Farmaci e bambini, troppe prescrizioni inappropriate
Cure primarie: si cambia Le linee programmatiche del Patto per la Salute 2012-2015 e le proposte dei sindacati sulla riorganizzazione delle cure primarie.
I dati dell’Osservatorio ARNO sulla popolazione pediatrica fotografano una situazione ricca di contraddizioni. pagina8
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Magazine della Società Italiana di Pediatria
volume 2 | numero 4 | aprile 2012
Mensile - Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/13/2011 - Un fascicolo e 25
Pediatria al bivio C’erano una volta le malattie infettive. C’era una volta la famiglia media italiana, con madre casalinga, tutt’al più maestra. C’era una volta il pediatra “di una volta”. Oggi ci sono, sempre più numerose, le malattie croniche, le madri che lavorano a tempo pieno spesso precariamente, le famiglie monoparentali. In una società in cambiamento, nella quale mutano le condizioni familiari e sociali e con esse anche la domanda di salute, ha ancora un senso il nostro modello di organizzazione delle cure pediatriche? È il tema centrale di questo numero di “Pediatria”, un tema davvero cruciale in questo momento. Mentre il Governo e le Regioni sono impegnati in Conferenza Stato-Regioni a ridisegnare le regole del Patto per la Salute (la cui firma, inizialmente prevista ad aprile, è slittata a ottobre) i pediatri italiani sono chiamati a costruire una propria proposta di riassetto della rete che superi le criticità attuali e porti la Pediatria verso il futuro. Su questo scenario si apre a Roma il 68° Congresso Nazionale SIP. Quando il pediatra incontra la famiglia
Presentato il PNPV
Pubblicato su Pediatrics un articolo che sa di rivoluzione: il tema è la Patient-and Family-Centered Care. Il paziente e la sua famiglia coinvolti come soggetti attivi, protagonisti nel processo di sviluppo di salute.
A distanza di 5 anni dalla scadenza del Piano Nazionale Vaccini 2005-2007, la Conferenza Stato Regioni ha approvato il nuovo Piano 2012-2014. Obiettivo: limitare le disomogeneità e garantire un diritto equo alla prevenzione.
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