Rassegna Web 07/08 2013

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Sommario Rassegna Stampa Pagina Rubrica Testata:

Data

Titolo

12/07/2013

"SALVIAMO I BAMBINI, SALVERANNO IL MONDO": 9 CAMPAGNE, DAL 9 CIBO ALL'INFANZIA NEGATA

22/07/2013

NATIVITY, TRE GIORNATE SULLA PREVENZIONE 200 PEDIATRI OFFRONO VISITE GRATUITE

12

Societa' italiana di pediatria: siti web

05/08/2013

MENO SALE CONTRO L'OBESITA' INFANTILE

13

Societa' italiana di pediatria: siti web

05/08/2013

MENO SALE PER CONTRASTARE L'OBESITA' INFANTILE

14

12/07/2013

DALLA PARTE DELLE FAMIGLIE: MINISTERO DELLA SALUTE E PEDIATRI LANCIANO IL PROGETTO «REGALIAMO FUTURO

16

16/08/2013

BIMBO MORTO PER UN MALORE IN UN RIFUGIO I MEDICI: «NEONATI A RISCHIO IN ALTA QUOTA»

18

16/08/2013

TORINO: MEDICI, NEONATI A RISCHIO IN QUOTA, EVITARE GRANDI ALTITUDINI

19

16/08/2013

NEONATO MUORE DOPO UN MALORE IN MONTAGNA, ERA A 3.200 METRI DI ALTEZZA

22

05/08/2013

MENO SALE CONTRO L'OBESITA' INFANTILE

24

12/07/2013

ECCO 'REGALIAMO FUTURO',CAMPAGNE PER MIGLIORARE SALUTE BIMBI

26

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11/07/2013

SALUTE: MINISTRO LORENZIN PRESENTA PROGETTO 'REGALIAMO FUTURO'

27

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10/07/2013

SALUTE: MINISTRO PRESENTA VENERDI' 12 PROGETTO 'REGALIAMO FUTURO'

28

11/07/2013

SALUTE, LORENZIN PRESENTA PROGETTO REGALIAMO FUTURO

29

21/08/2013

I CONTROLLI DEL PEDIATRA? MEGLIO NON MANCARE

30

22/08/2013

I FIGLI SUPER-GUFI

31

10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

33

SALUTE DEL BAMBINO E DELL'ADOLESCENTE, LORENZIN: REALIZZARE UN SISTEMA INTEGRATO DI SERVIZI ALLA PER

35

Repubblica.it Societa' italiana di pediatria: siti web

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12/07/2013


Sommario Rassegna Stampa Pagina Rubrica Testata:

Titolo

Pag.

10/07/2013

NEGARE IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA AI BAMBINI IRREGOLARI? SIP: UNA SCELTA MIOPE

36

16/08/2013

BIMBO MORTO PER UN MALORE IN UN RIFUGIO I MEDICI: "NEONATI 37 A RISCHIO IN ALTA QUOTA"

16/08/2013

MONTAGNA, MUORE NEONATO: ERA A 3200 METRI DI ALTEZZA

38

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16/08/2013

NEONATO MUORE DOPO UN MALORE IN MONTAGNA, ERA A 3.200 METRI DI ALTEZZA

39

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10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

40

23/08/2013

INTERNET E MINORI: I RISCHI DA NON SOTTOVALUTARE

41

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10/07/2013

SIFILIDE TRA I GIOVANI: AUMENTANO I CASI. LA CAUSA: IL SESSO NON PROTETTO

42

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01/07/2013

NEONATI ABBANDONATI, E' ALLARME INFANTICIDIO: LI SALVA UN NUMERO VERDE

44

27/07/2013

SANITA', CENTRO PEDIATRICO BAMBINO GESU': INCONTRO A VILLA D'AGRI

45

14/07/2013

NASCE "REGALIAMO FUTURO", IL PROGETTO PER PROTEGGERE LA SALUTE DEI BAMBINI

46

29/08/2013

PEDIATRI RIUNITI PER DONARE UN FUTURO MIGLIORE ALLE NUOVE 48 GENERAZIONI

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13/07/2013

SALUTE: 'REGALIAMO FUTURO', PARTE PROGETTO PEDIATRI-MINISTERO

50

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13/07/2013

TUTELA DELLA SALUTE PSICOFISICA DEI BAMBINI: REGALIAMO FUTURO

51

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10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

53

12/07/2013

REGALIAMO FUTURO, CAMPAGNA EDUCATIVA PER TUTELA SALUTE DI BAMBINI E ADOLESCENTI

54

09/08/2013

OBESITA' INFANTILE: LIMITARE IL SALE

55

16/08/2013

TORINO, MORTO BAMBINO DI 7 MESI DOPO UN MALORE IN MONTAGNA

57

Corrierenazionale.it (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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Diariodelweb.it (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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Data

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Data

Titolo

Pag.

10/07/2013

SIP: MANTENERE ALTA LA SORVEGLIANZA SUI FARMACI PER I BAMBINI

58

22/07/2013

9 AZIONI PER SALVARE I BAMBINI ITALIANI

59

13/08/2013

NATIVITY PROJECT: IL PIU' GRANDE EVENTO DI PEDIATRIA ITALIANA, DAL 20 SETTEMBRE A ROMA

60

13/07/2013

TUTELA DEI BAMBINI CON REGALIAMO FUTURO

61

21/08/2013

OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE NEL BAMBINO: COME INTERVENIRE

62

15/07/2013

PEDIATRIA, SIPPS SIP E FIMP PRESENTANO UN PROGETTO PER LA SUALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA

67

22/07/2013

MEDICINE COMPLEMENTARI: UNA CRESCITA GLOBALE

69

12/07/2013

DALLA PARTE DELLE FAMIGLIE: MINISTERO DELLA SALUTE E PEDIATRI LANCIANO IL PROGETTO «REGALIAMO FUTURO

71

06/08/2013

MENO SALE AI BAMBINI

72

02/07/2013

BIMBI OBESI

75

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29/08/2013

PEDIATRI RIUNITI PER DONARE UN FUTURO MIGLIORE ALLE NUOVE 76 GENERAZIONI

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17/08/2013

BIMBO MORTO PER UN MALORE IN UN RIFUGIO I MEDICI: «NEONATI A RISCHIO IN ALTA QUOTA»

77

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16/08/2013

LO SPORT FA BENE ALLO STUDIO

79

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16/08/2013

MALORE A 3.200 METRI, MUORE BIMBO DI OTTO MESI

81

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16/08/2013

MORTO UN BIMBO DI 8 MESI DOPO LA GITA A 3 MILA METRI

82

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16/08/2013

MORTO UN BIMBO DI 8 MESI DOPO LA GITA A 3 MILA METRI TORINO - REPUBBLICA.IT

83

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16/08/2013

NEONATO MUORE DOPO UN MALORE IN MONTAGNA, ERA A 3.200 METRI DI ALTEZZA

84

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16/08/2013

TORINO, MORTO BAMBINO DI 7 MESI DOPO UN MALORE IN MONTAGNA

85

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27/07/2013

SANITA', CENTRO PEDIATRICO BAMBINO GESU': INCONTRO A VILLA D AGRI

86

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12/07/2013

"SALVIAMO I BAMBINI, SALVERANNO IL MONDO": 9 CAMPAGNE, DAL 87 CIBO ALL'INFANZIA NEGATA

Societa' italiana di pediatria: siti web

12/07/2013

"SALVIAMO I BAMBINI, SALVERANNO IL MONDO": 9 CAMPAGNE, DAL 89 CIBO ALL'INFANZIA NEGATA - REPUBBLICA.IT

Doctor33.it (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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Data

Titolo

Pag.

13/07/2013

SALUTE: REGALIAMO FUTURO: UN PROGETTO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE DEI GIOVANI

91

15/07/2013

NASCE REGALIAMO FUTURO - I PEDIATRI ITALIANI DI SIPPS SIP E FIMP PRESENTANO IL MACRO-PROGETTO DI SAL

93

13/07/2013

REGALIAMO FUTURO AI NOSTRI FIGLI

95

11/07/2013

"REGALIAMO FUTURO", DOMANI IL PROGETTO SARA' PRESENTATO AL MINISTERO DELLA SALUTE

97

13/07/2013

BAMBINI IMMIGRATI E DIRITTO ALLA SALUTE

98

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12/07/2013

PEDIATRIA. AL VIA PROGETTO EDUCATIVO PER TUTELARE LA SALUTE DI BIMBI E ADOLESCENTI

99

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11/07/2013

SIP: "NEGARE ASSISTENZA A FIGLI IMMIGRATI IRREGOLARI INCIDE SU EFFICIENZA SISTEMA"

100

16/08/2013

VALLE D'AOSTA/ MORTO IL BIMBO DI OTTO MESI COLPITO DA UN MALORE A 3.200 METRI DI QUOTA

101

11/07/2013

SIP: "NEGARE ASSISTENZA A FIGLI IMMIGRATI IRREGOLARI INCIDE SU EFFICIENZA SISTEMA"

103

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29/08/2013

BAMBINI: QUALI SONO GLI ALIMENTI SICURI DA METTERE IN TAVOLA?

104

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13/07/2013

REGALIAMO FUTURO AI NOSTRI FIGLI

105

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13/07/2013

TUTELA DEI BAMBINI CON REGALIAMO FUTURO

106

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12/07/2013

SIP: NEGARE IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA AI BAMBINI IRREGOLARI? LA SALUTE E' UN DIRITTO DI TUTTI

107

29/08/2013

PEDIATRI RIUNITI PER DONARE UN FUTURO MIGLIORE ALLE NUOVE 108 GENERAZIONI

10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

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21/08/2013

IPERTENSIONE IN AUMENTO TRA I BAMBINI: COLPA DI SALE E POCO 110 SPORT

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19/07/2013

LA LOMBARDIA NEGA IL PEDIATRA AI MINORI IRREGOLARI

111

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16/08/2013

NEONATO MUORE DOPO UN MALORE IN MONTAGNA, ERA A 3.200 METRI DI ALTEZZA

113

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12/07/2013

SALUTE: 'REGALIAMO FUTURO', PARTE PROGETTO PEDIATRI-MINISTERO

114

Gaianews.it (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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109

It.Paperblog.Com (web)

It.Yahoo.Com


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Data

Titolo

Pag.

10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

115

13/07/2013

"REGALIAMO IL FUTURO", I PEDIATRI PER LA SALUTE PSICOFISICA DEI BAMBINI E DEGLI ADOLESCENTI

116

13/07/2013

BAMBINI IMMIGRATI E DIRITTO ALLA SALUTE

118

Societa' italiana di pediatria: siti web

13/07/2013

REGALIAMO FUTURO AI NOSTRI FIGLI - HEALTHDESK

119

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13/07/2013

SALUTE: REGALIAMO FUTURO: UN PROGETTO NAZIONALE PER L'EDUCAZIONE ... - GAIANEWS.IT

120

21/08/2013

IPERTENSIONE IN AUMENTO TRA I BAMBINI: COLPA DI SALE E POCO 121 SPORT

19/08/2013

I CONTROLLI DEL PEDIATRA? MEGLIO NON MANCARE SECONDO UNO STUDIO I BAMBINI CHE VENGONO SOTTRATTI A PI

123

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13/08/2013

NATIVITY PROJECT: IL PIU' GRANDE EVENTO DI PEDIATRIA ITALIANA, DAL 20 SETTEMBRE A ROMA

124

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17/07/2013

REGALIAMO FUTURO: AL VIA UN PROGETTO NAZIONALE PER LA SALUTE DELLA FAMIGLIA

125

16/08/2013

MALORE A 3 MILA METRI, MUORE NEONATO

126

29/08/2013

BAMBINI: QUALI SONO GLI ALIMENTI SICURI DA METTERE IN TAVOLA?

127

15/07/2013

NASCE OEREGALIAMO FUTURO I PEDIATRI ITALIANI DI SIPPS SIP E FIMP PRESENTANO IL MACRO-PROGETTO DI SAL

129

13/07/2013

TUTELA DELLA SALUTE PSICOFISICA DEI BAMBINI: REGALIAMO FUTURO

131

15/07/2013

APPELLO PER UNA PRONTA APPLICAZIONE DELL'ACCORDO STATO-REGIONI SULLA TUTELA SANITARIA DEGLI IMMIGRAT

133

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11/07/2013

COMUNICATO DEL 11/07/2013 N.152

134

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10/07/2013

MINISTRO LORENZIN PRESENTA PROGETTO "REGALIAMO FUTURO"

135

29/08/2013

PEDIATRI RIUNITI PER DONARE UN FUTURO MIGLIORE ALLE NUOVE 136 GENERAZIONI

It.Yahoo.Com Societa' italiana di pediatria: siti web

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Italia-News.it (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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Ministerosalute.it

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Data

Titolo

Pag.

15/07/2013

OEREGALIAMO FUTURO , PROGETTO DI SALUTE GLOBALE

137

29/08/2013

BAMBINI: QUALI SONO GLI ALIMENTI SICURI DA METTERE IN TAVOLA?

139

08/08/2013

VACANZE CON I BAMBINI, I CONSIGLI DEI PEDIATRI

141

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05/08/2013

MENO SALE CONTRO L'OBESITA' INFANTILE

143

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15/07/2013

SALVIAMO I BAMBINI, SALVERANNO IL MONDO : 9 CAMPAGNE, DAL CIBO ALL'INFANZIA NEGATA

145

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12/07/2013

SALVIAMO I BAMBINI, SALVERANNO IL MONDO : 9 CAMPAGNE, DAL CIBO ALL'INFANZIA NEGATA

148

29/08/2013

PEDIATRI RIUNITI PER DONARE UN FUTURO MIGLIORE ALLE NUOVE 150 GENERAZIONI

14/07/2013

NASCE "REGALIAMO FUTURO", IL PROGETTO PER PROTEGGERE LA SALUTE DEI BAMBINI

151

12/07/2013

REGALIAMO FUTURO

152

30/07/2013

DI: POLAB SRL Âť LO DICONO I PEDIATRI: NIENTE CELLULARE AI BAMBINI

154

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16/08/2013

COME MANGIANO I BAMBINI ITALIANI?

155

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17/07/2013

9 AZIONI PER SALVARE I BAMBINI

156

16/07/2013

AUMENTA IPERTENSIONE ANCHE NEI BAMBINI, COLPA ALIMENTAZIONE

157

16/08/2013

I MEDICI: 'NON PORTATE BIMBI SOTTO L'ANNO DI ETA' IN ALTURA ELEVATA'

158

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30/07/2013

NATIVITY: CONTROLLI PEDIATRICI GRATUITI

160

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05/07/2013

NATIVITY: DAL 20 AL 22 SETTEMBRE CONTROLLI PEDIATRICI GRATUITI

161

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01/07/2013

BIMBI IN FORMA

163

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01/07/2013

MEDICI E GENITORI ALLE PRESE CON LE FEBBRE

164

24/07/2013

INTERNET: TROPPE ORE AL GIORNO FANNO MOLTO MALE AI BAMBINI

165

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Paginemamma.it (web)

PeriodicoDaily.com (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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Perotorino.it (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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PianetaMamma.it (web)

Piusalute.it (web)

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Data

Titolo

14/07/2013

"SALVIAMO I BAMBINI, SALVERANNO IL MONDO": 9 CAMPAGNE, DAL 166 CIBO ALL'INFANZIA NEGATA

10/07/2013

SALUTE, LORENZIN PRESENTA PROGETTO REGALIAMO FUTURO

169

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12/07/2013

PEDIATRIA. AL VIA PROGETTO EDUCATIVO PER TUTELARE LA SALUTE DI BIMBI E ADOLESCENTI

171

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11/07/2013

SIP: "NEGARE ASSISTENZA A FIGLI IMMIGRATI IRREGOLARI INCIDE SU EFFICIENZA SISTEMA"

172

10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

173

16/08/2013

MALORE A 3.200 METRI, MUORE BIMBO DI OTTO MESI

174

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27/07/2013

SANITA', CENTRO PEDIATRICO BAMBINO GESU': INCONTRO A VILLA D'AGRI

175

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22/07/2013

IL 26/07 A MARSICOVETERE IL TOUR DEL BAMBINO GESU' BASILICATA

176

13/07/2013

"REGALIAMO IL FUTURO", PROGETTO PER MAMME E PAPA' PROMOSSO DAI PEDIATRI ITALIANI PER LA SALUTE PSICO

177

11/07/2013

SIP: NEGARE IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA AI BAMBINI IRREGOLARI? LA SALUTE E' UN DIRITTO DI TUTTI

179

22/08/2013

LE SOCIETA' SCIENTIFICHE SULLE LINEE GUIDA ISS SULL'AUTISMO

180

10/07/2013

SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

181

11/07/2013

AL VIA PROGETTO SALUTE: REGALIAMO FUTURO

182

13/07/2013

CAMPAGNA REGALIAMO FUTURO PER LA SALUTE DEI BAMBINI

183

11/07/2013

I PEDIATRI INSISTONO: "MIOPE NEGARE ASSISTENZA AI FIGLI DEGLI 185 IRREGOLARI"

11/07/2013

[COSTITUZIONE] SIP: NEGARE IL PEDIATRA DI LIBERA SCELTA AI BAMBINI IRREGOLARI? LA SALUTE E' UN DIRIT

186

16/08/2013

NEONATO MUORE DOPO UN MALORE IN MONTAGNA, ERA A 3.200 METRI DI ALTEZZA

187

PressItaly.com (web) Societa' italiana di pediatria: siti web

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MUORE UN BIMBO DI 8 MESI DOPO LA GITA A 3 MILA METRI

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TORINO: MEDICI, NEONATI A RISCHIO IN QUOTA, EVITARE GRANDI ALTITUDINI

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30/08/2013

LE REGOLE D'ORO PER LA PAPPA DEL BAMBINO

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13/07/2013

REGALIAMO UN FUTURO, IL PROGETTO NAZIONALE DI PREVENZIONE PEDIATRICA

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BIMBO DI OTTO MESI MUORE IN UN RIFUGIO A TREMILA METRI

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PEDIATRIA: ESPERTO, KATE ALLATTI AL SENO, PER ROYAL BABY MARCIA IN PIU'

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SANITA': SALUTE GLOBALE DELLA FAMIGLIA, LORENZIN PRESENTA PROGETTO CON PEDIATRI

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GENERAZIONE OVER TRE ORE: GLI AD...

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Aosta, malore in un rifugio alpino a 3mila metri: morto bimbo di 8 mesi

ROMA ­ «L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato». Sono concordi gli esperti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso di un bimbo di 8 mesi all'ospedale Regina Margherita a Torino, dopo un malore in rifugio alpino valdostano a 3.200 metri e quattro arresti cardiorespiratori. Corsello avverte: «Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo». Secondo il numero uno della Sip, «sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde». Venerdì 16 Agosto 2013 ­ 12:23 Ultimo aggiornamento: 12:27

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Torino: medici, neonati a rischio in quota, evitare grandi altitudini 16/08/2013 Roma, 16 ago. (Adnkronos Salute) ­ "L'altitudine puo' essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti dall'Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'universita' Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso di un bimbo di 8 mesi all'ospedale Regina Margherita a Torino, dopo un malore in rifugio alpino valdostano a 3.200 metri e quattro arresti cardiorespiratori. Corsello avverte: "Ad alte quote c'e' una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non e' la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine e' inoltre un fattore di rischio che puo' provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu' calde". (segue)

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Neonato muore dopo un malore in montagna, era a 3.200 metri di altezza

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Esteri 13:51 Egitto: serie di arresti tra leader

Fratelli Musulmani

Taranto, la cattura della “primula rossa” del narcotraffico

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TORINO – Un bimbo di otto mesi è morto all’ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in seguito a quattro arresti cardiorespiratori. Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d’Aosta, a un’altezza di 3.200 metri. Sul posto è immediatamente arrivato l’elisoccorso della Valle d’Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta.Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte e’ morto. “L’altitudine puo’ essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato”. Sono concordi gli esperti raggiunti dall’Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa’ italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell’universita’ Tor Vergata di Roma. Corsello avverte: “Ad alte quote c’e’ una mancanza d’ossigeno importante, che certamente non e’ la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L’altitudine e’ inoltre un fattore di rischio che puo’ provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell’intero organismo”. Secondo il numero uno della Sip, “sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero – spiega – soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu’ calde”. Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: “Un bambino di 8

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mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa – precisa Romeo – potrebbe essere una morte improvvisa, se si e’ verificata entro un’ora dall’inizio dei sintomi di un’aritmia ventricolare”. “Molto probabilmente – suggerisce lo specialista – il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l’altitudine puo’ avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi – conclude – sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute”.

Italia

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I figli super­gufi

I bambini “super­gufi”, i figli della generazione sveglia di notte e assonnata di giorno, non ricevono un'educazione al sonno adeguata, e andare a letto tardi – avvertono i medici ­ danneggia il loro equilibrio psicofisico. Con conseguenze anche gravi, due esperti spiegano perché DI SARA FICOCELLI

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Adolescenti, studenti e bambini vanno a letto troppo tardi. In particolare, il 30% degli studenti ha un debito di sonno pari ai lavoratori turnisti e anche i più piccoli dormono sempre meno. A lanciare l'allarme è Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno, e alle sue parole hanno fatto eco, pochi giorni fa, quelle della psicologa inglese Tanya Byron, secondo la quale siamo in presenza di una vera e propria “crisi da privazione del sonno”. Secondo Maria Pia Villa, direttore del Centro del sonno dell’ospedale Sant’Andrea di Roma e coordinatrice del gruppo di studio di Medicina del sonno della Società italiana di pediatria, la responsabilità è in gran parte dei genitori, che “non preparano adeguatamente i bambini al sonno. Magari gli fanno vedere film paurosi, o li fanno assistere a discussioni. La disattenzione su questo argomento è molto diffusa”. Un problema da non sottovalutare, dato che, secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Sleep dal Columbia University Medical Center, i “super­gufi”, ovvero i figli della generazione sveglia di notte e Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Societa' italiana di pediatria: siti web

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assonnata di giorno, corrono il 24% in più di rischi di soffrire di disturbi depressivi e hanno perfino il 20% in più di probabilità di covare pensieri suicidi. "La nostra vita quotidiana” spiega Mauro Porta, responsabile Centro Malattie Extra Piramidali e Sindrome di Tourette, IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano, “è caratterizzata da cicli di attività fisica come il sonno, la secrezione ormonale, la funzione corporea. Si tratta di meccanismi fisiologici regolati dall'ipotalamo: una struttura mediana, sita nella profondità del cervello che aggiusta tutte queste funzioni. Il sonno segue ai periodi di veglia secondo ritmi diversi da quelli della natura: la durata di un ciclo notte­giorno è di 24h; la "giornata" dell'ipotalamo di 25h!”. Per mantenersi in forze l’organismo cerca dunque un bilanciamento continuo attraverso il sonno, "comportamento" che garantisce la ri­costruzione di tutte le funzioni vitali. “Le conseguenze della "privazione" ­ continua Porta ­ sono note a tutti: diventiamo nervosi, irascibili, riusciamo a "fissare" poco le nostre idee, la rievocazione mnestica è deficitaria, non sogniamo adeguatamente. I bambini, i giovani hanno bisogno di più sonno rispetto agli adulti, perché attraversano una fase particolare dello sviluppo che necessita di un sonno "costruttore­ristoratore". Fattori esterni perturbanti del ritmo sonno­veglia comportano danni all'apprendimento e delle performances in generale. L'igiene del sonno è un fattore essenziale del benessere, specie infantile”. Imparare a dormire bene è insomma un “lavoro”. Il cervello dei bambini ha bisogno di molto riposo e la quantità di ore in cui si dorme varia col variare dell’età. “Una delle funzioni fondamentali del sonno” spiega Anna Ogliari, specialista in Psicologia clinica dell’Unità di psicopatologia dello sviluppo dell’ospedale San Raffaele Turro di Milano, “ è la maturazione cerebrale: nel sonno vengono prodotti ormoni importanti per la crescita e si consolidano le informazioni ricevute durante il giorno. Il buon sonno è una condizione che si apprende nei primi mesi di vita e conoscere come si sviluppa la sua organizzazione in ogni bambino facilita il genitore a comprendere e adattarsi ai suoi ritmi, per capire se e quando vanno modificati e come e quando rispettarli”. Esiste, certamente, una componente genetica che modera la variabilità del sonno: come per i genitori, esistono bambini che hanno bisogno di meno sonno e quelli che ne hanno più necessità; quelli che sono meno attivi la sera e che si svegliano pieni di energia e altri che invece hanno difficoltà a svegliarsi. “Due fasi nello sviluppo” continua Ogliari, “sono estremamente importanti per l’acquisizione di un buon sonno. La prima, intorno ai 3­4 mesi, quando alcuni stimoli ambientali cominciano a influenzare il ritmo sonno­veglia e il bambino si adatta al ciclo luce­buio. La seconda, intorno agli 8­9 mesi, quando compare l’ansia di separazione fisiologica, ossia una normale fase evolutiva del bambino che si accompagna ad aumento fisiologico dei risvegli e ad una difficoltà a separarsi dalle figure di riferimento”. Talvolta dei veri e propri disturbi del sonno possono comparire già in età di sviluppo, in seguito a un evento scatenante come l'inizio della scuola o dell'asilo, un trasloco, conflitti con i coetanei o esperienze di separazione. Questi disturbi di solito non scompaiono con il risolversi o la riduzione della causa e possono necessitare di misure specifiche. “È importante” continua l’esperta, “che vi sia un ritmo sonno­ veglia regolare, stabilito con il bambino, che preveda l'inclusione di regole e rituali. Sono soprattutto importanti orari regolari per andare a letto e la sensazione di sicurezza. Crescendo, le difficoltà di sonno e di addormentamento possono essere il campanello di allarme per difficoltà psicologiche e psicopatologiche”.

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Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d’Aosta, a un’a l t e z z a d i 3 . 2 0 0 m e t r i. S u l p o s t o è immediatamente arrivato l’elisoccorso della Valle d’Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta. Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte e’ morto.

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IN CASO DI TERREMOTO. “L’altitudine puo’ essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato”. Sono concordi STUDIO CHOC gli esperti raggiunti dall’Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa’ italiana di pediatria (Sip), DELLA e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell’universita’ Tor Vergata di Roma. PROTEZIONE Corsello avverte: “Ad alte quote c’e’ una mancanza d’ossigeno importante, che certamente non e’ la CIVILE condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L’altitudine e’ inoltre un fattore di rischio che puo’ provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell’intero organismo”. Secondo il numero uno della Sip, “sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero – spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu’ calde“.

Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: “Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non TERREMOTO respira bene. Ma questa – precisa Romeo – potrebbe essere una morte improvvisa, se si e’ verificata entro L’AQUILA: IN ULTIMI ARTICOLI un’ora dall’inizio dei sintomi di un’aritmia ventricolare”. 12MILA ALLA L’AQUILA: CITTADINANZA ONORARIA “Molto probabilmente – suggerisce lo specialista – il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e FIACCOLATA, AI VIGILI DEL FUOCO ECCO LE FOTO l’altitudine puo’ avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi – conclude – sono associati a episodi 16 agosto 2013 sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute”. Fonte: Adnkronos

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News > Cronaca > Neonato muore dopo un malore in montagna, era a 3.200 metri di altezza

Neonato muore dopo un malore in montagna, era a 3.200 metri di altezza

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Torino ­ (Adnkronos) ­ Il piccolo, di otto mesi, è deceduto all'ospedale Regina Margherita di Torino in seguito a quattro arresti cardiocircolatori. Il primo mentre era in un rifugio in Valle d'Aosta. I medici: "Sono a rischio nel primo anno di vita, evitare le grandi altitudini"

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Torino, 16 ago. ­ (Adnkronos) ­ Un bimbo di otto mesi è morto all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in seguito a quattro arresti cardiorespiratori. Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d'Aosta, a un'altezza di 3.200 metri. Sul posto è immediatamente arrivato l'elisoccorso della Valle d'Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta. Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte e' morto. "L'altitudine puo' essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti dall'Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'universita' Tor Vergata di Roma. Corsello avverte: "Ad alte quote c'e' una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non e' la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine e' inoltre un fattore di rischio che puo' provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo".

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Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu' calde". Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: "Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa ­ precisa Romeo ­ potrebbe essere una morte improvvisa, se si e' verificata entro un'ora dall'inizio dei sintomi di un'aritmia ventricolare". "Molto probabilmente ­ suggerisce lo specialista ­ il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l'altitudine puo' avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi ­ conclude ­ sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute". pubblica la notizia su:

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Internet e minori: i rischi da non sottovalutare

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23 agosto 2013

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Cosa fanno i giovanissimi quando navigano su internet? E mamme e papà realmente consapevoli dei rischi che possono correre i loro ragazzi? Lo abbiamo chiesto a oltre 1.700 genitori di figli tra i 10 e i 16 anni di età.

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Le nuove generazioni usano internet come compagno di giochi, libro di testo, addirittura al posto del vecchio cortile, per tessere le loro relazioni sociali. Un mondo virtuale ricco di stimoli, ma anche di potenziali pericoli. Per un genitore è difficile trovare il giusto compromesso tra la necessità di lasciare i propri figli sperimentare le enormi potenzialità della rete e quella di tutelarli da eventuali situazioni sgradevoli. Per tracciare un quadro della situazione, nella nostra inchiesta abbiamo chiesto a 1.708 genitori di parlarci del rapporto dei loro figli con la rete.

News Proteggere i minori dai pericoli del w e b

RISORSE Leggi l'articolo in pdf

Il 97% dei giovani tra i 13 e i 16 anni è online Secondo la nostra indagine quasi otto ragazzi su dieci tra i 10 e i 12 anni navigano in internet, mentre quelli tra i 13 e i 16 anni sono addirittura il 97%. Tra i pochi che non lo fanno spiccano soprattutto ragioni educative: nel 43% dei casi i ragazzi più piccoli non hanno il permesso dei genitori. Ma la linea di confine delle regole sfuma con l’età di passaggio tra medie e liceo (13­16 anni), periodo in cui il divieto vige ancora solo per poco più di due ragazzi su dieci. Interessante notare che l’impossibilità di accedere alla rete è ormai un problema limitato, ma esiste: due ragazzi su dieci tra chi non usa internet lo indicano come motivo per cui non possono andare sul web.

I rischi dei minori connessi alla rete Per un genitore non è sempre facile seguire l’attività online dei propri figli. Alcuni impongono regole precise sull’uso del pc. Altri si fidano e non sentono la necessità di controllare in modo specifico questo aspetto della loro vita. Tuttavia, certe risposte mostrano che alcuni rischi legati al web potrebbero essere oggi sottostimati: per esempio tra i ragazzi di 13­16 anni i genitori pensano che si siano imbattuti in adulti che fingono di essere coetanei nell’8% dei casi. La stessa percentuale dichiara che i figli hanno ricevuto materiale pornografico non richiesto. E il 7% che ha incontrato dal vivo persone conosciute online.

Quando il web crea dipendenza Ma i problemi che possono sorgere con le nuove tecnologie non sono solo questi. C’è anche il rischio di trovarsi dipendenti dal web. Secondo un recente rapporto pubblicato dalla Società italiana di pediatria, gli adolescenti che navigano su internet per più di tre ore al giorno mangiano peggio, leggono di meno, praticano meno sport e hanno un rendimento scolastico inferiore. I genitori che abbiamo intervistato sembrano essere al corrente del rischio, imponendo spesso un limite di durata alla navigazione.

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Pediatri riuniti per donare un futuro migliore alle nuove generazioni Pubblicato da Alessia Marsigalia

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Pediatri riuniti per donare un futuro migliore alle nuove...

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“Regaliamo Futuro”: è lo slogan del XXV Congresso Nazionale della Società Italiana di

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diagnosi e terapia delle malattie infantili. Vi parteciperanno più di 500 medici provenienti da tutte le Regioni d’Italia. n

“Lavorare per regalare un futuro migliore ai bambini e agli adolescenti significa mettersi al

Internet superveloce, banda larga presto anche

servizio delle nuove generazioni per la salvaguardia della loro salute psicofisica

in Molise

– dichiara il dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente della SIPPS. “Significa attuare strategie di interventi congiunti con tutti gli operatori di salute a favore della prevenzione e della

28 agosto 2013 / Nessun Commento

promozione di un corretto stile di vita. Significa agire per la promozione attiva della condizione fisica, della crescita e dell’assistenza al bambino nelle varie fasi dell’età evolutiva. n

Significa contribuire allo sviluppo di una pediatria a 360 gradi, sempre più a misura di bimbo.

Rubano pc ad associazione, ma li restituiscono

Nel 1978, nel suo “Libro del riso e dell’oblio”, Milan Kundera scriveva che “I bambini sono

con un biglietto...

senza passato ed è questo tutto il mistero dell’innocenza magica del loro sorriso”: oggi più che mai il nostro augurio è proprio che da questo Congresso emergano numerosi ed

28 agosto 2013 / Nessun Commento

interessanti spunti e temi che regalino ai piccoli un futuro migliore e ricco di novità e soddisfazioni”. n

Tra gli argomenti che saranno approfonditi a Bari, l’endocrinologia, la dermatologia, la

Lola ritorna a casa dopo 9 anni

diagnostica molecolare, le allergie alimentari, l’immunoterapia, l’importanza del latte materno, 27 agosto 2013 / Nessun Commento 103236

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Una app contro l’evasione fiscale

Giornalista professionista dal 2008, collaboro con BuoneNotizie dal 2012, scrivendo per il sito internet e il magazine digitale. Freelance, collaboro anche con

7 settembre 2011 / 22 Commenti

mensili per inchieste, interviste e articoli di viaggio, e altri portali web specializzati in enogastronomia. Perchè ho scelto di fare la giornalista? Per viaggiare, scoprire posti nuovi e storie interessanti. Ma anche per farsi "professionalmente" i fatti degli altri :) Leggi tutti gli articoli di Alessia Marsigalia

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Le “Belle Storie” di BuoneNotizie.it

27 giugno 2011 / 21 Commenti

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Torino, morto bambino di 7 mesi dopo un malore in montagna

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Usa: Obama non volle vedere in diretta il blitz al rifugio di Bin Laden Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama non volle guardare le immagini in [...] giovedì, 15 agosto 2013 ­ ore: 12:21 ­ Leggi Tutti >>

Non sarebbe l’alta quota la causa del malore fatale che ha colpito ieri sera un bambino di 7 mesi nel rifugio degli Angeli al Morion, a quota 2916 metri, in Valgrisenche, nel Val d’Aosta. E’ quanto avrebbe riferito la dottoressa Alessandra Conio, del reparto di Rianimazione del Regina Margherita di Torino dov’è stato ricoverato il bambino che è stato vittima di quattro arresti cardiocircolatori: “Un caso di morte improvvisa di lattante: il bambino è arrivato già in stato di coma gravissimo, con un’insufficienza cardiaca molto grave. Nonostante tutti tentativi che abbiamo fatto per rianimarlo. Non sembra avesse problemi congeniti, era apparentemente sano”. Il bambino è deceduto questa mattina all’ospedale pediatrico di Torino dov’era stato trasferito dall’ospedale di Aosta dove era giunto in elicottero già in condizioni gravi. In merito all’aver portato il neonato ad un’altitudine di quasi 3 mila metri, la dottoressa che ha seguito il caso, ha precisato che “si può dire che sia stata un’imprudenza, ma non la causa del decesso”. Eppure secondo il parere di alcuni esperti, riportato da Adnkronos Salute, “l’altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato”. E’ quanto avrebbe affermato Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell’università Tor Vergata di Roma. “Ad alte quote c’è una mancanza d’ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L’altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell’intero organismo. Sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde”, sottolinea il Sip. Dal canto suo, il cardiologo Romeo ha evidenziato che “un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa potrebbe essere una morte improvvisa, se si è verificata entro un’ora dall’inizio dei sintomi di un’aritmia ventricolare. Molto probabilmente – sottolinea lo specialista – il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l’altitudine può avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute”. Redazione

D’Alema: “Berlusconi vada a fare il leader come Grillo” Massimo D’Alema, noto esponente del partito democratico, ha rilasciato una lunga intervista al [...] giovedì, 15 agosto 2013 ­ ore: 11:53 ­ Leggi Tutti >>

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Nativity Project: il più grande evento di pediatria italiana, dal 20 settembre a Roma

Stelle cadenti notte di San

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Dal 20 al 22 settembre, al Palazzo dei Congressi di Roma, si svolgerà Nativity, un’iniziativa nata in collaborazione con Società Italiana di Pediatria e condivisa con il Pontificio Consiglio per la Famiglia. Lo scopo dell’evento è quello di avvicinare genitori, nonni e addetti ai lavori ai progressi della medicina infantile.

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E’ una strage che va fermata.

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Proprio perché la maggior parte dei corpi estranei inalati dai bambini, ed in particolare dai bimbi più piccoli, è rappresentata da cibo, andrebbe evitata la somministrazione di frutta secca (noci, mandorle, castagne, ceci, pistacchi, carote, mela, pasta, granoturco) e soprattutto delle arachidi. Per i bambini più grandi molto pericolosi sono oggetti quali tappi di penne, piccoli pezzi di giocattoli o monete. Sono stati inoltre registrati alcuni casi di inalazione di batterie a disco, che contengono sostanze erosive.


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Bimbo morto per un malore in un rifugio i medici: «Neonati a rischio in alta quota» agg 19, altitudine fattore, anno vita, bimbo morto, concordi esperti, giovanni corsello PER APPROFONDIRE:

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Sabato 17 Agosto ­ agg.0:19 Primo Piano

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ROMA ­ «L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato» . "BIMBO MORTO PER UN..." SVILUPPI DI EVENTI

Sono concordi gli esperti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel Relazione di seguito a me commentare il decesso di un bimbo di 8 mesi all'ospedale Regina Qualsiasi completare Margherita a Torino, dopo un malore in rifugio alpino valdostano a riportato 3.200 metri e quattro arresti cardiorespiratori. Corsello avverte: «Ad Finché notizie foto alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. Finché video L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo». Secondo il numero uno della Sip, «sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde».

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Marina Berlusconi smentisce Repubblica: "Materiale per avvocati" Palio di Siena, vince l'Onda

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Lo sport fa bene allo studio adolescenti italia, corretto sviluppo, dell osservatorio, fisico bambini, leggono libri, meno sarebbe PER APPROFONDIRE:

sport vita ragazzi

16 Agosto 2013 05:11:06

I ragazzi che praticano più di 2 ore di attività fisica a settimana hanno stili di vita più sani, vanno meglio a scuola e leggono più libri: lo svelano i dati dell'Osservatorio SIP

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Componente essenziale per un corretto sviluppo fisico­psichico di bambini e adolescenti, purtroppo in Italia l attività fisico­sportiva viene praticata meno di quanto sarebbe opportuno. "LO SPORT FA BENE..." SVILUPPI DI EVENTI Relazione di seguito a me Qualsiasi completare riportato

lastampa.it

Secondo gli ultimi dati dell Osservatorio SIP su Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani , quasi il 40% degli adolescenti italiani, nella fascia d età 13­14 anni, non pratica infatti alcuna attività sportiva (oltre alle 2 ore settimanali previste dal calendario scolastico), o la pratica per meno di due ore alla settimana. La percentuale sale poi al 44% per quanto riguarda le ragazze.

Nel periodo estivo, quando il bel tempo permette di trascorrere gran parte della giornata all aria parte, è dunque fondamentale che noi genitori incentiviamo bambini e ragazzi a fare un po di Finché video movimento. Che sia una corsetta o una passeggiata nel parco o sulla riva, giocare a pallavolo in acqua, nuotare, andare in bicicletta, fare trekking in montagna, ogni attività è buona, come sottolinea anche Giovanni Corsello, Presidente della Società Italiana di Pediatria: Un adolescente dovrebbe praticare almeno un ora al giorno di attività fisico­sportiva, che non significa necessariamente attività agonistica, ma può essere anche solo correre in un parco. Un esigenza connaturata alla specifica fase di sviluppo, ma che oggi diventa ancora più necessaria considerando sia lo stile di vita troppo sedentario dei nostri ragazzi, sia le abitudini alimentari spesso non corrette e sbilanciate in eccesso . Finché notizie foto

Insomma, secondo la Società Italiana di Pediatria non c è alcun dubbio: lo sport fa bene alla salute e anche allo studio; è compito dunque di noi genitori cercare di invogliare i ragazzi a praticarlo, a rinunciare ad uno stile di vita sedentario, a far capire loro, fin da piccoli, l importanza di una sana alimentazione, del movimento e del benessere fisico. Iniziamo a favorire tutti i giochi all aria aperta, evitando ovviamente le ore troppo calde e facendo attenzione che si svolgano in posti freschi, ventilati e all ombra. Cavalchiamo l onda dell euforia vacanziera e proponiamo già da ora ai nostri bambini e ragazzi una serie di attività e sport fra cui scegliere quello da

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Dai dati dell Osservatorio SIP emergono peraltro evidenze circa i benefici, diretti e indiretti, che lo sport produce nei giovanissimi: praticare sport sembra innescare, nelle abitudini di vita degli adolescenti, un importante circolo virtuoso. Migliori abitudini alimentari, no alle diete fai­da­te, al fumo di sigaretta e ad altre insalubri vizi. Sfatato anche il luogo comune secondo il quale sport e studio non andrebbero d accordo: sono infatti proprio gli sportivi ad avere un rendimento scolastico migliore rispetto ai sedentari , oltre ad essere lettori di libri non scolastici più accaniti e a passare meno tempo davanti allo schermo, sia della tv che del pc.

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Malore a 3.200 metri, muore bimbo di otto mesi 14 angeli, 2013 morto, all ospedale, aosta 16, arresti cardiorespiratori, bimbo otto PER APPROFONDIRE:

bimbo primo era

16 Agosto 2013 09:55:06

Ha avuto quattro arresti cardiorespiratori prima di essere ricoverato a Torino. L'esperto: l'altitudine è sconsigliata ai neonati Vota: Rifugio

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Aosta, 16 Agosto 2013

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Un bimbo di otto mesi è morto all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in seguito a quattro arresti cardiorespiratori

rainews24.it

. Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d'Aosta, a un'altezza di 3.200 metri. Sul posto e' immediatamente arrivato l'elisoccorso della Valle d'Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta. Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte è morto.

"MALORE A 3.200..." SVILUPPI DI EVENTI Relazione di seguito a me Qualsiasi completare riportato Finché notizie foto

"L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso del bimbo. Corsello avverte: "Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde". Finché video

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Ubriaco e senza patentesi schianta contro tre auto Nuova Zelanda, forte scossa di terremoto I commenti dei lettori ( 6 )

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Morto un bimbo di 8 mesi dopo la gita a 3 mila metri arresti cardiocircolatori, cercato salvarlo, imprudenza portarlo, margherita torino, medico regina, mesi gita PER APPROFONDIRE:

16 Agosto 2013 10:18:06

Si era sentito male ieri al rifugio degli Angeli in Valgrisenche, ha avuto quattro arresti cardiocircolatori. Il medico del Regina Margherita di Torino che ha cercato di salvarlo: "si puòdire che sia stata un'imprudenza portarlo a quella quota, ma non è la causa del decesso" E' morto il bimbo torinese di 8 mesi che ieri si era sentito male mentre si trovava con i genitori al Rifugio degli Angeli, in Valgrisenche in val d'Aosta, a 3 .000 metri di quota. Lo si è appreso all'ospedale Regina "MORTO UN BIMBO DI Margherita di repubblica.it 8..." SVILUPPI DI EVENTI Torino, dove il bimbo era stato portato d'urgenza in elicottero, dopo essere stato Relazione di seguito a me stabilizzato all'ospedale di Aosta. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Il 118 è intervenuto con l'elicottero. Il medico è Qualsiasi completare riportato riuscito a rianimare il bambino nel rifugio.Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiaci. Successivamente ha avuto il Finché notizie foto quarto infarto.

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Secondo quanto risulta il bimbo era stato messo a dormire in un sacco a pelo. Sarà effettuata l'autopsia per stabilire le cause della morte.

Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde". Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: "Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa ­ precisa Romeo ­ potrebbe essere una morte improvvisa, se si e' verificata entro un'ora dall'inizio dei sintomi di un'aritmia ventricolare". "Molto probabilmente ­ suggerisce lo specialista ­ il piccoloaveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l'altitudine puo'avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi ­ conclude­ sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arrestocardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani eapparentemente in buona salute". La dottoressa Alessandra Conio, del reparto di Rianimazione delRegina Margherita, che ha seguito il caso è più propensa a credere che si tratti di "un caso di morte improvvisa di lattante: il bambino è arrivato già in stato di coma gravissimo, con un'insufficienza cardiaca molto grave" ed è morto "nonostante tutti tentativi che abbiamo fatto per rianimarlo. Non sembra avesse problemi congeniti, era apparentemente sano". Secondo Conio portare un bimbo così piccolo a un'altitudine di quasi 3 mila metri "si può dire che sia stata un'imprudenza, ma non la causa del decesso". feedsportal.com

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"L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso. Corsello avverte: "Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo".


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Morto un bimbo di 8 mesi dopo la gita a 3 mila metri ­ Torino ­ Repubblica.it cardiocircolatori medico, cercato salvarlo, imprudenza portarlo, male rifugio, mila metri, morto bimbo PER APPROFONDIRE:

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Si era sentito male ieri al rifugio degli Angeli in Valgrisenche, ha avuto quattro arresti cardiocircolatori. Il medico del Regina Margherita di Torino che ha cercato di salvarlo: "si puòdire che sia stata un'imprudenza portarlo a quella quota, ma non è la causa del decesso" E' morto il bimbo torinese di 8 mesi che ieri si era sentito male mentre si trovava con i genitori al Rifugio degli Angeli, in Valgrisenche in val d'Aosta, a 3 .000 metri di quota. Lo si è appreso all'ospedale Regina "MORTO UN BIMBO DI Margherita di repubblica.it 8..." SVILUPPI DI EVENTI Torino, dove il bimbo era stato portato d'urgenza in elicottero, dopo essere stato Relazione di seguito a me stabilizzato all'ospedale di Aosta. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Il 118 è intervenuto con l'elicottero. Il medico è Qualsiasi completare riportato riuscito a rianimare il bambino nel rifugio.Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiaci. Successivamente ha avuto il Finché notizie foto quarto infarto.

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Secondo quanto risulta il bimbo era stato messo a dormire in un sacco a pelo. Sarà effettuata l'autopsia per stabilire le cause della morte.

Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde". Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: "Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa ­ precisa Romeo ­ potrebbe essere una morte improvvisa, se si e' verificata entro un'ora dall'inizio dei sintomi di un'aritmia ventricolare". "Molto probabilmente ­ suggerisce lo specialista ­ il piccoloaveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l'altitudine puo'avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi ­ conclude­ sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arrestocardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani eapparentemente in buona salute". La dottoressa Alessandra Conio, del reparto di Rianimazione delRegina Margherita, che ha seguito il caso è più propensa a credere che si tratti di "un caso di morte improvvisa di lattante: il bambino è arrivato già in stato di coma gravissimo, con un'insufficienza cardiaca molto grave" ed è morto "nonostante tutti tentativi che abbiamo fatto per rianimarlo. Non sembra avesse problemi congeniti, era apparentemente sano". Secondo Conio portare un bimbo così piccolo a un'altitudine di quasi 3 mila metri "si può dire che sia stata un'imprudenza, ma non la causa del decesso". repubblica.it

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"L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso. Corsello avverte: "Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo".


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Neonato muore dopo un malore in montagna, era a 3.200 metri di altezza PER APPROFONDIRE:

14 rifugio, ago adnkronos, all ospedale, arresti cardiorespiratori, bimbo

otto, durante viaggio era primo metri

16 Agosto 2013 10:32:06

Torino, 16 ago. ­ (Adnkronos) ­ Un bimbo di otto mesi è morto all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in seguito a quattro arresti cardiorespiratori. Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d'Aosta, a un'altezza di 3 .200 metri. Sul posto è immediatamente arrivato l'elisoccorso della Valle d'Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta.

"NEONATO MUORE DOPO..." SVILUPPI DI

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Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte e' morto.

EVENTI Relazione di seguito a me Qualsiasi completare riportato

"L'altitudine puo' essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti Finché video dall'Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'universita' Tor Vergata di Roma. Finché notizie foto

Corsello avverte: "Ad alte quote c'e' una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non e' la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine e' inoltre un fattore di rischio che puo' provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu' calde". Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: "Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa ­ precisa Romeo ­ potrebbe essere una morte improvvisa, se si e' verificata entro un'ora dall'inizio dei sintomi di un'aritmia ventricolare". "Molto probabilmente ­ suggerisce lo specialista ­ il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l'altitudine puo' avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi ­ conclude ­ sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute". yahoo.com

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VALLE D'AOSTA/ Morto il bimbo di otto mesi colpito da un malore a 3.200 metri di quota Pubblicazione: venerdì 16 agosto 2013

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fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato", hanno spiegato all'Adnkronos Salute Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma. "Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita – avverte Corsello ­. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". © Riproduzione Riservata.

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Bambini: quali sono gli alimenti sicuri da mettere in tavola? 3 Voti VOTA!

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29/08/2013 ­ 12.20 Secondo i pediatri della Società italiana di pediatria (Sip), la prima regola è che i bambini devono mangiare cibi da bambini, si dichiarano contrari inoltre allo svezzamento troppo precoce e ai piatti da adulti preparati per risparmiare. La seconda regola è la varietà dei cibi e si dichiarano favorevoli ai prodotti bio. Gli esperti hanno dichiarato che per i cibi biologici, la legge prevede controlli più restrittivi in termini di sicurezza delle materie prime. Tweet inserita da

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Ipertensione in aumento tra i bambini: colpa di sale e poco sport 21 AGOSTO 2013

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Malore a 3 mila metri, muore neonato

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Secondo i pediatri della Società italiana di pediatria (Sip), la prima regola è che i bambini devono mangiare cibi da bambini, si dichiarano contrari inoltre allo svezzamento troppo precoce e ai piatti da adulti preparati per risparmiare. La seconda regola è la varietà dei cibi e si dichiarano favorevoli ai prodotti bio. Gli esperti hanno dichiarato che per i cibi biologici, la legge prevede controlli più restrittivi in termini di sicurezza delle materie prime.

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Pediatri riuniti per donare un futuro migliore alle nuove generazioni Pubblicato da Alessia Marsigalia

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28 agosto 2013 / Nessun Commento

interessanti spunti e temi che regalino ai piccoli un futuro migliore e ricco di novità e soddisfazioni”. n

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Lola ritorna a casa dopo 9 anni

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Un giorno rimane in Ducati, un altro torna alla Yamaha, un altro ancora è alla Honda con un suo team privato. Noi di Moto.it abbiamo “sposato” da tempo la tesi Yamaha, ecco pro e contro delle diverse alternative | G. Zamagni

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Come mangiano i bambini italiani?

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Nutrizione e Scienze dell'alimentazione

Come mangiano i bambini italiani? Quali sono le abitudini dei bambini italiani a tavola? SIPPS ed Editeam lo hanno domandato ai diretti interessati con 'La Borsa delle Buone Azioni', un progetto che ha visto coinvolti 800 bambini tra i 3 e i 9 anni abitanti in Puglia, una delle regioni a più alto tasso di sovrappeso in età pediatrica. l

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4 bambini su 10 raccontano di mangiare davanti alla televisione; 6 su 10 ammettono di essere disponibili ad assaggiare piatti nuovi senza esprimere preferenze sul dolce o sul salato; solo il 6% salta la prima colazione; il 94% dice di giocare all’aria aperta in età scolare ma solo due bambini su 3 praticano almeno un’ora di sport alla settimana un altrettanto 94% di bambini passa il proprio tempo libero davanti alla tv.

Infine un dato riguardante le preoccupazioni dei genitori: l

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in età prescolare il timore dilagante è che il bambino non mangia sufficienza e in maniera adeguata; con la crescita aumentano le paure riguardanti un’eccessiva alimentazione e il sovrappeso.

Altri articoli sul tema l

Prima colazione: il 20% dei bambini italiani non la fa in modo adeguato

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Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale Data pubblicazione ven, 16 ago 2013 Data ultima modifica ven, 02 ago 2013

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I medici: 'Non portate bimbi sotto l'anno di età in altura elevata' Categoria: Notizie

Pubblicato Venerdì, 16 Agosto 2013 10:17

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TORINO 16 ago (Però Torino) ­ Portare bambini troppo piccoli ad altitudini molto elevate è assolutamente rischioso e da evitare. Intervistati dall'agenzia AdnKronos, i medici specialisti concordano: "L'altitudine puo' essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato", dicono. Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'universita' Tor Vergata di Roma, commentano così la morte del bimbo di 8 mesi, verificatasi stamane all'ospedale Regina Margherita a Torino, dopo un malore in rifugio alpino valdostano a 3.200 metri e quattro arresti cardiorespiratori.

Corsello aggiunge: "Ad alte quote c'e' una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non e' la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine e' inoltre un fattore di rischio che puo' provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu' calde". Mi piace

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Era in un rifugio alpino

Malore a 3.200 metri, muore bimbo di otto mesi Ha avuto quattro arresti cardiorespiratori prima di essere ricoverato a Torino. L'esperto: l'altitudine è sconsigliata ai neonati Tweet Vota:

Votata: 1 volte, Media voti: 1 Aosta, 16 Agosto 2013

Un bimbo di otto mesi è morto all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in seguito a quattro arresti cardiorespiratori. Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d'Aosta, a un'altezza di 3.200 metri. Sul posto e' immediatamente arrivato l'elisoccorso della Valle d'Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta. Durante il viaggio il bimbo ha avuto Rifugio altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte è morto. "L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso del bimbo. Corsello avverte: "Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde".

SOMMARIO PIÙ VOTATE L'Egitto conta i morti, l'Onu chiede la fine delle violenze Cna: a fine anno senza lavoro 3,5 milioni di italiani Editore di 'Orient tv' di Aleppo: Padre Dall'Oglio sta bene Marò a casa per Natale, l'Italia spera Due scosse di terremoto nel Messinese

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Ore: 13:31

LE SOCIETA' SCIENTIFICHE SULLE LINEE GUIDA ISS SULL'AUTISMO 0001

(Sn) ‐ Roma, 19 apr. ‐ Comunicato congiunto della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza (SINPIA), Società Italiana di Psichiatria (SIP), Società Italiana di Pediatria (SIP), Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI), Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica (SIEP), Associazione Culturale Pediatri (ACP), Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), Società Italiana Malattie Genetiche Pediatriche e Disabilità Congenite (SIMGePeD), Sezione Italiana World Association for Psychosocial Rehabilitation (WAPR Italia), Federazione Logopedisti Italiani (FLI), Società Scientifica Logopedisti Italiani (SSLI), Associazione Italiana per lo Studio delle Disabilità Intellettive ed Evolutive (AIRIM), Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale (SIRP). "Nel corso degli ultimi mesi sono comparse sulla stampa posizioni critiche sulle Linee Guida sull’Autismo, coordinate dall’Istituto Superiore di Sanità, posizioni, che hanno ora portato alla consegna al Ministro Balduzzi di una petizione per la riapertura del tavolo che le ha redatte. L’autismo è una disabilità dello sviluppo, con prognosi spesso non favorevole, specie nelle forme più gravi; ha un decorso cronico e quindi coinvolge tutto l’arco della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Il carico della patologia è spesso esclusivamente sulle spalle delle famiglie, specie in fasi come quella attuale caratterizzate da gravi restrizioni nelle disponibilità economiche per il Servizio Sanitario Nazionale: in molte Regioni l’assistenza non è garantita direttamente dalle Strutture pubbliche ma demandata al privato convenzionato, talvolta senza reale controllo sull’appropriatezza di quanto viene effettuato. Appare quindi ancora più necessario cercare di focalizzare le poche risorse disponibili su strategie terapeutiche efficaci. In ambito scientifico, l’efficacia viene valutata secondo i principi del metodo sperimentale, che analizza in modo il più possibile rigoroso e replicabile i risultati delle terapie. Nel caso di disturbi altamente invalidanti quali l’autismo, questo è particolarmente importante, poiché le attuali capacità di modificare la malattia in sè sono limitate e l’efficacia va misurata sul miglioramento delle capacità comunicative, delle autonomie individuali e sociali e della qualità della vita dell’intero nucleo famigliare. Le Linee Guida sono uno dei possibili strumenti per fare un punto sull’efficacia degli interventi esistenti. Mettono in atto una revisione sistematica della letteratura scientifica, secondo una metodologia che è condivisa a livello internazionale e che include le regole per il loro aggiornamento. Da un gruppo multidisciplinare di esperti, viene analizzata la forza delle evidenze e ne vengono tratte raccomandazioni per la pratica clinica. Il gruppo di lavoro per la stesura delle Linee Guida per l’Autismo è stato composto da 27 professionisti in rappresentanza di 12 società scientifiche nazionali, e ha condotto una revisione dei metodi disponibili ed una valutazione delle prove esistenti a loro supporto attraverso lo studio di tutta la letteratura internazionale pubblicata nel periodo 2005/primi 4 mesi del 2010. Sono state individuate ed analizzate più di 2500 pubblicazioni scientifiche, mentre sono stati esclusi i lavori che non presentavano il rigore metodologico richiesto dalla medicina basata sulle evidenze. La sintesi delle Raccomandazioni include solo gli interventi per i quali vi sono evidenze disponibili. Se tali prove non sono disponibili, questo viene considerato un elemento a supporto di una minore o assente raccomandabilità degli interventi. In nessun punto però le Linee Guida dell’ISS sull’autismo sposano un’unica metodologia. Esse invece sottolineano la necessità di interventi multidisciplinari integrati, composti da più elementi e personalizzati sulle caratteristiche degli utenti. Le prove scientifiche confermano infatti l’efficacia degli interventi mediati dai genitori, di quelli a supporto della comunicazione e delle competenze sociali, degli interventi evolutivi ed educativi, di alcuni interventi psicofarmacologici. Soprattutto confermano, se ve ne fosse ancora bisogno, il ruolo centrale della famiglia e la necessità di supportare i genitori in questo compito assai pesante e difficile. L’intervento cognitivo comportamentale è solo uno dei trattamenti citati, poiché in letteratura sono presenti per esso un maggior numero di prove di efficacia, ed è quindi un possibile strumento da usare insieme ad altri, in modo coordinato, per poter migliorare la qualità di vita dei bambini autistici e delle loro famiglie. In una patologia così complessa come l’autismo, è certamente fondamentale ricordare che molte restano le aree grigie sulle quali è urgente investire in ricerca e ottenere nuove evidenze. Ciononostante, le recenti Linee Guida rappresentano quanto di meglio oggi possiamo utilizzare per garantire il diritto dei pazienti (tutti i pazienti) alle cure più appropriate e per definire, come per qualunque altra patologia, ciò che deve essere garantito agli utenti dal sistema sanitario pubblico tra la miriade di interventi che vengono oggi proposti alle famiglie". (Sn)

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Torino: medici, neonati a rischio in quota, evitare grandi altitudini (2)

Neonato muore dopo un malore in montagna, era a 3.200 metri di altezza

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Torino, 16 ago. ­ (Adnkronos) ­ Un bimbo di otto mesi è morto all'ospedale Regina Margherita di Torino dove era arrivato in seguito a quattro arresti cardiorespiratori. Il primo si era verificato ieri intorno alle 14 mentre il piccolo era nel rifugio degli Angeli in Valle d'Aosta, a un'altezza di 3.200 metri. Sul posto è immediatamente arrivato l'elisoccorso della Valle d'Aosta che lo ha trasportato in ospedale ad Aosta. Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiorespiratori e un quarto si è verificato in ospedale. A quel punto ieri sera è stato trasferito in elisoccorso all'ospedale Regina Margherita dove è stato stabilizzato ma le sue condizioni erano molto critiche e nella notte e' morto.

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"L'altitudine puo' essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti dall'Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'universita' Tor Vergata di Roma. Corsello avverte: "Ad alte quote c'e' una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non e' la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine e' inoltre un fattore di rischio che puo' provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu' calde". Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: "Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa ­ precisa Romeo ­ potrebbe essere una morte improvvisa, se si e' verificata entro un'ora dall'inizio dei sintomi di un'aritmia ventricolare". "Molto probabilmente ­ suggerisce lo specialista ­ il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l'altitudine puo' avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi ­ conclude ­ sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute". Tutti gli articoli 103236

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Morto un bimbo di 8 mesi dopo la gita a 3 mila metri Si era sentito male ieri al rifugio degli Angeli in Valgrisenche, ha avuto quattro arresti cardiocircolatori. Il medico del Regina Margherita di Torino che ha cercato di salvarlo: "si può dire che sia stata un'imprudenza portarlo a quella quota, ma non è la causa del decesso"

Qualità dell'aria nel comune di TORINO

E' morto il bimbo torinese di 8 mesi che ieri si era sentito male mentre si trovava con i genitori al Rifugio degli Angeli, in Valgrisenche in val d'Aosta, a 3.000 metri di quota. Lo si è appreso all'ospedale Regina Margherita di Torino, dove il bimbo era stato portato d'urgenza in elicottero, dopo essere stato stabilizzato all'ospedale di Aosta. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. Il 118 è intervenuto con l'elicottero. Il medico è riuscito a rianimare il bambino nel rifugio.Durante il viaggio il bimbo ha avuto altri due arresti cardiaci. Successivamente ha avuto il quarto infarto.

Il Rifugio degli Angeli

Secondo quanto risulta il bimbo era stato messo a dormire in un sacco a pelo. Sarà effettuata l'autopsia per stabilire le cause della morte. "L'altitudine può essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti Giovanni Corsello, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'università Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso. Corsello avverte: "Ad alte quote c'è una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non è la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine è inoltre un fattore di rischio che può provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore più calde". Un suggerimento condiviso anche dal cardiologo, che aggiunge: "Un bambino di 8 mesi a 3.200 metri non respira bene. Ma questa ­ precisa Romeo ­ potrebbe essere una morte improvvisa, se si e' verificata entro un'ora dall'inizio dei sintomi di un'aritmia ventricolare". "Molto probabilmente ­ suggerisce lo specialista ­ il piccolo aveva una malattia aritmogena del ventricolo, e l'altitudine puo' avere innescato una canalopatia del cuore. Questi disturbi ­ conclude ­ sono associati a episodi sincopali che spesso conducono ad arresto cardiaco e morte improvvisa, generalmente in soggetti giovani e apparentemente in buona salute". La dottoressa Alessandra Conio, del reparto di Rianimazione del Regina Margherita, che ha seguito il caso è più propensa a credere che si tratti di "un caso di morte improvvisa di lattante: il bambino è arrivato già in stato di coma gravissimo, con un'insufficienza cardiaca molto grave" ed è morto "nonostante tutti tentativi che abbiamo fatto per rianimarlo. Non sembra avesse problemi congeniti, era apparentemente sano". Secondo Conio portare un bimbo così piccolo a un'altitudine di quasi 3 mila metri "si può dire che sia stata un'imprudenza, ma non la causa del decesso". (16 agosto 2013)

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ULTIMORA ADNKRONOS

Torino: medici, neonati a rischio in quota, evitare grandi altitudini

12:09 Torino: medici, neonati a rischio in quota, evitare grandi altitudini (2)

Roma, 16 ago. (Adnkronos Salute) ­ "L'altitudine puo' essere un fattore di rischio nel primo anno di vita di un neonato". Sono concordi gli esperti raggiunti dall'Adnkronos Salute, Giovanni Corsello, presidente della Societa' italiana di pediatria (Sip), e Francesco Romeo, direttore della Cardiologia dell'universita' Tor Vergata di Roma, nel commentare il decesso di un bimbo di 8 mesi all'ospedale Regina Margherita a Torino, dopo un malore in rifugio alpino valdostano a 3.200 metri e quattro arresti cardiorespiratori. Corsello avverte: "Ad alte quote c'e' una mancanza d'ossigeno importante, che certamente non e' la condizione idonea per un neonato al primo anno di vita. L'altitudine e' inoltre un fattore di rischio che puo' provocare delle crisi di ipossia, la carenza di ossigeno nell'intero organismo". Secondo il numero uno della Sip, "sia al mare che in montagna si devono evitare gli eccessi. Ovvero ­ spiega ­ soprattutto per anziani e bambini piccoli, meglio non frequentare altezze troppo elevate e non uscire nelle ore piu' calde". (segue)

12:01 Egitto: appello 'Liberta' e democrazia', indette 4 manifestazioni in Italia

(16 agosto 2013 ore 11.48)

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Home » Alimentazione del bambino » Le regole d’oro per la pappa del bambino

Le regole d’oro per la pappa del bambino Mi piace

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Mariposa 30 agosto 2013

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Titolo della domanda

Il momento della pappa è molto importante, perché rappresenta una fase di crescita, non solo fisica, ma anche di sviluppo. I bambini imparano a vivere il cibo come un nutrimento e un piacere, sviluppano un gusto tutto loro, acquisiscono nozioni fondamentali sul piacere della tavola, sulla condivisione dei pasti e anche sulle regole della dieta. La prima regola però, a detta dei pediatri della Società italiana di pediatria (Sip), è che i bambini devono mangiare cibi da bambini. Evitate quindi di precorrere le tappe. Se lo svezzamento è stato fissato intorno al sesto mese è perché ci sono stati degli studi che hanno dimostrato che quello è il momento migliore per passare dal latte alla pappa solida. No quindi a piatti preparati per risparmiare, ma proponete solo alimenti per l’infanzia e prodotti biologici. Per quale motivo? Perché sono alimenti più controllati, sia in termini di sicurezza che di materie prime.

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I pediatri sono convinti che una corretta alimentazione per i bambini equivale ad un «vaccino» contro molte malattie. Viene spontaneo allungare al piccolo, soprattutto se affamato, quello che stiamo mangiando. Magari già nei primi mesi si dimostra molto goloso e attento a tutto quello che fanno gli adulti. Purtroppo però non sono ancora adulti e hanno bisogno di più severità. Claudio Maffeis docente di pediatria all’Università di Verona ha commentato:

I contaminanti tossici presenti nel cibo agiscono a tutte le età ma sono ben più pericolosi nelle prime età della vita in cui l’organismo cresce rapidamente e si sta sviluppando da un punto di vista funzionale. L’azione di queste sostanze agisce sul bambino sin dalla vita intrauterina, causando conseguenze per la salute anche molto rilevanti e che solo recentemente sono state evidenziate.

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Tra le altre regole da ricordare, c’è quella di impostare una dieta varia ed equilibrata: i bambini devono mangiare i carboidrati, devono assumere grassi (il 40 percento 40% dell’apporto complessivo fino a 3 anni d’età), mentre bisogna limitare le proteine (non più del 15 %). Volete poi avere un’idea delle calorie quotidiane? Per i piccoli di un anno sono circa 700, fino a 3 anni sono 1100.

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