Nella società moderna è proibito rendere autonomi i figli
Speciale 66° Congresso Nazionale SIP
Una sentenza che fa discutere: un tribunale vieta a un bambino di ritornare a casa da solo da scuola. È lo spunto per parlare di un progetto educativo che addestra i bambini a conoscere i percorsi casa–scuola, a riconoscere i pericoli, ad elaborare strategie per evitarli chiedendo aiuto ai commercianti, agli anziani, agli abitanti dei quartieri. pagina14
i bambini ci guardano in questo numero
le relazioni, i gruppi di studio, le sessioni plenarie
www.sip.it
Magazine della Società Italiana di Pediatria
volume 1 | numero 1 | marzo 2011
La casa comune
Mensile - Poste italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - 70% - DCB Roma - Un fascicolo e 5
di tutti i pediatri Qualcuno forse si starà domandando se la SIP avesse davvero bisogno di una nuova rivista. Sono convinto di sì, perché queste pagine possono essere luogo d’incontro per tutti i pediatri ospedalieri, universitari e del territorio, le società regionali, i gruppi di studio, le commissioni, le società affiliate. Una casa comune, dunque, ma non chiusa in se stessa, anzi con porte e finestre spalancate, perché i problemi con cui si confronta oggi il pediatra non sono più solo di natura strettamente medica. Queste aperture saranno evidenti con i prossimi numeri di “Pediatria”, essendo questo primo fascicolo quasi interamente focalizzato sul congresso dello scorso ottobre. È passato qualche mese, ma a volte i cambiamenti richiedono tempi tecnici non comprimibili. In questa nuova avventura ci accompagna un partner prestigioso come Il Pensiero Scientifico Editore, insieme a uno staff redazionale interamente rinnovato: il segnale chiaro di un cambiamento nella comunicazione della nostra Società. Alberto G. Ugazio Presidente SIP
La tecnologia cambierà la pediatria
Attenti al culto dell’irrazionalità e ai conflitti d’interesse
Narendra Kini: sarà la tecnologia ad aiutare i pediatri a raggiungere livelli qualitativi di assistenza di eccellenza, così da soddisfare le esigenze dei familiari dei piccoli malati, che chiedono sempre di più grazie alla facilità di accesso alle informazioni su Internet.
Richard Behrman: occorre fare di più per educare il pubblico a preferire l’informazione basata su evidenze scientifiche rispetto alle teorie irrazionali. Ed è anche necessario che i conflitti d’interesse siano gestiti più accuratamente dai medici e dalle istituzioni che li rappresentano.
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