?&#x153;&#x2022;2
della relazione di partenza, đ?&#x153;&#x2022;đ?&#x2018;Ľ 2 V(x,y,z)= 0, si trovava proprio 0).
đ?&#x2018;&#x2030;đ?&#x2018;Ľ eâ&#x20AC;&#x2122; la derivata prima di V rispetto alla x.
Detta relazione trovata, ovvero â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2030;đ?&#x2018;Ľ dx = k eâ&#x20AC;&#x2122; integrabile ulteriormente avendo che V = â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2DC;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ľ + đ?&#x2018;&#x2DC;1 ove đ?&#x2018;&#x2DC;1 eâ&#x20AC;&#x2122; la ulteriore costante di integrazione.
Si ha pertanto:
V = kâ&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ľ + đ?&#x2018;&#x2DC;1 = kx + đ?&#x2018;&#x2DC;1
In definitiva si ottiene:
V(x) = kx + đ?&#x2018;&#x2DC;1
Dal punto di vista fisico si evince immediatamente che đ?&#x2018;&#x2DC;1 viene misurata in volt (V) ed indica la condizione al contorno, quindi đ?&#x2018;&#x2DC;1 = đ?&#x2018;&#x2030;0 .
- 85 -
Anche la grandezza kx deve avere le fimensioni fisiche di un potenziale, quindi essa eâ&#x20AC;&#x2122; misutata in volt (V).
đ?&#x2018;&#x2030;
Questo si ha quando V =đ?&#x2018;&#x161;m
Eâ&#x20AC;&#x2122; immediato comprendere quindi che la costante k ha le dimensioni fisiche corrispondenti a quelle del vettore campo elettrico E.
Il modulo di E viene indicato con E.
In sintesi, coi dati del problema, si ha:
V(x) = Ex + đ?&#x2018;&#x2030;0 = - â&#x201E;&#x17D;103 đ?&#x2018;Ľ + đ?&#x2018;&#x2030;0
Tra i dati numerici del problema si aveva V(đ?&#x2018;Ľ0 ) = 25 V e h = 1,5.
21.
MOMENTO TORCENTE E MOMENTO MAGNETICO m
Questi concetti sono importanti percheâ&#x20AC;&#x2122; alla base del funzionamento del motore elettrico.
- 86 -
Se eâ&#x20AC;&#x2122; data una spira percorsa da corrente contenuta un una regione caratterizzata da un campo di induzione magnetica B che sia libera di ruotare attorno ad un proprio asse si determina per le forze magnetiche un momento torcente che ne determinano la rotazione.
La corrente viene commutata periodicamente in modo che il momento torcente sia sempre nello stesso senso.
Dalla fisica elementare eâ&#x20AC;&#x2122; noto che il momento torcente, solitamente indicato con la lettera T,
eâ&#x20AC;&#x2122; una grandezza
vettoriale definite come segue:
T = r â&#x2C6;§ F
Esso ha le dimensioni fisiche di una energia e quindi astrattamente misurabile in juale (J).
In realtaâ&#x20AC;&#x2122; esso viene misurato in Jđ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;&#x2018;â&#x2C6;&#x2019;1 .
Il vettore T eâ&#x20AC;&#x2122; al solito perpendicolare al piano dei dati vettori e costituisce con essi una terna destrorsa.
- 87 -
A questo punto si puo’ considerare una spira percorsa da una corrente I collocate in una regione in cui il vettore induzione magnetica B ha il verso delle x positive.
Si ammetta che la spira sia collocate nel piano xy per il quale z = 0 secondo la seguente figura
E’ noto ⦋Edminister⦌ che “le uniche forze in gioco sono quelle che risultano dai lati l della spira”.
- 88 -
Occorre dare un senso alle formule vettoriali date.
Per il lato sinistro F = Ili â&#x2C6;§ Bj .
F ha la direzione dellâ&#x20AC;&#x2122;asse delle z, quindi nel piano xy si avrebbe una situazione del tipo seguente.
Una rotazione oraria di
đ?&#x153;&#x2039; 2
rad. sovrappone il vettore
corrente al vettore induzione magnetica.
Per avere una terna destrorsa occorre che il verso del vettore B sia quello delle z negative.
Quindi risulta:
F = - Bilk
Nel caso del secondo lato l della spira si devono fare le seguenti osservazioni.
- 89 -
La situaizone vettoriale nel piano di base ora e’ la seguente.
In questo caso per avere una base destrorsa la direzione del prodotto vettore F deve essere quella dell’asse delle z e il verso e’ quello delle z positive.
Pertanto per il secondo lato rilevante della spira la forza e’:
F =
Bilk
Occorre ora calcolare il momento torcente risultante delle due forze considerate.
Per fare cio’ agevolmente si considera un Sistema di riferimento
tridimensionale
geometrico della spira.
- 90 -
centrato
nel
centro
In questo modo, il momento torcente, somma dei momenti torcenti
delle
due
forze,
eâ&#x20AC;&#x2122;
dato
dalla
relazione
seguente:
đ?&#x2018;Ľ 2
đ?&#x2018;Ľ 2
T = (â&#x2C6;&#x2019; )đ?&#x2019;&#x160; â&#x2C6;§ (- Bilk) + ( )đ??˘ â&#x2C6;§ ( Bilk)= -BIlxk = -BIAk
essendo A lâ&#x20AC;&#x2122;area della spira.
Deve essere ora introdotto il momento magnetico m della spira piana.
Si tratta di una grandezza vettoriale cosiâ&#x20AC;&#x2122; definita:
m = IAđ?&#x2019;&#x201A;đ?&#x2019;?
ove I indica la corrente circolante, A lâ&#x20AC;&#x2122;area della superficie e đ?&#x2019;&#x201A;đ?&#x2019;? definisce il versore ortogonale al piano contenente la superficie piana di area A.
Si puoâ&#x20AC;&#x2122; utilmente considerare la sosttostante figura che evidenzia anche il moto della particella carica, lungo una linea amperiana di raggio r risultando quandi A = đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x; 2 .
- 91 -
La carica q si muove con una velocitaâ&#x20AC;&#x2122; scalare v che in termini vettoriali risulta tangente la circonferenza di raggio r in ogni punto di essa.
Il
moto
della
particella
carica
corrisponde
allâ&#x20AC;&#x2122;andamento di una corrente su una linea amperiana, come dal senso rappresentato dalla freccia rossa sulla circonferenza di raggio r indicate in verde.
Tanto prenesso, deve essere definito il momento agente su una spira.
Detto momento, indicato con la lettera T, risulta essere:
T = m â&#x2C6;§ B
- 92 -
ove m eâ&#x20AC;&#x2122; il momento magnetico della spira, mentre B eâ&#x20AC;&#x2122; il campo induzione magnetica.
Esiste una corta di equivalenza carica in moto â&#x20AC;&#x201C; corrente per la quale una carica q che si muove con una velocitaâ&#x20AC;&#x2122; v, ovvero con una velocitaâ&#x20AC;&#x2122; angolare đ?&#x153;&#x201D;, equivale ad una
corrente I =
đ?&#x153;&#x201D; đ?&#x2018;&#x201E; 2đ?&#x153;&#x2039;
âŚ&#x2039;EdministerâŚ&#x152;.
Questa relazione eâ&#x20AC;&#x2122; ben giustificata anche dal punto di
vista dimensionale in quanto
đ?&#x153;&#x201D; 2đ?&#x153;&#x2039;
eâ&#x20AC;&#x2122; misurata in
đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;?
đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;&#x2018;
=
đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;? â&#x2C6;&#x2019;1.
Per quanto detto si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere:
m =
đ??&#x17D; QAđ?&#x2019;&#x201A;đ?&#x2019;? đ?&#x;?đ??&#x2026;
La carica si muove fino a quando T = 0, ovvero fino a
quando sinđ?&#x153;&#x2014; =0, ovvero fino a quando i due vettori sono giacenti sulla medesima retta.
Occore ora introdurre il magnetone di Bohr.
- 93 -
Il modello introdotto puoâ&#x20AC;&#x2122; essere utile per lo studio dellâ&#x20AC;&#x2122;elettrone nellâ&#x20AC;&#x2122;atomo di idrogeno.
In una ipotesi elementare si ammette che lâ&#x20AC;&#x2122;elettrone descriva una traiettoria circolare di raggio r.
La figura seguente ben esemplifica la situazione.
Il momento cinetico dellâ&#x20AC;&#x2122;elettrone vale L = OP â&#x2C6;§ mv =
mvrđ??&#x161;đ??ł .
In questo caso Q = - e.
Il momento magnetico dellâ&#x20AC;&#x2122;elettrone m risulta essere m
=
â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;&#x2019; đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x; 2 đ?&#x2018;&#x2021;
đ??Žđ??ł .
- 94 -
Dopo una sostituzione in formula si arriva alla relazione tra L e m.
m = -
La
đ?&#x2018;&#x2019; L 2đ?&#x2018;&#x161;
quantitaâ&#x20AC;&#x2122;
-
đ?&#x2019;&#x2020; đ?&#x;?đ?&#x2019;&#x17D;
eâ&#x20AC;&#x2122;
comunemente
detta
rapport
giromagnetico dellâ&#x20AC;&#x2122;elettrone.
La teoria quantistica introduce una ulteriore grandezza, detta magnetone di Bohr, definite come segue:
đ?&#x153;&#x2021;đ??ľ =
đ?&#x2018;&#x2019;â&#x201E;&#x17D; 4đ?&#x153;&#x2039;đ?&#x2018;&#x161;
In essa h eâ&#x20AC;&#x2122; la costante di Planck.
22.
SOLENOIDE
Il solenoide eâ&#x20AC;&#x2122; una componente circuitale nella quale scorre una corrente I e che genera un campo di induzione magnetica B.
- 95 -
Quando si considerano i solenoidi ci si riferisce al solenoidi ideale di lunghezza infinita.
In realtaâ&#x20AC;&#x2122; i solenoidi reali hanno una lunghezza finita e solo con una certa approssimazione possono essere considerati solenoidi ideali.
Un solenoid reale puoâ&#x20AC;&#x2122; ritenersi ideale quando L â&#x2030;Ť đ?&#x2018;&#x;, ove L ed r sono rispettivamente la lunghezza e il raggio del solenoide.
Una definizione elegante di solenoid eâ&#x20AC;&#x2122; la segmente:
â&#x20AC;&#x153;si chiama solenoide un filo conduttore avvolto ad elica circolare con passo costanteâ&#x20AC;? âŚ&#x2039;Capitani, De
SanctisâŚ&#x152;.
Per ragioni di semplicitaâ&#x20AC;&#x2122; si ammette che i solenoidi reali siano ideali.
- 96 -
Entro le spire il campo magnetico B eâ&#x20AC;&#x2122; uniforme, nel senso che B(x, t) = cost., ove x eâ&#x20AC;&#x2122; un punto interno.
Nella figura eâ&#x20AC;&#x2122; evidenziata in rosso la linea amperiana abcd.
Eâ&#x20AC;&#x2122; evidente che:
đ?&#x2018;?
đ?&#x2018;?
đ?&#x2018;&#x2018;
đ?&#x2018;&#x17D;
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2019;&#x201D; = â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;&#x17D; đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; + â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;? đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; + â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;? đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; + â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;&#x2018; đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; = Bh + 0 +0 + 0= Bh
In questa formula h = d(b,a).
đ?&#x2018;?
Risulta â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;? đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; = 0 in quanto i due vettori sono ortogonali e il prodotto scalare eâ&#x20AC;&#x2122; nullo.
đ?&#x2018;&#x17D;
Per ragione analoga risulta â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;&#x2018; đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; = 0.
đ?&#x2018;&#x2018;
â&#x2C6;Ťđ?&#x2018;? đ??ľđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; eâ&#x20AC;&#x2122; eguale a zero in quanto allâ&#x20AC;&#x2122;esterno risulta B = 0
- 97 -
In sintesi, in relazione al caso considerato si ha:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2019;&#x201D; = Bh = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D;
Il solenoide eâ&#x20AC;&#x2122; alimentato da una corrente i, supposta costante nel tempo.
Ma la grandezza rilevante eâ&#x20AC;&#x2122; đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; in quanto la corrente interna alla linea amperiana chiusa abcd tiene conto che nella lunghezza h vi eâ&#x20AC;&#x2122; un certo numero di spire.
Quindi la corremte interna, rilevante ai fini della legge di ampere, eâ&#x20AC;&#x2122; un multiplo intero di i.
In pratica risulta vera la seguente relazione:
đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; = inh
ove n indica il numero delle spire per unitaâ&#x20AC;&#x2122; di
lunghezza, ovvero
đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;˘đ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x153; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013; đ?&#x2018; đ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x2019; . đ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;&#x2019;đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x153;
Cioâ&#x20AC;&#x2122; premesso, si ha che:
Bh = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;?â&#x201E;&#x17D; = đ?&#x153;&#x2021;0 inh
- 98 -
Da essa, dividendo per h â&#x2030; 0, si ha:
B =
đ?&#x153;&#x2021;0 in
Se in luogo della densitaâ&#x20AC;&#x2122; di spire (numero di esse nella unitaâ&#x20AC;&#x2122; di lunghezza) si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere che:
Bh = đ?&#x153;&#x2021;0 iN
dove N eâ&#x20AC;&#x2122; il numero delle spire.
23.
INDUZIONE MAGNETICA
La legge di induzione magnetica eâ&#x20AC;&#x2122; dovuta al genio sperimentale di M. Faraday ed eâ&#x20AC;&#x2122; stata ricavata a partire da due esperienze.
La prima di esse riguardava una spira collegata ad un galvanometro.
- 99 -
Il moto del magnete rispetto alla spira genera una corrente,
detta
indotta,
che
viene
misurata
sperimentalmente mediante un galvanometro.
Viene,
come
ben
noto,
definita
anche
una
forza
elettromotrice indotta che puo’ essere ⦋Halliday, Walker, Resnick ⦌ definita come “il lavoro svolto per unita’ di carica
per
far
passare
gli
elettroni
di
conduzione
attraverso la spira”.
Il secondo esperimento prevede due spire affiancate con due circuiti distinti. Il primo di essi e’ costituito da una spira collegata ad un amperometro, mentre il secondo e’
costituito
da
un
circuito
con
una
batteria,
un
resistore R, e, appunto, da una spira.
I
due
circuiti
sono
affiancati
ma
non
collegati
fisicamente.
Chiudendo il circuito si evince una corrente nel circuito affiancato, come evidenziato da un galvanometro.
- 100 -
Aprendo il circuito la corrente nel secondo circuito si azzera.
24.
FLUSSO MAGNETICO ATTRAVERSO UNA SUPERFICIE
Per
la
trattazione
dellâ&#x20AC;&#x2122;induzione
magnetica
eâ&#x20AC;&#x2122;
necessario introdurre il concetto di flusso magnetico attraverso una superficie S.
Sia data una area piana infinitesimale dS ed un vettore u unitario perpendicolare a detta area.
Il vettore dS ha modulo Ds e direzione e verso dati dal vettore unitario u.
Sia dato il vettore B induzione magnetica.
Da questi elementi, come eâ&#x20AC;&#x2122; noto, viene definite una grandezza vetoriale detta flusso magnetico indicato con đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š .
đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š = â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;Šđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;¨
- 101 -
Dalla semplice osservazione dellâ&#x20AC;&#x2122;integrale si evince che il flusso magnetico si misura in Tđ?&#x2018;&#x161;2 .
A detta unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura nel Sistema internazionale di misura eâ&#x20AC;&#x2122; stato dato il nome di weber (Wb).
25.
LEGGE DI GAUβ PER IL CAMPO MAGNETICO
đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š = â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2018;¨ = 0
đ??źđ?&#x2018;&#x2122; flusso eâ&#x20AC;&#x2122; riferito ad una superficie gaussiana chiusa.
26.
LEGGE DI FARADAY
Con queste premesse, eâ&#x20AC;&#x2122; possibile scrivere la legge di induzione di Faraday nel modo seguente, ove E indica la forza elettromotrice indotta:
E = -
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
- 102 -
Il significato fisico del segno meno saraâ&#x20AC;&#x2122; nuovamente esplicitato nel paragrafo dedicato alla legge di Lenz.
Nel caso di N spire la relazione di Faraday diviene:
E = - N
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
La variazione di E eâ&#x20AC;&#x2122; imputabile ad una variazione di đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š .
La variazione del flusso concatenato đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š a sua volta puoâ&#x20AC;&#x2122; avere le seguenti cause:
1) variazione di B; 2) variaizone
della
â&#x20AC;&#x153;geometriaâ&#x20AC;?
della
bobina
o
suo
spostamento rispetto alla regione dello spazio nella quale eâ&#x20AC;&#x2122; presente il campo B; 3) variazione dellâ&#x20AC;&#x2122;angolo tra il vettore B e il piano passante per la bobina (detto giacitura).
27.
LEGGE DI LENZ
- 103 -
La formulazione della legge di Lenz eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
La corrente indotta in una spira per effetto di una variazione di B eâ&#x20AC;&#x2122; tale che il campo magnetico generato dalla corrente indotta si oppone alla variazione di B.
Lo schema logico e seguenziale eâ&#x20AC;&#x2122; sostanzialmente il seguente.
1) viene traslato (avvicinato o allontanato) un magnete rispetto alla spira, supposta in quiete. 2) si determina una variazione tale che B(x, t +dt) - B(x, t) â&#x2030; 0 3) quando il magnete viene avvicinato alla spira si genera una
corrente
elettrica
indotta,
misurabile
sperimentalmente con un galvanometro. 4) La corrente elettrica indotta genera un campo magnetico indotto đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x160;đ?&#x2019;?đ?&#x2019;&#x2026; . 5) La spira percorsa dalla corrente indotta i si comporta come un dipole magnetico di momento Îź.
- 104 -
6) In pratica eâ&#x20AC;&#x2122; come se esistesse un secondo magnete (la spira
!)
che
rallenta
il
movimento
del
magnete
in
avvicinamneto. 7) La direzione della corrente eâ&#x20AC;&#x2122; coerente con la regola della mano destra e per il magnete in avvicinamento alla spira in quiete essa risulta antioraria. 8) Quando poi il magnete viene allontanato varia il verso della corrente.
Va osservato che affermare che il campo indotto đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x160; si oppone a B non equivale necessariamente ad affermare che i due campi sono opposti.
Questo caso non si ha ad esempio quando per un dato punto đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
x risulta | B(x)| < 0.
In questo caso B(x, t+dt) - B(x, t) < 0 e lâ&#x20AC;&#x2122;opposizione alla variazione di B si ha controbilanciando la riduzione
- 105 -
di B con un campo đ?&#x2018;Šđ?&#x2019;&#x160;đ?&#x2019;?đ?&#x2019;&#x2026; non opposto a B ma ad esempio avendo lo stesso verso di B.
Nel caso della forza elettromotrice indotta V si ha che â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Źđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2019;? non eâ&#x20AC;&#x2122; nullo.
Il campo indotto non eâ&#x20AC;&#x2122; conservativo.
Ci si deve porre la questione della legge temporale di variazione di B in un dato punto x nel dominio del tempo.
Si puoâ&#x20AC;&#x2122; ammettere che sia dato B(x, đ?&#x2018;Ą0 ).
Una ipotesi rozza potrebbe essere quella per la quale B(x,t) decresca linearmente nel tempo.
Rispetto
allâ&#x20AC;&#x2122;asse
dei
tempi
rappresentabile come segue:
- 106 -
tale
situazione
sarebbe
Questa legge di descrescita da un punto di vista logico formale pare addirittura assurda in quanto esisterebbe un istante Ď&#x201E; per il quale B(x, Ď&#x201E;)= 0.
Per istanti successivi t > đ?&#x153;? cambierebbe il verso di B.
Non eâ&#x20AC;&#x2122; adeguata neppure lâ&#x20AC;&#x2122;analogia con la legge di Ampere riferita a un filamento percorso da corrente in quanto la simmetria radiale ha condotto alla legge scalare B = đ?&#x2018;&#x2013;
costđ?&#x2018;&#x;
per i punti sulla circonferenza.
Essa va intesa che B eâ&#x20AC;&#x2122; in modulo costante per tutti gli x
tali
che
d(x,
đ?&#x2019;&#x2122;đ?&#x;&#x17D; )
=
r,
essendo
đ?&#x2019;&#x2122;đ?&#x;&#x17D; le
coordinate
cartesiane, quindi una coppia per un assegnato z, ovvero una terna del tipo (đ?&#x2018;Ľ0 , đ?&#x2018;Ś0 , đ?&#x2018;§0 ) dello spazio, mentre si ha x = (x, y, đ?&#x2018;§0 ).
Si ammette sia noto x.
Si deve studiare B(x, t).
- 107 -
Anche
in
questo
caso
vi
sono
sicuramente
dei
casi
particolari.
Il primo di essi eâ&#x20AC;&#x2122; decritto dalla figura seguente.
Se
si
ragiona
nel
piano
la
coordinata
z
diviene
superflua.
Se il filamento si sposta con velocitaâ&#x20AC;&#x2122; v nella direzione della retta per F e x allontanandosi da F dopo t secondi la distanza del filamento dal punto x diviene tv + r.
Pertanto al tempo t si ha
- 108 -
B(x, t)= cost
đ?&#x2018;&#x2013; . đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Ł+đ?&#x2018;&#x;
Questo nellâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi che sia v = v(t) = cost.
Si ammette che il raggio del filo conduttore sia đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x201C;
Per
certi
aspetti
questa
ipotesi
â&#x2030;&#x2C6; 0.
semplificatrice
complica, ma ci si puoâ&#x20AC;&#x2122; ccordinare con la relazione che studia B in funzione di r quando r â&#x2030;¤ đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;&#x201C;đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2122; .
In questo caso r eâ&#x20AC;&#x2122; pur sempre la distanza tra il filamento e il punto x, ovvero in simmetria cilindrica.
Quindi deve intendersi noto B(đ?&#x2019;&#x2122;đ?&#x;&#x17D; , 0) = B(đ?&#x2019;&#x2122;đ?&#x;&#x17D; + đ?&#x2019;&#x2014;t, 0).
Similmente si studia il caso in cui il filamento si avvicina al punto x, da considerarsi noto.
Eâ&#x20AC;&#x2122; ben evidente che il filamento puoâ&#x20AC;&#x2122; spostarsi secondo una direzione non coincidente con la direzione della retta passante per i punti F e x.
In questo caso la direzione eâ&#x20AC;&#x2122; rilevante e la distanza nel tempo eâ&#x20AC;&#x2122; governata dal teorema del coseno.
Esso puoâ&#x20AC;&#x2122; essere scritto secondo questa relatione:
- 109 -
đ?&#x2018;&#x;(đ?&#x2018;Ł, đ?&#x2018;Ą)2 = đ?&#x2018;&#x; 2 + (đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Ł)2 â&#x20AC;&#x201C; 2rtvcosđ?&#x153;&#x2014;
da cui
r(v,t) = â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018;&#x; 2 + (đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Ł)2 â&#x20AC;&#x201C; 2đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Łđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x153;&#x2014;
Pertanto per il punto x si ha:
B(x, t) = B(x, t, v) = cost.
â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018;&#x; 2
đ?&#x2018;&#x2013; + (đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Ł)2
â&#x20AC;&#x201C; 2đ?&#x2018;&#x;đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Łđ?&#x2018;?đ?&#x2018;&#x153;đ?&#x2018; đ?&#x153;&#x2014;
Nel caso in cui la direzione dello spostamento sia ortogonale rispetto alla direzione della retta per i punti F e x allora la formula diventa pitagorica, ovvero si ha:
B(x, t) = B(x, t, v) = cost.
đ?&#x2018;&#x2013;
â&#x2C6;&#x161;đ?&#x2018;&#x; 2 + (đ?&#x2018;Ąđ?&#x2018;Ł)2
Ulteriormente si puoâ&#x20AC;&#x2122; partire dalla legge di Ampere per
il caso specifico considerato, ovvero da B = cost
đ?&#x2018;&#x2013; đ?&#x2018;&#x;
immediatamente ponibile nella forma
Br = icost che differenziata risulta essere ponibile come segue:
- 110 -
d(Br) = d(icost)
(dB)r + rdB = 0
da cui si ricava:
rdB = - Bdr
Pertanto si ha:
đ?&#x2018;&#x2018;đ??ľ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x;
=â&#x2C6;&#x2019;
đ??ľ(đ?&#x2018;&#x;) đ?&#x2018;&#x;
Per i dato e costante quando eâ&#x20AC;&#x2122; noto r e quindi pure B(r) risulta noto.
Pertanto eâ&#x20AC;&#x2122; legitimo ammettere che
đ?&#x2018;&#x2018;đ??ľ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x;
In definitiva si puoâ&#x20AC;&#x2122; affermare che:
đ?&#x2018;&#x2018;đ??ľ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x;
=â&#x2C6;&#x2019;
28.
đ??ľ(đ?&#x2018;&#x;) đ?&#x2018;&#x;
=
â&#x2C6;&#x2020;đ??ľ . â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;&#x;
LEGGE DI AMPERE â&#x20AC;&#x201C; MAXWELL
- 111 -
=â&#x2C6;&#x2019;
đ??ľ(đ?&#x2018;&#x;) đ?&#x2018;&#x;
= cost..
La legge di Faraday della induzione si puoâ&#x20AC;&#x2122; mettere nella formulazione seguente:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Źdđ?&#x2019;&#x201D; = -
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x203A;ˇđ??ľ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
Quando varia il flusso del campo di iduzione viene indotto un campo elettrico E.
Maxwell
fece
il
ragionamento
simmetrico,
ovvero
si
chiese se una variazione del flusso del campo elettrico E generasse un campo magnetico indotto e arrivoâ&#x20AC;&#x2122; alla sua legge dellâ&#x20AC;&#x2122;induzione detta di Maxwell.
Egli evidenzioâ&#x20AC;&#x2122; che:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2019;&#x201D; = đ?? đ?&#x;&#x17D; đ?&#x153;şđ?&#x;&#x17D;
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x203A;ˇđ??¸ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
Va ricordata la legge di Ampere che evidenzia il campo indotto B ex corrente elettrica, ovvero:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2019;&#x201D; = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; ch
- 112 -
Essa puoâ&#x20AC;&#x2122; essere interpretata nel senso che una corrente netta entro una linea amperiana genera in campo di induzione B tale che:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2019;&#x201D; = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; ch
La relazione piuâ&#x20AC;&#x2122; generale eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente, detta legge di Ampere-Maxwell:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2019;&#x201D; = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; ch + đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x153;&#x20AC;0
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x203A;ˇđ??¸ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
Essa va intesa nel senso che il concomitante effetto di una corrente e di una variazione del flusso del campo elettrico verifica
genera la
un
campo
condizione
mangnetico
data
dalla
indotto
legge
B
che
assegnata,
ovvero genera un campo di induzione magnetica B tale che:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2019;&#x201D; = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; ch + đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x153;&#x20AC;0
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x203A;ˇđ??¸ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
Va poi notato che đ?&#x153;&#x20AC;0
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x203A;ˇđ??¸ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
ha le dimensioni fisiche di una
corrente, detta corrente di spostamento, solitamente indicate con il simbolo is.
- 113 -
Cioâ&#x20AC;&#x2122; osservato
la legge di Ampere-Maxwell assume una sembianza piuâ&#x20AC;&#x2122; semplice,
ovvero:
â&#x2C6;Ž đ?&#x2018;Šdđ?&#x2019;&#x201D;
29.
=
đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013; ch
+
đ?&#x153;&#x2021;0 = đ?&#x153;&#x2021;0 (đ?&#x2018;&#x2013;ch + đ?&#x2018;&#x2013;s)
INDUTTORI E INDUTTANZE
Lâ&#x20AC;&#x2122;induttore, detto anche induttanza, eâ&#x20AC;&#x2122; un dispositivo che genera un campo magnetico nella regione circostante.
Per
esso
lâ&#x20AC;&#x2122;effetto
termico
della
corrente
deve
considerarsi trascurabile.
Esso eâ&#x20AC;&#x2122; sostanzialmente un solenoide.
Il campo B generato da esso deve considerarsi noto.
Facendo solenoide
scorrere si
una
genera
corrente
nella
i
regione
allâ&#x20AC;&#x2122;interno interna
un
del campo
magnetico e quindi un flusso magnetico noto.
Se
N
eâ&#x20AC;&#x2122;
il
numero
delle
spire
viene
definita
grandezza fisica caratteristica detta induttanza.
- 114 -
una
Essa si indica solitamente con la lettera L e la formula relativa eâ&#x20AC;&#x2122; la seguente:
L =
đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ đ?&#x2018;&#x2013;
La grandezza a numeratore ovvero đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ eâ&#x20AC;&#x2122; detta flusso concatenato.
Le induttanze, come peraltro immediatamente si evince
dalla formula, si misurano in
đ?&#x2018;&#x2021;đ?&#x2018;&#x161;2 . đ??´
La terminologia corretta da usare sarebbe induttore di induttanza L.
Lâ&#x20AC;&#x2122;unitaâ&#x20AC;&#x2122; di misura della induttanze eâ&#x20AC;&#x2122; chiamata henry e indicata con la lettera H.
Con considerazioni algebriche si ottiene lâ&#x20AC;&#x2122;induttanza del solenoide.
Sia S la sezione del solenoide.
- 115 -
Allâ&#x20AC;&#x2122;interno come eâ&#x20AC;&#x2122; noto il campo B eâ&#x20AC;&#x2122; ortogonale alla sezione S, quindi il flusso concatenato risulta essere:
đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ = nlBS
dove, al solito, n eâ&#x20AC;&#x2122; il numero di spire per unitaâ&#x20AC;&#x2122; di lunghzza.
Eâ&#x20AC;&#x2122; poi noto che
B = đ?&#x153;&#x2021;0 in
A questo punto eâ&#x20AC;&#x2122; possibile sostituire in formula ed avere:
L =
đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ đ?&#x2018;&#x2013;
=
đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;&#x2122;đ??ľđ?&#x2018;&#x2020; đ?&#x2018;&#x2013;
=
đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;&#x2122;đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x203A;đ?&#x2018;&#x2020; đ?&#x2018;&#x2013;
= đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x203A;2 đ?&#x2018;&#x2122;đ?&#x2018;&#x2020;
A volte viene calcolata la induttanza per unitaâ&#x20AC;&#x2122; di
lunghezza, ovvero la grandezza
đ??ż đ?&#x2018;&#x2122;
viene misurata in Hđ?&#x2018;&#x161;â&#x2C6;&#x2019;1.
Risulta che:
đ??ż đ?&#x2018;&#x2122;
= đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x2018;&#x203A;2 đ?&#x2018;&#x2020;
Questa relazione vale peri il solenoide.
- 116 -
30.
Il
AUTOINDUZIONE
fenomeno
della
autoinduzione
eâ&#x20AC;&#x2122;
una
prima
applicazione dellâ&#x20AC;&#x2122;induzione magnetica di Faraday.
Se in una induttanza, ovvero in una bobina, varia la corrente circolante, ovvero se i(t) â&#x2030; cost. allora nella bobina si genera un campo magnetico indotto che obbedisce alla equazione di Faraday.
In effetti da L =
đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ đ?&#x2018;&#x2013;
si ottiene che đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ = Li.
Sostituiendo nella equazione di Faraday si ha:
đ??¸đ??ż = â&#x2C6;&#x2019;
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
đ?&#x2018; đ?&#x203A;ˇđ??ľ = -
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
Li
La grandezza L eâ&#x20AC;&#x2122;, comen noto, una costante dellâ&#x20AC;&#x2122;elemento circuitale e peranto si puoâ&#x20AC;&#x2122; scrivere:
đ??¸đ??ż = -đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
i(t)
đ??¸đ??ż â&#x2030; 0 fincheâ&#x20AC;&#x2122; i(t)â&#x2030; 0.
- 117 -
Lâ&#x20AC;&#x2122;equazione đ??¸đ??ż = -đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
i(t) eâ&#x20AC;&#x2122; comunemente detta legge
costitutiva del solenoide.
La grandezza a primo membro eâ&#x20AC;&#x2122; detta forza elettromotrice autoindotta.
Eâ&#x20AC;&#x2122; ben evidente che il valore della derivata pilota il senso di detta forza elettomotrice.
Anche
in
questo
caso
il
ragionamento
algebrico in quando da đ??¸đ??ż = -đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
eâ&#x20AC;&#x2122;
puramente
i(t) si puoâ&#x20AC;&#x2122; dire che
per i(t+dt) â&#x20AC;&#x201C; i(t) > 0 allora risulta ai capi del solenoide una caduta di tensione.
Questo eâ&#x20AC;&#x2122; il caso in cui
đ??¸đ??ż = -đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
i(t)< 0.
Nel caso in cui la corrente diminuisce ovvero se i(t+dt)
â&#x20AC;&#x201C; i(t) < 0, allora risulta
đ??¸đ??ż = -đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
i(t)> 0.
- 118 -
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
i(t)< 0 quindi risulta sia
Quello che rileva non eâ&#x20AC;&#x2122; il verso di percorrenza di i quanto piuttosto la variazione, positiva o negativa, della corrente i(t).
Piuâ&#x20AC;&#x2122; rigorosamente, poicheâ&#x20AC;&#x2122; eâ&#x20AC;&#x2122; coinvolta una derivate cioâ&#x20AC;&#x2122; che conta eâ&#x20AC;&#x2122; il tasso di variazione di i(t) nel dominio del tempo.
Quando i(t) eâ&#x20AC;&#x2122; costante allora si ha đ??¸đ??ż = -đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
i(t) = 0
in quanto la derivata prima di una costante vale zero.
Per i(t) costante il solenoide si comporta come un bipolo corto
circuito
ideale,
in
quando
si
prescinde
dallâ&#x20AC;&#x2122;effetto resistivo tipico dei conduttori.
Data
una
superficie
il
flusso
magnetico
risulta
proporzionale alla corrente i, essendo L la costante di proporzionalitaâ&#x20AC;&#x2122;.
In definitiva si ha:
đ?&#x153;ąđ?&#x2018;Š = Li
- 119 -
31.
ENERGIA DEL CAMPO MAGNETICO
Un semplice circuito contenente una pila di d.d.p. pari a E, un resistore di resistenza R ed un induttore di induttanza
L
eâ&#x20AC;&#x2122;
utile
per
pervenire
al
valore
dellâ&#x20AC;&#x2122;energia immagazzinata in un campo magnetico.
Per il II principio di Kirchhoff si ha:
đ?&#x2018;&#x2018;
E â&#x20AC;&#x201C; i(t)R - Lđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ąi(t) = 0
Lâ&#x20AC;&#x2122;equazione differenziale ha come incognita i(t).
La soluzione di essa eâ&#x20AC;&#x2122; la funzione incognita i(t) =
đ?&#x2018;&#x2026;đ?&#x2018;Ą
- đ?&#x2018;&#x2019; â&#x2C6;&#x2019; đ??ż ).
- 120 -
đ??¸ (1 đ?&#x2018;&#x2026;
Peraltro lâ&#x20AC;&#x2122;equazione differenziale assegnata eâ&#x20AC;&#x2122; ponibile nella forma:
i(t) =
đ??¸ đ?&#x2018;&#x2026;
-
đ??ż đ?&#x2018;&#x2013;â&#x20AC;˛(t) đ?&#x2018;&#x2026;
Osservo che essa contiene la grandezza
đ??ż đ?&#x2018;&#x2026;
detta costante
di tempo induttiva.
i(0)= 0
đ??¸ đ?&#x2018;&#x2026;
=
đ??ż đ?&#x2018;&#x2013;â&#x20AC;˛(0) đ?&#x2018;&#x2026;
đ?&#x2018;&#x2013;â&#x20AC;˛(0) =
đ??¸ đ??ż
A regime la corrente vale i(tâ&#x2030;Ľ 5đ?&#x153;?) =
đ??¸ đ?&#x2018;&#x2026;
Lâ&#x20AC;&#x2122;andamento della corrente, ovvero i(t) eâ&#x20AC;&#x2122; ricavabile, come giaâ&#x20AC;&#x2122; detto, dalla equazione differenziale ordinaria đ?&#x2018;&#x2018;
E â&#x20AC;&#x201C; i(t)R - Lđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ąi(t) = 0
Essa eâ&#x20AC;&#x2122; immediatamente riscrivibile come:
đ?&#x2018;&#x2018;
E = i(t)R + Lđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ąi(t)
- 121 -
Moltiplicando ambo i membri per i si ha:
đ?&#x2018;&#x2018;
Ei = đ?&#x2018;&#x2013; 2 R + iLđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ąi(t)
Ei ha le dimensioni fisiche di una potenza, trattansosi della
potenza
generata
dal
generatore
di
tensione,
mentre la quantitaâ&#x20AC;&#x2122; đ?&#x2018;&#x2013; 2 R indica la Potenza dissipata dal resistore di resistenza R.
Pertanto, sempre ragionado in termini di conservazione đ?&#x2018;&#x2018;
dellâ&#x20AC;&#x2122;energia, il termine iLđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ąi(t)indica la quantitaâ&#x20AC;&#x2122; di energia
che
viene
immagazzinata
nel
solenoid
ogni
secondo.
đ??¸đ??ż indica lâ&#x20AC;&#x2122;energia immagazinata nel solenoide.
Essa eâ&#x20AC;&#x2122; la grandezza fisica da trovare.
Quello che si eâ&#x20AC;&#x2122; ottenuto eâ&#x20AC;&#x2122; la derivata prima, ovvero la potenza, misurata in watt (W).
Risulta formalmente che:
- 122 -
đ?&#x2018;&#x2018; đ??¸ đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ??ż
đ?&#x2018;&#x2018;
= Liđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;&#x2013;
da cui si ottiene:
dEL = Lidi
Solitamente per ottenere EL si integra definitamente âŚ&#x2039;Halliday, Resnick, WalkerâŚ&#x152; scrivendo che:
đ??¸
â&#x2C6;Ť0 đ??ż đ?&#x2018;&#x2018;đ??¸ L =
đ?&#x2018;&#x2013;
â&#x2C6;Ť0 đ??żđ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;
Vorrei comunque osservare che da dEL = Lidi si ottiene immediatamente che:
đ?&#x2018;&#x2018;đ??¸đ??ż đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;
= Li
Integrando indefinitamente la precedente relazione si ha:
â&#x2C6;Ť
đ?&#x2018;&#x2018;đ??¸đ??ż đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;
= â&#x2C6;Ť đ??żđ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013; + cost.
đ?&#x2018;&#x2018;
(â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013;)đ??¸đ??ż = đ??ż â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013; + cost.
đ??¸đ??ż = đ??ż â&#x2C6;Ť đ?&#x2018;&#x2013;đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;&#x2013; + cost.
- 123 -
In definitiva si ha:
EL = L
1 2
32.
NOTA MATEMATICA â&#x20AC;&#x201C; Vettori assiali (pseudovettori)
đ?&#x2018;&#x2013; 2 + cost.
Si consideri un sistema di riferimento cartesiano ortogonale Oxyz per il quale sia dato đ?&#x2018;˝đ?&#x;&#x2018;đ?&#x;&#x17D; .
Sia dato anche il piano z = 0.
Due vettori v e vâ&#x20AC;&#x2122; sono simmetrici rispetto al piano z = 0 se risulta
v = (đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ś , đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;§ )
vâ&#x20AC;&#x2122; = (đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ľ , đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ś , â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;§ )
I due vettori possono essere visti come vettori riflessi rispetto al piano z = 0.
- 124 -
Questa e’ la logica della riflessione tipica dei vettori assiali.
Piu’ in generale e’ opportuno considerare la riflessione della terna i, j, k rispetto a piano contenente i versori i e j.
Questa figura ben evidenzia la situazione.
La riflessione rispetto allo “specchio” S ⦋Focardi, Massa, Uguzzoni⦌ conserva i versori i e j ma si ha inversione di k.
- 125 -
Quando si ragiona sui prodotti vettoriali si ottiene come risultato un vettore riflesso.
Se sono dati i vettori a e b e c eâ&#x20AC;&#x2122; il prodotto vettoriale si ha lo sviluppo simbolico di Laplace.
đ??˘ c = [đ??´đ?&#x2018;Ľ Bx
La
đ??Ł đ??´đ?&#x2018;Ś đ??ľđ?&#x2018;Ś
đ??¤ đ??´đ?&#x2018;§ ] Bz
riflessione
rispetto
al
piano
considerato
e
lâ&#x20AC;&#x2122;introduzione del versore opposto kâ&#x20AC;&#x2122; rispetto a k, i conduce al vettore câ&#x20AC;&#x2122; = [đ??´đ?&#x2018;Ľ Bx
j đ??´đ?&#x2018;Ś đ??ľđ?&#x2018;Ś
kâ&#x20AC;˛ â&#x2C6;&#x2019;đ??´đ?&#x2018;§ ] â&#x2C6;&#x2019;Bz
Sono opportune le seguenti osservazioni relative alla proprietaâ&#x20AC;&#x2122;
anticommutativa
in
quanto
se
eâ&#x20AC;&#x2122;
dato
il
vettore c = a â&#x2C6;§ b lo sviluppo di Laplace conduce a:
c = a â&#x2C6;§ b =
đ?&#x2018;&#x2013; đ?&#x2018;&#x17D; [ đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x2014; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;&#x2DC; đ?&#x2018;&#x17D; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ] = [ đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§
- 126 -
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ]i - [đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ + ]j [ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ] đ?&#x2019;&#x152;
Il vettore d = b â&#x2C6;§ a eâ&#x20AC;&#x2122; in termini formali dato dal seguente sviluppo simbolico di Laplace, ovvero si ha:
d = b â&#x2C6;§ a =
đ?&#x2018;&#x2013; [đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ
Risulta che c
đ?&#x2018;&#x2014; đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;&#x2DC; đ?&#x2018;? đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ] = [ đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ]i - [đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ]j + [đ?&#x2018;&#x17D; đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś ] đ?&#x2019;&#x152;
= - d.
Questo percheâ&#x20AC;&#x2122; si ha:
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś [đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ] = - [đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ ]
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ [đ?&#x2018;? đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ] = - [đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ ] đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;§
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ [đ?&#x2018;?
đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ľ đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś ] = - [đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ
đ?&#x2018;?đ?&#x2018;Ś đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ś ]
đ?&#x2018;Ľ
Se eâ&#x20AC;&#x2122; vero quello che si afferma âŚ&#x2039;Focardi, Massa,
UguzzoniâŚ&#x152; ovvero che lâ&#x20AC;&#x2122;introduzione del versore opposto i đ??´ kâ&#x20AC;&#x2122; rispetto a k, conduce al vettore câ&#x20AC;&#x2122; = [ đ?&#x2018;Ľ Bx che porta al vettore câ&#x20AC;&#x2122; = â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2019;&#x201E;đ?&#x2019;&#x2122; đ?&#x2019;&#x160; â&#x2C6;&#x2019;đ?&#x2019;&#x201E;đ?&#x2019;&#x161; đ?&#x2019;&#x2039; + đ?&#x2018;?đ?&#x2018;§ đ?&#x2019;&#x152;â&#x20AC;˛.
- 127 -
j đ??´đ?&#x2018;Ś đ??ľđ?&#x2018;Ś
kâ&#x20AC;˛ â&#x2C6;&#x2019;đ??´đ?&#x2018;§ ] â&#x2C6;&#x2019;Bz
Ma eâ&#x20AC;&#x2122; evidente che kâ&#x20AC;&#x2122; =-(1)k, in quanto i due versori hanno stessa direzione (asse delle z) e detta assunzione conduce a vedere i vettori c e câ&#x20AC;&#x2122;
come segue.
In termini di terna i, j, k si ha:
Va fatto un altro esempio di riflessione.
- 128 -
Ad esempio un corpo R che descrive una traiettoria non rettilinea
e
specualre
IR
il
moto
come
descritto
dalla
dalla
figura
sua
nella
immagine
quale
sono
evincibili le posizioni negli istanti 1, 2, e 3 e le posizioni dell’immagine nei medesimi istanti.
Ad andamento orario nella realta’ corrisponde andamento antiorario dell’immagine, e viceversa.
Il piano e’ lo specchio.
I punti n ed n’ devono intendersi simmetrici e collegati quindi da linee rette.
I
vettori
velocita’
v
e
v’
istantanea
devono del
- 129 -
intendersi corpo
R
e
riferiti alla
alla
velocita’
istantanea
della
sua
imamgine
riferite
a
punti
simmetrici rispetto al piano dello spechcio.
33.
NOTA MATEMATICA â&#x20AC;&#x201C; Derivata vettoriale
Dato un vettore v che sia v = v(t)ovvero che varia nel tempo.
Potrebbe essere v costante in senso scalare ma v variare in direzione e verso (rotazione) nel dominio del tempo.
Dato un vettore v eâ&#x20AC;&#x2122; possibile definire la derivate
vettoriale di esso rispetto al tempo, ovvero
đ?&#x2018;&#x2018; v(t) đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
nel
modo seguente:
đ?&#x2018;&#x2018; Î&#x201D;đ??Ż(t) v(t)= lim Î&#x201D;t đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą â&#x2C6;&#x2020;đ?&#x2018;Ą â&#x2020;&#x2019;0
In termini operativi la funzione vettoriale v(t) puoâ&#x20AC;&#x2122; essere intesa come la somma di tre funzioni come segue:
- 130 -
v(t)= đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ľ (t)i + đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ś (t)j + đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;§ (t)k
Pertanto eâ&#x20AC;&#x2122; possibile scrivere che:
d đ?&#x2018;&#x2018; v(t)= đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;Łđ?&#x2018;Ľ (t)i dt
+
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;Ł (t)j đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;Ś
+
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;Ł (t)k đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;§
Se eâ&#x20AC;&#x2122; dato v(t)tale che v(t) eâ&#x20AC;&#x2122; costante nel tempo, ovvero data una funzione vettoriale il cui modulo nel dominio del tempo sia una costante allora di ha che si puoâ&#x20AC;&#x2122; ammettere sia:
d đ??? v(t)= âŚ&#x2039;v(t)đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) âŚ&#x152; = dt đ???đ??
d dt
đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) v(t)+ v(t)
Quando v(t) eâ&#x20AC;&#x2122; costante si ha
d đ??Ž dt đ?&#x203A;&#x2030;(đ??)
d d v(t)= v(t) dt đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) dt
A questo punto eâ&#x20AC;&#x2122; possibile utilizzare la relazione di Poisson per la derivata di un vettore âŚ&#x2039;Focardi, Massa,
UguzzoniâŚ&#x152; avendo che:
d v(t)= dt
d
v(t) dt đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) = v(t)âŚ&#x2039;w â&#x2C6;§ uâŚ&#x152;
Il vettore w eâ&#x20AC;&#x2122; un vettore ortogonale al piano dei
vettori đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) di modulo
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x153;&#x192; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
tale che esso costiuisce una
- 131 -
terna destrorsa, ovvero corrispondente ad una rotazione antoraria del vettore u(đ?&#x153;&#x192;đ?&#x2018;Ą ) a sovrapporsi al vettore u(đ?&#x153;&#x192;đ?&#x2018;Ą+đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą ).
Quando v(t) eâ&#x20AC;&#x2122; scalarmente costante si puoâ&#x20AC;&#x2122; ammettere
che i vettori v(t) e
đ?&#x2018;&#x2018; v(t) đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
sono ortogonali tra loro.
Infatti dalla costanza di v(t) discende che
(v(t))(v(t) = kk = costante
In termini scalari
Un
metodo
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
cost = 0 =
alternativo
đ?&#x2018;&#x2018; (đ?&#x2018;Ł(đ?&#x2018;Ą)2 ) đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
rispetto
a
quello
proposto
potrebbe essere quello costituito dal teorema della derivate di una funzione composta, per il quale si ha:
đ?&#x2018;&#x2018; (đ?&#x2018;Ł(đ?&#x2018;Ą)2 )= đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
đ?&#x2018;&#x2018;
2v(t)đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;Ł(đ?&#x2018;Ą)
đ?&#x2018;&#x2018;
Per la costanza di v(t) si ha che 2v(t)đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą đ?&#x2018;Ł(đ?&#x2018;Ą) = 0,
pertanto i vettori v(t) e
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2019;&#x2014;(đ?&#x2019;&#x2022;) đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
- 132 -
sono ortogonali.
Il caso piuâ&#x20AC;&#x2122; generale eâ&#x20AC;&#x2122; quello per il quale v(t) non sia eguale in modulo.
In questo caso si utilizza una ulteriore equazione vettoriale dovuta a Poisson, che rimuovendo lâ&#x20AC;&#x2122;ipotesi v(t) costante in senso scalare eâ&#x20AC;&#x2122; comunque di immediata comprensione, ovvero:
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
v(t) =
34.
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
v(t) đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) + (wâ&#x2C6;§đ??Žđ?&#x203A;&#x2030;(đ??) )
CAMPO MAGNETICO CREATO DA UN DIPOLO MAGNETICO
Eâ&#x20AC;&#x2122; nota la definizione di momento magnetico riferito agli effetti di una corrente I costante nel tempo.
Si ha:
m = ISn
Questo disegno evidenzia i contenuti.
- 133 -
Il momento magnetico eâ&#x20AC;&#x2122; un vettore assiale.
Per semplice ispezione della formula che lo definisce risulta che esso viene misurato in Ađ?&#x2018;&#x161;2 .
Viene
ammessa
corrente
in
una una
sostanziale spira,
come
equivalenza quella
della
tra
una
figura
precedente e un magnete, ovvero si ha:
Nella
teoria
viene
introdotta
â&#x20AC;&#x153;approssimazione dipolareâ&#x20AC;?.
- 134 -
la
cosiddetta
Si definisce dipolo magnetico una â&#x20AC;&#x153;distribuzione di cariche elettriche, tali che m sia â&#x20AC;&#x153;piccoloâ&#x20AC;? rispetto ad alter grandezze in giocoâ&#x20AC;? âŚ&#x2039;AA.VVâŚ&#x152;.
35.
AZIONE DI UN CAMPO ESTERNO SU UN DIPOLO MAGNETICO
Dato il campo magnetico B = B(x, t) = cost., ovvero un campo magnetico uniforme, eâ&#x20AC;&#x2122; noto che un dipolo subisce una coppia di forze il cui momento eâ&#x20AC;&#x2122; dato da:
đ?&#x2018;ťđ?&#x2018;ł = m â&#x2C6;§ B
Lâ&#x20AC;&#x2122;effetto eâ&#x20AC;&#x2122; che i vettori m e B risulteranno avere medesimo verso e direzione.
Lâ&#x20AC;&#x2122;energia
potenziale
(grandezza
definita da un prodotto scalare) e:
đ??¸đ?&#x2018;? = -
mB
(misurata in jaule).
- 135 -
scalare,
e
quindi
36.
ESPERIENZA DI STERN E GERLASCH
Detta
esperienza
quantificazione
ha
permesso
spaziale
del
di
ottenere
momento
la
magnetico
dellâ&#x20AC;&#x2122;atomo.
Il modello prevede che sia:
B = đ??ľđ?&#x2018;§ (đ?&#x2018;§)đ?&#x2019;&#x2013;đ?&#x2019;&#x203A;
Lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza originaria, successivamente premiata con il
Premio
Nobel
per
la
fisica,
venne
condotta
utilizzando atomi di argento.
Indicando con m e con L il momento magnetico e il momento cinetico dellâ&#x20AC;&#x2122;atomo di argento la formula che college le due grandezze eâ&#x20AC;&#x2122;:
m = ÎłL
Lo scalare Îł eâ&#x20AC;&#x2122; detto rapporto giroscopico.
In un campo B lâ&#x20AC;&#x2122;energia potenziale osservata per lâ&#x20AC;&#x2122;atomo eâ&#x20AC;&#x2122;:
- 136 -
đ??¸đ?&#x2018;? = -
mB
mentre la forza eâ&#x20AC;&#x2122; F = grad(mB).
Dato un punto A il momento rispetto ad esso risulta:
đ?&#x2018;ťđ?&#x2018;¨ = m â&#x2C6;§ B(A)
Il teorema del momento magnetico applicato al centro dellâ&#x20AC;&#x2122;atomo, supposto puntiforme conduce a:
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;ł đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
= T
ed anche:
đ?&#x2018;&#x2018; m đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
= ÎłB â&#x2C6;§ m.
đ?&#x2019;&#x2026;
Risulta che Bđ?&#x2019;&#x2026;đ?&#x2019;&#x2022;m = 0.
Lâ&#x20AC;&#x2122;angolo tra i vettori B ed m risulta costante nel tempo
ed indicato con
la lettera đ?&#x203A;ź.
In pratica m ruota nel cono di ampiezza đ?&#x203A;ź (precessione).
- 137 -
37.
CORRENTI PARASSITE
Sia dato un campo magnetico uniforme B = B(x, t) tale che x â&#x2C6;&#x2C6; âŚ&#x2039;a, bâŚ&#x152; ⤏ âŚ&#x2039;đ?&#x2018;?, dâŚ&#x152; e B = 0 allâ&#x20AC;&#x2122;esterno di detto rettangolo.
Il vettore B eâ&#x20AC;&#x2122; perpendicolare al piano contenente âŚ&#x2039;a, bâŚ&#x152; ⤏ âŚ&#x2039;đ?&#x2018;?, dâŚ&#x152;.
Il verso del vettore B eâ&#x20AC;&#x2122; entrante nel piano dato.
Quando la spira conduttrice eâ&#x20AC;&#x2122; in quiete, ammettendo che essa sia immersa nella regione âŚ&#x2039;a, bâŚ&#x152; ⤏ âŚ&#x2039;đ?&#x2018;?, dâŚ&#x152; il flusso del campo B eâ&#x20AC;&#x2122; semplicemente đ?&#x153;&#x2018;đ??ľ = BA, ove B eâ&#x20AC;&#x2122; il modulo
dellâ&#x20AC;&#x2122;intensitaâ&#x20AC;&#x2122;
del
vettore
induzione,
A
eâ&#x20AC;&#x2122;
lâ&#x20AC;&#x2122;area della supeficie della spira.
Se la spira si muove con velocitaâ&#x20AC;&#x2122; costante scalare v lâ&#x20AC;&#x2122;area di essa la parte di essa che eâ&#x20AC;&#x2122; contenuta nel campo varia nel tempo, dipendendo dal valore di v.
- 138 -
Lâ&#x20AC;&#x2122;area si compone di due componenti, i lati della spira L ed x.
Per come viene spostata la spira, lâ&#x20AC;&#x2122;area di essa immersa in B eâ&#x20AC;&#x2122; A(t) = Lx(t), ove eâ&#x20AC;&#x2122; noto x(0).
Si ha una forza elettromotrice indotta che in modulo
vale E =
đ?&#x2018;&#x2018; đ?&#x203A;ˇB đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
=
đ?&#x2018;&#x2018; BLx(t)= đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
đ?&#x2018;&#x2018;
BLđ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ąx(t)= BLv
Il valore BLv ha le dimensioni fisiche di una differenza di potenziziale elettrico.
Per conoscere il valore della corrente che circola nella spira in movimento relativo rispetto alla regione nel quale esiste il campo magnetico B.
Si ha in definitiva, applicando banalmente la legge di
Ohm, che i =
đ??¸ đ?&#x2018;&#x2026;
đ??ľđ??żđ?&#x2018;Ł đ?&#x2018;&#x2026;
=
Questo disegno esemplifica la situazione.
- 139 -
I tre vettori disegnati in rosso evidenziano le forze che
agiscono
sui
tre
lati
rilevanti
della
spira
conduttrice.
Le
forze
rilevando
ortogonali la
sola
allo
forza
spostamento
parallela
ma
si
elidono,
opposta
alla
direzione di moto sollcitato della spira.
Questa forza viene ricavata dalla equazione vettoriale di Lorentz avendo che:
F = iL â&#x2C6;§ B
La forza vale in modulo iLB in quanto i vettori L e B sono ortogonali.
Pertanto si ha:
- 140 -
F = iLB =
đ??ľđ??żđ?&#x2018;Ł LB đ?&#x2018;&#x2026;
=
đ??ľ2 đ??ż2 v đ?&#x2018;&#x2026;
Con un artificio si ricava la potenza meccanica.
Infatti, dalla fisica sperimentale risulta, come ben noto che L = Fs
da cui si giustifica la formula della
potenza meccanica P =
đ?&#x2018;&#x2018; Fs đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
= F
đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018; đ?&#x2018;&#x2018;đ?&#x2018;Ą
= Fv, essenso v la
velocitaâ&#x20AC;&#x2122; di moto della spira.
La potenza meccanica si trasforma in potenza termica e in estrema sintesi il lavoro compiuto per spostare la spira, facilmente determinabile, si converte in energia termica, quindi in produzione di calore.
Gli sviluppi di questo modo di intndere portano, quando la spira viene sostituita da una lamina metallica e quindi condutrice sulla quale agisce una forza che la sposta verso lâ&#x20AC;&#x2122;esterno del campo B.
- 141 -
La geometria del conduttore, ora una lastra, complica la trattazione in quanto la corrente non circola in una spira ma gli elettroni di conduzione danno luogo a correnti
parasite
dette
comunemente
correnti
di
Foucault.
Il tutto viene modellizzato con una spira di corrente parassita.
Anche in questo caso energia meccanica viene traformata in
calore,
coerentemente
con
dellâ&#x20AC;&#x2122;energia.
Il campo B deve intendersi uniforme.
- 142 -
la
conservaizone
Su un piano parallelo ruota un oggetto rispetto ad un punto fisso (perno).
Il contorno rosso indica la zona interna in cui si ha un campo B, al di fuori di essa il campo e’ nullo.
Nel suo moto il “pendolo” entra ed esce dalla regione in cui si ha il campo B (visibile anche con riferimento al piano di moto del pnedolo).
Il moto nel tempo risulta smorzato fino ad arrstarsi in quanto via via energia meccanica viene trasformata in calore, fino a che il moto si esaurisce……
38.
MAGMETISMO E MATERIA
Riporto
un
paragrafo
tratto
da
un
mio
precedente
elaborato (Appunti matematici n. 10 dell’ottobre 2015)
“20. Motivazione del magnetismo e isteresi magnetica
- 143 -
Già è stato introdotto il vettore B detto di induzione magnetica. Mentre esistono cariche elettrihe isolate, positive
o
negative,
non
esistono,
almeno
ordinariamente, monopoli magnetici. Dididendo in due la calamita in figura si avranno due magneti con poli positivo e negativo.
E’ noto che B = μ H. Come già detto, la grandezza μ è detta permeabilità magnetica del mezzo. L’intensità del campo magnetico H è misurata in A/m.
Se μ è costante si dice che il mezzo è lineare.
- 144 -
Come si vede dal grafico non per tutti i materiali Îź resta costante al variare di H.
In realtĂ si ha Îź = đ?&#x153;&#x2021;0 đ?&#x153;&#x2021;đ?&#x2018;&#x; ove la quantitĂ đ?&#x153;&#x2021;0 è una costante detta permeabilitĂ magnetica del vuoto, che vale 4Ď&#x20AC;*10â&#x2C6;&#x2019;7
Come detto, per i materiali
ferromagnetici đ?&#x153;&#x2021;đ?&#x2018;&#x; non è
costante al crescere di H assumendo valori >> 1
Le
proprietĂ
spiegano
con
ferromagnetiche la
disposizione
- 145 -
di
certe
degli
sostanze
elettroni
si che
ruotando
formano
un
campo
magnetico
che
sommato
settorialmente di fatto definisce il campo B (in senso macroscopico).
Le
proprietà
ferromagnetiche
son
riconducibili
agli
elettroni orbitanti.
Va
ora
dato
conto
di
un
ulteriore
fenomeno
detto
isteresi magnetica.
Quello
dell’isteresi
è
un
concetto
applicabile
in
svariati settori della fisica ed è stato formulato in generale da J. A. Ewing (1890). Essa è in generale definita
come
“la
caratteristica
di
un
sistema
di
reagire in ritardo alle sollecitazioni applicate e in dipendenza dello stato precedente”.
- 146 -
Allâ&#x20AC;&#x2122;origine dei tempi stiamo in O in quanto H = 0 poi si
fa
passare
una
corrente
crescente
i(t)
fino
a
giungere ad đ??ťđ?&#x2018;&#x161;đ?&#x2018;&#x17D;đ?&#x2018;Ľ per il dato materiale ferromagnetico si arriva a B = S poi si diminuisce i(t) diminuisce di conseguenza H e quindi anche B. Lâ&#x20AC;&#x2122;andamento delle frecce ben fa comprendere gli step successivi!!!!
Notare bene che quando H diviene nullo (corrente i(t) = 0) il materiale ha una magnetizzazione residua (nel grafico sarebbe in corrispondenza del punto A). Viene definita una grandezza detta magnetizzazione residua,
Mr =
Br . Îź
- 147 -
Quindi si inverte la corrente arrivando al punto F ove B = 0. đ?&#x2018;Żđ?&#x2018; è detto campo di coercizione.
Eâ&#x20AC;&#x2122;
possibile
portare
il
materiale
nella
condizione
iniziale scaldandolo ad una data temperatura (detta di Curie), tipica di ogni elemento (per il ferro è di 1043 °K). spin
In questo caso lâ&#x20AC;&#x2122;energia termica disallinea gli degli
elettroni
ferromagnetico.â&#x20AC;?
- 148 -
cui
è
dovuto
lâ&#x20AC;&#x2122;effetto
BIBLIOGRAFIA
AA.VV. Physique tout-en-un, Dunod, 2014 Capitani, De Sanctis, Elementi di fisica, La Sapienza editrice, Roma, 1999 Edminister, Elettromagnetismo, McGraw-Hill, 1994
Focardi, Massa, Uguzzoni, Fisica generale. Meccanica, II edizione, Ambrosiana, 2003
Focardi,
Massa,
Uguzzoni,
Fisica
generale,
Elettromagnetismo, Ambrosiana, 2003 Halliday, Resnick, Walker, Fondamenti di fisica, VI edizione, Ambrosiana, 2006
- 149 -
PROPRIETA’ LETTERARIA
Questo
saggio
non
ha
finalita’
commerciali
o
lucrative.
Ne e’autorizzata la divulgazione, anche totale, a condizione che essa non abbia finalita’ commerciali o di lucro purche’ essa avvenga con la citazione dell’autore e del soggetto diffusore dell’opera.
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