Pediatria magazine vol 5 | num 10 | 2015

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Ospedale amico del bambino: una definizione difficile Deve offrire soluzioni ambientali, ma soprattutto garantire la “care” al piccolo paziente, consentendo la presenza dei genitori pagina14 accanto al figlio.

Calo della natalità, un’emergenza demografica planetaria Anche la Cina corre ai ripari e abolisce definitivamente la legge sul figlio unico obbligatorio. pagina18

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Magazine della Società Italiana di Pediatria

volume 5 | numero 10 | ottobre 2015

Mensile - Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/13/2011 - Un fascicolo € 25

Autismo, fatti e misfatti L’Autism and Developmental Disabilities Monitoring (ADDM) Network dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha recentemente pubblicato nuovi preoccupanti dati epidemiologici (http://goo.gl/n5yFF1) sulla diffusione dei disturbi dello spettro autistico. Negli Stati USA presi in esame – pur con nettissime differenze (l’incidenza varia da 1 bambino su 175 a 1 bambino su 45) – si è stimato un aumento del 30% delle diagnosi rispetto al 2009 e del 60% circa rispetto al 2006. Negli USA in media 1 bambino su 68 riceve una diagnosi di disturbo dello spettro autistico. Qual è la causa di questo aumento? Una percentuale è senza dubbio attribuibile ai metodi diagnostici con cui questi bambini sono identificati, valutati e assistiti oggi, ma quale esattamente? Purtroppo non è chiaro. È chiaro invece che l’approvazione della legge nazionale sull’autismo rappresenta un punto di arrivo importante ma soprattutto che deve rappresentare un punto di partenza per interventi istituzionali che garantiscano in modo equo in tutte le Regioni il diritto alle cure. Una prospettiva ancora utopistica allo stato delle cose, perché sebbene siano state inserite le prestazioni della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individuale relative all’autismo nei LEA, di fondi non se ne parla. E quindi sfumano tutte le misure che avrebbero potuto essere davvero utili per migliorare le condizioni di vita dei pazienti affetti da questa disabilità. Nel frattempo impazzano le teorie del complotto sui social network, sul web e su alcuni mass media. Da cosa nascono queste teorie? Ne parliamo all’interno.

I servizi alle pagine 10-13

Manuel Castello: uomo senza confini

Prevenzione oncologica nelle scuole

Cittadino del mondo, è stato in grado di relazionarsi con signorilità con tutti: giovani e meno giovani, studenti e scienziati, medici e non medici.

I giovani italiani ignorano i fattori di rischio oncologico e seguono uno stile di vita sbagliato. L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) prova a sensibilizzarli. pagina8

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