Ucraina 2014 tornano i fascisti
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Redazione: via Benedetto Cairoli 30 06034 Foligno redazionepiazzadelgra‐ no@yahoo.it Autorizzazione: tribunale di Perugia n. 29/2009 Editore: Sandro Ridolfi Direttore Responsabile: Maria Carolina Terzi Sito Internet: Andrea Tofi Stampa: Del Gallo Editori Spoleto Chiuso: 28 marzo 2014 Tiratura: 3.000 copie Periodico dell’Associazione “Luciana Fittaioli”
“mediante una serie di interventi propulsivi (aiuti economici, agevolazioni ed esenzioni fiscali, assistenza spirituale negli istituti ‘segreganti’, istruzione religiosa nelle scuole pubbliche, ecc.) diretti a sostenere e a promuovere il fenomeno religioso, onde rendere effettivo il godimento della libertà religiosa dei suoi consociati e delle istituzioni religiose cui gli stessi possono aderire” (P. Lillo), vale a dire, il dovere di consolidare il potere politico pontificio in Italia. 9.- Conclusione
portano avanti le direttive pontificie, le prescrizioni del nuovo “Duce” del popolo italiano, ovvero del suo Ayatollah. Più specificamente, il principio di laicità dello Stato italiano sta a significare il suo dovere di intervenire
Le conseguenze sul tessuto italiano della confessionalità dello Stato sono devastanti. In tutti i Paesi civili del Primo Mondo - Svizzera, Francia, Germania, Inghilterra, Svezia, Norvegia -, lo Stato è separato dalla religione, quest’ultima è relegata nella sfera privata. In tal modo, storicamente e culturalmente, è stata conseguita la pace religiosa, la fine delle spaventose guerre di religione, civili e internazionali di cui è stata responsabile la Chiesa Cattolica. La precedente cattolicizzazione dello
Stato aveva comportato la soggezione dei consociati a “due legislazioni”, a “due capi”, a “due patrie”, sottoponendoli “a doveri contraddittori”, impedendo “loro di poter essere nello stesso tempo devoti e cittadini” (Rousseau, Il contratto sociale, Lib. IV, Cap. VIII). La religiosità cattolica “invece di affezionare i cittadini allo Stato, li distacca da esso come da tutte le cose di questo mondo. Non conosco niente di più contrario allo spirito sociale”, “tutto ciò che rompe l’unità sociale non vale niente” (ibidem). Ed infatti, “il cosiddetto Stato cristiano è la negazione cristiana dello Stato e niente affatto la realizzazione del cristianesimo per opera dello Stato”, lo “Stato che fa parlare il Vangelo col linguaggio della politica [...] commette un sacrilegio [...] davanti al suo stesso sentimento religioso” (Marx, La questione ebraica). La società civile in cui sia compresente il cattolicesimo è, necessariamente, schizofrenica poiché si richiama, contestualmente, a valori ordinanti opposti. Da un lato, l’istanza democratica, dall’altro, la soggezione ad un uomo, sé dicente Pontefice che si autoqualifica come vicario di Dio sulla Terra e quindi, detentore del potere assoluto; da un lato, la ricerca del benessere, dall’altro, il “rinnegamento di se stessi”; da un lato, la progressività, l’intento di costruire una società sempre più civile, dall’altro, la preparazione dell’Apocalisse; da un lato, la richiesta di una sempre maggiore giustizia, dall’altro la sua radicale negazione (charitas); da un lato, il matrimonio civile, dall’altro, il matrimonio cattolico, con la conseguenza, anche in questo caso, di assoggettare la famiglia a due ordinamenti opposti, con l’ulteriore conseguenza di consentire allo Stato pontificio di esercitare la giurisdizione nello Stato italiano, violando, così, apertamente la sua sovranità. In Italia, gli Ospedali sono, nella quasi totalità, intestati ai Santi, vale a dire, a coloro che si sono distinti nell’impedire lo sviluppo della scienza. Ciò sta a significare, in prospettiva, che si dovrà tornare alla incurabilità, poiché il male, secondo i cattolici, non è se non da Dio; si dovrà ritornare alla visione religiosa delle malattie, alla conseguente pratica della superstizione, fonte primaria della religiosità cattolica.
Le Università non sono dedicate ai Santi, ma sono profondamente influenzate dalla cultura cattolica. Negli Stati confessionali, le Università, vale a dire, le sedi preposte alla ricerca scientifica libera, sono poco sviluppate o, come accade nell’Italia pontificia, votate alla decadenza. Se la verità è data ed essa risiede nel testo c.d. sacro, se essa è immanente nel magistero pontificio in quanto assistito dal dogma della infallibilità, il livello della pubblica istruzione ne viene corrispondentemente menomato. La pubblica istruzione diviene fonte di pubblica ignoranza poiché senza quest’ultima la religiosità cattolica non potrebbe sussistere.
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DI CHIARA MANCUSO
Proemio Di colui che vide tutto io voglio narrare al mondo. Di colui che conobbe ogni cosa, tutto io voglio raccontare. Egli ando` alla ricerca dei Paesi piu` lontani e raggiunse la completa saggezza. Egli vide cose segrete, scopri` cose nascoste, riferi` delle storie dei tempi prima del Diluvio. Egli percorse vie lontane, finche´ stanco e abbattuto si fermo`. E fece incidere tutte le sue fatiche su una stele di pietra.