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Lettere al Direttore Giovanna Vecchiotti

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QUEL PICCOLO ESERCITO DI GIOVANI, FIORE ALL’OCCHIELLO DELLA SOCIETÀ

Tanti, “silenziosi” e discreti: adolescenti che spesso vivono da eroi inconsapevoli. Un germe di speranza per il futuro

Gentile Direttore, ho tante primavere sulle spalle, ma non per questo evito di guardarmi intorno con curiosità, desideroso di imparare cose nuove; ritengo, infatti, che nella vita ci sia sempre qualcosa da apprendere nonostante gli anni vissuti. Ho sempre tenuto in grande considerazione i giovani, le loro idee e quello spirito “donchisciottesco” che spesso anima le loro azioni. Non faccio parte della schiera di anziani che criticano costantemente i ragazzi ma, al contrario, appena ne ho l’occasione cerco di incoraggiarli, di consigliarli, di sostenerli. Perché sono tanti i ragazzi che si adoperano anche per gli altri, e magari lo fanno in silenzio, senza clamore. E poi scopri che alcuni di essi affrontano situazioni anche più grandi di loro e lo fanno con umiltà e dedizione. Le dico questo perché mi ha colpito molto la storia di Mattia, il bambino di appena 12 anni che si è trasformato in caregiver per amore del proprio padre, colpito da una precoce forma di Alzheimer, aiutandolo ad affrontare quotidianamente l’incedere di quella terribile malattia. E sono molto contento che qualcuno si sia reso conto del terribile peso che Mattia ha portato sulle spalle e l’abbia segnalato per ricevere l’onorificenza di Alfiere della Repubblica. Secondo me, sono centinaia, nel mondo, i “Mattia” che meritano tutto il rispetto e l’affetto di noi anziani. Ed è ad essi, e a tutti i giovani, che invio gli auguri di un 2022 pieno di bene, di felicità e di soddisfazioni, ma anche di un futuro radioso. Giovanni Soldati È vero, signor Giovanni, sono davvero tanti i giovani che si muovono nell’ombra e spargono il seme del bene. Basti pensare che l’onorificenza di Alfiere della Repubblica, a cui lei fa riferimento, è destinata proprio ai ragazzi al di sotto dei 18 anni che - come si legge nel sito della Presidenza della Repubblica -, “per comportamento o attitudini, rappresentano un modello di buon cittadino. I premiati si sono distinti nello studio, in attività culturali, scientifiche, artistiche, sportive, nel volontariato oppure hanno compiuto atti o adottato comportamenti ispirati a senso civico, altruismo e solidarietà”. E quest’anno, insieme a Mattia, hanno ricevuto l’Attestato d’Onore altri 29 adolescenti, tutti ragazzi che si sono distinti per la loro generosità e per le attività svolte, in molti casi, a favore di persone anziane, colpite pesantemente dalla pandemia. Ma sappiamo che, fortunatamente, gli Alfieri della Repubblica sono solo la punta di un piccolo iceberg, un esercito silenzioso che tenta di riparare e raddrizzare le storture di una società spesso ingiusta. E ugualmente sappiamo che abbiamo bisogno di “Alfieri” sì, ma anche di persone anziane che stiano al fianco di quei giovani che si trovano in difficoltà, infondendo loro coraggio, trasmettendo valori ed il senso della vita, perché da soli nessuno vince. E insieme si è più forti.

PARLIAMONE...

Chi volesse scrivere a Giovanna Vecchiotti può farlo: per posta - C/O Redazione 50&Più Via del Melangolo, 26 - (RM) per fax - 066872597 per email - g.vecchiotti@50epiu.it

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